Progetto pedagogico 2014-15
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Progetto pedagogico 2014-15
COMUNE DI CALTAGIRONE PROGETTO PEDAGOGICO DEI NIDI D’INFANZIA COMUNALI ARCOBALENO I FOLLETTI PETER PAN Anno educativo 2014-2015 1 PREMESSA Il nido è un servizio educativo e sociale che accoglie i bambini dai tre mesi ai tre anni di età. Gli operatori dei nidi del Comune di Caltagirone , rivolgono la propria attenzio ne sia al bambino che alla famiglia; aiutando il piccolo a superare le difficoltà proprie dell’età e ad acquisire le abilità, le conoscenze nonché tutti gli accorgimenti utili per costruire un esperienza di vita ricca ed armonica. A tale scopo si garantisce un ambiente adeguato, ricco di stimoli, e personale qualifi cato, che, in base alle conoscenze psico-pedagogiche, finalizza il proprio lavoro con obiettivi programmati ed in stretto rapporto con le famiglie. Educare, significa stare con il bambino, aiutarlo ad acquisire le regole di convivenza fondamentali, ascoltarlo, comunicargli che ha il suo spazio nella relazione individualizzata con l’adulto, il suo spazio di autonomia, indipendenza e possibilità di scelta. Al centro del nostro progetto c’è l’idea di un bambino protagonista nelle relazioni con adulti e bambini, nelle attività, nella relazione nido-famiglia; di un bambino posto nella condizione di scegliere giochi, approcci con i vari materiali. Vero grande obiettivo è il benessere del bambino sia sul piano affettivo che su quello della conquista dell’autonomia personale. Solo grazie a legami solidi, fidati, il bambino può permettersi di fare prove per diventare grande, di sbagliare ed essere sostenuto, di rischiare e sentirsi protetto, sviluppando così la curiosità di andare oltre e alla fine di andare da solo. 2 ISCRIZIONI Le istanze d’iscrizione si presentano dal 15 Aprile al 16 Maggio di ogni anno presso le stesse strutture : il nido Arcobaleno sito in Via Balchino , tel. 0933 53201; il nido I Folletti sito in Via Crescimanno ,tel. 0933 24011; il nido Peter Pan sito in Via Arianna s.n. tel.0933 58438. PERIODO DI APERTURA I nidi saranno aperti dal lunedì al venerdì, dall’ 8 settembre al 30 giugno dalle 7,30 alle 14,00. Altri periodi di chiusura seguono il calendario scolastico regionale (vedi Calendario anno educativo 2014 /15). ORGANIZZAZIONE ORARI : 7,30 - 9,30 ingresso 12,30 - 14,00 uscita GIORNATA TIPO DEL NIDO 7,30 - 9,30 Entrata, accoglienza, momento del buongiorno e delle coccole. 09,30 - 10,00 Colazione con frutta fresca, panino, o yogurt 10,00 - 11,30 Divisione dei gruppi per le attività strutturate: grafico-pittoriche, manipolazione, drammatizzazione, racconti di storie, gioco euristico etc. 11,15-11,45 Pranzo dei piccoli e cura dell’igiene 11,45 Pranzo dei medi-grandi 12,00 -12,30 Cambio dei medi e grandi 12,30-14,00 Aspettiamo i genitori 3 Gli spazi . I nidi sono organizzati in sezioni, composte da bambini omogenei per età o, quando non è possibile, di età eterogenea. a) Nelle sezioni gli spazi sono suddivisi in angoli, pensati in base all’età dei bambini e così chiamati: o angolo morbido; o angolo lettura; o angolo attività; o angolo gioco simbolico; o angolo travestimenti; o angolo gioco; o angolo musicale; b) Laboratori di attività motoria, attività pittorica, attività di travasi, ecc. c) Accoglienza; d) Salone: luogo di incontro e gioco comune; e) Sezione per i più piccoli; f) Sala da pranzo; Arredo interno - Si intendono quelle attrezzature fisse e mobili, che, organizzano gli spazi interni che consentono di cogliere al meglio le attività di cura dei bambini e garantiscono la creazione di ambienti adatti a realizzare attività di gioco, di apprendi mento, di crescita. I criteri adottati presso i nidi per l’arredamento sono: la funzionalità, la disposizione idonea in relazione alle funzioni delle diverse zone; facile accessibilità per bambini e adulti; gradevolezza estetica; personalizzazione degli armadietti ove i