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SOLUZIONI
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Soluzioni dei Testi di verifica on line
Soluzioni dei Testi di verifica on line
Criteri adottati nelle soluzioni:
– si danno soluzioni solo per sezione Comprendere e analizzare
– non si danno soluzioni per esercizi che prevedano documentazione e ricerca extra affidate allo studente
– non si danno soluzioni per esercizi che prevedano elaborazione scritta autonoma da parte dello studente (riassunti, analisi, commenti)
NARRATIVA
2.1 Nella casa di marzapane. La fiaba
Lev Tolstoj, Martin si apre al mondo
2. «All’improvviso udì una voce e si svegliò di soprassalto. Non c’era nessuno. Ma senti distintamente queste
parole: – Martin! Guarda fuori in strada domani, perché io
verrò.»; «Poi, udendo dei passi, Martin si voltò. Una voce gli sussurrò all’orecchio: – Martin, non mi riconosci?
– Chi sei? – chiese Martin. – Sono io – disse la voce. E da
un angolo buio della stanza uscì Stepanic, che sorrise e
poi svanì come una nuvola. – Sono io – disse di nuovo la
voce. E apparve la donna col bambino in braccio. Sorrise. Anche il piccolo rise. Poi scomparvero. – Sono io – ancora una volta la voce. La vecchia e il ragazzo con la mela apparvero a loro volta, sorrisero e poi svanirono.». 3.
Prima dell’incontro con il vecchio, Martin vive amareggiato e in solitudine e non ha più speranza; dopo la lettura
del Vangelo si dedica invece alla carità verso chi ha più
bisogno e ne comprende il messaggio. 4. Egli riconosce
le persone solo dalle scarpe che indossono, e che lui ha
riparato, senza mai avere contatti diretti con loro. In seguito alla lettura del Vangelo e dopo aver udito la voce che
lo incita a guardare fuori apre la sua casa alla persone, offrendo loro aiuto. 5. Il messaggio universale è che ci si deve aprire alla carità nei confronti del prossimo.
Guido Gozzano, Gentile e la gazza amica
1. Il fatto che il padre è rimasto privo di beni. 2. Il terzogenito, Gentile, perché è l’unico che divide il suo pasto
con lei. 3. È generoso e sincero. 4. Primosempre: è imbattibile nella corsa; Mangiatutto: può mangiare all’infinito: Bevitutto: può bere all’infinito; Finorecchia: sente ogni
tipo di suono a qualsiasi distanza; Occhiofino: ha la vista
di un’aquila. 5. È meglio avere come genero che come nemico una persona così abile.
2.2 Nella casa fantastica. Il fantasy
Lewis Carrol, Un tè davvero speciale
1. a sotto un albero; b del vino; c nessuno sa la soluzione dell’indovinello; d il tempo si è fermato alle sei, è quindi sempre l’ora del tè e non si fa mai in tempo a lavare le
tazze; e tre sorelle, Elce, Clelia e Tilla che vivono nel fondo d’un pozzo. 2. b.
sce con l’aumentare della distanza fra la Terra e la Luna;
esso va vinto per far sì che il proiettile faccia il suo percorso; c. la forza necessaria per vincere l’azione del peso del proiettile, che sarà data dalla lunghezza del cannone e dalla quantità di polvere adoperata per far esplodere il proiettile. 3. a: le proporzioni gigantesche del cannone in grado di lanciare il proiettile sulla Luna; b: i riferimenti a concetti della fisica (resistenza del mezzo, attrazione della Terra, forza d’impulso) e quelli riguardanti le
diverse armi da fuoco e il loro utilizzo. 4. Quella di un cannone-obice-mortaio, cioè un’arma che sia in grado di garantire le migliori prestazioni di ciascuna di queste tre diverse bocche da fuoco.
2.4 Nella casa dei pirati. L’avventura
Emilio Salgari, All’arrembaggio!
2. Gli inglesi. 3. Helgoland. 4. a. 5. «– Folgori del cielo! –
tuonò la Tigre. –»; «D’improvviso la sua fronte si corrugò.
– E Ada? – mormorò; – se una palla la cogliesse?» 6. È un
narratore esterno, personale (o palese) poiché non si limita a narrare ma interviene con giudizi (per esempio quando, alla fine del brano, definisce Sandokan «formidabile uomo»; il punto di vista (o focalizzazione), cioè il grado di conoscenza che ha, è quello del narratore onnisciente.
3.1 Nella casa infestata. L’horror
Iginio Ugo Tarchetti, Un semplice ossicino
1. b. 2. Lo spiritismo. 4. Un ex inserviente dell’Università
di Pavia il cui corpo era stato, undici anni prima, sezionato arbitrariamente dal dottor Federico M, che aveva poi
sottratto dal laboratorio una rotella del suo ginocchio.
