Rapporto sullo stato di avanzamento dei lavori (anno 2005)

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Rapporto sullo stato di avanzamento dei lavori (anno 2005)
COMUNE DI TARQUINIA
Provincia di Viterbo
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Progetto Life – Natura 02NAT/IT/8523 denominato
“Recupero ambientale della Riserva Naturale Salina di Tarquinia”
Rapporto al 20 dicembre 2005
In riferimento alla nota di codesta Commissione n. 24194 del 22.11.2005 e di seguito alle precedenti lettere
inviate da questo Comune ed in particolare alle note prot. 25947 del 28.10.2005 e prot. n. 2648 del 31.01.2005 e successive
lettere di integrazione, si rammenta che per una serie di avvenimenti e concause di natura tecnica, amministrativa e
scientifica intervenuti nel periodo intercorrenti tra la data di presentazione della proposta alla Commissione Europea
per la richiesta di finanziamento e la elaborazione del progetto esecutivo, quest’ultimo ( si fa riferimento al progetto
approvato con delibera di Giunta n. 428 del 17.11.2003) presentava una diversa articolazione di alcune delle azioni
“C”rispetto a quanto riportato nel formulario di candidatura.
Da qui la necessità e soprattutto la volontà di questo Ente, in qualità di beneficiario del finanziamento, e dell’Università
degli Studi della Tuscia di Viterbo , in qualità di partner, di predisporre una variante al progetto esecutivo già approvato
al fine .di riavvicinare le singole azioni ai contenuti del progetto iniziale (sia in termini di metri cubi di sedimento asportato, sia in termini
di superficie e di numero di vasche parzialmente interrate da ripristinare ),
senza tuttavia compromettere in alcun modo l’obiettivo principale
del progetto Life Natura e soprattutto privilegiando quelle azioni dalle quali ci si attendevano i maggiori effetti benefici
ai fini della conservazione e del recupero ambientale dell’habitat prioritario “lagune costiere”.
Il tutto anche nel pieno rispetto della raccomandazione ricevuta da codesta Commissione con la nota protocollo n.
512546 del 09.08.2004 nella quale veniva rimarcata la necessità di
assicurare “”la piena coerenza”” tra quanto
inizialmente proposto ed il progetto esecutivo.
In particolare si rammenta che il nucleo fondamentale delle variazioni che si proponevano ( variazioni che una volta
realizzate contribuiranno di certo all’aumento della biodiversità nel rispetto degli obiettivi originali del progetto) ,
consisteva:
1.
nell’apportare alcune modifiche alle azioni C2 e C3 a favore delle azioni C1 e C8 che, come più volte sottolineato
nelle precedenti relazioni, rappresentano il vero fulcro dell’intero progetto e sono in grado di assicurare un effetto
positivo sulla laguna nel lungo periodo.
Ciò in termini operativi ha comportato che, partendo dai progetti esecutivi predisposti dall’Università degli studi
della Tuscia di Viterbo ed approvati dalla Giunta comunale con le deliberazioni di Giunta n. 428 e n. 429 del
17.11.2003 riguardanti rispettivamente i “lavori edili” e gli “impianti tecnologici” ( quest’ultimi interessano l’azione
C8) e ribadendo la necessità di apportare modifiche al progetto esecutivo delle opere edili approvato, al fine di
1
riavvicinare le singole azioni alla proposta contenuta del formulario di candidatura, si è proceduto nel seguente
modo:
Redazione della perizia di variante al progetto esecutivo ( azioni C1 e C6 ) e sua approvazione da parte della
a.
Giunta Comunale con deliberazione n. 430 del 28.12.2004 ;
b.
Redazione del progetto di completamento del progetto LIFE NATURA ( azioni C2 –C3 –C4 –C5 –C7) e sua
approvazione da parte della Giunta Comunale con deliberazione n. 175 del 17.06.2005;
2.
nel collegare al progetto LIFE Natura un altro intervento, finanziato dalla Regione Lazio ed in parte da questo
Comune, che avrebbe consentito di intervenire, attraverso un’azione di asporto di sedimenti, nell’area delle vasche
completamente interrate, a beneficio dell’obiettivo del LIFE . A tal fine con deliberazione di Giunta n.
84 del
24.03.2005 è stato approvato il progetto esecutivo per il ripristino di un’area alluvionata all’interno della riserva
naturale di popolamento animale Saline di Tarquinia e costituzione di una zona umida dulciacquicola;
3.
nel realizzare nelle vasche poste a sud delle saline un’attività di aumento dello spessore della colonna d’acqua, da
porre in essere in accordo con il Corpo Forestale dello Stato, nell’obiettivo di regolare gli afflussi delle acque
all’interno di questa area occupata dalle vasche. Questo intervento si concretizza semplicemente nella regolazione
dei livelli di acqua all’interno delle vasche che sarà riavviata in forma completa subito
dopo il ripristino e la
sostituzione delle idrovore.
Dopo questa breve introduzione si procede ora con la descrizione, azione per azione, di quanto è accaduto nel corso
dell’anno 2005 riprendendo così anche i contenuti della proposta di modifica al progetto che questo Ente intende
formalizzare.
A. AZIONI PREPARATORIE, ELABORAZIONE DI PIANI DI GESTIONE E/O
PIANI DI AZIONE
A1 - Delibera per affidamento dell’incarico per la stesura del progetto esecutivo
Questa azione si è realizzata e conclusa nell’anno 2003 e la sua descrizione è stata riportata nel rapporto sullo stato di
avanzamento dei lavori del 1° anno .
Tuttavia si ritiene necessario precisare che anche nel corso degli anni 2004 e 2005 si è reso necessario affidare nuovi
incarichi per:
 la redazione della perizia di variante ( relativa alle sole azioni C1-C6) al progetto esecutivo LIFE NATURA di cui
alla deliberazione di Giunta n. 428/17.11.2003 che, previo autorizzazione concessa dal progettista originario Arch.
Mario Martinez Responsabile dell’area tecnica dell’Università degli studi della Tuscia di Viterbo, è stata curata dal
Settore Lavori Pubblici del Comune di Tarquinia ( detta perizia si ribadisce è stata approvata dalla Giunta con delibera n. 430 del
28.12.2004) ;
 la redazione del progetto di completamento al progetto Life Natura, che è stata curata dall’Ing. Jafet Fattori ( il
progetto di completamento è stato approvato con delibera di Giunta n. 175 del 17.06.2005);
 la redazione del progetto per il “ripristino di un’area alluvionata all’interno della riserva naturale di popolamento
animale Saline di Tarquinia e costituzione di una zona umida dulciacquicola” che è stata curata dall’Università degli
Studi della Tuscia (il progetto è stato approvato dalla Giunta con delibera n. 84 del 24.03.2005).
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Queste ulteriori attività sono state realizzate al fine di riallineare i contenuti dei progetti alla proposta di cui al
formulario di candidatura e di collegare nell’immediato il progetto LIFE NATURA ad altri interventi da realizzare
all’interno dell’area della riserva che, con il progetto LIFE NATURA, hanno in comune l’obiettivo di conservare la
laguna costiera e di ripristinare il valore naturalistico del sito.
A2 - Delibera del Dipartimento di Ecologia e Sviluppo Economico Sostenibile di accettazione
formale dell’incarico per la stesura del progetto
Questa azione si è realizzata e conclusa nel 2003 la sua descrizione è stata riportata nel rapporto sullo stato di
avanzamento dei lavori del 1° anno
A3 – Delibera del Comune per l’approvazione del progetto esecutivo
Questa azione necessaria per consentire la realizzazione di tutti gli interventi contenuti e previsti nel progetto LIFE
NATURA ha avuto nel tempo il seguente sviluppo nell’obiettivo di realizzare il progetto LIFE NATURA coerentemente
alla proposta di candidatura iniziale:
Delibera di Giunta
n. 428 del 17.11.2003
Si approva il progetto esecutivo delle opere edili ( azioni C1-C2-C3-C4-C5-C6-C7) predisposto
dall’Università degli studi della Tuscia di Viterbo. Detto progetto per una serie di avvenimenti e
concause di natura tecnica, amministrativa e scientifica intervenuti successivamente alla data di
presentazione della proposta di candidatura presenta una diversa articolazione di alcune azioni C
per cui il beneficiario ed il partner, anche nel rispetto delle raccomandazione fatte dalla
Commissione Europea, propongono una sua rielaborazione
Delibera di Giunta
n. 429 del 17.11.2003
Si approva il progetto esecutivo degli impianti tecnologici predisposto dall’Università degli Studi
della Tuscia di Viterbo.
