- L`AZIONE - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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Periscopio
Mondo
Elezioni comunali e provinciali:
disfatta della Casa delle Libertà
C’è un dato delle elezioni dello scorso week-end su
cui destra e sinistra convengono:
nelle amministrative ha stravinto
il centrosinistra. Lo dicono i numeri: su un totale di 93 sfide (63
Province e 30 Comuni capoluogo) l’Ulivo ha vinto al primo turno in 54 casi, la Casa delle libertà
in 8. Alcune vittorie sono estremamente “pesanti”: si tratta della regione Sardegna, dove per cinque anni governerà Renato Soru (il patron di Tiscali), e dei Comuni di Bologna (vittoria di Sergio Cofferati) e Padova
(vittoria di Flavio Zanonato): questi tre enti erano governati dal centrodestra.
Italiani sempre più indebitati
Gli italiani fanno sempre più debiti. Il 2003 ha fatto
registrare un tasso di incremento delle consistenze
del credito al consumo pari al 9,6% mentre il tasso
di indebitamento delle famiglie del Bel Paese è cresciuto del 2,4%, attestandosi a un sostanzioso 36,6%
rispetto al 34,2% del 2002. La parte del leone la fanno i mutui per la casa: 47,2% del totale. I dati sono
stati elaborati dall’Osservatorio sul credito al dettaglio.
Piccoli boss crescono
Dal gennaio del 1990 all’ottobre del 2002 i ragazzini colpiti dal 416 bis (che persegue il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso) sono stati 314: di cui 147 in Puglia e Campania e 167 in Sicilia e Calabria. Addirittura 21 denunciati tra i 10 e i
12 anni. Lo rivela una ricerca del Dipartimento di giustizia minorile.
Tanti baby lavoratori anche in Italia
Sono cifre impressionanti quelle diffuse dall’Ilo (Ufficio internazionale del lavoro): in Italia lavorano
144.285 minori; fra loro, 12.168 hanno tra 7 e 10 anni, 66.047 tra 11 e 13 e 69.070 hanno 14 anni. Il 59
per cento lavora con genitori o parenti. Prima dei 15
anni ha lavorato il 19,4 per cento dei minori nel NordEst, il 14,1 nel Nord-Ovest, il 13,9 al Sud, il 12,3 nelle Isole e il 9,6 per cento al Centro, stando ai dati dell’Osservatorio sul lavoro minorile. Sono tre i tipi di
occupazione minorile più diffusi in Italia: lavori occasionali; lavori stagionali ed estivi; lavori continuativi. E questi ultimi sono più frequenti nel Nord-Est
per la presenza di numerose imprese familiari, dove molto spesso il minore viene impiegato dagli stessi genitori.
Addio a Ray Charles
Il grande artista Ray Charles, autentica leggenda
del jazz, si è spento a 73 anni a Beverly Hills. Nato
povero presto divenne orfano. Reso cieco dalla rosolia, imparò a suonare il pianoforte col metodo
Braille. Le sue note erano un
concentrato di interiorità e spiritualità.
e
L’AZ iON
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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L’AZiON
Primo Piano
Domenica 20 giugno 2004
IN PARROCCHIA IL C
DON GATTI,APPASSIONATO DI GREST
La gioiosa macchina
che accende l’estate
L
a gioiosa macchina dei Grest si è
messa in moto.
Da qui a settembre, dal
nord al sud della diocesi,
centinaia di animatori
riempiranno le giornate di
bambini e ragazzi con giochi, laboratori, attività formative, escursioni, bans,
recite, gite al mare e ai
monti, ricerche storiche...
e tanto altro ancora.
Non sarà mica una notizia questa, penserà qualche lettore. E invece sì, è
una notizia da dare in prima pagina. Provate voi a
indicarci qualche altra istituzione o organizzazione che, senza fine di lucro,
metta in piedi tutto l’ambaradàn che sta dietro a un
Grest. Cercate fin che volete ma non la troverete. Il
cocktail fatto di competenza, gratuità, entusiasmo
e servito, nei mesi estivi,
dalle nostre parrocchie,
non conosce rivali!
Ma tutto questo non nasce dall’oggi al domani. Un
Grest richiede progettazione delle attività, formazione degli animatori, coinvolgimento dei genitori. Lo
sa bene don Walter Gatti,
parroco di Soligo, che da
anni “dirige” il Grest in prima persona: prima a Lentiai, poi a Fossà e Grassaga e, infine, sotto le colline
di San Gallo.
Don Walter, perché le
parrocchie mobilitano tante forze per il
Grest?
«Perché come Chiesa
vogliamo stare vicini ai ragazzi anche nel periodo estivo. Il cammino pastorale non si interrompe a giugno per riprendere a settembre ma continua, ad esempio, con il Grest. Che
non deve essere un evento isolato, staccato dal resto della vita della parrocchia».
Come “nasce” un
Grest?
«In circolazione vi sono
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ed associato all’USPI
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diverse buone proposte, su
temi diversi, elaborate da
persone competenti. Il problema è calare queste proposte nella realtà. Sono importantissimi la fase di programmazione e il coinvolgimento degli animatori»
A proposito di animatori. C’è una crescente preoccupazione per la progressiva
riduzione di giovani
disponibili a dare il
proprio tempo per l’animazione estiva...
«Purtroppo è un dato di
fatto. Ormai anche i ragazzi di 16-17 anni sono attratti dagli schei e d’estate
vanno a lavorare. E allora
si abbassa il tiro e si ricorre alla fascia 14-16 anni.
Personalmente non condivido questa scelta. Io a-
dotto una divisione di ruoli tra giovanissimi e giovani-adulti: i primi, al massimo, possono fare gli aiutoanimatori, mentre ai secondi assegno delle re-
“Il Grest non
deve essere
staccato dal
resto della vita
della parrocchia”
sponsabilità».
Il Grest solitamente è
rivolto ai ragazzi fino
alla terza media mentre per i più grandicelli si fa poco...
Don Walter Gatti con i ragazzi del Grest di Soligo, nell’estate 2003
«È un problema di risorse umane disponibili.
In alcune parrocchie trovano modalità per coinvolgere anche i giovanissimi.
Anche la parrocchia di Soligo, insieme a Farra e Col
San Martino e agli Opertori di comunità, proporrà
ai giovanissimi del territorio comunale una serata alla settimana per attività ricreative».
Dobbiamo considerare proprio tramontata l’era dei campeggi?
«Ho fatto campeggi fin
dall’infanzia e un po’ mi
spiace non andarci più. Ma
il campeggio è un’esperienza geograficamente
lontana e questo esclude
un certo numero di ragazzi dalla partecipazione.
E poi non è che l’dea del
campeggio generi tutto
questo entusiasmo in chi
non vi ha mai partecipato.
Anche se, per me, resta una proposta educativa
molto valida perché educa
al rispetto delle regole e
consente un rapporto più
diretto con i ragazzi».
Come entra la dimensione della fede
nel Grest?
«Anche qui dipende dalle forze disponibili. Si può
andare dalla preghiera, alla messa, alla mezza giornata dedicata alle confessioni. La proposta può essere tanto più impegnativa
quanto più hai a disposizione persone preparate e
formate. Diciamoci la verità: è molto più facile trovare qualcuno disposto a
organizzare un torneo di
calcio piuttosto che un animatore che si offra per
preparare una mezza giornata di riflessione su di una pagina del vangelo».
Federico Citron
TEMI E PERSONAGGI DEI GREST 2004
G
rest sì, ma di cosa?
Non si tratta solo
di “farli giocare”. Dietro ad
ogni esperienza c’è un progetto educativo che combina
divertimento, laboratorio, riflessione. A unificare tutto, il
"Tema": il nome del Grest è
il filo rosso di tutte le attività.
Il più gettonato in diocesi
è senz’altro “Di pi@zza in
piazza”, proposto dall’associazione Noi, cui sono legati
molti dei nostri patronati parrocchiali. E’ stato elaborato,
in collaborazione, dalle diocesi di Venezia, Padova, Vicenza, Verona e Treviso.
Racconta le avventure di tre
simpatici ragazzi: Gualtiero
Padella, Margherita Spaghetti e Salvatore l’Inventore.
Hanno il compito di riportare nella piazza di Bencotto i
sapori tradizionali. A questa
trama - la ricerca della genuinità del passato in un mondo
globalizzato – si collegano giochi, laboratori, preghiere per i
bambini e riflessioni per gli animatori. Tutte disponibili gratuitamente al sito www.noigrest.it.
Altri hanno invece raccolto
lo spunto dei salesiani del Triveneto: eccoci allora al “Segreto di Ryu”, tratto dal libro
per ragazzi “Il guerriero errante”, e dalla serie di cartoni.
Il mondo mitologico giapponese è il punto di partenza: al
grest la storia è rielaborata tanto da includere anche riferimenti alla vita di don Bosco e
di Laura Vicuña.
Per non fra torto a nessuno
dei due spunti, la parrocchia
di Oderzo compirà una fusione dei due, realizzando un grest ibrido.
All’insegna del fai da te,
invece, le scelte di Camino e
Santi Pietro e Paolo. I caminesi, come si legge a fianco,
hanno scelto “Il mago di
Oz” come guida, e a colpi di
internet stanno elaborando
un sussidio ad hoc. I vittoriesi invece, propongono ai loro pargoli “Un mito di Grest”. Lo spunto è venuto alla
mente infarcita di studi classici del nostro collaboratore
Andrea Santorio: perché non
trasformare le dodici giornate (da lunedì a sabato per
due settimane) di Grest nelle Dodici fatiche di Ercole?
Ecco allora gli animatori affaccendati a pensare, creare
e rielaborare, abbinando al
fascino del mito un distinto
messaggio educativo. E se
qualcuno ha suggerimenti…
Tommaso Bisagno
e
L’AZiON
Primo Piano
Domenica 20 giugno 2004
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ANTIERE GREST
PARLA UNA ANIMATRICE
I quindici giorni
più attesi
E
state, vacanze, divertimento... Grest! Sì,
sì, proprio il Grest. Cinque
mesi di preparazione, lavoro, riunioni, serate a provar
scenette e laboratori, ma
poi... i quindici giorni più attesi dell’anno!
Più ci penso e più ho voglia che arrivi la settimana
durante la quale noi animatori, una ventina, praticamente viviamo e lavoriamo
insieme. Prima di tutto per
regalare una splendida avventura ai "boce", ma soprattutto per divertirci. Un
divertimento con la D maiuscola!
E pensare che sono stata
una bambina anti-grest... sì
ma non perchè non volessi
andare... anzi. Però quando
ero piccina le iniziative non
erano molte e l’unica che ho
trovato mi ha fatto anche un
po’ schifo! Gli animatori, infatti, si “davano da fare” solo perchè, finita la tortura,
qualcuno li avrebbe pagati.
Mi domandavo: ma sono tutti così i Grest? No, non ci credo, è impossibile...Ci sarà
pur qualcuno che lo fa perchè gli piace e si diverte! Ma
allora non mi sono poi preoccupata di cercare una risposta, forse per pigrizia o forse perché mi andava bene
così.
Un incontro casuale
…Beh, sta di fatto che
quattro anni fa passate le
scuole medie, durante un solito pomeriggio a spasso con
le amiche senza uno scopo
preciso, ho visto in patronato, alla Tenda, dei ragazzi
che lavoravano per il Grest.
La settimana dopo ero ad u-
na riunione di preparazione,
e il mese successivo lì, in
“prima linea” e davanti a me
i bambini… fantastico!
Ricordo ancora benissimo quanto mi sono divertita a spiegare i giochi ai bambini e a far le schifezze durante i laboratori, ridere e
scherzare con gli altri animatori!
Il Grest per me è come
un viaggio, che per tutta la
sua durata mi porta distante
da tutta la realtà… alla quale poi torno più preparata.
Mi piace e mi diverte, ma
soprattutto mi impegna perché voglio che i “miei bambini” abbiano un ricordo diverso da quello che ho io di
quando ero piccola e invece
di animatrice ero animata…
Chissà, magari tra dieci
anni o anche meno, al posto
mio ci sarà qualcuno di quei
bimbi che tanto mi fanno urlare, ma soprattutto divertire..magari ad animare mio
figlio!
Un sogno?..Ne riparliamo
tra dieci anni; intanto scappo, perché qui c’è un Grest
da preparare!
Lisa Da Re
Se al Grest c’è anche mamma...
D
a anni ormai ad organizzare il Grest, accanto ai giovani disponibili a fare gli animatori, ci sono anche i genitori, il più spesso
mamme.
Una presenza, sulle prime, guardata con un po’ di diffidenza, perchè ...alzava di molto l’età media. E gli adulti, si sa, sono visti come dei “carabinieri”.
«Ma, dopo il primo impatto - spiega mamma Roberta, che per il
terzo anno si appresta a seguire dei laboratori manuali al Grest della sua parrocchia -, la freddezza si è sciolta, lasciando il posto ad una collaborazione simpatica. Anche se le differenze restano».
A tirar dentro i genitori nell’organizzzione dei Grest è stata innanzitutto la scarsità di volontari. Ma, in parallelo, si è evidenziata l’importanza di figure adulte, che sappiano affrontare situazioni a volte delicate e di
responsabilità che possono presentarsi nelle attività con i bambini. E si sono rivelati un aiuto anche per gli
animatori più giovani, spinti dall’entusiasmo ma non sempre pronti ad potrtare responsabilità troppo grandi.
«Tra genitori e giovani animatori un minimo di diffidenza, e anche di rivalità, è inevitabile. Ma nella nostra
esperienza - spiega Roberta - abbiamo visto che basta differenziare i ruoli: i genitori seguono laboratori e altre fasi organizzative più delicate; gli animatori seguono tornei e giochi, cui sono più portati».
Così l’arrivo dei genitori al Grest segna un’altra tappa nella crescita del ruolo dei laici dentro le attività della parrocchia, scoprendo che questo servizio, come all’oratorio, è al tempo stesso “restituzione” ai propri figli
di quel che si è vissuto nella proria gioventù, e contributo diretto alla vita della comunità. (FP)
LA PREPARAZIONE, LE ATTIVITÀ, GLI
ANIMATORI A CAMINO, CAVALIER E FOSSALTA
Viaggio dentro i Grest
CAMINO
Camino il Grest è ancora quasi una novità: quest’anno si svolgerà la
terza edizione. «Abbiamo cominciato a
pensarci già a dicembre», afferma Cristina, una delle mamme-animatrici del Grest «con gli incontri della Commissione Foraniale Grest-Oratori, dove abbiamo potuto confrontarci con altre realtà, mentre
in parrocchia la prima riunione l’abbiamo
fatta a inizio Quaresima».
Camino è uno dei pochi
Grest della zona che non adotterà il tema del NOI Oratori. «L’abbiamo preso in considerazione insieme ad altri
quattro, ma è stato scartato»
dice Fabio, animatore del Patronato che a 18 anni per la
prima volta animerà anche ad
un Grest. «Abbiamo quindi
scelto una storia che ci piacesse e che fosse alla nostra
portata: il Mago di Oz».
E’ quindi cominciata la stesura col computer di un sussidio che contenesse il canovaccio delle scenette, la descrizione dei
giochi e indicazioni sulle idee di fondo. A
questo proposito è venuto in aiuto Internet: «Da www.qumran2.net abbiamo scaricato il sussidio di un campo scuola ligure sul Mago di Oz ricavati dal nostro stesso libro-guida» dice Davide, 18 anni. «Questo ci ha risparmiato un lungo e noioso lavoro di scanner, e ci ha suggerito nuove idee per i giochi».
In questo periodo gli animatori, 14 ragazzi tra i 14 e i 21 anni che durante l’anno frequentano il Patronato e il Gruppo
Giovani o il Gruppo Giovanissimi, si trovano settimanalmente per preparare i materiali e provare le “scenette”, uno dei mo-
A
menti fondamentali della giornata, perché
«E’ tramite queste che passa il messaggio,
ed è intorno a queste che gravitano i giochi e le attività del laboratorio» continua
Cristina. Ai costumi sta lavorando anche
Valentina, 19 anni, che al Grest non ci sarà:
in questi giorni infatti la attendono gli esami di stato.
Una giornata normale a Camino
(15.15-19.00) prevede mezz’ora con i bans
e la drammatizzazione della storia, un breve momento di riflessione,
un’ora di attività (laboratorio
o teatro), la ricreazione col gelato, il grande gioco, mezz’ora di momento formativo ed
il cerchio finale. «Ci ispiriamo
al Grest di Lutrano», dice Fabio, 15 anni. «E’ il primo partito in zona, e alcuni di noi lo
hanno frequentato quando a
Camino non c’era». Per il terzo anno sarà lui col fratello
Mirco, quest’anno sotto esami, a comporre interamente l’inno che
chiuderà le giornate.
L’importanza
della
preparazione,
l’importanza
della preghiera
CAVALIER E FOSSALTA
Anche a Cavalier e Fossalta è da prima
di Pasqua che si sta preparando il Grest “di
pizza in pi@zza” che partirà a inizio luglio.
«Il nostro Grest non è un’attività a parte,
ma rientra pienamente nelle attività parrocchiali di Pastorale Giovanile», afferma
l’animatrice Maria Grazia, «Sarebbe assurdo infatti sprecare energia come Parrocchia per una cosa simile a quella che
potrebbe fare, per esempio, il Comune».
Si tratta di un Grest dove molte energie
vengono spese per la formazione degli animatori. «I ragazzi che vengono ad animare al Grest sono innanzitutto educato-
Tre istantanee dal Grest di Cavalier
ri, e per questo devono essere adeguatamente formati. Un ragazzo non si improvvisa animatore: dev’esserlo tutto l’anno, ed essere di esempio, frequentando le
celebrazioni liturgiche, l’Oratorio, i corsi
di formazione e le attività dell’Azione Cattolica».
Gli animatori in questo periodo si trovano due volte a settimana per preparare
il materiale e la drammatizzazione della
storia, altro aspetto che viene molto curato. Hanno partecipato al corso animatori
foraniale di Motta di Livenza e compieranno un ritiro con le confessioni prima
dell’inizio del Grest. I 25 animatori hanno
un età compresa tra i 14 e i 27 anni: i “meno giovani” si danno il cambio conciliando l’attività con il lavoro o l’Università.
I genitori: «Da noi ce ne sono pochi»
continua Maria Grazia, «E si occupano soprattutto di aspetti secondari, come la pu-
lizia dei locali. I genitori infatti tendono a
comportarsi come tali e non come educatori: difficilmente si trovano adulti che riescono a dividersi in questo doppio ruolo.
E i figli hanno bisogno anche di spazi dove non ci sono».
In questo Grest in pratica non ci sono i
laboratori. «I bambini di oggi, inquadrati
come sono durante l’anno dalla scuola e
dalle tante attività che fanno, hanno tanto
bisogno di giocare proprio “come bambini”. Per questo evitiamo di costringerli al
chiuso a compiere un’attività: lo fanno già
a scuola, e non vogliamo aggiungerci ad
essa».
Ultima ma non meno importante, anzi
è proprio il contrario, la preghiera. «La preghiera ha un ruolo primario nel Grest: ogni giorno ne facciamo mezz’ora in Chiesa, e un’ulteriore momento di catechesi
con la riflessione su un brano del Vangelo attinente alla “scenetta” del giorno, sempre con l’aiuto del nostro Parroco». Gli altri momenti di spiritualità sono le confessioni per i ragazzi e gli animatori il sabato
pomeriggio, come avviene anche durante
l’anno, e la Messa di metà Grest. Quest’anno è previsto anche una giornata a
Magera di Oderzo insieme ai “colleghi” opitergini, il cui Grest si svolgerà nello stesso periodo.
Una giornata normale a Cavalier
(15.00-18.30) prevede l’accoglienza con i
bans e l’inno seguita dalla drammatizzazione della storia e da alcune domande su
di essa con riferimento alla catechesi. Segue la mezz’ora di preghiera in Chiesa ed
una pausa tè. Si continua con il primo gioco e la merenda con «Pane e Nutella a iosa». Concludono la giornata il secondo momento di gioco e la conclusione con le riflessioni finali e l’attribuzione dei punteggi alle squadre.
Andrea Pizzinat
PAGINA SUI GREST
alla prossima settimana su “L’Azione”
una pagina dedicata ai Grest. Segnalateci le inizIative della vostra parrocchia,
o inviateci foto, resoconti, materiali sulle
varie attività.
D
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Attualità
Domenica 20 giugno 2004
EUROPEE 2004
IL RISULTATO DELLE ELEZIONI
PER L’EUROPARLAMENTO
Voti poco europei
Le elezioni europee lasciano un’eredità pesante alla società e al mondo politico nazionale. Non tanto per gli spostamenti più o meno vistosi di
consensi, che vanno pur tenuti
nella debita considerazione.
L’eredità pesante è rappresentata da una campagna elettorale dall’inizio alla fine avvelenata e caotica, senza alcuna utilità per
aiutare a capire cosa sta avvenendo in Europa e quali connessioni esistano tra l’essere italiani ed al tempo stesso europei.
Forse la novità più rilevante di questo
appuntamento con le urne era rappresentata dalla lista unica del centrosinistra.
Il risultato di questo esperimento non è
stato, però, eccezionale: una tenuta, che
può essere stata motivata da più fattori.
Un po’ poco per poter essere considerata
una pietra miliare.
tari
Europarlamen
Il risultato, invece, più eloquente, all’apertura delle urne è stato il ridimensionamento del partito del presidente: Forza Italia. La corsa
in ordine sparso dei partiti di
centrodestra, un po’ per contarsi, un po’ per marcare le differenze, con la tentazione di
Berlusconi di cannibalizzare
i propri alleati, ha sortito l’effetto contrario. An, Udc e anche la Lega si sono rafforzati, accrescendo i problemi di equilibrio
interni alla maggioranza di governo.
Tra gli esiti che si attendevano da questo voto in chiave italiana c’era la verifica
della tenuta della Lega Nord dopo i tre anni di “compromessi” al governo e dopo la
malattia di Bossi che l’ha privata, almeno
momentaneamente del suo capo carismatico. E il Carroccio ha fatto registrare
una ripresa,
dopo il magro
bottino delle
ultime politiche.
A livello trevigiano la ripresa della Lega e il calo di Forza Italia li vedono ora appaiati: il partito di Bossi al 23,3 %, Forza Italia al 23 %. Con il risultato che subito si
sono aperti i giochi in vista delle elezioni
regionali del 2005, con la Lega che – per
voce del presidente della provincia Luca
Zaia -rivendica il diritto ad un ruolo di primo piano. La disdetta, per i cittadini, è di
ritrovarsi già immersi in un’altra campagna elettorale, in linea con la peggior tradizione italica.
E l’Europa? Per il nordest ci andranno
in quindici. Pochi però sono i triveneti, alcuni dei quali “recuperati”. Ci saranno l’assessore regionale Antonio De Poli, i forzisti Amalia Sartori e Renato Brunetta, il
leghista Paolo Gobbo. Tra i “ripescati” c’è
il sindaco di Venezia Paolo Costa. E per una Gruber che intasca preferenze a milioni, resta invece a casa l’ex collega Giacomo Santini, che era stato il più assiduo
PROVINCIALI: Meglio il
centrosinistra, ma...
frequentatore dell’europarlamento. Troppo diligente e bravo nel tenere fede al mandato popolare per meritare una riconferma? Per l’uomo della strada è davvero difficile darsi una ragione di strategie e criteri di selezione dei politici. O forse per il
parlamento europeo va bene chiunque?
(FP)
re risultati simili, ma solo uno è definitivo. In tutte e tre le province
diocesane – Belluno, Pordenone e Venezia - in cui si votava anche per il rinnovo
dell’amministrazione provinciale, il primo
turno ha visto primeggiare il candidato
del centrosinistra. E a Venezia il successo
è senza tema di smentite: Davide Zoggia,
supportato da ben nove liste, ha raggiunto quota 50,5% dei consensi, vincendo al
primo turno sul candidato del Polo Carlo
Alberto Tesserin, rimasto a 32,3 % seguito dal leghista Giovanni Anci, con l’8,2%.
Invece a Pordenone e a Belluno il bal-
lottaggio sarà necessario e potrebbe in entrambi i casi sovvertire l’esito del primo
turno. A Pordenone il candidato del centrosinistra Sergio Zaia ha raccolto il 40,4%
dei voti riuscendo a superare il presidente uscente Elio De Anna, che ha ottenuto
il 37,4%. Ma al ballottaggio il piccolo distacco potrebbe essere colmato con il soccorso dei voti leghisti di Edouard Ballaman, che ha avuto il 15,7 %.
E lo stesso può accadere a Belluno: al
candidato del centrosinistra Sergio Reolon
è andato il 40,2% dei voti, contro il 39% dell’assessore regionale forzista Florina Pra.
E a rovesciare le sorti potrebbero essere
i voti dati al leghista Gianvittore Vaccari:
il 9,7%.
da Dio che possono fare il male. Esiste la
creatura che prima di noi uomini ha scelto il male, Satana. Probabilmente c’entra
anche lui con queste aberrazioni, senza esagerarne la presenza, per non fare il suo
gioco. La prima fonte è nel cuore dell’uomo che non solo può cedere al male, ma
può lasciarsi affascinare fino a sottomettersi ad esso. "Bestie di Satana" si fa chiamare il gruppo che ha commesso i delitti
di cui parla la cronaca, due termini che vogliono esprimere solo male. Usano segni
esterni che indicano sempre il negativo: il
nero, l’oscuro, la morte, il caos, il disordine. Musica aggressiva e ossessiva, odio di
tutto ciò che è fede religiosa, simboli religiosi profanati, sregolatezze di ogni genere, violenza fino al delitto gratuito.
Il sentimento religioso è ciò che c’è di
più grande nell’uomo, ma anche di più deperibile. Bisogna preservarlo con cura.
La comunità cristiana deve fare ogni sforzo per concentrasi sulle convinzioni fondamentali e sulla parola di Dio che la costituisce e nello stesso tempo deve mantenersi aperta a tutti coloro che cercano
il vero, che si sforzano di fare il bene e che
sanno ammirare la bellezza. È anche la
mancanza del senso del bello che porta a
queste brutture. (GpM)
T
I 15 PIÙ VOTATI NELLA
CIRCOSCRIZIONE N. 2
NORD-EST
Uniti nell’Ulivo (6):- Lilli
Gruber 321 mila 324 preferenze; Enrico Letta 175 mila
629; Giovanni Berlinguer 147 mila 789; Vittorio Prodi 122 mila 805;
Mauro Zani 93 mila 121; Michael Ebner 92 mila 836 (Paolo Costa).
Forza Italia (3) : Silvio Berlusconi 428 mila 574; Renato Brunetta 90 mila 526; Giorgio Carollo 56 mila 55 (Lia Sartori).
Alleanza Nazionale (1): Gianfranco Fini 163 mila 943 (Sergio
Berlato).
Udc (1): Antonio De Poli 27 mila 250.
Lega Nord (1):- Umberto Bossi 93 mila 454 (Giampaolo Gobbo).
Verdi (1): Sepp Kusstatscher 28 mila 780.
Rifondazione Comunista (1): Fausto Bertinotti 46 mila 868
(Roberto Musacchio).
Lista Bonino (1): Emma Bonino 49 mila 782 (Marco Cappato).
È noto che molti di questi candidati (da Berlusconi agli altri ministri, ai parlamentari italiani) non andranno a Strasburgo: sono incompatibili e dovranno scegliere. Tra parentesi, in corsivo, sono
riportati i nomi dei candidati primi dei non eletti che vengono indicati per quasi certi subentranti.
SEGUE DALLA PRIMA
A
nche il doveroso rispetto della natura si confonde con il senso di
Dio e terra, acqua, aria, piante e animali,
diventano il nuovo dio nel quale si cerca
di appagare il desiderio d’infinito. Il panteismo, che identifica tutto ciò che ci circonda con Dio, ha sempre esercitato una forte attrattiva perché scansa la fatica
del salto verso quel totalmente altro che
è Dio. Ma il panteismo, togliendo la differenza tra il finito e l’infinito, diventa un
"pandemonio" dove tutto si confonde.
Infatti, all’ultimo gradino del degrado
religioso c’è la forma più conturbante: il
satanismo. Ogni tanto, come in questi
giorni, si scoperchia la fogna. Persone che
sono prese dal male al punto di venerarlo come Dio. È difficile investigare questo
fondo oscuro dell’animo umano. Tutti siamo tentati dal male e tutti, chi più chi meno, cediamo al male, ma lo facciamo spinti da qualcos’altro: una passione sregolata, l’avidità di possedere, l’orgoglio. Nel caso del satanismo si arriva all’estremo di identificarsi semplicemente con il male e
di votarsi totalmente ad esso. Secondo la
fede cristiana, e anche la sana ragione,
non esiste un infinito cattivo opposto a
quello buono. Esiste solo Dio che è buono. Ed esistono le creature libere, create
Attualità
Domenica 20 giugno 2004
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COMUNALI 2004
LA LEZIONE DI QUESTE AMMINISTRATIVE
I sindaci uscenti
pressochè tutti
confermati
Tanti salutari ribaltamenti
I
numerosi, in certi casi anche imprevedibili, ribaltamenti sono forse l’aspetto più significativo del voto per il rinnovo delle amministrazioni comunali 2004.
Comuni in cui la Lega ha soffiato il Municipio al centrosinistra, altri in cui le parti
si sono invertite, altri in cui è stata premiata la coalizione uscente, altri ancora in
cui le forze del Polo solo unite sono riuscite
a spuntarla.
È la conferma che questo sistema elet-
torale a livello locale funziona. Perché, pur
con alcuni difetti, permette cambiamenti
che fino a una decina di anni fa erano pressoché impossibili. E ciò va a vantaggio del
diritto dei cittadini a scegliersi i propri amministratori senza condizionamenti di sorta, e alla fine del mandato, di premiarli o
castigarli.
Più nel dettaglio l’election-day ha funzionato. E l’abbinamento con l’elezione del
parlamento europeo non sembra aver influito molto sul voto amministrativo. In diocesi questo è stato caratterizzato dal protagonismo della Lega, spesso confermatasi, seguita dalle forze del centrosinistra,
mentre Forza Italia, nonostante il nome, ha
rivelato ancora una volta la sua “debolez-
za” nel coniugarsi a livello locale, talora
sorpassata dal centrosinistra, altrove capace d’imporsi solo in accordo con la Lega.
È stata ribadita, invece, la validità della
regola che i sindaci uscenti hanno gioco
facile nell’ottenere la riconferma. Ci sono
riusciti in sette casi su otto, dove c’era il
turno unico. A confermare la regola c’è
l’eccezione di Mansuè dove Rancan non
ce l‘ha fatta. In compenso il sindaco uscente di Gorgo Vallardi, è riuscito a farsi
rieleggere, stavolta nel vicino Comune di
Chiarano.
Decisamente inferiore risulta essere la
certezza di successo per i “delfini”. In tanti Comuni i sindaci giunti al temine del se-
condo mandato e non rieleggibili hanno
provato a lanciare un loro “uomo di fiducia”, solitamente un assessore uscente: l’operazione è riuscita sono in sette casi, mentre ha fatto cilecca in altri dieci.
Meglio è andata per i candidati sindaci
in rosa: dei trentun Comuni diocesani al
rinnovo sei (prima erano cinque) saranno
amministrati da una donna. Per due è stata una conferma (Andreetta a Codognè e
Botteon a San Pietro di Feletto), per quattroè una “new entry” (Da Canal a Trichiana, Pin a Cison, Morgan Buosi a Refrontolo, Brescacin a San Vendemiano). Per
tutte la certezza di essere state considerate
per le loro capacità e proposte amministrative, non per altro. (FP)
I SINDACI ELETTI NEI TRENTUN COMUNI DIOCESANI
6
Attualità
Domenica 20 giugno 2004
PRIMA DI TUTTO, LA FAMIGLIA
LA CAMPAGNA DE “L’AZIONE”
anche privati; previsione di un contributo per la permanenza
in casa dei figli-neonati, sino almeno ai
dodici mesi, a favore
delle madri che lo richiedano, per consentire loro di ritardare il rientro al lavoro avvalendosi di
tutte le
agevolazioni di legge; costituzione di
un fondo di garanzia
per l’accesso ai mutui prima casa per le
giovani coppie con
contratti di lavoro
precari/flessibili; avviare, entro due anni
Premiati i candidati
attenti alla famiglia
G
li elettori della diocesi di
Vittorio Veneto hanno
premiato i sindaci che
hanno a cuore la famiglia. Ben 25
dei 31 eletti avevano infatti aderito
alla campagna promossa dai settimanali delle diocesi di Vittorio Veneto e di Treviso insieme al “Forum delle famiglie” dal titolo “Prima di tutto, la famiglia”. Di questi
25, quattro si erano assunti un impegno generico: si tratta di sindaci
alla prima esperienza che, evidentemente, si sono riservati di aderire in modo più convinto alla campagna una volta presa confidenza
con la macchina amministrativa.
Solo cinque neosindaci non hanno
risposto al nostro appello. E siamo
ancora in attesa della risposta di un
eletto che, per disguidi postali, non
aveva ricevuto la documentazione.
La famiglia entrata con forza
nella campagna elettorale
Tirate le somme, il risultato è
soddisfacente. Anche perché abbiamo notato che nei programmi
elettorali e nelle interviste rilasciate
alla stampa e alle tivù locali, tantissimi candidati hanno messo in
cima alle priorità del proprio programma temi legati alla promozione e alla tutela della famiglia: dall’istituzione di consulte per la famiglia alla costruzione di asili nido,
dall’individuazione di aree per l’edilizia economica al sostegno alle
madri lavoratrici. In altre parole,
questa campagna elettorale ha fatto emergere argomenti esclusi in
passato dal dibattito politico-amministrativo locale. Una mossa per
accaparrarsi voti? In alcuni casi può
essere così, ma per la maggior parte degli amministratori riteniamo
che si tratti di sincera attenzione
per richieste sempre più frequenti
da parte della popolazione.
E adesso cosa succede?
La campagna de L’Azione è appena all’inizio del cammino. Ora ci
aspettiamo che gli impegni sottoscritti dai sindaci si trasformino in
atti ufficiali del Comune. Non pre-
tendiamo certo che dall’oggi al domani venga data attuazione ai cinque impegni a favore della famiglia
(istituzione del Forum delle famiglie; previsione di un fondo per
buoni servizio da assegnare alle
madri lavoratrici, o in cerca di impiego, che vogliano iscrivere i loro
figli in asili nido o in nidi integrati
dall’elezione, un intervento concreto in materia di edilizia economica popolare).
Nei documenti sottoscritti dai
sindaci vi è una tempistica precisa
per attivare i diversi interventi. Per
parte nostra svolgeremo un’attenta azione di verifica sul rispetto degli impegni presi, dandone conto
sul giornale.
Ma daremo anche un contributo concreto alla crescita di una cultura
che promuova la famiglia sia attraverso
la pubblicazione di
articoli, sia attraverso un grosso convegno che si terrà ai
primi di ottobre.
(FC)
25 eletti su 31
avevano
aderito alla
nostra campagna
L’impegno
per la famiglia
del neo-sindaco
di San
Vendemiano
T
ra i neo-sindaci che
hanno aderito alla
campagna “Prima di tutto,
la famiglia” vi è Sonia Brescacin, da lunedì scorso primo cittadino di San Vendemiano. Il primo punto del
suo programma elettorale
consiste nella realizzazione di un nuovo asilo nido
integrato in accordo con la
parrocchia di San Vendemiale. E contestualmente
il Comune ha avviato il percorso per l’adeguamento e
ampliamento della scuola
materna parrocchiale in attesa della costruzione del
nuovo nido. «La popolazione del Comune – spiega
Brescacin – è aumentata di
molto negli ultimi anni e
noi amministratori siamo
chiamati a dare risposte a
nuovi problemi che bussano alle nostre porte. A iniziare da quello della cura
dei bambini piccoli». Le misure a favore della famiglia
proposte da L’Azione andranno, secondo Brescacin, a inserirsi in un quadro
più generale di politiche familiari avviate dal Comune:
dalla realizzazione di parchi pubblici nelle nuove aree residenziali a un intervento di edilizia economica popolare d’intesa con
l’Ater. «Interventi che sicuramente costano – continua Brescacin –, ma per
liberare risorse a favore
della famiglia siamo costantemente alla ricerca di
finanziamenti esterni per le
diverse opere pubbliche».
e
L’AZiON
Attualità
INTERVISTA AL SEGRETARIO DELLA CISL
Pezzotta:“Servono
laici più virili”
«R
idurre le
tasse? Meglio di no,
se vogliamo garantire la
solidarietà ai più poveri».
Parola di Savino Pezzotta,
segretario generale della
Cisl. Che per il dopo-elezioni sollecita il Governo a
sedersi al tavolo della concertazione, per affrontare,
fra gli altri temi, quello del
declino
demografico.
Quanto al ruolo della Chiesa, Pezzotta dà la sveglia
al laicato cristiano. «Non è
vero che i Vescovi sono silenti; lo siamo, invece, noi
laici».
Pezzotta, consumate
le elezioni europee e
amministrative, ballottaggi a parte, quale problema dovrà essere messo subito a
tema dal Governo e
dal parlamento, oltre
che dalle forze sociali ed economiche?
«Il tema dello sviluppo
e la crescita del paese. Rispetto al processo di globalizzazione, all’allargamento dell’Europa e all’emersione di paesi come la
Cina, l’India e il Brasile, c’è
la necessità di definire la
missione produttiva dell’Italia».
La ripresa ritarda...
«In effetti assistiamo a
una fase di rallentamento
della nostra economia, di
debolezza dal punto di vista competitivo».
Come bisogna intervenire per evitare il
peggio?
«Attraverso la concertazione e la coesione so-
L’
avvio dei Campionati europei di
calcio in Portogallo ha calamitato molto più interesse presso l’opinione
pubblica europea delle elezioni del parlamento
dell’Unione. Troppo pochi europei sono andati a
votare, e dove si è votato
di più, come in Italia, gli
elettori sono stati mobilitati non certo su problematiche europee, ma su
temi puramente nazionali. In Gran Bretagna,
Francia, Danimarca, si sono imposte formazioni
politiche dichiaratamen-
ciale. Oggi tutti, sindacati
e forze economiche, invocano la concertazione.
Non era così solo un anno
fa».
