Guida alla compilazione_12_11_2012 - Indata

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Guida alla compilazione_12_11_2012 - Indata
9° Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi
Censimento delle Istituzioni Pubbliche – Rilevazione delle Scuole Statali
Sommario
1. Introduzione ................................................................................................................ 2
2. Stato di attività ............................................................................................................ 5
3. Definizione di Unità Locale ........................................................................................ 5
3.2 Casi particolari di identificazione di Unità Locali .................................................... 7
4. Attività economica esclusiva, prevalente, secondaria e attività ausiliarie..................... 8
5. Risorse Umane - Personale effettivo in Servizio.......................................................... 9
5.1 Classificazioni contrattuali ..................................................................................... 12
5.2 Studio e formazione ................................................................................................. 15
5.3 Casi particolari di attribuzione del Personale in Servizio tra le Unità
Locali/Istituzioni – Criterio della prevalenza ............................................................. 15
6. Amministrazione sostenibile ..................................................................................... 16
7. Dotazione e uso ICT.................................................................................................. 20
8. Servizi ....................................................................................................................... 24
9. ‘MODELLO PER LE UNITA’ LOCALI’ ................................................................. 25
10. Servizi delle Unità Locali ........................................................................................ 26
11. ‘PROFILO DEL SERVIZIO’ .................................................................................. 27
CONTATTI: ................................................................................................................. 29
PROBLEMATICHE TECNICHE: ................................................................................ 30
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9° Censimento Generale dell’Industria e dei Servizi
Censimento delle Istituzioni Pubbliche – Rilevazione delle Scuole Statali
1.
Introduzione
Il Questionario, accessibile on-line all’indirizzo: https://indata.istat.it/cis2011ipfase2/index.php?pas=5 ,
si articola in due modelli:
a) un Modello per l’Unità istituzionale (Istituto scolastico), con il quale si richiedono
informazioni riferite all’Istituto scolastico nel suo complesso e che si divide in 5 SEZIONI:
SEZIONE 1 - IDENTIFICAZIONE DELL'UNITA' ISTITUZIONALE
SEZIONE 2 - RISORSE UMANE (quesiti 2.1 - 2.4)
SEZIONE 2 - RISORSE UMANE (quesiti 2.5 - 2.8)
SEZIONE 2 - RIEPILOGO RISORSE UMANE
SEZIONE 3 - AMMINISTRAZIONE SOSTENIBILE
SEZIONE 4 - DOTAZIONE E USO ICT
SEZIONE 5 - SERVIZI;
b) un Modello per le Unità Locali con il quale si richiedono informazioni relative a ciascuna
Unità Locale afferente all’Istituto e che si compone di 2 SEZIONI e una SCHEDA DI
SERVIZIO A RICHIESTA INDIVIDUALE, ossia:
SEZIONE 1 - IDENTIFICAZIONE E STATO ATTIVITÀ
SEZIONE 2 - SERVIZI
SCHEDA DI SERVIZIO A RICHIESTA INDIVIDUALE (che si attiverà se l’Unità Locale
di riferimento eroga Servizi a ‘Consumo individuale’, a prescindere se questi sono gestiti
dall’Unità Locale o da soggetti terzi esterni all’Unità Locale/Istituzionale di riferimento).
SI RICORDA CHE IL CENSIMENTO FA RIFERIMENTO ALLA DATA DEL 31/12/2011
PERTANTO DOVRANNO ESSERE CENSITI SOLO GLI ISTITUTI E LE AFFERENTI UNITA’
LOCALI CHE RISULTAVANO ATTIVE A TALE PERIODO (31/12/2011). Si ricorda, inoltre, che
per gli Istituti scolastici (che partecipano SOLAMENTE alla seconda fase del Censimento e che non
devono compilare il Modello MT1), che il Censimento terminerà il 20 dicembre 2012 (data ultima
per la compilazione del questionario). Il questionario dovrà essere compilato esclusivamente via
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Internet, non essendo prevista alcuna forma cartacea di acquisizione delle informazioni e dei dati
censuari.
Si definisce Istituto scolastico unilocalizzato, quello che opera in un’unica sede e non ha altre Unità
scolastiche. Questa situazione si verifica qualora, aprendo il questionario, non si visualizzino,
precaricate, altre Unità locali oltre al modello dell’Unità istituzionale e dell’Unità Locale Principale. In
questo caso, oltre al ‘Modello per le Unità Istituzionali’ va compilato anche il ‘Modello dell’Unità
Locale Principale’, giacché la sede unica in cui opera l’Istituto scolastico è anche Unità Locale.
Si definiscono plurilocalizzati gli Istituti scolastici che operano in più Unità o sedi
distaccate/succursali. Questa situazione si verifica qualora, aprendo il questionario si visualizzino,
precaricate, altre Unità locali oltre al modello dell’Unità istituzionale e quello dell’Unità Locale
Principale. In questo caso, oltre al ‘Modello per le Unità Istituzionali’ ed al ‘Modello dell’Unità
Locale Principale’, vanno compilati anche i ‘Modelli per le Unità Locali’.
Nel caso di Istituto unilocalizzato, nel modello dell'Unità Locale principale vanno indicate tutte le
informazioni riportate nel Modello per le Unità Istituzionali.
Nel caso di Istituto plurilocalizzato, nel modello per l’Unità locale principale vanno riportate le
informazioni che afferiscono alla parte amministrativa, direzionale dell’Istituto come, ad esempio, la
dirigenza, la segreteria amministrativa, ecc., sia in termini di personale, sia di locali o di altri dati a
questi riferibili. Nel riquadro inerente il codice meccanografico non dovrà essere inserito alcun valore,
mentre come attività economica si dovrà indicare ‘attività gestionale’. Inoltre, se tra le varie Unità
locali precaricate compare una Unità Locale che risulta essere sede legale dell’Istituto ossia in cui, oltre
all’attività didattica, vi è anche la parte amministrativa, bisognerà compilare il riquadro della Unità
Locale con le informazione legate all’attività didattica sia per quanto attiene il personale, sia i locali in
cui si svolge tale attività e sia per altri dati a questi riferibili.
Nel caso in cui l’amministrazione si trovi anche in una sede distaccata in cui sono presenti altre Unità
scolastiche, l’attività amministrativa va indicata nel Questionario dell’Unità Locale principale,
utilizzando gli stessi criteri visti sopra; diversamente, se si è in presenza di una sola Unità scolastica
nella sede distaccata, il personale ammnistrativo di questa sede distaccata si assegna a questa Unità
Locale.
Nel ‘Modello Unità Istituzionale’, invece, alla voce ‘Risorse umane’ deve essere riportato il TOTALE
delle persone occupate nelle varie Unità Locali (compresa quella Principale). Quindi, se ad esempio ci
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sono 3 impiegati nell’Unità Locale Principale, 2 insegnanti nella Unità locale ‘A’ e 4 insegnanti nella
Unità Locale ‘B’, il totale del Personale in Servizio da riportare nel Riquadro del modello Unità
Istituzionale sarà pari a 9 unità.
Si ricorda che deve essere compilato sia il modello afferente all’Unità Istituzionale, sia quello
relativo all’Unità Principale sia, nel caso di Istituto plurilocalizzato, quelli relativi alle varie Unità
Locali, diversamente il Censimento non si considera concluso.
Ai fini di una corretta compilazione del Questionario, l’Istituto scolastico deve individuare un
incaricato del coordinamento della rilevazione. Si suggerisce di indicare come incaricato del
coordinamento un dipendente di adeguata professionalità, secondo l’ordinamento, il regolamento o la
normativa interna all’Istituto. Egli rappresenta il diretto interlocutore dell'Istat nella compilazione del
Questionario, sia per l'Istituto scolastico nel suo complesso, sia per le sue singole Unità Locali.
L'incaricato del coordinamento della rilevazione deve compilare il Modello per le Unità Istituzionali
ed il Modello per l’Unità Locale relativo all'Unità Locale, sede unica/centrale, dell'Istituto scolastico;
nel caso di Istituti scolastici plurilocalizzati, egli può scegliere se delegare la compilazione del
Modello per le altre Unità Locali a referenti di Unità Locale opportunamente individuati
(monitorandone l’adempimento), oppure se effettuarla direttamente (NON è obbligatorio, infatti,
nominare un referente per la/e Unità Locale/i). L’individuazione di un referente di Unità Locale può
agevolare la compilazione del questionario, in quanto nel Modello per le Unità Locali si chiedono
informazioni che si riferiscono ad attività e caratteristiche specifiche dell’Unità Locale stessa.
L’incaricato del coordinamento della rilevazione è tenuto a:
-
nominare (se lo ritiene opportuno) un referente per ogni Unità Locale – UL - (in alternativa può
scegliere se svolgere anche il ruolo di referente UL per una o più UL od anche per tutte le UL,
oltre a quella della sede centrale dell’Istituto). Si precisa, inoltre, che ad un referente possono
far capo più UL;
-
coordinare le attività degli eventuali referenti delle UL;
-
monitorare lo stato di compilazione del Modello per le Unità locali dei rispettivi referenti;
-
sollecitare, in caso di inerzia o ritardo, i referenti delle UL alla compilazione del relativo
Modello;
-
assicurare il buon esito e la chiusura delle operazioni censuarie nei tempi stabiliti dal paragrafo
4 della Circolare n.1 (inviata per posta elettronica).