Detto progetto riguarda gli interventi previsti nell’azione C8
Delibera di Giunta
n. 430 del 28.12.2004
Si approva la perizia di variante al progetto esecutivo precedentemente approvato con
deliberazione di Giunta n. 428 del 17.11.2003.
Detta perizia riguarda i lavori relativi alle azioni C1 e C61
Delibera di Giunta n.
175 del 17.06.2005
Si approva il progetto di completamento al progetto Life Natura che prevede tutti gli interventi
inclusi nelle azioni C2-C3-C4-C5-C71
Delibera di Giunta n.
84 del 24.03.2005
Si approva il progetto di ripristino di un’area alluvionata all’interno della riserva naturale di
popolamento animale Saline di Tarquinia e costituzione di una zona umida dulciacquicola –
Azione C10. Questo progetto si collega con gli interventi di cui al progetto LIFE NATURA nella
parte in cui prevede l’asporto di sedimenti dalle vasche completamente interrate per la
realizzazione degli argini della zona umida diulciacquicola che si intende realizzare.
1
Nel periodo intercorrente tra la presentazione della proposta alla Commissione europea e la stesura del progetto esecutivo, quest’ultimo, redatto
dall’Università degli studi della Tuscia di Viterbo ed approvato con le deliberazione di Giunta sopra citate, presentava una diversa articolazione di alcune
delle azioni “C” senza tuttavia compromettere in alcun modo l’obiettivo principale del progetto LIFE NATURA.
Questa situazione ha indotto l’Amministrazione a proporre, nel rispetto delle raccomandazioni fornite dalla Commissione europea con le note i cui estremi
sono citate nella parte introduttiva, una rielaborazione del progetto esecutivo attraverso la quale oltre al suo riallineamento alla proposta contenuta nel
formulario di candidatura , (sia in termini di metri cubi di sedimento asportato, sia in termini di superficie e di numero di vasche parzialmente interrate da
ripristinare) sebbene con alcune modifiche introdotte prevalentemente nelle azioni C2 e C3 a favore delle azioni C1 e C8 ( queste ultime rappresentano il fulcro
dell’intero progetto e sono in grado di assicurare un effetto positivo a lungo termine), si è prospettato il completamento dell’opera attraverso un altro progetto ed
un nuovo intervento che consentirà di attuare il recupero ambientale dell’intera area occupata dalle vasche ( vasche completamente interrate e vasche situate a
sud delle saline).
1
3
Si rappresenta che con l’attuazione di questi progetti, unitamente alla perizia di variante già in corso d’opera, l’intero
progetto LIFE NATURA viene ad essere realizzato e viene concretamente collegato con altri interventi che si intende
realizzare nell’area delle Saline nell’ l’obiettivo di conservare la laguna costiera e di ripristinare il valore naturalistico del
sito.
A4 – Preparazione dei bandi di gara
Nella realizzazione dei bandi di gara inizialmente si era tenuto conto che il progetto Life – Natura 02NAT/IT/8523
denominato “Recupero ambientale della Riserva Naturale Salina di Tarquinia”risultava suddiviso in due parti : la
prima, quella edile, comprendente
tutte la azioni da “C1” a “C7”, l’altra, quella degli impianti
tecnologici, che
interessava l’azione “C.8”.
Nel rispetto di quella che è la normativa nazionale in materia di appalti di opere pubbliche , erano state pertanto
inizialmente bandite due distinte gare, una per i lavori edili ed una per gli impianti tecnologici, seguendo la procedura
del
“pubblico incanto” .
I relativi bandi sono stati redatti dal Settore lavori Pubblici di questo Ente osservando tutte le disposizioni legislative e
regolamentari esistenti in materia e garantendo la forma di pubblicità prevista per legge.
In particolare per quanto riguarda i lavori edili, considerato che per tutte le motivazioni sopra riportate si è proceduto ad
una suddivisione tra i lavori relativi alla perizia di variante (azione C1 e C6) e quelli riguardanti le opere di
completamento ( azioni C2-C3-C4-C5-C7), si è conseguentemente proceduto a fine anno 2004 con la ditta alla quale
erano stati affidati i lavori edili alla sottoscrizione di un atto aggiuntivo redatto in conformità alla perizia di variante nel
quale è stato precisato che i lavori affidati e da realizzare erano quelli previsti nelle azioni C1 e C6 di cui alla perizia di
variante.
Conseguentemente, dopo l’approvazione del progetto relativo al completamento delle opere edili, questo Ente ha
provveduto ad indire una nuova gara, sempre seguendo la procedura del pubblico incanto.
Al termine di quest’ultimo procedimento è stato possibile individuare la ditta alla quale affidare l’esecuzione dei lavori
riguardanti quindi le azioni C2-C3-C4-C5-C7.
Tutte le informazioni sopra accennate sono riepilogati nei prospetti qui di seguito trascritti:
Progetto Life – Natura 02NAT/IT/8523 denominato
Progetto Life – Natura 02NAT/IT/8523 denominato
“Recupero ambientale della Riserva Naturale Salina di Tarquinia “ –
“Recupero ambientale della Riserva Naturale Salina di Tarquinia “ –
LAVORI EDILI – relativi alla perizia di variante
IMPIANTI TECNOLOGICI
Azioni C1 e C6
data
24.03.2004
22.04.2004
17.06.2004
22.12.2004
Azione C8
Evento
Data
Bando di gara mediante pubblico
incanto
Verbale di ammissione delle ditte che
hanno presentato l’offerta e di
aggiudicazione provvisoria
Verbale di aggiudicazione definitiva a
favore della ditta:
SERF srl con sede legale in Bologna,
Via Marzabotto 1-2
Stipula del contratto con la ditta
aggiudicatrice dei lavori e successiva
sottoscrizione
dell’atto
aggiuntivo
redatto in conformità alla perizia di
variante approvata con delibera di
Giunta n. 430/28.12.2004
evento
15.04.2004
Bando di gara mediante pubblico incanto
15.05.2004
Verbale di ammissione delle ditte che
hanno presentato l’offerta
Verbale di aggiudicazione provvisoria
07.06.2004
15.07.2004
02.02.2005
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Verbale di aggiudicazione definitiva a
favore della ditta:
DIESSE IMPIANTI srl con sede legale in
Fondi (LT) Via Marco Minghetti 19
Stipula del contratto con la ditta
aggiudicatrice dei lavori
Progetto Life – Natura 02NAT/IT/8523 denominato“Recupero ambientale della Riserva
Naturale Salina di Tarquinia “ – Completamento opere edili
Azioni C2-C3-C4-C5-C7
Evento
data
29.06.2005
20.09.2005
Bando di gara mediante pubblico incanto
Verbale di ammissione delle ditte che hanno presentato
l’offerta e di aggiudicazione provvisoria
Verbale di aggiudicazione definitiva a favore della ditta:
Spasal srl di Roma
16.11.2005
Stipula del contratto con la ditta aggiudicatrice dei lavori
27.07.2005
A5 – Elaborazione del piano di gestione del sito Natura 2000
Già nelle precedenti relazioni erano state fornite informazioni circa la volontà della Regione Lazio, sollecitata da questo
Comune, di creare un Ente Parco Regionale al quale poter affidare la gestione della riserva.
