Algeri mon amour v 1.5

Transcript

Algeri mon amour v 1.5
Intro
Domenica 19 maggio 2002 mi trovavo nella sala d'imbarco dell'aeroporto d'Algeri in
attesa dell'aereo che avrebbe dovuto riportarmi a casa. Per ingannare l'attesa mi trastullavo
con il telefonino.
Decisi di chiamare FP/ che non sentivo da cinque anni, ma il cui numero di telefono avevo
tenuto gelosamente memorizzato. La nostra è una profonda amicizia più che trentennale con
frequentazione molto intermittente. Per fortuna il numero era ancora buono.
Quando mi chiese con autentico stupore e curiosità "Che ci fai ad Algeri?" attaccai una
confusa risposta. L'ingorgo dei fatti, dei ricordi, dei tortuosi casi di cinque anni di vita, può
avere la sua influenza sulla chiarezza del discorso. Poi la comunicazione si interruppe e non fu
più possibile ristabilirla.
E' passato più di un anno e mezzo.
Ho riveduto i fax che spedivo in sede e le mie note assortite. Questo "Algeri mon amour"
è la risposta a quelle semplici domande; ci ho messo un po' di tempo e forse un po' troppe
parole. Non ho saputo fare di meglio.
D'altra parte, domande come quelle me le ha fatte anche mio figlio.
Se avrete la pazienza di leggere questo mio reportage troverete, nelle appendici dei
singoli capitoli, citazioni di varie fonti anche molto ampie. Non sono riuscito a tagliare di più.
Citare sempre le fonti con cognizione di causa è un vecchio vizio e anche una esigenza
etica per me. Almeno da quella volta, tanti anni fa, quando altercando disperatamente con la
fidanzata che mi aveva scaricato le diedi della "bovarista". Mi ritrovai così sbilanciato per aver
fatto una citazione di cui non conoscevo chiaramente tutte le implicazioni che, tornato a casa,
mi sentii obbligato a leggere "Madame Bovary". Naturalmente scoprii, per dirla con Flaubert,
che Madame Bovary, ero io. Ma questa è un'altra storia.
(GZ - dicembre 2003)
NdR - A parte pubblico le appendici citate nel testo; nome file AMA_v14_App.pdf
NdR – Questo file .pdf è dotato di “Segnalibri” (“Bookmarks” nella versione inglese.
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Algeri mon amour - v. 1.5 (c) 2003-2013 Giovanni Zane - [email protected]
Prologo
Venerdì 26/04
Il momento dei saluti in famiglia è frettoloso e intenso. Lucia esce di casa prima di me:
deve accompagnare i ragazzi a scuola. È la prima volta che ci separiamo per più di un giorno.
E questa volta saranno molti giorni. A lei tocca rimanere qui a combattere con la dura
economia domestica; a me tocca un altro compito.
Diego, il mio nipote preferito, mi accompagna al terminal: è il suo compleanno. Ci
abbracciamo. Zoppico un poco per un recente attacco di gotta, forse psicosomatica.
Parto.
Ma poi, tanto, c’è il telefono.
Parto per necessità. Sono un neo-babbo attempato, ho cinquantotto anni, sono un
“ristrutturato” industriale. Parto per necessità economiche, naturalmente.
È sempre difficile staccarsi dal paese, specialmente se esso è un paradiso di soporifera
melassa. Mi dico che è un poco anche per spirito d’avventura.
Ieri sera. Già, ieri sera…
La sera della vigilia.
Tu lo sai com'è la sera della vigilia di una partenza, quando devi ancora preparare i
bagagli. Domattina partirò per l’ignoto.
Per l'ignoto: è precisamente così che mi si presenta l’esperienza che sto per affrontare.
L/ ed E/ ci invitano a cena. L/ è il boss. La cena è per augurio di buon viaggio e per le
ultime disposizioni.
È già tardi quando con la famiglia rientro a casa, ma non mi resta molto da fare: finire le
valigie e poi andare a dormire. Guardo la distesa delle molte cose da infilare nel poco spazio:
perplesso, inquieto, un poco ansioso.
Speedy, il gatto, gratta alla finestra della camera di Alberto per rientrare.
È tardi. Ho un lungo elenco di mille piccole cose da verificare. Quella certa tensione
normale prima di ogni partenza stavolta mi sembra moltiplicata per cento.
Speedy rientra smerdazzato: inequivocabilmente è caduto, il cretino, nella buca del
letame della stalla poco lontana da casa. In un baleno la casa è invasa da un forte afrore e
dalla solida elettricità delle grandi occasioni.
I ragazzi a letto! Lucia, pensa tu alle valige! Ordino perentoriamente.
È tardi. Eccomi a trafficare nel bagnetto con lo smerdazzato Speedy in braccio. Lavare
con acqua tiepida e sapone profumato un gatto spaventato non è impresa da poco. Quando la
delicata essenziale operazione è terminata il gatto ha l’aspetto desolante di un gatto bagnato;
ma ha uno sguardo riconoscente.
È notte fonda ormai: ma grazie alla disavventura di Speedy non ho avuto il tempo per
trastullarmi a pensare al domani.
E poi cacca vuol dire fortuna.
Sull’aereo ri-esamino la mia “lettera di missione”: la chiamo pomposamente così ma non
si tratta altro che di un congestionato foglio di appunti intestato “Calzature e Componenti” con
rimandi, freccette, segnacci di evidenziatore, punti esclamativi e note in calce.
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Cap. 1
Algeri, mercoledì 1/05
Caro F/, rientrando a casa ho trovato il tuo fax che mi ha fatto bene al cuore, e anche alla
digestione.
Ora sono in un internet café. Finalmente posso scrivere a mio agio, anche se al momento
sono un po (apostrofo dove sei? Grr!) in difficoltà con la tastiera araba. Oh, come mi snerva!
Ho ricevuto anche il fax che passerò a X/; stasera esco a cena con lui.
Oggi il lavoro è andato avanti abbastanza bene.
Se riesco a non litigare con il fax ti mando questo e altre note assortite relative ai miei
primi giorni quaggiù.
Ecco qui.
Venerdì 26/04
Al duty free di Malpensa niente tabacco Amphora: forse meglio così: fumo nuoce
gravemente.
Viaggio aereo ok.
L’aereo tocca terra con tre quarti d’ora di modesto ritardo. È la mia prima volta in Africa.
Dal finestrino intravedo la scritta “Aeroport International Houari Boumedienne”. Ci siamo.
Non ho il tempo di valutare attentamente le costruzioni dell’aerostazione ma certo mi
appaiono subito molto meno rutilanti di Malpensa e Fiumicino che ho lasciato poche ore fa.
Mentre aspetto che il nastro trasportatore mi restituisca i bagagli cerco di individuare la
persona che dovrebbe attendermi per portarmi a casa (quella che per un po’ di tempo sarà la
mia casa).
Non conosco questa persona che mi è stata sommariamente descritta, ma nel salone
degli arrivi internazionali non vedo nessuno che abbia l’aria di aspettarmi. Pazienza; vedremo
al di là del controllo passaporti.
Al controllo bagagli il doganiere mi fa aprire la vecchia Samsonite; egli fruga, controlla e
pone domande. E poi la vecchia Samsonite non si richiude più; ho un breve momento di
sconforto.
Finalmente prendo i bagagli ed esco per ultimo, così sarò più visibile per il mio
sconosciuto attendente.
Esco nella bella luce accecante del primo pomeriggio; temperatura ottima, 25 gradi circa;
leggero vento secco. Ho lasciato in Italia una incipiente timida primavera e qui trovo una bella
estate.
La folla degli attendenti mi scruta; aspetto di essere individuato; a mia volta scruto tra la
folla: nisba. Spingo il carrellino nel vialetto attorno alla povera fontana monumentale in attesa
di essere individuato. Mi avvicinano solo i porta bagagli.
Alla fine devo chiamare Klang. Fortunatamente la batteria del tf/nino non è scarica. È
venerdì, giorno festivo. Klang mi conferma di aver mandato il suo uomo. Confermo che egli
non è là. Verrà lui in persona.
Facciamo qualche spesa: frutta, verdura, uova, latte e caffè. Da un cugino recuperiamo
una specie di tavolino da cucina smontabile: per fortuna ho il mio coltello tipo McGuiver,
multiuso con pinza.
L’aeroporto, i dintorni e il breve tratto di strada contraddicono un po’ i miei pregiudizi in
positivo che mi porto appresso: ho l’impressione di essere molto più a sud di quanto
immaginassi.
Che ne so io dell’Algeria? Quasi niente. Frammenti di cronaca, qualche notizia geografica
ed economica, un estratto da "L'état du monde 1995" (cfr AP12. Etat du monde), alcune
immagini della "Battaglia di Algeri" di G.Pontecorvo (cfr AP13 Battaglia di Algeri) e il vago
slogan "dell'eroico popolo algerino" che si libera dalla colonizzazione francese.
E che nel profondo sud c'è anche Tamanrasset, dove tanti anni fa pensavo di.
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Ah, prima di partire ho ricevuto un libretto dell'Aeroporto di Algeri: guida, orari e
informazioni utili: tra queste una dettagliata scheda sulla procedura per il trasporto delle
salme.
Trasporto delle salme
Procédure de transport des dépouilles. Tout cercueil venant de l’étranger...
Tutti i feretri provenenti dall'estero devono sottostare alle seguenti procedure di
controllo:
o Polizia. Verbale e autorizzazione di trasporto verso la destinazione finale.
o Controllo sanitario. Controllo della pratica medica.
o Dogana. Controllo dei sigilli della bara.
o Ritiro. Procedura da avviare presso il servizio trasporti. Rivolgersi alla struttura
trasporti di Air Algérie o di Khalifa Airways di fronte all'aerostazione.
Il ritiro delle salme si effettua tutti i giorni della settimana, comprese le fine-settimana e i
giorni festivi per i quali è assicurato un servizio permanente.
La casa, non lontana dall'aeroporto, ha una ottima vista sulla tangenziale: colonna
sonora adeguata. L’inevitabile associazione d’idee è con tutte le case lambite dall’autostrada
della città-regione ToMiVe (Torino Milano Venezia). È la mia prima casa con tangenziale.
Manca l’acqua, causa lavori in corso, mi dicono. L'acqua non manca quasi mai, nel
quartiere; però è meglio tenere almeno un bidone di scorta e qualche bottiglia.
Rimango solo.
Le stanze sono linde; dal forte odore di vernice si desume che le pareti sono state
pitturate da poco, a smalto: buono per l’igiene, penso; l’attrezzatura è molto molto spartana:
non manca solo la moka come mi era stato assicurato prima di partire. Però ci sono due
apparecchi TV. A casa mia, lassù, non ne ho neppure uno.
Per fortuna ho pacchetti kleenex.
Gotta scomparsa come per miracolo.
Ceno con ottime verdure crude, fragrante baguette e strano olio d'oliva; risultato: pancia
gonfia come pallone.
Da un angolo della mia memoria esce il logo di “Avventure nel mondo”. Sarà
indispensabile mantenere il morale alto.
E' ormai tardi. Mi metto a letto. Divago. "Lo scout sorride e canta anche nelle difficoltà."
"Ce n’est qu’un début, continuons le combat." E mi tornano alla memoria dei ricordi di un
viaggio nell'Anatolia profonda con certi letti di pietra e cartone.
Sabato 27/04
Si comincia.
Ore 9. Vado al nostro magazzino (15 minuti d'auto, ore di punta a parte): sta in comune
di Bordj el Kiffan (Fort de l'eau). Conosco H/: sarà il mio fidato collaboratore (e chauffeur). Il
magazzino e gli uffici sono totalmente vuoti: a noi il compito di attrezzarli e farli funzionare.
Passiamo in centro Bordj el Kiffan per qualche commissione e poi andiamo ad Algeri
centro. La strada costeggia il mare. Nella zona del porto noto i grandi silos dei cereali: "Sono
proprio i silos di Carlo!" mi dico.
Carlo, un amico ingegnere, ha lavorato qui parecchi anni fa alla loro costruzione con un
sistema di "piattaforme montanti" la cui descrizione mi aveva appassionato; la preparazione
delle piattaforme oleopneumatiche e dei vibratori per il calcestruzzo era stata lunga e poco
appariscente; aveva attirato lo scetticismo e l'ironia dei francesi che lavoravano ad altre
infrastrutture portuali con metodi più tradizionali: "mmh, les italiens! ma che stanno facendo
che non si vede niente!" E poi, all'improvviso, i silos vennero su come per incanto nel giro di
pochi giorni. Ohh!
Carlo è morto l'anno scorso in Cina durante i grandi lavori alla "Diga delle Tre Gole" sullo
Yang-tze kiang.
Pranziamo in un bistrot molto tipico, genere vecchia Marsiglia: sardine fritte e birra
ghiacciata. E poi di nuovo al magazzino.
Con H/ aspetto i container: non sono arrivati alle 12, arriveranno alle 14.
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Ore 14:40 arrivano. Contrariamente alle disposizioni trasmesse via fax si scarica a mano
senza clark (=carrello elevatore muletto) né transpallet: perché? non capisco. Penso
mestamente che non sono Clark Kent nella sua identità di S/man.
Tre ragazzi e H/ lavorano.
Tre o quattro sconosciuti ma accreditati spettatori stanno, vanno e vengono; chi sono?
Non capisco.
Mezza dozzina di ragazzi vengono a vedere se possono sfangare mezza giornata di
lavoro. Capisco.
