monsignor filippini - Credito Valdinievole

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monsignor filippini - Credito Valdinievole
PERIODICO DEL
CREDITO VALDINIEVOLE
81 APRILE 2016
MONSIGNOR
FILIPPINI
nuovo Vescovo
della Diocesi di Pescia
SERRAVALLE
PISTOIESE
uno scrigno nel cuore
del Montalbano.
FONDAZIONE
CREDITO VALDINIEVOLE
Il patrimonio artistico dell’Accademia
d’Arte torna a risplendere.
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Cooperativo dove sono disponibili tra
le altre cose: - il modulo "Informazioni
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europee di base sul credito ai
consumatori" (SECCI); - la copia del
testo contrattuale; - la Guida
concernente
l'accesso
all'Arbitro
Bancario Finanziario. Crediper è un
marchio di BCC CreditoConsumo
S.p.A.
L’editoriale
del Presidente
Alessandro Belloni
Cari Soci, cari Clienti,
Come avete visto, da questo numero del Salve diventiamo più moderni e… tecnologici.
Abbandoniamo la spedizione postale ma recapiteremo la nostra rivista a tutti i Soci via mail, oltre a
renderla disponibile sul sito della Banca e sui nostri
spazi social.
Una scelta in linea con quelle fatte ultimamente
dall’intero mondo dell’editoria, che ci permetterà di
velocizzare la consegna del periodico, fornendo così
notizie ancora più fresche e interessanti, e che ci
farà compiere un piccolo gesto per il nostro ambiente abolendo l’uso della carta per questo strumento.
Il tema caldo del periodo è certamente il via libera
dato dal Governo alla tanto attesa riforma del Credito
Cooperativo con l’emanazione del D.L. n. 18/2016.
Tratteremo questo importante argomento con un articolo del nostro Direttore Generale Andrea Rindi, che
ne dettaglierà le caratteristiche principali affrontando
anche le perplessità che la stesura del Decreto così
come presentata in alcuni punti ha generato all’interno del nostro Movimento.
Al riguardo mi limito ad alcune osservazioni: il nuovo
Gruppo Bancario Cooperativo costituito sotto forma
di S.p.a. sarà uno strumento giuridico che sicuramente contribuirà a dare ulteriore forza e stabilità
alle Banche di Credito Cooperativo, le quali parteciperanno in misura maggioritaria al capitale della
stessa Capogruppo.
I singoli Istituti di Credito resteranno titolari della licenza bancaria e non perderanno la propria identità
cooperativistica a mutualità prevalente, così come i
singoli Soci resteranno proprietari delle loro banche
di Credito Cooperativo. Inoltre potremo registrare un
aumento della competitività sul mercato per le stesse Banche, grazie al consolidamento patrimoniale
generato proprio dalla creazione del Gruppo.
Non mancano però nella norma alcuni aspetti che
hanno destato perplessità, in primis il cosiddetto
way-out, che consente a determinate categorie di
Banche di Credito Cooperativo (quelle con patrimonio superiore a 200 milioni) di poter uscire dal gruppo mediante affrancamento delle riserve indisponibili
accantonate negli anni, oppure tramite una scissione
della parte bancaria, poi trasformata in Spa, da quella cooperativa.
Tutto ciò, se confermato, creerebbe grandi problemi
non solo al costituendo Gruppo Bancario (con il rischio di indebolimento dello stesso nel caso in cui le
Banche più grandi optassero per uscire), ma anche
a tutto il mondo delle Cooperative, che basa i propri
principi sulla mutualità e la cooperazione.
L’auspicio è che in sede di conversione tali criticità
possano essere eliminate, oppure disciplinate in maniera più chiara e restrittiva.
SALVE 81 - APRILE 2016
PERIODICO DEL CREDITO VALDINIEVOLE
Via Ugo Foscolo, 16/2 - Montecatini Terme
DISTRIBUZIONE GRATUITA
Registrazione Tribunale di Pistoia n. 479 del 07.05.96
DIRETTORE RESPONSABILE:
Niccolò Nociforo
REDAZIONE: Francesco Gensini
CON LA COLLABORAZIONE DI:
Andrea Rindi
Simona Giuliani
Responsabile Comunicazione
Simona Giuliani
Luca Desideri
Daniela Casini
Ilaria Sguazzoni
FOTOGRAFIE:
Foto Silvestri
Simona Giuliani
Francesco Gensini
Addetto stampa
Andrea Rindi
Direttore Generale
Archivio Credito Valdinievole
L’editore si dichiara disponibile a regolare eventuali spettanze
per le immagini delle quali non sia stato possibile reperire la fonte
PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:
Luca Desideri
Filiale Larciano
Stefano Romani
STAMPA: Tipolito Vannini S.n.c. Buggiano
SALVE è anche disponibile sul sito
www.creditovaldinievole.it
Altopascio
Piazza Tripoli, 14
Tel.: 0583.25427
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Masotti
Strada Statale Lucchese, 8
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Navacchio
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Tel.: 050.779406
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Bientina
Piazza Vittorio Emanuele II, 4
Tel.: 0587.758201
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Montecalvoli
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Montecatini Terme - Casina Rossa
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Tel.: 0572.773016
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Montecatini Terme - Centro
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Larciano
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Montecatini Terme - Sede
Via Ugo Foscolo, 16/1
Tel.: 0572.909100
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Traversagna
Largo La Pira, 2
Tel.: 0572.911633
[email protected]
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Sommario
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L’editoriale del Presidente.
Primo piano • Lo pneumatico intelligente che salva vite.
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In copertina • Monsignor Filippini, nuovo
Vescovo della Diocesi di Pescia.
Area Banca • La riforma del Credito
Cooperativo è legge.
Personaggi • Massimo Ghini,
io e Montecatini Terme.
(Ri) Scoprire il territorio • Serravalle, uno scrigno nel cuore del Montalbano.
Chi siamo • Conoscere la Banca: la Filiale di Montecatini - Sede.
Club dei Soci • La rete che crea valore. Lo charme di Villa di Lupo Parra.
La tua Banca • Corsi di aggiornamento per
i Soci del Credito Valdinievole in collaborazione
con PC System.
30
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La Fondazione • Il patrimonio artistico
dell’Accademia d’Arte torna a risplendere.
La tua Banca • Il Credito Valdinievole sostiene l’Ospedale Pediatrico Meyer.
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38
40
Sì viaggiare • Cuba e i Caraibi, una crociera da sogno.
La tua Banca • Le aziende del nostro territorio
a Pitti Uomo 2016.
Lo sport • Il ciclismo internazionale
di scena a Larciano per
il Gran Premio Industria e Artigianato.
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La tua Banca • Gli studenti dell’Istituto
Alberghiero “Martini” si scoprono imprenditori.
Notizie in breve • Il “caso Moro”,
salvare l’ambiente con “M’illumino di meno”,
Sgarbi agli Arsenali Repubblicani,
l’Illuminista Filippo Mazzei.
PRIMO PIANO
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PRIMO PIANO
Parla toscano
lo pneumatico
che ti avverte
dell’usura
Il Credito Valdinievole partner della start-up che ha progettato lo “SmartTyre”
- di Francesco Gensini -
“S
ono lo pneumatico anteriore destro,
ti consiglio di sostituirmi
appena ciò è possibile perché non sono più in grado
di garantire efficienza e sicurezza dell’auto e potrei
essere causa di un incidente”. Non è fantascienza,
ma è la banalizzazione della fantascienza stessa
quando diventa realtà, grazie ad un progetto illuminato di quattro ricercatori dell’Università di Pisa
che hanno avuto dal Credito Valdinievole la spinta economica e fiduciaria per dare forma alla loro
idea geniale.
“In pratica si tratta di un mix di sensori che per-
mettono il rilevamento dell’usura delle gomme e
delle rotture accidentali, notificando da una parte
il raggiungimento dell’usura minima legale per evitare che aumentino le probabilità degli incidenti e
prevenendo dall’altra l’incidente stesso”.
Arash Gholamzadeh Nasrabadi, origini persiane e
cervello brillantissimo, è uno dei quattro ricercatori
appartenenti al gruppo interdisciplinare dell’Istituto
TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione, della Percezione) della Scuola Superiore
Sant’Anna di Pisa che ha ideato e poi brevettato
il progetto “SmartTyre”: lo pneumatico intelligente.
Tutto è nato alla Start Cup Toscana 2015, in cui
si premiavano le migliori innovazioni ad alto
contenuto scientifico-tecnologico proposte da
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PRIMO PIANO
giovani ricercatori, vero dottor Nasrabadi?
Proprio così. Avevamo un’idea molto chiara della soluzione nella nostra testa e la competizione
Start Cup ci ha dato l’input finale per trasformare
quest’idea in modello di business. Dopo un’accurata analisi di mercato condotta dal sottoscritto e
un’analisi dettagliata della tecnologia portata avanti dagli ingegneri Alessandro Biondi, Alessio Balsini
e Davide Calvaresi, ci siamo lanciati nell’avventura
e, a quel punto, il team coeso ha deciso di costituire un’azienda che è stata denominata “Wriggle
Solutions”.
L’inizio dell’avventura vi sta impegnando
tantissimo in cambio di gratificazioni umane
e professionali.
Successivamente abbiamo partecipato a un bando della Ego Ericsson, programma sempre rivolto
alle startups inglobato da Ericsson, e a un altro
bando della Global Social Venture Competition, riscontrando molto interesse a livello industriale delle case che producono gli pneumatici, ma anche
dell’AIPCR, l’Associazione Mondiale della Strada.
SALVE | APRILE 2016
Molte sigle complicate, molti inglesismi, molti riferimenti tecnici per un’indicazione rivoluzionaria che può contribuire ad abbattere il
rischio di incidenti stradali e quindi il numero
delle vittime.
Uno studio dell’Unione Europea ha rilevato che soltanto il 7 per cento degli pneumatici sulle auto in
circolazione è sopra la soglia minima di sicurezza
(1,6 mm) e che ben il 34,4 per cento degli incidenti è provocato dalle gomme usurate che tale
soglia non la raggiungono. La sicurezza dipende
in larga misura dal guidatore che va sensibilizzato e reso consapevole dei rischi: d’altro canto si
fa già così con le varie “spie” dell’olio, dell’acqua,
dei freni, etc, che si accendono a seconda delle
esigenze.
Algoritmi, sensori, calcoli matematici, internet: il futuro è già oggi. Anche nelle auto.
C’è chi non cambia gli pneumatici quando dovrebbe per una questione di soldi, ma spesso e
volentieri esiste una colpevole sottovalutazione
del problema. “SmartTyre” come detto è un siste6
PRIMO PIANO
ma di sensori che sarà integrato con il sistema
Autosar (AUTomotive Open System ARchitecture:
in parole semplici, lo pneumatico “dialoga” con il
centro elettronico dell’auto, ndc) e, rispettando gli
standard, potrà essere applicato in maniera molto
semplice in base a quelle che sono le caratteristiche delle macchine di ultima generazione. Segnalerà anomalie dovute a corpi estranei, aggiornerà
lo stato di usura in tempo reale, suggerirà il cambio per anticipare possibili rotture, insomma sarà
un controllo costante di quella che è componente
essenziale per il regolare cammino su strade e autostrade.
La salvaguardia dell’integrità fisica va di pari
passo con quella del contenimento dei costi.
C’è un ritorno in termini di sicurezza e uno a livello
economico. Sapremo prima come e quando intervenire, sceglieremo i percorsi migliori da seguire,
adegueremo gli pneumatici, tutti strumenti molto
utili ad esempio per le flotte dei camion che hanno grande dispendio da questo punto di vista, ottimizzando di conseguenza i consumi di carburante.
Senza dimenticare che viaggiare con gli pneumatici in condizioni ottimali riduce l’emissione di CO2
con ovvie ripercussioni positive sull’ambiente.
L’Europa guarda all’Italia e allo “SmartTyre”:
è una sfida dai grandi numeri.
Il 2 per cento del Pil dell’UE è destinato agli incidenti e alle cause che li provocano. Si parla di oltre
200 miliardi di euro all’anno: riuscire a ridurre gli
incidenti, e quindi i costi, avrebbe un impatto significativo sul bilancio comunitario.
Perfino le assicurazioni-auto potrebbero essere modulate favorendo chi monta lo pneumatico intelligente.
Adottando il sistema, una volta “online” la macchina sarà monitorata costantemente e la compagnia
assicuratrice potrà così verificare se le varie norme
di sicurezza vengono applicate in modo corretto.
