Istituto Statale `Biagio Pascal`
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Istituto Statale ‘Biagio Pascal’ Liceo Scientifico – Istituto Tecnico Via Brembio,97 - 00188 - Via dei Robilant,2 Centralino: 06 -12112 -4205 via Brembio Fax: 06 -33615164 Email: [email protected] - 00194 – Roma - 06 -12112 -4225 Via dei Robilant C.F. 97046890584 WEB http:// www.itispascal.it/ DOCUMENTO FINALE INDIRIZZO: AMBIENTALI Chimica, materiali e biotecnologie - Articolazione: BIOTECNOLOGIE CLASSE V SEZ. E ANNO SCOLASTICO 2014– 2015 DATA APPROVAZIONE 14.05.2015 Il Consiglio di Classe RELIGIONE Prof. Mauro SCARINGI ITALIANO/STORIA Prof.ssa MATEMATICA Prof.ssa Laura ATANASI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Prof.ssa Patrizia RAGUSA INGLESE Prof.ssa Annamaria LUCCHI FISICA AMBIENTALE Prof.ssa Marta DI CIANCIA BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E Prof. ssa Sonia COSENTINO Rita ROSSINI TECNOLOGIE DI CONTROLLO AMBIENTALE ANALISI CHIMICA STRUMENTALE Prof.ssa Caterina GRASSI ITP ANALISI CHIMICA STRUMENTALE Prof. Angelo MANGANELLI CHIMICA ORG. E FERMENTAZIONI Prof. Alfredo DI MURO ITP CHIMICA ORG. E FERMENTAZIONI Prof. Angelo MANGANELLI ITP BIOLOGIA MICROB. Prof. A. Rinaldo ARENA Il Preside Prof. Carlo Firmani L’ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE BLAISE PASCAL DI ROMA 4 descrizione sintetica della scuola 4 PROFILO DI INDIRIZZO: PERITO IN CHIMICA 5 Obiettivi generali per materia 5 PROFILO DELLA CLASSE 7 Stabilità del corpo docente 7 Carriera 8 Frequenza 8 Partecipazione delle famiglie 8 organizzazione delle attivita’ 9 Attività curricolari 9 Attività extracurricolari svolte all’interno della scuola 9 Attività nel territorio 9 metodi e strumenti 11 Attività formative per disciplina 11 Strumenti di valutazione adottati 12 Percorso CLIL 12 criteri e strumenti di misurazione e valutazione 13 Punteggi 13 Tipologia della terza prova 17 Valutazione 17 Tempo 17 obiettivi raggiunti 18 Capacità 18 competenze 19 Conoscenze 20 programmi svolti e relazioni 21 Religione 21 Scienze motorie e sportive 22 Italiano 27 2 Storia 30 Matematica 32 Inglese 33 Biologia, Microbiologia e tecn. controllo ambientale 35 Fisica ambientale 38 Chimica organica 40 Analisi chimica strumentale 41 griglie 43 Griglia di valutazione prima prova scritta: Italiano Griglia di valutazione per la disciplina della II prova scritta: biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale . Terza prova – griglia di valutazione per materia 43 Terza prova – griglia di valutazione III prova 46 Terza prova – griglia di valutazione inglese 47 Griglia di valutazione del colloquio 48 simulazione terza prova I 49 simulazione terza prova II 44 45 54 3 L'Istituto Tecnico Industriale Statale Blaise Pascal di Roma Descrizione sintetica della scuola L'Istituto Pascal ha sede in un grande complesso scolastico costruito dalla Provincia tra Labaro e Prima Porta,nella zona nord di Roma a ridosso del GRA, in corrispondenza della via Flaminia, della Tiberina e, meno direttamente, della Cassia. Nel febbraio 1983 si insediò nel complesso una prima classe , ancora come succursale dell' ITIS Max Planck e nel giugno 1984 il Ministro firmò il decreto che istituiva il triennio di specializzazione informatica, cui a breve seguì quella in telecomunicazioni. L'autonomia arriverà nel luglio 1986, a seguito di una consistente crescita degli iscritti. Era Preside il Prof. Luigi Lettieri che, con impegno costante e innegabili capacità umane e professionali, contribuì in modo determinante allo sviluppo dell'Istituto. Nell'anno scolastico 1993/1994 l'offerta formativa si ampliava con l'istituzione di una sezione di Liceo Scientifico Tecnologico (Progetto Brocca). Nell'anno scolastico 2010/2011, l'Ufficio Scolastico Regionale ha deciso l'accorpamento al Pascal dell'ITIS Bernini. La sede in Via dei Robilant 2 (succursale), “Gian Lorenzo Bernini”, si trova nel quartiere Ponte Milvio, nei pressi dello storico ponte da cui prende nome il quartiere, nelle adiacenze dello Stadio Olimpico e degli impianti sportivi della “Farnesina”. Questa sede inizia la sua attività nel 1948 come Istituto Tecnico per Periti in Edilizia, nel 1960 si arricchisce della specializzazione in Chimica e successivamente di quella in Elettronica e telecomunicazioni e vanta una lunga e consolidata tradizione nella formazione di Periti altamente qualificati, grazie all’esperienza maturata nei numerosi laboratori e al costante contatto col mondo del lavoro. 4 Profilo di indirizzo: CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE Il percorso di studi prevede una formazione, a partire da basi di chimica, fisica, biologia e matematica, che ponga il diplomato in grado di utilizzare le tecnologie del settore per realizzare prodotti negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico. Nell'articolazione " BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI " vengono acquisite le competenze relative alle metodiche per la caratterizzazione dei sistemi biochimici e microbiologici, allo studio dell'ambiente e delle biotecnologie. Il diplomato sarà in grado di: - Svolgere attività di tecnico di laboratorio di analisi adibito a compiti di controllo nei settori: merceologico, biochimico, chimico -clinico, bromatologico, ecologico e dell’igiene ambientale specialmente riferite all'impatto ambientale degli impianti . - Operare nei laboratori scientifici e di ricerca presso aziende o enti territoriali. Obiettivi generali per materia Materia Obiettivi Religione Importanza di una corretta ‘informazione’ e ‘formazione’ nel saper leggere e analizzare in maniera critica i fatti del mondo contemporaneo attraverso una adeguata conoscenza della storia e delle tradizioni culturali cristiane, particolarmente in Italia e nell’Europa. Lingua Italiana Obiettivo è raggiungere la consapevolezza della specificità e complessità del fenomeno letterario come espressione di civiltà e come forma di conoscenza del reale anche attraverso il simbolico e l'immaginario. Condurre gli alunni all'autonomia di lettura ed alla produzione di testi linguisticamente corretti. Storia Obiettivo della disciplina è conseguire una conoscenza dei principali fenomeni storici ed avere una ricaduta pragmatico - 5 sociale della competenza in campo storico in analogia col tempo presente. Lingua Straniera La lingua straniera è stata utilizzata come strumento funzionale all'apprendimento di contenuti specifici del corso di studi Matematica Acquisizione . del linguaggio formale della matematica e conoscenza degli strumenti matematici utili per risolvere problemi nel campo delle scienze applicate. Fisica Ambientale Lo studio della materia è finalizzato all’acquisizione delle competenze del tecnico ambientale relativamente allo studio dell’inquinamento acustico ed elettromagnetico, dell’energia nucleare , del radon e delle celle a idrogeno. Scienze motorie e sportive Il corso è finalizzato soprattutto al potenziamento fisiologico, alla rielaborazione degli schemi motori di base e al potenziamento muscolare Chimica Organica e Biochimica . Il corso è finalizzato alla comprensione del ruolo della chimica organica nei processi biologici ; prevedere il comportamento delle sostanze organiche e bio -organiche in determinate condizioni di reazione, utilizzando modelli generali di reattività (meccanismi di reazione) Biologia , Microbiologia e tecnologie di controllo amb. Acquisizione delle conoscenze base della Microbiologia e delle Biotecnologie. Approfondimento delle competenze centrate sullo studio dell’ambiente, della genetica e delle biotecnologie, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale. Chimica Analitica e Strumentale Obiettivi principali di questa disciplina sono quelli di apprendere le principali tecniche di analisi quali -quantitative, strumentali e non, sotto i diversi aspetti applicativi ; acquisire le abilità operative necessarie per un strumentazione e saper uso corretto e consapevole della valutare ed elaborare correttamente i dati raccolti. 6 Profilo della classe Stabilità del corpo docente classe materia III RELIGIONE IV V X X ITALIANO/STORIA X X X MATEMATICA X X X SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE X X X INGLESE X FISICA AMBIENTALE X BIOLOGIA, MICROB., TECNOL. AMB. X X X ANALISI CHIMICA STRUMENTALE X X X ITP ANALISI CHIMICA STRUMENTALE X X X CHIMICA ORG. E BIOCHIMICA X X ITP CHIMICA ORG. E BIOCHIMICA X X ITP BIOLOGIA, MICROB. X X Continuità : X 7 Carriera Omissis Frequenza La frequenza della classe nel corso del triennio è stata buona . Partecipazione delle famiglie La partecipazione delle famiglie alla vita della scuola è stata continua . 