Ore 19:30 rientro a casa impolverato ma felice (?).
Un paio d'ore (e mezza) per sommarie pulizie cesso, bagno etc. poi doccia e cena;
apparecchio una piccola distesa di kleenex per mia stupida diffidenza ad appoggiare il pane sul
tavolo da cucina che pure ho accuratamente lavato.
Proposito per domani: comprare accessori domestici mancanti e alimenti; prendere un
pasto caldo al giorno: vietato ammalarsi (grazie al K!).
La cucina a gas traballa vistosamente. Memo: fare attenzione con l'acqua bollente (olio
bollente non est problema: non uso friggere).
La gotta ricompare come per miracolo.
Pas problème
Domenica 28/04
Vado al magazzino con H/: stile guida et vecchia Panda perfette per massaggio cardiaco;
degna di nota anche la macinazione degli ingranaggi del cambio, forse a causa di frizione
selvaggia; mi distraggo pensando se tradurrei questo “selvaggia” con “sauvage” o con “fauve”.
H/ è stato "ristrutturato" (anche lui!) insieme a migliaia d’altri, con il loro patrimonio di
competenze che non hanno potuto trasferire ai più giovani.
A seguito della grave crisi economica di qualche anno fa, il FMI aveva "raccomandato"
una profonda riforma del paese.
["la firma, nell'aprile 1994, di un accordo con il FMI ha fatto superare il tabù della
dilazione del rimborso del debito estero algerino, valutato nel 1993 in 26 miliardi di dollari. Per
Algeri non c'era altra scelta: nel 1994 il pagamento del debito avrebbe assorbito tutto il
ricavato dell'esportazione degli idrocarburi. L'economia Algerina ormai stremata (le fabbriche
funzionano a metà e persino un terzo della loro capacità produttiva, e almeno un quinto della
popolazione in età lavorativa è disoccupato) ha trovato in quest'accordo..." (da: L'état du
monde, 1995].
Dopo quella conseguente alla fine del periodo coloniale, di nuovo una mancanza di quadri
nella storia del paese.
Acquistiamo alcuni oggetti della lunga lista, un po' qui un po' là, altri domani; perché non
tutto e subito? Mistero. Forse mio stupido schematismo occidentale? O nordico?.
Altri oggetti sembrano stranamente introvabili: ad es. bricco per scaldare l’acqua per
brodino o nescafé. Pazienza, userò la padella.
E poi arriviamo in sede: disimballaggio mobili ufficio. Tavolo presidenziale (sic) richiede
montaggio con alcune nuove barrette filettate diametro 6 (lo sapevo bene avendo io stesso
provveduto allo smontaggio).
Barra filettata = tige fileté, so come si dice grazie ai miei trascorsi di costruttore di
barche francesi.
Richiedo barre filettate. Di lì a poco arrivano in lunghezza standard 100 cm. Sono da
tagliare; il ragazzo vuole tagliarle con la lima; alla fine dopo mia insistenza ripiega per lama da
metalli; ma senza archetto (forse sembra inutile lusso). Barre filettate si rivelano poco filettate
e molto incrostate. Pas problème: qui vicino un meccanico sembra abbia filiera per ripassare il
filetto; ce l'ha.
Totale 3 ore per lavoretto da 30 minuti.
Per fortuna altri tavoli ufficio non richiedono montaggio complicato: per ora.
Mia opera consistito in spiegare, suggerire, indicare (potrei fare con mie mani, ma sono
impedito da vincoli mio ruolo di Buana Bianco): comunque, at fine, mio camice non est più
tanto bianco.
Rientrando a casa con H/ facciamo altri tentativi, poco riusciti, di acquisti. Comunque io
non uso denaro; lo maneggia lui per me.
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Aspirina
Esempio di acquisto non riuscito: "Aspirina"; il farmacista, non la conosce; spiego che
principio attivo est "acido acetilsalicilico"; non comprende o non conosce; strano, penso io,
eppure già da tempo utilizzato per conservare pummarola fatta in casa, et anticamente at
tempi Cleopatra impiegata per processo mummificazione et cantata indirettamente in bibbia at
tempo esilio "abbiamo appeso le nostre cetre ai salici (da cui salicilato) di Babilonia". "Let my
people go!"
Poi, a casa. Stanco, impolverato ma felice. E non esagero, riguardo alla polvere.
Esco nel quartiere per spese varie: spago, nastro adesivo, limoni, puntine disegno, dadi
per brodo (pasto caldo) sveglietta cinese (3 hurrà!): in un'ora prendo quel che non ero riuscito
ad avere in due giorni; e in più gustosa conversazione con nativi: italiano, calcio, pizza,
ammore, alexdelpiero.
Rientrando con le sportine incontro B/: mi chiarisce che non Aspirina (che pure nel
dizionario fr-it esiste come sost.fem. = aspirine) ma UPSA. Basta saperlo. E io che credevo che
aspirina conosciuta allovertheworld come Cocacola.
21:30 cena con brodino di pollo (ex dado).
Lunedì 29/04
Inizia montaggio scaffali Safim.
1. Ordinare montanti per altezza;
2. Raggruppare ripiani per misure largh. et lungh.;
3. Schizzo e misure.
Dopo schizzo e misure essi iniziano: stile di lavoro molto nativo nonostante indicazioni
precise e suggerimenti: forse mia conoscenza lingua francese inadatta? Forse loro conoscenza
lingua francese inadatta? Forse studierò lingua araba.
I primi quattro montanti messi in opera risultano di tre misure diverse: eppure ho fatto
raggruppare (cfr. punto 1.) secondo le diverse misure: perché? Mistero!
Fino ad ora non inkazzato. Mistero!
Ore 16:00 B/ passa a prendermi; rientrando a casa passiamo per acquisti in quartiere
Hamiz; esso est tipo souk ma esteso lungo stradone et avvolto nube polverone.
Egli mi dà il TF/nino con pulce (sim-card): esso riceve. Non mi dà istruzioni né
caricabatteria: mi darà.
Quando resto solo, a casa, provo ad usare il maledetto Motorola; risultato "call failed",
"not subscribed". Eppure pulce est ok. Boh!
Poi solite pulizie dei nuovi acquisti (Algeria = polvere, et les baguettes sont la.)
Poi doccia e tf a casa; telefonata molto breve, è meglio.
Poi litigo con fax.
Poi cena. Risultato: dolore addominale per sovradistensione intestinale come quella volta
all'isola d'Elba per riemersione errata da -40 metri.
Poi litigo con fax.
Poi litigo ancora un po' con TF/nino.
Poi con fax.
Poi buonanotte.
Scusate la grafia (* stevo sckrivvenduo a mano): mia già pessima scrittura peggiora per
motivi umorali e digestivi.
Però letteratura est grande consolatione.
Et post: "Domani essere altro giorno, miss Rossella".
Martedì 30/04
Mi serve da sede:
Via fax: (omissis)
A mano, dal primo che viene giù (giù): (omissis)
Corrente elettrica c/o magazzino: oggi pomeriggio o domani mattina (1. maggio) ci
consegneranno due "boites d'extremité" (tranquillamente posso scommettere le boites che
non!) per la cabina elettrica. E poi sarà fatto.
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Montaggio scaffali: procede in stile poco cartesiano. Comunque.
R/stampa #1
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da El Watan - le quotidien indépendant - 30 avril 2002
Des candidatures électorales rejetées par l'administration. Le FIS veut revenir.
Alcune candidature elettorali rifiutate dall'amministrazione statale. Il FIS (Fronte Islamico di
Salvezza) vuol tornare.
da Horizons - quotidien national du soir - 1er mai 2002
Lakhdaria a l'heure des législatives. L'appel au boycott aura peu d'écho.
A Lakhdaria è il momento delle elezioni: l'appello al boicottaggio ha scarsa risonanza.
da El Watan - 3 mai 2002
Elections législatives. Bouteflika contre la fraude et le boycott. Le président a appelé les électeurs
à aller voter massivement. Il a fustigé les fraudeurs potentiels et les partisan du boycott. Il a
promis des élections libres.
Elezioni politiche. Bouteflika (il presidente della repubblica) contro i brogli e il boicottaggio. Il
presidente invita gli elettori a recarsi alle urne in massa. Egli ha fustigato i potenziali frodatori e i
sostenitori del boicottaggio. Egli ha promesso elezioni libere.
da Le monde aujourd'hui - 4 mai 2002
31 morts a Tiaret et 3 autres a Chlef. Massacre a l'ouest.
31 morti a Tiaret e altri 3 a Chlef. Massacro a ovest. Il gruppo di assassini agli ordini del sinistro
"Ras El-kef", che si è auto-proclamato "émir" nella regione di Tiaret, è comparso di nuovo alle
porte della città di Sidi Khaled. 10 persone appartenenti a due famiglie sono state sgozzate e una
undicesima è stata uccisa con un colpo di arma da fuoco.
Incontro Presidente – Walis (prefetti). "La sola arma per lottare contro i brogli rimane la
partecipazione massiccia al voto".
Sabato 04/05
Ieri mattina, uscendo per fare la spesa mi dirigo al cassonetto per gettare l'immondizia. Il
cassonetto è lungo 6 metri e alto 1 e 60. Il cassonetto, ieri, ha bruciato e fumato tutto il giorno
spandendo nell'aria serena i suoi miasmi.
Tutt'intorno sacchetti d'immondizia sfondati e rifiuti sparsi e maleodoranti. Dunque non
mi avvicino troppo. Da qualche metro di distanza lancio il mio sigillato fagotto: canestro!
E poi un colpo al cuore. Silenziosamente, dal pertugio si affacciano due ragazzini: piccoli
dannati alla ricerca di piccoli tesori.
Vorrei urlare. Mi allontano in silenzio.
Domenica 5/05 Fax.
Buon giorno.
Vi ringrazio tutti per le belle parole di conforto e sostegno. Vi abbraccio.
Impianto elettrico: la mia scommessa a proposito "boites d'extrémité" (cfr. precedente
relazione) si è rivelata sorprendentemente azzardata (ma comunque non andava presa alla
lettera.) Esse sono state consegnate l'altro giorno.
Stamattina gli operai della Sonelgaz (Soc. Nationale d'Electricité et Gaz) hanno installato
le boites; prossimamente provvederanno alla connessione alla sottostazione più vicina.
Dettagli. (omissis)
PS: stamattina mentre attraversavo la strada un tizio in macchina mi si è accostato e mi
ha chiesto un'informazione stradale. Delle due l'una: o quello era poco dotato di intuito
fisiognomico o io già comincio ad avere l'aria di un nativo. Speriamo la prima. Però ho saputo
spiegargli come arrivare all'aeroporto.
PS. La buganvillea e il caprifoglio sono in piena fioritura come da noi (da voi) solo in
piena estate.
PS. L’altra sera sono andato a cena con il A/: un bel ristorante al porticciolo di nonsoche;
e poi mi ha portato al night club dello Sheraton: ambiente tipo James Bond (senza Bond girls
ma con contadini danesi mezzo brilli). Sheraton molto sicurizzato da vari posti di blocco e
sorveglianti. Al metal detector mi spoglio di: il vecchio Nokia (gros calibre dice impressionato il
buttafuori), lo stupido Motorola, l’astuccio degli occhiali, le chiavi, l’orologio, le monete: ma
quello suona lo stesso; eppure non porto protesi metalliche.
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Lunedì 06/05
Questione di soldi.
La moneta di corso corrente è il Dinaro Algerino; è diviso in centesimi; non mi è mai
finora capitato di trovare delle monete da centesimi. Però la gente ne parla come di una entità
effettivamente esistente; questo disorienta lo straniero.
Quanto meno disorienta me che sono partito dall'Italia senza ancora essermi abituato
all'Euro.
Mi sono fatta una tabellina. Per esempio:
Io chiedo
Egli
Intende
il prezzo di:
dice
centesimi
DA
croissant
1.000
1.000
giubbino
140
140.000
caffè
1.200
1.200
treno
12
1.200
Cioè
10
1.400
12
12
a lire
Corrisponde
276
38.654
331
331
Corrisponde
a euro
0.14
19.96
0.17
0.17
Tutte le transazioni economiche si fanno in contanti. Carte di credito solo negli alberghi
internazionali.
Questione di intendersi.
Il giorno festivo è il venerdì. La fine settimana è "Giovedì + Venerdì". Se saluto qualcuno
il giovedì sera (giorno precedente la festa) sono portato istintivamente ad augurare "buona
domenica" poi immediatamente sono sul punto di correggermi in un "buon venerdì". Peraltro
non ho mai sentito nessuno usare questa espressione di saluto ma piuttosto "buon week-end".
Mi sono fatto una tabella di equivalenza che tengo sulla scrivania.
1
2
3
4
5
week-end
lunedì
martedì mercoledì giovedì
venerdì sabato domenica
sabato domenica
lunedì marted mercoledì gioved
venerdì
ì
ì
Per memorizzare questa nuova scansione dei giorni della settimana ho anche tentato di
adattare delle locuzioni dialettali (zobia vignida setimana finida = martede vignit ecc.).
Con scarso successo.
L'unico espediente che funziona è: "giovedì, che è come un sabato italiano".
Varie
Ci sono moltissimi cyber-café. Ne ho trovato uno molto più vicino a casa del precedente;
è lì che sono ora. Il sottofondo musicale è po’ altino in verità e altina è anche l'aria
condizionata.
Faccio seguito alla relazione tecnica trasmessa ieri.