Pensiamo ad un 15-25 per cento di polizze assicurative su misura a tariffe agevolate con ulteriore
abbattimento delle spese.
Quanto è stato importante il Credito Valdinievole nella realizzazione della vostra idea?
Molto importante. Perché ci ha permesso di aprire
un conto gratuito per un anno ed ha finanziato il
Premio Nazionale delle Innovazioni, più altri impieghi che hanno contributo allo sviluppo del progetto
e dell’azienda. Con il Credito abbiamo un rapporto
aperto e l’Istituto avrà una posizione di privilegio
nelle fasi successive dell’attività della startup.
Adesso rimangono “solo” la produzione e la
commercializzazione: solo si fa per dire.
E’ il momento dei test tecnici e va ricercato il partner migliore a cui poter dare la licenza per l’applicazione dopo aver fatto appunto tutte le verifiche
del caso. Non vorremmo concedere il marchio in
via esclusiva ad un solo partner per consentire
a tutti di accedervi: nel mondo dell’auto ci sono
grandi aziende e non è facile farsi valere, ma allo
stesso tempo consideriamo questa un’idea innovativa che intanto ha prodotto grande interesse e poi
può dare indubbi benefici.
Dottor Nasrabadi: una tempistica di massima
per “SmartTyre”?
Finora abbiamo rimandato i vari incontri per concentrarci sul progetto, ma da maggio ci butteremo
sul mercato alla ricerca di possibili interlocutori.
L’obiettivo è di affidarsi ad un partner senza farsi
schiacciare: ovviamente siamo interessati a qualsiasi tipo di investitore, sia esso rappresentato da
aziende che da singoli privati. I prossimi mesi saranno un punto di svolta per capire se il sistema
potrà essere introdotto in tempi brevi.
E a quel punto “parleremo” anche con lo pneumatico, ma saranno chiacchiere che possono contribuire
a rendere più sicuri i nostri spostamenti in auto.
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SALVE | APRILE 2016
IN COPERTINA
SALVE | APRILE 2016
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IN COPERTINA
Monsignor
Roberto Filippini
Vescovo di Pescia
A colloquio con l’alto prelato, nuovo responsabile della nostra Diocesi
- di Simona Giuliani -
I
l Credito Valdinievole, Banca di Credito Cooperativo di Montecatini Terme e Bientina, ha incontrato sua Eccellenza Monsignor Roberto Filippini,
nuovo Vescovo di Pescia.
Alessandro Belloni, Presidente della Banca, Andrea
Rindi, Direttore Generale dell’Istituto di Credito, Simona Giuliani, Responsabile della Comunicazione (nella foto a sinistra, insieme a S.E. il Vescovo),
e Marco Meucci, vice Responsabile della filiale di
Sede, si sono recati a Pescia per fare la conoscenza
del nostro nuovo Vescovo e per valutare insieme le
prospettive della Diocesi che riveste una grande importanza per il territorio sul quale l’Istituto di Credito
è presente nella Valdinievole.
Non è una novità che realtà importanti come le Diocesi e le banche, specie quelle di Credito Cooperativo (per dna), abbiano da tempo avviato un dialogo
costruttivo, accomunate da valori ampiamente condivisi, quali la centralità della persona.
Due delle province interessate dall’attività della Banca, infatti, ricadono nel territorio di interesse della
Diocesi.
Le Banche di Credito Cooperativo, infatti, da sempre
attente al rispetto dei diritti dell’uomo e alle sue potenzialità, non dimenticando la valorizzazione delle
piccole e medie imprese, sono state per molti versi il
vero motore trainante dell’economia. Basti pensare
agli importanti riconoscimenti ricevuti in due encicliche papali (“Caritas in Veritate” di Papa Bendetto XVI
e “Laudato Si” di Papa Francesco).
Un dialogo questo tra due soggetti che, seppur assai diversi, hanno il compito di affrontare numerose
missioni comuni su un vasto territorio e da cui può
nascere una benefica sinergia (non a caso il Vescovo
Filippini ha sul tavolo una mappa della Toscana ed
una della Diocesi di Pescia).
Eccellenza: un bilancio di questo primo periodo trascorso nella Diocesi di Pescia?
L’impatto è stato senza dubbio positivo. Sono rimasto davvero sorpreso per l’accoglienza affettuosa e
festosa che ho ricevuto. Ho già tenuto alcuni incontri
con le persone che avevano difficoltà a muoversi per
partecipare alla cerimonia del mio insediamento, mi
sono recato a visitare alcune case di riposo e ho incontrato alcuni gruppi di volontariato. Queste realtà
sono caratterizzate da una vitalità solidaristica, territoriale e storica. L’intera Diocesi è caratterizzata da
una realtà dove l’ambito religioso si fonde con quello
familiare.
Può farci un breve sunto della sua vita e delle
vicende che l’hanno condotta alla guida della
Diocesi di Pescia?
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IN COPERTINA
Dopo gli studi al Seminario Arcivescovile di Pisa e
all’Almo Collegio Capranica, ho ottenuto la Licenza
in Teologia e Sacra Scrittura alla Pontificia Università
Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico. Dopo l’ordinazione presbiteriale, ho prestato servizio come
Vicario parrocchiale nella Parrocchia di Sant’Ermete
di Forte dei Marmi e, poi, come Parroco a Colignola
e alle Chiese di Santo Sepolcro e San Martino a Pisa.
Dal 1999, nella città della Torre, sono stato Rettore
del Seminario Arcivescovile.
Avrebbe mai pensato di essere nominato Vescovo di Pescia?
Non ero mai stato a Pescia,
escludendo la partecipazione alle
esequie del mio predecessore
Giovanni De Vivo. Figuriamoci
poter pensare che sua Santità
Papa Francesco avrebbe scelto
me come successore di Monsignor De Vivo.
Tra l’altro, quando il mio nome è
stato indicato tra quelli con maggiori possibilità di guidare questa
Diocesi, ho espresso forti perplessità, ritenendo che
fossero solo voci, soprattutto a causa della mia età.
Invece lei è stato nominato Vescovo di Pescia.
Almeno Montecatini la conosceva?
Michele Pennisi, Arcivescovo di Monreale, aveva l’abitudine di soggiornare in questa città per trascorrere un periodo di cure termali. Sono venuto a Montecatini Terme alcune volte per incontrarlo. Comunque,
ho già preso l’impegno di visitare e conoscere tutte
le realtà della Diocesi di Pescia.
Lei viene da un’esperienza importante, quella
da cappellano nel carcere Don Bosco di Pisa.
Cosa ha imparato dagli anni trascorsi con i detenuti?
Papa Francesco parla di luoghi di questo tipo come
quelli in cui il Pastore debba avere una percezione
SALVE | APRILE 2016
“non comune” del gregge, attraverso l’inspirazione
di un forte odore degli “animali” a cui deve badare.
Alla domanda se il carcere sia davvero riabilitativo,
posso rispondere sì, nel momento in cui offra la possibilità di cambiare in meglio molti aspetti della vita
dei detenuti.
Può raccontarci qualche storia del carcere e
delle persone che devono subire una detenzione per gli errori commessi?
Ce ne sono molte che possono trasmettere speranza
ed altre che purtroppo hanno avuto epiloghi tristi, a
volte inaspettati. Ricordo come
in alcune occasioni abbia visto
piangere alcuni agenti senza ritegno per la rabbia di non avere
potuto gioire per l’esito positivo
di storie complicate.
Avendo innumerevoli impegni da
affrontare, durante quel periodo,
ho potuto fortunatamente contare sulla collaborazione di una
suora all’interno della struttura,
Suor Enrica. Nei confronti dei detenuti lei si dimostrava mamma, amica e confidente,
riuscendo anche ad occuparsi del decoro della Cappella. In situazioni di questo tipo il “prendersi cura
di” era di fondamentale importanza per trasmettere
accoglienza e volontà di cambiamento e riscatto.
Aggiungo infine che il fatto di avere presenti nella
Cappella otto grandi icone orientali permetteva ai detenuti, di varie religioni, di poter trovare un collante
comune.
Al termine di questa piacevole ed interessante conversazione, dove la reciproca conoscenza ha tracciato futuri ed auspicabili momenti di incontro e di
condivisione, Monsignor Filippini ci promette di ricambiare la visita al più presto e ci assicura la lettura
del nostro “Salve”.
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IN COPERTINA
• Vicario parrocchiale nella Parrocchia di S. Ermete a Forte dei Marmi dal 1975 al 1978 e contemporaneamente ha iniziato a insegnare nel
Seminario di Pisa;
• Parroco a Colignola dal 1978 al 1984.
• Nel 1984 è stato nominato parroco della Parrocchia di S. Sepolcro a Pisa e nel 1997 parroco
della contigua Parrocchia di San Martino.
• Nel 1996 è stato nominato Vicario foraneo del
Vicariato cittadino di San Martino e Preside dello Studio Teologico Interdiocesano di Camaiore
(Lucca).
• Dal 1999 al settembre 2015 è stato Rettore
del Seminario arcivescovile «Santa Caterina», in
Pisa.
• Dal settembre 2015 è Padre spirituale del medesimo Seminario arcivescovile.
• Dal 1999 al 2015 è Cappellano del Carcere di
Pisa; Docente di Teologia Fondamentale e di Sacra Scrittura presso l’Istituto Superiore di Scienze
Religiose «Beato Nicolò Stenone» di Pisa e presso
la Scuola di Formazione Teologica; è Delegato arcivescovile per l’Ecumenismo, Vicario episcopale
per la cultura, Direttore dell’Istituto Superiore di
Scienze Religiose «B. N. Stenone» e Direttore della Biblioteca Cathariniana del Seminario.
• Il 25 novembre 2015 Papa Francesco lo nomina
Vescovo di Pescia (succedendo a Giovanni De
Vivo, deceduto il 20 settembre 2015 ma già dimissionario per raggiunti limiti di età)
• Il 3 gennaio 2016 riceve l’ordinazione episcopale
dall’Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, coconsacranti gli Arcivescovi Antonio Mennini e Riccardo Fontana.
• Il 24 gennaio 2016 prende possesso della Diocesi di Pescia.
• Dall’8 febbraio 2016 è stato nominato Delegato
per il servizio della Carità dalla Cet (Conferenza
Episcopale Toscana).
Monsignor Roberto Filippini è nato a Vinci (Firenze) il
6 giugno 1948.
Ha compiuto gli studi nel Seminario Arcivescovile di
Pisa; è stato inviato a completare gli studi teologici
all’Almo Collegio Capranica, frequentando la Pontificia Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico,
conseguendo la Licenza sia in Teologia sia in Sacra
Scrittura.
È stato ordinato sacerdote il 14 aprile 1973, incardinandosi nell’Arcidiocesi di Pisa. Nel suo ministero
sacerdotale ha svolto i seguenti incarichi:
11
SALVE | APRILE 2016
AREA BANCA
Credito Cooperativo,
al via la riforma
Molte le novità introdotte dopo un lungo iter parlamentare
- di Andrea Rindi, Direttore Generale -
I
l Consiglio dei Ministri di mercoledì 10 febbraio
2016 ha approvato la riforma del Credito Cooperativo ed il 14 febbraio 2016 è stato emanato il
relativo decreto legge 18/2016. La riforma ha avuto
un lungo periodo di gestazione durato oltre un anno
da quando, nel gennaio 2015, fu approvato il decreto di riforma della banche popolari.
All’epoca la parte riguardante il Credito Cooperativo
fu stralciata e vennero presi accordi per presentare
entro tempi brevi una proposta di “autoriforma”.
Fin dal marzo 2015 furono fissati dal Movimento i sei
punti fondamentali della riforma che dovevano contenere i tre obiettivi strategici del Credito Cooperativo:
1. Valorizzare la dimensione territoriale;
2. Semplificare la filiera, eliminare ridondanze e
accrescere l’efficienza;
3. Garantire unità al sistema.
I sei punti focalizzanti erano i seguenti:
SALVE | APRILE 2016
• confermare il ruolo delle Bcc come banche cooperative delle comunità e dei territori, a vocazione mutualistica, secondo quanto previsto dallo
statuto;
• valorizzare la dimensione territoriale della rete,
semplificandone la filiera organizzativa interna,
migliorandone l’efficienza;
• adeguare la qualità complessiva della governance del sistema al nuovo contesto normativo e di
mercato determinatosi con l’Unione Bancaria al
fine di accrescere la qualità del servizio;
• assicurare una più efficiente allocazione delle
risorse patrimoniali disponibili all’interno del sistema;
• individuare la modalità più opportuna per consentire l’accesso di capitali esterni;
• garantire l’unità del sistema come presupposto
di competitività nel medio-lungo periodo.