Ma il Governo non ci
sta.
«Senza il Governo è impossibile concertare. Ma
“I laici
cristiani sono
acquiescienti
a tutto quello
che si muove
in questo
mondo”
quale Governo può restare insensibile quando le
forze vere, quelle che rappresentano le imprese, i lavoratori, un’ampia fascia
della realtà economica italiana, dagli artigiani ai
commercianti, alle banche, chiedono una svolta,
interventi diversi sul Mez-
te anti-europeiste. Nel nostro paese, ai candidati di
bandiera – in alcuni casi
addirittura ineleggibili, eppure offerti ad elettori evidentemente di bocca
buona come puri e semplici specchietti per le allodole – si sono affiancati
candidati (ora neo-parlamentari) del tutto impreparati sulle questioni internazionali ed europee,
oppure dichiaratamente
euroscettici (più per partito preso ideologico che
per convinzione). I nuovi
membri dell’Unione non
hanno dimostrato un entusiasmo travolgente verso le istituzioni europee. Clamoroso il dato
dell’astensionismo in Slovenia, uno
zogiorno, sull’innovazione, sulla ricerca e sulla formazione? Credo che questa sia una sfida vera che
le forze della rappresentanza sociale pongono al
Governo, ma anche all’opposizione. L’esigenza di
concertazione è quella di
ricomporre, di riportare a
coesione sociale quello
che tende a frammentarsi,
a dividersi, a radicalizzarsi».
Qualcuno sostiene
che la Chiesa vada a
rimorchio...
«Distinguiamo, per favore. I laici cristiani, per la
verità, dovrebbero essere
più virili».
Laici cristiani più virili?
«Mi sembrano il più delle volte acquiescenti a tutto quello che si muove in
questo mondo, senza mai
determinare la presenza di
una capacità laicale vera,
per cui ogni tanto i Vescovi devono supplire alla carenza dei laici. Non è vero, infatti, come qualcuno
ha detto, che i Vescovi sono silenti. Credo che il
grande silenzio, oggi, sia no ridotte per quelli che
invece di un laicato che vi- possono far crescere la dive supinamente la dimen- mensione d’impresa, per
sione attuale. La stessa interventi sul territorio, a
concertazione li chiama in sostegno della ricerca e
causa».
dello sviluppo. Nello stesIn che senso la con- so tempo, però, bisogna
certazione interpella i stare attenti che la ridulaici cristiani?
zione non comporti un ab«Sono convinto che una bassamento di quelle che
concertazione vera, di ele- sono le tutele sociali, per i
menti di coesione, sia og- poveri e complessivamengi necessaria in un paese te per i cittadini. Noi, inche tende a disgregarsi. Se fatti, dobbiamo mantenesi creano attorno ai pro- re alta l’idea di uno Stato ublemi connessioni, rela- niversale che garantisce a
zioni, interessi, si crea tutti gli stessi diritti di citquel tessuto di solidarietà, tadini. Guai a noi se dodi simpatia, di empatia che vessimo cedere all’idea di
è necessario anche per sal- uno Stato “minimo”, comvaguardare la dimensione passionevole con i poveri e
del vivere comune».
competitivo per quelli che
Sul piano politico-go- possono avere qualche rivernativo, numerosi sorsa in più».
sono i prossimi apNel Nordest c’è il terpuntamenti. Primo
rore della delocalizfra tutti, a quanto pazazione. Anche il sinre, quello con la ridacato è terrorizzato?
duzione delle tasse.
«Bisogna distinguere.
Il sindacato non è Esiste una delocalizzaziod’accordo. Perché?
ne speculativa, che rincor«Ho espresso, in modo re il basso costo; questa
paradossale,
non va bene,
questo connon
porta
cetto: io amo
vantaggi. C’è
le tasse. Ma
invece una denon per una
localizzazione
sorta di maintelligente
sochismo.
che porta alla
Tutt’altro. Io
conquista dei
credo che bimercati; quesogna rivalusta va bene.
tare il signifiDelocalizzare
cato profondo
nei paesi apdella tassaziopena entrati
ne. Le tasse Il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta nell’Ue, ben
non
sono
s’intende
un’estorsione dello Stato mantenendo qui il cervelnei confronti dei cittadini. lo, può essere vantaggioSono il modo moderno di so, perché si apre un merfare solidarietà; con cui chi cato».
ha di più sorregge chi ha
Ma la delocalizzaziodi meno. Abbassare le tasne aggrava la situase in modo generalizzato,
zione di declino.
tale da privilegiare quasi
«Il declino non sta nelnaturalmente i ceti più ab- l’economia, ma nella sibienti, lo ritengo sbagliato tuazione demografica. Un
in questa fase di diffi- paese che non fa figli è un
coltà».
paese che si ripiega. Che
Ma se Berlusconi non ha dentro di sé spenon vuol rinunciarvi? ranza di futuro. Ebbene,
«Se riduzione delle tas- questo tipo di declino non
se ci deve essere, questa va affrontato riducendo lo
va finalizzata. Le tasse van- stato sociale».
ORA,“CRESCITA” PIÙ DIFFICILE
Un voto davvero
fiacco per l’Europa
dei nuovi entrati più promettenti, ma evidentemente poco attratto dalla
democrazia europea.
L’ombra lunga del 2003,
uno degli anni peggiori
della storia dell’Unione, si
è allungata fino a questo
giugno 2004. Le divisioni
dello scorso anno tra i
Paesi europei sulla questione irachena sono state
“coronate” dal disastroso
fallimento della conferenza intergovernativa, che
Domenica 20 giugno 2004
ha lasciato il nuovo parlamento – quello appena eletto – privo della nuova
legge fondamentale.
Le prospettive di crescita politica dell’Unione
nel panorama mondiale escono mortificate da queste elezioni, almeno sulla
carta. Nonostante tutti si
sia d’accordo nel riconoscere che il futuro di un ordine mondiale pacifico dipende in buona misura da
un maggior protagonismo
dell’Europa, i cittadini europei sembrano dimenticarsene al momento del
voto.
Probabilmente non è
cattiva volontà dei cittadini. I principali avversari di
un’Europa “forte” sono,
infatti, soprattutto gli stati e i partiti politici nazionali, che hanno fatto di tutto, nei mesi recenti, per
mettere in sordina il dibattito sull’Europa, contribuendo a diffondere l’idea della irrilevanza delle
istituzioni europee. Talmente irrilevanti che i governi nazionali non sono
disposti a cedere un’oncia
del loro potere su di esse.
Un po’ come per le Nazioni Unite: ininfluenti, si
dice; ma intanto tutti gli
stati fanno a gara per guadagnarsi i posti di comando al Palazzo di vetro
di New York (il riferi-
7
ELEZIONI
Una storia
di ordinaria
burocrazia
elettorale
U
na storia di ordinaria
e stupida burocrazia.
Anche in materia di votazione.
Una signora soffre di una grave menomazione della vista
che gli impedisce di votare e
quindi ha bisogno di una persona che l’accompagni al seggio e che voti per lei. L’accompagnatore si presenta all’ufficio elettorale del comune
per il permesso, esibendo le
carte dalle quali risulta che la
signora ha solamente un grado di vista in un solo occhio
per una certa malattia e per
questo riceve anche una pensione di invalidità. Nelle carte
è tutto spiegato con la firma
dei cinque medici della commissione che ha accertato a
suo tempo la situazione. Ma i
funzionari dell’ufficio elettorale dicono che essi non sono
competenti a leggere quella
documentazione e affermano
che è necessaria una dichiarazione del distretto sanitario.
Si va all’ufficio del distretto con
le relative carte. Tutto a posto?
Sì, però, non sono sufficienti le
carte: è necessario che la signora si presenti personalmente per l’accertamento. Alla fine, dopo vivaci proteste,
viene rilasciato il permesso,
ma si fa capire che è solo un
favore e che non sarebbe secondo i regolamenti...
È difficile capire la logica
burocratica. Se si trattasse di
aver soldi o di accedere ad un
servizio oneroso per la comunità, va benissimo i controlli
servono, e devono essere severi; ma per votare! Che interessi nascosti può avere uno
per volersi portare dietro un
accompagnatore al seggio? Il
buon senso direbbe che può
bastare un’auto dichiarazione.
Invece, no. Chissà di quali nascosti imbrogli la sagace burocrazia sospetta!
mento è alla Germania,
che pare abbia guadagnato il sostegno della maggioranza dell’Assemblea
generale alla sua aspirazione di diventare membro permanente del Consiglio di sicurezza).
Sarà difficile realizzare
con questo parlamento –
e con questo tiepido mandato popolare – le riforme
radicali di cui l’Europa ha
bisogno. Eppure, proprio
l’estrema debolezza delle
istituzioni dell’Unione potrebbe convincere gli stati ad allentare la marcatura stretta su commissione
e parlamento. L’Unione
ha storicamente dimostrato di avere gravi difficoltà a crescere quando
messa sotto i riflettori, ma
di svilupparsi preferibilmente lontana dalla ribalta.
Paolo De Stefani
8
Domenica 20 giugno 2004
e
L’AZiON
Veneto Sociale
CARITAS CON I BAMBINI IN VALLATA E QDP RITMI E DANZE DAL MONDO
Daniele nel paese
delle meraviglie
V
enerdì 28 a Follina si è svolta una
festa in onore dei
bambini stranieri: è andato
in scena lo spettacolo “Una
colomba per la pace”, culmine del progetto “Il paese
delle meraviglie”. È il frutto della collaborazione della Caritas diocesana con gli
istituti comprensivi (elementari e medie) di Cison,
Miane e Follina, all’interno
della Rete per gli alunni
stranieri che ha sede a Pieve.
La preparazione della recita ha preso il
via a febbraio,
ma già da novembre i bambini si riunivano di pomeriggio per delle esperienze
creative e di animazione: una sorta di
Grest sotto la guida dei volontari. Obiettivo del “Paese delle meraviglie” era favorire l’integrazione culturale e le relazioni dei bambini stranieri di quelle scuole, oltre che insegnare a tutti la diversità dei doni che
si incontrano, nell’unica
prospettiva della pace.
Il progetto ha avuto come protagonisti inizial-
Daniele Favalessa, 20 anni, di Cison, in
servizio civile alla Caritas diocesana
mente 70 bambini extracomunitari provenienti prevalentemente da Miane, Cison, Follina e le loro frazioni; ma
per la giornata decisiva e per
la rappresentazione
teatrale sono
stati
coinvolti
250 bambini, italiani compresi.
Gli studenti hanno inventato una commedia, intitolata “Sheilam, figlia della pace”, che spiega con
semplicità e simpatia l’integrazione tra culture diverse per portare pace e unità
tra i popoli. Apprezzata protagonista dello spettacolo,
nei panni di Irene (ossia la
Pace), la volontaria Lorena
Volontari per
l’integrazione
degli stranieri
De Nardi. Sul palco con lei,
una danzatrice professionista; dietro le quinte, tecnici audioluci di esperienza:
anche loro volontari.
Daniele Favalessa, obiettore Caritas, ventenne
cisonese, ha vissuto tutta
l’iniziativa. Racconta: «I
bambini si sono impegnati
in una recita inventata da
loro, che portava la speranza di un futuro meno cupo». E testimonia: «Abbiamo assistito ad un’integrazione immediata tra i bambini, che si sono accettati
senza problemi o pregiudizi: in questo abbiamo raggiunto con soddisfazione il
nostro obiettivo. Unica cosa spiacevole doversi separare dalle nuove amicizie
che questo progetto ci ha
donato».
Con lui hanno collaborato all’iniziativa, oltre alle
insegnanti delle scuole
coinvolte, anche obiettori,
una ragazza in servizio civile ed altri giovani volontari della Caritas. A coordinare tutti l’operatore Caritas Gianluca Cariello.
A tutti è arrivato il ringraziamento commosso di
preside e insegnanti: “Tornate l’anno prossimo!”
Najwa Bounafaà
SANI E LONGEVI, HANNO PIÙ TEMPO LIBERO.
E LO DEDICANO AI NIPOTI
I supernonni veneti
I
n una società che invecchia sempre più
c’è uno spiraglio di luce con
una venatura di grigio: e tra
i numeri neri delle statistiche fa capolino il capo bigio
brillante del super nonno.
Già, se c’è un dato positivo
nei risultati delle varie indagini che appaiono di tanto in tanto sullo stato di salute della nostra società è
che sono ormai quasi del
tutto scomparsi i “vecchi”
di una volta. E un migliore
stato di salute, una cultura
più estesa e più varia, con i
nipoti con entrambi i genitori occupati, sono tra gli ingredienti del super nonno
moderno.
È quanto emerge anche
dall’indagine commissionata dalla sede regionale
veneta dell’Associazione
nazionale terza età attiva,
condotta dal sociologo Diego Cason coinvolgendo 615
giovani dai 6 ai 20 anni e 816
anziani dai 65 anni in su di
ben 156 comuni del Veneto.
Anziani: presenze importanti
Una prima riflessione: i
cambiamenti avvenuti negli ultimi anni, a livello
quantomeno di stato sociale, lavoro e sanità, hanno radicalmente modificato la
struttura sociale e i rapporti quantitativi tra le generazioni.
Gli adulti attivi dedicano
molto meno tempo ai figli e
ai genitori, mentre il tempo
libero dal lavoro a disposizione dell’anziano è cresciuto. Infatti, l’aspettativa
di vita dopo il pensionamento è cresciuta dai 7-10
anni del 1961 ai circa 18-22
anni nel 2001. E così in Veneto circa il 33% dei nonni
si prende cura dei nipoti. E
dunque nonostante la riduzione consistente dei giovani e lo sfilacciarsi delle relazioni familiari e parentali,
la relazione con gli anziani
registra anche notevoli fattori di rafforzamento. Gli
anziani danno di più di
quanto ricevono – anche in
termini di vil denaro – dalle altre generazioni: nel
2001 il trasferimento di denaro (prestiti, donazioni e
altro) è stato di circa 82 mila milioni di euro pari a quasi il 15% delle spese sostenute dalle famiglie.
Non accozzaglia
ma incontro
C
ompie nove edizioni “Ritmi e danze
dal mondo”. L’appuntamento si rinnova da venerdì 18 giugno a domenica 20: lo stadio di Giavera si trasformerà nuovamente in un caleidoscopio.
Arriveranno da ogni parte
del mondo. E potremo ammirare gruppi folcloristici,
ballare con sfilate e danze
tradizionali, partecipare e
imparare nei laboratori di
Altra Arte: danza etnica,
percussioni, ceramica, tessuto, trucco, giochi, maschere; visitare mostre di
oggetti e ammirare esposizioni di foto; emozionarci con spettacoli acrobatici internazionali; conoscere le mille esperienze di
volontariato trevigiano con
un occhio al sud del mondo che a Giavera si daranno convegno; assaggiare
nei tantissimi stand cucine e sapori da tutto il mondo. In regia e organizzazione la Caritas di Treviso,
le associazioni di stranieri, le cooperative, la par-
rocchia di Bavaria, la coneglianese associazione
Kilimandjaro e tanti altri.
Un caleidoscopio che però
non è un’accozzaglia. «Vogliamo avere – dicono gli
organizzatori – una manifestazione che sia il più
possibile inter-culturale, e
non solo multi-culturale.
Non basta mettere insieme in un unico spazio
gruppi provenienti da cul-
ture diverse: è necessario
anche favorirne l’incontro,
compreso quello con la
cultura originaria del posto in cui viviamo».
Informazioni: www.ritmiedanzedalmondo.it,
0422-419441, 320-0443516,
339-8479025.
Tommaso Bisagno
Il programma del fine settimana
Venerdì 18
Alle 20.30 “Affidando alla notte… i racconti della luna”, serata di griot
e cantastorie d’Africa e d’Italia che racconteranno attorno al fuoco a tutti gli spettatori storie dei loro paesi.
Sabato 19
Alle 14.30: apertura dei laboratori etnici (informazioni 0444-928923, 3280975970); alle 16: apertura del grande mercato etnico artigianale; alle 17
parata inaugurale dal municipio di Giavera con 500 artisti musicisti e gruppi etnici in sfilata, verso lo stadio; alle 18: spettacoli acrobatici e apertura stand gastronomici; alle 21: concerti di Barbapedana, Sabor de Tango,
Fanfara Brasileira, Pulse of Africa.
Domenica 20
Ore 10-13: laboratori etnici; alle 14.30: apertura del grande mercato etnico artigianale; alle 16: spettacoli circo, musica e capoeira. Apertura stand
gastronomici; alle 21: spettacolo “Radici 2” con Gualtiero Bertelli e la Compagnia delle acque, con ospiti Marco Paolini e Natalino Balasso. Biglietti in
prevendita sabato 19 dalle 18 a Giavera.
MUTUI A TASSO ZERO PER RISTRUTTURAZIONI
CENTRI PARROCCHIALI
La REGIONE VENETO, Assessorato alle Politiche Sociali e BANCA POPOLARE
ETICA scarl, hanno predisposto uno strumento destinato ad agevolare finanziariamente gli interventi di ristrutturazione e riadattamento di centri parrocchiali nell’ambito dei quali vengono svolte attività culturali per il tempo libero e la diffusione dello sport, destinate a contrastare fenomeni di emarginazione sociale, disagio e devianza di persone giovani e minorenni.
L’iniziativa mette a disposizione:
• linee di credito utilizzabili nella forma di mutui chirografari (massimo
€ 75.000) o ipotecari (massimo € 150.000). Tali linee di credito saranno
concesse ed erogate applicando un tasso di interesse pari a 0 (zero).
• attività di accompagnamento nell’analisi degli aspetti finanziari dei
progetti che le parrocchie vorranno presentare.
I beneficiari del contributo sono rappresentati dalle parrocchie in cui operano i centri parrocchiali, che realizzano attività relative alla diffusione dello
sport e alla promozione di attività culturali nel tempo libero (cinema, teatro,
musica e attività didattiche).
I progetti agevolabili devono riguardare investimenti di riadattamento e
riqualificazione di strutture già esistenti e di acquisto arredamento, attrezzature e strumenti didattici.
Verranno prese in considerazione richieste di intervento relative a progetti
già avviati o da avviare e le fatture relative alla fornitura di beni o servizi non
dovranno portare data antecedente il 01/01/2002 o successiva al
30/09/2004.
La documentazione dovrà essere consegnata, anche a mezzo posta
raccomandata, al seguente indirizzo: Ufficio Progetti di BANCA POPOLARE
ETICA - Vicolo Ponte Molino, 9 - 35137 (Padova).
Le richieste potranno essere presentate dal 28/06/2004 al 31/07/2004 e
saranno ammesse al finanziamento seguendo l’ordine di ricezione delle
stesse fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Per richieste di informazioni contattare l’Ufficio Progetti di BANCA POPOLARE
ETICA al seguente n. tel. 049.8771186 oppure all’indirizzo di posta elettronica:
[email protected]
e
L’AZiON
U
n nuovo modello
di sviluppo fondato sulla qualità, e la necessità di “agganciare” le imprese trevigiane al processo di mondializzazione dell’economia. Sono queste le due
priorità del sistema economico trevigiano, balzate in
primo piano all’assemblea
dei Giovani imprenditori di
Unindustria, la scorsa settimana.
È toccato alla presidente
Katia Da Ros presentare all’assemblea il “manifesto” –
ovvero l’impegno programmatico – con il quale i giovani industriali trevigiani intendono affrontare il futuro. Emblematico il titolo del
manifesto: “Dalla fabbrica
all’industria, crescere, innovare, andare per il mondo”.
E da qui partiamo per un
“giro d’orizzonte” con Da
Ros. Sul tappeto problematiche toste.
È d’obbligo iniziare
con una valutazione
sul momento economico che sta vivendo
la Marca. C’è incertezza, ma anche spazio alla speranza...
«È un momento, quello
che stiamo vivendo, che
molti leggono come declino. Ma noi certamente no:
vogliamo leggerlo come un
momento di trasformazione, perché il modello di svi-
Economia
Domenica 20 giugno 2004
Così Katia Da Ros (Giovani industriali Treviso)
Nuovo sviluppo?
Nuove regole...
luppo economico sulla base
del quale è cresciuta l’economia trevigiana era quello
degli anni Settanta, ed ha esaurito le sue premesse
(gran quantità di manodopera, un territorio sostanzialmente vergine, un quadro nazionale favorevole,
con una moneta che non era sicuramente forte e che
quindi agevolava le esportazioni). Oggi tutto questo
viene a mancare, e in una
regione in cui non meno
che altrove non esiste più
alcun isolamento dal resto
del mondo. Il processo di
globalizzazione ha azzerato tutto ciò. Quindi cambiano radicalmente le regole
del gioco: io credo che i dati economici di oggi riflettano proprio questo momento che non è affatto di
crisi, bensì di passaggio, di
transizione verso uno scenario completamente nuovo».
Dunque, nuove pre-
messe, ma anche
nuove sfide.
«Beh, tutte le cose possono essere lette in una duplice ottica».
Ma allora, secondo
lei, quali possono essere le mosse vincenti dell’impresa trevigiana in questo momento?
«Quello che devono fare
i giovani imprenditori è di
essere attenti ad ogni aspetto dell’azienda, quindi
all’innovazione, il che significa – ancora –: qualsiasi funzione all’interno dell’azienda deve fare un passo avanti, quindi bisogna
porre attenzione, quasi in
modo ossessivo, al cliente.
Non ci si può più fermare alle parole, bisogna tradurre
questi impegni in realtà».
Innovazione come parola d’ordine, allora,
quindi anche impegno
nella ricerca.
«È fuor di dubbio. L’in-
novazione non riguarda solamente il prodotto, ma anche il servizio, perciò bisognerà veramente “diventare un po’ più bravi” in tutto!».
Un salto di
qualità
complessivo...
«Esatto, è
così».
E riguardo
al problema, non
da poco,
del “salto
generazionale”, della successione nell’azienda,
qual è il suo giudizio?
«Viene sentito un po’ di
più a Nord-Est perché i dati dicono che qui ci sono
duecentomila aziende su ottocentomila in tutt’Italia che
vivono questo fenomeno.
Direi che ora il problema è
un po’ più forte perché, unitamente al fatto che passare la leadership non è mai
facile, lo stiamo facendo in
un momento in cui c’è
un’incertezza più generale.
Però, credo che ci siano
strumenti che una volta
non esistevano. Comunque
bisogna anche fare sempre
affidamento sull’intelligenza delle persone, e di chi lascia e di chi subentra. Vedo
tanti giovani in gamba, sono fiduciosa. Oggi sicuramente si vivono stimoli me-
no forti che nel passato, magari lo stimolo è cercare di
fare meglio del padre. Già
alla base le premesse sono
ben diverse, tuttavia, indipendentemente da ciò, per
coloro che desiderano fare
di più oggi non mancano
mezzi e prospettive».
Impresa e lavoro. C’è
allarme, tra le forze
sindacali, ma pure tra
le imprese, per il momento che viene giudicato difficile. Qual è
il suo punto di vista,
e quali prospettive
scorge?
«Il tipo di trasformazione
economica che
stiamo vivendo
farà sì che dovremo fare “un po’
meno fabbrica” e
più industria. E
più industria vuol
dire anche, in
un’ampia accezione del termine, più servizi al
suo interno. Non
dovremo più fare
Katia Da Ros solamente semplice trasformazione materiale, ma anche
più trasformazione “immateriale”, e questo vuol dire
che con il tempo i nostri lavoratori magari dovranno
specializzarsi, in qualcosa
che non sia sola fabbrica, e
che sia servizio. E devo dire che in quest’ambito i servizi alla persona avranno un
ruolo fondamentale».
Una sorta di “terzo
settore”...
«Certo, è proprio così.
Più passa il tempo, più tale
svolta diventerà indispensabile. C’è una sequenza di
nuovi spazi, nuove possibilità che andranno ad aprirsi, a vecchi e nuovi lavoratori. A medio-lungo termine, pertanto, non scorgo una situazione preoccupante».
Valerio Cupidi
IL “MANIFESTO”
«C
rescere
non significa perdersi. Significa
trasformarsi.
Identità non
significa rimanere identici. Significa mantenere una consapevolezza del proprio
percorso.
Ebbene, trasformarci con consapevolezza e con coraggio rappresenta esattamente ciò che siamo chiamati a fare».
Sta in queste espressioni – con le quali ha concluso il
suo intervento all’assemblea dei Giovani industriali di Treviso (nella foto) – il “senso profondo” del messaggio con
il quale la presidente Katia Da Ros ha presentato il “manifesto” programmatico per il tempo a venire. Emblematico
il titolo “Dalla fabbrica all’industria, crescere, innovare, andare per il mondo”.
«Un impegno non solo per il rinnovamento delle proprie imprese ma anche per la modernizzazione del territorio, in grado di conciliare una nuova fase di sviluppo qualitativo e la tutela di quella coesione sociale che ha rappresentato negli anni il punto di forza della comunità trevigiana».
E ancora: «Coloro che oggi sono i giovani imprenditori hanno di fronte a sé la “missione storica” di spostare i
confini culturali, tecnici e geografici di un sistema produttivo costituito in larga parte da piccole e medie imprese».
9
PREZZI
Cereali (alla tonnellata + Iva)
Frumento tenero nazionale
Fino nq
Buono mercantile nq
Granoturco in granella nazionale (umidità 14%)
Ibrido giallo Veneto da 156,00 a 158,00
Ibrido giallo Friuli 154,00 a 155,00
Estero giallo tenero
Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.)
nq
Semi oleosi
Seme di soia nazionale (um. 14% - imp.
2%) da 295,00 a 300,00
Prodotti della macinazione
Prodotti del grano tenero
a) farine con caratteristiche di legge:
tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7) da 305,00
a 310,00
tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9) da 300,00
a 305,00
b) farine da pasticceria da 464,00 a
474,00
Prodotti del granoturco (franco partenza - imballato)
farina bianca granita da 385,00 a 390,00
farina gialla nostrana (nazionale) da
285,00 a 290,00
spezzato di granoturco degerminato tenero da 222,00 a 224,00
Vini (alla produzione, lire
per ettogrado)
Merlot del Veneto gr. 10-12 da 3,60 a
4,40
Merlot colli trevigiani gr. 10,5/12,5 da
4,60 a 5,30
Cabernet del Veneto gr. 11-13 da 3,80
a 6,50
Raboso rosso del Veneto gr. 9-11 da 4,00
a 4,50
Verduzzo del Veneto gr. 10/12 da 4,50
a 4,80
Pinot bianco del Veneto gr. 9,5-12,5 da
5,60 a 6,60
Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5 da
12,30 a 13,00
Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5 da
5,50 a 6,50
Prosecco colli trevigiani gr. 9,5-10,5 da
10,80 a 11,80
Prodotti avicoli - conigli pollame
Uova fresche di gallina (100 pezzi)
cat. L grammi 63/73 a 7,20
cat. M grammi 53/63 a 6,80
Pulcini da carne maschi (cadauno) da
0,43 a 0,45
Pulcini femmine per uova (cadauno) da
0,56 a 0,60
(prezzi al chilogrammo)
Polli allevamento intensivo a terra a pigmentazione gialla
- leggeri da 1,07 a 1,09
- pesanti da 1,06 a 1,08
Galline allevamento intensivo a terra
- medie da 0,04 a 0,06
- pesanti da 0,13 a 0,18
Galline allevamento intensivo in batteria
- medie da 0,03 a 0,05
Anatre mute femmine da 1,68 a 1,72
Faraone all. tradizionale “di voliera” da
1,86 a 1,90
Tacchini pesanti
- femmine da 0,94 a 0,96
- maschi da 1,12 a 1,14
Galletti
- polli a collo nudo da 1,20 a 1,30
- galletti livornesi da 1,88 a 1,92
Conigli
- oltre kg. 2,5 da 1,50 a 1,56
Bestiame suino (prezzi al chilogrammo)
Grassi da kg. 90-115 fino a 1,31
Grassi da kg. 145-160 fino a 1,28
Oltre 180 kg. fino a 1,16
Magroni da kg. 40 fino a 1,95
Magroni da kg. 50 fino a 1,86
Magroni da kg. 65 fino a 1,73
Lattonzoli da kg. 25 fino a 2,40
Lattonzoli da kg. 30 fino a 2,12
Prezzi aggiornati a martedì
15 giugno 2004
e
L’AZiON
ASSEMBLEA DIOCESANA
Giovedì 24 alle 20.30 in Seminario a Vittorio Veneto
apertura missionaria e di
collegamento con le altre
realtà: con la diocesi, verso
l’alto, con le parrocchie del
medesimo territorio, all’intorno, e
con le famiglie, verso il
basso.
Il paragrafo finale
della nota
dei vescovi
sembra scritto apposta
per dare il
via alla nostra partenza. È intitolato: “Una casa
aperta alla speranza”, la casa è la parrocchia e le ultime parole del testo affermano: «È Dio il fondamento della nostra speranza e anche del nostro impegno a rinnovare la parrocchia, perché possa testimoniare e sappia diffondere la speranza cristiana
nella vita quotidiana». La
speranza alla quale la comunità dei credenti fa riferimento non è semplicemente lo sforzo di guardare alla realtà con sguardo
ottimistico; il dirsi l’un l’altro: “Avanti, non bisogna
fermarsi, vedrete che ce la
faremo”. La nostra è “la
speranza che non delude”,
come scrive san Paolo e co-
me ricordano i vescovi,
“perché la speranza cristiana ha questo di caratteristico: essere speranza
di Dio”. E se di Dio, non
ferma
lo
sguardo al
semplice orizzonte terreno, ma lo
sorpassa verso l’eterno.
Non per evadere
dal
mondo, ma
per indicare
un approdo
sicuro e definitivo. Che
sia necessario spingere la speranza fino a questo traguardo ultimo appare oggi urgente,
perché molti, anche tra i fedeli delle nostre comunità,
hanno lo sguardo miope
che non riesce più a guardare lontano.
Ecco, su queste cose
cercheremo di parlare insieme e di metterci d’accordo in modo da poter poi
stendere il nostro Piano
pastorale, innanzitutto per
il prossimo anno, ma anche
per il triennio, almeno come direzione da seguire, aspettando anche dagli avvenimenti che verranno ulteriore indicazione per continuare il cammino. (GpM)
SPECCHIO DI FEDE VIVA
di cuore» (Matteo 11, 29).
La lettura di questo testo,
tradotto e commentato con
eleganza e stile scorrevole
da don Alessio Magoga, giovane docente del nostro Studio teologico diocesano che
si è specializzato a Milano
proprio con una ricerca su
Ruperto, sorprende per la vivezza di un’esperienza dello
Spirito che interroga il nostro essere credenti oggi e
offre chiavi credibili di sapienza umana e cristiana: vivamente consigliato a chi desidera approfondire la spiritualità cristiana confrontandosi con un maestro di teologia solida e riconosciuta.
Don Michele Favret
Un Piano per ripartire
dalla speranza
L’
assemblea diocesana di programmazione
pastorale ci sarà anche
quest’anno, nonostante
qualche ritardo più che
comprensibile se si pensa
che il vescovo Giuseppe è
tra noi da poco più di quattro mesi. Si terrà giovedì
24 giugno alle 20.30 in Seminario. Tutte le forze attive delle parrocchie sono
chiamate a raccolta per
concordare la strada da
percorrere il prossimo anno, ma non solo.
Sarà un’assemblea con
qualche tentativo di rinnovamento della formula:
non sarà presentato un Piano bell’e confezionato, ma
soltanto possibili piste di
impegno sulle quali tutti
sono invitati a pronunciarsi.
L’idea generatrice del
Piano dovrebbe essere la
speranza. Perché orientarsi verso di essa? Per vari
motivi: la speranza sarà il
tema del convegno nazionale che si
terrà a metà
decennio
(2006) a Verona, “Annunciare Cristo risorto speranza del mondo”, inoltre il
MISSIONI / A VAN DEJES
Il progetto albanese
di suor Marisa
Suor Marisa Gobbo, di
Camino di Oderzo, si trova
in Albania già da dieci anni. Vive in una comunità di
suore Dorotee a Vau Dejes,
un paese dove non c’è né parroco né chiesa. Si dedica soprattutto all’insegnamento
e all’accoglienza. È in contatto con alcune parrocchie
e con la Caritas della nostra
diocesi nel tentativo di riuscire a creare qualche struttura per la parrocchia.
C
arissimi amici che
collaborate al giornale L’Azione, di cuore vi
ringrazio del conforto e dell’incoraggiamento a bene
operare che viene dal vostro giornale.
Quanti spunti di riflessione e contemplazione dagli articoli del primo piano!
L’attualità, pur diversa in Albania, si avvia a diventare
sempre più uniforme nel
mondo della globalizzazione.
Per questo è importante che
accanto a modelli di vita negativi che vengono dall’Occidente (è inevitabile!) ci vengano tanti esempi positivi
che ci incoraggino ad essere
pionieri del bene anche là dove non ci sono le condizioni
per incarnare il Vangelo nella vita sociale.
tema della speranza sembra quasi scaturire spontaneamente dal nostro percorso triennale che si chiude quest’anno e che ha avuto come centro la contemplazione del volto di
Cristo che nella sua ultima
e permanente forma è
quello del risorto; infine, la
speranza, nel tempo che viviamo, sembra ciò di cui il
mondo ha particolarmente bisogno e che la Chiesa
Noi Dorotee operiamo
nel campo dell’educazione
con interventi nella scuola
pubblica, oltre che con opere della Chiesa.
Nella foto una iniziativa
degli “ambasciatori di pace” che hanno prodotto un
calendario con messaggi di
pace. Questo calendario è
stato dato in premio ai
bambini che si sono distinti per bontà: i poveri sopportando con dignità e responsabilità la loro condizione; i benestanti mostrandosi accoglienti e generosi con i compagni. E la
pace del Risorto sia con tutti noi!
Suor Marisa
Vau-Dejes - Albania
Alcuni
bambini della
parrocchia
albanese Van
Dejes
“ambasciatori
di pace” con
il loro
calendario
è chiamata ad annunciare.
Il nostro Piano pastorale dovrà, poi, necessariamente fare riferimento alla “Nota pastorale” che i vescovi hanno pubblicato
proprio in questi giorni e
che ha per titolo “Il volto
missionario delle parrocchie in un mondo che cambia”. La parrocchia resta
un elemento ineliminabile,
ma anche bisognoso di rinnovamento, soprattutto di
La speranza
sarà il tema
del convegno
nazionale che
si terrà a metà
decennio
Libro di don Magoga
sul monaco Ruperto
«C
ome mi apparve
il volto (di Cristo)? La lingua umana non
può descriverlo con semplici parole. Dirò soltanto che
in quel breve momento ho
sperimentato quanto sia vero ciò che egli stesso dice:
Imparate da me che sono mite ed umile di cuore…» (De
gloria et honore, XIII: Visione prima).
Ruperto di Deutz, monaco benedettino del XII secolo, è una delle figure più significative del suo tempo. I libri XII e XIII del De gloria et
honore Filii Hominis – un
commento ad alcune parti
del vangelo secondo Matteo
– rappresentano una prospettiva qualificata per comprendere la sua vicenda spirituale e teologica. Il libro XII
è interamente dedicato al
racconto autobiografico. Ru-
perto vi narra alcune delle
sue visiones ed offre una testimonianza – per nulla ovvia – della spiritualità medievale, carica di fiducia e di
trasporto per Cristo. Il libro
XIII ha un taglio più speculativo e argomenta le ragioni della volontà “buona” di
Dio, il quale sin dagli inizi ha
pensato l’incarnazione del Figlio per la salvezza degli uomini. Dai due
testi emerge
un’esperienza
di fede viva e
liberante, che
permette a
Ruperto di riconoscere in
modo del
tutto personale i tratti
di
Gesù
Cristo «mite e umile
ALESSIO MAGOGA, Ruperto
di Deutz “Mite
ed umile di cuore”. I libri XII e
XIII del “De gloria et honore Filii
hominis. Super
Matthaeum” (testo latino a fronte);
Glossa Editrice, Milano 2004, 290 pagine.
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 20 giugno 2004
11
Spazioratorio
Un animatore
... in crisi
P
aolo è arrivato ad
un punto critico
nella sua appassionata vita di animatore.
Si sente vecchio e stanco (… e non solo perché,
diversamente dalle altre
volte, è arrivato clamorosamente ultimo nella scalata
alla cima del Cavallo), lontano dal mondo dei ragazzi,
di cui da un po’ di tempo fa
fatica a gustarne l’euforia,
a condividerne la passione:
insulse gli risultano le discussioni, banali le animazioni di gruppo, minestrina
riscaldata i discorsi del
“don”, insignificante il campo scuola, cianfrusaglia la
festa in oratorio.
E poi ce n’è sempre una
nuova: mai un momento
per fermarsi, per gustare
un po’ di gloria. Dopo la festa, la raccolta del ferro e
della carta, il mercatino, l’uscita sulla neve, la gita a
Gardaland, il corso di chitarra, il consiglio direttivo,
il recital... per una nuova festa.
E mai un grazie: oh sì,
tutti col sorriso da un orecchio all’altro, le strette di
mano, le pacche sulla spalla, ma… tutti a un chilometro da quella riconoscenza
che è condivisione, da quel
grazie che ti toglie il dubbio di essere solo un povero “fesso” tra tanti furbi.
Mai una volta che si possa stare semplicemente dalla parte degli utenti. Mai
tempo da dedicare alle amicizie oltre a vaghi ritagli
dopo comatose riunioni dei
soliti tre gatti persi in nostalgie ammuffite.
S
Tempo di Grest, tempo pieno
all’oratorio. Una testimonianza
e una considerazione dedicata
a tutti i nostri animatori
Paolo in oratorio non è
più quello di un tempo. Si
sente ipocrita: ora la distanza tra i bei discorsi da
segretario dell’Onu nei lavori di gruppo con gli adolescenti e la mediocrità di
una vita fatta di compromessi da piccolo cabotaggio, senza essenzialità, senza meta, senza slancio autentico, con Dio immancabilmente in panchina, gli è
diventata insopportabile,
anzi troppo pesante. Si sente indegno di un Vangelo,
di cui conosce niente più
che qualche frase ad effetto, che sempre più spesso si
vergogna a citare e che dentro la sua vita non ci entra
più neanche a spingerlo in
quattro.
