Azioni di promozione formazione e sostegno 2015

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Azioni di promozione formazione e sostegno 2015
BORGO RAGAZZI DON BOSCO
MOVIMENTO FAMIGLIE AFFIDATARIE e SOLIDALI
PROGETTO AFFIDAMENTO FAMILIARE
PROPOSTA DI PROSECUZIONE PROGETTO
“AZIONI DI PROMOZIONE, FORMAZIONE E SOSTEGNO
PER L’AFFIDAMENTO e LA SOLIDARIETA’ FAMILIARE”
MUNICIPIO ROMA V
ROMA CAPITALE
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Roma, 19 dicembre 2014
S
ommario
1. Premessa: il Borgo Ragazzi Don Bosco
2. Obiettivo Generale del Progetto
3. Attività previste:
a. Prosecuzione del Tavolo di Coordinamento interistituzionale mensile
sull’Affidamento Familiare.
b. Prosecuzione delle azioni di sensibilizzazione ed informazione
sull’Affidamento e la Solidarietà familiare
c. Realizzazione di un percorso di formazione per Famiglie Affidatarie e
Solidali
d. Prosecuzione degli interventi di sostegno
e. Prosecuzione del lavoro di progettazione e monitoraggio integrato dei
singoli interventi di affido e di solidarietà familiare
2. Destinatari
3. Durata
4. Risorse impiegate
5. Sintesi dei Costi
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MOVIMENTO FAMIGLIE AFFIDATARIE e SOLIDALI
PROGETTO AFFIDAMENTO FAMILIARE
1. Premessa: il Borgo Ragazzi Don Bosco
Il Borgo Ragazzi Don Bosco nasce nel 1948 per dare risposta alle esigenze di migliaia di ragazzi
rimasti orfani a causa della guerra (chiamati “sciuscià”). Ancora oggi il Borgo Ragazzi Don Bosco
fa dello strumento educativo, di ispirazione salesiana, un metodo di prevenzione a situazioni di
marginalità sociale. Questa azione educativa è resa possibile grazie all’Area Educativa “Rimettere
le Ali”, il cui obiettivo è quello di accogliere giovani di età compresa tra i 12 e i 20 anni in
situazione di disagio conclamato, attraverso progetti educativi personalizzati e flessibili rispetto alla
variabilità del bisogno, quali:
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la Casa Famiglia per minori tra i 12 e i 18 anni;
il Centro diurno polifunzionale per minori a rischio;
il Centro psico-pedagogico per adolescenti e famiglie;
Il Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali.
In particolare, Il Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali si occupa dal 2001 di azioni di
promozione, formazione e sostegno dell’Affidamento e della Solidarietà Familiare per offrire una
risposta alle famiglie con figli in difficoltà attraverso l’intervento di altre famiglie del territorio.
Peculiarità del Movimento è quella di essere composto sia da operatori esperti e sensibili
all’Affidamento Familiare, sia da famiglie che, con il loro prezioso contributo, permettono ai minori
in difficoltà di sperimentare l’affetto e la cura di una famiglia.
Il 30 settembre 2004 è stato firmato un Protocollo d’Intesa tra il Municipio Roma VII –
gruppo “Un Tratto di Strada”, il Borgo Ragazzi Don Bosco – Movimento Famiglie Affidatarie, e
l’unità operativa Comunale per l’affido e l’Adozione a Distanza “Pollicino”.
L’obiettivo principale di tale Protocollo è quello di coordinare ed integrare tutte le risorse e
gli interventi delle realtà territoriali che si occupano di affidamento familiare, di promuovere e
sostenere sul territorio la nascita di una reale cultura dell’accoglienza e della solidarietà, e di
progettare e monitorare in modo integrato l’avvio ed il successivo andamento degli affidamenti
familiari.
Nell’ottica di rendere sempre più concreta l’integrazione tra pubblico e privato, di favorire
l’attuazione di tale Protocollo di Intesa, e di promuovere un reale impegno attivo delle famiglie
all’interno delle politiche sociali, proponiamo la prosecuzione del Progetto “Azioni di Promozione,
Formazione e Sostegno per l’Affidamento Familiare”, che verrà realizzato in stretta integrazione
con l'Ufficio Adozioni e Affidi dell’Area Servizi Sociali del Municipio stesso.
