file unico - Zafferano
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Parola di... / In the word of… di Nereo Marzaro Presidente Sirman Spa Non conosco la percentuale di persone che possiedono il cellulare. Sicuramente alta, visto che tanti miei conoscenti ne hanno più di uno. Vedendo poi la pubblicità che fanno le aziende produttrici dell’Hardware e del servizio telefonico da molti anni, dev’essere anche un buon business. Ovviamente anch’io ne sono provvisto. Anzi, mi posso fregiare di uno dei primi acquisti. Ricordo, alla fine degli anni ottanta, una promozione tramite l’Associazione Artigiani (di cui al tempo facevo parte), alla bella cifra di allora di 6.450.000 lire! Ancora in banda 450. Era così grosso e ingombrante che era installato “fisso” in auto. Oggi però, dopo tanti anni, non ne sono succube. E pur riconoscendo la funzionalità e la grande utilità di questo oggetto mi riesce difficile accettare l’uso improprio che se ne fa. Se esci a fare due passi incontri persone col cellulare all’orecchio, in qualunque ambiente e luogo nonostante siano esposti divieti, si è sempre disturbati dalle suonerie, le più strampalate, alle quali si risponde noncuranti del fastidio procurato a chi ci sta intorno. E, a dispetto della privacy e del bon ton, il cellulare viene usato dalla maggior parte delle persone in qualsiasi luogo, in ogni momento della giornata e in qualsiasi situazione. Personalmente mi disturba che un cliente o un fornitore entrando nel mio ufficio e nel mezzo della conversazione sia interrotto dallo squillo del cellulare e, uscendo per rispondere, mi lasci noncurante, ad aspettare. D’accordo, ci sono circostanze particolari per le quali ci dobbiamo tenere presenti, ma la maggior parte degli squilli non sono né pertinenti né urgenti. Un giorno un vecchio amico e collega di lavoro mi chiese il numero di cellulare e, spiegandogli che non glielo avrei dato, si è quasi offeso. Il biglietto da visita certo, ma il cellulare per come lo intendeva lui non ce l’ho. E per lavoro? Ho un ufficio commerciale che risponde in modo adeguato a tutte le richieste e anche a tutti i casini che combino io. Non occorre che io venga continuamente interpellato. Perdo opportunità? Forse. Sono fuori tempo? Probabilmente. Però mi viene in mente un aneddoto che mi ha raccontato un simpatico imprenditore: trovandosi un giorno in auto con il proprio direttore commerciale ed essendo questi continuamente disturbato dagli impiegati per avere urgenti risposte su come agire in un determinato caso o per rispondere al tal cliente, ecc, fece fermare l’auto, chiese al suo direttore commerciale (che era entusiasta di far vedere come gestiva al telefono ogni situazione) di scendere dicendogli: “Lei è arrivato al capolinea, si ritenga licenziato!” Alla sorpresa dell’interlocutore riprese: “Se i suoi collaboratori hanno continuamente bisogno di sue decisioni è chiaro che l’azienda può stare senza di loro o di lei”. Così ho deciso. Il cellulare? Oggi non si può vivere senza, ma deve essere una comodità, non una continua fonte di inopportune interruzioni. Grazie a Dio negli aerei hanno inventato che interferisce con gli strumenti di bordo! The mobile phone I don’t know what percentage of people owns a mobile phone. It’s certainly high, if you think that plenty of people I know have more than one. It’s got to be good business too, if the advertising that the hardware manufacturers and phone service providers have been doing for many years is anything to go by. I am obviously the proud owner of one. Actually, I can boast of being one I remember, at the end of the Eighties, a promotion through the Craftsmen’s Guild (of which I was a member at the time), with the hefty price tag back then of 6,450,000 Lire! The phone still worked on frequency 450. It was so big and I am no slave to it today, however, after all these years. And although I recognise the functional nature and extreme usefulness of this object, I If you go out for a stroll you run into people with mobiles pressed to their ears, whatever the place and the environment, despite signs forbidding their use, you are constantly being disturbed by the wackiest ringtones, which people answer without giving two hoots for any disturbance it may cause bystanders. ance of privacy and good manners, mobile phones are used by most people wherever, whenever and whatever they are doing. It annoys me personally when clients or suppliers come into my and they just leave me sitting there waiting while they go out of the room to answer. OK, there are special circumstances that have to be taken into consideration, but most calls are neither relevant nor urgent. One day, an old friend and colleague asked me for my mobile number and was almost offended when I said I wouldn’t give it to him. He could have my business card, but I don’t have a mobile as he understands it. What about for work? and all the cock-ups I make too. I don’t need people constantly chasing me on the phone. Am I missing opportunities? Perhaps. Am I old-fashioned? Probably. However an anecdote that a rather nice entrepreneur told me springs to mind. He was in the car one day with his sales director and they kept being dis certain case or to respond to such and such a client and so on. He got them to stop the car, asked his sales director (who was keen to show him how he handled every situation on the phone) to get out, saying, “You’ve reached the end of the line, you’re " To the surprise of the sales director, he carried on, “if your co-workers constantly require your decisions, it’s clear that the " So I have decided. The mobile phone? You can’t live without it today, but it has to be a convenience, not a continuous source of ill-timed interruptions. Thank the Lord that on aeroplanes they have come up with the # 40 Il cellulare 1 indice / index 19 Bevuti per voi di Giovanni Di Stanislao 20 L’angolo dei vini 47 club dei migliori the best 51 Eventi Sirman di Luigino Bruni sirman events 21 Arte dolciaria di Gianluca Dal Corso di Jerriney Wang The art of confectionary di Andrea Voltolina 54 In fiera At the fair 1 Parola di... In the word of… di Nereo Marzaro 22 Cucina moderna The modern kitchen di Vincenzo de Luca di Lorenzo Destro di Paolo Rossetti 58 A tutta birra! 5 L’osservatorio The observatory di Carlo Mocci 6 Gastrosofia Gastrosophy di Sergio G. Grasso 8 News di Sergio G. Grasso 10 Star Bene Keeping healthy 24 I consigli dello chef The chef recommends Make mine a beer! di Michele Gilebbi e Alberto Assi di Luigi Ferraro di Stefano Baiocco di Gregori Nalon di Giuseppe Daddio di Hamiza Abdessadeq di Alberto Fol di Paolo Antinori di Fabio Momolo di Sergio Moronato di Massimo Bomprezzi di Michele Nardelli di Mirella Giuberti 33 Banketing 14 Pasticceria Patisserie 59 Nuove tecnologie Banketing New technologies di Ottaviano Pellini di Marco Fattorel di Luigi Biasetto 36 Ristoranti e menù 60 Ristorazione collettiva Restaurants & menus Catering di Ferruccio Ruzzante di Alessandra Baruzzi di Andrea Angeletti di Piera Genta a cura di Giulia Coronaro di Agostino Curreli di Karl Pirpamer di Marco Sabatini 61 Cultura gastronomica Gastronomic culture di Bruno Mambelli 62 Birre di qualità Quality beers 43 Sistemi di cottura 16 I segreti del barman 62 Letture di Guido Ongaro 63 Pizza e panificazione 40 The barman’s secrets di Angelo Borrillo di Stefano Renzetti 18 Aibes di Angelo Borrillo 2 di Alberto Assi intelligenti intelligent cooking systems Pizzas and breadmaking 44 Sperimentazioni di Alessandro Negrini Experimentations di Marco Valletta di Mariagrazia Dammicco e Marisa Saggiotto Massignan 64 Nel mondo around the world di Simona Ceresani indice / index A cura di Emanuele Scarello e Antonia Saltarini Modotti Giovani Ristoratori Europei a cura di Marco Valletta Federazione Italiana Cuochi Diario di Bordo della N.I.C. di Sonia Re Ass. Professionale Cuochi Italiani 66 Tradizioni gastronomiche Gastronomic traditions di Efrem Tassinato Wigwam Corner “Di chi sfarfalleggia qua e là, si dice che abbia un ‘cuore di carciofo’, perché distribuisce foglie a destra e a manca. Si mangia con le mani e con lentezza: c’è un che di rituale nel denudare il carciofo privandolo delle foglie a una a una per intingerle in una salsa di olio, limone, sale e pepe, e condividerle poi con l’amante.” “Afrodita” di Isabel Allende di Alfredo Pelle 88 La rubrica dell’olio 67 News 68 La pagina del pacojet The pacojet page extravergine d’oliva The extra virgin olive oil page di Renzo Ceccacci di Matteo Ciarimboli 90 Sicurezza alimentare 69 Cucina Italiana nel mondo Italian Cuisine around the world di Luigi Tonellato 91 Diritto alimentare di Annalisa Case di Donato Sinigaglia 92 Economia 70 la cucina dei grandi di Maurizio Favaro di Cristina Mocci “A person who goes from lover to lover is said to have a “heart like an artichoke”, scattering leaves right and left. This vegetable is eaten with the fingers, slowly; there is something ritualistic about the process of stripping the artichoke, removing its leaves one by one to dip them in a dressing of oil, lemon, salt, and pepper and share them with your lover.” “Aphrodite” by Isabel Allende 93 Curiosità 71 Associazioni e consorzi Consortiums and new initiatives di Angela Ruzzante 93 Il cibo racconta di Flavio Bisson a cura di Giulia Coronaro FVG La Via Dei Sapori Ristoranti del Buon Ricordo 94 In breve 95 In libreria di Albino Zoccarato Arte in Tavola 96 L’agenda Diary di Marco Squizzato Cuochi di Padova di Luigi Sartini PERIODICO DI RISTORAZIONE E GASTRONOMIA / PERIODICAL OF CATERING AND GASTRONOMY > TRADIZIONI GASTRONOMICHE Dal cardo ai carducci > STAR BENE Caratteristiche e Proprietà nutrizionali > RISTOR ANTI & MENÙ A tavola protagonisti di gran gusto > L’ANGOLO DEI VINI Carciofi e vino > SPERIMENTAZIONI Tutte le cotture! > PIZZA E PANIFICAZIONE Il re della pizza [ IL CARCIOFO ] [ ARTICHOKE ] 40 Team Veneto Chef Cover photo: STUDIOVERDE In caso di mancato recapito restituire a: UFFICIO DI PADOVA CMP - Il mittente si impegna a corrispondere la prevista tariffa - con I.P. di Stefano Pepe di Sandro Silvestri di Maurizio Aluotto di Andrea Rossetti di Marco Salin ANNO 14 | FEBBRAIO 2012 | N. 40 | 100 .000 copie Eurotoques 3 STUDIOVERDE 150 anni di Buon gusto. Mezzo secolo di invenzioni in cucina. Hercules, l’ impastatrice Italiana. HERCULES impastatrice pizza / dough mixer Versione TA con testa sollevabile e vasca asportabile. Timer opozionale. Coperchio griglia e ruote opzionale. TA version, liftable head for tank removal and easy clearing and removable container. Optional timer. Optionals grill cover and wheels. SOLO PER PROFESSIONISTI www.sirman.com L’osservatorio / The observatory di Carlo Mocci Giornalista professionista “…Ludovico il mio padrone mi dice che devo escogitare un mezzo per mangiare carciofi senza sputare sul tavolo nove decimi di quello che ha ottenuto in bocca, questo significa che è semplice. Le foglie vengono rimosse dal frutto prima di mangiare e lasciando solo il cuore del carcio$ %" (Leonardo, Codice Romanoff) “…Ludovico my master says that I must devise a way of eating artichokes without spitting out nine tenths of a mouthful onto the table, this is simple. The leaves are removed from the fruit before eating, leaving just the heart of the artichoke which is all edi%"28>=9 : # ' islands in the Venice lagoon discovered the products of the vegetable gardens (a task then left to the monks…), they praised the artichoke (articiocco in dialect) and in particolar the cas (side shoots) as the plant matures. Artichokes grown on the islands became a popular product. And they are still grown there today, with all their history of wind, sand and salt spray and their # % * &" artichoke has been eaten since ancient times for its nutritional values and inevitable aphrodisiac promise… as usual, not ful Probably starting out from Sicily, from the 15th century it spread along the Italian peninsula to convince the palates and inspire the painters who, in the Renaissance, used this strange # + % &% " / * The artichoke originated in the Mediterranean and has been well known since ancient times for the organoleptic qualities of # 2 3 historian Theophrastus). The current common name comes 78 & " 2 9:&"; &"& "8 outside the European countries lining the Mediterranean, it is a seasonal product (from autumn throughout the winter) generally eaten fresh (although it can also be found among the vast range of frozen vegetables). It has unimaginable uses in cooking and some recipes are deeply rooted in regional cuisine such as &"2< 9= mammole artichokes without prickles and, in the Venice area, the island grown castraure. The cooks of Zafferano propose a number of recipes and it will be a genuine culinary discovery. 40 Quando i pescatori delle isole dell’estuario veneziano per arricchire i loro noiosi pasti quotidiani scoprirono i prodotti degli orti (lavoro poi lasciato ai frati…) esaltarono proprio i carciofi (articiocco) e in particolare le castraure, il primo germoglio della pianta, seguiti a maturazione avviata dai botoli. Il carciofo delle isole diventò un prodotto popolare. E ci sono ancora adesso con tutta la loro storia di venti, sabbie e salsedine e di delicati sapori… ma costano un po’ di più. Pianta non spontanea ma “modificata” a suon di interventi dall’originale cardo, il carciofo era consumato fin dall’antichità per i suoi valori nutrizionali e per la sua immancabile promessa afrodisiaca, come al solito inattendibile. Dal ‘400 è salito lungo la penisola partendo probabilmente dalla Sicilia per convincere i palati e suggestionare i pittori che nel Rinascimento presero questo strano fiore commestibile come soggetto delle loro tele e perfino dai poeti &" scriveva Pablo Neruda. Il Carciofo è una pianta di origine mediterranea, molto nota fin dall’antichità per i pregi organolettici del capolino (le prime descrizioni risalgono allo storico greco Teofrasto). L’attuale nome volgare deriva dal neo-latino & " (in alcuni dialetti è chiamato articiocco); il nome italiano “carciofo” e lo spagnolo &"derivano dall’arabo & ". Poco conosciuto al di fuori dei Paesi europei affacciati al Mediterraneo, è prodotto stagionale (dall’autunno a tutto l’inverno), destinato soprattutto al consumo fresco (ma si trova anche nella vasta gamma dei vegetali surgelati). Ha insospettabili applicazioni in gastronomia tanto che alcune ricette sono ben radicate nelle cucine regionali come in quella romana, i carciofi alla giudia, piatto che utilizza le mammole (quelli senza spine) e i veneziani le isolane castraure. I cuochi di Zafferano ve ne propongono alcune e sarà una vera scoperta culinaria. 5 Gastrosofia / Gastrosophy di Sergio G. Grasso Gastrosofo Antropologo alimentare Il carciofo, intimamente femminile 40 Riflettiamoci: la parola carciofo non brilla in quanto ad eleganza. Ha un suono duro come la tosse e goffo come un ippopotamo. Sicuramente indegno per la più femminile delle verdure. Mentre cetriolo, asparago e porro esibiscono ai quattro venti le turgide virilità, il carciofo copre la sua intimità sotto aculei e sottane, merletti e corazze, obbligando chi voglia accedere al suo cuore carnoso - quella parte burrosa e morbida che i francesi chiamano cul - a spogliarlo di ogni guscio ed orpello, ad uno ad uno, dolcemente e senza fretta. Donne e carciofi esigono tempo e pazienza prima di regalarti qualcosa. Femminile fin dal nome scientifico: Cynara scolimus. Lo ammetto, scolimus (pungiglione in greco) è forse più inelegante di “carciofo”, ma Cynara è il nome di una fanciulla greca dai capelli color cenere che rifiutando le avances amorose del dio Apollo si ritrovò trasformata in un fiore spinoso e inaccessibile. Per quanto suoni male, “carciofo” è preso di peso dall’arabo 7 @ (cardo spinoso) e prima ancora dal persiano al(r)d’ishuk (terrigno e spinoso). La parola araba restò femminile (alcachofa) in spagnolo e in napoletano (scarciof- 6 fola) ma assunse inspiegabili connotazioni mascoline nel “articiocco” del lombardo-veneto, nel “artichaut” francese, e nel “artichoke” inglese. Il cardo spinoso da cui inizia l’inconsapevole transessualità del carciofo, cresceva selvatico sulle rive del Mediterraneo trentamila anni fa. Con i suoi fiori azzurro violacei i pastori (ricordate il gigante Polifemo?) cagliavano il latte e lo trasformavano in formaggio. Poi di generazione in generazione il bel cardo perse la spina aggressiva sulle brattee, ingrossò il bottone floreale e il vassoio andò aumentando man mano di spessore, convertendosi nel celebre “cuore di carciofo”. O cul. Questo avvenne perchè generazioni di giardinieri e ortolani si preoccuparono di eliminare le piante più piccole e pungen- The artichoke, intimately feminine If you think about it, the word artichoke is not exactly elegant. It has a hard sound, like a cough, and is clumsy as a hippopotamus. It is certainly not worthy of the most feminine of vegetables. While cucumbers, asparagus and leeks exhibit their turgid virility to the four winds, the artichoke covers its intimacy under prickles and petticoats, lace and armour, obliging those # French call cul - to denude it of every shell and trimming, one by one, gently and without rushing. Women and artichokes demand time and patience before giving something away. It is feminine right from the Latin name, Cynara scolymus. TherÈs 2& "39 &" > Greek maiden with ash coloured hair transformed into a prickly # god Apollo. Even though it does not have a good ring about it, &" 7 @29 and before then, the Persian al(r)d’ishuk (earthy and prickly). The Arab word is again feminine in Spanish (alcachofa) and * 2 9 B &"8 D &" J : which the unwitting transsexuality of the artichoke derives grew wild on the shores of the Mediterranean thirty thousand years ago. ' # shepherds (remember the giant Polyphemus?) curdled the milk and transformed it into cheese. Then generation after generation, the attractive cardoon lost the aggres # base gradually thickened to become the famous “artichoke " N : ers and farmers carefully eliminated the smallest most prickly plants, concentrating their attention on those which were less # :doon also produced other plants with a more highly developed leaf system, the edible cardoons of today, their nerves thickened # B Q (and therefore also cardoons) belong to the same family as the daisy and from an anatomical point of view, the base of the artichoke (or cul) corresponds to the false fruit of the strawberry and 2 9: # the base is eaten (in other words, the extension of the stem) and the tender part near the stem of the surrounding leaves. In Italy, * 2 ti concentrandosi solo su quelle che avevano meno spine e fiori più grandi. L’evoluzione naturale del cardo selvatico ha invece dato origine ad altre piante con apparato fogliare molto sviluppato, gli odierni cardi-eduli, le cui nervature si sono inspessite fino alla nota consistenza carnosa. Botanicamente i carciofi (e dunque anche i cardi) appartengono alla famiglia delle margherite (femminili) e dal punto di vista anatomico il fondo del carciofo (o cul) corrisponde al falso frutto della fragola (signora) e del fico (che i napoletani declinano al femminile). Il carciofo è l’unico vero fiore che viene consumato da solo, o meglio, se ne consuma la base (cioè l’estensione del gambo) e la parte più tenera e vicina al gambo delle foglie circostanti. Lo troviamo nelle ceste dei fruttivendoli già da novembre (il Sardo spinoso e le varietà precoci) ma ha il momento di massima presenza sul mercato da gennaio a marzo (tondo-romanesco, carciofo di Castellamare, Pugliese e Chioggiotto). Considerando le varietà tardive, come le “Castraùre di S.Erasmo”, i ghiottoni e i buongustai possono approfittare delle diverse sfumature di gusto e consistenza dei carciofi italiani per circa sei mesi l’anno. Chi di carciofi è ghiotto, come me, esige il meglio. Li guarda, li soppesa, li palpa. Li immagina già lessi, fritti, brasati, crudi a lamelle, sopra al formaggio, sotto l’olio di Albenga o di Corato. Li scrocchia con delicatezza nel pugno e li ascolta mandar gemiti all’orecchio, con lo stesso udito che gli esperti usano per giudicare se un sigaro havana è stato arrotolato con amore sulle cosce delle sigaraie cubane. Li si può consumare tali e quali, bolliti, al forno, ripieni, in umido, fritti, saltati in padella, cotti sotto la cenere; si possono unire ad altre verdure in risotti, paste, minestre; se ne possono fare torte, timballi, soufflées, o li si cuoce insieme a pesce o carne. Del carciofo si può anche usare il solo fondo (la parte più ambita, il cul…): polposo come una braciola e dolce come una mela cotta. Superba la purea di fondi di carciofo di Chioggia lessati, passati al burro in tegame e montati a caldo con generose cucchiaiate di burro ammorbidito. Checchè ne dicano i francesi o i californiani, poche varietà al mondo reggono il confronto con il “romanesco”, globoso e sontuoso, prepotentemente imperiale quando si tratti di un vero “cimarolo”. Per l’uso a crudo, le mie preferenze vanno allo spinoso sardo o alle “castraure” della laguna veneta (meravigliose in pinzimonio). Anche i toscani violetti si lasciano sgranocchiare senza tante moine, crudi con un po’ di sale e un filo di olio extravergine di oliva del Garda. E in frittura eccellono quelli di Puglia, dalla vita sfiancata come quella di un colonnello del regio esercito. Comunque lo si legga e lo si scriva, sotto qualsiasi punto di vista lo si rimiri o lo si rigiri, il carciofo è sempre saporito e divertente, ricco di vitamine, povero di calorie, diuretico e molte altre cose ancora. Ha una marcia in più, come la donna. Bella alcachofa! &; " 9 <U2&: " and artichokes from Castellammare, Puglia and the Chioggia area). Also considering the late varieties such as “Castraùre di ;X[ " + the various taste and texture nuances of Italian artichokes for almost six months a year. Gluttons for artichokes such as me demand the best. They look at them, weigh them, touch them. They imagine them already boiled, fried, braised, raw in strips, on cheese and preserved in oil from Albenga or Corato. They \ make, with the same sense of hearing experts use to assess if a Havana cigar has been rolled lovingly on the thighs of female Cuban cigar makers. They can be eaten raw, boiled, baked, stuffed, stewed, deep or pan fried or cooked under the ash; they can be combined with other vegetables in risottos, pasta dishes and soups, used as an ingredient in quiches, timbales #^ use just the base of the artichoke (the most coveted part, the %9# ^ > ^ spoonfuls of melted butter. Whatever the French or Californians say, few varieties in the world bear comparison with the sump & " &" U &; " & " Veneto lagoon (wonderful seasoned with olive oil, salt and pepper). Tuscan violet artichokes go down easily when crunched raw with a little salt and extra-virgin olive oil from Garda. And Puglia artichokes, pinched at the waist like a colonel in the royal army, are excellent fried. However you read it, however you write it, from whatever point of view you contemplate it or turn it, the artichoke is always tasty and fun, packed with vitamins, low in calories, diuretic and a great many other things besides. < Q 40 Gastrosofia / Gastrosophy 7 News di Sergio G. Grasso Washington. Zafferano a ruba a Expo-Italia PERIODICO DI RISTORAZIONE E GASTRONOMIA / PERIODICAL OF CATERING AND GASTRONOMY La “missione” di Sergio Grasso a Washington in occasione del Gala del NIAF (National American Italian Foundation) si è conclusa con una serie di successi. Il più importante per Sergio, il cui progetto televisivo THE GASTROSOPHER è stato accolto dalla televisione statunitense con entusiasmo. Grande interesse ha suscitato il lavoro di ITALY IS FUN società italo-americana che si occupa di divulgazione della cultura gastronomica italiana nel mondo e che ha realizzato un seminario-spettacolo sui prodotti “identitari” italiani che ha segnato il tutto esaurito. Anche ZAFFERANO ha esaurito il notevole numero di copie distribuite nei due giorni di manifestazione all’Hilton di Washington. I maggiori apprezzamenti per la nostra rivista sono andati ai contenuti in testo bilingue, alla tematicità degli stessi e alla veste grafica. “Zafferano è stato il magazine più gettonato dai 2000 ospiti della cena di gala del 29 ottobre e le copie disponibili per gli oltre 4000 visitatori del 28 sono andate a ruba fin dall’apertura dell’Expo-Italia” ci dice Grasso. “L’ho regalato a Santo Versace, al Ministro Meloni e a Emma Marcegaglia e non potendo consegnare alcun oggetto personalmente al Presidente Obama per motivi di \\ ;" (Una relazione dell’evento può essere letta on-line su: http://www.niaf.org/events/2011/dc_gala/index.asp) "# #$$ > GASTROSOFIA Ma la patata…tira? > I CONSIGLI DELLO CHEF Gustosa in tutte le salse! > ITALIANI NEL MONDO Da Venezia a Mauritius > RISTORANTI Le migliori patate di montagna > A TUTTA BIRRA Kartoffelsalat & Birra > CUCINA MODERNA Ottima al microonde! > SPECIALITÀ La cucina occitana. [ LE PATATE ] [ POTATOES ] ANNO 13 | OTTOBRE 2011 | N. 39 | 100.000 copie Washington. Zafferano goes like hot cakes at Expo-Italia Sergio Grasso’s “mis " ' *J3 2* Italian Foundation) was crowned by a number of successes. The most important for Sergio was his television project ‘THE GASTROSOPHER’, which the American :D : :8_ ; J`* an Italo-American company working in spreading Italian gastronomic culture around the world, also met with great interest, especially their seminar-show on Italian ‘identity’ products, with {JJ[=*N copies of its magazine during the two days of the event at the Washington Hilton, with the public showing great appreciation for the bilingual text, the topics that were discussed and the graphic design. “Zafferano was the most popular magazine with the 2000 guests at the gala dinner on the 29th October, and the copies for the more than 4000 visitors went like hot cakes right [B7 "3 & gave one to Santo Versace, to the Minister Meloni and to Emma Marcegaglia, and as I was not allowed to give President Obama anything personally, for security reasons, I left two copies with "2~ ~ B 9 News 40 L’arte del gelato in passerella 8 Era dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia l’appena trascorsa 18° edizione del celebre concorso “Festival X" X to - rigorosamente artigianale - in passerella, tenutosi a Longarone e rivolto agli allievi degli istituti alberghieri d’Italia. La giuria, presieduta da Luigi Dal Farra, ha premiato il talento di Andrea Possanzini U Q ; dell’IIS ‘A Panzini’ di Senigallia, allievi dello chef prof Ennio Mencarelli, per il piatto Q`N*:8. I due giovani hanno presentato così la loro creazione: Il gelato che prepariamo vuole unire l’Italia da Sud a Nord, proprio come fece Garibaldi’. E gli ingredienti utilizzati e sapientemente armonizzati hanno dato loro ragione: il pistacchio di Bronte, le arance rosse di Catania, le fragole campane, i limoni di Sorrento, il Fiordilatte del nord e la nocciola delle Langhe. Per concludere in bellezza, oltre che in bontà, non potevano mancare gli spaghetti tricolori per rappresentare l’Italia in tutto il mondo. Un vero successo reso possibile anche grazie alla professionalità e all’entusiasmo della professoressa Maria Rosella Bitti che guida il Panzini verso mete sempre più alte. GREENTEAM Impronta Naturale Natural Printing Noi di Krupps siamo “sostenibili” di carattere. Da più di 40 anni Krupps progetta e costruisce prodotti innovativi nel pieno rispetto della Natura. Nasce così EcologyCare, il nuovo logo che garantisce un basso impatto ambientale, un maggior risparmio di acqua ed energia elettrica oltre che un lavaggio e un’igiene a prova di professionista. Krupps has a “sustainable” character. Since more than 40 years Krupps designs and manufactures innovative products with total respect for Nature. In this way EcologyCare was born, the new logo which guarantees besides a professional washing and hygiene, a low environmental impact by saving more water and energy. water saving electric saving recycling Premio Operosità 1973 Premio Vittoria Export 1974 Premio Città di Padova 2001 Medaglia d’oro progresso economico C.C.Padova 2006 KRUPPS s.r.l. - Via Austria, 19 - 35127 Padova - ITALY - TEL. +39 049 7625156 - FAX +39 049 8704701 - www.krupps.it Premio crescita Produttiva 2006 Zip Padova Premio Ditta Eccellente 2008 MADE IN ITALY Star Bene / Keeping healthy di Mirella Giuberti Nutrizionista docente presso l’Istituto Alberghiero “Orio Vergani” di Ferrara 40 Caratteristiche e proprietà nutrizionali 10 La parte edule del carciofo (Cynara cardunculus L., ssp. scolymus; famiglia Asteraceae) è rappresentata principalmente dai fiori o, per meglio dire, dalla base delle infiorescenze immature, dette calatidi, e dalla parte superiore carnosa delle brattee che li ricoprono. I getti che si sviluppano dalle gemme ascellari ramificano il fusto principale e terminano sempre con un grosso capolino (chiamato “mamma”); dai getti laterali si formano capolini, detti “di corona” (più piccoli e più tardivi); dalla base del fusto originano getti chiamati polloni o carducci, anch’essi commestibili. La maggior parte della produzione italiana, che detiene peraltro il primato mondiale, è destinata al consumo diretto, ma si producono anche carciofi sott’olio, salse e sughi a base di carciofi, ecc. La classificazione botanica viene effettuata sulla scorta del colore delle brattee (verde o violetto), delle caratteristiche del calice (spinoso o non spinoso) e della rifiorescenza (si distinguono prodotti precoci e tardivi). L’Italia annovera numerose varietà (spinoso di Liguria, spinoso di Palermo, violetto di Venezia, violetto di Toscana, spinoso sardo, bianco tarantino, ecc.); hanno ricevuto il riconoscimento comunitario di Indicazione Geografica Protetta il carciofo di Paestum (Piana del Selene - Prov. Salerno) ed il carciofo romanesco del Lazio. Il carciofo presenta un modesto valore calorico (poco più di 20 kcal per 100 g di porzione edibile) e si caratterizza per il buon contenuto in fibra alimentare (5.5 g/100 g), di cui fanno parte sia componenti non solubili (cellulosa, emicellulose, ecc.) che solubili (principalmente inulina, ma anche mucillagini e pectine). Le frazioni insolubili sono utili per aumentare la massa fecale ed accelerare il transito intestinale, consentendo la regolazione dell’alvo e la riduzione dell’assorbimento di vari nutrienti, tra cui glucosio e colesterolo. L’inulina è un polisaccaride ascrivibile ai cosiddetti prebiotici, ovvero ingredienti non digeribili che agiscono come fattori di crescita di specifici microrganismi chiamati probiotici. I prebiotici sono rappresentati da un’ampia gamma di composti, quali xilitolo, sorbitolo, lattitolo, lattulosio, frutto-oligosaccaridi e, appunto, inulina (contenuta anche in aglio, cipolla, cicoria, radicchio, asparago, ecc.). I probiotici sono supplementi alimentari costituiti da microrganismi vivi che agiscono favorevolmente sull’uomo, migliorando il suo equilibrio microbico intestinale. Una colonizzazione enterica di tali microrganismi (appartenenti per lo più ai generi Lactobacillus e Q) è in grado di svolgere numerosi effetti benefici, tra cui la riduzione dei livelli ematici di cole- * The main edible part of the artichoke (Cynara cardunculus L., 9 # # 2 7 9# The shoots which grow from the axle buds branch from the main #2 &"9 # 2 &"9 the base of the stem are known as basal shoots (or carducci) and can also be eaten. The majority of artichokes grown in Italy (which holds the world record) are eaten directly, but others are used to make artichokes in oil, artichoke based sauces etc. Q the colour of the bracts (green or purplish), the characteristics of the calyx (prickly or not prickly) and #29* varieties are grown in Italy (Spinoso di Liguria, Spinoso di Palermo, Violetto di Venezia, Violetto di Toscana, Spinoso Sardo, Q : 9 [> / Geographical Indication recognition has been awarded to the “Carciofo di / " 2/ ; 7 / Salerno) and the Carciofo Romanesco grown in Lazio. The artichoke has a Star Bene / Keeping healthy sterolo ed il rafforzamento delle difese immunitarie. L’inulina del carciofo può quindi favorire la proliferazione intestinale dei probiotici e giocare un importante ruolo salutistico. Tab. 1 | Composizione chimica e valore energetico per 100 g di parte edibile moderate calorie content (just over 20 kcal per 100 g of edible 9 2 9 insoluble (cellulose, hemicellulose, etc.) and soluble (largely inulin, but also mucilages and pectins). ACQUA (g) WATER (g) PROTEINE (g) PROTEINS (g) LIPIDI (g) FATS (g) GLUCIDI DISPONIBILI (g) 91.3 2.7 0.2 2.5 (amido 0.5) ENERGIA (kcal) AVAILABLE CARBOHYDRATES (g) ENERGY (kcal) Chemical composition and energy value per 100 g of edible part FERRO(mg) IRON (mg) CALCIO (mg) CALCIUM (mg) FOSFORO (mg) PHOSPHOROUS (mg) TIAMINA (mg) THIAMINE (mg) RIBOFLAVINA (mg) RIBOFLAVIN (mg) NILACINA (mg) NIACIN (mg) VITAMINA A Ret.eq. (μg) VITAMIN A RET.EQ. (μg) VITAMINA C (mg) VITAMIN C (mg) CARCIOFI / ARTICHOKES 133 376 1 86 67 0.06 0.10 0.50 18 12 Tab. 2 | Composizione chimica e valore energetico per 100 g di parte edibile Mentre il contenuto vitaminico è sostanzialmente trascurabile, tra i minerali vi è una discreta presenza di ferro e potassio. Compaiono anche discrete quantità di acidi organici (glicolico, glicerico, malico, succinico, ecc.) destinati alla nostra riserva ematica di bicarbonati alcalini, necessari per contrastare l’acidificazione del sangue. Nel carciofo sono poi presenti diverse molecole antiossidanti, che espletano la loro funzione soprattutto a livello epatico. Alcune appartengono al gruppo degli ACIDI FENOLICI (acido clorogenico, acido criptoclorogenico, acidi iso-clorogenici, acido caffeico, acido 1,5-dicaffeilchinico, più noto come cinarina); l’acido clorogenico, quantitativamente predominante, può inibire l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità, esercitando un’azione di prevenzione nei confronti delle malattie cardiovascolari; ha effetti inibitori su alcuni enzimi che agiscono nella via metabolica della neoglucogenesi, riducendo la formazione di glucosio endogeno; per le sue proprietà antiossidanti viene inoltre ritenuto in grado di ridurre e/o prevenire la cancerogenesi. Alla cinarina si ascrivono le funzioni coleretiche e colagoghe del carciofo, ovvero la stimolazione della secrezione epatica dei sali The insoluble fractions are useful to increase faecal mass and accelerate intestinal transit, regulating the intestine and reducing the absorption of various nutrients including glucose and cholesterol. Inulin is a polysaccharide belonging to the socalled prebiotics, indigestible ingredients which act as growth : prebiotics include a wide range of compounds such as xylitol, sorbitol, lactitol, lactulose, fructooligosaccharides and inulin (also contained in garlic, onion, chicory, radicchio, asparagus, etc.). Probiotics are food supplements consisting of live microorganisms which improve the microbial balance in the intestine, > these microorganisms (largely members of the Lactobacillus and Q 9 7 ding a reduction in blood cholesterol levels and reinforcement of the immune defences. The inulin in artichokes can therefore encourage proliferation of probiotics in the intestine and plays an important role in health. While the vitamin content is almost negligible, among the minerals it contains a fair amount of iron and potassium. It also has moderate amounts of organic acids (glycolic, glyceric, malic, succinic, etc.) destined for the reserves of alkaline bicarbonates The artichoke also contains a number of antioxidant molecules ;/[*N8>> group (chlorogenic acid, crypto-chlorogenic acid, iso-chlorogenic acid, caffeic acid and 1,5-dicaffeoylquinic acid, better known as cynarine). Quantitatively predominant, chlorogenic acid inhibits oxidation of low density lipoproteins, thus helping to prevent cardiovascular disease, inhibits a number of enzymes involved in the gluconeogenesis metabolic pathway, reducing formation of endogenous glucose and, thanks to its antioxidant properties, 7 nesis. Cynarine is responsible for the choleretic and cholagogic functions of the artichoke (in other words, stimulation of secre- 40 Chemical composition and energy value per 100 g of edible part POTASSIO (mg) POTASSIUM (mg) 22 SODIO (mg) SODIUM (mg) CARCIOFI / ARTICHOKES 11 Star Bene / Keeping healthy 40 biliari, l’aumentata escrezione di colesterolo nella bile, l’inibizione della sua sintesi endogena ed il trasporto della bile nel coledoco. I carciofi possono quindi favorire la digestione dei grassi e la riduzione dei livelli ematici di colesterolo; ma dovrebbero essere consumati con molta cautela in presenza di calcolosi biliare. Altri antiossidanti afferiscono al gruppo dei Flavonoidi (cinaroside, rutina, scolimoside e luteolina). La rutina (o rutoside), frutto dell’unione della quercetina al disaccaride rutinosio, svolge attività antiossidante in quanto, sottraendo ferro ionico, ostacola la reattività dei radicali liberi dell’ossigeno; viene inoltre ritenuta in grado di regolare la permeabilità dei capillari sanguigni. Anche la luteolina ha mostrato proprietà chelanti di ioni metallici e capacità di ossidare la frazione LDL; già da tempo è stata osservata la sua efficace inibizione sulla sintesi epatica di colesterolo, mentre recenti studi depongono per un’attività di riduzione a carico di alcuni mediatori infiammatori (citochine) responsabili di precoce invecchiamento cerebrale. Tra le molecole antiossidanti vi sono anche Lattoni Sesquiterpenici (come cinaropicrina, grosseimina e cinaratriolo), cui si deve il caratteristico gusto amaro. La quantità di antiossidanti varia ampiamente a seconda della varietà di carciofo; è maggiore nelle brattee interne; tende a diminuire con il tempo. Quanto agli effetti esercitati dalle tecniche culinarie, i dati a disposizione sono per ora assai divergenti: vi è chi descrive cali importanti con cotture a vapore, bolliture e fritture; e chi 12 ha invece osservato, dopo cottura, una maggiore attività antiossidante. Come altre Asteracee, i fiori maturi del carciofo contengono proteine enzimatiche (“proteasi ad acido aspartico”) in grado di coagulare le caseine del latte ed ottenere un formaggio con gusto e consistenza caratteristici. Ricordiamo infine che il taglio delle brattee danneggia le pareti vegetali e favorisce reazioni catalizzate da varie fenolasi che, in presenza di ossigeno, generano chinoni scuri; tale imbrunimento enzimatico può essere ostacolato con aggiunta di succo di limone od aceto. Meglio in seguito effettuare la cottura a pentola aperta per evitare che le clorofille verdi si trasformino (in ambiente acido) in feofitine brune. tion of bile salts by the liver, increased excretion of cholesterol in the bile, inhibition of its endogenous synthesis and transport of bile in the bile duct). Artichokes therefore help digestion of fats and reduce cholesterol levels in the blood, but should be eaten with great care by gallstone sufferers. NB J8DN*N2 rutin, scolimoside and luteolin). Rutin (or rutoside) formed by the union of quercetin with the disaccharide rutinose has an antioxidant action, removing ionic iron and thus reducing the reactivity of the oxygen free radicals. It is also considered capable of regulating permeability of the blood capillaries. Luteolin has been shown to have a chelate effect on metal ions and the B 88 synthesis of cholesterol by the liver has been known for some time, while recent studies suggest it may also reduce certain # 2 9 ageing of the brain. The antioxidant molecules also include ;[;`:[=/[*[8>:N*[;2 7 min and cynaratriol), responsible for its characteristic bitter taste. The quantity of antioxidants varies widely depending on the variety of artichoke, is higher in the inside bracts and tends to drop over time. As to the effects of cooking, the available data is contradictory. Some describe while others, on the other hand, have observed a greater antioxidant action after cooking. As with other Asteraceae, mature # \ 2 7 ses) able to coagulate caseins in milk and obtain a cheese with a characteristic taste and texture. Finally, cutting the bracts damages the cell walls and encourages reactions catalysed by various phenolases which, in the presence of oxygen, generate dark quinines. This enzyme browning can be blocked by adding lemon juice or vinegar. The artichokes are then best cooked in an open saucepan to avoid the green chlorophylls turning to brown phaeophytins in the acid environment. marana.it Dal 1978 La Monferrina produce macchine professionali per la pasta, interamente made in Italy, ad uso di laboratori e industrie del settore. Progetti esclusivi, studiati e sviluppati internamente per realizzare pasta di ogni tipo nel nome della facilità d'utilizzo, della qualità e della genuinità del prodotto finale. PNUOVA Combinata (Impastatrice e Sfogliatrice) è una macchina per pasta multifunzione progettata per produrre in automatico sfoglia tirata fine e con specifici gruppi ad innesto per la produzione di ravioli, tagliatelle, gnocchi in diversi formati e pasta estrusa. imperia & monferrina SOCIETA’ PER AZIONI Divisione La Monferrina S.S. n. 457 - Via Statale 27/A - I - 14033 Castell'Alfero AT Tel.: +39.0141 276002 - www.la-monferrina.com Pasticceria / Patisserie di Luigi Biasetto Chef Pasticcere e titolare della Pasticceria Biasetto di Padova Un’insolita frittella An unusual fritter Cosa c’e di più appropriato del pistacchio di Bronte vestito da frittella, per un insolito dessert luminoso, appetitoso e croccante per il Carnevale? ' Q mouth watering, crispy and out of the ordinary Mardi-Gras fritter? Frittelle alla crema di pistacchio Fritters with pistachio cream Frittelle: latte 80 g (portare a ebollizione), burro 20 g, zucchero 5.6 g, sale 0.8 g, farina “00” 56 g (spegnere il fuoco e aggiungere il tempo di asciugare, 3 minuti in pentola), uova 40 g (mettere in planetaria e aggiungere nell'ordine), albume 28.1 g, burro a pomata 8 g, lievito baking (20/80) 0.4 g, semolino di riso 1 g (da mischiare al baking), tuorlo d'uovo 30 g. Crema al pistacchio 15 g cruda: panna montata a ¾ 600 g, tuorlo d'uovo 300 g, acqua 100 g, zucchero 100 g, glucosio 100 g, baccello di vaniglia bourbon 1, mascarpone 600 g, pasta di pistacchio di bronte 180 g. Per la frittura: olio di oliva. Per il decoro: zucchero a velo, granella di pistacchio, miele di corbezzolo o arancio. Fritters: milk 80 g (bring to boil), butter 20 g, sugar 5,6 g, salt 0,8 g, type 00 flour 56 g (turn off heat and add time to dry: 3 minutes in the saucepan), egg 40 g (put in planetary mixer and add in order given), egg white 28,1 g, creamed butter 8 g, baking powder (20/80) 0,4g, rice semolina 1g (mix with baking powder), peeled pistachios 30g. Pistachio Cream 15 g uncooked: whipped cream (whipped to 3/4 stiffness) 600 g, egg yolk 300g, water 100g, sugar 100g, glucose 100 g, bourbon vanilla pod 1, mascarpone 600 g, bronte pistachio paste 180 g. For frying: olive oil. For decorating: icing sugar, crushed pistachios, strawberry tree or orange blossom honey. Procedimento: Portare ad ebollizione latte, burro zucchero e sale. Spegnere il fuoco e aggiungere la farina. Lasciare riposare 3 min in pentola. Mettere in planetaria e aggiungere gradualmente le uova. Quindi aggiungere il burro a pomata e terminare con il lievito precedentemente mescolato al semolino di riso. Preparare una poche con bocchetta liscia no 16 e dressare a distanza regolare su carta da forno delle palline di circa 12/15 gr. Far scivolare la carta nella friggitrice con olio extra vergine di oliva a 180°. Appena possibile sfilare la carta lasciando friggere per circa 3 minuti rimescolando delicatamente, con l’aiuto di una ragnatela, durante tutto il tempo della cottura. Adagiare su carta assorbente. Procedure: Bring milk to the boil with butter, sugar and salt. Turn off the heat and add the flour. Leave to rest for 3 minutes in the saucepan. Transfer to the planetary mixer and add the eggs gradually. Add the creamed butter and, lastly, the baking powder mixed previously with rice semolina. Fill a piping bag with a No. 16 smooth nozzle and dispense evenly spaced balls of batter weighing approximately 12-15 g each on a sheet of oven paper. Slide the paper into the deep fryer filled with extra virgin olive oil at 180°C. Remove the paper as soon as possible and fry the fritters for approximately 3 minutes, stirring delicately with a spider throughout the cooking time. Remove and drain on absorbent paper. 40 RICETTA 14 Pasticceria / Patisserie Per la crema al pistacchio: Mescolare zucchero, tuorlo, acqua e glucosio e cuocerlo a 82° nel microonde. Passare al chinois e montare fino a raffreddamento. Incorporare delicatamente il mascarpone, la panna montata e la pasta di pistacchio. Conservare in una poche in frigorifero. Questa crema sarà utilizzata come accompagnamento per intingere le frittelle. Impiattare come da foto. Consigli: Utilizzare olio extra vergine di oliva per la frittura. Evitare fritture prolungate. Per una migliore organizzazione: Si possono friggere quantità più importanti. Abbattere e lasciare rinvenire in un forno a 180° per 3-4 minuti. In questo modo la frittella si libererà di ulteriore olio residuo di frittura e riacquisterà la croccantezza di un prodotto appena fritto. For the pistachio cream: Mix sugar, egg yolk, water and glucose and cook to 82°C in the microwave. Filter through a chinoise and beat until cool. Delicately fold in the Mascarpone, whipped cream and pistachio paste. Keep in a piping bag in the refrigerator. This cream will be used as a dip for the fritters. Present as shown in the photo. Tips: Use extra virgin olive oil for frying. Take care not to overcook. To simplify organisation: Larger quantities may be prepared in advance, blast- Plutone 7, chilled and then reheated in the oven at 180°C for 3-4 minutes before use. In the oven, the fritter releases residual frying oil and becomes as crispy as it was when freshly fried. Sirman STUDIOVERDE Scheda Tecnica: Dolci al Piatto 1. Versare “una linea di miele”. 2. Posizionare le tre frittelle. 3. Versare ancora miele sulle frittelle. 4. Cospargere di granella al pistacchio. 5. Adagiare una quenelle di crema al pistacchio. 6. Cospargere di zucchero a velo. Fresh idea for brands highlighting Oscartielle realizza banchi frigoriferi espressamente studiati per l’industria alimentare con differenti gradi di personalizzazione. In quest’ambito Oscartielle collabora attivamente con le stesse aziende alimentari nello studio preliminare delle singole esigenze di immagine, esposizione e marketing, giungendo a progettare e realizzare ex-novo banchi “unici” in grado di valorizzare il prodotto esposto, aprendo così nuovi orizzonti al concetto di personalizzazione. Oscartielle S.p.A. Via Boffalora, 1/A - 24048 Treviolo (Bergamo) - Italy - Tel. +39 035 377911 - Fax +39 035 693200 www.oscartielle.it - [email protected] Certification ISO 9001:2000 Procedure: Gourmet Desserts 1. Drizzle a line of honey. 2. Arrange the three fritters in a row. 3. Drizzle another line of honey over the fritters. 4. Sprinkle with crushed pistachios. 5. Arrange a quenelle of pistachio cream next to the fritters. 