Ecco l`Italia del terzo milennio

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Ecco l`Italia del terzo milennio
Cultura e spettacoli
De Gregori: al via le prevendite
James Blunt a Mantova
Il cantante e musicista inglese James Blunt
sarà stasera con il suo spettacolo a Palazzo Te,
per la rassegna estiva Mantova Live. Suonerà,
durante lo show, piano e chitarra acustica.
Sono partite ieri, nei
neogozi di dischi di Piacenza e Parma, le prevendite per il concerto
che Francesco De Gregori terrà al Fillmore di
Cortemaggiore il 7 ottobre, organizzato da Caos
e Arci Parma.
Collezione civica: nuove opere
Nuove importanti acquisizioni aricchiranno
la Collezione Civica
d’Arte di Sella di Lodrignano, frazione del Comune di Neviano degli
Arduini. L’inaugurazione delle opere è oggi
alle 17.
LIBERTÀ
Sabato 23 luglio 2011
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Vasco Rossi: una costola rotta
«Ecco spiegato il dolore
che durante il tour ha afflitto Vasco: si tratta di una costola rotta». Sul sito
ufficiale del rocker è
comparsa la spiegazione
dei dolori che lo hanno
costretto al ricovero in
una clinica di Bologna.
«Ecco l’Italia del terzo milennio»
Bobbio Film
Festival 2011
Intervista a Claudio Bisio, che apre stasera con “Benvenuti al Sud”
di MAURO MOLINAROLI
laudio Bisio in questi
giorni caldi è impegnato a Lodi sul set di Benvenuti al Nord, nuovo film
di Luca Miniero che, come
da manuale, segue il blockbuster Benvenuti al Sud,
con Bisio, Alessandro Siani,
Valentina Lodovini e gli altri, con Paolo Rossi come
new entry. Giorni infuocati,
gonfi di lavoro tra un set e
l’altro. Nonostante ciò questo splendido cinquantenne
(come egli stesso ama definirsi parafrasando parzialmente Nanni Moretti) sarà il
super-ospite (insieme a Miniero) questa sera all’apertura in grande stile del Bobbio Film Festival diretto da
Marco Bellocchio.
Benvenuti al Sud, il film
che inaugurerà il festival è
ormai un cult della cinematografia italiana, consacra la
commedia e fotografa il nostro costume.
«Beh, bisogna ammettere
che abbiamo avuto un promotore d’eccezione: Umberto Bossi non l’avrebbe
mai immaginato, ma con la
sua sparata sui romani ha
assicurato una pubblicità
incredibile al nostro film, rimarcando proprio quelle
differenze tra Nord e Sud
che già avevano decretato il
successo della fortunatissima commedia Giù al Nord,
di Danny Boon. Se 20 milioni di francesi sono andati al
cinema seguendo l’onda dei
luoghi comuni che separano regioni settentrionali e
meridionali del Paese, figuriamoci cosa poteva accadere in Italia, lungo l’asse Milano-Napoli. Dove le carte
vincenti della pellicola hanno superato, però, ogni previsione: la leggerezza, l’ironia, la capacità di valorizzare la diversità restando sul
filo della commedia. E così i
terroni sono rimasti terroni,
i nordici nordici, a suon di
gag sui cliché Nord-Sud, tra
mozzarelle di bufala e confraternite del gorgonzola».
Ed ora il sequel, “Benvenuti al Nord” con la stessa
troupe e tanta attesa da
parte del pubblico.
A sinistra una scena
del film “Benvenuti
al Sud”che questa
sera apre il Bobbio
Film Festival 2011.
Accanto al titolo il
direttore del
festival Marco
Bellocchio
C
«Forse, a questo punto dovremmo inserire Bossi tra i
ringraziamenti nei titoli di
coda, perché ancora una
volta torna a parlare di secessionismo rendendo attuale il tema di un Paese diviso in due: un argomento
che da sempre nutre la lette-
ratura, il cabaret, il teatro. E
anche il grande schermo:
basti pensare a Totò e alla
scena-icona in cui lui e Peppino arrivano in piazza
Duomo a Milano con pelliccia e colbacco. Uno sketch
cui Luca Miniero renderà omaggio nel trailer del film,
coi ghisa e le richieste in
francese
maccheronico.
