Tutoring on Life P.Santucci e S.Scarsella Tutoring on Life
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Tutoring on Life P.Santucci e S.Scarsella Tutoring on Life
Tutoring on Life Tutoring on Life: l'esperienza del Master in “E-learning: metodi, tecniche e applicazione” P.Santucci, S.Scarsella Master ELE – Scuola Iad Università di Roma Tor Vergata Sommario In questo lavoro viene descritta l’esperienza di tutoring, maturata negli ultimi due anni, nell’ambito della seconda parte del Master in “E-learning:metodi, tecniche e applicazioni” della Scuola Iad – Università di Roma Tor Vergata, svolta totalmente on-line nel “place” formativo Life (Learning in an Interactive Framework to Experience). In particolare viene evidenziato come il tutor vive il proprio ruolo, utilizzando con flessibilità gli strumenti messi a disposizione dall’ambiente Life, all’interno di un processo “person-in-place centered design” ( Giovannella 2008) che mira alla formazione di progettisti di esperienze formative, creative e innovative, che prevedono l’utilizzo delle tecnologie. Ne emerge la figura del tutor come presenza costante in tutte le fasi del processo, che con la sua funzione di ascolto, sostegno, indirizzo e incoraggiamento, cerca da un lato di creare un clima caldo e sereno in cui sia possibile costruire conoscenza in modo collaborativo all’interno della comunità, dall’altro di far vivere al discente un’esperienza coinvolgente per tutti gli aspetti dell’interazione umana, quali quello emotivo e sociale, permettendo a tutta la persona nella sua interezza di partecipare ad un’esperienza formativa, che vale la pena vivere, e che non può non lasciare tracce. Introduzione Il presente lavoro si basa sull’esperienza maturata negli ultimi due anni, in qualità di tutor del Master in “E-learning:metodi, tecniche e applicazioni” della Scuola Iad – Università di Roma Tor Vergata, svolto totalmente on-line nel “place” formativo Life (Learning in an Interactive Framework to Experience). L’ambiente Life è configurato come Learning Place e, come scritto dall’ideatore ( Giovannella 2007) , vuole essere un’alternativa ai PLE ( Personal Learning Environment ) ed una evoluzione dei tradizionali VLE ( Virtual Learning Environment). Un Learning Place, oltre alle aree “tipiche dei VLE tradizionali utilizzati per la gestione del processo di apprendimento e per la pubblicazione delle informazioni …si dovrebbe caratterizzare per la presenza di due aree dedicate rispettivamente allo sviluppo della conoscenza e della comunità di apprendimento” ( Giovannella 2007). I corsisti che accedono a Life hanno già seguito, nella prima fase del Master, un percorso di allineamento dei prerequisiti, riguardante alcuni argomenti ( pedagogia, psicologia sociale e del lavoro, sociologia e processi comunicativi) la cui conoscenza è fondamentale, per poter affrontare il P.Santucci e S.Scarsella Tutoring on Life percorso su Life, che mira a formare progettisti di esperienze formative “person-in-place centered”, il più possibile creative e divergenti, aumentate dall’utilizzo delle tecnologie ( Giovannella 2008). Vivere in una community a partire dalla Home Quando ci si affaccia su Life, ci si presenta un ambiente modificato a seconda dell’ora del giorno: al mattino splende di un verde luminoso e brillante, al tramonto si colora di rosa, e alla sera brilla di luccicanti stelle. Questa interfaccia che si modifica scandendo lo scorrere del giorno riflette la scelta di un ambiente flessibile, che si adegua alla vita, che ne è una trasposizione. Nel corso degli ultimi anni, abbiamo visto Life modificarsi, crescere e ampliare le sue funzionalità, lasciandoci liberi di adattare il processo alle scelte metodologiche adottate. All’accesso alla pagina di login, appare un ambiente di colore verde, che, sebbene all’inizio ci avesse lasciate un po’ perplesse, poiché quel verde pastello non sembrava creare con il testo scritto quel contrasto che permettesse alle parole di risaltare nitide agli occhi, nel tempo si è rivelato un colore riposante, familiare, che evoca sensazioni di tranquillità. Eseguendo il login , come se inserissimo una chiave nella serratura, ci troviamo nel nostro mondo fatto di fiori freschi e