6. Dust with icing sugar. I segreti del barman / The barman’s secrets di Angelo Borrillo CapoBarman AIBES Contro il logorio della vita moderna… Quando si parla di carciofo nasce spontaneo il riferimento al bar con uno dei più classici e storici liquori d'Italia ovvero il Cynar: considerato un amaro in Italia, viene usato come base per cocktail in Brasile e negli Stati Uniti, mentre in Francia viene gustato insieme alla birra. Nasce come digestivo in quanto contiene la cinarina che favorisce la digestione, può essere bevuto anche come aperitivo, generalmente con ghiaccio, mescolato con seltz e una fetta di limone o d'arancia, oppure con cola, acqua tonica o soda amara al limone. In alcune zone d'Italia viene utilizzato per arricchire il vino bianco o come ingrediente aggiuntivo per lo spritz. La sua gradazione alcolica di 16,5° lo rende, ad ogni modo, accessibile a tutti e gli farà guadagnare la fama di “amaro vero, ma leggero”. Cynar è un liquore a base di foglie di carciofo e infuso di 13 erbe e piante che lo rendono naturale, ricco di profumi e capace di conservare inalterate tutte le proprietà salutari dei suoi ingredienti, ha un sapore dolce-amaro e un colore ambrato scuro. Oggi trova la sua giusta collocazione all’ora dell’aperitivo con il più classico spritz, come avviene al Nord Italia. In autunno potremmo abbinarci un’insalatina di carciofi, grana e ovuli o dei carciofi alla romana, mentre in primavera la torta Pasqualina o un buon carciofo alla Giudia. Il nostro barman saprà proporre delle deliziose tartine con salsa ai carciofi oppure degli ottimi carciofi sott’olio provenienti dalle vari regioni d’Italia, abbinati ai suoi aperitivi. A welcome respite from the strain of modern life… Spritz Padovano: Si aggiunge il Cynar all’Aperol e si sostituisce il prosecco con il vino bianco fermo. Ingredienti: 3 cl Aperol; 2 cl Cynar; 2 cl vino bianco fermo; 2 cl Acqua minerale, soda o seltz. Servire nel bicchiere Ballon da vino con ghiaccio, decorare con ½ fetta di arancia e scorza di limone. Spritz Padovano: Cynar Spritz: Sostituire l’Aperol con il Cynar Ingredienti: 3 cl Cynar; 2 cl Prosecco; 2 cl Acqua minerale, soda o seltz. Servire nel bicchiere Ballon da vino con ghiaccio, decorare con ½ fetta di limone. Cynar Spritz: Aperitivo: Versare in un bicchiere old-fashioned il Cynar, aggiungere il ghiaccio, la soda e una fettina di limone, al limite anche shakerato aggiungendo poi la soda. Pour Cynar into an ‘old fashioned’ glass, add ice, soda water and a thin slice of lemon. Depending on preference, this may also be shaken first before adding the soda water. Digestivo: Versare in un bicchiere old-fashioned il Cynar e servirlo liscio oppure con ghiaccio e scorza di limone. Pour Cynar into an ‘old fashioned’ glass and serve neat or with ice and a twist of lemon peel. Thinking of the artichoke in the context of the bar immediately calls to mind one of Italy’s most classic and historic liqueurs – Cynar, which is also one of the world’s most versatile spiritbased beverages. Considered a bitter digestif in Italy, it is used Q\`; J B with beer. Containing cynarin, which promotes digestion, it Q> enjoyed as an aperitif, in which case it is generally served with ice, mixed with soda water and garnished with a slice of lemon or orange, or mixed with cola, tonic water or bitter lemon. In # or as an additional ingredient in a Spritz. An alcohol content of 16.5% makes it an easily accessible liqueur and has earned it & "> liqueur made from artichoke leaves and an infusion of 13 herbs and plants. It is a natural, richly aromatic product that preserves 7 et taste and a dark amber colour. Today, it is most at home at aperitif time in a classic Spritz, especially in certain areas * artichoke, Grana cheese and Caesar’s mushroom salad or with Roman style artichokes, while in spring, by a Torta Pasqualina < artichoke. Of course, throughout the year, the barman can also ^ sauce or excellent artichokes in oil from the many different regions of Italy. The following are a few examples of how to tantalise the palate with a delicious artichoke liqueur. 40 DRINKS 16 Add Cynar to the Aperol and replace the Prosecco sparkling wine with a still white wine. Ingredients: 3 cl Aperol; 2 cl Cynar; 2 cl still white wine; 2 cl mineral water or soda water. Serve in a balloon wine glass with ice and decorate with ½ a slice of orange and a twist of lemon peel. Replace the Aperol with Cynar. Ingredients: 3 cl Cynar; 2 cl Prosecco sparkling white wine; 2 cl mineral water or soda water. Serve in a balloon wine glass with ice and decorate with ½ a slice of lemon. Aperitif: Digestif: I segreti del barman / The barman’s secrets di Stefano Renzetti Consulente alberghiero, formatore autore materie bar Crisi? Ci rimettono soprattutto gli incapaci! > : to lose their place! In my capacity as a commercial business advisor, I am often closely involved with new openings or renovations, and I have often observed the incompetence of the workers to do their jobs properly, and this is nearly always to the detriment of the effective quality and the quality that is perceived by the customer, * how to use them, not only reduces quality but does not bring any competitive in your price. A few examples? Restaurants that buy new potatoes that are already peeled, or ready washed salad in bags paying up to euro 8 a kilo, not to mention the ready to use sauces in jars with their exorbitant prices, creating an uncompetitive retail price with drastically reduces margins. Often the & "& "& " \ above all, great incompetence! It is the same in bars, for example a 20 cl. fruit juice costs just 60 cents, but is retailed at euro 1.80 or euro 2.00, rather expensive for the consumer no? However, we must add to the original 60 cents the storage in the fridge 360 days a year, the time for loading and disposing of Q buy half a kilo of fresh seasonal fruit – such as pineapple, that is then blended with some ice and a drop of water so that it is not too thick, we can produce more than one litre of juice (equal to almost 6 portions), so just customers would be. The same can be said for the popular “ace +"2 there are very small quantities of vitamins A-C-E!), because with half a lemon and an orange, freshly peeled, and a small carrot, a spoon of honey, ice and water we can produce about half a litre of juice with an exceptional effective and perceived quality. What’s more with no need to use a juice extractor, because a good blen B ice, which is tasty, full of good vitamins and which also produces NB when preparing aperitifs, but I will save these topics for another issue of the magazine. Orione, Sirman 40 Con la mia attività di consulente del pubblico esercizio sono a stretto contatto con le nuove aperture o ristrutturazioni e troppo spesso vedo l’incapacità degli addetti ai lavori a svolgere al meglio la propria professione. Questo quasi sempre a scapito della qualità reale e di quella percepita dal cliente, e non ultima quella economica. Non conoscendo le materie prime e non sapendole trasformare non solo si riducono le qualità, ma non si guadagna a sufficienza e si è fuori mercato o poco competitivi nel prezzo. Alcuni esempi? Vedere ristoranti che acquistano le patate novelle sbucciate o l’insalata mondata in busta arrivando a pagare 8 euro al chilo, per non parlare dei sughi e delle salse pronte in barattolo con dei prezzi esagerati, generando un prezzo al pubblico poco vantaggioso con dei margini risicati. Spesso la risposta è “ma ci vuole tempo”, “il personale costa”, “cosi si spreca meno” in realtà alla base c’è una minore voglia di lavorare e soprattutto un’elevata incapacità! Al bar è la stessa cosa, pensate ad un succo di frutta da 20 cl. acquistato a circa 60 centesimi e rivenduto da 1,80 a 2.00 euro caro per il consumatore, no? Ebbene aggiungete ai 60 cent. lo stoccaggio in frigo acceso 360 giorni l’anno, il tempo del carico e dello smaltimento del vetro. Se acquistando circa mezzo chilo di frutta di stagione come nel caso di un ananas frullato con un po’ di ghiaccio e l’aggiunta di un po’ di acqua necessaria per renderlo meno denso - si genera oltre un litro di prodotto (praticamente 6 porzioni di succo), immaginate quanto utile si potrebbe avere e quanta soddisfazione del cliente. Stesso ragionamento lo possiamo fare con il molto ordinato “succo ace” (considerando che nel prodotto industriale di vitamina A-C-E ne troveremo ben poca!) perché con mezzo limone, un’arancia sbucciati a vivo e una carota piccolina, con un cucchiaio di miele, ghiaccio e acqua, possiamo generare circa mezzo litro di prodotto avendo una qualità percepita e reale eccezionale. Tutto questo senza l’ausilio della ormai troppo citata centrifuga perché oggi basta un buon blender che riesca ad omogeneizzare il ghiaccio e il prodotto inserito in modo da poter servire un succo bello liscio e saporito, pregno di vitamine valide e capace di far guadagnare l’esercente. Potremmo fare esempi in caffetteria e nel settore degli appetizer per l’ora dell’aperitivo, ma mi riservo questo argomento per il prossimo numero. 17 Aibes di Angelo Borrillo Coordinate in sede Nazionale Milano: [email protected] - www.aibes.it tel. 02 29401685 40 Sfida ad altissimo livello per il 20° National Cocktail Trophy Nino Cedrini 18 Il Trofeo Nino Cedrini è un appuntamento immancabile per i barman della Lombardia e del Piemonte, che puntualmente in novembre si incontrano sul Lago Maggiore per una sfida che si svolge nei saloni dell’Hotel Regina Palace di Stresa. La novità di questa 20° edizione, organizzata dai barman Francesco Cione e Thomas Deste per il Gruppo Cedrini, è lo straordinario coinvolgimento di bartender provenienti da tutta Italia che hanno decretato un successo senza precedenti della manifestazione condotta dallo show man Andrea Casta. Come di consueto la gara, patrocinata dall’Aibes e dal Comune di Stresa, prevedeva diverse categorie, con un unico comune denominatore: l’utilizzo di Absolut Vodka Flavor come elemento base per tutte le ricette. I ragazzi delle scuole alberghiere hanno eseguito in pedana un Absolut Martini Cocktail e successivamente sono stati sottoposti ad un test scritto sulla vodka. Vincitori della categoria sono stati Riccardo Pariani dell’Istituto Maggia di Stresa, Caterina Raffaldi e Martina Mussi entrambe dell’Istituto Apolf di Pavia. Per la categoria Emergenti e Amici dell’Aibes il primo premio a Marco Venditti con il drink M&M (Secondo posto per Sabrina Praz con Festalover e terzo per Valentino Tucci con Dream Peach. La gara in questa categoria vale anche come selezione per il concorso regionale Aibes della Lombardia: i primi 12 classificati della regione accedono infatti al concorso 2012. Il Premio per la Migliore Decorazione è stato assegnato a Silvia Ghioni, il Premio Marcon alla Gioventù a Matteo Polacco e il Premio Barmood Classe & Stile a Denisa Marinela Baluta. Infine la categoria principale, quella riservata ad Q>Q . Nella gara sono stati selezionati 10 finalisti: Lorenzo Bertaggia, Renzo Bussi, Laura Ceccacci, Giovanni Chiarella, Sonia Cignoli, Tommaso Colonna, Giuseppe Dalla Bona, Rosa Indirli, Andrea Pirello, Matteo Polacco che hanno fatto un ulteriore preparazione delle loro ricette in versione shot. Ad aggiudicarsi il Trofeo Nino Cedrini 2011 è stata Laura Ceccacci del MOM di Fano con il drink &N D"~ 4cl di Absolut Pears; 2 cl di centrifugato di sedano; 2 cl di spremuta di lime; 2 cl di sciroppo di zucchero. Al secondo posto Renzo Buzzi del Gekoo di Aosta con &: 2 %9". Terzo posto per Tommaso Colonna del Gran Caffè Gambrinus di Gravina di Puglia, già campione italiano Aibes al nazionale 2009, con &*". Masterclass Perrier 2011 Lo scorso ottobre si è svolto presso il “Gattopardo Cafè” di Milano l’atteso evento di Perrier tenuto con il mixologist francese Laurent Greco, creatore del ‘mojitolab’ di Parigi, mixologist della “liquid chef” e caporedattore della rivista “Cocktail zone”. L’organizzazione è stata curata da Aibes Promotion su richiesta del brand manager Perrier per l’Italia, Fabrizio Tacchi. Il marchio Perrier è distribuito in Italia dal gruppo Rinaldi, già socio sostenitore Aibes. Due ore di workshop all’altezza delle aspettative della platea dei 30 convenuti selezionati tra le ricette pervenute da tutta Italia, soci e Aibes e non, che si sono poi sfidati nel “Best Perrier Cocktail Contest” in un mix di miscelazione classica e molecolare. ~ Gennaro Buonsante (Hobby one disco dinner di Bologna) Ricetta: 3cl Perrier; 4cl gin; 2cl creme de cassis; zolletta di zucchero; gocce di angostura. Tecnica: mixing glass ~ Francesco Cione (Baglioni Hotel di Milano) Ricetta: 5cl Perrier; succo fresco di pompelmo rosa; 1cl sciroppo di cardamono; 3cl st.Germain; gocce di pimento bitter truth; lime twist. Tecnica: shaker ~ Pasquale Damiano del Chandelier Lounge Bar di Napoli. Ricetta: 4cl Perrier; 5cl Bacardi rum; succo di lime; zucchero; foglie di menta; electric bitter; sfere di ghiaccio con foglie di menta. Tecnica: build Sezione Emilia Romagna Repubblica San Marino: tutti i successi! Non conosce fine il bel momento per i Barmen della Sezione Emilia Romagna Repubblica San Marino, dopo i bellissimi ed importanti piazzamenti e trionfi degli ultimi due Nazionali anche al Nazionale di Porto Cervo, svoltosi lo scorso ottobre, i Barmen della Sezione hanno riportato importanti successi: Samuele Copelli primo classificato pre dinner Con Sig.ra Beretta “Campari” ed il Presidente Aibes Samuele Copelli /7U 2,5 cl. Absolut mandrin; 1,5 cl. De Kuyper peach tree; 1,0 cl. Offley fine white; 1,0 cl. Gancia bianco; 0,5 cl. Mixibar rose; 0,5 cl. Martini bitter. Decorazione con mandarino cinese, ribes, menta, rosa. Brunetto Sanchioni 87J\ 2,0 cl. Isolabella vanil; 2,0 cl. Monin sciroppo mango; 1,0 cl. Pampero rum Especial; 1,5 cl. Limonata; 0,5 cl. Monin sciroppo zenzero; 5,0 cl. Derby blu succo ace; 8,0 cl. Derby blu succo pesca. Decorazione con limone, mela, carota, ravanello, foglie ananas, foglie kumquat. Davide Poggi primo classificato Angelo Zola Con Danilo Bellucci Presidente Soci Sostenitori ed il Preseidente Aibes Andrea Giacinto Pieri Davide Poggi 1° classificato Angelo Zola - Summer End 4,0 cl. Absolut raspberry; 4,0 cl. Monin liquore violetta; 1,0 cl. Monin sciroppo zenzero; 5,0 cl. Frullato di lamponi decorazione con melone, mela, arancia, lamponi, menta. Fabio Marinoni QU. Senza dimenticare il buon 4° della Balady Caterina Lasagna conseguito al Mondiale svoltosi in Polonia ed il 1° posto di Jonata Repetti al concorso Q Roma Show, un cocktail per Roma Capitale. Bevuti per voi di Giovanni Di Stanislao Maître al ristorante La Grotta di Tufo, (PU) Ode al vino di Anna! Capitolo 1 - Il carciofo Introduzione dovuta per un grande prodotto dell’orto che accompagna la tavola sin dai tempi degli Antichi Romani. Stessa cosa potremmo dire per il vino, le cui tracce sembrano trovarsi, da studi recenti, addirittura nel neolitico! Due grandi protagonisti oggi, a casa e al ristorante, peccato che tra loro non corra buon sangue però…Eh già perché tra i più grandi nemici del vino, oltre che il limone, l’aceto,la frutta e i gelati, c’è proprio il nostro benamato carciofo dal tenero cuore verde! Molti vegetali creano sgradevoli equilibri con il vino, i carciofi sono forse i peggiori per la loro forte presenza di tannino, donando un “gradevolissimo” sapore di metallo a tutti i vini. Possiamo quindi affermare che tra vino e carciofo non può esserci un matrimonio, ma solamente una convivenza forzata, come una coppia che coabita da sempre, tra i quali però il dialogo non esiste. Capitolo 2 - La mediazione Sarà forse la mia indole riappacificatrice, che cerca sempre una mediazione e quasi mai una spaccatura definitiva, o forse la grande forza del vino a dialogare con il cibo, ma sento di non togliere tutte le chance al carciofo. Quando sono cotti diminuiscono la loro influenza negativa, senza perderla ovviamente, ma in una preparazione come un flan o un primo piatto, dà al vino buone speranze. Capitolo 3 - Il vino Il vino che voglio oggi presentare è un prodotto del sud, Etna per la precisione. Anna Martens, giovane enologa australiana, dopo aver lavorato anni per Ornellaia e Passopisciaro, decide di produrre il suo vino nei dintorni di Solicchiata. Da una piccola vigna di oltre 90 anni viene prodotto il “ vino di Anna”.Il risultato è impressionante! Siamo di fronte ad un Nerello Mascalese 100% che, degustato a bottiglie coperte (senza sapere cosa stiamo bevendo), può passare per un grande Sirah del sud della Borgogna! Fatto completamente in biodinamica, ha un colore rubino tendente al granato, all’olfatto susina matura, ciliegia su tutto, pepe, rabarbaro e cannella si susseguono. A bottiglia aperta, il vino cambia continuamente e mostra un dinamismo eccellente. Frutto centralissimo, tannino elegante e ben dosato, corrispondenza gustoolfattiva perfetta. Dopo la deglutizione il vino ha un finale lunghissimo, in cui torna la sensazione di ciliegia che non abbandona mai il palato, equilibrio e pulizia magistrali, ed una bevibilità incredibile! “Ode al carciofo” ma anche “Ode al Vino Anna”!! 40 “Il carciofo dal tenero cuore si vestì da guerriero, ispida edificò una piccola cupola, si mantenne all’asciutto sotto le sue squame, vicini a lui i vegetali impazziti si arricciarono, divennero viticci, infiorescenze commoventi rizomi, sotterranea dormì la carota dai baffi rossi, la vigna inaridì i suoi rami dai quali sale il vino, la verza si mise a provar gonne, l’origano a profumare il mondo, e il dolce carciofo lì nell’orto vestito da guerriero, brunito come bomba a mano, orgoglioso, e un bel giorno, a ranghi serrati, in grandi canestri di vimini, marciò verso il mercato a realizzare il suo sogno, la milizia. Nei filari mai fu così marziale come al mercato, gli uomini in mezzo ai legumi coi bianchi spolverini erano i generali dei carciofi, file compatte, voci di comando e la detonazione di una cassetta che cade, ma allora arriva Maria col suo paniere, sceglie un carciofo, non lo teme, lo esamina, l’osserva contro luce come se fosse un uovo, lo compra, lo confonde nella sua borsa con un paio di scarpe, con un cavolo e una bottiglia di aceto finchè, entrando in cucina lo tuffa nella pentola. Così finisce in pace la carriera del vegetale armato che si chiama carciofo, poi squama per squama spogliamo la delizia e mangiamo la pacifica pasta del suo cuore verde”. 2/*7N9 19 L’angolo dei vini di Luigino Bruni Sommelier professionista e docente Superiore (IIS) "Panzini" di Senigallia 40 20 A differenza di tutti gli alimenti trattati negli articoli precedenti, il carciofo richiede un’attenzione ancor più particolare. Dai sommelier, infatti, è considerato da sempre un alimento “difficile” a causa del suo elevato contenuto di tannini e di cinarina, un acido che altera il nostro senso del gusto; questi due elementi, insieme, hanno un effetto sgradevole in bocca, rafforzando le sensazioni amare, astringenti e, appunto, tanniche. Con il carciofo crudo non azzarderei mai un abbinamento, proprio perché le sensazioni di amaro e astringente permangono fortemente al palato. Pertanto escluderei vini rossi tannici in grado di rafforzare tutte le sensazioni “dure”, semmai opterei per quelli poco tannici, ma soprattutto privilegerei vini spumanti molto frutta e vegetale, abbastanza fresco di acidità, abbastanza caldo di alcol e di medio corpo, come un Frascati o un Marino, un Trebbiano abruzzese, un Etna bianco superiore o un Sauvignon siciliano. Da provare sono anche i carciofi ripieni di mollica e acciughe cotti in olio con due spicchi d’aglio, sfumati con del vino bianco, una preparazione nella quale la grassezza, l’aromaticità e la buona tendenza dolce, oltre alla buona persistenza gusto-olfattiva, richiedono un bianco morbido, caldo di alcol, di buona struttura e con un bouquet come un Vermentino di Gallura o un Fiano di Avellino. Credo che però il piatto che esalta al meglio il carciofo sia la frittata, ottima con un buon Franciacorta Saten o un Offida Pecorino DOCG. morbidi come i Prosecchi di Valdobbiadene, magari con un discreto residuo zuccherino, spumanti metodo classico o dei bianchi di buona struttura, piuttosto morbidi e con un’acidità non elevata. Credo che per valorizzare al meglio il gusto unico del carciofo la cosa migliore da fare sia accompagnarlo con dell’acqua, magari gassata, o con della birra, visto che queste bevande hanno l’effetto di pulire il cavo orale e la lingua. È ovvio quindi che, volendo accostare un vino a preparazioni nelle quali è presente il carciofo, si dovrà fare attenzione agli altri ingredienti che compongono la ricetta, i quali possono a loro volta modificare l’equilibrio gustativo del piatto. È altresì importante tenere in considerazione il modo in cui si prepara il piatto e come lo si cuoce, in quanto la cottura può favorire un aumento della tendenza dolce e quindi attenuare le sensazioni di amaro e di astringenza, magari facendo attenzione ad evitare l’uso di passate di pomodoro e, soprattutto, di agrumi. Proviamo a fare qualche esempio di abbinamento; il più classico è senza dubbio quello dei carciofi “alla giudia”, una preparazione nella quale l’utilizzo abbondante dell’olio rende il piatto abbastanza morbido, attenuando le sensazioni di amaro e astringenti; il piatto è caratterizzato anche da una buona persistenza gusto-olfattiva, perciò abbinerei un vino bianco morbido con un discreto bouquet di fiori, Di seguito la ricetta di un piatto proposto dal =;:N=*:[ ;[:;; ;2*9, nato a metà degli anni 80, come bottega di alimentari, trasformatasi prima in un semplice luogo di ristoro, poi in un ristorante vero e proprio. Oggi è gestito in sala da Marco e Laura, e in cucina da Mamma Setaione e Luca Pallotta. Il menu, senza rinnegare il passato, bensì adattando la tradizione alle nuove esigenze alimentari, fa decisamente del locale una meta per buongustai. Tra le imperdibili specialità, le tagliatelle fatte a mano, gli gnocchi, la faraona con le olive e la grigliata. Il piatto presenta le seguenti caratteristiche: delicata tendenza amarognola del carciofo, tendenza dolce e saporita del pecorino e salsiccia, discreta succulenza, delicata grassezza e una decisa sensazione gusto olfattiva; vi abbinerei quindi un vino morbido, fresco di acidità, contraddistinto da una grande mineralità, caldo di alcol e con una gran persistenza gusto olfattiva e di struttura, come il Verdicchio > < &DN" 2009 della fattoria San Lorenzo del mio amico Natalino, che ha saputo valorizzare in maniera eccezionale il territorio del Verdicchio L’angolo dei vini RICETTA Tagliatelle ai carciofi con pachini, scaglie di pecorino romano e purea di peperone Ingredienti per sei persone: 3 carciofi; 3 cucchiai olio extra vergine di oliva; 3 spicchi d’aglio; salsiccia: g 300; pomodori di Pachino: g 450; pelati sgocciolati: 2; pecorino romano grattugiato: g 350; peperone rosso: 1; peperone giallo: 1 Preparazione della guarnizione: Friggere un carciofo, che verrà poi diviso a metà. Preparazione delle scaglie di pecorino: Riscaldare un padellino antiaderente. Versarvi parte del pecorino grattugiato e fare così la cialda. Far raffreddare e, al momento di impiattare, spezzare la cialda in modo da ottenere piccole scagliette. In una casseruola far soffriggere nell’olio d’oliva i tre spicchi d’aglio e biondirli. Aggiungere la salsiccia e farla rosolare, poi i restanti carciofi (precedentemente scartati e mondati), tagliati a lamelle sottili. Far rosolare il tutto e sfumare con vino bianco secco! Aggiungere i pachini spezzati a metà e i pelati sgocciolati e tagliati in julienne. Far cuocere il tutto per circa 10/15 minuti. Salare e pepare q.b. Cuocere le tagliatelle al dente, passarle in padella e impiattare. Decorare con le puree di peperoni. Adagiarvi le tagliatelle, ricoprire con le scagliette di pecorino romano e le metà dei carciofi fritti. Preparazione della purea di peperoni: Cuocere i peperoni al forno, spellarli e freddarli. Frullare poi i peperoni con olio extra vergine di oliva e uno spicchio di aglio con il frullatore a immersione: frullare i due peperoni separatamente. Si otterranno così due puree colorate che verranno usate per decorare e ravvivare il fondo del piatto al momento di servirlo. Ciclone, con asta 30 Sirman Arte dolciaria / The art of confectionary di Andrea Voltolina Consulente di Pasticceria - www.andreavoltolina.com Sorbetto ai carciofi: g 220 carciofi; g 100 acqua minerale; g 70 zucchero; g 30 glucosio. Per i carciofi: pulire e mondare i carciofi, sbollentarli in acqua per togliere l’amaro, abbatterli e mettere il tutto in un sacchetto sottovuoto con succo di limone, zucchero e acqua, lasciare marinare per 30 minuti. Successivamente frullare carciofi, acqua minerale, zucchero e glucosio fino a rendere cremoso il tutto, abbattere e pacossare. Meringa alla liquirizia: g 100 albumi freschi; g 200 zucchero superfino; g 3 succo limone; g 6 polvere liquirizia pura. Montare gli albumi con lo zucchero, per ultimo unire il succo di limone, quando il composto risulta bello spumoso unire la polvere di liquirizia e mescolare delicatamente, formate dei bottoncini e dei cordoncini su carta da forno, spolverizzate la superficie con altra polvere di liquirizia cuocere a 90° per 3 ore. Tegole allo yogurt: g 100 zucchero; g 110 glucosio; g 110 farina; g 135 yogurt magro. Mescolare tutti gli ingredienti fino ad ottenere una crema omogenea, riempire un sac à poche e formare dei bottoncini su carta da forno, cuocere alla temperatura di 180° fino a doratura. Sweet artichoke sorbet with a liquorice meringue, a yoghurt snap and an orange vinaigrette RICETTA Ingredients for artichoke sorbet: 220 g artichokes; 100 ml mineral water; 70 g sugar; 30 g glucose. For the artichokes: Clean and trim the artichokes. Blanche to remove the bitterness, blast-chill and place in a vacuum bag with lemon juice, sugar and water. Leave to marinate for 30 minutes. Blend the artichokes with mineral water, sugar and glucose to a creamy consistency, blast-chill then process with the Pacojet. Liquorice meringue: 100 g fresh egg whites; 200 g superfine sugar; 3 ml lemon juice; 6 g pure liquorice powder. Beat the egg whites with the sugar, adding the lemon juice last, to a dense, foamy consistency, then add the liquorice powder and fold in gently. Form button and rope shapes with the meringue on oven paper, dust the surface with additional liquorice powder and bake at 90°C for 3 hours. Pacojet, Sirman 40 Sorbetto dolce ai carciofi con meringa alla liquirizia e cialdina allo yogurt e vinaigrette all’arancio Yoghurt snaps: 100 g sugar; 110 g glucose; 110 g flour; 135 g low fat yoghurt. Mix all the ingredients to a uniform, creamy consistency. Fill a piping bag with the mixture and form button shapes on oven paper, then bake at 180°C until golden. 21 Cucina moderna / The modern kitchen di Paolo Rossetti Chef e docente all’Istituto "Panzini" di Senigallia 40 Il carciofo è sicuramente una di quelle verdure che se non preparate con attenzione tende subito a cambiare colore e consistenza. Per ovviare a questo inconveniente, oltre che usarlo prima che cominci ad appassire, è importante curare il modo di cucinarlo. Tante sono le teorie a proposito, ma nel nostro caso ci occuperemo di come utilizzare al meglio la cottura a microonde. Per saggiarne da subito i risultati, partiamo da semplici cose. Nella comune insalata di carciofi, da abbinare a bresaola, noci, riso, il problema è sempre quello di non fare annerire il carciofo dopo tagliato. Oltre alle normali precauzioni di tagliare le foglie dure, pelare il gambo e mettere a bagno in acqua acidulata per evitare l’ossidazione, bisogna aver cura, una volta tagliati, di mettere i carciofi in un contenitore largo e basso in policarbonato e, senza aggiungere nessun ingrediente, passare a microonde per 2 minuti considerando una quantità di 6-8 carciofi a potenza di circa 2000 Watt. 22 Scoprire e abbattere in positivo in due minuti. Questo volume di carciofi non sarà certo cotto, ma sarà sufficiente per mantenere la croccantezza del carciofo crudo con il vantaggio che manterrà anche il suo colore originario. È una preparazione di base che ci permette di avere sempre in linea carciofi tagliati neutri da utilizzare a freddo o da aggiungere a preparazioni calde dove la cottura può essere terminata. Predisposizione di carciofi per contorno: si possono cuocere interi, rovesciati, divisi a metà o a spicchi; condire secondo abitudini anche se la base di olio, aglio, prezzemolo, vino bianco, sale e pepe è già ben sufficiente per assaporare questa verdura. È importante, prima di cuocerli, mescolarli bene con i condimenti e lasciarli a riposo per 10 minu- ti prima di cuocerli e, anche in questo caso, la cottura deve avvenire coperta e alla massima potenza. Faccio a questo punto una premessa d’obbligo per coloro che sono meno esperti: tempi e potenze sono sempre considerati pensando di utilizzare forni con potenze rese dai 1800 watt per contenitori gastronorm 1/1 e dai 1200 – 1600 Watt per capienze mezze gastronorm. In questo caso i tempi di cottura ci permettono anche meno attenzione, in quanto un’eccessiva cottura non va a modificare il risultato finale del carciofo. Altra operazione da provare è l’abbinamento con le uova: in un contenitore rotondo in vetro o pirofila ovale in porcellana, ungere con burro, a parte preparare un composto di 500 g di latte, 500 g di panna fresca, 8 uova intere, formaggio pecorino a cubetti, sale, pepe e carciofi tagliati sottili. Versare il tutto in contenitore e passare in cottura per i primi 2 minuti a potenza massima senza coprire, poi passare in media potenza per altri 4 minuti e comunque fino al completo rassodarsi del composto. L’effetto della cottura per irraggiamento fa sì che il composto cuocia in pochi minuti, risulti lievitato e soffice, intervallato dal morbido del pecorino e dalla consistenza del carciofo. Non può mancare il carciofo abbinato ai cereali, orzo, farro, riso: grande alleato il microonde. Alla quantità di brodo necessario, aggiungere il cereale e cuocere a massima potenza in contenitore alto senza coprire per metà tempo, poi aggiungere i carciofi tagliati secondo abitudine, ultimare la cottura e fuori dal forno mantecare con pezzi di burro o olio e formaggio grattugiato. Per gustare appieno il carciofo, ideale è l’abbinamento a preparazioni di pesce: rombi, San Pietro, code di rospo, ombrine, spigole. Condire come d’abitudine, usare carciofi crudi per cotture di pesci sopra i 700-800 g, unire invece i carciofi già precotti e abbattuti a pesci da porzione e, comunque, non superiori ai 400 g. Nella cottura dei pesci è sempre consigliabile coprire, ma senza sigillare, in modo da mantenere il tasso di umidità elevato. Panasonic ne 2156 Sirman M a d e i n I t a l y studioverde Cooking for the next generation inox AISI 304 FIERE 2012 TECNO & FOOD - PADOVA - dal 5 al 8 Febbraio GULFOOD - DUBAI - dal 19 al 2 Febbraio RISTOREXPO - ERBA (CO) - dal 19 al 22 Febbraio INTERNORGA - AMBURGO - dal 9 al 14 Marzo L’ECCELLENZA È REALTÀ Una cucina modulare a sbalzo con cui è possibile realizzare un blocco cottura con solo due punti di appoggio: per coniugare igiene e comodità d’uso ad un’immagine moderna e pulita. www.bertos.com Visita il nostro sito e guarda il video dedicato alla cucina LX900 TOP RIVENDITORI AUTORIZZATI IN CUI È ESPOSTA LA LX900 TOP ABRUZZO: QUARTIGLIA SPA CONTRADA S. LUCIA, 6 - 64026 ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) - Tel. 085 809821 CALABRIA: TARGET SRL VIA P. PIO DA PIETRALCINA, 32 - 87012 CASTROVILLARI (CS) - Tel. 0981 491920 CAMPANIA: CAPUTO PASQUALE LOCALITÀ SCASSATA - 81050 PASTORANO (CE) - Tel. 0823 872153 CAMPANIA: IZZO FORNI SRL VIA UMBERTO MADDALENA, 402 - 80144 NAPOLI - Tel. 081 7801141 CAMPANIA: NARDONE MARTINO SRL VIA CESINE, S.N. - 82018 S.GIORGIO DEL SANNIO (BN) - Tel. 0824 58768 CANTON TICINO: TM 9000 SA VIA CANTONALE, 10 - 6592 S. ANTONINO (SVIZZERA) - Tel. 0041 91 8580388 EMILIA ROMAGNA: ANTAREX SRL VIA PROVENTA, 274 - 48018 FAENZA (RA) - Tel. 0546 46720 EMILIA ROMAGNA: SURF SRL VIA S. ALLENDE, 10 - 40026 IMOLA(BO) - Tel. 0542 643914; LOMBARDIA: COALCA SERVICE VIA G. CLERICI 342 - 20091 BRESSO (MI) - Tel. 02 2423055 LOMBARDIA: COALCA SERVICE SRL VIA STATALE, 255/261 - 23013 COSIO VALTELLINO (SO) - Tel. 0342 635516 LOMBARDIA: F.LLI CESANA SAS VIA SOLARO, 20 - 23851 GALBIATE (LC) - Tel. 0341 240335 PUGLIA: NOVALEAS SRL PROV.LE PER TAVIANO KM 1,2 - 73011 ALEZIO (LE) - Tel. 0833 280016 SARDEGNA: FIALCO SAS Z.I. PRIEDDA NIEDDA NORD STR. 2 - 07100 SASSARI - Tel. 079 260541/2 SICILIA: FALBEN ARREDI SRL VIA VENEZIA, 424 - 93012 GELA (CL) - Tel. 0933 934994 TOSCANA: FRIGO ELETTRICA SRL VIA EINSTEIN, 35/37 - 52100 AREZZO - Tel. 0575 380080 VENETO: FORALBERG SRL VIA CILE, 2 ZI CAMIN - 35127 PADOVA - Tel. 049 760955 VENETO: LUXIA SRL VIALE AMENDOLA, 118/C - 45100 ROVIGO - Tel. 0425 410948 BERTO’S SPA - Viale Spagna 12 35020 Tribano (Padova) Italy Tel. +39 049 9588700 - Fax +39 049 9588799 www.bertos.com - [email protected] I consigli dello chef / The chef recommends di Luigi Ferraro Executive Chef Ristorante Café Calvados di Mosca, www.cafecalvados.ru Il Mediterraneo a Mosca L’inverno è ormai sopraggiunto già da un po’ a Mosca portando con sé anche i primi carciofi, tipica pianta non certo della fredda Russia, bensì degli ambienti mediterranei, nonché alimento complementare della corrispondente cucina. Vi presento questo piatto, inserito per l’appunto nel menù invernale, che ha conquistato già i palati dei clienti moscoviti del Ristorante Café Calvados: gustoso e gradevole al palato per gli appassionati dei sapori mediterranei. The Mediterranean in Moscow Winter arrived in Moscow some time ago already, bringing with it : 7 mes of Russia, however, and is in fact a vegetable associated with the Mediterranean area, where it is an important ingredient in the respective cuisine. The dish presented here has been included in my winter menu and has already won the favour of the Muscovite >^> U# RICETTA Il carciofo al gamberone in granella di pistacchio, tartufo nero e salsa al caciocavallo silano Ingredienti per 4 persone: 4 carciofi; 4 gamberoni; 40 g pistacchi; 100 g caciocavallo silano; 20 g latte; 10 g vino bianco; 10 g porro, sedano, scalogno; 100 g brodo vegetale; 10 g timo, alloro, rosmarino; 10 g germogli; q.b. olio extravergine d’oliva; q.b. sale e pepe In una pentola far dorare le verdure con l’olio d’oliva e le spezie, aggiungere poi i carciofi precedentemente puliti, far rosolare e sfumare con vino bianco, condire con sale e pepe e coprire con il brodo vegetale, far cuocere lentamente per circa 15 minuti. 40 Aliseo, Sirman 24 Far raffreddare e sistemare al centro il gamberone condito con sale, pepe e granella di pistacchi e mettere a cuocere in forno per 5 minuti a 180°C. A bagnomaria mettere il caciocavallo, tagliato a cubetti, con il latte e far cuocere fino ad ottenere un composto omogeneo. Comporre il piatto versando al centro la salsa al caciocavallo e adagiando sopra il carciofo, condire con il tartufo nero e qualche goccia di ristretto di balsamico, qualche goccia di salsa ai pistacchi e completare con i germogli ed un filo di olio extravergine. Artichoke stuffed with king prawn in a crushed pistachio crust, with black truffle and Caciocavallo Silano cheese sauce Ingredients (serves 4): 4 artichokes; 4 king prawns; 40 g pistachios; 100 g Caciocavallo Silano cheese; 20 ml milk; 10 ml white wine; 10 g leek, celery and shallot; 100 g vegetable broth; 10 g thyme, bay and rosemary; 10 g sprouts; extra virgin olive oil as required; salt and pepper to taste Brown the leek, celery and shallot in a saucepan in the olive oil and with the herbs, add the cleaned and trimmed artichokes, sauté and deglaze with white wine, then season with salt and pepper, cover with vegetable broth and simmer for approximately 15 minutes. Cool and place a prawn, seasoned with salt, pepper and crushed pistachios, in the centre of each artichoke and bake at 180°C for 5 minutes. Dice the Caciocavallo cheese and warm together with milk in a bainmarie to obtain a smooth sauce. To assemble the dish, pour a puddle of Caciocavallo sauce in the centre of the plate, place the artichoke on the puddle, season with black truffle, a few drops of balsamic vinegar reduction and a few drops of pistachio sauce, and finish with sprouts and a drizzle of extra virgin olive oil. I consigli dello chef / The chef recommends di Stefano Baiocco Executive chef di Villa Feltrinelli, a Gargnano (BS) RICETTA Carciofo, topinambur, patate, cappesante alla plancha Ingredienti: Per la spuma, frullare le patate con l’acqua di cottura, la panna ed infine l’olio. Aggiustare di gusto con sale e pepe, inserire all’interno di un sifone e mantenere in un bagnomaria ad una temperatura controllata di 60°C. Per la crema, stufare in olio di oliva gli scalogni tritati con mezzo spicchio d’aglio, una volta imbiondito togliere quest’ultimo ed aggiungere il topinambur tagliato in piccoli cubi, allungare con del brodo vegetale e coprire sino ad una cottura soft; a questo punto, quando ancora il topinambur sarà caldo, lo andremo a frullare con la rucola leggermente tagliuzzata, quindi passare al setaccio fine; otterremo così una crema vellutata dal piacevole retrogusto amarognolo. Pulire i carciofi privandoli delle foglie più coriacee e dell’ultima parte del gambo, quella più fibrosa, (conservarli, se necessario, in acqua e prezzemolo, ma preferibilmente pulirli e cuocerli al momento dell’utilizzo). Tagliare i carciofi a metà e laminarli, non troppo finemente alla mandolina (se il carciofo è giovane e non troppo grande lasciare la barba contenuta all’interno), saltarli vivacemente in olio di oliva con l’aglio, la buccia d’arancia e le erbe aromatiche, salare, pepare e sfumare con l’aceto di riso. Planciare le cappesante solo dalla parte di presentazione e dressare il piatto. Disporre alla base di una fondina i carciofi saltati, sopra dei quali andremo a mettere alcuni cucchiai di crema di topinambur e copriremo il tutto con la spuma di patate. Terminiamo il piatto con le noci di cappesante, i germogli di rucola ed una grattugiata di limone. Artichoke, Jerusalem artichoke, potatoes and scallops ‘Alla Plancha’ Ingredients: For the artichokes: 5 medium sized purples Tuscan artichokes; 2 cloves of garlic in their paper jackets; a sprig of calamint; a few sprigs of pennyroyal; lemon thyme; orange peel; Maldon salt; black Sarawak mignonette pepper; rice vinegar For the creamed Jerusalem artichokes: 300 g peeled Jerusalem artichokes; 2 shallots; ½ clove garlic; 5 g rocket . For the potato mousse: 250 g boiled potatoes, 100 ml cooking water from potatoes, 125 g pouring cream, 35 g Lake Garda extra virgin olive oil, salt and white pepper Shelled scallops, rocket sprouts, lemon peel. To make the mousse, blend the potatoes with their own cooking water and the cream, adding the oil last. Season to taste with salt and pepper, fill a whipped cream charger with the mixture and keep at a regulated temperature of 60°C in a bain-marie. To make the creamed Jerusalem artichokes, sweat the finely chopped shallots in olive oil with half a clove of garlic, remove the garlic when it is slightly browned, and add the Jerusalem artichokes, cut into small dice. Add vegetable broth, cover and cook until soft. Now blend the Jerusalem artichokes while still hot with coarsely chopped rocket, and pass through a fine sieve to make a velvety smooth purée with a pleasant bitterish aftertaste. Clean and trim the artichokes, removing the tougher outer leaves and the more fibrous end of the stalk. While the artichokes should preferably be prepared just before use, they may be prepared in advance and kept in water with parsley if necessary. Halve the artichokes and slice not too thinly with the mandolin cutter (if the artichokes are young and not too large, the central hairs may be left). Sauté on a high heat in olive oil with garlic, the orange peel and the herbs. Season with salt and pepper and deglaze with rice vinegar. Sear the scallops on the griddle, but only on the side that will face upwards when served, then assemble the dish. Arrange the sautéed artichoke slices in the bottom of the bowl, top with a few tablespoons of creamed Jerusalem artichokes and cover com- Ciclone 230 vv con Asta da 250 Sirman 40 Per i carciofi: 5 carciofi viola di Toscana di media taglia; 2 spicchi di aglio in camicia; un mazzetto di nepitella; alcuni rametti di mentuccia; timo al limone; buccia di arancia; sale Maldon; pepe nero di Sarawak a mignonette ed aceto di riso. Per la crema di topinambur: 300 g di topinambur privato della buccia; 2 scalogni; ½ spicchio d’aglio; 5 g di rucola. Per la spuma di patate: 250 g di patate lessate, 100 g di acqua di cottura, 125 g di panna liquida, 35 g olio extra-vergine di oliva del Garda, sale e pepe bianco. Noci di cappesante, germogli di rucola, buccia di limone. pletely with the potato mousse. Finish with the shelled scallops, the rocket sprouts and a grating of lemon zest. 25 I consigli dello chef / The chef recommends di Gregori Nalon Consulente chef per la ristorazione, www.gregorichef.it RICETTA Carciofo dorato, crema pasticcera salata con cremoso al carciofo e crosne Golden artichoke and savoury crème patisserie with creamed artichoke and crosne Antipasto per 4 persone: Antipasto for 4 persons: Per il cremoso di carciofo: 4 carciofi medi; g 50 panna semimontata; g 10 cipolla; g 2 prezzemolo; g 20 vino bianco; g 30 olio extravergine; g 1 sale; g 1 pepe bianco. Mondare e lavare i carciofi, tagliarli a tocchetti. Mettere tutti gli ingredienti in padella (tranne la panna) e stufare fino a cottura, omogeneizzare e, quando tiepida, unire la panna semimontata. For the creamed artichoke: 4 medium sized artichokes; 50 g cream, partially Per la crema pasticcera salata: g 100 latte; g 20 panna fresca; g 7 farina di riso; g 20 tuorlo d’uovo; g 20 pecorino grattugiato; g 10 olio di semi di girasole. Bollire il latte con la panna. A parte mescolare i tuorli con la farina di riso e l’olio. Quando bolle unire la massa solida, mescolare energicamente, condire con il pecorino e frullare. For the savoury crème patisserie: 100 ml milk; 20 g fresh cream; 7 g rice flour; 20 g egg yolk; 20 g grated pecorino; 10 g sunflower seed oil. Boil the milk with the cream. Separately, mix the yolks with the rice flour and oil. When the cream and milk start to boil, add the yolk, flour and oil mixture and stir vigorously, then season with the pecorino and blend. Per le cialde: g 100 farina di riso; g 30 albume; g 10 acqua; g 10 parmigiano. Mescolare, stendere su carta da forno. Portare in forno a 140° per qualche minuto, quando rapprende sagomare e seccare. For the wafers: 100 g rice flour; 30 g egg white; 10 ml water; 10 g Parmesan. Mix Per l’insalatina: g 15 insalatina riccia; g 10 funghi champignons; g 10 di peperoncini rossi e gialli baby; 1 chicco di uva grosso. For the salad: 15 g curly endive; 10 g champignon mushrooms; 10 baby red and yellow peppers; 1 large grape. Carciofo dorato: Tagliare in 2 pezzi 2 carciofi , metterli nel latte e passarli nella farina di riso. Friggere e condire. Golden artichoke: Cut two artichokes into two pieces, dunk in milk and coat in the rice flour. Deep-fry and season. Composizione: Sistemare al centro del piatto la crema pasticcera salata e tiepida, porvi sopra il cremoso di carciofo, di lato il carciofo fritto con una julienne di patate bollite e condite viola, porvi sopra il crosne. A fianco condire l’insalatina con il funghetto, l’uva, i peperoni ed il crosne. Sistemare le cialde e condire con olio allo zafferano e lampone. Assembly: Pour the lukewarm savoury crème patisserie at the centre of the plate, place the creamed artichoke on the crème, arrange the fried artichoke, with a julienne of boiled and dressed purple potatoes, on one side, and place the crosne on top. Aside, add the seasoned salad with mushroom, grape, peppers and crosne. Arrange the wafers and season with saffron and raspberry oil. il CROSNE o carciofo cinese è un tubero, assomiglia ad un bruco, di colore bianco e dalla radice nodosa. Originario della Cina e Giappone, è entrato in Francia nella metà del XIX sec. e prende il nome dal villaggio francese Crosnes. Della pianta si tiene dunque il tubero e si getta la foglia. Si utilizza fritto, in agrodolce, stufato ed in questo caso crudo solamente condito. The CROSNE or Chinese artichoke is a white tuber with knotty roots that resembles a caterpillar. Originally from China and Japan, it was introduced into France in the mid 19th Century and is now named after the French village of Crosnes. Only the tuber is used and the leaves of the plant are discarded. It may be fried, prepared in a sweet and sour sauce, braised and – as in this 40 case – raw and simply seasoned. 26 whipped; 10 g onion; 2 g parsley; 20 ml white wine; 30 g extra virgin olive oil; 1 g salt; 1 g white pepper . Wash and trim the artichokes then cut into chunks. Put all the ingredients except for the cream in a pan, braise until cooked and blend. Once lukewarm, add the partially whipped cream. and spread out on a sheet of oven paper. Heat in the oven at 140°C for a few minutes. As the mixture starts to cool and set, form into the desired shapes and leave to dry. I consigli dello chef / The chef recommends di Giuseppe Daddio Executive chef Ristorante Locanda delle Trame, Vaccheria di San Leucio (CE) RICETTA Zuppa di provola affumicata con filetto di bufalo ripieno di mozzarella e carciofi Ingredienti per 6 persone: Smoked Provola cheese soup with buffalo fillet stuffed with mozzarella and artichokes Ingredients (serves 6): Per il pane di mozzarella marmorizzato: Farina “00” g 500; farina forte g 500; mozzarella di bufala g 500; malto g 10; sale g 25; lievito compresso g 30; lievito naturale g 100; latte intero di bufala fresco g 200; pomodori secchi tritati g 150; crema di basilico g 100. Impastare il pan di mozzarella come un normale pane. Lasciar lievitare la pasta per circa 30 minuti. Stendere la pasta come una sfoglia, spalmare sopra la crema di basilico ed i pomodori secchi tritati. Arrotolare la pasta e filonare i pezzi, lievitare nuovamente e cuocere in forno a 170°C per circa 18 minuti. Per l’assemblaggio del piatto: zuppa di provola affumicata; involtini di filetto ripieni; pane di mozzarella; chips di carciofi croccanti. Posizionare in un piatto fondo la zuppa, accomodare l’involtino di filetto di bufalo e servire con la tegola di pane di mozzarella e chips di carciofi. For the smoked Provola cheese soup: 200 g Riva Bianca smoked buffalo Provola cheese; 70 g potatoes; 150 ml buffalo milk; 25 g extra virgin olive oil; 20 g fresh garlic chives; salt and pepper to taste. Cut the smoked Provola into cubes and set aside in a bowl. Wash and peel the potatoes, cut into small pieces and keep in water. Sauté the finely chopped garlic chives in extra virgin olive oil in a saucepan, add the potatoes and the buffalo milk and cook on a moderate heat for approximately 20 minutes. Add the smoked Provola and leave to rest in the saucepan for approximately 15 minutes. Blend the soup and season to taste with salt and pepper. Emulsify with extra virgin olive oil. Keep warm. For the stuffed buffalo fillet: 500 g buffalo fillet; 3 Paestum artichokes; 200 g fresh buffalo mozzarella; 70 g grated Cacio Cavallo cheese; salt and pepper to taste; fresh thyme to taste. Trim the buffalo fillet, removing only some of the fat. Cut into small slices, flatten and top with artichokes cooked in a vacuum bag with salt, pepper and thyme. Roll the slices and sear quickly in a non-stick pan. For the mozzarella marble bread: 500 g type“00” flour; 500 g strong flour; 500 g buffalo mozzarella; 10 g malt; 25 g salt; 30 g compressed yeast; 100 g natural yeast; 200 ml fresh full cream buffalo milk; 150 g finely chopped sun-dried tomatoes; 100 g creamed basil. Mix and knead the mozzarella bread dough like a normal bread. Leave to prove for approximately 30 minutes. Roll out thinly, then spread the creamed basil and the chopped sun-dried tomatoes on the dough. Roll up the dough and shape the pieces into loaves. Leave to rise again then bake at 170°C for approximately 18 minutes. Sottovuoto w8 30, Sirman Softcooker con vasca, Sirman 40 Per la zuppa di provola affumicata: Provola di bufala affumicata riva bianca g 200; patate g 70; latte di bufala g 150; olio extra vergine di oliva g 25; aglio da taglio fresco g 20; sale e pepe q.b. Tagliare a cubetti la provola affumicata, tenerla da parte in una ciotola. Mondare le patate, tagliarle a pezzi piccoli e tenerle in acqua. In una pentola rosolare con dell’olio extra vergine di oliva l’aglio da taglio tritato, unire le patate, il latte di bufala e lasciar cuocere per circa 20 minuti a fuoco moderato. Unire la provola affumicata e lasciar riposare in pentola per circa 15 minuti. Frullare la zuppa e regolare il gusto di sale e pepe. Emulsionare con l’olio extra vergine di oliva. Tenere la crema in caldo. Per il filetto di bufalo ripieno: Filetto di bufalo fresco g 500; carciofi di Paestum N°.3 pz.; mozzarella di bufala fresca g 200; cacio cavallo “grattugiato” g 70; sale e pepe q.b.; timo fresco q.b. Pulire il filetto di bufalo, eliminare alcune parti di grasso, tagliare piccole fettine di carne, batterle e farcirle con i carciofi cotti sottovuoto con sale, pepe e timo. Arrotolare le fettine di filetto e scottarle in padella antiaderente. Assembly: smoked Provola cheese soup; stuffed fillet rolls; mozzarella bread; crispy artichoke chips. Pour the soup in a bowl, place a buffalo fillet roll on top and serve with a square of mozzarella bread and artichoke chips. 