Finestrelle del magazzino: sono molto in alto e quindi… (omissis)
Pavimento: in piastrelle di graniglia posate su caldana… (omissis)
Saracinesca e porta verso la strada: i telai dei serramenti non… (omissis)
Toilette del magazzino: mancano i serramenti delle finestre… (omissis)
L'altezza dal pavimento al soffitto … (omissis)
Uffici: i serramenti devono tutti essere… (omissis)
Il montaggio degli scaffali procede decentemente; domani… (omissis)
Casa: l'altro giorno (venerdì); appuntamento con B/ e M/ alle 15.15 per presentarmi la
donna incaricata di faccende domestiche. Lunga attesa. Alle 17 passate finalmente arrivano.
Mezza giornata festiva andata a farsi fottere.
La giovane cicciotella è persona fidata; di nome A/ emana un forte afrore di sudazza. Le
viene mostrata la casa e riceve, da madame, severe istruzioni in pretto stile coloniale.
L'indomani mattina si presenta alle 7 e mezza; lavora a piedi nudi; si è portata delle
musicassette di tipica musica locale (canzoni di amore e gelosia). Il lavoro risulta ben fatto,
secondo le istruzioni.
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TF/nino: ora sono dotato di un Nokia che funziona sia in trasmissione che in ricezione; il
malefico Motorola è là nell'armadio.
Allego rilievi da unire alle piantine del magazzino ecc. (omissis)
Sono le 23:40; ho altre pagine da battere, ma ora basta.
PS Sul tavolino da notte ho posato anche la piccola bussola che porto sempre con me in
viaggio: vecchia abitudine buona per sapere, ad esempio, "da che parte domattina sorgerà il
sole" o in che direzione è casa. "Casa, telefono".
O in che direzione si trova Tamanrasset.
Ma anche con la bussola ho difficoltà a "collocarmi mentalmente": dev'essere a causa del
fatto che il mare è a nord, questa volta. "Mentalmente" per me è sempre stato a sud.
Buonanotte al secchio.
Venerdì 10/05
Giornata festiva. Mi concedo un bel vassoio di paste: al cioccolato, al miele, alla pasta di
mandorle, alla crema e alla marmellata, alla frutta e secche. Le paste sono di formato
esagerato: con una di queste se ne farebbero tre delle nostre (delle vostre).
Giornali. Per ora ho solo impressioni superficiali relative alla stampa in lingua francese.
I quotidiani sono molto più leggeri di quelli ai quali siete abituati voi (noi): tutti hanno
solamente 24 pagine formato tabloid: questa quantità di carta limitata sarà segno di una
stampa eco-compatibile o di una stampa sotto tutela? L'inchiostratura è molto più pesante.
Alcuni giornali quotidiani in lingua francese (con relativo indirizzo web):
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El Moudjahid
El Watan
L'Epression l
La Nouvelle Republique
La Tribune
Le Matin
Le Monde aujourd'hui
Le Quotidien d'Oran
Le Soir d'Algerie
Liberte'
elmoudjahid-dz.com
elwatan.com
expressiondz.com
lanouvellerepublique.com
latribune-online.com
lematin-dz.com
[email protected]
lequotidien-oran.com
lesoirdalgerie.com
liberte-algerie.com
I quotidiani: non escono il venerdì.
A giudizio dell'edicolante sotto casa i più venduti tra questi sono Liberté e ElWatan.
È un po' poco vero?
Stampa italiana niente, un po' francese, poco inglese.
Faccio seguito alla tf di stamattina inviando copia dell'agenda di questi ultimi giorni.
Domenica 05/05
8:30 13:00 a Magazzino. Montaggio scaffali a buon punto. Prepara appunti e relazione.
A casa: prendere passaporto x cambio euro.
Pane e nutella (conosciuta allovertheworld).
14:30 Hotel Mercure per prendere un taxi (v. nota).
Banca (v. nota).
Ambasciata Italiana (v. nota)
Istituto Italiano di Cultura (v. nota)
20:00 Cybercafé.
23:00 Brodino e tentativi fax.
Lunedì 06/05
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8:30 Magazzino: montaggio scaffali procede meglio.
Ruolino presenze: H/, il ragazzo e il grosso.
20:35 ricevo TF da M/ (v. nota).
Martedì 07/05
8:30 Magazzino: montaggio procede bene.
Foto dettagli capannone, serramenti, ecc.
Urge fare mascherina per cabina elettrica.
Sonelgaz: nel pomeriggio allacciamento (sarà vero?).
Cielo coperto, un po' afoso.
14:00 un bel temporale: magazzino al buio, infiltrazioni pioggia.
Disposizioni dettagliate per domattina.
Mercoledì 08/05
Ric. tf
10:49
12:18
18:00
dalla sede: istruzioni comprese forte e chiaro.
Treno per Algeri (Agha), mappa città, libreria, ecc.
Treno per Dar El Beida in ritardo (v. nota).
Giornata dell’Europa al Palazzo della cultura. (v. nota)
R/stampa #2
da Liberté.
• Un'autobus esce di strada a Lakhdaria. 21 morti e 22 feriti.
• Souk-Ahras: una città in collera. In seguito all'assassinio del Chawki Traidi (15 anni). I
manifestanti hanno saccheggiato le aule e il blocco amministrativo del centro universitario
Baji-Mokhtar, i locali dell'amministrazione comunale, delle Poste e della Sonelgaz. Rinforzi dei
reparti di pronto intervento sono state richiamate dalle prefetture vicine.
da Le matin.
• Prigioni: il FIS ci si immischia. Dopo l'assassinio di un adolescente. Sommosse e Souk
Ahras. Dopo che i detenuti di Serkadji, di El Harrach e della prigione civile di Costantina si
sono sollevati per esigere condizioni carcerarie migliori, nella prigione di ElBouni, ad Annba,
degli ex-militanti del FIS detenuti approfittano della situazione per chiedere la grazia.
• Rivoluzione o evoluzione?
• Foto: Ieri, davanti alla prigione di El Bouni. I 150 detenuti sono sui tetti da lunedì. Vi hanno
passato la notte.
Giovedì 09/05
Esco alle 11 per comprare pane, acqua, croissant e giornali: ci vuole 1 ora e 20, così,
tanto per gradire. Avessi almeno una bicicletta… Pane (baguette) e croissant di altissima
qualità; normalmente, prima di essere arrivato a casa, me ne sono già sbafate delle quantità
imbarazzanti.
Il sistema distributivo è molto frammentato. La maggior parte delle botteghe,
specialmente quelle di generi alimentari, sono dei bugigattoli di pochi metri quadrati, stipati di
merci fino al soffitto, con un bel giro d’affari, relativamente alle dimensioni. Rari i negozi di
alimentari organizzati tipo superette. Supermercati nisba. Da quel che posso intuire, nella
maggior parte dei casi, sono imprese a carattere familiare aperte dal mattino presto fino alla
sera tardi, tutti i giorni; chiudono solo il venerdì a partire dall’orario della preghiera (circa
mezzogiorno).
Solo uova
Curiosità: ci sono parecchie botteghe specializzatissime: vendono solo uova.
16:30 Chiedo a X/ dove trovare un taxi per andare in centro, ma poi mi accompagna lui
personalmente in auto; mi lascia dalle parti dell'università e mi dà licenza di tornare in treno,
se voglio, oppure di richiamarlo al tf; me ne vado a fare un giro da solo. Come un normale
sabato a Roma, tanto per dire.
Non allineati
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Con atteggiamento da turista consulto la pianta della città: tra i molti nomi della
toponomastica che mi suonano esotici o sconosciuti noto rue Patrice Lumumba, rue Ernesto
Che Guevara, rue Jawarhalal Neru. Il bel tempo andato, penso, del movimento dei paesi non
allineati che cercavano una loro strada.
Passeggio, come tanti altri; uno nella folla, anonimo e inosservato.
G-man
Poi mi vedo riflesso in una vetrina: non sono vestito in modo stravagante, non sono né
alto né basso, né magro né grasso, eppure mi pare di essere un fanale acceso nella notte,
visibile come un g-man a Macao negli anni '50. Non c’è un gran meltin’ pot, qui.
In rue Emir El Khettaby, nella "più antica panetteria di Algeri" mangio due quiche: 50 DA;
digestione laboriosa.
Sikorski
19:03 Treno in orario da Agha per Dar El Beida. La locomotiva Diesel si preannuncia con
lo stesso minaccioso rumore di un Sikorski da combattimento. Trovo posto a sedere. Dalle
porte automatiche che qualche volta non si chiudono entra la fresca aria della sera.
Tra poco farà buio: ma perché questo leggero stato di ansia? Mi chiedo se è la stessa
ansia che avrei a quest’ora su una metropolitana di Roma o di Milano.
Chorba
Quando arrivo a casa B/ mi porta una zuppa di verdure con pollo (chorba), ancora calda:
ullallà è una cuccagna.
Gita scolastica
Mio figlio, oggi, lassù in Europa, è andato in gita scolastica: la sua prima. Qui è giorno
festivo e ne approfitto per alcuni lavoretti domestici: sigillare il cesso (c'è un pannello in
compensato con fessure che comunicano con misteriose cavità maleolenti), rigovernare, rifare
il letto, riordinare l'ufficio, ecc.
La maligna lista dei lavoretti: più la spunti e più si allunga!
12:45 ricevo una telefonata da C/; per loro, lassù sta finendo la settimana lavorativa e
sono preda della sindrome del venerdì: “chiudiamo i sospesi”; gli faccio una breve relazione
seguita da un attacchino di logorrea: mi sembra di avere un sacco di particolari importanti da
comunicare. Ma poi, tanto.
Pomeriggio: mi applico a qualcuna delle molte cose da riordinare.
19:30 ricevo una tf da casa: domenica prossima è la festa della mamma.
Questo è quanto.
Alla fine del mese, il 30 maggio, ci saranno le elezioni politiche.
R/stampa #3
da L'expression.
• Ouyahia: "Non me ne andrò. Non sono un disertore!" Conferenza stampa. Ieri, il ministro
della giustizia ha accusato gli islamici di alimentare la serie d'incendi e di ammutinamenti nelle
prigioni. Bilancio degli incendi nelle carceri: 45 morti e 90 feriti. Ammutinamento nella
prigione di Sidi bel Abbés: 1 morto e 2 feriti. La rivolta è scoppiata verso le 9e45, al momento
delle visite dei familiari.
da El Watan.
• Ammutinamento nel carcere di Sidi Bel Abbés. Un incendio provoca un morto e due feriti.
Un incendio nelle sale n. 3 e 4. Gli ammutinati chiedono di incontrare Ouyahia. Il ministro
della giustizia accusa i "condannati per fatti di terrorismo".
• Foto: Come a El Harrach la rivolta dei detenuti è iniziata con incendio.
da Liberté.
• Elezioni. La campagna elettorale comincia oggi.
• Souk Ahras. Ritorno graduale alla calma. Conferenza stampa del guardasigilli in seguito
alla rivolta nelle prigioni.
• Ouyahia non darà le dimissioni. Egli accusa gli islamisti di essere dietro le agitazioni dei
centri penitenziari del paese. Tuttavia, egli si guarda bene dal citare chiaramente una
qualunque parte.
da Le matin.
• Prigioni: Un'ammutinamento nella prigione di Sidi Bel Abbés, ieri ha fatto 1 morto e 3 feriti,
mentre la polizia da l'assalto alla prigione di El Bouni, a Annaba. Nella stessa giornata, Ahmed
Ouyahia, il ministro della Giustizia, nella conferenza stampa ad Algeri ha annunciato dei
provvedimenti urgenti.
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•
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Campagna contro il voto. Il prefetto di Tizi Ouzou (Cabilia) proibisce una riunione in
programma per oggi e promossa da quattro personalità politiche che chiamano al rifiuto delle
urne.
Sciopero all'università. Il sindacato nazionale degli insegnanti delle scuole superiori (CNES)
annuncia uno sciopero nazionale per l'11 maggio. Esso riprende le sue principali
rivendicazioni: lo statuto e l'aumento dei salari.
11 note
nota 00
Train de banlieu: ogni mezzora circa.
Biglietto per Algeri: 12 DA.
Fermate da casa in direzione centro città:
o 1 Dar El Beida,
o 2 ??,
o 3 Oued Smar,
o 4 El Arrach,
o 5 ??,
o 6 Hussein Dey,
o 7 ?? (porto / container),
o 8 Agha (università),
o 9 Alger Centrale.
Per il ritorno prendere direzione Thenia.
Al ritorno: poco prima della fermata di Dar el Beida (laggiù a sx) si vede l'Hotel Mercure.
Abito a Dar el Beida, a est di Algeri, vicino all'aeroporto: non ho ancora scoperto
l'indirizzo esatto. Dar el Beida significa Maison blanche (è conosciuta anche con questo nome).
Per curiosità: nello stesso modo si può designare anche la "Casa bianca" di Washington e
anche "Casablanca" in Marocco.
Taxi dal Mercure all'Amba.It. e ritorno con un'oretta di sosta: 900 DA (25.000 lire circa):
penso che si possa spendere meno.
nota 01
Taxi: Klang mi aveva spiegato che i taxi non funzionano come “da voi”; che non esiste un
sistema di chiamata radio-taxi, che una volta i taxi d’Algeri erano impeccabili, con autisti in
divisa; che da qualche anno il numero delle licenze di taxista è stato ampliato a dismisura; e
anche il numero degli abusivi è cresciuto, ecc. Insomma, mi dà l’idea che non dovrei fidarmi
del tassista trovato per caso.