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2. Obiettivo generale del progetto
Il Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali del Borgo Ragazzi Don Bosco dal 2001 ha formato
circa 150 famiglie, e ha sostenuto più di 80 famiglie affidatarie. Con questo progetto si pone
l’obiettivo di proseguire il lavoro integrato di promozione e sviluppo dell’Istituto dell’Affidamento
Familiare sul territorio del Municipio Roma V, attraverso azioni di sensibilizzazione, formazione e
sostegno delle famiglie stesse.
3. Attività previste
Il progetto si svolgerà secondo le seguenti linee di sviluppo:
a. Prosecuzione del Tavolo di Coordinamento interistituzionale mensile sull’Affidamento
Familiare.
Da ormai più di 8 anni si riunisce con una buona regolarità un Tavolo di Coordinamento
mensile sull’Affidamento Familiare, che coinvolge tutti gli enti firmatari del Protocollo d’Intesa e la
ASL RM B, con l’obiettivo di promuovere azioni di integrazione e di coordinamento delle attività
di sensibilizzazione, formazione, sostegno e monitoraggio degli affidamenti familiari.
Anche per il nuovo anno, si propone di proseguire la consolidata e proficua collaborazione
avviata, facilitando la partecipazione di più operatori dei Servizi Sociali municipali e della ASL
RMB.
b. Avvio di azioni di sensibilizzazione ed informazione sull’Affidamento e la Solidarietà
familiare.
Per proseguire l’attuazione del Progetto, il gruppo di Coordinamento delle Famiglie
Affidatarie e Solidali continuerà a riunirsi quindicinalmente per elaborare e realizzare un
programma di sensibilizzazione e di coinvolgimento di tutte le famiglie del territorio, contattando
scuole, parrocchie, associazioni di famiglie, ecc…
A tutte le persone contattate verrà fornito materiale divulgativo e la possibilità di incontri
Informativi di gruppo e colloqui di orientamento individuali, che potranno svolgersi presso le realtà
contattate, presso il Borgo Ragazzi Don Bosco, o presso i locali del Municipio.
Negli incontri di sensibilizzazione ed informazione particolare attenzione sarà rivolta alle
varie forme di solidarietà familiare che comprendono l’affidamento familiare residenziale, le
diverse forme di affidamento part time e i progetti di solidarietà familiare.
c. Realizzazione di un percorso di formazione per Famiglie Affidatarie e Solidali
Alle famiglie coinvolte durante gli incontri di Sensibilizzazione, che siano interessate ad aprirsi ad
esperienze di accoglienza e solidarietà, verrà proposto di partecipare al Percorso di Formazione per
future Famiglie Affidatari e/o Solidali.
Tale percorso verrà realizzato con una metodologia teorico-esperienziale ormai consolidata
nel tempo, che prevede una stretta collaborazione ed una co-conduzione con la responsabile
dell'Ufficio Adozioni e affidamenti familiari - area servizi sociali del Municipio V. Si sottolinea
infatti l’importanza di poter offrire ai cittadini del Municipio un percorso formativo nel proprio
territorio, in modo che la cultura dell'accoglienza e della solidarietà si radichi sempre di più nella
comunità locale.
Ai percorso formativi parteciperanno 7/8 famiglie del territorio.
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d. Prosecuzione di interventi di sostegno agli affidamenti familiari in corso.
Le famiglie affidatarie presentano prima e durante il periodo di accoglienza del minore, un
forte bisogno di sostegno. Per tal motivo riteniamo indispensabile prevedere, lungo tutto il percorso
dell’affidamento, azioni specifiche di sostegno finalizzate a:
− sostenere la famiglia durante fasi particolarmente delicate (quale l’inserimento del minore, il
rapporto con la famiglia d’origine, l’adolescenza del minore affidato, il rientro nella famiglia
d’origine, ecc..).
− promuovere e rafforzare abilità e capacità genitoriali nuove.
− acquisire le competenze necessarie a relazionarsi all’interno della rete dei servizi in un
progetto condiviso.
Il lavoro di sostegno con le famiglie affidatarie comprenderà:
• La prosecuzione di un gruppo di sostegno mensile, che coinvolge circa 8/10 famiglie
affidatarie.
• La prosecuzione e l’avvio di Progetti di Sostegno Individuali per ogni singola famiglia,
condivisi con il Servizio Sociale competente, in base alle necessità di ogni singola famiglia.