Una volta non era così,
ai bei tempi non gli faceva
problema, non lo impressionava: il mondo scoppiettante del circolo, la passione di fare qualcosa di buono, l’euforia per i ragazzini,
le sere in compagnia sul
cancello erano una motivazione sufficiente per starci
e lavorarci.
Adesso le cose sono
cambiate. E giustamente.
Paolo se ne rende conto. La
scelta è inevitabile: o starci
dentro e starci fino in fondo
o gettare la spugna e anda-
ta crescendo in tutti la necessità di poter fruire di
spazi di qualità nei nostri ambienti
di vita. Spazi dove ci si senta a proprio agio nel muoversi, nel vivere,
nel far correre, giocare e camminare i nostri bambini, i nostri anziani, senza pericoli, nel verde, in
una dimensione in cui anche lo
spirito possa vivere la sua parte.
È un’esigenza che mette in rilievo un atteggiamento critico verso i risultati dello sviluppo delle
nostre città. È sotto gli occhi di
tutti la mancanza di queste qualità, di un disegno armonico della città laddove non si riferisca alla parte storica, tanto che vi è una tendenza attuale di preferire idee, forme e aspetti che ad essa
si richiamino.
Gli architetti italiani hanno concordato con la rivista “Chiesa Oggi” di promuovere un’azione dimostrativa sulle possibilità di ri-
re in qualche angolo del
mondo a ridisegnare la proprio autenticità.
È una decisione difficile,
dura.
Dura perché fuori c’è il
buio e dentro tutto sommato qualche sprazzo di luce esiste. Difficile perché comunque quello è il suo
mondo. Difficile perché costa essere tutto d’un pezzo,
costa vivere da protagonista e non da parassita, come
quei nonni di vent’anni che
al bar del circolo si accontentano di estenuanti partite sull’ultimo videogioco arrivato.
… La crisi dell’animatore
Nella storia di un animatore deve arrivare prima o
poi questo momento di crisi. Se si considera l’animazione qualcosa di più che
un’avventura passeggera,
di un divertente modo di
trascorrere una decina di
giorni al campo
scuola, ma uno stile di vita, un modo
appassionante per
esprimere il proprio essere cristiani, o per dirla
con una parola
grossa, una vocazione, allora anche qui si deve imparare a cogliere
ciò che deve essere prioritario, ciò che deve orientare il proprio lavoro e… tutto il resto. Il divertirsi facendo divertire, stare con i
piccoli perché è meglio che
stare con nessuno, partecipare a riunioni e ritiri per
sentire di essere qualcuno,
non coincide con ciò che
deve essere fondamentale.
Prima (ma il quando non è
importante) ci deve essere
una scelta, una decisione:
quella di voler esprimere in
quel modo la propria fede,
il proprio essere credente,
il meglio della propria umanità. Prima ci deve essere l’ardente desiderio di stare dalla parte di Gesù, dalla parte dei piccoli, dalla
parte degli ultimi. Prima ci
deve essere la voglia di puntare in alto, alla ricerca dell’autenticità di un essere
per gli altri senza compromessi, senza meschinità.
Certo, tutto questo non
può essere il biglietto delle
credenziali di tutti coloro
che si propongono per fare
gli animatori. Questo è l’esito di un lungo cammino
che spesso comincia proprio tra il caos di un grest o
le nottate di un camposcuola. Questa è la meta
che prima o poi tutti quelli
che lavorano nell’oratorio e
nel circolo devono imparare a condividere e cercare.
Animatori non si nasce,
animatori si diventa con la
formazione personale a più
livelli e con l’apprendimento di tecniche specifiche.
L’ESPERIENZA DI UN PARROCO
Oratorio e parrocchia
oratorio e famiglia
ratorio e parrocchia, oratorio e fa-
miglia.
Con questi due punti
di riferimento l’oratorio
può rispondere degnamente alla sua finalità ed
essere luogo accogliente
e significativo per giovani e ragazzi.
La parrocchia con la
sua identità di “luogo” di
formazione cristiana e umana ha bisogno di modalità speciali
per accogliere
e sostenere
un’età speciale
come quella
degli adolescenti e dei
giovani che,
per schemi naturali, cominciano a lasciare la famiglia per un’esperienza di crescita personale e individuale confrontata con il gruppo.
L’oratorio della parrocchia diventa per questo l’ambiente più frequentato della comunità,
molto più della chiesa.
Questo tuttavia non esclude la presenza della
famiglia che, prima di ogni altra realtà, deve creare e gestire
l’attività dell’oratorio perché questo
sia sempre aperto
ai tempi e alle necessità dei figli.
Diversamente
sarebbe funzionale
solo come casa della dottrina o per un
ser vizio a gruppi
UN PREMIO NAZIONALE
DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI
qualificazione di una parte significativa delle nostre città,
come il sagrato.
Ne è nato il premio nazionale di idee aperto a tutti gli
iscritti, siano essi
architetti, pianificatori o paesaggisti. Una vasta e articolata operazione culturale che
propone l’attivazione di nuove energie creative, per un ripensamento sulla storia passata, moderna o contemporanea dei nostri
paesi e delle nostre città. Anche
la formula che prevede l’utilizzo di
rappresentazioni di tipo virtuale
ed informatico rappresenta una
proposta di nuovi percorsi di informazione, di visualizzazione e di
dimostrazione dei progetti, per
cui tutte le operazioni verranno
formalizzate avvalendosi esclusivamente dell’ausilio di sistemi te-
più o meno parrocchiali.
A questo punto le famiglie si devono organizzare perché l’accoglienza
risponda al tempo libero
dei ragazzi tenendo in attività le strutture perché
momenti di svago, di socialità, di cultura e di esperienze religiose possano esaudire la passione
di tutti.
Ci vogliono famiglie,
genitori attenti
e disponibili,
capaci di organizzare servizi
con tempestività e soprattutto con costanza, secondo le caratteristiche proprie
degli oratori.
L’esperienza mi dice che
alcune parrocchie hanno
strutture disponibili, ma
non hanno un prete che
possa farle funzionare in
prima persona perché oberato dal ser vizio alla
parrocchia e perché avanzato in età.
L’esperienza mi dice
che le famiglie, i genitori
soprattutto giovani, vogliono l’oratorio, ma faticano ad offrire per esso
un servizio costante.
L’esperienza mi dice
che tanti giovani e ragazzi rifiutano ambienti pubblici e sognano un luogo
dove possono respirare e
portare ossigeno ad una
vita che troppe volte
soffoca i loro desideri di
vera libertà.
Don Mario Fabbro
Le famiglie,
chiamate ad
offrire un
servizio
costante
riconosciuta da tutte le nazioni. A questo proposito, riconoscendo che questo aspetto ha importanza e valore
sociale, la Comunità europea ha votato un’apposita risoluzione nel 2001, il Consiglio
dei ministri ha approvato una legge per la qualità dell’architettura
attualmente all’esame del Parlamento e la nostra Regione ha intenzione di dotarsi di una propria
legge in tema.
Alla fine il premio non consisterà in denaro ma in una pubblicazione delle idee progettuali tramite siti internet dedicati, inserimento in riviste di settore diffuse
a livello nazionale ed esposizione
in una o più mostre multimediali
di livello nazionale e perché no,
se ci sarà l’opportunità, anche in
Sagrati più belli
lematici. Un’anticipazione di un
futuro ormai imminente in cui dalla matita e dai colori si passerà ai
video tridimensionali, alle immagini fotorealistiche alla dimostrazione degli ambienti progettati in
movimento a seconda della posizione del cittadino.
Si tratta di un’iniziativa che trova origine in un progetto di proposta di modi per promuovere una cultura della qualità della forma e dell’organizzazione funzionale e sostenibile del nostro paesaggio urbano e rurale, risorsa
importantissima dei nostri luoghi,
O
alcune mondiali.
Il tema del sagrato sarà dunque una particolare riflessione
che permetterà di legare e contestualizzare il legame spaziale che
lega l’esperienza del rito religioso
e dei valori che sottende col contesto spaziale della vita comune
di ogni giorno.
Il bando verrà pubblicato sul
sito dell’Ordine degli architetti,
pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Treviso.
12
AZIONE CATTOLICA / “PEREGRINATIO MARIAE”,
L’EFFIGE DELLA MADONNA DI LORETO A CODOGNÈ
Tra le dimore degli uomini
È
cominciato nel settembre scorso il cammino della statua della Madonna di Loreto verso la
nostra diocesi. Per iniziativa dell’Azione cattolica nazionale, in
preparazione al grande pellegrinaggio di tutta l’associazione
a Loreto del prossimo settembre ,“Colei che è stata dimora di
Dio, passa tra le dimore degli
uomini”. Il peregrinare della statua è un invito alla preghiera, ma
anche un darsi appuntamento al
grande incontro nazionale,
quando “nella sua casa di Loreto” il Papa beatificherà, tra gli altri, Alberto Marvelli giovane
Ad accoglierla, alle 15, una
delegazione di avieri (di cui è la
protettrice) e i bambini, tanti e
da tutta la diocesi, che nell’indirizzo di saluto hanno chiesto la
sua protezione di “mamma vigile e premurosa” e hanno adornato con innumerevoli fiori l’altare a lei dedicato.
Durante l’intero pomeriggio,
entrando nella chiesa nuova di
Codognè, era chiara la percezione del “grande evento”. E così è stato anche per la Messa
presieduta dal Vescovo, alla quale erano presenti, tra gli altri, l’Unitalsi diocesana, l’Apostolato
della preghiera e gli adulti della
dell’Azione cattolica di Rimini.
La Vergine di Loreto, nel suo
passare da una diocesi all’altra,
raccoglie le preghiere di ciascuno e in qualche caso fa visita a quanti sono impossibilitati
a muoversi per incontrarla.
L’Azione cattolica di Vittorio
Veneto ha ricevuto l’effige nella
mattina del 9 giugno dall’Ac diocesana di Padova che l’aveva custodita nel santuario della Madonna della Salute di Piove di
Sacco.
Terza Età dell’Azione cattolica.
Ancora tanta gente si è radunata per la veglia della sera, che
prevedeva anche la processione
con il Rosario meditato. Durante la liturgia è stata proposta una riflessione partendo dagli aspetti ordinari e straordinari di
quella “casa di Nazaret”, ora
conservata a Loreto, abitata da
una famiglia che è nella storia
della Chiesa modello per tutte
le famiglie.
Durante la giornata e fino a
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 20 giugno 2004
mezzanotte è
stato continuo il
fluire di gente
che recitava una preghiera,
accendeva un
cero, “toccava”,
quasi una carezza, la statua.
In tanti hanno
scritto una propria intenzione
di preghiera, la richiesta d’intercessione a Maria per la propria vita, i propri cari, la propria
famiglia.
Nella giornata successiva la
statua è stata portata nella casa
di riposo di Vazzola, per incontrare simbolicamente tutte le
persone impossibilitate a muoversi verso Codognè.
Fino a venerdì pomeriggio,
durante i tre giorni di permanenza, tante sono state le mamme con i figli, ma anche gli uomini che tornando dal lavoro si
fermavano in chiesa per un momento personale di preghiera,
tanto da far dire al parroco “questi giorni sono stati per la nostra
comunità come una missione”.
È stato bello e importante vivere e scoprire l’impegno, la partecipazione e il coinvolgimento
dell’intera comunità parrocchiale e civile. Il Consiglio pastorale, l’Azione cattolica parrocchiale, gli Avieri, gli Alpini, la
Protezione civile, le forze dell’ordine hanno sentito la responsabilità di un momento
“grande” di fede.
Ed è stata davvero tanta la
“grazia” che il passaggio del-
l’effige della Madonna di Loreto ha regalato, non solo alla comunità parrocchiale di Codognè, ma all’intera diocesi.
Quando, la cinquantina di amici dell’Ac di Vicenza, venuti
per portare l’effige nella loro
diocesi presso il santuario di
Chiampo, hanno trovato ancora molte persone in preghiera
che hanno salutato la partenza
dell’immagine
di Maria.
L’appuntamento è ora a
Loreto, dal 3 al 5
settembre, dove
tutta l’Azione
cattolica e quanti altri vorranno
unirsi, farà casa presso la “Sua
casa”.
I 250 posti riservati alla nostra diocesi sono in gran parte
occupati, ma vorremo che ancora altri adulti, giovani e ragazzi, iscritti e non, sentissero
forte il richiamo a “ricambiare”
la visita della Vergine di Loreto
e a partecipare ad un evento unico che avrà il suo culmine, dopo il sabato dedicato ai settori
in luoghi diversi, nella giornata
di domenica e nell’incontro di
tutta l’associazione con il Santo
Padre.
Diego Grando
IL GIORNO DOPO
LA TAPPA A VAZZOLA
Gli Avieri e
la loro patrona
T
anta gente di Vazzola, tanti fedeli venuti da fuori, una commossa partecipazione degli anziani ospiti della casa
“Mozzetti” e il coinvolgimento solenne degli Avieri.
La “Peregrinatio Mariae” giovedì scorso
ha toccato anche la parrocchia di Vazzola.
La statua della Madonna di Loreto è stata
accolta nella cappella della casa di soggiorno “F.lli Mozzetti”, offrendo un’occasione d’intensa preghiera per molti. Per tutta la mattinata ospiti della casa e fedeli hanno potuto raccogliersi in preghiera. Nel
primo pomeriggio c’è stato un momento di
preghiera per i bambini delle elementari,
cui ha fatto seguito la celebrazione della
messa.
Tra i più coinvolti certamente gli aderenti alla sezione Avieri di Vazzola, che hanno curato la parte ufficiale delle celebrazioni intervenendo in divisa, per esprimere tutta la loro devozione nei confronti della loro patrona.
Alla speciale giornata di fede per la comunità vazzolese sono intervenuti anche il
sindaco uscente Giorgio Bressan e il presidente di casa “Mozzetti” Maurizio Bonotto
(nei giorni successivi eletto sindaco, ndr).
L’invito del Papa
i aspetto a Loreto!
So che che sarete in
tanti, spiritualmente tutti”. È rivolto anche a chi
non è di Azione cattolica.
Sarà un’occasione speciale per ritrovarci come associazione ma soprattutto come Chiesa. Vi aspettiamo. pe infromazioni e
iscrizioni; Ufficio diocesano Azione Cattolica, tel.
0438. 940370.
“V
www.sovvenire.it
LA TUA VOGLIA DI
AIUTARE GLI ALTRI NON
ANDRÀ IN PENSIONE.
FIRMA IL MODELLO CUD PER DESTINARE
L’OTTO PER MILLE ALLA CHIESA CATTOLICA.
Cei Conferenza Episcopale Italiana
I contribuenti che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi, possono partecipare comunque alla
scelta dell’Otto per mille con il loro modello CUD. Basta firmare nella casella Chiesa Cattolica e poi in fondo al
modello; chiudere il CUD in una busta bianca indicando sopra cognome, nome e DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF
Chiesa cattolica
codice fiscale e la dicitura “Scelta per la destinazione dell’Otto per mille dell’Irpef
Anno 2004”. Consegnare entro il 31 luglio alla posta o in banca. Informazioni per la
firma sul modello CUD si possono avere telefonando al Numero Verde 800.348.348. Sulla tua dichiarazione dei redditi o sul modello CUD
e
L’AZiON
Chiesa
Domenica 20 giugno 2004
13
L’AGENDA
del Vescovo
LE PAROLE DEL PAPA ALL’ANGELUS
NELLA FESTA DEL CORPUS DOMINI
C
ome può oggi un
cristiano camminare con sicurezza sulle strade del mondo? Da chi può trarre la
forza per affrontare la
cultura dominante, lontana dal Vangelo? Giovanni Paolo II ha dato una sua risposta domenica scorsa, nella festa del
Corpus Domini, rivolgendosi, prima della recita dell’Angelus, ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. «L’Eucarestia - ha detto il Papa sta al centro della vita
della Chiesa. In essa Cristo si offre al Padre per
noi, rendendoci partecipi del suo stesso sacrificio, e a tutti si dona come Pane di vita, per il
nostro cammino sulle
strade del mondo».
La solennità del Corpo
e del Sangue di Cristo è
stata al centro della riflessione spirituale del
Santo Padre, incentrata
sul sacramento «nel quale Gesù ha lasciato il vivo memoriale della sua
Pasqua, evento centrale
nella storia dell’umanità». La ricorrenza liturgica ha offerto al Pa-
educatori del Seminario. Alle 20.30 incontra il Centro diocesano vocazioni in Seminario.
Al centro della vita
pa l’occasione di ricordare la bellezza di tante
manifestazioni in omaggio all’Eucarestia, dove
«i fedeli si stringono intorno al Santissimo Sacramento per adorarlo,
lo accompagnano in processione per le strade, e-
sprimono
con tanti segni di devozione la fede in Cristo vivo e la gioia per la sua
presenza».
Sempre riferendosi al
contenuto e al significa-
NOMINE: Silvestrini,
cappellano di sua Santità
D
a Roma è giunta la notizia che don Emilio Silvestrini, originario della diocesi
vittoriese, è stato nominato cappellano di Sua
Santità.
to della festa, Giovanni
Paolo II ha ripetuto l’annuncio di ciò che sarà
celebrato nella Chiesa a
livello universale. Nel
prossimo mese di ottobre, in coincidenza con il
Congresso Eucaristico
internazionale di Guadalajara nel Messico, avrà inizio uno speciale
“Anno dell’Eucarestia”,
che terminerà nell’ottobre 2005 con l’Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, il cui
tema sarà appunto:
"L’Eucarestia fonte e
culmine della vita e della missione della Chiesa
".
In questo anno particolare, che si pone nel quadro del progetto pastorale, nel quale il Pontefice ha invitato i cristiani
a "ripartire da Cristo", «i
cristiani - ha proseguito
il Santo Padre - potran-
no esercitarsi nell’arte
della preghiera , contemplando assiduamente il volto del Verbo incarnato, realmente presente nel Sacramento;
ed impegnarsi in quella
misura alta della vita cristiana , che è indispensabile per sviluppare in
modo efficace la nuova
evangelizzazione».
Dopo la recita dell’ Angelus, il Papa ha voluto
ricordare la Giornata
Mondiale dei Donatori
di Sangue (14 giugno).
Ha concluso dicendo
che «donare il proprio
sangue in modo volontario e gratuito è un gesto di alto valore morale
e civico». È un "dono per
la vita", come dice il motto della Giornata. «Possano i donatori, ai quali
va la riconoscenza di tutti, moltiplicarsi in ogni
parte del mondo».
Salmi e inni di David Maria Turoldo
P
er le parrocchie interessate sono a disposizione
alla libreria del Seminario i fascicoli relativi ai Salmi, inni e cantici di David Maria Turoldo con musiche
di Passoni e De Marzi, che sono state donate all’assemblea del clero.
Domenica 20 giugno - Dodicesima del Tempo Ordinario
Zc 12, 10-11; Gal 3, 26-29;
Lc 9, 18-24
Quarta settimana del Salterio
l tempo di Gesù, i rabbini insegnavano a pregare così:
«Signore, fa sorgere il figlio di Davide affinché regni su Israele. Dagli
forza perché abbatta i potenti ingiusti e liberi Gerusalemme dai pagani.
Possa egli annientare gli empi pagani con una sola parola della sua
bocca; i pagani fuggano davanti a
lui».
Se questa era la preghiera del pio
israelita, non è difficile intuire quali
fossero le attese del popolo ebreo e
la sua difficoltà a comprendere “chi”
fosse veramente Gesù. Il maestro
che predicava l’amore e il perdono,
la pace e la fratellanza, la nonviolenza
e l’impegno per i più poveri, il galileo che non sembrava ribellarsi abbastanza e lottare contro l’odiato invasore romano non poteva essere il
messia, il consacrato, l’inviato di Dio.
E poi quelle affermazioni scandalose agli orecchi del popolo “eletto”
che la salvezza era per tutti i popoli,
che il Padre, l’Onnipotente, ama i
buoni e i cattivi come figli suoi e che
la legge più importante è quella del-
l’amore... Cose da matti.
Gesù, al quale in verità
non interessava tanto il
consenso della gente (che
spesso ragiona sull’onda delle emozioni) quanto soprattutto compiere
fino in fondo la volontà del Padre,
sembra desiderare la gratificazione
di un sondaggio. La gente cosa dice
di me? (anche ai suoi tempi la gente chiacchierava...). E voi amici, che
mi siete sempre vicini, che condividete con me tante cose, che mangiate alla mia stessa mensa e intingete il boccone nel mio stesso piatto, cosa dite di me? Avete davvero capito chi sono? Avete capito che non
sono né un semplice patriota, né un
guaritore, né un illusionista e neppure un esorcista? Le risposte dei discepoli non sono esaltanti, Pietro
compreso. Per dirla in parole semplici: Gesù non soddisfaceva le attese del popolo. Non era “su misura”.
Si aspettavano ben altro da lui.
Oggi la richiesta di Gesù è rivolta a me, alla mia famiglia, alla mia comunità, alla storia d’oggi, di “quest’oggi” travagliato, assetato e affamato di verità. Potrebbe essere che,
come il popolo ebreo, anche noi perdiamo tempo e speranza aspettandoci “altro” da lui.
La tentazione più grande è quella di incaricare lui, il Signore, di portare a termine imprese nelle quali
Giovedì 24: Alle 9 incontra i docenti del collegio Dante. Alle 11.30 in Casa Esercizi celebra la Messa con
i sacerdoti della Casa San Raffaele.Alle 18.30 a Caorle celebra la Messa alla Casa marina diocesana. Alle 20.30 in Seminario presiede l’Assemblea pastorale diocesana.
Venerdì 25: Alle 16.30 a CastelBrando di Cison di Valmarino saluta i partecipanti al convegno per il 50º
anniversario dell’istituzione dell’Ortopedia a Vittorio
Veneto. Alle 20 celebra la Messa nella chiesa di San
Vigilio a Col San Martino.
Sabato 26: Alle 10.30 nella chiesa di San Pio X a Conegliano celebra la Messa per l’Opus Dei. Alle 15 in
Casa Esercizi a Vittorio Veneto incontra un Consiglio
pastorale parrocchiale. Alle 17 celebra la Messa nella chiesa dei Padri della Consolata a Vittorio Veneto. Alle 20.30 celebra la Messa a Collalbrigo.
Domenica 27: Alle 10.30 celebra Messa e Cresime a
Lago e alle 15 partecipa a Belluno all’ordinazione
episcopale di monsignor Giuseppe Andrich.
AZIONE CATTOLICA
Cappella di Casa Cimacesta
stata spostata da domenica 27 giugno a domenica 1º agosto l’inaugurazione a Cimacesta, insieme agli altri lavori di ristrutturazione della
casa, della cappella rinnovata con i fondi della sottoscrizione in ricordo di don Mario Battistella, assistente diocesano unitario scomparso nel 2000.
Il vescovo Giuseppe benedirà la cappella alle 10.30
del mattino e celebrerà la Messa alle 11.
La data è stata posticipata perché domenica 27
giugno monsignor Zenti parteciperà all’ordinazione episcopale del nuovo Vescovo di Belluno.
È
Corso di giornalismo a Mestre
I
OGGI Domenica
A
Mercoledì 23 giugno: Al mattino incontra gli
non vogliamo coinvolgerci fino in
fondo. Le nostre intercessioni/invocazioni a quale livello volano? Signore, fa che gli affamati abbiano pane da mangiare, fa che nel mondo ci
sia più giustizia, fa che gli ammalati
guariscano o... sopportino con fede
la loro malattia, fa che le famiglie siano unite, che i giovani siano coraggiosi nel donarsi, fa che mio figlio
trovi lavoro, fa che mio nipote vinca
il concorso, che mio padre guarisca... Fai tu.
In fondo in fondo le nostre attese
sono le stesse del popolo d’Israele e
la soluzione prevista pressoché identica: Signore, fai tu, provvedi tu,
risolvi tu, combina tu. Mi fido di te,
ma non coinvolgermi. Per favore, lasciami stare in pace. Accontentati
che ti accenda un bel cero.
Gesù mi risponde che devo mettere in gioco la mia vita, altrimenti
non se ne fa niente. Proprio come
ha fatto lui. I risultati arriveranno solo... dopo Pasqua. Anche per lui è
stato così. Ma il prezzo è la vita.
Don Fabrizio Mariani
l Centro culturale Kolbe di Venezia-Mestre ha aperto le iscrizioni al corso biennale di giornalismo,
giunto al sedicesimo anno di attività. Il corso è rivolto
a collaboratori di testate giornalistiche, in possesso di
un titolo di scuola superiore. Per la partecipazione al
corso si svolgerà una prova scritta in una data a scelta
tra sabato 18 o sabato 25 settembre, con inizio alle 8.30.
Il termine delle iscrizioni alla prova è fissato per il
15 settembre. Il corso inizierà in ottobre e avrà la durata di otto cicli di lezioni mensili per ciascun anno, che
si terranno in tre pomeriggi e una mattina, collocati in
modo da essere compatibili con i corsi universitari.
Per informazioni e iscrizioni: telefono 041-5327294;
e-mail [email protected].
zione
a
r
b
e
l
Ce
S
Una messa per Escrivà,
santo per la vita
quotidiana
abato 26 giugno, alle 10.30
nella chiesa di San Pio X
di Conegliano, monsignor Giuseppe Zenti celebrerà una Messa in onore di Josemaria Escrivà
fondatore dell’Opus Dei, nella ricorrenza della morte avvenuta a
Roma nel 1976.
Giovanni Paolo II di lui disse:
«Fu il santo dell’ordinario. Era
infatti convinto che tutto offre occasione di un incontro con Dio, tutto diviene stimolo alla preghiera. Vista così la vita quotidiana rivela
una grandezza insospettata. La santità si pone davvero alla portata di tutti».
L’Opus Dei fondata il 2 ottobre 1928 a Madrid è
una Prelatura personale della Chiesa cattolica che
conta più di 80 mila membri sparsi in tutto il mondo.
IN MOSTRA A VENEZIA
Le opere ritrovate
dalle Fiamme Gialle
C’
è anche la portella trafugata dalla chiesa di San
di fonte battesima- Simeon Grande in Venezia e
le del 1600 raffigurante il ricollocata con solenne ceriBattesimo di Gesù restituita monia nel maggio 2003, l’Aclo scorso anno alla parroc- quamanile e la Croce stachia di Valmareno tra le o- zionale in pietra d’Istria sotpere esposte alla mostra “Il tratte dal Museo diocesano
Grifone e il Leone” dedicata d’arte sacra di Treviso e realle opere d’arte ritrovate stituite rispettivamente nel
dalla Guardia di finanza nel 1993 e nel 2001. Menzione
Veneto. Il
particolare
percorso
merita una
espositivo,
tela raffiallestito
gurante un
nella sala
paesaggio
del Piovedel pittore
go di pafrancese
lazzo DuGustave
cale in VeCourbet,
nezia dal
per la pri18 al 27
ma volta egiugno (osposta al
La tavoletta restituita dalla GdF pubblico:
rario 9.30alla parrocchia di Valmareno dopo il fur18.30), ripercorre i
to venne
tre principali settori operati- venduta a un ignaro collevi seguiti dalle Fiamme Gial- zionista bresciano nella cui
le: recupero e tutela di re- collezione privata è stata rinperti archeologici, recupero venuta. Curiosa poi la seziodi opere di provenienza fur- ne dedicata ai falsi immessi
tiva, scoperta di opere con- nel mercato e scoperti dalla
traffatte circolanti nel mer- Guardia di finanza. Si tratta
cato dell’arte.
di copie di opere di Balla,
Tra i pezzi esposti se- Campigli, Depero, Dorazio,
gnaliamo i reperti archeolo- Fontana, Licata, Music, Schigici rinvenuti nel ’98 in pro- fano, Vedova e altri, per un
vincia di Padova, una perga- importo di commercio di un
mena miniata del XIV seco- milione duecentomila euro.
lo “Incipit del Capitolare deLa mostra è organizzata
gli Avogadori di Comun” tra- dai Comandi della Guardia
fugata dall’Archivio di Stato di finanza in collaborazione
di Venezia nel ’49 e riconse- con la Soprintendenza ai Begnata nel 2003, l’urna cine- ni culturali e il patrocinio del
raria di S. Ermolao martire Comune di Venezia.
I CINQUE DIOCESANI
PREMIATI A TRICHIANA
C
inque studenti della
diocesi di Vittorio
Veneto tra i finalisti della 14ª
edizione del Premio letterario “Trichiana - Paese del libro”. Il tema di quest’anno,
“Caro diario”, era rivolto ai
ragazzi e ai giovanissimi, ma
ha avvinto anche qualcuno
che gli anni dell’adolescenza li ha passati, per quel bisogno di trovare un confidente, un amico, un qualcuno che è capace solo di ascoltarti e di rimanere zitto,
o che non ti tradirà mai.
Nella sezione Scuole elementari si è classificato al
3º posto Sebastiano Sitta
della classe 5ª elementare
“L. Da Vinci” con una descrizione della sua classe.
Due i ragazzi qualificati nella sezione Scuole medie inferiori. Giordano Bottecchia, della 3ª media dell’Istituto “S. Giovanna d’Arco”,
che si è firmato “Tuo Giordi”. In senso affettuoso, in
modo confidenziale racconta se stesso, ma anche par-
te del mondo che lo circonda, con scrittura fluida e avvincente. Quinto Rolando
Casagrande della 2ª media
di Trichiana, che ha toccato il tema personale della curiosità per approfondire argomenti culturali spesso dimenticati, che però fanno
nascere domande sull’etica
dell’esistenza umana.
Ultima, la sezione Scuole medie superiori dove si è
classificata al 2º posto Chiara Maitan della 4ª ginnasio
Liceo classico “Scarpa” di Oderzo, che confida al suo “fedele amico” quanta sia la
paura di crescere e come avvenga che questa paura passi affrontando la vita con la
coscienza di essere se stessi. Rossella Tesser, della 2ª
Liceo linguistico “Scarpa”
(Oderzo), si pone al 4º posto
con un sogno che ricorda
che non si deve mai “smettere di sognare, di aver fiducia nel futuro e di voler
bene”.
Isabella Mariotto
EVENTI
Michele
Placido
recita
a CastelBrando
M
artedì 29 giugno,
alle 21.30, CastelBrando di Cison di Valmarino ospita Michele Placido in
“Concierto de alma: tanghi,
passioni e parole d’amore”,
spettacolo in cui le poesie di
Pablo Neruda e Federico
Garcia Lorca si fondono felicemente alla musica che entrambi amavano: la sensualità dei tanghi e la passione
ardente della musica spagnola. La voce recitante di
Placido verrà accompagnata
dal chitarrista Javier Garcia
Moreno e dal Tangos Trio,
mentre Francesca Campitelli e Roberto Riccioni, due
tangueros professionisti, faranno rivivere le parole di Astor Piazzolla: “il tango è una
musica triste che si balla”.
Lo spettacolo è uno degli
eventi speciali di “Musicaestate”, 13º Festival internazionale di musica classica e
dintorni organizzato dall’Associazione Quadrivium. Biglietti: primo settore 25 euro,
secondo settore 17 euro.
Informazioni allo 0438976091.
COLLALTO:
Il 19 concerto
d’organo
S
econdo appuntamento
con la musica organistica internazionale sabato 19
giugno a Collalto di Susegana. Alle 20.45, nella chiesa di
San Giorgio, nell’ambito del
Festival organistico internazionale promosso dall’Amministrazione comunale di Susegana e dal Gruppo festeggiamenti Collalto, è in programma un concerto del
maestro Bernhard Marx (Friburgo-Germania), uno dei più
conosciuti organisti tedeschi.
Bernhard Marx è stato
vincitore in prestigiosi concorsi organistici internazionali che lo hanno portato a
suonare nei più importanti festival in tutta Europa, Usa e
Canada. Ha inciso molti cd e
ha registrato per le più note
emittenti radiofoniche e televisive europee.
Dopo il concerto del maestro Robert Burns King, che
ha fatto registrare la presenza di almeno 250 spettatori, e
quello di Bernhard Marx, ci
sarà la pausa estiva.
Grande
successo per il
volume “Le vie
del comune di
Follina” curato
da Enrico
Dall’Anese
per conto
del Comune
di Follina
R
enzo Tonin ha
chiuso in bellezza
i suoi quattordici
anni da primo cittadino di
Follina. Poche settimane
prima del termine del mandato ha fatto distribuire un
volume, “Le vie del comune di Follina - Toponomastica follinese”, che ha ottenuto un’entusiastica accoglienza da parte della popolazione. Merito dell’ottima idea dell’Amministrazione di ricordare, attraverso i nomi delle vie, i luoghi, gli avvenimenti e i personaggi lontani e più recenti che hanno caratterizzato la vita sociale, culturale ed economica della comunità follinese. Merito
dell’ottimo lavoro compiuto
da Enrico Dall’Anese che
ancora una volta si rivela divulgatore di qualità: semplice e immediato ma nel
contempo meticoloso e accurato. Merito del gruppo
di consulenti di Dall’Anese
– Giuseppe Cesca, Carla De
Biasi, Antonio Gallon, Francesco Pederiva, Nelda
Campeol e Rita Ballarin –:
a loro si devono molte delle notizie riportate nel volume.
Il ripercorrere le vicende salienti di un comune attraverso pubblicazioni dedicate alla toponomastica
sta diventando una prassi
sempre più frequente. Nel
giro di pochi mesi abbiamo
presentato, su questo giornale, i volumi promossi dai
Comuni di Conegliano, Pieve di Soligo, Refrontolo e, ora Follina. La formula è sicuramente “vincente”, perché i libri sulle vie sono leggeri, leggibili e, soprattutto, stimolano la curiosità del
cittadino-lettore. Non hanno la pretesa di ricostruire
la storia del Comune ma
forniscono informazioni utili su singoli fatti storici,
aiutano a conoscere meglio
il territorio, le sue strutture edilizie e la vita dei suoi
abitanti. Impediscono, infine, la cancellazione dalla
memoria, individuale e collettiva, di fatti e personaggi
che hanno segnato il cammino della comunità.
Alcune curiosità
Vediamo allora alcuni
personaggi riportati alla luce da Enrico Dall’Anese.
Andando in ordine alfabetico troviamo Antonio Bianchi (1812-1898), valente artista follinese la cui figura
non è stata ancora adeguatamente rivalutata; sue sculture si trovano in diverse
chiese della diocesi. Antonio Buogo, nato a Follina
nel 1842, valoroso patriota
nelle campagne del 1859,
del 1860-61, del 1866 al fianco di Garibaldi. La maestra
Antonietta Calcinoni, nata
a Follina, insegnante elementare, autrice di un interessantissimo Diario di
guerra: 6 novembre 191731 ottobre 1918. Marino De
Mari, eroicamente caduto
in Africa Orientale nel 1936.
Padre Anacleto Maria Milani, servo di Maria, arciprete di Follina dal 1915,
sindaco del paese subito
dopo la disfatta di Caporetto quando si squagliarono
tutte le autorità civili. Domenico Rosina (1772-1843),
dotto agronomo e insigne
benefattore in ambito locale. Non possiamo soffermarci, per motivi di spazio,
sui personaggi più noti: da
Jacopo Bernardi a Nazzareno Meneghetti alle “dinastie” imprenditoriali dei
Colles e degli Andreetta.
Grazie alla ricerca di
Dall’Anese veniamo a scoprire il significato di diver-
si toponimi. Così Cal di
Cros deve il suo nome alla
presenza di una Cros dela
Passion che portava tutti gli
attrezzi della passione. Via
Giazera è chiaramente il
luogo dove si trovava la
“ghiacciaia” ovvero il locale interrato dove, nel periodo estivo, venivano conservati burro, latte, medicine. Via La Dolza ci ricorda l’erba la dolzha, cioè felce dolce, nonché una sorgente che nasce in un anfratto della località Sabbion.
Altre vie ci aprono pagine importanti di storia follinese: via Martiri della Libertà istituita a ricordo dei
tragici eventi dell’occupazione nazi-fascista; via Cartiera che ci ricorda che Follina fu centro di produzione
della carta; vicolo della Seta anch’esso legato ad un’altra rilevante attività produttiva follinese: la lavorazione della seta.
E sapevate che vicolo del
Teatro deve il suo nome al
teatro comunale, utilizzato
come cinema fino a non tantissimi anni fa e oggi scomparso, e che piazza IV Novembre era praticamente
chiusa fino a metà degli anni Sessanta quando venne
tagliata dalla provinciale
Vittorio-Valdobbiadene?
Curiosi di saperne di
più? Chiedete al Comune di
Follina una copia del volume. Ne resterete entusiasti.
Federico Citron
Domenica 20 giugno 2004
Teatro
PROSEGUONO I RITROVAMENTI
La necropoli di Vidor
riserva nuove sorprese
L’
acqua del fiume a
rassicurare l’esistenza, l’anfiteatro collinare
e la muraglia verde della
Prealpe a frangere il vento
di tramontana, il clima dolce... Nel lembo di campagna a ridosso di un crocevia commerciale e militare
che univa la grande pianura del nord della Penisola
all’area danubiana sorgevano, molto probabilmente, un villaggio o più villaggi prosperi e popolosi. Siamo nel Quartier del Piave,
quasi due millenni fa.
A farci ritornare indietro nel tempo sono i nuovi
rinvenimenti seguiti agli
scavi archeologici effettuati a Vidor poche settimane
fa nella zona di Pra Maor,
dove, nel 1986, venne alla
luce una necropoli di età
tardo-romana di notevole
interesse scientifico. Le indagini fatte sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni archeologici
del Veneto e realizzate grazie ai finanziamenti del Ministero per i Beni e le Attività culturali, della Regione Veneto, del Comune di
Vidor e di privati (fra i quali l’Asco Piave) hanno pro-
CON IL TEATRO MOBILE
SPETTACOLI IN GIARDINO
È
nato il Teatro da
Giardino, un’iniziativa di “Scenari progetti
per lo spettacolo” e della
sua compagnia Teatro
Mobile. In un momento
storico in cui il teatro è minacciato dalla scarsa presenza di pubblico, “Scenari” funge da montagna e
va da Maometto. Spiega
Livio Vianello, presidente
della vittoriese “Scenari”:
«Il teatro è occasione d’incontro, un modo per toccare i cuori. Immaginatevi un gruppo di amici comodamente seduti nel
giardino di casa vostra, in
una tiepida sera d’estate. Il
Teatro da Giardino è un
appuntamento con amici
davanti a un bicchiere di
vino ghiacciato o a un
cocktail estivo. La musica
attacca e inizia lo spetta-
gressivamente scoperto porzioni significative di un cimitero risalente a circa diciassette secoli fa.