27 I consigli dello chef / The chef recommends di Hamiza Abdessadeq Executive chef RICETTA Cutter C4 , sistema variotronic Sirman Sarde farcite ai carciofi su vinaigrette al melograno con fondi di carciofo “Agadir” Sardines stuffed with artichokes on a pomegranate vinaigrette with “Agadir” artichoke bottoms Ingredienti per 6 persone: 12 sarde aperte; 6 fondi di carciofo; 200 g di formaggio caprino; mollica di pane 3 cucchiai; 1 bicchiere di latte; 1 bianco d’uovo; 1 uovo intero ; pane grattato qb; farina 00 qb; sale, pepe, olio per friggere qb. Ingredients (serves 6): 12 gutted and split sardines; 6 artichoke bottoms; 200 g Per i fondi di carciofo Agadir: 6 fondi di carciofo; vellutata di pollo; salsa demi-glace; 2 cucchiai di panna fresca; paprica dolce 1 pizzico. For the Agadir artichoke bottoms: 6 artichoke bottoms; chicken velouté sauce; demi-glace sauce; 2 tablespoons fresh cream; 1 pinch sweet paprika Vinaigrette base: the juice of one pomegranate; 1 tablespoon balsamic vinegar; 2 tablespoons horseradish sauce Vinaigrette per la base: il succo di un melograno; aceto balsamico 1 cucchiaio; salsa di rafano (Cren) 2 cucchiai. Preparazione : Fondi di carciofo Agadir: Sbollentare per 5 minuti 6 fondi di carciofo in poca acqua salata. Preparare una vellutata di pollo (1 petto di pollo spezzettato lessato su poco brodo di verdure e passato al mixer), aggiungere 1 cucchiaio di salsa demi-glace, 1 cucchiaio di panna fresca e un pizzico di paprica dolce. Amalgamare bene e mettere un cucchiaio abbondante di questa salsa su ogni fondo di carciofo e gratinare in forno per 5 minuti. 40 Sarde Farcite: Mondare le sarde e asciugarle con carta assorbente. Cuocere i fondi di carciofo su poca acqua salata per 10 minuti, scolarli bene e metterli nel mixer con il caprino, la mollica ammollata sul latte e ben strizzata, sale e pepe qb. Aggiungere un bianco d’uovo, amalgamare bene e farcire le sarde con questo impasto. Battere l’uovo intero con sale e pepe. Passare le sarde prima sulla farina, poi sull’uovo battuto e infine sul pane grattato. Friggere in abbondante olio. Scolare su carta assorbente. Vinaigrette di base per le sarde : Frullare il succo di melograno con 1 cucchiaio di aceto balsamico e 2 cucchiai di salsa di rafano. Presentazione: Distribuire sul piatto individuale un fondo di vinaigrette, poggiare sopra 2 sarde farcite e un fondo di carciofo Agadir. Farcire con valerianella, pomodorini e chicchi di melograno . 28 Caprino soft cheese; 3 tablespoons bread with crust removed; 1 glass milk; 1 egg white; 1 whole egg; breadcrumbs as required; type 00 flour as required; salt, pepper and sufficient oil for frying. Preparation. Agadir artichoke bottoms: Blanche 6 artichoke bottoms for 5 minutes in a little salted water. Prepare a chicken velouté (1 chicken breast cut into chunks, poached in a little vegetable broth and blended in the mixer), add 1 tablespoon demi-glace, 1 tablespoon fresh cream and a pinch of sweet paprika. Mix well, place a generous tablespoon on each artichoke bottom and gratinate in the oven for 5 minutes. Stuffed Sardines: Clean the sardines and dry with absorbent paper. Boil the artichoke bottoms in a little salted water for 10 minutes, drain well and blend in the mixer with the Caprino cheese and the bread (soaked in milk then squeezed out thoroughly), and season to taste with salt and pepper. Add an egg white, mix well and use to stuff the sardines. Beat the whole egg with salt and pepper. Coat the sardines in flour, dip in the beaten egg then coat with breadcrumbs. Fry in plenty of oil and drain on absorbent paper. Vinaigrette base for sardines: Blend the pomegranate juice with 1 tablespoon balsamic vinegar and 2 tablespoons horseradish sauce. Presentation: Pour a puddle of the vinaigrette in each of the plates, then arrange two stuffed sardines and one Agadir artichoke bottom on the vinaigrette. Garnish with lamb’s lettuce, cherry tomatoes and pomegranate seeds. I consigli dello chef / The chef recommends di Alberto Fol Chef Ristorante La Cusina al The Westin Europa & Regina a Venezia RICETTE Cocktail di carciofo, polenta e scampo Cocktail of artichoke, polenta and scampi Ingredienti per 4 persone: Carciofi spinosi sardi n 4; timo g 10; aglio g 5; scampi media misura n 4; erbette miste q.b.; polenta bianca 200 g; panna g 20; parmigiano Reggiano g 50; pane in cassetta g 100; erba cipollina 4 g; olio extra vergine d’oliva q.b Ingredients (serves 4): 4 thorny Sardinian artichokes; 10 g thyme; 5 g garlic; 4 medium sized scampi; mixed herbs to taste; 200 g white polenta; 20 g cream; 50 g Parmigiano Reggiano; 100 g sliced white bread; 4 g chives; extra virgin olive oil as required Per prima cosa occorre pulire i carciofi, privandoli delle foglie più dure e delle punte, tagliarli per la metà, togliere eventuale barba in eccesso e imbustarli sottovuoto con dell’aglio, olio e timo. Procedere con la cottura in soft cooker a 85° per 25-30 minuti. Cuocere la polenta bianca in acqua bollente salata, a cottura ultimata aggiungere il parmigiano Reggiano, la panna e frullare con mixer ad immersione, mettere il composto in un sifone da litro e aggiungere due cariche di protossido di azoto. Sgusciare gli scampi lasciando la codina, scottare in padella aggiustando di sale. Preparare una panura con il bianco del pane in cassetta aggiungendo un trito di erbette. Prendere i carciofi cotti e ricavare tre spicchi da una metà e passarli nella panura, salarli e scottare in padella finchè non risulteranno croccanti, l’altra metà dei carciofi tagliarli finemente e condirli con dell’ olio extra vergine d’ oliva e dell’ erba cipollina. Composizione del piatto: Prendere una coppa martini, disporre l’insalatina di carciofi a julienne nel fondo, a corona disporre gli spicchi di carciofo leggermente panati, al centro riempire con una spuma di polenta bianca mantecata ed infine guarnire con uno scampo scottato. Trim the hardest leaves and thorns from the artichokes, cut into halves, remove any excess hairy filaments from the centre and vacuum seal in a bag together with garlic, oil and thyme. Cook in the soft cooker at 85°C for 25-30 minutes. Cook the white polenta in boiling salted water. When cooked, add the Parmigiano Reggiano and the cream, and blend with a hand blender. Load the mixture into a one litre whipped cream charger and add two charges of nitrogen monoxide. Peel the scampi, leaving the tail fluke attached, sear in the pan and season to taste with salt. Prepare a breadcrumb mix with the sliced white bread and finely chopped herbs. Slice half of the cooked artichoke halves into three segments each, coat in the breadcrumbs, season with salt and sauté in the pan until crispy. Slice the remaining halves finely and season with extra virgin olive oil and chives. Composition: Place the julienne artichoke salad in the bottom of a Martini glass, arrange the breadcrumbed artichoke segments in a crown pattern around the glass, fill the centre with the whipped white polenta mousse and finish with a sautéed scampi shrimp. Sottovuoto w 50 s Sirman di Paolo Antinori Chef Hotel Fortino Napoleonico, www.hotelfortino.it Ingredienti per 4 persone: g 600 filetto di rana pescatrice; n. 4 carciofi freschi media grandezza; g 2 Tandoori Masala; g 10 olio extra vergine di oliva; n.4 fiori di borraggine; g 2 fibra vegetale; sale; g 10 sapa; n. 8 fogli di carta da forno da 20x20. Pulire bene il filetto di rana pescatrice. Insaporire con sale e Tandoori Masala. Avvolgere con pellicola per cotture. Cuocere in forno miscelato a 80° con 30% di umidità per 12 minuti e far riposare in caldo. Pulire i carciofi e tagliare delle fettine sottili circa mm 2, dividere le fettine di carciofi in 4 parti. Stendere nella carta da forno, leggermente unta, i carciofi, salare e dare forma circolare e ricoprire con l’altro foglio, mettere un foglio alla volta tra due piatti fondi e cuocere in microonde fino a completa asciugatura. Tagliare il pesce a fettine. Recuperare il liquido di cottura e legarlo con la fibra. Adagiare il pesce nei cestini. Salsare e decorare. Monkfish fillet with Tandoori Masala spices in a basket of artichokes dried in the microwave Ingredients (serves 4): 600 g monkfish fillet; 4 fresh medium-sized artichokes; 2 g Tandoori Masala spice mix; 10 g extra virgin olive oil; 4 borage flowers; 2 g vegetable fibre; salt; g 10 sapa (concentrated grape must); 8 sheets oven paper measuring 20 x 20 cm. Trim the monkfish fillet carefully. Season with salt and Tandoori Masala spice mix. Wrap with cooking film. Cook for 12 minutes at 80°C with 30% humidity in a combined oven, then leave to rest in a warm place. Trim the artichokes, cut into slices approximately 2 mm thick, and separate the slices into four equal parts. Arrange the artichoke slices on lightly greased oven paper, season with salt, form into a disc shape and cover with another sheet of paper. Press one of these assembled sheets at a time between two bowls and cook in the microwave until completely dry. Slice the fish thinly. Collect the cooking liquid and thicken with vegetable fibre. Arrange the fish slices in the baskets. Add the sauce and garnish. NE 1880 panasonic, Sirman 40 Bianco di rana pescatrice al Tandoori Masala su cestino di carciofi disidratati in microonde 29 I consigli dello chef / The chef recommends di Fabio Momolo Executive Chef, Hotel Metropole, GB Hotel, Abano Terme (PD) RICETTA Fondo di carciofo Romano alla “Barcara” con orzotto alle verdurette e uova di quaglia al tartufo Romano artichoke bottoms “alla Barcara” with vegetable barley risotto, quail eggs and truffle Ingredienti: Fondo di carciofo pulito n° 4; orzo perlato g.200; carote tagliate a cubetto g.60; zucchine tagliate a cubetto g. 80; cipolla bianca tritata g.40; uova di quaglia n° 4; tartufo nero scorzone estivo g.10; pistacchi a lamelle g.10; mandorle a lamelle g. 10; olio extra vergine d’oliva g. 120; grana Padano g. 100; brodo vegetale quanto basta; sale e pepe quanto basta Ingredients: 4 trimmed artichoke bottoms; 200 g pearled barley; 60 g carrots cut Cuocere i fondi di carciofo a vapore. Preparare in una pentola ad induzione di alluminio Agnelli un fondo con la cipolla, l’olio, le carote e il sedano. Fare brasare il tutto e aggiungere l’orzo, bagnare con il brodo e fare bollire usando una piastra ad induzione IH 35 Sirman. Portare lentamente a cottura, aggiungere le zucchine, finire la cottura e mettere a posto il sapore con il grana e l’olio e mantecare come un risotto. Cuocere le uova di quaglia avendo cura di tenere il tuorlo molto morbido, pelare da cotte le uova e condirle con sale e olio. Impiattare mettendo il fondo di carciofo come base, riempirlo con l’orzotto e, sopra, l’uovo con le fettine di tartufo. Guarnire attorno con le mandorle e i pistacchi. Steam the artichoke bottoms. Sauté onion, carrots and celery in oil in an Agnelli aluminium induction saucepan. Once sweated, add the barley, add broth and bring to the boil with a Sirman IH 35 induction hob. Cook slowly and add the courgettes. Continue cooking until done, then season to taste with the Grana cheese and oil, stirring to a creamy consistency as you would with a risotto. Boil the quail eggs, into small dice; 80 g courgettes cut into small dice; 40 g finely chopped white onion; 4 quail eggs; 10 g black summer truffle; 10 g slivered pistachios; 10 g slivered almonds; 120 g extra virgin olive oil; 100 g Grana Padano cheese; vegetable stock as required; salt and pepper to taste . 40 Pentola Agnelli P.I. 2,5 Sirman 30 N.B. Questa pietanza, nella forma e nelle cotture, è la rivisitazione del piatto della tradizione “Barcara”, tipica dei canali di Padova dove i barconi trasportavano grano e altro dai Colli Euganei al mare e viceversa. È arrivata fino a me grazie a mio padre che in gioventù, prima di fare il cuoco, ha fatto il “barcaro” e mi raccontava che a bordo si mangiava spesso quello che veniva raccolto nei campi lungo il tragitto. Allora non si chiamavano “piatti vegetariani”, ma solo il cibo del giorno. keeping the yolks very soft. Peel the shells and season with salt and oil. To assemble, place the artichoke bottom on the plate as a base, fill with the barley risotto and top with an egg and slivers of truffle. Scatter almonds and pistachios around the artichoke as garnish. N.B: The general character and preparation of this dish is a reinterpretation of the ‘Barcara’ barging tradition of the canals around Padua, where barges (‘barconi’) were used to transport wheat and other goods from the Colli Euganei hills to the sea and vice versa. I learnt of this dish from my father who, in his youth before he became a chef, worked as a ‘barcaro’ (bargeman), and who explained to me how he and his fellow bargemen would eat whatever was grown in the fields along the route. In those days, this was not called ‘vegetarian’ cooking – it was simply your normal everyday meal. I consigli dello chef / The chef recommends di Sergio Moronato Executive Chef all'Hotel "Ermitage Bel Air" di Abano Terme RICETTA Carciofi violetto di Chioggia lavorati con gnocchi di pasta di grano duro profumati allo zafferano e gamberoni di Mazara Saffron-scented durum wheat gnocchi with purple Chioggia artichoke sauce and Mazara king prawns Ingredients (serves 6): 4 Ingredienti per 6 persone: n. 4 carciofi violetto di Chioggia; g 400 di pasta; g 30 di olio extravergine d’oliva; g 1 di pistilli di zafferano; g 20 di scalogno tritato; g 200 di gamberoni di Mazara puliti purple Chioggia artichokes; 400 g pasta; 30 g extra virgin olive oil; 1 g saffron pistils; 20 g finely chopped shallot; 200 g deveined and cleaned Mazara king prawns Pulire i carciofi, prenderne 3 e cucinarli a pezzetti con lo scalogno, olio d’oliva e una sfumata di vino bianco. Una volta cotti passare tutto al setaccio. Prendere l’altro carciofo, tagliarlo a fettine e friggere in una padella con un po’ d’olio, aggiungere i gamberoni terminare la cottura. Nel frattempo cucinare la pasta assieme con i pistilli di zafferano. Mettere nel piatto il passato di carciofi, quindi adagiarvi la pasta scolata e saltata con le fettine di carciofo e gamberoni. Trim the artichokes, cut three into chunks, sauté in olive oil with the shallot and deglaze with white wine. Once cooked, pass through a sieve. Slice the remaining artichoke thinly and fry in a pan with a little oil. Add the prawns and complete cooking. In the meantime, boil the pasta together with the saffron pistils. Place a puddle of artichoke purée in the dish, then top with the pasta, drained and tossed with the artichoke slices and prawns. di Massimo Bomprezzi Insegnante consulente specializzato nella cucina di mare Passatelli with a cream of Pecorino di Fossa cheese and artichoke Ingredienti per passatelli per 4 persone: 150g di pane grattugiato; 150g di formaggio parmigiano; 100 g di farina; 5 uova intere; noce moscata (facoltativa); scorza di limone grattugiata; sale. Ingredienti per la salsa: carciofo romano n. 2; 1\2l besciamella; guanciale 50g; prezzemolo, timo e aglio; ciliegino n.4; pecorino di Fossa 50g; olio extra vergine 50g. Ingredients for the Passatelli (serves 4): 150 g breadcrumbs; 150 g Parmesan cheese; 100 g flour; 5 whole eggs; nutmeg (optional); grated lemon zest; salt Ingredients for the sauce: 2 Roman artichokes; ½ litre béchamel; 50 g pork cheek; parsley, thyme and garlic; 4 cherry tomatoes; 50 g Pecorino di Fossa cheese; 50 g extra virgin olive oil. Procedere nella realizzazione dei passatelli, amalgamando tutti gli ingredienti insieme con l’aiuto di una planetaria o cutter finché il composto non risulti omogeneo e consistente. Lavorare con l’apposito strumento fino ad ottenere i passatelli. Lasciarli asciugare. Nel frattempo pulire e tagliare i carciofi e scottarli in acqua con l’aggiunta di poca farina. Tostare l’aglio in casseruola con dell’olio, aggiungere i carciofi e bagnare con vino bianco. Aggiustare di sapore. Saltare il guanciale in padella fino a renderlo croccante. Realizzare la besciamella aggiungendo del pecorino di Fossa grattugiato fino ad ottenere una crema. Far cuocere i passatelli in abbondante acqua salata avendo cura di tenerli al dente. Aggiungerli al sugo dei carciofi, allungato con la crema di formaggio di Fossa. Far mantecare. Servirli caldissimi con guarnizione di guanciale croccante prezzemolo, timo e ciliegino. Ancor più appetitosi con l’aggiunta di lamelle di tartufo bianco. Mix all the ingredients for the Passatelli together in a planetary mixer or cutter to make a smooth, consistent dough. Roll the dough over the specific utensil to make the Passatelli, then leave to dry. In the meantime, trim and slice the artichokes, then blanche in water, adding a little flour. Brown the garlic in a saucepan in oil, add the artichokes and add white wine. Season to taste. Toss the pork cheek in a pan until crispy. Make a béchamel, add the grated Pecorino di Fossa cheese and mix to a creamy consistency. Boil the Passatelli in plenty of salted water, draining when still ‘al dentÈ (cooked but firm). Add to the artichoke sauce, mixed with the Fossa cheese béchamel, and stir together. Serve piping hot, garnished with crispy pork cheek, parsley, thyme and cherry tomato. And to make this dish even more delicious, add a few slivers of white truffle. RICETTA Planetaria Marte, Sirman 40 Passatelli con crema di pecorino di Fossa e carciofo 31 Abbattitori Surgelatori 3 Funzioni, 1 Grande Macchina! I consigli dello chef The chef recommends di Michele Nardelli Chef RICETTA Guancette di maialino, purè di sedano rapa al burro noisette, carciofi e caffè Per le guancette: g 500 guancette di maialino; sale; pepe in grani nero; olio di oliva. Porzionare sottovuoto le guancette salandole e condendole con l’olio ed il pepe in grani. Cuocere con softcooker a 70° per 17 ore. Abbattere di temperatura. Per il purè di sedano rapa: g 300 sedano rapa pulito; g 100 panna fresca; g 70 burro noisette; sale; quattro spezie. Cuocere il sedano tagliato a mirepoix a vapore per 40 minuti, frullare con Minicooker Sirman a caldo con la panna fresca, aggiungendo il burro nocciola, il sale e le quattro spezie. Per i carciofi: 4 carciofi; olio di oliva; sale. Tornire i carciofi, mettere in sacchetti sottovuoto con l’olio ed il sale. Cuocere a 90°per 45 minuti. Rigenerare le guancette sottovuoto a 60°C, aprire la confezione, tenere da parte il fondo di cottura ed emulsionarlo con l’olio di oliva; rosolare le guancette in burro e timo nappandole e rendendole croccanti. Disporre il purè caldo al centro del piatto, adagiarvi sopra i carciofi tagliati a spicchi saltati, le guancette tagliate a metà ed irrorare con il fondo emulsionato. Macchiare con polvere di caffè e sale di Cervia. $EEDWWLPHQWR 6XUJHOD]LRQH 6FRQJHODPHQWR&RQWUROODWR65& WXWWRXQDOWUR$EEDWWLWRUH e 'DOOD̄WWHQWDULFHUFD$ILQR[QDVFHXQDPDFFKLQD YHUDPHQWHXQLFDFKHGRQDHQRUPLYDQWDJJL DOODYRURTXRWLGLDQRGHOOR&KHI $EEDWWH6XUJHODH6FRQJHODSHU O0LJOLRUDUHODSLDQLILFD]LRQHGHOWXRODYRURLQFXFLQD O6RGGLVIDUHOHULFKLHVWHGHOOX̄OWLPRPRPHQWRGHOODFOLHQWHOD O*DUDQWLUWLXQSURGRWWRVDOXEUH O3UHVHUYDUHLOJXVWRGHOSURGRWWRRULJLQDOH O5LGXUUHLOFDORSHVRGHLWXRL3URGRWWL 2OWUHDGRIIULUHDLWXRLFOLHQWLSLDWWLGHOL]LRVL HVDOXEULDXPHQWHUDLIDFLOPHQWH LWXRLSURILWWL AFINOX SRL Via Venezia 4 - 35010 Marsango (PD) www.afinox.com - [email protected] Suckling piglet cheek, celeriac purée with noisette butter, artichokes and coffee For the suckling piglet cheeks: 500 g suckling piglet cheeks; salt; whole black peppercorns; olive oil. Vacuum-seal individual portions of cheek, seasoning with salt, oil and peppercorns. Cook in the minicooker at 70°C for 17 hours to a core temperature of 70°C. Blast-chill. For the celeriac purée: 300 g peeled and trimmed celeriac; 100 fresh cream; 70 g noisette butter; salt; four-spice mix. Cut the celeriac into small dice, steam for 40 minutes, then blend while still hot in the Sirman Minicooker together with the fresh cream and adding the noisette butter, the salt and the four-spice mix. For the artichokes: 4 artichokes; olive oil; salt. Trim the artichokes to obtain hearts, and seal in vacuum bags with oil and salt. Cook at 90°C for 45 minutes to a core temperature of 90°C. Reheat the vacuum-sealed suckling piglet cheeks to 60°C. Open the bags, collect the cooking juices and emulsify with olive oil. Sauté the cheeks in butter with thyme, basting with the butter until crispy. Arrange the hot purée in the centre of the plate, top with the artichokes, cut into segments and sautéed, and the cheeks cut into halves, then sauce with the emulsified cooking juices. Dust with coffee powder and season with Cervia raw sea salt. Minicooker, Sirman Banketing / Banketing di Ottaviano Pellini Maestro di cucina Executive chef Team Maneger squadra regionale cuochi Marche "*+ * In banquets over numerous years and a multitude of events, I cannot remember one where artichokes have not been served, whether it be in the appetizer buffet with fried vegetables, the classic quarters in batter or breadcrumbs, and also in rissoles, \\ ^ the stuffed pasta shapes and crepes. Talking about their use as a side dish seems obvious, but artichokes used as decorations and for table centres become a magic wand in the chef’s hands where all their natural shape and beauty is shown off. Nella banchettistica, in tanti anni e in tanti eventi non mi ricordo un servizio senza carciofi. Perlomeno nel buffet dell’aperitivo con le fritturine, il classico spicchietto pastellato o impanato, ma anche in polpettine o nei panzerottini, sulle pizzette, su tartine e tramezzini, per non parlare dei ripieni per paste o crespelle. Banale parlare di contorni, il carciofo come componente per decorazioni e per centrotavola fa sfoggio nella sua forma e naturalezza, diventando lo scettro magico del cuoco. RICETTA Curls of spelt pasta stuffed with artichokes, goat’s cheese ricotta and chestnut honey, in a clarified sauce with pulses and pig’s cheeks Impastare 600 grammi di farina 00, 400 grammi di farina di farro, 8 uova intere, 3 grammi di sale, circa 200 grammi di acqua, formare un impasto consistente e lasciar riposare coperto. Preparare la farcia con 1 kg di carciofi puliti e privati di tutte le parti dure, tagliare a pezzetti e passare in padella con 50 grammi di porro, 30 grammi di olio extra vergine. Bagnare con brodo, salare, portare a cottura, aggiungere 600 grammi di ricotta di pecora, 50 grammi di miele di castagno, un pizzico di pepe di macinino, aggiustare di sale. Stendere la pasta sottile e tagliare a forma ovale. Mettere la farcia e chiudere prima a metà, poi con le dita stringere sulle fasce laterali. Per formare la goccia per la salsa, 100 grammi cannellini bolliti, 100 grammi borlotti bolliti, 100 grammi ceci bolliti, 50 grammi lupini bolliti, 50 grammi fave bollite e spellate. Fare un fondo con sedano, cipolla, olio extra vergine e aggiungere i legumi. Rosolare leggermente per pochi minuti, sfumare con brandy e aggiungere 1 litro di panna fresca, far alzare il bollore, aggiustare di sale e pepe, fermare la cottura, aggiungere un cucchiaino di timo fresco tritato finemente, tostare 200 grammi di fettine di guanciale al forno per pochi minuti rendendole croccanti e ben sgrassate. Cuocere le virgole in abbondante acqua salata servire con specchio di salsa e qualche fettina di guanciale e alcune scaglie di pecorino. Mix together 600 grams of 00 flour, 400 grams of spelt flour, 8 eggs, 3 grams salt, approx. 200 grams of water. Knead to form a stiff dough and then cover and leave to rest. Prepare the stuffing with 1 kg of artichokes cleaned and rimmed of all the tough parts, chop and add to a pan with 50 grams leeks, 30 grams extra virgin olive. Add some broth, salt and cook, add 600 grams sheep’s cheese ricotta, 50 grams chestnut honey, a pinch of freshly ground pepper, add salt to taste. Roll out the dough to a thin sheet and cut into an oval shape. Add the stuffing and then close the shape by half, press the sides with your fingertips to form the rim for the sauce, 100 grams boiled cannellini beans, 100 grams boiled borlotti beans, 100 grams boiled chickpeas, 50 grams boiled lupins, 50 grams boiled and peeled broad beans. Softly fry the celery and onion in the extra virgin olive oil, and then add the pulses. Gently soften for a few minutes, dash over with brandy and add 1 litre of fresh cream, bring to the boil, add salt and pepper to taste, remove from the flame and add a teaspoon of finely chopped fresh thyme, toast 200 grams of sliced pigs cheeks in the oven for a few minutes, until the fat has drained away and they are nice and crisp. Cook the pasta curls in a large pan of salted water; serve on a layer of sauce with a few slices of pigs’ cheeks and scales of pecorino. Planetaria Plutone, Sirman 40 Virgole di pasta al farro con ripieno di carciofi, ricotta di capra e miele di castagno in salsa chiara con legumi e guanciale 33 ELECTRONIC ® GRILLVAPOR STUDIOVERDE ARRIS, lo Specialista delle Griglie, offre una gamma di 69 modelli dove ogni cuoco può trovare il Grillvapor® a gas o elettrico più adatto alle sue esigenze. Grillvapor® è un sistema di cottura brevettato che con acqua, umidità e calore permette di grigliare in modo estremamente sano ogni tipo di cibo: carne, pesce, verdure e formaggi. Oltre che con i tradizionali comandi elettromeccanici, oggi, Grillvapor® è disponibile anche con i nuovi comandi elettronici e può grigliare con la sonda al cuore, controllare automaticamente il livello dell’acqua ed evitare i problemi dei tradizionali sistemi con fiamma pilota. ARRIS propone anche il nuovo, rivoluzionario Overgrill®, che con il doppio grigliato sovrapposto antiaderente cuoce in metà tempo, con minori controlli, minor lavoro e consumando meno rispetto alle griglie tradizionali. Arris Catering Equipment Srl Via G.B. Tiepolo, 3/B – Z.I. - 35010 Cadoneghe (Padova) – Italy Tel. 049/8874557 - Fax 049/8874567 - e-mail [email protected] www.grillvapor.com ELETTRICO GAS GAS LINEA C OVERGRILL ARRIS, the Grills Specialist, offers a range of 69 models where every cook can find the gas or electric Grillvapor® best suited to its needs. Grillvapor® is a patented cooking system that with water, moisture and heat allows to grill in a very healthy way all kinds of food: meat, fish, vegetables and cheeses. In addition to the traditional electromechanical commands, today Grillvapor® is also available with the new electronic controls and can grill with the core probe, automatically controlling the water level and avoididing the problems of traditional systems with pilot flame. ARRIS also offers the revolutionary new Overgrill®, which with the overlapped double, non-sticking grills cooks in half the time than traditional grills, with fewer controls, less work and lower power consumption. www.overgrill.com Ristoranti e menù / Restaurants & menus di Ferruccio Ruzzante Nella foto: Lucio Grego e la moglie Lisa. Vado da Grego I’m going to Grego’s Quando mi viene voglia di star tranquillo, sereno, dimenticare gli affanni, il lavoro e lo stress della quotidianità, vado da Grego. Mi siedo ad un tavolo d’angolo con mia moglie, chiacchieriamo e la vita ci sembra più lieve, più bella, più affrontabile (che facile non è mai). Del ristorante locanda Grego abbiamo già parlato anni fa proprio in queste pagine: si trova a Bolzano Vicentino, nel centro del paese, lo conoscono tutti perché da cent’anni fa bene il suo mestiere con professionalità, tradizione e cortesia. Quando voglio sentirmi in pace vado da Grego. Un bicchiere di Breganze e qualche parola con Lucio, il patron, e sua moglie Lisa, la cuoca. Si parla di tutto, di quello che capita, il lavoro, la famiglia, i figli, la salute che sì, diciamolo, è veramente quello che conta. Lucio ha una parola per tutti, una battuta, un consiglio, un “assaggia”, un saluto. Lucio è gentile, leggero, pacato, professionale, amichevole. Quando voglio mangiare “giusto” vado da Grego. La sua “insalata di carciofi crudi con scaglie di parmigiano” è la perfezione della “Semplicità nella Qualità”. Di tutto il resto non parlo, andateci e provate. Oggi sono triste, Lucio ci ha lasciato. Ha sempre avuto ragione lui: la salute, sì, la salute è tutto quello che conta! When I want a few quiet moments, to forget the rush, work and stress of everyday life, I go to Grego’s. I sit down with my wife at the corner table, relaxing and chatting together and life seems lighter, lovelier, easier to face (but never easy). We talked about Grego’s restaurant several years ago in this magazine. It is situated in Q\ D of the village. Everyone knows it because for a hundred years it has been serving the community with great professionalism, traditions and courtesy. When I want some peace I go to Grego’s, + Q\ chatting with Lucio, the owner and his wife, who is the cook. We talk about everything and anything, work, family, children, health and which we all agree is what counts most. Lucio has +& " and a greeting. Lucio is kind, light-hearted, calm, professional '&" 3X & " & "X you must go and try for yourselves. Today is a sad day for me, 8 ~ only thing that counts! Insalata di carciofi e grana Artichoke and Grana cheese salad Ingredienti: Carciofi crudi; un pizzico di senape; sale, pepe e olio E.V.O.; Grana Padano in scaglie. Pulire e affettare molto sottili i carciofi, porli in una ciotola con tutti gli ingredienti (ad eccezione del Grana) e amalgamare il tutto per qualche minuto. Disporre qualche scaglia di Grana Padano sul piatto di portata, poi i carciofi conditi e finire ancora con scaglie di Grana. Decorare a piacere. Ingredients: Raw artichokes; a pinch of mustard powder; salt, pepper and extra virgin olive oil; flakes of Grana Padano cheese. Clean and trim the artichokes and slice very thinly. Place in a bowl together with all the other ingredients except for the cheese, and mix together for a few minutes. Scatter a few flakes of Grana Padano on the serving dish, add the dressed artichokes and top with another layer of Grana cheese. Garnish as preferred. 40 RICETTA 36 Ristoranti e menù / Restaurants & menus di Ferruccio Ruzzante Il premio “Montegrande” a un giovanissimo chef Pietro Famengo, diciannovenne chef della prestigiosa Osteria da Fiore di Venezia, si è aggiudicato il primo posto assoluto nell’ottava edizione del premio Montegrande. Il suo “Vapore di trota salmonata al profumo di alghe e fieno, su pera al vin brulè e foglia d’uva croccante, accompagnata da gnocco alla zucca, con burro al fumo e fonduta di formaggio imbriago” nonostante il titolo logorroico (comune a quasi tutti i concorrenti), è risultato un ottimo piatto, equilibrato nel gusto e nella presentazione. I premi sono stati assegnati nel corso di una magnifica serata, lo scorso 17 novembre 2011, radiosamente condotta dalla stupenda Elena Cristofanon, padrona di casa e madrina di un premio che, anno dopo anno, presenta una crescita costante e un sempre più elevato indice di eccellenza. Il “virtuoso” Marco Valletta ha condotto da par suo le premiazioni, dimo- strandosi perfetto “maestro di cerimonia” della manifestazione. Un premio, “Il Montegrande”, che costituisce sempre più una rampa di lancio autorevole per i giovani professionisti nella ristorazione di qualità. www.ristorantemontegrande.it di Alessandra Baruzzi Responsabile aula formativa Sale in Zucca, gruppo Scozzoli Artichoke tortelloni on a Squacquerone cheese and diced Pancetta di Mora Romagnola sauce with crispy artichokes Ingredienti per 4 persone: Ingredients (serves 4): Per sfoglia: 400 g farina; 4 uova; Per ripieno: 4 carciofi; 300 g ricotta vaccina; 2 scalogno romagnolo; 100 g Parmigiano Reggiano; q.b noce moscata e pepe Per condimento: 300 g pancetta mora romagnola; 300 g Squacquerone; 150 g besciamella; 4 carciofi; olio extra vergine; sale e pepe For the pasta: 400 g flour; 4 eggs For the filling: 4 artichokes; 300 g cow’s milk ricotta; 2 Romagnolo shallots; 100 g Parmigiano Reggiano; nutmeg and pepper to taste For the sauce and condiment: 300 g Pancetta Mora Romagnola; 300 g Squacquerone cheese; 150 g béchamel; 4 artichokes; extra virgin olive oil; salt and pepper Impastare la farina con le uova e ottenere un panetto liscio ed omogeneo, lasciare riposare avvolto nella pellicola per mezz’ora. Stendere poi l’impasto con l’uso del mattarello o a macchina in uno spessore di circa 3/4 millimetri, tagliare dei quadrati, al centro mettere una noce di ripieno preparato in precedenza con la ricotta, i carciofi saltati in padella con olio e scalogno tritato, parmigiano, noce moscata, pepe, chiudere la pasta dando la forma del cappelletto, lessare in abbondante acqua salata e servire con sotto una salsa preparata con una besciamella e Squaquerone e una dadolata di pancetta rosolata in padella. Guarnizione finale: qualche carciofo fritto. Mix the flour with the eggs to make a smooth, uniform dough, form into a brick, wrap in film and leave to rest for half an hour. Roll out the pasta dough with a rolling pin or a pasta machine to a thickness of approximately ¾ millimetre and cut into squares. Place a small amount of the filling (made previously by mixing the artichokes, sautéed in a pan in oil with finely chopped shallot, with ricotta, the Parmesan, nutmeg and pepper) in the centre of each square. Fold the pasta squares closed and press two of the corners together to make a hat shape. Boil in plenty of salted water, drain and serve on a puddle of sauce made with béchamel, Squacquerone cheese and diced pancetta sautéed in a pan. Garnish with a few slices of crispy fried artichoke. RICETTA Sansone, tirasfoglia Sirman 40 Tortelloni ripieni di Carciofi su Salsa di Squaquerone dadolata di Pancetta di Mora Romagnola e Carciofi croccanti 37 Ristoranti e menù / Restaurants & menus di Andrea Angeletti Ristorante le Busche, Montecarotto (AN) RICETTA Chitarrine all’uovo con alici affumicate, vongole dell’adriatico, finocchietto e chips di carciofi croccanti Ingredienti per 8 persone: Per la pasta: 300 g di semola; 300 g di farina; 4 uova intere Egg pasta Chitarrine with smoked anchovies, Adriatic clams, wild fennel and artichoke crisps Ingredients (serves 8): Per le alici affumicate: 40 alici; 70 g di sale fino; 15 g di zucchero; 15 g di zucchero di canna. Trucioli di legno non resinoso Eldorado, Minneapolis Sirman Per il sugo: 200 g vongole dell’Adriatico; 20 g vino bianco; 10 g finocchietto; 50 g olio d’oliva extra vergine d’oliva; 30 g cipolla rossa; 1 spicchio d’aglio; carciofi chips; 4 carciofi mammolo; 3 decilitri d’olio di semi di girasole; sale e pepe e peperoncino. Per la pasta Impastare alla macchina tutti gli ingredienti e con la trafila in bronzo ricavare le chitarrine. Per le alici Mondare e diliscare le alici, stenderle su di un foglio di carta da forno e spolverarle con il sale bilanciato e lasciarle marinare per almeno un'ora. Trascorso questo tempo trasferire le alici nel forno spento. In un tegame alto far bruciare su di un fornello i trucioli di legno fino a che non diventino ben abbrustoliti ed inizino a fare del fumo. A questo punto mettere un coperchio sopra il tegame e trasferire il tutto nel forno sempre spento, togliere velocemente il coperchio e richiudere il portellone del forno. Lasciare per almeno un'ora le alici a contatto con il fumo. Se le alici non vengono usate subito per fare la pasta è bene metterle in un sacchetto sottovuoto. 40 Per i carciofi chips Pulire i carciofi, privarli dell’eventuale barba interna e tagliarli molto sottili. Portare l’olio di semi a 150°, friggerci i carciofi fino a che non sono ben dorati. Scolarli e asciugare bene dall’olio. Salarli. 38 Per il sugo Far sudare in una padella l’aglio con l’olio d’oliva, versare le vongole e sfumare con il vino bianco, lasciar aprire le vongole . Sgusciarle tenendo da parte l’acqua di cottura ricavata. In un’altra padella fare un soffritto con la cipolla e il peperoncino, aggiungere il finocchietto tritato, le alici affumicate tagliate a pezzetti e le vongole sgusciate. Bagnare con l’acqua di cottura delle vongole e sistemare di sapore con sale e pepe. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, scolarla e saltarla in padella con il sugo ottenuto. Servire la pasta con guarnizione dei carciofi fritti e ciuffi di finocchietto. For the pasta: 300 g durum wheat semolina; 300 g plain flour; 4 whole eggs For the smoked anchovies: 40 anchovies; 70 g fine salt; 15 g white sugar; 15 g cane sugar. Non-resinous wood chips. For the sauce: 200 g Adriatic clams; 20 ml white wine; 10 g wild fennel; 50 g extra virgin olive oil; 30 g red onion; 1 clove garlic; artichoke crisps (4 globe artichokes; 3 dl sunflower seed oil; salt, pepper and cayenne pepper) For the pasta Mix all the ingredients in a dough mixer and make the chitarrine (long spaghetti-like pasta with a square cross-section) using the bronze pasta extruder disc. For the anchovies Clean and bone the anchovies, lay out on a sheet of oven paper, dust with ‘balanced’ salt and sugar mix and leave to marinate for at least an hour. After marinating, put the anchovies in a cold oven. In a tall saucepan, heat the wood chips on the hob until they char thoroughly and start to smoke. Now place a lid on the saucepan, put the saucepan in the oven (do not turn the oven on), then quickly remove the lid and close the oven door. Leave the anchovies to smoke for at least an hour. If the smoked anchovies are not to be used immediately to make the sauce, preferably keep in a vacuum bag. For the artichoke crisps Clean and trim the artichokes, remove the internal filaments if necessary and slice very thinly. Heat the sunflower seed oil to 150°C and fry the slices until golden and crispy. Drain, dry thoroughly then season with salt. For the sauce Sweat the garlic in olive oil in a frying pan, add the clams then add the white wine. Cook until the shells open, then remove the meat from the shells and keep the cooking juices. In a separate pan, sauté the onion with the cayenne pepper, add the finely chopped wild fennel, the smoked anchovies cut into chunks, and the clam meat. Add the cooking juices from the clams and season to taste with salt and pepper. Boil the pasta in plenty of salted water, drain and toss in the pan with the sauce. Serve garnished with the fried artichoke crisps and tufts of wild fennel. Ristoranti e menù / Restaurants & menus di Piera Genta Giornalista Un angolo di Piemonte tra Oriente e Occidente Aperta nel 2002 dopo un’attenta ristrutturazione, la Tenuta La Cascinetta è una dimora patrizia del ‘700 della famiglia Del Carretto con 13 stanze arredate in maniera diversa che portano il nome di altrettante nobildonne di famiglia, un ristorante e un sushi corner per fondere armoniosamente Oriente e Occidente. La materia prima selezionata proviene dal territorio, l’orto fornisce tutta la verdura necessaria e l’abilità degli chef Fabio Massa e Matteo Chiaudrero propone piatti tipici della cultura piemontese leggermente rivisitati ed altri della cucina internazionale. Il sushi bar è gestito da uno chef giapponese, proprio per garantire la cultura della cucina e del cibo giapponese e salvaguardare la ritualità del pranzo. Non manca un’accurata selezione delle migliori etichette di vini spumanti e champagne. A corner of Piedmont where East and West meet Opened in 2002 after extensive renovation, Tenuta La Cascinetta > > 13 rooms, named after 13 ladies from the family and each with ^ ' and East in perfect harmony. All the vegetables needed are provided by the restaurant’s own garden while the other produce used is sourced locally, and the talented chefs Fabio Massa and Matteo Chiaudrero propose subtly reinterpreted classic Piedmontese dishes together with other international recipes. A < 7 tural authenticity of the food prepared and to ensure that diners enjoy the full ritual associated with sushi. To complement the food, the wine list includes a meticulous selection of some of the best Champagne and sparkling wine labels. RICETTA Ingredienti per 4 persone: 4 cappesante; 30 g prosciutto Patanegra Joselito 36 mesi; 100 g daikon; 1 kiwi; 1 cucchiaio miele; 12 fiori di rosmarino; burro di cacao; sale croccante; carciofi. Pulire le cappesante e privarle del corallo in modo da ricavarne solo la noce. Pulire il kiwi e dividerlo a metà per il lato lungo, da una metà ricavarne quattro dadi da un centimetro e con l’altra metà quattro fettine trasparenti. Tenere tutto in acqua e ghiaccio fino al momento di servire. Con un coppapasta rotondo da 6 centimetri di diametro ricavare quattro dischi dalle fettine di Patanegra Joselito e tenerle in parte. Pulire i carciofi da interi facendo attenzione che non vi resti traccia né di spine né di peluria interna. Tagliarli all’affettatrice per lungo e sistemare le fettine sopra un foglio di silicone. Passarle in forno preriscaldato a 160°C per quattro minuti dopodiché abbassare la temperatura a 50°C e lasciarle disidratare per almeno quattro ore. Prendere il daykon e, privato della buccia, grattugiarlo molto fine e mantenerlo coperto all’interno di un foglio di carta da cucina molto umido su di una padella antiaderente molto calda. Sistemare le noci di cappasanta leggermente impanate nel burro di cacao e scottarle bene da entrambi i lati. Comporre i piatti sistemando in posizione decentrata la cappasanta, su di essa poco sale croccante, una fettina di kiwi ghiacciato e un disco di prosciutto Patanegra Joselito. Avvolgere quindi con le sfoglie di carciofo disidratate quasi a formare una corona. Completare il piatto con una goccia di miele su cui sistemeremo un piccolo cucchiaio di daykon grattugiato, il cubetto di kiwi e tre fiori di rosmarino. Scallop, artichoke, Pata Negra Joselito, daikon and kiwi fruit Tenuta La Cascinetta Hotel de charme via Pinerolo, 9 - 10060 Buriasco (To) tel. +39 0121 368040 fax 0121368039 www.tenutalacascinetta.it [email protected] Ingredients (serves 4): 4 scallops; 30 g 36-month Joselito Pata Negra ham; 100 g daikon; 1 kiwi fruit; 1 tablespoon honey; 12 rosemary flowers; cocoa butter; flake salt; artichokes Clean and shell the scallops, removing the coral to leave only the meat. Peel the kiwi and cut in half lengthwise. Cut four cubes one centimetre across from one half and cut four transparent slices from the other half. Keep in iced water until ready to serve. Use a 6 cm pastry cutter ring to cut four discs of Joselito Pata Negra ham and set aside for later. Trim the whole artichokes, removing all traces of the outer thorns and the hairy centre. Slice lengthwise with a meat slicer and place on a silicone mat. Place in a preheated oven at 160°C for four minutes, then reduce the heat to 50°C and allow the slices to dehydrate for at least four hours. Peel the daikon, grate very finely then keep covered with a very wet sheet of kitchen paper. Lightly coat the scallops in cocoa butter and sear well on both sides in a very hot non-stick pan. Compose the dish, placing the scallop off-centre in the plate and topping with a little flake salt, a slice of chilled kiwi fruit and a disc of Joselito Pata Negra ham. Arrange the dried artichoke slices around the stack to form a crown pattern. Complete the dish with a drop of honey, topped with a teaspoon of grated daikon, a small cube of kiwi fruit and three rosemary flowers. Palladio 330, Sirman 40 Cappasanta, carciofi, Patanegra Joselito, daykon e kiwi 39 Ristoranti e menù / Restaurants & menus a cura di Giulia Coronaro La ricerca dell’armonia perfetta RISTORANTE ZIBALDONE via Bell'Italia, 41 Peschiera del Garda (VR) Tel. 045.6402522 Saper creare l’atmosfera giusta, unirla ai sapori, stemprarne il ricordo nella sincerità del vino...tutto ruota intorno ad un sottile equilibrio di persone e di emozioni che, allo Zibaldone, fanno orchestra in maniera impeccabile, regalando agli amici di sempre ed ai nuovi commensali, un’emozione sempre diversa. Fabio Codognola, lo chef, è la mente e il braccio valente dell’arte culinaria del Ristorante Zibaldone. Dopo diversi anni di “gavetta” presso rinomati ristoranti veronesi, approda alla cucina dello Zibaldone nella sua storica sede di San Giorgio in Salici; il suo percorso di crescita sotto la capace direzione di Luca Nicolis lo porta ad un nuovo livello di consapevolezza nello scoprire sapori ed abbinamenti nuovi ed audaci, ma sempre immancabilmente legati a doppio filo con la tradizione e la terra di cui Fabio è un degno interprete. Nel 2010 lo Zibaldone trova una nuova collocazione nel cuore dello Ziba Hotel e Fabio affronta un nuovo percorso di sviluppo e una nuova sfida lanciata dalle molteplici richieste culinarie che solo una struttura hotelliera può richiedere. Ad oggi la sua maestria è in forte crescita così come il suo senso artistico e la sua nuova consapevolezza nel dirigere il reparto food del The Ziba Hotel & Spa. In pursuit of perfect harmony Q # is all founded on a delicate harmony of staff and passion, and at the Zibaldone, this harmony comes together as an impeccable orchestra, giving both familiar and new guests alike an experience that always has something new to offer. Chef Fabio Codognola is both the mastermind and the valiant champion of the culinary art at Ristorante Zibaldone. After many years serving his apprenticeship at well known Veronese restaurants, he began working in the kitchen of the Zibaldone in its original historic setting of San Giorgio in Salici. WHis professional development under the capable direction of 8* B # closely tied to the traditions and territory of which Fabio is a worthy