EES a cura delle prof.sse M.Bonetto ed E - Don Minzoni

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EES a cura delle prof.sse M.Bonetto ed E - Don Minzoni
DSA e EES
DISTURBI SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO
ESIGENZE
EDUCATIVE
SPECIALI
DISTURBI SPECIFICI dell’APPRENDIMENTO
Interessano alcune specifiche abilità
dell’apprendimento scolastico in un contesto di
funzionamento intellettivo adeguato all’età
anagrafica
ESIGENZE EDUCATIVE SPECIALI
Sono allievi con esigenze educative speciali gli allievi che presentano una o più delle
seguenti patologie, individuate dalla D.G.R. della Regione Piemonte n. 18-10723 del
9/2/2009, e precisamente:
Sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico (codici da F80 a F 89)
•
F80 disturbo evolutivo specifico dell’eloquio e del linguaggio
•
F81 disturbo evolutivo specifico delle abilità scolastiche (comprende DSA)
•
F82 disturbo evolutivo specifico delle abilità motorie
•
F83 disturbi evolutivi specifici misti
•
F88 altre sindromi e disturbi da alterato sviluppo psicologico
•
F89 sindromi e disturbi non specificati da alterato sviluppo psicologico
Sindromi ipercinetiche (comprende ADHD )
•
F 90.0 disturbo dell’attività e dell’attenzione
•
F 90.1 disturbo ipercinetico della condotta
•
F 90.8 sindromi ipercinetiche di altro tipo
•
F 90.9 sindromi ipercinetica non specificata
DEFICIT COGNITIVO
•
Livello intellettivo con QI compreso indicativamente tra i valori 70 ed 84 (codificato
nel sistema NPI. Net con il codice QXX: capacità cognitive al limite QI da 70 a 84)
•
CHE COSA SONO
I DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO
•
•
•
Sono di origine genetica, spesso ereditaria, e quindi non causati da
un deficit di intelligenza: anzi, il più delle volte questi soggetti sono
molto intelligenti, vivaci e creativi.
Sono disturbi neurobiologici che riguardano la difficoltà nel
riconoscere le lettere (grafemi), i segni dell’ortografia, i simboli dei
numeri e le difficoltà aritmetiche di varia natura
Non possono essere eliminati: così si nasce e tali si resta perché i
collegamenti tra i neuroni non possono essere modificati.
Possono però essere compensati attraverso strategie adeguate,
interventi didattici mirati ed appositi strumenti.
QUALI SONO I DSA
F.81.0 DISLESSIA : difficoltà di lettura ad alta voce, minore correttezza e rapidità della
lettura (parole, lettere, brani)
F.81.1 DISGRAFIA : interessa la grafia cioè il controllo grafico della scrittura manuale
(momento motorio esecutivo della prestazione)
F. 81.1 DISORTOGRAFIA : interessa l’ortografia cioè riguarda l’utilizzo, in fase di
scrittura, del codice linguistico in quanto tale.
F.81.2 DISCALCULIA : riguarda l’abilità di calcolo sia nella componente
dell’organizzazione della cognizione numerica sia in quella
delle procedure esecutive e del calcolo (lettura e scrittura dei
numeri, calcolo e proprio, incolonnamento)
F.81.3 COMORBILITA’ : più disturbi sopra descritti possono coesistere in una stessa
persona oppure disturbi DSA e altri disturbi di sviluppo ( disturbi
di linguaggio, coordinazione motoria, attenzione ) e
DSA e disturbi emotivi e del comportamento.
Il disturbo risultante è alla somma delle singole difficoltà in
quanto ogni disturbo influenza negativamente lo sviluppo
delle abilità complessive.
UNA DIFFICOLTA’ IN PIU’: IL DISTURBO DA
DEFICIT D’ ATTENZIONE E IPERATTIVITA’
•
•
•
•
Alcuni bambini con DSA presentano anche un disturbo da deficit di
attenzione ed iperattività ( noti con le sigle di ADHD e ADD). Si tratta di un
disturbo evolutivo dell’autocontrollo, che riguarda le difficoltà di attenzione e
concentrazione, di dominio degli impulsi e del livello di attività.