In questa ottica, come già detto in precedenza, l’Assessore regionale all’ambiente con nota protocollo n. 656 del
24.11.2004 aveva richiesto al Ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio l’avvio della procedura per il trasferimento a
favore della Regione delle proprietà dei compendi immobiliari del sito delle Saline in attuazione all’art. 78 del Dlgs.
31.03.1998, n. 112. Nella stessa nota la Regione aveva evidenziato l’impegno anche finanziario assunto da tempo nel
sostenere progetti finalizzati al recupero, alla salvaguardia ed alla valorizzazione del sito delle Saline.
Le elezioni amministrative per il rinnovo del Presidente e del Consiglio regionale tenutesi a maggio del corrente anno ed
il conseguente cambio di governo che si è verificato in Regione ha determinato un temporaneo arresto nella trattazione
della questione riguardante la costituzione dell’Ente Parco regionale.
Sarà cura di questo Ente seguire e sollecitare nel corso di questo ultimo periodo di realizzazione del progetto LIFE
NATURA l’eventuale creazione di un Ente Parco Regionale ribadendo comunque la ferma volontà, nel caso in cui la
soluzione sopra prospettata non decolli, di costituire un ente terzo, presumibilmente un Consorzio tra i vari enti tecnici e
scientifici coinvolti nelle problematiche relative alle Saline , al quale demandare la gestione sulla base dell’apposito
PIANO redatto nel rispetto dei principi già esplicitati nel formulario di candidatura del progetto Life Natura.
Da ultimo si fa tuttavia presente che l’Università degli Studi della Tuscia ed in particolare il DECOS nel corso dell’anno
2005 ha iniziato la raccolta delle informazioni socio-economiche, storiche, scientifiche che sono necessarie alla redazione
del Piano di gestione del sito Natura 2000.
Queste informazioni, insieme ai dati scientifici ottenuti dalle attività di monitoraggio, già concluse ed alcune ancora in
corso, consentiranno di elaborare il piano di gestione del sito rispondente a tutte le effettive esigenze che lo stesso
presenta.
B. AZIONI PREPARATORIE, ELABORAZIONE DI PIANI DI GESTIONE E/O
PIANI DI AZIONE
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LE AZIONI DELLA PARTE B DEL FORMULARIO DI CANDIDATURA NON SONO
PREVISTE IN QUESTO PROGETTO.
A. GESTIONE SALTUARIA
Tutte le azioni previste in questa sezione – dalla C1 alla C8 nel rispetto del formulario, alle quali ora si aggiungono le
azioni C9 e C10 – sono state ridefinite nel documento che unitamente a questa relazione viene inviato a codesta
Commissione per ottenere la relativa approvazione.
Nelle more dell’approvazione della nuova proposta si forniscono le seguenti informazioni relativamente alle azioni
previste inizialmente ed a quelle che si propone di aggiungere.
C1 – Asporto di fango da vasche e canali
L’approvazione della variante di cui alla sopra citata deliberazione di Giunta n. 430 del 28.12.2004 è stata decisiva per
consentire l’inizio effettivo dei lavori di asporto dei sedimenti dalle vasche già dai primi giorni del mese di febbraio.
Riguardo a detti lavori ad oggi è possibile affermare che l’attività di escavazione ha già riguardato le vasche individuate
con le lettere A – B – C- D- E – F sulla planimetria generale allegata alla perizia di variante approvata con deliberazione
di Giunta n. 430/2004 ed ha consentito di asportare dalle vasche complessivamente oltre 24.000 mc.
di sedimento
( circa il 45% ) di tutto il quantitativo previsto nella descrizione relativa a questa azione.
Le difficoltà principali che hanno interessato lo svolgimento di questa azione sono da far risalire alle problematiche che
sono sorte nella fase di esecuzione dei lavori e che hanno riguardato in particolare il luogo sul quale depositare i
sedimenti asportati ( sedimenti che sin dall’inizio erano stati accumulati in un’area prossima alle vasche).
Sebbene infatti dopo la conferenza di servizi che si era tenuta il 18.12.2003 gli enti partecipanti, tra i quali anche il Corpo
Forestale dello Stato, avessero raggiunto un accordo circa il trasferimento dei sedimenti asportati nelle zone depresse
della duna e oltre il crinale esterno della duna stessa in uno strato di circa trenta centimetri , durante la fase esecutiva dei
lavori detta scelta operativa è stata contestata in primo luogo dal Corpo Forestale dello Stato che ha invitato a non
intraprendere l’azione di spargimento ed ha richiesto una diversa e nuova soluzione.
Di fronte a questa nuova ed imprevista situazione questo Ente si è immediatamente attivato ed ha convocato in data 22
aprile c.a. una riunione tecnica tra il Comune , l’Università degli studi della Tuscia ed i rappresentanti del Corpo
Forestale dello Stato e della Regione Lazio -Assessorato Ambiente- e subito dopo ha realizzato una serie di incontri e
sopralluoghi nell’intento di trovare una diversa soluzione che, nel pieno rispetto del principio di salvaguardia
dell’ambiente nel quale si stava operando, potesse consentire di trovare un punto di incontro tra i vari enti coinvolti.
In particolare la nuova soluzione
prevede la realizzazione di quattro punti di accumulo, ben evidenziati nella
planimetria che si allega – allegato n. 6 - , su due dei quali il sedimento sarà depositato solo temporaneamente per essere
poi allontanato dal sito e depositato in altri luoghi esterni alla riserva, da individuare di concerto con i competenti Uffici
della Regione Lazio.
Contemporaneamente questo Comune, alla luce della nuova situazione creatasi, ha avviato presso il competente ufficio
della Regione Lazio- Assessorato Ambiente- Area D2/2°/08 Difesa suolo con nota prot. 18197 del 29.07.2005 una
richiesta per valutare la possibilità di utilizzare la sabbia prelevata dalle vasche per il ripascimento del litorale in loc.
Saline ed esattamente nel tratto compreso tra il molo di levante e quello di ponente.
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A tale richiesta è stata anche allegata la copia delle analisi microbiologiche effettuate dall’Università degli Studi della
Tuscia in data 05.08.2004 e la copia delle analisi sui sedimenti provenienti dalle vasche effettuate dallo I.A.T s.r.l.
-Istituto Analitico Tuscanese- di Tuscania su prelievi eseguiti l’11.06.2005 che qualificano il sedimento: “ conforme a
quanto previsto dal D.M. 24.01.1996; L. 152/99 art. 35; L. 179/2002 art. 21 e D.M. 06.11.2003, n. 367”.
A questa istanza del Comune la Regione Lazio- Assessorato Ambiente- Area D2/2°/08 Difesa suolo – non ha ad oggi dato ancora
risposta.
Quasi in contemporanea con i fatti sopra descritti un’altra Area della Regione Lazio Assessorato ambiente – Area 2A/04
– Valutazione Impatto ambientale e danno ambientale - con nota del 30.05.2005, chiedeva di attivare la procedura di
valutazione d’incidenza.
Ciò veniva richiesto a seguito dell’incontro sopra citato del 22.04.2005 e nonostante circa un anno prima in risposta ad
una istanza di parere fatta da questo Comune sulla necessità di effettuare la valutazione d’incidenza sul progetto LIFE
NATURA lo stesso Ufficio della Regione avesse risposto ( con nota 02/2A/04/137231 del 06.08.2004) che, essendo gli
interventi contenuti nel progetto LIFE NATURA finalizzati al ripristino di condizioni ambientali idonee al prezioso ecosistema ed
essendo il progetto connesso al mantenimento di uno stato di conservazione soddisfacente dell’Habitat,. lo stesso non rientrava nelle
fattispecie per le quali ricorre l’obbligo dell’attivazione della procedura di valutazione d’incidenza, a norma del’art. 5, comma 3, del
D.P.R. 357/97 e ss.mm.ii.