colorati ( info, conoscenza, processo e community) sempre pieni di foglie (Forum, Messaggi privati, Mylife ecc.). Un messaggio di benvenuto, sempre presente sull’avatar, ci saluta. P.Santucci e S.Scarsella Tutoring on Life Iniziamo il lavoro. Controlliamo se ci sono nuovi messaggi privati a cui dover rispondere. La risposta immediata ai messaggi privati è fondamentale per instaurare delle relazioni interpersonali corrette, basate sulla stima e sulla fiducia: chi invia un messaggio privato generalmente aspetta con ansia una risposta. Il passaggio successivo è il controllo degli utenti on-line, che ci consente di sapere con chi stiamo condividendo in quello stesso istante il nostro place, ci fa sentire la vicinanza degli altri utenti e, al contempo, contribuisce a darci l’indicazione di alcune caratteristiche dei nostri corsisti come ad esempio i loro orari e ritmi di lavoro. Anche per loro è importante sapere che siamo on line, la nostra sola presenza li aiuta a sentire che c’è un monitoraggio in tempo reale dei loro bisogni. Poi controlliamo se ci sono compleanni del giorno: se c’è qualcuno da festeggiare facciamo gli auguri in un thread che abbiamo aperto proprio per questo motivo e … mangiamo una torta virtuale. Questo scambio di auguri non è un atto dovuto alla buona educazione, ma è importante ai fini dell’esperienza perchè aumenta il senso di appartenenza alla comunità. Attività project based Terminate queste operazioni preliminari quotidiane, accediamo al Forum all’interno dell’area Community. P.Santucci e S.Scarsella Tutoring on Life Il processo su Life, della durata di circa 120 giorni, non è mai uguale a se stesso ma è sempre nuovo e stimolante: ne modifichiamo continuamente, sia per l’esperienza maturata sia per i nuovi stimoli proposti dal docente, non solo le metodologie ma anche i tempi e le attività,modulandoli in base al gruppo di discenti con cui ci troviamo a lavorare . La prima fase del processo, dalla quale non si può prescindere, è quella dell’ambientamento e della conoscenza. In questa fase iniziamo a fare uso del forum, nell’apposita sezione “Spazio Annunci”. La struttura lineare del forum, in cui ciascun messaggio è sequenziale all’altro, ne consente una rapida e semplice lettura. Durante la prima settimana di ambientamento la nostra funzione è soprattutto di accoglienza; interveniamo frequentemente per cercare di creare un clima caldo e stimolante, in cui ci si possa sentire a proprio agio e sia facile e naturale intessere nuove relazioni per la creazione del gruppo [Rivoltella]. Invitiamo tutti a presentarsi alla comunità, a esplorare le funzionalità di Life e tutte le attività svolte dai corsisti delle coorti precedenti. Scrive un corsista: “Sono finalmente arrivato a questa seconda fase del Master, nel presentarmi ritengo necessario precisare che, anche se ho svolto varie attività di docenza, non sono un docente di professione, sono un ingegnere che lavora nel pubblico impiego…auguro a tutti un buon inizio e un proficuo lavoro!” Altro corsista: “L'idea di questo corso a distanza mi entusiasma e spero di poter partecipare attivamente e con costanza (famiglia permettendo!) al forum. Spero di essere all'altezza della situazione e comunque sono entusiasta di questa nuova esperienza. Purtroppo tra impegni di lavoro e di famiglia (2 figli piccoli), ho difficoltà a interagire velocemente. Vogliate scusarmi ed il mio impegno sarà massimo”. Il tutor risponde: “Benvenuto …! Aspettando che tutti i partecipanti a questa coorte si facciano vivi mi presento…insieme alle altre tutor vi affiancherò nelle attività che verranno svolte in questo ambiente. Non esitate a chiedere aiuto in caso di necessità. Leggete molto attentamente il messaggio di apertura … perchè vi ha già fornito delle importanti indicazioni che vi torneranno utili nelle attività successive. Iniziate ad esplorate questo ambiente …”. L’analisi della presentazione è molto importante perché da essa traiamo indicazioni che ci aiuteranno a svolgere al meglio il nostro lavoro: alcuni corsisti manifestano timore per l’esperienza che li aspetta, altri forniscono informazioni sulle proprie esperienze lavorative e sulla situazione familiare, altri ancora sembrano entusiasti