Per quanto riguarda l’aspetto della disattenzione , il soggetto non riesce a
concentrarsi sui particolari, ha difficoltà a mantenere l’attenzione sui
compiti, non sembra ascoltare quando gli si parla, non segue le istruzioni e
non porta a termine il lavoro assegnato, è facilmente distratto e sbadato,
stenta ad organizzarsi.
Per quanto riguarda l’aspetto dell’iperattività, il soggetto si alza spesso dal
banco, scorrazza e salta ovunque, ha difficoltà a giocare in modo tranquillo,
parla troppo e ha un costante bisogno di muoversi.
Per quanto riguarda il versante dell’impulsività il soggetto dà le risposte
prima delle domande, non attende il proprio turno, interrompe gli altri o è
invadente nei loro confronti.
I CAMPANELLI D’ ALLARME
Alcuni tratti della dislessia possono manifestarsi già dalla prima infanzia e
persistere in età adulta:
•
Confondere l’ordine spazio – temporale: destra / sinistra, ieri/ oggi/domani,
dentro/fuori, ecc..
•
Avere difficoltà nel memorizzare dati in sequenza: tabelline, mesi, giorni, liste
di numeri e parole in sequenza.
•
Lettura lenta e scorretta rispetto all’età e alla vivacità intellettuale
•
Lettere e/o numeri scritti alla rovescia ( 6/9, b/d, q/p, a/e…….)
•
Difficoltà nell’uso della terminologia specialistica delle varie materie.
•
Scrittura poco leggibile e frequenti errori
•
Difficoltà nell’organizzare lo spazio della pagina (scrittura troppo piccola o
grande, che non rispetta i margini)
•
Difficoltà nella scrittura di parole in lingua straniera
•
Comprensione del testo spesso non adeguata all’età, difficoltà nell’eseguire
riassunti
•
Difficoltà nel rileggere la propria scrittura
•
Ottimi risultati in alcuni ambiti e molto scarsi in altri
L’IMPORTANZA D’ INTERVENIRE
E’ importante che genitori o insegnanti che sospettino di trovarsi di fronte
ad un ragazzino dislessico facciano eseguire al più presto una valutazione
diagnostica.
•
•
Le difficoltà legate ai disturbi specifici dell’apprendimento iniziano a
manifestarsi verso i 6 anni ma la diagnosi certa di dislessia , disortografia,
disgrafia viene generalmente formulata alla fine della seconda elementare,
mentre quella di discalculia solo al termine della terza.
Un intervento precoce nei primi stadi d’apprendimento è importantissimo
per una buona evoluzione, poiché è in questo periodo che i neuroni sono
ancora molto ”plastici”.
•
•
•
•
•
Legge
104/1992
“è persona handicappata colui
che presenta una minorazione
fisica, psichica o sensoriale,
stabilizzata o progressiva, che
è causa di difficoltà di
apprendimento, di relazione o
di integrazione lavorativa e
tale da determinare un
processo di svantaggio sociale
o di emarginazione”. (art.3 comma 1)
Certificazione
Diritto all’insegnante di
sostegno
PDF e PEI
Legge 170/2010
•
“I DSA si manifestano in
presenza di capacità
cognitive adeguate,
in assenza di patologie
neurologiche e di deficit
sensoriali ma possono
costituire una limitazione
importante per alcune attività
della vita quotidiana”.