Il referente dell'Unità Locale è tenuto a:
-
compilare il Modello per le Unità Locali per la quale/quali si chiedono informazioni che si
riferiscono esclusivamente alla/e Unità a lui assegnata/e.
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2.
Stato di attività
Sono considerati attivi gli Istituti scolastici e/o le Unità Locali che, indipendentemente dalla propria
posizione amministrativa o giuridica, alla data di riferimento del censimento (31 dicembre 2011),
svolgono attività economica (ossia producono beni o servizi), anche se a carattere stagionale, e
impiegano a tal fine risorse umane (lavoratori indipendenti e/o dipendenti, anche a tempo parziale) ed
economiche. L’Istituto temporaneamente chiuso per vacanze scolastiche è considerato attivo. La
compilazione del questionario prosegue solo se si è dichiarato di essere attivi alla data del
31/12/2011.
Sono considerati inattivi gli Istituti scolastici e/o le Unità Locali che, alla data di riferimento del
censimento (31 dicembre 2011), hanno sospeso temporaneamente la propria attività e non impiegano
risorse umane (anche a tempo parziale) ed economiche. Possibili cause di sospensione dell’attività
possono essere: eventi fortuiti (incendio, terremoto, ecc.); ristrutturazione dei locali; problemi
economici contingenti; ecc. È inattivo anche l’Istituto scolastico che, pur se costituito formalmente, non
ha ancora iniziato l’attività.
Sono considerati cessati gli Istituti scolastici e/o le Unità Locali che alla data di riferimento del
censimento (31/12/2011) hanno chiuso definitivamente l’attività, non impiegando più né risorse umane,
né risorse economiche. Costituiscono causa di cessazione: scioglimento, cessazione d’ufficio o per
legge, fusione totale o parziale, scissione, cessione. NON costituiscono cessazione dell’attività i
seguenti casi: trasferimento in altra sede; modifica dell’assetto proprietario dell’unità.
N.B. Nel caso di Istituto scolastico cessato al 31 dicembre 2011, questo non prosegue con la
compilazione mentre le Unità Locali che risultavano afferenti a tale Istituto dovranno essere
rilevate dall’Istituto che le gestiva a tale data.
3.
Definizione di Unità Locale
In generale, l’Unità Locale è il ‘luogo fisico nel quale un’unità giuridico-economica (impresa,
istituzione) esercita una o più attività economiche. L’unità locale corrisponde ad un’unità giuridicoeconomica o ad una sua parte, situata in una località topograficamente identificata da un indirizzo e
da un numero civico. In tale località, o a partire da tale località, si esercitano delle attività economiche
per le quali una o più persone lavorano (eventualmente a tempo parziale) per conto della stessa unità
giuridico- economica’.
Le condizioni sopra indicate devono essere tutte necessariamente presenti per individuare un’Unità
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Locale. Inoltre, lo svolgimento di attività economiche non richiede che l’Unità Locale sia stabilmente
presidiata; è sufficiente, infatti, che vi si svolga un’attività economica e che siano impegnate, anche in
modo saltuario, una o più risorse umane.
Per il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca (MIUR), le scuole sono considerate
come ‘unità scolastiche caratterizzate da un’omogenea tipologia formativa, vengono quindi
conteggiate distintamente’:
- le scuole dell'infanzia;
- i plessi della scuola primaria (ogni singola scuola appartenente ad un circolo didattico o ad un istituto
comprensivo);
- le scuole secondarie di primo e secondo grado;
- eventuali sezioni staccate delle scuole secondarie di primo e secondo grado;
- i diversi tipi di scuola all'interno di una stessa scuola secondaria di secondo grado.
A ciascun Istituto scolastico, sono quindi associate una o più Unità Locali in funzione delle unità
scolastiche di pertinenza. Pertanto, se nello stesso edificio sono presenti due o più unità scolastiche
afferenti ad uno stesso Istituto scolastico, ciascuna unità scolastica costituisce un’Unità Locale
dell’Istituto. Un esempio potrebbe essere la compresenza di una scuola elementare statale e di una
scuola media inferiore statale nello stesso edificio che fanno capo alla stessa Istituzione scolastica. Ciò
rappresenta un’eccezione alla definizione standard di ‘Unità Locale’ dovuta al fatto che in questo
modo è possibile individuare, per ciascuna Unità Locale (ossia unità scolastica), la corretta attività
economica e le corrette caratteristiche organizzative e tecniche.
Vanno inoltre indicate come Unità Locali eventuali succursali o altri luoghi di una stessa Unità
scolastica (stesso codice meccanografico). Se non fossero già inserite come Unità Locali
all’interno del Sistema, devono essere richieste tramite la funzione ‘Richiesta nuove Unità Locali’
e compilate inserendo sempre lo stesso codice meccanografico, nonché le altre informazioni
richieste.
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3.2
Casi particolari di identificazione di Unità Locali
Qualora nello stesso edificio vi siano locali utilizzati da Istituzioni diverse, occorre considerare distinte
Unità Locali in base al criterio di afferenza alle diverse Istituzioni. Ad esempio, se in una medesima
sede scolastica vi sono una scuola primaria statale ed una scuola materna comunale, si è di fronte a due
Unità Locali che afferiscono a due Unità Istituzionali distinte che sono, rispettivamente: l’Istituto
scolastico del MIUR ed il Comune. In tal caso, nel Questionario, va considerata solo ed
esclusivamente la scuola primaria statale afferente all’Istituto scolastico del MIUR.
La proprietà dello stabile non definisce la pertinenza dell’Unità Locale la quale deve essere censita da
chi gestisce l’attività economica che vi si svolge. Di fatto, i locali adibiti all’erogazione di servizi che
sono utilizzati dall’Istituto scolastico, ma che sono affidati in concessione a soggetti terzi e gestiti da
questi, NON individuano un’Unità Locale dell’Istituto scolastico e NON rientrano, quindi, nel campo
di osservazione.
Ad esempio, se il Comune è proprietario dei locali scolastici dove viene svolta l’istruzione statale e
garantisce, tramite il proprio personale, solo piccoli servizi di manutenzione del tutto trascurabili, anche
se importanti per la funzionalità della scuola (sostituzione lampadine, piccole riparazioni, ecc.), la
scuola come Istituzione e/o Unità Locale va indicata nella Rilevazione delle Scuole Statali.
Un altro esempio potrebbe essere l’asilo comunale il quale non è da considerarsi Unità Locale del
Comune quando quest’ultimo si limita a pagarne le utenze (luce, acqua, telefono,...) ma il personale che
vi svolge l’attività appartiene interamente ad un’altra Istituzione.
La Mensa scolastica
Nel caso in cui la mensa scolastica (sempre se gestita da ‘Personale in Servizio nella scuola’ vd. §
sulle ‘Risorse Umane - Personale effettivo in Servizio’) si trovi all’interno di uno degli edifici censiti
dall’Istituto scolastico, e se nello stesso edificio vi è la compresenza di due o più unità scolastiche (ad
esempio una scuola elementare statale ed una scuola media, sempre statale), l’attività ed il relativo
personale vanno indicati, convenzionalmente, nel Questionario dell’Unità Locale principale afferente
all’Istituto scolastico di riferimento.
Se, invece, la mensa scolastica (sempre se gestita dal ‘Personale in servizio nella scuola’) si trova in un
edificio con una SOLA Unità Locale (cioè una sola scuola statale), l’attività e l’eventuale personale
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vanno attribuiti a quella Unità Locale. In entrambi i casi (questo e quello visto sopra), il locale adibito a
mensa NON va aggiunto come nuova Unità Locale.
Diversamente, nel caso in cui vi siano dei locali mensa, palestre od altri edifici, ESTERNI agli edifici
scolastici, ma in cui si svolge un’attività gestita da ‘Personale in servizio nella scuola’, questi VANNO
AGGIUNTI come NUOVE Unità Locali (richiedendo nel sito dedicato alla compilazione del
questionario ‘Nuove unità locali’ attraverso la funzione ‘Richiesta nuove unità locali’) ed assegnando a
queste l’attività economica che vi viene svolta, nonché le altre informazioni richieste. Il dato riportato
nel Modello delle Unità Istituzionali dovrà quindi includere i dati relativi anche a queste nuove Unità
Locali.
NON costituisce Unità Locale da indicare il servizio di scuola bus, ‘scuolabus a piedi’, ecc. giacché
sono itineranti e non riferiti ad una localizzazione precisa, fisicamente individuata.
4.
Attività economica esclusiva, prevalente, secondaria e attività ausiliarie
Nel caso degli Istituti scolastici e delle Unità scolastiche, l’attività economica principale (o
esclusiva) è data dal tipo di scuola (ad esempio: Istruzione prescolastica, Istruzione primaria,
Istruzione secondaria di primo grado, Istruzione secondaria di secondo grado di formazione generale –
licei, Istruzione secondaria tecnica e professionale, ecc.).
Per la descrizione dell’attività economica (dove per attività economica si intende la produzione di
beni o servizi), un utile riferimento è rappresentato dalla ‘Classificazione delle Attività economiche’
(Ateco 2007), edita dall’Istat, Metodi e Norme, n.40/2009 e di cui si riporta l’indirizzo internet da dove
è possibile effettuare una ricerca anche per ‘parola chiave’:
http://www3.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/ateco.html?versione=2007.3
Le attività da indicare nel Questionario devono essere solo quelle GESTITE DAL PERSONALE
DELL’ISTITUTO SCOLASTICO E NON DATE IN APPALTO A TERZI
Seguono le seguenti definizioni statistiche:
Attività economica esclusiva: attività svolta da unità monofunzionali, ossia da Unità che svolgono una
sola attività.