Nonostante la diversità di contenuti delle due note, questo Comune con nota prot. 20238 del 29.08.2005 chiedeva,
circostanziando con puntualità tutti gli eventi, la valutazione di incidenza sul progetto LIFE inviando in allegato i
progetti approvati ( sia il progetto esecutivo iniziale che la successiva variante e il progetto di completamento) ed
evidenziando che nel periodo trascorso tra la riunione di aprile e il mese di agosto, in accordo con il Corpo Forestale
dello Stato, la modalità operativa che prevedeva lo spargimento del sedimento (come inizialmente deciso in conferenza
di servizi) era stata ormai abbandonata a favore di una nuova soluzione che, come già sopra descritto, prevedeva la
realizzazione di quattro punti di accumulo, due dei quali solo temporanei.
A questa richiesta del mese di agosto ha fatto seguito solo una comunicazione della Regione Lazio Assessorato ambiente
– Area 2A/04 – Valutazione Impatto ambientale e danno ambientale- del 26.09.2005, trasmessa per conoscenza a questo
Ente, con la quale il predetto ufficio regionale ha richiesto all’ARPA Lazio- Sezione di Viterbo- di effettuare le analisi sui
sedimenti al fine di stabilirne in modo inequivocabile la destinazione finale.
Di questo procedimento ad oggi non è dato conoscere l’effettivo stato di avanzamento.
Nello stesso periodo, al fine di evitare che gli eventi sopra descritti potessero in qualche modo avere conseguenze
negative sulla prosecuzione dei lavori di asporto dei sedimenti, con una nota del 19.10.2005, prot. 24361 del 19.10.2005
questo Comune provvedeva a richiedere al Corpo Forestale dello Stato di confermare l’accordo raggiunto
precedentemente e di autorizzare il deposito del materiale asportato dalle vasche nell’area indicata con il “numero 2”.
Ciò in quanto si era ormai esaurita la possibilità di accumulare ancora sedimento nella prima area.
A questa istanza il Corpo Forestale dello stato ha risposto autorizzando quanto richiesto e consentendo quindi di
continuare i lavori di asporto, interrotti alcuni giorni negli ultimi periodi solo a seguito di persistenti piogge che si sono
abbattute sul territorio comunale e che sono stati causa di ben due eventi alluvionali ( 15 e 16 novembre e 26 e 27
novembre) per il primo dei quali, la Giunta regionale del Lazio con propria deliberazione n. 1031 del 22.11.2005 ha già
proclamato lo stato di calamità naturale per gli ingenti danni al patrimonio edilizio, alle attività produttive, alla viabilità
ed alle infrastrutture pubbliche e private del territorio del Comune di Tarquinia.
Da quanto sopra descritto appare evidente come ad ogni nuova ed imprevista situazioni questo Ente, beneficiario del
progetto e l’Università degli studi della Tuscia –DECOS- abbiano reagito dimostrando la massima determinazione ed il
più completo convincimento del valore scientifico che il progetto LIFE NATURA ha ai fini della conservazione
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dell’habitat prioritario laguna costiera e delle sue potenzialità in termini di ritorno economico ed occupazionale, alle
quale in particole questo Ente non intende assolutamente rinunciare.
C2 - Sostituzione degli argini in legno in vasche e canali per un totale di 6830 metri
C3 - Interventi di ristrutturazione e restauro degli argini in pietra
C4 - Sostituzione di 70 chiuse in legno
C5 - Restauro della “Foce di ponente” e della “Foce di levante”
C7 - Ripristino dell’edificio ospitante le idrovore
Tutte queste azioni, riformulate nel rispetto dei contenuti di cui al progetto approvato con la deliberazione di Giunta n.
175 del 17.06.2005, sono state oggetto di un unico appalto che, completata la procedura di gara eseguita a norma di legge,
è già stato aggiudicato alla ditta SPASAL srl di Roma.
Tutti i lavori compresi all’interno delle suddette azioni avranno inizio in data 09 gennaio 2006.
C6 - Asporto di vegetazione dagli argini in legno ed in pietra nelle vasche e nei canali
Questa azione è stata compresa all’interno della perizia di variante e sarà realizzata dalla stessa ditta che sta realizzando
l’asporto dei sedimenti dalle vasche.
In considerazione del fatto che per consentire alla draga di aspirare il sedimento è stato necessario innalzare il livello
delle acque all’interno delle vasche questa azione non può essere realizzata in concomitanza con le attività di cui
all’azione C1.
Inoltre l’esecuzione di tale azione, oltre ad essere realizzata sotto la vigilanza del Responsabile Scientifico del progetto,
dovrà essere opportunamente concordata con il Corpo Forestale dello Stato.
C8 - Sostituzione delle due idrovore ubicate all’aperto e manutenzione straordinaria delle altre tre alloggiate in uno
dei fabbricati dell’ex area di produzione
divenuta ora
C8 - Sostituzione di quattro idrovore - due ubicate all’aperto e due alloggiate nel fabbricato
dell’ex area di produzione - e idrovore ubicate all’aperto e manutenzione
straordinaria della quinta
Questa azione avrà inizio in data 16 gennaio 2006
C9 - Aumento dello spessore della colonna d’acqua delle vasche poste nell’area Sud
delle Saline
Questa azione dovrà essere realizzata secondo quanto indicato nella scheda di progetto allegata alla proposta di
variazione che si invierà unitamente alla presente relazione.
Detta azione potrà essere avviata non appena saranno messe in funzione le nuove idrovore.
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C10 – Asporto di sedimento dalle vasche completamente interrate ( per il ripristino dell’area
alluvionata all’interno della riserva Naturale Saline di Tarquinia e costituzione di una zona umida
dulciacquicola)
Per quanto riguarda le vasche completamente interrate, questo Ente ha operato nel corso dell’anno 2005 nel rispetto di
quella che era stata la proposta di ottobre dello scorso anno con la quale annunciava la volontà di integrare gli interventi
previsti nel progetto LIFE NATURA con un ulteriore progetto che ha trovato, in gran parte, il sostegno finanziario della
Regione Lazio.
Si rammenta che il nuovo progetto prevede la realizzazione di una zona umida d’acqua dolce in una porzione dell’area
influenzata dall’alluvione del 1987, per creare la quale si asporterà dalle vasche completamente interrate una quantità di
sedimento ( circa 46.000 metri cubi) di gran lunga superiore a quella
indicata nel formulario di candidatura in
corrispondenza dell’azione “C1” e pari a 17000 metri cubi e si opererà sulla quasi totalità della superficie ivi indicata
(38 vasche per un totale di 16 ha).
Da non sottovalutare ( il tutto risulta meglio
descritto nelle nuove schede di progetto trasmesse a codesta Commissione
unitamente alla presente relazione) inoltre l’ulteriore beneficio ambientale che la realizzazione del progetto sopra descritto
potrà apportare alla Riserva Naturale all’interno della quale la presenza di un area umida d’acqua dolce consentirà, oltre
al ripristino di un’area umida costiera ed al potenziamento delle condizioni di tutela dell’avifauna tuttora presente,
anche un notevole incremento della biodiversità del sito ai vari livelli della rete trofica e favorirà la nidificazione di
alcune specie che frequentano la Riserva.
In ragione di tutto questo dopo aver affidato l’incarico all’Università degli Studi della Tuscia ( DECOS) per la redazione
del progetto esecutivo e dopo la consegna dello stesso da parte dell’Università, la Giunta Comunale con propria
deliberazione n. 84 del 24.03.2005 ha approvato il progetto esecutivo all’oggetto “ripristino di un’area alluvionata
all’interno della riserva naturale di popolamento animale Saline di Tarquinia e costituzione di una zona umida
dulciacquicola “.
Successivamente, come aveva anticipato nelle precedenti relazioni, si è di nuovo avvalsa dello strumento della
conferenza di servizi per consentire l’esame contestuale da parte dei vari enti pubblici coinvolti e per abbreviare i tempi
necessari all’ottenimento di tutti i pareri.