bambini ripongono i loro indumenti. L’INSERIMENTO AL NIDO Dopo l’iscrizione del bambino, per i genitori inizia una fase piuttosto difficile: l’inserimento. Per fugare i dubbi dei familiari e per far loro conoscere le modalità dell’inseri mento, l’equipe di coordinamento organizza un incontro individuale nell’ambito del quale la coordinatrice e l’educatrice di riferimento compila una scheda personale del bambino. Questo colloquio è molto importante perché si devono gettare le basi per 4 un rapporto di collaborazione stima reciproca, volto a proteggere, formare ed educa re il bambino. L’inserimento del bambino è un evento nuovo sia per lui che per i genitori, ed apporta un cambiamento del reciproco contesto di relazione. E’ importante che sia fatto gradualmente, con una grande partecipazione e collaborazione di un genitore. L’inserimento serve al bambino per trovare nelle educatrici un riferimento sicuro che lo aiuti a familiarizzare con le novità della vita nel nido e a separarsi dalle figure genitoriali. La durata dell’inserimento non può essere fissata in partenza, varia a secondo del bambino, più o meno nella prima settimana è necessaria la presenza del genitore all’interno della struttura, indicativamente nel secondo giorno della seconda settimana farà il suo primo pranzo. Incontri che coinvolgono i genitori. Sono previsti i seguenti incontri: a) prima dell’inserimento durante i colloqui individuali tra l’educatrice di riferimento, la coordinatrice e le nuove famiglie; b) durante l’anno educativo 2 riunioni tra le educatrici , la coordinatrice ed i genitori , solitamente nei mesi di novembre e maggio. c) incontri di formazione per i genitori, dove si vuole dare un utile e funzionale sup porto alla genitorialità; d) colloqui individuali tra la coordinatrice e il genitore qualora si ravvisi la necessità di approfondire aspetti o problemi relativi al bambino. e) Giornate al nido: ° 19 marzo 2015 – Al nido con papà ° 1 aprile 2015 – Al nido con i nonni per “ I Panareddi” ° 8 maggio 2015 – Al nido con la mamma L’ACCOGLIENZA E’ forse il momento più ricco di emotività per il bambino e per il genitore che l’accompagna, cerchiamo perciò di favorire l’accoglienza individualizzata accettando le abitudini di ciascun bambino. L’Educatrice accoglie il bambino con atteggiamento tranquillo, senza fretta di “ prenderlo ai genitori ”, ma con gentile fermezza cerca di evitare rituali troppo lunghi. 5 L’importanza di questo momento è nel creare una buona sintonia genitore- Educatrice. Il genitore saluta il bambino senza “ fughe” , dicendo la verità circa il momento del suo ritorno, spiega al figlio che lo lascerà per un certo tempo e che poi tornerà a prenderlo: in questo modo comunica qualcosa di vero e permette al bambino di manifestare la propria contrarietà e di essere consolato per un giusto motivo. L’Educatrice introduce un “ tempo” per permettere al bambino di misurare e, quindi, padroneggiare l’attesa. Lo tiene in braccio, lo coccola, cerca di fargli capire che comprende la sua rabbia, mentre piano piano lo coinvolge in attività piacevoli. MOMENTO DEL CAMBIO I bambini più piccoli (lattanti) non partecipano attivamente quando vengono lavati, vestiti o svestiti non avendo ancora acquisito una propria autonomia corporea; tuttavia questa prima fase non va sottovalutata perché attraverso le manipolazioni connesse alle “pratiche igieniche” si crea un’intensa stimolazione sensoriale piacevole per il bambino. L’Educatrice, mentre accudisce il bambino, offre tutta una serie di stimolazioni: sensoriali, tattili, visive, che vengono trasmesse ed ascoltate dal bambino ( benessere fisico), interagisce verbalmente con il piccolo, gli spiega cosa sta facendo stimolando così anche lo sviluppo del linguaggio. Attraverso queste esperienze si rafforza la relazione tra Educatrice e bambino e migliora il sentimento di sicurezza. 