Attività economica principale: è l’attività economica svolta in misura prevalente nell’Unità che
svolge anche altre attività (multifunzionale). E’ quella che maggiormente contribuisce alla produzione
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del valore aggiunto totale di tale Unità.
Per determinare l’attività principale di un’Unità, è importante conoscere le attività che essa svolge e
la quota corrispondente di valore aggiunto ad essa attribuita poiché la prevalenza di un’attività è
individuata sulla base del valore aggiunto che ne deriva per tale attività. In mancanza di tale dato, la
determinazione dell’attività prevalente si basa sul ‘…valore della produzione lorda dell’unità
riconducibile ai beni o servizi associati ad ogni attività, sul valore delle vendite o fatturato dei gruppi
di prodotto ricadenti in ogni attività o, nell’ordine, sulle retribuzioni e stipendi riconducibili ad ogni
attività, sul numero di lavoratori impiegati nelle varie attività economiche dell’unità o sul numero di
ore lavorate dai lavoratori riconducibili alle varie attività dell’unità. Tali criteri devono essere
utilizzati come misure indirette in assenza di dati sul valore aggiunto, al fine di ottenere le migliori
stime possibili in relazione al risultato che sarebbe stato ottenuto con i dati sul valore aggiunto’.
Attività economica secondaria: è la seconda attività in ordine di rilevanza e deve essere indicata
esclusivamente dalle unità multifunzionali. Il valore aggiunto di un’attività secondaria deve essere
inferiore a quello dell’attività principale.
Va inoltre fatta una distinzione tra attività principali e secondarie da un lato e le attività ausiliarie
dall’altro. Le prime sono generalmente svolte con il supporto di varie attività ausiliarie quali: pulizie,
sorveglianza, contabilità, acquisti, riparazione e manutenzione, eccetera. Le attività ausiliarie sono
svolte, infatti, per consentire o facilitare la produzione di beni o la prestazione di servizi dell’Istituto
che non sono oggetto di transazione sul mercato.
5.
Risorse Umane - Personale effettivo in Servizio
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Le Sezioni del Questionario dedicate alle Risorse Umane (Sezione 2 per l’Unità Istituzionale e
Sezione 1.8 per le Unità Locali), rilevano la consistenza delle risorse umane di cui si avvale l’Istituto,
in relazione all’inquadramento giuridico, al genere, al regime orario (full time/part time), al titolo di
studio conseguito, all’età anagrafica, al tipo di contratto/attività svolta, nonché alla tipologia di attività
formativa cui il personale è stato coinvolto. Si fa presente che tutte le informazioni richieste in queste
Sezioni fanno riferimento alla data del 31 dicembre 2011, ossia si deve dichiarare il personale con un
contratto in essere con l’Istituto scolastico a tale data; è richiesto anche di indicare, laddove previsto, il
personale volontario che presta la propria opera, senza alcun compenso, presso tale Istituto.
1
Le principali norme di riferimento per le risorse umane impegnate nelle istituzioni pubbliche sono: 1) Decreto legislativo
30 marzo 2001, n. 165, Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; 2)
Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL).
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Per il Quesito 2.1, in cui le informazioni sono richieste anche alla data del 30 giugno 2012, si deve
adottare sempre lo stesso criterio del personale con un contratto in essere a tale data. Nel Quesito 2.8,
invece, l’orizzonte temporale di riferimento è l’anno 2011.
Con questo Censimento si vuole rilevare il numero delle unità di personale di cui si avvale l’Istituto,
ossia il personale inteso come ‘Personale effettivo in Servizio’ e non le posizioni lavorative. Infatti, il
numero di unità di personale dichiarato complessivamente nel modello per l’Unità Istituzionale
DEVE coincidere con la somma delle unità di personale dichiarate da ciascuna Unità Locale
dell’Istituto scolastico. Pertanto, in ogni Quesito, così come tra le varie Unità Locali, non vi
possono essere duplicazioni di personale. A tale proposito, per l’attribuzione di personale operante
in più Unità Locali e/o Istituti scolastici, si veda il paragrafo relativo a ‘Casi particolari di
attribuzione del Personale in Servizio tra le varie Unità locali/Istituti – Criterio della prevalenza’.
Il Personale effettivo in Servizio è costituito dalla somma del personale dipendente, a prescindere
dall’Amministrazione di appartenenza, e di quello non dipendente. Sono esclusi i volontari che
prestano la propria opera senza ricevere alcun compenso.
Nel Personale dipendente va incluso quello a tempo indeterminato o determinato, impegnato
all’interno dell’Istituto, a prescindere dall’Amministrazione di appartenenza; è pertanto escluso il
personale comandato o distaccato presso altre Amministrazioni ed è incluso il personale
comandato o distaccato proveniente da altre Amministrazioni. Sono compresi anche i lavoratori
con contratto di formazione e lavoro e quelli con contratto di inserimento.
Nel Personale non dipendente sono incluse le collaborazioni coordinate e continuative (CO.CO.CO.)
o a progetto (CO.CO.PRO.), i lavoratori con contratto di lavoro temporaneo (c.d. lavoro somministrato,
ovvero ex lavoro interinale) o con altro contratto atipico (quali, ad esempio, i lavoratori con contratto
occasionale di tipo accessorio, i lavoratori socialmente utili – LSU - ed i lavoratori di pubblica utilità LPU). Nell’ambito del personale non dipendente vanno inclusi anche quei lavoratori che prestano
attività formalmente di tipo volontario, ma che godono di un trattamento economico regolare, come i
volontari del servizio civile. Si ricorda, infatti, che dal punto di vista fiscale e contributivo, i volontari
del servizio civile sono equiparati ai lavoratori parasubordinati (circolare dell’Agenzia delle Entrate n.
24 del 10/06/2004).
N.B. Per il personale dipendente (a tempo determinato ed indeterminato), nei Quesiti 2.1, 2.5,
2.6 e 2.7, per quanto attiene i dirigenti, bisogna indicarli in funzione della tipologia contrattuale
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a prescindere da eventuali incarichi di dirigenza. Diversamente, nel Quesito 2.3 si fa riferimento
solo ed esclusivamente al Personale effettivo in Servizio che ha un incarico di dirigenza
nell’Istituto scolastico di riferimento.
N.B. Il Quesito 2.7 mira, invece, a censire il personale (in funzione dell’inquadramento
giuridico) in comando/distacco in entrata da Istituzioni pubbliche o Imprese private/istituzioni
no profit, e quello in uscita dall’altro.
Nel Personale va conteggiato anche quello temporaneamente assente per, ad esempio, maternità,
ferie, permessi o malattia, alla data di riferimento del Censimento (31/12/2011).
Personale amministrativo tecnico ed ausiliario (A.T.A.)
Il personale A.T.A. svolge attività presso gli Istituti scolastici ed assolve alle funzioni amministrative,
contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza connesse all’attività delle Istituzioni
scolastiche, in rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico e con il personale docente. Tale
personale può essere iscritto in bilancio di altre Istituzioni (di norma nei Comuni). Tuttavia va indicato
dall’Istituzione presso cui svolge l’attività cioè l’Istituto scolastico (pertanto tale personale si assimila,
convenzionalmente, al personale distaccato o comandato) e non va indicato dall’Istituzione presso cui è
iscritto in bilancio (di norma il Comune).
Di fatto, vi possono essere dei casi in cui un’Istituzione mette a disposizione proprio personale a favore
di un’altra Istituzione pubblica la cui gestione è a carico del soggetto ricevente. In questi casi, per il
calcolo del personale, il criterio generale è quello del ‘Personale effettivo in servizio’. Ad esempio, se
in una scuola media statale, operano risorse iscritte nel bilancio comunale, queste andranno indicate nel
questionario della scuola poiché le risorse impiegate sono gestite dalla scuola stessa, anche se alcune di
esse sono iscritte nelle voci di bilancio di un’altra Istituzione.
Un altro esempio è la figura professionale del ‘Custode’ il quale, pur se dipendente del Comune, deve
comunque essere conteggiato nell’Istituto scolastico presso cui opera servizio, mentre la sua abitazione
non va considerata come Unità Locale dell’Istituto scolastico.
Qualora, invece, vi siano attività come il servizio di pre-scuola o post-scuola, il servizio di pulizia, od il
trasporto scolastico che non vengono gestiti dall’Istituto scolastico ma che sono affidati in appalto a
soggetti terzi, il personale afferente queste attività NON dovrà essere conteggiato nel Personale in
Servizio presso la scuola.
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Viceversa, nel caso in cui l’attività non sia esternalizzata, il personale impiegato per tali attività DEVE
essere conteggiato.
5.1
Classificazioni contrattuali
Personale amministrativo tecnico ed ausiliario (A.T.A.): personale amministrativo, tecnico e ausiliario
statale degli istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria, degli istituti d'arte, dei licei artistici,
delle istituzioni educative e degli istituti e scuole speciali statali, assolve alle funzioni amministrative,
contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza connesse all'attività delle Istituzioni
scolastiche, in rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico e con il personale docente. I
compiti del personale A.T.A. sono i seguenti: dalle attività e mansioni espressamente previste dall'area
di appartenenza; da incarichi specifici che, nei limiti delle disponibilità e nell'ambito dei profili
professionali, comportano l'assunzione di responsabilità ulteriori, e dallo svolgimento di compiti di
particolare responsabilità, rischio o disagio, necessari per la realizzazione del Piano dell'offerta
formativa.