8 Organizzazione delle attività Attività curriculari Per quanto riguarda il metodo di lavoro utilizzato in classe, l’approccio di tipo tradizionale della lezione frontale è sembrato a tutti essere quello più utile per ricostruire conoscenze omogenee per poter affrontare altri segmenti del percorso formativo finalizzati all’acquisizione di competenze e capacità. Per alcune materie come fisica, nel corso del triennio si è fatto spesso ricorso ad ausili informatici (CD) per sopperire la mancanza di testi adeguati a questo nuovo indirizzo di studi. Per l’insegnamento di Biol, Microb. non essendo attivo il lab. di microbiologia le attività in questo ambito sono state limitate. In tutte le discipline comunque si sono dovuti affrontare problemi legati alla mancanza di programmazioni specifiche e testi di riferimento predisposti ad hoc per questa articolazione . Attività extracurriculari svolte all'interno della scuola La classe ha partecipato a : - seminari del consorzio ELIS (maestri di mestieri) - seminario sulla “ Scienza dei materiali ” organizzato dall’Università Tor Vergata - partecipazione alle olimpiadi di Matematica - orientamento Università LUMSA - orientamento Università e CAMPUS Attività nel territorio 2013/2014 - Visita al Parco Suburbano del Pineto per osservazioni ambientali e naturalistiche e campionature di suoli ed acqua. - Visita didattica degli impianti dell’industria farmaceutica Baxter di Rieti . - Dip. Biologia e Biotecnologie della Sapienza -Università di Roma. Laboratorio di chimica delle fermentazioni Attivita svolta: preparazione di terreni coltura liquidi e solidi,tecniche di semina e osservazioni dei microrganismi; la tecnica dell’elettroforesi. Minipreparazione di DNA plasmatico da E.Coli. - Partecipazione a Scienza -Orienta Università di Tor Vergata. Seminari “Vedere le molecole” e “Fitodepurazione ed eco -sostenibilità ambientale”. - Tecniche di Bio -restauro c/o Università la Sapienza Facoltà di Chimica. - Visita all’Archivio di Stato 2014/2015 - Visita al “Maker Faire” (Fiera che unisce scienza, divertimento e business) fantascienza, tecnologia , 9 - - - - Seminario sulla qualità dell’aria presso l’Accademia dei Lincei 17/10/2014 – “Evoluzione e controllo sulla qualità dell’aria sul territorio italiano”. 18° conferenza “Enrico Fermi” c/o Teatro Argentina 24/03/2015 – Relatore Edoardo Boncinelli su “Modificare il DNA per capire la vita” . Visita agli impianti del depuratore delle acque di scarico urbane di Ostia e Fiumicino. Università di Viterbo , Dipartimento di scienze, attività di Laboratorio su : ”determinazione degli zuccheri riducenti” , “ determinazione della crescita microbica (determinazione del peso umido e determinazione della densità ottica)”, elettroforesi del DNA . Partecipazione a Scienza -Orienta Università di Tor Vergata. Seminari: “Le microalghe per un futuro sostenibile” ; “ Un chimico nel paese delle meraviglie delle nano -strutture del carbonio ”. Partecipazione al progetto Janssen: incontro con personale e ricercatori della ditta farmaceutica per la presentazione del mondo della produzione farmaceutica industriale e per preparare attività laboratoriali. Visita agli impianti di produzione dello stabilimento Peroni a Roma. Partecipazione allo spettacolo “Fu Mattia Pascal” presso il Teatro Parioli . Partecipazione ad attività di orientamento nelle scuole medie . Partecipazione all’evento “Scienza tra i banchi del mercato” presso il mercato Flaminio II e il mercato Belsito, patrocinato dall’Osservatorio Scienza per la Società del Municipio II e il CNR . 10 Metodi e strumenti All’inizio di ogni anno scolastico nelle riunioni dei docenti per aree disciplinari e interdisciplinari, nei Consigli di Classe sono stati fissati gli obiettivi per affrontare la programmazione relativa a ciascuna disciplina. Tra i docenti della classe sono stati infatti discussi gli obiettivi, i metodi, i mezzi, i criteri di valutazione per ciascuna disciplina. Durante l’anno sono stati verificati i progressi della classe e l’andamento del dialogo scolastico. Sono state così elaborate linee di convergenza e di continuità tra materie. Durante tutto l’anno gli studenti sono stati stimolati a trovare spunti di elaborazione personale e argomenti per un valido approfondimento pluridisciplinare. Attività formative per disciplina: Tipologia attività Materia Italiano Storia Matematica Inglese Fisica Biol. microb. Chimica org. Analisi chim. Scienze motorie Religione Lezione frontale X X X X X X X X X X Lezione frontale con Audiovisivi Dibattito guidato Esercitazioni in palestra Attività di laboratorio Relazioni su ricerche individuali X X X X X X X Analisi di documenti X X X X X X X X X X X X X X Le tipologie sopra citate sono state scelte in considerazione delle strutture presenti nell’Istituto. Molte attività di recupero e sostegno si sono svolte durante le ore curriculari, sia all’inizio dell’anno scolastico, sia durante che alla fine nei mesi conclusivi, per colmare lacune, consolidare le conoscenze o approfondirle. 11 Strumenti di valutazione adottati Le valutazioni durante l’anno scolastico sono state ricavate da verifiche aventi le seguenti tipologie desumibili dalla seguente tabella: Tipologia delle prove di valutazione Materia Italiano Storia Matematica Inglese Fisica Biologia, microb. Chimica org. Analisi chimica Scienze motorie Religione Prove orali Verifiche scritte X X X X X X X X X X X X X X X X Relazioni individual i Test motori Test oggett ivi X Saggi brevi Elaborazi oni multimedi ali Prove scritto grafiche X Dibattit o X X X X X X X X X X X X Percorso CLIL Il progetto CLIL è stato condotto dal prof. Manganelli (assistente di laboratorio di Chimica) affiancato dalla docente di Inglese ( prof.ssa Lucchi). L’ attenzione è stata rivolta a due argomenti settoriali: “ groundwater contamination” prima e “proteins” successivamente; l’attività video “Erin Brockovich” rapportata alla prima tematica ha rappresentato un input significativo verso la conoscenza di problematiche sociali con un impatto non trascurabile trattandosi di un film riferito a situazioni realmente accadute. La classe è stata poi suddivisa in gruppi per trattare alcuni aspetti correlati al tema di fondo. Ad esempio, il primo modulo ha posto l’accento sul cromo esavalente quale elemento chimico “protagonista” del film proposto e sulla normativa europea circa l’inquinamento delle falde acquifere con riferimento ad una discarica abusiva ad altissimo rischio ambientale nel nostro territorio. Il secondo modulo si è soffermato nello specifico sugli anabolizzanti quali catalizzatori della sintesi proteica e al loro uso rischioso oltre che giuridicamente vietato nella pratica sportiva agonistica. Gli studenti hanno prodotto infine un lavoro cartaceo e i tempi di realizzazione del progetto sono stati regolarmente annotati nel registro di classe. 12 13 6. Criteri e strumenti di misurazione e valutazione 6.1 Punteggi Scala dei punteggi Come previsto dalla normativa, la scala dei punteggi utilizzati per la valutazione delle prove, scritte, pratiche o orali è andata da 1 (compito scritto o pratico in bianco) a 10 (prove complete, ulteriormente approfondite e particolarmente originali). La valutazione delle prove è avvenuta in conformità alle griglie elaborate dai Dipartimenti e dagli ambiti disciplinari. Vista La circolare 89 dell’ottobre 2012 del MIUR, che invita le scuole ad utilizzare il voto unico per le classi dei nuovi ordinamenti, fermo restando che il voto deve essere il risultato di una sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico -didattiche adottate dai docenti, il Collegio ha deliberato di adottare per tutte le classi il voto unico, in base ad un congruo numero di prove, diversificate nella tipologia sotto definite: - prova scritta o scritto/grafica - prove orali - prova grafica/pratica Criteri per la valutazione finale L’ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato viene effettuata in base ai criteri deliberati dal Collegio dei Docenti e recepiti dai Consigli di Classe . La valutazione non è mai solo il risultato della media matematica dei voti attribuiti nel corso dell’anno, ma dovrà esprimere il livello raggiunto, in considerazione dei seguenti criteri generali che contribuiscono alla formulazione della proposta di voto: - situazione di partenza dell’alunno; - situazione personale dell’alunno; - evoluzione della sua personalità sotto il profilo sia cognitivo che relazionale; - regolarità nella frequenza; - metodo di studio; - interesse, partecipazione sia alle attività curriculari che extracurriculari; capacità autonome di recupero; - impegno profuso nel recupero, indipendentemente dal - risultato raggiunto; competenze raggiunte nelle singole discipline: organicità, coerenza, pertinenza, esaustività, padronanza lessicale. Per gli alunni diversamente abili, con disturbi Specifici di Apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali la valutazione è effettuata tenendo conto della normativa vigente e dei Piani Educativi Individualizzati e Piani Di Studio Personalizzati Valutazione del comportamento La valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico 14 espresso in decimi (da 10 a 5, e, in casi particolarmente gravi, minore di 5) e tiene conto degli indicatori riportati nella sottostante griglia e di ogni altro elemento utile per la valutazione di ogni singolo alunno. La valutazione del comportamento di ogni studente riguarda tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica (attività curricolari, extracurricolari, ecc.) e si estende anche alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi attivati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede (es. viaggi d’istruzione, visite guidate, stage) La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, all’unanimità o a maggioranza, concorre alla valutazione complessiva dello studente, all’attribuzione del credito scolastico e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’Esame di Stato, conclusivo del ciclo di studi. Griglia di valutazione del comportamento Per l’attribuzione del voto, devono essere presenti, fatte salve le successive precisazioni, almeno tre dei cinque descrittori indicati. In presenza di UN SOLO provvedimento di sospensione, anche se commutato, il voto è sempre 6. In caso di superamento del numero massimo di ritardi consentiti dal regolamento e non giustificati da motivi eccezionali documentati (salute, scioperi trasporto pubblico, eventi atmosferici eccezionali) il voto è sempre 6. 