Azioni ed obbligazioni antiche: attenti ai “brogli”

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Azioni ed obbligazioni antiche: attenti ai “brogli”
Azioni ed obbligazioni
antiche: attenti ai “brogli” su
internet e … non solo!
Consigli pratici
Alex Witula
A chi non piace l’idea di concludere un buon
affare, in tutti i campi, tanto più nel mondo
collezionistico? Frequentando i mercatini
di antiquariato e di collezionismo,
certamente le occasioni non mancano. Su
internet, invece, l’affare l’avrà senz’altro
fatto chi verso la fine del 2000 sapeva
muoversi in rete. Oggi numerosi siti che
offrono regolarmente o occasionalmente
titoli storici sono osservati dai “cacciatori
di affari” di tutto il mondo. Pertanto è
sempre più difficile trovarvi una “bazza”:
tuttavia non si sa mai. Attenzione però:
l’apparente occasione potrebbe rivelarsi un
“pacco”, con o senza dolo da parte
dell’offerente. La maggior parte dei
venditori, poiché non specialisti del settore,
non riesce a riconoscere una ristampa o
addirittura
una
contraffazione
dall’originale.
Seguendo i suggerimenti sotto elencati si
eviteranno delle brutte sorprese !
Stato di conservazione
Com’è noto, difficilmente si trovano titoli
storici “fior di stampa”. Spesso un
certificato definito in ottimo stato di
conservazione, presenta comunque delle
piegature. Di conseguenza gli scripofili non
possono permettersi di essere pignoli come
gli appassionati di banconote.
Un’attenzione particolare meritano gli
acquisti alle aste in internet: non sempre il
titolo che compare sullo schermo
corrisponde a quello che l’acquirente
riceverà dopo il saldo. Nel caso di una
descrizione grossolana dell’oggetto, meglio
chiedere sempre al venditore delle
precisazioni per non vedersi arrivare il
documento con strappi, macchie, etc.
Tale richiesta è ancora più raccomandabile
nel caso di titoli offerti in una cornice.
Succede spesso che essi siano incollati su
un passe - partout, oppure fissati con un
adesivo che fa traspirare la colla,
danneggiando così il documento stesso.
Inoltre accertarsi che il titolo offerto sia
effettivamente emesso.
Riproduzioni
Le aziende di credito e le compagnie di
assicurazioni stampano delle bellissime
pubblicazioni specialmente in occasione
degli anniversari. Alcune di esse
contengono delle ristampe sia dei titoli
emessi dall’azienda che dalle compagnie di
cui possedettero la maggioranza del capitale
sociale. Quest’ultimo è il caso del Credito
Italiano nel volume “Credito Italiano 1870/
1970 cento anni”. Un’edizione di pregio
con tante riproduzioni di vari documenti fra
cui un’azione della “Banca di Genova” del
1870, un certificato azionario della “Banca
Italiana per la Cina” e un titolo azionario
della “Banca Nazionale di Credito”.
Matrici
I titoli vengono stampati* e rilegati in libri
in maniera tale che al momento della loro
emissione si possa procedere al distacco del
mantello (a destra del foglio) dalla matrice
(a sinistra del foglio) a mezzo di un taglio
ondulato oppure perforato. Si tratta di una
consolidata procedura antifalsario. Talvolta
vengono confuse le matrici con i titoli. Il
caso più noto è la matrice del Banco S.
Geminiano in Modena. Su una di esse vi è
addirittura apposto un timbro da cui si
evince chiaramente che si tratta, appunto,
di una matrice.
Banca Italiana per la Cina (Sino Italian
Bank) azione di 100 Dollari cinesi emesso a
Tientsin nel 1920. Sul retro testo in inglese.
Un altro caso importante da menzionare è
la riproduzione dell’azione di fondazione,
la numero uno, contenuta nell’importante
volume “Il Centenario delle Assicurazioni
Generali 1831 – 1931”. La riproduzione di
questo certificato azionario, denominato
viglietto d’azione, è fatta talmente bene da
trarre facilmente in inganno.
Ecco alcune “dritte” per distinguere le
riproduzioni dai titoli originali:
- sul retro dei titoli sopra menzionati sono
di solito visibili due o più lievi punti di
incollatura
- mancanza di un timbro a secco con il logo
della società
- mancanza di un timbro a inchiostro oppure
di un bollo fiscale
- assenza della filigrana, visibile osservando
il titolo contro luce
- sempre reggendo il titolo contro luce si
riconoscono delle linee orizzontali sulla
carta speciale utilizzata per la stampa di
queste antiche carte valori.
Matrice di un certificato da 50 azioni, del
Banco S. Geminiano in Modena nel 1919.
Contraf
fazioni
Contraffazioni
Il titolo azionario della “Società Telefonica
per il Circondario di Fermo” è sicuramente
uno dei casi più eclatanti. L’esperto
collezionista lo riconosce al primo batter
d’occhio: la carta è da fotocopie (!) e la
numerazione a timbro è poco convincente,
visto che il capitale sociale fu diviso in 700
azioni….
Fogli di cedole
Ai titoli azionari ed obbligazionari sono
attaccate delle cedole - o coupons - per la
riscossione rispettivamente dei dividendi e
degli interessi. Nel caso dei titoli azionari,
una volta staccate tutte le cedole, la società
invece di ristampare il titolo con delle nuove
cedole, si limitava alla ristampa dei soli
fogli di cedole che venivano incollati ai
relativi “vecchi” titoli azionari. In alcuni
casi però il foglio delle cedole aveva una
grafica confondibile con l’azione vera e
propria. É il caso del foglio aggiuntivo di
cedole, emesso verso il 1920 dalla Società
di Assicurazioni Diverse di Napoli. Si
suggerisce di leggere attentamente il testo
del documento che, anche se in una maniera
non immediatamente chiara, ne indica
comunque la tipologia.
Azione della “Società Telefonica per il
Circondario di Fermo”, contraf
fazione.
contraffazione.
* La legge sulla dematerializzazione
riguarda solo i titoli del Debito Pubblico e
quelli della società quotate in Borsa.