Comando: rappresenta una mobilità temporanea di personale fra Amministrazioni o Enti appartenenti
allo stesso comparto od a comparti diversi. L'istituto del comando è regolato dagli artt. 56 e 57 del
DPR 3/1957.
Distacco: rappresenta l’utilizzo temporaneo di personale presso altre amministrazioni o enti pubblici, a
fronte del quale non è richiesto uno specifico provvedimento formale. Il distacco, al contrario delle
altre forme di mobilità temporanea (comando, collocamento fuori ruolo) non è oggetto di disciplina
specifica, tuttavia, relativamente ai rapporti di lavoro pubblico, si applica il contenuto sostanziale
dell'art. 30 del D.Lgs. 276/2003, secondo le modalità di attuazione definite dai contratti collettivi per
quei casi in cui è prevista tale forma di mobilità.
Personale in convenzione: personale in organico di un’Istituzione che effettua almeno una parte del
proprio orario di lavoro in un’altra Istituzione in virtù di uno specifico accordo (la convenzione) che
consente la condivisione di unità di personale.
Contratto di inserimento: contratto di lavoro subordinato a tempo determinato introdotto dal D.Lgs
276/2003, che mira a inserire (o reinserire) nel mercato del lavoro alcune categorie di persone; prevede
la redazione del piano di inserimento lavorativo volto a garantire l'acquisizione di competenze
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professionali attraverso la cosiddetta formazione on the job. Può essere stipulato da enti pubblici
economici, imprese e loro consorzi, gruppi di imprese, associazioni professionali, associazioni socioculturali, associazioni sportive, fondazioni, enti di ricerca pubblici e privati, organizzazioni e
associazioni di categoria a condizione che abbiano mantenuto in servizio almeno il 60% dei contratti di
inserimento scaduti nei 18 mesi precedenti la nuova assunzione. Il presente contratto sostituisce a tutti
gli effetti il contratto di formazione e lavoro (CFL) per i datori di lavoro indicati sopra, mentre non si
applica alla pubblica amministrazione per la quale continua ad essere vigente il CFL.
Contratto di formazione e lavoro: contratto di lavoro dipendente a “causa mista” a tempo determinato,
di durata variabile da uno a due anni, convertibile alla scadenza in contratto a tempo indeterminato;
garantisce al lavoratore una specifica formazione sulla base di un progetto approvato da un’apposita
commissione. Può essere stipulato: a) per l'acquisizione di professionalità elevate; b) per agevolare
l'inserimento professionale mediante un'esperienza lavorativa che consenta un adeguamento delle
capacità professionali al contesto organizzativo e di servizio. Può essere instaurato con lavoratori di età
compresa tra i 16 e i 32 anni che abbiano adempiuto l'obbligo scolastico. Disciplinato dalla Legge
863/1984 e recepita nel D.Lgs 165/2001 (ad esclusione del c. 12 dell’art. 3 della Legge 863/1984 che
prevede la possibilità di un’assunzione diretta e mediante chiamata nominativa, in quanto contrasta con
l’art. 35 del D.lgs 165/2001, ai sensi del quale l’attivazione di una procedura selettiva volta a garantire
il rispetto del principio di imparzialità). Il contratto, a seguito del D.Lgs 276/2003, può essere applicato
unicamente dalle pubbliche amministrazioni.
Collaboratore coordinato e continuativo (CO.CO.CO.): persona che presta la propria opera presso
un'impresa o Istituzione con un rapporto di lavoro non soggetto a vincolo di subordinazione e che
fornisce una prestazione dal contenuto intrinsecamente professionale o artistico, svolta in modo
unitario e continuativo per un tempo predeterminato, ricevendo un compenso a carattere periodico e
prestabilito.
Collaboratore a progetto (CoCO.PRO.): persona che presta la propria attività in base ad un contratto
individuale di collaborazione non subordinata, riconducibile a uno o più specifici progetti/programmi
di lavoro o fasi di esso, determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in
funzione del risultato, nel rispetto del coordinamento con l'organizzazione del committente e
indipendentemente dal tempo impiegato per l'esecuzione dell'attività lavorativa. Tale tipologia
contrattuale è stata introdotta con la cosiddetta Legge Biagi (artt. 61-69, D.Lgs. 276/2003) che
13
esplicitamente indica che per il settore pubblico continua ad essere in vigore la Legge 335/1995
(Co.co.co). Tuttavia, per prassi, in diversi casi, anche nel settore pubblico, si fa ricorso alle
collaborazioni a progetto.
Lavoratore temporaneo o somministrato (ex interinale): persona assunta da un'Agenzia di
somministrazione di lavoro regolarmente autorizzata (impresa fornitrice), la quale pone uno o più
lavoratori a disposizione dell'unità giuridico-economica che ne utilizza la prestazione lavorativa
(impresa utilizzatrice), per il soddisfacimento di esigenze di carattere temporaneo (artt. 20-28, D.Lgs.
276/03).
Lavoro part-time: rapporto di lavoro di durata inferiore rispetto a quello a tempo pieno. La disciplina
del part-time per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni è stabilita dai contratti collettivi di
lavoro sulla base delle disposizioni di carattere generale che regolano la materia; per il settore pubblico
tale contratto è disciplinato dal D. Lgs. 61/2000.
Lavori socialmente utili (Lsu): attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di
servizi di utilità collettiva, mediante l'utilizzo di particolari categorie di soggetti, a determinate
condizioni e compatibilmente con l'equilibrio del locale mercato del lavoro (D.Lgs. 468/1997).
Volontario: colui che presta la propria opera diretta, anche saltuaria, presso l’Istituzione senza ricevere
alcun corrispettivo. Il volontario non può essere retribuito per tale prestazione in alcun modo, nemmeno
dal beneficiario delle prestazioni. Il carattere di volontario è, infatti, incompatibile con qualsiasi forma
di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale con
l’istituzione di cui egli fa parte. Tra i volontari non devono essere inclusi i giovani del servizio civile
volontario che, invece, sono equiparati ai lavoratori parasubordinati (circolare dell’Agenzia delle
Entrate n.24 del 10/06/2004).
- Volontario presente sistematicamente: ovvero volontari che prestano servizio in modo
sistematico, vale a dire con regolarità programmata su base settimanale o mensile;
- Volontario saltuario: diversamente da quello ‘sistematico’, è colui che presta servizio in modo
occasionale, ovvero in maniera non programmata.
14
5.2
Studio e formazione
Nel Quesito 2.5, si deve indicare il titolo di studio PIU’ ELEVATO conseguito alla data di
riferimento a prescindere da quello fissato come requisito minimo per l’accesso ad una
determinata posizione lavorativa. La categoria ‘Licenza media’ comprende anche le persone che
hanno conseguito la licenza elementare o senza titolo di studio; per ‘Diploma di istruzione secondaria’
si intendono anche i titoli di istruzione secondaria superiore che non permettono l’accesso all’università
e i titoli post diploma; la ‘Laurea’ include i diplomi universitari e le lauree di ogni tipo e livello; il ‘Post
laurea’ include il Master di primo e secondo livello, la scuola di specializzazione e il dottorato di
ricerca.
Il Quesito 2.8 fa riferimento al Personale ed è volto a rilevare se nel corso del 2011 è stato coinvolto
in attività formative. In caso positivo occorre indicare: le attività formative realizzate, le ore di
formazione erogate e il numero dei partecipanti per ciascuna tipologia di attività formativa realizzata,
specificando l’eventuale numero dei partecipanti con profilo dirigenziale (qualifica contrattuale). È
necessario rispondere a tutte le modalità previste. Per ore erogate si intende il numero complessivo di
ore di formazione erogate riferite alla durata di tutte le edizioni delle attività formative realizzate per
ciascuna delle aree tematiche indicate, indipendentemente dal numero dei partecipanti; per
partecipante si intende una persona che ha preso parte ad un’attività formativa; nel caso in cui una
persona abbia preso parte a più attività formative, questa deve essere conteggiata un numero di volte
pari alle attività formative alle quali ha partecipato.
5.3
Casi particolari di attribuzione del Personale in Servizio tra le Unità
Locali/Istituti – Criterio della prevalenza
Nel caso in cui il personale dell’Istituto scolastico, presti servizio in modo esclusivo all’interno di una
SOLA Unità Locale, non vi sono problemi di attribuzione del personale tra le diverse Unità.
Diversamente, se il personale che lavora in una Unità Locale è impegnato ANCHE presso altre Unità
Locali dello stesso Istituto scolastico (o di Istituti diversi), per decidere a quale Unità debba essere
attribuito, occorre considerare dove svolge la prestazione lavorativa in modo prevalente. A tal fine
occorre considerare presso quale Unità Locale e/o Istituto svolge il maggior numero di ore lavorative
su base stabile, evitando che alcune unità di personale siano assegnate a più Unità Locali e/o Istituti.
Se un professore insegna in più Istituti scolastici ed in uno di questi svolge più del 50% delle ore
15
contrattuali previste, va assegnato a tale Istituto; diversamente, se insegna per lo stesso numero di ore
in più Istituti scolastici, deve essere assegnato secondo i seguenti criteri:
-
se di ruolo, all’Istituto presso cui ha la titolarità;
-
se non di ruolo, all’Istituto presso cui ha preso servizio per primo.