representative. In 2010, the Zibaldone moved to its new location in the Ziba Hotel, where Fabio was faced with the opportunities for professional growth and the challenges of catering for a much wider culinary spectrum unique to the hotel world. His mastery in the kitchen is still growing today, as are his artistic sensibilities, while his position as manager of the food department of The Ziba Hotel & Spa has added yet another string to his professional bow. RICETTA Ravioli al giallo di zafferano con tartare di carciofi e fonduta di Castelmagno Ingredienti per 4 persone: Ripieno: 300 g cuori di carciofi; 100 g scalogno; olio q.b. Pasta all’uovo: 3 uova; 300 g farina; 2 bustine di zafferano Fonduta al Castelmagno: 300 g panna fresca; 300 g Castelmagno grattugiato; sale pepe q.b. 40 Raviolatrice Bologna, Sirman 40 Saffron pasta ravioli stuffed with artichoke tartare, served with Castelmagno fondue Ingredients (serves 4): Filling: 300 g artichoke hearts; 100 g shallot; oil as required Egg pasta: 3 eggs; 300 g flour; 2 sachets saffron Castelmagno fondue: 300 g fresh cream; 300 g grated Castelmagno cheese; salt and pepper to taste Tritare lo scalogno e metterlo in una casseruola con il bordo alto, dopo averlo fatto imbiondire aggiungere i cuori di carciofo e stufarli con il coperchio per 30 minuti a fiamma bassa. Mentre i carciofi raffreddano, impastate le uova con la farina e lo zafferano. Tritare i carciofi, precedentemente cotti, da usare per il ripieno e tirate la sfoglia sottile. Formare i ravioli della forma che preferite. Preparare la fonduta portando la panna ad ebollizione, aggiungere il Castelmagno e aggiustare di sale e pepe. Stendere la fonduta sul piatto e adagiarvi i ravioli cotti in abbondante acqua, guarnire con le foglioline di maggiorana fresca. Chop the shallot finely, place in a tall saucepan and brown gently in oil. Add the artichoke hearts, cover with a lid and braise for 30 minutes on a low heat. Mix the egg, flour and saffron to make the pasta dough as the artichokes cool. Mince the cooked artichokes with a knife to make the ravioli filling, and roll out the pasta thinly. Make the ravioli in the shape preferred. Prepare the fondue by bringing the cream to the boil and adding the Castelmagno cheese, then season to taste with salt and pepper. Pour a puddle of fondue in the plate, place the ravioli – cooked in plenty of boiling water – on the sauce, and garnish with fresh marjoram leaves. Abbinamento: Vino Testal Rosso del Veronese IGT dell’Azienda Nicolis Recommended wine: Testal Rosso del Veronese IGT by Nicolis. Ristoranti e menù / Restaurants & menus di Agostino Curreli Chef della “Santi Catering” Castello di Godego (TV) RICETTA Ingredienti per 10 persone: 300 g orzo perlato; 150 g guanciale di maiale; 100 g formaggio grana grattugiato; 100 cc vino bianco secco; 80 g burro; 8 carciofi; 4 lt brodo di carne; 1 piccola cipolla; 1 spicchio d’aglio; olio d’oliva; sale e pepe q.b. Per la riduzione all’aceto: 250 cc aceto bianco; 250 g mele renette; 70 cc aceto balsamico; 25 g zucchero; bacche di ginepro; cannella in canna; pepe in grano; sale. Mettere a bagno l’orzo perlato 12 ore prima in acqua fredda. Pulire e mondare i carciofi privandoli delle foglie esterne ricavando 8 cuori. Tagliarli a spicchi e farli rosolare con olio d’oliva e l’aglio in camicia. Preriscaldare una tegame largo e rosolare la cipolla tritata. Versare l’orzo lavato e scolato dall’acqua e tostarlo. Sfumare col vino bianco. Far evaporare e procedere alla cottura per 8 minuti mescolando continuamente, alternando dei piccoli mestoli di brodo di carne bollente preparato precedentemente. Aggiungere i carciofi e cuocere per altri 5 minuti. Mantecare energicamente con il burro, il grana e il guanciale di maiale croccante tagliato a julienne precedentemente rosolato. Salare e pepare. Impiattamento: dopo aver cotto le mele nei due aceti con gli aromi, scolare e ridurre ad uno “sciroppo”. Spennellare l’interno di un piatto a fondina con la riduzione ottenuta e versare l’orzotto al suo interno. Guarnire con una fettina di mela,una di guanciale di maiale essiccati e degli spicchi di carciofi leggermente passati nell’olio con dell’amido. Ingredients (serves 10): 300 g pearled barley; 150 g pork cheek; 100 g grated Grana cheese; 100 ml dry white wine; 80 g butter; 8 artichokes; 4 litres meat broth; 1 small onion; 1 garlic clove; olive oil; salt and pepper to taste. For the vinegar reduction: 250 ml white wine vinegar; 250 g Reinette apples; 70 ml balsamic vinegar; 25 g sugar; juniper berries; whole cinnamon; whole peppercorns; salt Soak the pearled barley in cold water for 12 hours before starting. Clean and trim the artichokes, removing the outer leaves, and prepare 8 artichoke hearts. Cut the hearts into segments and sauté in olive oil with the garlic in its paper jacket. Preheat oil in a broad saucepan and sweat the finely chopped onion. Add the barley (rinsed and drained), and toast in the pan with the onion. Deglaze with white wine. Evaporate the liquid and cook for 8 minutes, stirring continuously and adding small ladles of boiling hot meat broth prepared previously. Add the artichokes and cook for another 5 minutes. Stir vigorously to a creamy consistency with butter, the Grana cheese and the pork cheek, cut into julienne strips and sautéed until crispy beforehand. Season with salt and pepper. Plating up: after cooking the apples in the two vinegars with the spices, sieve the liquid and reduce to a syrup. Brush the inside of a bowl with the reduction, then pour the barley risotto into the bowl. Garnish with a desiccated slice of apple and a desiccated slice of pork cheek, and a few artichoke segments, dusted with corn starch and fried gently in oil. di Karl Pirpamer Albergo Ristorante Haus am Hang Salmone selvatico affumicato, gratinato con crosta di rafano e carciofi Ingredienti: Salmone affumicato: 1 salmone selvatico della Scozia; 20 g di sale per kg del filetto di salmone; 16 g zucchero per kg del filetto di salmone; 200 g segatura faggio; 1 affumicatoio. Carciofi: 8 pezzi di carciofo; 26 g di sale; 100 g d’acqua; 150 g vino bianco; 350 g olio d’oliva; 2 spicchi d’aglio; 1 rametto di timo Crosta di rafano: 600 g burro; 600 g rafano; 600 g pain de mie (pane toast grattugiato senza crosta); sale; pepe nero, macinato dal molino; succo di limone. Preparazione: Salmone: Al salmone selvatico fresco della Scozia vengono tolte le pinne e viene eviscerato. Non si devono eliminare le squame perché sul filetto serve la pelle e con le squame mantiene meglio. Il salmone viene filettato dalla testa verso la coda con un coltello per filettare. Ai filetti ben curati, vengono tolte le lische. Pesare i filetti, fare il calcolo di sale e zucchero e marinare i filetti per 3 ore. Asciugare i filetti e affumicare con il fumo della segatura di faggio due volte per 4 ore. La temperatura migliore è 7°C, la temperatura non può mai superare i 18°C. Mettere il salmone sottovuoto e lasciarlo maturare in cella frigorifera a 1 – 2 gradi per 5 – 6 giorni. Carciofi: Per pulire i carciofi bisogna mettere i guanti latex. Ai carciofi vengono tolte le prime foglie attorno. Poi vengono tagliati per 2/3 le punte. Il manico (ben curato) va pulito bene e dopo, con un “Parisenne”, va tolta la barba all’interno del carciofo. I carciofi vengono messi sempre in acqua e succo di limone perché non si ossidino. Tagliare a metà i carciofi, metterli in un sacchetto sottovuoto con tutti gli ingredienti, mettere tutto sottovuoto e cuocere al vapore per 15 minuti. Subito dopo raffreddare nell’acqua e ghiaccio. I carciofi possono maturare in cella frigorifera per un paio di giorni. Crosta di rafano: Il burro viene mantecato molto bene, finché diventa bianco. Incorporare il rafano e il toast grattato. Alla fine bisogna aggiungere sale, pepe e succo di limone, mettendo tutto in un recipiente rettangolare, su una foglia di cellophane, all’incirca di 2 cm. Raffreddare in cella, finche il burro diventa duro. Servizio: Si taglia un pezzo del salmone, all’incirca di 2 cm, e si sfila via la pelle. Mettere su un vassoio in acciaio precedentemente unto con un po’ d´olio d´oliva. Tagliare una fetta della crosta di rafano, circa 2 – 3 mm, e coprire il salmone. Bisogna accendere la “Salamandra” al massimo, sotto la quale viene gratinata la crosta sul salmone. Mettere i carciofi tiepidi sul piatto e appoggiare sopra il salmone gratinato e guarnire con poco di crescione e olio di prezzemolo. RICETTA Haus am Hang 39052 Caldaro sulla strada del vino 57 Alto Adige Tel. 0471 960086 www.hausamhang.it [email protected] 40 Orzotto ai carciofi con riduzione all’aceto balsamico di mele acide e guanciale croccante Artichoke barley risotto with a reduction of balsamic vinegar and sour apples and crispy pork cheek 41 PADOVA 5-8 FEBBRAIO/FEBRUARY 2012 Il concorso si svolgerà presso la prestigiosa Galleria 7 - 8 della Fiera di Padova, Tecno&Food, Domenica 5, lunedì 6, martedì 7 febbraio 2012. The championship will take place in the prestigious Gallery 7 - 8 at the Padua Exhibition Centre, Tecno&Food, Sunday 5, Monday 6 and Tuesday 7 February 2012. Le categorie della competizione saranno così articolate: The competition will be divided into the following categories: CATEGORIA / CATEGORY A CATEGORIA / CATEGORY B Junior Chef under 25 Finger Food / cucina fredda - cold cuisine Senior Chef over 25 Finger Food / cucina fredda - cold cuisine Junior Chef under 25 Finger Food / cucina calda -hot cuisine Senior Chef over 25 Finger Food / cucina calda - hot cuisine IL LIBRO DEL FINGER FOOD Da febbraio 2012 disponibile su eBook & Tablet Sistemi di cottura intelligenti / Intelligent cooking systems di Guido Ongaro Chef, consulente di tecnologie alimentari La sua lunga stagionalità, da ottobre a giugno, fa sì che lo si possa quasi sempre trovare nel mercato, quindi non è un problema proporre i carciofi nei nostri menù come contorno o parte integrante di piatti più elaborati. Nei mesi in cui si fatica a trovarli e quindi a offrirli, si dovranno per forza usare quelli surgelati proposti dalla rete commerciale. Propongo a questo punto di fare da noi un semi lavorato che ci viene utile proprio nei mesi in cui il carciofo non si trova. Come? Utilizzando il forno trivalente in funzione vapore a temperatura controllata, l’abbattitore di temperatura e la macchina sottovuoto. Dopo aver acquistato i carciofi a noi consoni (teniamo conto che ne esisto- no circa 90 tipi), mondati e tolte le foglie più dure, tagliati a metà e tolto il fieno dal loro interno, li immergiamo in una soluzione di acqua acidula e li mettiamo in abbattitore di temperatura in modalità positiva a stabilizzarsi. Nel frattempo prepariamo un sale bilanciato usando 100 g di sale e 70 g di zucchero. Inseriamo i carciofi in buste adatte alla cottura e mettiamo 2 g di sale bilanciato per 100 g di carciofi, 5 g di olio e.v.o. Chiudere la busta al massimo della potenza della macchina sottovuoto e passarla in cottura al forno in modalità vapore alla temperatura di 85° per circa 15 minuti. Dopo la cottura inseriamo le buste in abbattitore in modalità positiva. In questo modo otterremo un semilavorato fatto da noi dal gusto deciso e dall’ottimo aspetto che potremo usare a nostro piacimento sia come contorno, sia come ingrediente per altre preparazioni. Se invece vogliamo usare i fondi sarà meglio confezionarli con un liquido di governo all’interno della busta, composto da acqua e sale bilanciato in questa percentuale, 1 litro di acqua e 32 g di sale bilanciato. Una volta chiuse le buste si cucineranno sempre a vapore a 85° per circa 18 minuti. Anche qui avremo un ottimo semilavorato da usare come più ci piace. Questo tipo di preparazioni ha una durata di circa 2 settimane, se invece vogliamo allungarne la durata sarà opportuno cambiare tipo di trasformazione. Una volta puliti sia i carciofi che i fondi, si farà una pre cottura al vapore a 100° per un tempo di 8/10 minuti. Fatto ciò verranno surgelati in abbattitore in modalità negativa. Ricordo che l’abbattitore è l’unico macchinario con cui si può fare questa procedura in cucina, quindi usiamo le celle o i pozzetti solo per conservare e non per congelare. Surgelandoli quindi si potrà averli a disposizione per un tempo molto più lungo. A voi la scelta! U 7 artichokes N< can almost always be found in the market, and it is no problem including this vegetable in our menus as either a side dish or an ingredient in more Q those months when it is hard to get hold of, we are obliged to use commercially available frozen products. So my suggestion is that we make our own 7 will come in handy when the artichoke is not in season. Q temperature steam function of a triple-purpose combination oven, the blastchiller and the vacuum sealing machine. After choosing your preferred type (bear in mind that there are around 90 different varieties), clean the artichokes, remove the tougher outer leaves, cut to above freezing in the blast-chiller to stabilise. In the meanwhile, prepare a ‘balanced’ salt mix with 100 g salt and 70 g sugar. Place the artichokes in a vacuum bag suitable for steam cooking, adding 2 g ‘balanced’ salt mix per 100 g of artichokes and 5 g extra virgin olive oil. Seal the bag with the vacuum machinÈs maximum vacuum setting, then steam in the oven at 85°C for approximately 15 minutes. Remove the vacuum bags from the oven, place in the blast-chiller and chill to \: 7 decisive taste and an outstanding appearance that may be used however you prefer as a side dish or as an ingredient for other recipes. If you want to prepare artichoke bottoms, these are best kept together with a preserving brine in the vacuum bag, made by dissolving 32 g of ‘balanced’ salt mix in 1 litre of water. After sealing the bags, steam as before at >B : 7 can also be used however you prefer. Artichokes prepared like this will last approximately 2 weeks. To keep them longer, a slightly different procedure is necessary. After cleaning and trimming both the artichokes and the bottoms, pre-cook with steam at 100°C for 8-10 minutes. After cooking, blast-chill to below freezing. Remember that this procedure can only be performed with the blast-chiller, and that freezer containers may only be used for storage once frozen, and not for the actual freezing process. Once frozen, your artichokes will be usable for a much longer period of time. The choice is yours! 40 I nostri semilavorati 43 Sperimentazioni / Experimentations di Marco Valletta Chef, segretario NIC, docente Esperimenti di cottura Non tutti sanno che nella tradizione gastronomica italiana, il carciofo sostiene diverse tipologie di trasformazione e cottura, in base al taglio a cui è sottoposto. Teniamo da parte la cultura del carciofo tagliato per essere consumato crudo o macerato e parliamo solo del carciofo cotto. In primo luogo lo si deve considerare come una struttura sferica, soprattutto quando lo tagliamo a spicchi. Intendiamo parlare del carciofo, dopo averlo pulito, reso privo delle foglie esterne e integro del suo gambo. Ciò significa che quando esso viene tagliato a spicchi è in ottavi oppure in quarti: in entrambi i casi sarebbe opportuno applicare un sistema di cottura veloce. Leggiamo una tabella esemplificativa del carciofo a spicchi elaborata con i miei allievi di scuola del terzo anno dell’IPSSAR “G. Maffioli”, con i quali abbiamo studiato la logica del corretto sistema di cottura adattato all’alimento in questione, seguendo dei parametri precisi, dalla preparazione alla cottura, per giungere ad un giudizio di natura degustativa. Experimenting with different cooking processes * culinary traditions, the type of cooking method used with the artichoke depends on the way the artichoke itself is cut. This does not include the practice of slicing artichokes to be eaten raw or marinated, and we are considering solely artichokes in their : to remember is that an artichoke must be treated as a sphere, especially when cut into segments. All the methods described here begin with an artichoke trimmed of its outer leaves and complete with its stem. These artichokes are then cut into either four or eight segments, and in both cases, a quick cooking method is recommended. The following table SISTEMA DI PREPARAZIONE PREPARATION METHOD SISTEMA DI COTTURA COOKING METHOD RESA NEL PIATTO FINISHED RESULT Carciofo in ottavi Eighths Protetto in latte magro Soaked in skimmed milk Fritto in pastella Deep-fried in batter Non si apre, resta compatto, gusto caratteristico. Does not open, retains its compactness and characteristic flavour. Carciofo in ottavi Eighths Protetto in acqua acidula con farina Soaked in acidified water with flour Fritto in pastella Deep-fried in batter Non si apre, resta compatto, ma persiste gusto acidulo. Does not open, retains its compactness, but acidic flavour persists. Carciofo in ottavi Eighths Protetto in latte magro Soaked in skimmed milk Fritto all’inglese (farina e uovo) Si apre leggermente, resta abbastanza compatto. Dusted with flour, dipped in egg and fried Opens slightly but retains a reasonable degree of compactness. Carciofo in ottavi Eighths Protetto in latte magro Soaked in skimmed milk Carciofo in ottavi Eighths Protetto in latte magro Soaked in skimmed milk Fritto alla Milanese (farina, uova e pane grattugiato) Fried ‘Milanese’ style (dusted with flour, dipped in egg then coated with breadcrumbs) Fritto all’Italiana (solo con farina) Fried Italian style (with flour only) 40 TAGLI DEL CARCIOFO PORTIONING 44 La prova di cottura fatta al carciofo, con il taglio a spicchi in quarti, è stata molto difficile e per questo alla fine abbiano preferito mettere solo il risultato della cottura definita al salto. Abbiamo capito che quando il carciofo si cucina non deve mai essere irrorato con umidità fredde, mai al minimo del fuoco ed è necessario usare materiali per la cottura ad alta conducibilità di calore, altrimenti si rischia lo sfaldamento del fiore: le foglie tenderanno ad allontanarsi da fondo e il nostro quarto di carciofo diventa sfaldato. Non si sfoglia, resta più pesante ed è intriso di olio. Does not open, but the result is a little heavy and impregnated with oil. Tende a sfogliare, il calore deve essere molto forte, scurisce. Solo alcuni carciofi posso essere trattati con questo sistema. Tends to open. Only works at very high temperatures, causing the artichoke to blacken. Only certain varieties can be cooked with this method. summarises the experiments conducted together with the third /;;=3U determine the most appropriate cooking method for artichokes, applying precise criteria for preparation, cooking and the evalua : quartered artichokes, so we chose to only give the results ^ ' the artichoke bud falling apart – with the petals detaching from Sperimentazioni / Experimentations TAGLI DEL CARCIOFO PORTIONING SISTEMA DI PREPARAZIONE PREPARATION METHOD SISTEMA DI COTTURA COOKING METHOD RESA A FINE COTTURA FINISHED RESULT Carciofo in quarti Quarters Protetto in latte magro Soaked in skimmed milk Cottura al salto, padella All Black alluminio nero Agnelli Sautéed with Agnelli All Black aluminium frying pan Pochi grassi, fuoco vivace, non impiego di mestolo, senza coperchio, aggiunta di solo umidità bollente. Cooked uncovered with little oil and a high heat without stirring and adding only boiling liquid. Carciofo in quarti Quarters Protetto in latte magro Soaked in skimmed milk Cottura al salto, padella Inox 18/10 triplo fondo Sautéed in 18/10 stainless steel frying pan with triple bottom Pochi grassi, fuoco vivace, non impiego di mestolo, senza coperchio, aggiunta di solo umidità bollente. Tende a bruciare il fiore sul lato che tocca la base. Si è costretti a saltarli più volte. Cooked uncovered with little oil and a high heat without stirring and adding only boiling liquid. The bud tends to burn on the side in contact with the bottom of the pan. Artichokes must be tossed several times during cooking. Carciofo in quarti Quarters Protetto in latte magro Soaked in skimmed milk Cottura al salto in padella di ferro Sautéed in cast iron saucepan Pur con abbondante olio, tende a prendere il colore scuro e ad essere ferruginoso. Inadatto. Artichokes tend to blacken and assume metallic flavour even using plenty of oil. Unsuitable. Per quanto riguarda la cottura del carciofo tagliato a metà o intero, la vera scoperta per i ragazzi è stata quella di capire che il carciofo non ha bisogno di essere mescolato durante la fase di cottura e che, per essere cotto possibilmente in tegame di cottura sarà sempre coperto con coperchio - deve avere almeno metà del suo volume di umidità. the bottom – it is important to never add cold liquids during the process or use low heats, and high conductivity pans must only be used. Concerning artichokes cooked in halves or whole, the most important things that the students discovered were that they must not be stirred during cooking and that, for them to cook through completely (preferably in a covered saucepan), they require at least half of their volume in liquid. SISTEMA DI PREPARAZIONE PREPARATION METHOD SISTEMA DI COTTURA COOKING METHOD RESA A FINE COTTURA FINISHED RESULT Carciofo a metà Halves Protetto in latte magro Soaked in skimmed milk Cottura brasata in tegame alluminio puro, con poco grasso, umidità, coperchio. Braised in a 100% aluminium pan with a little oil, with added liquid and covered. Preferibile usare tutto a freddo, evitando soffritti, la metà aperta appoggiata sul fondo. Mai mescolare con mestoli. Preferably cook all ingredients from cold, without sautéing, and with the cut side facing downwards. Never stir. Carciofo intero Whole Protetto in latte magro Soaked in skimmed milk Cottura brasata in tegame alluminio puro, con poco grasso, umidità, coperchio. Braised in a 100% aluminium pan with a little oil, with added liquid and covered. Da preferire il carciofo adagiato in piedi, con petali verso l’alto. Acqua metà del volume, sempre con coperchio. Preferably cook artichoke upright. Add half the volume of the artichokes in water and cover throughout cooking. 40 TAGLI DEL CARCIOFO PORTIONING 45 Sperimentazioni / Experimentations di Mariagrazia Dammicco Giornalista e scrittrice, esperta di giardini veneziani e Marisa Saggiotto Massignan Presidente del Wigwam circolo di Campagna Corte Moranda Tra dolce e amarognolo RICETTE Confettura di carciofi e arance A bittersweet harmony Un sapore inedito da abbinare a formaggi teneri o semistagionati, che lascia nel palato il piacevole ricordo amarognolo del carciofo. Artichoke and orange marmalade An unexpected flavour to accompany soft and mildly aged cheeses, which leaves Ingredienti: 700 g di fondi e manici di carciofo; 300 g di arance non trattate; 300 g di fruttosio; 10 g di pectina; 1 bicchierino di grappa (facoltativo); succo di un limone Ingredients: 700 g artichoke bottoms and stems; 300 g untreated oranges; 300 g fructose; 10 g pectin; 1 small glass grappa (optional); the juice of one lemon. Boil the artichoke bottoms and stems in a little water with lemon juice. Mash with a fork to make a slightly wet purée. Peel the oranges with a potato peeler and cut the peel into very thin strips. Slice the oranges finely (the pith may be left on if a more bitter flavour is desired), collecting the juice. Mix the orange peel and flesh with the puréed artichoke, then add the fructose, mixed with the pectin. Cook on a low heat for 15 minutes, stirring constantly and adding more water if necessary. Add the grappa and continue cooking for a few more minutes. Pour the hot preserve into jars and consume preferably within a month. (Mariagrazia Dammicco) Foto di: Francesca Saccani Ciclone 230 con asta e frusta, Sirman Lessare fondi e manici di carciofo in poca acqua con il succo di limone. Schiacciarli con una forchetta in modo da ottenere un puré un po’ liquido. Sbucciare le arance con il pelapatate e tagliare la scorza in listerelle sottilissime. Affettare le arance sottilmente (la parte bianca può essere lasciata per un sapore più amarognolo), raccogliendone il succo. Unire scorze e polpa di arancia al puré di carciofi, aggiungere il fruttosio mescolato alla pectina. Cuocere a fiamma bassa, mescolando continuamente per circa 15 minuti, eventualmente unendo dell’altra acqua. Alla fine unire la grappa e cuocere ancora per qualche minuto. Versare la confettura calda nei barattoli. Si consiglia di consumarla entro un mese. (Mariagrazia Dammicco) the pleasantly bitterish aftertaste of artichoke on the palate. Fior di carciofo con salsa carciofina Una ricetta che si presta ad essere utilizzata come antipasto, contorno ma anche come sfizioso spuntino. 40 Ingredienti: carciofi puliti; 4 uova; 4 bicchieri di olio d’oliva; 2 limoni; 1 pizzico di sale; 1 pizzico di origano; 1 confezione di panna fresca (a piacere) 46 Lessare i carciofi, compresi i manici. Frullare le uova con il succo dei limoni ed il pizzico di sale. Aggiungere i gambi e solo l’interno dei carciofi lessati, frullare il tutto ed amalgamare l’origano e la panna. Sistemare i quattro carciofi lessati su un piatto di portata e riempire con la salsa. (Marisa Massignan Saggiotto) Artichoke flowers filled with creamed artichoke sauce This recipe makes an excellent antipasto, side dish or even a delicious snack. Ingredients: 4 trimmed artichokes; 4 eggs; 4 glasses olive oil; 2 lemons; 1 pinch salt; 1 pinch oregano; 1 carton fresh cream (use to preference) Boil the artichokes complete with stems. Blend the egg with the lemon juice and a pinch of salt. Add the stems and the interiors of the boiled artichokes, blend then add the oregano and cream. Arrange the four artichokes on the serving dish and fill with the sauce. (Marisa Massignan Saggiotto) = dei "I]X^ Chi sono I MIGLIORI? I rivenditori di attrezzature per la ristorazione che primeggiano per la qualità dei prodotti, per la gamma di servizi e per la capacità di reperire sul mercato le soluzioni tecnologicamente più avanzate. Tutti i VANTAGGI di aderire al CLUB <= >* @= dall’attestato di socio e dalla vetrofania. <*K in una sezione dedicata esclusivamente X[\"]X^$ <*`= >```$* $ <@ {||K inviate gratuitamente ai clienti segnalati da ogni rivenditore. <*>}* convenienti dalle migliori aziende nel settore della produzione delle attrezzature per la ristorazione. Come farne parte? X[ \ "]X^www.clubimigliori.it (rif. Alberto Marzaro) Periodicamente ai Migliori – e solo ai Migliori – vengono riservate promozioni speciali che premiano gli appartenenti al Club con offerte di valore e numerose occasioni, facilitazioni e sconti abbinati all’acquisto di prodotti “Sirman” e di altre prestigiose aziende, ad esclusivo vantaggio dei soci del prestigioso Club. E se ti iscrivi al Club, potrai partecipare alla premiazione del miglior rivenditore dell’anno: ‘Il Migliore dei Migliori’! club dei migliori / the best Valle D’Aosta Coffee Service sas Via Aosta, 81- 10016 Montalto Dora (TO) Tel. 0125 650906 - Fax 0125 650967 - www.coffeservice.it E-mail: [email protected] [email protected] [email protected] Coffee Service é un azienda con una consolidata immagine di affidabilità e qualità nel settore delle apparecchiature per la ristorazione collettiva ed arredamento. Fondata nel 1992, da Paolo Raviglione, ha raggiunto in pochi anni il successo grazie all’innovazione tecnologica e al dinamismo commerciale. Per rispondere ancor meglio alle specifiche esigenze del cliente, Coffee Service s.a.s. offre un servizio completo di progettazione con tecnologia CAD e servizio “chiavi in mano” per ogni linea prodotto e per le apparecchiature complementari. Coffee Service opera sul mercato italiano ed europeo, soddisfacendo sia le richieste del comparto turistico alberghiero, che quelle della grande ristorazione collettiva. VALCAF snc C.so Lancieri di Aosta, 15H - 11100 Aosta - tel. 0165 43703 Piemonte ASTEC F.lli Vercellone & C srl Via XI Settembre, 13 - 12011 - Borgo San Dalmazzo (CN) Tel 0171 265229 - 0171 269911 Fax 0171 262124 www.astecimpianti.it / [email protected] Astec F.lli Vercellone, da trent’anni specializzata nella vendita di attrezzature da cucina per la ristorazione professionale ha una sede di 1800 mq con esposizione. Agenzia di vendita per i marchi Zanussi Professional ed Electrolux, l’Astec mette a disposizione una cucina dimostrativa, per effettuare prove pratiche di cottura e corsi di formazione con presenza di chef. Offre un importante servizio prevendita, si occupa dell’installazione e dell’assistenza tecnica con uno staff qualificato, reperibile anche sabato, domenica e festivi. Dispone di un ampio assortimento di detersivi, prodotti per la pulizia industriale, di materiali professionali per la cucina, hotelleria ed utensili vari, oltre ad arredamento bar IFI. Dispone di attrezzature professionali per la ristorazione a noleggio. CRIMA srl Via Biandrate 41 - 28060 - San Pietro Mossezzo, NO - tel. 0321 540837 - mail: [email protected] DUTTO ARREDAM. C.so Monviso, 9 - 12100 Cuneo - tel. 0171 603190 ME.GAM srl Via per Azzano, 47 - 24050 - Grassobbio, BG - tel. 035 525688 - mail: [email protected] MINETTO E LANTERO & C. snc Via G. Di Vittorio, 39 Zona Co.In.Ova - 15076 Ovada, AL - tel. 0143 81918 M.R. GRANDI IMPIANTI snc Via Vercelli, 35/A - 13030 Caresanablot, VC - tel. 0161 235286 SIBA srl Corso Langhe, 29 - 12051 Alba, CN - tel. 0173 441608 - mail [email protected] G.V.M. Service srl Via A. Da Brescia, 2 - 21013 Gallarate (VA) Tel. 0331 775209 - Fax 0331 775409 E-mail: [email protected] - www.gvmservice.it G.V.M. Service Srl opera ormai da più di 10 anni nel settore vendita e assistenza misuratori fiscali, bilance elettroniche e meccaniche, affettatrici, segaossi, tritacarne. Nel corso degli anni, G.V.M. Service Srl, si è ampliata e innovata seguendo le esigenze dei propri clienti offrendo un servizio sempre più vasto per la gestione del punto vendita e della ristorazione. SCAM sas Via Piave, 4 20056 Trezzo Sull’Adda, (MI) tel. 02 90961757-90962513 Da molti anni ci occupiamo di vendita e assistenza di cucine per la ristorazione. Ma ciò che facciamo con più passione è seguire il settore dei forni a microonde Panasonic, Pacojet e piastre ad induzione, a proposito dei quali proponiamo dimostrazioni e periodi di prova di una settimana. SCHENETTI srl P.zza F. Martelli, 3/5 - 20100 Milano - tel. 02 6441191 TEDESCHI srl Via Calchera, 17 - 25089 Villanuova sul Clisi, BS - tel. 0365 31286 - mail: [email protected] Trentino Alto Adige BORZ FABIO Via del Garda, 44 - 38068 Rovereto (TN) - tel. 0464 437719 - fax 0464 439255 - mail: [email protected] KABU DI GEOM. UNTERLECHNER LUKAS Via Macello, 29 - 39100 Bolzano - tel. 0471 977318 Tecnohotel Sas Via Trento 3/C - 38017 Mezzolombardo, (TN) Tel. 0461 600361 - Fax 0461 607865 E-mail: www.tecnohotel.net Forti dell'esperienza acquisita in vent'anni di attività nel settore alberghiero e della ristorazione professionale, progettiamo e realizziamo secondo le normative vigenti e al sistema H.A.C.C.P. impianti di Grandi Cucine e Lavanderie per alberghi, ristoranti e comunità. (Progettazione, vendita, assistenza, impianti grandi cucine - lavanderie industriali, attrezzature per bar ristoranti pizzerie e comunità. Depuratori d'aria, impianti d'aspirazione, celle e armadi frigoriferi. Abbattitori di temperatura, lavabicchieri, lavastoviglie industriali, impianti self-service e mobili in acciao inox su misura). SI-BA snc di Ripari Maurizio & C. Via Marconi, 11 - 10040 - Druento, TO - tel. 011 9941319 - mail: [email protected] STOPPA ARREDAMENTI snc Via Cuneo, 59 - 1220 Rovereto di Cherasco (CN) - tel. 0172 495219 TUTTOBAR s.a.s. di Pavone Francesco & C. Via Mollieres, 7 - 10141 TORINO Tel. 011/773.20.16 - Fax 011/750.42.24 E-mail: [email protected] - www.tuttobarsnc.com La Tuttobar s.n.c., fondata dal sig. Francesco Pavone, opera fin dal 1982 nel settore della ristorazione, offrendo una vasta gamma di attrezzature di alta qualità. La clientela può, inoltre, contare sulla competenza dello staff dell’azienda per ciò che concerne la consulenza, progettazione e personalizzazione dei locali, nonché vendita e assistenza tecnica. La Tuttobar è in grado di offrire, all’interno della propria esposizione, qualsiasi attrezzatura professionale per l’allestimento completo di cucine, bar, pizzerie e ristoranti, completando il tutto con la possibilità di scegliere tra pentole, piatti, bicchieri e tovagliati. V.F.N. Arreda di Vota A. & C. snc Corso Re Arduino, 55 - 10086 Rivarolo C.se/TO - Tel. 0124 424852 Lombardia ARIMAR sas di Bonelli Mario & C. Via Cisa, 1/c - 46030 Cerese di Virgilio (MN) Tel. 0376-281065 Fax. 0376 282539 [email protected] - www.arimarsas.it ARIMAR è un'azienda presente sul mercato da 18 anni, specializzata nella vendita di apparecchiature per la pesatura, registratori di cassa, affettatrici, attrezzature per la cottura e la preparazione e macchine speciali per la refrigerazione, arredamento e attrezzature per grandi impianti, comunità, bar, ristoranti, negozi, macchine confezionatrici sottovuoto- frigoriferi industriali. Forniamo servizi di assistenza e riparazione in loco, preventivi e sopralluoghi in loco, assistenza post-vendita sulle attrezzature, trasporto, installazione e collaudo. B.M. ITALIA srl Via Vanoni 61 - 23012 Castione Andevenno, SO - tel. 0342 358179 40 F.A.R.H.O Srl Via Statale, 1642 - 23852 – Garlate (LC) Tel. 0341 682809 - Fax 0341 682937 [email protected] - www.farho.it 48 La F.A.R.HO. srl è un'azienda specializzata nelle forniture alberghiere con più di trent'anni di presenza nel settore B.A.R. (Bar, Alberghi, Ristoranti). Progettazione, vendita, assistenza tecnica post-vendita fanno in modo che ci sia una risposta immediata per soddisfare al meglio le richieste del settore. Forniture alberghiere complete, porcellane, posaterie, cristallerie, pentolame e accessori per sale, cucine e bar. Vendita ed assistenza di attrezzature per il bar e per la cucina e arredamenti completi su misura e di serie. Veneto ARREDO E INSERIMENTI srl Via dei Mille, 82D - 45100 Rovigo - tel. 0425 404407 ASS.TEC snc Via Alpago Novello, 17 - 32100 Belluno - tel. 0437 31169 BOLZONELLA GRANDI IMPIANTI srl Via SS. Fabiano e Sebastiano 32 - 35143 Brusegana - PD - Tel 049 620225 - Fax 049 620225 CARLINI snc Via Triestina, 48-26 cen La Piazza - 30030 Favaro Veneto, VE - tel. 041 634522 DONÀ ALESSANDRO Borgo S. Giovanni, 764C - 30015 Chioggia VE - tel. 041 5548455 ERREPI GRANDIMPIANTI Via Brescia, 10 - 35030 Rubano, PD - tel. 049 632191 GARBATO RICCARDO C.F.TA del Rimedio 4422A - 30122 Venezia - tel. 041 5228696 F.LLI GUZZON SNC Via Monache, 11 - 35042 Este - tel. 0429 2448 IDEA GRANDI IMPIANTI sas Via Garofoli, 313 - 37057 S.Giovanni Lupatoto, VR - tel. 045 9251333 Miatello srl Forniture Alberghiere Via Nonis, 16 - 36063 Marostica (VI) Tel. 0424 470350 - Fax 0424 75929 E-mail: [email protected] - www.miatello.it La Giorgio Miatello opera da più di 30 anni nello specifico campo delle forniture ad alberghi, ristoranti, bar, comunità. La gamma delle proposte spazia dagli arredamenti per grandi cucine, con progettazione ed assistenza tecnica, alle forniture complete per la tavola con primarie marche nazionali ed estere di porcellane alberghiere, posaterie, bicchieri. Due sale campionarie a disposizione per visionare migliaia di apparecchiature ed articoli specifici per la ristorazione ed un interessante “angolo dimostrazione” per sperimentare gli ultimi sistemi di preparazione e cottura. MIKROS BILANCE di CARRER & C sas Piazza De Gasperi, 8 - 30027 - San Dona' Di Piave, VE tel. 0421 44040 - mail: [email protected] RIZZOTTO TECNO SERVICE srl Zona Artigianale 3/D - 32030 - Vas, BL - tel 0439/789449 - mail: [email protected] ROS sas Via Comelico 29 - 45010 Villadose, RO - tel. 0425 361283 - mail: [email protected] SAFAC sas Viale dell’Industria - 36041 Alte Ceccato, VI - tel. 0444 696846 Sifa Gross - Società Italiana Forniture Alberghiere Via Copernico, 3 - 35028 Piove di sacco (PD) Tel. 049 5843822 - Fax 049 9702942 E-mail: [email protected] - www.sifagross.com Info: CONSORZIO EXPORT ZAFFERANO club dei migliori / the best Via Caduti di Russia, 9 - 35010 Pieve di Curtarolo (Pd) tel. +39 049 9620565 - fax +39 049 9620567 www.clubimigliori.it Friuli Venezia Giulia ATIS srl - Via Pontebbana, 1 - 33098 - Valvasone, PN - tel. 0434 85360 - mail: [email protected] CDS di Mulargia G. & C. S.a.s. via Marangoni, 7 - 33100 Udine - tel. 0432.505230 fax 0432.503260 - mail: [email protected] - www.cdsudine.it Presente nel mercato dal 1981, l’azienda di Giuseppino Mulargia si distingue per l’elevata preparazione tecnica e commerciale che garantisce la distribuzione di prodotti innovativi di qualità e, al contempo, un servizio di assistenza veloce ed efficiente. Grazie a primari fornitori come Sirman, Colged e Sfera, la C.D.S. ha una clientela varia che spazia dal piccolo bar alle grosse comunità, comprese caserme, Comuni, ospedali. FRIGOMEC srl Via degli Artigiani Ovest, 5 33054 Lignano Sabbiadoro (UD Tel.043170018 - Fax 0431720926 - [email protected] - www.frigomec.it L’azienda opera da oltre 35 anni nel settore dei grandi impianti ed attrezzature alberghiere. Punti di forza dell’azienda sono la vastissima gamma di prodotti trattati dei marchi più prestigiosi, l’elevatissima competenza del nutrito staff tecnico, l’organizzazione moderna ed efficiente della vendita e post-vendita, soluzioni progettuali personalizzate e sviluppate da un team competente e creativo, il servizio di assistenza tecnica dà garanzia di intervento tutti i giorni e il vastissimo parco autovetture-officina mobili che garantisce interventi tecnici in tempo reale, un ampio magazzino di ricambi per soddisfare ogni esigenza del cliente DE MARCHI BRUNO Via III^ Armata, 14 - 34070 Redipuglia, GO - tel. 0481 489566 Emilia Romagna CLIPPER srl Via Sali, 15 - 48018 Faenza, RA - tel. 0546 621346 G.A.B.TAMAGNINI Via Disraelli, 17 Zona Pieve M. - 42100 Reggio Emilia - tel. 0522 383222 G.S. sas DI SCOZZOLI GERMANO& C. Via Del Lavoro, 30 - 48015 Montaletto Di Cervia - tel. 0544 965234 L.G. IMPIANTI srl via I° Maggio, 13 - 40057 Quarto Inferiore, Granarolo dell’Emilia (BO) - tel. 051 767121 PIRO'S sas Via S. Allende, 21 - 47841 - Cattolica (RN) - tel. 0541 951667 SPADONI FABIO Via Zappaterra 16 - 44100 Ferrara - tel/fax. 0532.92856 SURF srl Via I° Maggio 34 - 40026 Imola,BO - tel. 0542 643914 Liguria ASEL snc Via Fontevivo, 21/B - 19125 La Spezia (SP) - tel. 0187-504371 CATERTECH snc di Peter Ediioh - Via Po, 3 - 17052 Borghetto Santo Spirito (SV) - tel. 0182-940098 DM.DI sas Via Ratti 26/R - 16126 Genova (GE) - tel. 010-261045 Toscana Antartide Frigo s.n.c. Via Trento, 50 - 56020 La Scala (PI) - Tel. 0571419586 Fax 0571403656 - [email protected] - www.antartidefrigo.it L’azienda ha sede a La Scala - S. Miniato (PI) ed è nata nel 1986 come realtà locale per la produzione e la trasformazione di impianti frigoriferi. Nel corso degli anni poi si è sempre più indirizzata nella realizzazione di arredamenti e nella commercializzazione di attrezzature per locali, bar, pasticcerie, panetteria, ristoranti, gelaterie. L’azienda vanta una serie di collaboratori che permettono di poter realizzare un lavoro che va dalla progettazione, alla costruzione, all’installazione e all’assistenza post-vendita di qualsiasi tipo di arredamento ed attrezzatura. DAVID ALBERGHIERA srl viale L. Ariosto, 2/R - 50124 Firenze - tel. 055 221788 F.M. DI FOTI MARCO srl Via Dell'acciaiolo, 8 int. - 50018 - Scandicci, FI - tel 055 7351199 - mail: [email protected] INTERARREDO srl Via della Fontina, 2/8 - 53043 Chiusi Scalo (SI) - tel. 0578 23211 - 20913 MAZZONE FRANCESCO srl Via Legnano, 34/A - 59100 Prato - tel. 0574 662920 NEW CHEF SERVICE srl Via Dell’artigianato 10 - 57010 Cecina, LI - tel. 0586 660520 INDAL 2000 S.r.l. Loc. Pratini 57028 Suvereto (LI) Tel. 0565-829894 - Fax 0565 829911 E-mail: [email protected] - www.indal2000.it L’azienda fornisce alimentari e attrezzature in alberghi, ristoranti e pizzerie, panifici e pasticcerie. La Indal è una realtà in continuo sviluppo che offre prodotti sia freschi che secchi, bevande, semilavorati, macchinari, attrezzature, prodotti per l'igiene e l'abbigliamento. Opera in Toscana principalmente nelle province di Livorno, Pisa e Grosseto, comprese le isole dell’arcipelago toscano. Indal2000 è proprietaria del marchio “Meta degli Etruschi”, attraverso il quale distribuisce in tutto il mondo i prodotti tipici della Val di Cornia. Pieruccini & C. Sas Via del Commercio, 8/F - 55040 Capezzano P.LU Tel. 0584969406 - Fax 0584 969412 [email protected] - www.pierucciniattrezzature.com Nella sede di Capezzano Pianore in provincia di Lucca, il sig. Mario Pieruccini insieme con il suo staff, offre alla propria clientela ed a tutti gli operatori della ristorazione, una zona mostra di oltre 300 mq dove espone molti dei prodotti che la Pieruccini Attrezzature Alberghiere tratta. L'azienda, in molti anni di attività, ha potuto affermarsi sul mercato grazie all'esperienza personale del Sig. Pieruccini e anche all'alta qualità dei prodotti che l'azienda ha selezionato per gli operatori. Presso l'esposizione non mancano mai le lavastoviglie e lavabicchieri Colged, le cucine, i frigoriferi Silko, le macchine per pasta La Monferrina, forni misti ed abbattitori di temperatura Lainox, accessori complementari per la cucina e il bar Sirman, oltre a tanti altri macchinari complementari per l'allestimento completo di un impianto di cucina, come per esempio gli impianti di aspirazione. Marche Stacchiotti & Ricciardi Sambucheto 62019 - Recanati (MC) Tel. 071 7575849 – Fax 071 7579015 E-mail: [email protected] - www. stacchiottiericciardi.com L’Azienda Stacchiotti & Ricciardi s.n.c. nasce nel 1990 iniziando ad operare da subito e con gran successo nel settore della refrigerazione. Dopo accurate ricerche di mercato, la Direzione ha stabilito di ampliare il proprio raggio d’azione verso tutto ciò che riguarda la progettazione e l’arredamento di grandi impianti come pizzerie, ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, panetterie, mense, eccetera. Grazie alla collaborazione di qualificati tecnici che curano l’assistenza in modo tempestivo e scrupoloso, all’affiancamento e al supporto di grandi aziende, Stacchiotti & Ricciardi snc ha aperto una nuova sede a Sambuchetto. Con questo ulteriore passo l’azienda ha potuto conquistare la fiducia e la stima di una clientela fidelizzata e sempre più numerosa. BIESSE MAINT SNC Via Villa Mattei, 65 - 62010 Montecassiano - tel. 0733 599044 FORMAT SRL Via E. Mattei, 24/F - 61032 Fano - tel. 0721 830139 SBRISCIA LUCIO Via G.Leopardi 207- 60019 Senigallia, AN - tel 071 7921889 - Fax 071 7921889 TECNOBAR snc Viale della Repubblica, 7 - 62029 Tolentino, MC - tel. 0733 968550 TIRIBOCO ROBERTO Via Rovereto, 1A - 60019 Senigallia, AN - tel. 071 7930484 Umbria L.R. FORNITURE srl Via A. Ponchielli, 40 - 06074 Ellera Umbra, PG Tel. 075 5171947 - Fax. 075 5181487 [email protected] - www.lrforniture.com L.R. FORNITURE SRL opera da oltre venti anni in Umbria nel campo della Fornitura, assistenza ed installazione di attrezzature ed arredamenti per Bar, Ristoranti, Pizzerie, Gelaterie e Pasticcerie. La gamma delle proposte va dagli arredamenti, con progettazione ed assitenza tecnica, alle attrezzature e forniture del settore ho.re.ca di porcellanerie,cristalleriee pentolame. Ampia sala mostra per visualizzare tutti i prodotti e sala corsi dove periodicamente vengono effettuati corsi inerenti al settore. PIELLE SERVICE srl S.S. Flaminia, Km. 131.600 - 06049 Spoleto (PG) - Tel. e fax 0743-277037 Abruzzo CENTRO BILANCE snc Via Togliatti, 1- 65016 Montesilvano (PE) - Tel. 085/4683870 e fax 085/4680014 CIESSETA srl Via Nazionale Loc. Crognaleto - 65010 Villanova di Cepagatti, PE - tel. 085 9774140 F.LLI BETTI snc Via Amendola, 13 - 66046 Tornareccio CH - tel. 0872 868335 Peva Snc Contrada Case Bruciate - 65010 Collecorvino (PE) Tel. 085 8208284 - www. peva.it La “Peva” da oltre 30 anni realizza forni a legna e griglie a carbone con una vasta gamma di modelli anche su misura che identificano e risolvono le esigenze dei clienti. Questa produzione nasce come “arte del cucinare” sano e genuino rispettando i sapori semplici della terra… i sapori di un tempo, utilizzando combustibili naturali. La collaborazione con cuochi qualificati ed esperti nel settore delle cotture, l’impiego di materiali di prima scelta, la cura dei dettagli, conferiscono ai prodotti PEVA la garanzia di qualità e di durata nel tempo. 