sideriamo la Valdinievole come divisa in due parti, divisione che

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sideriamo la Valdinievole come divisa in due parti, divisione che
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C O N T R I B U Z I O N E ALLA. PLORA. D I
VALDINIEVOLE
sideriamo la Valdinievole come divisa in due parti, divisione
che viene naturalmente suggerita dall' aspetto corografico della
regione. Chiamiamo bassa Valdinievole quella parte che dall' Arno arriva alle colline di S. Gennaro, di Collodi, di Pescia,
di Massa a Cozzile e di Montecatini; alla Valdinievole quella
che dal limite suddetto risale il corso della Nievole, e rimonta
su pei due stretti e profondi valloni della Pescia di Pescia e di
Collodi fino ai monti più elevati.
L a regione campestre occupa tutta la bassa Valdinievole, ed
una buona parte dell'alta Valdinievole, ove comprende, oltre
gli uliveti e vigneti più elevati, anche la parte inferiore del
castagno, e si arresta dai sei ai settecentro metri sul livello del
mare, spingendosi talora anche più in alto in qualche luogo soleggiato e ben riparato dai venti, e includendo pure i paesi più
elevati. L a regione submontana occupa tutto il restante dell' alta Valdinievole, ad eccezione di pochi punti, che, come altrettante isole, appartengono alla regione montana. In linea
interrotta e sinuosa quest' ultima regione apparisce appena
sulla vetta del Battifolle (1109 m.), ricopre il dorso della Croce
a Veglia (904 m.), si estende sui fianchi del M. Troggio (1123 m.)
e specialmente della Bastia (1107 m.). Abbiamo avuto cura di
indicare per ogni singola pianta la regione in cui è stata raccolta, ad eccezione di quelle della regione campestre, la quale
è sottintesa. Abbiamo adottato il metodo di De Candolle principalmente per seguire il Prodromo del prof. Caruel, trattandosi di
uno studio che riguarda la Toscana.
L e fanerogame e le crittogame vascolari di Valdinievole ammontano a circa 1350 specie, delle quali 1165 sono comprese
nel presente catalogo; le rimanenti non sono citate, perchè le
abbiamo incontrate soltanto nei luoghi stessi, o presso a poco,
già indicati nel Prodromo, ad eccezione di una cinquantina di
specie che non ci è stato possibile di ritrovare. F r a queste figurano quelle indicate ove fu il Lago di Bientina e probabilmente
scomparse dopo il suo prosciugamento, come pure alcune altre
indicate nelle Pracchie di Pontito, e anche di li scomparse perchè quivi a' boschi cedui sono subentrati i coltivati.
Nel presentare ai botanici questo modesto lavoro ci è grato
di manifestare la nostra viva riconoscenza al prof. Arcangeli,
che ci ha coadiuvato in alcune determinazioni, ed ha messo a