Il mercato dell`auto in Romania

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Il mercato dell`auto in Romania
BRASOV
Il mercato dell'auto in Romania
Per il terzo anno consecutivo nel Paese il settore automobilistico registra una crescita a doppia
cifra delle vendite . È ancora la Dacia a fare da padrona indiscussa del mercato nel quale
controlla una quota del 41,2%, seguita da Daewoo Romania con il 18,6% e da Renault con il 7,4%:
quest'ultima prevede un'ulteriore forte crescita grazie al successo della Logan che da metà anno
sarà la prima auto made in Romania a essere commercializzata nell'Europa occidentale
È ancora la Dacia la padrona del mercato automobilistico rumeno. Un mercato che si allarga: a
livello di vendite, è cresciuto del 35,9% nel 2004, secondo i dati dell’Associazione dei produttori e
importatori di auto locale (Apia).
Il totale delle nuove auto vendute da gennaio a dicembre è stato di 145.120, contro le 106.763
dell’anno precedente.
Il consuntivo finale dell’anno scorso ha superato anche la previsione della Apia che era di 141mila
unità, 83.500 delle quali prodotte localmente.
Appare, dunque, definitivamente alle spalle, con il terzo consecutivo saggio di crescita a doppia cifra,
la crisi che aveva colpito il settore nel 2000,anno nel quale le nuove immatricolazioni sono ammontate
soltanto a 66.276, contro le 96.765 dell’anno precedente, con un calo del 31,5 per cento.
L’incremento delle vendite nel 2002, rispetto al 2001, era stato del 20,2 per cento.
Secondo le stime dell’Apia, includendo autobus e furgoni, il totale 2004 dovrebbe superare i
200mila veicoli venduti.
Le dieci case che vendono di più in Romania:
Nel corso del 2004, anche la produzione di veicoli (comprensiva di camion e autobus) è
significativamente cresciuta. A fine anno, l’aumento si era attestato al 28,3% rispetto allo stesso
mese del 2003, raggiungendo quota 122.185 unità. Ancora più significativo l’incremento delle sole
autovetture: 98.997 con una crescita del 30,8 per cento.
Molto netto l’incremento delle esportazioni da parte dei tre produttori locali, Dacia, Daewoo e Aro.
I veicoli destinati all’estero sono risultati 19.434 (+70,2% rispetto al 2003), con una netta
prevalenza di autovetture. Il maggiore contributo è arrivato, com’era prevedibile, dal lancio della
Logan, la vettura della Dacia per la quale si devono ancora finire di smaltire le 40mila ordinazioni
ricevute dall’estero, che segondo le stime dell’Apia dovrebbero crescere del 200% nel 2005.
Logan: la prima rumena da esportazione
Il 2005 sarà l’anno della Logan sul mercato occidentale. Si tratterà di un debutto assoluto per
un’auto rumena nei Paesi a più bassa latitudine. Il nuovo modello della storica Dacia ha avuto
grande successo nei suoi primi quattro mesi di vita. Anzi, anche prima, dato che già in piena estate
(l’auto è stata lanciata il 9 di settembre), ne erano stati ordinati 11mila esemplari.
L’accoglienza ricevuta sul mercato domestico ha convinto il management a puntare anche ai
mercati dell’ovest, ipotesi in un primo momento esclusa. Passando prima per Russia, Marocco e
Iran, che assembleranno le vetture direttamente sul posto, diffondendole anche in altri Paesi (per un
totale di 35) dell’Europa dell’est, nell’Africa settentrionale e in Turchia, l’utilitaria dovrebbe
giungere nell’Europa occidentale verso la metà del 2005, con versioni arricchite di accessori
rispetto a quelle “base” vendute in Romania, per venire incontro al più sofisticato gusto della
potenziale clientela. Lieviterà, di conseguenza, anche il prezzo (intorno ai 7.500 euro), che in patria
parte da 5.000 euro.
Un piccolo campanello d’allarme si è avuto, però, a metà gennaio, quando la Dacia ha deciso di
ritirare per dei controlli 15mila Logan. La società ha tenuto a minimizzare l’importanza del caso,
affermando che si trattasse solo di verifiche routinarie e nessun serio problema era stato riscontrato.
Per 2.300 autovetture i controlli hanno riguardato il sistema di trasmissione, per 2.549, invece, la
centralina elettronica. Del resto dei veicoli è stato esaminato il telaio che, in caso di sollevamento
dell’auto, avrebbe potuto causare delle perdite. La Dacia ha coperto interamente i costi per il ritiro e
la riconsegna delle vetture. La Renault prevede che la produzione della Logan raggiungerà le
700mila unità nel 2010. La Logan è un’ utilitaria lunga 4,25 metri, larga 1,70 e alta 1,52, disponibile
in due motorizzazioni (1.400 cc e 1.600 cc). Presto saranno in commercio anche una versione diesel
e una turbodiesel. Per la produzione della Logan, la Dacia si rivolge principalmente a fornitori
domestici. Tra i principali, infatti, 43 si trovano in Romania, 9 in Turchia, 5 nell’Europa dell’est e
10 in quella occidentale.
Molti fornitori abituali della Renault, in occasione dello sviluppo del progetto Logan, hanno
investito a loro volta in Romania e aperto degli stabilimenti locali. Fra questi ci sono la Valeo (che
produce accessori per la sicurezza e il comfort dei veicoli), la Johnson Control (batterie, interni e
sistemi di sicurezza), e la Aci (specialista in telai).
