- L`AZIONE - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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2 Periscopio Mondo Elezioni comunali e provinciali: disfatta della Casa delle Libertà C’è un dato delle elezioni dello scorso week-end su cui destra e sinistra convengono: nelle amministrative ha stravinto il centrosinistra. Lo dicono i numeri: su un totale di 93 sfide (63 Province e 30 Comuni capoluogo) l’Ulivo ha vinto al primo turno in 54 casi, la Casa delle libertà in 8. Alcune vittorie sono estremamente “pesanti”: si tratta della regione Sardegna, dove per cinque anni governerà Renato Soru (il patron di Tiscali), e dei Comuni di Bologna (vittoria di Sergio Cofferati) e Padova (vittoria di Flavio Zanonato): questi tre enti erano governati dal centrodestra. Italiani sempre più indebitati Gli italiani fanno sempre più debiti. Il 2003 ha fatto registrare un tasso di incremento delle consistenze del credito al consumo pari al 9,6% mentre il tasso di indebitamento delle famiglie del Bel Paese è cresciuto del 2,4%, attestandosi a un sostanzioso 36,6% rispetto al 34,2% del 2002. La parte del leone la fanno i mutui per la casa: 47,2% del totale. I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio sul credito al dettaglio. Piccoli boss crescono Dal gennaio del 1990 all’ottobre del 2002 i ragazzini colpiti dal 416 bis (che persegue il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso) sono stati 314: di cui 147 in Puglia e Campania e 167 in Sicilia e Calabria. Addirittura 21 denunciati tra i 10 e i 12 anni. Lo rivela una ricerca del Dipartimento di giustizia minorile. Tanti baby lavoratori anche in Italia Sono cifre impressionanti quelle diffuse dall’Ilo (Ufficio internazionale del lavoro): in Italia lavorano 144.285 minori; fra loro, 12.168 hanno tra 7 e 10 anni, 66.047 tra 11 e 13 e 69.070 hanno 14 anni. Il 59 per cento lavora con genitori o parenti. Prima dei 15 anni ha lavorato il 19,4 per cento dei minori nel NordEst, il 14,1 nel Nord-Ovest, il 13,9 al Sud, il 12,3 nelle Isole e il 9,6 per cento al Centro, stando ai dati dell’Osservatorio sul lavoro minorile. Sono tre i tipi di occupazione minorile più diffusi in Italia: lavori occasionali; lavori stagionali ed estivi; lavori continuativi. E questi ultimi sono più frequenti nel Nord-Est per la presenza di numerose imprese familiari, dove molto spesso il minore viene impiegato dagli stessi genitori. Addio a Ray Charles Il grande artista Ray Charles, autentica leggenda del jazz, si è spento a 73 anni a Beverly Hills. Nato povero presto divenne orfano. Reso cieco dalla rosolia, imparò a suonare il pianoforte col metodo Braille. Le sue note erano un concentrato di interiorità e spiritualità. e L’AZ iON Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-9-1948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-9-91 - Iscr. ROC n. 1730) Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Tel. 0438 940249 e-mail: [email protected] www.lazione.it Via J. Stella, 8 - Fax 0438 555437 TIPSE - Tel. 0438 53638 - 31029 VITTORIO V. ABBONAMENTI 2004: Annuale (50 numeri) 40 Semestrale 22 Sostenitore 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Conto corrente postale n. 130310 “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo.” e L’AZiON Primo Piano Domenica 20 giugno 2004 IN PARROCCHIA IL C DON GATTI,APPASSIONATO DI GREST La gioiosa macchina che accende l’estate L a gioiosa macchina dei Grest si è messa in moto. Da qui a settembre, dal nord al sud della diocesi, centinaia di animatori riempiranno le giornate di bambini e ragazzi con giochi, laboratori, attività formative, escursioni, bans, recite, gite al mare e ai monti, ricerche storiche... e tanto altro ancora. Non sarà mica una notizia questa, penserà qualche lettore. E invece sì, è una notizia da dare in prima pagina. Provate voi a indicarci qualche altra istituzione o organizzazione che, senza fine di lucro, metta in piedi tutto l’ambaradàn che sta dietro a un Grest. Cercate fin che volete ma non la troverete. Il cocktail fatto di competenza, gratuità, entusiasmo e servito, nei mesi estivi, dalle nostre parrocchie, non conosce rivali! Ma tutto questo non nasce dall’oggi al domani. Un Grest richiede progettazione delle attività, formazione degli animatori, coinvolgimento dei genitori. Lo sa bene don Walter Gatti, parroco di Soligo, che da anni “dirige” il Grest in prima persona: prima a Lentiai, poi a Fossà e Grassaga e, infine, sotto le colline di San Gallo. Don Walter, perché le parrocchie mobilitano tante forze per il Grest? «Perché come Chiesa vogliamo stare vicini ai ragazzi anche nel periodo estivo. Il cammino pastorale non si interrompe a giugno per riprendere a settembre ma continua, ad esempio, con il Grest. Che non deve essere un evento isolato, staccato dal resto della vita della parrocchia». Come “nasce” un Grest? «In circolazione vi sono Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Socio del CONSIS CONSORZIO NAZIONALE SETTIMANALI SOC. COOP. a r.l. - ROMA diverse buone proposte, su temi diversi, elaborate da persone competenti. Il problema è calare queste proposte nella realtà. Sono importantissimi la fase di programmazione e il coinvolgimento degli animatori» A proposito di animatori. C’è una crescente preoccupazione per la progressiva riduzione di giovani disponibili a dare il proprio tempo per l’animazione estiva... «Purtroppo è un dato di fatto. Ormai anche i ragazzi di 16-17 anni sono attratti dagli schei e d’estate vanno a lavorare. E allora si abbassa il tiro e si ricorre alla fascia 14-16 anni. Personalmente non condivido questa scelta. Io a- dotto una divisione di ruoli tra giovanissimi e giovani-adulti: i primi, al massimo, possono fare gli aiutoanimatori, mentre ai secondi assegno delle re- “Il Grest non deve essere staccato dal resto della vita della parrocchia” sponsabilità». Il Grest solitamente è rivolto ai ragazzi fino alla terza media mentre per i più grandicelli si fa poco... Don Walter Gatti con i ragazzi del Grest di Soligo, nell’estate 2003 «È un problema di risorse umane disponibili. In alcune parrocchie trovano modalità per coinvolgere anche i giovanissimi. Anche la parrocchia di Soligo, insieme a Farra e Col San Martino e agli Opertori di comunità, proporrà ai giovanissimi del territorio comunale una serata alla settimana per attività ricreative». Dobbiamo considerare proprio tramontata l’era dei campeggi? «Ho fatto campeggi fin dall’infanzia e un po’ mi spiace non andarci più. Ma il campeggio è un’esperienza geograficamente lontana e questo esclude un certo numero di ragazzi dalla partecipazione. E poi non è che l’dea del campeggio generi tutto questo entusiasmo in chi non vi ha mai partecipato. Anche se, per me, resta una proposta educativa molto valida perché educa al rispetto delle regole e consente un rapporto più diretto con i ragazzi». Come entra la dimensione della fede nel Grest? «Anche qui dipende dalle forze disponibili. Si può andare dalla preghiera, alla messa, alla mezza giornata dedicata alle confessioni. La proposta può essere tanto più impegnativa quanto più hai a disposizione persone preparate e formate. Diciamoci la verità: è molto più facile trovare qualcuno disposto a organizzare un torneo di calcio piuttosto che un animatore che si offra per preparare una mezza giornata di riflessione su di una pagina del vangelo». Federico Citron TEMI E PERSONAGGI DEI GREST 2004 G rest sì, ma di cosa? Non si tratta solo di “farli giocare”. Dietro ad ogni esperienza c’è un progetto educativo che combina divertimento, laboratorio, riflessione. A unificare tutto, il "Tema": il nome del Grest è il filo rosso di tutte le attività. Il più gettonato in diocesi è senz’altro “Di pi@zza in piazza”, proposto dall’associazione Noi, cui sono legati molti dei nostri patronati parrocchiali. E’ stato elaborato, in collaborazione, dalle diocesi di Venezia, Padova, Vicenza, Verona e Treviso. Racconta le avventure di tre simpatici ragazzi: Gualtiero Padella, Margherita Spaghetti e Salvatore l’Inventore. Hanno il compito di riportare nella piazza di Bencotto i sapori tradizionali. A questa trama - la ricerca della genuinità del passato in un mondo globalizzato – si collegano giochi, laboratori, preghiere per i bambini e riflessioni per gli animatori. Tutte disponibili gratuitamente al sito www.noigrest.it. Altri hanno invece raccolto lo spunto dei salesiani del Triveneto: eccoci allora al “Segreto di Ryu”, tratto dal libro per ragazzi “Il guerriero errante”, e dalla serie di cartoni. Il mondo mitologico giapponese è il punto di partenza: al grest la storia è rielaborata tanto da includere anche riferimenti alla vita di don Bosco e di Laura Vicuña. Per non fra torto a nessuno dei due spunti, la parrocchia di Oderzo compirà una fusione dei due, realizzando un grest ibrido. All’insegna del fai da te, invece, le scelte di Camino e Santi Pietro e Paolo. I caminesi, come si legge a fianco, hanno scelto “Il mago di Oz” come guida, e a colpi di internet stanno elaborando un sussidio ad hoc. I vittoriesi invece, propongono ai loro pargoli “Un mito di Grest”. Lo spunto è venuto alla mente infarcita di studi classici del nostro collaboratore Andrea Santorio: perché non trasformare le dodici giornate (da lunedì a sabato per due settimane) di Grest nelle Dodici fatiche di Ercole? Ecco allora gli animatori affaccendati a pensare, creare e rielaborare, abbinando al fascino del mito un distinto messaggio educativo. E se qualcuno ha suggerimenti… Tommaso Bisagno e L’AZiON Primo Piano Domenica 20 giugno 2004 3 ANTIERE GREST PARLA UNA ANIMATRICE I quindici giorni più attesi E state, vacanze, divertimento... Grest! Sì, sì, proprio il Grest. Cinque mesi di preparazione, lavoro, riunioni, serate a provar scenette e laboratori, ma poi... i quindici giorni più attesi dell’anno! Più ci penso e più ho voglia che arrivi la settimana durante la quale noi animatori, una ventina, praticamente viviamo e lavoriamo insieme. Prima di tutto per regalare una splendida avventura ai "boce", ma soprattutto per divertirci. Un divertimento con la D maiuscola! E pensare che sono stata una bambina anti-grest... sì ma non perchè non volessi andare... anzi. Però quando ero piccina le iniziative non erano molte e l’unica che ho trovato mi ha fatto anche un po’ schifo! Gli animatori, infatti, si “davano da fare” solo perchè, finita la tortura, qualcuno li avrebbe pagati. Mi domandavo: ma sono tutti così i Grest? No, non ci credo, è impossibile...Ci sarà pur qualcuno che lo fa perchè gli piace e si diverte! Ma allora non mi sono poi preoccupata di cercare una risposta, forse per pigrizia o forse perché mi andava bene così. Un incontro casuale …Beh, sta di fatto che quattro anni fa passate le scuole medie, durante un solito pomeriggio a spasso con le amiche senza uno scopo preciso, ho visto in patronato, alla Tenda, dei ragazzi che lavoravano per il Grest. La settimana dopo ero ad u- na riunione di preparazione, e il mese successivo lì, in “prima linea” e davanti a me i bambini… fantastico! Ricordo ancora benissimo quanto mi sono divertita a spiegare i giochi ai bambini e a far le schifezze durante i laboratori, ridere e scherzare con gli altri animatori! Il Grest per me è come un viaggio, che per tutta la sua durata mi porta distante da tutta la realtà… alla quale poi torno più preparata. Mi piace e mi diverte, ma soprattutto mi impegna perché voglio che i “miei bambini” abbiano un ricordo diverso da quello che ho io di quando ero piccola e invece di animatrice ero animata… Chissà, magari tra dieci anni o anche meno, al posto mio ci sarà qualcuno di quei bimbi che tanto mi fanno urlare, ma soprattutto divertire..magari ad animare mio figlio! Un sogno?..Ne riparliamo tra dieci anni; intanto scappo, perché qui c’è un Grest da preparare! Lisa Da Re Se al Grest c’è anche mamma... D a anni ormai ad organizzare il Grest, accanto ai giovani disponibili a fare gli animatori, ci sono anche i genitori, il più spesso mamme. Una presenza, sulle prime, guardata con un po’ di diffidenza, perchè ...alzava di molto l’età media. E gli adulti, si sa, sono visti come dei “carabinieri”. «Ma, dopo il primo impatto - spiega mamma Roberta, che per il terzo anno si appresta a seguire dei laboratori manuali al Grest della sua parrocchia -, la freddezza si è sciolta, lasciando il posto ad una collaborazione simpatica. Anche se le differenze restano». A tirar dentro i genitori nell’organizzzione dei Grest è stata innanzitutto la scarsità di volontari. Ma, in parallelo, si è evidenziata l’importanza di figure adulte, che sappiano affrontare situazioni a volte delicate e di responsabilità che possono presentarsi nelle attività con i bambini. E si sono rivelati un aiuto anche per gli animatori più giovani, spinti dall’entusiasmo ma non sempre pronti ad potrtare responsabilità troppo grandi. «Tra genitori e giovani animatori un minimo di diffidenza, e anche di rivalità, è inevitabile. Ma nella nostra esperienza - spiega Roberta - abbiamo visto che basta differenziare i ruoli: i genitori seguono laboratori e altre fasi organizzative più delicate; gli animatori seguono tornei e giochi, cui sono più portati». Così l’arrivo dei genitori al Grest segna un’altra tappa nella crescita del ruolo dei laici dentro le attività della parrocchia, scoprendo che questo servizio, come all’oratorio, è al tempo stesso “restituzione” ai propri figli di quel che si è vissuto nella proria gioventù, e contributo diretto alla vita della comunità. (FP) LA PREPARAZIONE, LE ATTIVITÀ, GLI ANIMATORI A CAMINO, CAVALIER E FOSSALTA Viaggio dentro i Grest CAMINO Camino il Grest è ancora quasi una novità: quest’anno si svolgerà la terza edizione. «Abbiamo cominciato a pensarci già a dicembre», afferma Cristina, una delle mamme-animatrici del Grest «con gli incontri della Commissione Foraniale Grest-Oratori, dove abbiamo potuto confrontarci con altre realtà, mentre in parrocchia la prima riunione l’abbiamo fatta a inizio Quaresima». Camino è uno dei pochi Grest della zona che non adotterà il tema del NOI Oratori. «L’abbiamo preso in considerazione insieme ad altri quattro, ma è stato scartato» dice Fabio, animatore del Patronato che a 18 anni per la prima volta animerà anche ad un Grest. «Abbiamo quindi scelto una storia che ci piacesse e che fosse alla nostra portata: il Mago di Oz». E’ quindi cominciata la stesura col computer di un sussidio che contenesse il canovaccio delle scenette, la descrizione dei giochi e indicazioni sulle idee di fondo. A questo proposito è venuto in aiuto Internet: «Da www.qumran2.net abbiamo scaricato il sussidio di un campo scuola ligure sul Mago di Oz ricavati dal nostro stesso libro-guida» dice Davide, 18 anni. «Questo ci ha risparmiato un lungo e noioso lavoro di scanner, e ci ha suggerito nuove idee per i giochi». In questo periodo gli animatori, 14 ragazzi tra i 14 e i 21 anni che durante l’anno frequentano il Patronato e il Gruppo Giovani o il Gruppo Giovanissimi, si trovano settimanalmente per preparare i materiali e provare le “scenette”, uno dei mo- A menti fondamentali della giornata, perché «E’ tramite queste che passa il messaggio, ed è intorno a queste che gravitano i giochi e le attività del laboratorio» continua Cristina. Ai costumi sta lavorando anche Valentina, 19 anni, che al Grest non ci sarà: in questi giorni infatti la attendono gli esami di stato. Una giornata normale a Camino (15.15-19.00) prevede mezz’ora con i bans e la drammatizzazione della storia, un breve momento di riflessione, un’ora di attività (laboratorio o teatro), la ricreazione col gelato, il grande gioco, mezz’ora di momento formativo ed il cerchio finale. «Ci ispiriamo al Grest di Lutrano», dice Fabio, 15 anni. «E’ il primo partito in zona, e alcuni di noi lo hanno frequentato quando a Camino non c’era». Per il terzo anno sarà lui col fratello Mirco, quest’anno sotto esami, a comporre interamente l’inno che chiuderà le giornate. L’importanza della preparazione, l’importanza della preghiera CAVALIER E FOSSALTA Anche a Cavalier e Fossalta è da prima di Pasqua che si sta preparando il Grest “di pizza in pi@zza” che partirà a inizio luglio. «Il nostro Grest non è un’attività a parte, ma rientra pienamente nelle attività parrocchiali di Pastorale Giovanile», afferma l’animatrice Maria Grazia, «Sarebbe assurdo infatti sprecare energia come Parrocchia per una cosa simile a quella che potrebbe fare, per esempio, il Comune». Si tratta di un Grest dove molte energie vengono spese per la formazione degli animatori. «I ragazzi che vengono ad animare al Grest sono innanzitutto educato- Tre istantanee dal Grest di Cavalier ri, e per questo devono essere adeguatamente formati. Un ragazzo non si improvvisa animatore: dev’esserlo tutto l’anno, ed essere di esempio, frequentando le celebrazioni liturgiche, l’Oratorio, i corsi di formazione e le attività dell’Azione Cattolica». Gli animatori in questo periodo si trovano due volte a settimana per preparare il materiale e la drammatizzazione della storia, altro aspetto che viene molto curato. Hanno partecipato al corso animatori foraniale di Motta di Livenza e compieranno un ritiro con le confessioni prima dell’inizio del Grest. I 25 animatori hanno un età compresa tra i 14 e i 27 anni: i “meno giovani” si danno il cambio conciliando l’attività con il lavoro o l’Università. I genitori: «Da noi ce ne sono pochi» continua Maria Grazia, «E si occupano soprattutto di aspetti secondari, come la pu- lizia dei locali. I genitori infatti tendono a comportarsi come tali e non come educatori: difficilmente si trovano adulti che riescono a dividersi in questo doppio ruolo. E i figli hanno bisogno anche di spazi dove non ci sono». In questo Grest in pratica non ci sono i laboratori. «I bambini di oggi, inquadrati come sono durante l’anno dalla scuola e dalle tante attività che fanno, hanno tanto bisogno di giocare proprio “come bambini”. Per questo evitiamo di costringerli al chiuso a compiere un’attività: lo fanno già a scuola, e non vogliamo aggiungerci ad essa». Ultima ma non meno importante, anzi è proprio il contrario, la preghiera. «La preghiera ha un ruolo primario nel Grest: ogni giorno ne facciamo mezz’ora in Chiesa, e un’ulteriore momento di catechesi con la riflessione su un brano del Vangelo attinente alla “scenetta” del giorno, sempre con l’aiuto del nostro Parroco». Gli altri momenti di spiritualità sono le confessioni per i ragazzi e gli animatori il sabato pomeriggio, come avviene anche durante l’anno, e la Messa di metà Grest. Quest’anno è previsto anche una giornata a Magera di Oderzo insieme ai “colleghi” opitergini, il cui Grest si svolgerà nello stesso periodo. Una giornata normale a Cavalier (15.00-18.30) prevede l’accoglienza con i bans e l’inno seguita dalla drammatizzazione della storia e da alcune domande su di essa con riferimento alla catechesi. Segue la mezz’ora di preghiera in Chiesa ed una pausa tè. Si continua con il primo gioco e la merenda con «Pane e Nutella a iosa». Concludono la giornata il secondo momento di gioco e la conclusione con le riflessioni finali e l’attribuzione dei punteggi alle squadre. Andrea Pizzinat PAGINA SUI GREST alla prossima settimana su “L’Azione” una pagina dedicata ai Grest. Segnalateci le inizIative della vostra parrocchia, o inviateci foto, resoconti, materiali sulle varie attività. D 4 Attualità Domenica 20 giugno 2004 EUROPEE 2004 IL RISULTATO DELLE ELEZIONI PER L’EUROPARLAMENTO Voti poco europei Le elezioni europee lasciano un’eredità pesante alla società e al mondo politico nazionale. Non tanto per gli spostamenti più o meno vistosi di consensi, che vanno pur tenuti nella debita considerazione. L’eredità pesante è rappresentata da una campagna elettorale dall’inizio alla fine avvelenata e caotica, senza alcuna utilità per aiutare a capire cosa sta avvenendo in Europa e quali connessioni esistano tra l’essere italiani ed al tempo stesso europei. Forse la novità più rilevante di questo appuntamento con le urne era rappresentata dalla lista unica del centrosinistra. Il risultato di questo esperimento non è stato, però, eccezionale: una tenuta, che può essere stata motivata da più fattori. Un po’ poco per poter essere considerata una pietra miliare. tari Europarlamen Il risultato, invece, più eloquente, all’apertura delle urne è stato il ridimensionamento del partito del presidente: Forza Italia. La corsa in ordine sparso dei partiti di centrodestra, un po’ per contarsi, un po’ per marcare le differenze, con la tentazione di Berlusconi di cannibalizzare i propri alleati, ha sortito l’effetto contrario. An, Udc e anche la Lega si sono rafforzati, accrescendo i problemi di equilibrio interni alla maggioranza di governo. Tra gli esiti che si attendevano da questo voto in chiave italiana c’era la verifica della tenuta della Lega Nord dopo i tre anni di “compromessi” al governo e dopo la malattia di Bossi che l’ha privata, almeno momentaneamente del suo capo carismatico. E il Carroccio ha fatto registrare una ripresa, dopo il magro bottino delle ultime politiche. A livello trevigiano la ripresa della Lega e il calo di Forza Italia li vedono ora appaiati: il partito di Bossi al 23,3 %, Forza Italia al 23 %. Con il risultato che subito si sono aperti i giochi in vista delle elezioni regionali del 2005, con la Lega che – per voce del presidente della provincia Luca Zaia -rivendica il diritto ad un ruolo di primo piano. La disdetta, per i cittadini, è di ritrovarsi già immersi in un’altra campagna elettorale, in linea con la peggior tradizione italica. E l’Europa? Per il nordest ci andranno in quindici. Pochi però sono i triveneti, alcuni dei quali “recuperati”. Ci saranno l’assessore regionale Antonio De Poli, i forzisti Amalia Sartori e Renato Brunetta, il leghista Paolo Gobbo. Tra i “ripescati” c’è il sindaco di Venezia Paolo Costa. E per una Gruber che intasca preferenze a milioni, resta invece a casa l’ex collega Giacomo Santini, che era stato il più assiduo PROVINCIALI: Meglio il centrosinistra, ma... frequentatore dell’europarlamento. Troppo diligente e bravo nel tenere fede al mandato popolare per meritare una riconferma? Per l’uomo della strada è davvero difficile darsi una ragione di strategie e criteri di selezione dei politici. O forse per il parlamento europeo va bene chiunque? (FP) re risultati simili, ma solo uno è definitivo. In tutte e tre le province diocesane – Belluno, Pordenone e Venezia - in cui si votava anche per il rinnovo dell’amministrazione provinciale, il primo turno ha visto primeggiare il candidato del centrosinistra. E a Venezia il successo è senza tema di smentite: Davide Zoggia, supportato da ben nove liste, ha raggiunto quota 50,5% dei consensi, vincendo al primo turno sul candidato del Polo Carlo Alberto Tesserin, rimasto a 32,3 % seguito dal leghista Giovanni Anci, con l’8,2%. Invece a Pordenone e a Belluno il bal- lottaggio sarà necessario e potrebbe in entrambi i casi sovvertire l’esito del primo turno. A Pordenone il candidato del centrosinistra Sergio Zaia ha raccolto il 40,4% dei voti riuscendo a superare il presidente uscente Elio De Anna, che ha ottenuto il 37,4%. Ma al ballottaggio il piccolo distacco potrebbe essere colmato con il soccorso dei voti leghisti di Edouard Ballaman, che ha avuto il 15,7 %. E lo stesso può accadere a Belluno: al candidato del centrosinistra Sergio Reolon è andato il 40,2% dei voti, contro il 39% dell’assessore regionale forzista Florina Pra. E a rovesciare le sorti potrebbero essere i voti dati al leghista Gianvittore Vaccari: il 9,7%. da Dio che possono fare il male. Esiste la creatura che prima di noi uomini ha scelto il male, Satana. Probabilmente c’entra anche lui con queste aberrazioni, senza esagerarne la presenza, per non fare il suo gioco. La prima fonte è nel cuore dell’uomo che non solo può cedere al male, ma può lasciarsi affascinare fino a sottomettersi ad esso. "Bestie di Satana" si fa chiamare il gruppo che ha commesso i delitti di cui parla la cronaca, due termini che vogliono esprimere solo male. Usano segni esterni che indicano sempre il negativo: il nero, l’oscuro, la morte, il caos, il disordine. Musica aggressiva e ossessiva, odio di tutto ciò che è fede religiosa, simboli religiosi profanati, sregolatezze di ogni genere, violenza fino al delitto gratuito. Il sentimento religioso è ciò che c’è di più grande nell’uomo, ma anche di più deperibile. Bisogna preservarlo con cura. La comunità cristiana deve fare ogni sforzo per concentrasi sulle convinzioni fondamentali e sulla parola di Dio che la costituisce e nello stesso tempo deve mantenersi aperta a tutti coloro che cercano il vero, che si sforzano di fare il bene e che sanno ammirare la bellezza. È anche la mancanza del senso del bello che porta a queste brutture. (GpM) T I 15 PIÙ VOTATI NELLA CIRCOSCRIZIONE N. 2 NORD-EST Uniti nell’Ulivo (6):- Lilli Gruber 321 mila 324 preferenze; Enrico Letta 175 mila 629; Giovanni Berlinguer 147 mila 789; Vittorio Prodi 122 mila 805; Mauro Zani 93 mila 121; Michael Ebner 92 mila 836 (Paolo Costa). Forza Italia (3) : Silvio Berlusconi 428 mila 574; Renato Brunetta 90 mila 526; Giorgio Carollo 56 mila 55 (Lia Sartori). Alleanza Nazionale (1): Gianfranco Fini 163 mila 943 (Sergio Berlato). Udc (1): Antonio De Poli 27 mila 250. Lega Nord (1):- Umberto Bossi 93 mila 454 (Giampaolo Gobbo). Verdi (1): Sepp Kusstatscher 28 mila 780. Rifondazione Comunista (1): Fausto Bertinotti 46 mila 868 (Roberto Musacchio). Lista Bonino (1): Emma Bonino 49 mila 782 (Marco Cappato). È noto che molti di questi candidati (da Berlusconi agli altri ministri, ai parlamentari italiani) non andranno a Strasburgo: sono incompatibili e dovranno scegliere. Tra parentesi, in corsivo, sono riportati i nomi dei candidati primi dei non eletti che vengono indicati per quasi certi subentranti. SEGUE DALLA PRIMA A nche il doveroso rispetto della natura si confonde con il senso di Dio e terra, acqua, aria, piante e animali, diventano il nuovo dio nel quale si cerca di appagare il desiderio d’infinito. Il panteismo, che identifica tutto ciò che ci circonda con Dio, ha sempre esercitato una forte attrattiva perché scansa la fatica del salto verso quel totalmente altro che è Dio. Ma il panteismo, togliendo la differenza tra il finito e l’infinito, diventa un "pandemonio" dove tutto si confonde. Infatti, all’ultimo gradino del degrado religioso c’è la forma più conturbante: il satanismo. Ogni tanto, come in questi giorni, si scoperchia la fogna. Persone che sono prese dal male al punto di venerarlo come Dio. È difficile investigare questo fondo oscuro dell’animo umano. Tutti siamo tentati dal male e tutti, chi più chi meno, cediamo al male, ma lo facciamo spinti da qualcos’altro: una passione sregolata, l’avidità di possedere, l’orgoglio. Nel caso del satanismo si arriva all’estremo di identificarsi semplicemente con il male e di votarsi totalmente ad esso. Secondo la fede cristiana, e anche la sana ragione, non esiste un infinito cattivo opposto a quello buono. Esiste solo Dio che è buono. Ed esistono le creature libere, create Attualità Domenica 20 giugno 2004 5 COMUNALI 2004 LA LEZIONE DI QUESTE AMMINISTRATIVE I sindaci uscenti pressochè tutti confermati Tanti salutari ribaltamenti I numerosi, in certi casi anche imprevedibili, ribaltamenti sono forse l’aspetto più significativo del voto per il rinnovo delle amministrazioni comunali 2004. Comuni in cui la Lega ha soffiato il Municipio al centrosinistra, altri in cui le parti si sono invertite, altri in cui è stata premiata la coalizione uscente, altri ancora in cui le forze del Polo solo unite sono riuscite a spuntarla. È la conferma che questo sistema elet- torale a livello locale funziona. Perché, pur con alcuni difetti, permette cambiamenti che fino a una decina di anni fa erano pressoché impossibili. E ciò va a vantaggio del diritto dei cittadini a scegliersi i propri amministratori senza condizionamenti di sorta, e alla fine del mandato, di premiarli o castigarli. Più nel dettaglio l’election-day ha funzionato. E l’abbinamento con l’elezione del parlamento europeo non sembra aver influito molto sul voto amministrativo. In diocesi questo è stato caratterizzato dal protagonismo della Lega, spesso confermatasi, seguita dalle forze del centrosinistra, mentre Forza Italia, nonostante il nome, ha rivelato ancora una volta la sua “debolez- za” nel coniugarsi a livello locale, talora sorpassata dal centrosinistra, altrove capace d’imporsi solo in accordo con la Lega. È stata ribadita, invece, la validità della regola che i sindaci uscenti hanno gioco facile nell’ottenere la riconferma. Ci sono riusciti in sette casi su otto, dove c’era il turno unico. A confermare la regola c’è l’eccezione di Mansuè dove Rancan non ce l‘ha fatta. In compenso il sindaco uscente di Gorgo Vallardi, è riuscito a farsi rieleggere, stavolta nel vicino Comune di Chiarano. Decisamente inferiore risulta essere la certezza di successo per i “delfini”. In tanti Comuni i sindaci giunti al temine del se- condo mandato e non rieleggibili hanno provato a lanciare un loro “uomo di fiducia”, solitamente un assessore uscente: l’operazione è riuscita sono in sette casi, mentre ha fatto cilecca in altri dieci. Meglio è andata per i candidati sindaci in rosa: dei trentun Comuni diocesani al rinnovo sei (prima erano cinque) saranno amministrati da una donna. Per due è stata una conferma (Andreetta a Codognè e Botteon a San Pietro di Feletto), per quattroè una “new entry” (Da Canal a Trichiana, Pin a Cison, Morgan Buosi a Refrontolo, Brescacin a San Vendemiano). Per tutte la certezza di essere state considerate per le loro capacità e proposte amministrative, non per altro. (FP) I SINDACI ELETTI NEI TRENTUN COMUNI DIOCESANI 6 Attualità Domenica 20 giugno 2004 PRIMA DI TUTTO, LA FAMIGLIA LA CAMPAGNA DE “L’AZIONE” anche privati; previsione di un contributo per la permanenza in casa dei figli-neonati, sino almeno ai dodici mesi, a favore delle madri che lo richiedano, per consentire loro di ritardare il rientro al lavoro avvalendosi di tutte le agevolazioni di legge; costituzione di un fondo di garanzia per l’accesso ai mutui prima casa per le giovani coppie con contratti di lavoro precari/flessibili; avviare, entro due anni Premiati i candidati attenti alla famiglia G li elettori della diocesi di Vittorio Veneto hanno premiato i sindaci che hanno a cuore la famiglia. Ben 25 dei 31 eletti avevano infatti aderito alla campagna promossa dai settimanali delle diocesi di Vittorio Veneto e di Treviso insieme al “Forum delle famiglie” dal titolo “Prima di tutto, la famiglia”. Di questi 25, quattro si erano assunti un impegno generico: si tratta di sindaci alla prima esperienza che, evidentemente, si sono riservati di aderire in modo più convinto alla campagna una volta presa confidenza con la macchina amministrativa. Solo cinque neosindaci non hanno risposto al nostro appello. E siamo ancora in attesa della risposta di un eletto che, per disguidi postali, non aveva ricevuto la documentazione. La famiglia entrata con forza nella campagna elettorale Tirate le somme, il risultato è soddisfacente. Anche perché abbiamo notato che nei programmi elettorali e nelle interviste rilasciate alla stampa e alle tivù locali, tantissimi candidati hanno messo in cima alle priorità del proprio programma temi legati alla promozione e alla tutela della famiglia: dall’istituzione di consulte per la famiglia alla costruzione di asili nido, dall’individuazione di aree per l’edilizia economica al sostegno alle madri lavoratrici. In altre parole, questa campagna elettorale ha fatto emergere argomenti esclusi in passato dal dibattito politico-amministrativo locale. Una mossa per accaparrarsi voti? In alcuni casi può essere così, ma per la maggior parte degli amministratori riteniamo che si tratti di sincera attenzione per richieste sempre più frequenti da parte della popolazione. E adesso cosa succede? La campagna de L’Azione è appena all’inizio del cammino. Ora ci aspettiamo che gli impegni sottoscritti dai sindaci si trasformino in atti ufficiali del Comune. Non pre- tendiamo certo che dall’oggi al domani venga data attuazione ai cinque impegni a favore della famiglia (istituzione del Forum delle famiglie; previsione di un fondo per buoni servizio da assegnare alle madri lavoratrici, o in cerca di impiego, che vogliano iscrivere i loro figli in asili nido o in nidi integrati dall’elezione, un intervento concreto in materia di edilizia economica popolare). Nei documenti sottoscritti dai sindaci vi è una tempistica precisa per attivare i diversi interventi. Per parte nostra svolgeremo un’attenta azione di verifica sul rispetto degli impegni presi, dandone conto sul giornale. Ma daremo anche un contributo concreto alla crescita di una cultura che promuova la famiglia sia attraverso la pubblicazione di articoli, sia attraverso un grosso convegno che si terrà ai primi di ottobre. (FC) 25 eletti su 31 avevano aderito alla nostra campagna L’impegno per la famiglia del neo-sindaco di San Vendemiano T ra i neo-sindaci che hanno aderito alla campagna “Prima di tutto, la famiglia” vi è Sonia Brescacin, da lunedì scorso primo cittadino di San Vendemiano. Il primo punto del suo programma elettorale consiste nella realizzazione di un nuovo asilo nido integrato in accordo con la parrocchia di San Vendemiale. E contestualmente il Comune ha avviato il percorso per l’adeguamento e ampliamento della scuola materna parrocchiale in attesa della costruzione del nuovo nido. «La popolazione del Comune – spiega Brescacin – è aumentata di molto negli ultimi anni e noi amministratori siamo chiamati a dare risposte a nuovi problemi che bussano alle nostre porte. A iniziare da quello della cura dei bambini piccoli». Le misure a favore della famiglia proposte da L’Azione andranno, secondo Brescacin, a inserirsi in un quadro più generale di politiche familiari avviate dal Comune: dalla realizzazione di parchi pubblici nelle nuove aree residenziali a un intervento di edilizia economica popolare d’intesa con l’Ater. «Interventi che sicuramente costano – continua Brescacin –, ma per liberare risorse a favore della famiglia siamo costantemente alla ricerca di finanziamenti esterni per le diverse opere pubbliche». e L’AZiON Attualità INTERVISTA AL SEGRETARIO DELLA CISL Pezzotta:“Servono laici più virili” «R idurre le tasse? Meglio di no, se vogliamo garantire la solidarietà ai più poveri». Parola di Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl. Che per il dopo-elezioni sollecita il Governo a sedersi al tavolo della concertazione, per affrontare, fra gli altri temi, quello del declino demografico. Quanto al ruolo della Chiesa, Pezzotta dà la sveglia al laicato cristiano. «Non è vero che i Vescovi sono silenti; lo siamo, invece, noi laici». Pezzotta, consumate le elezioni europee e amministrative, ballottaggi a