Forse è proprio nel nostro
Dna cinematografico, questo gioco delle parti tra
mondi diversi e contrapposti, alla ricerca però di un’unità, di un punto di condivisione. Neppure ce ne rende-
vamo conto, girando, ma è
anche così che mi spiego il
successo di Benvenuti al
Sud, che ha battuto ogni record di incasso pur non avendo molti mezzi a disposizione».
Coi suoi film lei rappresenta l’italiano del terzo
millennio, coi suoi tic, le
sue manie, i suoi difetti ma
anche i pregi. Un po’ cialtrone e un po’ sentimentale. Ha raccolto il testimone
dei padri della commedia
all’italiana…
«Non so se questo sia vero,
di fatto però la commedia
all’italiana ha affrontato con
leggerezza e con sarcasmo i
nostri difetti e le nostre manie. Sordi, Gassman e Tognazzi sono inavvicinabili.
Da parte mia ho fatto spesso scelte di campo. Ho cercato film che potessero rappresentare qualcosa. Film
come Amore, bugie e calcetto
e Si può fare, oppure Ex, per
il quale ho ricevuto la candidatura al David di Donatello e al Nastro d’Argento
come miglior attore non
protagonista, I mostri oggi,
lo stesso Benvenuti al Sud,
«Ed adesso giriamo il sequel nel Nord»
Ciak a Lodi per il regista Miniero, che ne parlerà insieme all’attore e a Bellocchio
uca Miniero, il regista di
Benvenuti al Sud è oggi una miniera d’oro. Quel film
gli ha aperto porte e finestre.
Non accadeva da anni che un
lungometraggio tutto italiano
sorprendesse tanto. E’ accaduto
recentemente solo a Checco
Zalone.
Oggi Miniero è in pieno fervore creativo. Sostiene che i 30
milioni di Benvenuti al Sud «sono un risultato irripetibile». Mai
dire mai. La novità di Benvenuti al Nord (nelle sale a gennaio)
è Paolo Rossi come tagliatore di
teste che crea non pochi problemi a Claudio Bisio e ad Alessandro Siani. Dal remake (Giù
al Nord) al sequel, la storia
mantiene la sua semplicità:
«Prendiamo il via dal mare di
Castellabate e il film finisce con
L
una festa di alpini sul Monte
Rosa. Per la scena a Castellabate dovremo spostare le riprese a
settembre perché, dopo aver girato il primo film, quel paesino
a sud di Salerno ha avuto un incremento turistico enorme
straordinario». In Benvenuti al
Nord la Lega non c’è proprio:
«Ci si limita a raccontare la paura di Siani verso la Lega secessionista: al casello di Meleganno, il protagonista d’istinto dà il
passaporto». Ci sarà un cambiamento urbano: «Lo skyline dei
grattacieli e le latterie della periferia che conserva i sapori antichi di una Milano d’antan in
cui abbiamo girato alcune scene».
Se Bisio era sceso al Sud, ora è
Siani a salire suo malgrado al
Nord; se Claudio si presentò nel
Il regista Luca Miniero
Cilento col giubbotto antiproiettile, Alessandro porta il
giubbotto munito di fendinebbia lampeggianti: «Dal supera-
mento dei pregiudizi siamo
passati all’idea che insieme si
vince. Il conflitto Nord-Sud nasce da una convivenza forzata a
cui i due sono costretti, dopo
che vanno entrambi in crisi
sentimentale». Bisio torna a lavorare al Nord, alle Poste ha fatto carriera, per farsi perdonare è
diventato un’altra persona, non
è più il furbo mandato per punizione nella piccola filiale in
Campania, ora non pensa che
alla carriera e perciò verrà abbandonato dalla moglie Anna
Finocchiaro. Tanto è responsabile Bisio, quanto è irresponsabile Siani, e la storia con Valentina Lodovini finirà. «L’uno impara dall’altro attraverso i difetti, la morale è nella collaborazione reciproca». Com’è il Nord
visto dal Sud? Bisio chiederà a
Metti un “Viaggio a Veleia” in un documentario
Q
La realizzazione
Nei corsi di formazione
diretti da Pedrazzini e
Pier Giorgio Bellocchio
propone di formare i partecipanti sulla documentazione e
promozione delle aree archeologiche e degli eventi culturali
ad esse collegati attraverso il
linguaggio cinematografico, offrendo loro strumenti e compe-
