Mozione a sostegno dei diritti umani dei cittadini saharawi nel
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Mozione a sostegno dei diritti umani dei cittadini saharawi nel
L’Estensore Maurizio Polvanesi CONSIGLIO DI QUARTIERE 2 La P.O. Rossano Chiarantini Sindaco Vice Sindaco e Assessore allo Sviluppo Economico e Sport Assessore politiche del territorio Assessore ambiente Assessore educazione Assessore all’Istruzione Assessore Bilancio, Patrimonio,casa Assessore Università,ricerca, politiche giovanili,turismo fondi europei Assessore infrastrutture e grandi opere,manutenzione e decoro e trasporto pubblico Assessore welfare,politiche lavoro,personale e cooperazione internazionale Segreteria Quartiere 2 Il Presidente Gianluca Paolucci Si esprime parere favorevole in ordine alla regolarita’ tecnica ex art.49 d.lgs. 267/2000. Il Dirigente Servizio Quartiere 2 – Campo di Marte DELIBERAZIONE N°20003 DEL 24.4.2013 OGGETTO: Mozione a sostegno dei diritti umani dei cittadini sharawi nel Sahara Occidentale occupata dal Marocco. L’adunanza ha luogo presso il Centro Civico – P.zza Alberti 1/a. Presiede la Seduta: il Presidente Gianluca Paolucci Ha funzioni di Segretario: Rossano Chiarantini Fungono da scrutatori i Consiglieri Sig.ri:ARMENTANO – COLANGELO - SIRELLO Punto n. 4 dell’Ordine del Giorno per il quale esiste il presente schema di deliberazione. Al momento della votazione risultano presenti i Consiglieri: ARMENTANO -BALDASSARI – CALI’ – CERCHIAI – COLANGELO – DI LEO – NANNELLI – PAOLUCCI – PARRINI – PERICOLI – POMA – SBOLCI – SIRELLO – TURIS – ZECCHI. Risultano assenti i Consiglieri Sig.ri: ACCIAI – BAMBAGIONI – BELLESI – BRACCALONI DRAGHI -GHELLI – RICCI – TODARO . IL CONSIGLIO Ricordato che il Sahara Occidentale, ex colonia spagnola fu invaso ed occupato dal Marocco nel 1975 con la cosiddetta "marcia verde";che parte della popolazione fu costretta a fuggire verso l'Algeria dove vive, da allora, in campi di rifugiati e che un'altra parte della popolazione invece fu costretta a rimanere nel Sahara Occidentale subendo l'occupazione del Regno del Marocco; ricordato che nel novembre 2010 nel Sahara Occidentale, occupato dal Marocco, alcune migliaia di cittadini saharawi si accamparono a 12 chilometri dalla capitale El Aaiun, per protestare in modo spontaneo contro le violazioni dei diritti umani perpetrati dai marocchini nelle zone occupate del Sahara Occidentale e per rivendicare il rispetto dei più elementari diritti umani che, nel Sahara Occidentale, venivano quotidianamente disattesi dalle autorità marocchine;che il campo fu immediatamente circondato e assediato dalle truppe marocchine che,all'alba dell'8 novembre 2010 , smantellarono e sgomberarono con inaudita violenza l'accampamento di Gdeim Izik; che negli scontri seguiti all'intervento vi furono diverse vittime. il numero complessivo delle quali, così come dei feriti e dei fermati, non è stato possibile accertare; preso atto che a seguito della protesta di Gdeim lzik il Governo del Marocco arrestò alcuni cittadini saharawi, accusandoli di aver costituito un gruppo armato, aver usato violenza ed ucciso alcuni agenti marocchini, accuse mai supportate da prove; che i cittadini saharawi arrestati, semplici civili, per la maggior parte attivisti dei diritti umani, hanno scontato oltre due anni di detenzione preventiva, fino al processo più volte rinviato e poi conclusosi con la sentenza del 17 febbraio 2013, emessa da un tribunale militare anziché da un tribunale civile; considerato che le sentenze più dure,che vanno dai 20 anni al carcere a vita per 23 dei 25 saharawi, hanno colpito soprattutto coloro che le organizzazioni locali saharawi identificano come impegnati nella difesa dei diritti umani; Preso atto dell’unanime giudizio espresso sulla vicenda e sulla questione della violazione dei diritti umani da parte del Marocco nei confronti di cittadini saharawi del Sahara Occidentale occupato, dagli Organismi Internazionali e dalle numerose Fondazioni ed Associazioni che operano nel campo del rispetto dei diritti umani; Preoccupato ancor più perché la sentenza emessa dal tribunale militare rappresenta un chiaro tentativo del Marocco di minare le rivendicazioni di libertà e di autodeterminazione del popolo saharawi e rischia di compromettere l’intero processo di pace che le Nazioni Unite stanno faticosamente e lentamente portando avanti per ristabilire la pace e la giustizia nel Sahara Occidentale, considerate anche analoghe prese di posizione espresse da Comuni e Province della Regione Toscana, DELIBERA Di esprimere la propria condanna per la repressione perpetrata dal Regno del Marocco nel confronti dei cittadini saharawi, e la propria preoccupazione per la sorte dei cittadini saharawi che si trovano nei territori del Sahara Occidentale occupati dal Regno del Marocco: ~ INVITA IL SINDACO ED IL CONSIGLIO COMUNALE A farsi interprete,presso tutte le Autorità Competenti ( Presidenza del Consiglio dei Ministri,Presidente del Parlamento Europeo, Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite),per il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani del popolo Saharawi nel Sahara Occidentale e per trovare una urgente e definitiva soluzione al conflitto nel Sahara Occidentale che vada in direzione della giustizia e dell'affermazione del diritto all’autodeterminazione del Popolo Saharawi. Posto in approvazione il provvedimento ha il seguente esito: Presenti 15 consiglieri, votanti 9 astenuti 6 :Baldassari,Cerchiai,Di Leo,Poma, Sirello Turis Voti favorevoli: 9 ARMENTANO – CALI’ – COLANGELO – NANNELLI – PAOLUCCI – PARRINI – PERICOLI – SBOLCI – ZECCHI. Voti contrari : nessuno Il Consiglio approva. Il segretario Rossano Chiarantini Il presidente Gianluca Paolucci