dell’ambiente: noi teniamo conto di tutti i dati rilevati, adattando il nostro intervento formativo alle esigenze dei singoli. Fin da questo momento infatti iniziamo il nostro lavoro di ascolto, sostegno, incoraggiamento e di gestione e controllo dell’emotività dei discenti, cercando di creare un clima caldo e stimolante, in cui vivere un’esperienza che coinvolga tutti i livelli e aspetti tipici dell’interazione interpersonale. . In questa fase siamo chiamate talvolta a fornire supporto tecnologico, in un’area del forum chiamata Mentoring ed help desk, a coloro che incontrano difficoltà nell’uso delle funzionalità di Life (ad esempio per l’apertura di nuovi thread). Nel tempo tuttavia, la semplificazione delle procedure per l’utilizzo dell’ambiente si è talmente perfezionata, da ridurre al minimo questo nostro tipo di interventi. P.Santucci e S.Scarsella Tutoring on Life Sempre in questa fase invitiamo i corsisti ad esprimere liberamente le proprie idee, le proprie ansie e i propri dubbi, anche non necessariamente riguardanti i contenuti di apprendimento, in un’area apposita del forum, dove noi stesse dialoghiamo in libertà. In questa area una corsista scrive: “Ieri sera è arrivato mio figlio,non vi dico la gioia mia e di mio marito. Leggo che molte di voi sono angosciate dalla prima notte fuori casa . Anche io lo sono stata per un anno, quando abbiamo deciso di mandare nostro figlio a studiare lontano,( perchè l'università della mia città non aveva ing. informatica ) ho passato diverse nottate con gli occhi sbarrati pensando alle difficoltà a cui sarebbe andato incontro. Tuttavia lo abbiamo assecondato nei suoi desideri. Ai miei tempi non mi è stato possibile assecondare i miei sogni. Ho inoltre letto da qualche parte che ai figli bisogna dare ' le radici e le ali' ;io ci sto ancora provando. Cari auguri a tutti! XXXX” In questo thread siamo riusciti, a volte ad entrare in perfetta sintonia con l’altro, avendo la sensazione di provare emozioni di amici che non conoscevamo fisicamente ma dei quali, leggendo attentamente tra le righe degli interventi, abbiamo costruito un’identità in termini di pensare e sentire. “Buona sera a tutti, è incredibile..... sono entrata anch'io in punta di piedi solo per curiosità, cercando sempre notizie sul master, visto che purtroppo sono rimasta scottata dal fatto che non posso fare l'esame il 27, e ho trovato un dialogo tra tutti fantastico. Per me è la prima esperienza di forum, mio marito accanito di pesca scrive sempre nei forum dei pescatori e io non riuscivo mai a capirlo. Adesso leggendo ogni replica, i problemi di XXX, simili tra l'altro ai miei (anch'io ho due bimbe piccole), la storia di Shay raccontata da XXX che mi ha freddato in cuore lasciandomi per un attimo riflettere su tante cose. Io non credo che le chat e i forum siano una forma di solitudine, si tratta solo di una grande voglia di comunicare ma nella vita di tutti i giorni questo è veramente difficile”. Dopo la prima fase di ambientamento e conoscenza, iniziano le attività. L’ultima coorte ha iniziato con l’Attività 1 "pick & discuss", in cui i corsisti devono cercare un articolo in rete, dedicato al Technologically Enhanced Learning, di particolare interesse o particolarmente innovativo. Gli articoli di questa attività sono stati caricati nell’archivio materiali in un’apposita cartella “risorse”, a cui tutti i corsisti possono accedere. In linea con lo spirito di questo ambiente, l’archivio materiali non è scollegato dal resto del processo e relegato in un modulo separato della piattaforma, ma può essere richiamato facilmente da ogni parte del forum, tramite un semplice link. Questo rende agevole il riferimento a risorse presenti in archivio, sia per la lettura che per i commenti. Accedendo direttamente all’archivio materiali si possono trovare tutti gli articoli riguardanti l’argomento proposto cosicché noi tutor possiamo verificare quali corsisti hanno risposto allo stimolo proposto. P.Santucci e S.Scarsella Tutoring on Life Nei casi in cui abbiamo verificato un blocco iniziale o del timore nell’esprimere le proprie idee, siamo intervenute spesso per invitare tutti a collaborare e per creare un gruppo in cui ciascun elemento partecipi