Diagnosi
•
Non ha diritto all’insegnante di
sostegno
•
PDP
•
LEGGE 170 dell’8 ottobre 2010
Norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico
§
§
§
§
RIEMPIE UN VUOTO NORMATIVO E RISPONDE AD ESIGENZE
FORTEMENTE SENTITE DAI GENITORI E DAL MONDO DELLA
SCUOLA
LEGITTIMA LE AZIONI CHE SCUOLA E FAMIGLIA METTONO IN
CAMPO
SENSIBILIZZA GLI OPERATORI SCOLASTICO, SANITARI E
L’OPINIONE PUBBLICA
PROMUOVE LA RICERCA E LA FORMAZIONE
LEGGE 170/2010
Art. 1 Riconoscimento e definizione di
dislessia, disgrafia, disortografia
e discalculia
Ø
Art. 2 Finalità
Ø
Art. 3 Diagnosi
Ø
Art. 4 Formazione nella scuola
Ø
Art. 5 Misure educative e didattiche di
supporto
Ø
Art. 6 Misure per i familiari
Ø
Art. 7 Disposizioni di attuazione
Ø
LEGGE 170/2010
Art. 2 Finalità
§
Garantire il diritto all'istruzione
§
Favorire il successo scolastico
§
Ridurre i disagi relazionali ed emozionali
§
Adottare forme di verifica e di valutazione adeguate
§
§
§
§
Preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei
confronti delle problematiche legate ai DSA
Favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici
riabilitativi
Incrementare la collaborazione famiglia-scuola-servizi
sanitari
Assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità
LEGGE 170/2010
Art. 3 Diagnosi
(…) La diagnosi dei DSA e' effettuata
dal Servizio Sanitario Nazionale ed e' comunicata
dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello
studente.
Nelle regioni dove non può essere assicurato dal
SSN possono prevedere (…) che la diagnosi sia
effettuata da specialisti o strutture accreditate.
LEGGE 170/2010
Art. 4 Formazione
Acquisire competenze per:
§
§
§
Cogliere i segnali predittivi
Applicare le strategie didattiche
Usare strategie di valutazione adeguate
LEGGE 170/2010
Art. 5 Misure educative e didattiche di supporto
Diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi
e compensativi di flessibilità didattica
Uso di una didattica individualizzata e personalizzata
Adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per
quanto riguarda gli esami di stato e di ammissione
all’Università e agli esami universitari
DECRETO MINISTERIALE ATTUATIVO
e
LINEE GUIDA PER IL DIRITTO DEGLI
ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON
DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO
12 luglio 2011
indicano il livello essenziale delle prestazioni richieste
alle istituzioni scolastiche per garantire il diritto allo
studio degli studenti con DSA
IL REFERENTE
D’ISTITUTO
Funzioni
SENSIBILIZZAZIONE
ED
APPROFONDIMENTO DELLE TEMATICHE
•
SUPPORTO AI COLLEGHI
•
IL REFERENTE D’ISTITUTO
In particolare
•
•
•
•
•
FORNISCE INFORMAZIONI CIRCA LE DISPOSIZIONI
NORMATIVE VIGENTI
FORNISCE INDICAZIONI DI BASE SU STRUMENTI
COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE
CURA LA DOTAZIONE BIBLIOGRAFICA E DI SUSSIDI
DELLA SCUOLA
DIFFONDE E PUBBLICIZZA INIZIATIVE DI
FORMAZIONE SPECIFICA ED AGGIORNAMENTO
FUNGE DA MEDIATORE TRA COLLEGHI, FAMIGLIE,
OPERATORI DEI SERVIZI
QUANDO LA SCUOLA RICEVE UNA DIAGNOSI DI DSA
1.
INFORMARE IL REFERENTE
2. PROTOCOLLARE
3. INSERIRE NEL FASCICOLO PERSONALE
4. FAR FIRMARE ALLA FAMIGLIA UNA LIBERATORIA CHE
AUTORIZZI L’UTILIZZO DELLA DOCUMENTAZIONE PER
OPERARE AL CONSEGUIMENTO DEL SUCCESSO SCOLASTICO
5. FOTOCOPIARE DIAGNOSI PER IL COORDINATORE
CHE INFORMA IL CdC
6.
DOPO UN PERIODO DI OSSERVAZIONE,
STESURA DEL PDP E DELLA SCHEDA TECNICA
INDICAZIONI PRATICHE PER I DOCENTI
•
Indicazioni generali per tutte le materie :
Gli alunni affetti da D.S.A. non riescono ad imparare a leggere, scrivere contare, in
maniera automatica.
Per questa ragione non possono eseguire i seguenti compiti :
•
Copiare dalla lavagna o da altro testo
•
Scrivere compiti, avvisi o altro sul Diario a meno che i Docenti non verifichino l’esattezza
delle informazioni contenute. Sarebbe preferibile che l’Insegnante lo facesse al posto
loro (anche un compagno di scuola ma solo se si offre spontaneamente e solo fino a
quando lo fa volentieri).
