Scheda Barzaghi Fanciullo - Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio

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Scheda Barzaghi Fanciullo - Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio
SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI, PAESAGGISTICI, STORICI, ARTISTICI
ED ETNOANTROPOLOGICI PER LE PROVINCE DI FIRENZE (con esclusione della città, per
le competenze sui beni storici, artistici ed etnoantropologici), PISTOIA E PRATO
SERVIZIO EDUCATIVO
La Bellezza dell’arte insieme a noi
Momenti, Giochi e svaghi dell’età infantile
Anno scolastico 2009-10
FANCIULLO A CAVALLO DI UNA SCOPA
Scheda storico–artistica a cura di Maria Cristina Masdea
Titolo:
Titolo Fanciullo a cavallo di una scopa (“La prima cavalcatura”)
tecnica e materia:
materia scultura a tutto tondo in marmo
autore:
autore Francesco Barzaghi (Milano 1839 – Precotto Mi 1892)
datazione:
datazione 1875
misure:
misure altezza cm. 121
collocazione:
collocazione Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti, sala 15
provenienza:
provenienza la scultura è stata acquistata dallo Stato nel 1984
iscrizioni: sulla base è presente l’iscrizione “F. Barzaghi 1875”
notizie storiche: Francesco Barzaghi, nato a Milano da una modesta famiglia, fu ammesso
all’età di dodici anni all’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si distinse ben presto per le
spiccate doti di modellatore che gli consentirono di affrontare con virtuosismo sia la
scultura in marmo che in bronzo. Dal 1877 ebbe la cattedra di scultura all’Accademia di
Brera (prima con nomina provvisoria e dal 1880 definitiva), incarico che conservò fino alla
morte avvenuta nel 1892.
La sua attività si svolse prevalentemente in Lombardia e a Milano in particolare, dove si
conservano vari suoi monumenti di gusto risorgimentale, come quello di Giuseppe Verdi
(per il vestibolo della Scala), Napoleone III, Alessandro Manzoni e Francesco Hayez. Oltre
al genere celebrativo, cui si dedicò prevalentemente negli ultimi decenni di attività, il suo
interesse si rivolse alla raffigurazione di eroine femminili tratte dal mito o dalle Sacre
Scritture (Frine, Flora, Psiche, Giuditta) in cui ebbe modo di esprimere chiaramente la sua
fervida vena inventiva e la sua concezione di bellezza ideale. Anche il tema dell’infanzia fu
spesso frequentato dall’artista in opere come “Il primo amico”, “Moscacieca”, “Il piccolo
fumatore”, “Bambina con grappolo d’uva”. Ne “La prima cavalcatura”, opera con la quale
partecipò all’Esposizione Internazionale di Filadelfia nel 1876, l’attenzione virtuosistica ai
dettagli (nella descrizione accurata e realistica della scopa o dei calzoni del fanciullo)
convive con un’interpretazione del nudo infantile ispirata alle forme idealizzate dei putti del
‘400.
invito all’osservazione: Il bambino è raffigurato in piedi mentre finge di guidare
un’immaginaria cavalcatura rappresentata da una scopa senza manico che tiene tra le
gambe. Il piccolo in un gesto di incitazione tiene sollevato il braccio destro, la cui mano in
origine stringeva una piccola canna che aveva la funzione di frustino. Con la sinistra tira a
sé la scopa-cavalcatura tramite una corda trasformata nella sua fantasia nelle briglie per
guidare l’animale. La scopa è descritta con grande attenzione, con i lunghi e flessuosi rami
di erica strettamente tenuti insieme nella parte alta da giunchi. Il bambino è a piedi nudi e
indossa solo un paio di pantaloni arrotolati al ginocchio e tenuti alla vita da un cordoncino
nascosto da una morbida sciarpa con frangia annodata al fianco destro. Al collo ha legato
uno spago da cui pende una medaglietta.
bibliografia: C. Sisi (a cura di), Ottocento e Novecento. Acquisizioni 1974-1989, Galleria
d’Arte moderna di Palazzo Pitti, 1989, n. 32 p.68; G.Pinotti, Francesco Barzaghi (18391892), Mantova 2006.
Scheda didattica a cura di Giuseppina Agostini
Domande da fare ai bambini davanti all’opera
Osserviamo questa scultura.
• E’ un bambino o un uomo? E’ un bambino.
• E’ seduto o è in piedi? E’ in piedi.
Osserviamo il viso del bambino.
• E’ triste o sorridente? E’ sorridente.
• Dove sta guardando? Sta guardando davanti a sé.
• Come sono i capelli, ricciuti o lisci? Sono ricciuti con una divisa da una parte e un
ciuffo di ricci sulla fronte.
• E’ nudo o vestito? E’ a torso nudo, con un paio di pantaloni.
• Cosa porta intorno al collo? Porta una collanina fatta con lo spago annodata dietro,
con attaccata una medaglietta.
• Come sono i pantaloni? Larghi o stretti? Sono larghi.
• Come li porta? Arrotolati al ginocchio.
• Con che cosa regge i pantaloni? Con una sciarpa che termina con le frange
annodata intorno alla vita.
• Com’è il tessuto dei pantaloni? E’ a righe larghe.
• Cosa vedete sul fianco sinistro? Due nappe con due nodi. Forse era lo spago con cui
si teneva su i pantaloni, sotto la sciarpa.
• Cosa tiene tra le gambe? Tiene una grossa scopa.
• Come la tiene? La tiene legata e annodata con una corda come se fosse un cavallo
con le briglie.
• Con che cosa tiene la corda? Con la mano sinistra.
• Cosa sta facendo? Sta cavalcando una scopa per giocare. Fa finta di cavalcare un
cavallo.
• Come tiene il braccio destro? Lo tiene alzato verso l’alto con il pugno chiuso come
se dovesse incitare “il cavallo” ad andare avanti.
• Cosa stringeva nella mano? Forse un bastoncino che ora non c’è più, ma che gli
serviva come frustino per incitare il cavallo.
• Come tiene le gambe? Le tiene aperte perché sta cavalcando la scopa.
• E’ scalzo o ha le scarpe? E’ scalzo.
Osserviamo la scopa.
• Con che cosa è fatta? E’ fatta con tanti rametti di erica legati insieme.
• A cosa serve la scopa? Serve per spazzare.
• A questa scopa cosa manca? Manca il manico.
• Com’è la forma del basamento? E’ una forma rotonda.
• Con quale materiale è fatta questa scultura? Con il marmo.
• Com’è il marmo? E’ bianco e duro.
• Secondo voi, può essere divertente cavalcare una scopa?
• Cosa immagina di essere questo bambino?
Sapete come si chiama l’artista che l’ha scolpita? Si chiama Francesco Barzaghi. L’artista
era così contento dell’opera che aveva fatto che ha lasciato la firma sulla base.
Servizio Educativo, Palazzo Pitti, Piazza Pitti 1 – 50125 Firenze
tel. 055-2651819; e-mail: [email protected]