attivamente, fornendo anche chiarimenti ed aprendo la discussione con indicazioni utili e riferimenti a materiale presente sulla rete. Contemporaneamente all’Attività 1 "pick & discuss" inizia l’attività 2 "show & tell virtuale" che richiede di analizzare il "design place" in cui ci si trova ad operate usualmente, con particolare riferimento al sense of place ( nozione di luogo emersa all’interno della geografia umanistica ed elaborata da Yi-Fu Tuan ) . In questa fase i corsisti sono invitati a guardare il proprio design place con occhi nuovi, ad analizzarne attentamente gli elementi che lo compongono: le persone che vi operano, i luoghi , i servizi, gli artefatti. Per questa attività è importante operare su tutti i canali di comunicazione, e Life dà l’opportunità di utilizzare, oltre al testo scritto, anche le immagini. Le immagini vengono caricate facilmente nella propria galleria personale che funziona come archivio privato, e per inserirle sul forum occorre seguire una procedura molto semplice, che comunque spieghiamo ai corsisti. Frequentemente, in questa ed in altre fasi del percorso, chiediamo ai corsisti di inserire delle immagini per comunicare meglio i loro contenuti. Inizialmente, essendo una novità quasi per tutti, hanno difficoltà a farlo, ma via via che procedono, grazie all’ausilio di macchine fotografiche digitali, liberano la creatività e cominciano ad imparare a comunicare anche in questa forma. Le immagini compaiono all’interno del testo del messaggio e, mediante un semplice click del mouse è possibile portarle a grandezza standard, facilitando molto il nostro lavoro di controllo e feedback. P.Santucci e S.Scarsella Tutoring on Life Seguono altre attività articolate che hanno come funzione principale quella dello studio del proprio design place e dei componenti il proprio spazio di progettazione: ad esempio un’indagine sistematica del proprio spazio per individuarne i punti critici, gli artefatti, le funzionalità, le attività che vi si svolgono, e soprattutto le “tracce”; un’ analisi delle “personas” che qualificano il design place indicando le tracce ad esse collegabili con l’indicazione di tutte le attività compiute dalle personas, ordinate in azioni primarie, secondarie e terziarie, e dei loro obiettivi, suddivisi in experience goal (obiettivi d'esperienza), end goal (obiettivi finali) e goal (obiettivi di vita); un’ analisi delle relazioni esistenti tra “place” e “campo” formativo, in particolare di quelle collegate ai processi formativi che si svolgono nel proprio design place e che prevedono la partecipazione degli elementi esaminati nelle precedenti attività; anche in questa attività si richiede l’ analisi delle tracce riferibili alle relazione esaminate. In questa fase l’attività del tutor non è affatto semplice, perché la maggior parte dei corsisti non è abituata ad analizzare lo spazio che li circonda per progettare. Noi interveniamo frequentemente per spingere i corsisti a guardare il proprio spazio con occhi nuovi, per stimolarne il senso critico, il pensiero divergente e la creatività. Alimentiamo il confronto e la discussione anche mediante la metodologia six hats [ De Bono]. Distribuiamo tra i corsisti i ruoli dei cappelli azzurro e nero, e talvolta anche di quelli rosso, giallo, verde, e bianco; spegniamo eventuali scontri che a volte nascono da questi confronti, indossiamo noi stesse uno o più cappelli quando è necessario, sempre nello spirito di riaccendere la discussione e portare alla ricerca di nuove proposte o nuove soluzioni. Nello stesso tempo spingiamo all’analisi di quanto già fatto dai corsisti delle coorti precedenti, perché il sapere di chi ha già affrontato il percorso diventi patrimonio comune. P.Santucci e S.Scarsella Tutoring on Life Il Proiect work L’ultima fase, la più lunga e complessa, riguarda la fase di progettazione vera e propria in cui i corsisti sono riuniti in gruppi individuati sulla base dello scenario operativo proposto da ciascuno. Ogni gruppo apre un proprio diario di progettazione ( thread del forum) in una specifica area del Forum e viene affiancato da un tutor. In questa fase dobbiamo seguire passo passo i corsisti per far sì che comprendano la metodologia corretta di progettazione, assumendo