10 Frequenza Assidua, ritardi assenti o presenti solo per causa di “forza maggiore” Comportamento civile Sempre corretto, collaborativo e solidale. Pienamente affidabile in ogni situazione. Scrupoloso rispetto del regolamento d’Istituto Partecipazione e attenzione Costante, interessata e propositiva Rispetto delle scadenze nella consegna e nello svolgimento Rigoroso del lavoro 9 Cura dei materiali e degli arredi scolastici Ottima Frequenza Assidua, assenze sporadiche, rari ritardi o uscite anticipate Comportamento civile Corretto e abbastanza affidabile ; conosce e rispetta le norme disciplinari di Istituto Partecipazione e attenzione Attiva e interessata Rispetto delle scadenze nella consegna e nello svolgimento del lavoro Puntuale adempimento dei lavori scolastici 15 8 Cura dei materiali e degli arredi scolastici Soddisfacente Frequenza Regolare alcune assenze ritardi o uscite anticipate Comportamento civile Quasi sempre corretto. Non provoca disturbo nell’attività Rispetta le norme fondamentali della vita scolastica Partecipazione e attenzione Discreta e costante Rispetto delle scadenze nella consegna e nello svolgimento del lavoro Svolgimento regolare dei compiti assegnati Cura dei materiali e degli arredi Soddisfacente scolastici 7 Frequenza Irregolare. Ricorrenti assenze, ritardi e / o uscite anticipate Comportamento civile Provoca saltuario disturbo all’attività didattica. Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico con massimo 2 note disciplinari Partecipazione e attenzione Discontinua Rispetto delle scadenze nella consegna e nello svolgimento Svolgimento irregolare e saltuario dei compiti assegnati del lavoro 6 Cura dei materiali e degli arredi scolastici Accettabile Frequenza Discontinua. Numerosi ritardi e/o uscite anticipate Comportamento civile Frequente disturbo all’attività didattica, episodi di scarso rispetto per i compagni, i docenti, il personale scolastico sanzionati anche con provvedimenti disciplinari, con più di due note e almeno un provvedimento di sospensione Partecipazione e attenzione Discontinua e talvolta di disturbo all’attività Rispetto delle scadenze nella Mancato svolgimento dei compiti assegnati consegna e nello svolgimento del lavoro Cura dei materiali e degli arredi scolastici 5 Inadeguata Non ammissione alla classe successiva, non ammissione all’Esame di Stato Comportamenti 16 di particolare gravità per i quali il Regolamento d’Istituto o lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti ex - Dpr. 249/1998, come modificato dal Dpr. 235/2007 e chiarito dalla Nota Prot. N. 3692/PO del 31/07/2008, preveda irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per i periodi superiori a 15 gg; sospensioni dalle lezioni oltre i 15 gg. derivanti anche da uno solo dei seguenti elementi: Azioni/fatti che violino la dignità e il rispetto della persona umana (violenza privata, minacce, uso o spaccio di sostanze stupefacenti, ingiurie, reati di natura sessuale) o creino una oggettiva situazione di pericolo per le persone (allagamenti, incendi etc…) Nello scrutinio finale si presuppone che il Consiglio di Classe abbia accertato che lo studente: a) Nel corso dell’anno sia stato destinatario di almeno una delle sanzioni disciplinari che abbiano comportato una sospensione per un periodo superiore a 15 gg; b) Successivamente alla irrogazione di sanzioni di natura educativa previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e maturazione in ordine alle finalità educative previste dall’art.1 del Decreto Ministeriale n.5 del 16 gennaio 2009. 17 Tipologia della terza prova Sono state proposte alla classe due prove tipologia a risposta singola, con 4 discipline e 3 domande ciascuna, da esprimere in non più di otto righe, in un tempo di 1 20 minuti. Per Inglese le domande sono state relative alla comprensione di un testo settoriale e le risposte non sono state vincolate al numero di righe. Per matematica le domande sono state relative alla risoluzione motivata di tre quesiti. Le risposte non sono state vincolate al numero di righe. Nelle due prove sono state coinvolte tutte le discipline del piano di studi ad esclusione di Italiano e Biologia oggetto della prima e seconda prova scritta, Valutazione La prova è stata valutata in quarantacinquesimi in ogni disciplina. Tempo Tempo assegnato due ore . Caratteristiche Scelta Tipologia prova: B: quesiti a risposta singola Materie: 4 (significative per l'indirizzo) Valutazione: 15 punti Tempo: 2h 18 Obiettivi raggiunti Capacità CAPACITA’ LIVELLO RAGGIUNTO Mediocre Applica regole e procedimenti Possiede capacità Sufficient e Discreto . Buono Ottimo X linguistico - X logico - X elabora re X espressive . Possiede capacità interpretative . Sa valuta re ed correttamente i dati raccolti . Possiede capacità di rielaborazione . Sa organizzare il proprio lavoro con consapevolezza sapendosi e orientare X X autonomia, dinanzi a nuovi problemi . Sa documentare adeguatamente il X proprio lavoro . Sa relazionarsi e comportarsi in X modo corretto e collaborativo. Sa stabilire relazioni X sintetizzare, X interdisciplinari . Saper analizzare, elaborare ed esporre le informazioni raccolte . 19 Competenze COMPETENZE LIVELLO RAGGIUNTO Mediocre Sufficient e Sa documentare il lavoro svolto con un linguaggio specifico Sa usare una Discreto Buono Ottimo X . strumentazione X tecnica standard. Sa consultare documenti scientifici, X tecnici e manuali d'uso . Comprende semplici testi tecnici e X non, in lingua inglese Sa affrontare semplici situazioni problematiche avvalendosi X di procedimenti matematici . Sa applicare correttamente X procedure di analisi . Sa interpretare correttamente un X testo scientifico, tecnico o di altro genere . Sa inquadrare i diversi fenomeni X storici e letterari . 20 Conoscenze CONOSCENZE LIVELLO RAGGIUNTO Mediocre Conoscenza dei linguaggi specifici Sufficient e Discreto Buono Ottimo X delle singole discipline . Conoscenza dei principali aspetti dell’analisi matematica e X delle equazioni differenziali. Conoscenza dei principali aspetti X della cultura storico -letteraria fino a tutto il novecento . Conoscenza di alcune tematiche X storiche, giuridiche, sociologiche, culturali e di attualità . Conoscenza delle basi teoriche X delle tecniche analitiche studiate ed esecuzione dei calcoli stechiometrici ad esse relativi Conoscenza delle Microbiologia bas i e di X delle Biotecnologie. Studio dell’ambiente, della genetica e delle biotecnologie, nel rispetto delle normative sulla protezione ambientale . Conoscenza delle basi teoriche X relative all'inquinamento acustico ed elettromagnetico e delle fonti di 21 energia alternative 22 Programmi svolti Religione Docente: prof. Mauro Scaringi La classe ha risposto tutto sommato positivamente al dialogo educativo, mostrando interesse e partecipazione, adottando un atteggiamento ed uno stile di comportamento adeguato sia al loro grado di maturità sia all’importanza della scelta della materia sia al rispetto dei ruoli educativi. 1 – Panoramica generale di alcuni possibili argomenti per l’esame di maturità, come il fondamentalismo islamico, il 25° dalla caduta del Muro di Berlino, l’omofobia e l’ideologia gender: articoli correlati ai predetti temi e indicazioni sitografiche; 2 – Riflessioni e considerazioni a proposito del problema islam, dei concetti di tolleranza e convivenza e l’integrazione dell’immigrazione clandestina in un sistema culturale diverso 23 Scienze motorie e sportive Docente prof.ssa: Patrizia Ragusa La classe ha partecipato attivamente alle lezioni dimostrando interesse e impegno costanti. Il programma si è svolto regolarmente seguendo le indicazioni ministeriali; gli obiettivi didattico – educativi indicati nella programmazione di inizio anno sono stati complessivamente raggiunti. Tra gli obiettivi si è curato soprattutto il potenziamento fisiologico, la rielaborazione degli schemi motori di base, il potenziamento muscolare. Attraverso la conoscenza e la pratica degli sport di squadra, come pallavolo – basket -calcio e calcio -tennis si è cercato di sollecitare ed accrescere lo spirito di collaborazione nonché il rispetto delle regole. Inoltre sono stati trattati argomenti relativi alla prevenzione degli infortuni al sistema muscolare, l’alimentazione e i danni del fumo dell’alcol e del doping. Le verifiche e le valutazioni delle capacità e competenze degli alunni, riguardo gli obiettivi ed i contenuti proposti nella programmazione, sono stati costanti soprattutto per ciò che riguarda la tecnica e la didattica delle discipline sportive. I risultati sono stati più che soddisfacenti per gran parte della classe. Buono il grado di collaborazione e socializzazione raggiunto dagli alunni. La metodologia proposta è stata soprattutto di tipo globale, si sono utilizzati comunque insegnamenti individuali ed analitici specialmente per quegli alunni che hanno mostrato più difficoltà. La valutazione finale ha tenuto conto delle capacità innate, dei progressi, dei risultati ottenuti, nonché dell’impegno dell’interesse e della partecipazione mostrati. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Blocco obiettivi contenuti metodologia tematico Tipologia Valutazione prove ( obiettivi minimi) Potenziament Migliorament Esercitazioni Lezioni Osservazione Conoscere e o fisiologico e o di corsa frontali diretta di saper muscolare Delle grandi prolungata a Lavori di prove pratiche applicare le funzioni ritmi gruppo Test motori e metodiche organiche. progressivam Variazioni teorici inerenti al 24 ente delle proposte mantenimento crescenti,cors Competizioni della salute, a di Tornei attraverso il resistenza,cor Manifestazion movimento sa veloce, es . i sportive a a corpo libero, carattere es. di competitivo e mobilizzazione dimostrativo generale.es. per gli arti superiori,inferi ori, fascia addominale e dorsale Rielaborazion Migliorament Es. per la Osservazione Eseguire e schemi o delle coordinazione dell’alunno, in movimenti motori capacità dinamica relazione alla complessi coordinative generale,per la situazione di adeguati globale e coordinazione partenza diverse coordinazione oculo - situazioni spazio manuale,es. di spazio - temporale destrezza temporali. anche con Svolgere l’uso di compiti motori piccoli che attrezzi. richiedano alle mantenimento e/o il recupero dell’equilibrio Conoscenza e Acquisizione Atletica, Conoscenza e pratica e pallavolo, pratica di 25 il delle attività perfezioname n basket almeno due sportive to della badminton, discipline tra tecnica di tennis tavolo, quelle base delle calcio/calcetto elencate.Saper varie attività Hockey: individuare i sportive. fondamentali fondamenti Conoscenza e e regolamenti dell’allenamen pratica di to che attività regolano lo motorie in sport forma praticato. integrata Consolidamen Partecipazione competizioni ……… ……….. Essere in to del costruttiva grado di Carattere, nello sport e organizzare sviluppo nel lavoro di progetti della socialità gruppo. autonomi e Superamento finalizzati,utiliz delle difficoltà zabili anche dopo il corso di studi.Dimosta re capacità relazionali guidate dalle scelte autonome e personali Formazione Analisi dei Proposte di Test pratici e Conoscenza 26 Ed. Stradale dei futuri comportament esperienze teorici del codice utenti della i teoriche/pratic della strada e strada Informazione he: con lezioni delle condotte su consumo teoriche e di guida /abuso di prove pratiche sicura sostanze di guida sicura organizzate con la collaborazione dell’ASGS Sez teorica Comprendere Efficienza Le lezioni Test di Acquisizione e applicare le fisica e teoriche sono verifica dei concetti attività allenamento parte strutturati, fondamentali motorie sportivo. integrante del questionari a Le Qualità lavoro in scelta multipla motorie . palestra. Movimenti fondamentali e loro applicazione negli sport. Giochi sportivi. Caratteristiche del gioco, tecnica e regolamenti. Corpo umano macchina del movimento. 27 strutture base del corpo umano. apparato locomotore. Radici storiche dell’esercizio fisico e dello sport.. L’attività fisica dal mondo antico al settecento. Ed. fisica e lo sport: dall’ottocento a oggi. Ed. alla salute Informazione Ed alimentare: Lezioni di Acquisizione e prevenzione alimentazione informazione,i dei concetti sulle e sport. n fondamentali In sinergia dipendenze e Disturbi collaborazione con le attività Comportamen alimentari. con i medici proposte dalla ti a rischio. Prevenzione – della ASL referente alla Sensibilizzazio Fumo alcol e RME salute ne alla droghe: rischi Ospedale S.F. prof.ssa Donazione e pericoli. Neri. Monfalchetto sangue Doping e Cooperative e sostanze Centri dopanti. accreditati Hiv e malattie 28 infettive. Nozioni di primo soccorso testo consigliato : “In perfetto Equilibrio” Del Nista -Parker -Tasselli casa ed. G. D’Anna 29 Italiano Docente: Prof. ssa Rita Rossini Il gruppo classe è composto di dodici alunni alcuni dei quali sono nella stessa classe fin dal primo anno del corso di studi e sono miei alunni fin dal biennio. Ad essi, nel terzo anno se ne sono uniti altri e fin dall’inizio tutti hanno instaurato un buon rapporto con i compagni. Il loro comportamento per ciò che riguarda i rapporti umani è davvero buono ed è divenuto nel tempo più consapevole e maturo. A fine anno si può senza dubbio parlare di una classe piuttosto serena nella quale c’è affiatamento e solidarietà. Per arrivare a questo risultato, il lavoro compiuto nelle poche ore settimanali di insegnamento è stato davvero oneroso particolarmente in ordine agli obiettivi non cognitivi per raggiungere i quali sono state messe in atto strategie extracurricolari poiché la classe aveva bisogno di un dialogo con l’insegnante che ha visto anche delle uscite per assistere a rappresentazioni teatrali o partecipare ad attività didattiche esterne. Alcuni alunni hanno inoltre partecipato attivamente alle attività di Orientamento promosse dalla Scuola impegnandosi in modo concreto. In tali occasioni gli studenti hanno manifestato interesse , partecipazione e rispetto per gli altri e per i luoghi che li hanno ospitati. L’elevatissimo numero di uscite didattiche organizzate da alcuni docenti, un gran numero di giornate di sciopero dei mezzi di trasporto e altre circostanze che hanno impedito lo svolgimento regolare delle lezioni, hanno comportato in alcuni periodi un deciso rallentamento della didattica che – pertanto – non ha potuto completamente rispettare quanto era nei piani preventivi. Per le condizioni di partenza della classe, gli obiettivi raggiunti sono da considerare discreti per un certo numero di studenti, nell’ambito dei saperi essenziali per altri, infine decisamente buoni per alcuni : la classe intera tuttavia si è mostrata sempre volenterosa e interessata alle discipline. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Libro di testo: Sambugar Salà Letteratura più Vol. 3 La Nuova Italia Antologia della Divina Commedia, Paradiso Il Positivismo e la sua diffusione La nascita dell’evoluzionismo Dal Realismo al Naturalismo Il Verismo Giovanni Verga: la vita, le opere, il pensiero, la poetica Da Vita dei campi: “Rosso Malpelo” Da Vita dei campi: Lettera a Salvatore Farina I Malavoglia: genesi, trama, struttura e tecniche narrative Da I Malavoglia: Prefazione Mastro Don Gesualdo: genesi, trama, caratteristiche e tecniche narrative 30 La Scapigliatura Il Simbolismo e i “poeti maledetti” L’Estetismo Il Decadentismo Filosofia e scienza nell’età del Decadentismo Giovanni Pascoli: la vita, le opere, il pensiero, la poetica Da Myricae: “Novembre”( a memoria) “Il lampo” “Il tuono” “X Agosto”( a memoria ) “L’assiuolo” Da Canti di Castelvecchio: “Il gelsomino notturno” Saggio “Il fanciullino”: linee della poetica pascoliana Gabriele D’Annunzio: la vita, le opere, il pensiero, la poetica Il piacere: trama, genere e tecniche narrative Da Il piacere: Il verso è tutto ( libro II, cap.I ) Laudi: struttura e contenuto del libro III, Alcyone Da Alcyone: “La pioggia nel pineto” Il Crepuscolarismo La narrativa della crisi: le nuove frontiere del romanzo del Novecento Le Avanguardie storiche: il Futurismo Filippo Tommaso Marinetti: Manifesto del Futurismo Italo Svevo: la vita, le opere, il pensiero, la poetica La coscienza di Zeno: struttura, contenuti e tecniche narrative Da La coscienza di Zeno: Cap. 3 Il fumo: L’ultima sigaretta Cap. 4 La morte di mio padre: Un rapporto conflittuale Luigi Pirandello: la vita, le opere, il pensiero, la poetica Saggio L’umorismo: il comico e l’umorismo Da L’umorismo: Il sentimento del contrario Il fu Mattia Pascal: struttura, contenuti, poetica, tematiche e tecniche narrative 31 Da Novelle per un anno: Il treno ha fischiato Sei personaggi in cerca d’autore: novità drammaturgica e innovazioni scenografiche Da Sei personaggi in cerca d’autore: Atto I, La condizione di “personaggi” Giuseppe Ungaretti: la vita, le opere, il pensiero, la poetica L’Allegria: il titolo, la struttura, la poetica, i temi, le innovazioni poetiche Da L’allegria: “Veglia” “Soldati” “Fratelli” “Mattina” Eugenio Montale: la vita, le opere, il pensiero, la poetica Ossi di seppia: titolo, struttura, poetica, temi e stile Da Ossi di seppia: “Non chiederci la parola” “Meriggiare pallido e assorto” Da Satura: “Caro piccolo insetto” “Ho sceso dandoti il braccio” Dante, La Divina Commedia: struttura e organizzazione del Paradiso e lettura di passi scelti Canto I, argomento e vv.1 -36 Canto III, argomento e vv.34 -130 ( a memoria vv.34 -57) Canto XI, argomento e vv.43 -117 ( a memoria vv.43 -54) Canto XII, argomento e vv.46 -87 Canto XXXIII, argomento e vv.1 -39 ( a memoria vv.1 -21) Laboratorio di lettura: il romanzo nel Novecento Lettura di: L.Pirandello, Il fu Mattia Pascal O.W ilde, Il ritratto di Dorian Gray F.Kafka, La metamorfosi P.Levi, Se questo è un uomo 32 Storia Docente: prof. ssa Rita Rossini Modulo 1 Il logoramento degli antichi Imperi Unità 1 Unità 2 Unità 3 Unità 4 L’Impero austro -ungarico: due Stati, molte nazionalità L’agonia dell’Impero ottomano Riformatori e nazionalisti turchi L’Impero russo: un gigante dai piedi d’argilla Modulo 2 La Grande Guerra Unità 5 Unità 6 Unità 7 Unità 8 Una nuova guerra in Europa L’Italia in guerra Il crollo degli Imperi centrali La rivoluzione bolscevica Modulo 3 Dopoguerra senza pace Unità 9 Il dopoguerra in Europa: problemi sociali e politici Unità 10 Dall’Impero ottomano nasce la Repubblica turca, laica e democratica Unità 11 Medio Oriente e Palestina: le origini del contrasto tra Arabi ed Ebrei Unità 12 Benessere e crisi negli Stati Uniti Modulo 4 L’età dei totalitarismi: il fascismo in Italia Unità 13 Il dopoguerra in Italia 33 Unità 14 Il fascismo prende potere Unità 15 Il fascismo diventa regime: dittatoriale e totalitario Unità 16 L’impero fascista Modulo 5 L’età dei totalitarismi: stalinismo e nazismo Unità 17 L’Urss sotto la dittatura di Stalin Unità 18 Da W eimar a Hitler Unità 19 Il Terzo Reich