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AREA BANCA
Il decreto di riforma DL 18/2016 ha tenuto in gran
parte conto dell’impianto normativo proposto dal nostro movimento ed in particolare:
1. conferma e rafforzamento della mutualità tra cui
l’innalzamento del capitale detenibile dal socio
(da 50 mila a 100 mila euro) e l’innalzamento
del numero minimo dei soci che ogni Bcc deve
avere (da 200 a 500);
2. controllo della Capogruppo del Gruppo Bancario
Cooperativo in capo alle Bcc (il capitale della capogruppo deve essere detenuto in misura almeno maggioritaria dalle Bcc);
3. graduazione dei poteri della Capogruppo in relazione alla meritevolezza delle singole Bcc (è
stata introdotta, fatto assolutamente innovativo
e rilevante, la previsione che i poteri della Capogruppo siano proporzionati alla rischiosità delle
banche aderenti);
4. previsione di un requisito minimo di patrimonio
della Capogruppo (un miliardo di euro);
5. protagonismo delle Bcc.
Il decreto non ha accolto:
1. la valorizzazione della dimensione territoriale e
della specificità della componente Raiffeisen;
2. le previsioni relative alle funzioni della componente associativa;
3. la previsione di uno strumento di accompagnamento di carattere temporaneo finalizzato ad
assistere la fase di transizione verso la costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo.
Inoltre, il decreto prevede la possibilità per le Banche
di Credito Cooperativo con un patrimonio netto superiore ai 200 milioni la possibilità (denominata “way
out”) di trasformarsi in società per azioni versando
il 20% della riserva indivisibile all’erario. La norma
accoglie anche una variante e cioè che le suddette
Bcc possano scorporare l’azienda bancaria in una
Spa che, capitalizza il proprio patrimonio, mentre la
riserva indivisibile rimane nella Bcc che, non sareb-
be più investita nella attività bancaria, ma solo nella
partecipazione della banca S.p.A che potrà operare
ai fini di lucro.
Altro punto di novità rispetto al passato è l’emanazione dei decreti attuativi della riforma che sono stati
posti in carico al MEF (Ministero Economia e Finanza) anziché, come sempre avvenuto in passato, alla
Banca d’Italia.
Infine, è stata esclusa la possibilità di recesso dal
gruppo bancario una volta effettuata l’adesione anche se pare che tale norma contrasti i principi generali dell’ordinamento.
I tempi di attuazione della riforma sono stati fissati
in 18 mesi dall’emanazione dei decreti attuativi per i
quali, al momento, non sono stati fissati termini precisi e pertanto rimane incertezza sui tempi effettivi
dell’operatività della riforma.
Molti emendamenti di modifica di alcuni articoli della
riforma sono stati presentati alla commissione finanza della Camera ed anche Federcasse (Federazione
Italiana delle Banche di Credito Cooperativo) ha richiesto alcune variazioni.
Entro la metà di aprile è attesa la conversione del decreto legge 18/2016 dove finalmente vedremo l’impianto normativo nella versione definitiva, anche se
non sono previste significative variazioni oltre a quanto sopra evidenziato, con la speranza di avere anche
maggiore certezza sui tempi effettivi della riforma.
Il 6 aprile 2016 la riforma del Credito Cooperativo
Italiano è diventata legge.
Rispetto al decreto del Governo, dello scorso 10
febbraio, è stata profondamente modificata nel
rispetto dei principi della cooperazione, che fanno
parte del dna delle Bcc. Nasce così un Gruppo Bancario Cooperativo (modello unico in Europa) che si
posiziona al terzo posto per volumi ma che sarà il
primo per apporto di capitali interamente italiani.
Nel prossimo numero di “Salve” saranno illustrate
le novità di questa epocale riforma.
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SALVE | APRILE 2016
PERSONAGGI
SALVE | APRILE 2016
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PERSONAGGI
Massimo Ghini
Racconta le Terme
Incontro con il noto attore e regista romano da sempre ospite di Montecatini
- di Francesco Gensini -
A
neddoti di vita condivisa e racconti professionali si intrecciano in un mix narrativo che
racconta il legame stretto tra Massimo Ghini
e Montecatini Terme. L’attore romano di origini toscane conosce molto bene queste zone, eppure la
prima volta in Valdinievole non è stata per motivi di
lavoro e la lunga chiacchierata gli permette di riportare alla mente un episodio che il tempo aveva confinato in un angolo.
Vero, ho un ricordo che non… ricordavo finora. La
prima volta a Montecatini è stata da bambino e, difatti, a dire il vero non è che abbia poi riconosciuto
i posti dov’ero stato allora quando, da adulto, sono
ritornato per uno spettacolo. Frequentavo il mare di
Viareggio e alle Terme ci sono venuto con genitori e
zii. La classica gita di famiglia. Io appartengo ad una
generazione per cui il nome Montecatini Terme era
sinonimo di fascino, di eleganza. Si va in vacanza a
Montecatini suonava bene, aveva un che di mitico.
Purtroppo poi le cose si perdono un po’ nel tempo.
Quello che non è andato perso è l’affetto: oggi
come ieri, Massimo Ghini guarda Viale Verdi e
dintorni con l’occhio di chi ammira una cosa
che gli procura benessere psicofisico.
Intanto, di Montecatini quello che mi piace è l’anima
del primo Novecento. Il senso di passato che non
passa e che invece si rinnova, l’architettura elegante
di quegli anni perfino mescolata a quella del dopoguerra, per certi versi orribile dal punto di vista este-
tico che si ritrova in molte parti d’Italia. Camminare
fino al Tettuccio era ed è sempre bellissimo e anche
gli alberghi, pieni di storia e di storie, sono espressione vitale del posto in cui ci si trova. A Montecatini c’è
un’aria vagamente retrò ed è una bella sensazione.
Il suo sembra essere un invito a non disperdere questi valori in anni per certi versi decadenti.
Esatto. Il patrimonio artistico andrebbe lucidato ogni
mattina per preservarlo, tramandarlo, difenderlo. Le
tradizioni dovrebbero essere custodite gelosamente
per rinnovare l’atmosfera del periodo aureo. Io ho
sempre affermato che il petrolio di questo Paese è
la cultura: una volta lo gridavamo in pochi, adesso
ne parlano tutti, spesso a sproposito, ma spero comunque serva a qualcosa in questo momento di riscoperta nella politica, nella cultura stessa, nell’arte.
A condizione che venga coniugato con il progresso:
antico con moderno funziona.
Montecatini Terme per Massimo Ghini significa
soprattutto lavoro in un rapporto di reciproca
soddisfazione: l’attore-regista romano in Valdinievole ci torna sempre volentieri per ricambiare l’accoglienza piena di calore.
Nelle ultime tre stagioni teatrali sono stato altrettante
volte al “Verdi”. La prima con “Il Vizietto - La cage aux
Folles”, la seconda con “Quando la moglie è in vacanza”, la terza recentissima con “Un’ora di tranquillità”.
A queste, aggiungo la bellissima esperienza per Miss
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SALVE | APRILE 2016
PERSONAGGI
Italia, come ospite in un’occasione e come giurato
nell’altra. Ho scoperto un ambiente che non conoscevo e devo dire che l’ho trovato molto interessante.
Alla partecipazione da giurato appartiene un
aneddoto curioso.
Polemizzai con una ragazza e con uno dello staff
dell’organizzazione, quando appunto una di queste
giovani alla domanda quale fosse la sua massima
aspirazione rispose che voleva farsi gli affari propri perché chi fa così campa 100 anni. Non potevo
condividere una frase del genere che non può appartenere ad una 18enne nel momento della massima esplosione della vita in tutti i sensi: in un attimo
è venuta fuori la mia anima toscana e ho detto che
trovavo triste lei e chi la difendeva. A proposito di
giovani, posso raccontare un altro episodio?
Ci mancherebbe.
Ero a Montecatini per presentare “Italia-Germania
4-3” e si parla d’inizio anni Novanta. Per la cronaca, periodo di massima crisi della distribuzione del
SALVE | APRILE 2016
cinema italiano a causa di tanti motivi che non sto
a rammentare ed elencare, nonostante il talento
emergente dei vari Castellitto, Rubini, Bentivoglio e
di altri ancora. Questo ragazzo mi venne incontro, si
presentò e poi mi disse alcune frasi che cito spesso
nel rapporto tra noi uomini e donne dello spettacolo
e il pubblico: “Siamo un gruppo di 7-8 persone che
ogni volta che è possibile andiamo a Monsummano,
perché là troviamo un cinema club che proietta film
italiani, cosa che invece non accade qui a Montecatini”. Ecco: se uno si sposta dalla città di residenza
e fa anche pochi chilometri per vedere un tuo film,
devi - e sottolineo devi - averne sempre il massimo
rispetto.
Il rispetto che Massimo Ghini ha riservato e riserva a tutti coloro che hanno contribuito a far
conoscere e valorizzare proprio il cinema italiano nel mondo.
Giravamo “Zitti e Mosca”, film di Alessandro Benvenuti, in alcuni paesi nelle vicinanze di Firenze, ma per
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PERSONAGGI
problemi di natura organizzativa non potevamo alloggiare nel capoluogo. Così venne deciso di spostare
l’intera troupe a Montecatini e ogni mattina facevamo la spola tutti insieme tra l’albergo che ci accoglieva e il set in queste località alle porte di Firenze.
Per due settimane è stato così, condividevamo tutti
i momenti sia lavorativi che di svago e ricordo con
vera emozione quest’unico film che ho interpretato
con l’immensa Alida Valli.
Di aneddoto in aneddoto siamo arrivati ad
oggi, allo spettacolo “Un’ora di tranquillità”
che Ghini e Ciavarro hanno portato in scena a
Montecatini lo scorso 28 febbraio.
E prima e dopo in altre 80 piazze in Italia con un’ottima risposta di pubblico e di critica, ma non avevo
dubbi perché è stato campione d’incassi in Francia
e quando ho acquistato i diritti sapevo che sarebbe
stato un successo. Senza dimenticare che nel cast,
oltre a Ciavarro al suo debutto in teatro e Massimo è
stato una sorpresa per me, ci sono attori del calibro
di Claudio Bigagli, premio Oscar per “Mediterraneo”,
Galatea Ranzi, premio Oscar per “La grande bellezza” e Gea Lionello, figlia del grande Alberto.
Soddisfazione doppia: lei è anche regista della
commedia scritta da Florian Zeller.
Come affermavo, è una commedia molto attuale. Ha
un testo baciato dalla fortuna e la rappresentazione
diventa una vera macchina da guerra per far ridere
e divertire la gente. Le date hanno fatto registrare il
tutto esaurito, eppure a Montecatini ho avuto un po’
di paura. Il Teatro Verdi è grande e non è un teatro
facile, in più nei due-tre giorni precedenti allo spettacolo c’è stato un tempo orrendo con tanta pioggia.
In effetti, come regista e responsabile della pièce, temevo che venisse poca gente e invece il pubblico ha
partecipato numerosissimo e devo ringraziare ancora
tutti quelli che sono venuti a vederci.
Massimo Ghini, romano, classe 1954, è attore e
regista italiano. Comincia a teatro la sua lunga e
prolifica carriera con registi del calibro di Zeffirelli, Strehler e Patroni Griffi. Nel 1979 debutta in una
produzione cinematrografica e, dopo essere stato
diretto da due mostri sacri come Giuseppe Bertolucci e Carlo Lizzani, ottiene il primo grande successo
di critica e pubblico in “Compagni di scuola” (1988)
di e con Carlo Verdone. Ormai si alterna senza soluzione di continuità tra teatro e cinema, aggiungendo
una lunga serie di partecipazioni a film e serie per la
televisione specie dal 2000 in avanti. Sono ben 50 i
film all’attivo per il cinema (dove ha lavorato, tra gli
altri, anche con Francesco Rosi, Cristina Comencini
e Paolo Virzì), innumerevoli invece le rappresentazioni a teatro che rimane il suo primo e grande amore.
Tifoso della Roma e, per le sue origini toscane, appassionato del Palio di Siena che lo hanno portato ad
essere un sostenitore della Contrada della Pantera, a
livello sentimentale è stato legato a Sabrina Ferilli in
gioventù. Dopo un breve matrimonio con Nancy Brilli,
ha avuto due gemelli (Lorenzo e Camilla) nel 1994
dalla seconda moglie Federica e due (Leonardo e
Margherita) dalla terza moglie Paola Romano con la
quale è sposato dal 2002.