parte, quale problema dovrà essere messo subito a tema dal Governo e dal parlamento, oltre che dalle forze sociali ed economiche? «Il tema dello sviluppo e la crescita del paese. Rispetto al processo di globalizzazione, all’allargamento dell’Europa e all’emersione di paesi come la Cina, l’India e il Brasile, c’è la necessità di definire la missione produttiva dell’Italia». La ripresa ritarda... «In effetti assistiamo a una fase di rallentamento della nostra economia, di debolezza dal punto di vista competitivo». Come bisogna intervenire per evitare il peggio? «Attraverso la concertazione e la coesione so- L’ avvio dei Campionati europei di calcio in Portogallo ha calamitato molto più interesse presso l’opinione pubblica europea delle elezioni del parlamento dell’Unione. Troppo pochi europei sono andati a votare, e dove si è votato di più, come in Italia, gli elettori sono stati mobilitati non certo su problematiche europee, ma su temi puramente nazionali. In Gran Bretagna, Francia, Danimarca, si sono imposte formazioni politiche dichiaratamen- ciale. Oggi tutti, sindacati e forze economiche, invocano la concertazione. Non era così solo un anno fa». Ma il Governo non ci sta. «Senza il Governo è impossibile concertare. Ma “I laici cristiani sono acquiescienti a tutto quello che si muove in questo mondo” quale Governo può restare insensibile quando le forze vere, quelle che rappresentano le imprese, i lavoratori, un’ampia fascia della realtà economica italiana, dagli artigiani ai commercianti, alle banche, chiedono una svolta, interventi diversi sul Mez- te anti-europeiste. Nel nostro paese, ai candidati di bandiera – in alcuni casi addirittura ineleggibili, eppure offerti ad elettori evidentemente di bocca buona come puri e semplici specchietti per le allodole – si sono affiancati candidati (ora neo-parlamentari) del tutto impreparati sulle questioni internazionali ed europee, oppure dichiaratamente euroscettici (più per partito preso ideologico che per convinzione). I nuovi membri dell’Unione non hanno dimostrato un entusiasmo travolgente verso le istituzioni europee. Clamoroso il dato dell’astensionismo in Slovenia, uno zogiorno, sull’innovazione, sulla ricerca e sulla formazione? Credo che questa sia una sfida vera che le forze della rappresentanza sociale pongono al Governo, ma anche all’opposizione. L’esigenza di concertazione è quella di ricomporre, di riportare a coesione sociale quello che tende a frammentarsi, a dividersi, a radicalizzarsi». Qualcuno sostiene che la Chiesa vada a rimorchio... «Distinguiamo, per favore. I laici cristiani, per la verità, dovrebbero essere più virili». Laici cristiani più virili? «Mi sembrano il più delle volte acquiescenti a tutto quello che si muove in questo mondo, senza mai determinare la presenza di una capacità laicale vera, per cui ogni tanto i Vescovi devono supplire alla carenza dei laici. Non è vero, infatti, come qualcuno ha detto, che i Vescovi sono silenti. Credo che il grande silenzio, oggi, sia no ridotte per quelli che invece di un laicato che vi- possono far crescere la dive supinamente la dimen- mensione d’impresa, per sione attuale. La stessa interventi sul territorio, a concertazione li chiama in sostegno della ricerca e causa». dello sviluppo. Nello stesIn che senso la con- so tempo, però, bisogna certazione interpella i stare attenti che la ridulaici cristiani? zione non comporti un ab«Sono convinto che una bassamento di quelle che concertazione vera, di ele- sono le tutele sociali, per i menti di coesione, sia og- poveri e complessivamengi necessaria in un paese te per i cittadini. Noi, inche tende a disgregarsi. Se fatti, dobbiamo mantenesi creano attorno ai pro- re alta l’idea di uno Stato ublemi connessioni, rela- niversale che garantisce a zioni, interessi, si crea tutti gli stessi diritti di citquel tessuto di solidarietà, tadini. Guai a noi se dodi simpatia, di empatia che vessimo cedere all’idea di è necessario anche per sal- uno Stato “minimo”, comvaguardare la dimensione passionevole con i poveri e del vivere comune». competitivo per quelli che Sul piano politico-go- possono avere qualche rivernativo, numerosi sorsa in più». sono i prossimi apNel Nordest c’è il terpuntamenti. Primo rore della delocalizfra tutti, a quanto pazazione. Anche il sinre, quello con la ridacato è terrorizzato? duzione delle tasse. «Bisogna distinguere. Il sindacato non è Esiste una delocalizzaziod’accordo. Perché? ne speculativa, che rincor«Ho espresso, in modo re il basso costo; questa paradossale, non va bene, questo connon porta cetto: io amo vantaggi. C’è le tasse. Ma invece una denon per una localizzazione sorta di maintelligente sochismo. che porta alla Tutt’altro. Io conquista dei credo che bimercati; quesogna rivalusta va bene. tare il signifiDelocalizzare cato profondo nei paesi apdella tassaziopena entrati ne. Le tasse Il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta nell’Ue, ben non sono s’intende un’estorsione dello Stato mantenendo qui il cervelnei confronti dei cittadini. lo, può essere vantaggioSono il modo moderno di so, perché si apre un merfare solidarietà; con cui chi cato». ha di più sorregge chi ha Ma la delocalizzaziodi meno. Abbassare le tasne aggrava la situase in modo generalizzato, zione di declino. tale da privilegiare quasi «Il declino non sta nelnaturalmente i ceti più ab- l’economia, ma nella sibienti, lo ritengo sbagliato tuazione demografica. Un in questa fase di diffi- paese che non fa figli è un coltà». paese che si ripiega. Che Ma se Berlusconi non ha dentro di sé spenon vuol rinunciarvi? ranza di futuro. Ebbene, «Se riduzione delle tas- questo tipo di declino non se ci deve essere, questa va affrontato riducendo lo va finalizzata. Le tasse van- stato sociale». ORA,“CRESCITA” PIÙ DIFFICILE Un voto davvero fiacco per l’Europa dei nuovi entrati più promettenti, ma evidentemente poco attratto dalla democrazia europea. L’ombra lunga del 2003, uno degli anni peggiori della storia dell’Unione, si è allungata fino a questo giugno 2004. Le divisioni dello scorso anno tra i Paesi europei sulla questione irachena sono state “coronate” dal disastroso fallimento della conferenza intergovernativa, che Domenica 20 giugno 2004 ha lasciato il nuovo parlamento – quello appena eletto – privo della nuova legge fondamentale. Le prospettive di crescita politica dell’Unione nel panorama mondiale escono mortificate da queste elezioni, almeno sulla carta. Nonostante tutti si sia d’accordo nel riconoscere che il futuro di un ordine mondiale pacifico dipende in buona misura da un maggior protagonismo dell’Europa, i cittadini europei sembrano dimenticarsene al momento del voto. Probabilmente non è cattiva volontà dei cittadini. I principali avversari di un’Europa “forte” sono, infatti, soprattutto gli stati e i partiti politici nazionali, che hanno fatto di tutto, nei mesi recenti, per mettere in sordina il dibattito sull’Europa, contribuendo a diffondere l’idea della irrilevanza delle istituzioni europee. Talmente irrilevanti che i governi nazionali non sono disposti a cedere un’oncia del loro potere su di esse. Un po’ come per le Nazioni Unite: ininfluenti, si dice; ma intanto tutti gli stati fanno a gara per guadagnarsi i posti di comando al Palazzo di vetro di New York (il riferi- 7 ELEZIONI Una storia di ordinaria burocrazia elettorale U na storia di ordinaria e stupida burocrazia. Anche in materia di votazione. Una signora soffre di una grave menomazione della vista che gli impedisce di votare e quindi ha bisogno di una persona che l’accompagni al seggio e che voti per lei. L’accompagnatore si presenta all’ufficio elettorale del comune per il permesso, esibendo le carte dalle quali risulta che la signora ha solamente un grado di vista in un solo occhio per una certa malattia e per questo riceve anche una pensione di invalidità. Nelle carte è tutto spiegato con la firma dei cinque medici della commissione che ha accertato a suo tempo la situazione. Ma i funzionari dell’ufficio elettorale dicono che essi non sono competenti a leggere quella documentazione e affermano che è necessaria una dichiarazione del distretto sanitario. Si va all’ufficio del distretto con le relative carte. Tutto a posto? Sì, però, non sono sufficienti le carte: è necessario che la signora si presenti personalmente per l’accertamento. Alla fine, dopo vivaci proteste, viene rilasciato il permesso, ma si fa capire che è solo un favore e che non sarebbe secondo i regolamenti... È difficile capire la logica burocratica. Se si trattasse di aver soldi o di accedere ad un servizio oneroso per la comunità, va benissimo i controlli servono, e devono essere severi; ma per votare! Che interessi nascosti può avere uno per volersi portare dietro un accompagnatore al seggio? Il buon senso direbbe che può bastare un’auto dichiarazione. Invece, no. Chissà di quali nascosti imbrogli la sagace burocrazia sospetta! mento è alla Germania, che pare abbia guadagnato il sostegno della maggioranza dell’Assemblea generale alla sua aspirazione di diventare membro permanente del Consiglio di sicurezza). Sarà difficile realizzare con questo parlamento – e con questo tiepido mandato popolare – le riforme radicali di cui l’Europa ha bisogno. Eppure, proprio l’estrema debolezza delle istituzioni dell’Unione potrebbe convincere gli stati ad allentare la marcatura stretta su commissione e parlamento. L’Unione ha storicamente dimostrato di avere gravi difficoltà a crescere quando messa sotto i riflettori, ma di svilupparsi preferibilmente lontana dalla ribalta. Paolo De Stefani 8 Domenica 20 giugno 2004 e L’AZiON Veneto Sociale CARITAS CON I BAMBINI IN VALLATA E QDP RITMI E DANZE DAL MONDO Daniele nel paese delle meraviglie V enerdì 28 a Follina si è svolta una festa in onore dei bambini stranieri: è andato in scena lo spettacolo “Una colomba per la pace”, culmine del progetto “Il paese delle meraviglie”. È il frutto della collaborazione della Caritas diocesana con gli istituti comprensivi (elementari e medie) di Cison, Miane e Follina, all’interno della Rete per gli alunni stranieri che ha sede a Pieve. La preparazione della recita ha preso il via a febbraio, ma già da novembre i bambini si riunivano di pomeriggio per delle esperienze creative e di animazione: una sorta di Grest sotto la guida dei volontari. Obiettivo del “Paese delle meraviglie” era favorire l’integrazione culturale e le relazioni dei bambini stranieri di quelle scuole, oltre che insegnare a tutti la diversità dei doni che si incontrano, nell’unica prospettiva della pace. Il progetto ha avuto come protagonisti inizial- Daniele Favalessa, 20 anni, di Cison, in servizio civile alla Caritas diocesana mente 70 bambini extracomunitari provenienti prevalentemente da Miane, Cison, Follina e le loro frazioni; ma per la giornata decisiva e per la rappresentazione teatrale sono stati coinvolti 250 bambini, italiani compresi. Gli studenti hanno inventato una commedia, intitolata “Sheilam, figlia della pace”, che spiega con semplicità e simpatia l’integrazione tra culture diverse per portare pace e unità tra i popoli. Apprezzata protagonista dello spettacolo, nei panni di Irene (ossia la Pace), la volontaria Lorena Volontari per l’integrazione degli stranieri De Nardi. Sul palco con lei, una danzatrice professionista; dietro le quinte, tecnici audioluci di esperienza: anche loro volontari. Daniele Favalessa, obiettore Caritas, ventenne cisonese, ha vissuto tutta l’iniziativa. Racconta: «I bambini si sono impegnati in una recita inventata da loro, che portava la speranza di un futuro meno cupo». E testimonia: «Abbiamo assistito ad un’integrazione immediata tra i bambini, che si sono accettati senza problemi o pregiudizi: in questo abbiamo raggiunto con soddisfazione il nostro obiettivo. Unica cosa spiacevole doversi separare dalle nuove amicizie che questo progetto ci ha donato». Con lui hanno collaborato all’iniziativa, oltre alle insegnanti delle scuole coinvolte, anche obiettori, una ragazza in servizio civile ed altri giovani volontari della Caritas. A coordinare tutti l’operatore Caritas Gianluca Cariello. A tutti è arrivato il ringraziamento commosso di preside e insegnanti: “Tornate l’anno prossimo!” Najwa Bounafaà SANI E LONGEVI, HANNO PIÙ TEMPO LIBERO. E LO DEDICANO AI NIPOTI I supernonni veneti I n una società che invecchia sempre più c’è uno spiraglio di luce con una venatura di grigio: e tra i numeri neri delle statistiche fa capolino il capo bigio brillante del super nonno. Già, se c’è un dato positivo nei risultati delle varie indagini che appaiono di tanto in tanto sullo stato di salute della nostra società è che sono ormai quasi del tutto scomparsi i “vecchi” di una volta. E un migliore stato di salute, una cultura più estesa e più varia, con i nipoti con entrambi i genitori occupati, sono tra gli ingredienti del super nonno moderno. È quanto emerge anche dall’indagine commissionata dalla sede regionale veneta dell’Associazione nazionale terza età attiva, condotta dal sociologo Diego Cason coinvolgendo 615 giovani dai 6 ai 20 anni e 816 anziani dai 65 anni in su di ben 156 comuni del Veneto. Anziani: presenze importanti Una prima riflessione: i cambiamenti avvenuti negli ultimi anni, a livello quantomeno di stato sociale, lavoro e sanità, hanno radicalmente modificato la struttura sociale e i rapporti quantitativi tra le generazioni. Gli adulti attivi dedicano molto meno tempo ai figli e ai genitori, mentre il tempo libero dal lavoro a disposizione dell’anziano è cresciuto. Infatti, l’aspettativa di vita dopo il pensionamento è cresciuta dai 7-10 anni del 1961 ai circa 18-22 anni nel 2001. E così in Veneto circa il 33% dei nonni si prende cura dei nipoti. E dunque nonostante la riduzione consistente dei giovani e lo sfilacciarsi delle relazioni familiari e parentali, la relazione con gli anziani registra anche notevoli fattori di rafforzamento. Gli anziani danno di più di quanto ricevono – anche in termini di vil denaro – dalle altre generazioni: nel 2001 il trasferimento di denaro (prestiti, donazioni e altro) è stato di circa 82 mila milioni di euro pari a quasi il 15% delle spese sostenute dalle famiglie. Non accozzaglia ma incontro C ompie nove edizioni “Ritmi e danze dal mondo”. L’appuntamento si rinnova da venerdì 18 giugno a domenica 20: lo stadio di Giavera si trasformerà nuovamente in un caleidoscopio. Arriveranno da ogni parte del mondo. E potremo ammirare gruppi folcloristici, ballare con sfilate e danze tradizionali, partecipare e imparare nei laboratori di Altra Arte: danza etnica, percussioni, ceramica, tessuto, trucco, giochi, maschere; visitare mostre di oggetti e ammirare esposizioni di foto; emozionarci con spettacoli acrobatici internazionali; conoscere le mille esperienze di volontariato trevigiano con un occhio al sud del mondo che a Giavera si daranno convegno; assaggiare nei tantissimi stand cucine e sapori da tutto il mondo. In regia e organizzazione la Caritas di Treviso, le associazioni di stranieri, le cooperative, la par- rocchia di Bavaria, la coneglianese associazione Kilimandjaro e tanti altri. Un caleidoscopio che però non è un’accozzaglia. «Vogliamo avere – dicono gli organizzatori – una manifestazione che sia il più possibile inter-culturale, e non solo multi-culturale. Non basta mettere insieme in un unico spazio gruppi provenienti da cul- ture diverse: è necessario anche favorirne l’incontro, compreso quello con la cultura originaria del posto in cui viviamo». Informazioni: www.ritmiedanzedalmondo.it, 0422-419441, 320-0443516, 339-8479025. Tommaso Bisagno Il programma del fine settimana Venerdì 18 Alle 20.30 “Affidando alla notte… i racconti della luna”, serata di griot e cantastorie d’Africa e d’Italia che racconteranno attorno al fuoco a tutti gli spettatori storie dei loro paesi. Sabato 19 Alle 14.30: apertura dei laboratori etnici (informazioni 0444-928923, 3280975970); alle 16: apertura del grande mercato etnico artigianale; alle 17 parata inaugurale dal municipio di Giavera con 500 artisti musicisti e gruppi etnici in sfilata, verso lo stadio; alle 18: spettacoli acrobatici e apertura stand gastronomici; alle 21: concerti di Barbapedana, Sabor de Tango, Fanfara Brasileira, Pulse of Africa. Domenica 20 Ore 10-13: laboratori etnici; alle 14.30: apertura del grande mercato etnico artigianale; alle 16: spettacoli circo, musica e capoeira. Apertura stand gastronomici; alle 21: spettacolo “Radici 2” con Gualtiero Bertelli e la Compagnia delle acque, con ospiti Marco Paolini e Natalino Balasso. Biglietti in prevendita sabato 19 dalle 18 a Giavera. MUTUI A TASSO ZERO PER RISTRUTTURAZIONI CENTRI PARROCCHIALI La REGIONE VENETO, Assessorato alle Politiche Sociali e BANCA POPOLARE ETICA scarl, hanno predisposto uno strumento destinato ad agevolare finanziariamente gli interventi di ristrutturazione e riadattamento di centri parrocchiali nell’ambito dei quali vengono svolte attività culturali per il tempo libero e la diffusione dello sport, destinate a contrastare fenomeni di emarginazione sociale, disagio e devianza di persone giovani e minorenni. L’iniziativa mette a disposizione: • linee di credito utilizzabili nella forma di mutui chirografari (massimo € 75.000) o ipotecari (massimo € 150.000). Tali linee di credito saranno concesse ed erogate applicando un tasso di interesse pari a 0 (zero). • attività di accompagnamento nell’analisi degli aspetti finanziari dei progetti che le parrocchie vorranno presentare. I beneficiari del contributo sono rappresentati dalle parrocchie in cui operano i centri parrocchiali, che realizzano attività relative alla diffusione dello sport e alla promozione di attività culturali nel tempo libero (cinema, teatro, musica e attività didattiche). I progetti agevolabili devono riguardare investimenti di riadattamento e riqualificazione di strutture già esistenti e di acquisto arredamento, attrezzature e strumenti didattici. Verranno prese in considerazione richieste di intervento relative a progetti già avviati o da avviare e le fatture relative alla fornitura di beni o servizi non dovranno portare data antecedente il 01/01/2002 o successiva al 30/09/2004. La documentazione dovrà essere consegnata, anche a mezzo posta raccomandata, al seguente indirizzo: Ufficio Progetti di BANCA POPOLARE ETICA - Vicolo Ponte Molino, 9 - 35137 (Padova). Le richieste potranno essere presentate dal 28/06/2004 al 31/07/2004 e saranno ammesse al finanziamento seguendo l’ordine di ricezione delle stesse fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Per richieste di informazioni contattare l’Ufficio Progetti di BANCA POPOLARE ETICA al seguente n. tel. 049.8771186 oppure all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] e L’AZiON U n nuovo modello di sviluppo fondato sulla qualità, e la necessità di “agganciare” le imprese trevigiane al processo di mondializzazione dell’economia. Sono queste le due priorità del sistema economico trevigiano, balzate in primo piano all’assemblea dei Giovani imprenditori di Unindustria, la scorsa settimana. È toccato alla presidente Katia Da Ros presentare all’assemblea il “manifesto” – ovvero l’impegno programmatico – con il quale i giovani industriali trevigiani intendono affrontare il futuro. Emblematico il titolo del manifesto: “Dalla fabbrica all’industria, crescere, innovare, andare per il mondo”. E da qui partiamo per un “giro d’orizzonte” con Da Ros. Sul tappeto problematiche toste. È d’obbligo iniziare con una valutazione sul momento economico che sta vivendo la Marca. C’è incertezza, ma anche spazio alla speranza... «È un momento, quello che stiamo vivendo, che molti leggono come declino. Ma noi certamente no: vogliamo leggerlo come un momento di trasformazione, perché il modello di svi- Economia Domenica 20 giugno 2004 Così Katia Da Ros (Giovani industriali Treviso) Nuovo sviluppo? Nuove regole... luppo economico sulla base del quale è cresciuta l’economia trevigiana era quello degli anni Settanta, ed ha esaurito le sue premesse (gran quantità di manodopera, un territorio sostanzialmente vergine, un quadro nazionale favorevole, con una moneta che non era sicuramente forte e che quindi agevolava le esportazioni). Oggi tutto questo viene a mancare, e in una regione in cui non meno che altrove non esiste più alcun isolamento dal resto del mondo. Il processo di globalizzazione ha azzerato tutto ciò. Quindi cambiano radicalmente le regole del gioco: io credo che i dati economici di oggi riflettano proprio questo momento che non è affatto di crisi, bensì di passaggio, di transizione verso uno scenario completamente nuovo». Dunque, nuove pre- messe, ma anche nuove sfide. «Beh, tutte le cose possono essere lette in una duplice ottica». Ma allora, secondo lei, quali possono essere le mosse vincenti dell’impresa trevigiana in questo momento? «Quello che devono fare i giovani imprenditori è di essere attenti ad ogni aspetto dell’azienda, quindi all’innovazione, il che significa – ancora –: qualsiasi funzione all’interno dell’azienda deve fare un passo avanti, quindi bisogna porre attenzione, quasi in modo ossessivo, al cliente. Non ci si può più fermare alle parole, bisogna tradurre questi impegni in realtà». Innovazione come parola d’ordine, allora, quindi anche impegno nella ricerca. «È fuor di dubbio. L’in- novazione non riguarda solamente il prodotto, ma anche il servizio, perciò bisognerà veramente “diventare un po’ più bravi” in tutto!». Un salto di qualità complessivo... «Esatto, è così». E riguardo al problema, non da poco, del “salto generazionale”, della successione nell’azienda, qual è il suo giudizio? «Viene sentito un po’ di più a Nord-Est perché i dati dicono che qui ci sono duecentomila aziende su ottocentomila in tutt’Italia che vivono questo fenomeno. Direi che ora il problema è un po’ più forte perché, unitamente al fatto che passare la leadership non è mai facile, lo stiamo facendo in un momento in cui c’è un’incertezza più generale. Però, credo che ci siano strumenti che una volta non esistevano. Comunque bisogna anche fare sempre affidamento sull’intelligenza delle persone, e di chi lascia e di chi subentra. Vedo tanti giovani in gamba, sono fiduciosa. Oggi sicuramente si vivono stimoli me- no forti che nel passato, magari lo stimolo è cercare di fare meglio del padre. Già alla base le premesse sono ben diverse, tuttavia, indipendentemente da ciò, per coloro che desiderano fare di più oggi non mancano mezzi e prospettive». Impresa e lavoro. C’è allarme, tra le forze sindacali, ma pure tra le imprese, per il momento che viene giudicato difficile. Qual è il suo punto di vista, e quali prospettive scorge? «Il tipo di trasformazione economica che stiamo vivendo farà sì che dovremo fare “un po’ meno fabbrica” e più industria. E più industria vuol dire anche, in un’ampia accezione del termine, più servizi al suo interno. Non dovremo più fare Katia Da Ros solamente semplice trasformazione materiale, ma anche più trasformazione “immateriale”, e questo vuol dire che con il tempo i nostri lavoratori magari dovranno specializzarsi, in qualcosa che non sia sola fabbrica, e che sia servizio. E devo dire che in quest’ambito i servizi alla persona avranno un ruolo fondamentale». Una sorta di “terzo settore”... «Certo, è proprio così. Più passa il tempo, più tale svolta diventerà indispensabile. C’è una sequenza di nuovi spazi, nuove possibilità che andranno ad aprirsi, a vecchi e nuovi lavoratori. A medio-lungo termine, pertanto, non scorgo una situazione preoccupante». Valerio Cupidi IL “MANIFESTO” «C rescere non significa perdersi. Significa trasformarsi. Identità non significa rimanere identici. Significa mantenere una consapevolezza del proprio percorso. Ebbene, trasformarci con consapevolezza e con coraggio rappresenta esattamente ciò che siamo chiamati a fare». Sta in queste espressioni – con le quali ha concluso il suo intervento all’assemblea dei Giovani industriali di Treviso (nella foto) – il “senso profondo” del messaggio con il quale la presidente Katia Da Ros ha presentato il “manifesto” programmatico per il tempo a venire. Emblematico il titolo “Dalla fabbrica all’industria, crescere, innovare, andare per il mondo”. «Un impegno non solo per il rinnovamento delle proprie imprese ma anche per la modernizzazione del territorio, in grado di conciliare una nuova fase di sviluppo qualitativo e la tutela di quella coesione sociale che ha rappresentato negli anni il punto di forza della comunità trevigiana». E ancora: «Coloro che oggi sono i giovani imprenditori hanno di fronte a sé la “missione storica” di spostare i confini culturali, tecnici e geografici di un sistema produttivo costituito in larga parte da piccole e medie imprese». 9 PREZZI Cereali (alla tonnellata + Iva) Frumento tenero nazionale Fino nq Buono mercantile nq Granoturco in granella nazionale (umidità 14%) Ibrido giallo Veneto da 156,00 a 158,00 Ibrido giallo Friuli 154,00 a 155,00 Estero giallo tenero Orzo nazionale (p.s. 60/62 - 14% um.) nq Semi oleosi Seme di soia nazionale (um. 14% - imp. 2%) da 295,00 a 300,00 Prodotti della macinazione Prodotti del grano tenero a) farine con caratteristiche di legge: tipo 00 (ceneri 0,50 - glut. 7) da 305,00 a 310,00 tipo 0 (ceneri 0,60 - glut. 9) da 300,00 a 305,00 b) farine da pasticceria da 464,00 a 474,00 Prodotti del granoturco (franco partenza - imballato) farina bianca granita da 385,00 a 390,00 farina gialla nostrana (nazionale) da 285,00 a 290,00 spezzato di granoturco degerminato tenero da 222,00 a 224,00 Vini (alla produzione, lire per ettogrado) Merlot del Veneto gr. 10-12 da 3,60 a 4,40 Merlot colli trevigiani gr. 10,5/12,5 da 4,60 a 5,30 Cabernet del Veneto gr. 11-13 da 3,80 a 6,50 Raboso rosso del Veneto gr. 9-11 da 4,00 a 4,50 Verduzzo del Veneto gr. 10/12 da 4,50 a 4,80 Pinot bianco del Veneto gr. 9,5-12,5 da 5,60 a 6,60 Pinot grigio del Veneto gr. 9,5/12,5 da 12,30 a 13,00 Chardonnay del Veneto gr. 9,5/10,5 da 5,50 a 6,50 Prosecco colli trevigiani gr. 9,5-10,5 da 10,80 a 11,80 Prodotti avicoli - conigli pollame Uova fresche di gallina (100 pezzi) cat. L grammi 63/73 a 7,20 cat. M grammi 53/63 a 6,80 Pulcini da carne maschi (cadauno) da 0,43 a 0,45 Pulcini femmine per uova (cadauno) da 0,56 a 0,60 (prezzi al chilogrammo) Polli allevamento intensivo a terra a pigmentazione gialla - leggeri da 1,07 a 1,09 - pesanti da 1,06 a 1,08 Galline allevamento intensivo a terra - medie da 0,04 a 0,06 - pesanti da 0,13 a 0,18 Galline allevamento intensivo in batteria - medie da 0,03 a 0,05 Anatre mute femmine da 1,68 a 1,72 Faraone all. tradizionale “di voliera” da 1,86 a 1,90 Tacchini pesanti - femmine da 0,94 a 0,96 - maschi da 1,12 a 1,14 Galletti - polli a collo nudo da 1,20 a 1,30 - galletti livornesi da 1,88 a 1,92 Conigli - oltre kg. 2,5 da 1,50 a 1,56 Bestiame suino (prezzi al chilogrammo) Grassi da kg. 90-115 fino a 1,31 Grassi da kg. 145-160 fino a 1,28 Oltre 180 kg. fino a 1,16 Magroni da kg. 40 fino a 1,95 Magroni da kg. 50 fino a 1,86 Magroni da kg. 65 fino a 1,73 Lattonzoli da kg. 25 fino a 2,40 Lattonzoli da kg. 30 fino a 2,12 Prezzi aggiornati a martedì 15 giugno 2004 e L’AZiON ASSEMBLEA DIOCESANA Giovedì 24 alle 20.30 in Seminario a Vittorio Veneto apertura missionaria e di collegamento con le altre realtà: con la diocesi, verso l’alto, con le parrocchie del medesimo territorio, all’intorno, e con le famiglie, verso il basso. Il paragrafo finale della nota dei vescovi sembra scritto apposta per dare il via alla nostra partenza. È intitolato: “Una casa aperta alla speranza”, la casa è la parrocchia e le ultime parole del testo affermano: «È Dio il fondamento della nostra speranza e anche del nostro impegno a rinnovare la parrocchia, perché possa testimoniare e sappia diffondere la speranza cristiana nella vita quotidiana». La speranza alla quale la comunità dei credenti fa riferimento non è semplicemente lo sforzo di guardare alla realtà con sguardo ottimistico; il dirsi l’un l’altro: “Avanti, non bisogna fermarsi, vedrete che ce la faremo”. La nostra è “la speranza che non delude”, come scrive san Paolo e co- me ricordano i vescovi, “perché la speranza cristiana ha questo di caratteristico: essere speranza di Dio”. E se di Dio, non ferma lo sguardo al semplice orizzonte terreno, ma lo sorpassa verso l’eterno. Non per evadere dal mondo, ma per indicare un approdo sicuro e definitivo. Che sia necessario spingere la speranza fino a questo traguardo ultimo appare oggi urgente, perché molti, anche tra i fedeli delle nostre comunità, hanno lo sguardo miope che non riesce più a guardare lontano. Ecco, su queste cose cercheremo di parlare insieme e di metterci d’accordo in modo da poter poi stendere il nostro Piano pastorale, innanzitutto per il prossimo anno, ma anche per il triennio, almeno come direzione da seguire, aspettando anche dagli avvenimenti che verranno ulteriore indicazione per continuare il cammino. (GpM) SPECCHIO DI FEDE VIVA di cuore» (Matteo 11, 29). La lettura di questo testo, tradotto e commentato con eleganza e stile scorrevole da don Alessio Magoga, giovane docente del nostro Studio teologico diocesano che si è specializzato a Milano proprio con una ricerca su Ruperto, sorprende per la vivezza di un’esperienza dello Spirito che interroga il nostro essere credenti oggi e offre chiavi credibili di sapienza umana e cristiana: vivamente consigliato a chi desidera approfondire la spiritualità cristiana confrontandosi con un maestro di teologia solida e riconosciuta. Don Michele Favret Un Piano per ripartire dalla speranza L’ assemblea diocesana di programmazione pastorale ci sarà anche quest’anno, nonostante qualche ritardo più che comprensibile se si pensa che il vescovo Giuseppe è tra noi da poco più di quattro mesi. Si terrà giovedì 24 giugno alle 20.30 in Seminario. Tutte le forze attive delle parrocchie sono chiamate a raccolta per concordare la strada da percorrere il prossimo anno, ma non solo. Sarà un’assemblea con qualche tentativo di rinnovamento della formula: non sarà presentato un Piano bell’e confezionato, ma soltanto possibili piste di impegno sulle quali tutti sono invitati a pronunciarsi. L’idea generatrice del Piano dovrebbe essere la speranza. Perché orientarsi verso di essa? Per vari motivi: la speranza sarà il tema del convegno nazionale che si terrà a metà decennio (2006) a Verona, “Annunciare Cristo risorto speranza del mondo”, inoltre il MISSIONI / A VAN DEJES Il progetto albanese di suor Marisa Suor Marisa Gobbo, di Camino di Oderzo, si trova in Albania già da dieci anni. Vive in una comunità di suore Dorotee a Vau Dejes, un paese dove non c’è né parroco né chiesa. Si dedica soprattutto all’insegnamento e all’accoglienza. È in contatto con alcune parrocchie e con la Caritas della nostra diocesi nel tentativo di riuscire a creare qualche struttura per la parrocchia. C arissimi amici che collaborate al giornale L’Azione, di cuore vi ringrazio del conforto e dell’incoraggiamento a bene operare che viene dal vostro giornale. Quanti spunti di riflessione e contemplazione dagli articoli del primo piano! L’attualità, pur diversa in Albania, si avvia a diventare sempre più uniforme nel mondo della globalizzazione. Per questo è importante che accanto a modelli di vita negativi che vengono dall’Occidente (è inevitabile!) ci vengano tanti esempi positivi che ci incoraggino ad essere pionieri del bene anche là dove non ci sono le condizioni per incarnare il Vangelo nella vita sociale. tema della speranza sembra quasi scaturire spontaneamente dal nostro percorso triennale che si chiude quest’anno e che ha avuto come centro la contemplazione del volto di Cristo che nella sua ultima e permanente forma è quello del risorto; infine, la speranza, nel tempo che viviamo, sembra ciò di cui il mondo ha particolarmente bisogno e che la Chiesa Noi Dorotee operiamo nel campo dell’educazione con interventi nella scuola pubblica, oltre che con opere della Chiesa. Nella foto una iniziativa degli “ambasciatori di pace” che hanno prodotto un calendario con messaggi di pace. Questo calendario è stato dato in premio ai bambini che si sono distinti per bontà: i poveri sopportando con dignità e responsabilità la loro condizione; i benestanti mostrandosi accoglienti e generosi con i compagni. E la pace del Risorto sia con tutti noi! Suor Marisa Vau-Dejes - Albania Alcuni bambini della parrocchia albanese Van Dejes “ambasciatori di pace” con il loro calendario è chiamata ad annunciare. Il nostro Piano pastorale dovrà, poi, necessariamente fare riferimento alla “Nota pastorale” che i vescovi hanno pubblicato proprio in questi giorni e che ha per titolo “Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia”. La parrocchia resta un elemento ineliminabile, ma anche bisognoso di rinnovamento, soprattutto di La speranza sarà il tema del convegno nazionale che si terrà a metà decennio Libro di don Magoga sul monaco Ruperto «C ome mi apparve il volto (di Cristo)? La lingua umana non può descriverlo con semplici parole. Dirò soltanto che in quel breve momento ho sperimentato quanto sia vero ciò che egli stesso dice: Imparate da me che sono mite ed umile di cuore…» (De gloria et honore, XIII: Visione prima). Ruperto di Deutz, monaco benedettino del XII secolo, è una delle figure più significative del suo tempo. I libri XII e XIII del De gloria et honore Filii Hominis – un commento ad alcune parti del vangelo secondo Matteo – rappresentano una prospettiva qualificata per comprendere la sua vicenda spirituale e teologica. Il libro XII è interamente dedicato al racconto autobiografico. Ru- perto vi narra alcune delle sue visiones ed offre una testimonianza – per nulla ovvia – della spiritualità medievale, carica di fiducia e di trasporto per Cristo. Il libro XIII ha un taglio più speculativo e argomenta le ragioni della volontà “buona” di Dio, il quale sin dagli inizi ha pensato l’incarnazione del Figlio per la salvezza degli uomini. Dai due testi emerge un’esperienza di fede viva e liberante, che permette a Ruperto di riconoscere in modo del tutto personale i tratti di Gesù Cristo «mite e umile ALESSIO MAGOGA, Ruperto di Deutz “Mite ed umile di cuore”. I libri XII e XIII del “De gloria et honore Filii hominis. Super Matthaeum” (testo latino a fronte); Glossa Editrice, Milano 2004, 290 pagine. e L’AZiON Chiesa Domenica 20 giugno 2004 11 Spazioratorio Un animatore ... in crisi P aolo è arrivato ad un punto critico nella sua appassionata vita di animatore. Si sente vecchio e stanco (… e non solo perché, diversamente dalle altre volte, è arrivato clamorosamente ultimo nella scalata alla cima del Cavallo), lontano dal mondo dei ragazzi, di cui da un po’ di tempo fa fatica a gustarne l’euforia, a condividerne la passione: insulse gli risultano le discussioni, banali le animazioni di gruppo, minestrina riscaldata i discorsi del “don”, insignificante il campo