Tommaso Landolfi, La luna e i licantropi
1. È impossibile ammazzarla perché non la si può fermare,
poiché essa sfugge come il mercurio. È meglio quindi trovare un modo che le impedisca di esercitare il suo funesto
splendore. 2. La fanno uscire di casa facendola passare per
il camino in modo che si copra di fuliggine. 3. Perché è annerita dalla fuliggine. 4. a F; b V; c V; d V; e F 5. Ottimista.
3.2 Nella casa del delitto. Il giallo
Johanne Kathleen Rowling, A cena col mostro
2. L’eliminazione di Harry Potter. 4. Charity Burbage ha insegnato alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Insegnava ai bambini di maghi e streghe tutto sui Babbani. Ha
scritto sulla Gazzetta del Profeta che i bambini di maghi e
streghe e quelli dei Babbani non sono molti differenti. 5. b.
Arthur Conan Doyle, Una conoscenza davvero speciale
2. B Nel laboratorio dell’ospedale. 3. «A quanto vedo, lei
è stato nell’Afghanistan». Watson rimane stupito perché
nessuno ha detto a Holmes che lui è stato in Afghanistan.
4. a F; b V; c F. 5. a F; b V; c F; d F; e F; f V; g F. 6. Consiste nel procedere all’indietro, risalendo dal fatto avvenuto alle circostanze che lo hanno provocato.
2.3 Nella casa del futuro. La fantascienza
4.1 Nella casa dello storico. Il romanzo storico
Jules Verne, Gigantesca impresa, gigantesco cannone
2. a. è la resistenza che l’aria oppone al passaggio del
proiettile; b. è il peso del proiettile lanciato che diminui-
Ippolito Nievo, Una vita tra le rovine
1. La vita del protagonista si svolge parallelamente a precisi eventi storici che interessano la Repubblica di Vene-
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Narrativa
zia e gli Stati della penisola italiana e ai quali il protagonista partecipa attivamente. 2. a. 3. Il carattere quasi divino della patria è dato, secondo il protagonista, dalla presenza di tre elementi: libertà dei diritti, santità delle leggi, religione della gloria. Nella società in cui vive il protagonista essi non sono più presenti, dice infatti che esse
«non abitavano da gran tempo sotto le ali del Leone». 4.
Pisana è la donna conosciuta fin da bambino e sempre
amata dal protagonista. Appartiene alla nobiltà, essendo
figlia del conte di Fratta. 5. c.
Valerio Massimo Manfredi, Gli ultimi giorni dell’impero romano
2. a. 3. È il comandante supremo dell’armata imperiale; si
è rifugiato prima a Pavia e poi a Piacenza. 4. c. 5. Claudiano era di antica famiglia aristocratica e vantava la diretta
discendenza da un eroe dell’età repubblicana; il gesto del
barbaro aveva per lui il significato di un insulto gravissimo.
4.2 Nella casa del fotografo. La narrativa realistica
Grazia Deledda, Olì e l’amore
1. Il cielo si spalanca lasciando vedere il paradiso, il Signore, gli angeli e lo Spirito santo. 2. a. 3. «Il cuore le balzava forte, d’ansia, di timore e di gioia. La notte fragrante invitava all’amore e Olì amava»; «E allora?», chiese Olì,
un po’ beffarda, sollevando gli occhi che al riflesso del paesaggio parevano verdi»; «per l’immensità del paesaggio
non s’udiva voce umana, non passava nessuno … Il servo prese Olì per la vita, la sollevò, chiuse gli occhi e la baciò; e da quel giorno i due giovani s’amarono selvaggiamente, diffondendo il segreto della loro passione alle
macchie più silenziose». 4. Le indica i posti dove crescono i funghi e le erbe commestibili.
Ignazio Silone, I cafoni
1. a. 2. Sono molto poveri. Esempi: «La luce elettrica era
diventata a Fontamara anch’essa una cosa naturale, come il chiaro di luna. Nel senso che nessuno la pagava.
Nessuno la pagava da molti mesi. E con che cosa avremmo dovuto pagarla?»; « – Se si potessero sequestrare e
vendere i pidocchi –, aveva suggerito una volta, – senza dubbio un’azione di giustizia darebbe importanti risultati. Ma anche se fosse lecito sequestrarli, poi, chi li ricomprerebbe? –»; «Da noi i ragazzi non hanno spesso motivi di baldoria e quando capitano, povere creature, ne approfittano.»; «Si lamentavano per la sospensione della luce, come se la miseria, al buio, fosse per diventare più
nera.»; «Il punto da chiarire era un altro: su che cosa
fosse ancora possibile mettere una nuova tassa.». 3. a.
4. c. 5. Perché sono completamente diversi come modo di vivere e di pensare; quindi, pur parlando la stessa
lingua, non si capiscono. «Migliaia di volte, nella mia vita, ho fatto questa osservazione: cittadini e cafoni sono
due cose differenti».