Signori si nasce, diceva Totò.
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SALVE | APRILE 2016
Serravalle
tra mare
e montagna
(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO
Il piccolo borgo sfrutta la posizione strategica
per essere polo attrattivo nel turismo
- di Francesco Gensini -
SALVE | APRILE 2016
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(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO
“Il mio sogno è che Serravalle torni ad avere il ruolo
strategico che aveva nel Medioevo”. Insegnante, studiosa e appassionata proprio di Medioevo, vice-sindaco con una fila così di deleghe (tra cui quelle al
turismo e alla cultura), Simona Querci ha un sogno
proiettato nel futuro per il suo Comune «sono serravallina autentica» e il riferimento non è certo alle idee
e ai valori del lunghissimo periodo che la Treccani
definisce “età intermedia tra l’antica e la moderna,
compresa fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492)”, con
accezione molto spesso negativa, anche se nei secoli gli studiosi lo hanno rivalutato esaltando i risultati ottenuti in molti campi.
Qual è il ruolo a cui pensa per Serravalle Pistoiese, professoressa Querci?
Vorremmo recuperare la posizione strategica che la
Storia ci ha assegnato: Serravalle è uno “scrigno”,
come amo definirla, che sta tra Firenze e Lucca, tra
il mare e la montagna. Da una parte proponiamo le
caratteristiche storico-medievali proprie di Serravalle
e dall’altra le significative potenzialità paesaggistiche
di Casalguidi, tutte fruibili dal turista che cerca tranquillità, natura e arte, grazie a strutture che stanno
crescendo a livello qualitativo e ricettivo. Nella migliore tradizione del Montalbano, poi, assieme al Cai
stiamo valorizzando una serie di sentieri dentro il bosco e di percorsi panoramici che “rapiscono” per la
bellezza dei luoghi attraversati. Con una perla: c’è un
punto a Castellina da cui si vede Firenze e si tratta di
uno spettacolo imperdibile e indimenticabile.
Idee chiare che il Comune di Serravalle Pistoiese porta avanti con una strategia precisa.
Abbiamo potenziato l’Ufficio-turismo affidando la gestione ad esterni così da aumentarne la professionalità e, soprattutto, siamo molto attenti a preservare
il rapporto con gli altri Comuni. Ogni Comune ha la
sua valenza, non esistono categorie di appartenenza
e nessuno dev’essere più marginale al progetto esi-
stente. Il lavoro fatto in questi anni ci dovrebbe ripagare con una visione più ampia e quindi più proficua,
perché credo e crediamo nelle gestioni associate
delle varie funzioni.
L’unione delle forze è stata la chiave per ottenere un successo particolarmente caro al vice-sindaco Querci.
Al culmine di una battaglia dura ma vincente condotta insieme a cittadini, pendolari e amanti del nostro
territorio che si sono coalizzati formando un comitato solido e determinato, e in sinergia con la Regione
Toscana rappresentata nella fattispecie dall’assessore Ceccarelli, siamo riusciti a mantenere aperta la
stazione Masotti. Da allora, per ottimizzare gli orari
delle corse, abbiamo migliorato i parcheggi e i servizi
dedicati ai viaggiatori che si affidano al treno negli
spostamenti.
Programmare, scegliere bene, investire: sono
altri tre capisaldi di Serravalle per ritagliarsi
un ruolo di spicco in Valdinievole.
Per volontà, non abbiamo tanti appuntamenti culturali, ma sono appuntamenti fissi cresciuti in qualità
e successo, perché si tratta di “vetrine” tra regionale
e nazionale che hanno prodotto interesse e convogliato qui un numero sempre maggiore di persone.
Tutto ciò è possibile anche alla collaborazione a cui
teniamo in maniera particolare: quella con le associazioni di volontariato che sono molto radicate nel
nostro tessuto socio-culturale ed hanno una presa
fortissima. E’ il nostro fiore all’occhiello.
Il turismo per quanto importante è solo un
aspetto della vita politico-amministrativa: c’è
un Comune da mandare avanti salvaguardando
le esigenze basilari della cittadinanza.
Politiche sociali, politiche scolastiche e per l’infanzia,
politiche ambientali: sono le nostre priorità e siamo
particolarmente sensibili al rispetto degli impegni
presi. In Italia sono noti i tagli spesso lineari e invece
questa Amministrazione ha sempre, e sottolineo sem19
SALVE | APRILE 2016
(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO
pre, mantenuta ferma la spesa per le politiche sociali:
persone in difficoltà economiche, anziani, disabili, nulla viene mai toccato di quello che li riguarda. Politiche
scolastiche e per l’infanzia: abbiamo tre asili nido per
una capienza totale di 107 bambini che soddisfano
praticamente la domanda dei residenti a tariffe basse
e quando è possibile accogliamo anche quelle in arrivo da residenti di altri Comuni; abbiamo aperto un asilo nido nel pieno rispetto di tutte le disposizioni in materia energetica, consentendo così a Masotti di avere
una sezione lattanti per riequilibrare le risorse rispetto
alla parte di Casalguidi e, a questo proposito, voglio
evidenziare la gestione del doppio servizio scuolabus,
porta a porta, dedicato alle famiglie sia di questa zona
del Comune di Serravalle che appunto dell’altra oltre
la collina. Infine, amplieremo l’edificio che ospita la
scuola elementare e media, e valorizzeremo lo spazio antistante l’asilo nido attrezzato a verde. Quanto
alle politiche ambientali, anche se non sono di mia
competenza, mi preme mettere in risalto le bonifiche
dall’amianto, ad esempio quella del tetto della palestra
sempre di Casalguidi, e la raccolta differenziata dei rifiuti che qui esiste fin dal 2011.
Professoressa Querci: parlava di Serravalle
come di uno scrigno e allora chiudiamo con
quello che forse è il tesoro più prezioso in esso
custodito.
L’Oratorio della Vergine Assunta. La struttura, che ha
ospitato un’abitazione privata per molti anni, è stato
acquistato dal Comune nel momento in cui la naturale scalfittura dell’intonaco dei muri ha portato in
superficie alcuni affreschi. E’ seguita una lunga opera di restauro che ha permesso di portare alla luce
tutti questi meravigliosi affreschi della scuola Pistoiese riconducibili alla scuola di Giotto: oggi l’Oratorio
è sede di presentazioni e di manifestazioni culturali,
ma tante coppie lo scelgono anche per sposarsi perché è davvero un luogo di grande fascino per le sue
straordinarie testimonianze pittoriche.
SALVE | APRILE 2016
Don Stanislao
il prete amico
F
reddo o caldo, inverno o estate, le porte della
Chiesa di Santo Stefano a Serravalle rimangono sempre aperte durante il giorno. E quelle
porte spalancate che accolgono il fedele o il visitatore occasionale sono un balsamo tonificante per lo
spirito e una luce calda per gli occhi. Le vuole così
padre Stanislaw Jakubzcak, che da quasi 16 anni
è alla guida della Parrocchia di Serravalle Pistoiese
(a cui si aggiungono le Parrocchie di Ponte di Serravalle, Vinacciano, Casalguidi e dei Santi Filippo e
Giacomo in Castellina San Rocco). Polacco di un piccolo paese vicino a Lublino, ha fatto della fratellanza
e della condivisione la missione della sua vita per
portare la parola di Dio in ogni casa e nel cuore di
ogni persona. Farsi raccontare chi è e quali sono le
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(RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO
sue attività nella comunità religiosa di Serravalle non
è facile, perché Don Stanislao (come viene chiamato
dopo averne italianizzato il nome) è schivo, di poche
parole e ampi sorrisi.
Padre Jakubzcak, quando e perché è diventato
parroco di Serravalle?
Avendo soggiornato per un lungo tempo a Milano
durante il Seminario, ero solito venire in vacanza da
queste parti e un giorno l’allora Vescovo Scatizzi mi
ha chiesto di essere un sacerdote della Diocesi di Pistoia e poi a dicembre 2000 ha deciso di mandarmi
a Serravalle. Sono passati tanti anni, ma io mi sono
trovato bene il primo giorno che sono arrivato e mi
trovo bene oggi. Un prete è a suo agio dove ci sono i
cristiani e qui l’atmosfera quotidiana è sempre molto
serena.
Sarà per questo che lei parla volentieri delle
“sue” chiese.
Prima di tutto, voglio sottolineare come le nostre
parrocchie abbiano sempre ricevuto massima attenzione e tutti i possibili aiuti da parte del Vescovo nelle varie iniziative assunte. Ad esempio per la Chiesa
di Santo Stefano, che è la più grande ed è utilizzata
dalla parrocchia principalmente nei mesi estivi da
maggio ad ottobre per gli eventi che si svolgono nel
periodo, e per la Chiesa di San Michele su cui nel
2004 siamo potuti intervenire per la ristrutturazione
del loggiato.
Non esiste un luogo di culto preferito rispetto
ad un altro per chi è uomo di Chiesa, ma padre
Stanislaw s’illumina quando il discorso “scivola” giù per la valle e… raggiunge Masotti.
Aprire il Santuario della Divina Misericordia e San
Giovanni Paolo II ha dato a me e a tutti noi un’immensa emozione e un’enorme gioia. Ci ha ripagati
di tanti sacrifici e tanto impegno profusi per riservare
un punto di contatto e d’incontro tra le due anime
di Serravalle e di Masotti, mentre fino ad allora i cittadini di Masotti avevano spesso come riferimento
la Parrocchia di Spazzavento. Nel 2011 siamo riusciti a completare i lavori e gli sforzi fatti sono stati
ripagati dall’amore e dalla partecipazione dei fedeli,
tant’è vero che è già pronto il progetto di ampliamento, perché le presenze stanno aumentando costantemente e le Sante Messe sono sempre seguite
da moltissime persone. Tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 15 viene recitata la Coroncina della Divina
Misericordia (a turno sono le nostre donne ad aprire la chiesa) secondo la volontà del Signore che ha
parlato alla suora Santa Faustina Kowalska, mentre
sabato e domenica viene recitata prima della Santa
Messa.
Proprio all’amatissimo Giovanni Paolo II,
scomparso nel 2005, si riferisce la preziosa
reliquia presente nel Santuario che attira migliaia di fedeli devoti all’indimenticato Papa
polacco. Una testimonianza di inestimabile valore religioso.
Sono gocce del suo sangue e mi stordisce ancora
il ricordo di averle portate personalmente a Cracovia
per le certificazioni necessarie. Si tratta di una reliquia che commuove, che avvicina, che provoca un
afflato travolgente di fede. Io non ho conosciuto San
Giovanni Paolo II di persona, ma a lui sono ovviamente legatissimo. Ho vissuto con enorme tristezza
la giornata del suo funerale come con enorme felicità ho partecipato alla cerimonia della sua beatificazione: ha donato la vita e si è spento per la Chiesa,
lasciando dietro di sé insegnamenti che non avranno
mai termine.
Tempo di saluti e ringraziamenti, ma prima Don Stanislao mostra un filmato che ha sul telefonino: una
scimmia tira col guinzaglio, decisa ma con dolcezza,
un piccolo cane che deve saltare sulla riva da una
pedana in mezzo all’acqua fino a quando il cucciolo
si convince a farlo. Bello eh? Nella vita arriva sempre
un aiuto nel momento del bisogno.
fr.gen.
21
SALVE | APRILE 2016
CHI SIAMO
SCOPRIRE LA BANCA
LA FILIALE DI MONTECATINI-SEDE
Un viaggio a puntate tra le filiali del Credito
per conoscere meglio l’Istituto e le persone che ci lavorano
C
Un’opera articolata che si basa su alcuni punti di forza. Quali sono?
Cortesia, correttezza, professionalità. Tutte qualità
che hanno un unico fine: fornire risposte esaustive
e tempestive, sia nelle domande riguardanti il lavoro, sia quelle cha approfondiscono i temi di vita
quotidiana.
Di conseguenza, quali sono le richieste più
frequenti da parte della clientela?
Sono molteplici e, oltre alle varie richieste tipiche
rivolte ad una banca chiamata ad offrire un certo
tipo di contributo, le persone chiedono rassicurazioni e chiedono che la banca o, meglio ancora la
“banchina” dal nomignolo affettuoso con cui veniamo chiamati, sia al loro fianco. In poche parole, vogliono sentirsi parte integrante della struttura e noi
siamo molto sensibili a questa esigenza.