•
Non riescono a leggere ed in molti casi (disgrafia ) a scrivere il corsivo.
•
Non possono scrivere il testo di un problema o di un compito in classe, sarebbe
preferibile fornire loro la fotocopia del testo , ad esempio se si tratta di problemi, o di
domande che presuppongono una risposta scritta. Questo per dar loro maggior tempo
per elaborare il testo e le domande a cui dovranno rispondere. E’ sempre preferibile far
loro, per quanto riguarda lo scritto, domande chiuse che presuppongono una risposta da
crocettare ( SI , NO, VERO,FALSO). La produzione scritta di questi ragazzi è sempre
inferiore alla resa orale, va approfondita la valutazione con qualche domanda integrativa
orale, in modo da dare una valutazione corretta dell’effettiva preparazione. Va
comunque tenuto in considerazione che l’esposizione orale deve essere privilegiata su
tutte le materie tradizionalmente orali (es: storia, geografia, scienze, tecnologia etc.)
•
•
•
•
•
Come previsto dalle circolari del MIUR, hanno diritto ad una riduzione del lavoro scritto, e
ad una riduzione dei compiti a casa, dato che i tempi di esecuzione di questi soggetti sono
lunghi e non riescono a mantenere la concentrazione a lungo. Ne conseguono più
interruzioni durante lo studio.
Devono avere percorsi didattici personalizzati, concordati con genitori e specialisti, e più
tempo per lo svolgimento delle prove sia scritte che orali.
Per quanto riguarda lo studio in generale di norma non possono memorizzare date, hanno
difficoltà con le tabelline e con tutti i processi in cui dei concetti astratti sono in sequenza
( tabelline, i mesi dell’anno, il collegamento tra ogni mese ed i giorni del mese,regole di
grammatica, conteggio di misure,lunghezze, ecc.)
Si evidenzia particolare impossibilità ad imparare le lingue straniere, specialmente in forma
scritta.
Questi studenti confondono la destra con la sinistra, non sanno leggere l’ora, sono di norma
poco coordinati e lenti nei movimenti
Indicazioni possibili per ogni materia:
•
Grammatica:
Si evidenzia una difficoltà ad imparare e memorizzare le regole grammaticali e la loro
definizione. Nello svolgimento dei testi scritti c’è la tendenza a ridurre al minimo la produzione
del testo ( anche con l’ausilio del computer). Per valutare l’effettiva preparazione o capacità si
suggerisce di poter integrare il testo chiedendo all’alunno di provare a farlo verbalmente.
•
Storia, Geografia, Letteratura:
Difficoltà a memorizzare date, unità di misura ( lunghezza dei fiumi, popolazione,
ecc)nomi stranieri. Per verificare l’effettiva preparazione è bene capire se si sanno i fatti e se
si riesce a collegare le varie situazioni. Per quanto riguarda la letteratura in genere non ci
sono grosse difficoltà a memorizzare poesie, racconti con i loro contenuti, fare collegamenti
logici o altro.
•
Matematica, Geometria:
Difficoltà a contare a mente, impossibilità ad imparare le tabelline, difficoltà con i disegni
di geometria e con le loro definizioni, con gli strumenti di misura, peso, altezza. Difficoltà ad
imparare i processi matematici ( o concetti astratti) in sequenza: di fatto ogni volta bisogna
ragionare su cosa si deve fare partendo da zero. Indispensabile l’uso della calcolatrice e delle
tabelle e, durante le interrogazioni orali, il supporto dell’insegnante per aiutare e seguire nel
ragionamento.
Scienze:
Non si evidenziano particolari problemi per lo studio della materia se non quelli legati a nomi
stranieri, date, unità di peso, misura, lunghezza o formule astratte.