4.3 Nella casa dello strizzacervelli. La narrativa psicologica
Fëdor Michailovič Dostoevskij, La prima volta
1. Che non vuole assolutamente giocare per conto di altre persone. Poiché è la prima volta che entra in una sala da gioco decide di osservare bene tutto e di imparare
a giocare prima di mettersi a giocare sul serio. 2. Il protagonista non trova riprovevole il desiderio di guadagnare denaro in modo rapido al tavolo da gioco. 3. a F; b V;
c F; d V; e F. 4. Il vero gentiluomo tiene in nessuna considerazione il denaro, quindi, anche nel caso in cui lo
perda, non se ne da pensiero; per lui il gioco è puro divertimento, un passatempo. Il plebeo, al contrario gioca
per interesse, perché vuole guadagnare denaro. 5. Si riferisce alla passione per il gioco.
Italo Svevo, La morte del padre
1. b. 2. La distrazione e la tendenza a ridere delle cose più
serie. 3. a F; b F; c V; F; d F; e V. 4. Nel brano si mette l’accento sulla rappresentazione di stati d’animo, di sentimenti e passioni dei personaggi.
4.4 Nella casa del reporter. La narrativa d’inchiesta e
testimonianza
Roberto Saviano, Il clan dei Casalesi conquista il centro di Milano
1. Pasquale Zagaria, imprenditore del clan del cemento,
il clan dei Casalesi, è originario di Casapesenna, un paesino del casertano dove ci sono più imprese edili che
abitanti. 2. Costruiscono ovunque in Emilia Romagna,
Lombardia, Umbria e Toscana grazie ai prezzi concorrenziali, alla capacità di muovere macchinari e uomini e alla
velocità di realizzazione. La crescita esponenziale di Pasquale Zagaria, la sua ascesa fino a diventare uno dei più
importanti imprenditori edili italiani, è avvenuta soprattutto da quando è stato in grado di collocare il cuore del suo
impero e quello dei Casalesi in Emilia Romagna, in particolar modo a Parma, che è oggi una delle città che più hanno a che fare con la camorra, avendo assorbito nel suo
tessuto economico i capitali dei clan. 3. I giudizi di Aldo
Bazzini, la cui figliastra sposa Bin Laden, sulla famiglia Zagara sono riportati nel testo della telefonata al suo avvocato Conti. 4. Perché fa sì che non ci sia attenzione sui
crimini della camorra, che può così operare indisturbata
inserendosi anche in imprese lecite. Ogni disattenzione nei
confronti dell’operato della camorra equivale per Saviano a colpevole connivenza.
Ettore Mo, L’ultima porta di Lampedusa
1. Perché è il simbolo dei viaggi della speranza e di coloro
che, in questo loro ultimo viaggio, perdono la vita in mare.
2. È un «sacrario laico» in ricordo di tutti i migranti che hanno perso la vita nella ricerca di un futuro migliore in Europa. 3. Gli sbarchi continui non sembrano aver turbato l’esistenza della popolazione, anche se il coro di chi lamenta che
gli immigrati godono di privilegi e attenzioni negati invece
ai cittadini dell’isola è abbastanza fitto. Nelle chiacchiere quotidiane emerge spesso il nome di Gheddafi, ritenuto da taluni il «maggior responsabile» degli sbarchi, non essendo mai
intervenuto per bloccare l’attività mercenaria degli scafisti
libici. 4. «Oggi il Mediterraneo può essere, se riusciamo a
riportarlo com’era, una splendida vasca da bagno domestica. Oppure può diventare una di quelle vasche nelle quali i
bambini affogano in tre centimetri d’acqua. Ed è quest’ultima ipotesi che si sta verificando, purtroppo».
Carlo Levi, Le parole sono pietre
1. b. 2. b. 3. È la madre di Salvatore Carnevale. 4. Il bracciante agricolo e sindacalista socialista assassinato dalla mafia per aver intaccato gli interessi dei latifondisti ed
essersi battuto per i diritti dei contadini. 5. Mangiafridda,
che dice a Carnevale: «Picca n’ai di sta malandrineria! Durerai poco a fare lo spavaldo».
5.1 Nella casa del viaggiatore. Il tema del viaggio in letteratura
Marco Polo, La moneta del Gran Khan
1. c. 2. b. 3. Perle, oro, argento, pietre preziose e ogni altra cosa di valore commerciale. 4. Le banconote danneggiate venivano cambiate con banconote nuove con una
spesa del tre per cento.
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Soluzioni dei Testi di verifica on line
Johann Wolfgang Goethe, In Umbria
1. «Sono, in modo curiosissimo, nemici uno dell’altro,
posseggono un particolarissimo concetto della loro regione e della loro città, non si possono soffrire a vicenda, i
diversi strati sociali sono sempre in lotta fra loro e tutto
questo sempre con tale vivace e continua passionalità che
per l’intera giornata giocano alla commedia e danno spettacolo di sé. Tuttavia, allo stesso tempo, notano subito e
s’accorgono quando il forestiero non si trova a suo agio
con il loro modo di pensare e di fare.». 2. Il fatto che la loro architettura sorga sempre per scopi civili. Quindi, in generale, esse rappresentano il luogo in cui ha avuto origine la civiltà. 3. Esempio: «Non ritengo che San Crocifisso, … sia l’avanzo di un tempio che sorgesse in quel luogo, piuttosto sono stati messi insieme con un criterio non
sciocco, ma da pazzi, colonne, pilastri e impalcature ritrovati là vicino. Non la si può descrivere, la si trova riprodotta in qualche incisione. Il fatto che mentre ci si affatica per avere un’idea di questo mondo antico, non abbiamo innanzi a noi se non rovine dalle quali dobbiamo a stento ricostruire ciò di cui non abbiamo ancora idea alcuna,
suscita dentro uno strano sentire.»
