"Le sfilate di Carnevale come terapia per malati psichici" in PDF

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Putignano nel Mondo - Stampa Articolo
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sabato, marzo 22, 2014
Le sfilate di Carnevale come terapia per malati psichici
Le sfilate di carnevale intese come valenza terapeutica per
soggetti con disagio psichico. E la manifestazione di Putignano che si apre ben volentieri alla loro
partecipazione. Il progetto di socializzazione è stato sperimentato, con ottimi risultati, dal Centro di
Salute Mentale (CSM) n. 7 di Putignano, diretto da Franco Grilletti, elaborato dall’educatrice
professionale Dora Paparella, finanziato con 10mila euro dal DSM-Asl/Bari e che ha avuto per
protagonista il gruppo mascherato “Un Ballo in Maschera”.
“E’ una forma d’intervento prevista dal Piano sanitario nazionale, finalizzato alla cura, alla
riabilitazione e, in particolar modo, al contenimento e superamento dello stigma del disagio psichico e
delle logiche di emarginazione sociale cui questi soggetti vanno incontro”, chiarisce il responsabile del
CSM. Il progetto inizialmente ha coinvolto alcuni utenti di Putignano e Castellana Grotte. Poi se ne sono
aggiunti altri provenienti da Gioia del Colle, Conversano, Noci, Alberobello, paesi che fanno capo al
Centro di Putignano.
Il crono programma avviato a giugno del 2013 si è concluso, dopo le sfilate, con la festa della
Pentolaccia, per offrire un’ulteriore momento di spensieratezza e di socializzazione prima del saluto
finale. L’attività in cui sono stati impegnati gli utenti prevedeva, tra l’altro, l’allestimento di un
laboratorio della cartapesta, tipologia ben presente a Putignano per consentire a questi pazienti, che
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vivono in ambito familiare, di realizzare un concreto processo di apprendimento e di esperienza
individuale finalizzata a superare le loro condizione d’impotenza.
Le persone che hanno fatto parte del gruppo mascherato sono state quarantacinque. Quindici utenti,
familiari, operatori del CSM e della cooperativa “Controcampo” che hanno collaborato alla
realizzazione del progetto, e gli studenti dell’Istituto “A. Agherbino”, sezione moda di Noci, che hanno
realizzato il prototipo dei costumi.
Le maschere di cartapesta, in stile veneziano, sono state realizzate dagli utenti, aiutati dall’educatrice
Paparella nel salone del CSM di Putignano, adibito a laboratorio. La partecipazione dei soggetti
psicolabili è stata definita “attenta, proficua e appassionata.”
Per Franco Grilletti: “è stata una bella esperienza, possibilmente da ripetere, vissuta positivamente anche
dai genitori dei pazienti, inizialmente titubanti. Ogni progetto di socializzazione è benefico per questi
soggetti, perché a causa delle psicosi, si chiudono nel loro mondo fatto di deliri, allucinazioni, autismo.
Farli venire fuori da questa chiusura, non solo con psicofarmaci, ma anche con l’uso della psicoterapia,
della riabilitazione, li aiuta moltissimo a recuperare il senso d’identità, che hanno perso.”
Sono 1008 i pazienti seguiti periodicamente dall’èquipe del dott. Grilletti. Con le nuove terapie, non solo
farmacologiche, si ottengono miglioramenti nel 50% dei casi. L’età media degli assistiti va dai diciotto
ai 40 anni. Sono più le donne a manifestare i sintomi di una depressione iniziale che non deve essere
assolutamente trascurata. Fenomeno in recrudescenza con i cambi di stagione, perché il clima influenza
gli ormoni cerebrali, almeno in soggetti predisposti.
Palmina Nardelli
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