Il metodo dell`osservazione in Psicologia

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Il metodo dell`osservazione in Psicologia
Il metodo
dell’osservazione
in Psicologia
Laboratorio di Psicologia generale
Introduzione
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In molti casi è difficile, se non impossibile,
studiare in laboratorio il comportamento delle
persone.
È difficile immaginare, per esempio, uno
studio sperimentale sul comportamento di un
gruppo di operai durante uno sciopero o una
ricerca sugli stili conversazionali dei giovani
all’interno di una discoteca.
In alcuni casi è difficile ricostruire in
laboratorio situazioni di tale natura.
Introduzione
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L’osservazione in quanto metodo di ricerca
implica la selezione di un fenomeno, evento o
comportamento degno di attenzione come
oggetto di studio e la raccolta di informazioni
su di esso nel modo più accurato, completo
ed efficace (Camaioni, 1990).
È chiaro che osservare non è un’attività
semplice.
Introduzione
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Sin dal suo costituirsi come disciplina
autonoma, la psicologia ha utilizzato
l’osservazione come metodologia d’indagine.
Sotto l’influsso dell’approccio etologico, a
partire dagli anni ’70, grazie al contributo di
biologi quali Lorenz, Tinbergen, EiblEibesfeldt, sono state perfezionate le
tecniche osservative per studiare i soggetti
nel loro ambiente naturale.
Introduzione
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Abbandonato il laboratorio, potremmo
decidere di adottare il metodo dell’inchiesta.
Pensate che avrebbe senso, ai fini di una
conoscenza accurata dei comportamenti
coinvolgere i protagonisti della ricerca in
un’intervista
o
distribuire
loro
un
questionario?
Sicuramente no! La vera alternativa in questi
casi
è
costituita
dal
metodo
dell’osservazione.
Osservazione ingenua e
metodo dell’osservazione
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La differenza tra l’osservazione ingenua e
il metodo dell’osservazione si gioca tutta
sulla accuratezza e l’efficacia della
registrazione delle informazioni e, in
aggiunta sulla capacità di tenere sotto
controllo la soggettività dell’osservatore e
di ridurre al minimo il peso di altri fattori
esterni.
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Varie tipologie osservative
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Osservazione diretta.
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L’osservazione è diretta quando il suo impiego
non richiede la presenza di strumenti che si
frappongono fra l ’osservato e l ’osservatore, inoltre
l’osservazione e la registrazione avvengono
contemporaneamente.
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Grado di struttura dell’ambiente.
Grado di struttura che l’osservatore impone
all’ambiente.
Secondo questi due parametri, possiamo
avere studi sul campo, cioè condotti nei
diversi ambienti di vita quotidiana dei
soggetti, oppure studi in laboratorio che
prevedono la strutturazione o meno da parte
del ricercatore
Grado di struttura
dell’ambiente
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L’osservatore può scegliere di strutturare o
meno l’ambiente:
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Se decide di non strutturarlo, si limita ad
osservare e registrare ciò che avviene, nel modo
più completo possibile;
Se, invece, decide di strutturare l’ambiente
l’osservatore
registrerà
soltanto
specifici
comportamenti predefiniti, nel modo in cui
accadono.
Osservazione partecipante.
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Prevede
un
maggiore
coinvolgimento
dell ’osservatore nei confronti dei soggetti che
vengono osservati.
Osservazione non partecipante.
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Si riferisce ad interviste e questionari, il cui scopo
è quello di raccogliere opinioni, idee ed
esperienze circa il mondo ed i comportamenti dei
soggetti.
I due parametri
dell’osservazione
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Osservazione indiretta.
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Varie tipologie osservative
È quella in cui ’losservatore usa lo specchio
unidirezionale. Un altro modo è videoriprendere i
soggetti per una successiva analisi.
Grado di struttura
dell’ambiente
Grado di struttura
che l'osservatore
impone all'ambiente
Non strutturato
Strutturato
Grado di struttura dell'ambiente
Ambiente naturale
Ambiente artificiale
Tipo:Studio sul campo
non strutturato
Tipo:Studio sul campo
strutturato
Tipo:Studio in laboratorio
non strutturato
Tipo:Studio in laboratorio
strutturato
Validità ecologica
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Una ricerca è ecologicamente valida quando
l’ambiente, di cui i soggetti fanno esperienza,
ha le caratteristiche che il ricercatore
presume o assume, ossia quando una
procedura di ricerca misura effettivamente ciò
che desidera misurare (Bronfenbrenner,
1979).
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Le fasi
del metodo dell’osservazione
Il buon osservatore
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Le indagini che utilizzano il metodo
dell’osservazione il ruolo principale è svolto
dall’osservatore.
L’osservatore deve:
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Essere abile nel cogliere i dettagli, soprattutto
quelli che rivestono un ruolo decisivo ai fini della
comprensione del fenomeno che si sta
osservando.
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Selezione del fenomeno che il ricercatore
ritiene opportuno indagare.
Registrazione del fenomeno.
Training of agreement.
Codifica dei dati.
Analisi dei dati raccolti.
Sicuramente l’addestramento e l’esperienza
rivestono un ruolo fondamentale.
Vantaggi del
metodo dell’osservazione
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I vantaggi si riassumono nella capacità, di
tale metodo, di fornire una descrizione
accurata e fedele del fenomeno, cos ì come si
verifica in natura.
Permette, inoltre, di studiare individui di
giovane età, che non potrebbero mai
collaborare con il ricercatore, periodo preverbale (Bowlby, 1969).
Limiti del metodo
dell’osservazione
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I limiti, stanno nel porsi obiettivi descrittivi
che non consentono di spiegare la
relazione tra due o più variabili, in termini di
causa-effetto.
In
secondo
luogo,
l’osservazione,
soprattutto se di tipo naturalistico, tende a
non essere guidata dalla formulazione di
ipotesi e dunque, assume una finalità
esplorativa.
Una ricerca
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