Quali sono le caratteristiche più significative
del territorio a cui vi riferite?
Radicamento e appartenenza alla comunità lo-
on quasi 2.000 clienti e 200 soci, la filiale
di Montecatini-Sede ha ovviamente un posto di privilegio nell’attività del Credito Valdinievole e non soltanto per la peculiarità della sua
ubicazione. Ma quello che la accomuna a tutte le
altre filiali della Banca è il concetto di professionalità e attenzione al servizio del cittadino, sia esso
cliente, socio, oppure gradito ospite dell’Istituto.
Ne parliamo con il responsabile Riccardo Pagni per
conoscere il metodo di lavoro della filiale di Montecatini-Sede che si trova all’interno della nuovissima
struttura della Banca a pochi passi dal cuore turistico e commerciale del centro termale.
Qual è la filosofia della Filiale?
E’ una filosofia semplice e al tempo stesso prioritaria: dobbiamo essere vicini a tutte le esigenze
che coinvolgono le famiglie, i soci e le imprese
locali, cercando di instaurare rapporti di estrema
fiducia e reciproca collaborazione per crescere insieme.
SALVE | APRILE 2016
22
CHI SIAMO
Responsabile
Riccardo Pagni
Gestore Imprese
Andrea Giovannelli
Gestore Family
Martina Vanni
cale, ritengo senza dubbio che siano i due fattori
principali, a cui aggiungerei anche la conoscenza
diretta della clientela. Non sono caratteristiche casuali, perché mi piace ricordare che la missione
delle Banche di Credito Cooperativo è di sostenere
il territorio: prendiamo dalle zone di appartenenza e
reinvestiamo su di esse in uno scambio reciproco
all’insegna della collaborazione.
Qual è il valore aggiunto che credete di offrire
ai clienti e ai soci?
Mi ricollego al discorso appena fatto: penso che la
conoscenza capillare del territorio e più ancora la
conoscenza diretta delle persone che vi abitano e vi
lavorano, diventi la prerogativa essenziale e distintiva per riuscire ad essere più vicini al cliente. Sommando queste componenti e quelle prima elencate,
diventiamo il punto di riferimento per chi sia intenzionato a “costruire” qualcosa di solido e duraturo
per sé e per i propri figli, che a loro volta domani
saranno padri di famiglia e imprenditori.
Vice Responsabile
Marco Meucci
Gestore Privati
Alessandro Calistri
Gestore Family
Ariella Belluomini
Operatrice di sportello
Elisa Donati
INDIRIZZO E RECAPITI
Via Ugo Foscolo, 16/1 - Montecatini Terme (PT)
Tel.: 0572.909100 - Fax: 0572.909130
Email: [email protected]
ORARI DI APERTURA
Dal Lunedì al Venerdì 8.20 - 13.20 / 14.45 - 15.45
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SALVE | APRILE 2016
CLUB DEI SOCI
CLUB DEI SOCI
LA RETE CHE CREA VALORE
Il
Club dei Soci è un valore aggiunto che il Credito
Valdinievole offre a tutti i suoi Soci. Scopri perché.
Il “Club dei Soci”, grazie ad uno strumento di nuovissima concezione che favorisce la creazione e il consolidamento di una fitta rete di legami e relazioni commerciali fra i Soci della banca, è un vero marketplace
aggregatore di domanda e offerta di beni e servizi in
cui i Soci della banca possono pubblicare la propria
offerta commerciale o beneficiare di particolari convenzioni proposte dagli altri Soci.
Il portale è rivolto a tutti i Soci del Credito Valdinievole,
siano essi persone fisiche che imprese, artigiani, commercianti e liberi professionisti. Ciascuna categoria può
accedere e beneficiare degli strumenti messi a disposizione dal Club: una pagina in cui presentare la propria
attività, i prodotti e i servizi, gli eventi in programma,
le news e fornire particolari convenzioni e scontistiche
riservate esclusivamente ai Soci della Banca.
L’azienda e/o il libero professionista può, poi, indicare i suoi riferimenti completi (indirizzo, telefono, link al
sito web aziendale) per agevolare i contatti con nuovi
potenziali clienti, ma anche inserire foto, video e parti
descrittive dell’attività proposta. Il Club dei Soci è visibile da tutto il pubblico di internet, ma solo i Soci del
Credito Valdinievole possono aderire alle convenzioni.
Il sistema è pratico, semplice ed immediato. Le aziende
che scelgono di aderire al portale possono effettuare
inserimenti e variazioni nell’area riservata in totale autonomia, previo login a mezzo username e password,
consegnati dall’ufficio Soci del Credito Valdinievole.
SALVE | APRILE 2016
VILLA DI LUPO PARRA
Via Pietro di Lupo Parra Sud, 263
Cascina (PI)
www.villaparra.it
email: [email protected]
Abbiamo intervistato Donatella Buggiani, Amministratore Unico di Villa di Lupo Parra.
Ci parli della vostra azienda.
Sarebbe riduttivo definire la San Severino una società immobiliare nell’accezione comune del termine.
La nostra azienda è, a mio parere, l’esempio di un
modo diverso di realizzare l’oggetto sociale coniugando passione e ragione, cultura e impresa.
Torno indietro di qualche anno. L’interesse per l’arte mi spinse a visitare un’antica villa gentilizia nel
Cascinese, o meglio, ciò che di essa restava. L’immobile era in condizioni disastrose: brecce nel tetto,
pareti coperte da un’imbiancatura tetra e muffita,
infissi asportati. In mezzo a tanta desolazione aveva
resistito, inalterato nella sua magnificenza, il grande
vano dello scalone centrale, un incredibile miracolo di eleganza e suggestione: tre piani di meraviglie
pittoriche e architettoniche, con maestosi monocromi sulle pareti raffiguranti Bacco, Minerva e Cerere,
sovrastati da una mirabile volta policroma ove Apollo
e le Muse coronavano lo scenario. Impossibile descrivere la bellezza dell’ambiente; ricordo che fui sul
punto di svenire, una sorta di sindrome di Stendhal.
Immaginai l’antico splendore della residenza, che
non meritava quel triste destino di incuria e abban24
CLUB DEI SOCI
dono, ma che cosa potevo fare? Seppi che la società
proprietaria, la San Severino appunto, voleva smembrare la villa e venderla a pezzi, cancellandone definitivamente l’identità e il valore storico-artistico. Mi
sembrò che la sorte mi avesse chiamata a salvare
quel tesoro: decisi di vendere la mia bella casa in
collina, fra gli olivi, con vista su Pisa e sul mare per
comprare le quote della San Severino e cambiarne
progetti e iniziative. Volevo restituire vita e dignità al
monumento e renderlo fruibile.
L’attività immobiliare della società si è concentrata
da allora nel restauro e nella valorizzazione della villa: abbiamo riportato alla luce magnifici affreschi e
pavimentazioni originali, ricostruito la storia dell’immobile e degli antichi proprietari.
C’è ancora tanto da fare e i problemi non mancano:
primo fra tutti, come finanziare il restauro? Combinando la passione per l’arte con il dovere professionale di amministrare l’azienda, ho fatto conoscere la
villa in Italia e all’estero e utilizzato la sua bellezza
come fonte di reddito. L’immobile è stato oggetto di
film e pubblicazioni, con notevole ritorno di interesse e immagine. Nelle porzioni restaurate abbiamo
creato eleganti suites, ognuna caratterizzata da una
sua propria atmosfera, per ospitare chi è attratto
dalla nostra storia e dall’emozione di vivere in un’incomparabile cornice di arte e cultura nel cuore della
Toscana. Siamo gratificati dall’apprezzamento di una
qualificata clientela internazionale, per la quale Villa
di Lupo Parra è un punto di riferimento abituale, un
approdo di charme e relax; ed è la stessa clientela il
nostro maggior veicolo pubblicitario. All’attività recettiva a breve-medio termine si affianca quella di locazione per eventi e di promozione di manifestazioni
culturali, concerti, mostre, visite guidate, degustazioni enogastronomiche.
Quali sono i punti di forza della sua azienda
Peculiarità dell’offerta, cura dell’accoglienza, attenzione alle aspettative del cliente, capacità di farlo
sentire protagonista di un privilegio.
Come è cambiato in questi anni il suo lavoro?
Negli ultimi anni abbiamo dovuto fronteggiare sia il
considerevole incremento dell’imposizione fiscale
sugli immobili storici, sia l’aumento delle strutture
recettive nella zona, talvolta approssimative e poco
professionali, che hanno destabilizzato il mercato
creando squilibri e disorientamento nel potenziale cliente. Questo ha richiesto un impegno ancora
maggiore per mantenere alta la qualità dell’offerta,
distinguerci dai concorrenti e poterci rivolgere ad
una clientela colta e selezionata, capace di riconoscere e prediligere l’eccellenza.
Quali sono gli ingredienti vincenti per contrastare la crisi?
Tenacia, idee innovative, attenzione alle tendenze del
mercato, capacità di non sprecare risorse e di sapersi reinventare in una società in continua evoluzione.
Ma questi elementi, che pur ritengo fondamentali,
non possono dare risultati soddisfacenti finché l’imprenditoria resta penalizzata da una pressione fiscale
iniqua, fra le più alte d’Europa, e da una burocrazia
obsoleta che frena ogni iniziativa.
Quali sono i vantaggi di far parte del “Club dei
Soci”?
Avere l’opportunità di conoscere da vicino la Banca
e gli altri soci, confrontarsi su temi di comune interesse, creare sinergie, sentirsi parte di un gruppo che
opera con efficacia e competenza nel nostro territorio.
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SALVE | APRILE 2016
Azienda
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LA TUA BANCA
ESSERE
SOCI HA
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PROGRAMMA SOCI 2016
Gestione
Aziendale
CORSI GRATUITI PER AZIENDE SOCIE
Il Credito Valdinievole, in collaborazione con PC System, organizza dei corsi gratuiti destinati alle Aziende
Socie della Banca. Ogni incontro affronterà un tema legato alla gestione economico-finanziaria dell’azienda
con l’intento di aiutare manager e imprenditori nella conduzione ordinaria della vita lavorativa.
PRIMA SESSIONE
I corsi si terranno dalle 17,30 alle 20,00 nella Sala
Giovannelli presso la sede di Montecatini Terme
del Credito Valdinievole, via U. Foscolo 16/2.
16 febbraio Riclassificazione economica,
patrimoniale e finanziaria
18 febbraio Budget economico e finanziario
23 febbraio Tesoreria
26 febbraio Gestione del circolante
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi all’Ufficio Soci, presso la Sede, in via Ugo Foscolo 16/2 a Montecatini
Terme Tel. 0572/909168 e 0572/909160 o [email protected].
Concluse da poche settimane
le giornate di formazione
sulla gestione aziendale
riservate ai Soci Azienda
del Credito Valdinievole
In collaborazione con
P
artecipate, dibattute e soprattutto utili. Questo sono state le giornate di formazione economico-finanziaria riservate ai Soci, tenutesi presso la sede di Montecatini Terme del Credito
Valdinievole lo scorso febbraio ed appena concluse
nella sede di PC System a marzo.
Durante le sessioni formative, curate da docenti professionisti in collaborazione con l’Ufficio Marketing di
PC System, guidato da Francesco Ferretti, sono stati
approfonditi temi come la riclassificazione economica, patrimoniale e finanziaria, la gestione del budget
economico e finanziario, la tesoreria e la gestione del
circolante.
L’iniziativa, che ha visto la presenza di numerosi Soci
del Credito della Valdinievole, è stata all’insegna del
dibattito, con partecipanti attivi e motivati, di fronte
alle relazioni dei docenti di PC System, sempre all’altezza della situazione e soprattutto aggiornati sulle
ultime novità normative. L’azienda bientinese, leader
nel settore dell’innovazione e con una provata exper-
- di Daniela Casini -
SALVE | APRILE 2016
SECONDA SESSIONE
I corsi si terranno dalle 17,30 alle 20,00 nella sala
Corsi presso la sede di Bientina della Pc System,
Via Marco Polo 72.
15 marzo
Riclassificazione economica,
patrimoniale e finanziaria
17 marzo
Budget economico e finanziario
22 marzo
Tesoreria
24 marzo
Gestione del circolante
28
LA TUA BANCA
tise nel campo della formazione aziendale, è socia
del Credito Valdinievole e si è incaricata di curare
entrambe le edizioni dei corsi specialistici.