40 Specializzata in forniture alberghiere, Sifa Gross propone un’ampia e diversificata gamma di prodotti delle migliori marche per soddisfare le più diverse e specifiche esigenze di un mercato in continua evoluzione. Dai complementi per la tavola al pentolame e alle attrezzature per la cottura, fino agli strumenti per la conservazione degli alimenti e per il lavaggio, Sifa Gross offre ai professionisti del settore tutto ciò che è indispensabile per garantire un servizio impeccabile e una ristorazione professionale d’alta qualità. QUARTIGLIA srl C.da S. Lucia, 6 - 64026 Roseto Degli Abruzzi, TE - tel. 085 809821 49 club dei migliori / the best Lazio AG. STEFANO CONTI SRL Via Dello Scalo Di Settebagni, 37 - 00138 Roma - tel.06 8887407mail: [email protected] Ar.eS. 2000 Viale dei Minatori 2/C - 00143 Cecchignola (Roma) Tel. 06 5004666 - Fax 06 5004609 [email protected] ARREDO SERVICE srl Via Monti Lepini Km 5,100 - 03100 Frosinone - tel. 0775 201646 A.V.I.R. Bar S.n.c. Via Nazario Palmioli,13/17 - 00015 Monterotondo (Roma) Tel./ Fax: 069068717- www.avirbar.it - [email protected] Sicilia Area System srl Zona Industriale III Fase – 97100 Ragusa Tel. 0932 668508 - Fax 0932 668247 E-mail: [email protected] [email protected] - www.areasystem.net La A.V.I.R. è un'azienda che si occupa di vendita e assistenza di attrezzature professionali e arredamenti per ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, alberghi e comunità. Gli articoli che proponiamo vantano una grandissima qualità garantita da marchi prestigiosi e leader di mercato. L’ esperienza nel settore ci consente di proporre:consulenza, progettazione personalizzata e assistenza. specializzata in loco. L’azienda si costituisce nel 1980 col nome dei due soci fondatori Vitale e Lattuca e si specializza nella fornitura di servizi per la riparazione e assistenza nel campo della refrigerazione industriale e commerciale. Nel corso degli anni cresce e si specializza nella erogazione di servizi consulenziali per la realizzazione di Celle in Muratura, impianti per refrigerazione, fino ad arrivare alla fornitura di celle in pannelli prefabbricati. Dal 1989 diversifica l’attività inaugurando l’area relativa alla commercializzazione di banconi refrigerati, accessori per supermercati, salumerie, macellerie ecc… Dal 1993 l’azienda diversifica i servizi per soddisfare anche le esigenze del settore No Food (negozi, Tabacchi, Edicole). BVB SERVICE ROMA srl Via Genova 18/C - 00043 Ciampino Roma - tel. 06 79350676 - fax 06 79350604 mail: [email protected] DISTEFANO SRL Via Grotte Bianche 119/121 - 95100 - Catania - tel.095/446081 - fax 095/446081 mail: [email protected] FUTURA GRANDI IMPIANTI Via Palmiro Togliatti, 20 - 00065 Fiano Romano - tel. 0765 480531 FIUMARA ARREDAMENTI Via Unita' D'italia 79 - 92100 Agrigento - tel. 0922/25323 - fax 0922/25323 mail: [email protected] FRIGO CIMINA Contrada Madonna Di Loreto 101/A - 01038 Soriano nel Cimino - tel. 0761 745737 OMEGA BILANCE LAZIO SRL via pontina km. 47, 450 - 04011 Aprilia - tel. 06 92062074 SAGIC snc Via Baldo degli Ubaldi, 240 - 00167 Roma - tel. 06 35420012 S.A.T. DI BEVIVINO RAIMONDO & C. srl Via di Brava, 40 - 00163 - ROMA - tel. 06 7234863 - mail: [email protected] GMC SRL Via Seggio, 168 - 91022 - Castelvetrano - tel.0924 902351 fax 0924 905252 mail: [email protected] NOVARREDO 3 SAS Via Nazionale 265 - 98040 Giammoro Pace Del Mela (ME) - tel.090 9384249 mail: [email protected] RIGGI ARREDAMENTI srl Via G.A. Valenti, 73 - 93100 Caltanissetta - tel. 0934 565714 Molise VITAMIA SRL Viale Della Ressurrezione 11A - 90100 - Palermo - tel. 091/5072543 mail: [email protected] GRANITTO ARREDI Via Arti e Mestieri, 35 - 86039 Termoli, CB - tel. 0875 751081 Sardegna LA FRIGOELETTROMECCANICA C.da Pesco Farese - 86100 Ripalimosani - tel. 0874 39824 Campania ELSA SYSTEM srl Via S. Antonio, 109 - 83047 - Lioni, AV - tel. 0827 24148 - mail:[email protected] MARINO ALESSANDRO NICOLA C.da Torrepalazzo ZI - 82030 Torrecuso, BN - tel. /fax 0824 876581 NUOVA ABF srl via Rivozzo, 5 - 81050 Pietravairano, CE - tel. 0823 984588 Sannino Brothers s.a.s. Via Bari, 6 interno 1 - Arzano - (NA) Tel. 081 5732219 - Fax 081 5736905 E-mail: [email protected] - www.sanninobrothers.it Importante punto di riferimento nel mercato della distribuzione, rivendita, assistenza tecnica e manutenzione di attrezzature destinate a negozi alimentari, supermercati e comunità. SCHETTINO & C. sas via Medina, 5 - 80133 Napoli - tel. 081 5524466 Puglia IM.B.A.R. di SCARANGELLI G. & FIGLI snc 70100 Bari (BA) - str. st. 98, km. 80,600 - tel 080 5323261-080 5352919 Matarrese Grandi Impianti srl c.da Popoleto, n.c. - 70011 Alberobello (Ba) Tel. 080 4323431 - Fax 080 4322662 E-mail: [email protected] - www.matarrese.it Matarrese opera da oltre 20 anni con competenza ed affidabilità, proponendo soluzioni in grado di cogliere il giusto equilibrio fra design, funzionalità, qualità ed investimento: ingredienti che si fondono e che danno vita alle realizzazioni MATARRESE. Matarrese è partner professionale di coloro che desiderano ottimizzare il proprio SPAZIO di lavoro. L’azienda annovera le seguenti attività integrate: progettazione degli spazi di lavoro delle aree professionali; produzione di arredi su misura; installazione e forniture di arredi e complementi, attrezzature, hotellerie; impianti di climatizzazione, trattamento aria, refrigerazione industriale, assistenza tecnica. SESAM INFORMATICA Via Vittorio Veneto 153 - 70043 Monopoli - tel. 080 802444 Basilicata OMNIA ARREDI via Complanare S.S. 106 - Zona Artigianale D/1 - 75025 Policoro (MT) tel. 0835 980446 - 973175 Calabria ARREDITALIA SRL Via G. Gentile, Sn - 87067 Rossano - tel. 0983 514377 40 ARREDATTREZZA SRL Località Zigari C/O Arredo Ix - Z.I. Crotone- 88900- tel. 0962 931654 mail: [email protected] MONIACI MARIO SRL Via Lombardi - 88100 Catanzaro - tel. 0961 773926 NEW DESIGN CONTRACT SRL Via Fedele Calvosa 6 - 87012 Castrovillari - tel. 0981 44041 RITACCA ARREDO BAR SRL Z.I. Via Chini Eusebio Francesco, 1- 87036 Rende Cs - tel. 0984 404212 mail: [email protected] VADALÀ DUE srl Str. Statale 111, 68 - 89015 Gioia Tauro, RC - tel. 0966 51914 50 Centro Arredo Negozi di Madeddu Efisio & C. Snc Via Giovanni XXIII, 77 - 09096 SANTA GIUSTA (OR) Tel. 0783 358618 - Fax 0783 377022 L’azienda opera nel settore dell’arredo commerciale da circa 20 anni, curando la realizzazione dell’arredo, dalla fase di progettazione, sino alla messa in opera con collaudo e all’assistenza tecnica. La nostra attività è prevalentemente orientata e specializzata nel settore food dei ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, panetterie, market, macellerie, pescherie e pizzerie. Si realizzano lavori, sia con mobili ad elementi componibili, sia su misura, a seconda delle esigenze del cliente, cercando di sfruttare al meglio e in modo funzionale gli spazi a disposizione. Oltre all’arredo l’azienda è fornitrice di tutte le macchine e attrezzature complementari per ogni attività, garantendo su ognuna l’assistenza tecnica e le parti di ricambio. Commercial Tecnica s.r.l. V.le Italia, km. 2 - 08045 Lanusei (NU) Tel. 0782 42805-42898 Fax 0782 480387-8 - E-mail: [email protected] Fondata nel 1978 esercitando nel settore dell’ assistenza Tecnica e Arredi Ambienti Pubblici, cucine, negozi in genere. Nel 1990 nasce la prima fabbrica in Sardegna per la costruzione di celle frigorifere, realizzate con moduli di pannelli coibentati in sandwich di lamiera plastificata, acciaio inox e vetroresina, accatastabili con chiavi a serraggio rapido, di infinite dimensioni, impiegate per la conservazione, surgelazione, lavorazione dei prodotti con temperature da +20°c a -40°c. La costruzione di celle per banchi bar, tavoli freddi di svariate dimensioni. FLORIS & C. s.n.c. Via Oristano, 2 - 09039 Villacidro (CA) - Tel. /Fax 070 9314358 Grimaldi Srl LOC. BASA (Zona Iperstanda) 07026 OLBIA - SS Tel. 0789 51017 - Fax 0789 50473 e-mail: [email protected] - www.paginegialle.it/grimaldisrl-ss Forniture alberghiere, arredamenti, refrigerazione grandi impianti. Cucine professionali per comunità, macchine per la preparazione. Impianti con sistemi di aspirazione, depurazione e climatizzazione dell’aria. Preventivi, sopralluoghi, progettazione e direzione dei lavori. Strumenti di controllo, accessori, ricambi per tecnici della refrigerazione. Articoli accessori per macellerie, mattatoi e pescherie. Elementi di servizio e per la preparazione, arredi di complemento per interni e spazi aperti all’esterno. Vasta gamma di articoli per il catering. Pronta consegna porcellane, cristallerie, posaterie, tovagliati. Detergenti, articoli cortesia e consumo. Abbigliamento professionale per sala, cucine e laboratori. TRASPARENZE via della Resistenza sn - 08100 NUORO - tel. 0784 203303 Eventi Sirman / Sirman Events di Gianluca Dal Corso Corrispondente commerciale Sirman Spa Una giornata da ricordare In una giornata di novembre, talmente soleggiata da non voler assomigliare ad un dì di tardo autunno, sveglia all’ alba e ritrovo di buon mattino per l’allegra comitiva SIRMAN, l’incontro in azienda fissava la partenza per la Lombardia ed il Piemonte alla scoperta di quella “componente” produttiva non ancora nota ai più. La giornata prevedeva, infatti, la visita agli stabilimenti di alcuni fornitori di componenti per le macchine SIRMAN. La carovana d’auto ha visto come passeggeri, tutti i commerciali dell’ azienda padovana accompagnati dalla competenza ed il valido sostegno del responsabile tecnico ed alcuni responsabili dei reparti produttivi. L’atmosfera era quella tipica della gita scolastica: l’ idea di una giornata diversa dalla routine, la possibilità di stare insieme ai colleghi in un ambito diverso dal solito, ma anche e soprattutto la curiosità di scoprire e la voglia di conoscere a Castellotti - Fabbrica Motori fondo qualcosa di nuovo. L’obiettivo era quello di vedere da vicino i processi produttivi di alcuni elementi realizzati esternamente all’ azienda dell’ alta padovana e fondamentali nella funzionalità del prodotto che ha determinato il successo ed ancora oggi costituisce la spina dorsale della produzioBossi - Fonderia ne SIRMAN: l’affettatrice. La visita ha avuto come protagoniste le unità produttive delle aziende: Castellotti Sergio di Busto Garolfo, Fonderie Q di Gallarate e ; Q a Casalbeltrame. I partecipanti hanno così potuto conoscere da vicino le fasi che portano alla realizzazione di: motore, cassa e lama, rispettivamente: cuore, scheletro e arma principale di questa perfetta opera della meccanica. Ottima l’accoglienza da parte delle aziende ospiti, i titolari in persona ed i loro figli hanno accolto ed accompagnato i componenti dello staff SIRMAN, nella visita guidata dei propri stabilimenti ed hanno spiegato ogni fase dei loro processi produttivi con dovizia di particolari e massima disponibilità nel rispondere ad ogni domanda posta dai visitatori incuriositi. Nell’ occasione il Presidente di SIRMAN, Nereo Marzaro, ha consegnato ai titolari delle aziende visitate, individuate negli anni come i migliori partner per la realizzazione della componentistica delle “sue creature”, una targa di riconoscimento per la valida e proficua collaborazione che ancora oggi perdura : “40 anni” per il Sig. Castellotti Sergio dell’omonima azienda, “40 anni” per la famiglia Bossi delle JQ e “30 anni” per il Sig. Scattolin della ;8_[=Q L’iniziativa ha riscosso l’interesse di tutti i partecipanti ed ha contribuito a rendere ancor più esperti e preparati gli ottimi commerciali dell’azienda veneta che ogni giorno consigliano ai rivenditori italiani ed ai distributori esteri le migliori “soluzioLayer Blades Fabbrica Lame per Affettatrici " La “giornata da ricordare” si è conclusa a tarda serata, come da tradizione SIRMAN, a tavola, con tutti i collaboratori ad assaporare una meritata cena insieme alla famiglia Marzaro. La letterina di Flavio che si è tanto divertito, con il suo papà, alla gita organizzata dalla Sirman a Padova la scorsa estate Eventi Sirman / Sirman Events di Jerriney Wang Sirman Shanghai 40 Il mio viaggio alla Sirman 52 Sono rientrato dall’Italia ormai da più di due mesi, eppure ogni tanto, quando chiudo gli occhi, mi ricordo il tempo prezioso passato con i miei colleghi e amici laggiù e tutto mi appare come fosse accaduto ieri. Appena ho avuto l’onore di far parte di IFM (Shanghai), sapevo di avere una grande famiglia in Italia, che è molto, molto lontano dalla Cina. Grazie all’invito del Sig. Marzaro, abbiamo avuto l’opportunità di visitare Sirman in ottobre 2011. Dopo 14 ore di volo, Venezia, prima tappa del nostro viaggio in Italia, appare alla vista. È il crepuscolo e il tramonto che tinteggia il cielo di rosso e rende la città così romantica e misteriosa. Non siamo riusciti a trattenerci dall’esclamare “Eccoci arrivati, Venezia!”. Dopo 40 minuti d’auto, da Venezia raggiungiamo Padova, dove si trova la Sirman. Siamo stati calorosamente accolti dal Sig. Marzaro, da Luca, da Lorenzo e da altri colleghi e amici. Devo dire che siamo rimasti molto colpiti dall’organizzazione di Sirman, nonostante l’avessi già immaginata più volte. Il reparto ricerca e sviluppo, il sistema My trip to Sirman di pulitura automatico, il magazzino automatico, così come altri reparti e linee di produzione, sono apparsi ai miei occhi così ben organizzati, moderni, impressionanti e originali. Mi sono sentito così fortunato e orgoglioso di essere un membro della Famiglia Sirman! Assaporare del buon cibo italiano in Cina, per la maggior parte dei cinesi, è una cosa lussuosa. Non preoccupatevi, quando eravamo in Italia, ogni cosa lo è stata. Ho apprezzato la più grande pizza che io abbia mai visto, ogni tipo di carne, diversi tipi di pasta e altri cibi deliziosi dei quali non ricordo nemmeno il nome. Ancor più importante, e vero piacere, è stato cenare con i colleghi dell’ufficio estero e dell’ufficio vendite in un’atmosfera frizzan- shing system, the automatic storage system, the warehouse and other departments and production lines were so well-organized, modern, clean, impressive and original. I felt so lucky and proud to be part of the Sirman family! To have delicious traditional Italian food in China is still a major B > X Italy, there was an abundance of it everywhere. I enjoyed the hugest pizza I had ever seen, all kinds of meat, different shapes of pasta and some other delicious foods whose names I didn’t catch. What’s more, I had the great pleasure of meeting our col [B; conducted with a lively, friendly atmosphere. All the colleagues I met at Sirman were so kind, friendly, courteous and such fun. I have been back from Italy for more than 2 months now and sometimes when I close my eyes, I remember the precious time spent with my colleagues and friends there, as clearly as if it ' + JU 2;9 knew that we have a big family in Italy, which is a long, long way from China. Thanks to Mr. Marzaro’s kind invitation, we ;N# D into view. It was nightfall and the sunset tinged the sky with an amazing red glow, making the city appear so romantic and mysterious. We couldn’t help shouting out, “Venice, here we " /; located. We were warmly and kindly welcomed by Mr. Marzaro, Luca, Lorenzo and other colleagues and friends. I have to say we were really impressed at Sirman’s excellent organization and large scale, even though I had imagined it many times before. := - Eventi Sirman / Sirman Events Impastatrice NAPOLI While I was at Sirman, I almost forgot that I was staying in another + > * Year. Our precisely arranged schedule also took us to the cities of Venice and Padua. We wandered along the streets, among the traditional and typical buildings, over small, delicate bridges, soaking up the greetings of &Q"%%' ' # me a better understanding of our machines, our company’s organization and our wonderful colleagues as well as Italian food, architecture and the country’s history! This fantastic week in Italy at Sirman was truly a splendidly warm, friendly and wonderful experience!!! After coming back from Italy, I &>/ " again. I can totally understand why I was so touched by the world N > asked me how I would describe Italy. I thought for a while and then &" Stylish Winners Prodotti per la ristorazione, progettati e realizzati in piena conformità alle direttive CE in fatto di sicurezza alimentare. Tagliaverdure VIESTE STUDIOVERDE te e amichevole. Tutti i colleghi incontrati in Sirman sono stati così gentili, amichevoli, educati ma allo stesso tempo dinamici ed energici. Mentre ero in Sirman ho quasi dimenticato di essere in un’altra nazione. Mi sono sentito come se fossi tornato a casa mia per il Capodanno Cinese. Come da programma, abbiamo visitato le città di Venezia e di Padova. Camminato per le vie, tra i classici e tipici edifici, sopra i piccoli e delicati ponti, immersi nei tanti “buongiorno”... Che bella città! Che mondo di pace! Come vola il tempo! È giunto presto il momento di dire arrivederci. Ma i pochi giorni in Italia mi hanno fatto comprendere meglio le attrezzature, l’organizzazione della nostra ditta, i nostri simpatici colleghi, così come il cibo italiano, l’architettura e la storia della nazione! A essere onesto, la fantastica settimana in Sirman e in Italia è stata veramente una bella, calda, amichevole e splendida esperienza!!! Dopo essere rientrato dall’Italia, ho riguardato il film “Cinema Paradiso”, uno dei miei film italiani preferiti. Posso ora comprendere appieno perché mi aveva toccato così profondamente questo famosissimo film la prima volta che l’ho visto. Uno dei miei amici cinesi mi ha chiesto le mie impressioni in Italia, ci ho pensato un po’ e poi ho risposto: memorabili, indimenticabili... forno POZZUOLI ITAL ITALSERVICE srl service Via Vanoni 14 - 35010 - Curtarolo (PD) - Italy Tel. +39 049-9630654 - Fax +39 049-9639021 [email protected] - www.ital-service.it In fiera / At the fair di Vincenzo de Luca Console Generale d’Italia a Shanghai Il Padiglione Italia diventa struttura permanente a Shanghai 40 L’Esposizione Universale di Shanghai 2010 ha rappresentato un evento di portata storica e internazionale, infrangendo i record delle Esposizioni precedenti con 246 partecipanti e oltre 73 milioni di visitatori. Il Padiglione italiano ha riscosso un altissimo gradimento tra il pubblico e i media cinesi, registrando oltre 7.3 milioni di presenze. A testimonianza del successo riscosso, il Padiglione è stato selezionato dal governo cinese, assieme ad altri cinque padiglioni nazionali, per divenire una struttura permanente, destinata a fungere da piattaforma per le relazioni culturali e commerciali sino-italiane. Il progetto della trasformazione del Padiglione italiano all’Expo di Shanghai in un centro permanente di scambi economici e culturali tra Italia e Cina è stato fortemente sostenuto dal Ministro degli Esteri Franco Frattini che il 21 luglio scorso, insieme al Primo Vice Sindaco di Shanghai YANG Xiong ha presentato le linee guida del progetto agli imprenditori e ai rappresentanti della cultura italiani e cinesi. Per tale progetto hanno lavorato sin dalla conclusione dell’Expo, la Direzione Generale “Sistema Paese” del Ministero degli Affari Esteri, la nostra Ambasciata a Pechino ed il nostro Consolato Generale a Shanghai. 54 A seguito delle intese intercorse tra i due governi, lo scorso novembre il Padiglione italiano è stato donato alle autorità cinesi, ed è oggi gestito da “Expo Shanghai Group”, la società deputata alla riqualificazione dell’“Expo Park”, un’area di oltre 5.3 kilometri quadrati strategicamente ubicata nel cuore della città su entrambe le rive del fiume Huangpu, che la Municipalità di Shanghai punta a trasformare in un business district di livello internazionale. Tra le strutture che avranno carattere permanente, solo i Padiglioni della Cina, dell’Arabia Saudita e dell’Italia conserveranno un’identità nazionale. In particolare, quello italiano sarà il primo padiglione nazionale a riaprire con nuovi contenuti, per la cui definizione Expo Development Group ha richiamato La “Triennale” di Milano - che aveva definito il concept originale della mostra del Padiglione - per sviluppare un’esposizione dedicata alle eccellenze italiane. Il Padiglione ospiterà inoltre un “Museo Ferrari”, che esporta per la prima The Italian Pavilion has become a permanent structure in Shanghai The Shanghai 2010 Universal Expo was a historic and international event, breaking the records of all the previous Expos with 246 stands and more than 73 million visitors. The Italian Pavilion met with enormous success with the Chinese public and media, recording more than 7.3 million visitors. As witness \ / other national pavilions, has been selected by the Chinese government to become a permanent structure that will be used as a platform for Chino-Italian cultural and trading relations. The project to convert the Italian Pavilion from the Shanghai Expo into a permanent Italian-Chinese economic and cultural exchange centre was strongly sustained by the Foreign Minister, Franco Frattini, when, on 21st<J U;_ delines for the project to the Italian and Chinese entrepreneurs and cultural representatives. Work has been going ahead on the project since the Expo closed, with the cooperation of the General U &> ; " U J Q+3> Shanghai. Further to the agreements that the two governments have reached, in */ donated to the Chinese authorities and is now managed by the “Expo ;3" appointed to requalify the “Expo /" kilometres in the heart of the city, spread over both banks of the Huangpu River, which the Shanghai Administration intends converting into an international business district. Of these new permanent structures, only the China, Saudi Arabia and Italy Pavilions will maintain their national identity. / [B Group called on the Milan Triennial to assist them – after their / exhibition – in developing an exhibition of Italian excellence. The / &J U " exporting the concept of the historic Maranello Gallery, while &" luxury and fashion brands, will organise exhibitions by the leading names of Made in Italy. There will also be temporary exhibitions on other themes that are at the base of Italian lifestyle and taste, such as design, food and drinks, quality handicrafts, where the small and medium enterprises will be able to present volta il concept della storica Galleria di Maranello, mentre “Altagamma”, la fondazione che riunisce i più importanti brand italiani della moda e del lusso, proporrà mostre organizzate dai grandi marchi del Made in Italy. Il Padiglione ospiterà inoltre esposizioni temporanee su altri elementi fondanti dello stile di vita e del gusto italiano, come design, gastronomia e artigianato di qualità, nelle quali verranno presentate le produzioni delle nostre piccole e medie imprese. L’Istituto Marangoni aprirà nell’area del Padiglione la prima scuola italiana in Cina di alta moda, dopo le esperienze di successo avviate negli anni scorsi a Londra e Parigi. Con la riapertura prevista nel primo semestre del 2012, il Padiglione si appresta dunque a divenire una vetrina permanente delle eccellenze del “Made in Italy” nella moda, nel design, nei prodotti di alta gamma, nella gastronomia. Per il nostro paese si tratta allo stesso tempo di un’importante riconoscimento e, insieme, di una sfida per assicurare la continuità di iniziative che il “Sistema Italia” sarà chiamato a promuovere nei prossimi anni. Di qui l’esigenza di un pieno coinvolgimento di tutti gli attori, pubblici e privati, Istituzioni e imprese che dovranno rendere la nuova struttura la più grande “vetrina” del Sistema Italia nel mondo, con una superficie di oltre 10000 mq interamente dedicata alla promozione del prodotto italiano di qualità, della nostra cultura, della nostra gastronomia. Questo progetto conferma la vitalità del “Sistema Italia” a Shanghai che sta diventando sempre più un’area di attrazione non soltanto dei nostri brand di moda più conosciuti, ma anche di un numero crescente di piccole e medie imprese che operano nei settori della meccanica, della componentistica, della “green economy” e di operatori che promuovono il “food and beverage” italiano. A Shanghai la gastronomia italiana ha raggiunto la presenza più alta tra le cucine internazionali con circa 50 ristoranti italiani aperti negli ultimi anni. Anche nel settore della moda è arrivato il momento per un ingresso nel mercato cinese di prodotti italiani di qualità di migliaia di piccole e medie imprese che, pur non disponendo di brand conosciuti in tutto il mondo, sono in grado di proporre un’offerta di qualità ad una platea di consumatori cinesi sempre più vasta attratta dal “Made in Italy”. Il nostro Padiglione assicurerà un ulteriore impulso alla promozione degli scambi tra Italia e Cina che negli ultimi anni si sono particolarmente intensificati sia sul piano politico che nella partnership economica e servirà anche a proporre un’immagine della nostra presenza a Shanghai come “Sistema Italia”. : U Italian Haute Couture School in China, making leverage on the great success they have had in London and Paris. :/ become a permanent showcase of Made in Italy excellence in the world of fashion, design, high-tech and gastronomy products. For our country this is not only an important recognition but also a challenge to guarantee continuity to the initiatives that the &; " This will require total involvement of all the public and private players, institutions and enterprises so that the new structure becomes the largest Italy System showcase in the world, with more than 10,000 square meters entirely dedicated to promoting quality Italian products, culture and gastronomy. + ; Shanghai, which is increasingly becoming an attraction centre for our more famous brands but also for a growing number of mechanics, component production, green economy, Italian food and beverage. Italian gastronomy holds a leading position in Shanghai among the international cuisines, with around 50 Italian restaurants opened in recent years. Italian fashion has also taken the Chinese market by storm, with excellent quality products from thousands of small and medium enterprises which, albeit they do not have an internationally famous brand, are able to propose quality collections to a rapidly growing Chinese consumer market attracted by everything that is true Made in Italy. Our Pavilion will give even greater drive to those exchanges between Italy and China which have become increasingly intense over recent years, both politically and through economic partnerships, helping to promote our image in Shanghai as the “Italy ; " 40 In fiera / At the fair 55 In fiera / At the fair di Lorenzo Destro Responsabile commerciale estero Sirman Spa HOST 2011: il trionfo del Made in Italy 40 Lo scorso Ottobre c’è stata HOST, l’immancabile appuntamento biennale per il mondo della ristorazione professionale. Un momento di condivisione di suggerimenti tecnologici, di confronto di nuovi metodi di lavorazione, di presentazione di progetti innovativi e soprattutto di contatti internazionali. Proprio l’incontro tra operatori provenienti da tutto il mondo rappresenta il vero valore aggiunto di questa manifestazione, unica nel suo genere per l’alto numero di espositori e visitatori, che in questa edizione sono stati più di 120.000. Un bel riconoscimento al Made In Italy, da molti anni ormai al top nel settore della Ristorazione Professionale a livello internazionale, nonostante l’arrivo sul mercato negli ultimi tempi di nuove realtà produttive, soprat- 56 tutto dall’area asiatica. E proprio al genio ed alla creatività dell’italianità si è ispirata Sirman per lo stand di Host 2011, aggiungendovi poi la scelta dei 3 colori della bandiera italiana per ricordare i 150 anni dell’ Unità d’Italia. “40 anni di Made in Italy”, questo il messaggio che Sirman ha voluto trasmettere ai visitatori. Ecco che allora entrando nello stand dal Viale Italia, si iniziava un vivace percorso sul quale si affacciavano veri e propri negozi, punti di esposizione di moderne attrezzature per la ristorazione, la grande distribuzione, il bar, nei quali si poteva degustare quanto prodotto dal nostro Team di Chef, Barmen e Maestri macellai. Tra le molte novità presentate, alcune hanno riscosso immediato successo: la macchina da pasta SIRpasta, qualcosa di assolutamente nuovo per Sirman, che ha voluto affacciarsi con una grande innovazione in un settore dove l’esperienza è di fondamentale importanza; la gamma al gran completo delle Sottovuoto, che ora ci permette di competere con i nomi più storici di questo interessante settore; la piastra in vetroceramica a basso consumo, utilissima ad ottimizzare i costi energetici all’interno di un locale; le Palladio e Galileo “Stonehenge”, che grazie ad un particolarissimo trattamento hanno un’alta resistenza ad acidi e sanificanti, permettendo quindi di lavare in lavastoviglie le parti removibili; il tritacarne Colorado, potente macchina da banco con motori di nuova generazione, di altissima affidabilità e bassi costi di manutenzione. Ancora una volta l’anima market oriented di Sirman si è espressa totalmente, mettendo in evidenza quanto forte sia il rapporto tra l’azienda e le crescenti richieste del mercato, dando la possibilità alla propria rete vendita di toccare con mano i frutti del continuo grosso sforzo di progettualità ed investimento. N;:~U Last October saw the recurrence of HOST, the long-established biennial event for the professional foodservice industry. An opportunity to share thoughts on technology, compare new processing methods, introduce fresh and innovative projects, and above all, initiate and renew international contacts. This coming together of operators from all around the # B B ~ more than 120,000 at HOST 2011. A great advertisement for Made in Italy, which for years now has been leading the way in Professional Foodservice at international level, notwithstanding the recent arrival on the scene of new manufacturers, especially from Asian regions. And it was to Italian talent and creativity that Sirman paid tribute at Host 2011, # celebrate the 150th anniversary of Italian Unity. “40 years of Made " ; Coming into the stand from the Viale Italia, visitors found themselves following a route lined with display areas set up as shops and stores, exhibiting modern equipment for restaurants, supermarkets, bars and cafeterias, where they could taste the delicacies created by our team > QU Q ; ~;= ;X come up with a product of real innovation in a sector where experience is of crucial importance; the comprehensive range of Vacuum packers, which now enables us to compete with the biggest and oldest names in this interesting sector; the power-saving glass-ceramic griddle, especially effective in optimizing energy costs; the Palladio and Galileo &;" B7 giving high resistance to acids and sanitizers, which means detachable parts can be put into the dishwasher; and the Colorado mincer, a powerful countertop machine with new generation motors guaranteeing matchless reliability and low maintenance costs. Once again, the market-oriented spirit of Sirman has found full expression, demonstrating the strength of the company’s response to the growing deman from its tireless efforts to maximize forward planning and investment. Un classico della cottura alla griglia STUDIOVERDE BL 280x280 BL 100 BL 150 GRIGLIE PROFESSIONALI SU MISURA PEVA SERVICE srl Viale Italia 40 - 65010 Collecorvino (PE) Tel. 085/8208284 Fax 085/8208044 www.peva.it - [email protected] BL 200 A tutta birra! / Make mine a beer! di Michele Gilebbi - Cuoco e Alberto Assi - Esperto in analisi sensoriale ==@* Un piatto base carciofi resta sempre una grande sfida per un abbinamento sia che si tratti di una birra ma anche di un vino. Il piatto in questione si propone come una realizzazione di alto livello, nella sua semplicità, difficile da trovare, dove il contrasto deve essere forte, marcato. La “Left Hand Imperial Stout” del birrificio “Left Hand” in Colorado, Stati Uniti, sembra accontentare questo abbinamento. Birra scura dalla schiuma ricca e persistente con sentori olfattivi di cereali tostati dolci. Al gusto propone un complesso aroma di cioccolato, caffè tostato e, leggermente, di liquirizia e spezie aromatiche. Di sapore dolciastro e lievemente acidulo con un corpo elevato così come la gradazione alcoolica (10,4 °vol.). Le componenti dolce, acidulo e l’alcool contrastano bene la forza delle animelle d’agnello mentre la liquirizia e le spezie aromatiche (anche balsamiche), restano quasi in linea col carciofo.Il retrogusto, abbastanza asciutto, è dovuto anche al contenuto non solo di malto d’orzo ma anche dell’avena, la persistenza aromatica rimane lunga così da essere sempre presente col piatto (come pure anche il piatto sempre con la birra). Dicevamo che nella sua semplicità il piatto resta un abbinamento complesso, così che la “Left Hand Imperial Stout” trova una valida collocazione. Viene fornita in bottiglie da 35,5 cl. e va servita in bicchiere tipo pinta o anche calice aperto ad una temperatura di 8 – 10°C (considerato il piatto ed il grado alcoolico). Birra da conservare a temperatura cantina e al riparo dalla luce quando non prossima al consumo. # of convention Artichoke-based dishes are always a tough challenge to pair correctly, whether it is with beer or wine. The recipe presented here is exclusive yet simple, and demands a bold contrast. &8;"&8" Colorado, US, seems the perfect match. This is a dark stout with a rich, persistent head with aromas of sweet toasted grains. On the palate it reveals a complex blend of chocolate, roasted coffee, liquorice and aromatic spice notes. It has a sweetish and slightly acidic taste, with a full body and a high alcohol content of 10.4% by vol. The sweet, acidic and alcoholic components ideally counter the strength of the lamb sweetbreads, while the liquorice and aromatic, somewhat balsamic spice #: a rather dry aftertaste – due to the fact that is it made with oats as well as malted barley – and a very persistent aroma that lingers long after tasting to constantly accompany the 2 # with those of the beer). This is a dish whose very simplicity &8 ;" Available in 35.5 cl bottles, this beer should be served in a pint glass or an open goblet at 8 – 10°C (in consideration of both the dish and the alcoholic content of the beer itself). Store at cellar temperature away from light. RICETTA Una merenda d’autore per veri “Ghiottoni” 40 Ingredienti per 4 panini: n. 8 carciofi freschi; 500 g animelle d’agnello; 500 g di pane stile ciabatta; aglio; timo; olio extravergine di oliva q.b. Roller Tostì, Sirman 58 Sbianchire le animelle e di seguito arrostirle in una padella di ferro a fuoco vivace con aglio in camicia e timo. Candire in olio extra vergine d’oliva i carciofi ben puliti. Raffreddarli e al momento di servirli friggerli nello stesso olio a 175 C. Tostare il pane e farcirlo con le animelle e i carciofi, servirlo ben caldo e accompagnarlo con della maionese fatta in casa. A sophisticated snack for the true gastronome Ingredients for 4 sandwiches: 8 fresh artichokes; 500 g lamb sweetbreads; 500 g ciabatta bread; garlic; thyme; extra virgin olive oil as required Blanche the sweetbreads then sear them in a cast iron pan on a high heat with garlic (in its paper jacket) and thyme. Trim and clean the artichokes thoroughly then candy them in extra virgin olive oil. Cool the artichokes, then fry in the same oil at 175 °C just before serving. Toast the bread, use to build sandwiches filled with the sweetbreads and artichokes, then serve hot accompanied with homemade mayonnaise. Nuove tecnologie / New techonlogies di Marco Fattorel Chef, consulente di tecnologie alimentari RICETTA Tortelli ripieni con astice serviti con salsa alle vongole, zucca e carciofi Tortelli filled with lobster served with clam, pumpkin and artichoke sauce Ingredienti: Pasta per tortelli Farina 00 kg 1; uova intere 4; rossi d’uovo 7; acqua qb. Ripieno tortelli Astice kg 0,800; porro g 40; carciofi n° 2; Brandy g 20; erba cipollina g 4; olio extravergine; g 50. Salsa alle vongole zucca e carciofi Vongole kg 0,500; zucca g 200; carciofi n° 2; aglio n° 2 spicchi; prezzemolo g 50; olio extravergine g 80; erba cipollina g 2. Ripieno Cuocere l’astice a 85° vapore per 12 minuti e poi portare a +3° in abbattitore. Quando freddo ricavarne la polpa, tagliarla a cubetti e saltarla gentilmente in padella con olio extravergine, il porro brunoix, il brandy. Far raffreddare in abbattitore nuovamente. Aggiungere l’erba cipollina. Mondare e pulire i carciofi, tagliarli a metà. Confezionarli sottovuoto con olio extravergine, sale e pepe e cuocerli a 94° vapore per 8 minuti. Raffreddare a +3°. Tagliarli a cubetti ed aggiungerli alla polpa dell’astice. Tirare la pasta e riempire i tortelli e dare la forma. Portare a +3° in abbattitore. Salsa Cuocere a 92° a vapore le vongole con olio extravergine, aglio e prezzemolo per 8 minuti. Portare a + 3° in abbattitore. Sgusciare le vongole e filtrare la loro acqua. Tagliare a cubettini la zucca e saltarla in padella con olio extravergine. Raffreddare a +3°. Mondare e pulire i carciofi, tagliarli a metà. Confezionarli sottovuoto con olio extravergine, sale e pepe e cuocerli a 94° vapore per 8 minuti. Raffreddare a +3°. Servizio Cuocere in acqua bollente e salata i tortelli per 3 minuti. Portare l’acqua delle vongole a bollore ed aggiungere la zucca e le vongole. Mettere sul fondo del piatto la salsa, aggiungere i tortelli ed aggiungere sopra altra salsa. Sopra aggiungere spicchi di carciofo leggermente rosolati in padella con olio extravergine. Guarnire con pomodoro confit e cipollina. SIRpasta, Sirman Ingredients: Pasta for Tortelli: 1 Kg type 00 flour; 4 whole eggs; 7 egg yolks; water as required. Filling for Tortelli: 800 g lobster; 40 g leek; 2 artichokes; 20 ml brandy; 4 g chives; 50 g extra virgin olive oil. Clam, pumpkin and artichoke sauce: 500 g clams; 200 g pumpkin; 2 artichokes; 2 cloves garlic; 50 g parsley; 80 g extra virgin olive oil; 2 g chives. Pasta Mix all the ingredients in a planetary mixer to make a smooth dough. Leave to rest for at least an hour in film. Filling Steam the lobster at 85°C for 12 minutes then chill to +3°C in the blast-chiller. When cold, remove the flesh, cut into dice and toss gently in a pan with extra virgin olive oil, the finely diced leek and brandy. Cool in the blast-chiller again. Add the chives. Wash and trim the artichokes then cut into halves. Seal in vacuum bags with extra virgin olive oil, salt and pepper, and steam at 94°C for 8 minutes. Cool to +3°C. Cut into dice and add to the lobster flesh. Roll out the pasta, then fill, cut and shape the Tortelli. Blast-chill to +3°C. Sauce Steam the clams at 92°C for 8 minutes with extra virgin olive oil, garlic and parsley. Blast-chill to +3°C. Shell the clams and sieve the cooking liquid. Cut the pumpkin into small dice and toss in a pan with extra virgin olive oil. Cool to +3°C. Wash and trim the artichokes then cut into halves. Seal in vacuum bags with extra virgin olive oil, salt and pepper, and steam at 94°C for 8 minutes. Cool to +3°C. Serving Cook the Tortelli in boiling salted water for 3 minutes. Bring the clam cooking liquid to the boil and add the pumpkin and the clams. Pour a puddle of the sauce in the plate, place the Tortelli on the sauce and pour additional sauce on top. Top with artichoke segments sautéed gently in a pan with extra virgin olive oil. Garnish with confit tomatoes and chives. W8 50 S, Sirman 40 Pasta Mescolare tutti gli ingredienti in planetaria fino a quando l’impasto risulta liscio. Lasciar riposare per almeno 1 ora con carta trasparente. 59 Ristorazione collettiva / Catering di Marco Sabatini Chef di cucina, esperto di ristorazione collettiva Il vegetale armato che si chiama carciofo Il carciofo non è un vegetale economico. Se lo si desidera introdurre nel proprio paniere settimanale, andandolo ad acquistare dal fruttivendolo di fiducia o al mercato, balzerà immediatamente all’occhio che il prezzo esposto non è, come di solito, riferito al chilo. Il costo del nobile carciofo è, infatti, “cadauno”. Il “forte combattente con la lucida corazza” vende decisamente cara la pelle e mal si concilia con le richieste di contenimento del caro vita e con il mondo competitivo della ristorazione collettiva. Si potrà optare, allora, per un’ alternativa dignitosa in termini di sapore e integrità del prodotto e impareggiabile quanto al prezzo, ricorrendo a prodotti gelo, purché di buona qualità. Il risparmio in termini di lavorazione della materia prima e un suo utilizzo finalizzato, ad esempio, ad ottenere salse per il condimento di primi piatti, che ne comporterà un consumo contenuto, permetteranno la somministrazione di vivande di tutto rispetto a prezzi ancora ragionevoli. Surgelate, poi, potranno essere anche le canocchie della ricetta di oggi, poichè pur acquistandole nel loro periodo migliore, comporterebbero un budget di spesa comunque troppo elevato per la ristorazione collettiva. E dall’ accostamento del mare all’entroterra nasce un fantastico equilibrio, un connubio perfetto con “il vegetale armato che si chiama carciofo”, impeccabile in qualunque modo lo si voglia fare: in padella, al forno, al vapore o al microonde, oppure sottovuoto e cotto utilizzando un bagno termostatico come il softcooker. That armed vegetable which is called an artichoke Orecchiette con carciofi e canocchie Orecchiette with artichokes and mantis shrimp Ingredienti per 4 persone: 400 g di orecchiette; 500 g di canocchie; 4 carciofi interi; 1 porro; 2 spicchi di aglio; timo; prezzemolo; olio extravergine di oliva; sale e pepe q.b. Ingredients (serves 4): 400 g Orecchiette pasta; 500 g mantis shrimps; 4 whole artichokes; 1 leek; 2 cloves garlic; thyme; parsley; extra virgin olive oil; salt and pepper to taste. Preparate gli ingredienti, dopodichè lessate le canocchie in acqua bollente. Lasciatele raffreddare e poi, con le forbici, tagliate il carapace tutto intorno per estrarne la polpa. In una padella con olio fate soffriggere uno spicchio di aglio, il porro ed il timo. Quindi unite le carcasse delle canocchie e aggiungete acqua fredda. Fate giungere a bollore ed aggiustate di sale. Pulite i carciofi, tagliateli a spicchi e saltateli in padella, per circa 5 minuti, con l’aglio rimanente, l’olio e il prezzemolo. Prepare the ingredients then cook the mantis shrimps in boiling water. Leave to cool, then cut all around the shell with a pair of scissors and remove the flesh. Sauté a clove of garlic, the leek and the thyme in oil in a pan. Add the shelled mantis shrimp tails and add cold water. Bring to the boil and season with salt to taste. Trim the artichokes, cut into segments and sauté in a pan for approximately 5 minutes with the remaining garlic, oil and parsley. Add the mantis shrimp tails and a ladle of stock made using the shells and heads. Cook the Orecchiette in plenty of salted boiling water, drain and stir together with the sauce until the sauce is of the desired thickness. If therÈs one thing that an artichoke isn’t, it’s cheap. Should you will catch your eye at your local grocer or market is that these vegetables are not priced per kilo, as you’d normally expect – as the noble artichoke is actually sold individually. This warrior in burnished armour sells itself very dearly, and unfortunately, is not always suitable for those of us living on a tighter budget today and with the highly competitive world of catering. And so we turn instead to an alternative that is equally distinguished in terms of taste and texture, but far less expensive – choosing to use a high quality frozen product. And the time saved in preparing the B courses – in which only small quantities are used – makes it possible to offer diners perfectly respectable dishes while still keeping costs down to within reasonable levels. The mantis shrimps used in the recipe given here can also be frozen, as even purchasing B # B :+B # from the sea and land in this recipe creates a supreme harmony that shows off to perfection the qualities of that “armed vegetable "7 ~ whether steamed, microwaved or vacuum-sealed and cooked with a thermostatic water bath system such as the soft cooker. RICETTA 40 Softcooker con vasca, La Felsinea 60 Ristorazione collettiva / Catering Aggiungete la polpa delle canocchie e un mestolo del brodo ottenuto con le carcasse. Cuocete le orecchiette in abbondante acqua salata e, una volta scolate, mantecatele con la salsa preparata fino a raggiungimento della giusta densità. Valorizzazione economica del piatto / Orecchiette con carciofi e canocchie - Costing per portion / Orecchiette with artichokes and mantis shrimp Ingredienti Prezzo ingredienti x grande distribuzione Grammatura x Porzione Costo x porzione euro Ingredients Wholesale cost of ingredients Grams per portion Cost per portion Orecchiette 1,92 0,110 0,21 3,05 0,020 0,06 4,80 0,050 0,24 1,49 0,010 0,01 0,00 0,000 - 0,00 0,003 - 3,89 0,002 0,01 7,47 0,008 0,06 0,00 0,000 - 0,203 0,59 Orecchiette Carciofi gelo Frozen artichokes Canocchie gelo Frozen mantis shrimps Porro fresco Fresh leek Timo q.b. Thyme Prezzemolo q.b. Parsley Aglio Garlic Olio Extrav.di oliva Extra virgin olive oil Sale e pepe q.b. Salt and pepper Totale grammi piatto finito Total for finished dish Cultura gastronomica / Gastronomic culture Un tenero e gustoso abbinamento di Bruno Mambelli Maestro Macellaio Il carciofo è da sempre un alimento base della cucina italiana. I carciofi più giovani e teneri possono venire gratinati, impiegati per farcire omelette oppure per fare delle frittelle. I cuori spesso si fanno farciti con carne macinata e anche funghi oppure in insalata o come contorno. I carciofi più grossi si possono cuocere in acqua o a vapore e vengono serviti freddi o tiepidi. I cuori si possono conservare in salamoia, i più piccoli invece si conservano solitamente sott’olio d’oliva e si aromatizzano con limone, timo, alloro, e altri condimenti. Un abbinamento sublime per questo ortaggio? Le animelle di vitello tenere e delicate. A tender, tasty combination Animelle impanate con i carciofi Breadcrumbed sweetbreads with artichokes Ingredienti: 600 g animelle di vitello; 100 g pane grattugiato; 60 g burro; 4 carciofi; 2 spicchi d’aglio; 2 uova; succo di limone; olio; sale; pepe e prezzemolo tritato. Ingredients: 600 g veal sweetbreads; 100 g breadcrumbs; 60 g butter; 4 artichokes; 2 garlic cloves; 2 eggs; lemon juice; oil; salt; pepper; chopped parsley. Blanch the sweetbreads for 5 or 6 minutes, chop them finely and toss them in the flour, beaten egg seasoned with salt and pepper, finally in the breadcrumbs and then fry them in the butter. Clean the artichokes, divide them in quarters and place them in water with lemon juice added. Fry them in a pan with olive oil, salt pepper, peeled garlic and serve immediately, accompanied by a good Sangiovese di Romagna wine. Artichokes have always been a basic ingredient in Italian cuisine, and the youngest, tenderer ones can be cooked au-gratin, used in omelettes and fritters. Artichoke hearts are often stuffed with minced meat and mushrooms, or chopped up in salads or served as a side dish. The larger artichokes should be boiled or steamed, and served cold or warm. Artichoke hearts can be conserved in brine and the smallest ones are more frequently conserved in oil and aromatised with lemon, thyme, bay and other spices. The most sublime accompaniment for these vegetables? Tender and delicate veal sweetbreads. Sbollentate le animelle per 5 o 6 minuti, riducetele a tocchettini, passatele nella farina e nell’uovo sbattuto con sale e pepe, infine passatele nel pane grattato e friggetele nel burro. Pulite i carciofi, divideteli in spicchi e immergeteli in acqua acidulata col succo di limone. Rosolateli in una casseruola con olio d’oliva, sale, pepe, aglio sbucciato e serviteli subito accompagnandoli con Sangiovese di Romagna. 40 RICETTA 61 Birre di qualità / Quality beers di Alberto Assi Esperto in analisi sensoriale BrewDog “5 A.M. SAINT” Birra ambrata prodotta nel Regno Unito, in particolare in Scozia, dalla piccola birreria BrewDog. Questo prodotto esce dalla tradizione prettamente Anglosassone per stile e tipologia, sebbene parta da una IPA (Indian Pale Ale), utilizza luppoli molto particolari. La “5 A.M. SAINT” si distingue per la sua elevatissima aromaticità assieme, in questo caso, ad un amaro più che elevato. L’aromaticità resta comunque dominante. Questi luppoli, oggi anche autoctoni, sono stati utilizzati in maniera massiva inizialmente negli Stati Uniti (i cosiddetti luppoli americani) proprio per produrre birre al di fuori degli standard. Dicevamo prima che questi luppoli, o meglio l’aroma di questi luppoli, può essere ottenuto in modo più tenue anche con nostri luppoli, ma coi tipi americani come l’amarillo ed il cascade (per fare un esempio) sia le rese che i risultati sono maggiori, come intensità. La birra “5 A.M. SAINT” utilizza luppoli aromatici ed amarotici così da ottenere una ricca schiuma ben aderente, un profumo di fiori e spezie ed un gusto quasi balsamico con un elevato amaro. La persistenza aromatica risulta molto prolungata. Di basso corpo come di basso grado alcoolico (5,0 °vol.), resta una birra molto particolare ma da bere sia come dissetante che come accompagnamento a qualsiasi snack. Viene fornita in formato 33cl. e consumata a 5/6 °C di temperatura. BrewDog produce anche una serie di altre birre, tutte caratterizzate dalla presenza di questi luppoli. Q; Amber beer produced in Scotland in the United Kingdom by the Q: Q on the IPA (India Pale Ale) style of beer, is made with hops not normally used with this genre. 5am Saint is very aromatic and has an extraordinary bitterness, although the former prevails in the character of the beer. These ‘American’ hops (although they are now widely pro[9 B United States to produce quirky beers. And while these aromas can be achieved, albeit less intensely, with European hops, American varieties such as Amarillo and Cascade produce much more decisive results. Made with aromatic, bitter hops, 5am ; #7 ral, spiced nose, is almost balsamic on the palate, with a particularly strong bitter note, and has an aroma that persists long after tasting. This light-bodied beer with a low alcohol content of 5.0% by volume has a distinct character but is ideal as both a thirst-quenching beverage and as an accompaniment for any snack. 