Però oggi voglio uscire per i fatti miei; sono stufo di sentirmi un recluso; o forse
sorvegliato.
È per questo che faccio una scammellata a piedi fino al Mercure; è un lussuoso hotel
internazionale; è sicurizzato da un corpo di guardia; là, mi dico, troverò un taxi come si deve.
E infatti lo trovo. Alla fine del giro pago. Non trovo problemi.
Nota 02
Banca: il cassiere sta in un apposito sgabuzzino, e, anche se interrogato, non parla; mi
mette in imbarazzo con quella sua aria impenetrabile: vietato distrarsi dal maneggio dei soldi.
Nota 03
Ambasciata Italiana: sta in una bella villa blindata; il carabiniere di servizio in guardiola è
gentile e affabile, con me; un po’ meno con i nativi che chiedono un visto d’ingresso in Italia.
Non ho una reale necessità di andare all'Ambasciata; ma, penso, siccome mi trovo in un paese
straniero che non conosco (e non comprendo) mi dà conforto sapere che un pezzetto di “casa”
esiste anche qui e anche sapere dov’è e come andarci: non si sa mai. In caso di emergenza.
In taxi mi godo la vista del mare nella giornata luminosa: le navi alla fonda in rada con la
prua rivolta a NE, nel bel vento teso di più di 20 nodi. Mi chiedo quando potrò avvicinarmi al
mare: finora l’ho visto parecchie volte ma sempre attraverso il finestrino di un’auto.
Nota 04
Istituto Italiano di Cultura. Sta in una villetta; organizza corsi di lingua italiana, incontri
musicali, ecc. Il direttore mi chiede dati e informazioni personali (fin troppi direi) per tenermi al
corrente delle loro attività. Ho l’impressione che mi voglia prendere le misure: ho letto troppe
spy-story? C’è una biblioteca. Parlo con la bibliotecaria. Chiedo se organizzano corsi di lingua
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Algeri mon amour - v. 1.5 (c) 2003-2013 Giovanni Zane - [email protected]
araba (per italiani); mi dice che no; però mi suggerisce, per imparare la lingua araba, di
corteggiare le giovani algerine. Che avrà voluto dire?
Nota 05
Al rientro faccio due passi nel quartiere; chiedo una informazione ad un poliziotto; è un
affabile chiacchierone che tartaglia un po’. Ammette di parlare molto poco il francese,
comunque conversiamo. Senza volerlo tartaglio un po' anch'io: sindrome di Zelig!
Tra l’altro mi dice che ora lì la situazione è tranquilla, non come negli anni dell’anarchia
quando loro stessi non si fidavano ad uscire dalla caserma se non in gruppo e a bordo dei
gipponi; e inoltre mi informa che giusto alle nostre spalle c’è la stazione ferroviaria dalla quale
partono treni per andare in centro ogni mezz’ora; la corsa costa 12 DA. Ora lo so; niente taxi,
la prossima volta.
Nota 06
Tipico pasto in ufficio: sardine in scatola, pane e succo d’arancia su un vecchio giornale
steso a mo’ di tovaglia: mangiando mi aggiorno sul paese. Fattacci di terrorismo e di cronaca
nera, politica interna e internazionale e anche un po’ di feuilleton (amore e gelosia, favolose
eredità, colpi bassi e tradimenti).
Qualche volta i ragazzi si fermano a mangiare e stiamo tutti insieme. L’abilità di aprire la
lunga baguette con uno spezzone di lama del taglierino dimostrata da R/ mi inquieta un po’:
stupide suggestioni della stampa con le sue notizie di égorgement (=sgozzamenti). R/ è un
bravo ragazzetto dall’aria mite.
Nota 07
Ricevo dall’Italia una tf di M/: mi parla di lavori da completare al mio rientro; sono partito
da pochi giorni eppure mi sembrano questioni remotissime.
Nota 08
Alle 10:49 salgo sul treno per Algeri; servizio train de banlieu (uso metropolitana). Le
vetture sono un po’ scalcinate ma ci si può stare. Ci sono molti studenti. Scendo alla stazione
di Agha, zona centrale vicino all’università. In una libreria in faccia alla "Grande Poste" compro
una mappa della città. Passeggio guardando le vetrine, vado in un’altra libreria, prendo un
caffè. Mi sento a mio agio. Una mattina normale in una città che potrebbe essere bella.
Nota 09
Alle 12:18 torno alla stazione di Dar El Beida: il treno ha un discreto ritardo. Non mi
preoccupo: sono comunque raggiungibile sul tf/nino.
Alle 13:40 rientro a casa; trovo ad aspettarmi H/ e B/ in allarme rosso: avevo
appuntamento alle 12:30: dopo un’ora di ritardo mi davano per scomparso. (Ma perché non mi
hanno cercato sul tf/nino?). Morale: sconsigliano vivamente di prendere il treno e comunque di
andare in giro da solo. Cerco di spiegare che ho trovato questi treni migliori di molti autobus
della SIA in servizio da BS a Salò, e che le stazioni ferroviarie sono sorvegliate come vorrei che
fosse la stazione FFSS di Brescia!. Comunque.
Nota 10
A casa finalmente mi godo la carta di Algeri: e con questo si placa un po’ la mia ansia:
avere una visione planimetrica dell’ambiente in cui mi trovo fa bene al mio morale (lo spirito
del vecchio boy-scout!). Ma come mai ad un certo momento mi vedo a studiare la carta con
fare furtivo come se qualcuno potesse scoprirmi mentre faccio una cosa proibita o sospettabile?
A forza di avvertimenti sulla sicurezza mi stanno spaventando.
Nota 11
Con B/ e M/ andiamo al Palazzo della cultura per il ricevimento in occasione della
Giornata dell'Europa.
Il Palais de la Culture sta sulla sommità di una collina, circondato da folta vegetazione
mediterranea; bell'esempio di architettura contemporanea è organizzato intorno ad un vasto
patio in marmo chiaro; di lassù si gode una splendida vista sulla baia di Algeri.
Oggi, in programma c'è anche un concerto di musica barocca: è già iniziato da un bel
pezzo. Ci dirigiamo nel salone grande dove è imbandito il rinfresco: sui tavoli, sontuosi mazzi
di fiori. Dalla terrazza il panorama della baia: la luce del tramonto inonda l'universo di rosa e
oro, comme il faut.
La compagnia di cui mi trovo a far parte è composta di economisti, dirigenti d'industria e
di banca. (Che ci faccio io qui?) Tutt'intorno abbondano i diplomatici, i politici e gli artisti. C'è
anche l'ambasciatore, naturalmente. Mancano i Ferrero Rocher, ma il rinfresco non ne risente.
Vengo presentato a molti. Sono qui da pochi giorni e vorrei approfittare dell'occasione per
farmi spiegare l'Algeria. Ardua impresa. E poi forse non è il momento per attaccare dei bottoni.
Chiacchiero, mangiucchio, fumo e bevo.
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Sprofondo in un divano e attacco bottone con un musicista iraniano, professore di
controfagotto.
S'è fatto tardi.
Con la compagnia di una dozzina di persone ci trasferiamo all’Esplanade per la cena. Ci
applichiamo agli aperitivi. L'attesa si fa lunga. Mi applico alla conversazione: essi si conoscono
tutti, io non conosco nessuno. Non mancano le gustose barzellette in arabo e in cabilese:
questo mi lascia un “attimino” tagliato fuori.
Una vivace signora leggermente bevuta mi imbarazza con pressanti richieste di calzature
italiane. Oggi, come ieri del resto, porto un paio di scarpe imitazione-stile-inglese, scarpe non
freschissime oltretutto. Nascondo i piedi sotto la tavola.
Un brillante funzionario dell’ambasciata è catalano: è per questo che comprende il
cabilese: questa mi sfugge. Tra la comanda e il servizio è passata un'ora e quarantacinque.
Durante e dopo la cena si balla! Faccio del mio meglio mentre lancio occhiate di complice
supplica al DJ, finché, al ritmo di un raï-disco-tecno, decido di esagerare e mi esibisco un po'
sopra le righe. La vivace signora mi punta e mi costringe a duettare in pista: è per lavoro,
penso. Meno male che mio figlio non mi vede, penso.
Dev'essere molto tardi quando usciamo nella dolce tiepida aria notturna. Chi ha pagato?
mi chiedo. La vivace signora mi chiede se sono sposato: che avrà voluto dire?
Per un momento sembra che non sia finita: qualcuno suggerisce di andare al Sofitel night
club o non so dove altro. Suggerisco di lasciarlo per la prossima volta. Nessuno se ne esce con
l'idea che “la notte è ancora giovane”.
Alle 4:00 posso lavarmi i denti e andare nelle pezze; per certe cose non sono proprio
tagliato, penso. 8 maggio, giornata dell’Europa, una data indimenticabile.
Qualche volta ripenso a J.Conrad & G.Greene: colonie & spie.
Memo.
Per uscire mi serve: monete, portafogli piccolo che stia nella tasca della camicia, tf/nino,
carta e penna, occhiali. Sarà meglio che mi procuri un gilet tipo caccia e pesca, con molte
tasche.
Nota:
Molto frequenti i riparatori di scappamenti d'auto: fanno certi lavoretti di ricamo che da
noi ce li sogniamo.
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A volte
A volte la situazione mi sembra pesantina: emorroidi, torcicollo, piedone gottoso. Forse
psico-somatizzo?
A volte mi costringo a scrivere delle pedanti liste di cose da fare tipo: prendere l’Aulin,
cacare, lavare i capelli, bere il latte.
A volte parlo da solo.
A volte mi guardo intorno.
A volte mi guardo alle spalle.
E cammina cammina…
Acqua
H/ mi spiega che, nella campagna qui intorno, negli anni dell’anarchia molti hanno
perforato dei pozzi senza controlli e senza conoscere l’arte del perforare. E così hanno bucato la
falda acquifera fino al livello inferiore; la falda si è svuotata ed è stata invasa dall’acqua salata.
La campagna costiera un tempo era sempre verde di campi coltivati ed ora soffre la penuria.
Finalmente ho cucinato
Carciofi bolliti. Mio proponimento pasti caldi sceso di molto nella scala priorità; ma non
est problema: non amo lavare pentole. E poi mi sento molto vitale: quasi quasi non depresso.
Qualche cedimento fisico non est problema.
Dopo dodici giorni
Non ho ancora svuotato la valigia.
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Cap. 2
J'aime la vitesse.
Buonasera buongiorno.
Ritirato il plico DHL con le packing list dei prossimi container. Siamo andati alla sede DHL
perché l'incaricato della consegna ieri aveva avuto difficoltà per trovare il nostro magazzino: a
suo dire l'indirizzo indicato era insufficiente; a dire di H/ invece sarebbe OK.
Richieste, spiegazioni, telefonate, timbri, fax, ecc. La prossima volta sarà tutto più
semplice, spero; e non ci sarà bisogno di andare in centro: esperienza non gradevole
specialmente con la malconcia Panda e soprattutto con H/ chauffeur; j'aime la vitesse (mi
piace la velocità), mi ha confessato. Ho avuto anche del vero terrore. E poi mi dicono che è
pericoloso prendere il treno.
Quando gli ho fatto presente che avevamo bisogno di arrivare. piuttosto che di arrivare
rapidamente, mi ha risposto che ha la patente dal 1961 e che non ha mai avuto un incidente.
Ahi, ahi. ho pensato io.
Montaggi in magazzino quasi terminati; restano da sistemare un po' meglio gli uffici; poi
mi occuperò della casa che comunque funziona, anche se molto spartanamente. Seguirà
relazione dettagliata.
Cosa mi manca? Il bidet e la "miscela Leone" per il mio surrogato di caffè.
Grazie per l'attenzione. Buon lavoro.
PS. Noto che a partire dalle 22:30 circa non c’è quasi più traffico sulla tangenziale.
Chiedo ad H/ se è in vigore il coprifuoco. No, non è in vigore; comunque non è consigliabile
andare in giro di notte. Ho l’impressione che questo lo dica soprattutto ad usum delphini.
Minestrone.
•
Attenzione FT/ buongiorno.
Energia elettrica: gli incaricati della cabina elettrica sono venuti stamattina per…
Dopodiché sarà finito; il prossimo passo sarà il branchement. (omissis)
Casa: nel pomeriggio ho provveduto a far trasportare dal magazzino a casa il “tavolo di
M/”: o M/, la tua vecchia scrivania è ora il mio tavolo da pranzo; il cassetto della colla,
della graffatrice ecc. ora è il cassetto delle posate.
Vabbè che qui la verdura è molto buona, ma forse ho esagerato con la pignattona di
minestrone: ieri sera ho mondato piselli, fave, pomodori, fagiolini, carote per un'ora
abbondante. E anche una cipolla.
Dovrò inventare qualche combinazione con riso o pasta o forse uno spezzatino di pollo
per esaurire lui (il minestrone) prima che lui esaurisca me.
Grazie.
•
•
•
Attenzione E/, buongiorno.
Ho ricevuto il plico DHL con le packing list... (omissis)
Via fax avrei bisogno delle p/list da me scritte a mano… (omissis)
Grazie.
•
•
•
•
Attenzione R/, buongiorno.
Computer: probabilmente più avanti avremo un pc "moderno"; per intanto potrebbe
essermi utile un mio vecchio portatile. Ti sarei grato se potessi ritirare da casa mia...