L’obiettivo dell’attività è aiutare manager e imprenditori nella conduzione ordinaria della vita lavorativa,
offrendo strumenti allo stato dell’arte, aggiornamenti,
occasioni di confronto e possibilità di sviluppo della
visione aziendale.
Fornire strumenti per il monitoraggio economico e
la valutazione finanziaria delle aziende socie è uno
degli aspetti su cui il Credito Valdinievole punta per
offrire servizi esclusivi ai propri soci, in particolare
alle aziende, con la consapevolezza che lavorare
sul territorio significa soprattutto operare a favore
dei soggetti che animano il territorio stesso. Anche
la scelta di prediligere PC System quale soggetto erogatore va in questa direzione e sottolinea la
qualità assoluta dei servizi offerti dall’azienda bientinese.
L’iniziativa, nel suo complesso, ha permesso di erogare un totale di 20 ore di formazione altamente
qualificata e specialistica, attraverso l’illustrazione di
case histories, la proiezione di elementi multimediali
e l’effettuazione di lezioni frontali.
29
SALVE | APRILE 2016
LA FONDAZIONE
La Fondazione recupera
l’Accademia d’Arte
Il territorio ritrova uno dei suoi storici patrimoni artistici
grazie ad un importante investimento
- di Valentino Pieri -
U
n patrimonio artistico
e culturale restituito
alla città e al Paese
intero con la prospettiva di
un progetto museale all’interno di Villa delle Ortensie
capace di attrarre visitatori, rinnovandosi costantemente e parlando il linguaggio della multimedialità.
Nella sede del Credito Valdinievole, Banca di MonSALVE | APRILE 2016
tecatini Terme e Bientina, in viale Foscolo a Montecatini, alla presenza della nipote di Galileo Chini,
Paola Polidori Chini, della figlia di Pietro Porcinai,
Anna, e di Alberto Scalabrino, figlio di Dino Scalabrino, l’indimenticabile direttore sanitario delle
Terme, si è tenuta la conferenza stampa per ripercorrere il cammino che ha consentito il recupero
di 641 opere dell’Accademia d’arte Scalabrino,
censite dalla Soprintendenza, e del futuro recupero
30
LA FONDAZIONE
dell’immobile di Villa delle Ortensie, in viale Diaz,
che ospiterà un innovativo progetto museale. Tutto questo grazie alla Fondazione Credito Valdinievole, mentre la banca sta seguendo gli interventi
di ristrutturazione della Villa delle Ortensie. Valentino Pieri, presidente della Fondazione Credito
Valdinievole, spiega: «Le opere complessivamente
sono circa un migliaio. Tra esse spicca “La primavera” di Chini. Quelle censite dalla Soprintendenza
sono 641, che abbiamo recuperato e catalogato
con l’aiuto del professor Paolo Bellucci. Abbiamo
anche realizzato una pubblicazione con l’elenco
delle opere che è possibile consultare anche sul
sito internet. Per quanto riguarda l’immobile, in cui
avrà sede il progetto museale, è già stato approvato dal Comune ed è attualmente in esame alla
Soprintendenza. Non voglio dare tempi precisi per
la conclusione dei lavori, ma penso che saranno
abbastanza rapidi». Alla conferenza stampa hanno
partecipato il presidente del Credito Valdinievole Alessandro Belloni, il professor Paolo Bellucci, Maria Cristina Masdea della Soprintendenza,
l’architetto Valerio Tesi, Soprintendenza Belle arti
e paesaggio, Raffaele
Calistri, architetto esecutore del progetto architettonico per il recupero
della villa, l’assessore al
turismo di Montecatini
Alessandra De Paola e
Corrado Guidi, sindaco
di Bientina. Questi ultimi
hanno ringraziato come
esponenti delle istituzioni per questo risultato
che restituisce alla cittadinanza un prezioso
patrimonio culturale ed
artistico. Tra il pubblico
l’architetto Claudia Massi. Il presidente Belloni ha
ricordato: «Si tratta di un lungo percorso nato anni
fa con l’acquisizione tramite donazione delle opere
e dell’immobile dell’Accademia. La Banca accettò
con piacere perché abbiamo visto in questo progetto la possibilità di rendere fruibile un patrimonio
culturale ed artistico per l’intera città». Maria Cristina Masdea della Soprintendenza ha sottolineato:
«Quest’opera di recupero la definirei un’azione di
tutela per salvare un patrimonio preziosissimo che
versava in condizioni di disagio»
La Fondazione Credito Valdinievole avrà a disposizione, probabilmente a partire dal 2017, un polo
museale dove esporre le opere restaurate della
collezione. “La collezione - aggiunge Alessandro Belloni - verrà esposta, in più mostre, all’ex
albergo La Villa delle Ortensie in viale Diaz, che
dal 1970 ospita questi capolavori. L’edificio, dopo
i lavori di ristrutturazione, tornerà a essere un
punto di riferimento per la cultura cittadina, richiamando visitatori da tutta Italia e dall’estero”.
Il progetto del polo museale, che si svilupperà su
ben 4 livelli, ha già l’ok del Comune. Si attende
31
SALVE | APRILE 2016
LA FONDAZIONE
oltre ad una sala video. Nell’ultimo livello troveranno posto le attività didattiche. “L’esposizione spiega l’esperto d’arte Paolo Bellucci - avrà una
connotazione temporale: si passerà dal periodo
classico del piano terra fino a diventare contemporanea mano a mano che si sale verso l’alto. Le
mostre non saranno mai statiche, ma ci saranno
avvicendamenti di opere continui in modo da rendere sempre diversa l’esposizione”.
Nei vari livelli espositivi le opere saranno affiancate da schermi video che potranno in base alle esigenze, attraverso immagini o filmati approfondire
gli argomenti trattati.
Con la presentazione del progetto è stato anche
ufficializzato il sito web della Fondazione: all’indirizzo http://fondazionecreditovaldinievole.it si potrà
rimanere aggiornati su tutte le novità relative alla
Fondazione e al progetto del polo museale che restituisce una testimonianza storica a Montecatini.
Valentino Pieri dona un omaggio floreale a Paola Polidori Chini
il nullaosta anche dalla Soprintendenza, che dovrebbe essere rilasciato a breve. Nelle intenzioni
della Fondazione c’è la realizzazione di un laboratorio d’arte dinamico e multifunzione, arricchito da
strumenti multimediali oltre, ovviamente, alle preziose opere presenti nella collezione, vero fulcro
del polo museale. Villa delle Ortensie, dopo il restauro, al piano interrato vedrà i magazzini e il deposito delle opere. Al piano terra, gli spazi espositivi saranno destinati alle opere più significative
della collezione, che si avvicenderanno per gruppi
di non più di 30 unità con una cadenza annuale.
All’esterno verrà restaurato il giardino come pensato e progettato dall’architetto Pietro Porcinai. Al
primo piano, lo spazio espositivo sarà destinato a
mostre temporanee della durata di circa 3/4 mesi,
SALVE | APRILE 2016
32
LA FONDAZIONE
33
SALVE | APRILE 2016
LA TUA BANCA
I
Credito Valdinievole
con i bambini
“Impresa Amica del Meyer”
l Credito Valdinievole, insieme ai propri Soci, ha deciso di acquistare un set di tre elettrocardiografi di
ultima generazione per i piccoli pazienti dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze. Un gesto carico di attenzione e speranza da destinare
ai meno fortunati: anche questa occasione non manca
SALVE | APRILE 2016
di sottolineare l’importanza strategica che una Banca
di Credito Cooperativo individua nel proprio territorio,
trasmettendo i valori caratterizzanti.
A marzo, presso la Sala Convegni del Meyer, si è tenuta la consegna ufficiale della strumentazione medica
donata dalla Banca ed i suoi Soci.
Presente il Consiglio di Amministrazione del Credito
Valdinievole con il Presidente Alessandro Belloni, il Collegio Sindacale, il Direttore Generale Andrea Rindi e la
Responsabile della Comunicazione Simona Giuliani.
Il Meyer ha accolto la Banca alla presenza del Presidente della Fondazione Meyer Giampaolo Donzelli, del
Direttore dell’Ospedale Alberto Zanobini, del Segretario
34
LA TUA BANCA
della Fondazione Alessandro Benedetti e del Primario di Cardiologia Enrico Chiappa.
Con l’occasione, il Dott. Benedetti ha illustrato le
attività della Fondazione e quelle dell’Ospedale
fiorentino che si conferma
essere ancora una volta
una delle eccellenze internazionali in ambito pediatrico.
35
SALVE | APRILE 2016
SÌ, VIAGGIARE
CUBA: UN ALTRO MONDO
Soci e Clienti in crociera nei Caraibi.
- di Andrea Rindi, Direttore Generale -
D
al 9 al 16 febbraio abbiamo vissuto una
bellissima e intensa crociera nei Caraibi. I primi due giorni sono stati dedicati alla visita di Cuba e ci siamo subito resi conto
di essere arrivati in un altro mondo. Per comprendere appieno Cuba dovrete abbandonare fin dall’atterraggio ogni tipo di preconcetto.
In breve tempo vi renderete conto di essere arrivati in un luogo dai forti contrasti, intrappolato nel
passato ma che è riuscito a fare di questo aspetto
un punto di forza. Vale certamente la pena di acquisire una simile prospettiva per Cuba, un Paese
che ci ha conquistati senza riserve e fin da subito.
SALVE | APRILE 2016
E L’Avana incarna alla perfezione questo mix di contrasti che rende in generale Cuba un mondo a sé,
autentico e che regala al turista la sensazione di essere non ai Caraibi, non al mare, non in vacanza,
ma solo ed esclusivamente a Cuba. La decadenza
di alcuni edifici si contrappone allo splendore urbanistico: nonostante un’incuria durata quasi cinquant’anni, la città è ancora oggi indiscutibilmente
bella. Difficile spiegarne le ragioni: la sua storia
forse, o l’immagine delle onde che si infrangono da
decenni contro un muraglione di difesa, o ancora
per via della luce del sole che illumina i muri colorati
dei palazzi. Le sue contraddizioni la rendono affa36
SÌ, VIAGGIARE
scinante, regalano l’immagine di una città fermatasi cinquant’anni fa ma per questo unica e che, da
sola, vale il viaggio.
Lasciato il porto de L’Avana, MSC Opera è salpata
con prua orientata verso Montego Bay. Un intero
giorno di navigazione ci ha consentito di familiarizzare con la nave e di rilassarci completamente. Così rigenerati abbiamo affrontato il giorno
seguente, che è stato all’insegna del buonumore e di una nuova avventura nella verdissima Giamaica. Ampie spiagge di sabbia bianca, barriera
corallina ed acque turchesi, lussuose strutture
alberghiere, una natura particolarmente rigogliosa e lussureggiante, verdi montagne ed ancora
rossi tramonti infuocati, rendono la Giamaica una
tra le destinazioni più apprezzate della regione.
Per la nostra giornata di vacanza, una volta sbarcati
da MSC Opera abbiamo deciso di godere delle bellezze naturali dell’isola concedendoci una giornata di
mare. Partiti dal porto, grazie ad un viaggio su strada di circa un’ora, abbiamo quindi raggiunto Negril.
Situata all’estrema punta occidentale della Giamaica, questa località è internazionalmente conosciuta per le sue lunghissime spiagge
di sabbia bianca circondate da una vegetazione tropicale particolarmente fitta e rigogliosa.
La Seven Mile Beach è la nostra destinazione finale.
Si tratta di una spiaggia suggestiva - è la più lunga
della Giamaica - e sulla quale si affacciano la maggior parte delle strutture ricettive della città. Soffice
sabbia bianca, un mare turchese e la barriera corallina a poca distanza, rendono questa lingua di terra
una vera e propria oasi naturale.
Il viaggio di ritorno a Montego Bay ci ha consentito di
attraversare piccoli centri e paesi dell’entroterra, fuori dai percorsi turistici più popolari e di avvicinarci in
questo modo alla cultura locale. Prima del rientro in
nave, infine, ancora uno stop, questa volta al Rick’s
Cafè, considerato come uno dei dieci bar più belli al
mondo. Situata sulla scogliera Westend di Negril, la
vista da qui è realmente mozzafiato: il turchese del
mare si fonde all’infinito all’azzurro del cielo.
Dopo la giornata giamaicana a Montego Bay, la
nostra crociera è proseguita con lo scalo a George
Town, alle Isole Cayman. Avvistate per la prima volta da Cristoforo Colombo nel 1503, l’arcipelago si
compone di tre isole: Grand Cayman, Little Cayman
e Cayman Brac. Le Cayman sono oggi molto varie:
colorati fondali marini, elementi architettonici inglesi e delle Indie Occidentali, strutture alberghiere di
lusso, spiagge bianche ed acque turchesi si fondono
tra loro creando un mix caratteristico e particolarmente apprezzato. Un piccolo paradiso.