5am Saint is available in 33 cl bottles and should >Q range of other beers – all of which made using these hops. Letture 40 Due manuali “base” per chi vuol diventare Professionista della ristorazione 62 Pietro Pilotti ha una lunga e brillante carriera alle spalle (e davanti a sé!), il mondo del bar e della ristorazione lo conosce bene per averlo praticato da sempre, prima come studente dell’istituto alberghiero di Salsomaggiore Terme, poi come cameriere, direttore di sala, sommelier professionista, barman in molti hotel e ristoranti di rino- mate località turistiche e come docente. Dalla sua vasta esperienza nascono&>"e &;QD", due stimolanti manuali destinati al personale addetto alla ristorazione, alla sala, all’accoglienza e alla vendita, che affrontano in maniera semplice ma esaustiva tutti gli argomenti utili per una preparazione di base necessaria a intraprendere la professione. Corredati da foto, disegni e da un’ampia gamma di esercitazioni pratiche, suggerimenti e ricette, i volumi sono impreziositi dall’autorevole presenza di due esperti del settore, Andrea Fanzaghi e Angelo Borrillo, e supportati dal sito: www.iquadernidellaristorazione.it che garantisce un costante e approfondito aggiornamento sul tema. &>"//\U &;QD"\U Pizza e panificazione / Pizzas and breadmaking di Alessandro Negrini Maestro pizzaiolo ed esperto in panificazione Una nota di follia A touch of folly Non ho mai avuto dubbi sul fatto che il carciofo fosse il Re degli ortaggi, ma documentandomi sulla sua natura sono rimasto sbalordito: un vegetale dalle mille proprietà con una storia centenaria, usato in migliaia di ricette. In pizzeria è il condimento principe della “capricciosa” e della “quattro stagioni”; nelle pizzerie al taglio, invece, è l’ingrediente numero uno della classica “cotto e carciofini” che non manca mai. Sono tante le aziende produttrici di conserve in scatola che lo producono in svariate quantità e qualità, soprattutto quelle italiane che del carciofo fanno il loro fiore all’occhiello perché, senza dubbio, il carciofo italiano è il migliore al mondo. Nella ricetta di questo mese ho realizzato un mix estremo di gusti per dare degno utilizzo a Sua Maestà il “Carciofo”. While I have never doubted the fact that the artichoke is the out more about its nature and characteristics. This is a vegetable with myriad properties, a history dating back centuries, and used in thousands of different recipes. In the pizzeria, it is &> "&;" while in Italy’s many takeaways selling pizza by the slice, it is the most important topping on that classic favourite, “Prosciutto "' producing tinned artichokes in different quantities and of all pride in this product as the Italian artichoke is undoubtedly the best in the world. For this month’s pizza recipe, I have brought # B justice to His Majesty the Artichoke. RICETTA “A Touch of Folly” Pizza Ingredienti: Kg 1 Farina mix d’avena; l 0,550 acqua (temp.26°C); g 2 lievito fresco; g 25 sale fino grigio Bretone; g 30 olio di vinaccioli; mozzarella di bufala; carciofi affettati stufati in brodo vegetale, saltati con maraschino; riduzione di arance in agro. Ingredients: 1 Kg oat flour mix; 550 ml water at 26°C; 2 g fresh yeast; 25 g fine grey Breton salt; 30 g grape seed oil; buffalo mozzarella; artichoke slices braised in vegetable broth and tossed with Maraschino; sour orange reduction. Impastare con tecnica pizza classica, versare il mix d’avena nella Hercules e fare ossigenare a velocità 1, versare una parte di acqua con il lievito sciolto e dopo un minuto la restante acqua con sciolto il sale. Dopo 5 minuti unire l’olio extravergine d’oliva. Tempo di impasto 10 minuti circa. Procedere alle fasi di maturazione panetti da circa 230 gr. per 24 ore a 4°C. Portare a lievitazione poi i panetti per tre ore, quindi stendere a mano un panetto creando un disco di circa 33 cm con bordo alto, condire con mozzarella di bufala e disporre le fettine di carciofo e salare appena. Infornare nel forno Vesuvio a 330°C per circa 3 minuti, sfornare e guarnire a filo con la riduzione di arance in agro. Il contrasto dell’avena coi carciofi aromatizzati e la riduzione ha un gusto al palato davvero unico. Buon Appetito! Mix as you would for a regular pizza. Pour the oat mix into the Hercules and aerate at speed setting 1. Add part of the water, containing the dissolved yeast, then add the remaining water, containing the dissolved salt, after a minute. After 5 minutes, add the extra virgin olive oil. Mix for approximately 10 minutes. Divide into loaves of approximately 230 g each and mature for 24 hours at 4°C. Prove the loaves for approximately three hours, then stretch out by hand to form a disc approximately 33 cm across with a raised edge. Top with buffalo mozzarella, arrange the artichoke slices then salt lightly. Bake in the Vesuvio oven for approximately 3 minutes at 330°C. Remove from the oven and finish with a drizzle of sour orange reduction. The contrast between the oats, the aromatised artichokes and the orange reduction creates a truly unique Hercules 30, Sirman Vesuvio 85x70w, Sirman 40 Pizza “Nota di follia” effect on the palate. Buon Appetito! 63 Nel mondo / Around the world di Simona Ceresani Responsabile della sede di Shanghai di Sirman Spa Un nuovo ortaggio nel mercato cinese 40 Il carciofo è stato solo recentemente introdotto in Cina, ed esattamente durante l’epoca di apertura post maoista. La provenienza viene chiaramente indicata nel nome in cinese scelto per questo ortaggio: “cardo straniero”㉻妓. 64 Sembra infatti che sia stato portato nel paese da alcuni francesi che hanno iniziato a coltivarlo nello Yunnan, una provincia nel sud della Cina famosa per il clima particolarmente favorevole per la produzione di verdura, ortaggi e frutta. Dopo più di un anno di esperimenti, nel 1990 sono stati scelti gli Asian Games di Pechino per rendere ufficiale l’ingresso del carciofo nel mercato cinese. Nei menù degli atleti che partecipavano all’evento è stato incluso il carciofo, presentato come un ortaggio salutare per l’alimentazione degli sportivi. A partire dagli inizi del 2000 la zona di produzione del carciofo si è allargata fino a raggiungere le aree intorno a Shanghai e Pechino, ma anche le province dello Zhejiang, del Fujian, del Guangxi e dello Hunan. Le varietà selezionate, più adatte alle caratteristiche del terreno e del clima della Cina, sono state quelle americane e spagnole. Oggi la Cina è il primo paese produttore di carciofi in Asia, con un’estesione dedicata alla coltivazione che fra il 1992 ed il 2005 è passata da 3.000 a 10.000 ha e con aumenti della produzione da 8.000 a 66.000t. Il carciofo rimane ancora un prodotto di nicchia, che viene coltivato più per l’esportazione che per il consumo del mercato interno, dove la richiesta è ancora limitata e proviene dai ristoranti di cucina internazionale. I carciofi cinesi vengono soprattutto utilizzati per la preparazione di congelati oppure vengono spediti, conservati in barili, nei paesi occidentali dove saranno lavorati. Se la presenza del carciofo sulle tavole dei cinesi fatica a prendere piede, al contrario c’è già un commercio di vino al carciofo, tè al carciofo, cosmetici e medicine che aiutano a combattere il colesterolo ed i triglicedi che contengono sostanze estratte dal carciofo. Insomma, ricordando una famosa pubblicità italiana che pubblicizzava un liquore, anche i cinesi hanno capito che il carciofo è un’arma vincente contro il logorio della vita moderna! Se i cinesi non hanno ancora iniziato a consumare i carciofi, questo è dovuto sia alla complessità delle preparazione, ma soprattutto alla difficoltà di reperirli nei mercati o nei supermercati cinesi. Solo alcuni supermercati di alto livello, ed in genere stranieri, vendono saltuariamente questi ortaggi che non sono però paragonabili al sapore dei nostri stupendi carciofi italiani! Meglio allora scegliere i carciofi, veri o di plastica che siano, come decorazioni! In fondo sono dei fiori! A new vegetable in the Chinese market Artichokes were only recently introduced to China, during the beginning of the post-Mao era, and their origins are clearly > ~& "㉻妓. It seems that a few French people took them to the country, when they began growing them in the province of Yunnan in southern China, which is well known for its excellent climate for growing fruit and vegetables. After more than a year expe 3 Q+ introduce artichokes to the Chinese, where, in fact, they were included in the athletes’ diets as a very healthy vegetable. At the beginning of 2000 the production area for artichokes was exten ;Q+ also the provinces of Zhejiang, Fujian, Guangxi and Hunan. The American and Spanish varieties are the most suitable for the Chinese soil and climate. Today China is the leading grower of artichokes in Asia, with the cultivation area growing from 3,000 to 10,000 hectares between 1992 and 2005 with a production increase from 8,000 to 66,000 tons. However, artichokes are still a niche product and mainly cultivated for exportation rather than domestic use, where they are only in demand with International restaurants. Chinese artichokes are mainly used for deep freezing or are conserved in barrels and shipped to the ' artichokes served in Chinese meals, there is a growing trade for artichoke wine, artichoke tea, cosmetics and medicines contaiB : quote a famous Italian advertisement for a liqueur, the Chinese have understood that artichokes are a winning weapon against the stress and strain of modern life! The Chinese probably have not begun eating artichokes yet Chinese markets and supermarkets. Only a few top bracket and, normally, foreign supermarkets occasionally sell articho \#7 stic Italian ones! So in this case it is better to use real, or plastic, # photos and decide for yourselves. Informazione pubblicitaria / Advertisement www.decorfooditaly.it Via Alessandro Volta, 20 - 37023 Grezzana (VR) - tel. 045/8650234 perfeziona le tue proposte Gastronomiche Le Foglie Decorative “EaTools” sono una nuova idea gastronomica dello chef Fabio Tacchella per dare un tocco esclusivo ai piatti da porzione, ai vassoi e a tutte quelle ricette che vogliono essere vestite di nuovo. Pensate sia in “Foglie Finger salate”, sia in “Sweet Leaves”, presentano una base di patate di stagione, del buon formaggio italiano, un’eccellente farina di grano tenero, dell’albume. Tutti ingredienti che rendono l’impasto modellabile, spalmabile, capace di essere colorato con prodotti naturali (clorofilla, nero di seppia, zafferano, rapa rossa, paprica) o coloranti alimentari abitualmente utilizzati in pasticceria; capace di essere conservato per molto tempo, di essere eclettico nelle fogge e nei gusti. 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Firmate Fabio Tacchella, le Foglie Decorative sono tutte prodotte artigianalmente: fatte a mano una per una e poi confezionate in eleganti e pratici packaging in atmosfera modificata per essere garantite nella forma, nei colori e nella freschezza per un tempo limite di 6 mesi. Decorfood Italy adds the perfect touch to your culinary creations “EaTools”8 J:B servings, trays and any recipe in need of an innovative twist. Available as both “Savoury Finger Leaves” and “Sweet Leaves”, #: come together to make a modellable and spreadable mixture that can be coloured with a variety of natural pigments (chlorophyll, cut 9 ;8 7 7 # ;8 petit patisserie, but can also serve as decoration for single portion gourmet desserts. They add an intriguing feature when used to top single portion bowls of ice cream, mousse or crème, and an eclectic touch to exclusive pre-dessert or after dinner creations, but, \ >J: 8 7 and freshness for up to 6 months. Tradizioni gastronomiche / Gastronomic traditions di Alfredo Pelle Alfredo Pelle, giornalista e scrittore Dal cardo ai carducci: ecco il carciofo 40 Verdi o violetti, con o senza spine è tempo di carciofi e ne avremo ancora per qualche mese. I gastronomi gioiscono per le possibilità che questa pianta, spinosa (il termine latino &" deriva dal greco che, appunto, vuol dire “spinoso”), permette in cucina, dal pinzimonio al fritto, dalle creme alle frittate. Così da ottobre a giugno il carciofo ci accompagna. Se usiamo i termini botanici dobbiamo dire che questo cardo in origine selvatico, divenuto poi carciofo, a suon di pazienti selezioni ed incroci, nei secoli, è caratterizzato da fusti sotterranei, simili a radici, dalle cui gemme hanno origine i carducci, che si sviluppano in steli robusti, fino ad un metro e mezzo. In posizione terminale ai fusti si formano i capolini. Quando sono allo stato immaturo, prima cioè che sboccino i fiori di color azzurro-violaceo i capolini sono la parte commestibile di questa pianta. E la terminologia, a noi estranea, continua: la peluria che si trova all’interno si chiama &" e quelle che noi chiamiamo foglie sono invece &" . È una raccolta scalare quella che si fa e va da fine ottobre a fine maggio: molte piante sono rifiorenti. Ci sono oltre 90 specie di carciofi coltivate nel mondo. In Italia la coltivazione, in origine si è spostata dal Napoletano verso la Toscana. Richiede infatti clima mite, buona disponibilità idrica ma senza ristagni, terreni sciolti. Da noi trova terre- 66 no ideale nelle isole S.Erasmo, Vignole e Mazzorbo (famose sono le “castraure” di S.Erasmo) ed a Chioggia. I principali sono il violetto di Toscana, lo spinoso di Palermo, quello sardo ed il Romanesco. Il nome deriva dall’etimo arabo-spagnolo harsufa, divenuto in spagnolo alcachofa, ed era già presente nel veneziano già dal 1500 è stato amato in modo impressionante da Caterina De' Medici: le cronache dell’epoca riferiscono di come, golosissima, nel 1575 in occasione di un pranzo di nozze, ne mangiò oltre J ~ here is the artichoke Green or purple, with or without thorns, it is artichoke season which lasts for a few months. Gourmets love this thorny 28&" 3 &"9 in pinzimonio or fried, in creamy sauces and soups or omelettes. Artichokes accompany our creative cuisine from October < : wild thistle became the artichoke thanks to patient selections and crossbreeding over the centuries, and is distinguished for its underground trunks, similar to roots, which shoot to form the cardoons which become very strong stalks of up to one and a :#7 and while they are still unripe, i.e. before the bluish-purple # #7 : ~# & " & " They are harvested gradually between the end of October and U #: than 90 species of artichokes cultivated around the world. : * towards Tuscany, as they require a mild climate, with good watering but without risk of stagnation and loose soils. The best soils here are on the islands of S. Erasmus, Vignole U\\ 2 & " ; Erasmus are very well known) and Chioggia. The main varieties are the Tuscany violet, the Palermo thorny, the Sardinian and the Roman artichokes. The etymology of the name derives from the Arab-Spanish term harsufa, which became alcachofa in Spanish. They were already cultivated around Venice back in 1500, and were a very special >U~ news from the time tells of how much she loved them and in 1575, during a wedding reception, she ate more than 45 and risked dying from indigestion! This plant passed into oblivion during the dark Middle Ages, but returned to fame to become a luxury vegetable in the 16th considered to be a very strong stimulant and aphrodisiac. >~ Ariosto wrote “durezza, spine et amaritudine molto più vi trovi "2 goodness). Widely used in the kitchen, they can be eaten raw, boiled, baked, stuffed, stewed, fried, tossed, as an ingredient Tradizioni gastronomiche / Gastronomic traditions 45 tanto da rischiare di morire d’indigestione! Era pianta che, caduta nel dimenticatoio del buio Medioevo, era tornata solo nel ‘500 ad essere una verdura di lusso. E come tutti i prodotti non comuni, difficili da trovare, fu ritenuto fortemente eccitante ed afrodisiaco. Ma non tutti erano amanti del carciofo come Caterina: l’Ariosto scrive che “ durezza, spine et amaritudine molto più vi trovi " Prodotto che ha vastissimi usi in cucina, lo si può mangiare crudo, bollito, in forno, ripieno, in umido, fritto, trifolato, lo si può usare come base per risotti, lo si fa sott’olio in antipasti saporiti. Un modo universalmente conosciuto è quello dei carciofi “alla giudia”, fritti in abbondante olio e così chiamati perché cucinati abitudinariamente in quel “quartiere”. È una verdura che ha uno scarto altissimo: oltre il 65% del carciofo non viene utilizzato Lo si conserva per diversi giorni se lo si mette in acqua, con tutto il gambo, come fosse un fiore. In frigo è bene avvolgerlo in un panno umido. Tende ad annerire e perciò è bene immergerlo, fin che non entra nella padella, in acqua acidulata (le industrie, per mantenerlo bianco, aggiungono vitamina C all’acqua di prebollitura). Problema serio è accostare un vino al carciofo: la presenza di cinarina, di ferro, di acido folico e potassio rendono il vino non perfetto, ne alterano il sapore. Cosa bisogna fare, allora: forse bere acqua? Giammai: meglio soffrire con un bianco ed andare avanti. Se poi lo si accompagna come contorno alle carni (pensate alla bontà di un abbacchio romanesco con contorno di carciofi) un rosso sarà perfetto! for risottos, conserved in oil for tasty appetising hors d’oeuvres. One of the best known preparation methods is “giudia 2<9" abundant oil, getting this name because they were & " There is a lot of waste product from this vegetable, and in fact more than 65% has to be thrown away. They keep it a few days if #: should be wrapped in a damp cloth if they are to be kept in the fridge. They tend to blacken, so until they are cooked they should be immersed in acidy water (in the food industry, they add vitamin C to the blanching water to keep them white). It ~ presence of cynarine, iron, folic acid and potassium mean that #' *X and go ahead and drink a glass of white wine and if they are served as a side dish with meat (just think of delicious Roman lamb served with artichokes) then a good red wine is perfect! News lavaggio stoviglie, impianti frigoriferi, impianti di aspirazione, impianti di lavanderia, ed un servizio di assistenza tecnica attivo 7 giorni su 7 in alta stagione. Ass.Tec dispone di una sala dimostrativa dove prendere parte ad iniziative diversificate quali corsi enogastronomici, ma non solo, anche incontri volti alla formazione professionale e qualsiasi altra attività specifica che richieda un ambiente attrezzato con tecnologia all’avanguardia ed alla portata di tutti. I corsi della Scuola Italiana Pizzaioli per la Provincia di Belluno, vengono tenuti presso la nostra azienda. ASS.TEC snc Via del Candel, 32 32100 BELLUNO Tel. 0437 31169 Fax 0437 31169 [email protected] Nata nel 1979, commercializza e distribuisce le migliori apparecchiature per uso professionale nel mondo della ristorazione collettiva commerciale per alberghi, ristoranti, pizzerie, bar e comunità. Ass.Tec è in grado di operare secondo la logica del “chiavi in mano”, fornendo tutti i servizi necessari per la realizzazione completa di: impianti di cottura, impianti di 40 ASS.TEC 67 La pagina del pacojet / The pacojet page di Matteo Ciarimboli Chef, consulente di tecnologie alimentari RICETTA Tarte tatin salata di carciofi con il suo gelato Savoury artichoke Tarte Tatin with an artichoke ice cream Un antipasto sfizioso che esalta il carciofo in un’insolita veste dolce-salata con un “gelato” molto particolare, da provare! A mouth-watering antipasto that accentuates the taste of the artichoke in a com- Per la tarte tatin: Prendere uno stampo in metallo o in porcellana, imburrare e cospargere di zucchero semolato. Aggiungere dei carciofi, mondati, tagliati e passati in microonde (salati e pepati con una gocciolina d’olio extra vergine) in un pirex coperti con pellicola a massima potenza ( 1800 watt ) per 2-3 minuti, a seconda della quantità. Ricoprire i carciofi nello stampo con lo zucchero e con un disco di pasta brisé avendo cura di adagiarlo a contatto con i carciofi. Infornare a 170° C. per circa 30’. Capovolgere da calda, servire tiepida. bination of sweet and savoury flavours and an extraordinary ice cream. Try it and see for yourself! For the Tarte Tatin: Butter a metal or porcelain mould and coat with granulated sugar. Clean and trim the artichokes, cut into pieces and cook in the microwave (seasoned with salt, pepper and a drizzle of extra virgin olive oil) in a Pyrex dish covered with film at maximum power (1800 W) for 2-3 minutes, depending on the quantity. Put the microwaved artichokes in the mould, then cover with sugar and a disc of shortcrust pastry, placed carefully to leave no gaps between the artichokes and the pastry. Bake for approximately 30 minutes at 170° C. Turn out while still hot and serve warm. 40 Pacojet, Sirman 68 Per il gelato ai carciofi: In una padella far soffriggere della cipolla con dell’olio extra vergine, dello scalogno e poco aglio, aggiungere una patata e i carciofi, mondati e tagliati sottilmente. Continuare la cottura versando del brodo vegetale. Frullare il tutto da caldo e scioglierci della colla di pesce precedentemente ammollata in acqua e ghiaccio, in ragione di 4 g per kg di purea, ed aggiungere della panna fresca. Versare in un bicchiere pacojet ed abbattere a – 18 ° C. Pacossare al momento. For the artichoke ice cream: Sauté onion, shallot and a little garlic in extra virgin olive oil in a pan, then add a potato and the artichokes, washed, trimmed and sliced thinly. Add vegetable broth and continue cooking until done. Blend while still hot, dissolve fish glue into the purée (using 4 g per Kg of purée, softened previously in iced water), then add fresh cream. Pour into a Pacojet beaker and blast-chill to -18 °C, and process just before serving. Cucina Italiana nel mondo / Italian Cuisine around the world di Donato Sinigaglia Giornalista, professionista Ai Caraibi il barracuda diventa baccalà Ha fatto apprezzare la dieta mediterranea a Bill Gate. Marcantonio Sagramoso, 39 anni, sposato, veronese di Illasi, diploma all’istituto alberghiero “Angelo Berti” di Chievo, ha portato la cucina italiana e veneta ai Caraibi. Ad Antigua, nell’esclusivo ristorante del resort K-Club di Krizia, ha letteralmente preso per la gola soprattutto i magnati dell’industria americana. “Appena giunto come capo chef del ristorante – dice Sagramoso – ho dovuto confrontarmi con una cucina molto mista, rivolta soprattutto ad una clientela statunitense. Buoni prodotti locali che si dovevano in qualche modo adattare ai gusti americani. Spesso la freschezza del pesce dei Caraibi veniva alterata dalla maionese e dalle creme. Tutto il contrario di quella che deve essere una sana alimentazione”. In the Caribbean, barracuda A poco a poco Marcantonio Sagramoso ha iniziato ad “alleggerire” i piatti e a far emergere i gusti veri. Dall’Italia si è fatto arrivare la farina per fare la pasta a mano, i pomodori e, soprattutto, il formaggio Parmigiano. “È stato subito un successo – racconta lo chef - anche quando ho preparato i risotti di pesce, ma con il riso Vialone Nano di Isola della Scala. Bill Gate andava matto per i tagliolini all’aragosta o al sugo di pomodoro con basilico”. Un’altra specialità introdotta dallo chef veronese è il “barracuda alla vicentina”. “Il barracuda – spiega – è un pesce con caratteristiche simili allo stoccafisso. Per renderlo più tenero ho pensato di prepararlo come si fa con il baccalà: latte, cipolle, acciughe, prezzemolo e olio. Il piatto è stato un successo”. Quella ad Antigua non è stata l’unica esperienza internazionale di Sagramoso. Nel novembre del 2009 è stato chiamato da Harrods a Londra per gestire la cucina italiana in quattro ristoranti del grande centro commerciale. Ma il richiamo per i Caraibi resta forte. Il 2012 potrebbe vederlo nuovamente ad Antigua. “Queste esperienze – sottolinea Marcantonio Sagramoso – sono un arricchimento continuo. Per questo suggerisco ai giovani chef, visto anche i tempi di crisi, di andare all’estero per imparare soprattutto la tecnologia applicata alla gastronomia”. smothered by mayonnaise and creamy sauces, the total opposi " 3 U ; &" # # make the pasta, the tomatoes and, above all, the Parmesan cheese sent directly from Italy. “It was a success right from the start – the chef says – for B D* ;Q3 " D &D\ " B &Q To tenderise it I decided to prepare it in the same way as our ~ " ; X B * invited by the grand department store Harrods in London to manage the Italian cuisine in their four restaurants. However the call from the Caribbean is still very strong and in 2012 he could return to Antigua. “These experiences give you constant personal enrichment – Marcantonio Sagramoso emphasises – which is why, given the current crisis we are facing, I advise young chefs to go abroad and gain experience there, especially " ~U; > >~U; D > 40 Q 3 to appreciate the Mediterranean diet. Marcantonio Sagramoso, 39, married, Verona born in Illasi, diploma from the & Q" Catering Institute in Chievo, exported Italian and Veneto cuisine to the Caribbean to Antigua, in the exclusive restaurant in the K-Club di Krizia resort, literally grabbing, above all, American industrial magnates by the throat.“As soon as I arrived as head chef at the restaurant – Sagramoso tells us – I had to face up to a very mixed cuisine, mainly addressed to the American clientele. Good local produce that had to be adapted in some way to > 69 la cucina dei grandi di Cristina Mocci Architetto e giornalista. Il torchietto per la pasta di Jefferson CUOCE DALL’ALTO CON BRUCIATORI A RAGGI INFRAROSSI STUDIOVERDE UNA MACCHINA, TRE FUNZIONI Grazie agli accessori spiedo e rullo castagnata MIBOS GRILL cuoce alla griglia, cuoce allo spiedo, cuoce castagne. FUNZIONA A GAS GPL E METANO Mibos srl Via Molveno 10, 35035 Mestrino (PD) T. 049 907 0181 | F. 049 907 0191 www.mibos.it | [email protected] Thomas Jefferson, terzo e quarto presidente degli Stati Uniti, venne per la prima volta a Milano nel 1791 per incontrarsi con Napoleone Bonaparte. Durante il suo soggiorno in Lombardia e Piemonte tentò anche di capire l’agricoltura italiana (la coltivazione della vite e del riso), la produzione della pasta (argomenti che gli interessavano perché si vantava di essere figlio di contadini). Il presidente Usa è stato protagonista di uno spettacolo-dialogo condotto da Sergio Grasso, che riprendiamo soltanto per alcune curiosità …gastronomiche. “Il presidente (un attore ovviamente) ~ assaggiato il mascarpone e il gorgonzola e me ne sono portate due forme in America, nascoste in una bisaccia militare…ho fatto anche il diavolo a quattro per portarmi a casa un torchietto per preparare la pasta e ho imbarcato a Genova l’apparecchio avvolto in un candido lenzuolo (ahi, ahi signor Presidente!). “Sembra comunque che il torchietto sia stato regolarmente acquistato a Napoli da un amico di Jefferson. Il presidente ha certamente fatto un’opera altamente meritoria nel far conoscere la pasta e gli spaghetti agli americani che ora ne sono il secondo produttore mondiale. Ai suoi ospiti proponeva spesso piatti di pasta, tra i quali i famosi maccheroni con il formaggio. Allo studio pragmatico del funzionamento del torchio per la pasta non ne è seguito uno altrettanto specifico riguardo la sua cottura. Lo conferma un libro stampato a Boston del 1925 la cui autrice Christine Frederick, regina dell’economia domestica, consiglia alle sue lettrici di bollire gli spaghetti per almeno 30 minuti. Nel manuale di cucina della Marina Americana nel 1932 il compilatore “ordina” di cuocere i maccheroni per quaranta minuti esatti. A mettere chiarezza ci pensa nel 1946 Lily Wallace autrice di un delizioso libretto molto diffuso fra le giovani massaie americane. L’autrice, di origine irlandese, suggerisce come prova inequivocabile per verificare la cottura degli spaghetti, di lanciare una forchettata di pasta contro le piastrelle della cucina… se restava attaccata significava che era cotta a puntino… Scherzi a parte quanto ha scritto in poesia il grande Aldo Fabrizi: La pasta, tutta la pasta, va cotta al dente, “verde verde”, giovane come dicono i napoletani. Tecnicamente è perfetta quando l’amido al centro è ancora intatto. Sirpast, Sirman Nella foto uno scritto autografo di Thomas Jefferson sui maccaroni (Biblioteca del Congresso, Washington, DC) Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives a cura di Giulia Coronaro Friuli Venezia Giulia LA VIA DEI SAPORI Dalle risorgive al mare Le storie importanti hanno radici che “Al Ferarùt” si trova a Rivignano (Udine) nella zona delle risorgive, in un’oasi paesaggistica dalle caratteristiche uniche dove si snoda il fiume Stella, detto anche il fiume magico. Come magica è la cucina del ristorante della famiglia Tonizzo, esaltata dalla verve culinaria dello chef Alberto, figlio d’arte e brillante stella Michelin, nonché appassionato cultore dello stile del “fogolar” che mantiene viva la scintilla dell’accoglienza e del buon mangiare d’antica tradizione. affondano in terre lontane e si alimentano di culture che trascendono il tempo presente, nutrendosi a linfe spesso dimenticate o sconosciute. La cucina friulana dalle risorgive al mare di Alberto Tonizzo RICETTA Pescatrice Quarnerina in lenta cottura e il suo quinto quarto Ristorante Al Ferarùt, via Cavour, 34 - 33050 Rivignano (UD) tel. 0432.775039 Per la pescatrice: 2 kg di pescatrice quarnerina intera, 2 litri di olio extravergine di oliva, 4 foglie di alloro, la scorza di mezza arancia, 2 fiori di anice stellato, 10 g di fior di sale di Pirano, 100 g di porro, 100 g di sedano, 100 g di cipolla, 100 g di carote, 50 g di prezzemolo, 100 g di crescione. Per la trippa: 200 g di trippa di pescatrice, 50 g di carota, 50 g di cipolla bianca, 50 g di aceto di mela, 50 g di succo di mela, 80 g di olio extravergine. Per il fegato: 10 cl. di marsala dolce, un mazzetto di timo, 40 g di olio extravergine d’oliva. Per il contorno: 4 carciofi (mamme), 2 gambi di lemongrass, 10 cl. vino bianco secco. Elimina la pelle esterna ed interna delle pescatrici; togli aiutandoti con un bisturi il fegato facendo attenzione a non romperlo, taglia poi con una forbice la trippa; seziona le code e togli la parte cartilaginosa centrale e poni le code pulite a parte. Togli dalle teste le guance e mettile insieme alle code; togli dalle teste gli occhi, taglia la bocca e la gola, sciacqua bene e poni in una capace pentola tutte le carcasse con dell’acqua fredda e porta a bollore, schiuma, aggiungi a questo punto porro, sedano, cipolla, carota e un mazzetto di prezzemolo; abbassa la fiamma e lascia sobbollire per altri 40 minuti. Successivamente, togli le venature ed il sangue dal fegato e lascialo per un’ora in acqua a leggera corrente con ghiaccio. Sciacqua le trippe e falle bollire per un’ora, toglile, lasciale raffreddare e tagliale a metà, quindi puliscile in acqua corrente ed elimina la pelle coriacea interna allo stomaco. Poni in una pentola l’alloro, l’anice, e la scorza di arancia lasciando in immersione nell’olio extravergine per 12 ore. Successivamente cucina la polpa sottovuoto a 55°C nel softcooker con il fumetto di cottura delle pescatrici fino ad ottenere una cottura perfetta senza dispersione di liquidi. Unisci le guance 6/7 minuti prima di fine cottura della polpa, in questo modo otterrai una particolare morbidezza. Prepara ora la trippa, trita finemente la cipolla e la carota e falle imbiondire con dell’olio e dei rametti di timo, unisci quindi la trippa e sfuma con il succo e l’aceto di mela. Lascia evaporare e copri a ¾ con parte del fumetto ottenuto dalle carcasse del pesce. Copri con il coperchio la pentola e lascia cucinare molto lentamente in umido. Per preparare il fegato aromatizza l’olio con il mazzetto di timo lasciandolo in infusione 6 ore. In un tegame rovente versa l’olio e fa scottare il fegato da ambo i lati, sfuma con il marsala e lascia caramellare. Togli le foglie esterne coriacee e ricche di tannini del carciofo, togli aiutandoti con uno scavino la parte centrale dello stesso e ponilo in una bacinella con acqua acidulata e ghiaccio in modo da evitare l’ossidazione. Successivamente batti con un pestacarne il lemongrass e ponilo nel fondo della casseruola, aggiungi dell’olio extravergine ed una foglia di alloro, aggiungi i carciofi capovolti e sfuma con del vino bianco secco, copri e lascia cucinare. Presentazione: Disponi nel piatto alcune trippe e mettici sopra delle fette spesse di polpa con le guance. Poni a parte il fegato scaloppato, aggiungi i cristalli di sale di Pirano ed aggiungi i carciofi. Softcooker con Vasca, Sirman 40 Ingredienti per 4 persone: 71 Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives a cura di Giulia Coronaro RISTORANTI DEL BUON RICORDO 100 anni di “Romanità” a tavola Ristorante Checchino dal 1887 Via Monte Testaccio, 30 00153 Roma Tel. 06.5743816 “Checchino dal 1887” rappresenta oltre un secolo di “Romanità” espressa dalla cucina del Testaccio, rione che deve il suo sviluppo alla presenza dello “Stabilimento di Mattazione” inaugurato nel 1890. La storia di Checchino ricavato sotto il monte Testaccio e per questo sotto il vincolo dei beni archeologici – si intreccia strettamente con quella del mattatoio per 5 generazioni, all’insegna del cosiddetto “5° quarto”: un “quarto” nobile - costituito dalla testa, coda, zampe e interiora degli animali - che veniva dato come aggiuntivo di paga agli scortichini o vaccinari del mattatoio. Questi lo portavano come retribuzione in natura nelle osterie vicine per farlo cucinare. Da qui nacquero piatti come la coda alla Vaccinara e i rigatoni con la pajata che ancora oggi costituiscono il cuore della cucina di Marina, Elio e Francesco Mariani che negli anni si è arricchita di straordinarie portate della tradizione rivisitate con gusto e passione. Oggi il locale è riconosciuto come “Bottega Storica”, è entrato per ben due volte nella classifica dei 50 “best restaurant in the world” del “Restaurant magazine” del Times di Londra e, grazie alla sua formidabile scelta di vini stoccati nell’archeologica cantina, si è meritato in occasione del Rome Wine Festival il massimo riconoscimento: il “Restaurant Wine List Award” per l’anno 2009. 100 years of Roman culinary culture ‘Checchino dal 1887’ embodies over a century of Roman culture and the cuisine of the Testaccio quarter of Rome, which developed around the ‘Stabilimento di MattazionÈ abattoir founded in 1890. The history of the Checchino restaurant – situated under Monte Testaccio and, as a result, a protected archaeological history of the abattoir itself, and an ode to the ‘5thX~ noble additional ‘quarter’ portion of an animal, consisting of the head, tail, hooves and offal, which was given as a supplement to the wages of the skinners and cattle handlers working at the abattoir. These workers would take these cuts as payment in kind to the local Osterias, which would, of course, cook them. This led to the birth of dishes such as oxtail ‘alla Vaccinara’ and rigatoni with ‘pajata’ (tripe), recipes that still today are the staples in the cooking of Marina, Elio and Francesco Mariani in a menu which, over the years, has grown to include extraordinary traditional specialities reinterpreted with taste and passion. : Q ;X 2 artisan business) and has twice been ranked among the ‘50 best restaurants in the world’ by the ‘Restaurant magazinÈ supplement of the Times, while the formidable selection of wines stocking its archaeologically protected cellar earned the highly sought after ‘Restaurant Wine List Award’ in 2009 during the Rome Wine Festival. RICETTA Carciofi alla romana 40 Dosi per 10 carciofi : 10 carciofi; 1 lt d’olio extra vergine d’oliva; 1/2 lt di vino bianco secco; 1 spicchio d’aglio; 1 bel ciuffo di prezzemolo; 1 mazzetto di mentuccia; sale e pepe q.b. 72 Si scelgono dei bei carciofi, preferibilmente romaneschi. Si puliscono bene e si mettono a bagno in acqua e limone. Si prende un bel ciuffo di prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, un po’ di mentuccia romana e si trita bene tutto su di un tagliere. Si passa questo trito in una tazza e vi si aggiunge un po’ d’olio extra vergine, sale e pepe. Si prepara un tegame piuttosto stretto, si prendono i carciofi strizzandoli e allargando al centro le foglie, quindi si prende dalla tazza un po’ di trito e si inserisce nel centro del carciofo, si collocano gli stessi diritti nel tegame preparato, si condisce con sale fino, si aggiunge un litro d’olio extra vergine e si fa andare a fuoco vivo per circa mezz’ora. A questo punto si aggiunge 1/2 lt di vino bianco secco e 1 bicchiere d’acqua, si copre con il coperchio e, a fiamma bassa, si fa finire di cuocere. Artichokes “alla Romana” Ingredients (serves 10): 10 artichokes; 1 litre extra virgin olive oil; ½ litre dry white wine; 1 clove garlic; 1 generous bunch of parsley; 1 sprig pennyroyal; salt and pepper to taste. This recipe should be made with large artichokes, preferably of the Romanesco variety. Clean and trim the artichokes thoroughly, then place in a bowl in water and lemon. Take a generous bunch of parsley, one clove of garlic and a little pennyroyal and chop finely on a wooden board. Transfer the chopped herbs and garlic into a cup and add a little extra virgin olive oil, salt and pepper. Prepare a relatively tall frying pan, twist each artichoke in your hand to open the leaves and spread out the centre leaves, stuff the centre with the herb, garlic and oil mixture, arrange the artichokes in the pan, season with fine salt, add a litre of extra virgin olive oil and cook on a high heat for approximately half an hour. Now add ½ litre of dry white wine and one glass of water. Cover with a lid and finish cooking on a low heat. Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives di Albino Zoccarato Ufficio stampa e formazione Arte in tavola ARTE IN TAVOLA Piatto di mezzo Questo ortaggio, conosciuto e consumato fin dai tempi antichi, è diventato un prodotto tipico della zona del Mediterraneo ed è sempre entrato nella composizione dei menu classici. Negli anni 60, nei grandi alberghi, appariva spesso nei menu di gala, preceduto da antipasti e consommé, sotto il nome di sformato di carciofi e lo si serviva come “piatto di mezzo”, come del resto altri piatti simili: vol-au-vent, mozzarella in carrozza, quiche lorraine, soufflé al formaggio. Seguiva poi, nei menu, il pesce, la carne ed il dessert. Pur essendo considerato una delle verdure più ostiche, al carciofo si potrebbe accostare un vino rosato selezionato; ma meglio sarebbe, a detta dei buongustai, un bicchiere d’acqua e una fetta di pane casereccio. L’associazione Arte In Tavola, grazie al presidente Maurizio Zito del ristorante “Il Gufo Bianco” di Torino, promuove con i soci manifestazioni di ricette alla lampada per la valorizzazione dei prodotti della terra del Piemonte, e tra questi il carciofo. Inoltre il presidente sta allacciando nuovi rapporti con gli operatori del settore della ristorazione per acquisire nuove esperienze tecnico pratiche direzionali che verranno poi inviate alle scuole alberghiere d’Italia. Il servizio del carciofo: se servito crudo, occorre un piattino e una forchettina da antipasto; non si dimentichi di porre un finger-bowl, alla sinistra del cliente, con alcuni petali di rosa. Se servito caldo, come piatto di mezzo, un piatto caldo e una sola forchetta a carne, come del resto richiedono altri piatti di mezzo: asparagi, soufflé, omelette… Middle dish Artichokes have been well known and popular since ancient times, and gradually became a typical ingredient in Mediterranean cooking and included in the most classic of menus. In the 60s they were frequently served in luxury hotel X ^ # & " ~ 7 7 \\78 #^ '7 B ^ to the more discerning gourmets, the best combination is a glass of water and a slice of homemade bread. Thanks to the initiatiU\{&3Q" : and president of the Arte in Tavola Association, the association #^ Piedmont produce, including artichokes. The President is also establishing new relationships with other trade experts to learn new practical, technical and managerial experiences which will then be divulged to the catering institutes in Italy ~ X X7 bowl with a few rose petals placed to the client’s left. If artichokes are served hot, as a middle dish, you need a hot plate + ~ #^ La ricetta di Artusi “carciofi ritti” Artusi’s recipe “carciofi ritti” così chiamansi a Firenze i carciofi cucinati semplicemente nella seguente maniera. as they are called in Florence, when they are prepared in this simple way Levate loro le piccole e inutili foglie vicino al gambo, tagliando quest’ultimo. Svettate col coltello la cima e allargate alquanto le foglie interne. Collocateli ritti in un tegame, insieme coi gambi sbucciati e interi; conditeli con sale, pepe e olio, il tutto a buona misura. Fateli soffriggere tenendoli coperti, e, quando saranno ben rosolati, versate nel tegame un po’ d’acqua e con la medesima finite di cuocerli. Remove the small useless leaves near the stalk, and then cut off the stalk. Using a knife, at the top of the artichoke open up the inside leaves. Place the artichokes straight in a pan, with the peeled, whole stalks, season well with salt, pepper and oil. Cover the pan and fry them until they are golden, then add a drop of water and finish cooking. 40 RICETTA 73 Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives di Stefano Pepe Segretario e componente Team Veneto Chef TEAM VENETO CHEF Terrina di fior di capra di Montegalda con confettura di castraure di S.Erasmo Ingredienti per 4 persone: 350 g di Fior di capra di Montegalda; 0,5 dl di latte; 2 cucchiai di panna; 2 fogli di colla di pesce; 2 cucchiai di olio extravergine di oliva del Garda; sale e pepe q.b. Ingredients (serves 4): 350 g Fior di Capra di Montegalda soft, fresh goat’s milk cheese; 0.5 dl milk; 2 tablespoons cream; 2 sheets fish glue; 2 tablespoons of Lake Garda extra virgin olive oil; salt and pepper to taste. Ingredienti per la confettura: 12 castraure (varietà unica di carciofini dell’isola veneziana di S.Erasmo); 4-6 rametti di mentuccia; 4 spicchi di aglio fresco tritato grossolanamente; 5 limoni; 300/500 g circa di zucchero semolato Ingredients for the confit: 12 castraure (a unique variety of artichoke bud from the island of Sant’Erasmo near Venice); 4-6 sprigs pennyroyal; 4 cloves of fresh garlic, coarsely chopped; 5 lemons; approx. 300 – 500 g. granulated sugar. Pulite i carciofi dalle foglie esterne troppo dure, tagliateli finemente a julienne e disponeteli in un recipiente di acciaio o di vetro alternando gli strati con aglio fresco, mentuccia, il succo dei limoni. Completate coprendo con lo zucchero fino a formare uno strato di 3-4 cm (come tappo ermetico). Lasciare in frigo a macerare per tre giorni e tre notti. Quindi ultimato il periodo far scolare su di un colino, e cuocere il ricavato a fuoco moderato fino a quando lo zucchero rimasto intorno ai carciofi si sarà sciolto completamente. Con il Pacojet emulsionare il formaggio assieme all’olio e alla panna fino a quando avrete ottenuto una crema morbida e omogenea; unitevi quindi la colla di pesce che avrete precedentemente fatto sciogliere nel latte caldo; salate e pepate. Riempire con il composto una terrina rivestita di pellicola o delle formine di silicone e riporre in abbattitore Cervino Sirman (in positivo) oppure in frigorifero per almeno 24 ore. Servire la terrina di formaggio con la confettura e cracker o grissini rustici, guarnire a piacere. Trim the artichokes to remove the excessively tough outer leaves, slice thinly into julienne strips and arrange in a steel or glass bowl, seasoning each layer with the fresh garlic, pennyroyal and lemon juice. Cover with sugar, to form a layer 3 – 4 cm thick on top (which will act as an airtight cover). Leave in the refrigerator to macerate for three days and nights. After this period, drain the liquid with a sieve, then cook the artichoke buds and sugar until the remaining sugar surrounding the artichoke buds has completely dissolved. Emulsify the cheese with the oil and cream in the Sirman Pacojet to make a soft, uniform cream. Add the fish glue (softened previously in warm milk), the season with salt and pepper. Fill a terrine lined with film, or silicone moulds with the cheese mixture and chill to above freezing in the Sirman Cervino or by leaving in the refrigerator for at least 24 hours. Serve the cheese terrine with the confit and with crackers or rustic grissini bread sticks, and garnish as preferred. Foto di: Marco Furio Magliani RICETTA Terrine of Fior di Capra di Montegalda with a confit of Sant’Erasmo Castraure artichoke buds 40 Cervino 5t, Sirman 74 Ingredienti per 3 persone: 12 g castraure (varietà unica di carciofini dell’ isola veneziana di S.Erasmo); 150 g di melone sardo (di ferro *); 12 scampi; 12 fettine di lardo aromatizzato del basso vicentino; 2 g di menta; olio extravergine di oliva del Garda; succo di un limone; sale, pepe q.b. Pulite i carciofi eliminando le foglie più dure e tagliateli finemente, immergeteli in acqua acidulata, poi scolateli e asciugateli molto bene. Formate con uno scavino piccolo delle palline con il melone e, insieme ai carciofi, unitelo a menta, olio, sale e pepe. Sgusciate gli scampi e cuoceteli velocemente in padella con olio, salare e pepare; mentre sono ancora caldi, avvolgeteli nelle fettine sottili di lardo, ricavate con l’affettatrice Anniversario Sirman che aderiranno al contatto, quasi sciogliendosi. Adagiate nel piatto l’insalatina di carciofi, il melone e gli scampi, completate con foglioline di menta e olio extravergine di oliva del Garda a crudo. * Nota: Varietà di melone coltivato in Sardegna che raccolto a fine estate si conserva appeso nei solai o cantine fresche sino ai primi mesi dell’ inverno, da qui il nome “melone di ferro”, dolcissimo, sodo e dal retrogusto di cetriolo. Nelle mie ricette mi attengo sempre a prodotti tipici del territorio veneto per convinzione e al fine di valorizzarli, in questa ricetta ho inserito un prodotto, il melone di ferro sardo non a caso. Questo tipo di melone, originario spagnolo, è approdato in Sardegna quando parte di essa, la parte nord settentrionale (zona di Alghero), era sotto l’egemonia dei catalani. L’economia della Sardegna è sempre stata, causa il suo territorio, imperniata sulla pastorizia e l’artigianato. Nel periodo storico italiano del Fascio, Mussolini bonificò l’intera area del campidanese, unico grande territorio pianeggiante e inviò intere famiglie contadine venete e friulane ad insegnare loro le nuove metodiche agricole al fine di incrementare i prodotti locali e l’ agricoltura stessa. Il clima, il terreno e le tecniche di colture dei contadini originari delle Venezie diede luogo a questo prodotto particolare, se non unico, che è possibile assaporare solo in loco anche a distanza di mesi dalla sua raccolta. Salad of “Castraure” artichoke buds from the island of Sant’Erasmo, “de Jerru” melon and scampi with aromatic Basso Vicentino pork lard Ingredients (serves 3): 12 “castraure” (a unique variety of artichoke bud from the island of Sant’Erasmo near Venice); 150 g Sardinian melon (“melone de Jerru” *); 12 scampi; 12 thin slices aromatic Basso Vicentino pork lard; 2 g mint; Lake Garda extra virgin olive oil; juice of one lemon; salt and pepper to taste Clean and trim the artichokes of the toughest leaves, slice finely, place in water with a little lemon juice, then drain and dry thoroughly. Make melon balls with a small scoop and add to the artichokes with mint, oil, salt and pepper. Peel the scampi and sauté quickly in a pan with oil, then season with salt and pepper. While still hot, wrap with thin slices of lard cut with the Anniversario Sirman meat slicer. The slices will immediately soften and adhere to the hot scampi prawns. Arrange the artichoke bud salad, the melon and the scampi in the plate and complete with small mint leaves and raw Lake Garda extra virgin olive oil. * Note: This is a variety of melon grown in Sardinia in late summer and kept hanging in the attic or in a cool cellar until the first months of winter (hence the name ‘melone de Jerru’ – ‘jerru’ is the Sardinian name for winter), and which is extremely sweet and firm and has an aftertaste of cucumber. I always try to use typical products from the Veneto region out of principle and to promote their popularity, but there is a good reason why I have chosen a product from elsewhere – the Sardinian ‘de Jerru’ melon. This type of melon, which originates in Spain, first appeared in Sardinia when the north-western part of the island (the Alghero area, to be precise) was under Catalan dominion. Due to the nature of its territory, the economy of Sardinia has always been strongly founded on sheep farming and craftsmanship. During the Fascist era in Italy, Mussolini implemented a land reclamation project covering the entire Campidanese area – the island’s only large flat area – and sent whole families from the Veneto and Friuli there to teach the locals new agricultural methods to increase production and promote agriculture itself. These farmers brought techniques with them from their home re- Anniversario 300 xl, Sirman 40 Insalata di castraure dell’ isola di S. Erasmo, melone di ferro e scampi al lardo aromatizzato del basso vicentino Foto di: Marco Furio Magliani Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives gions which, when applied with the local climate and soil, led this product – which is only found locally and can still be enjoyed months after harvesting – to flourish. 