In sede di conferenza che si è tenuta il 16.05.2005, sono state richieste alcune modifiche al progetto esecutivo presentato,
come evidenziato nella copia del verbale della conferenza che viene allegato (vedi cartella allegato 5).
Pur non avendo partecipato alla riunione della conferenza, l’ Area 2A/04 – Valutazione Impatto ambientale e danno
ambientale della Regione Lazio –Assessorato ambiente – pur qualificando l’intervento ascrivibile tra quelli “….. direttamente
connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nel
sito….” ha richiesto, anche per questo intervento, con nota 86077 del 30.05.2005 l’attivazione della procedura di Valutazione
d’incidenza a norma dell’art. 5 del D.P.R. 357/1997 e s.m.i..
A questa richiesta il Comune ha risposto inviando una relazione redatta dal Responsabile Scientifico del progetto Prof.
Nascetti Giuseppe .
Ad oggi questo Ente non ha ancora ricevuto risposta da parte della suddetta area dell’Assessorato ambiente della Regione Lazio e la
mancanza di questo assenso al momento non consente l’avvio della procedura di gara nel rispetto della normativa
vigente e conseguentemente l’affidamento ed avvio dei lavori previsti nel progetto che, tra i primi interventi, prevede
appunto l’asporto dei sedimenti dalle vasche completamente interrate.
9
C. GESTIONE PERIODICA
D1 – Monitoraggio in continuo dei principali parametri chimico-fisici tramite l’installazione di
sensori elettronici
Questa azione prevedeva l’installazione di 4 centraline di rilevamento nei bacini che si sviluppano lungo la linea di costa
e di un elaboratore centrale per la raccolta e l’analisi dei dati. I parametri previsti nel monitoraggio erano i seguenti: pH,
conducibilità, salinità, ossigeno disciolto e temperatura dell'acqua, velocità e direzione del vento, temperatura dell'aria,
pressione atmosferica, umidità relativa.
Per quanto riguardo il ritardo nell’esecuzione dell’azione D1 (Monitoraggio in continuo delle acque della Saline) si
precisa quanto di seguito riportato.
L’intero Progetto Life - Natura ha avuto dei ritardi nell’avvio delle varie azioni per i motivi già indicati nel Rapporto
sullo stato di avanzamento dei lavori del 1° anno di attività, consegnato a gennaio 2004. Inizialmente l’installazione delle
centraline è stata impossibile poiché il DECOS, responsabile di tale azione, non disponeva di un locale idoneo ad
ospitare la strumentazione necessaria ed il personale addetto al controllo delle suddette centraline nell’area della Riserva
Naturale delle Saline di Tarquinia.
Comunque il monitoraggio delle acque nelle varie stazioni di controllo (12 stazioni) continua ad essere realizzato
mensilmente dai nostri ricercatori a partire da settembre 2003 con delle sonde da campo. Successivamente è sorta un
ulteriore complicazione, che ci ha indotto a chiedere una modifica delle modalità di esecuzione di tale azione: un’estesa
fioritura algale è comparsa in alcune delle vasche destinate ad ospitare le sonde delle centraline per il monitoraggio in
continuo.
In seguito alla nota n. 12654 del 01/06/2004 e alla vostra successiva risposta, si è proceduto all’acquisto di una sola
centralina completa (dati chimico – fisici e metereologici) e si sta procedendo all’allestimento di un laboratorio per le
analisi chimico – fisiche delle acque, che consenta l’analisi dei parametri stabiliti dal Progetto da parte dei nostri
ricercatori. Con tale modifica si garantisce l’acquisizione dei dati chimico – fisici in maniera scientificamente più
attendibile evitando tutti i problemi di manutenzione delle sonde delle centraline legati alle fioriture algali.
Per quanto riguarda la centralina di monitoraggio, è stata installata in data 12/08/2004 nella quarta vasca, situata lungo
la linea di costa, a partire da Nord. La centralina è dotata di sensori per il rilevamento di parametri atmosferici e di una
sonda multiparametrica.
Il dettaglio dei parametri rilevati, delle elaborazioni e dei tempi di rilevamento è riportato nella tabella seguente.
10
Parametro
Umidità Relativa
Umidità Relativa
Umidità Relativa
Umidità Relativa
Temperatura Aria ( C )
Temperatura Aria ( C )
Temperatura Aria( C )
Temperatura Aria( C )
Pressione atmosferica(hPa)
Pressione atmosferica(hPa)
Pressione atmosferica(hPa)
Velocità Vento(ms)
Velocità Vento(ms)
Velocità Vento(ms)
Direzione Vento
Direzione Vento
Temperatura Sonda( C )
pH( pH)
Conducibilità Sonda(mS)
Sen Salinità Sonda(ppt)
Ossigeno(mglt)
Ossigeno(% di saturazione)
Valore
Valore Istantaneo
Minimo del periodo
Massimo del periodo
Media del periodo
Valore Istantaneo
Minimo del periodo
Massimo del periodo
Media del periodo
Valore Istantaneo
Minimo del periodo
Massimo del periodo
Massimo del periodo
Totale del periodo
Media del periodo
Media del periodo
Media del periodo
Valore Istantaneo
Valore Istantaneo
Valore Istantaneo
Valore Istantaneo
Valore Istantaneo
Valore Istantaneo
Tempo di acquisizione (min)
60
1440
1440
1440
60
1440
1440
1440
15
1440
1440
1440
1440
10
10
1440
15
15
15
15
15
15
I dati vengono scaricati ogni 15 giorni su un computer portatile. A causa di problemi tecnici dovuti alla messa a punto
dell’hardware e del software per l’acquisizione dei dati su un’unità mobile, pur essendo la centralina di monitoraggio
entrata in funzione alla data del 12/08/04 e pur effettuando delle letture bisettimanali, la banca dati attualmente
disponibile parte dal 16/10/2004.
Per quanto riguarda l’allestimento del laboratorio,è stato acquistato il seguente materiale: ph e conduttimetro da
laboratorio, bilancia analitica, bilancia tecnica. Si sta definendo e completando l’acquisto della restante attrezzatura.
Tuttavia in attesa del completamento del laboratorio pressi le saline, le analisi chimico-fisiche vengono regolarmente
svolte nei laboratori del Decos a Viterbo.
D2 – Monitoraggio chimico-fisico e biologico
Questa azione riguarda il monitoraggio biologico e chimico-fisico dell’habitat acquatico delle saline di Tarquinia
finalizzato alla valutazione delle sue condizioni successivamente alla realizzazione degli interventi previsti dal Progetto
Life-Natura.
Gli interventi di asporto del sedimento (Azione C1) sono stati completati nelle vasche, collocate nella zona più a Nord
dell’impianto. Le attività di monitoraggio chimico- fisico e delle comunità biologiche sono quindi iniziati a partire dal
mese di luglio 2005 in tali vasche. In particolare, è stato effettuato il campionamento della comunità fitoplanctonica,
zooplanctonica e bentonica nel mese di luglio ed ottobre 2005 mentre il monitoraggio chimico-fisico (temperatura, pH,
salinità, conducibilità ed ossigeno disciolto) viene condotto mensilmente.
11
D3 – Monitoraggio degli habitat
Questa azione riguarda il monitoraggio biologico e degli habitat della riserva Naturale "Saline di Tarquinia", con
particolare riferimento alla comunità macrozoobentonica e alla popolazione di Aphanius fasciatus (specie inclusa
nell'allegato II della Direttiva Habitat). Le attività di monitoraggio, così come previsto dal formulario di candidatura,
sono iniziate nel corso del 2003. Tale monitoraggio si è reso necessario al fine di acquisire i dati e le informazioni
necessarie a descrivere lo stato del sito prima dell'inizio di qualsiasi attività. In questo modo si ottiene una "fotografia"
dell'ecosistema immediatamente precedente l'inizio dei lavori e utile ad effettuare la valutazione dell'efficacia delle
azioni condotte successivamente all’attuazione del progetto Life.