La necropoli è caratterizzata da sepolture che testimoniano l’utilizzo dei due rituali funerari: l’inumazione e
l’incinerazione. La maggior
parte delle tombe degli inumati è costituita da una fossa delimitata e protetta da
grossi ciottoli, a volte con rivestimento e copertura in laterizi; mentre le tombe ad incinerazione sono spesso scavate nel terreno. Nei corredi
colo». Gli spettacoli proposti sono «facilmente
rappresentabili in uno spazio non teatrale, per un minimo di 50 persone. Si tratta di: “La notte racconta”,
liberamente tratto da “La
storia del contadino che
perse la voce e che dopo
mille avventure la ritrovò”
di Rafik Schami; “Versacci”, irriverente omaggio
alla produzione poetica
contemporanea per ragazzi; “Ballate”, che si rifà
ai testi di Roberto Piumini; un’incursione nella fia-
che accompagnavano i cadaveri erano deposti, quali
oggetti di ornamento personale, manufatti preziosi
in bronzo o in argento: armille, orecchini, fibule, anelli. Un esame preliminare della bigiotteria e delle
monete rinvenute ha permesso di collocare le centonovantasei tombe scavate nella fascia di tempo che
va dal tardo III secolo al pieno IV secolo d.C., anche se
la cronologia ipotizzata dovrà essere attentamente valutata dopo il restauro minuzioso dei reperti.
Il dato più interessante –
annotano gli esperti – è
senz’altro costituito dalla
notevole densità delle sepolture, che appaiono deposte le une molto vicine alle altre; ciò induce a supporre che l’area interessata all’analisi sia di particolare rilevanza, anche se le
ragioni di questo addensamento potranno essere
spiegate solo con l’estendersi degli studi e con l’acquisizione di conoscenze
più ampie sull’organizzazione spaziale dell’intera
necropoli.
Elvira Fantin
ba di Cappuccetto Rosso
e Cenerentola; infine
“Senza sangue”, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco, adatto
a un pubblico adulto». Per
informazioni telefonare allo 0438-57979.
Angela Deganis
in diocesi
UNIVERSITÀ ADULTI DI PIEVE
S
Sul palcoscenico
non si invecchia!
i dice che a tavola non
si invecchia. E sulle
“tavole” di un palcoscenico?
“Ancora meno!”.
Questa sarebbe senz’altro
la risposta di quei tanti anziani che ogni anno frequentano il laboratorio teatrale dell’Università degli adulti e degli anziani di Pieve
di Soligo gestito e diretto dal
sernagliese Lino Greco.
Il corso base dura da ottobre a maggio e termina
con la rappresentazione di uno spettacolo. Nell’ultimo anno accademico 2003-2004 il
numero dei partecipanti al laboratorio ha superato le venti persone, tutte di età compresa tra i 55 e i 79 anni. E
quasi nessuno aveva mai fatto teatro prima.
Unendo i nuovi corsisti
con alcuni tra i frequentanti
degli anni precedenti è nata
una vera e propria compagnia teatrale, che Lino Greco dirige da tre anni con la
passione di chi fin da piccolo ha calcato il palcoscenico,
prima come attore e poi come regista.
Ricorda con allegria quelle prime esperienze. «Ho cominciato a recitare a sei anni, in una sacra rappresentazione allestita nella mia parrocchia. Allora l’amore per il
teatro nasceva all’ombra dei
campanili e molti parroci e sacerdoti incoraggiavano quest’attività, anche se non tutti gli spettacoli erano
di carattere sacro!».
Dopo aver diretto
dal 1990 al 2001 la compagnia “La Contrada”
di Sernaglia, Greco ha
deciso di mettere a disposizione degli anziani la sua esperienza at-
toriale-registica. Una sfida,
in qualche modo una scommessa? «Vedo negli anziani
che frequentano il laboratorio tanto entusiasmo e tanta
voglia di imparare e di mettersi in gioco – risponde Lino Greco –. All’inizio qualcuno ha paura di esporsi, anche solo di leggere un testo
insieme ad altri, ma poi i risultati sono strabilianti”.
Gli spettacoli messi in
scena finora dalla compagnia
pievigina appartengono al
genere brillante dialettale.
Gli ultimi due sono stati “El
moroso de la nona” di Giacinto Gallina e “I balconi sul
Canalazzo” di Alfredo Testoni, di ambientazione veneziana. Per l’anno prossimo è
prevista la realizzazione della commedia “L’avocato de la
mutua”, scritta da Diego Covolan.
Recentemente la compagnia ha avuto l’onore di recitare nel prestigioso e rinnovato teatro Careni, solitamente precluso ai gruppi amatoriali. Un evento dal forte significato anche simbolico. Un riconoscimento che
la città di Pieve di Soligo e
l’intero Quartier del Piave
hanno voluto dare alla benemerita attività culturale di Lino Greco e dei suoi “allievi”.
Athos Tassi
(da sinistra) Giovanni De Vido e Giancarlo Maschio in “I balconi sul Canalazzo”
MUSICA E DANZA
CISON Venerdì 18, alle 21.30, a CastelBrando inizia una notte di musica
beat&blues con l’australiano Gwyn Asthon,
eletto nel 2001 chitarrista dell’anno, Dodi Battaglia dei Pooh, gli Shadowmania,
i BrandBoys, gruppo che nasce in Castello
e ha come leader Massimo Colomban, gli
Acustic Duo e i Fuori Orario. Ingresso: 1º
settore 18 euro, 2º settore 15 euro. Informazioni: 0438-976091.
FOLLINA Venerdì 18, alle 20.45, nell’antico refettorio dell’abbazia concerto
con Christian Saccon, violino, e Marco Grisanti, pianoforte. Titolo: “Ritratti musicali: Schumann”. Nell’ambito di “Musicaestate”, 13º Festival internazionale di musica classica e dintorni. Posto unico: 10
euro.
COLLALTO Sabato 19 giugno secondo appuntamento con il Festival organistico internazionale. Alle 20.45 nella chie-
sa di San Giorgio concerto
del maestro Bernhard Marx.
Musiche di Vivaldi, Bach, Mendelssohn e Franck.
CISON Lunedì 21 giugno, nella piazzetta della chiesa di San Martino di CastelBrando, si tiene un concerto d’arpa
celtica di Katia Zunino con brani tratti
dal repertorio tradizionale popolare di
Irlanda, Scozia, Bretagna e Galizia. Biglietto: 10 euro. Informazioni: 0438976091.
calità. Insegnante: Claudine Ansermet. Per
informazioni telefonare allo 0434-734810.
“Multivisione in amicizia”.
La serata è dedicata a “Emozioni in panoramico”. In
caso di pioggia nella palestra della scuola media. Ingresso gratuito.
MIANE C’è tempo fino al 30 luglio per
partecipare al concorso fotografico “Voci, suoni, silenzi” promosso dalla Pro loco di Miane. Per informazioni rivolgersi
al 335-5200813.
ODERZO Sabato 26 e domenica 27
giugno, alle 21, prime due serate dell’“Opera in piazza Grande Festival 2004”.
Viene proposta “Madama Butterfly” di
Puccini; interviene Antonio Lubrano per
narrare la “Prima”.
INIZIATIVE VARIE
CONEGLIANO Venerdì 18, alle
20.30, preludio alla Dama vivente. Il corteo storico, che percorre le vie della città,
dà inizio a questo suggestivo spettacolo
che precede la partita di Dama. In caso
di pioggia la manifestazione viene annullata. Ingresso: 10 euro (interi), 5 euro (ridotti). Sabato 19, in piazza Cima,
Dama vivente a partire dalle 20.30; ingresso: da 15 a 25 euro (interi), da 10
a 15 euro (ridotti).
MOSTRE
REFRONTOLO Chiude il 20 giugno
la mostra “Arte con...” allestita al Molinetto della Croda. Espongono Susan Adams Nickerson, Giusy Menoncello, Luciano Longo. Orari: sabato 14.30-19; domenica 10-12 e 14.30-19.30.
SACILE Il 25, 26, e 27 giugno, si tengono i Seminari internazionali di musica barocca dedicati al canto e alla vo-
COLBERTALDO Venerdì 18 nel cortile del Santuario di Madonna delle Grazie, alle 21.15, terzo appuntamento con
FELTRE Fino al 20 giugno nel Centro
di informazione Via Claudia Augusta è aperta la mostra “Teatri” pitture di Gian-
ni Sartor. Orari: da mercoledì a sabato
16-19; domenica 10-13 e 16-19.
CEGGIA Fino al 10 luglio, alla galleria di architettura “Progetto contemporaneo”, mostra di opere di Luca Gazzaniga. Per informazioni telefonare allo
0421-322000.
PIAVON DI ODERZO Da sabato
12 giugno e fino all’11 luglio Ca’ Lozzio Incontri ospita un omaggio a Domenico Boscolo Natta. Orari: dalle 10
alle 12 e dalle 15 alle 24; chiuso lunedì e martedì.
FANZOLO/PIAZZOLA
SUL
BRENTA Fino al 31 luglio a villa Emo di Fanzolo e a villa Contarini di Piazzola sul Brenta “Eleganze venete”, mostra di abiti e paramenti antichi e moderni del Veneto. Per informazioni: telefono 041-5241243, sito internet venetostorico.it
e
L’AZiON
Spettacoli
U
T eatro
CONCORSO TELECHIARA
elechiara sta preparando i programmi per la prossima stagione televisiva.
Tra le tante novità ci sarà anche uno spazio dedicato ad una gara tra i migliori video amatoriali. Video che ci aspettiamo anche da te. Ti invitiamo dunque a inviarci entro il 20 settembre un tuo breve filmato dove racconti con le
immagini le tue vacanze, i tuoi amici, il tuo paese ...e altro ancora assieme ai
tuoi dati e alla spiegazione del filmato..qualcosa di tuo insomma che vuoi mostrare in tv. I video sono preferibili in formato Dv e non devono superare i 3
minuti. L’indirizzo a cui mandarli è TELECHIARA,VIA CERNAIA 84, 35142 PADOVA. Il materiale ricevuto non sarà restituito e dovrà essere consegnato libero da
qualsiasi diritto di riproduzione. Info: 049/8754968, [email protected]
T
19 giugno
sabato
domenica
lunedì
martedì
VITTORIO VENETO. Giovedì 24
giugno si svolgerà in Piazza del Popolo
a partire dalle 20:30 lo spettacolo “Notre dame de Paris”.
mercoledì
VITTORIO VENETO. Mercoledì 23
e giovedì 24 giugno il Multisala Verdi propone la visione del film drammatico “Evilenko” diretto da David Grieco Cast e
interpretato da Malcolm McDowell e Frances Barber.
VITTORIO VENETO. Giovedì 24
giugno il Teatro al Castello di Serravalle
propone alle 21.30 “Passione”, la pièce
di Laura Curino, Roberto Tarasco e Gabrile Vacis, diretta da Tarasco.
giovedì
VOLPAGO DEL MONTELLO.
Mercoledì 23 giugno l’area verde ospita alle 21:15 per Cinema Estate la proiezione de “Il paradiso all’improvviso”, il
film italiano di Leonardo Pieraccioni dell’anno scorso.
TREVISO. Mercoledì 23 e giovedì 24
giugno alle 20:45 la Compagnia “Arcipelago Circo Teatro” calca il palco del
Teatro delle Voci con lo spettacolo acrobatico africano “Creature” di Marcello
Chiarenza e Alessandro Serena. Regia e
scenografie dello stesso Chiarenza.
20 giugno
CISON DI VALMARINO.Mercoledì
23 giugno Cinema Estate propone alle
21:15 alla scuola elementare l’ultima
puntata della saga de “Il signore degli
anelli”:“Il ritorno del re”, girato in Usa
e Nuova Zelanda nel 2003 e diretto da
Peter Jackson.
VITTORIO VENETO. Lunedì 21
giugno il Festival di Serravalle propone
alle 21:30 al Castrum lo spettacolo “Il
sogno di un’ombra” scritto e interpretato da Giancarlo Marinelli e tratto da “L’Ivroigne” di Charles Baudelaire.
21 giugno
PAESE. Venerdì 18 giugno la rassegna
Film, Arte e Cultura propone al Cinema
Manzoni il film “Monsieur Ibrahim e i
fiori del Corano” di F. Dupeyron con Omar Sharif. Due repliche, alle 20:15 e alle 22.20.
22 giugno
GIAVERA DEL MONTELLO. Domenica 20 giugno a conclusione di Ritmi e danze dal mondo, la festa multiculturale dedicata alle musiche e alle danze del sud del mondo, giunta alla sua
IX edizione, Marco Paolini e la Compagnia delle acque interpretano lo spettacolo “Radici 2” diretti da Gualtiero Bertelli.
23 giugno
Teatro
TREVISO. Venerdì 18 giugno è l’ultimo giorno a disposizione per assistere
alla proiezione di “Una storia americana” di A. Jarecki con A. Friedman al Cinema Edera. Spettacoli alle 20:05 e alle 22:20.
24 giugno
Cineforum
17
Arrivano i nostri...
Mamma, che fiacca
mente arrivata.
tambuli. Si può
di
E al tempo che
accettare
Gianfranco Da Re anche
fu la Rai aveva fiche Canale 5 cenito per cedere alle richieste. lebri i 22 anni di Raimondo ViaOggi invece anche una serie nello e Sandra Mondaini a Mecome “Il commissario Rex” diaset con tredici pntate di un
presenta un episodio nuovo in “Supershow”, domenicale, alle
prima serata, seguito da una re- 18. Grandi assenti saranno però
plica, come se i telespettatori quei varietà Rai, anteriori al
si appisolassero tutti dopo le 1982, che sono fra le cose midieci e non si accorgessero di gliori della celebre coppia.
niente.
Quello che è difficile da inSi può capire che la Rai im- goiare però è il nuovo varietà
bastisca programmi sulla cele- del sabato sera di Canale 5, “Arbrazione dei propri cin- rivano i nostri”. Natalia Estraquant’anni, purtroppo non tut- da e Pippo Franco non sono il
ti all’altezza della tradizione e, massimo come presentatori, e
di solito, mandati in onda in tar- se lei può sempre contare sulda sera, come se gli unici de- l’attenuante della bellezza fisistinatari potessero essere not- ca, lui dà l’impressione di non
essere un po’ appannato e fatica a far ridere. Le scenografie
contano su un gruppo di ragazze poco vestite sullo sfondo: propongo di chiamarle le
“foglie di fico”, visto il costume.
Ma la vera idea demenziale è
quella di accostare filmati di
vecchi varietà con le barzellette di “La sai l’ultima?”. Ma come si fa a mettere uno sketch
di Aldo, Giovanni e Giacomo,
preparato fin nei particolari per
far scattare la comicità al momento giusto, vicino a una barzelletta che magari si sa già? Bisognerebbe proprio essere particolarmente rimbambiti dalla
vista delle ragazze finte nude
per non notare la differenza.
PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR
25 giugno
C
inema &
venerdì
MARCATREVIGIANA.IT
Www.marcatrevigiana.it: ci sono portali simili a degli sgabuzzini virtuali dove le
informazioni, i contenuti, i link di un certo interesse sono stipati in modo caotico. Ci troviamo di fronte a dei calderoni dove c’è un po’ di tutto senza però che
ci sia la possibilità di accedervi seguendo una logica precisa o avendo una chiara definizione delle possibilità offerte dal sito. Non è il caso di questo portale ,
qui una grafica piacevole convive con una disposizione ben calibrata dei contenuti
che, cosa non da poco nel mondo di internet, vengono costantemente aggiornati.
Al centro ci sono le info sugli eventi culturali ( cinema Teatro etc) della stagione
estiva ormai alle porte. Ai lati ci sono due colonne con dati più specifici collegati ai vari aspetti della Marca. C’è una sezione per le notizie estrapolate dai giornali locali, una che ci parla delle tradizioni della nostra gente, un’altra che ci spiega come si cucina dalle nostre parti. Tra gli spazi che esulano un po’ dal classico menù dei portali turistico informativi c’è da segnalare la banca delle idee. Se
avete in mente un progetto che siete sicuri potrà valorizzare la vostra città, spedite una sintetica spiegazione dello stesso all’indirizzo e-mail che trovate sul portale, questo, ci assicurano i curatori, verrà valutato e entrerà a far parte di una
banca dati di idee alla quale potranno attingere sponsor o comuni in cerca di rilanci possibili. In conclusione un modo interessante e completo per conoscere meglio la Marca e per sapere come passare le prossime sere d’estate. 7,5. IDL
na volta gli abbonati si lamentavano con la Rai perché d’estate la programmazione era composta soprattutto di
repliche. Avevano ragione, sia
chiaro, ma allora si trattava di
programmi più che dignitosi.
Non so quante proteste ricevano oggi Rai e Mediaset, forse i
campionati europei di calcio
stornano l’attenzione dal resto.
Ma i palinsesti si sono riempiti di telefilm che sono per lo più
repliche. In molti casi nel cambio ci si guadagna: molte serie
sono decisamente migliori delle chiacchiere e dei pettegolezzi che hanno sostituito. Forse però non è questo il punto di
vista corretto. Con tutti i programmatori e artisti che hanno
sotto contratto, sia la Rai che
Mediaset potrebbero permettersi di darci palinsesti diversi,
con vere novità. In fondo, l’estate non è ancora ufficial-
Domenica 20 giugno 2004
TV
A
l’avventuroso Il gioiello
del Nilo con Michael Douglas (foto) e Kathleen Turner, alle 16.40 su Canale 5; il drammatico
L’età dell’innocenza di
Martin Scorsese con Daniel Day-Lewis e Michelle
I
Per i film si inizia su La 7 alle
9.05, con la prima versione del thriller L’uomo che sapeva troppo
di Hitchcock; alle 14.30 su Raitre va
in onda Divorzio all’italiana, commedia del 1962 di Pietro Germi con
Marcello Mastroianni e Stefania
Sandrelli; su Italia 1 alle 15,45 c’è
l’avventuroso All’inseguimento
della pietra verde di Robert Zemeckis; alle 21 su Retequattro Tom
Cruise è l’agente Ethan Hunt in
Mission: Impossible di Brian De
Palma; sulla stessa rete alle 23.10
va in onda il film drammatico Tra
cielo e terra di Oliver Stone.
R
dalle 16.35.
Il Campionato europeo di calcio è su Raiuno alle 20.30. In alternativa alle 21 su La 7 va in onda il film
La mazzetta di Sergio Corbucci con
Nino Manfredi; Canale 5 presenta il
thriller La mossa del diavolo con
Kim Basinger; Retequattro trasmet-
te la quarta puntata di Garibaldi Eroe dei due mondi. Alle 21.05 su
Italia 1 va in onda il Festivalbar.
Alle 23.10 Raiuno presenta La
Seconda guerra mondiale, "193839: dal Patto di Monaco all’invasione della Polonia", un documentario
di Gianni Bisiach.
Q
Screensaver con
Federico Taddia che
introduce i cor tometraggi degli alunni delle Scuole medie, alle 14.45 e La
Melevisione e le
sue storie alle 15.40.
Alle 14.10 su La 7 va in onda il film drammatico La mia
legge di Jean Chapot con Alain Delon e Simone Signoret; alle 16.25 su Retequattro
c’è la commedia di Antonio
Pietrangeli Lo scapolo con
Alberto Sordi (foto).
L
tre, alle 16.35 prevede i Campionati Italiani di ciclismo. Il Campionato europeo di calcio è su
Raiuno alle 20.30.
La serata di Italia 1 è composta
di telefilm: Settimo cielo ("Il ritorno a casa") alle 20.15, Taken
("Charlie e Lisa") alle 21.10.
Alle 21 su Canale 5 Mathhew
Perry e Selma Hayek interpretano
la commedia Mela e Tequila; alla stessa ora su Raitre Giovanni
Floris conduce Ballarò.
Più tardi, alle 23.35, Retequattro
presenta "Bastogne" della mini serie Band of Brothers.
I
avventure di Lupin III, alle 14.05.
Alle 14.10 su La 7 va in onda il classico avventuroso Le quattro piume
di Zoltan Korda, del 1939. Alle 16.15
su Retequattro riappare Esther Williams con Victor Mature in La ninfa degli antipodi.
Alle 21 Canale 5 trasmette la com-
media drammatica Forrest Gump
di Robert Zemeckis con Tom Hanks;
alla stessa ora Raidue presenta il
drammatico per adulti Tutto su mia
madre di Pedro Almodóvar; e su Raitre c’è la prima parte del film biografico L’uomo dell’ argine di Gilberto Squizzato su Primo Mazzolari.
I
Elizabeth Taylor. Retequattro, alle
16, presenta il drammatico
L’isola nel sole con James
Mason e Joan Fontaine.
Alle 19.15 Raidue trasmette il telefilm "Abaya"
della serte Jag - Avvocati
in divisa.
Alle 21 Raitre presenta la seconda parte di L’ uomo dell’argine di Gilberto Squizzato; su Italia 1 ci sono i telefilm "Dna a aconfronto"
e "Difetti del sistema" della serie C.S.I.Scena del
crimine.
pprofittate, ancora per oggi
gli incontri dei Campionati
europei di calcio sono programmati
in tempi successivi, Lettonia - Germania alle 17.50 su Raiuno, Olanda Repubblica Ceca alle 20.30; da domani si disputano in contemporanea.
Tra i film della giornata, segnalo:
Campionati europei di calcio sono su Raidue alle 20.30.
Il meglio dei palinsesti odierni sono però film e telefilm: tra questi ultimi segnalo Saranno famosi su
Raitre alle 12.35; due episodi di
Happy Days su Italia 1 alle 13; Roswell su Raidue alle 16.45.
aiuno alle 11.40 replica la serie Linda e il brigadiere di
Gianfrancesco Lanzotti, con Klaudia
Koll e Nino Manfredi, l’episodio di
oggi è "La porta chiusa".
Il Pomeriggio sportivo di Raitre
offre il Giro d’Italia dilettanti e la
Coppa europea di atletica leggera,
uesta sera ai
Campionati
europei, l’Italia incontra la Bulgaria,
alle 20.30 su Raiuno.
Il pomeriggio di
Raitre per i più piccoli
presenta
a rassegna dedicata a Jerry
Lewis prevede Il ponticello sul fiume dei guai di Frank Tashlin, alle 14.10 su la 7.
Retequattro presenta il dramma
Foglie d’autunno di Robert Aldrich con Joan Crwaford alle 16.15.
Il Pomeriggio sportivo di RaiCampionati europei di calcio entrano nei quarti di finale,
Raiuno trasmette il primo incontro
alle 20.30.
Nel pomeriggio di Italia 1 ci sono
i cartoni "Musica e amore" della serie Sailor Moon, alle 13.40 e "Un’avventura nel deserto" della serie Le
l secondo incontro dei quarti di
finale dei Campionati europei di calcio va in onda alle 20,30
su Raiuno.
La stessa rete, alle 14.55 trasmette il film drammatico La gatta
sul tetto che scotta di Richard
Brooks con Paul Newman (foto) ed
Pfeiffer su Raitre alle 21; il
comico Totò e Cleopatra
di Ferdinando Cerchio alle 21 su La 7; e il thriller Ascensore per il patibolo
di Louis Malle, che ha la
colonna sonora di Miles
Davis, alle 0.40 su Raiuno.
18
e
L’AZiON
Volontariato
Domenica 20 giugno 2004
SI È SVOLTO A SILEA IL PRIMO INCONTRO DI STAGE ESTIVI PER VOLONTARI
ASSOCIAZIONI DI STRANIERI E TREVIGIANE
Incontrarsi per conoscersi
E
rano più di 500
sabato 12 giugno
all’auditorium
della parrocchia di Silea
per il primo incontro tra
associazioni di stranieri e
associazioni trevigiane
realizzato nell’ambito della Festa “Ritmi e danze dal
mondo” che proseguirà da
venerdì 18 a domenica 20
giugno a Giavera del Montello. Un appuntamento
che ha coronato mesi di intenso lavoro tra le diverse
realtà che desiderano conoscersi meglio per trovare percorsi di collaborazione e di conoscenza. Il
momento delle presentazioni si è intrecciato con la
musica e i sapori di terre
lontane che oggi sono davvero vicine a noi e che possono arricchire il tessuto
culturale della nostra provincia.
Durante la manifestazione sono state presentate alcune esperienze “pilota” che si stanno realizzando per favorire la partecipazione della popolazione straniera alla vita sociale e amministrativa. Come dimostra la storia di
Mogliano, presentata dall’assessore ai servizi sociali Luca De Rovere e dalla presidente della Consulta delle comunità straniere: domenica scorsa,
per la prima volta, gli immigrati si presentavano all’appuntamento elettorale
per scegliere i loro rappresentanti in seno ai consigli di quartiere. Ma a
Mogliano esiste una lunga
tradizione in questo ambi-
to e sono state costituite
la Consulta dei
bambini e quella degli anziani, organismi partecipati
dai diretti interessati che
raccolgono le istanze e le
sottopongono all’amministrazione
comunale, con
proposte concrete per rispondere ai
bisogni. Auser, La Tenda, Avis e Nuovo Mondo,
i Coordinamenti delle associazioni di Castelfranco,
Montebelluna e Sinistra
Piave dal canto loro hanno presentato le iniziative
e i servizi che possono integrarsi con le iniziative e
i servizi delle associazioni
straniere, creando un circolo virtuoso di scambi reciproci. «Viene da immaginare, solo per fare qualche esempio, un gruppo
musicale africano che suona in una festa dell’Avis o
in un incontro di disabili,
oppure l’associazione Alpini o un gruppo Scout impegnati a montare le tende
o a fornire la cucina per un
raduno di senegalesi o di
marocchini»: è così che
racconta l’integrazione e la
reciprocità Alfio Bolzonello, presidente del Centro
di servizio per il volontariato che ha presentato “Il
mio vicino viene da lonta-
Presentate alcune
esperienze pilota
di integrazione e
coinvolgimento
degli stranieri
to in Medio Oriente e oggi editorialista della Stampa, il sociologo Renzo Guolo, Marie Louise Niwemukobwe che ha raccontato la sua esperienza di
fronte alla tragedia del suo
popolo e Vinicio Albanesi,
presidente della Comunità
di Capodarco. Racconti di
marginalità e di confronto
fra culture si sono intrecciati a dimostrare che il
dialogo tra mondi diversi è
l’unica possibilità per sopravvivere al nostro futuro.
no”, la prima guida alle associazioni di stranieri della Marca e oltre, che è stata distribuita durante l’incontro. Realizzata dal
Comitato organizzatore della festa “Ritmi
e danze dal mondo”
in collaborazione
con il Cds, la guida
offre una panoramica di più di 20 associazioni: un piccolo
saggio delle 140 nazionalità diverse
che popolano la
nostra provincia e
che aspettano di
essere conosciute
e offrire i loro servizi. Il filo rosso
del dialogo fra
culture è proseguito sabato sera alle 21 durante l’incontro con La copertina della prima guida alle associazioni di stranieri
della Marca, intitolata “Il mio vicino viene da lontano”
Igor Man, invia-
PER ANZIANI E AMMALATI DI ORSAGO
Quattro ruote di servizio
Q
uattro ruote a servizio degli anziani
e degli ammalati di Orsago:
è questo lo spirito di fondo
e nello stesso tempo l’obiettivo di un progetto pensato per offrire un aiuto prezioso a chi ha la necessità
di spostarsi per sottoporsi a
visite mediche e terapie o
per partecipare ad attività
sociali e culturali, ma non
ha la possibilità di guidare
un’auto. La proposta è dunque rivolta alle persone disabili, agli ammalati, agli
anziani, ma anche a chi non
possiede la patente. A questo scopo, l’Associazione
anziani di Orsago ha progettato una serie di servizi
innovativi, collaborando
con molte altre realtà del
territorio: in questa rete di
solidarietà sono dunque
coinvolte l’associazione il
Melograno, attiva nel cam-
po dell’assistenza e della valorizzazione dell’handicap,
la Caritas parrocchiale,
l’Auser Sinistra Piave e l’Associazione degli adulti e degli anziani-circolo culturale
“Don Giuseppe Zago”. L’obiettivo comune è quello di
estendere questa opportunità al maggior numero di
persone. “Quattro ruote di
servizio” – questo il nome
esatto del progetto – prevede l’acquisto di un automezzo a otto posti, con sedili ribaltabili, per dare la
possibilità di trasportare
anche due carrozzine e altri ausili utilizzati da persone con difficoltà motorie. E
in attesa di raccogliere l’intera cifra necessaria – per la
quale il Centro di servizio
per il volontariato ha offerto il contributo di 1200 euro – il servizio è stato comunque attivato grazie alla
generosità di sette volontari, che hanno messo a disposizione il proprio tempo
e la propria automobile. In
aprile è stato inoltre istituito l’“Informanziani”, uno
sportello attraverso il quale vengono raccolte le richieste di aiuto. Questo servizio è attivo due giorni alla settimana, il martedì dalle 16 alle 17.30 e il giovedì
dalle 9 alle 11. L’Informanziani si trova nella sede dell’Associazione anziani in via
XXV Aprile 1 a Orsago, telefono 0438-990547.
Il Laboratorio scuola
compie quattro anni
F
ine anno scolastico,
tempo di giudizi e di
valutazioni. E anche per il
Laboratorio scuola e volontariato del Centro di
servizio è il momento di fare un bilancio degli ultimi
dieci mesi, vissuti a stretto
contatto con insegnanti e
studenti. Nato nel marzo
2001 con l’obiettivo di promuovere i valori della solidarietà e del “tempo libero
come tempo solidale” tra
gli studenti
delle superiori, il Laboratorio in quattro
anni ha costantemente
aumentato il
numero degli
istituti coinvolti e dei progetti realizzati. Lo sportello di Treviso,
presso l’Itc Riccatti, quest’anno ha collaborato con
12 istituti superiori della
città (su un totale di 13) e
due scuole medie (Castelfranco e Salgareda), per un
totale di 58 classi. Sessantadue gli incontri organizzati, con il coinvolgimento
di ben 21 associazioni di
volontariato. «Durante l’anno scolastico 2003/2004 –
ha spiegato Elena Betteti
del Laboratorio scuola e
volontariato – non sono stati solo gli insegnanti a richiederci i percorsi formativi, ma spesso gli stessi ragazzi si sono rivolti a
noi per trattare argomenti
specifici, ad esempio durante l’autogestione». Dei
nove temi proposti, il più
gettonato è stato “Liberi
dalle dipendenze”, promosso da cinque istituti.
Grande interesse è stato dimostrato anche rispetto ai
temi della donazione degli
organi, la finanza etica e le
esperienze di volontariato.
E con l’inizio delle vacanze, il Laboratorio non
chiude per ferie, ma propone agli studenti stage estivi all’insegna della solidarietà, chiamando all’ap-
pello coloro che desiderano mettersi alla prova con
un’esperienza a servizio di
strutture del territorio impegnate in vari ambiti. Le
iscrizioni sono ancora aperte e gli interessati possono rivolgersi anche agli
altri tre sportelli attivi in
provincia: a Vittorio Veneto (al Coordinamento delle associazioni di volontariato della sinistra Piave), a
Castelfranco (al Coordinamento del volontariato) e,
da quest’inverno, anche a
Conegliano (all’istituto
Cerletti). Per informazioni: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12; telefono e fax 0422-419111;
e-mail [email protected].
BREVI / VOLONTARIATO
Tempo di vacanze
Il coordinamento distrettuale
handicappati di Breda, Carbonera e Maserada organizza nel mese di agosto i consueti soggiorni estivi settimanali autogestiti:
a Jesolo e a Tramonti dall’8 al
15 e dal 15 al 22; a San Martino di Castrozza dal 7 al 14 e
dal 14 al 21. Le proposte sono
rivolte a volontari e a ragazzi
con handicap medio lieve e prevedono la condivisione della vita quotidiana. Per la riuscita dell’iniziativa, è indispensabile l’apporto dei volontari. Per informazioni e adesioni, telefonare
allo 0422-90100.
In Toscana con l’Aifo
Una proposta diversa, in armonia con le persone e con la natura, nella splendida cornice della Val di Chiana. È l’iniziativa estiva dell’Aifo, Associazione italiana amici di Raoul Follereau,
per tutti coloro che sono interessati a confrontarsi sui temi
della globalizzazione, della solidarietà, del volontariato, dell’ambiente per impegnarsi poi
nel proprio contesto sociale. Il
corso si chiama “Cittadini del
mondo per un mondo di pace”
e si svolge dal 3 all’11 agosto
a Cortona (Ar). Sono previste anche escursioni e passeggiate
giornaliere. Per informazioni e iscrizioni: 800-550303 (numero
verde) oppure [email protected].
Jesus Christ Superstar
Il celebre musical “Jesus Christ
Superstar” viene riproposto giovedì 1º luglio dall’associazione
“Occhi nel silenzio” di Castelfranco in collaborazione con la
compagnia teatrale “The sound
of ballet”, nel cortile di villa Bolasco alle 20.30. Il ricavato della manifestazione (costo dei biglietti 10 euro interi e 8 euro
per i bambini fino a 12 anni)
sarà interamente devoluto al
progetto “Acquedotto per Omerbergovaca e altri piccoli villaggi limitrofi nel Distretto di Brcko
- Bosnia-Erzegovina (BiH)”.
Bando 2005
Il Centro di servizio per il volontariato ha emesso il bando
(pubblicato nell’ultimo numero
del bollettino “Volontari insieme”) per il finanziamento dei
progetti a rilevanza locale per
il 2005. Si tratta di un’opportunità per le associazioni di volontariato di mettere a frutto la
loro capacità progettuale con
servizi innovativi. Saranno privilegiati i progetti presentati “in
sinergia”, ovvero da una rete di
associazioni che si mobilita sia
a livello locale che provinciale
per rispondere ai bisogni e ai
problemi più sentiti o, semplicemente, per dare occasioni di
confronto, divertimento, riflessione. La scadenza delle domande da presentare è il 20 ottobre di quest’anno. Per informazioni: Centro di servizio per
il volontariato, telefono 0422542941.
Pagina realizzata
in collaborazione
con la Consulta
provinciale
del volontariato
e il Centro di servizio
per il volontariato
di Treviso
dai
Nostri Paesi
Vittorio V
eneto
I voti si concentrano su due soli candidati: è ballottaggio
Pavan - Scottà
faccia a faccia
ENZO PAVAN
“Più dialogo,
meno sprechi”
1) Abbiamo sottovalutato l’effetto di trascinamento del sindaco uscente, e l’euforia realizzativa delle ultime due
settimane prima del voto,
con tutte le inaugurazioni. Questo ha travolto gli
altri candidati, che mi aspettavo prendessero di
più. Per quanto riguarda
la mia coalizione, ha preso qualche voto in più rispetto alle Europee: col
senno di poi possiamo
dirci soddisfatti.
2) Andremo a parlare
con tutti. Noi abbiamo un
programma, se ci saranno delle convergenze, bene! E se arrivano proposte ragionevoli dagli altri,
coerenti con la nostra visione per la città, perché
non accettarle? Se ci potremo alleare anche con
forze di centrodestra?
Dobbiamo guardare ai
problemi di Vittorio Veneto, non agli schieramenti nazionali.
3) Credo che chi fissa
le quote per le scommesse dovrebbe ancora dare
per favorito me. Ora la
città ha due settimane per
riflettere. Il voto al primo
turno è un voto di libertà.
E magari i vittoriesi hanno anche voluto lanciarmi un messaggio: di essere più attento alle esigenze dei ceti popolari.
Messaggio ricevuto.
4) Per prima cosa cercheremo di capire di qua-
li risorse economiche dispone il Comune, e di interrompere le iniziative
che rappresentano uno
spreco, come certe consulenze e impegni di spesa per progetti inutili. Inoltre riconsidereremo la
valanga di approvazioni
urbanistiche fatte dalla
giunta Scottà negli ultimi
mesi, e che rischiano di
compromettere la città.
n supermanager
di una multinazionale decide a 51 anni di
buttarsi in politica, e si
candida a sindaco. Se viene sconfitto, accetta anche il ruolo defilato e oscuro di consigliere comunale di opposizione? O
preferisce mollare tutto e
dedicarsi solo all’azien-
1) È soddisfatto del risultato del primo turno?
2) Pensa di cercare alleanze con altre forze escluse al ballottaggio? Su quali basi?
3) Quante probabilità di vittoria si attribuisce?
4) Se viene eletto, quale sarà il suo primo impegno?
5) Se viene eletto, quale spazio e quali garanzie
darà alle minoranze?
6) Un pregio che riconosce al suo avversario
7) Un motivo per cui dovrebbero votare lei e non
il suo rivale i vittoriesi che al primo turno hanno
scelto Franco, Garoffolo, Posocco e Toffoli
6) È una persona tranquilla che sicuramente ha
dimostrato di operare in
buona fede. Credo che sia
stato soprattutto vittima
del sistema.
7) Nel corso della
campagna
elettorale
Franco, Garoffolo, Posocco e Toffoli si sono
spesso lamentati dei disastri di Scottà e gli si sono scagliati contro, soprattutto riguardo alla viabilità. Se i loro attacchi erano sinceri, ora non possono sostenere Scottà.
Come può, cari candidati
e cari loro elettori, andarvi bene un sindaco se fa
delle cose su cui non siete per niente d’accordo?
da?
Pavan chiude lo spazio
dei dubbi. «Sicuramente.
Anche se perdo al ballottaggio resterò come consigliere comunale di opposizione. Il 40% dei voti
che ho ricevuto dai vittoriesi rappresenta un messaggio di fiducia che intendo onorare».
“Il centrodestra
siamo noi”
1) Molto soddisfatto,
soprattutto per la fiducia
nella mia persona espressa attraverso i voti alla Lista Scottà.
2) Questi giochi politici li fanno i politici di turno. Non noi a Vittorio, ma
i nostri capi, che hanno
retto il gioco fino ad ora.
Se ci saranno apparentamenti non lo si può dire:
trattative strette sono in
corso, a breve ci sarà risposta. Anche perché comunque a livello nazionale sono chiaramente delineati due poli di centrodestra e di centrosinistra… In ogni caso io ho
sempre dialogato, anche
prima del primo turno elettorale, con gli altri candidati, in particolare Toffoli e Garoffolo.