Elio Vittorini, Il viaggio di ritorno
1. Firenze, Roma Termini, Napoli, Calabria, Villa San Giovanni, Sicilia. 2. a. 3. a.
5.2 Nella casa dell’orco. Violenza e sfruttamento minorile
Charles Dickens, Cado in disgrazia
2. Il tema della violenza che subisce il protagonista da parte di un patrigno che lo detesta. 3. La lettura dei libri. 5.
a interno; b focalizzazione interna; c un insegnante pessimo; d un rapporto di sottomissione
Constance Briscoe, La prima comunione
3.
Caratteristiche
Colore
Maniche
Gonna
Posizione dei bottoni
Decori
Lunghezza
Vestito di Constance
Giallastro
Smerlate
Piatta
Dietro
Petali sbiaditi
Troppo lungo
Vestito di Pauline e Patsy
Bianco
A sbuffo
Larga
Davanti
Roselline di un rosa pallido
Fino ai ginocchi
4. b. 5. c.
Dacia Maraini, L’uomo piccione
2. a. 3. b. 4. Gialle. 5. Invitandolo a seguirlo in un posto
dove possa insegnargli a volare come un piccione.
6.1 Nella casa romantica. La narrativa dell’Ottocento
Alessandro Manzoni, Dal sospetto alla condanna, senza appello
1. L’uomo ha in mano un pezzo di carta e lo tocca, cammina rasente ai muri e ci passa sopra le mani come se ci
spalmasse sopra qualcosa. 2. a. 3. No. Esempi: «La mattina del 21 di giugno 1630 … una donnicciola chiamata
Caterina Rosa, trovandosi, per disgrazia, a una finestra»;
«la quale, non si saprebbe dire se concepisse lo stesso
pazzo sospetto alla prima e da sé, o solamente quando
l’altra ebbe messo il campo a rumore.»; «E in quanto all’andar rasente al muro, se a una cosa simile ci fosse bisogno d’un perché, era perché pioveva!; «costui tornò indietro …; quando, per un’altra disgrazia, fu rintoppato da
uno»; «E, cose che in un romanzo sarebbero tacciate d’in-
verisimili, ma che pur troppo l’accecamento della passione basta a spiegare»; «né che tornasse tranquillamente indietro per la medesima strada, come se fosse usanza de’
malfattori di trattenersi più del bisogno nel luogo del delitto … né troppe altre ugualmente strane inverisimiglianze. Ma il più strano e il più atroce si è che non paressero
tali neppure all’interrogante, e che non ne chiedesse spiegazione nessuna. O se ne chiese, sarebbe peggio ancora il non averne fatto menzione nel processo.»; «E non sapeva, l’infelice, qual altro pericolo gli sovrastava, e da quel
commissario medesimo, ben infelice anche lui.»; «e ognuno indovina troppo facilmente qual altra cosa poté esser
da lei battezzata per vasetto; ché, in una mente la qual non
vedeva che unzioni, una penna …»; «E con queste parole, già piene d’una deplorabile certezza, e passate senza
correzione dalla bocca del popolo in quella de’ magistrati, s’apre il processo.»; «Al veder questa ferma persuasione, questa pazza paura d’un attentato chimerico»; «Se non
che, questa volta, le persone … non parteciparono della
sciagurata credenza»; «Pur troppo, l’uomo può ingannarsi, e ingannarsi terribilmente, con molto minore stravaganza.»; «e il sospetto e l’esasperazione, quando non sian frenati dalla ragione e dalla carità, hanno la trista virtù di far
prender per colpevoli degli sventurati, sui più vani indizi
e sulle più avventate affermazioni.»; «ma ch’eran uomini
esclusivamente investiti della sacra, necessaria, terribile
autorità di decidere se altri uomini siano colpevoli o innocenti.»; «Ma sarebbe ridicolo il dimostrar che uomini potevano veder cose che l’uomo non può non vedere: può
bensì non volerci badare.»; «ché vedrem poi per qual crudele malizia s’insistesse su questa pretesa inverisimiglianza, e s’andasse a caccia di qualche altra»; «E anche
qui gli fu detto: non è verisimile. Terribile parola». 4. È commissario della sanità.