6 MOMENTO DEL PRANZO E’ importante che il bambino viva il momento del pasto in modo attivo e partecipe e non come una forzatura; l’adulto ha una grande responsabilità rispetto al modello che offre in questo particolare momento. L’Educatrice siede a tavola con i bambini, incoraggiandoli e aiutandoli dove necessario, valorizzando l’importanza educativa di questo momento. 7 I pasti sono preparati direttamente all’interno delle strutture, da personale specializzato e qualificato, tenendo conto anche di preferenze ed esigenze individuali quali allergie, intolleranze, ecc. Una particolare cura è riservata alla qualità della materia prima utilizzata, scegliendo alimenti di stagione, le cui tecniche di cottura sono preferibilmente al forno. Composizione del pasto: un primo piatto; un secondo piatto (alternativa piatto unico); un contorno di stagione cotto o crudo. MOMENTO DEL SONNO Avviene in un contesto privilegiato, rispettando tempi, esigenze e ritmi fisiologici di ognuno. L’educatrice, con i più piccoli, pone in essere questo momento con una gamma di comportamenti tesi a stabilire un contatto corporeo di tipo intenso-protetti vo col bambino. Gli permette inoltre di succhiare il ciuccio, il biberon, ecc.; così fa cendo facilita la rassicurazione attraverso il “piacere primitivo” (fase orale, suzione). 8 GIOCHI E ATTIVITA’ PROPOSTE aa Attività manipolativa - Manipolare, impastare, infilare, trasformare sono attività che favoriscono lo sviluppo di competenze motorie, cognitive ed espressive. L’uso di materiali informi (pasta di sale, das, impasti vari) e di elementi naturali (carta, stoffa, foglie, rami, fiori, ecc.) permette di sviluppare numerose attività divertenti per il bambino le quali stimolano in lui il piacere della scoperta e dell’esplorazioni. aa Travasi - I travasi di materiale solidi e liquidi si prestano a molteplici scoperte. Attraverso l’utilizzo di materiali di recupero (liquidi, farine, cereali, pasta, bottiglie di plastica, imbuti, tappi, ecc.) il bambino acquisisce le abilità e le competenze necessarie per lo svolgimento delle attività complesse come il coordinamento oculo-motorio, il controllo della motricità fine della mano, la pianificazione di una attività in sequenza temporale e logica. aa Costruzione -. Aiuta il bambino ad esprimere la propria creatività attraverso la progettazione e la realizzazione di piccole costruzioni. Manipolando ed utilizzando elementi naturali e materiali di recupero sperimentano diverse tecniche di costruzione. aa Attività grafico-pittoriche - Le attività grafico-pittoriche sono molto utili per imparare a percepire, distinguere e conoscere i colori, le forme le linee che come elementi compositivi, assumono una funzione importantissima nelle espressioni artistiche. Il bambino utilizzando le diverse tecniche pittoriche (pastelli a cera, ac9 quarelli, pennarelli, pittura con le manine e i piedini) può esprimere con facilità e immediatezza le emozioni, gli stati d’animo, i sentimenti, e i livelli percettivi della realtà. aa Il gioco simbolico - Il gioco di finzione è la forma tipica che i bambini utilizzano per costruire una loro visione della realtà e per comunicare con gli altri. Permette di raggiungere numerosi obiettivi di tipo affettivo relazionale, oltre che di tipo cognitivo -comunicativo. Per realizzarlo è necessario allestire appositi spazi, che ricreano situazioni quotidiane, finalizzati all’organizzazione autonoma dei bambini, affinché assumano ruoli diversi con i quali elaborano e precisano la loro visione della realtà. aa Gioco euristico - I bambini sentono, forte, il bisogno di esplorare e scoprire, da soli, il modo in cui gli oggetti si comportano nello spazio, a seconda di come vengano maneggiati. Per raggiungere e soddisfare queste esigenze hanno la necessità di una ampia varietà di oggetti, con i quali attuare questi esperimenti. aa Il cestino dei tesori - Resistente, naturale e di forma tonda, contiene una serie di oggetti, (non giocattoli) che normalmente sono presenti