Nelle prime ore del pomeriggio MSC Opera è salpata alla volta di Cozumel, in Messico, ultimo scalo
della nostra crociera. Suggeriamo per questo scalo
l’intera giornata alla bellissima Playa del Carmen o,
in alternativa, un tour culturale alla volta del sito archeologico di Tulum, affacciato su uno spettacolare
tratto costiero: un tuffo in quel che rimane dell’antica popolazione Maya in un contesto particolarmente
suggestivo e di grande impatto. Il giorno successivo,
l’ultimo purtroppo, siamo rientrati a L’Avana accolti
da un bellissimo sole ed abbiamo approfittato, prima della partenza, di un’ultima occasione di visita
alla città e di shopping.
Grazie a tutti della vostra piacevolissima partecipazione a nome del Presidente e del sottoscritto.
37
SALVE | APRILE 2016
LA TUA BANCA
I
n occasione di Pitti Uomo 2016, il Credito Valdinievole ha risposto volentieri all’invito ricevuto
da alcuni dei propri Clienti e Soci, presenti alla
Fortezza da Basso lo scorso gennaio in qualità di
espositori. Intanto, tra gli stand si è respirato un clima molto positivo: stimolata dalla leggera ma interessante crescita del settore moda Uomo Italia, pari
ad un +1,8 per cento del fatturato fatto registrare
nel 2015, la 89esima edizione del rinomato appuntamento fiorentino ha soddisfatto in pieno le aspettative degli organizzatori e delle aziende partecipanti.
Tra queste, il Credito Valdinievole ha incontrato la
“Incom” - che ha lanciato il progetto “Peopleunbranded” basato sul concetto di e-commerce - e la
“P.G.N. International” con il nuovo brand “Paltò”.
La Banca
a Pitti Uomo
2016
PALTÒ
Paltò è un marchio italiano fondato nel 2013 grazie
alla volontà del giovane imprenditore Luca Paganelli
che, dopo aver lavorato presso Alexander McQueen
e Tom Ford e forte dell’esperienza sul prodotto e sulla distribuzione internazionale maturata nell’azienda
di famiglia, si è concentrato su questo nuovo progetto. L’azienda ha le sue radici in Toscana e, partendo
dall’eredità di uno dei capi fondativi dello stile italiano, il cappotto appunto, ne disegna e progetta nuove
generazioni e stili. Paltò è la “fabbrica del cappotto”,
un luogo dove recuperare i valori dell’eleganza italiana: dalla modellistica ai materiali, dalla sartorialità ad
ogni dettaglio, in modo da veicolarla verso il futuro e
Nel corso dell’89esima edizione
sono stati lanciati i nuovi marchi
Paltò e Peopleunbranded
- di Simona Giuliani -
SALVE | APRILE 2016
38
LA TUA BANCA
rendendola protagonista trasversale dell’arte del ben
vestire dei prossimi decenni. Le collezioni di Paltò
coniugano tradizione ed avanguardia, ripropongono
tagli classici e suggeriscono nuove strade, più dinamiche e innovative, rivolgendosi ad un target ampio
che valica i confini generazionali. Difatti, nasce dallo studio della storia, della costruzione e dell’utilizzo
classico del “capo”, interpretandone le caratteristiche e gli elementi specifici secondo le tendenze del
vestire attuale, dove gli standard del “made in Italy”
rappresentano peculiarità mai secondarie. Il prodotto
Paltò, dallo studio alla realizzazione finale, è interamente creato in Italia da artigiani esperti e sapienti.
Come detto, dietro l’idea Paltò c’è la famiglia Paganelli, co-fondatrice e fino a qualche anno fa artefice
dei successi del marchio Peuterey, marchio diventato
noto nel mondo per il suo sportswear elegante. La
sfida intrapresa è quella di rendere nuovamente attuale il cappotto e di proporre un nuovo concetto: “il
paltò”. Un prodotto, sia per uomo che per donna, in
cui si coniuga la praticità e l’originalità dei materiali
italiani con un gusto elegante di altri tempi. www.palto.it
nitori italiani per garantire l’eccellenza dei processi
di lavorazione e capi di altissima qualità; b) chi ne
acquista un prodotto, ha la possibilità di conoscere tutti i passaggi relativi alla sua realizzazione; c)
essendo esclusivamente online (in italiano e in inglese), questo consente di tagliare i costi legati alla
distribuzione e ai punti-vendita, così da raggiungere
direttamente il cliente. Il taglio dei costi si traduce in
un prezzo finale più basso a beneficio di chi compra; d) il cliente ha la possibilità di conoscere i costi
legati a ogni singolo passaggio della sua realizzazione fino ad arrivare al prezzo finale: in questa maniera saprebbe anche quale sarebbe stato il prezzo del
medesimo capo se acquistato secondo il metodo
tradizionale.
La Spring Summer 2016 è la prima collezione-uomo
del marchio Peopleunbranded. Ogni outfit è costruito ad “arte” e studiato nei singoli particolari. I tessuti
naturali e pregiati come il lino, la seta e il cachemire sono accoppiati a tessuti più versatili e funzionali
quali il cotone, la lana merinos e il gabardine stretch.
Il percorso cromatico propone tonalità insuperabili
per versatilità. L’uomo Peopleunbranded è un gentleman del XXI secolo.
www.peopleunbranded.com
PEOPLEUNBRANDED
Pitti Immagine Uomo 2016 ha segnato il debutto
anche di Peopleunbranded, il nuovo progetto realizzato da Incom anch’esso interamente made in Italy
ed esclusivamente e-commerce. L’inserimento online è avvenuto proprio nella suggestiva cornice della
Fortezza da Basso, alla presenza di Lorenzo Nencini,
manager di Incom e ideatore di Peopleunbranded,
di Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato di
Pitti Immagine, e del Sindaco di Firenze, Dario Nardella. Altra curiosità: Peopleunbranded è un logo
che non si vede ed è presente solo all’interno dei
capi, ma racconta una storia di altissima qualità tutta italiana. Si distingue per alcuni capisaldi per certi
versi rivoluzionari: a) seleziona i più qualificati for39
SALVE | APRILE 2016
LO SPORT
Larciano protagonista
Gran Premio
Industria e Artigianato
“La vita è come una bicicletta. Se vuoi stare in equilibrio devi muoverti”
(A. Einstein)
- di Luca Desideri -
D
opo la sospensione temporanea nel corso
della stagione agonistica 2015, il GP Industria & Artigianato di Larciano è tornato a
riproporsi nel calendario del grande ciclismo. Una
corsa che, nell’albo d’oro, annovera grandi nomi
SALVE | APRILE 2016
del ciclismo italiano a cominciare da Felice Gimondi, Francesco Moser, Giuseppe Saronni e Vincenzo
Nibali: gli sportivi del Comune pistoiese hanno inteso riproporla e rilanciarla, dedicando l’evento a due
grandi personaggi che, sia pure per circostanze di40
LO SPORT
verse, hanno rappresentato il cuore propulsivo della
manifestazione. La gara è stata infatti intitolata all’ex
Sindaco di Larciano, Antonio Pappalardo, prematuramente scomparso lo scorso marzo, all’età di 46 anni.
Una figura alla quale è stato affiancato il ricordo del
grande condottiero Alfredo Martini, che nel 2011 ricevette proprio dalle mani del Sindaco Pappalardo,
la riconoscenza di cittadino onorario di Larciano.
La corsa pistoiese organizzata dall’U.C. Larcianese è
stata una delle prime della stagione 2016, all’indomani delle “Strade Bianche” di Siena, la classica targata RCS SPORT, e a tre giorni dalla Tirreno-Adriatico, che ha preso il via dal litorale della Versilia. Come
dire in altri termini che a inizio primavera il grande
ciclismo internazionale è di casa in Valdinievole e in
Toscana.
Grazie a questa serie di favorevoli concomitanze, la
corsa ha potuto contare sul coinvolgimento di diversi
“World Team”, intenzionati a cercare un successo di
prestigio in questa classica, resa famosa negli anni
da un percorso accattivante e incerto, molto adatto
alla battaglia, con l’asperità del San Baronto che viene affrontato diverse volte dal versante più impegnativo del “Fornello”.
A tale proposito c’è da dire che si è saputo muovere davvero molto bene Bruno Ferrali, il direttore
dell’organizzazione, e tutto il team della U.C. Larcianese (Urbano Borgioli, Giuliano Baronti, Fabrizio
Bicci, Sibaldo Zipoli, Marco Meacci), che accanto alle
iscrizioni dei cinque annunciati “World team”, ha ottenuto l’adesione del team Cannondale e del team
Movistar. La squadra statunitense e quella spagnola si sono così aggiunte ad Astana, Lampre-Merida,
IAM, Orica GreenEdge e Katusha.
I vari Alejandro Valverde, Giovanni Visconti, Rigoberto
Uran, Davide Formolo e Moreno Moser, sono andati
ad impreziosire una start list che vantava già i nomi
di Vincenzo Nibali, Michele Scarponi, Diego Ulissi,
Sacha Modolo, Martin Elmiger, Aleksejs Saramotins,
l’ultimo vincitore Adam Yates, Simon Gerrans, Jurgen
41
SALVE | APRILE 2016
LO SPORT
Van der Broeck e Angel Vicioso.
Alle sette formazioni della massima categoria si sono
affiancate altri otto “professional teams”. Rispettivamente: Androni Giocattoli–Sidermec (Gavazzi, Ratto),
Bardiani-CSF (Bongiorno, Pirazzi), Bora-Argon18
(Benedetti, Huzarski), Caja Rural-Seguros RGA (Arroyo, Mandrazo), Gazprom-Rusvelo (Kolobnev, Firsanov), Nippo-Vini Fantini (Cunego, Bole), Team Novo
Nordisk (Peron, De Mesmaeker), Southeast-Venezuela-Neri Sottoli (Pozzato, Fedi). Ciliegina sulla torta,
SALVE | APRILE 2016
anche la partecipazione di una selezione nazionale
del Venezuela e di una azzurra che è stata seguita
dall’ammiraglia direttamente dal cittì Davide Cassani.
La gara si è svolta sul collaudato circuito di 199,2
chilometri suddivisi su due anelli ben distinti: il primo
di 22,3 chilometri da ripetere quattro volte, attraversa un circuito Lazzeretto, Stabbia e Lamporecchio,
quasi completamente pianeggiante o quanto meno,
privo di asperità significative. Il secondo invece - da
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LO SPORT
43” completavano la top 10 Gavazzi, Navardauskas,
Benedetti, Finetto, Pardilla e Petilli
Per Simon Clarke, 29enne australiano della Cannondale, passista scalatore e vincitore di una tappa al
Giro di Spagna nel 2012, si è trattato della decima
vittoria ottenuta in altrettanti anni di professionismo.
Accanto a questo degno vincitore meritano una
menzione particolare Andrea Fedi, un giovane talento
in sicura crescita che ha legittimato completamente
il recente trionfo nel Trofeo Laigueglia e l’irriducibile
Giovanni Visconti, dimostratosi il solito combattente
generoso, già in possesso di uno stato di forma in
notevole crescita. Bravissimo anche il lituano Navardauskas, in fuga per tutta la giornata e alla fine
comunque rimasto a galla conquistando un più che
onorevole sesto posto. Ci si aspettava invece qualcosa di più da Vincenzo Nibali, ma evidentemente
la sua condizione atletica aveva bisogno di ulteriori
rifiniture.
Il tanto atteso duello tra i due siciliani toscani di adozione, rivali nelle categorie giovanili, non c’è stato,
ma lo spettacolo della competizione non è assolutamente venuto meno. Nibali prima della partenza
aveva dichiarato che non sarebbe stato un derby, ma
Visconti aveva replicato che avrebbe gradito un finale testa a testa con lo squalo dello Stretto.