Gustave Flaubert, La fine di un’illusione
1. Nel primo incontro il protagonista è folgorato dalla vista di Madame Arnoux, ne ammira la bellezza e ha un fortissimo desiderio di amarla; nel secondo incontro il protagonista rivede la donna, ormai invecchiata, è consapevole che i suoi sentimenti non sono più quelli di un tempo, ma continua a fingere che lo siano, idealizzando ciò
che è stato. 2. c. 3. a.
6.2 Nella casa contemporanea. La narrativa del Novecento
Franz Kafka, L’attesa
1. Elementi riconducibili alla fiaba: i personaggi del racconto (l’imperatore, il messaggero, i sudditi); il tempo e
lo spazio indeterminati (la storia si svolge in un momento imprecisato e in un luogo immaginario); la presenza di
un elemento fantastico (la descrizione con tratti magici del
messaggero che cerca di farsi largo tra la folla e di superare gli ostacoli che si trova davanti). Elementi che si discostano dalla fiaba: la constatazione dell’impossibilità dell’impresa del messaggero, il riferimento ai rifiuti che riempiono il mondo e che ci riportano subito alla realtà, la certezza e irrevocabilità della morte. 2. Aspetta il messaggio.
EPICA
1.1 Nella grotta del mito
Ovidio, Deianira scrive a Eracle
1. Figlio di Alcmena. 2. A Giunone e Venere. 3. Di Eracle
e Deianira. 4. Conquista dell’Ecalia; uccisione, ancora
nella culla, di due serpenti; uccisione del leone di Nemea;
uccisione di Diomede, re di Tracia; uccisione di Busiride,
tiranno egizio; uccisione del gigante Anteo; uccisione del
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Epica – Poesia e Teatro
cinghiale Tegeo; uccisione del mostro Gerione; uccisione del mostro Cerbero; sconfitta del mostro Idra; sconfitta del dio Acheloo in forma di toro; uccisione del centauro Nesso; uccisione del centauro Agrio. 6. Anafora.
micio»; «la cuoca». 3. Come un giovane colto e ambizioso che sognava di fare una vita ben diversa, avventurosa,
estrema, raffinatissima, e che si trova invece a dover affrontare una quotidianità mediocre. I sogni di grandezza
si sono infranti a contatto con una realtà bassa e prosaica. 4. Nella letteratura e nella poesia: Totò scrive versi.
2.3 Nella nave di Odisseo. L’Odissea
Omero, Tiresia predice il futuro a Odisseo
2. L’ira implacabile di Poseidone perché Odisseo gli ha accecato il figlio Polifemo; l’episodio delle vacche sacre
del Sole e la loro profanazione; il ritorno di Odisseo a Itaca, dopo varie peripezie e senza più compagni, dove troverà i Proci che hanno preso possesso della sua reggia e
pretendono che Penelope si risposi con uno dei pretendenti.
2.4 Nella casa di Enea. L’Eneide
Virgilio, La morte di Eurialo e Niso
2. Il tema è quello dell’amicizia che supera tutto, anche
la paura di morire per venire in soccorso dell’amico, fino
ad offrire la propria vita perché sia risparmiata quella dell’amico; i sentimenti sono la paura, il coraggio, il desiderio di vendetta.
2.5 Nel castello dei cavalieri
Ludovico Ariosto, Mandricardo rapisce Doralice
4. Nell’ottava 58 Ariosto ci presenta un Mandricardo che
tesse le lodi di se stesso dicendo a Doralice: «se per richezza, chi ha di me più stato? / che di dominio io cedo
solo a Dio: / se per valor, credo oggi aver esperto / ch’essere amato per valore io merto». Nelle ottave 59 e 60 Ariosto ci parla del repentino cambio di atteggiamento di Doralice nei confronti del suo rapitore: 59. «Queste parole et
altre assai, ch’Amore / a Mandricardo di sua bocca ditta,
/ van dolcemente a consolare il core / de la donzella di paura afflitta. / Il timor cessa, e poi cessa il dolore / che le avea
quasi l’anima trafitta. / Ella comincia con più pazienza /
a dar più grata al nuovo amante udienza; 60 «poi con risposte più benigne molto / a mostrarsegli affabile e cortese, / e non negargli di fermar nel volto / talor le luci di
pietade accese: / onde il pagan, che da lo stral fu colto /
altre volte d’Amor, certezza prese, / non che speranza, che
la donna bella / non saria a’ suo’ desir sempre ribella.».
Nell’ottava 62 tesse l’elogio del guardiano presso cui alloggiano i novelli amanti, squalificandone così implicitamente il comportamento: «che non pur per cittadi e per
castella, / ma per tugurii ancora e per fenili / spesso si trovan gli uomini gentili.». Infine nell’ottava 63, lasciando al
lettore di immaginarsi i particolari della notte trascorsa insieme da Mandricardo e Doralice, conclude ironicamente: «Creder si può che ben d’accordo furo; / che si levar
più allegri la dimane, / e Doralice ringraziò il pastore, / che
nel suo albergo l’avea fatto onore.».
