Sine Principio et Fine

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Sine Principio et Fine
DARIO LANZETTA
HOT SNEAK PREVIEW
Calde Anteprime
Dario Lanzetta torna dopo anni di contemplazione e assiduo lavoro.
Eravamo fermi alle elaborazioni di Sine Principio et Fine in cui l’immagine
“violentata” ha dato luce ad opere da un sapore sacro senza precedenti.
Ora è la Fotografia cruda e pura, il nuovo amore e protagonista del giovane
artista. In fondo lo è sempre stato, anche quando la sua ricerca artistica
era diretta verso orizzonti d’avanguardia come il l’arte digitale.
La forza dell’arte è anche questa; creare cicli differenti stilisticamente e
poeticamente tra loro. Ci troviamo davanti ad un ragazzo (ventisette anni)
convinto, determinato e consapevole del proprio talento. Una persona carica di energia che si guarda intorno seguendo quello che i grandi maestri
della fotografia erotica contemporanea hanno iniziato.
Le immagini dei suoi nuovi cicli “work in progress” Hotstarters e (N)oir ricordano le giovani donne di Richard Kern, Peter Gorman, Dave Naze, ritratte
mentre mostrano senza paura la loro totale nudità. Lanzetta osserva, studia questi artisti ma vuole andare oltre, ammorbidendo quel taglio netto
caratteristico del nuovo continente. Cerca una luce e un’espressione europea quasi di stampo rinascimentale legata alle nostre straordinarie origini.
Il nuovo Lanzetta è maturo, carico di energia e istintività (caratteristiche
fondanti della sua persona) che rimangono prepotentemente e che si trasmettono ancora oggi, sempre più forti. Questa volta non siamo davanti a
demoni o crocifissi ma gustiamo un erotismo sublime e unico. Non ci resta
che ammirare il cammino di questo giovane e promettente artista in questa
nuova sfida fatta di amore e carne.
Andata Trizelo
E’ L’ORA DEGLI ANTIPASTI CALDI
Intervista a Dario Lanzetta
di Andata Trizelo
Cosa ti ha portato a cambiare totalmente la tua espressione artistica dalle elaborazioni digitali alla fotografia pura? Anche nella tua poetica vediamo forti cambiamenti. Ricordo che quando vidi una tua famosa opera “Cruci Mors Voluntaria” rimasi
allibito, ma allo stesso tempo estasiato dalla sua potenza espressiva. Ora, a distanza di anni, sento le stesse emozioni (ovviamente riadattate alla nuova poetica)
davanti a queste immagini. Raccontaci brevemente il cammino che ti ha portato a
tutto ciò.
Il cambiamento è stato piuttosto lento e difficile. Come tutte le situazioni nuove è
difficile accettare ma soprattutto riuscire ad “entrare” (sia a livello fisico che poetico)
in quello che ti aspetta. La fotografia sotto un profilo diciamo “classico” è sempre
stata la mia passione. Ricordo ai lettori che dal 2003 al 2006, nel pieno della mia
stagione espressiva digitale di Sine Principio Et Fine, ho realizzato e pubblicato un
libro di immagini bianco e nero dal titolo Scovolo, e non solo; oltre a questi progetti ci
sono state anche delle miniserie” dal 2007 al 2009 come Coma White, Attera Totus
Sanctus sempre elaborazioni digitali che sono state il preludio all’attuale erotismo
che ora sto affrontando. Posso confidarti che la fotocamera è stata sempre legata al
mio itinerario artistico e finalmente sono riuscito ad avere il suo totale controllo.
In queste ultime opere noto con molto piacere che l’erotismo che affronti è diretto.
Le tue modelle sono semplici, naturali, non sembrano essere forzate nella loro
espressione. e soprattutto non sono i classici e nauseanti nudi bianco e nero super
programmati da luci e ombre. Come definisci questo tuo metodo di lavorare?
Sono sempre stato contro il ritratto “forzato” in cui il fotografo decide al 100 % le
pose da far fare alla modella. Non si ha un manichino davanti all’obiettivo, ma una
persona, quindi con tutti i suoi attributi fisici ma soprattutto caratteriali.
La fotografia è un punto di incontro tra chi sta davanti e chi sta dietro la fotocamera,
un unione mistica, uno scambio di energie senza precedenti. Molte volte, soprattutto
nel campo dell’erotismo, fotografi (se molti così si possono definire) forzano talmente tanto la modella che rischiano essere prepotenti o peggio dei gran maleducati.