scuola, cianfrusaglia la festa in oratorio. E poi ce n’è sempre una nuova: mai un momento per fermarsi, per gustare un po’ di gloria. Dopo la festa, la raccolta del ferro e della carta, il mercatino, l’uscita sulla neve, la gita a Gardaland, il corso di chitarra, il consiglio direttivo, il recital... per una nuova festa. E mai un grazie: oh sì, tutti col sorriso da un orecchio all’altro, le strette di mano, le pacche sulla spalla, ma… tutti a un chilometro da quella riconoscenza che è condivisione, da quel grazie che ti toglie il dubbio di essere solo un povero “fesso” tra tanti furbi. Mai una volta che si possa stare semplicemente dalla parte degli utenti. Mai tempo da dedicare alle amicizie oltre a vaghi ritagli dopo comatose riunioni dei soliti tre gatti persi in nostalgie ammuffite. S Tempo di Grest, tempo pieno all’oratorio. Una testimonianza e una considerazione dedicata a tutti i nostri animatori Paolo in oratorio non è più quello di un tempo. Si sente ipocrita: ora la distanza tra i bei discorsi da segretario dell’Onu nei lavori di gruppo con gli adolescenti e la mediocrità di una vita fatta di compromessi da piccolo cabotaggio, senza essenzialità, senza meta, senza slancio autentico, con Dio immancabilmente in panchina, gli è diventata insopportabile, anzi troppo pesante. Si sente indegno di un Vangelo, di cui conosce niente più che qualche frase ad effetto, che sempre più spesso si vergogna a citare e che dentro la sua vita non ci entra più neanche a spingerlo in quattro. Una volta non era così, ai bei tempi non gli faceva problema, non lo impressionava: il mondo scoppiettante del circolo, la passione di fare qualcosa di buono, l’euforia per i ragazzini, le sere in compagnia sul cancello erano una motivazione sufficiente per starci e lavorarci. Adesso le cose sono cambiate. E giustamente. Paolo se ne rende conto. La scelta è inevitabile: o starci dentro e starci fino in fondo o gettare la spugna e anda- ta crescendo in tutti la necessità di poter fruire di spazi di qualità nei nostri ambienti di vita. Spazi dove ci si senta a proprio agio nel muoversi, nel vivere, nel far correre, giocare e camminare i nostri bambini, i nostri anziani, senza pericoli, nel verde, in una dimensione in cui anche lo spirito possa vivere la sua parte. È un’esigenza che mette in rilievo un atteggiamento critico verso i risultati dello sviluppo delle nostre città. È sotto gli occhi di tutti la mancanza di queste qualità, di un disegno armonico della città laddove non si riferisca alla parte storica, tanto che vi è una tendenza attuale di preferire idee, forme e aspetti che ad essa si richiamino. Gli architetti italiani hanno concordato con la rivista “Chiesa Oggi” di promuovere un’azione dimostrativa sulle possibilità di ri- re in qualche angolo del mondo a ridisegnare la proprio autenticità. È una decisione difficile, dura. Dura perché fuori c’è il buio e dentro tutto sommato qualche sprazzo di luce esiste. Difficile perché comunque quello è il suo mondo. Difficile perché costa essere tutto d’un pezzo, costa vivere da protagonista e non da parassita, come quei nonni di vent’anni che al bar del circolo si accontentano di estenuanti partite sull’ultimo videogioco arrivato. … La crisi dell’animatore Nella storia di un animatore deve arrivare prima o poi questo momento di crisi. Se si considera l’animazione qualcosa di più che un’avventura passeggera, di un divertente modo di trascorrere una decina di giorni al campo scuola, ma uno stile di vita, un modo appassionante per esprimere il proprio essere cristiani, o per dirla con una parola grossa, una vocazione, allora anche qui si deve imparare a cogliere ciò che deve essere prioritario, ciò che deve orientare il proprio lavoro e… tutto il resto. Il divertirsi facendo divertire, stare con i piccoli perché è meglio che stare con nessuno, partecipare a riunioni e ritiri per sentire di essere qualcuno, non coincide con ciò che deve essere fondamentale. Prima (ma il quando non è importante) ci deve essere una scelta, una decisione: quella di voler esprimere in quel modo la propria fede, il proprio essere credente, il meglio della propria umanità. Prima ci deve essere l’ardente desiderio di stare dalla parte di Gesù, dalla parte dei piccoli, dalla parte degli ultimi. Prima ci deve essere la voglia di puntare in alto, alla ricerca dell’autenticità di un essere per gli altri senza compromessi, senza meschinità. Certo, tutto questo non può essere il biglietto delle credenziali di tutti coloro che si propongono per fare gli animatori. Questo è l’esito di un lungo cammino che spesso comincia proprio tra il caos di un grest o le nottate di un camposcuola. Questa è la meta che prima o poi tutti quelli che lavorano nell’oratorio e nel circolo devono imparare a condividere e cercare. Animatori non si nasce, animatori si diventa con la formazione personale a più livelli e con l’apprendimento di tecniche specifiche. L’ESPERIENZA DI UN PARROCO Oratorio e parrocchia oratorio e famiglia ratorio e parrocchia, oratorio e fa- miglia. Con questi due punti di riferimento l’oratorio può rispondere degnamente alla sua finalità ed essere luogo accogliente e significativo per giovani e ragazzi. La parrocchia con la sua identità di “luogo” di formazione cristiana e umana ha bisogno di modalità speciali per accogliere e sostenere un’età speciale come quella degli adolescenti e dei giovani che, per schemi naturali, cominciano a lasciare la famiglia per un’esperienza di crescita personale e individuale confrontata con il gruppo. L’oratorio della parrocchia diventa per questo l’ambiente più frequentato della comunità, molto più della chiesa. Questo tuttavia non esclude la presenza della famiglia che, prima di ogni altra realtà, deve creare e gestire l’attività dell’oratorio perché questo sia sempre aperto ai tempi e alle necessità dei figli. Diversamente sarebbe funzionale solo come casa della dottrina o per un ser vizio a gruppi UN PREMIO NAZIONALE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI qualificazione di una parte significativa delle nostre città, come il sagrato. Ne è nato il premio nazionale di idee aperto a tutti gli iscritti, siano essi architetti, pianificatori o paesaggisti. Una vasta e articolata operazione culturale che propone l’attivazione di nuove energie creative, per un ripensamento sulla storia passata, moderna o contemporanea dei nostri paesi e delle nostre città. Anche la formula che prevede l’utilizzo di rappresentazioni di tipo virtuale ed informatico rappresenta una proposta di nuovi percorsi di informazione, di visualizzazione e di dimostrazione dei progetti, per cui tutte le operazioni verranno formalizzate avvalendosi esclusivamente dell’ausilio di sistemi te- più o meno parrocchiali. A questo punto le famiglie si devono organizzare perché l’accoglienza risponda al tempo libero dei ragazzi tenendo in attività le strutture perché momenti di svago, di socialità, di cultura e di esperienze religiose possano esaudire la passione di tutti. Ci vogliono famiglie, genitori attenti e disponibili, capaci di organizzare servizi con tempestività e soprattutto con costanza, secondo le caratteristiche proprie degli oratori. L’esperienza mi dice che alcune parrocchie hanno strutture disponibili, ma non hanno un prete che possa farle funzionare in prima persona perché oberato dal ser vizio alla parrocchia e perché avanzato in età. L’esperienza mi dice che le famiglie, i genitori soprattutto giovani, vogliono l’oratorio, ma faticano ad offrire per esso un servizio costante. L’esperienza mi dice che tanti giovani e ragazzi rifiutano ambienti pubblici e sognano un luogo dove possono respirare e portare ossigeno ad una vita che troppe volte soffoca i loro desideri di vera libertà. Don Mario Fabbro Le famiglie, chiamate ad offrire un servizio costante riconosciuta da tutte le nazioni. A questo proposito, riconoscendo che questo aspetto ha importanza e valore sociale, la Comunità europea ha votato un’apposita risoluzione nel 2001, il Consiglio dei ministri ha approvato una legge per la qualità dell’architettura attualmente all’esame del Parlamento e la nostra Regione ha intenzione di dotarsi di una propria legge in tema. Alla fine il premio non consisterà in denaro ma in una pubblicazione delle idee progettuali tramite siti internet dedicati, inserimento in riviste di settore diffuse a livello nazionale ed esposizione in una o più mostre multimediali di livello nazionale e perché no, se ci sarà l’opportunità, anche in Sagrati più belli lematici. Un’anticipazione di un futuro ormai imminente in cui dalla matita e dai colori si passerà ai video tridimensionali, alle immagini fotorealistiche alla dimostrazione degli ambienti progettati in movimento a seconda della posizione del cittadino. Si tratta di un’iniziativa che trova origine in un progetto di proposta di modi per promuovere una cultura della qualità della forma e dell’organizzazione funzionale e sostenibile del nostro paesaggio urbano e rurale, risorsa importantissima dei nostri luoghi, O alcune mondiali. Il tema del sagrato sarà dunque una particolare riflessione che permetterà di legare e contestualizzare il legame spaziale che lega l’esperienza del rito religioso e dei valori che sottende col contesto spaziale della vita comune di ogni giorno. Il bando verrà pubblicato sul sito dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Treviso. 12 AZIONE CATTOLICA / “PEREGRINATIO MARIAE”, L’EFFIGE DELLA MADONNA DI LORETO A CODOGNÈ Tra le dimore degli uomini È cominciato nel settembre scorso il cammino della statua della Madonna di Loreto verso la nostra diocesi. Per iniziativa dell’Azione cattolica nazionale, in preparazione al grande pellegrinaggio di tutta l’associazione a Loreto del prossimo settembre ,“Colei che è stata dimora di Dio, passa tra le dimore degli uomini”. Il peregrinare della statua è un invito alla preghiera, ma anche un darsi appuntamento al grande incontro nazionale, quando “nella sua casa di Loreto” il Papa beatificherà, tra gli altri, Alberto Marvelli giovane Ad accoglierla, alle 15, una delegazione di avieri (di cui è la protettrice) e i bambini, tanti e da tutta la diocesi, che nell’indirizzo di saluto hanno chiesto la sua protezione di “mamma vigile e premurosa” e hanno adornato con innumerevoli fiori l’altare a lei dedicato. Durante l’intero pomeriggio, entrando nella chiesa nuova di Codognè, era chiara la percezione del “grande evento”. E così è stato anche per la Messa presieduta dal Vescovo, alla quale erano presenti, tra gli altri, l’Unitalsi diocesana, l’Apostolato della preghiera e gli adulti della dell’Azione cattolica di Rimini. La Vergine di Loreto, nel suo passare da una diocesi all’altra, raccoglie le preghiere di ciascuno e in qualche caso fa visita a quanti sono impossibilitati a muoversi per incontrarla. L’Azione cattolica di Vittorio Veneto ha ricevuto l’effige nella mattina del 9 giugno dall’Ac diocesana di Padova che l’aveva custodita nel santuario della Madonna della Salute di Piove di Sacco. Terza Età dell’Azione cattolica. Ancora tanta gente si è radunata per la veglia della sera, che prevedeva anche la processione con il Rosario meditato. Durante la liturgia è stata proposta una riflessione partendo dagli aspetti ordinari e straordinari di quella “casa di Nazaret”, ora conservata a Loreto, abitata da una famiglia che è nella storia della Chiesa modello per tutte le famiglie. Durante la giornata e fino a e L’AZiON Chiesa Domenica 20 giugno 2004 mezzanotte è stato continuo il fluire di gente che recitava una preghiera, accendeva un cero, “toccava”, quasi una carezza, la statua. In tanti hanno scritto una propria intenzione di preghiera, la richiesta d’intercessione a Maria per la propria vita, i propri cari, la propria famiglia. Nella giornata successiva la statua è stata portata nella casa di riposo di Vazzola, per incontrare simbolicamente tutte le persone impossibilitate a muoversi verso Codognè. Fino a venerdì pomeriggio, durante i tre giorni di permanenza, tante sono state le mamme con i figli, ma anche gli uomini che tornando dal lavoro si fermavano in chiesa per un momento personale di preghiera, tanto da far dire al parroco “questi giorni sono stati per la nostra comunità come una missione”. È stato bello e importante vivere e scoprire l’impegno, la partecipazione e il coinvolgimento dell’intera comunità parrocchiale e civile. Il Consiglio pastorale, l’Azione cattolica parrocchiale, gli Avieri, gli Alpini, la Protezione civile, le forze dell’ordine hanno sentito la responsabilità di un momento “grande” di fede. Ed è stata davvero tanta la “grazia” che il passaggio del- l’effige della Madonna di Loreto ha regalato, non solo alla comunità parrocchiale di Codognè, ma all’intera diocesi. Quando, la cinquantina di amici dell’Ac di Vicenza, venuti per portare l’effige nella loro diocesi presso il santuario di Chiampo, hanno trovato ancora molte persone in preghiera che hanno salutato la partenza dell’immagine di Maria. L’appuntamento è ora a Loreto, dal 3 al 5 settembre, dove tutta l’Azione cattolica e quanti altri vorranno unirsi, farà casa presso la “Sua casa”. I 250 posti riservati alla nostra diocesi sono in gran parte occupati, ma vorremo che ancora altri adulti, giovani e ragazzi, iscritti e non, sentissero forte il richiamo a “ricambiare” la visita della Vergine di Loreto e a partecipare ad un evento unico che avrà il suo culmine, dopo il sabato dedicato ai settori in luoghi diversi, nella giornata di domenica e nell’incontro di tutta l’associazione con il Santo Padre. Diego Grando IL GIORNO DOPO LA TAPPA A VAZZOLA Gli Avieri e la loro patrona T anta gente di Vazzola, tanti fedeli venuti da fuori, una commossa partecipazione degli anziani ospiti della casa “Mozzetti” e il coinvolgimento solenne degli Avieri. La “Peregrinatio Mariae” giovedì scorso ha toccato anche la parrocchia di Vazzola. La statua della Madonna di Loreto è stata accolta nella cappella della casa di soggiorno “F.lli Mozzetti”, offrendo un’occasione d’intensa preghiera per molti. Per tutta la mattinata ospiti della casa e fedeli hanno potuto raccogliersi in preghiera. Nel primo pomeriggio c’è stato un momento di preghiera per i bambini delle elementari, cui ha fatto seguito la celebrazione della messa. Tra i più coinvolti certamente gli aderenti alla sezione Avieri di Vazzola, che hanno curato la parte ufficiale delle celebrazioni intervenendo in divisa, per esprimere tutta la loro devozione nei confronti della loro patrona. Alla speciale giornata di fede per la comunità vazzolese sono intervenuti anche il sindaco uscente Giorgio Bressan e il presidente di casa “Mozzetti” Maurizio Bonotto (nei giorni successivi eletto sindaco, ndr). L’invito del Papa i aspetto a Loreto! So che che sarete in tanti, spiritualmente tutti”. È rivolto anche a chi non è di Azione cattolica. Sarà un’occasione speciale per ritrovarci come associazione ma soprattutto come Chiesa. Vi aspettiamo. pe infromazioni e iscrizioni; Ufficio diocesano Azione Cattolica, tel. 0438. 940370. “V www.sovvenire.it LA TUA VOGLIA DI AIUTARE GLI ALTRI NON ANDRÀ IN PENSIONE. FIRMA IL MODELLO CUD PER DESTINARE L’OTTO PER MILLE ALLA CHIESA CATTOLICA. Cei Conferenza Episcopale Italiana I contribuenti che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi, possono partecipare comunque alla scelta dell’Otto per mille con il loro modello CUD. Basta firmare nella casella Chiesa Cattolica e poi in fondo al modello; chiudere il CUD in una busta bianca indicando sopra cognome, nome e DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF Chiesa cattolica codice fiscale e la dicitura “Scelta per la destinazione dell’Otto per mille dell’Irpef Anno 2004”. Consegnare entro il 31 luglio alla posta o in banca. Informazioni per la firma sul modello CUD si possono avere telefonando al Numero Verde 800.348.348. Sulla tua dichiarazione dei redditi o sul modello CUD e L’AZiON Chiesa Domenica 20 giugno 2004 13 L’AGENDA del Vescovo LE PAROLE DEL PAPA ALL’ANGELUS NELLA FESTA DEL CORPUS DOMINI C ome può oggi un cristiano camminare con sicurezza sulle strade del mondo? Da chi può trarre la forza per affrontare la cultura dominante, lontana dal Vangelo? Giovanni Paolo II ha dato una sua risposta domenica scorsa, nella festa del Corpus Domini, rivolgendosi, prima della recita dell’Angelus, ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro. «L’Eucarestia - ha detto il Papa sta al centro della vita della Chiesa. In essa Cristo si offre al Padre per noi, rendendoci partecipi del suo stesso sacrificio, e a tutti si dona come Pane di vita, per il nostro cammino sulle strade del mondo». La solennità del Corpo e del Sangue di Cristo è stata al centro della riflessione spirituale del Santo Padre, incentrata sul sacramento «nel quale Gesù ha lasciato il vivo memoriale della sua Pasqua, evento centrale nella storia dell’umanità». La ricorrenza liturgica ha offerto al Pa- educatori del Seminario. Alle 20.30 incontra il Centro diocesano vocazioni in Seminario. Al centro della vita pa l’occasione di ricordare la bellezza di tante manifestazioni in omaggio all’Eucarestia, dove «i fedeli si stringono intorno al Santissimo Sacramento per adorarlo, lo accompagnano in processione per le strade, e- sprimono con tanti segni di devozione la fede in Cristo vivo e la gioia per la sua presenza». Sempre riferendosi al contenuto e al significa- NOMINE: Silvestrini, cappellano di sua Santità D a Roma è giunta la notizia che don Emilio Silvestrini, originario della diocesi vittoriese, è stato nominato cappellano di Sua Santità. to della festa, Giovanni Paolo II ha ripetuto l’annuncio di ciò che sarà celebrato nella Chiesa a livello universale. Nel prossimo mese di ottobre, in coincidenza con il Congresso Eucaristico internazionale di Guadalajara nel Messico, avrà inizio uno speciale “Anno dell’Eucarestia”, che terminerà nell’ottobre 2005 con l’Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, il cui tema sarà appunto: "L’Eucarestia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa ". In questo anno particolare, che si pone nel quadro del progetto pastorale, nel quale il Pontefice ha invitato i cristiani a "ripartire da Cristo", «i cristiani - ha proseguito il Santo Padre - potran- no esercitarsi nell’arte della preghiera , contemplando assiduamente il volto del Verbo incarnato, realmente presente nel Sacramento; ed impegnarsi in quella misura alta della vita cristiana , che è indispensabile per sviluppare in modo efficace la nuova evangelizzazione». Dopo la recita dell’ Angelus, il Papa ha voluto ricordare la Giornata Mondiale dei Donatori di Sangue (14 giugno). Ha concluso dicendo che «donare il proprio sangue in modo volontario e gratuito è un gesto di alto valore morale e civico». È un "dono per la vita", come dice il motto della Giornata. «Possano i donatori, ai quali va la riconoscenza di tutti, moltiplicarsi in ogni parte del mondo». Salmi e inni di David Maria Turoldo P er le parrocchie interessate sono a disposizione alla libreria del Seminario i fascicoli relativi ai Salmi, inni e cantici di David Maria Turoldo con musiche di Passoni e De Marzi, che sono state donate all’assemblea del clero. Domenica 20 giugno - Dodicesima del Tempo Ordinario Zc 12, 10-11; Gal 3, 26-29; Lc 9, 18-24 Quarta settimana del Salterio l tempo di Gesù, i rabbini insegnavano a pregare così: «Signore, fa sorgere il figlio di Davide affinché regni su Israele. Dagli forza perché abbatta i potenti ingiusti e liberi Gerusalemme dai pagani. Possa egli annientare gli empi pagani con una sola parola della sua bocca; i pagani fuggano davanti a lui». Se questa era la preghiera del pio israelita, non è difficile intuire quali fossero le attese del popolo ebreo e la sua difficoltà a comprendere “chi” fosse veramente Gesù. Il maestro che predicava l’amore e il perdono, la pace e la fratellanza, la nonviolenza e l’impegno per i più poveri, il galileo che non sembrava ribellarsi abbastanza e lottare contro l’odiato invasore romano non poteva essere il messia, il consacrato, l’inviato di Dio. E poi quelle affermazioni scandalose agli orecchi del popolo “eletto” che la salvezza era per tutti i popoli, che il Padre, l’Onnipotente, ama i buoni e i cattivi come figli suoi e che la legge più importante è quella del- l’amore... Cose da matti. Gesù, al quale in verità non interessava tanto il consenso della gente (che spesso ragiona sull’onda delle emozioni) quanto soprattutto compiere fino in fondo la volontà del Padre, sembra desiderare la gratificazione di un sondaggio. La gente cosa dice di me? (anche ai suoi tempi la gente chiacchierava...). E voi amici, che mi siete sempre vicini, che condividete con me tante cose, che mangiate alla mia stessa mensa e intingete il boccone nel mio stesso piatto, cosa dite di me? Avete davvero capito chi sono? Avete capito che non sono né un semplice patriota, né un guaritore, né un illusionista e neppure un esorcista? Le risposte dei discepoli non sono esaltanti, Pietro compreso. Per dirla in parole semplici: Gesù non soddisfaceva le attese del popolo. Non era “su misura”. Si aspettavano ben altro da lui. Oggi la richiesta di Gesù è rivolta a me, alla mia famiglia, alla mia comunità, alla storia d’oggi, di “quest’oggi” travagliato, assetato e affamato di verità. Potrebbe essere che, come il popolo ebreo, anche noi perdiamo tempo e speranza aspettandoci “altro” da lui. La tentazione più grande è quella di incaricare lui, il Signore, di portare a termine imprese nelle quali Giovedì 24: Alle 9 incontra i docenti del collegio Dante. Alle 11.30 in Casa Esercizi celebra la Messa con i sacerdoti della Casa San Raffaele.Alle 18.30 a Caorle celebra la Messa alla Casa marina diocesana. Alle 20.30 in Seminario presiede l’Assemblea pastorale diocesana. Venerdì 25: Alle 16.30 a CastelBrando di Cison di Valmarino saluta i partecipanti al convegno per il 50º anniversario dell’istituzione dell’Ortopedia a Vittorio Veneto. Alle 20 celebra la Messa nella chiesa di San Vigilio a Col San Martino. Sabato 26: Alle 10.30 nella chiesa di San Pio X a Conegliano celebra la Messa per l’Opus Dei. Alle 15 in Casa Esercizi a Vittorio Veneto incontra un Consiglio pastorale parrocchiale. Alle 17 celebra la Messa nella chiesa dei Padri della Consolata a Vittorio Veneto. Alle 20.30 celebra la Messa a Collalbrigo. Domenica 27: Alle 10.30 celebra Messa e Cresime a Lago e alle 15 partecipa a Belluno all’ordinazione episcopale di monsignor Giuseppe Andrich. AZIONE CATTOLICA Cappella di Casa Cimacesta stata spostata da domenica 27 giugno a domenica 1º agosto l’inaugurazione a Cimacesta, insieme agli altri lavori di ristrutturazione della casa, della cappella rinnovata con i fondi della sottoscrizione in ricordo di don Mario Battistella, assistente diocesano unitario scomparso nel 2000. Il vescovo Giuseppe benedirà la cappella alle 10.30 del mattino e celebrerà la Messa alle 11. La data è stata posticipata perché domenica 27 giugno monsignor Zenti parteciperà all’ordinazione episcopale del nuovo Vescovo di Belluno. È Corso di giornalismo a Mestre I OGGI Domenica A Mercoledì 23 giugno: Al mattino incontra gli non vogliamo coinvolgerci fino in fondo. Le nostre intercessioni/invocazioni a quale livello volano? Signore, fa che gli affamati abbiano pane da mangiare, fa che nel mondo ci sia più giustizia, fa che gli ammalati guariscano o... sopportino con fede la loro malattia, fa che le famiglie siano unite, che i giovani siano coraggiosi nel donarsi, fa che mio figlio trovi lavoro, fa che mio nipote vinca il concorso, che mio padre guarisca... Fai tu. In fondo in fondo le nostre attese sono le stesse del popolo d’Israele e la soluzione prevista pressoché identica: Signore, fai tu, provvedi tu, risolvi tu, combina tu. Mi fido di te, ma non coinvolgermi. Per favore, lasciami stare in pace. Accontentati che ti accenda un bel cero. Gesù mi risponde che devo mettere in gioco la mia vita, altrimenti non se ne fa niente. Proprio come ha fatto lui. I risultati arriveranno solo... dopo Pasqua. Anche per lui è stato così. Ma il prezzo è la vita. Don Fabrizio Mariani l Centro culturale Kolbe di Venezia-Mestre ha aperto le iscrizioni al corso biennale di giornalismo, giunto al sedicesimo anno di attività. Il corso è rivolto a collaboratori di testate giornalistiche, in possesso di un titolo di scuola superiore. Per la partecipazione al corso si svolgerà una prova scritta in una data a scelta tra sabato 18 o sabato 25 settembre, con inizio alle 8.30. Il termine delle iscrizioni alla prova è fissato per il 15 settembre. Il corso inizierà in ottobre e avrà la durata di otto cicli di lezioni mensili per ciascun anno, che si terranno in tre pomeriggi e una mattina, collocati in modo da essere compatibili con i corsi universitari. Per informazioni e iscrizioni: telefono 041-5327294; e-mail [email protected]. zione a r b e l Ce S Una messa per Escrivà, santo per la vita quotidiana abato 26 giugno, alle 10.30 nella chiesa di San Pio X di Conegliano, monsignor Giuseppe Zenti celebrerà una Messa in onore di Josemaria Escrivà fondatore dell’Opus Dei, nella ricorrenza della morte avvenuta a Roma nel 1976. Giovanni Paolo II di lui disse: «Fu il santo dell’ordinario. Era infatti convinto che tutto offre occasione di un incontro con Dio, tutto diviene stimolo alla preghiera. Vista così la vita quotidiana rivela una grandezza insospettata. La santità si pone davvero alla portata di tutti». L’Opus Dei fondata il 2 ottobre 1928 a Madrid è una Prelatura personale della Chiesa cattolica che conta più di 80 mila membri sparsi in tutto il mondo. IN MOSTRA A VENEZIA Le opere ritrovate dalle Fiamme Gialle C’ è anche la portella trafugata dalla chiesa di San di fonte battesima- Simeon Grande in Venezia e le del 1600 raffigurante il ricollocata con solenne ceriBattesimo di Gesù restituita monia nel maggio 2003, l’Aclo scorso anno alla parroc- quamanile e la Croce stachia di Valmareno tra le o- zionale in pietra d’Istria sotpere esposte alla mostra “Il tratte dal Museo diocesano Grifone e il Leone” dedicata d’arte sacra di Treviso e realle opere d’arte ritrovate stituite rispettivamente nel dalla Guardia di finanza nel 1993 e nel 2001. Menzione Veneto. Il particolare percorso merita una espositivo, tela raffiallestito gurante un nella sala paesaggio del Piovedel pittore go di pafrancese lazzo DuGustave cale in VeCourbet, nezia dal per la pri18 al 27 ma volta egiugno (osposta al La tavoletta restituita dalla GdF pubblico: rario 9.30alla parrocchia di Valmareno dopo il fur18.30), ripercorre i to venne tre principali settori operati- venduta a un ignaro collevi seguiti dalle Fiamme Gial- zionista bresciano nella cui le: recupero e tutela di re- collezione privata è stata rinperti archeologici, recupero venuta. Curiosa poi la seziodi opere di provenienza fur- ne dedicata ai falsi immessi tiva, scoperta di opere con- nel mercato e scoperti dalla traffatte circolanti nel mer- Guardia di finanza. Si tratta cato dell’arte. di copie di opere di Balla, Tra i pezzi esposti se- Campigli, Depero, Dorazio, gnaliamo i reperti archeolo- Fontana, Licata, Music, Schigici rinvenuti nel ’98 in pro- fano, Vedova e altri, per un vincia di Padova, una perga- importo di commercio di un mena miniata del XIV seco- milione duecentomila euro. lo “Incipit del Capitolare deLa mostra è organizzata gli Avogadori di Comun” tra- dai Comandi della Guardia fugata dall’Archivio di Stato di finanza in collaborazione di Venezia nel ’49 e riconse- con la Soprintendenza ai Begnata nel 2003, l’urna cine- ni culturali e il patrocinio del raria di S. Ermolao martire Comune di Venezia. I CINQUE DIOCESANI PREMIATI A TRICHIANA C inque studenti della diocesi di Vittorio Veneto tra i finalisti della 14ª edizione del Premio letterario “Trichiana - Paese del libro”. Il tema di quest’anno, “Caro diario”, era rivolto ai ragazzi e ai giovanissimi, ma ha avvinto anche qualcuno che gli anni dell’adolescenza li ha passati, per quel bisogno di trovare un confidente, un amico, un qualcuno che è capace solo di ascoltarti e di rimanere zitto, o che non ti tradirà mai. Nella sezione Scuole elementari si è classificato al 3º posto Sebastiano Sitta della classe 5ª elementare “L. Da Vinci” con una descrizione della sua classe. Due i ragazzi qualificati nella sezione Scuole medie inferiori. Giordano Bottecchia, della 3ª media dell’Istituto “S. Giovanna d’Arco”, che si è firmato “Tuo Giordi”. In senso affettuoso, in modo confidenziale racconta se stesso, ma anche par- te del mondo che lo circonda, con scrittura fluida e avvincente. Quinto Rolando Casagrande della 2ª media di Trichiana, che ha toccato il tema personale della curiosità per approfondire argomenti culturali spesso dimenticati, che però fanno nascere domande sull’etica dell’esistenza umana. Ultima, la sezione Scuole medie superiori dove si è classificata al 2º posto Chiara Maitan della 4ª ginnasio Liceo classico “Scarpa” di Oderzo, che confida al suo “fedele amico” quanta sia la paura di crescere e come avvenga che questa paura passi affrontando la vita con la coscienza di essere se stessi. Rossella Tesser, della 2ª Liceo linguistico “Scarpa” (Oderzo), si pone al 4º posto con un sogno che ricorda che non si deve mai “smettere di sognare, di aver fiducia nel futuro e di voler bene”. Isabella Mariotto EVENTI Michele Placido recita a CastelBrando M artedì 29 giugno, alle 21.30, CastelBrando di Cison di Valmarino ospita Michele Placido in “Concierto de alma: tanghi, passioni e parole d’amore”, spettacolo in cui le poesie di Pablo Neruda e Federico Garcia Lorca si fondono felicemente alla musica che entrambi amavano: la sensualità dei tanghi e la passione ardente della musica spagnola. La voce recitante di Placido verrà accompagnata dal chitarrista Javier Garcia Moreno e dal Tangos Trio, mentre Francesca Campitelli e Roberto Riccioni, due tangueros professionisti, faranno rivivere le parole di Astor Piazzolla: “il tango è una musica triste che si balla”. Lo spettacolo è uno degli eventi speciali di “Musicaestate”, 13º Festival internazionale di musica classica e dintorni organizzato dall’Associazione Quadrivium. Biglietti: primo settore 25 euro, secondo settore 17 euro. Informazioni allo 0438976091. COLLALTO: Il 19 concerto d’organo S econdo appuntamento con la musica organistica internazionale sabato 19 giugno a Collalto di Susegana. Alle 20.45, nella chiesa di San Giorgio, nell’ambito del Festival organistico internazionale promosso dall’Amministrazione comunale di Susegana e dal Gruppo festeggiamenti Collalto, è in programma un concerto del maestro Bernhard Marx (Friburgo-Germania), uno dei più conosciuti organisti tedeschi. Bernhard Marx è stato vincitore in prestigiosi concorsi organistici internazionali che lo hanno portato a suonare nei più importanti festival in tutta Europa, Usa e Canada. Ha inciso molti cd e ha registrato per le più note emittenti radiofoniche e televisive europee. Dopo il concerto del maestro Robert Burns King, che ha fatto registrare la presenza di almeno 250 spettatori, e quello di Bernhard Marx, ci sarà la pausa estiva. Grande successo per il volume “Le vie del comune di Follina” curato da Enrico Dall’Anese per conto del Comune di Follina R enzo Tonin ha chiuso in bellezza i suoi quattordici anni da primo cittadino di Follina. Poche settimane prima del termine del mandato ha fatto distribuire un volume, “Le vie del comune di Follina - Toponomastica follinese”, che ha ottenuto un’entusiastica accoglienza da parte della popolazione. Merito dell’ottima idea dell’Amministrazione di ricordare, attraverso i nomi delle vie, i luoghi, gli avvenimenti e i personaggi lontani e più recenti che hanno caratterizzato la vita sociale, culturale ed economica della comunità follinese. Merito dell’ottimo lavoro compiuto da Enrico Dall’Anese che ancora una volta si rivela divulgatore di qualità: semplice e immediato ma nel contempo meticoloso e accurato. Merito del gruppo di consulenti di Dall’Anese – Giuseppe Cesca, Carla De Biasi, Antonio Gallon, Francesco Pederiva, Nelda Campeol e Rita Ballarin –: a loro si devono molte delle notizie riportate nel volume. Il ripercorrere le vicende salienti di un comune attraverso pubblicazioni dedicate alla toponomastica sta diventando una prassi sempre più frequente. Nel giro di pochi mesi abbiamo presentato, su questo giornale, i volumi promossi dai Comuni di Conegliano, Pieve di Soligo, Refrontolo e, ora Follina. La formula è sicuramente “vincente”, perché i libri sulle vie sono leggeri, leggibili e, soprattutto, stimolano la curiosità del cittadino-lettore. Non hanno la pretesa di ricostruire la storia del Comune ma forniscono informazioni utili su singoli fatti storici, aiutano a conoscere meglio il territorio, le sue strutture edilizie e la vita dei suoi abitanti. Impediscono, infine, la cancellazione dalla memoria, individuale e collettiva, di fatti e personaggi che hanno segnato il cammino della comunità. Alcune curiosità Vediamo allora alcuni personaggi riportati alla luce da Enrico Dall’Anese. Andando in ordine alfabetico troviamo Antonio Bianchi (1812-1898), valente artista follinese la cui figura non è stata ancora adeguatamente rivalutata; sue sculture si trovano in diverse chiese della diocesi. Antonio Buogo, nato a Follina nel 1842, valoroso patriota nelle campagne del 1859, del 1860-61, del 1866 al fianco di Garibaldi. La maestra Antonietta Calcinoni, nata a Follina, insegnante elementare, autrice di un interessantissimo Diario di guerra: 6 novembre 191731 ottobre 1918. Marino De Mari, eroicamente caduto in Africa Orientale nel 1936. Padre Anacleto Maria Milani, servo di Maria, arciprete di Follina dal 1915, sindaco del paese subito dopo la disfatta di Caporetto quando si squagliarono tutte le autorità civili. Domenico Rosina (1772-1843), dotto agronomo e insigne benefattore in ambito locale. Non possiamo soffermarci, per motivi di spazio, sui personaggi più noti: da Jacopo Bernardi a Nazzareno Meneghetti alle “dinastie” imprenditoriali dei Colles e degli Andreetta. Grazie alla ricerca di Dall’Anese veniamo a scoprire il significato di diver- si toponimi. Così Cal di Cros deve il suo nome alla presenza di una Cros dela Passion che portava tutti gli attrezzi della passione. Via Giazera è chiaramente il luogo dove si trovava la “ghiacciaia” ovvero il locale interrato dove, nel periodo estivo, venivano conservati burro, latte, medicine. Via La Dolza ci ricorda l’erba la dolzha, cioè felce dolce, nonché una sorgente che nasce in un anfratto della località Sabbion. Altre vie ci aprono pagine importanti di storia follinese: via Martiri della Libertà istituita a ricordo dei tragici eventi dell’occupazione nazi-fascista; via Cartiera che ci ricorda che Follina fu centro di produzione della carta; vicolo della Seta anch’esso legato ad un’altra rilevante attività produttiva follinese: la lavorazione della seta. E sapevate che vicolo del Teatro deve il suo nome al teatro comunale, utilizzato come cinema fino a non tantissimi anni fa e oggi scomparso, e che piazza IV Novembre era praticamente chiusa fino a metà degli anni Sessanta quando venne tagliata dalla provinciale Vittorio-Valdobbiadene? Curiosi di saperne di più? Chiedete al Comune di Follina una copia del volume. Ne resterete entusiasti. Federico Citron Domenica 20 giugno 2004 Teatro PROSEGUONO I RITROVAMENTI La necropoli di Vidor riserva nuove sorprese L’ acqua del fiume a rassicurare l’esistenza, l’anfiteatro collinare e la muraglia verde della Prealpe a frangere il vento di tramontana, il clima dolce... Nel lembo di campagna a ridosso di un crocevia commerciale e militare che univa la grande pianura del nord della Penisola all’area danubiana sorgevano, molto probabilmente, un villaggio o più villaggi prosperi e popolosi. Siamo nel Quartier del Piave, quasi due millenni fa. A farci ritornare indietro nel tempo sono i nuovi rinvenimenti seguiti agli scavi archeologici effettuati a Vidor poche settimane fa nella zona di Pra Maor, dove, nel 1986, venne alla luce una necropoli di età tardo-romana di notevole interesse scientifico. Le indagini fatte sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni archeologici del Veneto e realizzate grazie ai finanziamenti del Ministero per i Beni e le Attività culturali, della Regione Veneto, del Comune di Vidor e di privati (fra i quali l’Asco Piave) hanno pro- CON IL TEATRO MOBILE SPETTACOLI IN GIARDINO È nato il Teatro da Giardino, un’iniziativa di “Scenari progetti per lo spettacolo” e della sua compagnia Teatro Mobile. In un momento storico in cui il teatro è minacciato dalla scarsa presenza di pubblico, “Scenari” funge da montagna e va da Maometto. Spiega Livio Vianello, presidente della vittoriese “Scenari”: «Il teatro è occasione d’incontro, un modo per toccare i cuori. Immaginatevi un gruppo di amici comodamente seduti nel giardino di casa vostra, in una tiepida sera d’estate. Il Teatro da Giardino è un appuntamento con amici davanti a un bicchiere di vino ghiacciato o a un cocktail estivo. La musica attacca e inizia lo spetta- gressivamente scoperto porzioni significative di un cimitero risalente a circa diciassette secoli fa. La necropoli è caratterizzata da sepolture che testimoniano l’utilizzo dei due rituali funerari: l’inumazione e l’incinerazione. La maggior parte delle tombe degli inumati è costituita da una fossa delimitata e protetta da grossi ciottoli, a volte con rivestimento e copertura in laterizi; mentre le tombe ad incinerazione sono spesso scavate nel terreno. Nei corredi colo». Gli spettacoli proposti sono «facilmente rappresentabili in uno spazio non teatrale, per un minimo di 50 persone. Si tratta di: “La notte racconta”, liberamente tratto da “La storia del contadino che perse la voce e che dopo mille avventure la ritrovò” di Rafik Schami; “Versacci”, irriverente omaggio alla produzione poetica contemporanea per ragazzi; “Ballate”, che si rifà ai testi di Roberto Piumini; un’incursione nella fia- che accompagnavano i cadaveri erano deposti, quali oggetti di ornamento personale, manufatti preziosi in bronzo o in argento: armille, orecchini, fibule, anelli. Un esame preliminare della bigiotteria e delle monete rinvenute ha permesso di collocare le centonovantasei tombe scavate nella fascia di tempo che va dal tardo III secolo al pieno IV secolo d.C., anche se la cronologia ipotizzata dovrà essere attentamente valutata dopo il restauro minuzioso dei reperti. Il dato più interessante – annotano gli esperti – è senz’altro costituito dalla notevole densità delle sepolture, che appaiono deposte le une molto vicine alle altre; ciò induce a supporre che l’area interessata all’analisi sia di particolare rilevanza, anche se le ragioni di questo addensamento potranno essere spiegate solo con l’estendersi degli studi e con l’acquisizione di conoscenze più ampie sull’organizzazione spaziale dell’intera necropoli. Elvira Fantin ba di Cappuccetto Rosso e Cenerentola; infine “Senza sangue”, tratto dall’omonimo romanzo di Alessandro Baricco, adatto a un pubblico adulto». Per informazioni telefonare allo 0438-57979. Angela Deganis in diocesi UNIVERSITÀ ADULTI DI PIEVE S Sul palcoscenico non si invecchia! i dice che a tavola non si invecchia. E sulle “tavole” di un palcoscenico? “Ancora meno!”