Gli atteggiamenti (cenni)
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Gli atteggiamenti (cenni)
Processo di operazionalizzazione CONCETTO INDICATORE Età domanda: “Quanti anni ha?” Orientamento religioso domanda: “Quale è la sua religione di appartenenza?” Esposizione ai mass media domande: “Con quale frequenza legge quotidiani?”; “Con quale frequenza guarda programmi televisivi?” Problema: come rilevare caratteristiche ad alto livello di astrazione? Nel processo di operazionalizzazione è relativamente semplice costruire strumenti adatti a rilevare caratteristiche direttamente osservabili o chiaramente individuabili (es: sesso, età, titolo di studio, luogo di residenza, orientamento religioso, esposizione ai mass media, ecc.). Difficile è rilevare caratteristiche degli intervistati più astratte, non direttamente osservabili, spesso poco chiare agli stessi intervistati (autoritarismo, altruismo, devianza, pregiudizio etnico, intelligenza, ecc.) Gli atteggiamenti • Definizione non univoca. • Giudizio più o meno duraturo - sia esso positivo o negativo riguardo a persone, oggetti e idee • Oggetto: oggetti concreti (ad es. cibo, sigarette, alcool, etc.) oggetti astratti (ad es. femminismo, ambientalismo, etc.) oggetti inanimati (ad es. social network.) persone (ad es., docente, Bush, se stessi, etc.) gruppi (ad es. partiti, politici, categorie professionali, gruppi etnici) Gli atteggiamenti è l'orientamento psicologico complessivo espresso in termini di valutazione (positiva o negativa) relativo a un concetto e caratterizzato da una certa durata. Atteggiamento: Il modello a tre componenti L’atteggiamento è una combinazione di 3 reazioni nei confronti di un determinato oggetto (Rosenberg e Hovland, 1960) Provocato dalla proprietà degli stimoli e responsabile delle 3 classi di risposte L’atteggiamento come stato interno inferito, dove le risposte valutative sono suddivise in tre classi: Inferito Osservabile Osservabile Risposte cognitive Stimoli che denotano l’atteggiamento L’atteggiamento Risposte affettive Risposte comportamentali Items di cui si compongono le scale Risposte agli stimoli/ Items COME SI MISURANO GLI ATTEGGIAMENTI Le scale permettono di misurare: La natura e l’intensità delle opinioni La frequenza dei comportamenti Prime scale Thurstone e Chave (1929) e Guttman (1941) La costruzione di queste scale prevedeva la presenza di giudici: • • Per valutare gli item da includere o meno nella scala Per il calcolo scalare di ogni item Queste scale richiedevano un lungo e dispendioso lavoro di preparazione così si passò alla scala Likert e al differenziale semantico Thurston (1928) Equal Appearing Intervals Likert (1932) Scale auto – ancoranti (es. scala Cantril; anni ‘60) Differenziale semantico (Osgood, Suci e Tanenbaum, 1957) -Differenti livelli di autonomia semantica - Differenti livelli di misurazione (tipi di variabili prodotte dalle scale e differenti operazioni statistiche) -Livello di difficoltà nella costruzione -Livello di difficoltà nella fase di risposta (intervistato) -Livello di difficoltà nell’interpretazione (ricercatore) -Differenti tipi di distorsioni (curvilinerarità; acquiescenza; reazione all’oggetto) La tecnica delle scale Dall’inglese “scaling”, viene utilizzata in sociologia per misurare gli atteggiamenti. Scala = insieme coerente di elementi (items) che sono da considerare indicatori di un concetto più generale Elemento = singolo componente (affermazione, domanda, risposta ad un test) Tecniche di scaling: CARATTERISTICHE GENERALI 1) Le tecniche di scaling si adottano per rilevare proprietà continue, come opinioni, atteggiamenti o valori, per le quali non disponiamo di unità di misura 2) Ogni tecnica presuppone il coinvolgimento del soggetto nella determinazione del punteggio del suo stato sulla proprietà 3) Le tecniche di scaling si fondano su un’interpretazione unidimensionale della proprietà da rilevare 4) Ciascuna tecnica si distingue per la forma dello schema di alternative di risposta (picchetti) 5) Una serie di domande somministrate con lo stesso schema rappresenta una batteria 6) L’insieme delle possibili alternative di risposta ad una singola domanda costituisce una classificazione e i valori attribuiti ad ogni classe costituisce una scala 7) Le tecniche di scaling possono produrre variabili categoriali o quasi-cardinali Autonomia semantica delle risposte 1) DOMANDE CON RISPOSTE SEMANTICAMENTE AUTONOME Esempio: Una coppia può gestire i propri soldi in modi diversi. Può indicarmi quale dei seguenti modi è il più simile a quello in uso presso la sua famiglia: a) il marito si tiene il suo stipendio e la moglie gli chiede i soldi quando ce n’è bisogno b) Il marito si tiene il suo stipendio, ma dà alla moglie una somma regolare di denaro per le spese di casa c) Il marito versa il proprio stipendio in un conto comune dal quale entrambi i coniugi prelevano i soldi ogni volta che ne hanno bisogno d) Altro (specificare) …………………………………………… Autonomia semantica delle risposte 2) DOMANDE CON PARZIALE AUTONOMIA SEMANTICA Esempio: Lei si interessa di politica? 