5) C’è una parola sola:
dialogo. Le buone idee
troveranno sempre accoglienza, da qualunque
parte arrivino, nella mia
amministrazione. In tutti
i consigli di amministrazione degli enti ci sarà
rappresentanza delle opposizioni. Anche al Cesana Malanotti.
UNA DOMANDA IN PIÚ: Farebbe
anche il capogruppo di minoranza?
U
LE DOMANDE A ENTRAMBI GIANCARLO SCOTTÀ
C
FAMIGLIA
ome si
impegnano i possibili sindaci per
la famiglia?
Alla campagna “Prima di
tutto, la famiglia” di questo giornale hanno dato
un’adesione generica con
Scottà ed una parziale
con Pavan. (Per i dettagli
leggi a pag. 6).
Scottà, Pavan
e le proposte
de L’Azione
Scottà «Condividiamo
l’esigenza di un impegno
particolare e
a
tutto
campo
nei confronti
della famiglia,
che è la
struttura
sociale che attraversa la crisi maggiori.
Noi ci impegnamo a portare un beneficio al settore della famiglia, ma non
possiamo prenderci impegni precisi come quelli suggeriti da L’Azione.
Non siamo dei maghi che
prevedono il futuro, e non
possiamo decidere adesso. Dovremo anche ve-
dere la compatibilità
con il bilancio».
Pavan
Enzo Pavan
ha invece promesso di
realizzare tre delle cinque richieste della campagna: il forum delle famiglie, i buoni ser vizio
per asili nido e i contributi per le neo mamme.
Sull’edilizia popolare
dice invece: «Non vorrei
che si trasformassero in
ghetti.
Preferiamo
invece
interventi a favore delle famiglie, come già previsto
dalle leggi regionali, perchè sia per loro meno costoso avere casa. Inoltre
sono d’accordo con Flavio Franco: se concediamo forti agevolazioni ai
restauri avremmo anche
un effetto di calmiere sui
prezzi delle case».(TB)
3) Non sono abituato a
commentare le cose prima
che succedano. Non ho
mai fatto promesse, e
quindi vedremo a scrutinio concluso. Ai vittoriesi
chiedo solo di andare a votare e di valutare.
4) Per prima cosa continuerò quello che già sto
facendo: lavorare. Poi preparerò subito la giunta,
scegliendo una persona adeguata per il (nuovo) assessorato alla Famiglia. E
stabiliremo subito relazioni con le associazioni di categoria: artigiani, commercianti, agricoltori. Oltre a continuare con tutte
le opere pubbliche già programmate.
5) Non sono mai stato
una persona che chiude al
dialogo…anche se qualcuno lo meriterebbe. Se si
tratta di dialogare sono
pronto, se invece si ripetono bugie e falsità come
sta accadendo ora, scendendo in basso fino agli attacchi personali, allora con
quelle persone non dialogo: non ne sono degne.
6) Li vedremo quando
ci sarà il faccia a faccia tra
me e Pavan. Come avevo
già detto, non ho voluto
confrontarmi con gli altri
candidati sindaci al primo
turno, ma sono disponibile a farlo ora, al ballottaggio. Nel faccia a faccia emergeranno due personalità completamente diverse.
7) Per una forma di
coerenza, se c’è anche a
Vittorio, come nell’Italia di
adesso, un polo di centrodestra e uno di centrosinistra. E perché c’è la possibilità di dialogare assieme.
UNA DOMANDA IN PIÚ: Centro
islamico, chiusura al dialogo?
L
a giunta Scottà si è
opposta con forza
alla realizzazione di centro islamico a San Giacomo. Per l’inadeguatezza
dello stabile o anche per
l’opposizione all’iniziativa
in sè?
«Nei confronti degli islamici (che hanno acquistato lo stabile in via
Boite per farne un luogo
di preghiera) mi comporterò come hanno fatto loro inizialmente: hanno
tentato furbescamente di
introdurre le loro idee nel
nostro territorio, anche al
di là delle regole urbanistiche.
Per cinque anni del
mio mandato precedente
non ho avuto mai il piacere di incontrarli qui in municipio: se sarò eletto, aspetteranno altri cinque
anni (del mandato successivo) per vedermi.
Noi siamo per la convivenza e il rispetto delle regole. Non siamo razzisti».
e
L’AZiON
Vittorio Veneto
PARROCCHIA E ISLAMICI IN DIALOGO
BAMBINI
“Perchè avere paura
anche prima di parlare?”
Un’estate
di laboratori
“C
on l’Islam
l’unica strada è il dialogo”. Questo invito non viene da una fonte ovvia come può essere un’autorità
religiosa, ma dal Ministro
degli Esteri, Frattini, in
persona che commenta i
risultati recenti raggiunti
in Iraq.
Dialogo, e non solo
prove di dialogo, è stato
avviato con alcuni musulmani rappresentativi, presenti a San Giacomo. Il
dialogo è avvenuto con il
Consiglio Pastorale della
parrocchia proprio su richiesta di questi immigrati che sentono di vivere in un paese, ma di aver
un rapporto piuttosto limitato con la gente che vi
abita. È stato uno scambio
di impressioni che hanno
fatto emergere molte prevenzioni e luoghi comuni
che però non risultano verificati di fronte alle persone concrete: si rivelano
talvolta inconsistenti, op-
VENERDÌ 18
Festa del Sacro Cuore di
Gesù.
All’Opera De Mori a Serravalle alle 15.30 adorazione comunitaria del Santissimo Sacramento
con recita delle litanie del Sacro
Cuore e dell’atto di riparazione.
In Cattedrale alle 20.30, adorazione e rinnovo della consacrazione delle famiglie al Sacro Cuore.
Inizia alle 18 con l’apertura del
chiosco la sagra dei Santi Pietro e
Paolo a Longhere. Organizzano
gli Amici di Longhere. Alle 21 discoteca con CTS.
Alle 21.30 presso il bar Da Lara a
Il parroco di San Giacomo don Gabriele Secco
pure distorti.
Cos’è che impedisce a
qualcuno di aver paura anche semplicemente di incontrarsi a parlare? Cos’è
che fa provare un sentimento di disagio, un tuffo
al cuore a trovarsi davanti due persone con la barba lunga e nera, il berretto in testa e la tunica lunga fino ai piedi?
Si sospetta che sotto ci
siano armi? Si sospetta
che in testa ci sia il progetto di costituire un covo
Serravalle, “Festa dell’estate” con
concerto di musica dal vivo
SABATO 19
Sagra di Longhere: alle 21
ballo con l’orchestra Harmony.
Alle 21.30 in piazza del Popolo il
concorso di bellezza “Bella di Marca”.
Alle 21.30 per il Festival di
Serravalle al Castrum c’è il recital “Ricordi d’amore” di Peppe
Barra.
Alle 22 presso l’ex circolo di Forcal concerto degli Wild Gosling.
DOMENICA 20
Alle 16 in monastero a San
T
di terroristi? Da dove vengono queste paure che si
rivelano poi senza fondamento?
Infatti, il dialogo è stato tra persone normali che
hanno una storia, il desiderio di trovare una vita
soddisfacente, una famiglia che cerca di stare bene, la ricerca di seguire la
propria via per lodare Dio.
Viene il sospetto che le
paure abbiano l’origine
nelle notizie, distribuite
ad arte per indurre a pensare ad un futuro che sarà
di scontro tra civiltà, un
futuro che sarà di lacrime
e di sangue, invece di lavorare per un futuro in cui
si vive e si collabora valorizzando ciò che di buono
e arricchente c’è nella vita degli altri. Un futuro in
cui è bello vivere. Si tratta di decidere per quale
futuro lavorare. Il dialogo
è l’unica via per costruire
un futuro vivibile.
re giorni alla settimana per un estate diversa, adatta ai
più piccoli dei 5 agli 11
anni. «Un’Estate Bambina» , organizzato dal
Museo dell’Arte Bambina per far trascorrere ore divertenti e allegra
giocando con personaggi, ambienti, storie. Ogni
lunedì e mercoledì dalle
9.30 alle 12 e il mercoledì dalle 15.00 alle
17.30, nella sede del Museo in piazza Meschio
(ex Cesana ). Con chi si
gioca? Il lunedì con Tiziano Vecellio e il ritratto, indossando abiti cinquecenteschi e diventando un ritratto parlante. Il mercoledì appare
Renè Magritte e il paesaggio surreale, così
puoi trasformare paesaggi che ti appaiono soliti in immagini magiche.
Mentre il venerdì, bambini, riposerete ascoltando meravigliose storie comodamente adagiati fra morbidi cuscini.
don Gabriele Secco
Isabella Mariotto
Giacomo canto del vespero e adorazione eucaristica
Sagra di Longhere: alle16
giochi paesani, alle 18 apertura
chiosco gastronomico, alle 21 serata musicale.
Alle 20.30 in zona industriale a San
Giacomo per la “Festa del pesce” serata di ballo liscio.
LUNEDÌ 21
In preparazione alla festa della Consolata, da oggi a venerdì 25 ogni
giorno ai missionari della
Consolata in via Rizzera rosario meditato e novena alle 16.15,
in preparazione alla messa delle 17.
Per il Festival di Serravalle alle 21.30 al Castrum il monologo “Il sogno di un’ombra” di Giancarlo Marinelli, da un testo di Baudelaire.
Benedetta Talon, una delle guide dei corsi
per animatori che iniziano mercoledì 23
MERCOLEDÌ 23
Alle 18 e alle 20.30 in patronato
a Ceneda iniziano i corsi per aiuto animatori e animatori di Grest
organizzati dagli operatori Benedetta, Mirco, Serena. Info: 349
1679577
In seminario, alle 20.30 incontro del
vescovo con il centro diocesano vocazioni.
Domenica 20 giugno 2004
21
DON GIACOMO IN OSPEDALE
U
n malore ha colto
domenica notte
don Giacomo Ferrighetto,
parroco di San Lorenzo e
di Sant’Andrea. A scoprirlo sono stati i fedeli, che
non vedevano arrivare il
parroco per la messa delle
9. Lo hanno trovato in canonica, disteso sui gradini
della scala che porta al piano superiore. Immediato il
ricovero in ospedale: i me-
SALSA: se ne
va don Zeno
D
on Zeno Pessotto
lascia la parrocchia di Salsa. L’annuncio
è stato dato a fine maggio al consiglio pastorale
parrocchiale. Attualmente parroco di Salsa e responsabile della Casa Esercizi, da settembre diventerà responsabile del
Centro Pastorale presso
Casa Toniolo a Conegliano, lasciando la parrocchia. Don Zeno era entrato in parrocchia il 18
maggio 2003, poco più di
un anno fa, in arrivo da
Tezze. Sostituiva l’amatissimo don Raffaele Polacco, morto a gennaio
2003 dopo oltre trent’anni da parroco a Salsa.
GIOVEDÌ 24
Sagra di Longhere: alle 20
partita di calcio per l’11° “Trofeo
scapoli ammogliati”.
Alle 20.30 in seminario assemblea pastorale diocesana
presieduta dal vescovo.
Per Victor 2004: In piazza del
Popolo dalle 20.30 va in scena
“Notre Dame de Paris - Amori e destini al tempo della Cattedrali”, liberamente tratto dal musical di Riccardo Cocciante. Per le
vie del centro spettacoli dal vivo di
Domi Ndeye, The Woodmen, Di ballar si potrebbe un poco, Blucaffè.
Per il Festival di Serravalle alle 21.30
al Castrum va in scena “Passione”,
di Laura Curino.
Farmacia di turno: comunale 1, Centro, via
Brandolini, 0438 53198
dici hanno appurato che si
è trattato di un ictus cerebrale. E’ rimasta paralizzata tutta la parte sinistra del
corpo. Ne risente anche la
lingua, per cui il sacerdote
fatica ad articolare le parole. Ma comunque è perfettamente cosciente: chi
lo ha visitato in ospedale lo
ha trovato in condizioni abbastanza buone, compatibilmente con l’accaduto.
SPORT
La festa diversa
dei“Ragazzi
per l’unità”
C
he i ragazzi amino
lo sport non solo
quello in tv, ma anche quello attivo è cosa risaputa.
Ma cosa ha spinto 55 tra
ragazzi e ragazze dai 9 ai
17 anni provenienti da Mestre, Treviso, Belluno e
dintorni a ritrovarsi domenica 7 giugno al collegio
Dante a Vittorio per una
giornata dal titolo “Sport
Meet”? Lo spiegano loro
stessi: «Eccoci qui per vivere una giornata sportiva
che vorremmo fosse diversa dalle altre! Siamo i
Ragazzi per l’unità (movimento giovanile del più noto Movimento dei Focolari fondato da Chiara Lubich). Siamo qui per mettere in pratica nello sport la
regola d’oro: “Fai agli altri
ciò che vorresti fosse fatto
a te”. Questa regola ci piace in modo particolare perché è una delle poche regole comuni a tutte le religioni, perciò possiamo proprio viverla tutti». Tra i partecipanti ai tornei sportivi
ci sono anche due ragazzi
originari del Ghana dal
Marocco, dall’Albania; musulmani e cristiani.Che dire a conclusione di questa
giornata? «Ognuno ha potuto scoprire un segreto,
con l’amore si può vincere
non solo nello sport, ma
anche nella vita».
22
e
L’AZiON
Vittoriese
Domenica 20 giugno 2004
ELEZIONI / A FREGONA E SARMEDE SARMEDE: INASPETTATAMENTE
La gente vota
il nuovo
L’
unione fa la forza. Il vecchio
motto sembra banale, ma è
la chiara chiave di lettura
del voto pedemontano. A Sarmede il
centrodestra (Lega, An, Forza Italia)
si è presentato unito dietro ad Eddi
Canzian. Ed ha vinto in carrozza, ponendo fine a 14 anni di centrosinistra
di Pierina Dal Cin. Due sole liste, bipolarismo perfetto. E il centrodestra
ha più voti del centrosinistra, come è
tendenza generale della provincia di
Treviso, confermata alle Europee.
Tre candidati a Fregona, e per la
prima volta nella storia del Comune
vince il centrosinistra. Ma se sommiamo i voti di Grillo (Lega) e Salvador (civica di area centrodestra) arriviamo al 56%: una netta vittoria virtuale.
Erano addirittura quattro a Colle
Umberto. Diviso il centrosinistra: e gli
elettori hanno preferito la continuità,
ovvero Scarpis assessore uscente, alla Fascilla. Diviso il centrodestra, tra
Giuseppe Donadel (lista civica) e Tiziano Zanette (Lega). E di nuovo: se
sommiamo i voti dei due arriviamo
al 46,2, ben sopra il 37,5% che è valso la poltrona a Scarpis.
COLLE UMBERTO: UN VOTO
PER LA CONTINUITÀ
“N
on c’è due senza tre!”. Potrebbe prendere in prestito questo detto il gruppo Insieme per Colle Umberto il quale, dopo due
mandati guidati da Maria
Barbero Scarpis, ora si
appresta a governare per
altri cinque anni il paese
con il neo eletto sindaco
Edoardo Scarpis. Con lui
ha vinto la continuità e la
scelta dei collumbertesi
si è rivelata, dati alla mano, abbastanza decisa, vista la presenza di altri tre
contendenti. Con mille
124 voti “Insieme” ha raccolto il 37,57 per cento dei
consensi.
“Vivere i colli”, la lista
di Giuseppe Donadel, ha
ottenuto 874 preferenze
pari al 29,21 per cento. Un
po’ poco dal momento
che la squadra aveva molte aspettative, trapelate
durante una campagna elettorale che ha fatto la
differenza in termini di visibilità e coinvolgimento
dei cittadini.
La Lega Nord potrà ora consolarsi del fatto di
non essere più sola sui
banchi dell’opposizione.
Anche se, a fronte dei cinque consiglieri del precedente mandato, sarà
rappresentata unicamente dal candidato sindaco
Tiziano Zanette che ha ottenuto 516 voti pari al
17,25 per cento. Il gruppo
Rinnovamento a Colle
Umberto-San Martino
guidato da Nicoletta Fascilla Panzarino, si è classificato all’ultimo posto
nonostante che la lista
fosse composta da una elevata quantità di persone di spicco del paese.
Anche per Rinnovamento un solo consigliere, va-
CORDIGNANO: Festa di S. Pietro
con concerti, ricamo, arte, sport
P
rende il via sabato 19 giugno l’antica Sagra
di San Pietro che la Pro Cordignano e la Pro
Loco organizzano in collaborazione con il Comune e la Biblioteca civica. Il primo giorno di festeggiamenti, sabato 19, alle 20.45 si terrà un concerto nella chiesa arcipretale al quale interverranno la Corale San Lorenzo di Cavolano (Pn), il
Coro parrocchiale di Cecchini (Pn), la Corale San
Cassiano del Meschio di Cordignano. Per tutta la
durata delle manifestazioni si terranno in diversi
punti del centro del paese tre mostre: la collettiva
Circolo Artistico Luigi Nono presso la sala consiliare del municipio; la mostra “Alfabeti che passione” del club “Le amiche del ricamo” presso l’oratorio San Francesco, aperta dal 18 al 29 giugno
(orario: dal lunedì al venerdì 20-22, sabato 16-22 e
domenica 9-22; ingresso libero: il ricavato della
mostra sarà devoluto alla Casa Mater Dei di Vittorio Veneto); infine l’esposizione di Bonsai del
Gruppo Bonsai Cordignano presso il cortile Fael,
nei giorni 26 e 27 giugno.
Domenica 20 giugno avrà luogo la prima edizione della Cordignano Pedala, passeggiata in bicicletta di circa 20 chilometri che permetterà di ammirare le bellezze del paesaggio tra vigneti e torrenti.
La manifestazione continua il 26, 27 e 29 giugno.
A
Sarmede il “dopo
Pierina Dal Cin”,
sindaco uscente non più ricandidabile, si chiama Eddi
Canzian, il candidato sindaco a capo della lista di centro-destra “Insieme per migliorare”. Al centrosinistra,
che ha guidato per ben 14
anni il Comune, e sperava
di proseguire il cammino intrapreso, succede dunque il
centrodestra, che nell’imprenditore di Montaner, ha
trovato la sua punta di diamante, tale da indurre la cittadinanza ad una svolta storica: a lui ben 1061 voti contro gli 827 del centrosinistra.
Numerose le variabili
che possono aver spinto la
cittadinanza al cambiamento, ossia a Canzian. Prime
fra tutte, il malcontento per
la Sarmede attuale, il generale trend favorevole a Lega
e coalizioni di centrodestra
in Sinistra Piave. Senza dimenticare il campanile e la
simpatia: Zanette ha vinto a
Rugolo, Canzian ha stravinto a Montaner e Sarmede.
Zanette ha preso 7 punti
in meno di Dal Cin nel ’99,
ma non possiamo parlare di
una sua sconfitta personale. I voti alle comunali di Sarmede, infatti, rispecchiano il
trend delle Europee, dove
la coalizione che governa l’Italia ha preso, a Sarmede,
il 53,9%, e Canzian, che pur
con lista civica a quella coalizione si ispirava, il 53,27%,
un soffio in meno.
Per il sindaco uscente
Pierina Dal Cin, che nonostante la sconfitta della sua
lista “Alleanza e Progresso”
Eddi Canzian
vanta la palma della vittoria
delle preferenze come consigliere comunale, ben 120,
«è prevalsa la voglia di cambiamento dopo tre mandati
di centrosinistra».
Fra i più votati della nuova maggioranza due neofiti
della amministrazione alla
prima esperienza politica:
Levis Mayer, di professione
geometra, e Sergio Gallo
(80), dirigente. Molto staccato invece Marco Gallo
(40), consigliere comunale
uscente di opposizione. Un
altro segno di cambiamento.
FREGONA: LA PRIMA VOLTA
DELLE SINISTRE AL POTERE
C
Edoardo Scarpis
le a dire il candidato sindaco, entrerà a far parte
della minoranza. 478 sono i voti ottenuti da Nicoletta Fascilla, pari al 15,98
per cento. Il nuovo consiglio comunale è formato
da Edoardo Scarpis, Maria Barbero, Carla Dall’Armellina, Roberto Favaretto, Giovanni Fadelli,
Gian Domenico Dal Mas,
Francesco Dam, Roberto
Martin, Antonella Maggi,
Segio Fontanive, Loris
Covre, Diego Tonon, Giuseppe Donadel, Paolo
Taffarel, Corrado Toffoli, Tiziano Zanette, Nicoletta Fascilla Panzarino.
CORDIGNANO:
È Festinka!
A
PERDE PIERINA DAL CIN
d anno scolastico
chiuso ritorna ad
animarsi di suoni e colori la scuola media di Cordignano. Succede giovedì 24 giugno, quando
alle 21.30 prende il via la
seconda edizione di “Festnika”, l’appuntamento
creato e gestito dal
Gruppo Giovani Cordignano con l’appoggio del
Comune. A disposizione
per raccontare ci saranno i banchetti di molte
associazioni di volontariato del trevigiano e del
pordenonese; l’avvolgente colonna sonora
sarà frutto delle percussioni dei Positive Men, a
cui si affiancheranno gli
Ooga Boga Spritz. Per
informazioni: [email protected] (cordignan senza
la o finale), 349.4233595.
on le elezioni comunali a Fregona si è
chiusa un’epoca. Per la prima volta nella storia della
Repubblica la guida del Comune viene affidata al centrosinistra. Nuovo sindaco
è stato eletto Giacomo De
Luca, di professione manager (ora però in pensione),
che con il 44% dei voti ha
staccato di gran lunga lo
schieramento della Lega
Nord, giunta terza, e di circa duecento voti la lista di
centro moderato di Romolo
Salvador, arrivato secondo.
Il risultato è dunque sorprendente per Fregona. Per
decenni feudo democristiano e nell’ultimo decennio
guidata da Patrizio Chies
(leghista della prima ora e
poi dissidente al fianco di
Comencini). La Lega aveva
schierato un giovane professionista, Michele Grillo,
quale candidato sindaco, af-
CANSIGLIO:
Aperto il
Giardino Botanico
D
a domenica
20 giugno,
per tutte le domeniche estive, l’associazione “Amici del
Giardino Botanico
del Cansiglio Giangio Lorenzoni” e Veneto
Agricoltura
propongono visite
guidate al Giardino
con esperti botanici.
Tre i turni di visita:
dalle 10.30 alle 12,
delle 14.30 alle 16, e
dalle 16.30 alle 18.
Nei giorni feriali
il Giardino è aperto:
da mercoledì a venerdì dalle 10 alle 12
e dalle 13 alle 17; sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.
Giorni di chiusura il
lunedì e il martedì.
fiancandogli fra i candidati
a consigliere l’assessore
provinciale al Bilancio Noemi Zanette di Fregona, che
siederà fra le fila dell’opposizione grazie alle sue 60
preferenze. Ma a Chies che
governava potrebbe essere
stata fatale l’esasperazione
di Fregona per i problemi
dell’acquedotto esplosi la
scorsa estate.
Penalizzato anche Romolo Salvador, con una storia alle spalle di tutto rispetto prima da assessore e
poi da sindaco, e che vantava fra le sue fila novità e anche continuità con il passato. De Luca invece è neofita dell’amministrazione comunale, e si dichiara “non iscritto a nessun partito”. Il
Guazzaloca del centrosinistra di Fregona...
"La voglia di nuovo, di
persone nuove e di idee
nuove - commenta il neo
Giacomo De Luca
sindaco - è stata sicuramente uno degli elementi
determinanti di questa vittoria».
Un Comune che ora può
porsi l’obiettivo di… non ricevere più fondi europei.
Non è masochismo: significherebbe invece che il paese ai piedi del Cansiglio non
è più qualificato come zona
economicamente depressa,
uno dei due Comuni nella
"provincia degli schei" di
Treviso ad avere il “marchio d’infamia”. Obiettivo risorgere, quindi. E frenare il
costante calo di popolazione
in un paese dove il 23% dei
votanti è residente all’estero. E quindi quasi mai vota.
NUOVI PROVVEDIMENTI
CONTRO I DEVASTANTI CINGHIALI
D
el problema cinghiali su
L’Azione ne abbiamo parlato a più riprese, e ne riparliamo purtroppo ancora visto che in questo
mese di giugno branchi di femmine
con piccoli infestano Fregona, Sarmede, Vittorio e la campagna di
Cappella.
Dissotterrano in particolare semi
di granoturco e tuberi di patata, ma
rosicchiano incessantemente anche
le viti, oltre a scorticare e arare prati e pascoli. A Fregona, esasperati agricoltori e pensionati che si ritrovano sottosopra gli orti, e a nulla valgono fari notturni, ne filo elettrico.
Un flagello che la Provincia di Treviso ha deciso di risolvere alla radice avviando un piano di controllo/abbattimento dal 15 giugno al 15
luglio 2004 e dall’1 febbraio al 30
giugno 2005 da un’ora prima del tramonto ad un’ora dopo l’alba.
Selezionatori esperti abilitati al
cinghiale e autorizzati dalla Provincia agiranno in luoghi di accertata
presenza dell’ungulato, che nella fattispecie sono Cordignano, Fregona,
Sarmede, Vittorio, Monte Pizzoc, Asolo, Monfumo, Cornuda, Pederobba, Maser e Cavaso del Tomba.
Gli animali abbattuti, una volta
sottoposti a visita veterinaria, dovranno essere consegnati prioritariamente agli agricoltori che hanno
subito danni alle coltivazioni.
Nel periodo 15/6 - 15/7 si dà priorità all’abbattimento nell’ordine alla
femmina adulta e ai piccoli. Alle poste potranno essere presenti solo e
non oltre due selezionatori autorizzati dalla Provincia con la supervisione degli agenti di Vigilanza Provinciale per tutto il periodo di permanenza alle poste dei selezionatori.
Sono esclusi dall’attività di eradicazione tutti coloro che abbiano
subito sanzioni penali, amministrative o disciplinari negli ultimi 5 anni e coloro che abbiano delle pendenze in corso. (MS)
e
L’AZiON
Vallata
Domenica 20 giugno 2004
23
QUATTRO COMUNI SU CINQUE ALLA LEGA MIANE: RIVINCITA PERSONALE
La Vallata si
colora di “verde”
L
a Vallata si risveglia “verde”.
Quattro Comuni su cinque sono finiti a civiche chiaramente
di area leghista. L’unico Comune di colore diverso dal verde è l’“azzurro” di
Cison. Da segnalare, in questa zona, il
tracollo del centrosinistra: Follina, Revine e Tarzo (perlomeno fino al passaggio di Dalla Bona all’Udc) erano di orientamento di centrosinistra.
Una prima lettura dei dati dice che
sicuramente hanno lavorato con astuzia
gli uomini della Lega che sono riusciti
a costruire cartelli elettorali vincenti, individuando in ciascun Comune perso-
ne in grado di attrarre voti. Sulla sconfitta del centrosinistra pesano in alcuni
casi delle divisioni intestine, in altri una
inadeguata preparazione della successione da parte dei sindaci uscenti.
Storia a parte a Miane. La spieghiamo
nel dettaglio nella scheda relativa a questo Comune.
Nei prossimi giorni inizieremo a capire
se la sostanziale uniformità delle amministrazioni della Vallata consentirà di fare dei passi in avanti a quei progetti – servizi associati, investimento nel turismo...
– che da tempo vengono annunciati ma
che fino a oggi sono rimasti nel cassetto.
DI MELLERE SUGLI EX AMICI
D
opo una battaglia elettorale iniziata almeno sei mesi fa, battaglia
che ha toccato punti di tensione anche elevata, Claudio Mellere l’ha spuntata, in
modo netto (40 per cento
dei voti), sulla sua ex lista
“Comunità” che si è fermata al 30 per cento e su Miane Democratica inchiodata
al 27 per cento.
Mellere, sindaco uscente, correva con una civica
comprendente la Lega,
messa in piedi di gran corsa dopo che il gruppo “Comunità”, che lo aveva sostenuto per cinque anni, decise di “scaricarlo” puntando su di un altro candidato
(il segretario comunale di
Asolo Carla Chiarion).
Anche a Miane, quindi,
la popolazione ha scelto la
FOLLINA: FINITA L’ERA TONIN,
ORA TOCCA A TOMASI
I
l cambiamento a Follina era nell’aria da
qualche settimana. Si avvertiva il desiderio della
popolazione di voltare pagina dopo i 14 anni di amministrazione, peraltro
molto apprezzata, di Renzo Tonin. Che, a differenza di tanti altri suoi ex
colleghi sindaci, non è entrato nella lista di colui
che avrebbe dovuto continuare il suo programma
politico, il vicesindaco uscente Diego Dall’Antonia. Quest’ultimo ha ottenuto il 29 per cento dei
voti contro il 46 per cento di Marcello Tomasi,
candidato sindaco della
civica Rinnovamento per
Follina (di cui fa parte la
Lega Nord). Terzo Giuseppe Carlet (24 per cento) al secondo tentativo di
scalata al municipio.
Tomasi ha 61 anni, è
coniugato, risiede a
Farrò, è in pensione dopo
aver trascorso gli ultimi
28 anni alla Monti industrie tessili come direttore del personale. Ha alle
spalle lontane esperienze
amministrative essendo
stato consigliere e assessore a Tarzo dal ’65 al ’75.
Tomasi è ora chiamato a raccogliere l’eredità
di un’amministrazione
che ha compiuto alcune
scelte molto importanti
per il paese, specie nel
campo del sociale e della
cultura. Tra le priorità
che in campagna elettorale ha indicato al nostro
giornale vi era l’attenzione a un equilibrato sviluppo del territorio.
«I consensi sono stati
Revine-Lago hanno
deciso di andare sul
sicuro eleggendo sindaco
Battista Zardet – 65 anni,
consulente commerciale –,
uomo con un’esperienza
amministrativa alle spalle
come consigliere comunale a Revine e in Comunità
Montana. Ma insieme a
Zardet, che si è imposto
con il 63 per cento dei voti,
ha vinto anche l’entusiasmo
della squadra di giovani che
lo ha quasi trascinato in
questo ritorno alla politica
attiva. Blocco di qualsiasi
nuova cava, rilancio dei laghi, avvio del parco del Livelet, istituzione di un ufficio per le pari opportunità
ma soprattutto revisione
della variante al Piano regolatore (quella, per intenderci, che prevede l’abbattimento del Riva d’Oro con
spostamento della relativa
cubatura più a nord), sono
i punti di forza che hanno
convinto i revinesi a votare
Zardet (che si è presentato
con una civica di cui fa parte la Lega).
Delusione in casa di “Uniti per Revine Lago”, la civica del candidato sindaco
Caterina Fantinato che non
è andata oltre il 36 per cento delle preferenze.
Ma sulla campagna elettorale appena conclusa ha
pesato anche il clamoroso
abbandono di tutti gli uomini dell’amministrazione
uscente: dal sindaco Giorgio Della Colletta ai consiglieri comunali (ad eccezione di Mauro De Osti candidatosi con la lista rivale).
Un abbandono disapprovato dalla popolazione quasi
si fosse trattato di una fuga
dalle responsabilità.
«Si percepiva una voglia
di cambiamento – afferma
Zardet commentando i ri-
Claudio Mellere
passati. Devo ringraziare in
particolare la mia famiglia
che mi ha sostenuto in questi mesi. Continuerò portando a termine i progetti
avviati e impostandone di
nuovi, comunque amministrerò sempre all’insegna
dell’oculatezza». E i rapporti con le opposizioni?
«Da parte mia sarà quello
di sempre. Molto dipenderà
da loro. Ho fatto una campagna elettorale tranquilla,
non ho reagito alle insinuazioni. Mi auguro che anche
i miei concorrenti siano corretti».
TARZO: SINISTRA DIVISA,
VINCE BRUNO DAL MAS
A
Marcello Tomasi
superiori alle attese e
questo mi carica di ulteriori responsabilità –
commenta a caldo il neosindaco di Follina –. Penso che il risultato sia stato determinato da una voglia di cambiamento e
dalla svolta proposta dal
nostro programma».
Dopo aver ricevuto le
consegne dal sindaco uscente Tonin, Tomasi annuncerà la squadra operativa. «In ogni caso –
conclude – la nostra priorità è coinvolgere la gente».
REVINE: SUCCESSO NETTO
DI BATTISTA ZARDET
A
continuità e ha voluto dare
a Mellere altri cinque anni
per portare a termine quanto iniziato. Per lui, sicuramente, si tratta di un’affermazione personale di rilievo. Ne escono invece male
i leader dei due gruppi
sconfitti: da una parte Antonio Morona (presidente
della Savno) fautore della
spaccatura con Mellere, e
dall’altra Giovanni Follador
il cui gruppo non ha saputo
approfittare dell’altrui divisione perdendo diversi punti percentuali rispetto alle
precedenti amministrative.
«Il successo è andato oltre alle attese – commenta
Mellere, che ha atteso in famiglia il risultato elettorale
–. Avevo fiducia ed ero sereno anche per la qualità
del lavoro svolto negli anni
Tarzo tra i due litiganti il terzo gode. I
due litiganti sono Antonio
De Nardi e Michele Gallon
le cui liste civiche Democratici per Tarzo e Lista Civica Uniti, frutto della scissione del gruppo che cinque
anni fa portò alla conferma di
Alberto Dalla Bona come
primo cittadino, hanno ottenuto rispettivamente il 28 e
il 22 per cento dei voti. Mentre colui che gode in questi
giorni è Bruno Dal Mas – 57
anni, sposato, padre di due figli, imprenditore, consigliere uscente di minoranza –
che ha vinto con la civica di
centrodestra “Forza Tarzo Lega Nord” (33 per cento di
preferenze). Ultimo classificato Stefano Dal Molin con
“Ideale Comune”: non è andato oltre il 15 per cento.
La vita amministrativa di
Tarzo riprende con una decisa svolta politica. Determinata anche dagli ultimi
convulsi mesi di amministrazione Dalla Bona, che ha
perso per strada pezzi significativi della propria maggioranza per vicende legate
allo sviluppo urbanistico del
Comune.
La notizia della vittoria è
arrivata a Dal Mas in un
momento triste, durante il funerale della madre. E così i
festeggiamenti per il successo elettorale sono stati,
giustamente, rinviati più avanti.
«Eravamo convinti di farcela dal momento che la sinistra si era spaccata – afferma Dal Mas –. La presenza di quattro liste non è
stata comunque positiva poiché ha creato delle spaccature. Sessantotto candidati
Bruno Dal Mas
su quattromila abitanti sono
troppi».
Ma cosa farà, come prima
cosa, il neo-sindaco? «Ho visitato il municipio e mi sono
reso conto che è una struttura da terzo mondo. Non si
può assolutamente lavorare
in quelle condizioni, perciò
da subito mi impegno per
renderlo più decente. Poi c’è
la rotatoria sul ponte Maset:
l’ho promessa e intendo farla anche perché ci abito vicino e vedo continuamente
incidenti. Infine le scuole: voglio investire sia sulle strutture che sulle proposte formative come il doposcuola».
CISON: CRISTINA PIN
IN CONTINUITÀ CON SALTON
P
Battista Zardet
sultati –, ma non nelle proporzioni uscite dalle urne.
Il risultato è stato ottimo ma
la gara vera inizia ora. Molto, a mio avviso, ha influito
l’entusiasmo della squadra
di giovani che mi ha affiancato. Anch’io mi sono impegnato con passione ma
sicuramente non sono un
giovane che ha ambizione
di far carriera». E i primi
impegni di Zardet quali saranno? «Ho già dato disposizione all’ufficio tecnico di
fermare le varianti al Piano
regolatore, una delle quali
è già in Regione. Poi voglio
sentire le associazioni e istituire un ufficio per la famiglia».
erde qualche consenso rispetto alle
precedenti amministrative
ma vince ugualmente bene
la civica di centrodestra
“L’obiettivo del Comune di
Cison di Valmarino” che ha
portato Cristina Pin alla carica di primo cittadino. Designata da tempo come
successore di Gildo Salton
(che l’ha appoggiata in prima persona come candidato consigliere comunale),
Pin ha ottenuto il 42 per cento dei consensi contro il 34
per cento della civica (comprendente la Lega) di Aldo
Tonet e il centrosinistra che
ricandidava Lucio D’Agostin (già sconfitto cinque anni addietro). Nelle settimane precedenti la presentazione delle liste pareva che
le forze di opposizione fossero a un passo dall’accordarsi per una lista unica, ma
il progetto naufragò per in-
comprensioni politiche.
Cristina Pin – 40 anni, vicesindaco uscente e fortemente impegnata negli ultimi anni di amministrazione – continuerà nel solco
già tracciato da Salton. «Abbiamo lavorato tanto negli
anni scorsi e la gente ha
compreso il lavoro svolto –
commenta Pin –. Sinceramente non mi aspettavo un
successo di queste proporzioni anche perché c’era
qualche segnale di disapprovazione rispetto ad alcune scelte da noi fatte, come il rifacimento della piazza di Cison. Penso che sia
stata ripagata la campagna
elettorale corretta che abbiamo portato avanti. Ora
tutta la squadra, che è fortemente unita, lavorerà per
tenere fede agli impegni
presi». E sugli obiettivi futuri Pin è molto prudente e
concreta: «Chi amministra
Cristina Pin
sa quali sono le possibilità
reali, noi non abbiamo mai
promesso quello che non
potremo mantenere. Una
cosa su cui mi sono impegnata e che sicuramente
farò è il nuovo campo sportivo vicino al castello».
L’ultima battuta è per le
minoranze: «Spero siano
propositive, insieme possiamo lavorare per il bene
del Comune».
La prima grana che Pin
dovrà risolvere è quella dell’acquedotto. La scorsa estate diversi cisonesi sono
rimasti senz’acqua e in campagna elettorale questo disagio è emerso in modo evidente.
24
ELEZIONI NEL QUARTIER DEL PIAVE
Due conferme
e due ribaltoni
D
ue conferme e due ribaltamenti nelle elezioni amministrative
del Quartier del Piave. Le conferme vengono da Pieve e Sernaglia dove
sono stati confermati alla carica di sindaco, rispettivamente, Giustino Moro e Giovanni Balliana. I ribaltamenti sono invece
avvenuti a Farra e a Refrontolo. Quello che
più ha sorpreso è quello di Farra dove dopo 17 anni è terminata, inaspettatamente, l’“era” Arman: nuovo sindaco è infatti
Domenico Citron. A Refrontolo, in un confronto letteralmente all’ultimo voto, si è
e
L’AZiON
Quartier del Piave
Domenica 20 giugno 2004
imposta Mariagrazia Morgan in Buosi che
ha scalzato l’amministrazione uscente.