. Questa sarebbe senz’altro la risposta di quei tanti anziani che ogni anno frequentano il laboratorio teatrale dell’Università degli adulti e degli anziani di Pieve di Soligo gestito e diretto dal sernagliese Lino Greco. Il corso base dura da ottobre a maggio e termina con la rappresentazione di uno spettacolo. Nell’ultimo anno accademico 2003-2004 il numero dei partecipanti al laboratorio ha superato le venti persone, tutte di età compresa tra i 55 e i 79 anni. E quasi nessuno aveva mai fatto teatro prima. Unendo i nuovi corsisti con alcuni tra i frequentanti degli anni precedenti è nata una vera e propria compagnia teatrale, che Lino Greco dirige da tre anni con la passione di chi fin da piccolo ha calcato il palcoscenico, prima come attore e poi come regista. Ricorda con allegria quelle prime esperienze. «Ho cominciato a recitare a sei anni, in una sacra rappresentazione allestita nella mia parrocchia. Allora l’amore per il teatro nasceva all’ombra dei campanili e molti parroci e sacerdoti incoraggiavano quest’attività, anche se non tutti gli spettacoli erano di carattere sacro!». Dopo aver diretto dal 1990 al 2001 la compagnia “La Contrada” di Sernaglia, Greco ha deciso di mettere a disposizione degli anziani la sua esperienza at- toriale-registica. Una sfida, in qualche modo una scommessa? «Vedo negli anziani che frequentano il laboratorio tanto entusiasmo e tanta voglia di imparare e di mettersi in gioco – risponde Lino Greco –. All’inizio qualcuno ha paura di esporsi, anche solo di leggere un testo insieme ad altri, ma poi i risultati sono strabilianti”. Gli spettacoli messi in scena finora dalla compagnia pievigina appartengono al genere brillante dialettale. Gli ultimi due sono stati “El moroso de la nona” di Giacinto Gallina e “I balconi sul Canalazzo” di Alfredo Testoni, di ambientazione veneziana. Per l’anno prossimo è prevista la realizzazione della commedia “L’avocato de la mutua”, scritta da Diego Covolan. Recentemente la compagnia ha avuto l’onore di recitare nel prestigioso e rinnovato teatro Careni, solitamente precluso ai gruppi amatoriali. Un evento dal forte significato anche simbolico. Un riconoscimento che la città di Pieve di Soligo e l’intero Quartier del Piave hanno voluto dare alla benemerita attività culturale di Lino Greco e dei suoi “allievi”. Athos Tassi (da sinistra) Giovanni De Vido e Giancarlo Maschio in “I balconi sul Canalazzo” MUSICA E DANZA CISON Venerdì 18, alle 21.30, a CastelBrando inizia una notte di musica beat&blues con l’australiano Gwyn Asthon, eletto nel 2001 chitarrista dell’anno, Dodi Battaglia dei Pooh, gli Shadowmania, i BrandBoys, gruppo che nasce in Castello e ha come leader Massimo Colomban, gli Acustic Duo e i Fuori Orario. Ingresso: 1º settore 18 euro, 2º settore 15 euro. Informazioni: 0438-976091. FOLLINA Venerdì 18, alle 20.45, nell’antico refettorio dell’abbazia concerto con Christian Saccon, violino, e Marco Grisanti, pianoforte. Titolo: “Ritratti musicali: Schumann”. Nell’ambito di “Musicaestate”, 13º Festival internazionale di musica classica e dintorni. Posto unico: 10 euro. COLLALTO Sabato 19 giugno secondo appuntamento con il Festival organistico internazionale. Alle 20.45 nella chie- sa di San Giorgio concerto del maestro Bernhard Marx. Musiche di Vivaldi, Bach, Mendelssohn e Franck. CISON Lunedì 21 giugno, nella piazzetta della chiesa di San Martino di CastelBrando, si tiene un concerto d’arpa celtica di Katia Zunino con brani tratti dal repertorio tradizionale popolare di Irlanda, Scozia, Bretagna e Galizia. Biglietto: 10 euro. Informazioni: 0438976091. calità. Insegnante: Claudine Ansermet. Per informazioni telefonare allo 0434-734810. “Multivisione in amicizia”. La serata è dedicata a “Emozioni in panoramico”. In caso di pioggia nella palestra della scuola media. Ingresso gratuito. MIANE C’è tempo fino al 30 luglio per partecipare al concorso fotografico “Voci, suoni, silenzi” promosso dalla Pro loco di Miane. Per informazioni rivolgersi al 335-5200813. ODERZO Sabato 26 e domenica 27 giugno, alle 21, prime due serate dell’“Opera in piazza Grande Festival 2004”. Viene proposta “Madama Butterfly” di Puccini; interviene Antonio Lubrano per narrare la “Prima”. INIZIATIVE VARIE CONEGLIANO Venerdì 18, alle 20.30, preludio alla Dama vivente. Il corteo storico, che percorre le vie della città, dà inizio a questo suggestivo spettacolo che precede la partita di Dama. In caso di pioggia la manifestazione viene annullata. Ingresso: 10 euro (interi), 5 euro (ridotti). Sabato 19, in piazza Cima, Dama vivente a partire dalle 20.30; ingresso: da 15 a 25 euro (interi), da 10 a 15 euro (ridotti). MOSTRE REFRONTOLO Chiude il 20 giugno la mostra “Arte con...” allestita al Molinetto della Croda. Espongono Susan Adams Nickerson, Giusy Menoncello, Luciano Longo. Orari: sabato 14.30-19; domenica 10-12 e 14.30-19.30. SACILE Il 25, 26, e 27 giugno, si tengono i Seminari internazionali di musica barocca dedicati al canto e alla vo- COLBERTALDO Venerdì 18 nel cortile del Santuario di Madonna delle Grazie, alle 21.15, terzo appuntamento con FELTRE Fino al 20 giugno nel Centro di informazione Via Claudia Augusta è aperta la mostra “Teatri” pitture di Gian- ni Sartor. Orari: da mercoledì a sabato 16-19; domenica 10-13 e 16-19. CEGGIA Fino al 10 luglio, alla galleria di architettura “Progetto contemporaneo”, mostra di opere di Luca Gazzaniga. Per informazioni telefonare allo 0421-322000. PIAVON DI ODERZO Da sabato 12 giugno e fino all’11 luglio Ca’ Lozzio Incontri ospita un omaggio a Domenico Boscolo Natta. Orari: dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 24; chiuso lunedì e martedì. FANZOLO/PIAZZOLA SUL BRENTA Fino al 31 luglio a villa Emo di Fanzolo e a villa Contarini di Piazzola sul Brenta “Eleganze venete”, mostra di abiti e paramenti antichi e moderni del Veneto. Per informazioni: telefono 041-5241243, sito internet venetostorico.it e L’AZiON Spettacoli U T eatro CONCORSO TELECHIARA elechiara sta preparando i programmi per la prossima stagione televisiva. Tra le tante novità ci sarà anche uno spazio dedicato ad una gara tra i migliori video amatoriali. Video che ci aspettiamo anche da te. Ti invitiamo dunque a inviarci entro il 20 settembre un tuo breve filmato dove racconti con le immagini le tue vacanze, i tuoi amici, il tuo paese ...e altro ancora assieme ai tuoi dati e alla spiegazione del filmato..qualcosa di tuo insomma che vuoi mostrare in tv. I video sono preferibili in formato Dv e non devono superare i 3 minuti. L’indirizzo a cui mandarli è TELECHIARA,VIA CERNAIA 84, 35142 PADOVA. Il materiale ricevuto non sarà restituito e dovrà essere consegnato libero da qualsiasi diritto di riproduzione. Info: 049/8754968, [email protected] T 19 giugno sabato domenica lunedì martedì VITTORIO VENETO. Giovedì 24 giugno si svolgerà in Piazza del Popolo a partire dalle 20:30 lo spettacolo “Notre dame de Paris”. mercoledì VITTORIO VENETO. Mercoledì 23 e giovedì 24 giugno il Multisala Verdi propone la visione del film drammatico “Evilenko” diretto da David Grieco Cast e interpretato da Malcolm McDowell e Frances Barber. VITTORIO VENETO. Giovedì 24 giugno il Teatro al Castello di Serravalle propone alle 21.30 “Passione”, la pièce di Laura Curino, Roberto Tarasco e Gabrile Vacis, diretta da Tarasco. giovedì VOLPAGO DEL MONTELLO. Mercoledì 23 giugno l’area verde ospita alle 21:15 per Cinema Estate la proiezione de “Il paradiso all’improvviso”, il film italiano di Leonardo Pieraccioni dell’anno scorso. TREVISO. Mercoledì 23 e giovedì 24 giugno alle 20:45 la Compagnia “Arcipelago Circo Teatro” calca il palco del Teatro delle Voci con lo spettacolo acrobatico africano “Creature” di Marcello Chiarenza e Alessandro Serena. Regia e scenografie dello stesso Chiarenza. 20 giugno CISON DI VALMARINO.Mercoledì 23 giugno Cinema Estate propone alle 21:15 alla scuola elementare l’ultima puntata della saga de “Il signore degli anelli”:“Il ritorno del re”, girato in Usa e Nuova Zelanda nel 2003 e diretto da Peter Jackson. VITTORIO VENETO. Lunedì 21 giugno il Festival di Serravalle propone alle 21:30 al Castrum lo spettacolo “Il sogno di un’ombra” scritto e interpretato da Giancarlo Marinelli e tratto da “L’Ivroigne” di Charles Baudelaire. 21 giugno PAESE. Venerdì 18 giugno la rassegna Film, Arte e Cultura propone al Cinema Manzoni il film “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano” di F. Dupeyron con Omar Sharif. Due repliche, alle 20:15 e alle 22.20. 22 giugno GIAVERA DEL MONTELLO. Domenica 20 giugno a conclusione di Ritmi e danze dal mondo, la festa multiculturale dedicata alle musiche e alle danze del sud del mondo, giunta alla sua IX edizione, Marco Paolini e la Compagnia delle acque interpretano lo spettacolo “Radici 2” diretti da Gualtiero Bertelli. 23 giugno Teatro TREVISO. Venerdì 18 giugno è l’ultimo giorno a disposizione per assistere alla proiezione di “Una storia americana” di A. Jarecki con A. Friedman al Cinema Edera. Spettacoli alle 20:05 e alle 22:20. 24 giugno Cineforum 17 Arrivano i nostri... Mamma, che fiacca mente arrivata. tambuli. Si può di E al tempo che accettare Gianfranco Da Re anche fu la Rai aveva fiche Canale 5 cenito per cedere alle richieste. lebri i 22 anni di Raimondo ViaOggi invece anche una serie nello e Sandra Mondaini a Mecome “Il commissario Rex” diaset con tredici pntate di un presenta un episodio nuovo in “Supershow”, domenicale, alle prima serata, seguito da una re- 18. Grandi assenti saranno però plica, come se i telespettatori quei varietà Rai, anteriori al si appisolassero tutti dopo le 1982, che sono fra le cose midieci e non si accorgessero di gliori della celebre coppia. niente. Quello che è difficile da inSi può capire che la Rai im- goiare però è il nuovo varietà bastisca programmi sulla cele- del sabato sera di Canale 5, “Arbrazione dei propri cin- rivano i nostri”. Natalia Estraquant’anni, purtroppo non tut- da e Pippo Franco non sono il ti all’altezza della tradizione e, massimo come presentatori, e di solito, mandati in onda in tar- se lei può sempre contare sulda sera, come se gli unici de- l’attenuante della bellezza fisistinatari potessero essere not- ca, lui dà l’impressione di non essere un po’ appannato e fatica a far ridere. Le scenografie contano su un gruppo di ragazze poco vestite sullo sfondo: propongo di chiamarle le “foglie di fico”, visto il costume. Ma la vera idea demenziale è quella di accostare filmati di vecchi varietà con le barzellette di “La sai l’ultima?”. Ma come si fa a mettere uno sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo, preparato fin nei particolari per far scattare la comicità al momento giusto, vicino a una barzelletta che magari si sa già? Bisognerebbe proprio essere particolarmente rimbambiti dalla vista delle ragazze finte nude per non notare la differenza. PROGRAMMI SCELTI PER VOI da GdR 25 giugno C inema & venerdì MARCATREVIGIANA.IT Www.marcatrevigiana.it: ci sono portali simili a degli sgabuzzini virtuali dove le informazioni, i contenuti, i link di un certo interesse sono stipati in modo caotico. Ci troviamo di fronte a dei calderoni dove c’è un po’ di tutto senza però che ci sia la possibilità di accedervi seguendo una logica precisa o avendo una chiara definizione delle possibilità offerte dal sito. Non è il caso di questo portale , qui una grafica piacevole convive con una disposizione ben calibrata dei contenuti che, cosa non da poco nel mondo di internet, vengono costantemente aggiornati. Al centro ci sono le info sugli eventi culturali ( cinema Teatro etc) della stagione estiva ormai alle porte. Ai lati ci sono due colonne con dati più specifici collegati ai vari aspetti della Marca. C’è una sezione per le notizie estrapolate dai giornali locali, una che ci parla delle tradizioni della nostra gente, un’altra che ci spiega come si cucina dalle nostre parti. Tra gli spazi che esulano un po’ dal classico menù dei portali turistico informativi c’è da segnalare la banca delle idee. Se avete in mente un progetto che siete sicuri potrà valorizzare la vostra città, spedite una sintetica spiegazione dello stesso all’indirizzo e-mail che trovate sul portale, questo, ci assicurano i curatori, verrà valutato e entrerà a far parte di una banca dati di idee alla quale potranno attingere sponsor o comuni in cerca di rilanci possibili. In conclusione un modo interessante e completo per conoscere meglio la Marca e per sapere come passare le prossime sere d’estate. 7,5. IDL na volta gli abbonati si lamentavano con la Rai perché d’estate la programmazione era composta soprattutto di repliche. Avevano ragione, sia chiaro, ma allora si trattava di programmi più che dignitosi. Non so quante proteste ricevano oggi Rai e Mediaset, forse i campionati europei di calcio stornano l’attenzione dal resto. Ma i palinsesti si sono riempiti di telefilm che sono per lo più repliche. In molti casi nel cambio ci si guadagna: molte serie sono decisamente migliori delle chiacchiere e dei pettegolezzi che hanno sostituito. Forse però non è questo il punto di vista corretto. Con tutti i programmatori e artisti che hanno sotto contratto, sia la Rai che Mediaset potrebbero permettersi di darci palinsesti diversi, con vere novità. In fondo, l’estate non è ancora ufficial- Domenica 20 giugno 2004 TV A l’avventuroso Il gioiello del Nilo con Michael Douglas (foto) e Kathleen Turner, alle 16.40 su Canale 5; il drammatico L’età dell’innocenza di Martin Scorsese con Daniel Day-Lewis e Michelle I Per i film si inizia su La 7 alle 9.05, con la prima versione del thriller L’uomo che sapeva troppo di Hitchcock; alle 14.30 su Raitre va in onda Divorzio all’italiana, commedia del 1962 di Pietro Germi con Marcello Mastroianni e Stefania Sandrelli; su Italia 1 alle 15,45 c’è l’avventuroso All’inseguimento della pietra verde di Robert Zemeckis; alle 21 su Retequattro Tom Cruise è l’agente Ethan Hunt in Mission: Impossible di Brian De Palma; sulla stessa rete alle 23.10 va in onda il film drammatico Tra cielo e terra di Oliver Stone. R dalle 16.35. Il Campionato europeo di calcio è su Raiuno alle 20.30. In alternativa alle 21 su La 7 va in onda il film La mazzetta di Sergio Corbucci con Nino Manfredi; Canale 5 presenta il thriller La mossa del diavolo con Kim Basinger; Retequattro trasmet- te la quarta puntata di Garibaldi Eroe dei due mondi. Alle 21.05 su Italia 1 va in onda il Festivalbar. Alle 23.10 Raiuno presenta La Seconda guerra mondiale, "193839: dal Patto di Monaco all’invasione della Polonia", un documentario di Gianni Bisiach. Q Screensaver con Federico Taddia che introduce i cor tometraggi degli alunni delle Scuole medie, alle 14.45 e La Melevisione e le sue storie alle 15.40. Alle 14.10 su La 7 va in onda il film drammatico La mia legge di Jean Chapot con Alain Delon e Simone Signoret; alle 16.25 su Retequattro c’è la commedia di Antonio Pietrangeli Lo scapolo con Alberto Sordi (foto). L tre, alle 16.35 prevede i Campionati Italiani di ciclismo. Il Campionato europeo di calcio è su Raiuno alle 20.30. La serata di Italia 1 è composta di telefilm: Settimo cielo ("Il ritorno a casa") alle 20.15, Taken ("Charlie e Lisa") alle 21.10. Alle 21 su Canale 5 Mathhew Perry e Selma Hayek interpretano la commedia Mela e Tequila; alla stessa ora su Raitre Giovanni Floris conduce Ballarò. Più tardi, alle 23.35, Retequattro presenta "Bastogne" della mini serie Band of Brothers. I avventure di Lupin III, alle 14.05. Alle 14.10 su La 7 va in onda il classico avventuroso Le quattro piume di Zoltan Korda, del 1939. Alle 16.15 su Retequattro riappare Esther Williams con Victor Mature in La ninfa degli antipodi. Alle 21 Canale 5 trasmette la com- media drammatica Forrest Gump di Robert Zemeckis con Tom Hanks; alla stessa ora Raidue presenta il drammatico per adulti Tutto su mia madre di Pedro Almodóvar; e su Raitre c’è la prima parte del film biografico L’uomo dell’ argine di Gilberto Squizzato su Primo Mazzolari. I Elizabeth Taylor. Retequattro, alle 16, presenta il drammatico L’isola nel sole con James Mason e Joan Fontaine. Alle 19.15 Raidue trasmette il telefilm "Abaya" della serte Jag - Avvocati in divisa. Alle 21 Raitre presenta la seconda parte di L’ uomo dell’argine di Gilberto Squizzato; su Italia 1 ci sono i telefilm "Dna a aconfronto" e "Difetti del sistema" della serie C.S.I.Scena del crimine. pprofittate, ancora per oggi gli incontri dei Campionati europei di calcio sono programmati in tempi successivi, Lettonia - Germania alle 17.50 su Raiuno, Olanda Repubblica Ceca alle 20.30; da domani si disputano in contemporanea. Tra i film della giornata, segnalo: Campionati europei di calcio sono su Raidue alle 20.30. Il meglio dei palinsesti odierni sono però film e telefilm: tra questi ultimi segnalo Saranno famosi su Raitre alle 12.35; due episodi di Happy Days su Italia 1 alle 13; Roswell su Raidue alle 16.45. aiuno alle 11.40 replica la serie Linda e il brigadiere di Gianfrancesco Lanzotti, con Klaudia Koll e Nino Manfredi, l’episodio di oggi è "La porta chiusa". Il Pomeriggio sportivo di Raitre offre il Giro d’Italia dilettanti e la Coppa europea di atletica leggera, uesta sera ai Campionati europei, l’Italia incontra la Bulgaria, alle 20.30 su Raiuno. Il pomeriggio di Raitre per i più piccoli presenta a rassegna dedicata a Jerry Lewis prevede Il ponticello sul fiume dei guai di Frank Tashlin, alle 14.10 su la 7. Retequattro presenta il dramma Foglie d’autunno di Robert Aldrich con Joan Crwaford alle 16.15. Il Pomeriggio sportivo di RaiCampionati europei di calcio entrano nei quarti di finale, Raiuno trasmette il primo incontro alle 20.30. Nel pomeriggio di Italia 1 ci sono i cartoni "Musica e amore" della serie Sailor Moon, alle 13.40 e "Un’avventura nel deserto" della serie Le l secondo incontro dei quarti di finale dei Campionati europei di calcio va in onda alle 20,30 su Raiuno. La stessa rete, alle 14.55 trasmette il film drammatico La gatta sul tetto che scotta di Richard Brooks con Paul Newman (foto) ed Pfeiffer su Raitre alle 21; il comico Totò e Cleopatra di Ferdinando Cerchio alle 21 su La 7; e il thriller Ascensore per il patibolo di Louis Malle, che ha la colonna sonora di Miles Davis, alle 0.40 su Raiuno. 18 e L’AZiON Volontariato Domenica 20 giugno 2004 SI È SVOLTO A SILEA IL PRIMO INCONTRO DI STAGE ESTIVI PER VOLONTARI ASSOCIAZIONI DI STRANIERI E TREVIGIANE Incontrarsi per conoscersi E rano più di 500 sabato 12 giugno all’auditorium della parrocchia di Silea per il primo incontro tra associazioni di stranieri e associazioni trevigiane realizzato nell’ambito della Festa “Ritmi e danze dal mondo” che proseguirà da venerdì 18 a domenica 20 giugno a Giavera del Montello. Un appuntamento che ha coronato mesi di intenso lavoro tra le diverse realtà che desiderano conoscersi meglio per trovare percorsi di collaborazione e di conoscenza. Il momento delle presentazioni si è intrecciato con la musica e i sapori di terre lontane che oggi sono davvero vicine a noi e che possono arricchire il tessuto culturale della nostra provincia. Durante la manifestazione sono state presentate alcune esperienze “pilota” che si stanno realizzando per favorire la partecipazione della popolazione straniera alla vita sociale e amministrativa. Come dimostra la storia di Mogliano, presentata dall’assessore ai servizi sociali Luca De Rovere e dalla presidente della Consulta delle comunità straniere: domenica scorsa, per la prima volta, gli immigrati si presentavano all’appuntamento elettorale per scegliere i loro rappresentanti in seno ai consigli di quartiere. Ma a Mogliano esiste una lunga tradizione in questo ambi- to e sono state costituite la Consulta dei bambini e quella degli anziani, organismi partecipati dai diretti interessati che raccolgono le istanze e le sottopongono all’amministrazione comunale, con proposte concrete per rispondere ai bisogni. Auser, La Tenda, Avis e Nuovo Mondo, i Coordinamenti delle associazioni di Castelfranco, Montebelluna e Sinistra Piave dal canto loro hanno presentato le iniziative e i servizi che possono integrarsi con le iniziative e i servizi delle associazioni straniere, creando un circolo virtuoso di scambi reciproci. «Viene da immaginare, solo per fare qualche esempio, un gruppo musicale africano che suona in una festa dell’Avis o in un incontro di disabili, oppure l’associazione Alpini o un gruppo Scout impegnati a montare le tende o a fornire la cucina per un raduno di senegalesi o di marocchini»: è così che racconta l’integrazione e la reciprocità Alfio Bolzonello, presidente del Centro di servizio per il volontariato che ha presentato “Il mio vicino viene da lonta- Presentate alcune esperienze pilota di integrazione e coinvolgimento degli stranieri to in Medio Oriente e oggi editorialista della Stampa, il sociologo Renzo Guolo, Marie Louise Niwemukobwe che ha raccontato la sua esperienza di fronte alla tragedia del suo popolo e Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco. Racconti di marginalità e di confronto fra culture si sono intrecciati a dimostrare che il dialogo tra mondi diversi è l’unica possibilità per sopravvivere al nostro futuro. no”, la prima guida alle associazioni di stranieri della Marca e oltre, che è stata distribuita durante l’incontro. Realizzata dal Comitato organizzatore della festa “Ritmi e danze dal mondo” in collaborazione con il Cds, la guida offre una panoramica di più di 20 associazioni: un piccolo saggio delle 140 nazionalità diverse che popolano la nostra provincia e che aspettano di essere conosciute e offrire i loro servizi. Il filo rosso del dialogo fra culture è proseguito sabato sera alle 21 durante l’incontro con La copertina della prima guida alle associazioni di stranieri della Marca, intitolata “Il mio vicino viene da lontano” Igor Man, invia- PER ANZIANI E AMMALATI DI ORSAGO Quattro ruote di servizio Q uattro ruote a servizio degli anziani e degli ammalati di Orsago: è questo lo spirito di fondo e nello stesso tempo l’obiettivo di un progetto pensato per offrire un aiuto prezioso a chi ha la necessità di spostarsi per sottoporsi a visite mediche e terapie o per partecipare ad attività sociali e culturali, ma non ha la possibilità di guidare un’auto. La proposta è dunque rivolta alle persone disabili, agli ammalati, agli anziani, ma anche a chi non possiede la patente. A questo scopo, l’Associazione anziani di Orsago ha progettato una serie di servizi innovativi, collaborando con molte altre realtà del territorio: in questa rete di solidarietà sono dunque coinvolte l’associazione il Melograno, attiva nel cam- po dell’assistenza e della valorizzazione dell’handicap, la Caritas parrocchiale, l’Auser Sinistra Piave e l’Associazione degli adulti e degli anziani-circolo culturale “Don Giuseppe Zago”. L’obiettivo comune è quello di estendere questa opportunità al maggior numero di persone. “Quattro ruote di servizio” – questo il nome esatto del progetto – prevede l’acquisto di un automezzo a otto posti, con sedili ribaltabili, per dare la possibilità di trasportare anche due carrozzine e altri ausili utilizzati da persone con difficoltà motorie. E in attesa di raccogliere l’intera cifra necessaria – per la quale il Centro di servizio per il volontariato ha offerto il contributo di 1200 euro – il servizio è stato comunque attivato grazie alla generosità di sette volontari, che hanno messo a disposizione il proprio tempo e la propria automobile. In aprile è stato inoltre istituito l’“Informanziani”, uno sportello attraverso il quale vengono raccolte le richieste di aiuto. Questo servizio è attivo due giorni alla settimana, il martedì dalle 16 alle 17.30 e il giovedì dalle 9 alle 11. L’Informanziani si trova nella sede dell’Associazione anziani in via XXV Aprile 1 a Orsago, telefono 0438-990547. Il Laboratorio scuola compie quattro anni F ine anno scolastico, tempo di giudizi e di valutazioni. E anche per il Laboratorio scuola e volontariato del Centro di servizio è il momento di fare un bilancio degli ultimi dieci mesi, vissuti a stretto contatto con insegnanti e studenti. Nato nel marzo 2001 con l’obiettivo di promuovere i valori della solidarietà e del “tempo libero come tempo solidale” tra gli studenti delle superiori, il Laboratorio in quattro anni ha costantemente aumentato il numero degli istituti coinvolti e dei progetti realizzati. Lo sportello di Treviso, presso l’Itc Riccatti, quest’anno ha collaborato con 12 istituti superiori della città (su un totale di 13) e due scuole medie (Castelfranco e Salgareda), per un totale di 58 classi. Sessantadue gli incontri organizzati, con il coinvolgimento di ben 21 associazioni di volontariato. «Durante l’anno scolastico 2003/2004 – ha spiegato Elena Betteti del Laboratorio scuola e volontariato – non sono stati solo gli insegnanti a richiederci i percorsi formativi, ma spesso gli stessi ragazzi si sono rivolti a noi per trattare argomenti specifici, ad esempio durante l’autogestione». Dei nove temi proposti, il più gettonato è stato “Liberi dalle dipendenze”, promosso da cinque istituti. Grande interesse è stato dimostrato anche rispetto ai temi della donazione degli organi, la finanza etica e le esperienze di volontariato. E con l’inizio delle vacanze, il Laboratorio non chiude per ferie, ma propone agli studenti stage estivi all’insegna della solidarietà, chiamando all’ap- pello coloro che desiderano mettersi alla prova con un’esperienza a servizio di strutture del territorio impegnate in vari ambiti. Le iscrizioni sono ancora aperte e gli interessati possono rivolgersi anche agli altri tre sportelli attivi in provincia: a Vittorio Veneto (al Coordinamento delle associazioni di volontariato della sinistra Piave), a Castelfranco (al Coordinamento del volontariato) e, da quest’inverno, anche a Conegliano (all’istituto Cerletti). Per informazioni: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12; telefono e fax 0422-419111; e-mail [email protected]. BREVI / VOLONTARIATO Tempo di vacanze Il coordinamento distrettuale handicappati di Breda, Carbonera e Maserada organizza nel mese di agosto i consueti soggiorni estivi settimanali autogestiti: a Jesolo e a Tramonti dall’8 al 15 e dal 15 al 22; a San Martino di Castrozza dal 7 al 14 e dal 14 al 21. Le proposte sono rivolte a volontari e a ragazzi con handicap medio lieve e prevedono la condivisione della vita quotidiana. Per la riuscita dell’iniziativa, è indispensabile l’apporto dei volontari. Per informazioni e adesioni, telefonare allo 0422-90100. In Toscana con l’Aifo Una proposta diversa, in armonia con le persone e con la natura, nella splendida cornice della Val di Chiana. È l’iniziativa estiva dell’Aifo, Associazione italiana amici di Raoul Follereau, per tutti coloro che sono interessati a confrontarsi sui temi della globalizzazione, della solidarietà, del volontariato, dell’ambiente per impegnarsi poi nel proprio contesto sociale. Il corso si chiama “Cittadini del mondo per un mondo di pace” e si svolge dal 3 all’11 agosto a Cortona (Ar). Sono previste anche escursioni e passeggiate giornaliere. Per informazioni e iscrizioni: 800-550303 (numero verde) oppure [email protected]. Jesus Christ Superstar Il celebre musical “Jesus Christ Superstar” viene riproposto giovedì 1º luglio dall’associazione “Occhi nel silenzio” di Castelfranco in collaborazione con la compagnia teatrale “The sound of ballet”, nel cortile di villa Bolasco alle 20.30. Il ricavato della manifestazione (costo dei biglietti 10 euro interi e 8 euro per i bambini fino a 12 anni) sarà interamente devoluto al progetto “Acquedotto per Omerbergovaca e altri piccoli villaggi limitrofi nel Distretto di Brcko - Bosnia-Erzegovina (BiH)”. Bando 2005 Il Centro di servizio per il volontariato ha emesso il bando (pubblicato nell’ultimo numero del bollettino “Volontari insieme”) per il finanziamento dei progetti a rilevanza locale per il 2005. Si tratta di un’opportunità per le associazioni di volontariato di mettere a frutto la loro capacità progettuale con servizi innovativi. Saranno privilegiati i progetti presentati “in sinergia”, ovvero da una rete di associazioni che si mobilita sia a livello locale che provinciale per rispondere ai bisogni e ai problemi più sentiti o, semplicemente, per dare occasioni di confronto, divertimento, riflessione. La scadenza delle domande da presentare è il 20 ottobre di quest’anno. Per informazioni: Centro di servizio per il volontariato, telefono 0422542941. Pagina realizzata in collaborazione con la Consulta provinciale del volontariato e il Centro di servizio per il volontariato di Treviso dai Nostri Paesi Vittorio V eneto I voti si concentrano su due soli candidati: è ballottaggio Pavan - Scottà faccia a faccia ENZO PAVAN “Più dialogo, meno sprechi” 1) Abbiamo sottovalutato l’effetto di trascinamento del sindaco uscente, e l’euforia realizzativa delle ultime due settimane prima del voto, con tutte le inaugurazioni. Questo ha travolto gli altri candidati, che mi aspettavo prendessero di più. Per quanto riguarda la mia coalizione, ha preso qualche voto in più rispetto alle Europee: col senno di poi possiamo dirci soddisfatti. 2) Andremo a parlare con tutti. Noi abbiamo un programma, se ci saranno delle convergenze, bene! E se arrivano proposte ragionevoli dagli altri, coerenti con la nostra visione per la città, perché non accettarle? Se ci potremo alleare anche con forze di centrodestra? Dobbiamo guardare ai problemi di Vittorio Veneto, non agli schieramenti nazionali. 3) Credo che chi fissa le quote per le scommesse dovrebbe ancora dare per favorito me. Ora la città ha due settimane per riflettere. Il voto al primo turno è un voto di libertà. E magari i vittoriesi hanno anche voluto lanciarmi un messaggio: di essere più attento alle esigenze dei ceti popolari. Messaggio ricevuto. 4) Per prima cosa cercheremo di capire di qua- li risorse economiche dispone il Comune, e di interrompere le iniziative che rappresentano uno spreco, come certe consulenze e impegni di spesa per progetti inutili. Inoltre riconsidereremo la valanga di approvazioni urbanistiche fatte dalla giunta Scottà negli ultimi mesi, e che rischiano di compromettere la città. n supermanager di una multinazionale decide a 51 anni di buttarsi in politica, e si candida a sindaco. Se viene sconfitto, accetta anche il ruolo defilato e oscuro di consigliere comunale di opposizione? O preferisce mollare tutto e dedicarsi solo all’azien- 1) È soddisfatto del risultato del primo turno? 