e il nazismo Unità 20 A grandi passi verso la guerra Modulo 6 La Seconda Guerra Mondiale Unità 20 Una nuova guerra -lampo Unità 21 Gli aggressori verso la disfatta Unità 22 La guerra in Italia Unità 22 Italia invasa: guerra civile, Resistenza, Liberazione Unità 23 Resa della Germania e del Giappone Modulo 7 Dalla catastrofe all’età dell’oro Unità 24 Usa e Urss: le due superpotenze Unità 25 Nel mondo inizia la guerra fredda Unità 26 Un periodo di crescita economica: l’età del benessere Unità 27 La ricca America è scossa da problemi sociali Unità 28 Il mondo sovietico tra speranze e oppressioni Modulo 8 Il Nord e il Sud del mondo Unità 29 Crollano gli imperi coloniali: la decolonizzazione Unità 30 Terzo e Quarto Mondo: Paesi poveri e Paesi in rapido sviluppo Unità 31 La difficile indipendenza dell’Africa Unità 32 L’America Latina fra dittature e democrazia Modulo 9 Nuove potenze e antiche civiltà: l’India e la Cina Cenni da svolgersi nel mese di maggio 2015 Modulo 10 Il Medio Oriente islamico e le guerre d’Israele Cenni da svolgersi nel mese di maggio 2015 34 Modulo 11 La Repubblica Italiana Unità 33 La ricostruzione dello Stato: l’Italia diventa una Repubblica Unità 34 Il miracolo economico trasforma l’Italia Unità 35 La stagione dei movimenti: anche la società italiana è messa alla prova Unità 36 Gli anni più recenti: instabilità politica e malessere sociale Matematica Docente: prof. ssa Laura Atanasi 1. RICHIAMI DI ANALISI E CALCOLO DIFFERENZIALE. Funzioni reali di variabile reale. Definizione e significato geometrico di derivata. Retta tangente al grafico di una funzione in un punto. Funzione derivata. Ripasso delle regole di calcolo delle derivate. Derivate di ordine superiore ad uno. 2. INTEGRALE INDEFINITO. Le primitive di una funzione. Differenziale di una funzione. Integrale indefinito. Integrali di funzioni elementari. Proprietà di linearità dell’ integrale indefinito. 3. REGOLE DI INTEGRAZIONE. Integrali indefiniti “quasi immediati” (funzioni composte). Integrazione per sostituzione. Integrazione per parti. 4. INTEGRALE DEFINITO. Somme integrali inferiori, somme integrali superiori, somme integrali generali. Definizione d integrale definito. Legame tra integrale indefinito e integrale definito. Teorema fondamentale del calcolo integrale (senza dimostrazione). Valor medio di una funzione continua in un intervallo limitato. Calcolo di aree di superfici piane. Calcolo di volumi di solidi di rotazione i Obiettivi. 35 Acquisire il concetto di primitiva e di integrale indefinito e le principali regole di integrazione. Comprendere il significato di integrale definito. Comprendere il legame tra primitive e integrale definito. Saper calcolare aree di superfici piane e volumi di solidi di rotazione. 5. IL CALCOLO COMBINATORIO E LA PROBABILITA’ . Raggruppamenti, disposizioni semplici, disposizioni con ripetizione, permutazioni semplici, permutazioni con ripetizione, la funzione n! , combinazioni semplici, coefficienti binomiali. Eventi, la concezione classica della probabilità, la concezione statistica della probabilità, la legge empirica del caso, la concezione soggettiva della probabilità. L’impostazione assiomatica della probabilità: spazio dei campioni e spazio degli eventi. definizione della probabilità e proprietà. La probabilità della somma logica di eventi. Eventi incompatibili.Teorema della probabilità totale. Obiettivi. Saper calcolare la probabilità di eventi elementari Da svolgere nel mese di maggio La probabilità condizionata, eventi indipendenti, la probabilità del prodotto logico di eventi, problemi con somma e prodotto logico, il problema delle prove ripetute. Teorema di Bayes. Obiettivi . Saper utilizzare la formula di Bayes nei problemi di probabilità condizionata. 36 Inglese Docente: prof.ssa Annamaria Lucchi A prescindere dalle singole competenze linguistiche, la classe ha seguito le proposte educative con costante partecipazione costruttiva e forte responsabilità nello studio. La pratica della L 2 è stata costantemente esercitata nel corso della quotidiana attività didattica e si sono stabiliti raccordi con le discipline d’indirizzo avendo cura tuttavia di presentare gli argomenti settoriali solo se prima concettualmente assimilati nei relativi ambiti disciplinari. Ai fini del colloquio in sede d’ esame, si è cercato di sviluppare nuove abilità di studio tramite mappe concettuali. Per le prove scritte, basate principalmente sull’ analisi di brani inerenti l’ indirizzo, sono stati invece considerati come punti valutativi essenziali la pertinenza del contenuto, un’ appropriata rielaborazione personale e la correttezza grammaticale. In sintesi, al di là dei riconosciuti meriti sul comportamento e l’impegno, la classe presenta livelli diversificati di competenze e tende in prevalenza a riferire i contenuti settoriali in modo mnemonico. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------ENVIRONMENTAL CHEMISTRY definition , focus on environment, ecology,renewable and non -renewable resources, “cycling time”,sustainable development, the “Butterfly Effect” POLLUTION definition, severity factors, degradable and non primary and secondary pollutants, the Kyoto Protocol THE GREENHOUSE EFFECT causes (focus on - degradable pollutants, CO2 , CFCs, methane) and consequences W ATER general considerations, hydrological cycle, water supplies, soft vs. hard water, temporary and permanent hardness W ATER POLLUTION definition, point sources and non point sources ,causes ( human sewage, pesticides, fertilizers, nitrates, phosphates , heat, petroleum), eutrophication, groundwater contamination W ATER TREATMENT (primary, secondary and advanced ), sterilization vs. disinfection, chlorination, ultraviolet light and ozone as common disinfection methods (advantages and disadvantages), COD vs. BOD parameters MICROORGANISMS historical outline, beneficial and pathogenic microorganisms focus on bacteria, fungi, viruses ,protozoa SOIL POLLUTION definition, with pros and cons of disposal methods ( landfills, composting, 37 incineration, recycling ) , focus on paper and glass recycling , hazardous wastes and “waste trade” PROTEINS molecular structure , functions, biochemical processes, enzymes HOW TO W RITE A CURRICULUM VITAE GRAMMAR reinforcing hypothetical sentences ( types 0 -1-2-3), if- clauses with modal verbs (types 1 -2), reported speech, present perfect continuous (for/ since). “ Close up on English through Chemistry and Biology “C. Virga, M. Lo Re , ed. CLITT + materiale integrativo. 38 Biologia, microbiologia e tecnologie di controllo ambientale Docente teorico: prof. ssa Sonia Cosentino Docente di lab. : prof. A. Rinaldo Arena. Libri di testo di riferimento: Fabio Fanti - Biologia, Microbiologia e Biotecnologie Tecnologie di Controllo Ambientale - Zanichelli Fabio Fanti - Biologia, Microbiologia e Biotecnologie Laboratorio di microbiologia – Zanichelli La classe 5 E che mi è stata affidata a partire dal primo anno, è composta per circa metà dal nucleo originario di studenti della prima chimica , a cui si sono aggiunti nel terzo anno diversi nuovi elementi provenienti da altr e scuole. Questo non ha comportato nessun problema nell’omogen eizzazione delle competenze e nei rapporti interpersonali tra gli alunni. Per quanto riguarda il dialogo educativo la classe ha seguito sempre con interesse e partecipazione le attività proposte, instaurando con il docente un buon rapporto sereno e corretto e sempre improntato nel rispetto reciproco e nell’osservanza delle regole scolastiche. Anche l’impegno è stato nel complesso più che soddisfacente - malgrado non tutti gli allievi abbiano lavorato con la stessa continuità e lo stesso grado di motivazione - ma tutti hanno compiuto un apprezzabile percorso di crescita rispetto ai livelli di partenza. Le conoscenze raggiunte dalla classe nel suo complesso appaiono adeguatamente strutturate, mentre le competenze e le capacità si presentano diversificate, anche in relazione agli interessi e alle inclinazioni personali. I numerosi progetti, visite culturali, uscite didattiche che hanno interessato la classe, hanno fatto si che alcuni argomenti siano stati affrontati con un diverso grado di approfondimento rispetto alla programmazione iniziale, che risulta nel complesso rispettata. Nella valutazione finale si è tenuto conto, oltre che dei dati oggettivi risultanti dalle verifiche e delle capacità individuali, anche della progressione nell’apprendimento, rispetto ai livelli di partenza, e della continuità nel lavoro scolastico, senza tuttavia mai prescindere dal raggiungimento degli obiettivi minimi prefissati. 39 I Quadrimestre 1. Metabolismo ed energia. - Strategie metaboliche per la produzione di energia: - Gli Enzimi. - Cinetica e Attività Enzimatica. - Regolamentazione della Sintesi Enzimatica . 2. Ciclo integrato dell’acqua. - Le riserve naturali di acqua e la loro captazione. - Trattamenti di potabilizzazione delle acque: - Rimozione di ferro e manganese. - Rimozione dell’ammoniaca e dei nitrati. - Correzione della durezza. - Desalinizzazione dell’acqua di mare. - Tecnologie per la depurazione delle acque reflue. - Gradi di inquinamento. - Autodepurazione delle acque. - Biodegradabilità dei reflui. - Indicatori di inquinamento organico e biodegradabilità (BOD e COD). - Impianti di depurazione delle acque reflue: - Trattamento primario. - Trattamento secondario o biologico. - Trattamento terziario finale o chimico. - Monitoraggio biologico dei fanghi attivi. - Cenni sullo smaltimento dei fanghi e produzione di biogas. 