nell’ambiente familiare, questi vanno scelti con cura, per suscitare curiosità, interesse, scoperte e conoscenze. Manipolando, osservando e mettendo in bocca gli oggetti, i bambini più piccoli fanno scoperte importanti. aa Attività musicali - L’orecchio è sensibile alle vibrazioni del suono, che può essere alto, basso, piacevole da ascoltare o sgradevole. Man mano che il bambino cresce tutte queste attività si evolvono grazie ai vari stimoli ed esperienze di crescita. Tra le attività proposte: soffermarsi ad ascoltare, distinguere e riprodurre i suoni della natura e dell’ambiente che circonda il bambino tramite la creazione di strumenti musicali con materiale di recupero (bastoni della pioggia, sonagliere, maracas, ecc.). aa La favola - Ascoltare la voce della educatrice che racconta una favola è per il bambino un momento particolarmente rilassante e contribuisce a instaurare con lei un rapporto più profondo. I bambini seguiranno anche i suoi gesti, le espressioni del viso e le sue modulazioni vocali, ora alte e ora basse a momenti allegre e a momenti spaventate. Per i più piccoli si tratterà sempre di fiabe mimate, in modo da catturare la loro attenzione e curiosità. Ci avvaliamo dei burattini, i quali compiono le stesse azioni lette o raccontate dalle educatrici. 10 Attività motorie - Utilizzando i tappetini, lo specchio, la palla, i cerchi possono aa effettuare esercizi e scoprire le potenzialità del proprio corpo attraverso il movimento e le infinite possibilità di gioco che ne derivano: saltare, correre, dondolarsi aiutano il bambino ad acquisire la consapevolezza della propria dimensione corporea. In particolare le attività saranno suddivise e adattate alle varie fasce di età e avranno i seguenti obiettivi educativi: 1. Piccoli (3/12 mesi) Obiettivi In questa fascia di età l’interazione si basa soprattutto su una vicinanza fisica dell’educatrice al bambino e su una verbalizzazione delle azioni che il bambino com pie: Contatto fisico, sorriso, risposte al pianto, vocalizzare insieme, prime comprensioni del linguaggio Instaurarsi dei primi processi di attaccamento Interazione con intenzionalità anche da parte del bambino Utilizzo di varie forme di comunicazione (dito, sguardo) per chiedere o mostrare Uso dell’adulto come mezzo per raggiungere un obiettivo. Uso di un oggetto per richiamare l’attenzione di un adulto Interazioni positive tra bambini (scambio di oggetti) Comprensione di frasi semplici Attività Utilizzare le situazioni, soprattutto quelle di routine, per interagire con il bambino Nominare i vari capi di vestiario, i giocattoli che si porgono, gli oggetti usati per la pappa. Parlare lentamente, sottolineando con l’intonazione le pause e le parole più impor tanti. Favorire la comprensione di consegne semplici: “ Dì ciao”, “Stai seduto”, “Prendi quello” ecc. 11 Incoraggiare il bambino a spostarsi “gattoni” con fiducia, aiutandolo nei primi spo stamenti Tenerlo in braccio per favorire l’esplorazione dello spazio. 2. MEDI ( 12-24 mesi) Obiettivi Stimolare il gioco a coppie Stimolare l’interazione tra pari Stimolare la capacità di scelta Stimolare la concentrazione Stimolare la creatività Stimolare l’uso del linguaggio Attività Lo spazio che accoglie i bambini un po’ più grandi è arredato in modo da formare alcuni angoli di interesse. I bambini, a questa età, cominciano a cucinare, a mettere a letto le bambole, vestirsi per andare a fare spesa, pasticciano con materiali morbidi. Sperimentano, attraverso i colori, la possibilità di cambiare l’aspetto di un foglio giallo, giocano con la farina gialla ed i legumi riempiendo e svuotando i contenitori svi luppando anche la coordinazione occhio-mano. Richiestissime sono le canzoncine e le filastrocche, di solito ripetono le ultime parole delle varie strofe. 