tavolo di lavoro 11 aprile

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tavolo di lavoro 11 aprile
DISTRETTO DI RICCIONE
PIANO DI ZONA PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE
PROGRAMMA ATTUATIVO ANNUALE 2013
Tavoli Tematici: “ “Disabili” e “Anziani”
Riccione – 11 Aprile 2013
Tavolo tematico del 11.04.2013
SOGGETTI CHE POSSONO PRESENTARE PROGETTI NEL PIANO DI ZONA
Legge Regionale n.2/2003
Art. 20
Soggetti del Terzo settore ed altri soggetti senza scopo di lucro
• 1. La Regione e gli Enti locali riconoscono il ruolo e la rilevanza sociale ed
economica delle espressioni di autoorganizzazione della società civile in ambito
sociale, con particolare riferimento alle organizzazioni di volontariato, alle
cooperative sociali, alle associazioni di promozione sociale.
• 2. I soggetti di cui al comma 1 e gli altri soggetti senza scopo di lucro indicati
all'articolo 1, comma 4 della legge n. 328 del 2000, partecipano alla programmazione,
progettazione, realizzazione ed erogazione degli interventi del sistema locale dei
servizi sociali a rete, nei modi previsti dalla presente legge e dalle leggi di settore.
Art. 21
Altri soggetti privati
• 1. I soggetti privati a scopo di lucro operanti nel settore sociale, socio-sanitario e
socio-educativo, provvedono alla gestione ed all'offerta dei servizi nei modi previsti
dalla presente legge
Tavolo tematico del 11.04.2013
PRIORITA’ TEMATICHE PER LA PROGETTAZIONE
AREE ANZIANI E DISABILI
- Sviluppo/mantenimento delle capacità per l’ autonomia personale e per la
partecipazione alla vita sociale del territorio;
- sviluppo/mantenimento delle capacità di lavoro e di attività;
- azioni di sollievo e sostegno alle famiglie, con particolare attenzione alle disabilità
gravi e alle demenze e ai care-givers in età avanzata;
- interventi sulle situazioni di fragilità personale, familiare e sociale di persone
disabili e anziane, contrasto alla solitudine.
AREA INFANZIA E FAMIGLIA
- azioni di sostegno alla funzione genitoriale;
- azioni per una scuola inclusiva delle diversità (di capacità psico-fisiche, di
condizione socio-economica, di capitale culturale);
- potenziamento capacità di accoglienza e inserimento scolastico e territoriale dei
minori di origine straniera e delle loro famiglie.
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PRIORITA’ TEMATICHE PER LA PROGETTAZIONE
AREA ADOLESCENTI E GIOVANI
- sviluppo della cittadinanza attiva degli adolescenti e giovani, in particolare
attraverso esperienze di servizio alla collettività di appartenenza;
- sviluppo della capacità di orientamento e progettualità personale nel rapporto
con il mondo della formazione e del lavoro;
- azioni di prevenzione e contrasto al disagio e alle dipendenze, con particolare
attenzione ai giovani in condizione NEET e alla generazione G2.
AREA IMMIGRATI
- interventi di sostegno all’apprendimento della lingua italiana L2 per adulti;
- informazione e orientamento dei cittadini immigrati ai servizi territoriali,
mediazione linguistica e culturale;
- sostegno alle problematiche specifiche della famiglia immigrata e rom/sinta
AREA SALUTE MENTALE, POVERTA’ ED ESCLUSIONE SOCIALE
- interventi e servizi a contrasto della povertà estrema;
- interventi verso adulti in condizione di forte solitudine sociale ed esclusione dal
mercato del lavoro con processi di impoverimento;
- interventi ed esperienze di reinserimento sociale per soggetti fortemente
svantaggiati per disagio mentale e/o socio-economico
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FASI DI COSTRUZIONE DEL PIANO DI ZONA
A
Il Comitato di Distretto definisce obiettivi, priorità tematiche,
soggetti ammissibili e condizioni di partecipazione
B
Con pubblicazione su sito e informazione a Enti pubblici e Terzo Settore del
Distretto si avvia la fase di progettazione con evidenza pubblica
C
Nei tavoli di lavoro di area si illustrano priorità e modalità e si avvia
un primo confronto tra i soggetti presenti
D
Entro il 23 aprile i soggetti pubblici e di terzo settore presentano all’udp
i progetti tramite apposite schede
E
Sulla base delle indicazioni regionali relative a priorità e risorse il Comitato
eventualmente perfeziona i criteri già adottati
F
L’Ufficio di Piano valuta i progetti ed elabora il piano di zona da sottoporre
all’approvazione del Comitato di Distretto.
Termine presunto (salvo diverse indicazioni regionali) : 31 maggio
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CRITERI FINANZIARI E PERIODO CONSIDERATO
Per tutti i progetti presentati il proponente deve farsi carico di almeno il 25%
della spesa totale (comprensiva delle spese amministrative e di personale)
Ogni proponente dovrà rendicontare con autodichiarazione le spese sostenute
cui il fondo sociale locale contribuirà per il 75%
L’Ufficio di Piano effettuerà controlli a campione sulle rendicontazioni presentate
Il finanziamento del Piano di Zona 2013 è relativo alle attività di progetto realizzate
da aprile 2013 a marzo 2014
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CRITERI PRIORITARI DI VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE
in una logica di crescita della comunità territoriale e del lavoro di rete,
tenendo conto dei limiti delle risorse a disposizione
Criteri proposti
Interessare con la loro azione più ambiti territoriali comunali o comunque ambiti vasti;
vedere il coinvolgimento attuativo di più attori sociali;
caratterizzarsi per un approccio valorizzante la dignità e l’attivazione del
soggetto destinatario;
realizzare una consapevole complementarietà con gli altri attori, pubblici e
privati, e le altre azioni presenti nel territorio in merito al tema affrontato.
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AREE ANZIANI E DISABILI
- sviluppo/mantenimento delle capacità per l’ autonomia
personale e per la partecipazione alla vita sociale del
territorio;
- sviluppo/mantenimento delle capacità di lavoro e di
attività;
- azioni di sollievo e sostegno alle famiglie, con
particolare attenzione alle disabilità gravi e alle
demenze e ai care-givers in età avanzata;
- interventi sulle situazioni di fragilità personale,
familiare e sociale di persone disabili e anziane,
contrasto alla solitudine.
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