3. Tecnologie naturali per la depurazione dei reflui: - La fitodepurazione. 4. Il compost: - Produzione di compost. - I microrganismi responsabili - Tecnologie per il compostaggio (sistemi aperti e chiusi) 5. Trattamenti dei suoli inquinati e biorisanamento: - Tecniche di biorisanamento in situ ed ex -situ. 40 II Quadrimestre 1. Biodegradazione dei composti organici naturali e di sintesi: - Biodegradazione dei derivati del petrolio. - Biodegradazione del PCB. - Biodegradazione aerobica dello xilene. 2. Microorganismi geneticamente modificati e biorisanamento: - Trasferimento dei geni estranei nei procarioti - Identificazione delle cellule trasformate e verifica dell’espressione del gene esogeno trasferito. - Immissione di MGM in ambiente: capacità di sopravvivenza e stabilità genetica. - Effetti degli MGM sui microrganismi autoctoni. 3. Inquinanti in atmosfera: - Macro e micro inquinanti: COV, NOx e smog fotochimici. - Rimozione delle emissioni inquinanti. - Biofiltrazione 4. Riciclo, raccolta differenziata e smaltimento: - Tecnologie di smaltimento degli RSU: biodeterioramento dei materiali di natura organica e dei materiali inorganici. 5. Inquinanti xenobiotici e mutageni ambientali. - Mutageni fisici (radiazioni) - Mutageni chimici 6. Cenni normativi e legislativi a tutela dell’ambiente. Si ricorda che l’insegnamento della materia è affidato ad un docente di classe di concorso A060 (Scienze Naturali, Chimica, Geografia e Microbiologia), quindi non specializzato in impiantistica applicata e normative legislative. Pertanto il programma è stato svolto con maggior attenzione alla parte biologica e microbiologica. 41 Fisica ambientale Insegnante: ing. prof. Marta Di Ciancia La classe compatta e omogenea, ha seguito le lezioni con interesse e curiosità, dimostrando una rilevante maturità e correttezza. Gli studenti con maggiori attitudini allo studio della materia sono sempre stati di supporto e aiuto ai compagni che presentavano qualche difficoltà. I risultati conseguiti sono stati nel complesso ampiamente soddisfacenti. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------GLI STRUMENTI § La circonferenza goniometrica § Il seno e il coseno di un angolo § La risoluzione di un triangolo rettangolo data l’ipotenusa e un angolo § Scomposizione di una forza LE ONDE E SUONO § Le onde § Onde longitudinali e trasversal i § Le onde periodiche § La lunghezza d’onda, l’ampiezza § Il periodo e la frequenza § La velocità di propagazione § Le onde sonore § Le caratteristiche del suono § Intensità del suono IL RUMORE § Percezione umana del suono § Il livello di intensità sonora § Il decibel § Il livello di potenza acustica § Il livello di pressione sonora § Combinazione di livelli 42 § § § § Il livello equivalente L’audiogramma normale La misura del rumore Effetti del rumore sulla salute PROPAGAZIONE DEL RUMORE IN CAMPO APERTO § Sorgenti di rumore § Sorgenti puntiformi § Sorgenti lineari § Attenuazione dovuta alla distanza con sorgente puntiforme e con sorgente lineare § Fattore di direttività § L’indice di direttività § Attenuazioni aggiuntive § Attenuazione dovuta all’assorbimento dell’aria § Attenuazione dovuta alle condizioni meteorologiche, alla presenza di fogliame § Attenuazione dovuta all’effetto del suolo § Attenuazione dovuta alla presenza di barriere § La differenza di cammino § Il numero di Fresnel § Strategie per la riduzione di rumore in ambiente urbano PROPAGAZIONE DEL RUMORE IN CAMPO CHIUSO § Riflessione, assorbimento, e trasmissione del suono § Coefficiente di riflessione, di assorbimento, di trasmissione § Coefficiente di assorbimento acustico apparente § L’area equivalente di assorbimento acustico § Coefficiente di assorbimento acustico medio § L’indice di fono assorbimento § La riverberazione § Campo libero, campo riverberante, campo semiriverberante § Distanza critica § Tempo di riverberazione § La misura del tempo di riverberazione § Requisiti acustici e correzione acustica di una sala § Cenni alle strategie per la riduzione del rumore ELEMENTI DI ELETTROMAGNETISMO § La legge di Coulomb § Il campo elettrico di un carica puntiforme § Le linee di campo § Il campo gravitazionale, il campo elettrico § Il campo magnetico § Il campo magnetico terrestre § Il campo elettrico e il campo magnetico § Il campo magnetico generato da una corrente elettrica § Le onde elettromagnetiche 43 ARGOMENTI CHE SI SVOLGERANNO NEL MESE DI MAGGIO § Flusso del vettore campo magnetico attraverso una superficie § La legge di Faraday -Neumann § La legge di Lenz § Le proprietà delle onde elettromagnetiche § Lo spettro elettromagnetico RADIAZIONI NON IONIZZANTI § Principali sorgenti di campi elettromagnetici § Classificazione dei campi elettromagnetici § Effetti dei campi elettromagnetici sulla salute umana § Effetti di campi a bassa frequenza § Effetti di campi ad alta frequenza I RAGGI ULTRAVIOLETTI § Classificazione dei raggi UV § Energia dei raggi UV § Utilizzo medico e cosmetico dei raggi UV Chimica organica e biochimica Docente teorico: Prof. Alfredo Di Muro Docente di lab. : prof. Angelo Manganelli La classe è costituita da un numero limitato di alunni senza problemi di disciplina, solo alcuni un po’ esuberanti. Ciò ha permesso lo svolgimento di un lavoro proficuo,con risultati mediamente piu’ che sufficienti. Più limitato di quanto preventivato il programma a causa dell’elevato numero di ore sottratte alla didattica per attività extracurricolari o perdute per vari motivi. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------AMINOACIDI E PROTEINE. Struttura e stereochimica degli aminoacidi. Punto isoelettrico. Reazione con la Ninidrina. Legame peptidico. Determinazione della struttura primaria:metodi di Sanger, Edman,della Carbossipeptidasi,della sovrapposizione delle sequenze. Strutture superiori delle proteine: secondaria, terziaria e quaternaria. Denaturazione. Funzioni delle proteine. Sintesi di peptidi: metodo di Merrifield in fase solida. ENZIMI. Definizione e classificazione. Generalità. Siti attivi e siti allosterici. Interazione enzima substrato. Fattori che influenzano la velocità delle reazioni enzimatiche:Concentrazione 44 dell’enzima,del substrato,equazione di Michaelis e Menten, pH, temperatura. Inibizione enzimatica irreversibile e reversibile competitiva e non competitiva. LIPIDI. Definizione e classificazione. Struttura e proprietà di: acidi grassi,gliceridi(saponificazione, autossidazione, idrogenazione), cere, fosfogliceridi, sfingomieline, steroidi. glicolipidi. Cenni a terpeni e ACIDI NUCLEICI. Composizione e struttura di DNA ed RNA. RNA messaggero,transfer e ribosomiale. Replicazione degli acidi nucleici e sintesi delle proteine. METABOLISMO DEI CARBOIDRATI. L’ATP e i legami ricchi di energia. Reazioni della via glicolitica o di Embden -Mayerhorf. Reazioni del ciclo di Krebs o degli acidi tricarbossilici. Catena respiratoria e fosforilazione ossidativa.(*) METABOLISMO DEI LIPIDI: ß-ossidazione degli acidi grassi. Corpi chetonici. Biosintesi degli acidi grassi.(*) (*) = Argomenti da svolgere nel corso del mese di Maggio. Analisi chimica strumentale Docente teorico: prof.ssa Caterina Grassi Docente di lab. : prof. Angelo Manganelli Nel corso di tutto il triennio gli studenti hanno tenuto sempre un comportamento corretto ed un atteggiamento di rispetto e grande partecipazione. Si sono resi sempre disponibili ad un dialogo educativo sereno, che ha prodotto una reale crescita delle loro competenze e conoscenze. Nel corso dell’ultimo anno si è avuto però, in alcuni ragazzi, per motivi diversi, un crollo psicologico che ha portato a momenti di incertezza nella preparazione. Altri studenti risultano più autonomi nella rielaborazione personale e critica conseguendo un profitto più che sufficiente e, in qualche caso, buono. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 45 Introduzione ai metodi ottici Le radiazioni elettromagnetiche. Interazioni fra radiazioni e materia.Interpretazione del fenomeno dell'assorbimento.Lo spettro elettromagnetico. SPETTROFOTOMETRIA U.V. .Scostamenti dalla legge di Lambert - VIS Legge dell'assorbimento di Lambert - Beer. - Beer. Analisi quantitativa: - criteri per la scelta della lunghezza d'onda - metodo della retta di taratura Spettrofotometri per UV e VIS:sorgenti luminose,monocromatori (prismi e reticoli), rivelatori (fototubi e fotomoltiplicatori). Strumenti monoraggio e doppio raggio. Lab. Costruzione di una retta di taratura utilizzando il programma Excel. Determinazione spettrofotometrica del Mn in una soluzione di KMnO 4. Determinazione spettrofotometrica del Cu in una soluzione come complesso ammoniacale. Analisi volumetrica con metodo iodometrico del Cu in una soluzione. Determinazione dei nitrati in un campione. Analisi spettrofotometrica all’UV di un olio di oliva: determinazione dei K e del ?K. SPETTROFOTOMETRIA DI ASSORBIMENTO ATOMICO Assorbimento atomico dell'energia radiante. Relazione fra assorbimento e conc. Strumentazíone: sorgenti (lampada a catodo cavo) ,atomizzatore a fiamma e a fornetto di grafite. Interferenze: fisiche, chimiche, da ionizzazione. Analisi quantitativa: metodo della retta di taratura Introduzione ai metodi cromatografici Meccanismi della separazione: ripartizione, adsorbimento e scambio ionico. CROMATOGRAFIA SU STRATO SOTTILE Fasi stazionarie solide e liquide. Fase mobile. Scelta orientativa di adsorbenti ed eluenti. Rf. Indagine qualitativa :. GASCROMATOGRAFIA Principi e applicazioni. Strumentazione . Tempo