(omissis)
•
Ho con me i floppy-disk con tutte le mie... (omissis)
•
Grazie.
•
Nota inutile.
Stasera, in una bottega di alimentari diversa da quella abituale.
Io - . latte, due litri e un litro di l'eben (una specie di yogurt liquido molto "probiotico")
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Lui - Mlieko !
Io - ??
Lui - Mlieko! (latte) ruskji? (mi ha preso per russo!)
Io - Niet gavarit ba ruskjie. (farfuglio)
Mi mette la spesa nella solita sportina di impalbabile plastica nera.
Lu - Spassiba.
Io - Dasvidanjia.
Una vita piena di sorprese, quaggiu'!
Grazie per la c.a.
Vi abbraccio. (Tovarish Ivan.)
PS. Il cybercafé sta chiudendo. E' notte fonda. Ma ora, dopo che ho cambiato la
lampadina bruciata del giro scale, quando rientro a casa non ho più quella bottarella di ansia
dei primi giorni.
L'amato cane
H/ viene a prendermi alla solita ora per portarmi al magazzino. Ha l'aria stanca. Ha
passato la notte in bianco per vegliare l'amato cane che è stato investito da un'auto.
Nonostante le cure forse dovrà sopprimerlo.
R/stampa #4
da Liberté.
Cronaca. Trovati sgozzati a Boghni i 4 militari. Erano stati sequestrati domenica ad un falso posto
di blocco.
Cabilia. La rivolta dei sindaci: rifiutano di garantire le elezioni. Essi hanno dichiarato chiaramente
al prefetto che non si sentono per niente impegnati nell'organizzazione delle operazioni elettorali. Di
fronte a questo contegno, il rappresentante dello stato brandisce il rigore della legge. D'altro canto, i
comizi previsti ieri in favore delle elezioni sono stati annullati.
Molto gettonata una lotteria che mette in palio come primo premio una somma di denaro
da impiegare per aprire un'attività commerciale o artigianale.
E' notte. Alla solita tarda ora scendo al cybercafé: inserisco i miei floppy-disk, installo le
mie vecchie carabattole e comincio a scrivere. Per i ragazzi sono ormai una specie di "space
cowboy" che traffica davanti ad un monitor senza colori con software talmente obsoleto che
nessuno di loro lo ha mai visto. (cfr AP21 Space cowboys) Essi chattano con le pupe o
giocano in rete alla caccia a Bin-Laden.
Comandante Che G.
Giretto in centro. Nella "più antica panetteria di Algeri" (sto diventando abitudinario?) ho
preso una sola quiche: digestione migliorata.
"Aqui se queda la clara la entrenable transparencia de tu querida presencia Comandante
Che Guevaraaaa..", sento alla radio.
In camera ho un sacchetto di tela che conteneva zucchero cubano. In azzurro la
stampigliatura recita: "ECA. Azucar refino. Producto de Cuba. 50 kilos netos. Zafra 1965..."
(zafra: raccolta della canna da zucchero).
Quando, tanti anni fa, ci entusiasmavamo per il Che non sapevo che come ministro
dell'industria era stato una frana. Egli pensava che fosse necessario industrializzare il paese a
qualsiasi costo per garantire l'indipendenza politica di Cuba. "A qualsiasi costo" di solito è un
costo insostenibile.
Il Che aveva puntato tutto, o quasi, sulla coltura della canna da zucchero. E se un
parassita si fosse diffuso nelle piantagioni?
E poi, tutto quello zucchero a chi lo poteva vendere? Nella speranza di garantire
l'indipendenza del suo paese aveva finito per diventare un satellite dell'Urss e dei suoi satelliti.
Pag. 16
Algeri mon amour - v. 1.5 (c) 2003-2013 Giovanni Zane - [email protected]
Una partita di quello zucchero confezionato in bei sacchi di tela fu importato in Italia
attraverso la Cecoslovacchia. Percorrendo le misteriose vie del commercio uno di quei sacchi di
tela arrivò nelle mie mani.
Ora ci tengo l'accappatoio e il costume da bagno, quando viaggio.
Per fortuna qui non c’è la monocoltura dello zucchero.
Tutta l’economia, e quindi la vita nazionale, dipende "solamente" dal prezzo del petrolio.
Domenica algerina
Buongiorno a chi mi legge. In Europa è venerdì sera. Qui è la sera di una "domenica
algerina".
Ieri, giovedì, ho passato mezza giornata a classificare i vecchi fax ed altre cosette. Ho
contattato B/ per avvertirlo che la prossima settimana... (omissis)
Per quanto riguarda il magazzino e gli uffici abbiamo concluso la sistemazione di scaffali e
mobili e... (omissis)
Attendo in settimana l'intervento dell'artigiano (M/) che deve occuparsi di serramenti
ecc.; è venuto a prendere le misure sabato 11: spero che abbia nel frattempo... (omissis)
Capisco che da voi si è scatenata la consueta sindrome del venerdì. Stamattina ho
ricevuto il fax di R/ che mi ha fatto molto piacere anche per le sue note di cronaca cittadina.
Avrei preferito riceverlo qualche ora più tardi: il fax sta sul comodino vicino al letto, qui
abbiamo un'ora di ritardo rispetto all’Italia; per la giornata festiva avrei gradito dormire un’ora
di più.
Più tardi ho ricevuto il fax di E/. Ritrasmetto il messaggio e le fatture a... (omissis)
Prendo nota delle date di partenza dei container e... (omissis)
Curiosità; nei giornali cittadini non trovo la rubrica "Visto arrivare Visto partire" relativa ai
movimenti dei mercantili che di solito esiste, o esisteva, nelle città di mare. Sarebbe utile
sapere quando la nostra nave arriverà effettivamente in banchina.
Ogni tanto qualcuno chiama al telefono di casa cercando il signor Bo/, precedente
inquilino dell'appartamento. E così anche ieri sera (tardi) e stamattina (presto) una signora
dalla voce seducente: ha urgente bisogno di mettersi in contatto con lui; bel movimento 'sto
Bo/, e che orari!
Casa. La casa, come avevo notato fin dall'inizio, si è rivelata molto ben costruita e
studiata in modo molto intelligente sotto parecchi aspetti: disposizione delle stanze,
orientamento, delle finestre, riscontro d'aria, relazione con gli appartamenti adiacenti, qualità
della vernice, ecc.
Naturalmente la costruzione rivela la sua età e quindi ci sono un po' di piccole magagne
da sistemare.
Serramenti: pochi chiudono e aprono decentemente; qualcosa si può fare, ma non molto.
Cucina: funzionano (male) solo 2 dei 4 bruciatori dei fornelli; forse sono gli ugelli da
pulire.
Caldaia scalda acqua a gas: vista funzionare sono per dieci minuti; pare si tratti di una
membrana da sostituire; pare che il fratello di B/ (plombier) abbia già comprato il pezzo da
sostituire. Intanto, pare che doccia fredda sia tonificante.
Tavolo: ora è ok; forse sarà meglio comprare un paio di sedie; quelle che ho ora vengono
dalla vecchia giunteria di L/, sono incrostate di vecchia colla: hanno un aspetto veramente
rivoltante.
Camere da letto: una è ok; nella seconda c'è un letto singolo (mezza piazza); intendo
portare là il divano-letto che attualmente sta in sala, compare un materasso con i suoi effetti
letterecci, e lasciarlo pronto all'uso. Il letto mezza-piazza passerà in sala uso divano.
Alla fine avremo due camere con relativi letti di misura francese decenti, più un lettuccio
d'emergenza; la terza stanza per ora è praticamente vuota (c'è solo un piccolo tavolo da stiro):
se e quando sarà necessario la attrezzeremo.
Toilette: da quando ho sigillato con nastro adesivo il pannello in vecchio compensato
fradicio (occulta la colonna dei tubi di carico ecc.) la situazione puzza è decisamente
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migliorata: non è risolta al cento per cento, però ora mi sembra accettabile, o forse mi sto
abituando.
Stanza da bagno: appendi asciugamano, portasapone, mensole: tutto veramente molto
mortaccino (trad. délabré?) ma funziona; no bidet.
Sala - studio: C'è il grande tavolo che stava in sala campionario a L/ (molto ammirato da
chi lo ha visto: mi chiedono se lo vendo; quasi quasi...), quattro delle sue relative sedie, il
divano, il televisore; manca una lampada da tavolo; ne prenderò una, se possibile, dai
prossimi container.
Climatizzatore: funziona; o quantomeno si accende; l'ho provato per pochi secondi.
Armadi a muro: tanti e grandi; ripiani in truciolare di aspetto sconfortante; da rivestire
con buona carta autoadesiva lavabile; alcuni sportelli scorrevoli lasciano molto a desiderare.
Mi pare di aver già visto disegni di queste case su qualche libro di architettura ma non
ricordo con precisione. Dopo aver provato questa tipologia, mi chiedo perché le case a schiera
non siano tutte così (vicinanza con l'autostrada e finiture a parte!).
La forma e le soluzioni di questa casa mi intrigano tanto che ieri sera ho tirato tardi
(molto tardi) a fare rilievi e disegno.
Oggi abbiamo avuto un'ondata di calore assassina; ma mi dicono che questo è niente in
confronto a quel che arriverà. A mezza mattina, aprendo la porta per uscire a comprare il
giornale (non ricordavo che niente quotidiani il venerdì) mi è sembrato di prendere un
cazzottone in faccia: calore. Poi sono arrivati delle raffiche toste ed è calata una densa foschia.
Breve botta di scirocco con sabbia. Alla sera l'aria si è fatta quasi fresca.
Buonanotte buongiorno.
PS Sul tavolino da notte ora ho sistemato anche un altarino dei miei lari e penati: una
semplice cartella con le foto di famiglia: Lucia e i ragazzi seduti sul divano (tutti in pigiamone),
Nicolò con la corona di cartone della festina della scuola materna, Alberto al pianoforte, Nicolò
che si arrampica sul tavolo da giardino, Alberto che fa la verticale e Lucia che sorride.
Buonanotte.
Les 4 Saisons
Qualche giorno fa ho inviato in sede una piccola rassegna stampa. Oggi ho sentito il capo:
chissà perché egli ha voluto tranquillizzarmi. Mi ha anche dato una interpretazione "autentica"
del "fenomeno" terrorismo. Mah...
PS C'è qui una catena di ristoranti, trattorie e pizzerie molto forte; si chiama "Les 4
Saisons": ce n'è dappertutto. Dev'essere una tipologia di esercizi in franchising, di solito a
conduzione familiare.
18/05 Un lunedì algerino
Sabato 18/05
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Ancora Sonelgaz, stamattina. H/ è andato alla Sonelgaz per ritirare, come d'accordo, certi
supporti per i cavi da mettere in cabina, negli armadi dei trasformatori. L'incaricato
dell'exploitation non c'é; gli suggeriscono di tornare oggi pomeriggio (a che ora? boh!) oppure
domattina alle otto.
H/ ritiene inutile passare oggi; tornerà domani alle otto meno dieci. O quello gli darà i
pezzi (come dovrebbe) o si farà spiegare chiaramente tipo e caratteristiche di questi supporti
che poi potrebbe (si vedrebbe costretto a) comprare in qualche bottega di Hamiz.
Relativamente alle prescrizioni da noi accolte il 13/05/02 il tecnico (o è il capo-servizio?)
spiega ad H/ di aver “dimenticato” una ulteriore prescrizione.
H/ riceve copia del foglio dell'altra volta (13/05) con aggiunta la riga "Réglage
asservissement protection transfo". Metto in archivio la nuova con la vecchia. H/ commenta
che quelli della Son/ lo fanno uscire di senno.
La nuova prescrizione riguarda una chiave sugli armadi dei trasformatori per chiudere /
aprire la linea di terra prima di aprire / chiudere i sezionatori dell'alta tensione. Questa chiave
ora sembra funzionare normalmente per una sola delle tre sezioni.
Ora H/ vedrà se possiamo rimediare con i nostri mezzi. Sennò, ritiene ci siano due
possibilità: chiedere a B/ che ci mandi un suo elettricista di fiducia oppure rivolgersi al tecnico
S/ e fargli fare il lavoro privatamente. Opto per la prima.
Morale: la solita vecchia storia. Vedremo.
PS. Dopo aver assolto le prescrizioni che al primo momento mi parevano così semplici, mi
chiedo cosa accadrà al momento del collaudo (se collaudo dovrà esserci).
PS. E se noi volessimo far partire rapidamente un reparto di produzione, come da scopo
della nostra impresa?…
Ancora Les 4 saisons
PS. H/ mi spiega ridendo che "les 4 saisons" non è una catena di esercizi della
ristorazione; più semplicemente chiunque abbia voglia di aprire una trattoria o simile adotta
questo nome come il più semplice e bene augurante, forse per indicare che sono sempre
aperti. Bella cantonata, avevo preso!
PS. Se un giorno aprirò una trattoria la chiamerò "Les quatre saisons"!
A casa, dopo le 18, è venuto B/ con il fratello plombier (idraulico) accompagnato da un
cugino: hanno sistemato la caldaia e i bruciatori del gas. Altri lavoretti nei prossimi giorni. Il
maitre plombier aveva bisogno del cugino in qualità di assistente poiché recentemente egli si è
ferito alla mano destra… per aver dato troppa confidenza ad un "raudo" (=petardo): astucieux
le gar! (astuto il ragazzo!), ho commentato.