2) Pensa di cercare alleanze con altre forze escluse al ballottaggio? Su quali basi? 3) Quante probabilità di vittoria si attribuisce? 4) Se viene eletto, quale sarà il suo primo impegno? 5) Se viene eletto, quale spazio e quali garanzie darà alle minoranze? 6) Un pregio che riconosce al suo avversario 7) Un motivo per cui dovrebbero votare lei e non il suo rivale i vittoriesi che al primo turno hanno scelto Franco, Garoffolo, Posocco e Toffoli 6) È una persona tranquilla che sicuramente ha dimostrato di operare in buona fede. Credo che sia stato soprattutto vittima del sistema. 7) Nel corso della campagna elettorale Franco, Garoffolo, Posocco e Toffoli si sono spesso lamentati dei disastri di Scottà e gli si sono scagliati contro, soprattutto riguardo alla viabilità. Se i loro attacchi erano sinceri, ora non possono sostenere Scottà. Come può, cari candidati e cari loro elettori, andarvi bene un sindaco se fa delle cose su cui non siete per niente d’accordo? da? Pavan chiude lo spazio dei dubbi. «Sicuramente. Anche se perdo al ballottaggio resterò come consigliere comunale di opposizione. Il 40% dei voti che ho ricevuto dai vittoriesi rappresenta un messaggio di fiducia che intendo onorare». “Il centrodestra siamo noi” 1) Molto soddisfatto, soprattutto per la fiducia nella mia persona espressa attraverso i voti alla Lista Scottà. 2) Questi giochi politici li fanno i politici di turno. Non noi a Vittorio, ma i nostri capi, che hanno retto il gioco fino ad ora. Se ci saranno apparentamenti non lo si può dire: trattative strette sono in corso, a breve ci sarà risposta. Anche perché comunque a livello nazionale sono chiaramente delineati due poli di centrodestra e di centrosinistra… In ogni caso io ho sempre dialogato, anche prima del primo turno elettorale, con gli altri candidati, in particolare Toffoli e Garoffolo. 5) C’è una parola sola: dialogo. Le buone idee troveranno sempre accoglienza, da qualunque parte arrivino, nella mia amministrazione. In tutti i consigli di amministrazione degli enti ci sarà rappresentanza delle opposizioni. Anche al Cesana Malanotti. UNA DOMANDA IN PIÚ: Farebbe anche il capogruppo di minoranza? U LE DOMANDE A ENTRAMBI GIANCARLO SCOTTÀ C FAMIGLIA ome si impegnano i possibili sindaci per la famiglia? Alla campagna “Prima di tutto, la famiglia” di questo giornale hanno dato un’adesione generica con Scottà ed una parziale con Pavan. (Per i dettagli leggi a pag. 6). Scottà, Pavan e le proposte de L’Azione Scottà «Condividiamo l’esigenza di un impegno particolare e a tutto campo nei confronti della famiglia, che è la struttura sociale che attraversa la crisi maggiori. Noi ci impegnamo a portare un beneficio al settore della famiglia, ma non possiamo prenderci impegni precisi come quelli suggeriti da L’Azione. Non siamo dei maghi che prevedono il futuro, e non possiamo decidere adesso. Dovremo anche ve- dere la compatibilità con il bilancio». Pavan Enzo Pavan ha invece promesso di realizzare tre delle cinque richieste della campagna: il forum delle famiglie, i buoni ser vizio per asili nido e i contributi per le neo mamme. Sull’edilizia popolare dice invece: «Non vorrei che si trasformassero in ghetti. Preferiamo invece interventi a favore delle famiglie, come già previsto dalle leggi regionali, perchè sia per loro meno costoso avere casa. Inoltre sono d’accordo con Flavio Franco: se concediamo forti agevolazioni ai restauri avremmo anche un effetto di calmiere sui prezzi delle case».(TB) 3) Non sono abituato a commentare le cose prima che succedano. Non ho mai fatto promesse, e quindi vedremo a scrutinio concluso. Ai vittoriesi chiedo solo di andare a votare e di valutare. 4) Per prima cosa continuerò quello che già sto facendo: lavorare. Poi preparerò subito la giunta, scegliendo una persona adeguata per il (nuovo) assessorato alla Famiglia. E stabiliremo subito relazioni con le associazioni di categoria: artigiani, commercianti, agricoltori. Oltre a continuare con tutte le opere pubbliche già programmate. 5) Non sono mai stato una persona che chiude al dialogo…anche se qualcuno lo meriterebbe. Se si tratta di dialogare sono pronto, se invece si ripetono bugie e falsità come sta accadendo ora, scendendo in basso fino agli attacchi personali, allora con quelle persone non dialogo: non ne sono degne. 6) Li vedremo quando ci sarà il faccia a faccia tra me e Pavan. Come avevo già detto, non ho voluto confrontarmi con gli altri candidati sindaci al primo turno, ma sono disponibile a farlo ora, al ballottaggio. Nel faccia a faccia emergeranno due personalità completamente diverse. 7) Per una forma di coerenza, se c’è anche a Vittorio, come nell’Italia di adesso, un polo di centrodestra e uno di centrosinistra. E perché c’è la possibilità di dialogare assieme. UNA DOMANDA IN PIÚ: Centro islamico, chiusura al dialogo? L a giunta Scottà si è opposta con forza alla realizzazione di centro islamico a San Giacomo. Per l’inadeguatezza dello stabile o anche per l’opposizione all’iniziativa in sè? «Nei confronti degli islamici (che hanno acquistato lo stabile in via Boite per farne un luogo di preghiera) mi comporterò come hanno fatto loro inizialmente: hanno tentato furbescamente di introdurre le loro idee nel nostro territorio, anche al di là delle regole urbanistiche. Per cinque anni del mio mandato precedente non ho avuto mai il piacere di incontrarli qui in municipio: se sarò eletto, aspetteranno altri cinque anni (del mandato successivo) per vedermi. Noi siamo per la convivenza e il rispetto delle regole. Non siamo razzisti». e L’AZiON Vittorio Veneto PARROCCHIA E ISLAMICI IN DIALOGO BAMBINI “Perchè avere paura anche prima di parlare?” Un’estate di laboratori “C on l’Islam l’unica strada è il dialogo”. Questo invito non viene da una fonte ovvia come può essere un’autorità religiosa, ma dal Ministro degli Esteri, Frattini, in persona che commenta i risultati recenti raggiunti in Iraq. Dialogo, e non solo prove di dialogo, è stato avviato con alcuni musulmani rappresentativi, presenti a San Giacomo. Il dialogo è avvenuto con il Consiglio Pastorale della parrocchia proprio su richiesta di questi immigrati che sentono di vivere in un paese, ma di aver un rapporto piuttosto limitato con la gente che vi abita. È stato uno scambio di impressioni che hanno fatto emergere molte prevenzioni e luoghi comuni che però non risultano verificati di fronte alle persone concrete: si rivelano talvolta inconsistenti, op- VENERDÌ 18 Festa del Sacro Cuore di Gesù. All’Opera De Mori a Serravalle alle 15.30 adorazione comunitaria del Santissimo Sacramento con recita delle litanie del Sacro Cuore e dell’atto di riparazione. In Cattedrale alle 20.30, adorazione e rinnovo della consacrazione delle famiglie al Sacro Cuore. Inizia alle 18 con l’apertura del chiosco la sagra dei Santi Pietro e Paolo a Longhere. Organizzano gli Amici di Longhere. Alle 21 discoteca con CTS. Alle 21.30 presso il bar Da Lara a Il parroco di San Giacomo don Gabriele Secco pure distorti. Cos’è che impedisce a qualcuno di aver paura anche semplicemente di incontrarsi a parlare? Cos’è che fa provare un sentimento di disagio, un tuffo al cuore a trovarsi davanti due persone con la barba lunga e nera, il berretto in testa e la tunica lunga fino ai piedi? Si sospetta che sotto ci siano armi? Si sospetta che in testa ci sia il progetto di costituire un covo Serravalle, “Festa dell’estate” con concerto di musica dal vivo SABATO 19 Sagra di Longhere: alle 21 ballo con l’orchestra Harmony. Alle 21.30 in piazza del Popolo il concorso di bellezza “Bella di Marca”. Alle 21.30 per il Festival di Serravalle al Castrum c’è il recital “Ricordi d’amore” di Peppe Barra. Alle 22 presso l’ex circolo di Forcal concerto degli Wild Gosling. DOMENICA 20 Alle 16 in monastero a San T di terroristi? Da dove vengono queste paure che si rivelano poi senza fondamento? Infatti, il dialogo è stato tra persone normali che hanno una storia, il desiderio di trovare una vita soddisfacente, una famiglia che cerca di stare bene, la ricerca di seguire la propria via per lodare Dio. Viene il sospetto che le paure abbiano l’origine nelle notizie, distribuite ad arte per indurre a pensare ad un futuro che sarà di scontro tra civiltà, un futuro che sarà di lacrime e di sangue, invece di lavorare per un futuro in cui si vive e si collabora valorizzando ciò che di buono e arricchente c’è nella vita degli altri. Un futuro in cui è bello vivere. Si tratta di decidere per quale futuro lavorare. Il dialogo è l’unica via per costruire un futuro vivibile. re giorni alla settimana per un estate diversa, adatta ai più piccoli dei 5 agli 11 anni. «Un’Estate Bambina» , organizzato dal Museo dell’Arte Bambina per far trascorrere ore divertenti e allegra giocando con personaggi, ambienti, storie. Ogni lunedì e mercoledì dalle 9.30 alle 12 e il mercoledì dalle 15.00 alle 17.30, nella sede del Museo in piazza Meschio (ex Cesana ). Con chi si gioca? Il lunedì con Tiziano Vecellio e il ritratto, indossando abiti cinquecenteschi e diventando un ritratto parlante. Il mercoledì appare Renè Magritte e il paesaggio surreale, così puoi trasformare paesaggi che ti appaiono soliti in immagini magiche. Mentre il venerdì, bambini, riposerete ascoltando meravigliose storie comodamente adagiati fra morbidi cuscini. don Gabriele Secco Isabella Mariotto Giacomo canto del vespero e adorazione eucaristica Sagra di Longhere: alle16 giochi paesani, alle 18 apertura chiosco gastronomico, alle 21 serata musicale. Alle 20.30 in zona industriale a San Giacomo per la “Festa del pesce” serata di ballo liscio. LUNEDÌ 21 In preparazione alla festa della Consolata, da oggi a venerdì 25 ogni giorno ai missionari della Consolata in via Rizzera rosario meditato e novena alle 16.15, in preparazione alla messa delle 17. Per il Festival di Serravalle alle 21.30 al Castrum il monologo “Il sogno di un’ombra” di Giancarlo Marinelli, da un testo di Baudelaire. Benedetta Talon, una delle guide dei corsi per animatori che iniziano mercoledì 23 MERCOLEDÌ 23 Alle 18 e alle 20.30 in patronato a Ceneda iniziano i corsi per aiuto animatori e animatori di Grest organizzati dagli operatori Benedetta, Mirco, Serena. Info: 349 1679577 In seminario, alle 20.30 incontro del vescovo con il centro diocesano vocazioni. Domenica 20 giugno 2004 21 DON GIACOMO IN OSPEDALE U n malore ha colto domenica notte don Giacomo Ferrighetto, parroco di San Lorenzo e di Sant’Andrea. A scoprirlo sono stati i fedeli, che non vedevano arrivare il parroco per la messa delle 9. Lo hanno trovato in canonica, disteso sui gradini della scala che porta al piano superiore. Immediato il ricovero in ospedale: i me- SALSA: se ne va don Zeno D on Zeno Pessotto lascia la parrocchia di Salsa. L’annuncio è stato dato a fine maggio al consiglio pastorale parrocchiale. Attualmente parroco di Salsa e responsabile della Casa Esercizi, da settembre diventerà responsabile del Centro Pastorale presso Casa Toniolo a Conegliano, lasciando la parrocchia. Don Zeno era entrato in parrocchia il 18 maggio 2003, poco più di un anno fa, in arrivo da Tezze. Sostituiva l’amatissimo don Raffaele Polacco, morto a gennaio 2003 dopo oltre trent’anni da parroco a Salsa. GIOVEDÌ 24 Sagra di Longhere: alle 20 partita di calcio per l’11° “Trofeo scapoli ammogliati”. Alle 20.30 in seminario assemblea pastorale diocesana presieduta dal vescovo. Per Victor 2004: In piazza del Popolo dalle 20.30 va in scena “Notre Dame de Paris - Amori e destini al tempo della Cattedrali”, liberamente tratto dal musical di Riccardo Cocciante. Per le vie del centro spettacoli dal vivo di Domi Ndeye, The Woodmen, Di ballar si potrebbe un poco, Blucaffè. Per il Festival di Serravalle alle 21.30 al Castrum va in scena “Passione”, di Laura Curino. Farmacia di turno: comunale 1, Centro, via Brandolini, 0438 53198 dici hanno appurato che si è trattato di un ictus cerebrale. E’ rimasta paralizzata tutta la parte sinistra del corpo. Ne risente anche la lingua, per cui il sacerdote fatica ad articolare le parole. Ma comunque è perfettamente cosciente: chi lo ha visitato in ospedale lo ha trovato in condizioni abbastanza buone, compatibilmente con l’accaduto. SPORT La festa diversa dei“Ragazzi per l’unità” C he i ragazzi amino lo sport non solo quello in tv, ma anche quello attivo è cosa risaputa. Ma cosa ha spinto 55 tra ragazzi e ragazze dai 9 ai 17 anni provenienti da Mestre, Treviso, Belluno e dintorni a ritrovarsi domenica 7 giugno al collegio Dante a Vittorio per una giornata dal titolo “Sport Meet”? Lo spiegano loro stessi: «Eccoci qui per vivere una giornata sportiva che vorremmo fosse diversa dalle altre! Siamo i Ragazzi per l’unità (movimento giovanile del più noto Movimento dei Focolari fondato da Chiara Lubich). Siamo qui per mettere in pratica nello sport la regola d’oro: “Fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te”. Questa regola ci piace in modo particolare perché è una delle poche regole comuni a tutte le religioni, perciò possiamo proprio viverla tutti». Tra i partecipanti ai tornei sportivi ci sono anche due ragazzi originari del Ghana dal Marocco, dall’Albania; musulmani e cristiani.Che dire a conclusione di questa giornata? «Ognuno ha potuto scoprire un segreto, con l’amore si può vincere non solo nello sport, ma anche nella vita». 22 e L’AZiON Vittoriese Domenica 20 giugno 2004 ELEZIONI / A FREGONA E SARMEDE SARMEDE: INASPETTATAMENTE La gente vota il nuovo L’ unione fa la forza. Il vecchio motto sembra banale, ma è la chiara chiave di lettura del voto pedemontano. A Sarmede il centrodestra (Lega, An, Forza Italia) si è presentato unito dietro ad Eddi Canzian. Ed ha vinto in carrozza, ponendo fine a 14 anni di centrosinistra di Pierina Dal Cin. Due sole liste, bipolarismo perfetto. E il centrodestra ha più voti del centrosinistra, come è tendenza generale della provincia di Treviso, confermata alle Europee. Tre candidati a Fregona, e per la prima volta nella storia del Comune vince il centrosinistra. Ma se sommiamo i voti di Grillo (Lega) e Salvador (civica di area centrodestra) arriviamo al 56%: una netta vittoria virtuale. Erano addirittura quattro a Colle Umberto. Diviso il centrosinistra: e gli elettori hanno preferito la continuità, ovvero Scarpis assessore uscente, alla Fascilla. Diviso il centrodestra, tra Giuseppe Donadel (lista civica) e Tiziano Zanette (Lega). E di nuovo: se sommiamo i voti dei due arriviamo al 46,2, ben sopra il 37,5% che è valso la poltrona a Scarpis. COLLE UMBERTO: UN VOTO PER LA CONTINUITÀ “N on c’è due senza tre!”. Potrebbe prendere in prestito questo detto il gruppo Insieme per Colle Umberto il quale, dopo due mandati guidati da Maria Barbero Scarpis, ora si appresta a governare per altri cinque anni il paese con il neo eletto sindaco Edoardo Scarpis. Con lui ha vinto la continuità e la scelta dei collumbertesi si è rivelata, dati alla mano, abbastanza decisa, vista la presenza di altri tre contendenti. Con mille 124 voti “Insieme” ha raccolto il 37,57 per cento dei consensi. “Vivere i colli”, la lista di Giuseppe Donadel, ha ottenuto 874 preferenze pari al 29,21 per cento. Un po’ poco dal momento che la squadra aveva molte aspettative, trapelate durante una campagna elettorale che ha fatto la differenza in termini di visibilità e coinvolgimento dei cittadini. La Lega Nord potrà ora consolarsi del fatto di non essere più sola sui banchi dell’opposizione. Anche se, a fronte dei cinque consiglieri del precedente mandato, sarà rappresentata unicamente dal candidato sindaco Tiziano Zanette che ha ottenuto 516 voti pari al 17,25 per cento. Il gruppo Rinnovamento a Colle Umberto-San Martino guidato da Nicoletta Fascilla Panzarino, si è classificato all’ultimo posto nonostante che la lista fosse composta da una elevata quantità di persone di spicco del paese. Anche per Rinnovamento un solo consigliere, va- CORDIGNANO: Festa di S. Pietro con concerti, ricamo, arte, sport P rende il via sabato 19 giugno l’antica Sagra di San Pietro che la Pro Cordignano e la Pro Loco organizzano in collaborazione con il Comune e la Biblioteca civica. Il primo giorno di festeggiamenti, sabato 19, alle 20.45 si terrà un concerto nella chiesa arcipretale al quale interverranno la Corale San Lorenzo di Cavolano (Pn), il Coro parrocchiale di Cecchini (Pn), la Corale San Cassiano del Meschio di Cordignano. Per tutta la durata delle manifestazioni si terranno in diversi punti del centro del paese tre mostre: la collettiva Circolo Artistico Luigi Nono presso la sala consiliare del municipio; la mostra “Alfabeti che passione” del club “Le amiche del ricamo” presso l’oratorio San Francesco, aperta dal 18 al 29 giugno (orario: dal lunedì al venerdì 20-22, sabato 16-22 e domenica 9-22; ingresso libero: il ricavato della mostra sarà devoluto alla Casa Mater Dei di Vittorio Veneto); infine l’esposizione di Bonsai del Gruppo Bonsai Cordignano presso il cortile Fael, nei giorni 26 e 27 giugno. Domenica 20 giugno avrà luogo la prima edizione della Cordignano Pedala, passeggiata in bicicletta di circa 20 chilometri che permetterà di ammirare le bellezze del paesaggio tra vigneti e torrenti. La manifestazione continua il 26, 27 e 29 giugno. A Sarmede il “dopo Pierina Dal Cin”, sindaco uscente non più ricandidabile, si chiama Eddi Canzian, il candidato sindaco a capo della lista di centro-destra “Insieme per migliorare”. Al centrosinistra, che ha guidato per ben 14 anni il Comune, e sperava di proseguire il cammino intrapreso, succede dunque il centrodestra, che nell’imprenditore di Montaner, ha trovato la sua punta di diamante, tale da indurre la cittadinanza ad una svolta storica: a lui ben 1061 voti contro gli 827 del centrosinistra. Numerose le variabili che possono aver spinto la cittadinanza al cambiamento, ossia a Canzian. Prime fra tutte, il malcontento per la Sarmede attuale, il generale trend favorevole a Lega e coalizioni di centrodestra in Sinistra Piave. Senza dimenticare il campanile e la simpatia: Zanette ha vinto a Rugolo, Canzian ha stravinto a Montaner e Sarmede. Zanette ha preso 7 punti in meno di Dal Cin nel ’99, ma non possiamo parlare di una sua sconfitta personale. I voti alle comunali di Sarmede, infatti, rispecchiano il trend delle Europee, dove la coalizione che governa l’Italia ha preso, a Sarmede, il 53,9%, e Canzian, che pur con lista civica a quella coalizione si ispirava, il 53,27%, un soffio in meno. Per il sindaco uscente Pierina Dal Cin, che nonostante la sconfitta della sua lista “Alleanza e Progresso” Eddi Canzian vanta la palma della vittoria delle preferenze come consigliere comunale, ben 120, «è prevalsa la voglia di cambiamento dopo tre mandati di centrosinistra». Fra i più votati della nuova maggioranza due neofiti della amministrazione alla prima esperienza politica: Levis Mayer, di professione geometra, e Sergio Gallo (80), dirigente. Molto staccato invece Marco Gallo (40), consigliere comunale uscente di opposizione. Un altro segno di cambiamento. FREGONA: LA PRIMA VOLTA DELLE SINISTRE AL POTERE C Edoardo Scarpis le a dire il candidato sindaco, entrerà a far parte della minoranza. 478 sono i voti ottenuti da Nicoletta Fascilla, pari al 15,98 per cento. Il nuovo consiglio comunale è formato da Edoardo Scarpis, Maria Barbero, Carla Dall’Armellina, Roberto Favaretto, Giovanni Fadelli, Gian Domenico Dal Mas, Francesco Dam, Roberto Martin, Antonella Maggi, Segio Fontanive, Loris Covre, Diego Tonon, Giuseppe Donadel, Paolo Taffarel, Corrado Toffoli, Tiziano Zanette, Nicoletta Fascilla Panzarino. CORDIGNANO: È Festinka! A PERDE PIERINA DAL CIN d anno scolastico chiuso ritorna ad animarsi di suoni e colori la scuola media di Cordignano. Succede giovedì 24 giugno, quando alle 21.30 prende il via la seconda edizione di “Festnika”, l’appuntamento creato e gestito dal Gruppo Giovani Cordignano con l’appoggio del Comune. A disposizione per raccontare ci saranno i banchetti di molte associazioni di volontariato del trevigiano e del pordenonese; l’avvolgente colonna sonora sarà frutto delle percussioni dei Positive Men, a cui si affiancheranno gli Ooga Boga Spritz. Per informazioni: [email protected] (cordignan senza la o finale), 349.4233595. on le elezioni comunali a Fregona si è chiusa un’epoca. Per la prima volta nella storia della Repubblica la guida del Comune viene affidata al centrosinistra. Nuovo sindaco è stato eletto Giacomo De Luca, di professione manager (ora però in pensione), che con il 44% dei voti ha staccato di gran lunga lo schieramento della Lega Nord, giunta terza, e di circa duecento voti la lista di centro moderato di Romolo Salvador, arrivato secondo. Il risultato è dunque sorprendente per Fregona. Per decenni feudo democristiano e nell’ultimo decennio guidata da Patrizio Chies (leghista della prima ora e poi dissidente al fianco di Comencini). La Lega aveva schierato un giovane professionista, Michele Grillo, quale candidato sindaco, af- CANSIGLIO: Aperto il Giardino Botanico D a domenica 20 giugno, per tutte le domeniche estive, l’associazione “Amici del Giardino Botanico del Cansiglio Giangio Lorenzoni” e Veneto Agricoltura propongono visite guidate al Giardino con esperti botanici. Tre i turni di visita: dalle 10.30 alle 12, delle 14.30 alle 16, e dalle 16.30 alle 18. Nei giorni feriali il Giardino è aperto: da mercoledì a venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 13 alle 17; sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18. Giorni di chiusura il lunedì e il martedì. fiancandogli fra i candidati a consigliere l’assessore provinciale al Bilancio Noemi Zanette di Fregona, che siederà fra le fila dell’opposizione grazie alle sue 60 preferenze. Ma a Chies che governava potrebbe essere stata fatale l’esasperazione di Fregona per i problemi dell’acquedotto esplosi la scorsa estate. Penalizzato anche Romolo Salvador, con una storia alle spalle di tutto rispetto prima da assessore e poi da sindaco, e che vantava fra le sue fila novità e anche continuità con il passato. De Luca invece è neofita dell’amministrazione comunale, e si dichiara “non iscritto a nessun partito”. Il Guazzaloca del centrosinistra di Fregona... "La voglia di nuovo, di persone nuove e di idee nuove - commenta il neo Giacomo De Luca sindaco - è stata sicuramente uno degli elementi determinanti di questa vittoria». Un Comune che ora può porsi l’obiettivo di… non ricevere più fondi europei. Non è masochismo: significherebbe invece che il paese ai piedi del Cansiglio non è più qualificato come zona economicamente depressa, uno dei due Comuni nella "provincia degli schei" di Treviso ad avere il “marchio d’infamia”. Obiettivo risorgere, quindi. E frenare il costante calo di popolazione in un paese dove il 23% dei votanti è residente all’estero. E quindi quasi mai vota. NUOVI PROVVEDIMENTI CONTRO I DEVASTANTI CINGHIALI D el problema cinghiali su L’Azione ne abbiamo parlato a più riprese, e ne riparliamo purtroppo ancora visto che in questo mese di giugno branchi di femmine con piccoli infestano Fregona, Sarmede, Vittorio e la campagna di Cappella. Dissotterrano in particolare semi di granoturco e tuberi di patata, ma rosicchiano incessantemente anche le viti, oltre a scorticare e arare prati e pascoli. A Fregona, esasperati agricoltori e pensionati che si ritrovano sottosopra gli orti, e a nulla valgono fari notturni, ne filo elettrico. Un flagello che la Provincia di Treviso ha deciso di risolvere alla radice avviando un piano di controllo/abbattimento dal 15 giugno al 15 luglio 2004 e dall’1 febbraio al 30 giugno 2005 da un’ora prima del tramonto ad un’ora dopo l’alba. Selezionatori esperti abilitati al cinghiale e autorizzati dalla Provincia agiranno in luoghi di accertata presenza dell’ungulato, che nella fattispecie sono Cordignano, Fregona, Sarmede, Vittorio, Monte Pizzoc, Asolo, Monfumo, Cornuda, Pederobba, Maser e Cavaso del Tomba. Gli animali abbattuti, una volta sottoposti a visita veterinaria, dovranno essere consegnati prioritariamente agli agricoltori che hanno subito danni alle coltivazioni. Nel periodo 15/6 - 15/7 si dà priorità all’abbattimento nell’ordine alla femmina adulta e ai piccoli. Alle poste potranno essere presenti solo e non oltre due selezionatori autorizzati dalla Provincia con la supervisione degli agenti di Vigilanza Provinciale per tutto il periodo di permanenza alle poste dei selezionatori. Sono esclusi dall’attività di eradicazione tutti coloro che abbiano subito sanzioni penali, amministrative o disciplinari negli ultimi 5 anni e coloro che abbiano delle pendenze in corso. (MS) e L’AZiON Vallata Domenica 20 giugno 2004 23 QUATTRO COMUNI SU CINQUE ALLA LEGA MIANE: RIVINCITA PERSONALE La Vallata si colora di “verde” L a Vallata si risveglia “verde”. Quattro Comuni su cinque sono finiti a civiche chiaramente di area leghista. L’unico Comune di colore diverso dal verde è l’“azzurro” di Cison. Da segnalare, in questa zona, il tracollo del centrosinistra: Follina, Revine e Tarzo (perlomeno fino al passaggio di Dalla Bona all’Udc) erano di orientamento di centrosinistra. Una prima lettura dei dati dice che sicuramente hanno lavorato con astuzia gli uomini della Lega che sono riusciti a costruire cartelli elettorali vincenti, individuando in ciascun Comune perso- ne in grado di attrarre voti. Sulla sconfitta del centrosinistra pesano in alcuni casi delle divisioni intestine, in altri una inadeguata preparazione della successione da parte dei sindaci uscenti. Storia a parte a Miane. La spieghiamo nel dettaglio nella scheda relativa a questo Comune. Nei prossimi giorni inizieremo a capire se la sostanziale uniformità delle amministrazioni della Vallata consentirà di fare dei passi in avanti a quei progetti – servizi associati, investimento nel turismo... – che da tempo vengono annunciati ma che fino a oggi sono rimasti nel cassetto. DI MELLERE SUGLI EX AMICI D opo una battaglia elettorale iniziata almeno sei mesi fa, battaglia che ha toccato punti di tensione anche elevata, Claudio Mellere l’ha spuntata, in modo netto (40 per cento dei voti), sulla sua ex lista “Comunità” che si è fermata al 30 per cento e su Miane Democratica inchiodata al 27 per cento. Mellere, sindaco uscente, correva con una civica comprendente la Lega, messa in piedi di gran corsa dopo che il gruppo “Comunità”, che lo aveva sostenuto per cinque anni, decise di “scaricarlo” puntando su di un altro candidato (il segretario comunale di Asolo Carla Chiarion). Anche a Miane, quindi, la popolazione ha scelto la FOLLINA: FINITA L’ERA TONIN, ORA TOCCA A TOMASI I l cambiamento a Follina era nell’aria da qualche settimana. Si avvertiva il desiderio della popolazione di voltare pagina dopo i 14 anni di amministrazione, peraltro molto apprezzata, di Renzo Tonin. Che, a differenza di tanti altri suoi ex colleghi sindaci, non è entrato nella lista di colui che avrebbe dovuto continuare il suo programma politico, il vicesindaco uscente Diego Dall’Antonia. Quest’ultimo ha ottenuto il 29 per cento dei voti contro il 46 per cento di Marcello Tomasi, candidato sindaco della civica Rinnovamento per Follina (di cui fa parte la Lega Nord). Terzo Giuseppe Carlet (24 per cento) al secondo tentativo di scalata al municipio. Tomasi ha 61 anni, è coniugato, risiede a Farrò, è in pensione dopo aver trascorso gli ultimi 28 anni alla Monti industrie tessili come direttore del personale. Ha alle spalle lontane esperienze amministrative essendo stato consigliere e assessore a Tarzo dal ’65 al ’75. Tomasi è ora chiamato a raccogliere l’eredità di un’amministrazione che ha compiuto alcune scelte molto importanti per il paese, specie nel campo del sociale e della cultura. Tra le priorità che in campagna elettorale ha indicato al nostro giornale vi era l’attenzione a un equilibrato sviluppo del territorio. «I consensi sono stati Revine-Lago hanno deciso di andare sul sicuro eleggendo sindaco Battista Zardet – 65 anni, consulente commerciale –, uomo con un’esperienza amministrativa alle spalle come consigliere comunale a Revine e in Comunità Montana. Ma insieme a Zardet, che si è imposto con il 63 per cento dei voti, ha vinto anche l’entusiasmo della squadra di giovani che lo ha quasi trascinato in questo ritorno alla politica attiva. Blocco di qualsiasi nuova cava, rilancio dei laghi, avvio del parco del Livelet, istituzione di un ufficio per le pari opportunità ma soprattutto revisione della variante al Piano regolatore (quella, per intenderci, che prevede l’abbattimento del Riva d’Oro con spostamento della relativa cubatura più a nord), sono i punti di forza che hanno convinto i revinesi a votare Zardet (che si è presentato con una civica di cui fa parte la Lega). Delusione in casa di “Uniti per Revine Lago”, la civica del candidato sindaco Caterina Fantinato che non è andata oltre il 36 per cento delle preferenze. Ma sulla campagna elettorale appena conclusa ha pesato anche il clamoroso abbandono di tutti gli uomini dell’amministrazione uscente: dal sindaco Giorgio Della Colletta ai consiglieri comunali (ad eccezione di Mauro De Osti candidatosi con la lista rivale). Un abbandono disapprovato dalla popolazione quasi si fosse trattato di una fuga dalle responsabilità. «Si percepiva una voglia di cambiamento – afferma Zardet commentando i ri- Claudio Mellere passati. Devo ringraziare in particolare la mia famiglia che mi ha sostenuto in questi mesi. Continuerò portando a termine i progetti avviati e impostandone di nuovi, comunque amministrerò sempre all’insegna dell’oculatezza». E i rapporti con le opposizioni? «Da parte mia sarà quello di sempre. Molto dipenderà da loro. Ho fatto una campagna elettorale tranquilla, non ho reagito alle insinuazioni. Mi auguro che anche i miei concorrenti siano corretti». TARZO: SINISTRA DIVISA, VINCE BRUNO DAL MAS A Marcello Tomasi superiori alle attese e questo mi carica di ulteriori responsabilità – commenta a caldo il neosindaco di Follina –. Penso che il risultato sia stato determinato da una voglia di cambiamento e dalla svolta proposta dal nostro programma». Dopo aver ricevuto le consegne dal sindaco uscente Tonin, Tomasi annuncerà la squadra operativa. «In ogni caso – conclude – la nostra priorità è coinvolgere la gente». REVINE: SUCCESSO NETTO DI BATTISTA ZARDET A continuità e ha voluto dare a Mellere altri cinque anni per portare a termine quanto iniziato. Per lui, sicuramente, si tratta di un’affermazione personale di rilievo. Ne escono invece male i leader dei due gruppi sconfitti: da una parte Antonio Morona (presidente della Savno) fautore della spaccatura con Mellere, e dall’altra Giovanni Follador il cui gruppo non ha saputo approfittare dell’altrui divisione perdendo diversi punti percentuali rispetto alle precedenti amministrative. «Il successo è andato oltre alle attese – commenta Mellere, che ha atteso in famiglia il risultato elettorale –. Avevo fiducia ed ero sereno anche per la qualità del lavoro svolto negli anni Tarzo tra i due litiganti il terzo gode. I due litiganti sono Antonio De Nardi e Michele Gallon le cui liste civiche Democratici per Tarzo e Lista Civica Uniti, frutto della scissione del gruppo che cinque anni fa portò alla conferma di Alberto Dalla Bona come primo cittadino, hanno ottenuto rispettivamente il 28 e il 22 per cento dei voti. Mentre colui che gode in questi giorni è Bruno Dal Mas – 57 anni, sposato, padre di due figli, imprenditore, consigliere uscente di minoranza – che ha vinto con la civica di centrodestra “Forza Tarzo Lega Nord” (33 per cento di preferenze). Ultimo classificato Stefano Dal Molin con “Ideale Comune”: non è andato oltre il 15 per cento. La vita amministrativa di Tarzo riprende con una decisa svolta politica. Determinata anche dagli ultimi convulsi mesi di amministrazione Dalla Bona, che ha perso per strada pezzi significativi della propria maggioranza per vicende legate allo sviluppo urbanistico del Comune. La notizia della vittoria è arrivata a Dal Mas in un momento triste, durante il funerale della madre. E così i festeggiamenti per il successo elettorale sono stati, giustamente, rinviati più avanti. «Eravamo convinti di farcela dal momento che la sinistra si era spaccata – afferma Dal Mas –. La presenza di quattro liste non è stata comunque positiva poiché ha creato delle spaccature. Sessantotto candidati Bruno Dal Mas su quattromila abitanti sono troppi». Ma cosa farà, come prima cosa, il neo-sindaco? «Ho visitato il municipio e mi sono reso conto che è una struttura da terzo mondo. Non si può assolutamente lavorare in quelle condizioni, perciò da subito mi impegno per renderlo più decente. Poi c’è la rotatoria sul ponte Maset: l’ho promessa e intendo farla anche perché ci abito vicino e vedo continuamente incidenti. Infine le scuole: voglio investire sia sulle strutture che sulle proposte formative come il doposcuola». CISON: CRISTINA PIN IN CONTINUITÀ CON SALTON P Battista Zardet sultati –, ma non nelle proporzioni uscite dalle urne. Il risultato è stato ottimo ma la gara vera inizia ora. Molto, a mio avviso, ha influito l’entusiasmo della squadra di giovani che mi ha affiancato. Anch’io mi sono impegnato con passione ma sicuramente non sono un giovane che ha ambizione di far carriera». E i primi impegni di Zardet quali saranno? «Ho già dato disposizione all’ufficio tecnico di fermare le varianti al Piano regolatore, una delle quali è già in Regione. Poi voglio sentire le associazioni e istituire un ufficio per la famiglia». erde qualche consenso rispetto alle precedenti amministrative ma vince ugualmente bene la civica di centrodestra “L’obiettivo del Comune di Cison di Valmarino” che ha portato Cristina Pin alla carica di primo cittadino. Designata da tempo come successore di Gildo Salton (che l’ha appoggiata in prima persona come candidato consigliere comunale), Pin ha ottenuto il 42 per cento dei consensi contro il 34 per cento della civica (comprendente la Lega) di Aldo Tonet e il centrosinistra che ricandidava Lucio D’Agostin (già sconfitto cinque anni addietro). Nelle settimane precedenti la presentazione delle liste pareva che le forze di opposizione fossero a un passo dall’accordarsi per una lista unica, ma il progetto naufragò per in- comprensioni politiche. Cristina Pin – 40 anni, vicesindaco uscente e fortemente impegnata negli ultimi anni di amministrazione – continuerà nel solco già tracciato da Salton. «Abbiamo lavorato tanto negli anni scorsi e la gente ha compreso il lavoro svolto – commenta Pin –. Sinceramente non mi aspettavo un successo di queste proporzioni anche perché c’era qualche segnale di disapprovazione rispetto ad alcune scelte da noi fatte, come il rifacimento della piazza di Cison. Penso che sia stata ripagata la campagna elettorale corretta che abbiamo portato avanti. Ora tutta la squadra, che è fortemente unita, lavorerà per tenere fede agli impegni presi». E sugli obiettivi futuri Pin è molto prudente e concreta: «Chi amministra Cristina Pin sa quali sono le possibilità reali, noi non abbiamo mai promesso quello che non potremo mantenere. Una cosa su cui mi sono impegnata e che sicuramente farò è il nuovo campo sportivo vicino al castello». L’ultima battuta è per le minoranze: «Spero siano propositive, insieme possiamo lavorare per il bene del Comune». La prima grana che Pin dovrà risolvere è quella dell’acquedotto. La scorsa estate diversi cisonesi sono rimasti senz’acqua e in campagna elettorale questo disagio è emerso in modo evidente. 