PROGETTO BULLISMO Premessa - Associazione Sistema Helios

Transcript

PROGETTO BULLISMO Premessa - Associazione Sistema Helios
PROGETTO BULLISMO
A cura di Giusy Dittoni – Lia D’Angelo
Premessa
Il contesto scolastico rappresenta una delle prime e certamente più importanti occasioni di
“sperimentazione sociale” con cui bambini e ragazzi si confrontano.
Secondo solo alla famiglia per questo importante compito evolutivo, rappresenta, inoltre, il luogo della
mediazione tra il sistema familiare (prima cellula di appartenenza) ed il sistema sociale.
Sono proprio queste premesse, collegate alla preoccupazione crescente per un fenomeno che giorno dopo
giorno sembra assumere dimensioni sempre maggiori, testimoniate dagli episodi all’attenzione della
cronaca e dalle testimonianze dirette di chi all’interno del contesto scolastico svolge il proprio lavoro, a
spingerci alla proposta di questo intervento.
Intervenire, dunque, per [b]prevenire episodi di bullismo[/b], laddove sia ancora possibile, e per
riconoscerlo, nei contesti in cui è già presente, ed affrontarlo con strategie efficaci, così da limitarne la
portata e gli effetti.
Le ricerche condotte dagli anni 80 ad oggi, periodo in cui il bullismo è divenuto oggetto di forte interesse,
hanno mostrato come, indipendentemente dal contesto culturale preso in considerazione, il fenomeno
presenti le stesse caratteristiche ed i medesimi esiti disadattavi.
La scuola, ambiente in cui bambini e ragazzi si trovano quotidianamente in contatto, rappresenta un
terreno fertile per tale fenomeno ed i dati raccolti sulla popolazione studentesca italiana da [b]Ada
Fonzi[/b] (che, con la pubblicazione del testo “Il bullismo in Italia”, ha presentato la prima ricerca
sistematica nel 1997) ne sottolineano la crescente gravità: il 41 % degli studenti della scuola primaria
italiana sarebbe coinvolto con un ruolo attivo, dunque non solo come spettatori, in episodi di bullismo.
E’ importante sottolineare come questa problematica non possa essere assimilata a comportamenti
aggressivi che si manifestano sporadicamente in situazioni di conflitto ma, al contrario, sembri
rappresentare una tendenza comportamentale costante, come se si trattasse dell’unica modalità
conosciuta da alcuni ragazzi per rapportarsi ai pari e agli adulti.
Proprio partendo da queste considerazioni si evidenziano due piani di
intervento:
informare, così da correggere l’atteggiamento di semplificazione e stereotipizzazione di molti verso i
comportamenti devianti, e permettere ai ragazzi di sperimentarsi nel ragionamento morale e nel confronto
con gli altri, così da poter ampliare le proprie capacità relazionali, prima nel contesto scolastico e poi,
generalizzando al maggior numero di comportamenti possibile, nei contesti più allargati.
La nostra proposta, ad un macro-livello, si prefigge di favorire
un contesto di apprendimento e
di crescita positivo, incrementando il benessere degli studenti, e di confermare la scuola non solo
come luogo di trasmissione delle conoscenze ma anche come luogo di formazione dell’identità e del saper
stare con gli altri.
DESTINATARI DEL PROGETTO
Il progetto è destinato ad alunni delle scuole elementari e medie (prevede un lavoro da svolgersi con ogni
singolo gruppo classe) ed ai docenti delle classi partecipanti.
MODALITA’ OPERATIVE
Un incontro frontale di formazione con gli insegnanti
OBIETTIVI
Indagare la natura del fenomeno nel contesto scolastico in questione e la percezione che gli
insegnanti ne hanno.
Fornire delle conoscenze sul fenomeno bullismo, sulle sue forme e sulle sue caratteristiche.
Fornire degli strumenti adeguati di osservazione per poter individuare gli episodi di bullismo e,
quando questi sono sommersi, portarli allo scoperto.
Permettere agli insegnanti di saper intervenire tempestivamente quando ci si accorge di un
episodio in atto e di tentare di capirne la cause.
Essere in grado di aiutare i ragazzi, in un contesto di accoglienza ed ascolto, a raccontare ciò che
accade.
Saper considerare sia le vittime che i bulli come studenti da aiutare, ascoltandoli e sostenendoli.
Incoraggiare delle modalità comunicative adeguate sia all’interno del gruppo classe che tra i ragazzi
e gli insegnanti.
•
•
•
•
•
•
•
Incontri con gli studenti
OBIETTIVI
•
•
•
•
•
Saper riconoscere le emozioni in se stessi e negli altri, abituandosi a “mentalizzare” l’altro come
una persona dotata di sentimenti.
Favorire l’empatia nei confronti dei compagni.
Sollecitare la cooperazione tra pari.
Saper riconoscere nelle differenze delle risorse e non solo degli ostacoli.
Saper riconoscere gli effetti del proprio modo di “essere in relazione”.
•
•
•
•
•
Saper raggiungere categorie di giudizio basate su principi morali condivisi e non solo su bisogni ed
aspettative individuali.
Riuscire a sostituire le strategie di disimpegno con strategie più adeguate di cooperazione con gli
altri.
Saper negoziare con i pari senza l’intervento dell’adulto.
Saper chiedere aiuto ed ascoltare gli altri.
Riconoscere nel gruppo di appartenenza una risorsa.
METODOLOGIE UTILIZZATE:
•
lezioni frontali, circle time, role playing, brain storming, discussioni in gruppo, tecniche narrative,
scrittura creativa.
TEMPI DI REALIZZAZIONE:
•
•
Il progetto, della durata complessiva di 64 ore, suddivise in 32 incontri da 2 ore con cadenza
settimanale durante tutto l’anno scolastico, coinvolgerà l’intero gruppo classe.
Gli incontri saranno condotti da due psicologi che si alterneranno nella conduzione delle attività e
nell’osservazione delle dinamiche di gruppo.