L’impressione è che qualcosa potrà
cambiare anche per l’intero comprensorio
del Quartier del Piave. Considerando i
programmi e le convinzioni personali degli amministratori probabilmente vi sarà una maggiore collaborazione specie su alcuni temi: la viabilità, l’ambiente, i servizi. Probabilmente, abbiamo scritto, perché da queste parte i campanili hanno
spesso rovinato tante belle opportunità di
collaborazione.
SERNAGLIA: VINCE BALLIANA
CON L’ALLEANZA VERDE-VERDE
A
Sernaglia gli elettori hanno premiato
l’anomala (almeno per la
provincia Treviso) alleanza
verde-verde tra la civica del
sindaco uscente Giovanni
Balliana (di area ambientalista) e la Lega Nord. L’affermazione della squadra di
Balliana è stata netta: 61 per
cento delle preferenze. In
sostanza i sernagliesi hanno scelto la continuità dando a Balliana pieno mandato a portare a termine i
grossi progetti già avviati:
la rete fognaria collegata
con nuovo depuratore consortile di Falzè di Piave, le
due rotatorie (una tra la sp
34 e via Trevigiana e un’altra sp 34 e via Montello), la
pista ciclabile tra Falzè e
Sernaglia, la completa attuazione del Piano dei Palù.
E il progetto di certificazione ambientale Emas che
coinvolge tutto il Quartier
del Piave e di cui Sernaglia
è capofila.
Anche a Sernaglia, come
a Farra, la maggioranza uscente si era spaccata poco
prima del voto: da una parte l’area ambientalista, dall’altra i moderati di centro
vicini ai Popolari. Una rottura spiegata in modo diametralmente opposto dai
due raggruppamenti e provocata da reciproci sospetti di “tradimenti”.
Commenta il sindaco
Balliana: «Secondo me la
popolazione ha votato la
continuità, ha premiato l’im-
Giovanni Balliana
pegno profuso nei cinque
anni precedenti, la serietà
della squadra e il programma che intendiamo realizzare». Tra i primi impegni
Balliana indica la messa a
punto di politiche organiche
a sostegno della famiglia e
la revisione del Piano regolatore. Con l’opposizione
«spero, superato il periodo
elettorale, che si ricrei quel
clima di collaborazione che
abbiamo conosciuto negli
ultimi cinque anni. Non ho
dubbi che questo accadrà».
FARRA: RITORNA CITRON,
PIEVE: GIUSTINO MORO REFRONTOLO: VINCE MORGAN
FINISCE L’ERA DI ARMAN VINCE RADDOPPIANDO I VOTI
MA I PERDENTI CONTESTANO
C
he a Farra stesse
succedendo qualcosa di nuovo lo si era capito due mesi fa, quando il
gruppo al governo, guidato
da una quindicina d’anni da
Francesco Arman, si ruppe: il candidato sindaco già
designato, Dino Girardi,
diede vita a un’alleanza con
la Lega mentre Arman
cambiò in corsa il candidato puntando tutto su Valter
Agostini. Ma fino al momento dello spoglio dei voti nessuno si azzardava ad
avanzare pronostici poiché
i tre candidati in corsa – oltre a Girardi e Agostini, Domenico Citron con la civica
“Cittadini di Farra” – erano
dati sostanzialmente alla
pari. E ancora una volta gli
elettori hanno smentito i
pronostici della vigilia: Citron, ex sindaco negli anni
Ottanta e per due anni presidente della Provincia, si è
imposto nettamente col 40
per cento delle preferenze,
Girardi ha ottenuto un
buon successo personale
arrivando al 35 per cento
mentre Agostini si è fermato al 23 per cento. Ed è
quest’ultimo dato quello
che, forse, ha maggiormente sorpreso: nessuno si
attendeva un crollo di queste proporzioni del gruppo
plasmato da Arman (che si
presentava come candidato consigliere comunale).
Molto probabilmente dopo
17 anni è esplosa una voglia
B
Domenico Citron
di cambiamento e di rinnovamento ma senza salti nel
vuoto: da qui la scelta di un
sindaco con esperienza che
per alcuni anni traghetti un
Comune che ha conosciuto
scontri politici e personali
anche cruenti. Non a caso
tutte le prime dichiarazioni
del neo-sindaco sono stati
dei chiari messaggi alla riconciliazione, alla collaborazione, al rispetto dopo i
veleni di una campagna elettorale che più di una volta ha superato i limiti della
correttezza. «Abbiamo vinto perché c’era un desiderio
di cambiamento – sostiene
Citron –. Gli elettori hanno
votato la competenza, l’esperienza e il modo educato di fare politica del gruppo “Cittadini di Farra”».
Tra gli eletti in consiglio
comunale (11 + il sindaco
per “Cittadini di Farra”, 3
per la lista di Girardi e 2 per
quella di Agostini) va segnalata l’affermazione di
Giuseppina Berton di “Cittadini di Farra” che ha ottenuto 280 preferenze personali.
is di Giustino Moro
a Pieve di Soligo. Ottenendo il doppio dei voti della scorsa tornata elettorale
(dal 27 al 51 per cento), la civica guidata da Moro si è imposta su “Vivere Pieve” di
Roberto Menegon, sulla Lega di Giuseppe Calissoni e
sulla Lista Acropolis di Stefano Foroni.
Il successo di Moro era
decisamente nell’aria. Negli
ultimi mesi il sindaco uscente era riuscito a coinvolgere
nel proprio progetto amministrativo personalità di diversa provenienza politica: sicuramente il colpo più significativo, in questo senso, è
stata la candidatura a consigliere comunale di Gianantonio Spinelli già assessore
leghista e candidato sindaco
con una propria civica alle
precedenti comunali. Alla fine Moro ha messo in piedi una squadra composita, che
ha coperto praticamente tutto l’arco “costituzionale” da
destra a sinistra, in nome del
principio che un conto è la
politica e un altro è l’amministrazione.
Alla prima uscita sulla
scena politica, non ha fatto
per niente male Roberto Menegon con la sua civica
(26,52 per cento) e il suo progetto di rinnovamento.
Decisamente negativo, invece, il risultato della Lega.
Ricordiamo che a governare
Pieve prima di Moro fu un
monocolore leghista guida-
P
Giustino Moro
to da Evelina Tomasella e
che alle scorse elezioni la Lega perdette per un soffio.
Per quanto riguarda i voti di preferenza ottime affermazioni personali di Spinelli
e del vicesindaco Luca Mazzero. Clamorosa, invece, la
mancata elezione dell’assessore uscente ai servizi sociali
Nicola Sergio Stefani.
«Sono stati premiati i risultati conseguiti negli scorsi cinque anni di amministrazione – commenta a caldo Giustino Moro – e poi ha
pesato un desiderio di continuità e di stabilità. L’obiettivo più rilevante per i prossimi cinque anni, anche se probabilmente non basteranno
per realizzarlo, è riconsegnare ai cittadini lo spazio
centrale, il cuore di Pieve di
Soligo». Infine una battuta
sui futuri rapporti con le opposizioni: «C’è un’apertura
di credito con la Lega per una certa sintonia che si è instaurata in campagna elettorale. Con gli altri non c’è alcuna posizione preconcetta
ma l’apertura deve essere reciproca».
SOLIGHETTO: Concerto e mostra
in ricordo di Bruna Zambon
S
abato 19 giugno, alle 21, nell’aula magna di villa Brandolini a Solighetto concerto per l’inaugurazione della personale in ricordo
di Bruna Zambon in Soattin. La mostra è stata allestita dalla figlia Margherita Soattin per commemorare
Bruna nell’anniversario della sua
scomparsa e rimarrà aperta dal 19 al
28 giugno, tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30, la domenica mattina dalle 10
alle 12 e il pomeriggio dalle 16 alle 20.
VENERDÌ 18
Nel cortile del santuario di
Madonna delle Grazie di Colbertaldo, alle 21.15, terzo appuntamento con Multivisione in amicizia. L’associazione Ali e Radici Multivisione propone proiezioni dedicate al tema “Emozioni in
panoramico”. In caso di pioggia nella palestra della scuola media di Vidor. Ingresso gratuito.
Iniziano questa sera, al cinema Careni di Pieve di
Soligo, le proiezioni del film
“Troy” di Wolfgang Petersen
er un punto Collodel
perse per la cappa.
La citazione è d’obbligo
commentando i dati elettorali di Refrontolo, dal momento che il gruppo che ha
governato negli ultimi cinque anni ha perso le elezioni per un solo voto o forse
due. Due voti ritenuti non
validi dagli sconfitti che minacciano ricorsi al Tar.
Ufficialmente, comunque, il nuovo sindaco di Refrontolo è Mariagrazia Morgan in Buosi, 36 anni, coniugata, laureata in Giurisprudenza, insegnante e patrocinatrice legale. Ha portato al successo la civica “Insieme per Refrontolo” che
contava al proprio interno
due ex sindaci: Carlo Bertollo e Piero Lorenzon.
Morgan si è imposta su
Roberto Collodel, “delfino”
di Sante Toffoli sindaco uscente non ricandidatosi
per motivi di famiglia e di
lavoro (ma comunque in lista come candidato consigliere). Anche su Toffoli,
quindi, si è abbattuta la “maledizione” che ha colpito
tantissimi ex sindaci schieratisi in lista a sostegno dei
propri successori.
«Non me l’aspettavo anche perché i miei rivali partivano favoriti in quanto uscenti e io sono alla prima
esperienza politica» commenta Morgan. Tanto non
se l’aspettava che è stata
raggiunta dalla notizia del-
con Brad Pitt, Orlando
Bloom, Eric Bana e Peter
O’ Toole. Il film, che è la
trasposizione dell’Iliade di
Omero, viene proposto
stasera alle 21, sabato 19 alle 15, 18.15 e 21.30, e domenica alle 14.30, 17.45 e 21.
In piazza Martiri della Libertà
a Sernaglia della Battaglia inizia, questa sera, “Non solo
musica”, secondo Concorso musicale serna-
gliese per gruppi emergenti. In questa prima
serata si confrontano i gruppi: Signora Sandy, Mefisto, The
Orgasm, Unlead, Kudo Squad
Funktory e Masterpiece. Domani esibizione di un gruppo
ospite fuori concorso. Domenica 20 giugno sono in concorso i gruppi: Nemesis, Against
Unluck, Brown Sugar, Hope
Leaves e The Best. Infine sabato 26 giugno rappresentazione teatrale in piazza con
Mariagrazia Morgan in Buosi
la vittoria mentre passeggiava con un’amica per le
vie di Treviso. «Penso che
gli elettori oltre a me abbiano dato fiducia agli altri
candidati in lista. E ha convinto la nostra proposta di
un’amministrazione attenta
alla famiglia, ai giovani in
particolare, e che si pone in
un atteggiamento di collaborazione con le associazioni».
Nei prossimi giorni sapremo se il gruppo di Collodel riconoscerà il risultato proclamato dai presidenti
di seggio oppure se ricorrerà al Tar perché si esprima sulle due schede contestate.
Ancora una volta, comunque, Refrontolo si conferma paese ad alto rischio
di “incendio”: basta una piccola scintilla e le fazioni si
scatenano l’una contro l’altra. È successo spesso negli
ultimi anni. Speriamo che
la vicenda delle due schede
contestate venga definita
velocemente e si ritorni a
parlare di politica. Senza
rancori e rese dei conti.
compagnia La Contrada in
“Niente da dichiarare?”.
DOMENICA 20
A Barbisano, dalle 14, Giornata dell’arrampicata promossa dal Cai sezione
Velio Soldan.
GIOVEDÌ 24
A Refrontolo cinema d’estate all’aperto, all 21,
con proiezione del film “Alla
ricerca di Nemo”.
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L’AZiON
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ANNUNCIO SHOCK PER I 280 DIPENDENTI
Zoppas:“Chiudo
la Sev di Miane”
I
l signor Zoppas, quello che fa gli elettrodomestici che nessuno
riesce a distruggere, ha deciso di chiudere gli stabilimenti Sev di Miane e Coris di
San Vito al Tagliamento, lasciando a casa i 280 dipendenti della prima azienda e
gli 80 della seconda. Ma anche le altre unità produttive
del gruppo Zoppas subiranno drastici ridimensionamenti: altri 260 lavoratori, in
gran parte dell’Irca di San
Vendemiano, dovranno trovarsi, nel giro di qualche mese, un’altra occupazione. Fatte le somme sono 620, su un
totale di mille 390 dipendenti del Gruppo, i lavoratori che
a Zoppas non servono più. La
causa? La delocalizzazione
naturalmente: le piccole resistenze per elettrodomestici è
più conveniente produrle all’estero, magari in Cina. Da
noi resteranno solo le linee
produttive delle resistenze
dei grandi elettrodomestici.
I sindacati, che da tanti
mesi stanno bussando a tutte le porte, compresa quella
del nostro Vescovo, per far
conoscere la loro preoccupazione per la sorte del gruppo
Zoppas, stanno organizzando
assemblee e scioperi. A tutti
ripetono il concetto espresso
da una arrabbiata-commossa
Antonella Donadel, delegata
sindacale della Sev, all’assemblea del gruppo dello
scorso 31 maggio: «Zoppas
ha dei doveri rispetto a questo territorio come noi abbiamo il dovere di lavorare in
cambio dello stipendio».
«Non siamo assolutamente d’accordo con il Piano presentato dalla proprietà – afferma Andrea Guarducci della Cgil –. La situazione è tesissima anche perché i dati
dell’occupazione in provincia
iniziano a essere drammatici: dal 1º gennaio al 31 maggio 2004 mille 960 lavoratori
sono stati messi in mobilità».
Mancati investimenti, man-
cata diversificazione della
produzione, mancata valorizzazione del management a favore di una conduzione familiare. Sta qui, secondo il
sindacato, l’origine dell’attuale arrendevole politica industriale del gruppo Zoppas.
Al fianco dei lavoratori della Sev si è schierato il sindaco di Miane Claudio Mellere
che, invano, sta chiedendo da
tempo un incontro a Gianfranco Zoppas. «Sono preoccupatissimo – afferma Mellere –: le maestranze della
Sev risiedono tra la Vallata e
il Quartier del Piave, molte
sono donne che difficilmente possono reinventarsi un lavoro, e tanti hanno quell’età
di mezzo che il mercato del
lavoro fa difficoltà ad assorbire. E sono preoccupato perché qui siamo arrivati alla
“monoproduzione” del mobile: dovesse cedere anch’essa sarebbe un grosso
guaio per la zona».
Federico Citron
RINVENUTO PARTE DELL’ARCHIVIO
PARROCCHIALE DI TARZO
con la diocesi di Vittorio
Veneto.
La riconsegna avrà luogo al termine della messa
che verrà celebrata alle 10
dal Vescovo di Treviso nel
duomo cittadino. Dopo la
messa si terrà un rito militare nella caserma Caposile, sede del Comando
provinciale della Guardia
di finanza.
L
unedì 21 giugno, in
occasione dell’anniversario di fondazione del
Corpo della Guardia di finanza, il comandante provinciale di Treviso colonnello Giuseppe Grassi riconsegnerà al vicario ge-
nerale della diocesi di Vittorio Veneto e al parroco di
Tarzo una parte dell’archivio della parrocchia di
Santa Maria di Tarzo rinvenuta dalle Fiamme gialle a seguito di ricerche
svolte in collaborazione
TARZO: La rassegna corale
alla ventesima edizione
T
anto attesa, ecco la
20ª edizione della
Rassegna di canto corale
organizzata da Corale dei
laghi Tarzo e Revine-Lago
in collaborazione con Comune e Pro loco di Tarzo.
Sabato 19 giugno, alle
20.45 nella palestra comu-
AVIS: A Farra la 45ª Festa del
donatore della sezione comunale
L
o scorso 30 maggio l’Avis comunale di Farra di Soligo ha festeggiato, a Col San Martino, la 45ª Festa del donatore. Nel corso della manifestazione il presidente Luigi Gai ha tracciato il bilancio del 2003. Nel
2003 i donatori attivi sono stati 263, 25 in più dell’anno
precedente; le donazioni totali sono state 367 (di queste
333 di sangue intero, 32 plasmaferesi, 2 piastinoferesi).
Anche quest’anno l’Avis di Farra si è impegnata nel
sostegno di altre iniziative di solidiarietà: la vendita di mele a favore di Casa Maria Adelaide a Vidor e la vendita
di azalee per finanziare la ricerca sul cancro. Inoltre ha
promosso il nono concorso sul tema della donazione per
i ragazzi delle classi quinte delle elementari di Farra: vista la qualità dei lavori, tutti i partecipanti sono stati premiati con un marsupio e una biro con il marchio Avis.
La Festa del donatore è stata anche l’occasione per
premiare i donatori più assidui. Si tratta di Pietro Da
Ruos (distintivo con fronde per 75 donazioni), e Ferruccio De Noni, Renato Ghizzo, Maurizio Pietrovecchio
e Bruno Tormea (medaglia d’oro per 50 donazioni). Tra
i benemeriti (8 donazioni) da segnalare Nicola Merotto
il cui padre, Siro, in passato ha ricevuto il distintivo con
fronde e il nonno, Giovanni, la medaglia d’oro.
nale di Tarzo, in un ricco
repertorio di canti si esibiranno la Corale dei laghi
di Tarzo e Revine-Lago, il
coro “Amici della montagna” di Vicenza e il coro
“Ansibs” di Monfalcone
(Gorizia). Ingresso libero.
CISON:
Festa del
solstizio d’estate
L’
associazione
del “Mazarol”
ci invita tutti per un’altra delle sue originali
trovate. Sabato sera
lungo le Vie dell’acqua, in località San Silvestro, siamo attesi “A
’spetar le strighe”, piccola festa del solstizio
d’estate. Ci saranno
suoni, voci, magie e...
pentoloni fumanti. Gli
organizzatori consigliano di portare torcia
elettrica, scope di saggina, aglio e quant’altro ser ve per una simile notte all’aper to. La
festa inizia alle 20 e termina quando le forze
saranno esaurite.
Q
uesto fine settimana
la piazza di Sernaglia
della Battaglia sarà animata
da gruppi di giovani musicisti emergenti che si esibiranno nel concorso musicale
“Non solo musica” organizzato dal Gruppo Giovani e dal
Comune di Sernaglia della
Battaglia.
L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, prevede per
venerdì 18 giugno sera l’esibizione dei seguenti gruppi:
Signora Sandy, Mefisto, The
Orgasms, Unlead e Kubo
Squad funktory.
Domenica 20 giugno toc-
Domenica 20 giugno 2004
SERNAGLIA
Giovani
musicisti
emergenti
in concerto
cherà invece a Nemesis, Against Unluck, Brown Sugar,
Hope leaves e The best
hemp. La rassegna vuole offrire la possibilità ai gruppi di
giovani musicisti di avere uno spazio e un’opportunità
per esibirsi e far conoscere
25
la musica che amano suonare. Parallelamente sarà presente anche un gruppo di
giovani writers che potranno
esprimere l’arte della bomboletta spray creando dei
pannelli colorati. Saranno anche presenti associazioni di
volontariato sociale del territorio come Zikomo, Insieme
si può, Cooperativa Pace e
Sviluppo, Emergency e Amnesty international.
Oltre alle due serate musicali, sabato 26 giugno, ci
sarà la rappresentazione teatrale con il gruppo La Contrada “Niente da dichiarare?”.
26
NUOVI SINDACI ANCHE A MEL E TRICHIANA
A Lentiai voto
con sorpresa
V
iene da Lentiai l’unica novità delle elezioni amministrative 2004.
Inaspettatamente Flavio Tremea ha superato la favoritissima Flavia Colle, vicesindaco e assessore provinciale uscente. Per il resto tutto secondo le
previsioni: a Mel ha stravinto Ruggero
Dalle Sasse, e a Trichiana Fiorenza Da
Canal si pone in continuità con il sindaco uscente Giorgio Balzan. Un dato
significativo è lo scarso successo personale riportato dal presidente uscen-
te della Provincia Oscar De Bona che
ha ottenuto pochissime preferenze a
Trichiana e probabilmente non ce la
farà ad entrare nel nuovo consiglio provinciale.
Scrivevamo nel numero precedente
alle elezioni che i tempi impongono ai
Comuni di quest’area una maggior collaborazione. In campagna elettorale non
se n’è parlato più di tanto. Speriamo
che il vento cambi dopo le elezioni. Sarebbe un bene per tutti gli zumellesi.
ravolgente affermazione di Ruggero
Dalle Sasse a Mel: 67 per
cento dei voti contro lo striminzito 33 per cento riportato dal rivale Alessio Gioffredi della lista “Centro Sinistra per Mel”. Dalle Sasse
rappresenta la continuità
con l’amministrazione uscente di Emilio Isotton, che
ha voluto dare una mano al
suo successore presentandosi come candidato consigliere. Ottima affermazione
personale, in questo raggruppamento, di Fabio
Barp per qualche tempo dato come delfino di Isotton.
Probabilmente ha danneggiato il centro-sinistra la
chiara coloritura politica e il
candidato-sindaco non originario di Mel. Mentre a favore dei vincitori ha giocato la rete di contatti costruita in tanti anni di amministrazione.
Ruggero Dalle Sasse ha
43 anni, è laureato in filoso-
fia, gestisce uno studio per
pratiche amministrative ed
è già pratico di pubblica amministrazione essendo stato vicesindaco dal ’95 al ’99.
«Chi parte per una gara
spera sempre di vincere –
commenta a caldo Dalle
Sasse –, ma una vittoria così ampia non me l’aspettavo
proprio. Sicuramente ha pagato l’unità della squadra,
l’aver condotto una campagna propositiva e rispettosa
degli avversari, il rappresentare la continuità con
l’amministrazione uscente
che aveva lavorato bene».
Il neo-sindaco si dice
convinto della necessità di
amministrare in stretta collaborazione con gli altri Comuni dell’area: «Ora dobbiamo ragionare sul rinnovo della Comunità Montana
(che nel Bellunese ha un
grosso peso, ndr) e sulle
possibili sinergie con i Comuni vicini. Ma essendo
quasi tutti nuovi ci serve
VERRÀ REALIZZATO A LENTIAI
Nuovo asilo grazie
alle Figlie di S. Giuseppe
U
na nuova scuola materna, con annesso
nido integrato, e l’oratorio
nell’edificio che attualmente ospita la scuola materna.
Nessuno a Lentiai aveva, fino a oggi, osato sperare tanto. Invece le vie della Provvidenza sono infinite, come
sottolinea il parroco don
Bruno Daniel, e quello che
fino all’altro ieri appariva come un sogno oggi è un’ipotesi vicina alla concretizzazione. Grazie alla decisione
della Congregazione delle
Figlie di San Giuseppe che
ha deciso di costruire un
nuovo asilo in Lentiai.
Ma andiamo con ordine.
Lo scorso anno la parroc-
chia di Lentiai ha venduto
l’ex-cinema e parte dell’area
del “Campon” al Comune.
L’operazione aveva l’obiettivo di mettere la parrocchia
in condizione di recuperare e ristrutturare la scuola
materna e costruire un nuovo e modesto oratorio. «A
noi sembrava già una grande cosa riuscire a fare questo passo – commenta don
Bruno –. Certo, avevamo
anche accarezzato il sogno
di costruire una scuola materna nuova in grado di rispondere alle esigenze dei
bambini molto meglio di un
edificio vecchio e vincolato,
pur radicalmente riformato
e ristrutturato. Questo so-
LENTIAI: TREMEA BATTE
LA FAVORITISSIMA COLLE
R
isultato a sorpresa a
Lentiai. Per 39 voti
Flavio Tremea, l’outsider di
queste elezioni, ha battuto la
favorita Flavia Colle, vicesindaco nonché assessore provinciale uscente. A dire il vero, da Lentiai ci erano giunte
notizie di un interesse crescente per la lista di Tremea.
Ma che arrivasse a superare
la lista che rappresentava la
continuazione dell’amministrazione uscente, non era assolutamente previsto e prevedibile.
Tremea – 70 anni, vedovo, pensionato, già funzionario consolare, cultore di storia locale e autore di pubblicazioni – prende il posto di
Leopoldo Marcer, scompar-
so a pochi giorni dal voto a seguito di un male incurabile.
«È stato un voto a sorpresa – commenta Tremea –. Gli
elettori di Lentiai negli ultimi
50 anni hanno avuto sempre
lo stesso orientamento, invece questa volta c’è stato un
rimescolamento di carte. Sinceramente mi attendevo una
diversa distribuzione del voto».
Tremea ha battuto centrodestra e centrosinistra.
«La nostra lista è composta
da persone ispirate a valori
cristiani ed è di provenienza
perlopiù democristiana. Lontani ormai da diversi anni dalla politica, ci siamo riavvicinati con una lista decisamente centrista».
Flavio Tremea
A Tremea non fa per nulla paura prendere in mano il
Comune a 70 anni: «Nella vita ho sempre avuto grosse
responsabilità, penso di avere la forma mentis per governare e il minimo di preparazione richiesta. Non ho
fatto alcuna promessa faraonica agli elettori, intanto penso a governare l’ordinario.
Penso che dovremo utilizzare i primi due anni per sistemare la situazione».
TRICHIANA: L’EREDE DI BALZAN
VINCE PER POCHI VOTI
MEL:TRAVOLGENTE VITTORIA
DI RUGGERO DALLE SASSE
T
e
L’AZiON
Bellunese
Domenica 20 giugno 2004
H
Ruggero Dalle Sasse
qualche tempo per “prendere le misure”. Intendo anche intensificare i rapporti
con i confinanti trevigiani in
funzione di una valorizzazione della montagna. È un
argomento che mi sta a cuore: fui io a siglare, qualche
anno fa, la “pacificazione”
tra Mel e Miane a Ponte Val
d’Arch».
a rischiato grosso
la corazzata della
“Civica per Trichiana”, che
alla vigilia veniva data per
sicura vincente nelle elezioni comunali di metà giugno. Alla fine i pronostici
sono stati rispettati: Fiorenza Da Canal ha vinto di
un soffio (51 per cento a
48) contro l’altra civica (In
Comune) guidata da Giorgio Cavallet. Ma un po’ tutti si aspettavano maggiori
consensi per la Da Canal in
quanto schierava in squadra l’ex sindaco Giorgio
Balzan e il fresco ex presi-
Municipio di Mel
gno, però, era già stato messo nel cassetto da un pezzo
perché non avevamo le benché minime condizioni per
realizzarlo».
Dei progetti e dei “sogni”
della parrocchia erano a conoscenza anche le suore Figlie di San Giuseppe alle
quali la parrocchia, mediante una convenzione, ha
affidato la direzione della
scuola materna fin dal suo
inizio, esattamente 80 anni
fa. Ebbene la Congregazione ha deciso di potenziare
la sua presenza a Lentiai dove ha sede anche la casa di
spiritualità “Stella Maris”
che presta un servizio prezioso a tutte le suore della
Congregazione, soprattutto
nei mesi estivi, ma anche a
tante parrocchie. Fedele al
suo carisma educativo e valutando le necessità e richieste di Lentiai, la Congregazione ha deciso di investire qui quanto ricavato
dal ridimensionamento di
un’opera in
Venezia ed ha
acquistato un
appezzamento di terreno
di circa 2 mila
350
metri
quadrati confinante con la
proprietà di
Stella Maris.
L’acquisto è finalizzato alla costruzione di
una moderna scuola materna, con annesso nido integrato per i bambini dai 12
mesi ai 3 anni. Oltre all’acquisto del terreno la Congregazione si impegna a farsi carico di tutte le spese di
progettazione e costruzione. Alla parrocchia verrà
chiesto di collaborare economicamente con l’acquisto
di tutto l’arredo necessario.
A questo punto non è più
necessario costruire ex novo l’oratorio, ma esso verrà
ricavato all’interno della
vecchia scuola materna, op-
dentissimo della Provincia
Oscar De Bona (poco votato a livello di preferenze
personali). Il voto esprime
quindi un desiderio di novità di cui i vincitori dovranno necessariamente
tener conto.
In cima alla lista delle
cose da fare Da Canal –
che ha 48 anni ed è stata
assessore al bilancio per
tre legislature – si ritrova
l’avvio della Consulta della famiglia (già abbozzata),
la rinascita del Parco Lotto, l’ampliamento della
scuola materna di Cavassico Superiore con creazione di un nido integrato,
il potenziamento del ponte San Felice nonché il miglioramento della viabilità
del San Boldo. E dovrà
porre particolare attenzione per la frazione di
Sant’Antonio di Tortal le
cui esigenze sono state
prepotentemente portate
alla ribalta da Cavallet.
Fiorenza Da Canal
«Sono delusa del risultato – afferma Da Canal –:
ci aspettavamo molto di
più. Il buon risultato della
lista rivela un desiderio di
novità e di freschezza da
parte degli elettori trichianesi. La prima cosa da fare è valutare attentamente i risultati e le loro motivazioni».
Dalle analisi nasceranno sicuramente nuove proposte nell’ambito del gruppo della Da Canal. Ma nel
frattempo vanno avanti i
tanti progetti già avviati.
Tra questi il miglioramento della strada del San Boldo: «Entro due anni verranno allargati due tratti
molto stretti: siamo già ai
progetti esecutivi».
GIOVANI
I programmi
estivi
della forania
Zumellese
L’attuale scuola materna di Lentiai
portunamente ristrutturata.
Lo spazio verde, sul quale si
progettava di costruire il
nuovo oratorio, resterà spazio verde a servizio dei ragazzi, dei giovani e di tutto
il paese.
«Ma tutta l’operazione
giungerà a buon fine – sottolinea don Bruno – se la
nuova Amministrazione comunale sarà, come auspichiamo e confidiamo, disponibile a rendere idonea
l’area sulla quale dovrà sorgere la nuova scuola materna, adottando i provvedimenti necessari».
L
a Pastorale giovanile
della forania Zumellese ha definito il calendario
delle proprie iniziative per i
mesi estivi. Eccole: dal 6 al
16 luglio in località Cimolais
(Pn) Camposcuola per i ragazzi dalla quinta elementare alla prima superiore; dal
16 al 22 agosto in località Andràz (Bl) Camponzo per giovani dalla prima alla quarta
superiore; dal 1º al 4 agosto
all’Eremo agostiniano del
Lecceto (Si) “… Ripensando
alla nostra fede”, esperienza
di fede per maggiorenni: ascolto di sé, condivisione,
incontro con le monache e
la loro spiritualità.
e
L’AZiON
Conegliano
FESTA ALL’IMMACOLATA DI LOURDES
Don Lorenzo Garla
sacerdote da cinquant’anni
I
l 20 giugno di cinquant’anni fa in cattedrale a Vittorio Veneto un bel gruppetto di
diaconi riceveva l’ordinazione sacerdotale. Tra loro c’era don Lorenzo Garla, classe 1931, nativo di
Villa Belvedere in Cordignano, oggi parroco di
Santa Maria Immacolata di
Lourdes in Conegliano.
Dopo aver festeggiato
qualche giorno fa il giubileo sacerdotale con il Vescovo e i confratelli sacerdoti in occasione della
Giornata di fraternità sacerdotale, domenica 20
giugno, alla messa delle 11,
don Lorenzo ringrazierà il
Signore per il raggiungimento della bella mèta insieme ai parrocchiani di
Lourdes. Comunità che va
costruendosi pian piano una propria identità, aiutata
in questo anche dalle tante iniziative promosse dalla parrocchia e dalle associazioni ad essa vicine.
«Per noi è un momento
molto atteso – spiega Ar-
Don Lorenzo Garla
turo Dal Cin, vicepresidente del consiglio pastorale – perché vogliamo dimostrare a don Lorenzo
tutta la nostra gratitudine
per quello che ha fatto e sta
facendo per noi. Gli diranno grazie, innanzitutto, i
più stretti collaboratori, coloro che sono impegnati
nella pastorale: le catechiste, la corale, i lettori, il
gruppo liturgico, la Caritas, i ministri dell’Eucaristia, i gruppi giovanili, il folto gruppo di chierichetti e
il Coro voci bianche che
don Lorenzo cura con particolare attenzione. E poi vi
sono tutti i gruppi impegnati nell’animazione e nel-
le attività ricreative e culturali: dal circolo Enars al
teatro Lourdes, dagli Alpini all’Istituto Michelangeli
al Calcio Lourdes. In questi anni siamo riusciti a
creare una bella rete di collaborazione che consente
di proporre diverse iniziative. C’è anche un clima di
collaborazione con l’Opera Immacolata di Lourdes»
conclude Dal Cin.
La festa è occasione di
resoconti ma anche di lancio di nuove iniziative. «Da
un punto di vista pastorale
don Lorenzo ci sta chiedendo di impegnarci di più
sul versante famiglie e giovani. Dal punto di vista delle opere abbiamo in programma di trasformare il
chiosco in una struttura in
muratura».
Per l’immediato c’è l’impegno del Grest che qui è
molto partecipato. Ancora
una volta è don Lorenzo a
tirarne le fila, a dispetto
dell’età. Ma si sa, ai preti è
fatto divieto di invecchiare!
Domenica 20 giugno 2004
GLI ALPINI SI STRINGONO
INTORNO A PADRE RENZO
I
l gruppo Alpini Città
di Conegliano sabato 19 e domenica 20 giugno avrà ospite in sede
di via Beccaruzzi l’amico alpino della Julia e
missionario in Etiopia
padre Renzo Meneghini,
rettore responsabile dell’ospedale e lebbrosario
dell’Istituto missionario
della Consolata con sede a Gambo, al quale ogni anno gli alpini cone-
glianesi destinano aiuti
economici.
Trascorrerà due giorni a Conegliano e l’apice
27
della visita sarà domenica 20 giugno alle 11.15
con la celebrazione in
duomo della Messa a
suffragio di tutti i soci andati avanti in Paradiso.
Padre Renzo Meneghini nella sua missione in Etiopia
Assenti” porta in scena lo spettacolo teatrale in atti unici “In
mancanza di meglio…” di Moreno Truggelmi.
VENERDÌ 18 GIUGNO
Alle 17.30, ai giardini comunali
di Campolongo, per la quinta rassegna “Burattini e non solo ai
giardini”, la compagnia “La casa
degli gnomi” presenta “Il teatrino di Gelsomina”. Ingresso libero.
È il week-end della Dama Castellana. Oggi alle 20.30, in piazza Cima, si tiene il preludio alla Dama vivente con corteo storico e benedizione dei gonfaloni. In caso di pioggia l’appuntamento sarà annullato. Ingresso a
pagamento. Informazioni e prenotazioni al numero 0438455600.
Da questa sera e per una settimana è di turno la farmacia del
dottor De Lorenzo, in via Torricelli a fianco della chiesa di San
Pio X.
SABATO 19
Alle 20.30, in piazza Cima, si svolge l’epilogo della Dama Castellana, con il corteo rinascimentale, gli spettacoli in costume e la
partita di dama vivente. Ingresso a pagamento. Informazioni e
prenotazioni
al
numero
0438.455600. In caso di pioggia
la manifestazione sarà annullata.
Alle 21.15, all’auditorium Dina
Orsi, l’associazione teatrale “Gli
DOMENICA 20
Dalle 8 alle 12, in piazzale San
Leonardo (castello di Conegliano)
si tiene il dodicesimo raduno di
Citroen Ds con esposizione di auto dall’Italia e dall’estero, intitolato “Ricordando Luisa”.
LUNEDÌ 21
Alle 20.30, nel quartiere dei Mille, si tiene la processione in onore di San Luigi Gonzaga. Sempre oggi, nello stesso quartiere,
si concludono i festeggiamenti di
San Luigi, con stand enogastronomico, musica e serate danzanti nel campo sportivo di via dei
Mille.
28
e
L’AZiON
Coneglianese
Domenica 20 giugno 2004
SABATO 19 INIZIANO I FESTEGGIAMENTI
Settant’anni in gamba per
gli Alpini di San Vendemiano
G
li Alpini di San
Vendemiano si
apprestano a celebrare un importante traguardo della loro storia. Sorto nel 1934 il gruppo Ana ricorda quest’anno il 70º anniversario dalla sua fondazione
e il 45º dalla ricostituzione
avvenuta nel 1959. I festeggiamenti ufficiali si terranno
sabato 19 e domenica 20 giugno e vedranno presenti, oltre ai rappresentanti di tutti
i gruppi della sezione Ana di
Conegliano, anche delegazioni appartenenti ad altre
sezioni di Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Scorrendo a ritroso gli eventi, si va con la memoria a
ricordare i tempi, nel dopoguerra, in cui era capogruppo il tenente Battel. Altre figure importanti che hanno
dato molto al gruppo sono
state quelle di Gino Citron e
Giuseppe Cadorin. «Questi
tre personaggi – spiega il capogruppo Emanuele Cadorin –, che hanno retto il gruppo per molti anni, hanno tracciato le linee sulle quali noi
proseguiamo oggi il nostro
cammino». In loro memoria,
il gruppo nel 2002 ha realizzato due busti che li raffigurano, collocandoli all’interno
della sede. Sede realizzata e
voluta grazie al caparbio impegno di Giuseppe Cadorin
e di tutto il gruppo. Altri momenti significativi nella storia dell’Ana sanvendemianese sono stati dati dall’amicizia stretta, che continua tuttora, con gli abitanti e gli Alpini di Campeglio, conosciuti
È
na di Vittorio Veneto e del
Coro Friuli Ana Cordovado.
La serata corale avrà luogo al
teatro parrocchiale di San
Vendemiano. Domenica 20
giugno sarà un’intera giornata di festa. Sabato 19 giugno si terrà inoltre l’inaugurazione della mostra di fotografie e di cartoline della prima guerra mondiale che
sarà ospitata nell’atrio delle
scuole elementari fino al 3
luglio.
Gerda De Nardi
SPOSI...40ENNI A CASTELLO ROGANZUOLO
H
anno voluto celebrare insieme i
40 anni di matrimonio per condividere il bel traguardo raggiunto e anche
per dare un messaggio di ottimismo ai giovani sposi. Stiamo parlando delle 17 coppie della parrocchia di Castello Roganzuolo che hanno trascorso insieme una
giornata di festa a testimonianza di come
l’amore vissuto insieme per tutta una vita
non sia un’utopia ma una solida realtà messa a disposizione di figli, nipoti e della comunità tutta.