di ritenzione. Piatti teorici (altezza equivalente al piatto teorici). Equazione di Van Deemter (cenni). Influenza della temperatura sulla risoluzione dei picchi. Analisi quantitativa: metodo della normalizzazione 46 interna e dello standard interno. CROMATOGRAFIA IN FASE LIQUIDA AD ELEVATE PRESTAZIONI Principi ed applicazioni. Strumentazione: pompe, colonne, rivelatori (spettrofotometro UV - VIS, conduttimetro) CROMATOGRAFIA DI SCAMBIO IONICO Meccanismi di azione. Libro di testo : analisi strumentale. Cozzi -Protti -Ruaro ed.Zanichelli 47 Griglia di valutazione per disciplina della I prova scritta La prova è intesa ad accertare la padronanza della lingua, nonché le capacità espressive, logico -linguistiche ,critiche e creative . Alunno:___________________________________________ Indicatori Correttezza e proprietà nell’uso della lingua (competenze) Rispondenza alle caratteristiche della tipologia/traccia prescelta (competenze ) Descrittori 1 E’ corretto 2 Presenta qualche improprietà morfo Punteggio in decimi 2 1,5 -sintattica 3 Presenta diffusi errori 4 Presenta diffusi errori gravi 1 Rispetta le consegne della traccia e padroneggia le caratteristiche della tipologia prescelta in modo corretto e personale 2 Rispetta le consegne della traccia e padroneggia le caratteristiche della tipologia prescelta in modo non sempre puntuale 3 Rispetta nel complesso le consegne della traccia prescelta anche se non padroneggia in modo puntuale le caratteristiche della tipologia prescelta 4 Rispetta le consegne della traccia e padroneggia le caratteristiche della tipologia prescelta con difficoltà Punteggio in quindicesimi 3 2,5 1 0,5 2 1 2 3 1,5 2,5 1 2 0,5 1 Possesso di adeguate conoscenze relative all’argomento scelto e al quadro di riferimento generale cui esso si riferisce. 1 Padroneggia gli argomenti scelti in modo autonomo e critico 2 Padroneggia gli argomenti scelti 2 1,5 3 2,5 3 Individua gli elementi essenziali degli argomenti affrontati 4 Dimostra una conoscenza parziale degli argomenti affrontati 1 0,5 2 1 Attitudini alla costruzione di un discorso organico e coerente (capacità) 1 Svolge il discorso in modo logico, coerente e approfondito 2 3 1,5 1 0,5 2,5 2 1 Attitudini allo sviluppo critico (capacità) 1 E’ capace di rielaborare in modo critico, personale e documentato 2 E’ capace di rielaborare in modo soddisfacente e sufficientemente critico 2 1 3 2 0,5 1 Svolge il discorso in modo logico e coerente 2 Svolge il discorso in modo non sempre coerente e coeso 3 Svolge il discorso in modo semplice e poco organico 3 E’ capace di rielaborare in modo semplice e poco critico PUNTEGGIO TOTALE attribuito sommando i punti conseguiti nei diversi indicatori Punteggio parziale /10 /15 48 49 Griglia di valutazione per disciplina della II prova scritta BIOLOGIA, MICROBIOLOGIA E CONTROLLO AMBIENTALE CANDIDATO………………………………………………………………………………………. A B C INDICATORI Possesso delle conoscenze disciplinari ed aderenza al tema proposto Competenza nella utilizzazione del lessico disciplinare specifico all’interno del contesto espositivo Capacità di rispondere al quesito (pertinenza e completezza delle risposte) DESCRITTORI Incoerente Molto lacunoso Frammentario e superficiale Essenziale e nozionistico Puntuale e sicuro Approfondito e rielaborato Limitata e incerta Superficiale e generica Sicura ma solo applicativa Adeguata e articolata Particolarmente efficace Assente Insicura ed approssimativa Organizzata ma elementare Adeguata e sicura PUNTI 1-3 4-6 7-9 10 11-13 14-16 1-5 6-9 10 11-13 14-15 1-6 7-9 10-11 12-15 TOTALE PUNTEGGIO ASSEGNATO i quindicesimi Voto in quindicesimi: somma dei 3 punteggi /3 = (A + B + C)/3 50 Terza prova -griglia di valutazione per materia domanda 1 a risposta singola Livelli di valutazione livello Non viene data alcuna informazione o la risposta non è attinente alla domanda 1 La risposta è attinente solo parzialmente alla traccia. L'argomento è trattato in maniera poco strutturata e con terminologia inadeguata 2, 3, 4, 5 La risposta è attinente solo parzialmente alla traccia. L'argomento è trattato in maniera strutturata e con terminologia non sempre adeguata 6, 7, 8, 9 La risposta è attinente alla la traccia ma la sintesi è inadeguata; la terminologia è usata in maniera incerta 10 La risposta è attinente alla la traccia ma la sintesi è inadeguata; la terminologia è usata in maniera adeguata 11,12, 13, 14 La risposta è attinente alla la traccia.La sintesi è adeguata; la terminologia è usata in maniera adeguata 15 Punt i assegnat i domanda 2 a risposta singola Livelli di valutazione livello Non viene data alcuna informazione o la risposta non è attinente alla domanda 1 La risposta è attinente solo parzialmente alla traccia. L'argomento è trattato in maniera poco strutturata e con terminologia inadeguata 2, 3, 4, 5 La risposta è attinente solo parzialmente alla traccia. L'argomento è trattato in maniera strutturata e con terminologia non sempre adeguata 6, 7, 8, 9 La risposta è attinente alla la traccia ma la sintesi è inadeguata; la terminologia è usata in maniera incerta 10 La risposta è attinente alla la traccia ma la sintesi è inadeguata; la terminologia è usata in maniera adeguata 11,12, 13, 14 La risposta è attinente alla la traccia. maniera adeguata 15 La sintesi è adeguata; la terminologia è usata in Punt i assegnat i domanda 3 a risposta singola Livelli di valutazione livello Non viene data alcuna informazione o la risposta non è attinente alla domanda 1 La risposta è attinente solo parzialmente alla traccia. L'argomento è trattato in maniera poco strutturata e con terminologia inadeguata 2, 3, 4, 5 La risposta è attinente solo parzialmente alla traccia. L'argomento è trattato in maniera strutturata e con terminologia non sempre adeguata 6, 7, 8, 9 La risposta è attinente alla la traccia ma la sintesi è inadeguata; la terminologia è usata in maniera incerta 10 Punt. assegnat i 51 La risposta è attinente alla la traccia ma la sintesi è inadeguata; la terminologia è usata in maniera adeguata 11,12, 13, 14 La risposta è attinente alla la traccia. maniera adeguata 15 La sintesi è adeguata; la terminologia è usata in Punteggio totale domande a risposta singola = ................................../45 52 Terza prova -griglia di valutazione della III prova Alunno ..................................................... Materie punteggio 1) MATERIA 1 ..................../45 2) MATERIA 2 ................... /45 3) MATERIA 3 .................... /45 4) MATERIA 4 .................... /45 Punteggio totale III prova .............../180 Valutazione III prova in quindicesimi* ............../15 *Valutazione in quindicesimi = punteggio in centottantesimi /12 53 Griglia terza prova -INGLESE EVALUATION TABLE STUDENT… … … … … … … … … … … … … … … … … … … … . CLASS… NO ANSW ER ( A+B+C ) 1 point Question # 1 GRAMMAR completely copied answer big mistakes small mistakes no mistakes points 1 2-3 4-5 6 A CONTENT completely wrong answer partial answer appropriate answer points 1 2-3 4 B RIELABORATION completely copied answer partly copied personal points 1 2-3 4-5 Question # 2 GRAMMAR completely copied answer big mistakes small mistakes no mistakes points 1 2-3 4-5 6 A CONTENT completely wrong answer partial answer appropriate answer points 1 2-3 4 B RIELABORATION completely copied answer partly copied personal points 1 2-3 4-5 Question # 3 GRAMMAR completely copied answer big mistakes small mistakes no mistakes points 1 2-3 4-5 6 A CONTENT completely wrong answer partial answer appropriate answer points 1 2-3 4 B RIELABORATION completely copied answer partly copied personal points 1 2-3 4-5 ………………… C C C TOTAL………..................../ 45 points 54 Griglia di valutazione del colloquio CANDIDATO…………………………………………………………………………………………….. Punteggio in trent esimi 1– 3 4 – 10 11 - 15 16 - 19 20 21 - 25 26 – 28 29 - 30 CAPACITA’ DIMOSTRATE Nessuna conoscenza degli argomenti proposti. Commette gravi errori. Non riesce ad applicare le conoscenze in situazioni non note. Non è in grado di effettuare alcuna analisi. Ha poca autonomia di giudizio anche se sollecitato. Conoscenze frammentarie o solo mnemoniche. Difficoltà nei collegamenti. Utilizzo parziale delle conoscenze. I collegamenti effettuati appaiono incompleti. Le valutazioni espresse non sono del tutto appropriate. Utilizzo delle conoscenze nell’ambito di un contesto semplice. Capacità di effettuare semplici collegamenti. Capacità di esprimere valutazioni non del tutto autonome. Buon utilizzo delle conoscenze. Esposizione chiara e corretta. Capacità di effettuare collegamenti e di esprimere valutazioni autonome. Conoscenze completa e approfondite. Organizzazione delle conoscenze nell’ambito di contesti diversi. Utilizzo della lingua italiana corretto ed appropriato. Conoscenza attinta da ambiti pluridisciplinari con sicura padronanza. Organizzazione, in modo autonomo, delle conoscenze nell’ambito di contesti diversi. E' capace di valutazioni autonome, complete ed approfondite. Utilizzo della lingua italiana corretto ed appropriato. PUNTEGGIO ASSEGNATO ………………………………………………………….. 