1) Molto 2) Abbastanza 3) Poco 4) Per niente 3) DOMANDE SENZA AUTONOMIA SEMANTICA Esempio: Qual è la sua collocazione politica lungo il seguente continuum? sinistra │__│__│__│__│__│__│__│__│__│__│destra 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Scala di tipo Likert Strumento utilizzato nelle indagini con questionario e in generale nelle grandi survey, per misurare gli atteggiamenti: si compone di una serie di frasi poste in sequenza, per ognuna delle quali si chiede all’intervistato di esprimere il proprio grado di accordo o disaccordo le frasi (o items) sono affermazioni che esprimono favore o sfavore nei confronti dell’oggetto in indagine vengono ideate dal gruppo di ricerca in base alla teoria disponibile sull’argomento, ricerche precedenti, pre-test e buon senso riconducono alle dimensioni del concetto da indagare precedentemente individuate dal gruppo di ricerca La scala Likert Scala Likert (Likert, 1932): è costituita da item (affermazioni favorevoli o sfavorevoli) che coprono gli aspetti rilevanti nell’area semantica dell’oggetto studiato i soggetti devono indicare su una scala di risposta il grado di accordo o disaccordo con le affermazioni Consente di effettuare operazioni statistiche come l’aggregazione delle risposte sullo stesso oggetto, il calcolo della media Ulteriore esempio di scala Likert Esempio di summated rating scale Accorgimenti nella formulazione delle proposizioni, che devono essere: Semplici e chiare Lineari dal punto di vista sintattico-grammaticale (no doppie negazioni) Contenenti una sola asserzione Che si riferiscano ad atteggiamenti in essere e non passati Dotati di senso per tutti gli intervistati A polarità alternata Senza ambiguità Scelta dei gradienti: •Numero dei gradienti •Il gradiente medio •Parziale autonomia semantica dei gradienti Chiusure della scala likert A 5 gradienti Completamente Abbastanza/piuttosto d’accordo d’accordo Sono pienamente d’accordo Sono d’accordo Incerto Abbastanza/piuttosto in disaccordo Non so decidermi Non sono d’accordo Completamente in disaccordo Non sono affatto d’accordo A 7 gradienti Completamente d’accordo Molto d’accordo Abbastanza/ Un po’ piuttosto d’accordo d’accordo D’accordo Parzialmente d’accordo Incerto Incerto Un po’ in disaccordo Abbastanza/ Completamente piuttosto in in disaccordo disaccordo Parzialmente contrario Contrario Fortemente contrario A 6 gradienti Del tutto d’accordo Prevalentemente Parzialmente d’accordo d’accordo Parzialmente Prevalentemente Del tutto in in in disaccordo disaccordo disaccordo Possibili distorsioni in fase di compilazione Curvilinearità (quando una proposizione riceve lo stesso giudizio da intervistati collocati su poli opposti del continuum – proposizioni ambigue) Response set (tendenza e rispondere in maniera meccanica) Acquiescenza (tendenza a dirsi sempre d’accordo) Reazione all’oggetto (l’intervistato reagisce ad un solo oggetto cognitivo della frase e non al significato complessivo della stessa) Cenni di trattamento e analisi Per le scale likert si può procedere: •Analizzando singolarmente l’andamento di ogni items (calcolando per ognuno Media e Deviazione standard) • Sintetizzando l’informazione contenuta in tutta la scala attraverso operazioni di somma (si sommano i punteggi registrati su tutti gli items) o attraverso operazioni di analisi multivariata NB: Preliminare al calcolo è la conversione dei punteggi verso un’unica direzione (se si vuole rilevare un atteggiamento negativo, occorre invertire i punteggi delle frasi che esprimono opinioni positive) Scale autoancoranti Differenziale semantico Bibliografia base di riferimento Cannavò L., 2003, Oltre Thustone e Likert. La valutazione di atteggiamenti e motivazioni con la tecnica TLL, Roma, Euroma Cipollini R. (a cura di), 2007, Stranieri nella metropoli. Rappresentazione sociale dello straniero e ideologia del pregiudizio a Roma, “Sociologia e ricerca sociale”, n.83, Roma, Franco Angeli Corbetta P., 2004, Metodologia e tecniche della Ricerca sociale, Bologna, il Mulino. Frudà L., 1989, Le scale di atteggiamento nella ricerca sociale, Roma, Euroma Marradi A, Gasperoni G. (a cura di), 2002, Costruire il dato 3. Le scale Likert, Milano, Franco Angeli Pitrone M.C., 2007, La valutazione scalare degli atteggiamenti e delle opinioni, in Cannavò L., Frudà L., 2007, Ricerca sociale. Dal progetto dell’indagine alla costruzione degli indici, Roma, Carocci.