Speriamo che come specialista di cucine e scaldabagni a gas se la cavi meglio che come
artificiere.
A metà pomeriggio giunge una inaspettata telefonata che mi richiama urgentemente in
sede per consultazioni: tourbillon per prenotazioni, coincidenze, ecc.
A metà maggio qui stanno mietendo il frumento.
Stasera, al tramonto, un bellissimo cielo africano con la luna e tutto il resto; aria asciutta
e fresca. Quasi quasi mi spiace di dover rientrare in Italia domani: che sia una bottarella del
nostalgico mal d’Africa?
Domenica 19/05
All’aeroporto mi presento allo sportello Alitalia; l’impiegata, gentile, efficiente e fiera di
essere dell'Alitalia, mi accredita all’imbarco e mi accompagna fino al controllo passaporti.
Timbro: visto di uscita.
Nella sala d’imbarco c’è un solo gruppo in attesa, mi aggrego. E aspetto. Dopo un po’,
l’ora prevista per la partenza è passata. Soliti ritardi tecnici, penso. Sfoglio una rivista. Mi
gingillo con il telefonino. Leggo il giornale. Aspetto.
Quando viene aperta la porta per l’imbarco l’impiegata mi chiede se vado a Parigi o a
Lione. Trasecolo. Scopro che il mio aereo è già partito da un pezzo. Do i numeri. Ripasso il
controllo passaporti. Timbro: visto di entrata. Prenoto un passaggio per l’indomani. Telefono:
“Mamma, ho perso l’aereo…”
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Rientro a casa. Dalla tv sento la battuta finale di “Mission to mars”: C’est pour ça que je
suis né. Chez moi c’est la!” ('E' per questo che io sono nato. La mia casa è là!')
Prima di coricarmi guardo il solito bellissimo cielo, la luna, le stelle e le palme; il dio dei
viaggiatori distratti mi ha preso in parola riguardo al mal d’Africa.
Lunedì 20/05
Arrivo per tempo all'aeroporto, e sufficientemente sveglio. L'incaricato del controllo
passaporti mi chiede spiegazioni per tutte quelle entrate e uscite; controlla e timbra: visto di
uscita. Ciao.
A Roma Fiumicino ho due ore prima di prendere l’aereo per Milano. Faccio un giro
nell’aerostazione.
Dappertutto uno sfolgorio di cristalli, marmi e moquette; e gigantesche affiches con
donne procaci e invitanti: è lo stile della moda italiana.
Vorrei fare una pipatina, ma scopro che i fondamentalisti locali hanno pronunciato una
“fatwa” che vieta totalmente il fumo. Mi adeguo.
Prendo un caffè. La cassiera e il barista stanno conversando in una strana lingua
misteriosa.
- C: Chè ggià aperto er volo pe’ Duzzerdof?
- B: Eddamò!
- Io: Quanto le devo?
- C: Du’eottantasciqque.
- (Continuano la loro conversazione).
- B: …essiccestà o sciopero dee bbanche…
- C: Soccaz
Arrivo all’edicola dei giornali. Che offerta, che varietà, che spessori hanno i quotidiani! E
che gadget con i settimanali! Che popolo di voraci lettori!
Sull'aereo da Roma a Milano la hostess ci informa che questo volo è "operato" con
Airbus A321... Che avrà voluto dire? (Italiano: lingua misteriosa).
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Cap. 3
Intermezzo
Dopo le previste consultazioni in sede e qualche giorno a casa è il momento di rientrare
ad Algeri.
Una favorevole combinazione di tariffe e orari mi porta in transito per Barcellona; ho una
buona mezza giornata da passare nella capitale della Catalogna. Sono curioso.
L’unica mia altra volta a Barcellona risale agli anni ’60, al tempo dei primi stipendi di
insegnante supplente e della ‘500 gialla (BS 177085: l’unica targa d’auto che abbia mai
imparato a memoria). Non erano ancora i tempi di “I’ll came to look for America”.
Più modestamente ed hemingwayanamente, “Vamos a ver España pagana” ci dicemmo
allora; e una mattina partimmo, Beppe ed io, ragazzotti. Vagammo tra il mare e l’interno.
Tra l’altro ci innamorammo delle corride. Prima di tornare a casa, con gli ultimi soldi,
dedotto il necessario per la benzina, ci fermammo a Barcellona per un’ultima corrida (Manuel
Benitez el Cordobes, un trionfo: dos orejas y el rabo).
All’uscita dovemmo mestamente convincerci che ci avevano derubato del “cochesito” con
tutti i nostri beni, “tienda de campaña” compresa, per non parlare dei documenti: ragazzotti e
polli eravamo. Finimmo all’Hotel Falcon, rambla de lo capuchinos, nella stanza più meschina
con affaccio sul pozzo d’aerazione delle cucine; passammo alcuni giorni di ristrettezze in attesa
di un foglio di via del consolato e di un vaglia postale da casa. "Ah, Spagna pagana, si vive una
volta sola!"
Barcellona, 28/05
L’aereo è in perfetto orario; deposito i bagagli, mi procuro una piantina della città e
aspetto il bus navetta per plaça de Catalunya. Mi tf Lucia: stamattina, dopo avermi
accompagnato di buonora all’aeroporto ha deciso di fare una gita con i ragazzi. Ora è molto
allarmata poiché l’auto è in panne nel bel mezzo dello zoo-safari, settore leoni e i ragazzi
stanno smaniando: dopo una concitata conversazione riesco a convincerla a riderci sopra.
Mezz’ora più tardi sto scendendo sulle ramblas; sull’onda dei ricordi cerco l’Hotel Falcon.
E’? Non è? Mi informo, nessuno sembra ricordare il vecchio albergo. Alla fine sull’altro lato della
strada un antiquario mi conferma che in effetti tanto tempo fa... Scatto una foto ricordo:
ricordo di un ricordo.
Le ramblas mi appaiono un po' troppo ripulite, non ci sono più le sedie in ordinate file
disponibili per due ore al prezzo di 10 centavos sulle quali potevamo leggere a fondo i giornali
specializzati in tauromachia; e non ci sono più neppure le scimmie di Gibilterra in vendita per
poche pesetas.
C’è molta animazione ora sulle Ramblas, gelaterie e bar, mimi immobili e figuranti al
rallentatore con sfarzosi costumi di damine del ‘700 o di alberi frondosi per la delizia dei turisti
e dei passanti; e anche musicisti assortiti tra i quali un immancabile (oh meraviglia!) gruppo
andino che ripete all’infinito "Alturas"…
Scendo ancora un po’ fino a “Calle de la puerta ferrisa”: è rimasta più o meno la stessa;
ma ora si chiama, più catalanamente, “Carrer de la porta ferrissa”. L’osteria nella quale
consumammo vari panini con “queso de roqueforte” (i più a buon mercato) è diventata una
banale panineria, ma l’aria mortaccina di allora non è cambiata.
Faccio due passi al barrio chino.
Di fianco alla chiesa di Sant Agustì un cartello in arabo e in spagnolo indica i locali di una
mezquita (moschea).
Sul muro della chiesa, ignota mano burlona ha tracciato con lo spray “Kristianos a los
leones!”
Su “La Vanguardia”, giornale di Barcellona, un pezzo in materia di rispetto delle regole
civili, tolleranza religiosa e rispetto reciproco. “…El presidente de la Generalitat, Jordi Pujol,
exige a los musulmanes que cumplan los deberes y clama contra la agresiòn de la cultura
autòctona”. Nella stessa pagina un altro pezzo informa che “La futura mezquita de Santa
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Coloma irà a otro lugar para evitar protestas en el centro. El actual local se ha quedado
pequeño pero los musulmanes no iràn al que tenian previsto y buscan un terreno”.
Mi fermo a mangiare al mercato de la Boqueria; attacco bottone con un loquace català;
conversiamo in dialetto (il mio) e in lingua (la sua); ci tiene a spiegarmi che siamo o siamo
stati tutti minoranze ed emigranti; ben vengano tutti, magrebini e rumeni, polacchi e africani:
un po' di tutti, non troppi di nessuno.
Faccio una visita al porto olimpico e al lungomare: città di festa e di lavoro, come una
Rimini migliorata.
Torno sulla rambla, compro un coloratissimo poster della casa Batllò del Gaudì e spedisco
una cartolina a casa: "Ci dobbiamo tornare, qui, tutti insieme".
E' ora di ripartire per l'altra sponda del Mediterraneo. Sull'aereo per Algeri ("Argel" in
castigliano; toh, non lo sapevo!) rumorosi emigranti tornano a casa per le elezioni.
L'eco di una canzone si affaccia alla memoria: "...torno a casa, siamo in tanti sul treno,
occhi stanchi ma nel cuore il sereno..." (cfr AP31 Casa mia)
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Cap. 4
Martedì 28/05
Arrivo all'aeroporto di Algeri. Al controllo bagagli l'agente mi chiede se nella valigia ho un
binocolo.
Io so che lui lo sa perché io so che prima di essere consegnati ai passeggeri i bagagli
vengono passati ai raggi-X in un locale separato.
Io: Lo ammetto, ho un binocolo.
Lui: A che le serve?
Io: Normalmente, quando viaggio porto vari aggeggi da turista: la macchina foto e il
binocolo tascabile tra gli altri.
Lui: Il binocolo non è ammesso; lo devo consegnare alla polizia; le sarà riconsegnato alla
prossima uscita dal paese.
Io: Non capisco.
Esprimo una lieve sorpresa. Abbozzo un sorriso.
Lui: E' vietato.
Me lo aspettavo, penso. Un binocolo evoca sempre, agli occhi di un poliziotto, eventualità
di appostamenti, spionaggio, agguati, misteriosi sopralluoghi.
Disposizioni poliziesche, così.
D'altra parte io so che, fino a poco tempo fa’ (o forse tutt'ora?), in Italia, era vietato fare
fotografie nelle stazioni ferroviarie, per esempio.
D’altra parte io so che per esercitare il mestiere di fotografo era (o forse è) necessaria
una speciale autorizzazione di pubblica sicurezza, per esempio.
Io so e quindi non faccio obiezioni quali ad es. "ma mi pare di aver visto binocoli in libera
vendita in qualche negozio di rue Didouche Mourad...".
Mantengo il mio atteggiamento di lieve disappunto misto a un'ombra di timore, come da
manuale del viaggiatore.
Mi accingo ad aprire la valigia, traccheggiando un po' imbranato. Egli si consulta con il
collega; sembra irremovibile; il collega si avvicina. Mi ripete. Ripeto. Poi mi concede di tenere il
binocolo. Ringrazio appena un po' ossequiente. Esco. Mi allontano.
Se sapessero che dalla finestra della mia cucina vedo la torre di controllo dell'aeroporto...,
penso tra me.
Martedì 4/06 Fax.
Caro C/ Buongiorno. Eccoti un breve riassunto degli ultimi giorni.
Viaggio: OK. Barcellona: molto cambiata dall'ultima volta: non si vendono più le scimmie
di Gibraltar sulle Ramblas.
Mercoledì 29/05
Consegna campioni: ok.
A magazzino: sopralluogo (pulizia fatta; aspettiamo che M/ risanato (aveva mal di denti)
inizi i numerosi lavoretti di chiusure finestre, ecc.). Vicenda Sonelgaz non ancora conclusa:
manca poco (ci credi tu?)
Giovedì 30/05
Giorno di elezioni politiche: grande fermento radiofonico e giornalistico; fermento anche
in Kabilia-capatosta che boicotta (seggi assaliti, urne bruciate, etc). Visito un seggio elettorale
a DarElBeida; gentilmente sospettosi mi lasciano entrare: grande affluenza, mi pare.
Una domenica algerina
Venerdì 31/05
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Ricevo fax da E/ che annuncia spedizione nuovo DHL con nuovi documenti prossimi
container. Speriamo arrivi presto.
Ricevo tf da A/: parlare con lei di solito mi rinfranca lo spirito ma questa volta mi accorgo
di essere poco caloroso, quasi di cattivo umore; più tardi capirò che un attacco di gotta è ormai
arrivato e il buonumore è partito.
Poi viene B/: visiona gli ultimi fax e prende nota, prende anche il TF/nino Motorola (il suo
è KO), e ri-prende nota di alcune mie richieste; poi stenta ad andarsene (è come una domenica
verso sera e forse non ha voglia di tornare a casa).
Quando vado a nanna non mi sento malissimo, ma neppure bene. Poi, la notte è infame,
popolata di incubi e di gotta; prendo sonno e mi sveglio a tratti, sudato freddo e appiccicoso.
Nel cuore di un sonno agitato alle 03:09 ricevo una telefonata in una lingua misteriosa: non
capisco e mi agito ancora di più! Alle 03:14 il fax sferraglia una copia di una bolletta del
corriere TNT. Un accurato esame del prefisso internazionale e degli strani segni grafici rivelano
provenienza cinese: evidentemente stiamo per ricevere qualcosa da laggiù (o è un "lassù" ?).
Nessuno mi ha avvertito.
Poi proseguo la mia nottata incubo-gottosa.
Sabato 01/06 Che è come un lunedì italiano.
Vengono H/ e B/: suonano, bussano, tempestano la porta. Io, stravolto barbalunga e
occhiovitreo, apro. Mi sembra di capire che essi temevano di non trovarmi più e che
l’appartamento fosse stato demolito (sic!).
Alla fine arrivo a capire che essi sono allarmati a causa di un gustoso equivoco: H/ era
venuto come il solito per portarmi al magazzino. "Distrattamente", aveva sorpassato la mia
porta e si era affacciato ad un'altra: appartamento vuoto con muratori ristrutturanti (“mmhh...