55 Simulazione terza prova I ITIS B. PASCAL Simulazione III prova tipologia a risposta singola 12 domande a risposta singola Alunno .............................................................. Classe V E data 13/0 4/2015 Discipline 1) ED.FISICA 2) INGLESE 3) CHIMICA ORGANICA 4) STORIA E' ammesso l'uso della calcolatrice e per la lingua inglese esclusivamente l'impiego del dizionario monolingua. Durata: 1 20 minuti Valutazione quesiti a risposta singola (da esprimere in non più di otto righe): Ad ogni risposta fornita un punteggio da 1 a 15 come da griglia allegata. Inglese: le domande saranno relative alla comprensione di un testo settoriale. Le risposte non sono vincolate al numero di righe. Valutazione globale La somma dei punteggi nelle 4 discipline fornisce una valutazione in centottantesimi. La valutazione in quindicesimi è ricavata con la seguente formula: Valutazione in quindicesimi = Valutazione in centottantesimi/12 56 EDUCAZIONE FISICA Alunno................................................. 1) Il ferro è contenuto nelle carni rosse, nel fegato, nelle verdure a foglia verde, per che cosa è importante nell’organismo? ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ............. 2) Che cosa comporta la vita sedentaria? ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ............................................. .................................................................................................................................................... 3) Per che cosa è importante il riscaldamento prima di una attività fisica ? ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... .......................................................... ....................................................................................................................................... 57 58 CHIMICA ORGANICA Alunno................................................. 1) Scrivere la struttura del tripeptide Val Ala Ser ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... .......................................................... ....................................................................................................................................... 2) Quali sono i comportamenti di un nucleotide e come sono legati tra loro ? ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... .......................................................... ....................................................................................................................................... 3) Influenza della temperatura sulla velocità di una reazione enzimatica ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... .......................................................... ....................................................................................................................................... 59 STORIA Alunno… ………………………………………………. 1. Le condizioni che facilitarono lo scoppio della 1 a guerra mondiale. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………… 2. La rivoluzione bolscevica russa: la rivoluzione d’ottobre e i provvedimenti del governo rivoluzionario ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………. 3. Le condizioni di pace imposte alla Germania alla fine della 1 a guerra mondiale. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… 60 ………………………………………………………………………………………………………………… ……………………….. INGLESE STUDENT… ………………………………………… CLASS… ………………. Monolingual dictionary is allowed and no required length for answers. Earthquake,tsunami and nuclear crisis On March 11,2011 an earthquake struck off the coast of Japan, provoking a devastating tsunami that swept over cities and farmland in the northern part of the country with signs as far away as the west coast of the United States and South America. Recorded as 9.0 on the Richter scale, it was the most powerful earthquake ever to hit Japan. But as the nation struggled with a rescue effort, it also had to face the worst nuclear emergency since Chernobyl: explosions and leaks of radioactive gas took place in three reactors at the Fukushima Nuclear Power Station which suffered partial meltdowns while spent fuel rods at another reactor overheated and caught fire, releasing radioactive material directly into the atmosphere. Japanese officials turned to increasingly desperate measures as traces of radiation were found in Tokyo’s water and in water pouring from the reactors into the ocean. A month after the quake, nuclear officials put the crisis in the same category of severity as the Chernobyl disaster. Prime Minister Naoto Kan , who had been criticized for showing a lack of leadership, said Japan would abandon plans to build new nuclear reactors saying his country needed to “start from scratch” in creating a new energy policy that should include reliance on renewable energy. By July, the count of the dead and missing was above 22,000. Tens of thousands of people remained housed in temporary shelters or evacuated their homes due to the nuclear crisis. ( adapted from ENGLISH TOOLS ) 1) Describe why the Japanese earthquake was so devastating in terms of area and intensity. 2)W hat about the damage during the accident and the consequences shortly afterwards? 61 3)In what way has the disaster been a turning point for a new environmental policy? Simulazione terza prova II ITIS B. PASCAL Simulazione III prova tipologia a risposta singola 12 domande a risposta singola Alunno .............................................................. Classe V E data 2 4/04/201 5 Discipline 1) ANALISI CHIMICA 2) CHIMICA ORGANICA 3) FISICA AMBIENTALE 4) MATEMATICA 62 E' ammesso l'uso della calcolatrice e per la lingua inglese esclusivamente l'impiego del dizionario monolingua. Durata: 1 20 minuti Valutazione quesiti a risposta singola (da esprimere in non più di otto righe): Ad ogni risposta fornita un punteggio da 1 a 15 come da griglia allegata. Inglese: le domande saranno relative alla comprensione di un testo settoriale. Le risposte non sono vincolate al numero di righe. Valutazione globale La somma dei punteggi nelle 4 discipline fornisce una valutazione in centottantesimi. La valutazione in quindicesimi è ricavata con la seguente formula: Valutazione in quindicesimi = Valutazione in centottantesimi/12 ANALISI CHIMICA Alunno................................................. 1. Illustra brevemente come è costituito uno spettrofotometro UV -VIS . ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... .......................................................... ....................................................................................................................................... 2. Descrivi i l metod o impiegat o per effettuare analisi quantitative con misure di assorbanza nell’UV -VIS . ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... 63 ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... .......................................................... ....................................................................................................................................... 3. Spiega quale principio viene sfruttato per fare una separazione cromatografica. ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................... CHIMICA ORGANICA Alunno… …………………………………… 1. Scrivere la struttura del triribonucleotide di sequenza UAG. ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................. ........................................................................................................................................................................... 2. Scrivere la struttura di una lecitina. 64 ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................. ……………......................................................................................................................................... 3. Scrivere la reazione di saponificazione del tripalmitil glicerolo. ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................ ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................. 65 FISICA Alunno................................................. 1) Determina il coefficiente acustico medio, in corrispondenza di una frequenza di 1000 2 Hz, di una parete in mattoni grezzi a vista do 15 m , con una finestra di 2 m 2. Si allega la tabella dei coefficienti di assorbimento acustico dei materiali. ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... .......................................................... ...................................................................................................................................... 2) Determina il livello di intensità acustica in un punto dove l’intensità acustica I = 6,9 x 10 4 2 W /m . (Io= 1,0 x 10 -12 W /m 2). - ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................. ……………………….......................................................................................................................................... 3) . Determina il livello di intensità acustica in un punto dove l’intensità acustica I = 6,9 x 10 -4 W /m 2 . (Io= 1,0 x 10 -12 W /m 2). ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................... 66 .............................................................................................................................. ....................................................................................................................................... MATEMATICA Alunno… ………………………… 1) Calcolare l'area della regione di piano compresa tra la retta y = x e la parabola y = -2x 2 + 4 x. Risoluzione motivata: 2) Enuncia la formula di integrazione per parti e utilizzala per calcolare il seguente integrale indefInito: ?x 2 ln x dx Risoluzione motivata: 3) . Scegliendo a caso un numero reale nell'intervallo [0; 1], calcolare la probabilità che il numero estratto sia compreso tra 1/4 e 1/2 . Risoluzione motivata: 67 68