3.GRANDI ( 24-36 mesi) Obiettivi Favorire il gioco di gruppo Adeguarsi alle regole della socialità Rispettare l’alternanza dei turni sociali Favorire la capacità di organizzarsi nello spazio e nel tempo Stimolare la verbalizzazione legata all’osservazione Favorire la concentrazione, la creatività e l’inventiva. 12 Attività I bambini “grandi” giocano in maniera più elaborata. Iniziano il gioco del “far finta di” che rappresenta il terreno di conquista del sapere del bambino. Con la loro fervida immaginazione tutto si trasforma in altro e utilizzando vestiti, cappelli e borse, che hanno nell’angolo dei travestimenti, la loro fantasia muta gli oggetti che hanno a portata di mano in quello che vorrebbero fossero. Elaborano le conoscenze, gli stai emozionali già interiorizzati, comunicano e dialogano. A quest’età, il ruolo dell’Educatrice è quello di predisporre il laboratorio con tutto il materiale a disposizione e poi di osservare e lasciare ampio spazio di movimento e di gioco. PROGETTI SPECIFICI I progetti specifici iniziano dopo che si sono conclusi tutti i nuovi inserimenti e per questo anno educativo sono: 1. Progetto accoglienza, per la prima volta le educatrici dei nidi si recheranno alle scuole dell’infanzia per accogliere i bambini provenienti dai nidi; 2. Progetto continuità con le scuole dell’infanzia ed i bambini in uscita dai nidi già da quest’anno, per la prima volta, è stata predisposta una scheda” portfolio” che accompagnerà il bambino dal nido alla scuola dell’infanzia ; 3. Terza edizione di “Un dolce natale”, raccolta fondi per le famiglie indigenti; 4. Progetto Natale coinvolgerà tutti i bambini; 5. Progetto Carnevale coinvolgerà tutti i bambini; 6. Progetto Festa del papà coinvolgerà tutti i bambini con i loro papà; 7. Progetto Pasqua:”I Panareddi con i nonni”coinvolgerà tutti i bambini; 8.Progetto “Infant in English”coinvolgerà i bambini grandi (24-36 mesi); “LEARNING BY DOING” Verrà adottata, per l’insegnamento della lingua inglese, una metodologia di Learning by Doing, ovvero “Si apprende facendo”. E’ un metodo semplice ed efficace poiché l’educatrice si limita a parlare inglese nello svolgimento delle varie attività quotidiane. I bambini osservando e ascoltando, associano le azioni alle parole in lingua. Le basi della lingua inglese vengono assimilate automaticamente senza passare attraverso la comparazione tra i corrispondenti vocaboli Italiano Inglese , né tramite la 13 consueta traduzione diretta o inversa. L’inglese è presentato come naturale alternativa al sistema espressivo del pensiero e azione che è abituato ad usare fin dalla nascita. L’educatrice, inoltre, propone ai bambini giochi, canzoni e rappresentazioni sceniche, in base alla loro età ed al loro livello di sviluppo per coinvolgerli al meglio nel processo di “ Learning by Doing. 9.Progetto “Infanzia in erba” coinvolgerà un gruppo di bambini medi-grandi prevedendo visite alla villa comunale alla scoperta dei vivai (18-24 mesi) 10.Progetto” Sosteniamo la genitorialità” prevede incontri tra genitori, coordinatrice pedagogica ed educatrici per confrontarsi, fugare dubbi e perplessità dei genitori alle prime armi; 11.Progetto “Festa della mamma” coinvolgerà tutti i bambini con le mamme; 12.Progetto”Si cambia musica” prevede la realizzazione di strumenti semplici utilizzando materiale di riciclo coinvolgerà i bambini medi-grandi, primi approcci con la musica; 13.Progetto “Sezione Primavera” coinvolge i bambini della fascia d’età 24-36 mesi. Dall’anno educativo già concluso, per la prima volta, ha avuto il finanziamento in tutti e tre i nidi comunali; 14.Progetto “Festa di fine anno” prevede la consegna dei diplomi ai bambini in uscita; 15. Progetto “Conosco la mia città” visita con il trenino alla scoperta dei “carruggi”; 16.Progetto “Conosco gli animali”visita guidata presso un agriturismo; 17.Grande festa di chiusura anno educativo al giardino pubblico con tutti e tre i nidi comunali dal titolo “Bimbi in villa”. La Responsabile Educativa dei Nidi Comunali dott.ssa Liliana Sennato In collaborazione con il team educativo ed esecutore 14