Per quanto riguarda la Dacia nel suo complesso, nel periodo gennaio-ottobre 2004 ha venduto in
totale 75.000 auto, con un incremento del 32% rispetto allo stesso periodo del 2003. Il fatturato per
l’anno in corso dovrebbe chiudersi attorno ai 400 milioni di euro, contro i 360 milioni dell’esercizio
precedente. Dacia è, da quasi quaranta anni, il marchio nazionale (l’unico) rumeno dell’automobile.
Dal 2 luglio 1999 è passato in mano ai francesi di Renault. Lo stabilimento di Pitesti, città che si
trova circa 100 chilometri a nord di Bucarest, risale al 1966. Già due anni dopo, quando la guerra
fredda aveva solo in parte alzato le sue cortine tra Oriente e Occidente, la Renault arrivò a dare man
forte alla Dacia nel tentativo di sviluppare un’industria dell’auto in Romania. La casa locale doveva
assicurare, nei piani del dittatore Nicolae Ceausescu, ai cittadini del Paese balcanico un'auto a costo
molto basso, dal design semplicissimo e facile da riparare. Il primo modello scaturito dall’accordo,
la Dacia 1100, derivato con licenza dalla Renault-8, fu fabbricato nel 1968 e derivava dalla Renault
8. Dopo un anno vide la luce anche la Dacia 1300, derivata dalla Renault 12. Nel 1978 venne
interrotta la collaborazione con i francesi, e l'Automobile Dacia continuò a produrre in modo
autonomo gli stessi modelli, con la medesima tecnologia, che diveniva nel frattempo sempre più
obsoleta. Il primo tentativo di sostituire la Dacia 1300 risale alla fine degli anni Ottanta, ma darà i
primi frutti solo nel 1995 quando fu prodotta la Dacia Nova, prima auto progettata interamente in
Romania. Anche la Nova si rivelò, però, incapace di farsi apprezzare al di fuori dei confini
dell'Europa Orientale. Nel 1999, poi, il ritorno della Renault che acquisisce la Dacia, dopo che la
casa rumena aveva trattato anche con i rivali storici della Peugeuot, con l’obiettivo di farne il
proprio “avamposto” nei mercati emergenti. Il modello Dacia SuperNova è stato, nel 2000, il frutto
della rinnovata collaborazione tra le due parti, ma è soltanto dal 2004, con la Loga n, che i francesi
sono riusciti a realizzare una vettura vendibile anche sul mercato internazionale.
Le altre marche: buon risultato per Fiat
Se Dacia controlla quasi metà del mercato automobilistico rumeno, le briciole che restano per gli
altri competitor sono state un buon boccone per il gruppo Fiat. Il marchio torinese ha aumentato le
proprie vendite in Romania, attraverso l’esclusivista Autoitalia, del 131%, raggiungendo le 2.275
unità. Aggiungendo i veicoli da lavoro, il totale sale a 3.846. I modelli più venduti sono stati Panda,
Punto e Albea, una vettura simile alla Palio realizzata per il mercato turco e quelli dell’Est Europa.
Autoitalia, sul mercato rumeno dal 1993 e che ora conta 21 concessionari presenti su tutto il
territorio, ha incrementato, complessivamente, le sue vendite del 62%, vendendo in tutto 4.150
autovetture passeggeri contro le 2.560 di un anno fa. Per quanto riguarda gli altri marchi trattati, nel
suo primo anno sul mercato la Maserati ha venduto 18 automobili. Alfa Romeo ha visto le sue
vendite incrementarsi del 15%, raggiungendo le 155 unità, mentre quelle della Ssang Yong sono
aumentate del 195% a 130 unità. Nel 2005 sul mercato rumeno dovrebbe arrivare anche il marchio
Lancia.
L’incremento delle vendite riscontrato nel 2004 (oltre il 40%), ha convinto Ford a moltiplicare i
suoi sforzi di vendita in Romania. Ai due già esistenti, infatti, sono stati affiancati nel 2005 altri tre
concessionari nella capitale Bucarest, per un investimento totale che si aggira sui quattro milioni di
euro. Da pochi giorni, infatti, hanno aperto Romcar Motors, Business Developement Team e Colina
Motors.
Il 2005 dovrebbe essere decisivo per il secondo produttore di automobili del Paese, la Daewoo
Romania, “sopravvissuta” al fallimento della casa madre coreana e rimasta, finora, fuori
dall’accordo di cessione a General Motors del 2003. Secondo indiscrezioni della stampa locale, il
Governo di Bucarest avrebbe in mano quattro offerte di case automobilistiche straniere, tra cui la
stessa General Motors. Daewoo Romania controlla una quota di mercato del 18,6. Costruisce
modelli Daewoo (con il nuovo marchio GM Daewoo) sulla base di un contratto di licenza che
scadrà nel 2005, anche se la loro commercializzazione potrà proseguire per un altro anno.
In passato a Daewoo Romania sono stati a più riprese accostati i nomi di Toyota, Mitsubishi, ma
un’ulteriore ipotesi riguarda la stessa Renault, che potrebbe anche decidere di riconvertire, visto il
crescente successo, gli stabilimenti alla produzione della Logan.
L’acquirente dovrà, però, accollarsi anche i debiti di Daewoo Romania che, stando alle ultime
valutazioni risalenti al 2003, ammontano a circa 600 milioni di euro.