24 ELEZIONI NEL QUARTIER DEL PIAVE Due conferme e due ribaltoni D ue conferme e due ribaltamenti nelle elezioni amministrative del Quartier del Piave. Le conferme vengono da Pieve e Sernaglia dove sono stati confermati alla carica di sindaco, rispettivamente, Giustino Moro e Giovanni Balliana. I ribaltamenti sono invece avvenuti a Farra e a Refrontolo. Quello che più ha sorpreso è quello di Farra dove dopo 17 anni è terminata, inaspettatamente, l’“era” Arman: nuovo sindaco è infatti Domenico Citron. A Refrontolo, in un confronto letteralmente all’ultimo voto, si è e L’AZiON Quartier del Piave Domenica 20 giugno 2004 imposta Mariagrazia Morgan in Buosi che ha scalzato l’amministrazione uscente. L’impressione è che qualcosa potrà cambiare anche per l’intero comprensorio del Quartier del Piave. Considerando i programmi e le convinzioni personali degli amministratori probabilmente vi sarà una maggiore collaborazione specie su alcuni temi: la viabilità, l’ambiente, i servizi. Probabilmente, abbiamo scritto, perché da queste parte i campanili hanno spesso rovinato tante belle opportunità di collaborazione. SERNAGLIA: VINCE BALLIANA CON L’ALLEANZA VERDE-VERDE A Sernaglia gli elettori hanno premiato l’anomala (almeno per la provincia Treviso) alleanza verde-verde tra la civica del sindaco uscente Giovanni Balliana (di area ambientalista) e la Lega Nord. L’affermazione della squadra di Balliana è stata netta: 61 per cento delle preferenze. In sostanza i sernagliesi hanno scelto la continuità dando a Balliana pieno mandato a portare a termine i grossi progetti già avviati: la rete fognaria collegata con nuovo depuratore consortile di Falzè di Piave, le due rotatorie (una tra la sp 34 e via Trevigiana e un’altra sp 34 e via Montello), la pista ciclabile tra Falzè e Sernaglia, la completa attuazione del Piano dei Palù. E il progetto di certificazione ambientale Emas che coinvolge tutto il Quartier del Piave e di cui Sernaglia è capofila. Anche a Sernaglia, come a Farra, la maggioranza uscente si era spaccata poco prima del voto: da una parte l’area ambientalista, dall’altra i moderati di centro vicini ai Popolari. Una rottura spiegata in modo diametralmente opposto dai due raggruppamenti e provocata da reciproci sospetti di “tradimenti”. Commenta il sindaco Balliana: «Secondo me la popolazione ha votato la continuità, ha premiato l’im- Giovanni Balliana pegno profuso nei cinque anni precedenti, la serietà della squadra e il programma che intendiamo realizzare». Tra i primi impegni Balliana indica la messa a punto di politiche organiche a sostegno della famiglia e la revisione del Piano regolatore. Con l’opposizione «spero, superato il periodo elettorale, che si ricrei quel clima di collaborazione che abbiamo conosciuto negli ultimi cinque anni. Non ho dubbi che questo accadrà». FARRA: RITORNA CITRON, PIEVE: GIUSTINO MORO REFRONTOLO: VINCE MORGAN FINISCE L’ERA DI ARMAN VINCE RADDOPPIANDO I VOTI MA I PERDENTI CONTESTANO C he a Farra stesse succedendo qualcosa di nuovo lo si era capito due mesi fa, quando il gruppo al governo, guidato da una quindicina d’anni da Francesco Arman, si ruppe: il candidato sindaco già designato, Dino Girardi, diede vita a un’alleanza con la Lega mentre Arman cambiò in corsa il candidato puntando tutto su Valter Agostini. Ma fino al momento dello spoglio dei voti nessuno si azzardava ad avanzare pronostici poiché i tre candidati in corsa – oltre a Girardi e Agostini, Domenico Citron con la civica “Cittadini di Farra” – erano dati sostanzialmente alla pari. E ancora una volta gli elettori hanno smentito i pronostici della vigilia: Citron, ex sindaco negli anni Ottanta e per due anni presidente della Provincia, si è imposto nettamente col 40 per cento delle preferenze, Girardi ha ottenuto un buon successo personale arrivando al 35 per cento mentre Agostini si è fermato al 23 per cento. Ed è quest’ultimo dato quello che, forse, ha maggiormente sorpreso: nessuno si attendeva un crollo di queste proporzioni del gruppo plasmato da Arman (che si presentava come candidato consigliere comunale). Molto probabilmente dopo 17 anni è esplosa una voglia B Domenico Citron di cambiamento e di rinnovamento ma senza salti nel vuoto: da qui la scelta di un sindaco con esperienza che per alcuni anni traghetti un Comune che ha conosciuto scontri politici e personali anche cruenti. Non a caso tutte le prime dichiarazioni del neo-sindaco sono stati dei chiari messaggi alla riconciliazione, alla collaborazione, al rispetto dopo i veleni di una campagna elettorale che più di una volta ha superato i limiti della correttezza. «Abbiamo vinto perché c’era un desiderio di cambiamento – sostiene Citron –. Gli elettori hanno votato la competenza, l’esperienza e il modo educato di fare politica del gruppo “Cittadini di Farra”». Tra gli eletti in consiglio comunale (11 + il sindaco per “Cittadini di Farra”, 3 per la lista di Girardi e 2 per quella di Agostini) va segnalata l’affermazione di Giuseppina Berton di “Cittadini di Farra” che ha ottenuto 280 preferenze personali. is di Giustino Moro a Pieve di Soligo. Ottenendo il doppio dei voti della scorsa tornata elettorale (dal 27 al 51 per cento), la civica guidata da Moro si è imposta su “Vivere Pieve” di Roberto Menegon, sulla Lega di Giuseppe Calissoni e sulla Lista Acropolis di Stefano Foroni. Il successo di Moro era decisamente nell’aria. Negli ultimi mesi il sindaco uscente era riuscito a coinvolgere nel proprio progetto amministrativo personalità di diversa provenienza politica: sicuramente il colpo più significativo, in questo senso, è stata la candidatura a consigliere comunale di Gianantonio Spinelli già assessore leghista e candidato sindaco con una propria civica alle precedenti comunali. Alla fine Moro ha messo in piedi una squadra composita, che ha coperto praticamente tutto l’arco “costituzionale” da destra a sinistra, in nome del principio che un conto è la politica e un altro è l’amministrazione. Alla prima uscita sulla scena politica, non ha fatto per niente male Roberto Menegon con la sua civica (26,52 per cento) e il suo progetto di rinnovamento. Decisamente negativo, invece, il risultato della Lega. Ricordiamo che a governare Pieve prima di Moro fu un monocolore leghista guida- P Giustino Moro to da Evelina Tomasella e che alle scorse elezioni la Lega perdette per un soffio. Per quanto riguarda i voti di preferenza ottime affermazioni personali di Spinelli e del vicesindaco Luca Mazzero. Clamorosa, invece, la mancata elezione dell’assessore uscente ai servizi sociali Nicola Sergio Stefani. «Sono stati premiati i risultati conseguiti negli scorsi cinque anni di amministrazione – commenta a caldo Giustino Moro – e poi ha pesato un desiderio di continuità e di stabilità. L’obiettivo più rilevante per i prossimi cinque anni, anche se probabilmente non basteranno per realizzarlo, è riconsegnare ai cittadini lo spazio centrale, il cuore di Pieve di Soligo». Infine una battuta sui futuri rapporti con le opposizioni: «C’è un’apertura di credito con la Lega per una certa sintonia che si è instaurata in campagna elettorale. Con gli altri non c’è alcuna posizione preconcetta ma l’apertura deve essere reciproca». SOLIGHETTO: Concerto e mostra in ricordo di Bruna Zambon S abato 19 giugno, alle 21, nell’aula magna di villa Brandolini a Solighetto concerto per l’inaugurazione della personale in ricordo di Bruna Zambon in Soattin. La mostra è stata allestita dalla figlia Margherita Soattin per commemorare Bruna nell’anniversario della sua scomparsa e rimarrà aperta dal 19 al 28 giugno, tutti i giorni dalle 16.30 alle 19.30, la domenica mattina dalle 10 alle 12 e il pomeriggio dalle 16 alle 20. VENERDÌ 18 Nel cortile del santuario di Madonna delle Grazie di Colbertaldo, alle 21.15, terzo appuntamento con Multivisione in amicizia. L’associazione Ali e Radici Multivisione propone proiezioni dedicate al tema “Emozioni in panoramico”. In caso di pioggia nella palestra della scuola media di Vidor. Ingresso gratuito. Iniziano questa sera, al cinema Careni di Pieve di Soligo, le proiezioni del film “Troy” di Wolfgang Petersen er un punto Collodel perse per la cappa. La citazione è d’obbligo commentando i dati elettorali di Refrontolo, dal momento che il gruppo che ha governato negli ultimi cinque anni ha perso le elezioni per un solo voto o forse due. Due voti ritenuti non validi dagli sconfitti che minacciano ricorsi al Tar. Ufficialmente, comunque, il nuovo sindaco di Refrontolo è Mariagrazia Morgan in Buosi, 36 anni, coniugata, laureata in Giurisprudenza, insegnante e patrocinatrice legale. Ha portato al successo la civica “Insieme per Refrontolo” che contava al proprio interno due ex sindaci: Carlo Bertollo e Piero Lorenzon. Morgan si è imposta su Roberto Collodel, “delfino” di Sante Toffoli sindaco uscente non ricandidatosi per motivi di famiglia e di lavoro (ma comunque in lista come candidato consigliere). Anche su Toffoli, quindi, si è abbattuta la “maledizione” che ha colpito tantissimi ex sindaci schieratisi in lista a sostegno dei propri successori. «Non me l’aspettavo anche perché i miei rivali partivano favoriti in quanto uscenti e io sono alla prima esperienza politica» commenta Morgan. Tanto non se l’aspettava che è stata raggiunta dalla notizia del- con Brad Pitt, Orlando Bloom, Eric Bana e Peter O’ Toole. Il film, che è la trasposizione dell’Iliade di Omero, viene proposto stasera alle 21, sabato 19 alle 15, 18.15 e 21.30, e domenica alle 14.30, 17.45 e 21. In piazza Martiri della Libertà a Sernaglia della Battaglia inizia, questa sera, “Non solo musica”, secondo Concorso musicale serna- gliese per gruppi emergenti. In questa prima serata si confrontano i gruppi: Signora Sandy, Mefisto, The Orgasm, Unlead, Kudo Squad Funktory e Masterpiece. Domani esibizione di un gruppo ospite fuori concorso. Domenica 20 giugno sono in concorso i gruppi: Nemesis, Against Unluck, Brown Sugar, Hope Leaves e The Best. Infine sabato 26 giugno rappresentazione teatrale in piazza con Mariagrazia Morgan in Buosi la vittoria mentre passeggiava con un’amica per le vie di Treviso. «Penso che gli elettori oltre a me abbiano dato fiducia agli altri candidati in lista. E ha convinto la nostra proposta di un’amministrazione attenta alla famiglia, ai giovani in particolare, e che si pone in un atteggiamento di collaborazione con le associazioni». Nei prossimi giorni sapremo se il gruppo di Collodel riconoscerà il risultato proclamato dai presidenti di seggio oppure se ricorrerà al Tar perché si esprima sulle due schede contestate. Ancora una volta, comunque, Refrontolo si conferma paese ad alto rischio di “incendio”: basta una piccola scintilla e le fazioni si scatenano l’una contro l’altra. È successo spesso negli ultimi anni. Speriamo che la vicenda delle due schede contestate venga definita velocemente e si ritorni a parlare di politica. Senza rancori e rese dei conti. compagnia La Contrada in “Niente da dichiarare?”. DOMENICA 20 A Barbisano, dalle 14, Giornata dell’arrampicata promossa dal Cai sezione Velio Soldan. GIOVEDÌ 24 A Refrontolo cinema d’estate all’aperto, all 21, con proiezione del film “Alla ricerca di Nemo”. e L’AZiON llata a V / e v ia P l e d r e ti r Qua ANNUNCIO SHOCK PER I 280 DIPENDENTI Zoppas:“Chiudo la Sev di Miane” I l signor Zoppas, quello che fa gli elettrodomestici che nessuno riesce a distruggere, ha deciso di chiudere gli stabilimenti Sev di Miane e Coris di San Vito al Tagliamento, lasciando a casa i 280 dipendenti della prima azienda e gli 80 della seconda. Ma anche le altre unità produttive del gruppo Zoppas subiranno drastici ridimensionamenti: altri 260 lavoratori, in gran parte dell’Irca di San Vendemiano, dovranno trovarsi, nel giro di qualche mese, un’altra occupazione. Fatte le somme sono 620, su un totale di mille 390 dipendenti del Gruppo, i lavoratori che a Zoppas non servono più. La causa? La delocalizzazione naturalmente: le piccole resistenze per elettrodomestici è più conveniente produrle all’estero, magari in Cina. Da noi resteranno solo le linee produttive delle resistenze dei grandi elettrodomestici. I sindacati, che da tanti mesi stanno bussando a tutte le porte, compresa quella del nostro Vescovo, per far conoscere la loro preoccupazione per la sorte del gruppo Zoppas, stanno organizzando assemblee e scioperi. A tutti ripetono il concetto espresso da una arrabbiata-commossa Antonella Donadel, delegata sindacale della Sev, all’assemblea del gruppo dello scorso 31 maggio: «Zoppas ha dei doveri rispetto a questo territorio come noi abbiamo il dovere di lavorare in cambio dello stipendio». «Non siamo assolutamente d’accordo con il Piano presentato dalla proprietà – afferma Andrea Guarducci della Cgil –. La situazione è tesissima anche perché i dati dell’occupazione in provincia iniziano a essere drammatici: dal 1º gennaio al 31 maggio 2004 mille 960 lavoratori sono stati messi in mobilità». Mancati investimenti, man- cata diversificazione della produzione, mancata valorizzazione del management a favore di una conduzione familiare. Sta qui, secondo il sindacato, l’origine dell’attuale arrendevole politica industriale del gruppo Zoppas. Al fianco dei lavoratori della Sev si è schierato il sindaco di Miane Claudio Mellere che, invano, sta chiedendo da tempo un incontro a Gianfranco Zoppas. «Sono preoccupatissimo – afferma Mellere –: le maestranze della Sev risiedono tra la Vallata e il Quartier del Piave, molte sono donne che difficilmente possono reinventarsi un lavoro, e tanti hanno quell’età di mezzo che il mercato del lavoro fa difficoltà ad assorbire. E sono preoccupato perché qui siamo arrivati alla “monoproduzione” del mobile: dovesse cedere anch’essa sarebbe un grosso guaio per la zona». Federico Citron RINVENUTO PARTE DELL’ARCHIVIO PARROCCHIALE DI TARZO con la diocesi di Vittorio Veneto. La riconsegna avrà luogo al termine della messa che verrà celebrata alle 10 dal Vescovo di Treviso nel duomo cittadino. Dopo la messa si terrà un rito militare nella caserma Caposile, sede del Comando provinciale della Guardia di finanza. L unedì 21 giugno, in occasione dell’anniversario di fondazione del Corpo della Guardia di finanza, il comandante provinciale di Treviso colonnello Giuseppe Grassi riconsegnerà al vicario ge- nerale della diocesi di Vittorio Veneto e al parroco di Tarzo una parte dell’archivio della parrocchia di Santa Maria di Tarzo rinvenuta dalle Fiamme gialle a seguito di ricerche svolte in collaborazione TARZO: La rassegna corale alla ventesima edizione T anto attesa, ecco la 20ª edizione della Rassegna di canto corale organizzata da Corale dei laghi Tarzo e Revine-Lago in collaborazione con Comune e Pro loco di Tarzo. Sabato 19 giugno, alle 20.45 nella palestra comu- AVIS: A Farra la 45ª Festa del donatore della sezione comunale L o scorso 30 maggio l’Avis comunale di Farra di Soligo ha festeggiato, a Col San Martino, la 45ª Festa del donatore. Nel corso della manifestazione il presidente Luigi Gai ha tracciato il bilancio del 2003. Nel 2003 i donatori attivi sono stati 263, 25 in più dell’anno precedente; le donazioni totali sono state 367 (di queste 333 di sangue intero, 32 plasmaferesi, 2 piastinoferesi). Anche quest’anno l’Avis di Farra si è impegnata nel sostegno di altre iniziative di solidiarietà: la vendita di mele a favore di Casa Maria Adelaide a Vidor e la vendita di azalee per finanziare la ricerca sul cancro. Inoltre ha promosso il nono concorso sul tema della donazione per i ragazzi delle classi quinte delle elementari di Farra: vista la qualità dei lavori, tutti i partecipanti sono stati premiati con un marsupio e una biro con il marchio Avis. La Festa del donatore è stata anche l’occasione per premiare i donatori più assidui. Si tratta di Pietro Da Ruos (distintivo con fronde per 75 donazioni), e Ferruccio De Noni, Renato Ghizzo, Maurizio Pietrovecchio e Bruno Tormea (medaglia d’oro per 50 donazioni). Tra i benemeriti (8 donazioni) da segnalare Nicola Merotto il cui padre, Siro, in passato ha ricevuto il distintivo con fronde e il nonno, Giovanni, la medaglia d’oro. nale di Tarzo, in un ricco repertorio di canti si esibiranno la Corale dei laghi di Tarzo e Revine-Lago, il coro “Amici della montagna” di Vicenza e il coro “Ansibs” di Monfalcone (Gorizia). Ingresso libero. CISON: Festa del solstizio d’estate L’ associazione del “Mazarol” ci invita tutti per un’altra delle sue originali trovate. Sabato sera lungo le Vie dell’acqua, in località San Silvestro, siamo attesi “A ’spetar le strighe”, piccola festa del solstizio d’estate. Ci saranno suoni, voci, magie e... pentoloni fumanti. Gli organizzatori consigliano di portare torcia elettrica, scope di saggina, aglio e quant’altro ser ve per una simile notte all’aper to. La festa inizia alle 20 e termina quando le forze saranno esaurite. Q uesto fine settimana la piazza di Sernaglia della Battaglia sarà animata da gruppi di giovani musicisti emergenti che si esibiranno nel concorso musicale “Non solo musica” organizzato dal Gruppo Giovani e dal Comune di Sernaglia della Battaglia. L’iniziativa, giunta alla seconda edizione, prevede per venerdì 18 giugno sera l’esibizione dei seguenti gruppi: Signora Sandy, Mefisto, The Orgasms, Unlead e Kubo Squad funktory. Domenica 20 giugno toc- Domenica 20 giugno 2004 SERNAGLIA Giovani musicisti emergenti in concerto cherà invece a Nemesis, Against Unluck, Brown Sugar, Hope leaves e The best hemp. La rassegna vuole offrire la possibilità ai gruppi di giovani musicisti di avere uno spazio e un’opportunità per esibirsi e far conoscere 25 la musica che amano suonare. Parallelamente sarà presente anche un gruppo di giovani writers che potranno esprimere l’arte della bomboletta spray creando dei pannelli colorati. Saranno anche presenti associazioni di volontariato sociale del territorio come Zikomo, Insieme si può, Cooperativa Pace e Sviluppo, Emergency e Amnesty international. Oltre alle due serate musicali, sabato 26 giugno, ci sarà la rappresentazione teatrale con il gruppo La Contrada “Niente da dichiarare?”. 26 NUOVI SINDACI ANCHE A MEL E TRICHIANA A Lentiai voto con sorpresa V iene da Lentiai l’unica novità delle elezioni amministrative 2004. Inaspettatamente Flavio Tremea ha superato la favoritissima Flavia Colle, vicesindaco e assessore provinciale uscente. Per il resto tutto secondo le previsioni: a Mel ha stravinto Ruggero Dalle Sasse, e a Trichiana Fiorenza Da Canal si pone in continuità con il sindaco uscente Giorgio Balzan. Un dato significativo è lo scarso successo personale riportato dal presidente uscen- te della Provincia Oscar De Bona che ha ottenuto pochissime preferenze a Trichiana e probabilmente non ce la farà ad entrare nel nuovo consiglio provinciale. Scrivevamo nel numero precedente alle elezioni che i tempi impongono ai Comuni di quest’area una maggior collaborazione. In campagna elettorale non se n’è parlato più di tanto. Speriamo che il vento cambi dopo le elezioni. Sarebbe un bene per tutti gli zumellesi. ravolgente affermazione di Ruggero Dalle Sasse a Mel: 67 per cento dei voti contro lo striminzito 33 per cento riportato dal rivale Alessio Gioffredi della lista “Centro Sinistra per Mel”. Dalle Sasse rappresenta la continuità con l’amministrazione uscente di Emilio Isotton, che ha voluto dare una mano al suo successore presentandosi come candidato consigliere. Ottima affermazione personale, in questo raggruppamento, di Fabio Barp per qualche tempo dato come delfino di Isotton. Probabilmente ha danneggiato il centro-sinistra la chiara coloritura politica e il candidato-sindaco non originario di Mel. Mentre a favore dei vincitori ha giocato la rete di contatti costruita in tanti anni di amministrazione. Ruggero Dalle Sasse ha 43 anni, è laureato in filoso- fia, gestisce uno studio per pratiche amministrative ed è già pratico di pubblica amministrazione essendo stato vicesindaco dal ’95 al ’99. «Chi parte per una gara spera sempre di vincere – commenta a caldo Dalle Sasse –, ma una vittoria così ampia non me l’aspettavo proprio. Sicuramente ha pagato l’unità della squadra, l’aver condotto una campagna propositiva e rispettosa degli avversari, il rappresentare la continuità con l’amministrazione uscente che aveva lavorato bene». Il neo-sindaco si dice convinto della necessità di amministrare in stretta collaborazione con gli altri Comuni dell’area: «Ora dobbiamo ragionare sul rinnovo della Comunità Montana (che nel Bellunese ha un grosso peso, ndr) e sulle possibili sinergie con i Comuni vicini. Ma essendo quasi tutti nuovi ci serve VERRÀ REALIZZATO A LENTIAI Nuovo asilo grazie alle Figlie di S. Giuseppe U na nuova scuola materna, con annesso nido integrato, e l’oratorio nell’edificio che attualmente ospita la scuola materna. Nessuno a Lentiai aveva, fino a oggi, osato sperare tanto. Invece le vie della Provvidenza sono infinite, come sottolinea il parroco don Bruno Daniel, e quello che fino all’altro ieri appariva come un sogno oggi è un’ipotesi vicina alla concretizzazione. Grazie alla decisione della Congregazione delle Figlie di San Giuseppe che ha deciso di costruire un nuovo asilo in Lentiai. Ma andiamo con ordine. Lo scorso anno la parroc- chia di Lentiai ha venduto l’ex-cinema e parte dell’area del “Campon” al Comune. L’operazione aveva l’obiettivo di mettere la parrocchia in condizione di recuperare e ristrutturare la scuola materna e costruire un nuovo e modesto oratorio. «A noi sembrava già una grande cosa riuscire a fare questo passo – commenta don Bruno –. Certo, avevamo anche accarezzato il sogno di costruire una scuola materna nuova in grado di rispondere alle esigenze dei bambini molto meglio di un edificio vecchio e vincolato, pur radicalmente riformato e ristrutturato. Questo so- LENTIAI: TREMEA BATTE LA FAVORITISSIMA COLLE R isultato a sorpresa a Lentiai. Per 39 voti Flavio Tremea, l’outsider di queste elezioni, ha battuto la favorita Flavia Colle, vicesindaco nonché assessore provinciale uscente. A dire il vero, da Lentiai ci erano giunte notizie di un interesse crescente per la lista di Tremea. Ma che arrivasse a superare la lista che rappresentava la continuazione dell’amministrazione uscente, non era assolutamente previsto e prevedibile. Tremea – 70 anni, vedovo, pensionato, già funzionario consolare, cultore di storia locale e autore di pubblicazioni – prende il posto di Leopoldo Marcer, scompar- so a pochi giorni dal voto a seguito di un male incurabile. «È stato un voto a sorpresa – commenta Tremea –. Gli elettori di Lentiai negli ultimi 50 anni hanno avuto sempre lo stesso orientamento, invece questa volta c’è stato un rimescolamento di carte. Sinceramente mi attendevo una diversa distribuzione del voto». Tremea ha battuto centrodestra e centrosinistra. «La nostra lista è composta da persone ispirate a valori cristiani ed è di provenienza perlopiù democristiana. Lontani ormai da diversi anni dalla politica, ci siamo riavvicinati con una lista decisamente centrista». Flavio Tremea A Tremea non fa per nulla paura prendere in mano il Comune a 70 anni: «Nella vita ho sempre avuto grosse responsabilità, penso di avere la forma mentis per governare e il minimo di preparazione richiesta. Non ho fatto alcuna promessa faraonica agli elettori, intanto penso a governare l’ordinario. Penso che dovremo utilizzare i primi due anni per sistemare la situazione». TRICHIANA: L’EREDE DI BALZAN VINCE PER POCHI VOTI MEL:TRAVOLGENTE VITTORIA DI RUGGERO DALLE SASSE T e L’AZiON Bellunese Domenica 20 giugno 2004 H Ruggero Dalle Sasse qualche tempo per “prendere le misure”. Intendo anche intensificare i rapporti con i confinanti trevigiani in funzione di una valorizzazione della montagna. È un argomento che mi sta a cuore: fui io a siglare, qualche anno fa, la “pacificazione” tra Mel e Miane a Ponte Val d’Arch». a rischiato grosso la corazzata della “Civica per Trichiana”, che alla vigilia veniva data per sicura vincente nelle elezioni comunali di metà giugno. Alla fine i pronostici sono stati rispettati: Fiorenza Da Canal ha vinto di un soffio (51 per cento a 48) contro l’altra civica (In Comune) guidata da Giorgio Cavallet. Ma un po’ tutti si aspettavano maggiori consensi per la Da Canal in quanto schierava in squadra l’ex sindaco Giorgio Balzan e il fresco ex presi- Municipio di Mel gno, però, era già stato messo nel cassetto da un pezzo perché non avevamo le benché minime condizioni per realizzarlo». Dei progetti e dei “sogni” della parrocchia erano a conoscenza anche le suore Figlie di San Giuseppe alle quali la parrocchia, mediante una convenzione, ha affidato la direzione della scuola materna fin dal suo inizio, esattamente 80 anni fa. Ebbene la Congregazione ha deciso di potenziare la sua presenza a Lentiai dove ha sede anche la casa di spiritualità “Stella Maris” che presta un servizio prezioso a tutte le suore della Congregazione, soprattutto nei mesi estivi, ma anche a tante parrocchie. Fedele al suo carisma educativo e valutando le necessità e richieste di Lentiai, la Congregazione ha deciso di investire qui quanto ricavato dal ridimensionamento di un’opera in Venezia ed ha acquistato un appezzamento di terreno di circa 2 mila 350 metri quadrati confinante con la proprietà di Stella Maris. L’acquisto è finalizzato alla costruzione di una moderna scuola materna, con annesso nido integrato per i bambini dai 12 mesi ai 3 anni. Oltre all’acquisto del terreno la Congregazione si impegna a farsi carico di tutte le spese di progettazione e costruzione. Alla parrocchia verrà chiesto di collaborare economicamente con l’acquisto di tutto l’arredo necessario. A questo punto non è più necessario costruire ex novo l’oratorio, ma esso verrà ricavato all’interno della vecchia scuola materna, op- dentissimo della Provincia Oscar De Bona (poco votato a livello di preferenze personali). Il voto esprime quindi un desiderio di novità di cui i vincitori dovranno necessariamente tener conto. In cima alla lista delle cose da fare Da Canal – che ha 48 anni ed è stata assessore al bilancio per tre legislature – si ritrova l’avvio della Consulta della famiglia (già abbozzata), la rinascita del Parco Lotto, l’ampliamento della scuola materna di Cavassico Superiore con creazione di un nido integrato, il potenziamento del ponte San Felice nonché il miglioramento della viabilità del San Boldo. E dovrà porre particolare attenzione per la frazione di Sant’Antonio di Tortal le cui esigenze sono state prepotentemente portate alla ribalta da Cavallet. Fiorenza Da Canal «Sono delusa del risultato – afferma Da Canal –: ci aspettavamo molto di più. Il buon risultato della lista rivela un desiderio di novità e di freschezza da parte degli elettori trichianesi. La prima cosa da fare è valutare attentamente i risultati e le loro motivazioni». Dalle analisi nasceranno sicuramente nuove proposte nell’ambito del gruppo della Da Canal. Ma nel frattempo vanno avanti i tanti progetti già avviati. Tra questi il miglioramento della strada del San Boldo: «Entro due anni verranno allargati due tratti molto stretti: siamo già ai progetti esecutivi». GIOVANI I programmi estivi della forania Zumellese L’attuale scuola materna di Lentiai portunamente ristrutturata. Lo spazio verde, sul quale si progettava di costruire il nuovo oratorio, resterà spazio verde a servizio dei ragazzi, dei giovani e di tutto il paese. «Ma tutta l’operazione giungerà a buon fine – sottolinea don Bruno – se la nuova Amministrazione comunale sarà, come auspichiamo e confidiamo, disponibile a rendere idonea l’area sulla quale dovrà sorgere la nuova scuola materna, adottando i provvedimenti necessari». L a Pastorale giovanile della forania Zumellese ha definito il calendario delle proprie iniziative per i mesi estivi. Eccole: dal 6 al 16 luglio in località Cimolais (Pn) Camposcuola per i ragazzi dalla quinta elementare alla prima superiore; dal 16 al 22 agosto in località Andràz (Bl) Camponzo per giovani dalla prima alla quarta superiore; dal 1º al 4 agosto all’Eremo agostiniano del Lecceto (Si) “… Ripensando alla nostra fede”, esperienza di fede per maggiorenni: ascolto di sé, condivisione, incontro con le monache e la loro spiritualità. e L’AZiON Conegliano FESTA ALL’IMMACOLATA DI LOURDES Don Lorenzo Garla sacerdote da cinquant’anni I l 20 giugno di cinquant’anni fa in cattedrale a Vittorio Veneto un bel gruppetto di diaconi riceveva l’ordinazione sacerdotale. Tra loro c’era don Lorenzo Garla, classe 1931, nativo di Villa Belvedere in Cordignano, oggi parroco di Santa Maria Immacolata di Lourdes in Conegliano. Dopo aver festeggiato qualche giorno fa il giubileo sacerdotale con il Vescovo e i confratelli sacerdoti in occasione della Giornata di fraternità sacerdotale, domenica 20 giugno, alla messa delle 11, don Lorenzo ringrazierà il Signore per il raggiungimento della bella mèta insieme ai parrocchiani di Lourdes. Comunità che va costruendosi pian piano una propria identità, aiutata in questo anche dalle tante iniziative promosse dalla parrocchia e dalle associazioni ad essa vicine. «Per noi è un momento molto atteso – spiega Ar- Don Lorenzo Garla turo Dal Cin, vicepresidente del consiglio pastorale – perché vogliamo dimostrare a don Lorenzo tutta la nostra gratitudine per quello che ha fatto e sta facendo per noi. Gli diranno grazie, innanzitutto, i più stretti collaboratori, coloro che sono impegnati nella pastorale: le catechiste, la corale, i lettori, il gruppo liturgico, la Caritas, i ministri dell’Eucaristia, i gruppi giovanili, il folto gruppo di chierichetti e il Coro voci bianche che don Lorenzo cura con particolare attenzione. E poi vi sono tutti i gruppi impegnati nell’animazione e nel- le attività ricreative e culturali: dal circolo Enars al teatro Lourdes, dagli Alpini all’Istituto Michelangeli al Calcio Lourdes. In questi anni siamo riusciti a creare una bella rete di collaborazione che consente di proporre diverse iniziative. C’è anche un clima di collaborazione con l’Opera Immacolata di Lourdes» conclude Dal Cin. La festa è occasione di resoconti ma anche di lancio di nuove iniziative. «Da un punto di vista pastorale don Lorenzo ci sta chiedendo di impegnarci di più sul versante famiglie e giovani. Dal punto di vista delle opere abbiamo in programma di trasformare il chiosco in una struttura in muratura». Per l’immediato c’è l’impegno del Grest che qui è molto partecipato. Ancora una volta è don Lorenzo a tirarne le fila, a dispetto dell’età. Ma si sa, ai preti è fatto divieto di invecchiare! Domenica 20 giugno 2004 GLI ALPINI SI STRINGONO INTORNO A PADRE RENZO I l gruppo Alpini Città di Conegliano sabato 19 e domenica 20 giugno avrà ospite in sede di via Beccaruzzi l’amico alpino della Julia e missionario in Etiopia padre Renzo Meneghini, rettore responsabile dell’ospedale e lebbrosario dell’Istituto missionario della Consolata con sede a Gambo, al quale ogni anno gli alpini cone- glianesi destinano aiuti economici. Trascorrerà due giorni a Conegliano e l’apice 27 della visita sarà domenica 20 giugno alle 11.15 con la celebrazione in duomo della Messa a suffragio di tutti i soci andati avanti in Paradiso. Padre Renzo Meneghini nella sua missione in Etiopia Assenti” porta in scena lo spettacolo teatrale in atti unici “In mancanza di meglio…” di Moreno Truggelmi. VENERDÌ 18 GIUGNO Alle 17.30, ai giardini comunali di Campolongo, per la quinta rassegna “Burattini e non solo ai giardini”, la compagnia “La casa degli gnomi” presenta “Il teatrino di Gelsomina”. Ingresso libero. È il week-end della Dama Castellana. Oggi alle 20.30, in piazza Cima, si tiene il preludio alla Dama vivente con corteo storico e benedizione dei gonfaloni. In caso di pioggia l’appuntamento sarà annullato. Ingresso a pagamento. Informazioni e prenotazioni al numero 0438455600. Da questa sera e per una settimana è di turno la farmacia del dottor De Lorenzo, in via Torricelli a fianco della chiesa di San Pio X. SABATO 19 Alle 20.30, in piazza Cima, si svolge l’epilogo della Dama Castellana, con il corteo rinascimentale, gli spettacoli in costume e la partita di dama vivente. Ingresso a pagamento. Informazioni e prenotazioni al numero 0438.455600. In caso di pioggia la manifestazione sarà annullata. Alle 21.15, all’auditorium Dina Orsi, l’associazione teatrale “Gli DOMENICA 20 Dalle 8 alle 12, in piazzale San Leonardo (castello di Conegliano) si tiene il dodicesimo raduno di Citroen Ds con esposizione di auto dall’Italia e dall’estero, intitolato “Ricordando Luisa”. LUNEDÌ 21 Alle 20.30, nel quartiere dei Mille, si tiene la processione in onore di San Luigi Gonzaga. Sempre oggi, nello stesso quartiere, si concludono i festeggiamenti di San Luigi, con stand enogastronomico, musica e serate danzanti nel campo sportivo di via dei Mille. 