POESIA E TEATRO
1. Nella casa del poeta
Guido Gozzano, Totò Merumeni
1.v.1 «giardino incolto»; v.5 «Pensa migliori giorni la villa
triste»; vv.15-16 «una madre inferma,/ una prozia canuta
ed uno zio demente»; v.40 «ha per amante la cuoca diciottenne». 2. Registro aulico: «verzura»; «gorgone»; «tempra»; «studio grave»; «male indomo»; «ruine»; «una fiorita
d’esili versi consolatori». Registro basso: «baratto o gazzetterie»; «un cesto di primizie»; «lo scolaro pel tema»; «un
Filippo Tommaso Marinetti, All’automobile da corsa
1. c. 4. L’automobile in corsa supera montagne, fiumi e
pianure, simboli di una dimensione terrestre che il poeta
abbandona per immergersi nell’infinito.
Aldo Palazzeschi, Chi sono?
2. Poesia, pittura, musica. 3. Come un giocoliere, un saltimbanco di emozioni e sentimenti, ovvero un buffone
che non si prende sul serio.
Giorgio Caproni, Litania
1. Settenari e ottonari. 4. Di grande attaccamento: Genova, nel bene e nel male, è una città che il poeta si porta
dentro, con tutti i suoi difetti e le sue contraddizioni.
Edoardo Sanguineti, Alfabeto apocalittico
1. b. 2. c. 3. b. 4. c. 5. La filastrocca.
Aldo Nove, Maria
1. Enjambements: «una rosa / che sboccia»; «ogni creatura / sospesa»; «la paura / dei giorni»; «gli è dato / capire»; «più forte / del sogno»; «che vuole / vivere».
2.1 Nella casa rossa. La poesia d’amore
Catullo, Vita e amore a noi due, Lesbia
1. Gli invidiosi. 2. Il sole è eterno, tramonta e risorge; i due
amanti, invece, finita la loro breve vita dormiranno in eterno, perché sono mortali. 3. I vv. 8-9: «Dammi baci cento
baci mille baci / e ancora baci cento baci e mille baci!».
Attraverso la ripetizione della parola «baci».
2.2 Nella casa grigia. La poesia del dolore e della malinconia
Fernando Pessoa, Tabaccheria
2. L’autore dice (vv. 50-51) che il «mondo è di chi nasce
per conquistarlo» e non di chi «sogna di poterlo conquistare», cioè lui che rimane chiuso in se stesso («quello della mansarda», v. 54). 4. a. 5. a F; b V; c V; d F; e F. 6. Non
viene specificato.
Boris Pasternak, Non ci sarà nessuno a casa
2. c. 3. Malinconia, solitudine, sconforto, speranza. 4. Il
giorno invernale, il rapido aleggiante balenìo di bianchi
biòccoli bagnati, solo neve, la brina che intesse arabeschi.
2.4 Nella casa verde. La poesia della natura
Paul Celan, Assisi
1. Notte umbra; Urna di terra; Trotterellante. 2. Assisi. 3.
Notte, ulivo, pietra, urna, ombra, terra, neve. 4. Urna di
terra col sigillo dell’ombra (v. 10)
3.1 Nella casa antica. La poesia italiana dalle origini
al Rinascimento
Jacopone da Todi, Omo, mettete a pensare
2. aaax e ripresa xx. 3. L’infinita grandezza di Dio, l’infinita piccolezza dell’uomo. 5. v. 14: ed en cénnar dii
tornare.
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Soluzioni esercizi di verifiche a punteggio on line
3.2 Nella casa moderna. La poesia italiana dell’Ottocento e del Novecento
Dino Campana, La Chimera
2. Enjambements: pallido / viso, sorriso / di lontananze ignote / fosti, eburnea / fronte, giovine / suora, primavera / spente, poema / di voluttà, capo / reclino, vivente / segno. 4.
Vocaboli o immagini relative alla luce: eburnea fronte fulgente, mitici pallori, stelle vivide, fiamma pallida, bianche
rocce, poggi algenti. Vocaboli o immagini relative all’ombra, alla notte: lontananze ignote, primavere spente, poeta notturno, volto notturno, l’ombre del lavoro umano,
ombre correnti. 5. La Gioconda rappresenta l’enigma. Al
poeta spetta il compito di provare a risolverlo.
Giovanni Giudici, Una sera come tante
1. Scrivere versi; sonno, voglia di bere, angoscia, frustrazioni. 3. Inizio strofa. 5. Che ha perso l’occasione di cambiare e che è consapevole di questa verità.
le sedie e lo scalpiccio dei piedi degli spettatori, la tosse, la ricerca e lo sgranocchiamento delle caramelle.
5.3 Nella casa moderna. Il teatro del Seicento e del Settecento
Wolfang Goethe, Faust
2. a. 4. Faust firmerà con il sangue la sua sottomissione
a Mefistofele. 5. Il desiderio di conoscenza è il motivo che
spinge Faust a stipulare il patto con Mefistofele.