il ruolo iniziale di guida per lasciare poi spazio al ruolo di supporto, incoraggiamento e, quando occorre, di avvocato del diavolo. Usiamo tutti gli strumenti che l’ambiente ci mette a disposizione : i messaggi privati, le risposte sul forum, i commenti alle singole frasi, la chat, i questionari, i link, collegamenti a youtube, a google ed a wikipedia, immagini, archivio. Il tutto per una corretta rappresentazione narrativa del design place, attraverso lo storytelling, per una chiara identificazione del problem setting e per una proposta di soluzione delle criticità rilevate nel proprio spazio di progettazione attraverso un problem solving che sia ampio, articolato, creativo, divergente e con l’occhio puntato sulle tecnologie. Nello sviluppo di tutte le fasi precedenti, in cui l’attività è totalmente di tipo collaborativo e su uno stesso thread si addensano gli interventi di tutti i corsisti, risulta utilissimo il sistema dei commenti presente su Life, che permette di rispondere o correggere parti di interventi di un singolo che non siano d’interesse generale per la comunità, senza appesantire lo svolgimento lineare della discussione. La presenza del commento è visibile a chiunque dalla diversa colorazione con cui appare la porzione di testo commentata. Il processo progettato viene concettualizzato con l’utilizzo dei diagrammi UML, che vengono pubblicati sul thread come immagini, per essere sottoposti ad un confronto costruttivo da parte dei membri del gruppo e del tutor. Anche in questo caso, dopo un primo smarrimento iniziale per l’utilizzo di questa forma di rappresentazione, quasi sempre mai utilizzata in precedenza, grazie alla collaborazione ed al confronto con quanto prodotto dalle coorti precedenti, riescono velocemente a comprenderli ed a costruirli. E’ stato anche aperto un thread dal titolo UML faq e ci sono delle dispense del docente in archivio, ma spesso noi indirizziamo alle centinaia di diagrammi UML elaborati dalle coorti precedenti, che possono essere facilmente reperiti grazie ad un motore di ricerca interno che consente anche la ricerca avanzata. In questa fase finale, che è quella emotivamente più coinvolgente, lavoriamo a strettissimo “contatto” con gli elementi del gruppo, scambiandoci messaggi anche più volte al giorno. Noi li supportiamo fornendo puntualmente un feedback, ascoltando, incoraggiando, ponendo loro domande che aiutino ad andare in profondità, contenendo le loro ansie e paure in vista dell’esame. Tutto ciò crea tra noi e il gruppo una relazione forte ed intensa che si percepisce anche nella piena libertà con la quale i nostri corsisti ci parlano: Una corsista scrive: Ti sembrerò ripetitiva ma grazie per i chiarimenti sulle mappe!!ero un pochino confusa...e mi ero fatta prendere dal panico!! sarà l'ansia dell'esame che si avvicina. Ci penso un po' su e poi organizzerò le mappe sul mio progetto. ...AIUTO Riusciro a finire tutto?!!?? CIAOOOOO La tutor risponde: Cara XXX, P.Santucci e S.Scarsella Tutoring on Life il panico pre-esame prende tutti… stai lavorando benissimo, Bacione!!! stai tranquilla! E ancora la corsista: Ciao XXX, grazie per le tue parole di conforto ne avevo proprio bisogno! …… Il percorso termina con un esame in presenza in cui i corsisti a gruppi espongono il loro progetto con l’ausilio di una presentazione in power point, redatta seguendo delle linee guida da noi impartite. Ogni esame è per noi una grande festa, perché tutti i corsisti, anche quelli che hanno faticato molto per rispondere alle nostre aspettative sono soddisfatti del percorso svolto interamente on line e presentano fieri il loro progetto frutto di tanto studio e lavoro. Tutti dichiarano una sorta di “dipendenza” da Life: il contatto quotidiano con l’ambiente ed i colleghi diventano un momento fondamentale della giornata di ciascuno, momento del quale non si può più fare a meno. Tutti sono soddisfatti della metodologia progettuale acquisita. Il giorno dopo l’esame tutti, o quasi, si collegano per un messaggio di ringraziamento. Nell’ottica del Long Life Learning, l’accesso all’ambiente viene lasciato libero a tutti coloro che hanno terminato il Master. Molti ex corsisti continuano ad affacciarsi su life anche dopo il