Per una corretta attribuzione del personale tra le varie Unità Locali, occorre quindi attenersi al
criterio della prevalenza della prestazione lavorativa. Sulla base di questo criterio, può accadere che
ad un’Unità Locale attiva non venga assegnata alcuna unità lavorativa. Di fatto, è possibile che in
questi casi l’Unità Locale sia presidiata ed attiva anche se, per il criterio della prevalenza
dell’attribuzione del personale tra le diverse Unità Locali, ai fini del Censimento, non vi risulti
personale assegnato.
6.
Amministrazione sostenibile
Nella Sezione 3 del Questionario, sono richieste informazioni sulle modalità che adotta l’Istituto in
materia di salute e sicurezza sul lavoro, rendicontazione sociale, procedure di acquisto pubblico e
certificazioni (ambientale, di qualità, etica, ecc.) in un’ottica di amministrazione sostenibile, intendendo
con ciò quell’insieme di azioni o comportamenti volti non solo a migliorare l’efficienza, ma anche a
tener conto della soddisfazione e del benessere del personale delle Istituzioni e dei cittadini quali utenti
dei servizi erogati.
Nel Quesito 3.1 si vuole sapere se l’Istituto ha adottato un Sistema di gestione che tuteli la salute e la
sicurezza dei lavoratori o se non ha adottato alcun Sistema. In caso di risposta affermativa, si vuole
sapere se si tratta di un ‘Sistema di gestione standard’ o di un ‘Sistema di gestione non standard’.
Ai fini di una corretta compilazione del Quesito si ricorda che per ‘Sistema di gestione
standard’, si intende un Sistema che ha adottato, ad esempio, le linee guida UNI-INAIL, mentre
per ‘Sistema di gestione non standard’ si fa riferimento a modelli di organizzazione e gestione
aziendale indicati dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro.
Nel Quesito 3.2 si vuole sapere se l’Istituto ha adottato dei Codici di Condotta ossia dei documenti
ufficiali che contengono i principi e le regole che le Istituzioni e i dipendenti devono seguire nel loro
operato; mirano a raccomandare, promuovere o vietare determinati comportamenti, indipendentemente
da quanto previsto a livello normativo.
16
Nel Quesito 3.3 bisogna specificare quali figure, tra quelle previste dalla normativa in materia di salute
e sicurezza nei luoghi di lavoro, sono state designate dall’Istituto. È necessario rispondere a TUTTE le
modalità previste dal Quesito. Si precisa che:
a. il Consigliere di Fiducia è la persona chiamata a prevenire, gestire ed aiutare a risolvere i casi di
molestie (fisiche e psicologiche) che hanno luogo nell’ambiente di lavoro o di studio e
specificatamente di mobbing, portati alla sua attenzione. A tal fine, svolge sia la funzione di
ascolto e tutela della parte che si ritenga vittima delle fattispecie di molestie e mobbing - anche
in connessione ad eventuali procedure informali o formali di risoluzione del conflitto o del
disagio - sia di informazione e formazione, finalizzate alla sensibilizzazione contro le forme di
mobbing e molestie sessuali ed alla prevenzione di tali fenomeni;
b. il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità assicura, nell’ambito del lavoro pubblico,
parità e pari opportunità di genere, rafforzando la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici;
favorisce l’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, migliorando l’efficienza delle
prestazioni lavorative, anche attraverso la realizzazione di un ambiente di lavoro caratterizzato
dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benessere organizzativo e di contrasto di qualsiasi
forma di discriminazione e di violenza morale o psichica nei confronti dei lavoratori e delle
lavoratrici; razionalizza e rende efficiente ed efficace l’organizzazione della Pubblica
Amministrazione anche in materia di pari opportunità, contrasto alle discriminazioni e
benessere dei lavoratori e delle lavoratrici (art. 21, Legge 183/2010);
c. il Medico Competente è un medico in possesso di determinati titoli e requisiti formativi e
professionali, che collabora con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è
nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al
presente decreto (art. 2, D.Lgs. 81/2008);
d. il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è una persona in possesso di
determinate capacità e requisiti professionali, designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per
coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi (art. 2, D.Lgs. 81/2008);
e. il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza è una persona eletta o designata per
rappresentare i lavoratori per gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro (art. 2,
D.Lgs. 81/2008).
17
Nel Quesito 3.4 si chiede se l’Istituto ha adottato forme di rendicontazione sociale delle attività, dei
progetti e delle spese sostenute tra quelle indicate (occorre rispondere a TUTTE le modalità presenti).
Si ricorda che:
a. il Bilancio Sociale, in base alla Direttiva del 17 febbraio 2006 sulla Rendicontazione sociale
nelle Amministrazioni pubbliche, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della
Funzione Pubblica è ‘un documento, da realizzare con cadenza periodica, nel quale
l’Amministrazione riferisce, a beneficio di tutti i suoi interlocutori privati e pubblici, le scelte
operate, le attività svolte e i servizi resi, dando conto delle risorse a tal fine utilizzate,
descrivendo i suoi processi decisionali e operativi’;
b. il Bilancio di Mandato è un documento non obbligatorio predisposto dall’Amministrazione per
rendicontare in modo chiaro e trasparente ai diversi interlocutori sociali, gli obiettivi ed i
risultati dell’azione di governo nel periodo di riferimento;
c. il Bilancio di Missione illustra i criteri di individuazione e di selezione delle iniziative da
finanziare, la missione, i programmi di sviluppo dell'attività sociale, gli obbiettivi relazionali
perseguiti ed i mezzi impiegati per raggiungerli. Il bilancio di missione, oltre ad essere uno
strumento di comunicazione, è un documento che riassume il processo gestionale e decisionale
nell’ambito del periodo a cui si riferisce;
d. il Bilancio Ambientale è il documento con cui vengono messi in evidenza gli impegni e le
politiche ambientali dell’Amministrazione;
e. il Bilancio di Genere consiste in una valutazione dei budget che adotta una prospettiva di genere
a tutti i livelli del processo, così da realizzare concretamente le pari opportunità. In sostanza, si
valuta l'impatto che il bilancio ha su donne e uomini, per cui si riconsiderano le entrate e le
uscite delle diverse Amministrazioni in funzione della ricaduta che esse hanno nei confronti di
donne e uomini con ruoli diversi nel lavoro come nella società.
Nel Quesito 3.5 si vuole sapere se l’Istituto ha adottato un ‘comportamento sostenibile nei confronti
dell’ambiente’. Ossia se ha attuato un insieme di azioni volte a ridurre l’impatto ambientale in diversi
ambiti quali, ad esempio: i trasporti (con l’utilizzo di sistemi di mobilità sostenibile); l’elettronica (con
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l’impiego di attrezzature elettriche ed elettroniche d’ufficio a basso consumo); la gestione dei rifiuti
(con la raccolta differenziata); l’edilizia (con le costruzioni e ristrutturazioni di edifici mediante
l’utilizzo di materiali edili a risparmio energetico); la logistica e cancelleria (con il riciclo di carta e
materiali vari di consumo). Nel caso in cui abbia adottato un ‘comportamento sostenibile’, si chiede di
indicare se ha riscontrato o meno delle difficoltà nell’adozione specificando, eventualmente, il tipo di
difficoltà tra quelle riportate. Se viene barrata la casella ‘Altro’, bisogna specificare nell’apposito
spazio il tipo di problema riscontrato.
Nel Quesito 3.6 si vuole sapere se l’Istituto, nel corso del 2011, ha adottato modelli di acquisto attenti
agli impatti ambientali, ossia se nelle varie fasi in cui si articolano le procedure di acquisto di beni e
servizi, l’Istituto ha adottato delle strategie che tenessero conto della sostenibilità ambientale. Tali
modelli si possono quindi riferire all’introduzione, nelle varie fasi che caratterizzano le procedure di
acquisto di beni e servizi, di restrizioni volte a favorire esigenze di tutela ambientale. Tali restrizioni
possono riguardare:
a. le caratteristiche dei produttori/ fornitori (ad esempio imponendo che gli stessi abbiano ottenuto
certificazioni di qualità ambientale);
b. la valutazione delle offerte dei diversi offerenti;
c. le modalità di svolgimento del servizio.
Nel caso in cui si sia risposto affermativamente al Quesito 3.6, bisogna indicare qual è la percentuale di
spesa sostenibile e se tale percentuale è variata rispetto al 2010.
Nel Quesito 3.7 si vuole sapere se nelle procedure di acquisto pubblico, l’Istituto ha adottato ‘criteri di
valutazione della sostenibilità ambientale’ dove per criteri di valutazione della sostenibilità ambientale
si fa riferimento ai criteri ambientali minimi definiti come quegli elementi che qualificano una
procedura di appalto verde. Sono delle ‘indicazioni tecniche’ collegate alle diverse fasi delle procedure
d’acquisto, ovvero, oggetto dell’appalto, selezione dei candidati, specifiche tecniche (obbligatorie),
criteri premianti (punteggi ponderativi) e condizioni di esecuzione dell’appalto. Essi sono ispirati al
principio di dover contribuire a diversi obiettivi, come risparmio energetico, riduzione delle emissioni
climalteranti, miglioramento del processo di trasformazione d’energia primaria in energia utile,
miglioramento del processo di utilizzo dell’energia, riduzione dell’uso delle risorse naturali, riduzione
degli impatti ambientali lungo l’intero ciclo di vita di prodotti e servizi, sviluppo delle fonti energetiche
rinnovabili.