– pensò – ‘msieu Giovanni disparu?”). Io, stravolto occhiovitreo per notteguttusa vedisopra,
stento a crederci. Comunque per non sprecare la mattinata, H/ esce e torna dopo un po' con
cemento e sabbia per otturare una vasta carie nel pavimento del bagno.
Domenica 2/06.
Con farmaci et training autogeno la fase acuta dell’attacco di gotta sembra passata. Per
paranoica prudenza chiedo una visita medica: sul piedone gonfio si nota anche una
"misteriosa" puntura d'insetto: mi accompagna il fido Bl/ in un'auto farcita di picciotti. Dopo
aver ravanato per molte strade troviamo lo specialista che cerchiamo: sta a duecento metri da
casa ma abbiamo fatto dei chilometri. Il bravo medico mi conforta, io zoppico. Mi prescrive
delle analisi cliniche.
Ricevo fax da L/: a) il Tf del magazzino? Indagherò; b) quanto abbiamo speso per
sdoganare i primi container? Indagherò.
Martedì 4/06
Ho parlato al tf con H/ che mi ha informato degli ultimi sviluppi. In particolare aveva
appuntamento con M/ questa mattina: esso non è arrivato; ha un altro appuntamento per le
ore 13 (cioè 15 min. fa): nisba. Uffa! Ho raccomandato, in tono "eccitato": quando M/
incomincerà i lavori che non abbandoni il pezzo e li termini; abbiamo un po' di cantieri aperti:
voglio che siano chiusi: "j'en ai marre!!". A domani!!
Se è vero che un artigiano si può pre-giudicare dalla cassetta dei ferri ho qualche timore
sulla qualità del lavoro che quello andrà a fare; anche se è vero che con qualche chiodo e un
po’ di fil di ferro si possono fare miracoli…
E poi comunque egli è stato capace di costruire la sua casa: l'ha fatta molto robusta, mi
ha spiegato; laddove l'ingegnere aveva prescritto dei ferri d'armatura del 12 lui li ha messi del
16, dove del 18 lui del 22... Speriamo che non l'abbia appesantita troppo, la sua casa, in
questa terra ballerina.
Ho un appuntamento con Bl/. Per me egli è l’ineffabile “c'n'est pas 'n problème, c'est un
ami, pas problème“. Ho appuntamento con lui alle ore 16 per ritirare il referto delle analisi,
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passare dal medico e avere il mio biglietto aereo aggiornato (non più Alg-Mil, che non esiste
più, bensì Alg-Roma-Mil): meglio fare adesso che all'ultimo minuto. “C'n'est pas 'n problème,
c'est un ami, pas problème.." ma biglietto non est ancora mie mani.
Una mostra di fotografie
E poi mi faccio accompagnare al Palazzo della cultura: c’è una mostra di fotografie dei
reporter di Liberté che voglio proprio vedere. Ho visto spesso su quel giornale dei begli esempi
di giornalismo fotografico.
Nella solita auto farcita di picciotti, passiamo in un quartiere popolare (molto popolare):
una dozzina di bâtiment da 300 metri di lunghezza ognuno, per 12 piani di altezza.
La giornata è fosca. Il cielo è stato giallastro tutto il pomeriggio, ora è diventato di un
rosso sangue che mi inquieta; l'illuminazione pubblica è già accesa anzitempo. Scirocco,
tempesta di sabbia: una pena per gli asmatici, dice la radio. Io sono solamente sinusitico.
La città e i dintorni hanno un innegabile fascino dantesco. Attraversiamo un vastissimo
piazzale sul quale torreggiano i bâtiment; nel gigantesco ciclone rossastro dello scirocco si
avviluppa l’infernale turbinio di migliaia e migliaia di sacchetti di plastica neri “com'esuli
pensieri nel vespero migrar”.
Al Palazzo della Cultura sono già stato in occasione della giornata dell’Europa. Oggi non
ha l’aspetto smagliante dell’altra volta. Sul piazzale solamente i poliziotti in servizio di guardia.
Lo scirocco solleva mulinelli di greve polvere rossa. Nel vasto patio interno passano solo i
visitatori della mostra di Libertè.
L’allestimento è molto spartano; i presenti sono per la maggior parte dell’entourage del
giornale.
Alcune foto sono molto interessanti e belle.
Una foto tra le altre mi colpisce, e non è delle più belle; anzi, dal punto di vista tecnico è
piuttosto scadente. E’ degli anni non lontani dell’anarchia. E’ scattata di notte con il flash ad un
posto di blocco dei rivoltosi. Sulla strada sterrata quattro uomini che indossano il tradizionale
lungo mantello col cappuccio sono di fazione. Armati e sorridenti. Uno brandisce una lunga
scure e un altro si appoggia ad uno spadone che da terra gli arriva all’altezza del petto. E’ la
qualità delle armi che mi colpisce per la sua stranezza e incongruità di strumenti primitivi,
arcaici. E questo unito all’espressione degli uomini rende la situazione equivoca, come una
macabra mascherata.
Une balle perdue?
Torno a casa con un simil-taxi. Salgo in macchina. Vedo il parabrezza rotto con la
caratteristica ragnatela di una frattura. Faccio la battutina:
"Un bon coup de tabac, hein..." (Un bello starnuto, eh...)
"Hein, vous savez... une balle perdue..." (Eh, sapete, una palla perduta...)
Ho un momento di sbandamento linguistico.
“Une balle perdue?“ Alla fine capisco proprio che non si tratta di un "pallone" ma di un
"pallottola".
Ora, mentre sto scrivendo: et poutoupoum et poutoupoum... Et le maçon: il frappe... Ma
che diavolo si martella per ore e ore? Forse sta demolendo tutta la casa pezzo per pezzo!
Poutoupoum: come pique-nique o paniniches (sta per ‘panini’).
Silvio est a Alger!
Il Presidente del Consiglio italiano (o forse era il ministro degli esteri en amateur?) ieri e
stamattina era in visita ad Algeri: a quest'ora (13:30) è sicuramente già partito perché dal
cavalcavia che posso vedere dalla finestra di cucina sono state tolte le bandiere tricolore (=it.)
e bicolore (=alg.).
Ho visto il servizio in pretto stile bulgaro alla tv algerina, ieri sera: Berlusconi aveva un
aspetto da museo Grévin: troppo imbarazzato con interlocutori magrebini, o stanco o malato?
Comunque sembrava nn fottesse un k. Ma forse era la qualità della ripresa televisiva.
Qualche giorno dopo tra i commenti alla visita del presidente del consiglio trovo un pezzo
intitolato: Alerte maximale: Silvio est a Alger! (cfr AP41 Alerte maximale) Toh, il vecchio
Silviaccio: sembra che abbia una casa anche ad Algeri.
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Piccole notizie pratiche
Sviluppo e stampa foto: dopo la ferrovia 30 metri a dx. Idem negozio ottico. Mercato:
dopo la ferrovia la prima a sinistra. Il venditore di tessuti in stock (scampoli) barbuto con la
jellabah bianca dal quale verificare se ha tela per le tendine della camera arriva dopo le 17.
Al suq del quartiere le bancarelle e le camionette degli agricoltori sono disposte alla
rinfusa sul piazzale sterrato.
Pur parlando in francese non dico mai "marché" ma "sûq", così come dico "fellâh" anziché
"paysan": chissà perché? Che sia per il gustaccio dell'esotico?
Sullo sfondo la sede del mercato coperto è inutilizzata; forse lo sarà nella cattiva
stagione. Molta verdura e frutta e uova e tessuti e anche spezie. Molte le riconosco: zafferano,
cumino, pepe bianco e pepe nero, peperoncino, noce moscata, cannella, chiodi di garofano; e
poi delle strane terre e pietre dai colori smaglianti: blu, viola, turchese, giallo squillante e giallo
ocra e verde intenso. Cosa sono? a che servono? Chiedo spiegazioni ma i venditori non parlano
francese e io non parlo arabo.
Sulla strada
Venditori di mandorle e arachidi tostate (ne prendo sempre un cartoccio quando passo di
lì: salate e calde); e poi degli specializzati: pesatori dotati di una (o anche due) bilance
pesapersone, cambiatore di batterie x orologi (nell'angolo del passaggio a livello).
Ancora sulla strada: vecchie donne che chiedono l'elemosina, e bambini. Alcuni passanti
danno un pane, altri monete.
Ancora sulla strada: all’imbrunire, venditori di pane che si riforniscono al forno vicino e
vendono ai passanti in automobile: un servizio da terziario avanzato. E poi naturalmente
venditori di sigarette, anche sfuse.
Sulla strada, all’imbrunire, li ritrovi tutti al solito posto.
Sonelgaz#5
Ieri, sono voluto andare, per ficcare il naso di persona, alla Sonelgaz con H/. Il deposito
materiali e il magazzino hanno proprio l'aria di un deposito e di un magazzino normali (date le
circostanze).
Scopo dell'andata era ritirare quattro pezzi: due serrature e due lucchetti omologati per
armadi trasformatori.
Dopo un iniziale tira e molla con esibizione di documenti, ricevute, riferimenti a numeri di
pratica, ecc. la discussione arriva al nocciolo.
Estratto dalla discussione tra H/ e l'impiegato.
H/: "Ho lavorato 30 anni in un'impresa di stato. Dunque tutto quello che voi mi dite o
che state per dirmi, io lo conosco già!..."
Imp/: "I lucchetti non ci sono".
H/: "Io so che ne avete ricevuti quaranta".
Imp/:
H/:
Imp/: "Si, ne abbiamo ricevuti quaranta, ma li abbiamo passati all'exploitation".
Ci viene mostrata la bolletta di carico di “ali-ben-quaranta” lucchetti che però sono stati
scaricati a favore del reparto exploitation.
H/:
Imp/:
Ecc.
Morale: “problème réglé au 50%”. Abbiamo le due serrature ma non i due lucchetti.
Al ritorno, in auto, con H/ tento una ricostruzione del curioso sistema adottato dalla
Sonelgaz. L'utente (futuro utente) che chiede un allacciamento elettrico riceve una serie di
prescrizioni e una nota dei materiali necessari per l'allacciamento. Chi vende i materiali? La
Sonelgaz. Il cliente paga in anticipo i materiali e poi deve provvedere al ritiro; ma non è detto
che i materiali siano effettivamente disponibili e talvolta, nel tentativo di fare più presto, deve
provvedere a comprarli da altri fornitori.
E così l’utente un po' alla volta (alla volta...) mette insieme 'sta roba (distanziatori, boites
d'extrémité, serrature, lucchetti, ecc.) e se la porta a casa; alcuni pezzi li installa a propria
cura, altri li tiene a disposizione degli addetti dell'Enel (pardon: della Sonelgaz) che verranno
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per fare o finire il lavoro. Essi verranno ad un certo (poco certo) momento stabilito secondo le
misteriose esigenze della logistica delle squadre operative. Una menata.
Curioso e macchinoso sistema che, sospetto, si presta a più di una gabola.
Intanto al magazzino non abbiamo ancora la corrente. Però dovremmo quasi esserci:
spes ultima dea.
Dal fornaio
Ieri sono passato da un fornaio, dove non ero mai stato prima; prendo, pago, grazie,
arrivederci; al momento di uscire, quello mi chiede se sono turco. Mi ha chiesto se-sono-turco!
Boh! Comincio ad avere un serio problema di identità!
Comunque…
"No, non turco. Sono italiano".
"Ah, italiano. Ils ont bien joué, eux!" (cfr calcio camp. d/mondo)
"Mm..., on a gagné".
Tic toc bililoc, i prossimi match, espérons, etc.
"M'siuer, vous savez, le ballon... ça roule" (trad. "La bala, l'è rotonda").
Lavoretti in casa
Installata linea tf derivata come suggerito da R/; per adesso sta su provvisoriamente con
nastro adesivo e chiodini; più avanti (quando trapano disponibile) sistemerò in modo più
elegante; finalmente ho tel/fax in sala-studio; funziona che è una meraviglia.
Altri lavoretti in casa: sostituzione dei cardini della finestra della camera da letto: durante
il complicato smontaggio, fortunatamente, la finestra non mi è caduta di sotto (ed io neppure).
Ora chiude che è una meraviglia. La apro e la chiudo una dozzina di volte: così, per il gusto di.
Mercoledì 5/06
Sono le 11 e 32: ho passato la mattinata ad aspettare H/ che non mi ha ancora chiamato.
Nel frattempo ho fatto e ricevuto tf e fax. Non sono ancora riuscito a sapere se i soldi partiti
dall'Italia sono arrivati sul nostro conto locale. Invio fax con dati e copia della contabile:
vedremo.
Tra le altre ricerche quella del n./tel del corriere TNT-Traco per avere notizie del pacco
dalla Cina; telefono al 19 (informazioni abbonati); hanno solo un vecchio numero dismesso e
passato ad altro abbonato, mi confermano che non ce n'è un altro; me lo faccio dare
ugualmente: chiamo il tipo che naturalmente non ne sa niente; chiedo scusa per il disturbo.
Tf al corriere DHL per chiedere se hanno n/tf della concorrenza: no, dommage.
Curiosità: nei taxiphone (posti tf pubblici) non esiste l'elenco telefonico. Inoltre dai
taxiphone sembra che non si possa accedere al 19 (info abbonati). Boh!