5.4 Nella casa borghese. Il teatro dell’Ottocento e del
Novecento
Luigi Pirandello, Sei personaggi in cerca d’autore
2. b. 5. b.
6.1 Nella casa del regista. Il cinema
5.1 Nella casa dell’attore. Il teatro
Dario Fo, L’importanza del gesto
1. Un convegno sul rapporto tra pubblico e messa in scena, a Volterra. 2. Il gesto e la gestualità. 3. Il gesto viene
considerato l’insalata mentre la parola, cioè il pezzo forte, la carne. In realtà per l’attore il movimento degli arti e
del tronco è il momento preparatorio prima ancora di imparare a impostare la voce. 4. Il silenzio, lo scricchiolio del-
Gabriele Muccino, L’ultimo bacio
1. c. 2. Da Francesca al momento di salutare Carlo. 4. a.
5. b.
Vincenzo Marra, Tornando a casa
1. a. 2. Prima Sasà, poi Franco. 4. c. 5. Teme che il loro peschereccio venga intercettato e sequestrato dagli
africani.
Soluzioni Esercizi di verifica a punteggio on line
NARRATIVA
2.1
1. FVVFFVVFFF; 2. 2, 1, 31, 3,26, 19, 11, 7, 27, 10, 13, 29.
4. b, a, b, a, c, c, b, c, b, b.
2.2
1.FVVVVFFFVV; 2. Carrol Alice nel paese delle meraviglie
1865; Ende La storia infinita 1979; Rowling Harry Potter
e la pietra filosofale 1997; Barrie Peter Pan 1904; Tolkien
Il signore degli anelli 1954. 3. a, a, b, b, b. 4. frasi da cancellare: a.non ha regole e caratteristiche definite; b. solo
tra di loro; c. per raccontare la propria vicenda personale; d. nell’epica, nelle fiabe e nelle favole; e. è un genere
in declino; f. nel Duemila; g. sono tutti esseri meravigliosi; h. di dimostrare un’ipotesi; i. versioni più realistiche e
credibili; l. da tre racconti epici. 4. grandi battaglie: epica; centauri: mito/leggenda; eroi: epica; sistema dei personaggi: fiaba; elementi magici: fiaba; principesse: fiaba;
unicorni: mito/leggenda; oggetto del desiderio: fiaba;
eserciti: epica; funzioni narrative: fiaba.
2.3
1.FVVFVVVFFV. 2. elementi da cancellare: oggetti magici: talismani, specchi, ecc; personaggi del mondo del mito; medium; avventure sentimentali; fantasmi; delitti irrisolti; investigatori; luoghi del delitto; satira politica; castelli; draghi, unicorni, centauri; gosthbuster; atmosfere noir;
viaggi nella coscienza; situazioni comiche e umoristiche;
storie di cappa e spada; vicende esemplari di bambini alle prese con i problemi della loro età. 3. Orwell 6; Wells
7; Verne 2; Bradbury 10; Asimov 8. 4. a, c, b, c, a.
2.4
1.VVVFVFFVFFFVFFVFFF. 2. A: colpi di scena, esotici,
incosciente, viaggi. B: personaggi, peripezie, curiosità, dinamiche, descrittive, luoghi. 3. Prima trama: Il protagonista vive in una tranquilla cittadina del Maine. Un giorno
viene rapito. Sfuggito ai rapitori, entra a far parte di una
comitiva di cercatori d’oro. Scambiato per un assassino,
rischia l’impiccagione. Un uomo testimonia in suo favore, salvandolo e l’eroe può cosi fare ritorno a casa. Seconda trama: Il protagonista è il figlio del corsaro Scarlatto.
Il padre muore durante un assalto. Il protagonista prende il suo posto, e va alla ricerca dell’assassino del padre.
L’eroe è ferito dall’antagonista e viene fatto prigioniero.
L’antagonista è in realtà una donna che si innamora dell’eroe e lo salva. 4. a: Odissea; b: Petronio; c: Don Chisciotte; d: Robinson Crusoe; e: Le conquiste coloniali e i
traffici intercontinentali; f: L’isola del tesoro; g: Emilio Salari; h: Melville; i: Il signore delle mosche; l: Le avventure
di Tom Sawyer e Le avventure di Huckleberry Finn.
3.1
1.FVFFFFFFVF. 2. King: 2,4,10; Shelley: 3; Matheson: 5;
Buzzati: 8, 9; Lovecraft: 6; Walpole: 1; Stoker: 7. 3. La crea-
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Narrativa – Epica
tura di Victor Frankenstein: Il protagonista è uno scienziato. Dominano i colori nero, giallastro e bianco. Il narratore è deluso e impaurito. È presente una descrizione dettagliata del mostro. È ambientato in una cupa e piovosa
notte di novembre. I topi: È ambientato in una villa di
campagna. La vicenda narrata abbraccia più di un anno.
Il vestito di seta bianca: La protagonista è una bambina.
