Il gruppo delle famiglie compie 10 anni: Congratulazioni!!!

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Il gruppo delle famiglie compie 10 anni: Congratulazioni!!!
Il Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali è parte dell’Area Rimettere le Ali del Borgo
Ragazzi Don Bosco, insieme alla Casa Famiglia, al Centro diurno,
al Centro di ascolto psico-educativo SOS Ascolto Giovani.
Dal 2002 si occupa di sensibilizzare, informare, formare e sostenere le famiglie che si
aprono in diversi modi all’accoglienza di un minore o di una famiglia in difficoltà.
Il Movimento è formato da operatori e famiglie che credono fortemente nello
sviluppo di una cultura della solidarietà e dell’’accoglienza.
I gruppi di sostegno sono proposti a tutte le famiglie che aderiscono al Movimento
come incontri di scambio e crescita nella reciprocità.
Un’équipe composta da assistenti sociali, psicoterapeuti,
pedagogisti lavora coinvolgendo ogni anno circa 50 famiglie.
Il gruppo delle famiglie compie 10 anni:
Congratulazioni!!!
Le famiglie affidatarie e solidali hanno trovato nel gruppo il modo per vivere
'esperienza d ’accoglienza.
Quando le famiglie si incontrano nasce una rete di relazioni forti e solidali
capace di far fronte alle difficoltà, diventando fonte di energie.
Il gruppo di sostegno, formato da 8 famiglie e condotto dalla dr.ssa Gianna Depalma,
psicologa e psicoterapeuta rogersiana, compie dieci anni.
Tanti i pensieri e le emozioni di cui questo gruppo è testimone…
eccone alcuni:
Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali
“E' molto difficile per me far capire oggi l'importanza che ha avuto per noi il gruppo di
sostegno nell'esperienza degli affidi che abbiamo vissuto. Riesco solo a pensare che ciò
che sono oggi e la forza che ci ha permesso di vivere come "valore" il primo affido, e di
continuare da sola il secondo, deriva da ciò che abbiamo ricevuto da parte di tutte le
persone che hanno fatto parte del gruppo anche di quelle che oggi non incontro più, sia
famiglie che operatori. Mi porto dentro tutta la loro esperienza e il loro coraggio che
hanno messo nell'affrontare una scelta così impegnativa, ma anche i loro sorrisi e il loro
calore umano.”
“Sono arrivato nel gruppo con mia moglie senza idea di cosa potesse essere e cosa
potesse servire ma ben presto si è trasformato in un luogo dove ascoltare attraverso la
voce di altri ciò per cui con mia moglie abbiamo anelato.... il donarsi.... Il bello di questo
incontro è condividere nella sincerità tutto ciò che si vive come coppia, come individuo;
condividere la gioia e il dolore di poter essere sostegno per una creatura spesso indifesa
vittima di una realtà non sua.... è un momento che sembra strano ma aspetto con gioia
per ricaricare le batterie”
“Un punto di riferimento per portare avanti positivamente l'esperienza di affidamento;
trovare comprensione, ascolto, accoglienza(…) se non ci fosse stato quando ne ho avuto
bisogno tanto tempo fa non so come avrei portato avanti il mio matrimonio, la mia
maternità e la mia scelta di affidamento”
“Personalmente ritengo il gruppo di sostegno necessario in quanto unisce e supporta
tutte le famiglie che lo compongono ( …) riesci anche a trarre
vera terapia di gruppo nel liberare anche lo stress accum ulato è un vero e sano momento
di riflessione.
Mi ha dato e ci ha dato tanto a tutti!”
Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali
“Il gruppo di sostegno per me rappresenta un momento di pausa, un momento per fare il
punto della situazione sul progetto che stiamo vivendo. Inoltre è uno spazio di riflessione
e di arricchimento, perché ascoltare altre persone (…) è utile anche per me, come singolo
e come coppia”
“In questi anni il gruppo mi ha dato un aiuto sia per quanto riguarda l'esperienza di
genitore adottivo sia per arrivare a maturare il desiderio di un'esperienza di affidamento
familiare. Negli alti e bassi, sopratutto in quest'ultima esperienza molto difficile, nel
gruppo ho trovato la possibilità di sfogo, confronto e chiarezza dei miei sentimenti e
propositi”
“Gli incontri mensili del gruppo sono l'occasione per "fermarsi" e "condividere". Anche se
io e mio marito non abbiamo ancora vissuto l'esperienza dell'affido, impa riamo
dall'esperienza degli altri, veri testimoni di una scelta di vita che ogni volta
"condividono" con noi”
“Vero momento di confronto autentico, un gruppo di adulti che si fidano, dove non è
necessario nascondere le proprie idee e emozioni. Il gruppo è un appuntamento mensile
che sblocca la pigrizia ed evita di focalizzarsi solo sulla propria esperienza ”
“Il gruppo di sostegno, a cui partecipo da 9 anni, è stato per me e per la mia famiglia una
preziosa fonte di scambio e arricchimento. Ci ha permesso di esprimere i nostri
sentimenti e emozioni, di mettere a nudo la nostra anima senza sentirci in colpa per ciò
che provavamo e andavamo via carichi di una nuova energia”
“La prima parola che mi viene in mente è "appuntamento". È da poco che lo frequento,
quindi conosco poco della sua storia e la sua vita negli anni. Mi sento ancora in una fase
di partecipazione/osservazione. In alcuni momenti mi piacerebbe che ci fosse più
feedback sulle esperienze portate e un equo spazio per tutti. Mi anima, comunque,
sempre la sincera curiosità per lo scambio e l'incontro con alcuni nuovi amici. È bello
scoprire ‘belle persone’"
Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali
“Il gruppo di sostegno rappresenta per me un'occasione di confronto, sostegno e
condivisione. È fondamentale un atteggiamento di ascolto perché dalle storie di ognuno
possono trarsi suggerimenti e insegnamenti per la propria storia di affido, è necessario
essere autentici e sinceri. È una grande opportunità per conoscere gli altri ma
soprattutto se se stessi e comprendere meglio la propria storia”.
