Apocalisse 6. - santantonio.cc

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Apocalisse 6.
Lo schema del capitolo è dato dalla struttura del settenario dei sigilli che può sinteticamente essere
visualizzata nella tabella sotto riportata:
vv.
6, 1-2
6, 3-4
6, 5-6
6, 7-8
6, 9-11
6, 12-7
Sigillo
1° sigillo
2° sigillo
3° sigillo
4 sigillo
5° sigillo
6° sigillo
Elementi figurali
Cavallo bianco
Cavallo rosso
Cavallo nero
Cavallo verde
I santi ai piedi dell’altare
Fenomeni escatologici
I primi 4 sigilli rientrano in un modello lineare ed omogeneo che richiama in causa il duplice
simbolismo animale e cromatico: i 4 animali sono chiamati in causa, progressivamente, dai 4 esseri
viventi ed il colore di ciascuno ha un suo preciso significato. Si tratta di forze che agiscono nella
storia e che la dominano e che tuttavia non sono casuali, incontrollate perché evocate dagli esseri
viventi associati al trono di Dio.
1. Il primo cavallo (bianco), nonostante alcune linee interpretative lo ritengano un segno
negativo che rinvierebbe alla guerra (vedendovi adombrato per es. l’esercito dei Parti
caratterizzato da un formidabile schieramento di arcieri) è più probabilmente un segno
positivo: il colore bianco contiene un importante riferimento simbolico alla Risurrezione
considerata la spinta che guida tutta la Storia verso la vittoria.
2. Il secondo cavallo (rosso) simboleggia la guerra e la violenza e a colui che lo cavalca è data
una spada;
3. Il terzo cavallo (nero), rappresenta la carestia;
4. Il quarto cavallo (verde), un colore irreale che può richiamare quello dell’erba che
appassisce o anche quello livido e verdastro di un cadavere.
Con l’apertura del quinto sigillo lo schema fin qui seguito, con le sue precise simmetrie, cambia e
introduce una nuova forza non meno determinante nella storia: la preghiera dei santi martiri. Sotto
il trono di Dio vi sono le anime di coloro che sono morti vittime di persecuzioni religiose patite per
la loro fedeltà a Dio. A costoro è donata una veste bianca, simbolo della loro partecipazione alla
resurrezione di Cristo, e al tempo stesso un invito alla pazienza. E’ l’idea della fiducia in Dio
connessa al desiderio escatologico dell’intervento di Dio per ordinare il mondo governato da forze
maligne. Il martirio e la preghiera di coloro che lo hanno patito sono presentati dunque come una
straordinaria forza di progresso nella storia.
A partire dal v. 12 si inaugura il racconto dell’apertura del sesto sigillo che occupa in realtà anche
parte del capitolo successivo e che si organizza in tre quadri distinti:
• gli sconvolgimenti cosmici che caratterizzano il giorno dell’ira dell’Agnello (6,12-7);
• i 144.000 segnati di Israele (7,1-8);
• la grande folla che nessuno può contare (7, 9-17).