tenze tali da consentirgli di operare in un campo innovativo
che gode di ottime prospettive
di sviluppo». L’iniziativa è sostenuta dalla Provincia di Piacenza, dal Comune di Lugagnano e dall’associazione Pro Veleia. Grazie alla Soprintendenza
per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna che ha autorizzato le riprese nella suggestiva
area archeologica di Veleia, 17
giovani ragazzi (Pietro Palazzo,
Rachele Arcidiacono, Gabriella
Cosmo, Krizia Capuana, Simo-
na Barone, Leandro Genovese,
Salvatore Pellegrino, Marco
Sauro, Simona Mazzeo, Gemma Margherita Randazzo, Raffaello Durso, Giulio Cangiano,
Francesco Vitaliti, Andrea Cattano, Francesco Amodeo, Antonio Oliviero, Pietro Leone) hanno potuto sperimentare sul
campo strumenti e tecniche del
mestiere, realizzando un vero e
proprio documentario. Si tratta
di un’anteprima con un confronto tra i giovani del corso di
critica e i ragazzi che hanno
Siani: come ti trovi a Milano? La
risposta è: così così. E Bisio: anche i milanesi odiano questa
città. Poi tutti ci vengono. Il regista sostiene che la commedia
deve fare un salto di qualità: «Ci
siamo spogliati dalle ideologie,
ma dobbiamo tornare a graffiare come facevano i grandi maestri Risi e Monicelli».
Su Benvenuti al Sud, il film
che gli ha cambiato la vita: «C’erano i timori del confronto col
film francese, la difficoltà di rileggerlo come un remake. Ci
siamo rifatti con il David vinto
dalla Lodovini e con gli incassi
al botteghino».
Grazie alle sue commedie
grottesche che suscitano una risata sarcastica, negli ultimi anni Luca Miniero ha conquistato
anche il pubblico giovane: «Una
grande gioia fare del buon cinema, anche se Zalone ha una
marcia in più e Virzì è il più poetico». E Bellocchio il grande
maestro.
Ma. Mol.
Pier Giorgio Bellocchio e
Paola Pedrazzini,ideatori
dell’iniziativa su Veleia e i siti
archeologici
La proiezione oggi al cinema “Le Grazie” nell’ambito degli eventi speciali
uesta sera, alle 18, al cinema “Le Grazie”, anteprima del Bobbio Film
Festival con il filmato Viaggio a
Veleia, realizzato nell’ambito di
“Hic@Nunc-post produzioni di
passato remoto”, il corso di alta
formazione in video-documentari di siti archeologici diretto e
ideato da Pier Giorgio Bellocchio e Paola Pedrazzini e condotto da Salvo Cuccia e Eleonora Cordaro e organizzato dalla
società Promuovitalia. «Il corso
- spiegano gli organizzatori - si
ma anche Maschi contro
femmine e Femmine contro
maschi, esprimono con leggerezza e garbo l’Italia del
Terzo millennio».
C’è stata anche l’esperienza con Gabriele Salvatores, un trampolino di
lancio, non trova?
«Con una metafora calcistica, direi che ho giocato
nella squadra vincente di
Salvatores che ha ottenuto
l’Oscar con Mediterraneo, e
mi sono riproposto poi in
un duetto interpretativo con
Diego Abatantuono in Puerto Escondido, e ho preso
parte anche al secondo film
di Salvatores, Kamikazen ultima notte a Milano. Ciò
detto, quel periodo mi ha
dato grandi soddisfazioni,
ma ho avuto anche un periodo lontano dal cinema.
Ho riempito i miei vuoti con
teatro e tivù, è vero, ma il
grande schermo è altra cosa. I miei primi quarant’anni li ho vissuto più sul palco
che dietro la macchina da
presa. Oggi il vento è cambiato. Non ho alcuna vergogna a definirmi uno splendido cinquantenne».
realizzato il video, la cui presentazione ufficiale avverrà in autunno.
Fervono nel frattempo i pre-
parativi per la prima proiezione in cartellone: il film Benvenuti al Sud di Luca Miniero, cui
seguirà il dibattito con regista.
A tal proposito l’assessore alla
Cultura del Comune di Bobbio,
Roberto Pasquali, ricorda che
sarà possibile acquistare o prenotare i biglietti per assistere alla proiezione a partire dalle 19
di questa sera, direttamente
presso i chiostri di San Colombano per favorire un afflusso
ordinato, considerata la presenza di un folto pubblico.