28 e L’AZiON Coneglianese Domenica 20 giugno 2004 SABATO 19 INIZIANO I FESTEGGIAMENTI Settant’anni in gamba per gli Alpini di San Vendemiano G li Alpini di San Vendemiano si apprestano a celebrare un importante traguardo della loro storia. Sorto nel 1934 il gruppo Ana ricorda quest’anno il 70º anniversario dalla sua fondazione e il 45º dalla ricostituzione avvenuta nel 1959. I festeggiamenti ufficiali si terranno sabato 19 e domenica 20 giugno e vedranno presenti, oltre ai rappresentanti di tutti i gruppi della sezione Ana di Conegliano, anche delegazioni appartenenti ad altre sezioni di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Scorrendo a ritroso gli eventi, si va con la memoria a ricordare i tempi, nel dopoguerra, in cui era capogruppo il tenente Battel. Altre figure importanti che hanno dato molto al gruppo sono state quelle di Gino Citron e Giuseppe Cadorin. «Questi tre personaggi – spiega il capogruppo Emanuele Cadorin –, che hanno retto il gruppo per molti anni, hanno tracciato le linee sulle quali noi proseguiamo oggi il nostro cammino». In loro memoria, il gruppo nel 2002 ha realizzato due busti che li raffigurano, collocandoli all’interno della sede. Sede realizzata e voluta grazie al caparbio impegno di Giuseppe Cadorin e di tutto il gruppo. Altri momenti significativi nella storia dell’Ana sanvendemianese sono stati dati dall’amicizia stretta, che continua tuttora, con gli abitanti e gli Alpini di Campeglio, conosciuti È na di Vittorio Veneto e del Coro Friuli Ana Cordovado. La serata corale avrà luogo al teatro parrocchiale di San Vendemiano. Domenica 20 giugno sarà un’intera giornata di festa. Sabato 19 giugno si terrà inoltre l’inaugurazione della mostra di fotografie e di cartoline della prima guerra mondiale che sarà ospitata nell’atrio delle scuole elementari fino al 3 luglio. Gerda De Nardi SPOSI...40ENNI A CASTELLO ROGANZUOLO H anno voluto celebrare insieme i 40 anni di matrimonio per condividere il bel traguardo raggiunto e anche per dare un messaggio di ottimismo ai giovani sposi. Stiamo parlando delle 17 coppie della parrocchia di Castello Roganzuolo che hanno trascorso insieme una giornata di festa a testimonianza di come l’amore vissuto insieme per tutta una vita non sia un’utopia ma una solida realtà messa a disposizione di figli, nipoti e della comunità tutta. Insieme, nel 1989, avevano festeggiato i 25 anni di matrimonio ed ora, a distanza SAN PIETRO DI FELETTO, LA “VALANGA BOTTEON” I l mazzo di arturium, gerbere rosse e infiorescenze bianche per il nuovo sindaco, è stato acquistato da Roberta Roberti, una fedelissima della lista “Progetto Feletto”, verso le 16 di lunedì scorso, quando i voti per Maria Assunta Botteon hanno assunto i connotati di una valanga. Mandata prematuramente a casa un anno fa dalla rottura della coalizione che comprendeva la Lega Nord – in discussione il piano regolatore –, Maria Assunta Botteon torna in municipio a San Pietro di Feletto legittimata da un voto popolare chiarissimo. Due le liste in campo e la riconfermata sindaco ottiene il 72% dei voti. «È una grande soddisfazione leggere questi risultati ottenuti intorno al lavoro di una bella squadra – afferma Maria Assunta Botteon –; devo dire grazie a tutti i cittadini che spero di non deludere. Auguro a me e a tutta la squadra di essere all’altezza del compito assegnatoci dai cittadini. Di sicuro ce la metteremo tutta per svolgere bene il nostro lavoro». «È stata premiata la trasparenza e la coerenza di una persona che ha saputo resistere alle pressioni e agli interessi sul piano re- all’epoca del terremoto in Friuli; dal 50º anniversario della fondazione che è coinciso con la posa del gruppo scultoreo; e dal quotidiano lavoro che prosegue grazie all’impegno del consiglio direttivo e di tutto il gruppo. Per dar risalto a tutto questo e quanto di importante ancora è stato realizzato negli anni, si terrà una serie di iniziative che avranno inizio sabato 19 giugno, alle 20.30 con il concerto del Coro A- SAN FIOR HA PREMIATO CESARE DE MARTIN Maria Assunta Botteon golatore e che ha rimesso il giudizio sul suo operato direttamente ai cittadini, senza cercare scorciatoie nella politica dello scambio e del baratto» è quello che dicono in coro i “fedelissimi” del sindaco che assediano il seggio numero uno in attesa della proclamazione. A fianco del sindaco Botteon saranno in consiglio comunale sotto le insegne di “Progetto Feletto” Loris Dalto, Angelo Miraval, Alvise Carnieli, Bruno Daltoè, Marco Mazzucco, Loredana Collodel, Maria Luisa Perin, Roberto Masi, Dino Possamai, Benedetto De Pizzol e Gianluca Oliana. La lista “Lega Nord-Feletto la Nostra Terra” porta in consiglio il candidato sindaco Ermes Bonaldo, Roberto Giovannini, Giulio Ros, Gianfranco Collodel e Antonio De Martin. di quindici anni si sono riunite ancora tutte e diciassette insieme. Motivo dell’incontro, il ringraziamento a Dio per la felicità e la salute goduta in tutto questo tempo e per aver saputo superare con sapienza e fortezza i momenti di sconforto e di difficoltà. Attorno ai festeggiati si è stretta la comunità di Castello Roganzuolo, parole di augurio e di stima sono state rivolte loro dal parroco don Vittorio e da don Giacinto. La Scuola cantorum ha reso ancor più bella la cerimonia animandola con i canti. un risultato che va attribuito al lavoro di squadra quello che ha portato Cesare De Martin ad essere eletto primo cittadino a San Fior. All’ex vicesindaco cinquantaquattrenne, ritiratosi dalla scena politica nel 1995, spetta ora la guida del paese. «Avvierò – spiega De Martin – quanto proposto nel nostro programma cercando inoltre di portare a termine quanto iniziato dall’amministrazione comunale precedente, compatibilmente con le risorse finanziare. Il nostro primo obiettivo è quello di potenziare i servizi. Abbiamo vinto nonostante le previsioni contrarie degli altri. La vittoria non è di De Martin, ma di tutta la squadra che voglio ringraziare, e della cittadinanza che ci ha votato. Devo inoltre dare atto al sindaco uscente della sua grande personalità, in quanto ha voluto essere presente al momento della proclamazione del sindaco e mi ha augurato buon lavoro». La sua lista, “Insieme con te San Fior” ha ottenuto 1.748 voti, pari al 44,24 Cesare De Martin per cento dei votanti, mentre la maggioranza uscente San Fior 2000 guidata da Ivan Pagot ha raccolto 1.457 voti, pari al 36,88 per cento. Angelo Pavan e la Lega Nord hanno avuto 599 consensi, il 15,16 per cento. Il nuovo consiglio comunale sarà formato per la maggioranza da Paolo Bottega, Maurizio Dal Bo, Claudio Piccin, Germana Bragato, Ezio Gava, Rita De Martin, Brunangelo Fantinel, Lauro Uliana, Rimo Tomasella, Gilberto Zambon e Mirco Coletti. Quattro i consiglieri di San Fior 2000: Ivan Pagot, Fiorenzo Carniel, Claudio Gardin e Lucia Schincariol. La Lega Nord sarà rappresentata da Angelo Pavan. GAIARINE, PRIMO LORIS SONEGO SUL FILO DI LANA SAN VENDEMIANO, IL VOTO PREMIA SONIA BRESCACIN S L ono 53 i voti che hanno permesso a Loris Sonego di diventare sindaco a Gaiarine. Il candidato della lista civica di centrodestra “Rinnovamento per Pasiano”, infatti, ha superato al rush finale Mirella Giust, rappresentante della maggioranza uscente. Lo spoglio dell’ultimo seggio ha consegnato la vittoria al commercialista Sonego con il 35,75% dei voti, mentre Giust si è fermata al 34,50% e Roberto Santin (La civica per Gaiarine) al 26,53%. «Giocavamo per vincere, sapevamo che non era facile ma non partivamo sconfitti» ha commentato Sonego, soddisfatto di avercela fatta proprio sul filo di lana. Ha già scelto la nuova giunta che collaborerà con lei nell’amministrazione di Gaiarine? «La nuova giunta comunale è già stata determinata ma sarà ufficializzata solo al primo consiglio comunale, entro un paio di settimane. Sarà composta esclusivamente da consiglieri eletti». Quali saranno i primi impegni che assumerà da primo cittadino? «Cercheremo di rispettare il nostro programma. Fra le opere pubbliche figurano la ristrutturazione del municipio, il restauro dell’ex cinema, la Loris Sonego circonvallazione del paese, il campo sportivo unico. Si tratta in realtà di un programma agevolato, dal momento che per la circonvallazione gli stanziamenti sono già pronti, mentre per gli impianti sportivi stiamo pensando alla riconversione di altre aree. Bisogna trovare i finanziamenti per i restauri». Il nuovo consiglio comunale risulta ora composto da Giuseppe Pietro Lazzaro, Alvaro Poles, Liliana Modenese, Claudio Luisotto, Silvano Peruch, Elisa Pagotto, Ezio Berlese, Mario Cappellotto, Angelo Busetto, Lucio Poletto, Angelo Feletto (Rinnovamento per Gaiarine), Roberto Santin, Milena Rosada (La civica per Gaiarine), Mirella Giust, Sandra Toso, Afrah Mafih (Insieme per Gaiarine, Francenigo, Albina e Campomolino). a presenza di due avversari non ha impedito a Sonia Brescacin di essere eletta sindaco di San Vendemiano con un consenso che supera il 53 per cento. Per la prima volta nella storia del Comune sarà una donna a ricoprire il ruolo di primo cittadino. Funzionario legislativo della Camera per la Lega Nord, ha alle spalle l’esperienza di assessore nella giunta uscente. A fianco a lei ci sarà l’ex sindaco Guido Dussin che le farà da vice. «Siamo contenti del risultato ottenuto – spiega Sonia Brescacin –, ora proseguiremo il nostro lavoro impegnandoci e portando a termine i progetti già avviati. Molti, infatti, sono gli accordi di programma precedentemente stipulati e gli interventi già in bilancio e quindi progettati. Nei prossimi giorni, inoltre, convocherò il consiglio comunale per la convalida degli eletti. Un ulteriore motivo di soddisfazione è dato dal fatto che abbiamo ottenuto la maggioranza assoluta». Saranno quindi realizzate opere di primaria importanza come la ca- Sonia Brescacin sa di riposo, l’impianto natatorio, l’asilo nido integrato e la viabilità esterna all’A28. Il consiglio comunale sanvendemianese sarà ora composto dal gruppo di maggioranza della Lega Nord formato da Guido Dussin, Stelvio Basei, Angelino Drusian, Nereo Tomasella, Roberto Zago, Stefano Bazzo, Gianfranco Papa, Massimiliano Segat, Marco Dal Pos, Renzo Zanchetta, Patrick Camerin. La minoranza sarà invece rappresentata per quanto riguarda Progetto comune da Barbara Camerin, Olindo Cettolin, Silvano Dal Mas, Elisabetta Breda, mentre la Lista Progressista Insieme per San Vendemiano sarà presente unicamente con Dino Vanzella. e L’AZiON Coneglianese IL 19 E IL 20 A PONTE DELLA PRIULA Fiera internazionale dell’edilizia, evento nel Parco degli Aquiloni P er le imprese, gli operatori e gli appassionati del settore autotrasporti edili e industriali, tutto è ormai pronto. Al via il 19 e 20 giugno prossimi, nel Parco Aquiloni sul Piave, la 16ª edizione della Fiera macchine movimento terra & edilizia, promossa dal Gruppo Gemi di Ponte della Priula. Evento espositivo di richiamo internazionale, molto atteso dagli “addetti ai lavori”, ma anche da un pubblico sempre più crescente tra le fila dei giovani estimatori. La rassegna pontepriulese, a frequenza annuale, vanta rispetto agli altri appuntamenti specifici una sua speciale peculiarità: la possibilità di testare macchine e attrezzature, presentate da più di 120 produttori differenti, nelle cave appositamente adibite all’interno dell’area espositiva. Dumper, terne, bulldozer, escavatori, pale delle marche più pre- stigiose si stagliano lungo le rive del Piave, gremite da un pubblico entusiasta. Che non disdegna di aspettare pazientemente il proprio turno per verificare di persona funzionalità, versatilità e i molteplici vantaggi di veicoli industriali innovativi e qualitativamente avanzati. «Nel cassetto c’è un importante pro- getto di ampliamento logistico per la fiera sul Piave – svela il presidente Luigi Antoniazzi a Domenica 20 giugno 2004 capo del Gruppo Gemi, organizzatore dell’evento – ma per ora non posso dirvi di più perché siamo ancora in fase di studio e realizzazione… Ne riparleremo quando sarà tutto più definito e operativo». Notizie utili per il pubblico: Fiera internazionale dell’edilizia, a Ponte della Priula, 19 e 20 giugno; orario 8.30-21 sabato e domenica; ingresso libero con entrata all’altezza di via Pascoli e uscita in via Bombardieri. Informazioni: Luigi Antoniazzi telefono 0438-27118, 3495821356. Elena Pilato Levada, gli ottant’anni della chiesetta L unedì 24 maggio la comunità di Levada di Pianzano ha partecipato numerosa alla Messa celebrata da monsignor Albino Dal Cin in ricordo dell’ottantesimo anniversario della locale chiesetta, voluta e poi benedetta dall’allora parroco don Gottardo Possamai, costruita con la partecipazione, il contributo e il lavoro degli abitanti del luogo. L’edificio religioso è dedicato a Santa Maria Ausiliatrice, protettrice anche dei raccolti agricoli, un tempo fondamentali per il sostentamento delle famiglie. La comunità vuole ringraziare quanti negli anni si sono prestati per mantenere viva l’attività nella chiesetta, con particolare riconoscenza al mai dimenticato monsignor Girolamo Villanova, per anni celebrante nella sua cattedrale, e a monsignor Albino Dal Cin, che con la sua dedizione assicura ogni domenica alle 9.30 la celebrazione della Messa che vede la partecipazione di numerosi fedeli provenienti anche da fuori località. 29 SVOLTA A ORSAGO: CON MION ORA TOCCA ALLA LEGA S volta storica a Orsago: si conclude la lunga parentesi amministrativa della sinistra e la poltrona di primo cittadino passa alla Lega Nord. Forte di quasi il 49 per cento del consenso popolare («Lo speravo – dice – e in buona parte ce lo aspettavamo, perché abbiamo un’ottima formazione, e lo si sentiva nell’aria...») a prendere le redini del governo locale è stato chiamato Giancarlo Mion. Che ha staccato con autorevolezza le altre due liste in corsa. «Non è stata solo una scelta ideologica – sottolinea il neosindaco – ma anche molto basata sulla fiducia. Tra l’altro – aggiunge – vogliamo impostare i nostri rapporti con le opposizioni sulla base della più ampia collaborazione, evitando il muro contro muro...». Ricca, e anche piuttosto impegnativa, l’agenda delle cose da fare. Ci sono alcune priorità “storiche” – spiega Mion – cioè viabilità da sistemare e piazza centrale del paese, poi una realizzazione dal sapore squisitamente sociale, lo “sportello del cittadino”, iniziativa Giancarlo Mion che vuole anzitutto garantire la trasparenza dei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadino, «e che può partire praticamente da subito»; anche la realizzazione dell’asilo-nido rientra tra le cose da fare in fretta e bene, coerentemente con le promesse fatte in campagna elettorale. Mion conferma, infine, la volontà di rilanciare Orsago, di offrire alla comunità nuove occasioni di sviluppo. Ma come? «In termini di visibilità, di più adeguata viabilità, ma anche sotto il profilo economico, facilitando tra l’altro l’insediamento di attività economiche dall’esterno, chiaramente nel più ampio rispetto del territorio». A VAZZOLA IL “RITORNO” CODOGNÈ CONFERMA GRUPPO GIOVANI TEZZE DI MAURIZIO BONOTTO LA FIDUCIA ALLA ANDREETTA P er Maurizio Bonotto è un ritorno. Il nuovo sindaco di Vazzola in municipio aveva già avuto un’esperienza, come vicesindaco dal ’90 al ’95. Con un consenso del 59% è stato chiamato ad essere il “primo cittadino” per cinque anni: per lui una fiducia larga, anche se non larghissima. «Forse – spiega Bonotto – abbiamo pagato lo scotto della… novità: l’esserci presentati con una lista di persone nuove, abbastanza giovani, poco esperte di campagne elettorali». Bonotto si sentiva quasi in debito con i suoi concittadini: «Sono pronto a dare quel ser vizio che non ho dato all’epoca, quando ero a un passo dal diventare sindaco, dopo essere stato il più votato». Invece venne chiamato alla presidenza dell’Avis provinciale e poi a quella dell’Avis regionale. Una scelta che non fu gradita da tutti a Vazzola. Al ritorno in municipio da sindaco, Bonotto ha tra i primi problemi da affrontare alcuni “buchi” nella pianta organica, con carenza di personale. E un pensiero Bonotto lo rivolge anche al sindaco uscente Giorgio Bressan: «Gli va riconosciuto di essere stato una persona che ha lavorato molto per C G Maurizio Bonotto il suo paese». Tra le cose con cui si prefigge di avviare il mandato c’è «un’apertura al dialogo con la gente, con un confronto costante e vero con la popolazione». Per quel che riguarda le opere pubbliche, «c’è da salvare il Centro Vicinalis, occorre cominciare a dare soluzione ai problemi della viabilità». Ma Bonotto addita anche due altre attenzioni. Una è «alla persona e alla famiglia, in quanto nucleo fondante della società, con particolare riguardo alle situazioni di disagio o difficoltà». L’altra attenzione sarà nei confronti dell’associazionismo e del volontariato, alla luce anche della sensibilità maturata all’interno dell’Avis finora. li elettori di Codognè non hanno avuto dubbi, rinnovando la fiducia al sindaco uscente Lorena Andreetta. Al punto che, nel segreto dell’urna, molti hanno espresso per le europee un voto e per le comunali un altro, proprio a favore della Andreetta, sostenuta da una lista civica che lei con orgoglio definisce “pura”, “pulita”, estranea a logiche di partito. E domenica notte, a leggere il responso delle europee a livello comunale, la Andreetta dev’essere stata davvero perplessa, poiché le forze politiche che sostenevano l’antagonista Marco Busiol – Lega Nord, Forza Italia e le altre liste politicamente vicine – raccoglievano ben 2 mila voti. All’apertura dell’urna con i voti delle comunali, lunedì, l’esito era diverso: un ribaltamento del voto europeo con il 51,3% dei consensi alla Andreetta, confermata così “primo cittadino” anche per il quinquennio 20042009. «È il riconoscimento del lavoro che abbiamo svolto finora: per le opere che abbiamo realizzato o che sono in corso, ma, ritengo, anche al nostro stile di onestà e trasparenza nell’amministrare la cosa pubblica». A questo secondo mandato Lorena Andreetta si presenta con il sostegno di una lista ben mixata, tra espe- Lorena Andreetta rienza ed entusiasmo: cinque vengono dall’esperienza precedente, come assessori o consiglieri, cui si aggiungono quattro giovani. Riguardo ai programmi, oltre ai cantieri aperti, la Andreetta ha un obiettivo: «Adesso ritengo che sia l’ora di fare una scelta: privilegiare il sociale, la famiglia, gli anziani. Nell’amministrazione di un Comune non ci sono solo i lavori pubblici, i metri cubi o i metri quadri. È più importante investire sulle persone. Certo è un impegno più difficile, perché i risultati si possono avere solo nei tempi lunghi». E con le opposizioni cosa cambierà? «Nulla. In questa campagna elettorale non mi è stata risparmiata alcuna critica. Ma non sono mai stata rigida, bensì sempre aperta al dialogo e alle discussioni. E così intendo continuare a essere, adesso che elezioni e campagna elettorale possono essere archiviate». ontinuano gli incontri del Gruppo giovani di Tezze. Anche mercoledì 2 giugno il gruppo ha programmato una giornata di condivisione. Destinazione Praderadego, ospiti del gruppo Alpini di Valmareno si sono autogestiti in tutto, dal pranzo ai momenti di divertimento in gruppo. Nel bagaglio c’erano tanti desideri ma uno principalmente prevaleva su tutti, la voglia di stare assieme e fare comunità. Infatti, il gruppo ha come scopo oltre alla formazione personale, cristiana e morale anche quello di creare unione tra tutti i giovani della parrocchia e tra le varie opportunità offerte ci sono anche momenti come questi. Dopo alcuni momenti di ambientazione i giovani si sono organizzati per preparare il pranzo, una grigliata mista per tutti, chi ai ferri, chi ai tavoli tutti hanno dato il proprio contributo alla riuscita. Nel pomeriggio oltre al meritato riposo non sono mancati momenti di gioco ma soprattutto momenti di confronto spontaneo tra i ragazzi. Verso mezzogiorno anche il parroco si è voluto integrare al gruppo e trascorrere la giornata assieme. souvenir Statue • Rosari Medaglie Crocefissi • Croci Immagini Sacre Calamite • Portachiavi Quadri • Articoli natalizi Oggetti per la benedizione delle case e delle macchine, ricordi prima comunione e cresima... Ingrosso articoli religiosi e souvenir Aperto anche il lunedì e il sabato mattina PADOVA SOUVENIR S.R.L. Via Bellano, 17 - 35123 PADOVA Tel. 049.665404 - Fax 049.8752014 www.padovasouvenir.it 30 e L’AZiON Friuli Domenica 20 giugno 2004 Al ballottaggio Ceraolo (39,30 per cento) e Cappuzzo (35,72) Sacile, faccia a faccia tra i due candidati Roberto Ceraolo ROBERTO CERAOLO 1. Siamo molto soddisfatti. Il risultato conseguito al primo turno è molto buono e ci soddisfa appieno. Ho sempre avuto questa convinzione: in assenza di sindaci uscenti alle elezioni amministrative a guadagnare il ballottaggio sono i candidati dei due poli. Il che vuol dire che a Sacile, in presenza di numerose liste di centrodestra, l’elettorato ha individuato in me il rappresentante più affidabile del centrodestra. Questo è avvenuto nonostante la presenza concorrenziale di candidati a sindaco che erano assessori uscenti. 2. La ricerca di alleanze al ballottaggio è competenza delle segreterie dei partiti per cui non mi posso esprimere direttamente. Posso solo dire che abbiamo da subito cercato di costituire a Sacile il gruppo della Casa delle libertà con chiarezza e convinzione. Guarderemo perciò agli altri schieramenti di centrodestra, non solo a quelli capeggiati da Cesa e da Montanari ma anche alla lista di Roberto Cappuzzo Galet che appare sostanzialmente di centrodestra. Il centrosinistra appariva già come un cartello attorno al quale si è coagulato un insieme di partiti, mentre al primo turno sono stato appoggiato solo da Forza Italia e da Alleanza Nazionale. 3. Sono nelle mani degli elettori. Il voto rimane l’espressione di un esercizio intimo dell’elettore. Non resta che affidarsi agli elettori. 4. Innanzitutto il rilancio della partecipazione. Poi, sul piano dei progetti concreti, il servizio di mobilità per gli anziani che abbiamo già lanciato in campagna elettorale. 5. Ho un grande rispetto per il consiglio comunale, non lo considero affatto una perdita di tempo. Nutro massimo rispetto, doverosamente, per le istituzioni. Questa elezione è ancor più importante perché consentirà un notevole ricambio di persone all’interno del consiglio comunale con un’iniezione di vivacità e di stimoli ragguardevole. 6. Per la verità lo conosco poco. Probabilmente BAMBINI INSIEME 2004 C ontinua a Sacile il ricco calendario di appuntamenti di “Bambini Insieme 2004”, manifestazione giunta alla sua undicesima edizione. Essa ha un particolare significato culturale e sociale, è momento di scambio e di condivisione di esperienze perché valorizza le diverse realtà formative presenti nel territorio. Protagonisti sono i bambini, i ragazzi, da amare e sostenere nella loro crescita globale. Quest’anno, per la prima volta, è stato promosso il concorso “C&C Creatività della critica” in cui sono stati premiati i progetti ritenuti dalla giuria maggiormente creativi e originali. Tra questi è stato apprezzato e segnalato fuori concorso il laboratorio “Libroteca” presentato dalla Scuola dell’infanzia paritaria “Maria Bambina”. L’esperienza di “Bambini Insieme” si rivela sempre stimolante e coinvolgente, occasione di confronto e di ricerca insieme, palestra di vita in cui si fa esperienza di rispetto e di accoglienza delle diversità. Per questo fine settimana, domenica 20 giugno, alle 16.30 a San Giovanni di Livenza, momento di animazione con “Giochiamo! Divertiamoci con l’aria”. Domenica 27, invece, alle 21 in sala Capitanio a Sacile, “Percorsi d’arte con la chitarra”. IN BREVE SACILE Un incontro con gli scout Venerdì 18 giugno alle 18 in sala Capitanio a palazzo Carli gli scout di Sacile propongono un incontro dal tema “10-14: L’uscita dal guscio”, relatore Pietro Casarin, dirigente medico di 1º livello dell’U.O di Medicina Interna dell’Azienda ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone. SACILE-BRUGNERA “Scenario... in villa” Gran finale sabato 19 giugno per la Rassegna di teatro amatoriale “Scenario... in villa” promossa al parco di villa Varda dal Comune di Brugnera e dal Piccolo Teatro Città di Sacile. Sul palcoscenico “Le sorprese del divorzio”, la più recente, applauditissima produzione del Piccolo Teatro. gli va dato il merito di essersi dedicato con grande continuità al mondo del volontariato senza, tuttavia, chiudere la porta alla politica. 7. Ai sacilesi dico di venire a votare, altrimenti si privano del diritto di scegliere chi li amministrerà per i prossimi cinque anni. Chi vuole conoscermi mi trova a disposizione se vogliono venire a trovarmi. Il nostro programma è stato criticato perché sarebbe troppo voluminoso, vorrei venisse criticato per i suoi contenuti. ROBERTO CAPPUZZO 1. Sono assolutamente soddisfatto, anche perché alle elezioni europee e a quelle provinciali Sacile si è dimostrata una città a forte predominanza del centrodestra. A maggior ragione, alla luce di tutto ciò, aver raccolto solo circa il 4% in meno dei voti del candidato di Alleanza Nazionale e Forza Italia è un buon risultato, valorizzato dal consenso mio personale. Sono una faccia nuova per la politica. 2. Innanzitutto dobbia- LE DOMANDE AI DUE CANDIDATI 1. È soddisfatto del risultato del primo turno? 2. Pensa di cercare alleanze con altre forze escluse al ballottaggio? Su quali basi? 3. Quante probabilità di vittoria si attribuisce? 4. Se viene eletto, quale sarà il suo primo impegno? 5. Se viene eletto, quale spazio e quali garanzie darà alle minoranze? 6. Un pregio che riconosce al suo avversario. 7. Un motivo per cui dovrebbero votare lei e non il suo rivale. mo ragionare sui numeri di queste elezioni. La nostra ambizione è di governare Sacile, chiaramente, e non rinunceremo alla possibilità di farlo. Il centrosinistra si è presentato al voto già unito e compatto, le alleanze erano già state stipulate all’interno della coalizione. Dialogheremo con le persone, visto che alcuni punti programmatici sono comuni ad altre liste. 3. Direi il 50%. Con solo quattro punti percentuali di distacco è forte la possibilità di vincere, visto che di là si devono ancora mettere d’accordo. Ritengo non siano all’altezza della qualità del nostro programma e la necessità per loro di cercare compromessi con forze politiche che hanno scelto al primo turno di correre da sole non gioca a favore del miglioramento della qualità delle proposte per l’elettore. 4. La priorità è cambiare il metodo di relazionarsi fra il municipio e i cittadini. È necessario garantire servizi efficienti per la persona, tanto per l’utente che per i dipendenti comunali. Dopo di ciò c’è so- lo l’imbarazzo della scelta dalle fognature alla viabilità all’illuminazione pubblica. Dobbiamo vedere prima bene le carte: 10 mila euro di attivo di bilancio significa che c’è qualcosa che non va. 5. Come coalizione veniamo da un’esperienza all’opposizione in cui alle minoranze non veniva tributato nessun rispetto. Penso invece che le opposizioni devono avere l’opportunità di lavorare bene. Un caso eclatante è quello relativo alla variante 38 quando all’opposizione venne data scarsa informazione. 6. Sicuramente di essere una persona moderata, corretta nei rapporti personali. 7. Ritengo che Sacile abbia l’opportunità che non aveva da anni. La possibilità di cambiare non tutti l’hanno colta al primo turno. Sacile era una specie di feudo, amministrato in un certo modo. Il 39% degli elettori ha avuto il coraggio di operare una scelta possibile. La democrazia vuol dire alternanza. Assolutamente bisogna esprimersi perché Sacile è una città matura. PROVINCIA DI PORDENONE A BRUGNERA ERMES MORAS BALLOTTAGGIO ZAIA - DE ANNA PER UN PUGNO DI VOTI... I l 26 e 27 giugno sarà ballottaggio per la carica di presidente della Provincia di Pordenone fra l’imprenditore del mobile Sergio Zaia e il medico Elio De Anna. Ago della bilancia sarà la Lega Nord il cui candidato, il questore della Camera Edouard Ballaman, che aveva imposto la campagna elettorale sulla richiesta di provincia autonoma per Pordenone, ha riscosso il 15,70% dei voti. Lontanissimi gli altri candidati: Michelangelo Agrusti (Rinascita pordenonese) con il 2,59%, Alessandro Gilleri (Socialisti uniti per Pordenone) 1,34%, Vitto Claut (Lista consumatori) 1,27% e Marco Puiatti (Convergenza per Puiatti) 1,26%. Alla luce di questi risultati è già possibile prevedere come sarà composto il nuovo consiglio provinciale. In caso di vittoria di Zaia: Renato Mirto Monte, Angelo Battel, Paolo Comina, Luigi Bortolussi, Marcello Cedolin, Franca Quas (Democratici di sinistra), Luciano Pic- colo (Cittadini per il presidente), Marisa De Paulis (Pensionati), Ivo Chiarot, Giuseppe Baviera, Anna Maria Poggioli, Graziano Novaretti, Francesca Papais (Margherita), Mario Alzetta (Cittadini per la pace), Elio De Anna, Corrado Della Mattia, Antonio Sartori di Borgoricco, Antonio Consorti, Paolo Vicenzotto (Forza Italia), Edouard Ballaman, Enzo Bortolotti, Nicola Zille (Lega Nord), Anna Maria Sarcinelli, Renzo Francescani (Alleanza Nazionale). In caso di vittoria di De Anna: Della Mattia, Sartori Borgoricco, Consorti, Vicenzotto, Riccardo Del Pup, Giuseppe Verdichizzi, Giovanni Baviera, Angioletto Tubaro, Giuseppe Pedicini (Forza Italia), Sarcinelli, Francesconi, Alessandro Ciriani, Dusolina Marcolin (An), Arturo Cappello (Udc), Zaia, Monte, Battel, Comina, Bortolussi (Ds), Ballaman, Bortolotti, Zille (Ln), Chiarot, Bariviera (Margherita). L a continuità l’ha fatta da padrona a Brugnera. Ma solo per un pelo. La sfida più avvincente nel Friuli occidentale è stata vissuta proprio in riva al Livenza, dove si affrontavano tre candidati egualmente accreditati. Alla fine l’ha spuntata il sindaco uscente, l’imprenditore informatico Ermes Moras, residente a Tamai. Con poche correzioni alla lista civica che lo ha sostenuto in questa incerta campagna elettorale, Moras è riuscito ad ottenere il 35,26%, quanto è bastato per distanziare di 121 voti Dino Carniello appoggiato dal centrodestra (33%) e l’outsider Cinzia Secco, espressione di una civica mista (31,74%). «È stata una battaglia abbastanza forte, con avversari di valore. Devo perciò ringraziare il gruppo che mi ha supportato in questa difficile campagna elettorale. Mi auguro che lo spirito costruttivo dimostrato dalle due liste all’opposizione rimanga invariato anche all’interno del consiglio co- Ermes Moras munale». Questo il commento di Ermes Moras, che ha riconosciuto agli antagonisti di aver disputato una gara tirata. È pronta la nuova giunta? «Lo sarà fra qualche giorno». Quali sono i primi impegni da rieletto? «Sicuramente l’approvazione del Piano regolatore generale comunale con l’assegnazione degli incarichi per la realizzazione della nuova scuola elementare di Brugnera, della nuova scuola di Tamai e della piazza di San Cassiano per la quale abbiamo ottenuto un cospicuo finanziamento regionale». e L’AZiON Opitergino/Mottense INNOVATIVO PROGETTO A DEFINIZIONE Fondazione culturale, Oderzo prima in Italia P rosegue a grandi passi l’iniziativa della Fondazione per la cultura a Oderzo. La Regione Veneto, le Soprintendenze ai Beni archeologici e quella per il Patrimonio storico e artistico hanno avanzato la proposta per un accordo di programma con il Comune di Oderzo, che ha l’obiettivo di promuovere e tutelare il patrimonio culturale della città. L’iniziativa è stata presentata dall’assessore regionale Ermanno Serrajotto, insieme al sindaco Elio Pujatti e all’assessore opitergino Giuditta Rado. Oderzo possiede un ricco patrimonio archeologico, iconografico, documentale e librario che vive intorno a palazzo Foscolo e che, grazie alla costituzione di un’apposita Fondazione al servizio dell’interesse pubblico, potrà essere gestito Archeologia, e non solo, nel grande patrimonio culturale di Oderzo con snellezza e continuità attraverso il coinvolgimento di tutti gli enti territoriali competenti e di altre istituzioni pubbliche e private operanti nel territorio. In questo senso l’iniziativa s’inserisce a pieno titolo nel recente quadro normativo MANSUÈ VOLTA PAGINA CON GIUSEPPE VIZZOTTO H a vinto con un distacco nettissimo sul suo concorrente, il sindaco uscente Luigino Rancan. È Giuseppe Vizzotto, 61 anni, il sindaco eletto nella lista della Lega Nord-Civica per Mansuè. La percentuale a suo favore è stata di ben il 66,6%. «Non ho alcuna esperienza politica» precisa il sindaco Vizzotto, ma conviene subito che per amministrare un Comune la politica conta fino ad un certo punto, valgono molto di più il buonsenso, la capacità di ascolto dei bisogni della gente. Il primo impegno da affrontare appena seduto nel suo ufficio? La questione della viabilità, naturalmente. «È mia intenzione riprendere al più presto il dialogo per la Provincia di Treviso, sia per quanto riguarda le due rotatorie sulla provinciale Oderzo-Pordenone che per la piazza Aganoor di Basalghelle» dice. La questione è nota. In Provincia pare stiano attendendo lo studio relativo alle rotatorie, per poi procedere alla loro approvazione e finanziamento. Una rotatoria è stata prevista nei pressi della zona industriale, l’altra all’ingresso del paese, sistemando nel contempo la viabilità di collegamento. Altro impegno le strutture sociali: un asilo-nido, un cen- del nuovo Codice firmato dal ministro Giuliano Urbani, il primo insieme sistematico di norme in materia, che promuove la collaborazione tra istituzioni centrali e territoriali, tra pubblico e privato per lo sviluppo e la tutela dei be- ni culturali. L’accordo fra Comune, Soprintendenze e Regione Veneto costituisce le fondamenta della Fondazione. Ciò che vi sorgerà sopra dovrà esser soprattutto opera dei privati, sulla scia di precedenti, positive esperienze che vedono in Oderzo il coinvolgimento di imprenditori e cittadini, come l’Opera in piazza Festival e il gruppo degli “Amici del museo”. «Si tratta di soggetti con competenze diverse che vogliono collaborare fra loro – ha sottolineato Ermanno Serrajotto, assessore regionale alla Cultura –. È la prima convenzione del genere a livello nazionale. Il ruolo operativo l’avrà il Comune. Il fatto di far sì che il cervello decisionale sia a Oderzo, rientra nel processo del federalismo culturale». «La Regione ha colto lo spirito dell’iniziativa – ha aggiunto il sindaco Elio Pujatti –, è il federalismo che parte dal basso». La nascita della Fondazione era stata prevista per il 2005, ma le pressioni e la caparbietà dell’assessore opitergino Giuditta Rado hanno fatto sì che i tempi venissero anticipati. Sul piano pratico la Fondazione si occuperà di tutto ciò che è cultura e archeologia. Annalisa Fregonese tro per gli anziani. Due luoghi importanti, pensati a servizio delle famiglie. Per entrambi il gruppo di maggioranza ha già individuato l’area. Interessante è il Centro di aggregazione per gli anziani con circolo ricreativo, bar autogestito e gioco delle bocce. Idee nuove anche per la struttura polivalente di Basalghelle: è stata pensata una sua valorizzazione per favorire le attività dei giovani quali musica, teatro, iniziative ricreative. L’azienda di Vizzotto, la Lae Electronic, sponsorizza tra l’altro la squadra di pallavolo opitergina. Il sindaco dunque è vicinissimo al mondo dello sport e del volontariato. E, sempre pensando ai giovani, si pensa al sostegno e all’agevolazione della scuola materna “S. Giuseppe”, servizio fondamentale per la crescita armoniosa dei bambini. 