master per continuare a crescere e ad aggiornarsi anche se non partecipano attivamente . Quello che rimane nel nostro cuore, alla conclusione del percorso di ogni coorte è la soddisfazione di aver accompagnato i corsisti attraverso un’esperienza formativa che ha coinvolto tutti i livelli e aspetti tipici dell’interazione interpersonale, come il livello sociale e soprattutto il livello emotivo [Giovannella learning 2.0], perché l’apprendimento è esperienza. Uno dei tanti sviluppi Nel corso dell’ultima coorte è stato attivato un nuovo fiore Mylife, che apre scenari interessantissimi sulla costruzione della propria identità virtuale. E’ un blog personale visibile per ora solo all’interno della comunità. P.Santucci e S.Scarsella Tutoring on Life ”Il forum e' il luogo della costruzione collaborativa e della forte interazione sociale. Il blog/galleria è il luogo della sedimentazione personalizzata della vostra esperienza e della costruzione del proprio sé digitale. Vi si può aggiungere di tutto (per ora solo testi e immagini) ... e va ben oltre la sedimentazione dell'esperienza formativa. La costruzione collaborativa deve essere e rimanere prevalente perché è ciò che identifica il "place", ma ogni esperienza aggiunge qualcosa "to YourLife" ed è giusto poterla sedimentare. Per questo, una volta che si è convinti di aver inserito nel forum un commento significativo (a cominciare per esempio dalle considerazioni che state esprimendo sugli articoli scelti da voi e i vostri colleghi), qualcosa che si vuol ricordare ... è sufficiente fare click su "Pubblica sul blog" e il post da voi scelto comparirà anche su vostro blog di MyLife …” ( Giovannella in Master Ele). Per ora solo pochi hanno utilizzato questo strumento, ma siamo all’inizio, ed i corsisti del master raramente sono nativi digitali. In futuro, con l’avanzare del n-gen, questo strumento risponderà perfettamente alla loro esigenza di costruzione della propria identità digitale. Conclusioni In questo lavoro abbiamo illustrato la nostra esperienza di tutor nella parte progettuale del master “E-learning: metodi, tecniche e applicazioni” nell’ambiente di formazione Life. Abbiamo voluto far emergere come le funzionalità dell’ambiente si prestano flessibilmente alla nostra attività, lasciandoci libere di adattare e modulare il processo a seconda delle necessità, e siano favorevoli allo sviluppo del senso di appartenenza alla comunità e del cooperative learning, così importanti ai fini dell’apprendimento. In particolare speriamo di aver illustrato come l’ambiente Life, unitamente all’azione dei tutor, supportino il discente in un processo formativo denso di relazioni sociali significative, che coinvolga la sfera emotiva, permettendo a tutta la persona nella sua interezza di partecipare ad un’esperienza formativa che non può non lasciare tracce. Riteniamo che questo messaggio conclusivo di una corsista, sintetizzi ciò che cerchiamo di far vivere su Life: “Cara XXX, Grazie per l’esempio “vivo” che sei stata per me… Grazie per la costante presenza, che indirizza, valorizza, incoraggia… Grazie per l’ironia, che ha colorato ogni “stanza” del forum… Grazie per lo spirito di condivisione, che ci ha reso possibile apprezzare la “logica di Life” e le sue dinamiche. Sono certa che questo sia il pensiero anche della mia compagna di avventura XXX che ha regalato a questa mia esperienza il sapore più prezioso e inaspettato! GRAZIE DI TUTTO…DI VERO CUORE!!!!!! XXX” Riferimenti bibliografici Andreocci B., Antonietti M., Argenti F., Ferronato C., Mastrofini F., Ranieri M., Le pratiche di un buon tutor Corso di perfezionamento metodi e Tecniche della formazione in rete Università di Firenze Giovannella C. Learning 2.0? URL http://life.mifav.uniroma2.it/ Giovannella C., Camusi A., Cicola F., Barile A., Baraniello V. Verso la realizzazione di virtual “Learning Place”: Life URL http://life.mifav.uniroma2.it/ Giovannella C. “Person-in-Place Centered design”: educare “istructional designer” e operatori dei futuri “learning places” URL http://life.mifav.uniroma2.it/ Master ELE URL http://www.mifav.uniroma2.it/life2008/login.php Rivoltella P.C. (2006) E-tutor Profilo, metodi, strumenti Ed. Carocci Faber P.Santucci e S.Scarsella