Insieme, nel 1989, avevano festeggiato
i 25 anni di matrimonio ed ora, a distanza
SAN PIETRO DI FELETTO,
LA “VALANGA BOTTEON”
I
l mazzo di arturium,
gerbere rosse e infiorescenze bianche per il
nuovo sindaco, è stato acquistato da Roberta Roberti, una fedelissima della lista
“Progetto Feletto”, verso le
16 di lunedì scorso, quando i voti per Maria Assunta
Botteon hanno assunto i
connotati di una valanga.
Mandata prematuramente a casa un anno fa dalla rottura della coalizione
che comprendeva la Lega
Nord – in discussione il piano regolatore –, Maria Assunta Botteon torna in municipio a San Pietro di Feletto legittimata da un voto
popolare chiarissimo.
Due le liste in campo e
la riconfermata sindaco ottiene il 72% dei voti.
«È una grande soddisfazione leggere questi risultati ottenuti intorno al lavoro di una bella squadra – afferma Maria Assunta Botteon –; devo dire grazie a
tutti i cittadini che spero di
non deludere. Auguro a me
e a tutta la squadra di essere all’altezza del compito assegnatoci dai cittadini. Di
sicuro ce la metteremo tutta per svolgere bene il nostro lavoro».
«È stata premiata la trasparenza e la coerenza di
una persona che ha saputo
resistere alle pressioni e agli interessi sul piano re-
all’epoca del terremoto in
Friuli; dal 50º anniversario
della fondazione che è coinciso con la posa del gruppo
scultoreo; e dal quotidiano
lavoro che prosegue grazie
all’impegno del consiglio direttivo e di tutto il gruppo.
Per dar risalto a tutto questo e quanto di importante
ancora è stato realizzato negli anni, si terrà una serie di
iniziative che avranno inizio
sabato 19 giugno, alle 20.30
con il concerto del Coro A-
SAN FIOR HA PREMIATO
CESARE DE MARTIN
Maria Assunta Botteon
golatore e che ha rimesso
il giudizio sul suo operato
direttamente ai cittadini,
senza cercare scorciatoie
nella politica dello scambio
e del baratto» è quello che
dicono in coro i “fedelissimi” del sindaco che assediano il seggio numero uno in attesa della proclamazione.
A fianco del sindaco Botteon saranno in consiglio
comunale sotto le insegne
di “Progetto Feletto” Loris
Dalto, Angelo Miraval, Alvise Carnieli, Bruno Daltoè, Marco Mazzucco, Loredana Collodel, Maria Luisa Perin, Roberto Masi, Dino Possamai, Benedetto De
Pizzol e Gianluca Oliana. La
lista “Lega Nord-Feletto la
Nostra Terra” porta in consiglio il candidato sindaco
Ermes Bonaldo, Roberto
Giovannini, Giulio Ros,
Gianfranco Collodel e Antonio De Martin.
di quindici anni si sono riunite ancora tutte e diciassette insieme. Motivo dell’incontro, il ringraziamento a Dio per la felicità e la salute goduta in tutto questo tempo e per aver saputo superare con sapienza
e fortezza i momenti di sconforto e di difficoltà.
Attorno ai festeggiati si è stretta la comunità di Castello Roganzuolo, parole di
augurio e di stima sono state rivolte loro
dal parroco don Vittorio e da don Giacinto.
La Scuola cantorum ha reso ancor più
bella la cerimonia animandola con i canti.
un risultato che va
attribuito al lavoro
di squadra quello che ha
portato Cesare De Martin
ad essere eletto primo cittadino a San Fior.
All’ex vicesindaco cinquantaquattrenne, ritiratosi dalla scena politica nel
1995, spetta ora la guida del
paese. «Avvierò – spiega
De Martin – quanto proposto nel nostro programma cercando inoltre di portare a termine quanto iniziato dall’amministrazione
comunale
precedente,
compatibilmente con le risorse finanziare. Il nostro
primo obiettivo è quello di
potenziare i servizi. Abbiamo vinto nonostante le previsioni contrarie degli altri.
La vittoria non è di De Martin, ma di tutta la squadra
che voglio ringraziare, e
della cittadinanza che ci ha
votato. Devo inoltre dare atto al sindaco uscente della
sua grande personalità, in
quanto ha voluto essere
presente al momento della
proclamazione del sindaco
e mi ha augurato buon lavoro».
La sua lista, “Insieme
con te San Fior” ha ottenuto 1.748 voti, pari al 44,24
Cesare De Martin
per cento dei votanti, mentre la maggioranza uscente
San Fior 2000 guidata da Ivan Pagot ha raccolto 1.457
voti, pari al 36,88 per cento. Angelo Pavan e la Lega
Nord hanno avuto 599 consensi, il 15,16 per cento.
Il nuovo consiglio comunale sarà formato per la
maggioranza da Paolo Bottega, Maurizio Dal Bo,
Claudio Piccin, Germana
Bragato, Ezio Gava, Rita
De Martin, Brunangelo
Fantinel, Lauro Uliana, Rimo Tomasella, Gilberto
Zambon e Mirco Coletti.
Quattro i consiglieri di San
Fior 2000: Ivan Pagot, Fiorenzo Carniel, Claudio Gardin e Lucia Schincariol. La
Lega Nord sarà rappresentata da Angelo Pavan.
GAIARINE, PRIMO LORIS
SONEGO SUL FILO DI LANA
SAN VENDEMIANO, IL VOTO
PREMIA SONIA BRESCACIN
S
L
ono 53 i voti che hanno permesso a Loris
Sonego di diventare sindaco a Gaiarine. Il candidato
della lista civica di centrodestra “Rinnovamento per
Pasiano”, infatti, ha superato al rush finale Mirella
Giust, rappresentante della maggioranza uscente.
Lo spoglio dell’ultimo seggio ha consegnato la vittoria al commercialista Sonego con il 35,75% dei voti, mentre Giust si è fermata al 34,50% e Roberto
Santin (La civica per Gaiarine) al 26,53%. «Giocavamo per vincere, sapevamo
che non era facile ma non
partivamo sconfitti» ha
commentato Sonego, soddisfatto di avercela fatta
proprio sul filo di lana.
Ha già scelto la nuova
giunta che collaborerà con
lei nell’amministrazione di
Gaiarine? «La nuova giunta comunale è già stata determinata ma sarà ufficializzata solo al primo consiglio comunale, entro un
paio di settimane. Sarà
composta esclusivamente
da consiglieri eletti». Quali saranno i primi impegni
che assumerà da primo cittadino? «Cercheremo di rispettare il nostro programma. Fra le opere pubbliche figurano la ristrutturazione del municipio, il
restauro dell’ex cinema, la
Loris Sonego
circonvallazione del paese,
il campo sportivo unico. Si
tratta in realtà di un programma agevolato, dal momento che per la circonvallazione gli stanziamenti
sono già pronti, mentre per
gli impianti sportivi stiamo
pensando alla riconversione di altre aree. Bisogna
trovare i finanziamenti per
i restauri». Il nuovo consiglio comunale risulta ora
composto da Giuseppe Pietro Lazzaro, Alvaro Poles,
Liliana Modenese, Claudio
Luisotto, Silvano Peruch,
Elisa Pagotto, Ezio Berlese, Mario Cappellotto, Angelo Busetto, Lucio Poletto, Angelo Feletto (Rinnovamento per Gaiarine), Roberto Santin, Milena Rosada (La civica per Gaiarine), Mirella Giust, Sandra
Toso, Afrah Mafih (Insieme per Gaiarine, Francenigo, Albina e Campomolino).
a presenza di due
avversari non ha
impedito a Sonia Brescacin di essere eletta
sindaco di San Vendemiano con un consenso
che supera il 53 per cento. Per la prima volta nella storia del Comune
sarà una donna a ricoprire il ruolo di primo cittadino. Funzionario legislativo della Camera per
la Lega Nord, ha alle
spalle l’esperienza di assessore nella giunta uscente. A fianco a lei ci
sarà l’ex sindaco Guido
Dussin che le farà da vice.
«Siamo contenti del risultato ottenuto – spiega
Sonia Brescacin –, ora
proseguiremo il nostro
lavoro impegnandoci e
portando a termine i progetti già avviati. Molti, infatti, sono gli accordi di
programma precedentemente stipulati e gli interventi già in bilancio e
quindi progettati. Nei
prossimi giorni, inoltre,
convocherò il consiglio
comunale per la convalida degli eletti. Un ulteriore motivo di soddisfazione è dato dal fatto che
abbiamo ottenuto la
maggioranza assoluta».
Saranno quindi realizzate opere di primaria
importanza come la ca-
Sonia Brescacin
sa di riposo, l’impianto
natatorio, l’asilo nido integrato e la viabilità esterna all’A28.
Il consiglio comunale
sanvendemianese sarà
ora composto dal gruppo di maggioranza della
Lega Nord formato da
Guido Dussin, Stelvio
Basei, Angelino Drusian, Nereo Tomasella,
Roberto Zago, Stefano
Bazzo, Gianfranco Papa,
Massimiliano
Segat,
Marco Dal Pos, Renzo
Zanchetta, Patrick Camerin. La minoranza
sarà invece rappresentata per quanto riguarda
Progetto comune da
Barbara Camerin, Olindo Cettolin, Silvano Dal
Mas, Elisabetta Breda,
mentre la Lista Progressista Insieme per San
Vendemiano sarà presente unicamente con
Dino Vanzella.
e
L’AZiON
Coneglianese
IL 19 E IL 20 A PONTE DELLA PRIULA
Fiera internazionale dell’edilizia,
evento nel Parco degli Aquiloni
P
er le imprese, gli
operatori e gli
appassionati del
settore autotrasporti edili e industriali, tutto è ormai pronto. Al via il 19 e
20 giugno prossimi, nel
Parco Aquiloni sul Piave,
la 16ª edizione della Fiera macchine movimento
terra & edilizia, promossa dal Gruppo Gemi di
Ponte della Priula.
Evento espositivo di richiamo internazionale,
molto atteso dagli “addetti ai lavori”, ma anche
da un pubblico sempre
più crescente tra le fila
dei giovani estimatori. La
rassegna pontepriulese,
a frequenza annuale, vanta rispetto agli altri appuntamenti specifici una
sua speciale peculiarità:
la possibilità di testare
macchine e attrezzature,
presentate da più di 120
produttori differenti, nelle cave appositamente adibite all’interno dell’area
espositiva. Dumper, terne, bulldozer, escavatori,
pale delle marche più pre-
stigiose si stagliano lungo
le rive del Piave, gremite
da un pubblico entusiasta. Che non disdegna di
aspettare pazientemente
il proprio turno per verificare di persona funzionalità, versatilità e i molteplici vantaggi di veicoli industriali innovativi e qualitativamente avanzati.
«Nel cassetto c’è
un importante pro-
getto di ampliamento logistico per la fiera sul Piave – svela il presidente
Luigi Antoniazzi a
Domenica 20 giugno 2004
capo del Gruppo Gemi,
organizzatore dell’evento
– ma per ora non posso
dirvi di più perché siamo
ancora in fase di studio e
realizzazione… Ne riparleremo quando sarà tutto
più definito e operativo».
Notizie utili per il pubblico: Fiera internazionale dell’edilizia, a Ponte
della Priula, 19 e 20 giugno; orario 8.30-21 sabato e domenica; ingresso
libero con entrata all’altezza di via Pascoli e uscita in via Bombardieri.
Informazioni: Luigi
Antoniazzi telefono
0438-27118, 3495821356.
Elena Pilato
Levada, gli ottant’anni della chiesetta
L
unedì 24 maggio la comunità di Levada di Pianzano ha partecipato numerosa alla Messa celebrata da monsignor Albino Dal Cin in ricordo dell’ottantesimo anniversario della locale chiesetta, voluta e poi benedetta dall’allora parroco don Gottardo Possamai, costruita con la partecipazione, il contributo e il lavoro degli abitanti del luogo.
L’edificio religioso è dedicato a Santa Maria Ausiliatrice, protettrice anche dei raccolti agricoli, un tempo fondamentali
per il sostentamento delle famiglie. La comunità vuole ringraziare quanti negli anni si sono prestati per mantenere
viva l’attività nella chiesetta, con particolare riconoscenza
al mai dimenticato monsignor Girolamo Villanova, per anni
celebrante nella sua cattedrale, e a monsignor Albino Dal
Cin, che con la sua dedizione assicura ogni domenica alle
9.30 la celebrazione della Messa che vede la partecipazione di numerosi fedeli provenienti anche da fuori località.
29
SVOLTA A ORSAGO: CON MION
ORA TOCCA ALLA LEGA
S
volta storica a Orsago: si conclude la
lunga parentesi amministrativa della sinistra e la
poltrona di primo cittadino
passa alla Lega Nord. Forte di quasi il 49 per cento
del consenso popolare («Lo
speravo – dice – e in buona
parte ce lo aspettavamo,
perché abbiamo un’ottima
formazione, e lo si sentiva
nell’aria...») a prendere le
redini del governo locale è
stato chiamato Giancarlo
Mion. Che ha staccato con
autorevolezza le altre due
liste in corsa. «Non è stata
solo una scelta ideologica
– sottolinea il neosindaco –
ma anche molto basata sulla fiducia. Tra l’altro – aggiunge – vogliamo impostare i nostri rapporti con le
opposizioni sulla base della più ampia collaborazione, evitando il muro contro
muro...».
Ricca, e anche piuttosto
impegnativa, l’agenda delle
cose da fare. Ci sono alcune priorità “storiche” – spiega Mion – cioè viabilità da
sistemare e piazza centrale
del paese, poi una realizzazione dal sapore squisitamente sociale, lo “sportello del cittadino”, iniziativa
Giancarlo Mion
che vuole anzitutto garantire la trasparenza dei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadino, «e che
può partire praticamente
da subito»; anche la realizzazione dell’asilo-nido rientra tra le cose da fare in fretta e bene, coerentemente
con le promesse fatte in
campagna elettorale.
Mion conferma, infine,
la volontà di rilanciare Orsago, di offrire alla comunità nuove occasioni di sviluppo. Ma come? «In termini di visibilità, di più adeguata viabilità, ma anche
sotto il profilo economico,
facilitando tra l’altro l’insediamento di attività economiche dall’esterno, chiaramente nel più ampio rispetto del territorio».
A VAZZOLA IL “RITORNO”
CODOGNÈ CONFERMA GRUPPO GIOVANI TEZZE
DI MAURIZIO BONOTTO LA FIDUCIA ALLA ANDREETTA
P
er Maurizio Bonotto è un ritorno. Il
nuovo sindaco di Vazzola
in municipio aveva già avuto un’esperienza, come
vicesindaco dal ’90 al ’95.
Con un consenso del 59%
è stato chiamato ad essere il “primo cittadino” per
cinque anni: per lui una
fiducia larga, anche se
non larghissima. «Forse
– spiega Bonotto – abbiamo pagato lo scotto della… novità: l’esserci presentati con una lista di
persone nuove, abbastanza giovani, poco esperte
di campagne elettorali».
Bonotto si sentiva quasi in debito con i suoi concittadini: «Sono pronto a
dare quel ser vizio che
non ho dato all’epoca,
quando ero a un passo dal
diventare sindaco, dopo
essere stato il più votato».
Invece venne chiamato alla presidenza dell’Avis
provinciale e poi a quella
dell’Avis regionale. Una
scelta che non fu gradita
da tutti a Vazzola.
Al ritorno in municipio
da sindaco, Bonotto ha tra
i primi problemi da affrontare alcuni “buchi”
nella pianta organica, con
carenza di personale. E
un pensiero Bonotto lo rivolge anche al sindaco uscente Giorgio Bressan:
«Gli va riconosciuto di essere stato una persona
che ha lavorato molto per
C
G
Maurizio Bonotto
il suo paese».
Tra le cose con cui si
prefigge di avviare il mandato c’è «un’apertura al
dialogo con la gente, con
un confronto costante e
vero con la popolazione».
Per quel che riguarda
le opere pubbliche, «c’è
da salvare il Centro Vicinalis, occorre cominciare
a dare soluzione ai problemi della viabilità». Ma
Bonotto addita anche due
altre attenzioni. Una è «alla persona e alla famiglia,
in quanto nucleo fondante della società, con particolare riguardo alle situazioni di disagio o difficoltà». L’altra attenzione
sarà nei confronti dell’associazionismo e del volontariato, alla luce anche
della sensibilità maturata
all’interno dell’Avis finora.
li elettori di Codognè non hanno avuto dubbi, rinnovando la fiducia al sindaco uscente Lorena Andreetta. Al punto
che, nel segreto dell’urna,
molti hanno espresso per le
europee un voto e per le comunali un altro, proprio a favore della Andreetta, sostenuta da una lista civica che
lei con orgoglio definisce
“pura”, “pulita”, estranea a
logiche di partito.
E domenica notte, a leggere il responso delle europee a livello comunale, la Andreetta dev’essere stata davvero perplessa, poiché le forze politiche che sostenevano
l’antagonista Marco Busiol
– Lega Nord, Forza Italia e
le altre liste politicamente vicine – raccoglievano ben 2
mila voti.
All’apertura dell’urna con
i voti delle comunali, lunedì,
l’esito era diverso: un ribaltamento del voto europeo
con il 51,3% dei consensi alla Andreetta, confermata così “primo cittadino” anche
per il quinquennio 20042009. «È il riconoscimento
del lavoro che abbiamo svolto finora: per le opere che
abbiamo realizzato o che sono in corso, ma, ritengo, anche al nostro stile di onestà
e trasparenza nell’amministrare la cosa pubblica». A
questo secondo mandato
Lorena Andreetta si presenta con il sostegno di una lista ben mixata, tra espe-
Lorena Andreetta
rienza ed entusiasmo: cinque vengono dall’esperienza precedente, come assessori o consiglieri, cui si aggiungono quattro giovani.
Riguardo ai programmi,
oltre ai cantieri aperti, la Andreetta ha un obiettivo: «Adesso ritengo che sia l’ora di
fare una scelta: privilegiare
il sociale, la famiglia, gli anziani. Nell’amministrazione
di un Comune non ci sono
solo i lavori pubblici, i metri
cubi o i metri quadri. È più
importante investire sulle
persone. Certo è un impegno più difficile, perché i risultati si possono avere solo nei tempi lunghi». E con
le opposizioni cosa cambierà? «Nulla. In questa campagna elettorale non mi è
stata risparmiata alcuna critica. Ma non sono mai stata
rigida, bensì sempre aperta
al dialogo e alle discussioni.
E così intendo continuare a
essere, adesso che elezioni
e campagna elettorale possono essere archiviate».
ontinuano gli incontri del Gruppo giovani di Tezze. Anche mercoledì 2 giugno il gruppo ha programmato una giornata di condivisione. Destinazione Praderadego, ospiti del gruppo Alpini di Valmareno si sono
autogestiti in tutto, dal pranzo ai momenti di divertimento in gruppo. Nel bagaglio c’erano tanti desideri ma uno
principalmente prevaleva su tutti, la voglia di stare assieme e fare comunità. Infatti, il gruppo ha come scopo oltre alla formazione personale, cristiana e morale anche
quello di creare unione tra tutti i giovani della parrocchia
e tra le varie opportunità offerte ci sono anche momenti
come questi. Dopo alcuni momenti di ambientazione i
giovani si sono organizzati per preparare il pranzo, una
grigliata mista per tutti, chi ai ferri, chi ai tavoli tutti hanno dato il proprio contributo alla riuscita. Nel pomeriggio
oltre al meritato riposo non sono mancati momenti di gioco ma soprattutto momenti di confronto spontaneo tra i
ragazzi. Verso mezzogiorno anche il parroco si è voluto
integrare al gruppo e trascorrere la giornata assieme.
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30
e
L’AZiON
Friuli
Domenica 20 giugno 2004
Al ballottaggio Ceraolo (39,30 per cento) e Cappuzzo (35,72)
Sacile, faccia a faccia
tra i due candidati
Roberto Ceraolo
ROBERTO
CERAOLO
1. Siamo molto soddisfatti. Il risultato conseguito al primo turno è molto
buono e ci soddisfa appieno. Ho sempre avuto questa convinzione: in assenza
di sindaci uscenti alle elezioni amministrative a guadagnare il ballottaggio sono i candidati dei due poli.
Il che vuol dire che a Sacile, in presenza di numerose liste di centrodestra, l’elettorato ha individuato in
me il rappresentante più affidabile del centrodestra.
Questo è avvenuto nonostante la presenza concorrenziale di candidati a sindaco che erano assessori uscenti.
2. La ricerca di alleanze
al ballottaggio è competenza delle segreterie dei partiti per cui non mi posso esprimere direttamente.
Posso solo dire che abbiamo da subito cercato di costituire a Sacile il gruppo
della Casa delle libertà con
chiarezza e convinzione.
Guarderemo perciò agli altri schieramenti di centrodestra, non solo a quelli capeggiati da Cesa e da Montanari ma anche alla lista di
Roberto Cappuzzo
Galet che appare sostanzialmente di centrodestra.
Il centrosinistra appariva
già come un cartello attorno al quale si è coagulato
un insieme di partiti, mentre al primo turno sono stato appoggiato solo da Forza Italia e da Alleanza Nazionale.
3. Sono nelle mani degli
elettori. Il voto rimane l’espressione di un esercizio
intimo dell’elettore. Non resta che affidarsi agli elettori.
4. Innanzitutto il rilancio
della partecipazione. Poi,
sul piano dei progetti concreti, il servizio di mobilità
per gli anziani che abbiamo
già lanciato in campagna elettorale.
5. Ho un grande rispetto per il consiglio comunale, non lo considero affatto
una perdita di tempo. Nutro
massimo rispetto, doverosamente, per le istituzioni.
Questa elezione è ancor più
importante perché consentirà un notevole ricambio di persone all’interno
del consiglio comunale con
un’iniezione di vivacità e di
stimoli ragguardevole.
6. Per la verità lo conosco poco. Probabilmente
BAMBINI INSIEME 2004
C
ontinua a Sacile il ricco calendario di appuntamenti di “Bambini Insieme 2004”, manifestazione giunta alla sua undicesima
edizione. Essa ha un particolare significato culturale e sociale, è momento di scambio e di condivisione di esperienze perché valorizza le
diverse realtà formative presenti nel territorio. Protagonisti sono i bambini, i ragazzi, da amare e sostenere nella loro crescita globale.
Quest’anno, per la prima volta, è stato promosso il concorso “C&C
Creatività della critica” in cui sono stati premiati i progetti ritenuti
dalla giuria maggiormente creativi e originali. Tra questi è stato apprezzato e segnalato fuori concorso il laboratorio “Libroteca” presentato dalla Scuola dell’infanzia paritaria “Maria Bambina”.
L’esperienza di “Bambini Insieme” si rivela sempre stimolante e
coinvolgente, occasione di confronto e di ricerca insieme, palestra di
vita in cui si fa esperienza di rispetto e di accoglienza delle diversità.
Per questo fine settimana, domenica 20 giugno, alle 16.30 a San
Giovanni di Livenza, momento di animazione con “Giochiamo! Divertiamoci con l’aria”.
Domenica 27, invece, alle 21 in sala Capitanio a Sacile, “Percorsi
d’arte con la chitarra”.
IN BREVE
SACILE
Un incontro con gli
scout
Venerdì 18 giugno alle 18 in sala
Capitanio a palazzo Carli gli scout
di Sacile propongono un incontro
dal tema “10-14: L’uscita dal guscio”, relatore Pietro Casarin, dirigente medico di 1º livello dell’U.O
di Medicina Interna dell’Azienda ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone.
SACILE-BRUGNERA
“Scenario... in villa”
Gran finale sabato 19 giugno
per la Rassegna di teatro amatoriale “Scenario... in villa” promossa al parco di villa Varda dal
Comune di Brugnera e dal Piccolo Teatro Città di Sacile. Sul
palcoscenico “Le sorprese del divorzio”, la più recente, applauditissima produzione del Piccolo Teatro.
gli va dato il merito di essersi dedicato con grande
continuità al mondo del volontariato senza, tuttavia,
chiudere la porta alla politica.
7. Ai sacilesi dico di venire a votare, altrimenti si
privano del diritto di scegliere chi li amministrerà
per i prossimi cinque anni.
Chi vuole conoscermi mi
trova a disposizione se vogliono venire a trovarmi. Il
nostro programma è stato
criticato perché sarebbe
troppo voluminoso, vorrei
venisse criticato per i suoi
contenuti.
ROBERTO
CAPPUZZO
1. Sono assolutamente
soddisfatto, anche perché
alle elezioni europee e a
quelle provinciali Sacile si
è dimostrata una città a forte predominanza del centrodestra. A maggior ragione, alla luce di tutto ciò,
aver raccolto solo circa il
4% in meno dei voti del candidato di Alleanza Nazionale e Forza Italia è un
buon risultato, valorizzato
dal consenso mio personale. Sono una faccia nuova
per la politica.
2. Innanzitutto dobbia-
LE DOMANDE AI DUE CANDIDATI
1. È soddisfatto del risultato del primo turno?
2. Pensa di cercare alleanze con altre forze
escluse al ballottaggio? Su quali basi?
3. Quante probabilità di vittoria si attribuisce?
4. Se viene eletto, quale sarà il suo primo
impegno?
5. Se viene eletto, quale spazio e quali garanzie darà alle minoranze?
6. Un pregio che riconosce al suo avversario.
7. Un motivo per cui dovrebbero votare lei
e non il suo rivale.
mo ragionare sui numeri di
queste elezioni. La nostra
ambizione è di governare
Sacile, chiaramente, e non
rinunceremo alla possibilità di farlo. Il centrosinistra
si è presentato al voto già
unito e compatto, le alleanze erano già state stipulate all’interno della coalizione. Dialogheremo con
le persone, visto che alcuni punti programmatici sono comuni ad altre liste.
3. Direi il 50%. Con solo
quattro punti percentuali di
distacco è forte la possibilità di vincere, visto che di
là si devono ancora mettere d’accordo. Ritengo non
siano all’altezza della qualità del nostro programma
e la necessità per loro di
cercare compromessi con
forze politiche che hanno
scelto al primo turno di correre da sole non gioca a favore del miglioramento
della qualità delle proposte
per l’elettore.
4. La priorità è cambiare il metodo di relazionarsi fra il municipio e i cittadini. È necessario garantire servizi efficienti per la
persona, tanto per l’utente
che per i dipendenti comunali. Dopo di ciò c’è so-
lo l’imbarazzo della scelta
dalle fognature alla viabilità all’illuminazione pubblica. Dobbiamo vedere
prima bene le carte: 10 mila euro di attivo di bilancio
significa che c’è qualcosa
che non va.
5. Come coalizione veniamo da un’esperienza all’opposizione in cui alle minoranze non veniva tributato nessun rispetto. Penso invece che le opposizioni devono avere l’opportunità di lavorare bene. Un
caso eclatante è quello relativo alla variante 38 quando all’opposizione venne
data scarsa informazione.
6. Sicuramente di essere una persona moderata,
corretta nei rapporti personali.
7. Ritengo che Sacile abbia l’opportunità che non aveva da anni. La possibilità
di cambiare non tutti l’hanno colta al primo turno. Sacile era una specie di feudo,
amministrato in un certo
modo. Il 39% degli elettori
ha avuto il coraggio di operare una scelta possibile. La democrazia vuol dire
alternanza. Assolutamente
bisogna esprimersi perché
Sacile è una città matura.
PROVINCIA DI PORDENONE A BRUGNERA ERMES MORAS
BALLOTTAGGIO ZAIA - DE ANNA
PER UN PUGNO DI VOTI...
I
l 26 e 27 giugno sarà
ballottaggio per la carica di presidente della
Provincia di Pordenone fra
l’imprenditore del mobile
Sergio Zaia e il medico Elio De Anna. Ago della bilancia sarà la Lega Nord il
cui candidato, il questore
della Camera Edouard Ballaman, che aveva imposto
la campagna elettorale sulla richiesta di provincia autonoma per Pordenone, ha
riscosso il 15,70% dei voti.
Lontanissimi gli altri candidati: Michelangelo Agrusti (Rinascita pordenonese) con il 2,59%, Alessandro Gilleri (Socialisti uniti per Pordenone) 1,34%,
Vitto Claut (Lista consumatori) 1,27% e Marco
Puiatti (Convergenza per
Puiatti) 1,26%. Alla luce di
questi risultati è già possibile prevedere come sarà
composto il nuovo consiglio provinciale. In caso di
vittoria di Zaia: Renato Mirto Monte, Angelo Battel,
Paolo Comina, Luigi Bortolussi, Marcello Cedolin,
Franca Quas (Democratici di sinistra), Luciano Pic-
colo (Cittadini per il presidente), Marisa De Paulis
(Pensionati), Ivo Chiarot,
Giuseppe Baviera, Anna
Maria Poggioli, Graziano
Novaretti, Francesca Papais (Margherita), Mario
Alzetta (Cittadini per la pace), Elio De Anna, Corrado Della Mattia, Antonio
Sartori di Borgoricco, Antonio Consorti, Paolo Vicenzotto (Forza Italia), Edouard Ballaman, Enzo
Bortolotti, Nicola Zille
(Lega Nord), Anna Maria
Sarcinelli, Renzo Francescani (Alleanza Nazionale). In caso di vittoria di De
Anna: Della Mattia, Sartori Borgoricco, Consorti,
Vicenzotto, Riccardo Del
Pup, Giuseppe Verdichizzi, Giovanni Baviera, Angioletto Tubaro, Giuseppe
Pedicini (Forza Italia), Sarcinelli, Francesconi, Alessandro Ciriani, Dusolina
Marcolin (An), Arturo
Cappello (Udc), Zaia,
Monte, Battel, Comina,
Bortolussi (Ds), Ballaman,
Bortolotti, Zille (Ln), Chiarot, Bariviera (Margherita).
L
a continuità l’ha fatta da padrona a Brugnera. Ma solo per un pelo. La sfida più avvincente
nel Friuli occidentale è stata vissuta proprio in riva al
Livenza, dove si affrontavano tre candidati egualmente accreditati. Alla fine
l’ha spuntata il sindaco uscente,
l’imprenditore
informatico Ermes Moras,
residente a Tamai. Con poche correzioni alla lista civica che lo ha sostenuto in
questa incerta campagna
elettorale, Moras è riuscito
ad ottenere il 35,26%, quanto è bastato per distanziare
di 121 voti Dino Carniello
appoggiato dal centrodestra (33%) e l’outsider Cinzia Secco, espressione di una civica mista (31,74%). «È
stata una battaglia abbastanza forte, con avversari
di valore. Devo perciò ringraziare il gruppo che mi
ha supportato in questa difficile campagna elettorale.
Mi auguro che lo spirito costruttivo dimostrato dalle
due liste all’opposizione rimanga invariato anche all’interno del consiglio co-
Ermes Moras
munale». Questo il commento di Ermes Moras,
che ha riconosciuto agli antagonisti di aver disputato
una gara tirata.
È pronta la nuova giunta? «Lo sarà fra qualche
giorno». Quali sono i primi
impegni da rieletto? «Sicuramente l’approvazione del
Piano regolatore generale
comunale con l’assegnazione degli incarichi per la
realizzazione della nuova
scuola elementare di Brugnera, della nuova scuola
di Tamai e della piazza di
San Cassiano per la quale
abbiamo ottenuto un cospicuo finanziamento regionale».
e
L’AZiON
Opitergino/Mottense
INNOVATIVO PROGETTO A DEFINIZIONE
Fondazione culturale,
Oderzo prima in Italia
P
rosegue a grandi
passi l’iniziativa
della Fondazione
per la cultura a Oderzo. La
Regione Veneto, le Soprintendenze ai Beni archeologici e quella per il Patrimonio storico e artistico hanno avanzato la proposta per
un accordo di programma
con il Comune di Oderzo,
che ha l’obiettivo di promuovere e tutelare il patrimonio culturale della città.
L’iniziativa è stata presentata dall’assessore regionale Ermanno Serrajotto,
insieme al sindaco Elio
Pujatti e all’assessore opitergino Giuditta Rado. Oderzo possiede un ricco patrimonio archeologico, iconografico, documentale e
librario che vive intorno a
palazzo Foscolo e che, grazie alla costituzione di
un’apposita Fondazione al
servizio dell’interesse pubblico, potrà essere gestito
Archeologia, e non solo, nel grande patrimonio culturale di Oderzo
con snellezza e continuità
attraverso il coinvolgimento di tutti gli enti territoriali competenti e di altre istituzioni pubbliche e private
operanti nel territorio. In
questo senso l’iniziativa
s’inserisce a pieno titolo nel
recente quadro normativo
MANSUÈ VOLTA PAGINA
CON GIUSEPPE VIZZOTTO
H
a vinto con un distacco nettissimo
sul suo concorrente, il sindaco uscente Luigino Rancan. È Giuseppe Vizzotto,
61 anni, il sindaco eletto nella lista della Lega Nord-Civica per Mansuè. La percentuale a suo favore è stata di ben il 66,6%. «Non ho
alcuna esperienza politica»
precisa il sindaco Vizzotto,
ma conviene subito che per
amministrare un Comune la
politica conta fino ad un certo punto, valgono molto di
più il buonsenso, la capacità
di ascolto dei bisogni della
gente. Il primo impegno da
affrontare appena seduto
nel suo ufficio? La questione della viabilità, naturalmente. «È mia intenzione riprendere al più presto il dialogo per la Provincia di Treviso, sia per quanto riguarda le due rotatorie sulla provinciale Oderzo-Pordenone
che per la piazza Aganoor
di Basalghelle» dice. La
questione è nota. In Provincia pare stiano attendendo lo studio relativo alle rotatorie, per poi procedere alla loro approvazione e finanziamento. Una rotatoria
è stata prevista nei pressi
della zona industriale, l’altra all’ingresso del paese, sistemando nel contempo la
viabilità di collegamento. Altro impegno le strutture sociali: un asilo-nido, un cen-
del nuovo Codice firmato
dal ministro Giuliano Urbani, il primo insieme sistematico di norme in materia, che promuove la collaborazione tra istituzioni
centrali e territoriali, tra
pubblico e privato per lo
sviluppo e la tutela dei be-
ni culturali. L’accordo fra
Comune, Soprintendenze e
Regione Veneto costituisce
le fondamenta della Fondazione. Ciò che vi sorgerà
sopra dovrà esser soprattutto opera dei privati, sulla scia di precedenti, positive esperienze che vedono
in Oderzo il coinvolgimento di imprenditori e cittadini, come l’Opera in piazza
Festival e il gruppo degli
“Amici del museo”. «Si tratta di soggetti con competenze diverse che vogliono
collaborare fra loro – ha
sottolineato Ermanno Serrajotto, assessore regionale alla Cultura –. È la prima
convenzione del genere a
livello nazionale. Il ruolo operativo l’avrà il Comune.
Il fatto di far sì che il cervello decisionale sia a Oderzo, rientra nel processo
del federalismo culturale».
«La Regione ha colto lo
spirito dell’iniziativa – ha
aggiunto il sindaco Elio
Pujatti –, è il federalismo
che parte dal basso». La nascita della Fondazione era
stata prevista per il 2005,
ma le pressioni e la caparbietà dell’assessore opitergino Giuditta Rado hanno
fatto sì che i tempi venissero anticipati. Sul piano
pratico la Fondazione si occuperà di tutto ciò che è
cultura e archeologia.
Annalisa Fregonese
tro per gli anziani. Due luoghi importanti, pensati a
servizio delle famiglie. Per
entrambi il gruppo di maggioranza ha già individuato
l’area. Interessante è il Centro di aggregazione per gli
anziani con circolo ricreativo, bar autogestito e gioco
delle bocce. Idee nuove anche per la struttura polivalente di Basalghelle: è stata
pensata una sua valorizzazione per favorire le attività
dei giovani quali musica,
teatro, iniziative ricreative.
L’azienda di Vizzotto, la Lae
Electronic, sponsorizza tra
l’altro la squadra di pallavolo opitergina. Il sindaco dunque è vicinissimo al mondo
dello sport e del volontariato. E, sempre pensando ai
giovani, si pensa al sostegno
e all’agevolazione della
scuola materna “S. Giuseppe”, servizio fondamentale
per la crescita armoniosa
dei bambini.
31
A GORGO, VETTORI
SULLA SCIA DI VALLARDI
È
Firmino Vettori il
nuovo sindaco di
Gorgo al Monticano. Il successore di Gianpaolo Vallardi, in realtà, era proprio il
continuatore indicato. Vettori, artigiano di 44 anni, infatti, proviene da due mandati consecutivi come assessore nella giunta Vallardi,
della quale, nell’ultima tornata amministrativa, è stato
anche vicesindaco.
Come sarà composta la
nuova giunta? «Ci baseremo
sull’esperienza del passato,
anche se comparirà qualche
volto nuovo. Ci sembra un
peccato perdere nove anni
di esperienza amministrativa. Nella composizione della giunta sarà tenuta in considerazione la civica, visto
che ha condiviso progetti
realizzati e da realizzare e
per questo è degna di fiducia». Quali sono le priorità
che andrà ad affrontare da
sindaco? «Senza dubbio la
sicurezza. Intesa in due modi: stradale e dalla microcriminalità. Per quel che riguarda la viabilità a Gorgo
al Monticano rimangono ancora tanti gli incroci da sistemare. La variante sud? Ci
crediamo fermamente, anche se siamo stati attaccati a
Firmino Vettori
causa del suo costo. Tengo
a precisare, però, che i costi
sono a carico della Regione
e di Veneto Strade e non del
Comune. Quanto alla microcriminalità opereremo in
più stretta sinergia con il comando di Oderzo». Il nuovo
consiglio comunale è composto da Lucio Favero, Gianpaolo Vallardi, Patrizia Vettori, Giuseppe Cella, Antonio Casetta, Marco Nespolo, Alessandro Panighel,
Gianantonio Benedetti, Federico Baldo, Denis Manente, Giannina Cover (Lega Nord-Liga Veneta, Civica
Cavalier Gorgo Navolè
62,48% dei consensi), Regina
Barattin, Raffaele Bozzato,
Lisa Coan, Armandino Da
Dalt, Pierangelo De Piccoli
(Viviamo Gorgo 37,52%).