75 Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives di Sandro Silvestri Team manager Team Veneto Chef TEAM VENETO CHEF RICETTA Timballo di carciofi di San Erasmo e frappé alla rucoletta selvatica Timbale of Sant’Erasmo artichokes and a wild rocket emulsion Ingredienti per 4 persone: n. 4 carciofi; n .3 pomodori ramati; n. 2 mozzarelle; 100 g parmigiano grattugiato Per il frappé: 30 g rucoletta selvatica; 100 g olio extra vergine d’ oliva Eldorado, Minneapolis Sirman Pulire i carciofi e tagliarli sottili, immergerli in acqua fredda con mezzo limone per evitare che diventino scuri. Immergere i pomodori per 30 secondi in acqua bollente, così riusciamo a togliere la pelle. Scolare i carciofi, asciugarli bene, infarinarli e friggerli in abbondate olio, scolare e salare. Disporre nel piatto una fettina di pomodoro poi 3\4 di carciofo, una fettina di mozzarella e un po’ di parmigiano grattugiato. Ripetere questo passaggio per tre volte completando con piccoli pezzi di carciofo fritto sopra. A parte con frullatore Sirman frullare la rucoletta, privata dei manici, con l’olio extra vergine d’oliva e si andranno a creare delle gocce attorno al timballo. Guarnire a piacere. Ingredients (serves 4): 4 artichokes; 3 vine-ripened tomatoes; 2 mozzarella balls; 100 g grated Parmesan For the emulsion: 30 g wild rocket; 100 g extra virgin olive oil Trim the artichokes and slice thinly, and keep in cold water with half a lemon to stop them from blackening. Plunge the tomatoes in boiling water for 30 seconds then remove the skin. Drain the artichokes, dry well, dust with flour, deep-fry in plenty of oil, then drain and season with salt. Place a thin slice of tomato on the plate, then top with 3/4 of an artichoke, followed by a small slice of mozzarella and a little grated Parmesan. Repeat three times to form multiple layers, and finish by topping with small pieces of fried artichoke. Separately, blend the rocket (with stems removed) with the extra virgin olive oil in the Sirman blender, then arrange drops of the resulting emulsion around the timbale. Garnish as preferred di Maurizio Aluotto Hotel Europa Cortina d’Ampezzo - www.hoteleuropacortina.it RICETTA 40 Orione, Sirman 76 Cannellone di pasta fresca variegata ai carciofi con salmone scottato e crema di pecorino Artichoke cannellone made with fresh striped pasta, with pan-seared salmon and creamed Pecorino Ingredienti per 4 persone: Ingredients (serves 4): La pasta: 100 g farina 00; 100 g semola di grano duro; 1 uovo intero; 2 tuorli; 25 g purè spinaci; 25 g concentrato di pomodoro; 5 g nero di seppia.Il ripieno: 200 g carciofi lavati e puliti; 1 scalogno; 1/3 di spicchio aglio; 1 acciuga; prezzemolo tritato. La guarnizione: 70 g di salmone fresco; 30g pecorino; 50 g latte; 1 patata; foglie di carciofo fritte. Preparare la pasta alimentare, dividerla in 4 parti e unire tre ingredienti per la diversa colorazione, formare delle mattonelle e farle riposare una sovrapposta all’altra. Nel frattempo trifolare i carciofi puliti e tagliati a julienne con un soffritto di scalogno, aglio, acciughe e prezzemolo. Preparare la crema di pecorino facendo cuocere una patata pelata e tagliata con il latte. A cottura ultimata emulsionare il tutto con un frullatore aggiungendo il pecorino grattugiato. Formare delle sfoglie rettangolari con la pasta precedentemente fatta e cuocerla in acqua bollente salata, scolare, farcire con i carciofi trifolati e comporre il piatto adagiando prima la crema di pecorino poi il cannellone e in ultima il salmone fresco tagliato e salato. Finire con il carciofo fritto, olio d’oliva extravergine e balsamico di Modena. Pasta: 100 g ‘00’ flour; 100 g durum wheat semolina; 1 whole egg; 2 yolks; 25 g puréed spinach; 25 g tomato concentrate; 5 g cuttlefish ink. Filling: 200 g washed and trimmed artichokes; 1 shallot; 1/3 clove garlic; 1 anchovy; finely chopped parsley. Sauce and garnish: 70 g fresh salmon; 30 g Pecorino; 50 ml milk; 1 potato; fried artichoke leaves Make a plain pasta dough with the egg and flours, divide into four parts, add the colouring ingredients to three of these parts, shape into bricks, stack one on top of the other and leave to rest. In the meanwhile, slice the trimmed artichokes into julienne strips and sauté in olive oil with shallot, garlic, anchovy and parsley. Prepare the creamed Pecorino as follows. Peel and slice a potato and cook in milk. When cooked, blend with a hand blender, adding the grated Pecorino. Slice and roll out the pasta dough prepared previously into thin rectangular sheets, cook in salted boiling water, drain, fill with the sautéed artichokes and roll to form cannelloni. To arrange the plate, pour a puddle of the creamed Pecorino sauce in the plate, place the cannellone on top then add the pan-seared fresh salmon, sliced and salted to taste. Finish with the fried artichoke leaves, extra virgin olive oil and balsamic vinegar of Modena. Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives di Andrea Rossetti Co-Chef “Ristorante La Colomba” di Venezia Il re carciofo King Artichoke Ingredienti per 4 persone: 16 botoli San Erasmo, 2 clementine, 50 g panna fresca, 2 uova, 100 g prezzemolo, 25 g farina 00 w 250, n. 8 cialde di biscotto Wafer, 100 g olio di semi d’uva Dominio di Bagnoli, 4 uova di quaglia, 50 g pop corn, 50 g pasta di nocciole, 500 g rapa rossa di Chioggia, 25 g maltodestrine, 200 ml Torchiato di Fregona, 1g agar agar. Ingredients (serves 4): 16 Sant’Erasmo artichoke buds; 4 quail eggs; 2 clemen- RICETTA tines; 50 g popcorn maize; 50 g fresh cream; 50 g hazelnut paste; 2 eggs; 500 g Chioggia beetroot; 100 g parsley; 25 g maltodextrin; 25 g 00 W 250 flour; 200 ml Torchiato di Fregona white dessert wine; 8 wafers; 1g agar agar; 100 g Dominio di Bagnoli grape seed oil. Artichokes: Clean and trim 14 artichoke buds, cut the hearts into quarters and cook in a vacuum bag (using the W 8 series sous vide cooker) with the grape seed oil at 85°C for approximately 20 minutes. Keep 20 quarters aside and blend the remainder. Weigh out 100 g of the purée, and mix with the cream and egg to make a “royal”. Cook at 85°C with 20 % humidity for 20 minutes. Blast chill to below freezing with the Sirman Cervino blast chiller. Slice the 2 re- maining artichoke buds as finely as possible, blanche then dry at 65°C for 4 hours. Popcorn: Heat approximately 60 g of the oil used to cook the artichoke buds and make the popcorn. Use a spray bottle to atomise the remaining oil over the popcorn. Blend part of the dried artichoke buds and stir into the popcorn. Keep in the desiccator. Sottovuoto w8 30, Sirman Torchiato di Fregona gelatine: Bring 100 ml of wine to the boil then add the agar agar. Remove from the heat, add the remaining wine and leave to set in the refrigerator. Blend the gelatine and use to fill a dispenser pump. Clementines and beetroot: Peel the clementines and separate into segments with the membrane removed. Keeping four segments aside for use as garnish later, blend the remaining segments in the Sirman Saturno blender and use to make a reduction. Prepare the beetroot similarly. Parsley bread: Blend the parsley with an egg and flour, fill a whipped cream charger with the mixture, using a charge of gas, and leave to rest for 24 hours. Cook for 40 seconds in the Sirman Panasonic microwave in small moulds. Softcooker con vasca, Sirman Hazelnut soil: Mix the hazelnut paste with maltodextrin and heat to 90°C, testing the temperature with the Sirman TEGI digital thermometer. Presentation: Boil the quail’s eggs for 2 minutes, remove the shells and keep warm in hot water. Draw a line with the wine gelatine, and arrange a slice of dry artichoke, a slice of plain artichoke, the “royal”, reheated in the oven at 80°C, and the wafers topped with artichoke purée, spaced evenly. Garnish with the peeled clementine segments, uneven pieces of beetroot, fried in hot oil, the hazelnut soil and the parsley bread. 40 Carciofi: Mondare 14 carciofi, tagliare il cuore in quarti e cucinarli in sottovuoto (Macchina Sottovuoto serie W 8) con l’olio di vinaccioli ad 85°c per circa 20 minuti. Mettere da parte 20 spicchi e frullare la rimanenza. Pesare 100g di purea, mescolare la panna e l’uovo per ottenere una “royal”. Cucinare a 85°c con 20% umidità per 20 minuti. Abbattere in negativo in abbattitore Cervino-Sirman. Con i due carciofi rimanenti ricavare delle fette più fini possibili, sbollentare ed essiccare a 65°c per 4 ore. Pop Corn: Riscaldare in un pentolino l’olio di cottura dei carciofi, 60 g circa, cucinare i pop corn. Con l’aiuto di uno spruzzino nebulizzare il restante olio sui pop corn. Prendere una parte dei carciofi essiccati, frullarli, amalgamare con i pop corn. Mantenere in essiccatore. Gelatina al Torchiato dì Fregona: Portare ad ebollizione 100 g di vino, aggiungere l’agar agar. Togliere dal fuoco, aggiungere il restante vino, far rapprendere in frigo. Frullare la gelatina e metterla su una pompetta dosatore. Clementine e rape: Pelare le clementine a vivo, mettere da parte quattro spicchi per guarnizione. Frullare con frullatore Saturno-Sirman il resto della polpa ed ottenere una riduzione. Procedere allo stesso modo per le rape rosse. Pane al prezzemolo: Frullare il prezzemolo con un uovo e la farina, riempire un sifone con una carica e lasciar riposare per 24 ore. Cucinare in piccoli stampini in forno microonde Panasonic-Sirman per 40 secondi. Terra di nocciole: Mescolare la pasta di nocciole con le maltodestrine, portare ad una temperatura di 90°c testando con Termometro digitale TEGI- Sirman. Preparazione del piatto: Bollire per 2 minuti le uova di quaglia, pelarle, mantenere in bagno d’acqua calda, tracciare una linea con la gelatina di vino, posizionare a distanze uguali una fetta di carciofo secco, carciofo al naturale, la “royal” rigenerata in forno ad 80°c ed i wafer farciti con la purea di carciofi. Guarnire con le clementine pelate a vivo, pezzi irregolari di rapa rossa sbollentata nell’olio caldo, la terra di nocciola ed il pane al prezzemolo. 77 Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives di Marco Salin Executive Chef di Officine Bano e di Bano Academy TEAM VENETO CHEF RICETTA Ciclone 230 con asta e frusta, Sirman Tartare di trota del Sile e carciofi al Prosecco Tartare of River Sile trout and artichokes with a Prosecco foam Ingredienti per 2 porzioni: Ingredients (serves 2): Per la tartare: 100 g trota del Sile; 100 g sale grosso di Mothia; 50 g zucchero di canna grezzo; 2 rametti di santoreggia; olio evo del Grappa; pepe di Szechuan. Per i carciofi: 2 carciofi violetto; 500 g acqua; 500 g prosecco; 20 g succo di arancio; olio evo del grappa. Per l’aria di prosecco: 50 g acqua; 50 g prosecco; 20 g kuzu For the tartare: 100 g River Sile trout; 100 g coarse Mothia salt; 50 g raw cane sug- Pulire il filetto di trota, marinare con sale, zucchero e santoreggia in sottovuoto per almeno 4 ore al fine di togliere l’umidità e conferire sapori al pesce. Pulire i carciofi e sbollentarli in una soluzione di acqua e prosecco mantenendoli al dente. Scolarli e condirli con olio evo e succo d’arancio. Scaldare l’acqua con il prosecco, aggiungere il kuzu e realizzare l’aria con il frullatore a immersione. Togliere il filetto dalla marinata, tagliare al coltello realizzando una tartare abbastanza fine. Condire la trota con poco olio evo e pepe di Szechuan, disporla a proprio piacimento e abbinare il carciofo condito e rigenerato di temperatura. Successivamente fate scendere un po’ di aria al carciofo e finite il piatto con delle guarnizioni vegetali abbinando con cura colori, sapori e consistenze. La particolarità del piatto è data da un incontro di tre sensazioni dominanti: la dolcezza della trota che va a contrastare con l’amarognolo del carciofo e l’acidità data dalla schiuma di prosecco. In un boccone una sinfonia di sensazioni gustative. Trim the trout fillet, vacuum-seal with salt, sugar and savory and leave to marinate for at least 4 hours to extract the moisture and flavour the fish. Trim the artichokes and boil quickly in a mixture of water and Prosecco so that they remain firm. Drain and season with extra virgin olive oil and orange juice. Warm the water with the Prosecco, add the kuzu and incorporate air with a hand blender to make a foam. Remove the trout fillet from the marinade and mince with a knife to make a relatively fine-grained tartare. Season the trout with a little extra virgin olive oil and Szechuan pepper, arrange on the plate as preferred, accompanying with the reheated seasoned artichoke. Pour a little of the Prosecco foam onto the artichoke and allow it to slide off, then garnish with vegetables of appropriate colour, flavour and texture. What makes this dish so special is that it perfectly balances three predominant and contrasting sensations: with the sweetness of the trout offsetting both the bitterness of the artichoke and the tartness of the Prosecco foam. The result is a symphony of flavours in a single mouthful. ar; 2 sprigs savory; Monte Grappa extra virgin olive oil; Szechuan pepper. For the artichokes: 2 purple artichokes; 500 ml water; 500 ml Prosecco sparkling dry white wine; 20 ml orange juice; Monte Grappa extra virgin olive oil. For the Prosecco foam: 50 ml water; 50 ml Prosecco; 20 g kuzu. Eventi di Stefano Pepe 40 Il Team Veneto all’IGEHO di Basilea 78 Trasferta lampo in terra svizzera per il Team Veneto Chef, la squadra ufficiale dell’Unione Cuochi del Veneto targata FIC, alla competizione culinaria “IGEHO 2011 – INTERNATIONAL EXHIBITION” svoltasi dal 19 al 23 novembre scorso a Basilea (Svizzera), in concomitanza all’importante evento fieristico di servizi turistici tecnico-industriali ed alberghieri, della gastronomia e del consumo fuori casa. La manifestazione riconosciuta dalla WACS (Società Mondiale dei Cuochi), si è svolta in seno alle selezioni delle squadre regionali svizzere candidate ad accedere quale rappresentante della Nazionale Elvetica alle prossime competizioni culinarie mondiali. L’organizzazione della gara, la Société Suisse de Cusiniers ha voluto invitare il Team Veneto ed altre squadre, quali “guest”, che si sono particolarmente distinte nel panorama internazionale delle competizioni culinarie, con lo scopo di dare maggior lustro e una maggior vetrina ad un evento già di per se importante; quest’anno difatti la gara non ha messo in palio riconoscimenti ai partecipanti esteri, bensì virtuali attestazioni “parificate” alle medaglie, accompagnate da una valutazione molto dettagliata da parte dei giudici. Alla squadra del Team è stato assegnato un punteggio equivalente alla medaglia d’argento di squadra, mentre nella categoria “Artistica singola” lo chef Renato Cattapan, con l’opera raffigurante “San Giorgio e il drago”, realizzata interamente in margarina, ha ricevuto invece dai giudici un punteggio equivalente alla medaglia d’oro. Il Team Manager Alessandro Silvestri e il Team Chef Michele Nobile, grazie al sostegno degli sponsor, hanno approfittato per testare i programmi di gara per l’appuntamento con IKA, le Olimpiadi di Erfurt, che si svolgeranno ai primi giorni di ottobre 2012 in Germania. Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives di Marco Squizzato Chef della "Trattoria al Corso" di Camposampiero (PD) CUOCHI DI PADOVA * Fantasie di carciofo al Morlacco Ingredienti per 4 persone: 200 g di Morlacco; i gambi mondati di quattro carciofi; le foglie esterne dei carciofi lavate; 1 dl di panna fresca; 1 scalogno e 1 spicchio d’aglio tritati maturati in microonde; 4 tuorli, i cuori dei carciofi tagliati a julienne sottile; 500 g di acqua; 8 g di sale; 10 g di zucchero; una presina di acido ascorbico; farina di riso. Preparo una salamoia con l’acqua, il sale, lo zucchero e l’acido ascorbico. Inserisco i gambi e le foglie dei carciofi in un sacchetto per cotture sottovuoto, verso la salamoia, chiudo il sacchetto al 100% e faccio cucinare a vapore per 35/40 minuti. Lascio raffreddare un po’, poi raschio la polpa delle foglie con un cucchiaio, la metto in un recipiente con i gambi tagliati a pezzetti e frullo assieme allo scalogno e all’aglio, aggiungendo se necessario un po’d’acqua di cottura fino ad ottenere una crema fluida. La rimanente acqua la utilizzo per fare del pane con il lievito madre senza aggiungere ulteriore sale. Preparo ora una fonduta con il Morlacco, la panna ed i tuorli mescolati assieme facendola cucinare in microonde per 2 minuti circa a max potenza, poi la unisco alla crema di foglie e gambi. Friggo ora i cuori di carciofo dopo averli infarinati con abbondante farina di riso. Compongo il piatto versando la fonduta sul fondo, aggiungo i cuori fritti e decoro con sfoglie di pane tostate. RICETTA X Fantasies of artichoke with Morlacco Cheese Ingredients (serves 4): 200 g Morlacco cheese; the trimmed stalks of four artichokes; washed outer artichoke leaves; 1 dl fresh cream; 1 shallot and 1 garlic clove, finely chopped and warmed in the microwave; 4 egg yolks; artichoke hearts cut into fine julienne strips; 500 ml water; 8 g salt; 10 g sugar; a pinch of ascorbic acid; rice flour.Prepare a cooking liquid with the water, salt, sugar and ascorbic acid. Place the artichoke stalks and leaves in a vacuum cooking bag, add the cooking liquid, seal the bag with 100% vacuum and steam for 35-40 minutes. Leave to cool a little, then scrape the flesh off the leaves with a tablespoon, place in a container with the stalks, cut into chunks, and blend together with the shallot and garlic to make a runny cream, adding a little of the cooking liquid if needed. Use the remaining water to make a sourdough bread, without adding any more salt. Make a fondue, mixing the Morlacco cheese, the cream and the egg yolks, then cooking at full power in the microwave for approximately 2 minutes, then add to the artichoke leaf and stalk cream made previously. Dust the artichoke hearts with plenty of rice flour then deep-fry. To assemble the dish, pour a puddle of the fondue in the plate, add the fried hearts and decorate with thin slices of toasted bread. Panasonic ne 2146, Sirman di Luigi Sartini Chef ristorante Taverna Righi a San Marino EUROTOQUES Ingredienti per 4 persone: 400 g di topinambur; 4 carciofi; un baccello di vaniglia; 200 g di brodo vegetale; ½ bicchiere di vino bianco; sale e olio extra vergine q.b.; uno spicchio d’aglio. Prendere il topinambur, pelarlo, lavarlo e tagliarlo a cubetti regolari. In una casseruola mettere poco olio con uno spicchio d’aglio, far riscaldare e aggiungere il topinambur. Salare e far rosolare dolcemente per 5 minuti, aggiungere il brodo vegetale e portare a cottura finché non sarà ben cotto. Togliere dal fuoco lo spicchio d’aglio e frullare fino ad ottenere una crema, montare con olio extra vergine d’oliva. A parte mettere il baccello di vaniglia in una casseruola con poco olio, far riscaldare, aggiungere i carciofi precedentemente puliti a cuore e lavati, salare leggermente. Far rosolare 5 minuti a fuoco moderato, aggiungere il vino bianco e portare a cottura aggiungendo dell’acqua, se necessario. Disporre la crema ben calda nel fondo dei piatti a fondina, mettere al centro il cuore di carciofo e guarnire con il baccello di vaniglia. Cream of Jerusalem artichokes with artichoke hearts in vanilla RICETTA Ingredients for 4: 400 g Jerusalem artichokes; 4 artichokes; 1 vanilla pod; 200 g vegetable broth; ½ glass white wine; salt and extra virgin olive oil to taste; 1 garlic clove Peel, wash and uniformly dice the Jerusalem artichokes. Pour a drop of oil into a pan with a garlic clove, heat and then add the Jerusalem artichokes. Toss and toast gently for 5 minutes, add the vegetable broth and continue cooking until it is well cooked. Remove the garlic clove from the flame, blend to form a smooth cream, mix in the extra virgin olive oil. Place the vanilla pod in another pan with a drop of oil, heat, add the cleaned and washed artichoke hearts, add a pinch of salt. Toast for 5 minutes over a moderate flame, add the white wine and continue cooking, adding water if required. Place the piping hot cream in the soup dish, place the artichoke heart in the centre and garnish with the vanilla pod. 40 Crema di topinambur con cuore di carciofo alla vaniglia 79 Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives A cura di Emanuele Scarello Presidente ‘Jeunes Restaurateurs d’Europe’ ITALIA e Antonia Saltarini Modotti Segretaria Nazionale ‘Jeunes Restaurateurs d’Europe’ ITALIA GIOVANI RISTORATORI EUROPEI RICETTA Ristorante Il tino, chef Daniele Usai via dei Lucilii, 17/19 Lido di Ostia (RM) tel. 06.5622778 Pastì, cuoci pasta Sirman RICETTA Ristorante Andreini, chef 40 Cristiano Andreini, via Ardoino – Alghero (SS) tel. 079.982098 80 Tortelli ai carciofi con calamari, cipolla rossa e maggiorana Artichoke tortelli with calamari, red onion and marjoram Ingredienti per 4 persone: Per la farcia: 4 carciofi grandi; 200 g di patate; pecorino stagionato q.b.; sale e pepe. Per la pasta all’uovo: 160 g di farina 00; 80 g di semola rimacinata; 170 g rosso d’uovo; 5 g di sale. Per la cipolla in agrodolce: 1 cipolla rossa da 100 g; 20 g di zucchero; 30 g di aceto bianco; olio extra vergine di oliva; sale. Ingredienti restanti: 400 g di calamari; foglie di maggiorana; 2 spicchi di aglio; olio extra vergine di oliva; 30 g di burro. Ingredients (serves 4): Per fare la farcia pulire i carciofi e le patate e tagliarli a pezzi grossolani. Soffriggere dell’aglio, togliere gli spicchi ed aggiungere le patate ed i carciofi, far andare per pochi minuti a fuoco lento, salare e sfumare con del vino bianco. Quando il vino sarà evaporato, coprire con del brodo vegetale e far andare a fuoco lento, fino a quando patate e carciofi non saranno stracotti. Far asciugare tutti i liquidi, frullare molto finemente e setacciare il tutto. Quando la farcia sarà fredda, aggiustare di sale e pepe ed aggiungere il pecorino grattugiato. Per la pasta all’uovo far andare tutti gli ingredienti in planetaria, oppure impastare a mano. Far riposare l’impasto chiuso con della pellicola in frigo per almeno 2 ore. Tirare la pasta molto finemente, spennellare con del rosso d’uovo ed adagiare la farcia con un cucchiaio. Sovrapporre uno strato di pasta e chiudere i tortelli, che andranno poi tagliati con un coppa pasta. Tagliare la cipolla rossa molto finemente e farla stufare in un pentolino con un filo d’olio. Dopo qualche minuto aggiungere lo zucchero e far andare a fuoco lento per 15 minuti, sfumare con l’aceto ed aggiustare di sale. Pulire i calamari e tagliarli a julienne. Per finire, condire i calamari con olio, sale, pepe e le cipolle rosse in un recipiente e portare a 50°. Sbollentare i tortelli e mantecarli in padella con aglio, olio extravergine, brodo vegetale e una noce di burro. Disporli sul piatto e finire con le cipolle rosse, i calamari e le foglie di maggiorana fresche. Trim the artichokes and potatoes for the filling and cut into large pieces. Sauté a little garlic in oil, remove the garlic cloves then add the potatoes and artichokes. Continue sautéing for a few minutes on a low heat, season with salt and deglaze with white wine. When the wine has evaporated, cover with vegetable stock and simmer until the potatoes and artichokes are very soft. Evaporate off all the liquid, blend very finely and pass through a sieve. When cold, season to taste with salt and pepper and add the grated Pecorino. Mix all the egg pasta ingredients in a planetary mixer or knead by hand. Cover the pasta dough with film and leave to rest in the refrigerator for at least 2 hours. Roll the pasta out very thinly, brush with egg yolk and place a tablespoon of filling on the pasta for each tortello. Cover with another sheet of pasta dough, press around each tortello to seal, then cut them out with a pastry cutter ring. Slice the red onion very finely and braise in a small saucepan with a drizzle of oil. After a few minutes, add the sugar and continue cooking on a low heat for 15 minutes, then add the vinegar and season with salt. Clean and trim the calamari and cut into julienne strips. Season the calamari with oil, salt, pepper and the red onion, place in a For the filling: 4 large artichokes; 200 g potatoes; mature Pecorino to taste; salt and pepper. For the egg pasta: 160 g type ‘00’ flour; 80 g remilled durum wheat semolina; 170 g egg yolk; 5 g salt. For the sweet and sour onion: 1 red onion weighing 100 g; 20 g sugar; 30 g white wine vinegar; extra virgin olive oil; salt. Remaining ingredients: 400 g calamari; marjoram leaves; 2 cloves garlic; extra virgin olive oil; 30 g butter. container and heat to 50°C. Cook the tortelli quickly in boiling water and toss in a pan with garlic, extra virgin olive oil, vegetable stock and a knob of butter. Arrange on the plate and finish with the red onions, calamari and fresh marjoram leaves. Carpaccio di dentice, carciofi croccanti e ricci di mare Ingredienti: 500 g di filetto di dentice; 4 carciofi; 200 g di ricci di mare; 1 limone; olio extravergine d’oliva; spezie miste tritate (finocchietto, rosmarino e timo); 10 g di olive denocciolate; 1 spicchio d’aglio; fiore di sale; foglie di soncino e burrata q.b. Pulire dalle foglie esterne e dalla barba interna i carciofi e tagliarli finemente a julienne. Saltarli velocemente in padella di ferro con aglio in camicia e olio extravergine d’oliva, raffreddare. Panare il filetto di pesce con le spezie dopodiché scaloppare e batterli leggermente. Condire con poco succo di limone, olio extravergine d’oliva e fiori di sale e disporre sul piatto il carpaccio con i carciofi, la polpa di ricci e le olive, le foglie di soncino e gocce di burrata. Bream carpaccio with crispy artichokes and sea urchin Ingredients: 500 g bream fillet; 4 artichokes; 200 g sea urchins; 1 lemon; extra virgin olive oil; finely chopped mixed herbs (wild fennel, rosemary and thyme); 10 g pitted olives; 1 clove garlic; raw sea salt; sorrel leaves and Burrata (mozzarella with a cream filling) as necessary. Trim the artichokes to remove the external leaves and the hairy filaments in the centre, and cut into fine julienne strips. Sauté quickly in a cast iron pan with extra virgin olive oil and garlic in its paper jacket, then leave to cool. Coat the bream fillet with the chopped herbs, then scallop the fillet and flatten the slices gently. Season the bream carpaccio slices with a little lemon juice, extra virgin olive oil and raw sea salt and arrange on the plate with the artichokes, the sea urchin flesh, the olives, the sorrel leaves and small chunks of Burrata cheese. Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives RICETTA Cialde di carciofo con burrata, acciughe e salsa di aglio dolce. Ristorante Laite, Ingredienti per 4 persone: 2 fondi di carciofi preferibilmente del tipo viola; prezzemolo; olio extravergine; sale; pepe bianco; 2 albumi; 120 g. circa di burrata a temperatura ambiente; 12 acciughe dissalate di ottima qualità, 5 spicchi di aglio rosa, latte q.b. Ravioli di carciofi violetti, ricotta fresca, fiore di sale e carciofi fritti. Ingredienti per 4 persone: Per la pasta: 250g di farina; 8 tuorli d’uovo; 1 uovo intero; sale Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea, lasciare riposare per almeno trenta minuti. Per la farcia: 6 carciofi violetti; 100 g di porro; 1 carota; sale e pepe; 5cl olio di oliva; brodo di gallina; 100 g di ricotta fresca; 50g di parmigiano. Pulire i carciofi, tagliarne 5 finemente e conservarne uno per la guarnizione. Fare scaldare l’olio in una padella, aggiungere i carciofi e il porro tagliato finemente, rosolare senza far prendere colore e coprire con brodo di gallina fino a cottura. Scolare e frullare il composto. Una volta frullato, passare al setaccio per eliminare eventuali fili, raffreddare. Quando la purea è fredda, aggiungere la ricotta e il parmigiano, aggiustare di sale e pepe. Preparare i ravioli: stendere la pasta molto finemente e ottenere dei dischi di 8 cm di diametro e altrettanti di 6 cm. Riporre la farcia all’interno dei dischi più grandi e coprire con i più piccoli, sigillare bene e coppare . Montaggio e finizione Far cuocere i ravioli nel brodo di gallina, salato. A parte mettere del burro in una padella, far rosolare delle rondelle di carote senza prendere colore, sfumare con brodo, mettere i ravioli e restringere per ottenere una mantecatura. Con il carciofo avanzato, tagliarlo finemente e farlo frigger in abbondante olio ben caldo. Mettere i ravioli nel piatto e guarnire con i carciofi fritti, un filo di olio, zesta di limone e qualche foglia di cerfoglio fresca, chicchi di fiore di sale. Sappada (BL) Tel. 0435.469070 Artichoke wafers with Burrata, anchovies and sweet garlic sauce Ingredients (serves 4): 2 artichoke bottoms (preferably from purple artichokes); parsley; extra virgin olive oil; salt; white pepper; 2 egg whites; approx. 120 g Burrata (mozzarella filled with cream) at room temperature; 12 premium quality anchovies, soaked in water to remove salt, 5 cloves pink garlic, milk as required. Put a tablespoon of oil, the artichoke bottoms cut into small dice, a pinch of salt, parsley, a twist of freshly milled white pepper and one cup of water in a saucepan and cook until the artichokes are soft and the water has evaporated. Blend the cooked artichokes with the egg white to make a smooth cream. Spread the creamed artichoke thinly and evenly with a tablespoon into discs 5 cm in diameter. Bake with dry heat at 120°C until dry and crispy. Peel the garlic, place in a little milk in a small saucepan and bring to the boil. Discard the milk, add new milk and repeat for a total of five times. Add milk again (for the sixth time in all), then bring to the boil and leave to simmer until the garlic cloves fall apart and dissolve. Blend with a hand blender and keep warm. The wafers will take at least 50 minutes to cook, but may be prepared in advance and will keep well if stored in a sealed container. Assemble a mille-feuille with alternating layers of wafer, sliced Burrata and anchovy, then finish the dish with the sweet garlic sauce. Orione five Sirman RICETTA Ristorante San Martino, Purple artichoke and fresh ricotta ravioli with raw sea salt and fried artichokes Ingredients (serves 4): For the pasta: 250g flour; 8 egg yolks; 1 whole egg; salt. Mix all the ingredients to make a smooth, uniform dough, then leave to rest for at least thirty minutes. For the filling: 6 purple artichokes; 100 g leek; 1 carrot; salt and pepper; 5 cl olive oil; chicken broth; 100 g fresh ricotta; 50 g Parmesan. Trim the artichokes, then slice five finely and keep one for use later as garnish. Heat the oil in a pan, add the sliced artichokes and the finely sliced leek, sauté gently without browning, cover with chicken broth and continue cooking until done. Drain, blend, pass through a sieve to remove any remaining filaments, then leave to cool. Once the puree is cool, add the ricotta and Parmesan and season to taste with salt and pepper. To make the ravioli, roll the pasta dough out very thinly, cut into equal numbers of 8 cm and 6 cm diameter discs, place the filling in the centre of the larger discs, cover with the smaller discs, seal well and cut neatly with a pastry cutter ring. Assembly and finishing: Boil the ravioli in salted chicken broth. Separately, sauté discs of carrot in butter in a pan without browning, deglaze with broth, add the ravioli and reduce to obtain a creamy sauce. Slice the remaining artichoke finely and deep-fry in plenty of very hot oil. Arrange the ravioli in the plate and garnish with fried artichokes, a drizzle of oil, lemon zest, a few leaves of fresh chervil and grains of raw sea salt. chef Marco e Vittorio Colleoni , Viale Cesare Battisti 3/5 Treviglio (Bg) 40 Versate in una pentola un cucchiaio di olio, i fondi di carciofo tagliati a cubetti, un pizzico di sale, prezzemolo, una macinata di pepe bianco, 1 tazza d’ acqua e cucinate finché i carciofi risulteranno teneri e si riduca l’ acqua. Frullate quindi i carciofi con l’ albume fino ad ottenere un impasto liscio. Con un cucchiaio formate dei dischi di 5 cm. di diametro circa in modo tale da ottenere uno spessore di crema di carciofo uniforme e sottile. Cucinare a 120° in forno a secco finché risulteranno asciutte e croccanti. Sbucciate l’aglio in un pentolino e fatelo prendere bollore per 5 volte con un po’ di latte, gettandolo quest’ultimo ogni volta. La sesta volta ripetete l’operazione e lasciate ammorbidire il tutto a fuoco lento fino a disfarsi e a fondersi gli spicchi d’ aglio. Frullate con il mixer e tenete in caldo. Per la cottura delle cialde serviranno almeno 50 minuti (si possono preparare in anticipo e si conservano bene se riposte in scatola chiusa). Confezionare una sorta di millefoglie alternando le cialde, la burrata tagliata a fette e l’acciuga, finite il piatto con la salsa di aglio dolce. chef Fabrizia Meroi Borgata Hoffe, 10 32047 81 Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives a cura di Marco Valletta 40 FEDERAZIONE ITALIANA CUOCHI 82 Mondo Carciofo Artichoke world Il vero fiore che si mangia, spesso viene maltrattato sia da chi lo vende, sia da chi lo conserva, perché in molti casi i cuochi lo lasciano addormentare nelle cassette, abbandonandolo senza cura, e poi…Ma entriamo nel merito. Il carciofo è un prodotto di alta qualità biologica, molto intrigante negli accostamenti gastronomici, spesso versatile sia come alimento da antipasto che come contorno, impiegato a vari livelli cotto o crudo, fritto o trifolato, come ripieno o come sformato. Il carciofo, ortaggio da fiore per eccellenza, non può essere bistrattato durante la sua naturale giacenza nelle celle della cucina, esso deve essere seguito più di ogni altro ortaggio, perché si depaupera facilmente. Siccome ha uno scarto molto alto, per cui petalo dopo petalo, se ne butta via molto, dovremmo imparare a disporlo non più nelle cassette, ma a tenerlo nei catini con acqua, trattamento riservato dai fiorai per tutti i fiori delicati. Solo in questo modo allungheremo il tempo di invecchiamento del carciofo ed avremo una resa maggiore. Il colore del carciofo e la sua consistenza al cuore è data proprio dalla sua gestione nell’idratazione, la costituzione della barbetta dipende anche dall’invecchiamento accelerato che il carciofo sostiene senza essere deposto in acqua. Poi, all’impiego, deve essere sempre curato con i guanti, altrimenti le nostre mani diventano nere. Si parte dai petali esterni, avendo cura di “sfogliarli” seguendo la naturale resistenza dei petali più interni e, se si presta attenzione, per alcuni di essi lo spreco potrà essere ridotto al 50%, perché la foglia si elide da sola. Terminata la cura dei petali si può passare alla cura del gambo, prima, e del fondo poi. Operazione questa che deve essere fatta :# those who sell them and those who preserve them, because often cooks leave them lying around in trays, without paying any attention to them, and then... Q quality biological product which is very intriguing to use in the various accompaniments, extremely versatile and used in hors d’oeuvres and as a side dish, raw or cooked, fried, tossed, # # vegetable par excellence, but must not be mistreated when they are stored in the kitchen and need more care paying to them than any other vegetable, because they decline very quickly. As artichokes have a large amount of waste, as petal after petal is thrown away, we must learn to store them, not in trays, but # # : process in artichokes, and consequently obtain a much better yield. The colour and consistency at the heart of artichokes is given by the way the moisture is handled, the consistency of the # they are not placed in water. You must always wear gloves when handling them, because otherwise they stain your skin black. Q lowing the natural resistance of the inner petals, and paying special attention. The amount of waste can be reduced by 50% & " after the petals, we then prepare the stalk and the heart. This must be done with a curved and very sharp vegetable knife, & " Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives con uno spelucchino curvo e molto affilato, solo allora si potrà “castrare” il carciofo tagliando i petali scuri nella parte alta. A mio avviso questa operazione va fatta con un coltello a sega fine, e non con il trinciante, per permettere alle fibre di aprirsi e non creare resistenza alla lama. Da questo momento sarebbe opportuno, se lasciato intero, a metà o a fette, non inserirlo in acqua acidula, ma piuttosto in latte magro perché in questo modo i petali e il fondo resteranno più bianchi, nel contempo non assumeranno quel caratteristico sapore acidulo che riconosciamo come tipico nei carciofi surgelati. Per la cottura dobbiamo ricordare che più il carciofo si espone al calore, più tende a scurire. Per questo, se tagliato a fette sottili e consumato crudo, meglio lasciarlo nel latte scremato fino a poco prima del servizio. Se invece lo si vuole padellare, allora la trifolatura è la più indicata. Se è tagliato a metà o intero, impariamo a depositarlo come facevano le nonne: “adagiate il carciofo sul fondo della casseruola, senza che nessun fiore sia sormontato da altri, cucinateli senza coperchio, procedete alla cottura a fuoco vivo, senza troppa rosolatura e con la giusta umidità inserita sempre bollente”. Alla fine aggiungete il sale, ne basterà molto poco, meglio se liquido. Se non mi credete provate e poi fatemi sapere! open up and they do not have to resist the force of the blade. If the artichokes are left whole, in halves or slices, it is better not to put them in acid water but in skimmed milk, because the heart and petals remain whiter and they do not acquire that #\ = cooking, the more artichokes are exposed to heat the darker they should be left in the skimmed milk until a few minutes before serving. If they are to be cooked, then in a pan with oil, garlic and parsley is the best. If they are cut in halves or left whole, we ~& the artichokes on the bottom of the pan, without any of the # # " + and better if it is liquid. If you don’t believe me, try for yourselves and then let me know! DIARIO DI BORDO DELLA N.I.C. NIC e il Global CHEF *>3>[J :<;*>: 3 Chef selections, organised by FIC (Italian Chefs’ Federation) during the HOST exhibition in Milan. Global Chef is an international competition with 93 countries taking part which belong '>;'N=8J*8;[<[N* (SOUTH KOREA) from 1st to 5th MAY 2012. It will be a very important and exciting challenge, and we will be cheering our Italian teams on. To give you an idea of what the competition involves, we will tell you a bit about the Italian selections. In < > > ~ U ; 2:9 J * 2> \9 U > 2: 9 J 8 /2Q98 32Q9/82Q9 40 La NIC, nelle sue espressioni Junior team e Senior Team, ha partecipato alle selezioni italiane per il Global Chef organizzate dalla Federazione Italiana Cuochi durante la Fiera di HOST di Milano. Il Global Chef è una competizione mondiale nella quale parteciperanno 93 paesi aderenti alla WACS per arrivare alla Finale U+2>;9U 2012. Sicuramente una sfida importante e di grande emozione, per questo faremo il tifo per i colori azzurri. Ma per darvi un’idea della gara, vi raccontiamo le selezioni Italiane. Per la categoria degli Junior chef si sono presentati alla gara i seguenti giovani: Marinella Sufali (Trento), Francesca Narcisi (Cosenza), Marco Campaner (Treviso), Francesco Leonardo Di Pinto (Bari), Lorusso Giovanni (Bari), Paolo Lotito (Bari), tutti chef under 25 e provenienti da diverse regioni d’Italia. Per il gruppo dei Senior gli chef selezionati sono stati: Nicola Vizzarri (Molise), Gaetano Ragunì (Emilia Romagna), Angelo Giovanni Di Lena (Emilia Romagna), Fabio Mancuso (Lazio), tutti chef impegnati in prestigiose cucine in diverse città italiane. È stata una gara intensa, perché solitamente tutti gli chef presenti abitualmente concor- 83 Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives 40 DIARIO DI BORDO DELLA N.I.C. 84 rono in una unica squadra, lottano per la vittoria comune, ma qui all’HOST tutti dovevano dare il meglio di loro stessi per poter poi essere selezionati e poi andare a rappresentare l’Italia a Lubiana per le preselezioni. La gara consisteva nel preparare un menu di tre portate: un antipasto a base di pesce, un piatto a base di carne, un dessert, il tutto in 5 ore per sei persone. Il paniere era a sorpresa, per cui le ricette del menù nascevano sul posto. Fantasia, arte, gestione degli alimenti, correttezze procedurali, adeguate cotture, tecniche innovative di presentazione: tutto e di più dovevano dimostrare gli chef in gara, sotto l’occhio vigile della giuria costituita su mandato FIC da Mr Sauber Carl, giudice WACS (Lussemburgo), Rettore dell’Ordine dei Maestri di Cucina Giorgio Nardelli, General Manager NIC Fabio Tacchella, Referente FIC Ferdinando Bassi, Giudice WACS Domenico Maggi. I piatti proposti dagli chef nelle due giornate al termine delle ore a disposizione erano poi degustati e valutati, secondo le indicazioni della WACS, dai giudici presenti. Questa selezione nazionale è stata realizzata nello spazio voluto dalla FIC e diretto in primis da Stefano Marinucci, Presidente FIC Promotion, al quale va il nostro più sentito ringraziamento per la vetrina offerta ai cuochi d’Italia. Del resto il successo non poteva mancare, c’è stato un grande sforzo da parte delle aziende sponsor perché tutte le cucine della competizione erano “a vista”. Sono state organizzate ed allestite con il meglio dei prodotti messi a disposizione da Sirman, Lainox, Agnelli, Fasa, ai quali va tutto il nostro ringraziamento, perché grazie ai loro sforzi è stato possibile vedere cuochi che lavorano dal vivo, trasformando questi incontri in momenti di aggiornamento e di formazione. Alla proclamazione dei vincitori, tutti i partecipanti hanno poi gioito insieme perché chi ha vinto era un collega, un amico e soprattutto uno chef che andrà a rappresentare tutte le “berrette bianche della FIC”. all under 25 and come from various regions in Italy. In the Senior > > ~ * Vizzarri (Molise), Gaetano Ragunì (Emilia Romagna), Angelo 382[=9JU 28\9 who all work in very prestigious kitchens around Italy. It was a very intense contest, because normally all the chefs compete as N;: have to give their all individually if they want to be selected and then represent Italy in Ljubljana for the pre-selections. The con 7 ~ X a meat dish and a dessert, for six people, with 5 hours preparation time. The shopping basket was a surprise for everyone, and the menus had to be created on the spot. Imagination, art, careful handling of the ingredients, correct procedures, correct ~ chefs had to demonstrate all this and much more, under the watchful eye of the jury, which was formed by the FIC, with U>;'>;8B+U3* NU > UJ:*> 3 U U J Q J> U U '>; + time, the dishes that the chefs had prepared over the two days of the competition were then tasted and assessed by the jury according to WACS indications. The national selection was held in the location chosen by the FIC, and was managed by Stefano Marinucci, President of FIC Promotion, to whom our most sincere thanks go for this amazing showcase he offered our Italian chefs. The success of the event was guaranteed also thanks to the great efforts by all the sponsors, as all the kitchens were “on " ducts that were provided by Sirman, Lainox, Agnelli and Fasa, who we also thank, because they enabled our chefs to work before a live public, making the event an occasion for updating and training. When the winners were announced all the competitors rejoiced together because the winner, no matter who, was & J>" Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives di Sonia Re Direttore marketing e comunicazione A.P.C.I. ASS. PROFESSIONALE CUOCHI ITALIANI Sapori mediterranei in chiave innovativa Il carciofo è una delle verdure più ardue, ma allo stesso tempo più gustose, che il panorama gastronomico ci offre. Alimento temutissimo dagli enologi per la difficoltà di abbinamento con referenze vinicole che ne esaltino il gusto, ha un suo sapore evidentemente deciso e definito che però si sposa perfettamente con altri ingredienti senza coprirli. Per esaltarne le caratteristiche ho chiesto allo chef Luigi Perrone – presidente Associazione Professionale Cuochi Italiani per la Regione Puglia ed executive dell’Hilton Garden Inn di Lecce - di presentarci una ricetta tipica del suo territorio salentino, così da regalarci i migliori sapori e profumi della cucina mediterranea tradizionale rivisitati in chiave innovativa. U# innovative twist Taieddha di carciofi e patate Artichoke and potato Taieddha Chef autore: Luigi Perrone Created by: Luigi Perrone Ingredienti: 1 kg di patate; N° 8 carciofi; 50 g capperi dissalati; 100 g olive nere leccine; 50 g cipollotto; uno spicchio d’aglio piccolo; 30 g pecorino stagionato grattugiato; 10 g menta tritata; 30 g prezzemolo tritato; 30 g pangrattato; sale q.b.; pepe q.b.; origano qb. Ingredients: 1 Kg potatoes; 8 artichokes; 50 g capers, rinsed to remove salt; 100 g Leccino variety black olives; 50 g spring onion; one small clove of garlic; 30 g grated mature Pecorino cheese; 10 g finely chopped mint; 30 g finely chopped parsley; 30 g breadcrumbs; salt, pepper and oregano to taste Pelare e tagliate le patate a fette sottili e tonde, tagliare i carciofi a fette dalla parte superiore scendendo verso i petali. Fare un trito di cipollotto, aglio, menta, prezzemolo e denocciolare le olive. Prendere una teglia (la taieddha, contenitore di terra cotta) o una teglia con bordo alto. Disporre sul fondo a strati prima le patate poi i carciofi e condire con il trito, aggiungere capperi, olive, sale, pepe, origano e pecorino. Ripetere per tre volte finendo con le patate, spolverare infine con del pangrattato e pecorino. Versare mezzo bicchiere di acqua e un filo di olio nei carciofi ed infornare a forno già caldo a 170 gradi per circa 40 minuti. Da servire ben calda. Peel the potatoes and cut into thin round slices, then slice the artichokes, starting from the top and cutting downwards towards the petals. Finely chop the spring onion, garlic, mint and parsley together, then pit the olives. In a taieddha (a traditional terracotta dish) or a deep oven dish, form three alternating layers of potato and artichoke slices (starting with potato). Between each two layers, add the chopped spring onion, garlic, mint and parsley, and the capers and olives, and season with salt, pepper, oregano and Pecorino. Finish with a final layer of potato, then top with breadcrumbs and The artichoke is, at the same time, one of the toughest yet one of the tastiest vegetables the gastronomic world has to offer. It # taste that complements other ingredients to perfection without : 7 chokÈs unique qualities, I asked chef Luigi Perrone – president of the Puglia Regional division of the Association of Professional Italian Chefs and executive chef at the Hilton Garden Inn in Lecce – to present a recipe representative of his native Salento # Mediterranean cuisine with an innovative twist. foto di: Simonetta Castellazzi RICETTA 40 Cutter c4 Sirman Pecorino. Pour half a glass of water into the dish and add a drizzle of olive oil, then bake in a preheated oven at 170°C for approximately 40 minutes. Serve piping hot. 85 Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives di Efrem Tassinato Giornalista e chef, fondatore e presidente del Circuito internazionale dei Wigwam Club [email protected] WIGWAM CORNER Punto Wigwam a Kos ` (si parla anche italiano) “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo " 2 ¢¢ >9 Da tempi immemorabili salute e sana alimentazione sono state ritenute interdiKos, Dodekaneso (Grecia) pendenti. Il carciofo è tra i vegetali edibili uno dei più ricTel. 