19
Nel Quesito 3.8 si vuole sapere se l’Istituto ha ottenuto forme di certificazione ed eventualmente quali
(sono possibili più risposte):
a. una certificazione del Sistema di Gestione ambientale (ad esempio UNI ISO 14001) dove il
Sistema di gestione ambientale è la parte del sistema di gestione che comprende la struttura
organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, i processi e le risorse
messe in campo per attuare la politica ambientale dell’organizzazione;
b. una certificazione del Sistema per la Gestione delle Emissioni gas (ad esempio UNI ISO 14064)
dove il Sistema per la Gestione delle Emissioni gas rappresenta uno strumento in grado di
controllare le emissioni e le rimozioni dei gas ad effetto serra, a livello di organizzazione e di
progetto. Lo scopo di tale Gestione è quello ridurre i costi e le emissioni di gas serra;
c. una certificazione del Sistema per la Gestione dell’energia (ad esempio UNI ISO 16000). Tale
Sistema è parte del Sistema di Gestione comprendente la struttura organizzativa, le attività di
pianificazione, le responsabilità, le pratiche, i processi e le risorse messe in campo per attuare la
politica energetica dell’organizzazione;
d. una certificazione del Sistema di Gestione di qualità (ad esempio secondo la norma SA 8000)
ossia se opera nel rispetto di una specifica normativa, è una struttura organizzativa in grado di
far raggiungere dei risultati in linea con le attese del mercato;
e. una certificazione etica (ad esempio secondo la norma SA8000) e che rappresenta uno
strumento volto a rendere trasparente l’azione dell’Istituzione nei confronti di tutti coloro che
con essa interagiscono: il personale, i collaboratori, i fornitori e gli interlocutori in genere.
7.
Dotazione e uso ICT
Nella Sezione 4, al Quesito 4.1 bisogna indicare se l’Istituto dispone di una connessione ad internet. In
caso di risposta affermativa, bisogna indicare: se la connessione è a banda larga o meno dove per
‘Banda larga’ si intende quella tecnologia che consente una velocità di trasmissione uguale o superiore
a 2 Mb/s, almeno in una delle due direzioni – download e upload (ad esempio l’Adsl); e la percentuale
di personale che ha accesso alla rete Internet.
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Nel Quesito 4.2 bisogna indicare se l’Istituto dispone di una rete intranet, ossia di una rete locale
(LAN), o un raggruppamento di reti locali, usata all'interno dell’Istituto per facilitare la comunicazione
e, generalmente, ad accesso riservato. In particolare, con una rete intranet gli utenti possono lavorare su
un file condiviso e disporre di una posizione centrale in cui salvare la versione più aggiornata.
Attraverso una rete intranet è possibile dare vita a bacheche virtuali, messaggistica immediata e chat.
Infine, una rete intranet consente di pubblicare rapporti settimanali, promemoria, rassegna stampa e
fornisce informazioni utili al personale su politiche aziendali, richiesta di ferie, rubrica telefonica, ecc.
Nel Quesito 4.3 bisogna indicare se l’Istituto ha un proprio sito web ed in caso di risposta affermativa
bisogna indicare se nella realizzazione dello stesso sono state rispettate le normative contenute nelle
‘Linee guida per i siti web delle PA – edizione 2011’ e/o quelle per ‘l’accessibilità agli strumenti
informatici da parte delle persone diversamente abili’.
Nel Quesito 4.4 si chiede se l’Istituto è collegato con reti di comunicazione accessibili ad altre
istituzioni pubbliche e/o private accreditate. In caso positivo, va indicato se l’Istituto è collegato al
Sistema pubblico di connettività (SPC). Si precisa che il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD)
definisce l’SPC come: ‘l’insieme di infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche, per lo sviluppo, la
condivisione, l’integrazione e la diffusione del patrimonio informativo e dei dati della pubblica
amministrazione, necessarie per assicurare l’interoperabilità di base ed evoluta e la cooperazione
applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza, la riservatezza delle
informazioni, nonché la salvaguardia e l’autonomia del patrimonio informativo di ciascuna pubblica
amministrazione’.
Nel Quesito 4.5 va indicato se l’Istituzione è sede dello Sportello Unico per le Attività Produttive
(SUAP) ed al quesito 4.6 se l’Istituzione è sede di uno Sportello Unico dei Servizi al Cittadino ovvero
se ha un punto di accesso polifunzionale (non necessariamente informatizzato, può essere anche fisico),
in grado di semplificare le procedure amministrative e fornire tutta una serie di informazioni e di
servizi generali (anagrafici, scolastici, sociali, ecc.) anche per via telematica.
Nel Quesito 4.7 bisogna indicare se l’Istituto utilizza gli strumenti elencati e, nel caso, la loro
numerosità (dove per numerosità si intende la dotazione tecnologica complessiva dell’Istituto, utilizzata
sia presso la sede centrale che presso le Unità Locali). Sono possibili più risposte.
a.
Elaboratori/Server dipartimentali ossia elaboratori di fascia media, spesso identificati con la
21
denominazione di ‘Server’, che vengono impiegati come nodi elaborativi autonomi e
consentono di svolgere compiti specifici quali ad esempio la gestione database, l’autenticazione
degli utenti, il servizio di posta elettronica, ecc.;
b. PC desktop;
c. PC Portatili;
d. Altri dispositivi mobili (ad es. tablet, smartphone, netbook, ecc.);
e. Lettori di smart card (dispositivi hardware esterni che permettono, attraverso specifici
programmi, di utilizzare le funzionalità offerte dalle carte elettroniche – smart card -, ad
esempio la Carta d’identità elettronica e la Carta nazionale dei servizi) ed altri dispositivi per la
gestione delle firme elettroniche (ossia dispositivi per la generazione, apposizione e verifica di
firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali);
f. Strumenti di video conferenze;
g. Lettori di barcode;
h. Altro (specificare).
Nel Quesito 4.8 bisogna indicare se l’Istituto adotta soluzioni software Open source (software il cui
codice può essere liberamente studiato e modificato perché gli autori, sulla base di apposite licenze
d’uso (generalmente gratuite), lo mettono a disposizione di altri programmatori indipendenti).
Nel Quesito 4.9 bisogna indicare i canali utilizzati dall’Istituto per comunicare con gli utenti (bisogna
rispondere a tutte le domande).
a. Web;
b. Call Center;
c. Teconologia mobile (WAP, GPRS, UMTS);
d. Il Chiosco telematico che rappresenta una postazione multimediale (ad esempio un PC connesso
alla rete), posto in un luogo pubblico o privato per essere a disposizione di tutti gli utenti perché
possano ottenere informazioni sul servizio offerto ed effettuare operazioni on-line;
e. la Televisione Digitale Terrestre che è una televisione terrestre rappresentata in forma digitale.
In tal caso l’informazione da trasmettere è rappresentata in forma digitale; si utilizzeranno
segnali basati su codici binari come quelli dei computer, di Internet, dei cd e della telefonia
mobile;
f. Sportello fisico aperto al pubblico (URP) che svolge diverse funzioni le quali si possono
22
racchiudere in tre macro-aree: l’area dell’informazione e della prestazione (comunicazione
esterna, attività di informazione su disposizioni normative e sui servizi offerti dall’ente,
garantire l’esercizio dei diritti di accesso, la partecipazione, promuovere informazioni su temi di
interesse generale); l’area dell’ascolto e della verifica (attuazione dei processi di verifica della
qualità dei servizi e della soddisfazione degli utenti, attraverso l’ascolto e indagini di customer
satisfaction); l’area dell’organizzazione (promozione di sistemi di interconnessione telematica,
coordinamento delle reti civiche, sviluppo della comunicazione intra-istituzionale e interistituzionale). Può avere sede fisica e/o essere telematico;
g. Social media ossia l’insieme di strumenti digitali che permettono agli utenti di creare e
condividere testi, immagini, video e audio. Esempi di Social Media sono: i blog, i forum, i
social network (Facebook,...), le piattaforme di microblogging (Twitter,…), le piattaforme di
video sharing (Youtube,...), le piattaforme di domande e risposte (Yahoo Answer, ...);
h. Posta elettronica ordinaria;
i. Posta elettronica certificata (PEC): strumento che permette di dare ad un messaggio di posta
elettronica lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno tradizionale;
j. Altro se diverso dall’URP (che va specificato in un apposito riquadro).