•
Tecnologia/ Arte/ Disegno:
La disgrafia, in particolare, prevede una non corretta percezione dello spazio ed una rigidità
muscolare che rende difficoltoso lo svolgimento delle elementari richieste inerenti la materia. La
discalculia crea una notevole difficoltà nel conteggio delle misure ( quadrettatura dei fogli, conteggi,
ecc). Si consiglia di valutare il lavoro scritto tenendo conto delle difficoltà. Per lo studio e le
interrogazioni orali non ci sono particolari problemi ad eccezione di date, nomi stranieri, unità di
misura. Difficoltà a colorare in maniera uniforme e dentro gli spazi.
•
Musica:
Difficoltà a leggere le note e scriverle, poca manualità nell’uso delle dita su eventuali strumenti
musicali. Si consiglia di scrivere sul pentagramma le note in lettere anziché con il segno grafico
( DO, RE,…)
•
Educazione Fisica o Motoria:
La rigidità muscolare, la lentezza dei movimenti accompagnati da mancato coordinamento motorio
rendono difficoltoso lo svolgimento degli esercizi e dei giochi di squadra.
•
LINGUE STRANIERE: INGLESE E
FRANCESE
Particolare attenzione va posta alla didattica delle lingue straniere in particolare alla
programmazione:
Maggior sviluppo delle abilità orali rispetto a quelle scritte
Consegnare il testo scritto qualche giorno prima delle lezioni per
favorire la codifica del lavoro
agevolare la comprensione dei
contenuti in classe coi compagni.
Utilizzo di strumenti compensativi per la lettura ( audiolibri, sintesi vocale, software
specifici ) e per la scrittura ( computer con corretto automatico, dizionario digitale )
Misure dispensative: - tempi aggiuntivi
- riduzione del carico di lavoro
- eventuale dispensa dalle prestazioni scritte in lingua
straniera .(*)
In relazione alle forme di valutazione, per quanto riguarda la comprensione sarà
valorizzata la capacità di cogliere il senso generale del messaggio; in fase di produzione
sarà dato più rilievo all’efficacia comunicativa, anche se non del tutto corretto
grammaticalmente. Più in generale le prove scritte sono progettate
presentate e valutate secondo modalità compatibili con le difficoltà connesse ai DSA.
(*)
DISPENSA DALLE PRESTAZIONI SCRITTE
IN LINGUA STRANIERA
Solo in caso di disturbo grave e previa verifica della presenza delle condizioni
previste dall’articolo 6, comma 5 del D.M. 12 luglio 2011, è possibile in corso
d’anno dispensare l’alunno dalla valutazione nelle prove scritte e, in sede di esami di
Stato, conclusivi del primo ciclo, prevedere una prove orale sostitutiva di quella
scritta, i cui contenuti e le cui modalità sono stabiliti dalla Commissione d’esame
sulla base della documentazione fornita dai Consigli di Classe.
Si possono dispensare gli alunni solo nel caso in cui ricorrano tutte le seguenti
condizioni:
1.
Certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita
richiesta di dispensa dalle prove scritte
2.
Richiesta di dispensa dalle prove scritte presentata dalla famiglia
3.
Approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma
temporanea o permanente
I candidati con DSA che superano l’esame di Stato conseguono il titolo valido
per l’iscrizione alla Scuola Secondaria di Secondo grado.
STRATEGIE METODOLOGICHE E
DIDATTICHE
• Valorizzare nella didattica linguaggi comunicativi altri dal codice scritto (linguaggio
iconografico, parlato), utilizzando mediatori didattici quali immagini, disegni e
riepiloghi a voce
• Utilizzare schemi e mappe concettuali
• Insegnare l’uso di dispositivi extratestuali per lo studio (titolo, paragrafi, immagini)
• Promuovere inferenze, integrazioni e collegamenti tra le conoscenze e le discipline
• Dividere gli obiettivi di un compito in “sotto obiettivi”
• Offrire anticipatamente schemi grafici relativi all’argomento di studio, per orientare
l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali
• Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale
• Promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo
l’autovalutazione dei propri processi di apprendimento
• Incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari
• Promuovere l’apprendimento collaborativo
MISURE DISPENSATIVE
Le misure dispensative sono degli accorgimenti didattici che liberano il soggetto
dall’obbligo di seguire gli stessi passi previsti per i suoi compagni.
All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune
prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere.
Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso:
•
la lettura ad alta voce
•
la scrittura sotto dettatura
•
prendere appunti
•
uso del vocabolario
•
copiare dalla lavagna
•
il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti
•
la quantità eccessiva dei compiti a casa
•
l’effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati
•
lo studio mnemonico di formule, tabelle, definizioni
•
sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico
•
interrogazioni programmate
STRUMENTI COMPENSATIVI
L’alunno con DSA può usufruire di strumenti
compensativi che gli
consentano di compensare le carenze
funzionali determinate dal disturbo.
Aiutandolo nella parte automatica della
consegna, permettono all’alunno di
concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che
avere importanti ripercussioni sulla
LE MAPPE CONCETTUALI
Le mappe concettuali sono strumenti di grande utilità per gli studenti
dislessici. Creare una mappa di un argomento di studio vuol dire raggruppare in
modo graficamente evidente i principali concetti e i loro contenuti: in altre
parole, disegnare una specie di grafico che isoli le nozioni importanti e metta in
luce , attraverso immagini, frecce o altri segni, i passaggi logici che le legano.
L’importante è che il grafico sia chiaro e semplice e che non si cada nell’errore
di rendere le informazioni di difficile interpretazione per chi ha difficoltà anche
visuopercettive.
LE MAPPE possono essere usate per diversi scopi, quali:
•
Nello studio, per ridurre il carico di materiale da leggere e per memorizzare
meglio ( sfruttando la memoria visiva del ragazzo)
•
Nel ripasso, in preparazione di interrogazioni e/o verifiche scritte
•
Per un’esposizione più fluente nelle interrogazioni
•
Per rappresentare sinteticamente la traccia di un testo.
STRATEGIE E STRUMENTI UTILIZZATI DALL’ALUNNO
NELLO STUDIO
STRATEGIE
•
•
•
•
•
strategie utilizzate (sottolinea, identifica parole–chiave, costruisce schemi,
tabelle o diagrammi)
modalità di affrontare il testo scritto (computer, schemi, correttore ortografico)
modalità di svolgimento del compito assegnato (è autonomo, necessita di
azioni di supporto)
riscrittura di testi con modalità grafica diversa
usa strategie per ricordare (uso immagini, colori, riquadrature)
STRUMENTI
•
•
•
•
•
•
•
strumenti informatici (libro digitale, programmi per realizzare grafici)
fotocopie adattate
utilizzo del PC per scrivere
registrazioni
testi con immagini
software didattici
altro
VALUTAZIONE ( ANCHE PER ESAMI CONCLUSIVI
DEI CICLI )
•
•
•
•
Programmare e concordare con l’alunno le verifiche
Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la
lingua straniera)
Valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e
collegamento piuttosto che alla correttezza formale
Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali (mappe
concettuali, mappe cognitive)
•
Introdurre prove informatizzate
•
Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove
•
Pianificare prove di valutazione formativa
•
Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione
delle modalità di svolgimento e della differenzazione delle prove.
IL PIANO DIDATTICO INDIVIDUALIZZATO
(PDP o PEP)
Cos’è
È UN DOCUMENTO
Finalità
GARANTISCE CHE SIANO MESSE IN ATTO
TUTTE LE STRATEGIE UTILI PER PERMETTERE
ALL’ ALUNNO UN PERCORSO SCOLASTICO PIÙ
SERENO E CHE GLI ASSICURI LA POSSIBILITÀ
DI AVVALERSI DELL’USO DEGLI STRUMENTI
SPECIFICATI ANCHE NELLO SVOLGIMENTO
DEGLI ESAMI DI STATO FINALI
Quando NEL PRIMO TRIMESTRE SCOLASTICO
Chi
TUTTI GLI INSEGNANTI DEL CONSIGLIO DI
CLASSE - raccordo con la famiglia -
LA SCHEDA TECNICA RIASSUNTIVA
Allegato tecnico della Circolare Regionale n. 326/09
Deve essere compilata dagli insegnanti,
conservata nella documentazione
dell’alunno e fornita alla famiglia (in copia)
perché possa accedere al beneficio della
maggiorazione dei contributi per borse ed
assegni di studio.
SITI UTILI PER I DSA