Novembre 2013 Conseguimento Diploma di Laurea in Infermieristica
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Novembre 2013 Conseguimento Diploma di Laurea in Infermieristica
Dal Collegio Novembre 2013 Conseguimento Diploma di Laurea in Infermieristica a cura di Lia Bari* 58 Ho sempre voluto fare qualcosa di significativo per valorizzare il traguardo, per ora, più importante e più bello della mia vita: diventare infermiera. Così ho deciso di raccontarVi un granello della mia esperienza, sia come studente universitaria che come tirocinante in reparto, per poterVi trasmettere, anche solo a parole, cosa ha significato per me diventare un’infermiera e per cercare di eliminare quei luoghi comuni che la gente al di fuori dell’ambiente sanitario dimostra di avere quando esprime la propria opinione riguardo la categoria dei professionisti infermieri. Essere infermiera è qualcosa di più che fare l’infermiere: è una scelta di vita. Mi sono innamorata piano piano ed ogni giorno di questa professione perché mi sono sentita sempre più viva, soddisfatta, contenta, orgogliosa per quello che con gioia, dedizione, amorevolezza, passione e allo stesso tempo fatica e sacrificio costruivo passo dopo passo. Essere infermiera è scommettere tra compagni quale argomento si tratterà nelle lezioni di anatomia, infermieristica, chirurgia, medicina, farmacologia; è non vedere l’ora di ricevere un’urgenza, di prendere una vena, di fare un prelievo, di sottoporsi come cavia a qualche macabra procedura. E’ fare 160 km ogni giorno per imparare, conoscere nozioni teoriche che sono la base di ciò che sarà il tuo lavoro. E’ fare turni ed orari assurdi, è provare su dei pupazzi a fare iniezioni, è piangere la sera a letto o la mattina in macchina con la musica a palla perché pensi che non ce la potrai mai fare, è parlare coi tuoi amici di quello che fai e vedere sulle loro facce un’espressione che ti dice: “Non hanno capito nulla!!!”. Essere infermiera è andare in tirocinio il primo anno e capire cosa significa stare accanto a persone che hanno bisogno di te per le cose più semplici: pranzare, bere un po’ d’acqua, andare in bagno, lavarsi, passeggiare, chiacchierare, scherzare, sorridere…. È insegnare simpatiche canzoni per invogliarle a lavarsi le ascelle e improvvisarsi parrucchiera per farle sentire più belle; è imparare a star loro vicino con dignità, rispetto e umiltà nelle attività della vita di ogni giorno che ci rendono uomini. Essere infermiera è andare in tirocinio il secondo anno e iniziare a eseguire tutta una serie di procedure, imparate a memoria in maniera impeccabile in università, confrontandosi con la realtà degli ospedali e delle strutture della zona: mancanza di risorse e materiale, problemi politici, amministrativi ed economici; allo stesso tempo però alleni il tuo spirito critico per far fronte a situazioni disagiate e complesse. La voglia di imparare, di fare, di “rubare” il lavoro, la propria creatività e inventiva: stimoli che ti spronano a raggiungere risultati impressionanti per le persone di cui ti prendi cura. L’emozione, l’ansia, la paura di essere giudicati da infermieri che lavorano da anni e ti vedono come lo studente saputello e da persone che necessitano di cure e giustamente pretendono servizi di qualità, ti mettono alla prova, ti fanno riflettere, ti incitano a dover diventare una persona sempre più competente, preparata e responsabile. E nelle situazioni più difficili in cui credi di non farcela e vuoi mollare, arriva quell’Infermiere che ti dà fiducia, che ti sprona a venir fuori perché vede oltre le tue paure, i tuoi dubbi, il tuo sentirti non all’altezza e allora capisci che ce la puoi fare e che da lì in poi nessuno avrebbe mai più potuto fermarti. Essere infermiera è andare in tirocinio il terzo anno e diventare responsabile, autonoma; è