Nel Quesito 4.10 bisogna indicare se, per l’acquisto di beni e servizi, l’Istituto ha fatto ricorso a:
a. Aste e gare elettroniche: secondo il Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 163/2006) l’asta
elettronica è un processo per fasi successive basato su un dispositivo elettronico di
presentazione di nuovi prezzi, modificati al ribasso, o di nuovi valori riguardanti taluni elementi
delle offerte, che interviene dopo una prima valutazione completa delle offerte permettendo che
la loro classificazione possa essere effettuata sulla base di un trattamento automatico. Gli
appalti di servizi e di lavori che hanno per oggetto prestazioni intellettuali, come la
progettazione di lavori, non possono essere oggetto di aste elettroniche (art. 3, c. 15). Si tratta di
gare ad evidenza pubblica caratterizzate da una modalità di aggiudicazione basata su un sistema
di negoziazione telematica, che interviene dopo una prima valutazione completa delle offerte. I
fornitori, che si sono accreditati registrandosi al servizio, possono formulare le proprie offerte
on-line, in tempo reale, in un periodo di tempo predeterminato;
b. Negozi on line: ossia ad una transazione commerciale effettuata direttamente con il singolo
fornitore per via telematica;
c. Mercati elettronici: ossia a mercati virtuali disponibili su Internet in cui i compratori possono
23
valutare prodotti simili offerti da una pluralità di venditori ed effettuare on-line l’acquisto dei
prodotti selezionati. In particolare, il Mercato Elettronico della P.A. (MePA) è un mercato
digitale per la Pubblica Amministrazione, in cui le P.A. registrate possono ricercare, confrontare
e acquisire i beni e i servizi - per valori inferiori alla soglia comunitaria - proposti dalle aziende
fornitrici abilitate a presentare i propri cataloghi sul sistema.
Nel caso in cui l’Istituto abbia risposto positivamente ad almeno uno dei quesiti sopra indicati, si
chiede di indicare la percentuale della spesa fatta su piattaforma elettronica rispetto al totale della spesa
sostenuta per l’acquisto di beni e servizi.
8.
Servizi
La Sezione 5 mira a conoscere il tipo di servizi erogati dall’Istituto scolastico, in particolare se l’Istituto
scolastico è deputato a produrre beni e servizi a domanda collettiva (ad esempio, la giustizia o
l’illuminazione pubblica) o se la sua offerta è volta a soddisfare la domanda individuale. Inoltre,
indipendentemente dalla natura dei servizi offerti, si vuole sapere se l’Istituto si è dotato di carte dei
servizi e con che modalità sono state diffuse al pubblico.
Nel Quesito 5.1 bisogna indicare se l’Istituto eroga servizi a consumo collettivo (indivisibili) o meno. Il
carattere collettivo di un servizio consiste nel fatto che l’aggiunta di uno o più consumatori non
comporta un aumento di costo nella produzione e/o distribuzione del servizio stesso.
Nel Quesito 5.2 bisogna invece indicare se l’Istituto eroga servizi su richiesta dei singoli utenti (a
consumo individuale). Tali Servizi si caratterizzano dal fatto che il loro consumo da parte di un
individuo è incompatibile con il consumo da parte di uno o più altri individui. In altri termini,
l’aggiunta di uno o più consumatori comporta la necessità di un incremento della quantità totale del
servizio da produrre.
L’Istruzione, così come il Servizio mensa, il Servizio pre-scuola o post-scuola, il Servizio di
trasporto scolastico sono dei Servizi a consumo individuale dei cittadini.
Al Quesito 5.3 bisogna indicare se l’Istituto ha adottato, o meno, una o più Carte dei servizi, dove la
Carta dei Servizi rappresenta uno degli strumenti di gestione della qualità dei servizi pubblici a
disposizione delle Amministrazioni. Si tratta di un documento di trasparenza rivolto ai cittadini/utenti
da un’Amministrazione pubblica o da un’azienda erogatrice di un servizio di pubblica utilità con il
24
quale l'ente esplicita i suoi orientamenti, dichiara quali sono le prestazioni che si impegna ad erogare e
come intende operare in caso di mancato rispetto delle prestazioni promesse. In caso di risposta
affermativa, bisogna indicare se sono state adottate delle modalità di diffusione al pubblico,
rispondendo a ciascuna modalità indicata.
9.
‘MODELLO PER LE UNITA’ LOCALI’
Al Quesito 1.1 bisogna verificare che le informazioni di carattere anagrafico dell’Unità Locale – Unità
scolastica - contenute nel riquadro, siano corrette; se uno o più dati indicati non risultano corretti, o se
sono incompleti, bisogna indicare i riferimenti esatti.
Quesito 1.2 bisogna indicare se alla data di riferimento del censimento (31 dicembre 2011), l’Unità
Locale era attiva, inattiva o cessata; in quest’ultimo caso indicare la data di cessazione. Se al 31
dicembre 2011 l’Unità Locale era non attiva o cessata, non si deve proseguire la compilazione del
questionario.
Nel Quesito 1.3 si chiede il periodo di attività dell’Unità Locale, ovvero se l’Unità Locale ha svolto
attività (anche parzialmente) in tutti i mesi dell’anno; in caso di risposta negativa bisogna indicare i
mesi in cui l’unità scolastica ha svolto l’attività.
Nel Quesito 1.4 si chiede di indicare l’attività economica principale ed eventualmente ulteriori attività
secondarie. Si ricorda che devono essere indicate SOLO le attività gestite dall’unità scolastica e non
quelle gestite da terzi.
Nel Quesito 1.5 vanno inserite le informazioni relative al referente dell’Unità Locale (cognome, nome,
ecc.). Se non viene fornita alcuna risposta al Quesito, la compilazione del presente riquadro deve
essere effettuata direttamente dall’Incaricato del coordinamento della rilevazione.
Nel Quesito 1.6 bisogna indicare il titolo di godimento dei locali utilizzati ed i relativi metri quadri,
rispondendo ad ogni riga. Se si indica ‘Sì’ alla modalità ‘Altro’, bisogna specificare l’eventuale altro
titolo di godimento dei locali. Si precisa che parcheggi, giardini, piazzali ed altre pertinenze esterne non
vanno considerate tra i ‘locali’.
Nel Quesito 1.7 si chiede di indicare se il personale con un contratto in essere con l’Istituto alla data del
Censimento ed impegnato presso l'Unità Locale, svolge in essa attività in modo prevalente. Nel caso in
25
cui il personale assegnato all’Unità Locale è impegnato ANCHE presso altre Unità Locali dell’Istituto,
per decidere a quale Unità Locale debba essere attribuito, occorre considerare dove svolge la
prestazione lavorativa in modo prevalente (vd. § ‘Casi particolari di attribuzione del Personale in
Servizio tra le Unità Locali/Istituzioni – Criterio della prevalenza’). A tal fine occorre considerare a
quale Unità Locale dedica il maggior tempo di lavoro, su base stabile2. Come si è già avuto modo di
esplicitare, l’obiettivo del questionario è infatti quello di rilevare quante persone sono impegnate
nell’Istituto, distinte per le singole Unità Locali, evitando di conteggiare lo stesso individuo più volte.
Se nell’Unità Locale, sulla base del criterio della prevalenza, NON risulta assegnata alcuna unità di
personale, si passa direttamente al Quesito 1.9 (in quanto al Quesito 1.8 non va indicata alcuna unità di
personale effettivo in servizio al 31 dicembre 2011).
I Quesiti successivi fanno riferimento alla dotazione ed uso ICT per le cui definizioni si rimanda al
paragrafo 7 ‘Dotazione e uso ICT.
10.
Servizi delle Unità Locali
Nella Sezione 2 del Questionario dedicato alle Unità Locali, al Quesito 2.1 si richiede di indicare quale
compito (indirizzo e coordinamento, funzionamento o istituzionale) è svolto dall’Unità Locale e con
che frequenza. E’ necessario dare una sola risposta ad OGNI RIGA. Per una corretta compilazione, si
precisa quanto segue:
a. Compiti di indirizzo e coordinamento: sono orientati a individuare le linee di indirizzo e
coordinamento dell’Istituzione; sono definiti anche come attività di governo dell’Istituzione;
b. Compiti di funzionamento: sono compiti di natura amministrativa e/o gestionale; sono
strumentali al funzionamento dell’Istituzione, indipendentemente dalla specifica missione
attribuita e senza che necessariamente si persegua l’erogazione di servizi finali al pubblico. Ne
sono esempi la gestione del personale, della logistica e dei servizi di manutenzione, degli
acquisti, del magazzino, delle pulizie, ecc.;
c. Compiti istituzionali: sono direttamente ed esclusivamente connessi con l’esercizio della
missione formalmente assegnata all’Istituzione. Si tratta di attività non rientranti nei casi
precedenti, ovvero della fornitura di servizi che possono essere erogati su richiesta di singoli
utenti, oppure in modo indistinto ad una collettività. Possono essere compiti istituzionali
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Come già visto sopra, il criterio della prevalenza della prestazione lavorativa per l’attribuzione del personale alle unità
locali prevede che in un’Unità Locale attiva possa non risultare assegnato alcun lavoratore.
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dell’Istituto scolastico, oltre all’istruzione, anche la mensa, il servizio pre-scuola, il servizio
post-scuola, il servizio di trasporto scolastico.
Nel Quesito 2.2 si chiede di indicare se l’Unità Locale assicura l’erogazione dei servizi sulla base di
una richiesta dei singoli utenti, a prescindere se questi servizi sono gestiti direttamente dall’Istituto o se
sono stati affidati in gestione a soggetti terzi. IN CASO POSITIVO indicare:
a) i destinatari dei servizi (cittadini, imprese, istituzioni);
b) i cinque servizi più rilevanti in termini di numero complessivo di utenti effettivi (cittadini,
imprese e istituzioni) nell’anno, selezionati sulla base delle modalità proposte. In particolare,
prima viene richiesto di indicare la categoria in cui si colloca il servizio, e poi di specificare il
servizio reso. Per ciascun servizio, oltre al numero di utenti, va indicato il numero di unità di
personale dedicato in media nell’anno. Si precisa che per utente effettivo si intende l’utente che
di fatto richiede un servizio, indipendentemente dalla modalità di accesso (fisica o virtuale) e
dalla fruizione.