SAN POLO DI PIAVE CHIARANO: CON VALLARDI
RICONFERMA VENDRAME LA PRIMA VOLTA DELLA LEGA
M
Giuseppe Vizzotto
Domenica 20 giugno 2004
ario Vendrame è
stato riconfermato sindaco del Comune sanpolese. A guida della lista
Democrazia e Progresso,
ha superato il concorrente
Maurizio Zambon di una
cinquantina di voti. È un
programma di continuità
dunque quello che Vendrame si propone, intendendo portare avanti ciò
che è già stato intrapreso.
«Il primo impegno – commenta – è portare a termine le opere pubbliche che
sono già state finanziate, un
“blocco” piuttosto corposo». Quanto alla composizione della giunta, Vendrame non ha ancora deciso.
«C’è una squadra che ha lavorato bene e della quale
terrò conto – afferma –; naturalmente bisogna sentire la disponibilità di ciascuno». Un commento sulla campagna elettorale: «È
stata una campagna dai toni aspri – osserva – a volte
un po’ troppo accesi. Noi,
più che sulle parole, abbiamo puntato sulla concretezza, sul lavoro. E la popolazione ha premiato quest’aspetto». Quanto alle opere pubbliche da eseguire, un lavoro di ampio respiro è senza dubbio l’ampliamento della palestra comunale, inserita nel progetto di ristrutturazione del
polo scolastico-sportivo.
C
Mario Vendrame
Eppoi c’è l’altro aspetto,
davvero di notevole portata, quello di riuscire a creare una viabilità alternativa
alla strada che ora taglia in
due il centro del paese, attraversandolo.
L’intento è poi anche
quello di lavorare molto anche sul piano culturale, su
quello scolastico. Il trasferimento della biblioteca in
locali più idonei fornirà
senza dubbio una marcia
in più, a tale proposito. Infine l’impegno sul fronte
sociale. Ricordiamo che
Mario Vendrame è direttore di una cooperativa che
lavora con le persone svantaggiate. Sa bene dunque
quanto ci sia da fare in quest’ambito. Tanto per fare un
esempio, a San Polo è stato istituito un servizio di incontro per disabili psichici, che è molto frequentato,
con soddisfazione e sollievo delle famiglie coinvolte.
hiarano volta pagina. A larga
maggioranza, vista anche la presenza di quattro liste, i chiaranesi
hanno votato per Gianpaolo Vallardi, sindaco
uscente di Gorgo al
Monticano dove ha amministrato il comune
per nove anni. Il nuovo
sindaco ha trainato alla
vittoria la lista della Lega Nord, interrompendo il dominio del centrosinistra.
Dopo che la vittoria
è stata formalizzata,
Renata Serafin, sindaco di Chiarano per 14
anni, ha consegnato la
fascia tricolore e le
chiavi del municipio al
nuovo sindaco. Una
piccola cerimonia molto significativa. Bandiere della Lega e tanti supporter hanno invaso il piazzale del municipio.
Il neo sindaco visibilmente emozionato
ha indossato la fascia
dicendo: «Ringrazio
quanti mi hanno sostenuto, e i consiglieri della mia lista. Spero che
l’esperienza maturata
come sindaco di Gorgo
mi sia d’aiuto in questo
nuovo impegno. Sono
diverse le opere da
mettere in cantiere, i-
Gianpaolo Vallardi
nizierò dalla viabilità e
dalle scuole da razionalizzare».
Vallardi e il sindaco
uscente Renata Serafin
in questi anni hanno
collaborato in diverse iniziative. Hanno lottato assieme contro l’ipotesi della discarica
nell’ex base Nato, voluta dal Cit; hanno avviato per primi nel territorio la raccolta porta
a porta dei rifiuti, hanno sottoscritto un accordo per arrivare alla
certificazione ambientale, per valorizzare le
produzioni agricole, artigianali e industriali di
Chiarano e Gorgo e la
qualità della vita dei cittadini. Ora si volta pagina. La vittoria di
Gianpaolo Vallardi porta, per la prima volta, la
Lega Nord al governo
del Comune.
32
e
L’AZiON
Mottense
Domenica 20 giugno 2004
IN FESTA CON DON MASSIMO
Mostra di Icone russe al Santuario di Motta
Si è conclusa domenica scorsa la suggestiva e ben curata mostra di icone russe realizzata presso la Sala del
Pellegrino del Santuario della Madonna dei Miracoli a Motta. L’iniziativa, organizzata da un’associazione d’arte
in collaborazione con la comunità dei frati francescani che custodisce la basilica, è stata assai seguita ed apprezzata. C’è chi ha “approfittato” di partecipare alla funzione settimanale per visitare la mostra e c’è chi ha
voluto godersela anche durante la settimana. Decine le icone in mostra, molte delle quali realizzate verso la fine del 1800. Tra queste importanti le scene evangeliche e le rappresentazione di molti santi cari alla tradizione orientale, come San Paolo, San Pietro e San Nicolò. L’icona, è stato spiegato
durante la mostra, non è solo immagine sacra ma oggetto di grande venerazione tra i fedeli. Il Santuario mottense si conferma così non solo come
importante punto di riferimento della vita spirituale della zona ma anche
come centro di cultura religiosa; in quest’ultimo periodo tante le iniziative,
come una presentazione di un libro su San Francesco e una conferenza per
approfondire gli aspetti del cammino verso Santiago de Compostela.
T
orna questa settimana in
Italia don Massimo Bazzicchetto, già cappellano mottense mai dimenticato in parrocchia.
Dopo aver operato a Motta,
e distintosi per spiritualità e instancabile testimonianza, don
Massimo ha scelto di par tire in
missione, in Brasile, rispondendo così con gioia alla richiesta dell’allora vescovo Alfredo. In verità i contatti con la
parrocchia non sono mai venuti
meno, visto che lo scambio epistolare è sempre stato fitto.
Questo sabato, 19 giugno,
celebrerà al capitello di Fraine
di Colfrancui con i parenti,
mentre domenica celebra nella parrocchia di Colfrancui. Domenica 27 don Massimo festeggia il quinto anniversario
della propria consacrazione sacerdotale: in duomo a Motta saluterà alle messe delle 8 e delle 11, mentre celebrerà alle
9.30.
MOTTA / NOVITÀ PER LA CULTURA
La Fondazione Giacomini
ripartirà alla grande
PLURIVINCITORI IN RAI
A
vere in casa strutture culturali di
tutto rispetto, e
non poterne usufruire. Una
iattura. Una cosa incomprensibile. Eppure accade.
Anche a Motta di Livenza.
A un anno dall’elezione
del direttivo della Fondazione Giacomini, la villa di borgo Aleandro, sede dell’ente
culturale mottense, non è infatti ancora accessibile al
pubblico.
Quale la situazione?
«Entro breve – spiega il
presidente Paolo Drusian –
avremo l’agibilità relativa al
terzo piano della villa, che
verrà data al termine dei lavori per il nuovo ascensore.
In quel momento villa Giacomini diverrà realmente il
cuore pulsante della cultura
locale».
Cosa farete?
«Renderemo visitabile la
villa; stiamo studiando le modalità per giungere a questo
importante traguardo. Renderemo visibile a tutti la
splendida collezione della famiglia Giacomini. Entro breve vi trasferiremo la bella
mostra realizzata per i 50 anni di scoutismo a Motta».
Quali i prossimi appuntamenti?
Che draghi questi
studenti di Motta!
E
Villa Giacomini
«Stiamo studiando diversi altri appuntamenti. Vi sarà
una mostra sul giornalismo,
mentre nella primavera del
prossimo anno verrà ospitata una mostra itinerante su
un importante scrittore italiano».
Dopo un anno il bilancio è positivo?
«Sono stati mesi di transizione: abbiamo concluso i
pagamenti relativi a pendenze preesistenti. Abbiamo dovuto fare di necessità virtù:
il commissariamento della
precedente Amministrazione comunale ha comportato
una breve amministrazione
della fondazione. Stiamo
dunque prendendo mano.
Ma abbiamo realizzato alcu-
ni appuntamenti che testimoniano comunque la voglia
di lavorare del nostro Consiglio di amministrazione;
penso alla mostra su Svevo
in collaborazione con lo scrittore mottense Emilio Del
Bel Belluz, abbiamo partecipato alla recente settimana
della cultura, abbiamo ospitato un cineforum la cui partecipazione è andata oltre le
più rosee aspettative. C’è una buona base per lavorare».
Sogno nel cassetto?
«Il traguardo sarà quello
di rendere fruibile, alla cittadinanza e non solo, la sede
di villa Giacomini che da anni attende la definitiva apertura».
Gianandrea Rorato
LA TRAGICA SCOMPARSA
DI CLAUDIO CARRER
S
i è tenuto lo scorso
martedì il funerale
di Claudio Carrer, 54 anni.
L’uomo è stato purtroppo
al centro di una tragedia:
infatti è morto nel pomeriggio di giovedì della scorsa settimana, probabilmente stroncato da un infarto, subito dopo aver pagato il pedaggio alla barriera di Mestre-Villabona.
La tragedia si è verificata
alle 17.45: in quel momen-
La formazione dei bravi studenti mottensi, fortissimi in Rai!
to il traffico era intenso e
la morsa del caldo era opprimente, visto che sull’asfalto la barriera dei 35 gradi era abbondantemente
superata. Carrer, stando alle testimonianze raccolte
dalla Polizia autostradale,
aveva appena superato la
barriera quando si è letteralmente accasciato sul volante. È stato un automobilista in transito a notare
che qualcosa non andava
ra il gennaio 2002
quando la 5ª B del
Liceo scientifico di Motta di Livenza partecipava, vincendo, alla trasmissione “Per un pugno di libri”, in onda la
domenica alle 18 su Rai
Tre. Due anni dopo la
Rai si è rimessa in contatto con l’Isiss di MottaOderzo per farla partecipare a una puntata-pilota di “Guelfi e Ghibellini”, un nuovo programma televisivo che
dovrebbe partire a settembre.
Ma se due anni fa fu
un’intera classe a partecipare al programma, una gara di conoscenza di
un giallo di Agatha Christie, questa volta invece sono stati nove ragazzi selezionati tra le
quattro scuole del polo
scolastico a prendere
parte ad una sfida a do-
MOTTA
DI LIVENZA
Teatro
Si è concluso qualche giorno fa
l’orto-teatro sperimentale realizzato dalle classi prime della scuola elementare “Aleandro” di Motta. L’iniziativa, molto apprezzata
e seguita dalle insegnanti della
scuola, è stata organizzata per una raccolta fondi a scopo benefico.
Claudio Carrer
e a chiamare subito i soccorsi. Immediatamente sul
posto, gli addetti ai lavori
hanno solo potuto constatare l’avvenuto decesso.
Concittadini
di Terra Santa
L’associazione “Concittadini di Terra Santa” ringrazia le catechiste
e i ragazzi del catechismo per l’adozione a distanza di un bimbo
mande di storia e cultura locale contro dei pari
età provenienti da Rovato di Franciacorta (BS).
Ne abbiamo parlato
con Valentina, studentessa della 5ª B dello
Scientifico che ha fatto
da capitano.
«Qualche mese fa gli
studenti con i voti migliori delle classi prime,
terze e quinte dei Licei
scientifico, classico e linguistico e l’Itis si sono
trovati a Oderzo per
compilare un test con
domande di storia e cultura locale, che verificava tra l’altro anche la conoscenza del dialetto.
Tra questi siamo stati
scelti noi nove: sei provenienti dalle tre quinte
del Liceo scientifico e tre
dell’Itis. In seguito ci siamo preparati con il materiale fornitoci dal nostro professor Alessan-
IN BREVE
di Betlemme (con foto in patronato). L’associazione ringrazia tutti coloro che hanno rinnovato il
sostegno alla tivù El-Maned, unica televisione “cristiana” in Terra
Santa.
Bibbia in duomo
Posizionata in duomo una Sacra
Bibbia con le letture del giorno.
Questa Bibbia è dono di don Italo Canciani, sacerdote mottense che celebra ogni giorno in duomo.
Scuola di musica
Aperte le iscrizioni (lunedì-venerdì
dro Battel». Quest’ultimo fece da
organizzatore e
contatto con la
Rai anche nell’occasione precedente. «Infine
il 18 maggio con
il preside siamo
andati a registrare la trasmissione a Milano».
Alla fine sono stati i
nostri a spuntarla. «Ci
siamo preparati bene –
continua Valentina –, anche se vedendo la trasmissione non si intuisce molto, a causa del
modo in cui erano organizzati i giochi». Questo
aspetto infatti ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. «Certi giochi, dove
contava più la fortuna
che la preparazione, andavano strutturati meglio. Ci siamo anche trovati domande quasi uguali in giochi diversi».
Inoltre inspiegabilmente gran parte di queste
riguardavano Asolo e
dintorni. «In studio poi
regnava una certa confusione. Si vedeva che si
trattava di un programma sperimentale». Ma
vuoi mettere la soddisfazione di partecipare
ad un programma televisivo, in ogni caso sopra la media di tutto
quello che passa per l’etere? Senza contare che
grazie alla vittoria, andata in onda lo scorso 2
giugno alle 17.30 su Rai
Due, ogni partecipante
si è portato a casa un telefono oltre al gettone di
presenza.
Andrea Pizzinat
dalle 16 alle 19) per corsi estivi di musica organizzati dal centro “Bellini” in via Contarina 49,
in collaborazione con l’Amministrazione comunale. La scuola fornisce gli strumenti a chi non li
possiede.
Prossimi
appuntamenti
Il prossimo 25 giugno è prevista
la cerimonia della “dedicazione”
del duomo di San Nicolò, consacrato dal vescovo Pietro Leoni nel
giugno del 1672. Domenica 27 alle 9.30 Messa per tutti i devoti
della Madonna con i 42 pellegrini della parrocchia in partenza
per Lourdes.
e
L’AZiON
Veneziano/Memorie
FORANIA DI TORRE
Grest 2004, corso
per animatori
E
state è tempo di
Grest per molti
ragazzi, ma anche per molti educatori della forania di Torre. Sono più
di cento, infatti, i giovani dai
15 ai 25 anni impegnati a vario titolo nei Gruppi estate
in parrocchia. Ma come
prepararli a vivere al meglio
il servizio dell’animazione?
Per i membri del consiglio
per la pastorale giovanile la
risposta sta in una parola,
“formazione”. Con questo
obiettivo è stato pensato e
organizzato il primo corso
foraniale per animatori dei
Grest delle parrocchie di
Ceggia, Fossà, Grassaga,
Torre di Mosto, Boccafossa, Staffolo e San Giorgio di
Livenza: una tre giorni di incontri e di preghiera, dal 26
al 27 giugno alla Casa della
dottrina di Ceggia, che alternerà momenti formativi
con professionisti a riflessioni sulla parola di Gesù.
Si inizia venerdì 25 alle 16
con “Identikit dell’animatore”, uno scambio di proposte sulle tecniche ludiche ed
IN BREVE
CEGGIA
Teatro
Martedì 22 giugno alle
21.15 in via XXV Aprile a
Ceggia, la compagnia Faber Teater rappresenterà
“Emigranti”, spettacolo
teatrale e musicale di
strada, all’interno del cartellone di eventi della
Provincia “Venezia porta
d’oriente”.
Campeggio parrocchiale per famiglie
È ancora possibile prenotarsi al campeggio autogestito per famiglie dell’unità pastorale Ceggia,
Grassaga e Fossà, dal 14
al 21 agosto, alla casa per
ferie dei salesiani a Pierebech di Forni Avoltri.
Per iscrizioni telefono
0421-329137
TORRE DI MOSTO
Sagra di Sant’Antonio
Ultimo fine settimana per
la Sagra di Sant’Antonio
di Torre di Mosto: venerdì
18 alle 21 festa della
scuola materna parrocchiale, sabato 19 ballo
con l’orchestra “Flavio Ricci”; domenica dalle 19.30
dimostrazione di karate e
alle 21 spettacolo di danza classica e moderna.
Per tutta la festa, stand
enogastronomico e mostra
mercato delle ciliegie.
espressive con gli animatori della cooperativa Alchimia di San Donà di Piave. Si
prosegue sabato 26 giugno
dalle 9, con una preghiera
insieme e un incontro tenuto da don Gianluigi Papa
del Seminario di Vittorio Veneto su “Si commosse per
loro: l’accoglienza di coloro
che mi sono affidati”. Nel
pomeriggio Alchimia proporrà “Il gioco, come e
quando utilizzarlo e i suoi
segreti”. Domenica 27 giugno, infine, giornata al mare alla colonia “Bruno e Paola Mari” di Caorle, con messa e pomeriggio in compagnia, «perché – ha sottolineato don Mirko Dalla Torre, responsabile foraniale
per la pastorale giovanile –
è importante che anche tra
educatori di diverse parrocchie si creino occasioni
di incontro e di scambio».
Per informazioni telefonare a don Mirko Dalla Torre (338-9000350) e per iscrizioni a suor Emanuela e
suor Alessandra di Fossà
(0421-320595).
Domenica 20 giugno 2004
33
TORRE DI MOSTO SCEGLIE
ALDO GIUSEPPE LUCCHESE
CEGGIA HA DATO FIDUCIA
A MASSIMO BERALDO
A
È
ldo Giuseppe Lucchese, con 1013 voti, è il nuovo sindaco di Torre; risultato all’insegna della continuità con le precedenti amministrazioni di Venerino Tamai.
Il neo sindaco nel quinquennio precedente è stato
assessore all’istruzione e alla cultura, e la sua lista “Uniti per Torre” si proponeva
ai cittadini presentandosi alle elezioni nel segno “del
rinnovamento nella continuità”. «Va rafforzata la conferenza dei sindaci del Veneto orientale – ha sottoscritto il neo sindaco nel suo
programma elettorale –, va
aperto un tavolo istituzionale con i comuni di San Stino, Ceggia, Cessalto e Motta, per giungere alla promozione di iniziative volte
allo sviluppo della qualità
della vita nella nuova provincia del Veneto orientale,
da costituirsi rapidamente».
Grande attenzione va posta
anche alla tutela di un territorio delicatissimo dal
punto di vista idraulico: la
piena del Livenza del ’66
non è stata dimenticata.
Torre in questi ultimi anni ha aumentato di oltre 600
persone la propria popola-
CODOGNÈ / RICORDO DI
ANNA MARIA COVRE
zione, un aumento perseguito dal sindaco Tamai con
una politica di industrializzazione e di urbanizzazione
mirate proprio al ripopolamento del vastissimo comune, che è passato dalle 3
mila 780 persone di 12 anni
fa alle 4 mila 456 attuali.
Quindi servono nuovi servizi sociali: «Un asilo nido è
fra i programmi. Il sostegno
dell’amministrazione va alla
parrocchia, nel rispetto delle diverse istituzioni, per la
costruzione dell’oratorio Papa Luciani e per il cinemateatro, per i quali sono già
stati accantonati 63 mila euro. Grande attenzione va riservata anche alle attività
del Grest di Torre, di Staffolo e di Boccafossa, e anche
alla costituenda Pro loco».
stato quasi un plebiscito per Massimo
Beraldo, il candidato sindaco
espressione della maggioranza uscente. Con un 67,12
per cento di preferenze alla
sua lista, “Uniti per Ceggia”
(Margherita, Ds e Sdi), ha ottenuto una vittoria schiacciante sugli avversari.
«Con questo voto – ha
commentato a caldo il neosindaco – i cittadini hanno
premiato l’operato dell’amministrazione degli ultimi cinque anni, in particolare hanno riconosciuto i meriti del
sindaco Rodolfo Viola che io
ho accompagnato nella sua
esperienza amministrativa e
del quale sono pronto a raccogliere l’eredità».
«Se confrontiamo il successo eclatante alle comunali con i dati provinciali relativi al centrosinistra – ha continuato Beraldo – appare evidente che i ciliensi hanno espresso non solo un giudizio
politico, ma una fiducia nella
qualità delle persone, per
questo non posso che ringraziare gli elettori per il riconoscimento dimostratoci».
In una decina di giorni dovrebbe essere ufficializzata la
nuova Giunta e una delle sue
prime mosse riguarderà l’at-
tuazione dell’accordo di programma per la bretella di collegamento tra il casello di
Cessalto e la zona industriale: «Vogliamo affrontare e risolvere fin da subito il problema del traffico che attanaglia Ceggia» ha dichiarato
Beraldo. Tra le altre priorità,
i servizi alla persona e la promozione delle attività culturali, per dare al paese i “contenuti”, oltre alle strutture (la
nuova piazza, le scuole elementari, eccetera): «Sono
consapevole che quella dei
servizi sarà una sfida a tutti gli
effetti per l’amministrazione,
viste le risorse limitate che il
Governo trasferisce ai Comuni. Ma siamo pronti a risparmiare su altri fronti, pur
di garantire una maggiore
qualità della vita ai cittadini».
SUSEGANA
MARENO DI PIAVE
PONTE DELLA MUDA
DANIELE PERENCIN
n. 1.1.1918 - m. 21.6.1988
Passa il tempo, ma non si cancella il ricordo di te e del tuo
amore per noi. Tu continui a
vivere nel cuore di quanti ti
hanno voluto bene. Il Signore
ci guidi nella vita, per essere
fedeli al suo amore.
I tuoi cari
MARIA GRAZIA
DALL’ARMELLINA
n. 8.8.1942 - m. 24.6.1999
Il ricordo, nella preghiera, è il
nostro grazie a Dio per averti avuta tra noi.
ENRICO CHIARADIA
n. 1.8.1925 - m. 20.6.1994
Nel decimo anniversario ti ricordano la moglie, i parenti e
gli amici.
FOLLINA
SACCON
PIEVE DI SOLIGO
ELIA TOFFOLATI TREVISOL
n. 21.1.1915 - m. 22.6.1996
Ti portiamo sempre nel cuore.
Tu dal Cielo proteggici e guidaci. Con immutato affetto marito, figli e nipoti.
VITTORIO BORTOLOTTO
n. 1.12.1910 - m. 24.6.2002
Nel secondo anniversario della tua scomparsa ti ricordiamo con immutato affetto.
Moglie, figli e nipoti
PIETRO ANTONIO BELLÈ
m. 25.6.2002
Nel secondo anniversario della tua scomparsa ti vogliamo
ricordare per la tua semplicità
e la tua onestà. Con nostalgia,
fratello, sorelle, nipoti e parenti tutti.
La Messa in suffragio sarà celebrata venerdì 25 giugno alle
18.30 nel duomo di Pieve di
Soligo.
Aldo Giuseppe Lucchese
Massimo Beraldo
È
sempre vivissimo e
grato il ricordo di Anna Maria Covre vedova Moras, persona di grande fede,
sempre dedita al prossimo e
alle opere di bene. L’esempio
della sua vita semplice e buona, intessuta di preghiera
quotidiana, Rosario ed Eucarestia, continua ad essere seme reale e fecondo per i familiari e la comunità cristiana,
in particolare per i figli don Italo, arciprete di Santa Lucia
di Piave, e Giorgio, la nuora
Maria Luisa, i nipoti Nicola e
Chiara, fratelli e sorelle.
Nel primo anniversario
ANNA MARIA COVRE
della scomparsa, una Messa
di suffragio sarà celebrata lunedì 21 giugno, alle 19, nella
chiesa nuova di Codognè.
CIMETTA / IL RICORDO
DI SANTO OMICIUOLO
C
aro Santo,
nella ricorrenza
del terzo anniversario
della tua scomparsa vogliamo ricordarti, in particolare la tua cara mamma, che il 20 giugno festeggia
l’ottantesimo
compleanno. Ci tenevi
tanto ad essere presente,
ma dal Cielo le sarai vicino con un amore trasfigurato.
I tuoi cari
SANTO OMICIUOLO
n. 1.11.1956 - m. 25.8.2001
IL 20 A BARBISANO PROVE PER TUTTI
Cai e Maisandre ci fanno
innamorare dell’arrampicata
F
ar provare a tutti
l’emozione dell’arrampicata.
Questo è l’obiettivo che si
prefigge la “Giornata dell’arrampicata”: domenica
20 giugno alla palestra di
arrampicata “Giovanni e
Massimiliano” di Barbisano. Dalle 14 alle 18 gli istruttori di alpinismo e arrampicata libera della
scuola “Le Maisandre” saranno a disposizione di
chiunque abbia voglia di
cimentarsi nella salita dei
12 metri verticali della
struttura (in massima sicurezza).
La manifestazione è organizzata dalla sezione
“Velio Soldan” del Cai di
Pieve in collaborazione
D
ella serie dove osano le aquile, questa
settimana gli appuntamenti della domenica con il Cai
e le associazioni degli amici della montagna assumono una veste vertiginosa. A
voi scegliere l’altezza più
appropriata.
I 2.619 m del passo
Mulaz sono la quota da
raggiungere per partecipare alla gita organizzata nelle Dolomiti orientali dal Cai
di Vittorio Veneto, una traversata dal passo Valles
(2031 m) alla Val Venegia
(2214 m), al cospetto delle
Pale di San Martino con
800 m di dislivello in salita
800 m e 900 in discesa.
Informazioni:
0438500799.
A 2.462 m si erge il
Monte Lavinores, all’interno delle Dolomiti d’Ampezzo, meta del Cai Pieve
di Soligo. Tra le tappe: rifugio Ra Stua, radura di
Ciampo de Crosc, rifugio
Fodara Vedla e lago di Fo-
con la scuola “Le Maisandre”.
L’arrampicata libera
rappresenta l’anello di
congiunzione tra uno
sport e la montagna. Consiste nel superamento di passaggi atletici e
impegnativi,
con tecniche
derivate dall’alpinismo, contando solamente sulle proprie
risorse, usando
corda e moschettoni non
come sistema di
progressione,
ma come garanzia di sicurezza. Chi
pratica questo sport sa bene che esso richiede una
giusta miscela di forza,
mobilità, equilibrio e concentrazione. Un rapporto
strettissimo con il proprio
corpo, una competizione
forte con
se stessi
e il raggiungimento di
un obiettivo. È anche un atto naturale, arrampicare; un istinto innato in
tutti noi, che il più delle
volte viene sopito, ma che
porta grandi soddisfazioni quando viene assecondato. È molto adatta anche
ai giovani, anche ai giovanissimi: durante una precedente manifestazione si
sono cimentati nella salita
anche piccoli arrampicatori di 4 anni!
Di qui la voglia di condividere la nostra passione con chi non ha mai avuto la possibilità di provare quest’emozione.
La
manifestazione
verrà comunque ripetuta,
sempre salvo maltempo,
nei mercoledì 30 giugno e
7 luglio alla sera dalle 20
alle 22, per dar modo a tutti di provare. Aspettiamo
anche coloro che sono già
appassionati… per loro comunque, la palestra è aperta già da marzo e lo
sarà fino ad ottobre (agosto escluso) ogni martedì
e giovedì sera dalle 19 alle 23.
Gli organizzatori della
“Giornata dell’arrampicata”
IN BREVE
Bowling: invincibili Tinazzi e Vanzella
Monopolio del podio per il Bowling Conegliano alla finale provinciale di doppio svoltasi dall’8 al 10 giugno
a Treviso. Nel girone eccellenza, i gialloblù trionfano con
Tinazzi e Vanzella al primo posto, Bolzan e Zava al secondo, Tonon e Dal Mas al terzo.
La palestra di roccia a Barbisano
Nuoto: Furlan, stirpe di campioni
Le Furlan di Ponte di Piave si confermano le glorie dell’Hydros Nuoto di Oderzo. Dopo la pluripremiata Giulia, ecco ora alla ribalta la sorella minore Federica: dopo le 5 medaglie ai Campionati nazionali a Imperia,
eccola ora convocata in Nazionale, categoria ragazzi, per
la Coppa Comen, in Albania dal 25 al 27 giugno.
Pallavolo: San Donà
supercampione
Botti di fine d’anno per il Volley San
Donà. Conquista il titolo italiano con la sua formazione under 17, in cui milita la ciliense Marta Agostinetto come schiacciatrice. L’under 19 si è invece classificata al terzo posto nelle finali nazionali organizzate
proprio a San Donà. E l’alzatrice titolare della squadra, la torrense Valeria Zanin (nella foto), potrebbe fare il grande salto in A1: è stata richiesta da Forlì.
RADUNO DELL’ALPINISMO GIOVANILE
“Ragazzi, domenica prossima
tutti al rifugio Vazzoler”
dara. Dislivello di 1050 m.
Informazioni: Paoletti Maurilio, telefono 0438-893442.
Si sale a 2.410 m sulla
I sentieri per la Posa Puner, su cui
pedalerà il gruppo di Liberalabici
cima dello Sfornioi Nord
con il Cai San Polo, nel corso della traversata da Passo Cibiana (1530 m) al lago
di Pontesei (825 m) prevista domenica 20 giugno.
Sosta al rifugio casera Bosconero (1.457 m). Informazioni: Adelmo Facen, telefono 0422-855648.
Il Cai di Conegliano invita tutti ai 1714 m del
“suo” Rifugio Vazzoler, nel
gruppo del Civetta, giunto
al suo 75º anno di vita. È la
meta del raduno intersezionale dell’Alpinismo giovanile: invitati i ragazzi di
tutte le sezioni venete, friulane (tra cui il Cai Sacile) e
giuliane. Ritrovo per tutti a
Capanna Trieste (1.135 m)
e dislivello di 580 m. Poi la
visita al Giardino botanico
alpino, e la pastasciutta offerta dai coneglianesi. Informazioni:
Conegliano,
www.caiconegliano.it; Sacile, Rosella Chinellato, 0438788088.
1.320 m è la quota del
rifugio Posa Puner, destinazione dell’uscita di questa domenica di Liberalabici di Conegliano. Il percorso è di 60 km. Partenza da
Conegliano e discesa a Malga Canidi (1279 m) e a Sella di Praderadego (910 m),
fino a Valmareno. Informazioni: Antonella 043834810.
L’appuntamento con Liberalabici si replica giovedì
Lassù in cima salirà il Cai San Polo: è il gruppo degli Sfornioi Nord nelle Dolomiti
24 e domenica 27 giugno
per il 17º cicloraduno nazionale “Sulle tracce dei
dogi”. Quattro giorni di festa per gli amanti della bici,
con escursioni nel Veneziano, sull’Adige, sul Brenta e in Cansiglio. Informazioni e prenotazioni: 041921515, www.fiab-onlus.it.
Casera Masons, a quota 1552 m è il punto di approdo del Parco trekking
2004 delle Dolomiti friulane. Si parte alle 8 da Forni
di Sotto, in provincia di Udine. Iscrizioni entro saba-
to mattina. Informazioni:
www.parks.it/parco.dolomiti.friulane.
Gambe in spalla anche
con la Cooperativa Mazarol
delle Dolomiti bellunesi per
la visita organizzata ai
Brent de l’Art, le fantastiche sculture dell’acqua nella roccia di Sant’Antonio di
Tortal. Gita pomeridiana a
Nate, Chiesetta S. Isidoro e
Busnador. Dislivello di 250
m. Informazioni: telefono
0439-42723.
Angela Deganis
e
L’AZiON
Lettere
& interventi
PACE
FARMACI
MULTE
Cambiamo
la bandierà:
così com’è viene
strumentalizzata
Terminologie,
“personaggi”
e opinioni
a confronto...
Che disparità:
multati davanti
all’ospedale,
ma invece altri...
A
me e a molti altri
ha dato fastidio vedere come Rifondazione
Comunista si è appropriata della bandiera della pace, sventolandola sui
propri manifesti, vicino alla falceemartello, e rendendola onnipresente ai
propri comizi: l’ho vista al
fianco di Che Guevara,
che proprio pacifistapacifico non mi sembra.
Ma del resto la loro
strumentalizzazione è
scusabile. La bandiera
della pace cosi colorata e
ad arcobaleno è esteticamente gradevolissima, si
abbina bene ad ogni bandiera... come non farne a
meno?
E così la pace va a farsi benedire. E nel sentire
comune la bandiera arcobaleno diventa "di quelli di sinistra".
Eppure una soluzione
sarebbe molto semplice
e immediata.
Facciamo una bella
bandiera antiestetica.
Facciamola viola con la
scritta pace in marrone.
E vedrete che nessun partito la metterà più sui loghi...
Lettera Firmata
Se questo servisse a sottrarre la pace ad usi strumentali, potrebbe essere
un’idea...
S
ono un medico di medicina generale convenzionato con il S.S.N. ed esercito la professione nel comune di Conegliano da circa 25 anni. Stamani ho avuto l’occasione di leggere l’articolo pubblicato a pagina 2
del n° 25 del settimanale datato 13 giugno 2004 . Sono rimasto allibito dai toni usati
dal “giornalista” che ho il
piacere di non conoscere ma
al quale vorrei semplicemente chiedere ove ha trovato il termine “abusatori”:
oltre, evidentemente, a non
conoscere il problema farmaci, in quale dizionario della lingua italiana, di grazia,
ha rinvenuto un siffatto termine? Mi meraviglio moltissimo che un giornale della Diocesi di Vittorio Veneto
si serva di simili personaggi.
Alberto Chies - Conegliano
Il termine si trova, per es.
in "GABRIELLI, Grande Dizionario illustrato della lingua italiana, pag. 23". Per
quanto riguarda il contenuto si tratta di opinioni di farmacisti e non del giornalista.
Sarebbe stato interessante che
lei avesse espresso anche la
sua su questo problema e non
limitarsi a deprecare “certi
personaggi” e cavillare sui
termini. Ad ogni modo siamo sempre disponibile a pubblicare il suo punto di vista.
S
ono Ennio Molere
di Pieve di Soligo e
voglio farvi conoscere un
fatto successomi il 26 maggio scorso a Conegliano.
Dovevo presentarmi ad una visita oculistica in ospedale alle 11.30. Il parcheggio era strapieno e
con difficoltà ho trovato
da parcheggiare in via Brigata Bisagno, dietro l’ex
caserma. Al mio ritorno,
verso le 12, con mia sorpresa ho trovato il foglio
rosa dei vigili urbani con
multa di 33,60 euro.
Il giorno dopo mi recai
al comando per pagare. Il
motivo della multa era che
c’era un segnale di divieto
di sosta. Ho spiegato le
mie ragioni e la sorpresa
per il fatto che c’erano circa altre 20 vetture. Mi meravigliai del divieto perché
la strada è larga e le auto
non danno fastidio. Nell’uficio mi risero in faccia,
al che io reagii e mi risposero che se c’era il segnale c’era per qualcosa e che
sul posto rilevano ogni
giorno tante multe. Il che,
penso, per l’amministrazione comunale sia un introito, se pur modesto
(per una macchina 33,60
euro di multa al giorno
fanno 12.096 l’anno) che
viene preso a pensionati
al minimo come me, che ogni tanto vanno a fare del-
le visite. Il discorso è questo: dopo il colloquio con
i vigili ho preso la mia 500
e andai a vedere se quella
mattina avevano fatto altre
multe in quel posto. Niente, zero. Però ritornando
da Piazza San Martino per
andare in centro ho dovuto girare a destra in Piazza 4 Novembre; ebbene, lì
la strada è molto stretta e
ci sono macchine parcheggiate che la ostruiscono, anche in seconda
fila. Dentro il bar all’angolo c’erano i belli della Conegliano bene che se ne
facevano beffe. La morale
è questa: all’ospedale c’è
chi deve recarsi per necessità e prende la multa,
che non è poco per chi ha
la minima di pensione come me, di là che la via dovrebbe essere sgombrata,
niente, perché c’è chi deve stare comodo. Spero
che qualcuno rimedi alla
cosa, che è molto vergognosa, o almeno risponda
alla mia lettera. Lo so che
non la pubblicherete, non
importa, grazie lo stesso.
(E.M.)
SITI WEB
Quello di Farra
di Soligo è di
semplici cittadini,
non del Comune
I
n riferimento al bell’articolo da voi pubblicato nel numero 22
del 23 maggio sui siti
parrocchiali, desideriamo fare alcune precisazioni:
Domenica 20 giugno 2004
35
interventi
HANNO VENDUTO PALAZZO
CESANA, CHE PERDITA!
H
o saputo che il palazzo Cesana di via Cosmo, di Vittorio Veneto, è stato venduto.
Da tempo circolava la notizia, ora c’è la certezza.
È un duro colpo nel ricordo della donatrice, la contessa
Cesana. Pur essendo io giovane intorno agli anni Cinquanta,
la ricordo quando lungo il marciapiede di via Cosmo si avviava al duomo, o per via Caroli, la stradina dietro, privata,
che portava ugualmente alla chiesa. Era alta, camminava
lentamente, sempre qualcuno la fermava per strada, sempre qualcuno suonava alla porta di casa per chiedere un
aiuto e non ritornava mai indietro a mani vuote.
La sua casa, il luogo in cui è vissuta, i suoi mobili, la dimora lasciata ai cittadini, tutto è stato venduto.
È un duro colpo per quanti hanno sperato di farvi fiorire un centro di cultura e di vitale attivo incontro per anziani
e non, nel nome e nello spirito propri della donatrice. I lasciti di questo genere non dovrebbero mai andare perduti.
È un duro colpo per quanti hanno lottato per salvare
questo patrimonio, patrimonio fatto di beni e di memorie;
non ho parole per il nipote ancor vivo.
È una resa, la mia, durissima, non sono stata capace di
fare di più.
Marilena Perin
- il sito “farradisoligo.com”, pur presentando ampiamente il territorio del comune sotto
gli aspetti storici e paesaggistici e offrendo servizi di pubblica utilità (orari di farmacie, mezzi
pubblici, locali dove poter mangiare e/o dormire...), è frutto dell’iniziativa di semplici cittadini che amano il loro
territorio e non dell’Amministrazione comunale;
- nella logica di chi ha
ideato il sito vi è anche
quella di dare voce alla
vita sociale del territorio. In questo contesto si
inserisce lo spazio dedi-
cato alle associazioni e
alle parrocchie del Comune. La parrocchia di
Col San Martino ha deciso di utilizzare questa
opportunità e autonomamente, e con puntualità, aggiorna il suo spazio;
- per quanto riguarda
le parrocchie di Farra di
Soligo e Soligo, nel sito
sono riportati solo gli orari delle messe e qualche altra informazione
di carattere generale,
ma non è il sito delle rispettive parrocchie.
Lo staf f del sito “farradisoligo.com”