31 A GORGO, VETTORI SULLA SCIA DI VALLARDI È Firmino Vettori il nuovo sindaco di Gorgo al Monticano. Il successore di Gianpaolo Vallardi, in realtà, era proprio il continuatore indicato. Vettori, artigiano di 44 anni, infatti, proviene da due mandati consecutivi come assessore nella giunta Vallardi, della quale, nell’ultima tornata amministrativa, è stato anche vicesindaco. Come sarà composta la nuova giunta? «Ci baseremo sull’esperienza del passato, anche se comparirà qualche volto nuovo. Ci sembra un peccato perdere nove anni di esperienza amministrativa. Nella composizione della giunta sarà tenuta in considerazione la civica, visto che ha condiviso progetti realizzati e da realizzare e per questo è degna di fiducia». Quali sono le priorità che andrà ad affrontare da sindaco? «Senza dubbio la sicurezza. Intesa in due modi: stradale e dalla microcriminalità. Per quel che riguarda la viabilità a Gorgo al Monticano rimangono ancora tanti gli incroci da sistemare. La variante sud? Ci crediamo fermamente, anche se siamo stati attaccati a Firmino Vettori causa del suo costo. Tengo a precisare, però, che i costi sono a carico della Regione e di Veneto Strade e non del Comune. Quanto alla microcriminalità opereremo in più stretta sinergia con il comando di Oderzo». Il nuovo consiglio comunale è composto da Lucio Favero, Gianpaolo Vallardi, Patrizia Vettori, Giuseppe Cella, Antonio Casetta, Marco Nespolo, Alessandro Panighel, Gianantonio Benedetti, Federico Baldo, Denis Manente, Giannina Cover (Lega Nord-Liga Veneta, Civica Cavalier Gorgo Navolè 62,48% dei consensi), Regina Barattin, Raffaele Bozzato, Lisa Coan, Armandino Da Dalt, Pierangelo De Piccoli (Viviamo Gorgo 37,52%). SAN POLO DI PIAVE CHIARANO: CON VALLARDI RICONFERMA VENDRAME LA PRIMA VOLTA DELLA LEGA M Giuseppe Vizzotto Domenica 20 giugno 2004 ario Vendrame è stato riconfermato sindaco del Comune sanpolese. A guida della lista Democrazia e Progresso, ha superato il concorrente Maurizio Zambon di una cinquantina di voti. È un programma di continuità dunque quello che Vendrame si propone, intendendo portare avanti ciò che è già stato intrapreso. «Il primo impegno – commenta – è portare a termine le opere pubbliche che sono già state finanziate, un “blocco” piuttosto corposo». Quanto alla composizione della giunta, Vendrame non ha ancora deciso. «C’è una squadra che ha lavorato bene e della quale terrò conto – afferma –; naturalmente bisogna sentire la disponibilità di ciascuno». Un commento sulla campagna elettorale: «È stata una campagna dai toni aspri – osserva – a volte un po’ troppo accesi. Noi, più che sulle parole, abbiamo puntato sulla concretezza, sul lavoro. E la popolazione ha premiato quest’aspetto». Quanto alle opere pubbliche da eseguire, un lavoro di ampio respiro è senza dubbio l’ampliamento della palestra comunale, inserita nel progetto di ristrutturazione del polo scolastico-sportivo. C Mario Vendrame Eppoi c’è l’altro aspetto, davvero di notevole portata, quello di riuscire a creare una viabilità alternativa alla strada che ora taglia in due il centro del paese, attraversandolo. L’intento è poi anche quello di lavorare molto anche sul piano culturale, su quello scolastico. Il trasferimento della biblioteca in locali più idonei fornirà senza dubbio una marcia in più, a tale proposito. Infine l’impegno sul fronte sociale. Ricordiamo che Mario Vendrame è direttore di una cooperativa che lavora con le persone svantaggiate. Sa bene dunque quanto ci sia da fare in quest’ambito. Tanto per fare un esempio, a San Polo è stato istituito un servizio di incontro per disabili psichici, che è molto frequentato, con soddisfazione e sollievo delle famiglie coinvolte. hiarano volta pagina. A larga maggioranza, vista anche la presenza di quattro liste, i chiaranesi hanno votato per Gianpaolo Vallardi, sindaco uscente di Gorgo al Monticano dove ha amministrato il comune per nove anni. Il nuovo sindaco ha trainato alla vittoria la lista della Lega Nord, interrompendo il dominio del centrosinistra. Dopo che la vittoria è stata formalizzata, Renata Serafin, sindaco di Chiarano per 14 anni, ha consegnato la fascia tricolore e le chiavi del municipio al nuovo sindaco. Una piccola cerimonia molto significativa. Bandiere della Lega e tanti supporter hanno invaso il piazzale del municipio. Il neo sindaco visibilmente emozionato ha indossato la fascia dicendo: «Ringrazio quanti mi hanno sostenuto, e i consiglieri della mia lista. Spero che l’esperienza maturata come sindaco di Gorgo mi sia d’aiuto in questo nuovo impegno. Sono diverse le opere da mettere in cantiere, i- Gianpaolo Vallardi nizierò dalla viabilità e dalle scuole da razionalizzare». Vallardi e il sindaco uscente Renata Serafin in questi anni hanno collaborato in diverse iniziative. Hanno lottato assieme contro l’ipotesi della discarica nell’ex base Nato, voluta dal Cit; hanno avviato per primi nel territorio la raccolta porta a porta dei rifiuti, hanno sottoscritto un accordo per arrivare alla certificazione ambientale, per valorizzare le produzioni agricole, artigianali e industriali di Chiarano e Gorgo e la qualità della vita dei cittadini. Ora si volta pagina. La vittoria di Gianpaolo Vallardi porta, per la prima volta, la Lega Nord al governo del Comune. 32 e L’AZiON Mottense Domenica 20 giugno 2004 IN FESTA CON DON MASSIMO Mostra di Icone russe al Santuario di Motta Si è conclusa domenica scorsa la suggestiva e ben curata mostra di icone russe realizzata presso la Sala del Pellegrino del Santuario della Madonna dei Miracoli a Motta. L’iniziativa, organizzata da un’associazione d’arte in collaborazione con la comunità dei frati francescani che custodisce la basilica, è stata assai seguita ed apprezzata. C’è chi ha “approfittato” di partecipare alla funzione settimanale per visitare la mostra e c’è chi ha voluto godersela anche durante la settimana. Decine le icone in mostra, molte delle quali realizzate verso la fine del 1800. Tra queste importanti le scene evangeliche e le rappresentazione di molti santi cari alla tradizione orientale, come San Paolo, San Pietro e San Nicolò. L’icona, è stato spiegato durante la mostra, non è solo immagine sacra ma oggetto di grande venerazione tra i fedeli. Il Santuario mottense si conferma così non solo come importante punto di riferimento della vita spirituale della zona ma anche come centro di cultura religiosa; in quest’ultimo periodo tante le iniziative, come una presentazione di un libro su San Francesco e una conferenza per approfondire gli aspetti del cammino verso Santiago de Compostela. T orna questa settimana in Italia don Massimo Bazzicchetto, già cappellano mottense mai dimenticato in parrocchia. Dopo aver operato a Motta, e distintosi per spiritualità e instancabile testimonianza, don Massimo ha scelto di par tire in missione, in Brasile, rispondendo così con gioia alla richiesta dell’allora vescovo Alfredo. In verità i contatti con la parrocchia non sono mai venuti meno, visto che lo scambio epistolare è sempre stato fitto. Questo sabato, 19 giugno, celebrerà al capitello di Fraine di Colfrancui con i parenti, mentre domenica celebra nella parrocchia di Colfrancui. Domenica 27 don Massimo festeggia il quinto anniversario della propria consacrazione sacerdotale: in duomo a Motta saluterà alle messe delle 8 e delle 11, mentre celebrerà alle 9.30. MOTTA / NOVITÀ PER LA CULTURA La Fondazione Giacomini ripartirà alla grande PLURIVINCITORI IN RAI A vere in casa strutture culturali di tutto rispetto, e non poterne usufruire. Una iattura. Una cosa incomprensibile. Eppure accade. Anche a Motta di Livenza. A un anno dall’elezione del direttivo della Fondazione Giacomini, la villa di borgo Aleandro, sede dell’ente culturale mottense, non è infatti ancora accessibile al pubblico. Quale la situazione? «Entro breve – spiega il presidente Paolo Drusian – avremo l’agibilità relativa al terzo piano della villa, che verrà data al termine dei lavori per il nuovo ascensore. In quel momento villa Giacomini diverrà realmente il cuore pulsante della cultura locale». Cosa farete? «Renderemo visitabile la villa; stiamo studiando le modalità per giungere a questo importante traguardo. Renderemo visibile a tutti la splendida collezione della famiglia Giacomini. Entro breve vi trasferiremo la bella mostra realizzata per i 50 anni di scoutismo a Motta». Quali i prossimi appuntamenti? Che draghi questi studenti di Motta! E Villa Giacomini «Stiamo studiando diversi altri appuntamenti. Vi sarà una mostra sul giornalismo, mentre nella primavera del prossimo anno verrà ospitata una mostra itinerante su un importante scrittore italiano». Dopo un anno il bilancio è positivo? «Sono stati mesi di transizione: abbiamo concluso i pagamenti relativi a pendenze preesistenti. Abbiamo dovuto fare di necessità virtù: il commissariamento della precedente Amministrazione comunale ha comportato una breve amministrazione della fondazione. Stiamo dunque prendendo mano. Ma abbiamo realizzato alcu- ni appuntamenti che testimoniano comunque la voglia di lavorare del nostro Consiglio di amministrazione; penso alla mostra su Svevo in collaborazione con lo scrittore mottense Emilio Del Bel Belluz, abbiamo partecipato alla recente settimana della cultura, abbiamo ospitato un cineforum la cui partecipazione è andata oltre le più rosee aspettative. C’è una buona base per lavorare». Sogno nel cassetto? «Il traguardo sarà quello di rendere fruibile, alla cittadinanza e non solo, la sede di villa Giacomini che da anni attende la definitiva apertura». Gianandrea Rorato LA TRAGICA SCOMPARSA DI CLAUDIO CARRER S i è tenuto lo scorso martedì il funerale di Claudio Carrer, 54 anni. L’uomo è stato purtroppo al centro di una tragedia: infatti è morto nel pomeriggio di giovedì della scorsa settimana, probabilmente stroncato da un infarto, subito dopo aver pagato il pedaggio alla barriera di Mestre-Villabona. La tragedia si è verificata alle 17.45: in quel momen- La formazione dei bravi studenti mottensi, fortissimi in Rai! to il traffico era intenso e la morsa del caldo era opprimente, visto che sull’asfalto la barriera dei 35 gradi era abbondantemente superata. Carrer, stando alle testimonianze raccolte dalla Polizia autostradale, aveva appena superato la barriera quando si è letteralmente accasciato sul volante. È stato un automobilista in transito a notare che qualcosa non andava ra il gennaio 2002 quando la 5ª B del Liceo scientifico di Motta di Livenza partecipava, vincendo, alla trasmissione “Per un pugno di libri”, in onda la domenica alle 18 su Rai Tre. Due anni dopo la Rai si è rimessa in contatto con l’Isiss di MottaOderzo per farla partecipare a una puntata-pilota di “Guelfi e Ghibellini”, un nuovo programma televisivo che dovrebbe partire a settembre. Ma se due anni fa fu un’intera classe a partecipare al programma, una gara di conoscenza di un giallo di Agatha Christie, questa volta invece sono stati nove ragazzi selezionati tra le quattro scuole del polo scolastico a prendere parte ad una sfida a do- MOTTA DI LIVENZA Teatro Si è concluso qualche giorno fa l’orto-teatro sperimentale realizzato dalle classi prime della scuola elementare “Aleandro” di Motta. L’iniziativa, molto apprezzata e seguita dalle insegnanti della scuola, è stata organizzata per una raccolta fondi a scopo benefico. Claudio Carrer e a chiamare subito i soccorsi. Immediatamente sul posto, gli addetti ai lavori hanno solo potuto constatare l’avvenuto decesso. Concittadini di Terra Santa L’associazione “Concittadini di Terra Santa” ringrazia le catechiste e i ragazzi del catechismo per l’adozione a distanza di un bimbo mande di storia e cultura locale contro dei pari età provenienti da Rovato di Franciacorta (BS). Ne abbiamo parlato con Valentina, studentessa della 5ª B dello Scientifico che ha fatto da capitano. «Qualche mese fa gli studenti con i voti migliori delle classi prime, terze e quinte dei Licei scientifico, classico e linguistico e l’Itis si sono trovati a Oderzo per compilare un test con domande di storia e cultura locale, che verificava tra l’altro anche la conoscenza del dialetto. Tra questi siamo stati scelti noi nove: sei provenienti dalle tre quinte del Liceo scientifico e tre dell’Itis. In seguito ci siamo preparati con il materiale fornitoci dal nostro professor Alessan- IN BREVE di Betlemme (con foto in patronato). L’associazione ringrazia tutti coloro che hanno rinnovato il sostegno alla tivù El-Maned, unica televisione “cristiana” in Terra Santa. Bibbia in duomo Posizionata in duomo una Sacra Bibbia con le letture del giorno. Questa Bibbia è dono di don Italo Canciani, sacerdote mottense che celebra ogni giorno in duomo. Scuola di musica Aperte le iscrizioni (lunedì-venerdì dro Battel». Quest’ultimo fece da organizzatore e contatto con la Rai anche nell’occasione precedente. «Infine il 18 maggio con il preside siamo andati a registrare la trasmissione a Milano». Alla fine sono stati i nostri a spuntarla. «Ci siamo preparati bene – continua Valentina –, anche se vedendo la trasmissione non si intuisce molto, a causa del modo in cui erano organizzati i giochi». Questo aspetto infatti ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. «Certi giochi, dove contava più la fortuna che la preparazione, andavano strutturati meglio. Ci siamo anche trovati domande quasi uguali in giochi diversi». Inoltre inspiegabilmente gran parte di queste riguardavano Asolo e dintorni. «In studio poi regnava una certa confusione. Si vedeva che si trattava di un programma sperimentale». Ma vuoi mettere la soddisfazione di partecipare ad un programma televisivo, in ogni caso sopra la media di tutto quello che passa per l’etere? Senza contare che grazie alla vittoria, andata in onda lo scorso 2 giugno alle 17.30 su Rai Due, ogni partecipante si è portato a casa un telefono oltre al gettone di presenza. Andrea Pizzinat dalle 16 alle 19) per corsi estivi di musica organizzati dal centro “Bellini” in via Contarina 49, in collaborazione con l’Amministrazione comunale. La scuola fornisce gli strumenti a chi non li possiede. Prossimi appuntamenti Il prossimo 25 giugno è prevista la cerimonia della “dedicazione” del duomo di San Nicolò, consacrato dal vescovo Pietro Leoni nel giugno del 1672. Domenica 27 alle 9.30 Messa per tutti i devoti della Madonna con i 42 pellegrini della parrocchia in partenza per Lourdes. e L’AZiON Veneziano/Memorie FORANIA DI TORRE Grest 2004, corso per animatori E state è tempo di Grest per molti ragazzi, ma anche per molti educatori della forania di Torre. Sono più di cento, infatti, i giovani dai 15 ai 25 anni impegnati a vario titolo nei Gruppi estate in parrocchia. Ma come prepararli a vivere al meglio il servizio dell’animazione? Per i membri del consiglio per la pastorale giovanile la risposta sta in una parola, “formazione”. Con questo obiettivo è stato pensato e organizzato il primo corso foraniale per animatori dei Grest delle parrocchie di Ceggia, Fossà, Grassaga, Torre di Mosto, Boccafossa, Staffolo e San Giorgio di Livenza: una tre giorni di incontri e di preghiera, dal 26 al 27 giugno alla Casa della dottrina di Ceggia, che alternerà momenti formativi con professionisti a riflessioni sulla parola di Gesù. Si inizia venerdì 25 alle 16 con “Identikit dell’animatore”, uno scambio di proposte sulle tecniche ludiche ed IN BREVE CEGGIA Teatro Martedì 22 giugno alle 21.15 in via XXV Aprile a Ceggia, la compagnia Faber Teater rappresenterà “Emigranti”, spettacolo teatrale e musicale di strada, all’interno del cartellone di eventi della Provincia “Venezia porta d’oriente”. Campeggio parrocchiale per famiglie È ancora possibile prenotarsi al campeggio autogestito per famiglie dell’unità pastorale Ceggia, Grassaga e Fossà, dal 14 al 21 agosto, alla casa per ferie dei salesiani a Pierebech di Forni Avoltri. Per iscrizioni telefono 0421-329137 TORRE DI MOSTO Sagra di Sant’Antonio Ultimo fine settimana per la Sagra di Sant’Antonio di Torre di Mosto: venerdì 18 alle 21 festa della scuola materna parrocchiale, sabato 19 ballo con l’orchestra “Flavio Ricci”; domenica dalle 19.30 dimostrazione di karate e alle 21 spettacolo di danza classica e moderna. Per tutta la festa, stand enogastronomico e mostra mercato delle ciliegie. espressive con gli animatori della cooperativa Alchimia di San Donà di Piave. Si prosegue sabato 26 giugno dalle 9, con una preghiera insieme e un incontro tenuto da don Gianluigi Papa del Seminario di Vittorio Veneto su “Si commosse per loro: l’accoglienza di coloro che mi sono affidati”. Nel pomeriggio Alchimia proporrà “Il gioco, come e quando utilizzarlo e i suoi segreti”. Domenica 27 giugno, infine, giornata al mare alla colonia “Bruno e Paola Mari” di Caorle, con messa e pomeriggio in compagnia, «perché – ha sottolineato don Mirko Dalla Torre, responsabile foraniale per la pastorale giovanile – è importante che anche tra educatori di diverse parrocchie si creino occasioni di incontro e di scambio». Per informazioni telefonare a don Mirko Dalla Torre (338-9000350) e per iscrizioni a suor Emanuela e suor Alessandra di Fossà (0421-320595). Domenica 20 giugno 2004 33 TORRE DI MOSTO SCEGLIE ALDO GIUSEPPE LUCCHESE CEGGIA HA DATO FIDUCIA A MASSIMO BERALDO A È ldo Giuseppe Lucchese, con 1013 voti, è il nuovo sindaco di Torre; risultato all’insegna della continuità con le precedenti amministrazioni di Venerino Tamai. Il neo sindaco nel quinquennio precedente è stato assessore all’istruzione e alla cultura, e la sua lista “Uniti per Torre” si proponeva ai cittadini presentandosi alle elezioni nel segno “del rinnovamento nella continuità”. «Va rafforzata la conferenza dei sindaci del Veneto orientale – ha sottoscritto il neo sindaco nel suo programma elettorale –, va aperto un tavolo istituzionale con i comuni di San Stino, Ceggia, Cessalto e Motta, per giungere alla promozione di iniziative volte allo sviluppo della qualità della vita nella nuova provincia del Veneto orientale, da costituirsi rapidamente». Grande attenzione va posta anche alla tutela di un territorio delicatissimo dal punto di vista idraulico: la piena del Livenza del ’66 non è stata dimenticata. Torre in questi ultimi anni ha aumentato di oltre 600 persone la propria popola- CODOGNÈ / RICORDO DI ANNA MARIA COVRE zione, un aumento perseguito dal sindaco Tamai con una politica di industrializzazione e di urbanizzazione mirate proprio al ripopolamento del vastissimo comune, che è passato dalle 3 mila 780 persone di 12 anni fa alle 4 mila 456 attuali. Quindi servono nuovi servizi sociali: «Un asilo nido è fra i programmi. Il sostegno dell’amministrazione va alla parrocchia, nel rispetto delle diverse istituzioni, per la costruzione dell’oratorio Papa Luciani e per il cinemateatro, per i quali sono già stati accantonati 63 mila euro. Grande attenzione va riservata anche alle attività del Grest di Torre, di Staffolo e di Boccafossa, e anche alla costituenda Pro loco». stato quasi un plebiscito per Massimo Beraldo, il candidato sindaco espressione della maggioranza uscente. Con un 67,12 per cento di preferenze alla sua lista, “Uniti per Ceggia” (Margherita, Ds e Sdi), ha ottenuto una vittoria schiacciante sugli avversari. «Con questo voto – ha commentato a caldo il neosindaco – i cittadini hanno premiato l’operato dell’amministrazione degli ultimi cinque anni, in particolare hanno riconosciuto i meriti del sindaco Rodolfo Viola che io ho accompagnato nella sua esperienza amministrativa e del quale sono pronto a raccogliere l’eredità». «Se confrontiamo il successo eclatante alle comunali con i dati provinciali relativi al centrosinistra – ha continuato Beraldo – appare evidente che i ciliensi hanno espresso non solo un giudizio politico, ma una fiducia nella qualità delle persone, per questo non posso che ringraziare gli elettori per il riconoscimento dimostratoci». In una decina di giorni dovrebbe essere ufficializzata la nuova Giunta e una delle sue prime mosse riguarderà l’at- tuazione dell’accordo di programma per la bretella di collegamento tra il casello di Cessalto e la zona industriale: «Vogliamo affrontare e risolvere fin da subito il problema del traffico che attanaglia Ceggia» ha dichiarato Beraldo. Tra le altre priorità, i servizi alla persona e la promozione delle attività culturali, per dare al paese i “contenuti”, oltre alle strutture (la nuova piazza, le scuole elementari, eccetera): «Sono consapevole che quella dei servizi sarà una sfida a tutti gli effetti per l’amministrazione, viste le risorse limitate che il Governo trasferisce ai Comuni. Ma siamo pronti a risparmiare su altri fronti, pur di garantire una maggiore qualità della vita ai cittadini». SUSEGANA MARENO DI PIAVE PONTE DELLA MUDA DANIELE PERENCIN n. 1.1.1918 - m. 21.6.1988 Passa il tempo, ma non si cancella il ricordo di te e del tuo amore per noi. Tu continui a vivere nel cuore di quanti ti hanno voluto bene. Il Signore ci guidi nella vita, per essere fedeli al suo amore. I tuoi cari MARIA GRAZIA DALL’ARMELLINA n. 8.8.1942 - m. 24.6.1999 Il ricordo, nella preghiera, è il nostro grazie a Dio per averti avuta tra noi. ENRICO CHIARADIA n. 1.8.1925 - m. 20.6.1994 Nel decimo anniversario ti ricordano la moglie, i parenti e gli amici. FOLLINA SACCON PIEVE DI SOLIGO ELIA TOFFOLATI TREVISOL n. 21.1.1915 - m. 22.6.1996 Ti portiamo sempre nel cuore. Tu dal Cielo proteggici e guidaci. Con immutato affetto marito, figli e nipoti. VITTORIO BORTOLOTTO n. 1.12.1910 - m. 24.6.2002 Nel secondo anniversario della tua scomparsa ti ricordiamo con immutato affetto. Moglie, figli e nipoti PIETRO ANTONIO BELLÈ m. 25.6.2002 Nel secondo anniversario della tua scomparsa ti vogliamo ricordare per la tua semplicità e la tua onestà. Con nostalgia, fratello, sorelle, nipoti e parenti tutti. La Messa in suffragio sarà celebrata venerdì 25 giugno alle 18.30 nel duomo di Pieve di Soligo. Aldo Giuseppe Lucchese Massimo Beraldo È sempre vivissimo e grato il ricordo di Anna Maria Covre vedova Moras, persona di grande fede, sempre dedita al prossimo e alle opere di bene. L’esempio della sua vita semplice e buona, intessuta di preghiera quotidiana, Rosario ed Eucarestia, continua ad essere seme reale e fecondo per i familiari e la comunità cristiana, in particolare per i figli don Italo, arciprete di Santa Lucia di Piave, e Giorgio, la nuora Maria Luisa, i nipoti Nicola e Chiara, fratelli e sorelle. Nel primo anniversario ANNA MARIA COVRE della scomparsa, una Messa di suffragio sarà celebrata lunedì 21 giugno, alle 19, nella chiesa nuova di Codognè. CIMETTA / IL RICORDO DI SANTO OMICIUOLO C aro Santo, nella ricorrenza del terzo anniversario della tua scomparsa vogliamo ricordarti, in particolare la tua cara mamma, che il 20 giugno festeggia l’ottantesimo compleanno. Ci tenevi tanto ad essere presente, ma dal Cielo le sarai vicino con un amore trasfigurato. I tuoi cari SANTO OMICIUOLO n. 1.11.1956 - m. 25.8.2001 IL 20 A BARBISANO PROVE PER TUTTI Cai e Maisandre ci fanno innamorare dell’arrampicata F ar provare a tutti l’emozione dell’arrampicata. Questo è l’obiettivo che si prefigge la “Giornata dell’arrampicata”: domenica 20 giugno alla palestra di arrampicata “Giovanni e Massimiliano” di Barbisano. Dalle 14 alle 18 gli istruttori di alpinismo e arrampicata libera della scuola “Le Maisandre” saranno a disposizione di chiunque abbia voglia di cimentarsi nella salita dei 12 metri verticali della struttura (in massima sicurezza). La manifestazione è organizzata dalla sezione “Velio Soldan” del Cai di Pieve in collaborazione D ella serie dove osano le aquile, questa settimana gli appuntamenti della domenica con il Cai e le associazioni degli amici della montagna assumono una veste vertiginosa. A voi scegliere l’altezza più appropriata. I 2.619 m del passo Mulaz sono la quota da raggiungere per partecipare alla gita organizzata nelle Dolomiti orientali dal Cai di Vittorio Veneto, una traversata dal passo Valles (2031 m) alla Val Venegia (2214 m), al cospetto delle Pale di San Martino con 800 m di dislivello in salita 800 m e 900 in discesa. Informazioni: 0438500799. A 2.462 m si erge il Monte Lavinores, all’interno delle Dolomiti d’Ampezzo, meta del Cai Pieve di Soligo. Tra le tappe: rifugio Ra Stua, radura di Ciampo de Crosc, rifugio Fodara Vedla e lago di Fo- con la scuola “Le Maisandre”. L’arrampicata libera rappresenta l’anello di congiunzione tra uno sport e la montagna. Consiste nel superamento di passaggi atletici e impegnativi, con tecniche derivate dall’alpinismo, contando solamente sulle proprie risorse, usando corda e moschettoni non come sistema di progressione, ma come garanzia di sicurezza. Chi pratica questo sport sa bene che esso richiede una giusta miscela di forza, mobilità, equilibrio e concentrazione. Un rapporto strettissimo con il proprio corpo, una competizione forte con se stessi e il raggiungimento di un obiettivo. È anche un atto naturale, arrampicare; un istinto innato in tutti noi, che il più delle volte viene sopito, ma che porta grandi soddisfazioni quando viene assecondato. È molto adatta anche ai giovani, anche ai giovanissimi: durante una precedente manifestazione si sono cimentati nella salita anche piccoli arrampicatori di 4 anni! Di qui la voglia di condividere la nostra passione con chi non ha mai avuto la possibilità di provare quest’emozione. La manifestazione verrà comunque ripetuta, sempre salvo maltempo, nei mercoledì 30 giugno e 7 luglio alla sera dalle 20 alle 22, per dar modo a tutti di provare. Aspettiamo anche coloro che sono già appassionati… per loro comunque, la palestra è aperta già da marzo e lo sarà fino ad ottobre (agosto escluso) ogni martedì e giovedì sera dalle 19 alle 23. Gli organizzatori della “Giornata dell’arrampicata” IN BREVE Bowling: invincibili Tinazzi e Vanzella Monopolio del podio per il Bowling Conegliano alla finale provinciale di doppio svoltasi dall’8 al 10 giugno a Treviso. Nel girone eccellenza, i gialloblù trionfano con Tinazzi e Vanzella al primo posto, Bolzan e Zava al secondo, Tonon e Dal Mas al terzo. La palestra di roccia a Barbisano Nuoto: Furlan, stirpe di campioni Le Furlan di Ponte di Piave si confermano le glorie dell’Hydros Nuoto di Oderzo. Dopo la pluripremiata Giulia, ecco ora alla ribalta la sorella minore Federica: dopo le 5 medaglie ai Campionati nazionali a Imperia, eccola ora convocata in Nazionale, categoria ragazzi, per la Coppa Comen, in Albania dal 25 al 27 giugno. Pallavolo: San Donà supercampione Botti di fine d’anno per il Volley San Donà. Conquista il titolo italiano con la sua formazione under 17, in cui milita la ciliense Marta Agostinetto come schiacciatrice. L’under 19 si è invece classificata al terzo posto nelle finali nazionali organizzate proprio a San Donà. E l’alzatrice titolare della squadra, la torrense Valeria Zanin (nella foto), potrebbe fare il grande salto in A1: è stata richiesta da Forlì. RADUNO DELL’ALPINISMO GIOVANILE “Ragazzi, domenica prossima tutti al rifugio Vazzoler” dara. Dislivello di 1050 m. Informazioni: Paoletti Maurilio, telefono 0438-893442. Si sale a 2.410 m sulla I sentieri per la Posa Puner, su cui pedalerà il gruppo di Liberalabici cima dello Sfornioi Nord con il Cai San Polo, nel corso della traversata da Passo Cibiana (1530 m) al lago di Pontesei (825 m) prevista domenica 20 giugno. Sosta al rifugio casera Bosconero (1.457 m). Informazioni: Adelmo Facen, telefono 0422-855648. Il Cai di Conegliano invita tutti ai 1714 m del “suo” Rifugio Vazzoler, nel gruppo del Civetta, giunto al suo 75º anno di vita. È la meta del raduno intersezionale dell’Alpinismo giovanile: invitati i ragazzi di tutte le sezioni venete, friulane (tra cui il Cai Sacile) e giuliane. Ritrovo per tutti a Capanna Trieste (1.135 m) e dislivello di 580 m. Poi la visita al Giardino botanico alpino, e la pastasciutta offerta dai coneglianesi. Informazioni: Conegliano, www.caiconegliano.it; Sacile, Rosella Chinellato, 0438788088. 1.320 m è la quota del rifugio Posa Puner, destinazione dell’uscita di questa domenica di Liberalabici di Conegliano. Il percorso è di 60 km. Partenza da Conegliano e discesa a Malga Canidi (1279 m) e a Sella di Praderadego (910 m), fino a Valmareno. Informazioni: Antonella 043834810. L’appuntamento con Liberalabici si replica giovedì Lassù in cima salirà il Cai San Polo: è il gruppo degli Sfornioi Nord nelle Dolomiti 24 e domenica 27 giugno per il 17º cicloraduno nazionale “Sulle tracce dei dogi”. Quattro giorni di festa per gli amanti della bici, con escursioni nel Veneziano, sull’Adige, sul Brenta e in Cansiglio. Informazioni e prenotazioni: 041921515, www.fiab-onlus.it. Casera Masons, a quota 1552 m è il punto di approdo del Parco trekking 2004 delle Dolomiti friulane. Si parte alle 8 da Forni di Sotto, in provincia di Udine. Iscrizioni entro saba- to mattina. Informazioni: www.parks.it/parco.dolomiti.friulane. Gambe in spalla anche con la Cooperativa Mazarol delle Dolomiti bellunesi per la visita organizzata ai Brent de l’Art, le fantastiche sculture dell’acqua nella roccia di Sant’Antonio di Tortal. Gita pomeridiana a Nate, Chiesetta S. Isidoro e Busnador. Dislivello di 250 m. Informazioni: telefono 0439-42723. Angela Deganis e L’AZiON Lettere & interventi PACE FARMACI MULTE Cambiamo la bandierà: così com’è viene strumentalizzata Terminologie, “personaggi” e opinioni a confronto... Che disparità: multati davanti all’ospedale, ma invece altri... A me e a molti altri ha dato fastidio vedere come Rifondazione Comunista si è appropriata della bandiera della pace, sventolandola sui propri manifesti, vicino alla falceemartello, e rendendola onnipresente ai propri comizi: l’ho vista al fianco di Che Guevara, che proprio pacifistapacifico non mi sembra. Ma del resto la loro strumentalizzazione è scusabile. La bandiera della pace cosi colorata e ad arcobaleno è esteticamente gradevolissima, si abbina bene ad ogni bandiera... come non farne a meno? E così la pace va a farsi benedire. E nel sentire comune la bandiera arcobaleno diventa "di quelli di sinistra". Eppure una soluzione sarebbe molto semplice e immediata. Facciamo una bella bandiera antiestetica. Facciamola viola con la scritta pace in marrone. E vedrete che nessun partito la metterà più sui loghi... Lettera Firmata Se questo servisse a sottrarre la pace ad usi strumentali, potrebbe essere un’idea... S ono un medico di medicina generale convenzionato con il S.S.N. ed esercito la professione nel comune di Conegliano da circa 25 anni. Stamani ho avuto l’occasione di leggere l’articolo pubblicato a pagina 2 del n° 25 del settimanale datato 13 giugno 2004 . Sono rimasto allibito dai toni usati dal “giornalista” che ho il piacere di non conoscere ma al quale vorrei semplicemente chiedere ove ha trovato il termine “abusatori”: oltre, evidentemente, a non conoscere il problema farmaci, in quale dizionario della lingua italiana, di grazia, ha rinvenuto un siffatto termine? Mi meraviglio moltissimo che un giornale della Diocesi di Vittorio Veneto si serva di simili personaggi. Alberto Chies - Conegliano Il termine si trova, per es. in "GABRIELLI, Grande Dizionario illustrato della lingua italiana, pag. 23". Per quanto riguarda il contenuto si tratta di opinioni di farmacisti e non del giornalista. Sarebbe stato interessante che lei avesse espresso anche la sua su questo problema e non limitarsi a deprecare “certi personaggi” e cavillare sui termini. Ad ogni modo siamo sempre disponibile a pubblicare il suo punto di vista. S ono Ennio Molere di Pieve di Soligo e voglio farvi conoscere un fatto successomi il 26 maggio scorso a Conegliano. Dovevo presentarmi ad una visita oculistica in ospedale alle 11.30. Il parcheggio era strapieno e con difficoltà ho trovato da parcheggiare in via Brigata Bisagno, dietro l’ex caserma. Al mio ritorno, verso le 12, con mia sorpresa ho trovato il foglio rosa dei vigili urbani con multa di 33,60 euro. Il giorno dopo mi recai al comando per pagare. Il motivo della multa era che c’era un segnale di divieto di sosta. Ho spiegato le mie ragioni e la sorpresa per il fatto che c’erano circa altre 20 vetture. Mi meravigliai del divieto perché la strada è larga e le auto non danno fastidio. Nell’uficio mi risero in faccia, al che io reagii e mi risposero che se c’era il segnale c’era per qualcosa e che sul posto rilevano ogni giorno tante multe. Il che, penso, per l’amministrazione comunale sia un introito, se pur modesto (per una macchina 33,60 euro di multa al giorno fanno 12.096 l’anno) che viene preso a pensionati al minimo come me, che ogni tanto vanno a fare del- le visite. Il discorso è questo: dopo il colloquio con i vigili ho preso la mia 500 e andai a vedere se quella mattina avevano fatto altre multe in quel posto. Niente, zero. Però ritornando da Piazza San Martino per andare in centro ho dovuto girare a destra in Piazza 4 Novembre; ebbene, lì la strada è molto stretta e ci sono macchine parcheggiate che la ostruiscono, anche in seconda fila. Dentro il bar all’angolo c’erano i belli della Conegliano bene che se ne facevano beffe. La morale è questa: all’ospedale c’è chi deve recarsi per necessità e prende la multa, che non è poco per chi ha la minima di pensione come me, di là che la via dovrebbe essere sgombrata, niente, perché c’è chi deve stare comodo. Spero che qualcuno rimedi alla cosa, che è molto vergognosa, o almeno risponda alla mia lettera. Lo so che non la pubblicherete, non importa, grazie lo stesso. (E.M.) SITI WEB Quello di Farra di Soligo è di semplici cittadini, non del Comune I n riferimento al bell’articolo da voi pubblicato nel numero 22 del 23 maggio sui siti parrocchiali, desideriamo fare alcune precisazioni: Domenica 20 giugno 2004 35 interventi HANNO VENDUTO PALAZZO CESANA, CHE PERDITA! H o saputo che il palazzo Cesana di via Cosmo, di Vittorio Veneto, è stato venduto. Da tempo circolava la notizia, ora c’è la certezza. È un duro colpo nel ricordo della donatrice, la contessa Cesana. Pur essendo io giovane intorno agli anni Cinquanta, la ricordo quando lungo il marciapiede di via Cosmo si avviava al duomo, o per via Caroli, la stradina dietro, privata, che portava ugualmente alla chiesa. Era alta, camminava lentamente, sempre qualcuno la fermava per strada, sempre qualcuno suonava alla porta di casa per chiedere un aiuto e non ritornava mai indietro a mani vuote. La sua casa, il luogo in cui è vissuta, i suoi mobili, la dimora lasciata ai cittadini, tutto è stato venduto. È un duro colpo per quanti hanno sperato di farvi fiorire un centro di cultura e di vitale attivo incontro per anziani e non, nel nome e nello spirito propri della donatrice. I lasciti di questo genere non dovrebbero mai andare perduti. È un duro colpo per quanti hanno lottato per salvare questo patrimonio, patrimonio fatto di beni e di memorie; non ho parole per il nipote ancor vivo. È una resa, la mia, durissima, non sono stata capace di fare di più. Marilena Perin - il sito “farradisoligo.com”, pur presentando ampiamente il territorio del comune sotto gli aspetti storici e paesaggistici e offrendo servizi di pubblica utilità (orari di farmacie, mezzi pubblici, locali dove poter mangiare e/o dormire...), è frutto dell’iniziativa di semplici cittadini che amano il loro territorio e non dell’Amministrazione comunale; - nella logica di chi ha ideato il sito vi è anche quella di dare voce alla vita sociale del territorio. In questo contesto si inserisce lo spazio dedi- cato alle associazioni e alle parrocchie del Comune. La parrocchia di Col San Martino ha deciso di utilizzare questa opportunità e autonomamente, e con puntualità, aggiorna il suo spazio; - per quanto riguarda le parrocchie di Farra di Soligo e Soligo, nel sito sono riportati solo gli orari delle messe e qualche altra informazione di carattere generale, ma non è il sito delle rispettive parrocchie. Lo staf f del sito “farradisoligo.com”