N.B. Anche nel caso di gestione del Servizio affidata a terzi, nel ‘Numero di unità di Personale’
va indicato il relativo personale che lo gestisce.
11.
‘PROFILO DEL SERVIZIO’
La scheda va compilata per ciascun servizio elencato nel Quesito 2.2.
Il Quesito SI_1 ha come obiettivo l’individuazione delle forme di gestione dei servizi erogati. Se il
servizio è gestito direttamente dall’Unità Locale dell’Istituzione scolastica, si deve passare al Quesito
SI_2; altrimenti bisogna indicare la forma di gestione del servizio rispondendo a ciascuna delle
modalità del Quesito.
N.B. La gestione diretta dei servizi si avvale delle strutture organizzative e del personale interno
alle Amministrazioni titolari; la gestione indiretta (esternalizzazione) è invece caratterizzata
dall’affidamento a soggetti terzi. La gestione indiretta, a sua volta, può includere procedure di
evidenza pubblica oppure no (affidamento diretto), come nel caso del conferimento cosiddetto
‘in house’.
Azienda speciale dell’Ente locale: l'azienda speciale è ente strumentale dell'ente locale dotato di
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personalità giuridica, di autonomia imprenditoriale e di proprio statuto, approvato dal consiglio
comunale o provinciale per l’esercizio di servizi pubblici (TUEL, D.Lgs. 267/2000, art. 114).
Le aziende speciali (da non confondere con le aziende municipalizzate) sono dei soggetti di
diritto pubblico, a tutti gli effetti sottoposte alle limitazioni e ai controlli pubblici ed al controllo
politico dell’Ente istitutore che dà gli indirizzi, svolge le verifiche sui risultati di gestione,
vigila, approva gli atti fondamentali. Le aziende speciali possono anche avere natura consortile.
Società in house: la locuzione di ‘appalto in house’ indica gli appalti aggiudicati all’interno
della pubblica amministrazione, ad esempio tra amministrazione centrale e locale o, ancora, tra
un’amministrazione e una società da questa interamente controllata (Comunicazione CE 11
marzo 1998). In altri termini, gestione in house implica che l’Istituzione affida il servizio ad
un’entità che controlla completamente e direttamente, soggetta alle stesse regole pubblicistiche
a cui è soggetta l’Istituzione affidante.
Gestione in forma associata: Il TUEL (D.Lgs. 267/2000), all’art. 33 prevede l’esercizio
associato di funzioni e servizi da parte dei Comuni. Al comma 2, il testo recita che ‘al fine di
favorire l’esercizio associato delle funzioni dei Comuni di minore dimensione demografica, le
Regioni individuano livelli ottimali di esercizio delle stesse, concordandoli nelle sedi
concertative di cui all’art. 4. Nell’ambito della previsione regionale, i Comuni esercitano le
funzioni in forma associata, individuando autonomamente i soggetti, le forme e le metodologie’.
Gestione in concessione: la Pubblica Amministrazione conferisce ad un privato il diritto di
gestire un pubblico servizio. Per pubblico servizio deve intendersi un’attività economica
esercitata per erogare prestazioni volte a soddisfare bisogni collettivi ritenuti indispensabili in
un determinato contesto sociale. Una parte del rapporto è rappresentato dall’Ente pubblico che è
titolare del bene e responsabile in via diretta del servizio da affidare in gestione; l'alea relativa
alla gestione viene trasferita al concessionario che si assume il ‘rischio economico’ nel senso
che la sua remunerazione dipende strettamente dai proventi che potrà trarre dall’utilizzo del
bene. La concessione di servizi è attualmente regolata dall’art. 30 del Codice dei contratti
pubblici (D.Lgs. 163/2006).
Società di capitali controllate o partecipate con quota minoritaria: per società ‘controllate’ o
‘partecipate’ si devono intendere le società di capitali, costituite ‘ad hoc’ o trasformate dalle
precedenti municipalizzate e/o aziende speciali, e gli enti definiti ‘strumentali’ (Istituzioni,
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Aziende Speciali) nei confronti dei quali è comunque azionabile un controllo di tipo puntuale
sui documenti finanziari (bilanci e consuntivi) e sulla gestione delle risorse. Sono a tutti gli
effetti entità private, che agiscono con logiche private secondo la normativa privatistica del
Codice civile (e delle altre leggi in materia commerciale), semplicemente partecipate
dall’Istituzione e create allo scopo di gestire un servizio pubblico. Una società per azioni,
controllata o partecipata da un ente pubblico, è azienda pubblica se si considera il soggetto
economico, privata se si considera il soggetto giuridico (art. 116, D.Lgs. 267/2000).
Nei Quesiti SI_2 e SI_3, si vogliono acquisire informazioni sulle tecnologie adottate per comunicare
con l’utenza e consentire agli utenti di essere protagonisti del servizio, gestendo direttamente alcune
fasi del processo di erogazione, con il parziale supporto del personale dell’amministrazione oppure in
totale autonomia. In Particolare, nel Quesito SI_2 si chiede di indicare quali informazioni sono diffuse
all’utenza e attraverso quali canali, prevedendo anche la possibilità che per alcune informazioni non vi
sia alcun canale di diffusione delle informazioni. Nel Quesito SI_3 si chiede quali siano i canali, se
previsti, attraverso i quali gli utenti si interfacciano con l’Istituzione per diverse finalità (acquisire,
compilare o consegnare la modulistica, effettuare pagamenti, fruire del servizio, valutare il servizio,
inoltrare reclami e segnalazioni o suggerimenti, inoltrare richiesta di rimborso). Si precisa che con la
dicitura ‘internet’ si intendono siti non istituzionali. È necessario rispondere ad ogni riga.
Nel Quesito SI_4, si vuole sapere se agli utenti vengono illustrate le caratteristiche dello specifico
servizio attraverso le informazioni eventualmente contenute in una Carta dei servizi o mediante altre
modalità.
CONTATTI:
Sul
sito
dedicato
al
Censimento
delle
Istituzioni
Pubbliche,
accessibile
all’indirizzo
https://indata.istat.it/cis2011ipfase2 entrare nella Sezione ‘CONTATTI e nell’OGGETTO scegliere il
destinatario della Comunicazione:
per informazioni di natura statistica (es. dubbi di compilazione del questionario, assegnazione o revoca
di utenze ai rispondenti) selezionare ‘Problemi relativi ai rispondenti delle Istituzioni scolastiche’,
oppure scrivere direttamente all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]
per problemi di natura informatica selezionare ‘Problemi di accesso, tecnici e/o informatici’
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Riferimenti telefonici per quesiti di natura statistica : 06/46734401 – 06/46734759 – 06/46734976 dal
lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 16:30.
PROBLEMATICHE TECNICHE:
Se il Questionario si visualizza in modalità di ‘SOLA LETTURA’ (campi visibili ma non edibili) sono
possibili due casi:
1) questionario chiuso (salvato ed inviato);
2) questionario in compilazione da altro utente e/o da diversa postazione. In questo caso compare la
scritta ‘questionario in sola lettura’ in testa al questionario.
Se nessuno dei due casi si è verificato, ed il questionario è bloccato, allora si è verificato l'evento di una
sessione di lavoro ‘blocca il questionario’ in quanto non è stato chiuso correttamente (i.e. pulsante esci
del questionario). In questo caso la sessione di lavoro viene pulita automaticamente dal sistema entro
2h.
Se erroneamente si dovesse utilizzare la funzione ‘SALVA E INVIA’, invece della sola ‘SALVA’,
l’Incaricato del coordinamento della rilevazione può riaprire il questionario posizionandosi sul
lucchetto (che risulta chiuso) e selezionandolo. In tal modo il lucchetto si riaprirà e sarà possibile
proseguire con la compilazione.
Se dovessero esserci delle Unità scolastiche MAI ‘possedute’ dall’Istituto scolastico di riferimento, è
possibile escluderle dalla compilazione attraverso la funzione ‘Rimuovi/Integra’.
Se la password dovesse risultare non corretta, il problema potrebbe dipendere dal fatto che è stato
effettuato il cambio password al primo accesso. Per accedere si dovrebbe utilizzare la nuova password.
Nel caso in cui non si ricordasse la nuova password o è stata smarrita, bisogna procedere nel seguente
modo:
0) Accedere al portale della indagine;
1) Accedere all'area Password--Hai dimenticato la password personale?;
2) Inserire le credenziali iniziali;
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3) Inserire una nuova password (deve avere una lunghezza di almeno 8 caratteri.)
Controlla Dati: ha la funzione di controllare i dati inseriti e previa conferma, comporta il salvataggio
automatico dei dati inseriti. Dopo aver compilato ogni singola pagina del questionario è consigliabile
digitare il tasto ‘Controlla Dati’ ed in seguito il tasto visualizza errori.
Visualizza errori: consente di evidenziare eventuali incongruenze nella compilazione (ex. Totali del
personale che non coincidono con quelli dichiarati oppure eventuali campi non compilati obbligatori).
Cliccando si apre una finestra con l’elenco degli errori suddivisi per sezione di questionario e numero
del quesito, agevolando il rispondente nell’individuazione dei campi da correggere. Viene aggiornato
ogni volta che viene effettuato il ‘Controlla dati’.
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