Assassino e narratore coincidono. Alcuni particolari del racconto possono essere interpretati sia razionalmente sia
irrazionalmente. È arrivato il lupo cattivo: La vittima lavora per le ferrovie. Fuori infuria una tempesta di neve. 4. 1
e; 2 d; 3 a; 4 h; 5 f; 6 b; 7 l; 8 g; 9 c; 10 i.
3.2
1. VVFVVVFFFF. 2. a: giallo storico; b: noir; c: hard boiled; d: giallo classico; e: giallo di denuncia. 3. a; a; a; b;
b; c; b; a; b; c. 5. XIX; detective story; Conan Doyle;
scientifico; Ottocento; XX; Agatha Christie; Poirot; Miss
Marple; vecchietta; roman policier; giallo; Georges Simenon; Maigret; psicologia; ambiente; detective privati;
azione; passato; storia.
4.1
1.VFFFVFVFFF. 2. b; b; a; a; b; c; c; a; c. 3. parole da cancellare: colonialismo; campi di sterminio; feudalesimo;
armi da fuoco; conventi; case borghesi; guerra del golfo;
gulag; guerra fredda; trincee; bomba atomica; prima guerra mondiale; moti rivoluzionari; foibe; decolonialismo; costruzione del canale di Suez; invenzione della stampa; Risorgimento; caduta dell’Impero romano; grandi scoperte geografiche.
4.2
1. FVFVVFVVFF. 3. Realismo: Ottocento; narratore esterno onnisciente; Balzac. Neorealismo: dopoguerra; utilizzo del dialetto; Moravia. Naturalismo: fine Ottocento; narrazione impersonale; Zola. Verismo: fine Ottocento; discorso indiretto libero; Verga. 4. a; b; b; c; a; b; a; a; a; a.
4.3
2.VFFVFFVVFV. 3. Freud: psicanalisi. Low concept: trama.
Punto di vista: interno. Io: narrante. Joyce: flusso di coscienza. Oscillazioni: temporali. Pensieri del personaggio: monologo interiore. La coscienza di Zeno: Svevo.
Memoria: Proust. Dostoevskij: Ottocento.
4.4
2.VFFVFVFFF.
5.1
2. viaggio di nozze: per festeggiare un matrimonio. viaggio d’istruzione: per conoscere. viaggio della speranza: per
cercare fortuna e lavoro. viaggio di piacere: per divertimento. viaggio d’affari: per motivi di lavoro. 3. VFVVFFFVVF.
5.2
1.FVFFVVFFFV. 2. a; a; c; b; c; a; a; a; a; c. 4. Greci e Romani: Eros; Saffo; Cicerone; philia; bambino alato. Medioevo: Agàpe, Dante, De amore, regole amorose, Dio. Ottocento: patologia, amori impossibili, suicidio, conclusione
tragica, sospiri. Novecento: Freud, Fromm, consumismo,
alleanza, solitudine.
6.1
1.c;c;a;c;b;c;a;d;a;b;a;c. 2. FVVFVVFVVV. 3. a.1;
b.8;c.1;d.9; e.4;f.6;g.7;h.10; i.2; l.5. 5. A: Illuminismo; B:
XIX, Positivismo; C: irrazionalità; D: Napoleone, Vienna;
E: 1820; F: tragico; G: Goethe; H: seconda.
6.2
1.FFVVFVFVVF. 2. a: 6; b: 1; c:7; d: 8; e: 3; f: 10; g:5; h: 2;
i: 9; l: 4. 3. a: Nazismo, Comunismo; b: postmoderne; c:
neorealisti; d: Novecento, Sigmund Freud, psicanalisi; e:
Avanguardie, Futurismo, Surrealismo; f: Avanguardie; g:
Kafka; h: vita, forma; i: Pirandello; l: Svevo; m: Eco; n: Decadentismo, Ottocento, Novecento. 4. Svevo: Senilità,
Una vita; Pirandello: Novelle per un anno, I vecchi e i giovani, L’esclusa, Uno, nessuno e centomila; Kafka: Il castello, America, Il processo; Eco: Il pendolo di Foucault.
EPICA
1.1
1. Artemide, Diana, dea della caccia; Atena, Minerva, dea
della sapienza; Zeus, Giove, re degli dei; Era, Giunone, protettrice dei matrimoni; Efesto, Vulcano, dio del fuoco;
Apollo, Apollo, conduce il carro del Sole; Ares, Marte,
dio della guerra; Dioniso, Bacco, dio del vino; Ade, Plutone, re degli Inferi; Demetra, Cerere, dea del grano e
delle messi. 2. FVVVFFVFFVFVVFF.
2.1
1.VVFFVVVFFF. 2. a,b,a,c,c,b,ab,b,c. 3. EEAPEPAPPE.
4. Maga; divinità; figlio dell’eroe; aedo; eroe; antagonista;
donna; mostro; ospite; servo. 5. A: Iliade, Troia, Greci, Ilio,
Troia; B: Eneide, Enea, Italia, Virgilio, Roma.
7