L’evento all’insegna delle due ruote svoltosi a Larciano è stato un’ottima vetrina, facendo conoscere il nostro territorio, ammirare le nostre colline e
degustare i nostri prodotti tipici ai tanti appassionati venuti anche da fuori Italia. Ha visto sin prima
della partenza, i numerosi fan intenti a scattare le
foto con i propri campioni e neppure la pioggia ha
scoraggiato gli appassionati, che hanno occupato
pacificamente sia la zona dell’arrivo, sia le rampe
della salita del Fornello. Tutto è andato molto bene
e dopo un anno di pausa, la scelta di questa data
è stata vincente anche per la partecipazione dei big
del pedale.
ripetere anch’esso per quattro tornate - si snoda sulla distanza di 27,5 chilometri e prevede le quattro
ascese del “Fornello”, salita corta ma arcigna, per
proseguire fino allo scollinamento sul San Baronto e
la susseguente discesa verso Lamporecchio per raggiungere infine il rettilineo finale.
Sono stati 132 i partenti, con la pioggia che li ha accompagnati durante le prime tre ore di gara. In 20
in fuga dopo dieci chilometri, ma a insistere nell’azione sono stati i tedeschi Schwarzmann e Sutterlin,
lo svizzero Lang e il lituano Navardauskas. I quattro
attaccanti hanno infatti attraversato tutta la competizione con la loro generosa fuga al km 60 avevano un
vantaggio di 7’30”, alzando bandiera bianca soltanto
in vista dell’ultimo passaggio sul Gpm del Fornello.
Lang e Navardauskas approcciavano l’ultimo giro
con 1’30” sul plotone e sul San Baronto il lituano rimaneva da solo seppur con l’avvicinamento costante
degli inseguitori dai quali, un po’ a sorpresa, si muoveva Simon Clarke. L’australiano raggiungeva rapidamente il suo compagno di squadra, che spendeva
le sue ultime energie per supportarlo, in modo che
Clarke potesse scollinare al GPM a 6 km dall’arrivo
con 39” sul drappello di inseguitori, tra i quali attaccava il pistoiese Andrea Fedi che in discesa rosicchiava terreno al rivale ma non era abbastanza per
riprenderlo. Alle spalle di Fedi a 33” la volata per il
3° posto andava a Visconti davanti ad Uran mentre a
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SALVE | APRILE 2016
LA TUA BANCA
DULCIS IN FURNO
Gli alunni dell’Istituto Alberghiero Martini
si scoprono imprenditori
- di Ilaria Sguazzoni (Confcooperative)
L’
Istituto Alberghiero Martini di Montecatini Terme non è nuovo a
mettersi in gioco in progetti sperimentali e percorsi di autonomia per gli studenti: anche per
l’anno scolastico 2015-2016 ha
aderito al progetto “Toscana 2020.
Il rinascimento della cooperazione”
promosso da Confcooperative Toscana e dalla Federazione Toscana
delle Banche di Credito Cooperativo con l’obiettivo di promuovere
nelle scuole toscane simulazioni di
imprese cooperative per far sì che
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gli studenti possano sperimentare i valori alla base
dell’impresa cooperativa, il lavoro condiviso, il raggiungimento di
obiettivi a beneficio dei singoli (mutualità interna) ma anche a vantaggio di tutta la comunità (mutualità
esterna).
L’associazione cooperativa scolastica
(ACS) che si è creata ha visto come
protagonista la Quinta “L”, guidata
dalla prof.ssa Adriana Cappelleri e
dalla tutor Giovanna Iaquinto, educatrice della Cooperativa La Fenice:
al loro fianco anche Confcooperative
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LA TUA BANCA
Pistoia e il Credito Valdinievole che hanno seguito
il percorso contribuendo
con alcuni incontri tecnici
e, nel caso della Banca, di
educazione finanziaria ed
al credito, con la partecipazione del vice Direttore
Generale Sandro Di Marco
e della Responsabile della
Comunicazione Simona
Giuliani.
L’Associazione cooperativa
scolastica si è costituita il
12 gennaio 2016, in una sala gremita di visi sorridenti e compiaciuti e non solo per il ricco buffet di
biscottini e dolcetti elegantemente allestito! La soddisfazione era tutta per la neonata “Dulcis in furno”
(questo il nome dell’ACS) ufficializzata davanti al Responsabile della Filiale Centro del Credito Valdinievole, Adriano Fiaschi, e del Dirigente Scolastico Riccardo Monti che ha avuto per i ragazzi parole di elogio e
di incoraggiamento per la loro futura attività.
Tra gli scopi dell’ACS, oltre “a diffondere la conoscenza dei principi, della storia, dell’organizzazione e della
funzione sociale della cooperazione, fra i ragazzi ed i
giovani”, anche “destinare gli utili dell’attività sociale
per l’acquisto di servizi e strumenti utili alla scuola e
per iniziative di solidarietà ed aiuto ai soci o agli alunni della scuola” e “impegnarsi nello svolgere il lavoro
della cooperativa al meglio, al fine di realizzare un prodotto /servizio di qualità”: tutto questo da raggiungere
con le attività di produzione di dolci e salati quali “Solette” e “Grissini”, “Giammini”, “Zenzy” e “Brutti Boni”,
“Frollini”, “Fiocchi di mais” e “Tricche ballacche” per
finire con la specialità “Da Prato col furgone”!
Le occasioni pubbliche per mostrare la bravura dei
cuochi e dei pasticceri si sono avute con i ricevimenti dei genitori, gli open day, la ricreazione nel corso
della mattinata. “Dulcis in furno”, rappresentata da
un simpatico omino di pan di
zenzero munito di cappello da
cuoco e di frusta da cucina,
ha già contribuito all’acquisto di un defibrillatore per la
scuola. Per i 28 neo imprenditori la strada è imboccata:
chissà quali nuove iniziative
intraprenderanno e quali nuovi compagni di viaggio, forse
futuri soci, incontreranno sul
loro cammino.
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NOTIZIE IN BREVE
Notizie in breve
CASO MORO, LE
VERITÀ ANCORA
DA CONOSCERE
repubblicana non si è mai verificato
un delitto politico con tanti risvolti
oscuri: dopo 5 indagini giudiziarie e
4 processi, è stata istituita una commissione d’inchiesta parlamentare
per indagare ancora. Perché quello
che sappiamo oggi è il frutto della
trattativa tra Dc e i vertici delle Brigate rosse. Ed è solo una minima
parte di quanto è davvero accaduto.
Chi c’era in via Fani la mattina del
sequestro? Chi sparò? Dov’erano
la o le prigioni di Moro? Chi il suo
quarto carceriere? Che fine hanno fatto le carte da
lui scritte in 55 giorni e le registrazioni degli interrogatori? Chi ha sottratto la lunga lista degli appartenenti a gladio stilata da Moro durante la prigionia?
L’inchiesta ricostruisce tasselli e scava dentro i fatti.
Le ultime ricostruzioni sulla vicenda
del sequestro e morte di Aldo Moro
sono state al centro dell’incontro di
venerdì 12 febbraio u.s., nella sala
Giovannelli della Sede del Credito
Valdinievole. Sono intervenuti Sandro Provvisionato e Stefania Limiti,
autori di «Complici» (Chiarelettere
2015). L’incontro, che assegnava tre
crediti per la formazione degli iscritti all’Ordine dei
giornalisti, è stato moderato dal giornalista Daniele
Bernardini.
«Sul caso Moro - hanno detto Provvisionato e Limiti - ci hanno raccontato verità aggiustate. Nell’Italia
IL CREDITO VALDINIEVOLE
S’ILLUMINA DI MENO
Attento e incondizionatamente favorevole alle tematiche a tutela dell’ambiente, il Credito Valdinievole ha aderito con entusiasmo all’iniziativa “M’illumino di meno” nell’ambito della nuova Giornata del Risparmio Energetico che si è tenuta venerdì 19 febbraio scorso. L’iniziativa, lanciata dalla
trasmissione Caterpillar in onda su RaiRadio2, è una campagna ideata per
sensibilizzare al risparmio energetico e alla razionalizzazione dei consumi.
Dopo aver spento i più noti monumenti delle città italiane ed europee nelle
passate edizioni, Caterpillar ha invitato istituzioni e privati cittadini, scuole e
negozi, aziende e associazioni, a manifestare la propria attenzione al tema
della sostenibilità spegnendo piazze, vetrine, uffici, aule e abitazioni: un gesto simbolico, a cui viene affiancato da qualche anno l’invito ad accendere luci “pulite” facendo ricorso a fonti rinnovabili e sistemi intelligenti di illuminazione. L’edizione di quest’anno è stata anche l’occasione per promuovere l’uso
della bicicletta e di tutti i mezzi a basso impatto energetico come manifesto di pace e di rispetto per l’ambiente.
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NOTIZIE IN BREVE
Vittorio Sgarbi
agli Arsenali
Repubblicani
di Pisa
Credito Valdinievole
partner dell’evento
Il Credito Valdinievole, partner del Circolo Filippo
Mazzei di Pisa, in collaborazione con Paim e con
il patrocinio del Comune di Pisa, ha presenziato lo
scorso venerdì all’evento di presentazione del libro
“Dal Cielo alla Terra, da Michelangelo a Caravaggio” di Vittorio Sgarbi che si è tenuto presso gli
Arsenali Repubblicani di Pisa (recentemente inaugurati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella). La stampa ha evidenziato l’iniziativa, per la
quale la Banca è stata rappresentata dal vice Direttore Generale Sandro Di Marco, il Consigliere Avv.
Lorenzo Trombella e dai colleghi della filiale di Pisa.
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SALVE | APRILE 2016
NOTIZIE IN BREVE
L’intervento del Presidente Belloni
al Circolo Culturale Mazzei
Il Credito Valdinievole alla mostra allestita a Palazzo Blu a Pisa
nel mese di marzo per ricordare la figura di Filippo Mazzei
nel bicentenario della scomparsa del medico ed intellettuale toscano
“È un grande piacere per il nostro Istituto di Credito
partecipare a un progetto dedicato a un personaggio
straordinario come Filippo Mazzei.
Nella sua esistenza ritroviamo molti di quei valori che
sono alla base del mondo del Credito Cooperativo,
sempre in prima fila per migliorare le
condizioni di vita dei cittadini, che a noi
si rivolgono con fiducia, e consentire la
crescita della piccola e media impresa,
vera ossatura del sistema economico
del paese.
Le vicende di questo coraggioso e intraprendente italiano che nel 1754 arrivò a Londra e, dopo un difficile periodo
iniziale, riuscì a fare fortuna attraverso
il commercio di prodotti mediterranei,
in modo particolare con il vino, rappresentano una grande lezione di vita per tutti noi.
Il Circolo Filippo Mazzei ha il merito di portare avanti,
attraverso molte iniziative, i valori di un uomo capace
di testimoniare in ogni giorno della sua esistenza il
rapporto inscindibile tra democrazia e libertà di fare
impresa. Quando, nel 1773, questo straordinario
italiano partì da Livorno per andare negli Stati Uniti,
attratto dal particolare “autogoverno” delle colonie di
questo paese, decise di portare con sé una serie di
prodotti e professionalità assenti oltreoceano.
Così, a bordo della nave Triumph, portò con sé contadini toscani, un sarto piemontese, trentatré tipi di
vite, piante di olivo e della noce, ovuli di baco da
seta, scarpe, carte da musica, libri e due capre.
Niente di ciò esisteva negli Stati Uniti e quando MazSALVE | APRILE 2016
zei sbarcò in Virginia l’impatto fu straordinario. La
lezione che arriva da questo eclettico imprenditore
e intellettuale è di una straordinaria attualità, nonostante il passare dei secoli.
È stato in prima fila nella rivoluzione americana e in
quella francese, i veri punti cardine della modernità, dove il concetto di essere
umano e dei suoi diritti sono diventati il
perno della società. Il tempo passa, ma
l’umanità, assai di frequente, dimentica
gli errori commessi, senza rispettare i
valori nati dall’Illuminismo. Feroci barbarie si ripetono ogni giorno, mentre
l’economia continua a muoversi tra
molte incertezze.
Il Credito Valdinievole, Banca di Credito Cooperativo di Montecatini Terme
e Bientina, è in prima fila, insieme agli amici del
Circolo Filippo Mazzei, proprio per sviluppare quel
concetto di crescita positiva nel rispetto dei valori e
dell’individuo.
Del resto, Il Circolo Filippo Mazzei di Pisa colonna
portante di questo progetto, nacque nel 1989, durante le protesta scoppiata all’università per la Legge
Ruperti, che voleva introdurre una maggiore partecipazione di imprese e privati negli atenei. Gli amici del
Circolo si posero subito in una posizione di dialogo,
comprendendo che senza un’apertura del genere gli
atenei avrebbero sofferto molto a causa delle carenze di finanziamenti pubblici.
Ecco, la grande lezione di Filippo Mazzei è anche
questa: saper guardare oltre”.
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