“Un valido sostegno nei momenti difficili del lungo cammino dell'affido, un continuo
confronto con tutti i problemi quotidiani ”
“Il gruppo di sostegno è un utile strumento di confronto rispetto ad una tematica
delicatissima che è quella dell'affidamento. Ciascuno porta la propria esperienza di
successo e di difficoltà per trarne beneficio sempre”
“Se penso al gruppo delle famiglie affidatarie, mi vengono in mente tre parole.
Accoglienza: è il sentire che risuona più forte. Quello che ho sentito nei miei confronti
due anni fa quando sono entrata nel gruppo e quello che sento tra tutti i componenti,
vecchi e nuovi allo stesso modo. Ognuno di noi è riconosciuto come parte di esso. Ma è
anche la spinta che permette ad ogni bambino o adolescente di entrare in ognuna di
queste famiglie e nutrirsi di questa esperienza.
Amore: è il sentimento che muove tutto il movimento. Le famiglie fanno grandi sacrifici e
si mettono in discussione seriamente nel momento in cui aprono la loro casa ad un
estraneo che spesso rompe tutti gli equilibri esistenti, arriva con carenze molto forti, con
bisogni spesso molto difficili da sostenere e solo l’amore per l’altro può guarire.
Condivisione: tutto è messo al centro e al servizio del gruppo sofferenze, paure,
disorientamento, delusioni. Spesso sono proprio le esperienze negative o difficili delle
famiglie più “anziane” che sono utili e sono da insegnamento per le famiglie più “giovani”
In questa atmosfera ho imparato tante cose e sono cresciuta molto sia dal punto di vista
professionale che umano . Patty Casillo psicologa volontaria
Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali
"Quando il mio Direttore mi chiese di partecipare agli incontri delle famiglie affidatarie e
solidali, non sapevo proprio in cosa consistessero. Fin dagli inizi ed ancor più oggi,
considero quell'invito un bel regalo. Ritengo che esser presente agli incontri di quelle
famiglie sia stata per me un'occasione per crescere in um anità. Nell'ascolto ho sentito
spesso fiorire nel mio intimo sentimenti di ammirazione ed anche di gratitudine di fronte
a terstimonianze di vita quotidiana in cui era evidente la disponibilità, il dono, anche a
costo di sofferenza personale.
Spero che la mia presenza agli incontri delle famiglie affidatarie e solidali possa aver
contribuito a far sentire il Movimento pienamente inserito nel progetto educativo e
pastorale del Borgo Ragazzi D. Bosco. Roberto Barone, sacerdote salesiano
(…) Il gruppo di sostegno è quel luogo che favorisce la crescita, aiuta a dare un nome ai
propri sentimenti, ai propri comportamenti, ai propri pensieri; è un luogo dove ciascuno
può incontrare altri che vivono la sua stessa esperienza, dove avviene lo scambio, la
condivisione, il confronto, il sostegno nei periodi più delicati dell’esperienza ; è un luogo
dove ci si apre nel rispetto dei propri tempi, dove ci si affida agli altri dando loro fiducia,
dove si scoprono i propri limiti, le proprie risorse, dove si può venire a contatto con le
proprie ansie e le proprie fatiche legate all’esperienza.
(…) Alla base di tutta la trama che sostiene l’intera esperienza di gruppo è la fiducia.
L’importanza della non direttività del conduttore è intesa come la mancanza di
interferenza. E’ necessario respirare un clima in cui ci si sente al riparo dai giudizi o dalla
prepotenza e l’arroganza di chi si sente detentore della verità assoluta!
Il mio compito in questi anni è stato quello di creare un’atmosfera in cui i partecipanti
fossero messi nelle condizioni di scoprire il loro potere prendendo possesso delle risorse
personali, per fare delle scelta più opportune in un momento della propria vita !
La mia idea di fondo è che: “ Quando le persone si sentono fondamentalmente libere di
essere quello che sono al momento, si muovono in direzioni costruttive e spesso è proprio
nella lotta che trovano la loro libertà e la loro crescita” (Carl Rogers).
Gianna Depalma
Grazie a tutte le famiglie e
a tutti gli operatori (salesiani, volontari e tirocinanti)
per la loro preziosa collaborazione,
in particolare a Maurizio Maltese, Pier Paolo Aquilino,
Mery Lo Bianco, Giulia Spurio,
Patty Casillo, Angelo Chiroe don Roberto Barone
Movimento Famiglie Affidatarie e Solidali