Tale Progetto prevedrà, in singole fasi distinte, l’avvio di colloqui individuali di sostegno
socio-psico pedagogico a seconda della necessità.
• L’avvio di azioni di auto-mutuo aiuto tra famiglie del territorio, per favorire un
indispensabile sostegno informale alla gestione quotidiana dell’Affido.
• L’avvio di momenti di monitoraggio e confronto integrato e periodico su ogni singolo
affido, in modo da assicurare una presenza costante ed attenta di tutti gli operatori coinvolti
nel progetto.
• L’organizzazione e la realizzazione di Momenti di Incontro e Confronto tra le famiglie
affidatarie, anche di altri comuni e regioni, in modo da permettere uno scambio ed una
indispensabile rafforzamento delle motivazioni che hanno spinto la famiglia ad offrire la
propria disponibilità per affidamento familiare.
e. Prosecuzione del lavoro di progettazione e monitoraggio integrato dei singoli affidi.
Abbiamo sperimentato già negli anni passati quanto sia importante lavorare per promuovere
nuovi progetti di affido e progetti educativi per i minori, in modo integrato, con l’apporto cioè di
tutte le realtà e le figure professionali coinvolte.
Riteniamo pertanto indispensabile proseguire nel capillare lavoro di Progettazione dei
singoli affidi, arrivando all’elaborazione di un Progetto di Affido scritto e condiviso tra tutti gli
attori.
In tal modo, sia le famiglie che gli operatori coinvolti conoscono e condividono tutte le fasi,
i ruoli ed i differenti compiti di ciascuno, consentendo un miglior andamento dello stesso progetto
di affido.
Con questo progetto intendiamo pertanto proseguire la promozione di un’elaborazione
scritta e condivisa dei nuovi progetti di affido sia full time che part time, e la realizzazione di un
incontro mensile di monitoraggio su ciascun progetto avviato, che permetta a tutte le figure
professionali, che “ruotano” intorno ad un affido, di incontrarsi periodicamente.
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4. Destinatari
Destinatari del Progetto saranno:
• Circa 100 nuove famiglie del territorio che verranno coinvolte in azioni di sensibilizzazione
ed informazione sull’affidamento familiare full time e part time.
• 7\8 famiglie che parteciperanno al Percorso di formazione per future famiglie affidatarie e
solidali.
• 2/3 minori del territorio che usufruiranno di nuovi progetti di affidamento familiare,
attraverso progetti integrati con l’apporto di tutte le realtà coinvolte.
• 5/6 famiglie affidatarie del territorio, (o con in affido minori del territorio), che usufruiranno
di azioni di sostegno individuale socio-psico-pedagogico.
• 8/10 famiglie che usufruiranno del sostegno mensile attraverso un gruppo mensile condotto
da uno psicoterapeuta.
• 20/30 famiglie che usufruiranno degli incontri di confronto e di scambio tra famiglie
affidatarie.
• Tutti gli operatori coinvolti nel Tavolo di Coordinamento mensile, che potranno usufruire di
un momento di confronto e di coordinamento, indispensabile per superare la solitudine degli
operatori rispetto all’affidamento familiare.
5. Durata del Progetto
Il progetto avrà una durata di un anno.
6. Risorse impiegate
Per la realizzazione del Progetto verranno coinvolti sia operatori esperti (un coordinatore, uno
psicologo, un’assistente sociale, uno psicoterapeuta esperto di sostegno a famiglie in difficoltà, un
supervisore), sia le famiglie che costituiscono il Movimento, a seconda delle esigenze e dei ruoli di
ciascuno.
La struttura del Borgo Ragazzi Don Bosco, della Comunità Educativo Pastorale dell’Area
“Rimettere le Ali” e dell’Ispettoria Circoscrizione Centrale garantiranno il necessario supporto
organizzativo ed amministrativo.
Il Borgo Ragazzi don Bosco metterà inoltre a disposizione la rete di servizi educativi disponibili
per i minori e le famiglie, oltre agli ambienti attrezzati necessari per le attività e tutte le risorse
professionali e volontarie, tra cui tirocinanti, obiettori, ed operatori del Servizio Civile volontari.
Tutti gli operatori e le famiglie coinvolte lavoreranno in equipe integrate, che coinvolgono più
professionalità, e parteciperanno ad incontri mensili di supervisione condotti dal Prof. Giancarlo
Cursi, dell’Università Pontificia Salesiana.
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