Una parte di queste attività di monitoraggio si sono concluse ed i relativi risultati sono oggetto di due tesi di dottorato di
ricerca discusse il giorno 19/12/05 presso la sede del Decos all’Università degli Studi della Tuscia. La commissione di
valutazione del dottorato ha giudicato positivamente il lavoro svolto. Di seguito si riporta una sintesi delle attività di
studio svolte dal 2003 al 2005.
Per quanto riguarda la comunità macrozoobentonica, il piano di campionamento ha previsto dei prelievi stagionali
effettuati su 6 vasche, corrispondenti ad altrettante stazioni di monitoraggio, con 3 repliche per ciascuna vasca. Il
prelievo del benthos è stato effettuato con una benna van Veen e il materiale raccolto è stato immediatamente setacciato
con un retino di maglia pari a 0,5 mm.
I campioni raccolti sono stati fissati in formalina al 4% e colorati con Rosa di bengala per facilitare l’identificazione degli
organismi vitali; successivamente in laboratorio si è proceduto al “sorting”, ovvero alla analisi dei campioni con l’ausilio
di stereomicroscopi al fine di suddividere gli organismi presenti nel campione sulla base della loro appartenenza alle
diverse categorie sistematiche (policheti, oligocheti, crostacei, molluschi gasteropodi, molluschi bivalvi, larve di insetti
etc.). I campioni così ottenuti vengono successivamente studiati, con l’ausilio di microscopi ottici, al fine di pervenire alla
loro identificazione a livello specifico o , laddove questo non risulti possibile, a livello generico. Infine si procede alla
stima numerica delle diverse entità sistematiche rilevate ed alla elaborazione statistica dei dati raccolti. I risultati di tale
monitoraggio confermano una generale tendenza all’impoverimento della ricchezza in numero di specie della comunità
macrozoobenthonica; si osserva che essa è caratterizzata da un basso numero di specie e che queste sono costituite da
popolazioni esigue in numero. Sono stati fino ad ora rilevati 16 taxa, rispetto ai 21 riscontrati in studi precedenti (1997,
1998). La struttura della comunità è estremamente semplificata; le poche specie presenti sono taxa tipicamente
opportunisti e tolleranti condizioni di elevato stress ambientale. Tra questi, le larve di Chironomidi, presenti in maniera
significativa in tutta l’area campionata, sono invertebrati in grado di adattarsi a variazioni cospicue della concentrazione
di ossigeno.
Il polichete Capitella capitata, la specie più rappresentata all’interno del taxa dei policheti, è in grado di riprodursi più
volte e di tollerare condizioni di forte inquinamento organico: è infatti frequente in ambienti molto degradati come i
porti. Infine anche Spio decoratus, altro polichete tollerante condizioni eutrofiche, risulta avere incrementato la sua
presenza in alcune aree.
I risultati qui riportati sono stati discussi al Congresso della Società Italiana di Ecologia svoltosi a Siena il 4 – 6 ottobre
2004 ed i relativi atti sono allegati alla presente Relazione.
In data 03/08/2004, è stato inoltre effettuato un prelievo dei sedimenti nelle stesse vasche in cui è stato campionato il
benthos. Lo strumento utilizzato è stata una benna Van Veen, modificata in modo da chiudere i fori di uscita dell’acqua
in fase di prelievo. Il materiale raccolto è stato conservato in barattoli di plastica in frigorifero a –20 C°. In laboratorio è
stata effettuata l’analisi della granulometria e del contenuto di acqua.
12
Per valutare la produzione secondaria del sito è stato effettuato il controllo della biomassa del bivalve bentonico
Cerastoderma glaucum, il quale è stato prelevato in tre diverse stagioni. Le stazioni di prelievo scelto sono 4 e il
campionamento viene effettuato con un retino di maglia pari a 0,65 x 0,65 cm. Inoltre al fine di ottenere un quadro
generale dei principali parametri chimico fisici delle acque, mensilmente viene effettuato il controllo dei seguenti
parametri: temperatura, pH, salinità, ossigeno disciolto e conducibilità.
I dati raccolti nel monitoraggio della comunità bentonica sono in fase di elaborazione.
Per quanto riguarda le analisi genetiche del ciprinide Aphanius fasciatus, nel 2003 il campionamento è stato eseguito
presso le Saline di Tarquinia mediante l’utilizzo di una rete da pesca (trattina) con maglie delle dimensioni di 5x5 mm
nei mesi di maggio ed ottobre 2003.
I campionamenti sono stati effettuati presso 7 stazioni secondo un transetto posto in direzione nord-sud che va dai bacini
a salinità minore (37 per mille) a quelli a salinità maggiore (91 per mille); in totale sono stati raccolti e analizzati 342
campioni.
Di questi campioni sono stati analizzati 25 loci di cui 2 attivi nell’occhio 23 nel muscolo scheletrico.
I 25 loci enzimatici sono stati analizzati mediante elettroforesi orizzontale su gel di amido, disciolto in proporzione del
10% nel sistema tampone specifico per ogni enzima.
I dati preliminari ottenuti dalle analisi elettroforetiche sono stati elaborati con metodologie statistiche utilizzando il
programma per PC “Biosys”.
Dei 25 loci analizzati, 11 sono risultati essere monomorfici, mentre gli altri 14 loci, polimorfici, sono caratterizzati dalla
presenza di almeno due alleli per locus.
Il confronto tra questi dati preliminari con dati precedenti risalenti a campioni prelevati tra il 1995 e il 1998 mette in luce
una diversa situazione della variabilità genetica. Il numero totale di alleli, per i 25 loci studiati, è infatti diminuito da 48 a
42, con la scomparsa quindi di 6 alleli. Di conseguenza il numero medio di alleli per locus è passato da 1.9 a 1.6. La
proporzione di loci polimorfici con il criterio del 99% è passata da 72.0 a 52.0, parallelamente anche quella con il criterio
del 95% è passata dal 48% al 32%, tutto ciò sembra indicare una generale diminuzione dei livelli di variabilità genetica
della popolazione.
E’ il caso di sottolineare che le varianti alleliche scomparse risultavano già rare nella popolazione; quindi anche in questo
caso l’ampliamento del campione permetterà di confermare o meno le indicazioni fin’ora ottenute.
I risultati qui riportati sono stati oggetto di una comunicazione al Congresso della Società Italiana di Ecologia svoltosi a
Siena il 4 – 6 ottobre 2004. I relativi atti sono allegati alla presente Relazione.
A partire dal mese di giugno 2004, come previsto è stata effettuata una seconda campagna di campionamenti per
l’ampliamento del campione: nei mesi di giugno e luglio 2004 è stato ottenuto un campione di circa 150 individui; anche
se il programma iniziale non lo prevedeva, la campagna di campionamento è stata protratta anche nei mesi di ottobre
novembre e dicembre 2004 ed è tuttora in corso. Tale decisione è stata assunta per verificare se i fenomeni di
dolcificazione dei bacini della Riserva conseguenti alle intense piogge autunnali, hanno influito sulla struttura genetica
della popolazione del ciprinide, e di conseguenza sul suo stato di conservazione. La campagna di campionamento
autunnale - invernale ha finora prodotto un campione di altri 100 individui.
Le analisi genetiche dei nuovi campioni attraverso elettroforesi multilocus dei sistemi gene-enzima sono concluse e i dati
sono in fase di elaborazione.
Nel mese di dicembre 2004 è inoltre iniziata l’analisi genetica dei campioni con l’utilizzo delle tecniche di genetica
molecolare. Queste attività di analisi sono concluse e i dati sono in corso di elaborazione.