Come tutti i ritratti deve apparire il vero carattere di chi viene fotografato, non trasparire una visione malata della modella, non è un pezzo di carne.
Io consiglierei a questi “scattafoto” di andare in macelleria e ritrarre una tagliata cruda e straboccante di sangue, forse la troveranno più erotica di una donna nuda. (ride)
A parte gli scherzi, credo che in questo caso un argomento delicato come la fotografia erotica abbia il compito di far trasparire la sensualità della modella nel modo in
cui lei lo vive e in cui lo trasmette quotidianamente. Tutte le donne possiedono un
erotismo, il mio compito è semplicemente trovarlo ed immortalarlo. Non ci deve essere nessuna “falsità” o “forzatura”. Ovviamente io do delle indicazioni diciamo primarie
durante lo shooting e poi il resto viene da se. Infatti per questo che oltre a modelle
professioniste scatto molte volte con ragazze comuni. Proprio la loro naturalità rende
l’immagine più reale, più vera.
Nonostante tu non abbia ancora ufficializzato queste immagini hai già ricevuto delle critiche dal pubblico. Commenti negativi che inneggiavano alla scarsa qualità
dell’immagine, non ritoccata in postproduzione, oppure una critica data l’amatorialità visibile nelle tue opere. Cosa vorresti dire a queste persone?
Ma vedi, molta gente parla a vanvera. Purtroppo con l’arrivo dell’immagine digitale
molti si definiscono “fotografi” solo perché magari scattano con delle reflex da seicento euro, poi da buon ignoranti, credono che le fotografie vengano belle “smanettando” per ore con Photoshop. Invece non è affatto così, l’immagine deve essere già
buona in partenza, su questo non ci sono dubbi. L’elaborazione digitale deve essere
un ritocco in più per dare il 100 % di un’immagine.
Io ho usato parecchio programmi di grafica negli anni indietro e ora preferisco lavorare in modo più semplice e puro. Per quanto riguarda la cosiddetta amatorialità di cui
parlano è solo perché non “patino” le fotografie e magari scatto in luoghi quotidiani
come appartamenti o stanze d'albergo. Oppure perché lascio difetti come brufoli, lividi o la cellulite. Ma non mi interessa a me la donna piace così e amo ritrarla in questo modo. In fondo odio l’immagine patinata (anche se per motivi professionali devo
molte volte farlo). Poi comunque sia, scatto con mezzi professionali e faccio anche io
degli interventi di postpruduzione. Lasciamoli parlare questi individui, io sono aperto a
tutte le critiche negative o positive che siano.
Quanto pensi che dureranno queste tue serie fotografiche? Tornerai mai alle elaborazioni digitali?
Credo che (N)oir e Hotstarters sono “cantieri aperti” che dureranno per molti anni nella mia carriera artistica. Mentre non so ancora dirti se tornerò alle elaborazioni digitali, chissà magari un giorno realizzerò una serie a parte. Mai dire mai.
Anticipiamolo a chi ci sta leggendo, tu sei anche un videomaker. Parlaci brevemente
di questi video che presto vedremo.
Si, trattando ultimamente questa tematica realizzo anche brevi video erotici; bada
bene erotici e non porno. Tendo a sottolinearlo perché molti pensano immediatamente ad un video erotico come un amplesso sessuale completo. In realtà questi brevi
filmati non sono altro che un prolungamento delle mie fotografie, solo che invece di
uno sono ventiquattro fotogrammi al secondo. Più comodo no? (ride). Appena avrò del
materiale più consistente gli dedicherò una sezione sul mio sito ufficiale.
Per ora vediamo solo poche immagini per ogni nuova serie fotografica, quando potremo vedere le altre?
Si per ora vi “regalo” una breve anteprima di queste fotografie. Credo che come tutte
le cose inedite vadano assaggiate lentamente. Poi nel tempo aggiornerò il tutto aggiungendo nuove immagini. Ma per avere sempre una panoramica aggiornata del mio
itinerario artistico vi consiglio di guardare il mio diario fotografico:
http://dariolanzetta.tumbrl.com che viene aggiornato quasi quotidianamente.
Cosa ti aspetti dal futuro ora?
Spero che ora possa ricominciare a partecipare e organizzare qualche mostra. E’ molto tempo che non espongo e ho una voglia pazzesca di mostrare questa mia ultima
produzione. Per ora le presento ufficialmente qui sul mio sito, spero in autunno di poter fare un breve personale e iniziare un nuovo cammino artistico. Vedremo cosa ci
riserva il futuro.