confrontarsi con i colleghi e instaurare con loro rapporti forti e veri; è mettersi in discussione da ogni punto di vista e assaporare esattamente il mondo del lavoro vero e proprio. E’ diventare definitivamente consapevoli di che cosa significa essere infermiere: oltre a procedure, terapie e burocrazia, è affrontare ogni giorno casi diversi e unici e utilizzare tutti i mezzi a disposizione per risolverli quali conoscenze, pratica, leggi, valori, linee guida, esperienze personali, intuito e quindi rispettare prima di tutto la volontà della persona assistita. Essere infermiera è vedere una famiglia gioire per la nascita di un figlio che pesa 700 grammi, è vedere l’amore di un marito e di due bambini verso la propria moglie e madre che sta per morire di cancro, è vedere riaprire gli occhi di un ragazzo dopo un mese di coma, è farsi sgridare da un vecchietto perché gli asciughi la faccia con una salvietta troppo ruvida, è vedere la disperazione, la rabbia e il dolore di un padre e di una madre che piangono sul corpo del loro figlio venuto a mancare durante una corsa pomeridiana per un arresto cardio-circolatorio; è vedere negli occhi dei parenti la paura e l’angoscia per una persona cara e allo stesso tempo la fiducia che ripongono in te perché tutto possa andare bene, è vedere brillare quegli occhi di gioia quando la situazione si conclude positivamente accogliendo un grazie che non è quello che si dice quando si lascia passare una persona Agorà n. 54 dicembre 2013 Dal Collegio al semaforo o al supermercato ed è invece vederli luccicare per le lacrime quando la situazione è critica e drammatica e allora non ti resta che porger loro la tua spalla per farli piangere. E’ tendere, stringere la mano ad una qualsiasi persona che ha bisogno, che ha bisogno di un infermiere. Essere infermiera è responsabilità, competenza, sacrificio, esperienza, creatività, cura, riflessione, capacità critica e decisionale, tutela, curiosità, lealtà, riservatezza, fiducia e discrezionalità. Essere infermiera è anche sbagliare, chiedere scusa, essere fragile, avere dei momenti di sconforto e debolezza ed essere arrabbiati. Essere infermiera è provare emozioni, saperle condividere, vivere e gestire, è farsi toccare e coinvolgere dalle situazioni senza mai cadere nel giudizio e preservando anche il proprio benessere interiore. Essere infermiera è riconoscersi tale di fronte a se stessi, alle persone assistite, alla professione stessa e alla società, dando garanzie, difendendo i diritti dell’uomo e assicurando prestazioni di qualità Essere infermiera è per me essere la vera Lia! GRAZIE A TUTTE LE PERSONE CHE HANNO CREDUTO IN ME E CHE CON AFFETTO MI HANNO SOSTENUTO SEMPRE! * infermiera neolaureata ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI DAL 23/07/2013 AL 26/11/2013 INFERMIERI - NUOVE ISCRIZIONI BALDO CHIARA BALINT MARIA CRINA BEDETTI VALENTINA CANTONE MARIA BEATRICE CASARTELLI GIULIA CASSINARI LUCIA COLOMBO SAMANTHA COTOFANU RAMONA MADALINA CUSMÀ PICCIONE RICCARDO FODARO ANDREA FRESCA MICHELA GAFFURI MIRIAM GAZZOLA ALICE GUBERTI JENNY INAMA VIOLA LAMPERTI LUNGU LURASCHI MARCOLIN MARTINELLI META MICHELUZZI NACCI NAGY OSTINELLI PETRAGLIA PIAZZOLI RUSU VOLONTÈ ZANELLO ANNALISA MARIA VERONICA PAOLO YELENIA CHIARA MERITA MONICA SIMONE GHIZELA-NOEMI GLORIA FEDERICA DANIELE CRISTINA DOMENICO RITA LUCCHIARI MARINOSCI MIRANDA PASSAFARO DANNY WANDA RITA CARMEN GIOVANNI INFERMIERI – ISCRIZIONI PER TRASFERIMENTO BALDO CLAUDIA DAL LAGO MARCO OLIVO DE SANTIS FRANCESCA DI NARDO DI MAIO ISABELLA LAI SANDRA CANCELLAZIONI INFERMIERI – CESSATA ATTIVITÀ LAVORATIVA BREGA MARTELLI PATRIZIA ARMIDA ESPINOZA SUAREZ VICTORIA PATRICIA INFERMIERI – TRASFERIMENTI AD ALTRI COLLEGI DARDHA MUCUTA BIANCHI SR. THIMI ECATERINA PIERINA Agorà n. 54 dicembre 2013 BELLABARBA TALERICO EVA RITA 59