Relativamente al monitoraggio degli habitat di interesse comunitario, come indicato nel Rapporto tecnico del gennaio
2004 e successiva integrazione, tale azione è stata iniziata nel corso della primavera 2004; sono stati effettuati 4
13
campionamenti al fine di pervenire alla identificazione delle specie vegetali presenti negli habitat di interesse
comunitario presenti nella riserva (vegetazione a Salicornia, praterie e fruticeti alofili e dune con prati a
Brachypodietalia), onde ricavarne una lista floristica. La suddetta lista floristica è allegata al presente rapporto. Nel 2004
sono state individuate le aree di saggio (2 per ogni habitat) dove effettuare il monitoraggio che è si concluderà nel mese
di aprile 2005. Inoltre a gennaio 2005 è inziato il censimento dell’avifauna condotto su tutta l’area della riserva.
Questa azione è stata iniziata nei tempi previsti dal piano di lavori del Formulario del progetto life.
E. SENSIBILIZZAZIONE DEL PUBBLICO E DIVULGAZIONE DEI RISULTATI
E1 – Conferenza e seminari per la presentazione e pubblicizzazione del progetto
Come già relazionato nel rapporto intermedio dello scorso anno la conferenza di presentazione del progetto si è tenuta in
data 07/06/2003 presso la Sala Consiliare del Comune di Tarquinia. Nell’ambito della realizzazione della Conferenza
sono stati prodotti dei brevi opuscoli sul progetto Life (1000), manifesti (170), inviti (250).
Gli inviti per la partecipazione alla conferenza sono stati inoltrati a tutti i referenti delle istituzioni coinvolte nel progetto
(Commissione Europea Ambiente, Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio,..) e ai referenti dei principali enti
territoriali di riferimento per il Comune di Tarquinia (Regione Lazio, Provincia di Viterbo, ). La conferenza è stata
adeguatamente pubblicizzata tramite l’affissione dei manifesti nei principali Comuni del comprensorio (Viterbo, Marta,
Bolsena, Montefiascone, Capodimonte, Monteromano, Montalto di Castro, Barbarano, Tuscanica, Farnese,
Acquapendente, Civitavecchia, Tolfa e Allumiere). Inoltre i manifesti sono stati affissi presso il Museo Archeologico
Nazionale di Tarquinia e in tutte le scuole presenti nel territorio comunale. La conferenza è stata presentata presso alcuni
giornali locali e la principale rete televisiva regionale (Rai - Regione).
La realizzazione della Conferenza è stata effettuata nell’ambito delle “Giornate Verdi Europee”, così come richiesto dalla
Commissione Europea Ambiente, e proprio per seguire lo spirito della manifestazione europea, la conferenza è stata
seguita da una visita guidata alla riserva Naturale delle Saline di Tarquinia.
I temi trattati durante la conferenza sono stati i seguenti:
−
le direttive Comunitarie” Habitat” e “Uccelli” e la rete ecologica europea Natura 2000;
−
ruolo ecologico delle Saline di Tarquinia e delle zone umide in generale, nell’ambito della rete ecologica
europea” Natura 2000”;
−
risultati delle ricerche del Dipartimento di Ecologia e Sviluppo Economico Sostenibile che hanno evidenziato lo
stato di degrado della Riserva Naturale ed hanno portato alla presentazione del progetto Life-Natura;
−
presentazione del Progetto Life-Natura “Recupero ambientale della Riserva Naturale Saline di Tarquinia”,
obiettivi principali, interventi previsti, soggetti coinvolti, costo degli interventi ed enti finanziatori;
Tali aspetti sono stati quindi approfonditi durante il dibattito che è seguito e durante le visite guidate effettuate nel
pomeriggio all’interno del SICp.
Alla conferenza di presentazione del progetto ed alle visite guidate organizzate nell’ambito delle Giornate Verdi si è
avuta la partecipazione di circa 250 persone.
Si ricorda che nelle relazioni precedenti erano stati allegati il file con le diapositive di presentazione del progetto Life e il depliant
realizzato per la presentazione del Progetto Life Nascetti delle Saline di Tarquinia.
Questa azione prevedeva anche
la realizzazione da parte del Dipartimento di Ecologia e Sviluppo Economico
Sostenibile di un ciclo di 20 seminari da effettuare nelle scuole del comprensorio di Viterbo, nonché la realizzazione di
14
ulteriore materiale divulgativo. Per quanto riguarda i seminari, sono stati svolti coinvolgendo un pubblico diversificato.
In proposito si rammenta che parte di questi sono stati svolti presso la scuola elementare statale di Tarquinia, per le
classi II° e III° nel corso dei mesi marzo / aprile 2004. L’attività comprendeva una lezione in classe in cui venivano
esposte delle diapositive ed una uscita alle saline. In tutto sono stati svolti 6 seminari e 2 uscite alle saline e coinvolti un
centinaio di bambini.
Altri 6 seminari sono stati svolti presso le scuole medie di alcuni comuni del circondario di Tarquinia, Cura, Blera e
Vetralla nel corso del mese di marzo/aprile 2004. Hanno partecipato le classi terze di ciascun scuola, per un totale di 6
classi e circa 120 studenti.
Un ulteriore seminario è stato tenuto presso la Riserva Naturale di Monte Rufeno (Acquapendente, Viterbo) in
concomitanza con un uscita didattica organizzata dal Decos per gli studenti (circa 30) del Corso di Laurea in Scienze
Ambientali dell’Università degli Studi della Tuscia in data 27/05/2004.
In data 17/06/2004, un seminario è stato organizzato presso l’edificio dell’ex Direzione delle Saline di Tarquinia per gli
studenti del Master “Restauro del paesaggio e degli ecosistemi costieri”, tenutosi a Vasto nel corso dell’anno accademico
2003/2004. Infine due seminari sono stati svolti presso la scuola media “S. Benedetto” di Tarquinia nel mese di
novembre 2005.
Nel corso del 2006 verranno svolti i restanti 4 seminari coinvolgendo le scuole medie di Tarquinia, a tale scopo è stato
ristampato il depliant realizzato in occasione della conferenza di presentazione del Progetto Life.
I seminari sono stati tenuti da personale del Decos direttamente coinvolto nel progetto.
Pur non essendo previsto nel formulario di candidatura si ritiene opportuno ricordare che l’Amministrazione comunale
in accordo con l’Università degli Studi della Tuscia ha ritenuto meritevole di interesse la partecipazione al workshop
internazionale che si è svolto a Noto dal 23 al 25 aprile 2004 organizzato dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione
Siciliana sulle riserve naturali, sulla gestione dei siti di importanza comunitaria e sui progetti finanziati dalla Comunità
europea per la valorizzazione delle aree protette
Oggetto della conferenza era l’illustrazione del progetto Life Natura 2000 che verrà avviato per il recupero delle saline e
delle paludi e per il ripristino delle biodiversità della riserva di Vendicari, nel siracusano, una delle più belle aree
naturali della Sicilia.
Molti sono stati i progetti presentati , sia italiani, (progetto EOLIFE 99 delle isole Eolie o il Progetto della provincia di
Agrigento sulla Riduzione dell’impatto dell’attività umana sulla Caretta e la loro conservazione in Sicilia) che stranieri
come quello delle saline della Camargue.
Tra i vari interventi è spiccato il progetto LIFE di riqualificazione ambientale Riserva Naturale delle Saline della città di
Tarquinia presentato dal Segretario Generale Dott.ssa Annalisa PUOPOLO, referente comunitario del progetto, con una
dimostrazione in power point che, comprensiva di fotografie aeree della città di Tarquinia e del sito, ne ha esaltato le
bellezze naturalistiche e illustrato il progetto redatto dall’Università degli studi della Tuscia sotto la guida del prof.
Giuseppe NASCETTI, responsabile scientifico dell’intervento.
Grande l’interesse suscitato sulle Amministrazioni presenti che si erano dichiarate disposte di venire a visitare la città di
Tarquinia e le Saline.