0030 2242028683 [email protected]. chi di antiossidanti che, con la loro azione positiva, ritarWigwam Cheque accettati. dano l’invecchiamento cellulare. Il carciofo è un prodotto estremamente ricco di fitochimici biologicamente attiOrganizza visite guidate vi, lo conferma il Dipartimento di Agricoltura degli Stati a Kos (Grecia) e Bodrum Uniti d’America, che nel 2004 ha identificato e classifi(Turchia) - Prenota alloggi e pranzi in locali cato, in base al loro potere antiossidante, più di 100 cibi diversi collocando questo ortaggio entro i primi 20 alitipici e noleggio auto menti con il più alto potere antiossidante per porzione. e scooter - Escursioni Ippocrate, padre della medicina visse 83 anni e, per l’aguidate sul sentiero spettativa di vita dei suoi tempi, raggiungendo tale molto delle erbe aromatiche veneranda età, costituisce il miglior testimonial che spontanee e delle la sana alimentazione rappresenti una delle principachiesette rurali e sulle li ragioni di longevità. Nel mio ultimo viaggio in Grecia tracce dell’Apostolo per l’apertura del primo punto Wigwam a Kos non solo Paolo. Uscite in barca ho potuto visitare i luoghi dove questo precursore delle alle tre isole: Pserimos, scienze mediche moderne ha vissuto ed “esercitato” Plati e Kalimnos. il tempio dell’Asklipieion e, nel centro cittadino, il plac/o Kos Idea Viaggi – Makrigianni 36 – 85300 40 La migliore cantina dell’isola: Vineyards Triantafyllopoulos – Miniera Asfendiou - 85300 Kos – Tel. 0030 2242069860 [email protected] (Pino parla italiano) www.inambelos.gr 86 tano, tra i più antichi alberi d’Europa, che la leggenda dice abbia piantato personalmente lui e sotto al quale impartiva lezioni di medicina ai suoi allievi - ma anche che qui il carciofo cresce selvatico e dappertutto. Kos, insieme a Rodi, costituisce una delle due più importanti isole del Dodecaneso, un territorio che fu provincia italiana dal 1912 al 1943, periodo che ancora si legge nella bella architettura degli edifici del centro: il municipio, il palazzo di giustizia, il museo archeologico dell’architetto Rodolfo Petracco. Nel 2012, tale ricorrenza sarà ricordata con celebrazioni che metteranno in evidenza i legami storici tra popolo italiano e greco, tant’è che è invalso il detto “una faccia una razza”. Girando l’isola tra settembre ed ottobre, vedevo cespugli Together with Wigwam to discover Hippocrates’ artichokes &J " (Hippocrates 460–377 AC). For as long as we can remember, health and a healthy diet have been considered dependent on each other. Artichokes are one of the richest vegetables in antioxidants which, with their positive action, delay cell ageing. Artichokes are extremely rich in biologically 7 B for having the highest amount per portion. The father of medicine, Hippocrates, lived to reach the venerable age of 83 and, given life expectancy at that time, he is the best testimonial that a healthy diet is one +3 '¡ able to visit those places where the forefather of modern medi &" : in the town centre, the sycamore tree, one of the oldest trees in Europe which, according to legend, was planted by Hippocrates personally where he used to teach medicine to his students – and where wild artichokes abound. Kos and Rhodes are some was a province of Italy from 1912 to 1943, and which can still be ~: the Court, the Archaeological Museum designed by the architect Rodolfo Petracco. In 2012 celebrations will be held for the anniversary, to highlight the historic bonds between the Italian and Greek peoples, which are considered so important they have &" the Island between September and October, I could see dried # Associazioni e consorzi / Consortiums and new initiatives rinsecchiti di quelli che a prima vista parevano infiorescenze di cardo ma su steli altissimi. A Nikos, la mia guida, mi disse che erano carciofi selvatici, da queste parti pianta endemica e quando ancora verdi vera e propria ghiottoneria. Il modo più consueto per consumarli è lessarli, condirli con un po’ di sale e con l’ottimo olio extravergine di oliva locale e, facendo bene attenzione agli aculei, raspare coi denti la parte interna delle foglie. A Ippocrate certamente dovette piacere parecchio questo cibo gradevolmente amarognolo e straordinario elisir di lunga vita. * wild artichokes, which is a rooted species here and delicious * seasoned with a pinch of salt and excellent local extra virgin olive oil, and eaten by scraping the tender inside of the petals off with your teeth, paying attention to the thorns. Hippocrates must have loved these slightly bitter vegetables with their amazing elixir of long life.Pserimos, Plati and Kalimnos. Wigwam in Kos (the staff also speak Italian) c/o Kos Idea Viaggi – Makrigianni 36 – 85300 Kos, Dodecanese (Greece) Tel. 0030 2242028683 [email protected]. Wigwam Cheques welcome. Guided tours organised to Kos (Greece) and Bodrum (Turkey). Bookings made for accommodation and meals in typical inns, car and scooter hire. Guided tours along the tracks of wild aromatic herbs and typical country churches, and following the steps of St. Paul Apostle. Boat trips to the three islands: Pserimos, Plati and Kalimnos. The best wine cellar on the island: Vineyards Triantafyllopoulos – Miniera Asfendiou - 85300 Kos Tel. 0030 2242069860 [email protected] (Pino speaks Italian) www.inambelos.gr . La rubrica dell’olio extravergine d’oliva / The extra virgin olive oil page di Renzo Ceccacci Membro del Panel Regionale Marche per la degustazione dell’olio extravergine d’oliva I migliori monovarietali della Toscana Le basse temperature primaverili che hanno causato qualche danno alla fioritura e lo stress idrico dei mesi di agosto e settembre hanno determinato nell’ultima annata un calo del 35% rispetto al 2010, riducendo da 20.150 a 13.100 le tonnellate di olio ottenute in questa Regione. La qualità media resta elevata grazie alla bravura di Produttori come i sei che descrivo, capaci di ottenere eccellenti risultati dalle cultivar che caratterizzano questo territorio, quali Correggiolo (tipologia 1), Frantoio, Pendolino e Moraiolo (tipologia 2), Leccio del Corno e Olivobianco (tipologia 6). Il Dott. Pier Luigi Cavallucci nei 17 ettari Aziendali, di cui 3,5 ad oliveto, dispone di costruzioni coloniche dei primi del ‘700 adibite ad agriturismo. La produzione olearia, da estrazione continua presso il Frantoio Sociale Colli Fiorentini di Montespertoli, comprende un blend commercializzato in confezione da 5 litri ed il Monovarietale di olive frantoio IGP, proposto in bottiglia da 50 cl: limpido e di colore verde ha fruttato piccante ed amaro di media intensità e buona fluidità. Aggiunge ai piatti i profumi e sapori fini di mandorla verde fresca, erba appena falciata e carciofo. Fattoria Altomena Via Campicuccioli, Loc. Formicaio 50060 Pelago (FI) Tel. 055 8301001 [email protected] Il toponimo Altomena ha origini etrusche. Le vicende della storia hanno plasmato questa Azienda che dispone di 310 ettari, un’intera collina sovrastata da edifici che sono il risultato delle successive distruzioni e ricostruzioni di un castrum difensivo costruito dai Longobardi. L’oliveto ha 9.000 piante, al 90% di Frantoio, coltivate su 46 ettari. Il Legno d’Olivo, monovarietale di Frantoio biologico, giallo con riflessi verdi e limpido, ha fruttato amaro e piccante di buona intensità, con amaro in evidenza. La cicoria arricchisce i peculiari profumi e sapori di mandorla, erba e carciofo. Giacomo Grassi Via Dudda, 33 - 50020 Greve in Chianti (FI) Tel. 335 5391535 [email protected] Olivicoltori dal 1563: erede di tanta tradizione, questa Famiglia coltiva 5.000 piante su 10 ettari di oliveto ed ha giustamente scelto di produrre esclusivamente monovarietali. Leccio del Corno: verde brillante limpido, ha fruttato intenso come l’amaro ed il piccante ben equilibrati. Regala profumi freschi di carciofo, pomodoro, mandorla, erba e cicoria. Olivobianco: limpido e di colore verdino ha frut- 40 Casa del Bosco Via Strada del Cerro, 5/A 50028 Tavernelle Val di Pesa (FI) Tel. 055 8077484 [email protected] 88 : oils from Tuscany With low temperatures in spring causing some blossom damage, and the drought of August and September, Tuscany’s yield this season was 35% lower than 2010, with the region producing 13,100 tonnes of oil against the 20,150 tonnes of the * thanks to the expertise of producers such as the six described here, which have achieved outstanding results from the region’s typical cultivars, namely Correggiolo (type 1), Frantoio, Pendolino, Moraiolo (type 2), Leccio del Corno and Olivobianco (type 6). The 17 hectare farm – with 3.5 hectares of olive groves – owned by Pier Luigi Cavallucci includes a number of early 18th Century traditional rustic villas used for agri-tourism. The range of oils # by the Frantoio Sociale Colli Fiorentini di Montespertoli cooperative olive press, includes a blend sold in 5 litre cans and a Single variety IGP Frantoio oil sold in 50 cl bottles. This oil is clear and green in colour with medium intensity fruity, pungent # # mown grass and artichoke to dishes. The Altomena estate has Estruscan origins. Centuries of history have shaped this 310 hectare estate, which consists of an entire hill topped by constructions erected and rebuilt over the years on the ruins of a defensive castrum originally built by the Langobards. The olive farm has 9,000 trees, 90% of which Frantoio, planted over an area of 46 hectares. Legno d’Olivo single variety organic Frantoio oil is clear, yellow in colour with green hints, and has intense fruity, bitter and pungent elements, with the bitterness predominating. Chicory notes enhance its distinctive # artichoke. The heirs to olive farming traditions dating back to 1563, this family has 10 hectares of olive groves planted with 5000 trees, and has quite rightly decided to produce single variety 8>~ oil with an intense fruitiness and well balanced, intense bitter and pungent elements. It bursts with fresh notes of artichoke, tomato, N~ and greenish in colour, intense fruity, bitter La rubrica dell’olio extravergine d’oliva / The extra virgin olive oil page Questa Azienda a conduzione familiare, che produce vino Chianti ed olio, dalle 3.000 piante coltivate su 12 ettari di oliveto ha scelto di ottenere una ridotta quantità di blend, che commercializza a prezzo contenuto, poi prevalentemente monovarietali proposti in bottiglie da 0,5 e 0,25 litri. Tra questi il Frantoio è limpido e giallo con riflessi verdini e di fruttato medio, come il piccante e l’amaro che sono in buon equilibrio. Dotato di buona fluidità, aggiunge un lieve sentore di cicoria ai canonici profumi di mandorla verde, erba tagliata e carciofo. Azienda agricola ed Agrituristica a conduzione familiare, anche questa è sensibile alla qualità ottenibile con i monovarietali di quasi 1.500 piante anche secolari coltivate su 3,5 ettari di oliveto. J~ verde intenso e limpido, ha fruttato piccante ed amaro di media intensità e profumi di mandorla, carciofo, erba tagliata e lieve cicoria.U~ limpido e di colore verde brillante propone subito il profumo di carciofo seguito da mandorla, erba, cicoria e lieve foglia di pomodoro, con amaro in evidenza sul piccante di media intensità. /~ verde brillante e di fruttato medio, profuma di mandorla, carciofo ed erba tagliata, con amaro che sovrasta il piacevole piccante. Il nome dell’Azienda, che comprende anche un agriturismo, deriva da una villa-torre medioevale costruita nel 1.400. La svolta qualitativa è stata determinata dal Dott. Marco Mugelli, che l’ha dotata di un moderno frantoio con tecnologia continua ed ha lodevolmente scelto di produrre prevalentemente monovarietali. Correggiolo bio: giallo dorato limpido, ha fruttato fresco che propone i profumi di mandorla, erba, cardo ed accenno di erbe aromatiche, con amaro e piccante garbati ed equilibrati. Pendolino bio: limpido e giallo dorato, ha fruttato medio di mandorla, erba, carciofo e lieve cicoria. Il piccante di media intensità è appena sovrastato dall’amaro. and pungent notes, predominated slightly by the bitterness, and delightful aromas of artichoke, grass, chicory, green /~ with medium intensity fruity, bitter and pungent elements, and notes of green almond, freshly cut grass and artichoke. This family-run estate, which produces Chianti wine and oil La Ranocchiaia from 3000 trees planted over 12 hectares of olive groves, has Via Faltignano, 39 - 50026 chosen to produce just a small quantity of reasonably priced San Casciano Val di Pesa (FI) blends, and to focus primarily on producing single variety oils Tel. 055 821171 sold in 0.5 and 0.25 litre bottles. These include Frantoio, which [email protected] is clear, yellow in colour with greenish hints and has a medium intensity fruitiness, and perfectly balanced medium intensity pungent and bitter elements. This oil has a good degree of # X typical green almond, freshly cut grass and artichoke notes. This family-run estate and agri-tourism farm has also decided Miciolo - I Greppi di Silli to concentrate on the quality of single variety oils, which it proVia Vallachio, 19 - 50024 duces from almost 1500 trees – some of which many centuries Mercatale Val di Pesa (FI) J~ Tel. 055 8217956 intense green in colour, with medium intensity fruity, pungent [email protected] and bitter elements and notes of almond, artichoke and freshly U~ green in colour, with immediately evident notes of artichoke followed by almond, grass, chicory and a subtle tomato leaf note, and with a bitter element prevailing over a medium /~ vivid green in colour with a medium intensity fruitiness, a bitter element predominating over a pleasant pungent element, and notes of almond, artichoke and freshly cut grass. The name of this estate (meaning ‘White Tower’), which also runs an agri-tourism business, refers to a 15th Century medieval villa-tower. Under the ownership of Marco Mugelli, who # press and commendably chose to primarily produce single variety oils, this Torre Bianca >~7 Via Faltignano, 75 - 50026 den yellow in colour, with a fresh fruSan Casciano Val di Pesa (FI) itiness complemented by notes of almond, grass, cardoon and Tel. 055 8242560 a subtle hint of aromatic herbs, and with elegant and perfectly [email protected] / ~ and golden yellow in colour with a medium intensity fruitiness and notes of almond, grass and artichoke with subtle hints of chicory. A medium intensity pungent element is marginally predominated by a bitter element 40 tato, amaro e piccante intensi con amaro lievemente prevalente e gradevolissimi profumi di carciofo, erba, cicoria, mandorla verde e foglia di pomodoro. Pendolino: verde brillante e di fruttato medio come l’amaro ed il piccante, profuma di mandorla verde, erba tagliata e carciofo. 89 Sicurezza alimentare di Luigi Tonellato FCSI, Mastergroup Srl 40 Toccato il fondo? 90 Nel 1998 quando entrò in vigore il D.Lgs. 155/97, norma che rese obbligatoria l’applicazione di procedure di autocontrollo ispirate al sistema HACCP, anche i fruttivendoli furono chiamati sui banchi di scuola per formarsi/aggiornarsi. Sembrava un’impresa facile: che problemi possono mai avere? Lo stoccaggio in cella frigorifera di frutta e verdura non viene considerata risolutiva ai fini della salubrità del prodotto, ma ne garantisce il mantenimento (ed il prolungamento) della vita commerciale. Tutto ciò vale per i prodotti integri, non lavorati, mentre la refrigerazione è fondamentale per semilavorati o prodotti pronti all’uso come possono essere un miscuglio di verdure fresche mondate e tagliate per i minestroni o le insalate di IVa gamma. Un primo problema riguardò l’eventuale obbligo - se l’operazione non veniva svolta al bancone di vendita di fronte al cliente - di effettuare tali operazioni di cernita, mondatura, sezionamento ed imballaggio (“pre-incarto”) in laboratorio munito di autorizzazione sanitaria (ora registrazione). Anche la preparazione del cuore o del fondo di carciofo finisce nell’occhio del ciclone: generalmente ne viene/veniva tollerata la preparazione al momento della vendita, come se si trattasse di fare la toelettatura di un cespo di lattuga, eliminando le foglie esterne rovinate. È ovvio che questa organizzazione del lavoro non appare come la più razionale: mica si devono fare attendere i clienti! Allora questi cuori e questi fondi di carciofo conviene prepararli prima e farli trovare già pronti. Per evitare l’ossidazione basta tenerli in ammollo in acqua e limone. Lascio in bella vista anche il limone e così la mia casalinga è contenta! Tutto semplice e scontato? Non avete idea di quanti trucchi si possono imparare da un gruppo di fruttivendoli, una volta conquistata la loro fiducia. Acqua è limone è da ingenui. Vi sono sistemi molto più efficaci, come per esempio l’anidride solforosa. Il nostro amico fruttivendolo non è generalmente preciso come un enotecnico e di conseguenza è realistico ipotizzare un dosaggio un po’ approssimativo… Riteniamoci fortunati, nella miglior delle ipotesi, se possiamo vedere l’indicazione sul cartello di vendita della presenza dell’allergene (“contiene anidride solforosa” o “contiene solfiti”), che diventa in questo caso IL PERICOLO per la salute del consumatore (non minacciata soltanto da microrganismi). La fantasia non ha però limiti: c’è anche chi ha pensato bene di ispirarsi alla mamma o alla moglie. La mamma usava l’acido salicilico nella preparazione domestica della passata di pomodoro, mentre la moglie metteva l’aspirina (acido acetilsalicilico) nell’acqua dei fiori recisi per prolungarne la vita. Il passo è purtroppo troppo breve e così l’aspirina finisce nell’acqua dei carciofi… In etichetta o sul cartello di vendita? Cosa si scrive: “contiene aspirina”? Oppure “contiene acido acetilsalicilico”? Probabilmente niente, con tanti auguri ai clienti allergici o intolleranti a tale composto chimico. La raccomandazione è abbastanza scontata: se non si pensa di avere il tempo di prepararli partendo dal fiore intero, scegliere fondi o cuori di carciofo con la carta d’identità, ovvero con etichetta sulla confezione o sul contenitore riportante chiaramente l’elenco degli ingredienti e, dunque, degli additivi presenti, preferibilmente con il nome indicato per esteso, anziché con la sola sigla (es. antiossidante: ac. ascorbico, anziché soltanto E300; correttore di acidità: ac. citrico, anziché soltanto E330). Diritto alimentare di Annalisa Case Consulenza Legale in diritto alimentare Antico prodotto della terra conosciuto sin dai tempi degli Egizi e poi dei Romani, il carciofo appartiene alla famiglia delle Composite ed alla sottofamiglia delle Tubiflore del genere Cynara, trovando specifico riferimento nel Regolamento CE n. 1466/2003, e succ. modifiche, che stabilisce la norma di commercializzazione applicabile ai carciofi modificando il precedente reg. CE 963/98. Il fine della normativa comunitaria è quello di eliminare dal mercato prodotti di qualità insoddisfacente, adeguando la produzione alle esigenze dei consumatori, agevolando le relazioni commerciali fondate sulla concorrenza leale e conseguentemente migliorare la redditività della produzione. Le norme, applicabili a tutte le fasi della commercializzazione del carciofo, sono descritte nell’allegato dello stesso regolamento, consentendo alcune limitate deroghe nelle fasi successive alla spedizione e per alcune varietà di carciofi prodotte in determinate regioni. L’allegato, intitolato “norma per i carciofi”, si applica ai capolini dei carciofi delle varietà (cultivar) derivate dalla specie Cynara scolymus L. destinati ad essere consegnati al consumatore allo stato fresco, con esclusione dei carciofi destinati alla trasformazione industriale, riferendosi a giovani carciofi conici violetti con le denominazioni “Poivrade” e “Bouquet”. La norma, per i carciofi di tutte le categorie, pur tenendo in considerazione le particolarità di ognuna, indica specifiche caratteristiche minime. Devono essere interi, sani, puliti, di aspetto fresco, praticamente esenti da parassiti e dai danni provocati dagli attacchi di questi ultimi, privi di umidità esterna anormale e di odori e/o sapori estranei. Gli steli devono presentare un taglio netto e, eccetto i carciofi presentati in mazzi, ossia costituiti da un certo numero di capolini attaccati a livello dello stelo, nonché i carciofi della varietà “Spinoso”, devono essere di lunghezza non superiore a 10 cm. I carciofi sono classificati in tre categorie. Sia la categoria “extra”, ossia di qualità superiore, sia la “categoria I”, ossia di buona qualità, devono presentare le caratteristiche della varietà e/o del tipo commerciale rispettive, con le brattee centrali ben serrate in funzione delle caratteristiche della varie- tà. I carciofi di categoria “extra” non devono presentare difetti, ad esclusione di lievissime alterazioni superficiali dell’epidermide delle brattee, non pregiudizievoli per l’aspetto generale, la qualità, la conservazione e la presentazione nell’imballaggio del prodotto. I prodotti della “categoria I” possono ammettere leggeri difetti, non comunque pregiudizievoli per l’aspetto generale, la qualità, la conservazione o la presentazione nell’imballaggio del prodotto, quali lieve deformità, lievi alterazioni dovute al gelo (screpolature), lievissime ammaccature. In entrambe le categorie i fasci vascolari della parte inferiore non devono presentare un inizio di lignificazione. La “categoria II”, classificata per esclusione, comprende carciofi che possono ammettere deformità, alterazioni per gelo, lievi ammaccature e lievi macchie sulle brattee esterne ed inizio di lignificazione dei vasi della parte inferiore, purché conservino le loro caratteristiche essenziali di qualità, conservazione e presentazione. L’allegato determina altresì una scala di calibrazione a seconda delle categorie e delle varietà, prevedendo inoltre disposizioni concernenti tolleranze di calibro e di qualità. Per la presentazione, all’interno di ogni imballaggio è richiesta l’omogeneità del prodotto, ossia la medesima origine, varietà o tipo commerciale, qualità e calibro, tranne in caso di previste deroghe, chiedendo sempre comunque di garantire una sufficiente protezione al prodotto con materiali all’interno dell’imballaggio nuovi, puliti e di natura tale da non provocare alterazioni, utilizzando altresì per la stampa e l’etichettatura inchiostro o colla non tossici. Su ciascun imballaggio, in caratteri leggibili, indelebili e visibili dall’esterno, sono riportate le indicazioni dell’imballatore e/o spedizioniere, del termine “carciofi” se il prodotto non è visibile, della denominazione della varietà per la categoria “extra”, ove del caso, della denominazione “Poivrade” o “Bouquet” e “Spinoso”. Ancora, l’indicazione del Paese di origine ed eventuale zona di produzione o denominazione nazionale, regionale o locale, oltre alle caratteristiche commerciali di categoria, numero di capolini, calibro. 40 Il carciofo e le norme di commercializzazione 91 Economia di Maurizio Favaro Consigliere Invexport, export manager refrigerazione del container. Che fare? 40 \frutticoli abbiamo fatto per la prima volta un’importazione di carciofi congelati da un produttore israeliano che esponeva alla “J8 Q” nel febbraio di quest’anno. La partita di prova (per fortuna di modesta entità) che \>JD\ (sulla carta) “garantita” a meno 18°, è arrivata per buona parte deteriorata per evidenti problemi all’impianto refrigerante del container groupage. L’assicuratore ci fa presente che l’assicurazione predisposta dal venditore non copre ^$ una “semplice” copertura di Livello C delle Institute Cargo Clauses inglesi e che il rischio del trasporto in questi contratti CIF è comunque del compratore. Come può essere? Siamo inesperti di acquisti dall’estero, ma ci sembra un’iniquità. Meglio rinunciare alle importazioni? 92 No. Fintanto che il problema riguarda questi aspetti contrattuali dei quali l’impresa deve fare (più) attenta conoscenza. L’assicuratore correttamente ha rilevato sia una carenza dell’entità di copertura del clausolario C delle citate I.C.C. sia la collocazione del rischio (di danni alle merci) sul compratore quando l’acquisto è alle condizioni CIF (secondo gli Incoterms® della Camera di Commercio Internazionale). Cominciando dalla prima di queste due criticità di cui l’importatore ha fatto (amara) esperienza, va detto che le Institute Cargo Clauses inglesi, ossia i prodotti assicurativi più diffusi, autorevoli e rappresentativi a livello internazionale – e come tali riportati dalla stessa Camera di Commercio Internazionale quale prescrizione assicurativa nelle rese CIF e CIP degli Incoterms® 2010 – sono costituiti da tre diversi clausolari: A-B-C ognuno dei quali rappresentante una diversa magnitudine di copertura che va dalla massima (A = all risks) alla minima (C = without particular average). Quest’ultima, diametralmente opposta alla all risks, copre una serie molto ristretta di rischi e tali che difficilmente possono rientrare, senza le opportune integrazioni, nelle aspettative dell’assicurato medio. Qui, infatti, il danno materiale e diretto alle merci viene indennizzato solo a condizione che sia conseguenza di uno dei seguenti (tragici) eventi (in libera traduzione italiana dal testo originale inglese): - Incendio o esplosione - Azzeramento, capovolgimento o affondamento della nave - Capovolgimento o deragliamento di un mezzo di trasporto di superficie - Collisione o urto della nave con qualsiasi oggetto esterno diverso dall’acqua - Scaricazione della merce in un porto di rifugio Eventi, questi, che oltre a essere drammatici, sono (per fortuna) rari e quindi tali da liberare l’assicuratore dal risarcire i danni più frequenti e più banali che sono poi tutti quelli di cui un assicurato normale cerca ristoro. Il motivo che sostiene gli Incoterms® nella scelta per le rese CIF e CIP di un’assicurazione così esigua (obiettivamente a tutto svantaggio del compratore) sta unicamente nel fatto che il venditore, con questi contratti, trasferisce il rischio di danni alle merci vendute al momento in cui le stesse vengono affidate al vettore (CIP) o sono caricate a bordo della nave (CIF). Da là in avanti, non essendo più il venditore il soggetto contrattuale a rischio, la sua obbligazione assicurativa non potrà che risultare minima dato che la tutela del bene in viaggio è esclusivo interesse del compratore che è anche la controparte, nel contratto di compravendita, che ha l’interesse assicurabile. Il venditore, infatti, è qui privo di rischio da trasporto e quindi non può assicurare sé stesso, ma deve stipulare l’assicurazione (di cui è mero contraente) in favore del compratore. Quanto sopra, per spiegare la risposta dell’assicuratore in relazione all’assenza di copertura del rischio da mancato freddo; evento, questo, che come si è visto, non rientra nella (limitatissima) elencazione dei rischi coperti. Quale considerazione di natura commerciale, va detto che, comunque, l’esportatore israeliano - sicuramente esperto di queste procedure – avrebbe dovuto mettere il suo cliente sull’avviso dell’inadeguatezza della polizza ICC/’C’ a coprire il danno da mancato freddo. Per il futuro, è necessario che il lettore, come altri importatori di prodotti freschi viaggianti a temperatura controllata, richiedano una specifica copertura quale la Institute Frozen Food Clauses / “A” in cui il danno alle merci deperibili per mancato freddo sia espressamente conseguente a guasti all’impianto refrigerante. Curiosità di Angela Ruzzante Quante curiosità… Il fiore del carciofo aveva ispirato ad Orazio il nome di una giovane amante per il suo aspetto polposo e saporito e per le sue spine. Secondo il botanico Castore Durante il carciofo serviva anche per stabilire lo stato di gravidanza ed il sesso del nascituro: “A conoscere se una dona è gravida se le dia a bevere quattro once del succo di queste foglie, e se lo vomiterà è gravida. Al che si fa ancora la prova tenendo l'orina della donna per tre dì in vetro, poi si cola con una pezza di lino bianca, nella quale rimarranno (s'è la donna gravida) certi animaletti, che rossi denotano il maschio e i bianchi la femmina”. Una tradizione australiana invece vuole che “quando non si ricorda di aver mangiato un carciofo, e lo si ritrova in tavola davanti a sè, allora è bene esprimere un desiderio”. La tradizione vuole che sia stata Caterina De' Medici in occasione del matrimonio con Enrico II re di Francia a diffondere l'uso dei carciofi in cucina. Si dice inoltre, che anche Luigi XIV detto Re Sole amasse consumare carciofi. Mentre furono gli Olandesi a introdurre i carciofi in Inghilterra nel 1530, mentre gli Spagnoli e i Francesi li introdussero in America nel secolo XVIII più precisamente nei territori dell'attuale California e Lousiana dove oggi i cardi sono considerati come una pianta infestante. Il cibo racconta “Chi sarebbe questa Federica?” Adalberto deglutì, cercando di prendere fiato mentre guardava sua moglie che stava armeggiando col suo cellulare. Richiuse la porta di casa lentamente. “Come?” gli riuscì di dire, cercando di controllare tutti i segni di panico che il suo corpo mandava. Si girò per togliersi la giacca, sperando che non fosse evidente il rossore che lo imporporava dalla fronte agli alluci. “Federica – lesse la moglie, scrutando il display del telefonino – sei il mio carciofo: corazzata all’esterno ma a chi ti sa spogliare piano piano, riveli un cuore tenero e dolce come il paradiso.” La donna si rimise gli occhiali che si era tolta per leggere da vicino. “Allora?” Adalberto cercò di fare l’indifferente e gli venne da dire: “Ecco dov’era il mio cellulare! Dove l’hai trovato?” “Non cercare di fare il furbo, non sviare il discorso! Rispondi!” urlò. “Amore, ti giuro che …” “Non giurare, non mentire, dimmi chi è questa puttana!” “Lascia che ti spieghi … - balbettò, mentre i neuroni del cervello giravano alla velocità della luce alla ricerca di una via di scampo – vedi … l’ho cercato tutto il giorno …” “Voglio sapere chi è questa Federica che è un carciofo, brutto lazzarone! “Ma non c’è nessuna Federica, lo sai che amo solo te, che non farei mai …” “Stai zitto! Dimmi solo chi è e dopo puoi uscire da quella porta di Flavio Bisson Consulente di direzione e non tornare mai più.” Lampo di genio: Adalberto aveva trovato il pertugio dove infilarsi per trovare la salvezza: “Sono stati i colleghi di ufficio, tesoro, che hanno voluto farmi uno scherzo … Me l’avranno preso a mensa e ci hanno scritto su questa fesseria. Non è come credi! È uno scherzo che fanno ogni tanto, lo hanno fatto anche a Milani, sai quello del personale … telefonagli se non ci credi, vedrai confermerà”. Era riuscito a raggiungere la tavola mentre la moglie si posizionava dalla parte opposta, badando bene a non lasciarlo avvicinare. “Io non telefono a nessuno. Adesso torni da tua madre e domani mattina vado dall’avvocato”. Adalberto si sedette e decise di cambiare strategia: “Basta! – gridò – smettila, devi credermi – si alzò di scatto, imprecò e serrando i pugni, continuò – domani mattina vado in ufficio e spacco la faccia a quella testa di cazzo di Milani così impara, ‘sto deficiente!” “Come sai che è stato Milani? “Suppongo io, avrà voluto vendicarsi. Proprio con me doveva prendersela, ‘sto coglione” Andarono avanti ancora per un po’; mangiarono tardi e, prima di dormire fecero anche l’amore. A notte fonda Adalberto non aveva ancora preso sonno: l’aveva scampata bella. Gli vennero i sudori freddi rivivendo la scena della sera. Meno male che si era messo d’accordo con Alessandra, la migliore amica di sua moglie, di darsi un nome in codice, così, non si sa mai. Come i partigiani durante la resistenza. Due amanti, amanti partigiani. 40 Il carciofo partigiano 93 In breve Un vino friulano all’ Expo di Shanghai Il Collio Friulano 2010 fra i “Magnifici 40” Il Collio Friulano 2010 di Russiz Superiore di Capriva del Friuli, Gorizia, è stato selezionato fra i 40 migliori vini d’Italia, che il prossimo marzo saranno esposti nel padiglione italiano dell’Expo di Shanghai a rappresentare l’eccellenza della nostra enologia. Il pregiato vino dell’azienda che fa parte della Marco Felluga sarà messo in mostra all’interno della rassegna realizzata dalla Triennale di Milano e incentrata sul tema &:\\" Dedicata allo scambio culturale, scientifico e commerciale tra Italia e Cina, l’iniziativa della Triennale ha lo scopo di promuovere il made in Italy in un mercato di grande potenzialità ed in continua crescita come quello cinese. In questo contesto, parte dell’esposizione sarà dedicata al tema dell’alimentazione e un’intera installazione a parete sarà destinata ad illustrare la varietà dei vini e dei vitigni italiani: qui sarà esposto il Collio Friulano di Russiz Superiore, con una selezione dei 40 migliori vini italiani. Alla Bonaventura Maschio di Gaiarine (Treviso) un distillato davvero speciale Accolti con la solita cordialità da Italo Maschio e dai figli Anna e Andrea (ben inseriti da tempo nell’azienda) i giornalisti del Triveneto che si occupano di enogastronomia, hanno partecipato nell’aula didattica della sede di Gaiarine (Treviso) dell’Università di Gastronomia di Parma alla distillazione di un prodotto ottenuto da uve passite di Incrocio Manzoni 13.0.25 (Raboso e Moscato d’Amburgo). Alambicchi e ambiente di un tempo, professionalità e familiarità per un rito che si ripete da anni. Un assaggio subito, una colazione di lavoro, e un arrivederci al prossimo autunno, a rivestire i grembiulini del mestiere e a inebriarsi di profumi e sapori di una distillato eccezionale. 40 Il successo del progetto “Etico” per i tappi di sughero Amorim li fa e li ricicla 94 Cresce il “pacchetto” delle iniziative della coneglianese Amorim Cork Italia, leader nazionale nella vendita di tappi in sughero nell’ambito del suo progetto “Etico” (raccolta e riciclo dei tappi di sughero). Non soltanto promuovere una sensibilità ecologica ma anche accostare una destinazione benefica del ricavato dalla vendita del tappi usati. Un circolo virtuoso di solidarietà ed ecosostenibilità che vede in prima fila e contemporaneamente beneficiarie: la “Fondazione Oltre il Labirinto onlus”, attiva a fianco di persone affette da autismo; “A Braccia Aperte onlus” impegnata nella creazione e gestione di un parco verde nella periferia di Milano, e che inoltre sostiene progetti contro la povertà in India e nel sostegno alle famiglie in difficoltà; e “Lotta contro i tumori Renzo e Pia Fiorot onlus”, dedita alla prevenzione e al sostegno familiare. Fondamentale sarà poi il contributo della Cooperativa del carcere di Bollate (MI) che vedrà i carcerati impegnati nello smistamento dei tappi raccolti, e quello di AMIA, l’ente di gestione rifiuti di Verona. Già operativi anche i soci F.I.S.A.R. del Nordest (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori) che hanno già distribuito oltre 50 box tra le varie delegazioni, alcuni ristoranti e le sedi dei corsi, da Verona a Pordenone. E impegnati anche i sommelier dell’AIS Veneto, che stanno raccogliendo i tappi in occasione dei loro eventi. Bar Way: la nuova fieraevento dedicata al mondo del bar Dal 15 al 17 aprile il Lingotto di Torino ospita la prima edizione di BAR WAY, un evento dedicato solo ed esclusivamente a gestori e professionisti del settore che prende in considerazione a 360° tutto quanto viene consumato all’interno del locale, nei vari momenti della giornata, e le tecnologie utilizzate nella somministrazione del prodotto. Una tre giorni ricca di novità, eventi e corsi formativi. ~ Il Gran Trofeo D’oro della Ristorazione italiana Dal 25 al 28 febbraio torna l’appuntamento con il Gran Trofeo d’Oro della Ristorazione italiana: uno spettacolo enogastronomico, un concorso a premi, ma soprattutto un progetto di arricchimento per i ristoratori di domani. Nell’occasione il Centro Fiera del Garda di Brescia tornerà ad essere la cornice di una quattro giorni in cui gli studenti degli istituti turistico-alberghieri di tutta Italia si sfideranno in diverse prove per aggiudicarsi il Gran Trofeo della Ristorazione italiana. Mise en place, servizio del formaggio, sommellerie, cucina e cultura enogastronomica: queste le gare che avranno come comune denominatore la Dieta Mediterranea, protagonista assoluta di questa 6° edizione. ~ In libreria Nono volume della collana, presenta il re dell’orto, ovvero il carciofo. L’Italia è il maggior produttore mondiale di questo ortaggio con il 35% circa della superficie e della produzione totale. La coltivazione è concentrata in Puglia, Sicilia e Sardegna, ma è diffusa in altre regioni dove sono presenti numerosi ecotipi. Il volume è diviso in otto sezioni alla cui stesura hanno partecipato 70 specialisti ed illustra l’ortaggio nella storia, nell’arte, nell’alimentazione, ponendo un accento particolare sulle sue caratteristiche nutrizionali, fitoterapiche e medicinali. Ampio spazio è inoltre dedicato all’aspetto tecnico-agronomico della coltura nelle cinque principali regioni italiane. Un interesse particolare viene riservato all’alimentazione, che evidenzia l’importanza di ciascun prodotto nella dieta, per i suoi valori nutrizionali e salutistici: un capitolo sulle ricette e sull’impiego del carciofo in cucina con oltre 270 ricette regionali delle 1200 censiste. La comprensione degli argomenti trattati è agevolata infatti da molte illustrazioni, da schemi, riquadri, tabelle e grafici. Il capitolo finale riguarda la diffusione e la produzione negli altri paesi del mondo: Spagna, Francia, Tunisia, Egitto, Marocco, Turchia, Stati Uniti, Argentina, Perù e Cile con una descrizione esauriente di questa coltura nel contesto internazionale. (Piera Genta) AA.VV. collana Coltura e Cultura ideata e coordinata da =\Q>;;\[ 446 pagine illustrate, Euro 56,00. Arte e gastronomia: A pranzo con Paolo Veronese “Nelle sale da pranzo di Paolo Veronese” è il quarto volume (“Nelle cucine di Andrea Palladio”, “Déjeuner sur l’herbe con Giorgione” e “Nelle camere da letto di Tiziano”) di un affascinante viaggio nella storia dell’arte del ‘500 curato dal prof. Giuseppe Barbieri di Ca’ Foscari, ma anche di enogastronomia esaltata da una serie di chef di fama. Questi, nelle loro interpretazioni culinarie hanno preso a ispirazione il tema dell’ospitalità colta dalle tele e dalle architetture di quattro grandi del Rinascimento. “Un’indagine dunque sulla tradizione artistica del Rinascimento veneto ha detto Barbieri - coniugata ai moderni scenari della ricerca”. “Una combinazione intrigante tra arte e cucina – ha rilevato il gastronauta Davide Paolini - preziosa per rivalutare il ruolo del cuoco, oggi figura dimenticata”. Nel presentare il volume, il vice direttore di FriuAdria Paolo Borin, che ha sostenuto l’idea realizzata da Terra Ferma, ha sottolineato come “si sia voluto confermare il collegamento tra i luoghi della nostra esperienza quotidiana e le radici profonde rappre- sentate da questi artisti del nostro Rinascimento”. Il volume è stato presentato a Villa Braida (Treviso) nel corso di un incontro con la stampa e gli operatori dell’informazione gastronomica. Cronache Golose: come ti racconto i migliori cuochi d’Italia! Gente che inventa, rischia, fallisce, trionfa. Un incantevole menù di illusioni e certezze. Sono parole dello scrittore Alessandro Baricco che introduce, con la sua consueta verve letteraria e il suo acuto spirito critico, una godibilissima galleria di ritratti di cuochi italiani, come mai li avrete sentiti raccontare. Con tono confidenziale e scioltezza di stile, gli autori Marco Bolasco e Marco Trabucco, intrecciano episodi di vita e di cucina, storie di brigate e di incontri fatali, aneddoti e ricette simbolo e introvabili. Un’affascinante tela narrativa che svela quella che è stata l’evoluzione della cucina italiana negli ultimi 50 anni dall’X Q: U Q8 J^ *Q X 7 * =. Un intrigante e gustoso viaggio nella quotidianità e nella professionalità di alcuni degli esponenti più brillanti di un’arte in continua evoluzione, per scoprire cosa nasconde un grande piatto. Cronache golose. Vite e storie di cuochi italiani di UQ U:;J[ Noi e il cibo: un viaggio alla scoperta del buono e del sano A mangiar bene e sano s’impara fin da piccoli! Noi e il cibo è stato pensato per accompagnare gli alunni della scuola primaria, le loro famiglie e gli insegnanti in un curioso e utile viaggio nel mondo alimentare quotidiano, fatto di sensorialità, sostenibilità ambientale, socialità, territorialità, memoria, globalizzazione, valorizzazione dei mestieri, identità, etica, sicurezza alimentare e salute. I giochi, i racconti, i test e le simpatiche illustrazioni del libro sono tutti materiali studiati per l’utilizzo in classe, ma anche per arrivare nelle case, nella convinzione che solo se scuola e famiglia condividono i medesimi obiettivi un programma educativo può risultare davvero efficace. Noi e il cibo è un progetto che si avvale del coordinamento scientifico dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, di Slow Food Italia e del sostegno del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite. * ~ / \ Scuola Primaria - Giunti Scuola Euro 7.80 40 Il carciofo e il cardo: tutto ciò che c’è da sapere! 95 L’agenda / Diary Italia 2012 SIGEP SAPEUR EXPO RIVA HOTEL IDENTITA' GOLOSE TECNO & FOOD SARAL - Attrezzature alberghiere RISTOREXPO ALIMENT & ATTREZZATURE HO.RE.C.A SAPORE - Mia FIERA DELL'ALTO ADRIATICO TIRRENO CT SARAL FOOD VINITALY HOSPITANDO SARDEGNA BAR WAY - Lingotto Fiere EUROCARNE HOSPITALYTY TRIESTECAFFE' Rimini Forlì Riva Del Garda / Tn Milano Padova Silvi' Marina /Te Erba / Co Montichiari Bs Stresa Rimini Caorle / Ve Marina Di Carrara Silvi' Marina /Te Verona Cagliari Torino Verona Genova Trieste 21 - 25 /01/2012 27 - 30 /01/2012 29/01 - 01/02/2012 05 - 07 /02/2012 05 - 08 /02/2012 05 - 09 /02/2012 19 - 22 /02/2012 26 - 29 /02/2012 26 - 29 /02/2012 25 - 28 /02/2012 04 - 07/03/2012 04 - 08 /03/2012 18 - 22 /03/2012 25 - 28 /03/2012 25 - 28 /03/2012 15 - 17 /04/2012 24 - 27 /05/2012 04 - 07 /11/2012 25 - 27 /11/2012 Mumbai Budapest Stoccarda Parigi Dubai Londra Bali Hamburg Helsinki Colonia Shanghai Singapore Dallas Chicago Seoul S. Paolo Barcellona Kishinev Cape Town Teheran Bangkok S. Paolo Auckland Bogotá Bangkok Melbourne S. Paolo Monaco Barcellona Parigi Shanghai Guangzhou 19 - 21 /01/2012 05 - 08 /02/2012 11 - 15 /02/2012 15 - 16 /02/2012 19 - 22 /02/2012 26 - 01 /03/2012 01 - 03 /03/2012 09 - 14 /03/2012 14 - 16 /03/2012 27 - 30 /03/2012 09 - 11 /04/2012 17 - 20 /04/2012 01 - 03 /05/2012 05 - 08 /05/2012 08 - 11 /05/2012 07 - 10 /05/2012 15 - 18 /05/2012 16 - 20 /05/2012 20 - 23 /05/2012 20 - 23/05/2012 23 - 27 /05/2012 25 - 28 /07/2012 17 - 19 /06/2012 19 - 23/06/2012 04 - 07 /09/2012 10 - 13 /09/2012 10 - 13 /09/2012 16 - 21 /09/2012 17 - 21 /10/2012 11 - 15 /11/2012 14 - 16/11/2012 29/11 - 01/12/2012 Estero 2012 HOST FOOD HOSPITALITY WORLD FOODAPEST www.hungexpo.hu INTERGASTRA PARIZZA www.parizza.com GULFOOD HOTELYMPIA FOOD & HOTEL TOU www.fhtbali.com INTERNORGA www.hamburg-messe.de GASTRO 2012 ANUGAFOODTEC www.anugafoodtec.com HOTELEX FHA FMI AMI NRA FOOD & HOTEL APPAS BTA www.bta-bcn.com FOOD & DRINKS HOSTEX CAPE www.hostexcape.com IRAN FOOD www.iran-foodbevtec.com THAIFEX FISPAL FINE FOOD NZ www.finefoodnz.co.nz RISTORAZIONE FOOD & HOTEL TH www.foodhotelthailand.com FINE FOOD AUSTR www.finefoodaustralia.com.au EQUIP'HOTEL IBA HOSTELCO EQUIP'HOTEL www.fhcchina.com FHC HOST FOOD HOSPITALITY WORLD 40 96 Sirman è presente a questa manifestazione / Sirman will attend to this event Direzione esecutiva: Ferruccio Ruzzante Direttore responsabile: Carlo Mocci Direzione editoriale: Nereo Marzaro Redazione: Studioverde Collaboratori:~7P\XiP0QSTbbPST`~0]SaTP0]VT[TccX~ ?P^[^0]cX]^aX~0[QTac^0bbX~BcTUP]^1PX^RR^~0[TbbP]SaP 1PadiiX~;dXVX1XPbTcc^~5[PeX^1Xbb^]~<PbbX\^1^\_aTiiX~ 0]VT[^1^aaX[[^~;dXVX]^1ad]X~0]]P[XbP2PbT~AT]i^2TRRPRRX ~ BX\^]P 2TaTbP]X ~ <PccT^ 2XPaX\Q^[X ~ 6Xd[XP 2^a^]Pa^ ~ 0V^bcX]^ 2daaT[X ~ 6XdbT__T 3PSSX^ ~ 6XP][dRP 3P[ 2^ab^ ~ EX]RT]i^3T;dRP~;^aT]i^3Tbca^~6X^eP]]X3XBcP]Xb[P^~ <PaXPVaPiXP 3P\\XRR^ ~ <PaR^ 5Pcc^aT[ ~ <PdaXiX^ 5PePa^ ~;dXVX5TaaPa^~0[QTac^5^[~<PdaXiX^5^acT~AT]Pc^6P]T^ ~ ?XTaP 6T]cP ~ CTaah 6XPR^\T[[^ ~ <XRWT[T 6X[TQQX ~ <XaT[[P 6XdQTacX~BTaVX^6aPbb^~1ad]^<P\QT[[X~2aXbcX]P<^RRX~ 5PQX^<^\^[^~BTaVX^<^a^]Pc^~6aTV^aX=P[^]~6X^aVX^ =PaST[[X~<XRWT[T=PaST[[X~0[TbbP]Sa^=TVaX]X~6dXS^>]VPa^~ 0[UaTS^?T[[T~>ccPeXP]^?T[[X]X~BcTUP]^?T_T~:Pa[?Xa_P\Ta ~ B^]XP AT ~ BcTUP]^ AT]iTccX ~ ?P^[^ A^bbTccX ~ 0]VT[P AdiiP]cT~<PaR^BPQPcX]X~<PaXbPBPVVX^cc^<PbbXV]P]~ <PaR^BP[X]~0]c^]XPBP[cPaX]X<^S^ccX~5PQaXiX^BP]VX^aVX~ ;dXVXBPacX]X~0[TbbP]Sa^BX[eTbcaX~3^]Pc^BX]XVPV[XP~<PaR^ B`dXiiPc^~4UaT\CPbbX]Pc^~;dXVXC^]T[[Pc^~<PaR^EP[[TccP~ 0]SaTPE^[c^[X]P~0[QX]^I^RRPaPc^~9TaaX]ThFP]V Graphic Design: Studioverde Stampa: Mediagraf S.p.A. - Noventa Padovana - PD Pubblicità: Studioverde srl - Via Caduti di Russia, 9 35010 Pieve di Curtarolo - Padova T. +39 049 9620565 r.a. - F. +39 049 9620567 [email protected] Testi, foto o altro materiale redazionale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti. 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