E2 – Organizzazione di una Conferenza per la presentazione dei risultati conseguiti tramite la
realizzazione del progetto Life natura alle autorità locali ed alla popolazione
15
Questa azione verrà effettuata alla fine delle azioni di recupero previste nel progetto e quindi nel corso dell’ultimo anno
di attività del progetto Life.
E3 – Produzione di materiale per la pubblicizzazione delle saline di Tarquinia e
del progetto Life
Questa azione doveva essere svolta durante l’ultimo trimestre dei tre anni di attività del progetto Life e proseguire fino
alla fine dei lavori.
Come già comunicato in precedenza, questa azione ha subito dei ritardi legati alla realizzazione dell’intero progetto.
Attualmente sono stati ricevuti alcuni preventivi necessari alla realizzazione del sito web sulle Saline di Tarquinia e del
restante materiale divulgativo previsto da questa azione (depliant, cd-rom, opuscoli). Per quanto riguarda i pannelli
esplicativi, sono stati realizzati due pannelli illustrativi sulle finalità e modalità di realizzazione del progetto Life
Natura.
Tali pannelli sono collocati presso la Riserva delle Saline di Tarquinia in luoghi ben visibili ed accessibili a tutti i
visitatori.
I dati finora raccolti sono stati oggetto di due pubblicazioni scientifiche realizzate nell’ambito del Congresso della Società
Italiana di Ecologia svoltosi a Siena il 4 – 6 ottobre 2004. I relativi atti sono stati spediti nel precedente rapporto inviato
alla Commissione Europea .
F. GESTIONE GENERALE DEL PROGETTO
F1 – Costituzione di una commissione per il coordinamento dei lavori nelle varie fasi di
realizzazione del progetto
Come già anticipato nel rapporto sullo stato di avanzamento dei lavori del primo anno, il Comune ( proponente del
progetto) e l’Università degli Studi della Tuscia ( partner del progetto), in pieno accordo con tutti gli altri componenti
della Commissione hanno inteso dare alla Commissione per il coordinamento dei lavori un ruolo di strumento
indispensabile per sostenere l’Ente nelle fasi decisionali che caratterizzano l’avanzamento del progetto.
Per garantire questa funzione la Commissione ha operato, anche nel corso dell’anno 2005, sia attraverso riunioni
formalmente convocate, sia attraverso frequenti incontri informali che hanno avuto come ulteriore beneficio quello di
ridurre i tempi di convocazione e di garantire una maggiore tempestività là dove ciò è stato richiesto dalle particolari
situazioni venutesi a creare.
Anche nel corso dell’anno 2005 a quasi tutte le riunioni, formalmente e informalmente convocate, hanno partecipato in
qualità di relatori anche i soggetti qui di seguito indicati la cui presenza è stata utile e lo sarà ancor più man mano che i
lavori previsti nel progetto LIFE NATURA avanzeranno:
•
Ing. Jafet Fattori - Direttore dei Lavori –
•
Geom. Adorno Brunori -Responsabile unico del procedimento, nonché Responsabile del Settore Lavori Pubblici
del Comune.
Si aggiunge che le nuove problematiche sorte in merito al deposito dei sedimenti asportati durante l’esecuzione
dell’azione C1 sono state oggetto di una molteplicità di incontri, alcuni realizzati direttamente presso la Regione Lazio,
finalizzati alla ricerca di una soluzione che trovasse l’accordo di tutti gli enti coinvolti .
16
Tuttavia mentre è evidente che questo intento è stato pienamente raggiunto con il Corpo Forestale dello Stato, Ente
gestore dell’area della Riserva, molte meno proficui sono stati in alcuni casi i risultati ottenuti con la Regione Lazio –
Assessorato Ambiente – e soprattutto con Area 2A/04 – Valutazione Impatto ambientale che, come sopra descritto, non
ha ancora concluso i due procedimenti ( uno relativo al deposito sedimento di cui all’azione C1 del progetto LIFE NATURA,
l’altro relativo al progetto indicato nell’azione C10) avviati dal mese di agosto dell’anno in corso.
F2 – Gestione amministrativa
Nel ricordare che con deliberazione di Giunta n. 427 del 17.11.2003 il Comune aveva costituito “l’unità organizzativa di
progetto di natura straordinaria e di carattere interdisciplinare ed intersettoriale” tra il personale del Comune già da
tempo coinvolto al fine di affidare alla stessa la realizzazione degli adempimenti legati ad ogni azione di competenza
comunale già prevista e descritta nel progetto LIFE NATURA, si vuole sottolineare l’impegno che tale unità ha dovuto
sostenere anche nel corso dell’anno 2005 per far fronte alle nuove situazioni determinate dalla approvazione di nuovi
progetti riguardanti le modifiche al progetto esecuzione iniziale del LIFE NATURA, dall’avvio di una nuova gara per
l’affidamento dei lavori e soprattutto dalla necessità di definire le modalità operative riguardanti il deposito dei
sedimenti asportati al fine di evitare un’interruzione dei lavori relativi all’azione C1.
F3 - Nomina di un revisore indipendente
Questa azione si è realizzata nell’anno 2003 e la sua descrizione è stata riportata nel rapporto sullo stato di avanzamento
dei lavori del 1° anno
F4 – Nomina del Direttore dei lavori
Come riportato nel rapporto sullo stato di avanzamento dei lavori dello scorso anno con deliberazione di Giunta n. 425
del 17.11.2003 era stato nominato il Direttore dei Lavori nella persona dell’ Arch. Mario Martinez, Responsabile del
Servizio Tecnico dell’Università degli Studi della Tuscia nonché redattore del progetto.
Successivamente con nota del 27 gennaio 2004 il Prof. Giuseppe Nascetti, responsabile scientifico del progetto Life
Natura comunicava la rinuncia da parte dell’arch. Mario Martinez alla direzione affidatagli per “sopraggiunti motivi
tecnico-amministrativi”.
A seguito di questo nuovo evento il Comune, con deliberazione di Giunta n. 113 del 20.04.2004, provvedeva a nominare
il nuovo Direttore dei lavori nella persona dell’ Ing. Jafet Fattori, tecnico di fiducia di questo Ente.
La nomina di un soggetto esterno alla struttura organizzativa del Comune e dell’Università degli Studi della Tuscia ha
comportato la modifica rispetto al formulario di candidatura della relativa scheda anche per ciò che concerne la categoria
di spesa alla quale imputare il costo dell’azione.
F5 – Nomina del direttore per la sicurezza del cantiere
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Come riportato nel rapporto sullo stato di avanzamento dei lavori dello scorso anno con deliberazione di Giunta n. 425
del 17.11.2003 era stato nominato il Direttore per la sicurezza del cantiere nella persona dell’ Arch. Mario Martinez,
Responsabile del Servizio Tecnico dell’Università degli Studi della Tuscia nonché redattore del progetto.
Successivamente con nota del 27 gennaio 2004 il Prof. Giuseppe Nascetti, responsabile scientifico del progetto Life
Natura comunicava la rinuncia da parte dell’arch. Mario Martinez alla direzione affidatagli per “sopraggiunti motivi
tecnico-amministrativi”.
A seguito di questo nuovo evento il Comune, con deliberazione di Giunta n. 113 del 20.04.2004, provvedeva a nominare
il nuovo Direttore per la Sicurezza del Cantiere nella persona del Geom. Giuseppe Scomparin, tecnico di fiducia di
questo Ente.
La nomina di un soggetto esterno alla struttura organizzativa del Comune e dell’Università degli Studi della Tuscia ha
comportato la modifica rispetto al formulario di candidatura della relativa scheda anche per ciò che concerne la categoria
di spesa alla quale imputare il costo dell’azione.
Tarquinia,……………………….
Il Referente Comunitario
Il Segretario Generale
(Dott. ssa Annalisa Puopolo)
Il Proponente del Progetto
Il Sindaco
(Alessandro Giulivi)
Il Responsabile Scientifico del Progetto
(Prof. Giuseppe Nascetti)
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