Forse l'elenco del tf non esiste tout court? Eppure, la telefonista del 19 che ho chiamato
da casa, sfogliava a mano qualcosa (e questionava vivacemente con le colleghe). Tf in sede
Italia: A/ mi dà un di tf TNT che dev'essere di Francia.
Domani con H/ e Bu/, che se ne intende, spero di avere indirizzo e tf.
Colore locale: molto numerose sono le "boucherie" (macellerie): una parola che finisco
sempre per associare, influenzato dalla lettura dei giornali, con "carnage" (carneficina),
"égorgement" (sgozzamento), ect.
Spesso la "boucherie" si chiama "es s'aada" (della pace) che già mi sembra una
dichiarazione inquietante; ma ce n'è una, vicino alla stazione di Dar el Beida, che si chiama
"Boucherie de l'avenir" (macelleria dell'avvenire): un segnale da interpretare? una minaccia?
Oggi è una bella giornata: cielo dégagé da azzurro a blu, sole estivo con un bel vento
fresco. Niente a che vedere con il tempaccio di ieri.
Piccola scoperta. Nell'altra camera tengo la finestra quasi sempre aperta per il riscontro
d''aria; anche ieri.
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Stamattina vado di là a cercare una mappa; la prendo e sento sotto le dita come un
leggero crepitio; guardo meglio: una sottile polvere rossa, sulla mappa, sul tavolino, sul
televisore, dappertutto.
Già. La polvere non fa rumore, ma qui ieri è entrato il Sahara, ohibo`!
Sento che lì in Italia il cielo è nero e rossastro e sta per piovere: quello che oggi pioverà
da voi è quello che noi abbiamo respirato ieri. Ohibo`!
Tempo di campionati del mondo. Non mi sono mai interessato di calcio ma qui e ora lo sto
facendo: in crisi d’identità sto forse cercando di sentirmi "italiano"? In questo momento Rudy
Voeller, dalla panchina, (Germania 1 - Eire 0; Klose al 19') si sta sbracciando ad incitare i suoi.
Nel primo pomeriggio è venuto H/ e, carte alla mano (i miei appunti) abbiamo stabilito la
strategia d'attacco (sic) per domani: ‘llappeppa! Salvo imprevisti e 'sshallah, naturalmente.
Ricevuto fax da L/: grazie. Accredito in banca: i dati in nostro possesso qui non bastano,
pertanto prego faxare urgentemente... Domani come d’accordo… (omissis)
Questo è tutto per il momento. Vi abbraccio.
L’Emir Abdelkader.
La "librairie du tiers monde" dove sono stato tempo fa si trova a Place de l'Emir
Abdelkader.
Dal giornale El Moudjahid
Colloquio internazionale a Mascara sulla vita e l’opera del 1o fondatore dello Stato
Algerino Moderno. 119° anniversario della morte dell'Emiro Abdelkader.
Una interessante figura di stratega, ma anche un umanista e un mistico; molto amato qui
come fondatore, a metà dell'800, di un proto-stato algerino. (cfr AP42 L'émir Abdel Kader)
Non riuscì tuttavia a realizzare il suo progetto politico.
La bella campagna.
La bella campagna.
Anche senza essere uno specialista vedo che questa bella terra rossa è ricca e fertile:
chiede solo un po’ d’acqua.
Andando al magazzino, lungo la strada, quotidianamente vedo delle fattorie abbandonate
e devastate: a colpo d'occhio si capisce che dovevano essere delle belle tenute.
H/ mi spiega che, quando i coloni francesi nel '62 se ne scapparono temendo il peggio, le
fattorie rimasero abbandonate senza che i contadini che ci avevano lavorato fino al giorno
prima sapessero come farle andare avanti.
E poi, mi dice, al tempo della cosiddetta nazionalizzazione delle terre, le campagne
coltivabili furono assegnate a gente che veniva da fuori e che non sapeva fare.
Curiosa strategia di sradicamento?
L'opinione corrente è che all'indomani della raggiunta indipendenza (1962) mancassero i
quadri per far funzionare il paese. E questo ha finito per giustificare tutto: dal partito unico alla
prevalenza del fattore militare su quello politico.
Eppure ce n'erano di algerini che avevano studiato agronomia (e magari oggi fanno i
tassisti come quello che ho incontrato l’altro giorno) e che erano impiegati nell'amministrazione
delle imprese agricole floride al punto da produrre non solo per il mercato interno ma anche
per l'esportazione.
Spiegazioni parziali che non mi convincono.
E poi c'è stata l'esplosione della bomba demografica che ha complicato tutto. Anche
questa non si poteva governare, almeno un po'?
Mancanza di strategia o profonda mancanza di fiducia in se stessi e nella democrazia?
Dalle finestre dell'ufficio vedo spesso folti gruppi di scolari in grembiule bianco che vanno
o tornano da scuola, a tutte le ore: mi dicono che fanno doppi e anche tripli turni per
mancanza di aule. Un'altra ricaduta dell'incremento demografico e dell'imprevidenza dei
governanti.
Note pratiche.
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Lavasecco: ce n'è uno in zona magazzino; a DeB ce n'è uno aldilà della ferrovia di fronte
alla moschea. A pochi passi un "chiavi espresso". E anche un venditore di abiti da lavoro; un
altro sta ad Hamiz.
Domenica 09/06 Fax.
Buongiorno. Qui avete aggiornamento ultimi giorni.
Giovedì 06/06.
Ricerca uffici corriere TNT per pacco ex Cina. (Dettagli a parte).
Venerdì 07/06.
In casa tutto il giorno come un recluso. All'imbrunire chiudo le imposte della camera; sul
muro della casa di fronte un enorme geco.
Lunedì, 08/06.
Verifica TNT TRACO c/o EMS; pacco ex Cina: forse arrivato o forse no. Vedremo. Pacco da
MP a mezzo DHL arrivato: est in consegna; attendiamo fino alle 16:30: inutilmente.
Oggi, domenica 09/06.
Numerose et colorite telefonate ai corrieri: ritireremo di persona.
Consegno copia dei fax MP... (omissis)
Predisposizioni visita F/... (omissis)
Estremi trasferimento banca... (omissis)
Richiesta nuove fatture... (omissis)
Garage di casa: meccanico provvederà oggi, forse domani... (omissis)
M/ ripara (nuova discussione)... (omissis)
Pratica Sonelgaz: sollecitare tramite amico; ecc... (omissis)
A DHL e EMS/TNT x ritiro pacchi: finalmente ce la facciamo; a/r 2 ore e 1/2... (omissis)
O Fr/ prima della tua prossima visita: esaminare con cortese sollecitudine... (omissis)
Attendo tf (cfr decalage orario). Buona giornata.
Giovedì 06/06. (dettagli).
dettagli
Sulla base delle frammentarie imprecise informazioni in mio possesso (un numero di
telefono dismesso, un numero di telefono di Marsiglia e una generica indicazione “vicino al
ministero delle Poste”) con H/ e Bu/, vado in centro per cercare gli uffici del corriere TNT.
Bu/, per le sue precedenti esperienze di lavoro, conosce diversi uffici di corrieri e spero
che possa essere la nostra guida indiana.
Sicuri del fatto nostro andiamo in zona Ministero PT. Chiediamo all’usciere, a vari
poliziotti, all’ufficio postale, in due o tre bar, in un internet-cafè, all’edicola dei giornali. La mia
domanda standard è: “Sto cercando l’ufficio di TNT”. La reazione normale è di viva perplessità
con una venatura di allarme.
Nessuno ci fornisce la risposta definitiva, ognuno ci da’ un gentile suggerimento che ci
spinge ad esplorare i dintorni: battiamo a tappeto un paio di chilometri quadrati.
H/ dice che, forse, l’unico TNT che si conosce lì è il TriNitroToluolo (da noi più noto come
tritolo).
Il paese ha un recente passato di anarchia e attuali problemi di terrorismo. E io sono
andato in giro a chiedere l’ufficio del TNT… Dopo aver allarmato mezza Algeri-centro, d’ora in
poi formulo la mia richiesta di informazioni in modo più articolato e cauto.
Le nostre ricerche ci portano su e giù per le belle colline infuocate di Algeri, un po’ in auto
un po’ a piedi: in due o tre uffici postali, alla posta centrale (sopra, sotto, dietro), agli uffici
UPS, all’ufficio DHL e in un’altra mezza dozzina di posti.
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Nel frattempo ci scappa la pipì, cominciamo ad aver fame, vorremmo vedere il match
della Francia (camp. d/mondo in carica) contro l’Uruguay, stiamo sotto i dardi di ‘sto sole
africano. Ma siamo delle cape toste e vogliamo venire a capo della missione che ci siamo dati.
‘llappeppa!
Risultato finale: recapito TNT-TRACO est c/o ufficio EMS; ufficio EMS est c/o ufficio Posta
all’interno della zona porto Gare Marittime; indirizzo: Bld Zirouad Youcef, Alger Centre, vicino
ANP (=parlamento); telefono EMS est 021/... (prendere nota); altro numero telefono EMS non
est più in servizio.
…e ci voleva tanto?
Alla fine, tanto per gradire passiamo ad Hamiz, sole e polvere, per tentare alcuni acquisti
di articoli per la casa. E' allora che mi raggiunge una tf di A/: conferma le nostre indagini sul
campo. Compriamo dei cartocci di arachidi tostate.
Altro risultato finale: Francia 0 – Uruguay 0.
10/06 Pas problème#2
FAX
Buongiorno.
Tomaie e suole ex C/ come da indicazioni… (omissis)
Riconfermo che la suola 11032… (omissis)
B/ manifesta vivo… (omissis)
A proposito di campioni… (omissis)
E` il caso di… (omissis)
Ricevuto che per visita F/ servono anche… (omissis)
Errata corrige… (omissis)
Avrei bisogno di… (omissis)
E inoltre.
M/ ha effettuato vari lavoretti con un piccolo intoppo: forando il tramezzo per far passare
il cavo telefonico egli ha centrato in pieno (la prima volta che vedo in vita mia) un cavo
elettrico: bel corto circuito con fiammata! Pas problème... Ha ravanato un po' nel muro; un po’
di nastro isolante; un po’ di gesso e lo sbrego è otturato. Ora tutto funziona. Ritocco pittura se
e quando.
Il garage ora è libero: è stata portata via la vecchia Mercedes, splendida con motore
rifatto alla grande; battistrada gomme come carta velina.
In casa ora non più (quasi) puzza di vernice.
R/stampa cinica
•
Tre attentati ad Algeri en plein jour
•
Qualche égorgement a Sidi-bel-abbès.
•
etc etc: solita roba.
•
Mondiali di Calcio: Le ballon... ça roule.
•
L'équipe en catastrophe.
•
Argentine: deuil national.
•
La seleçao s'amuse.
•
La squadra perd la tête.
A Checco, vié ggiù che se divertimo!
PS Qui per farsi fare un timbro della ditta non basta semplicemente andare dal timbraio e
chiedere mi faccia un timbro: occorre presentare f/copia del certificato della camera di
commercio. Cosicché l'eventuale birbaccione si deve applicare alla f/copia del certificato
anziché direttamente al timbro (o magari esiste un controllo di polizia sulla autenticità della
f/copia del certificato? o magari esiste una rete clandestina di fabbricatori di timbri falsi? forse
a sua volta controllata e ricattata da un segmento dei servizi segreti?
Nota: Khalifa Airways ha una franchigia bagaglio fino a 60 kg. Così mi ha detto a
Barcellona il caposcalo.
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Martedì 11/06 Fax
Buongiorno o Fr/.
Ti ha chiamato… (omissis)
In particolare riguardo alle… (omissis)
Hai visto il fax M/productions? essi aspettano… (omissis)
Che mi dici di numeri … Ce l'hai già? E se si, hai una copia del… (omissis)
Qual'è il tuo programma? Ci sentiamo al tf. per… (omissis)
Domanda per Tf magazzino. Stamattina sono stato al competente ufficio PTT di Bordj-elkiffan: la richiesta presentata l'anno scorso non era OK (non alla direzione di Algeri doveva
essere indirizzata; ecc.). Morale: abbiamo ritirato l'adatto modulo della domanda che...
Comunque, le linee della zona sono completamente sature; i lavori di potenziamento sono in
corso ma ci vorranno dei mesi (?...). Un conoscente lavora in quell'ufficio e ci ha spiegato in
dettaglio come fare la domanda e altro; forse non abbiamo un rischio tipo Sonelgaz ma la
mancanza di disponibilità delle linee...
Domani ritiriamo il materasso per il tuo giaciglio; non è stato oggi come doveva essere
per qualche ritardo del camion.
Qui di seguito la lista di cose che dovresti portare giù… (omissis)
Buona giornata a tout le monde.
12/06 Sidi Fredj
Mentre M/ finisce un po’ di lavoretti in casa, mi applico a vari fax e tf per predisporre la
prossima visita di F/.
Ed ora andiamo al mare! Con H/ e M/ ci spostiamo a occidente di Algeri a Sidi Fredj. In
auto, M/ è molto loquace. Mi parla della sua esperienza d'Italia quando fu per un periodo di
lavoro a Napoli; gli piacque molto; ne ha conservato dei bei ricordi. Andava spesso a pranzo
alla trattoria di Maria.
La conosco?
No, spiacente non la conosco...
Ma sì, Maria! Maria, di Napoli! Possibile che non la conosca?
M/ indossa una maglietta a righe bianco-blu e la classica giacchetta da lavoro dei
marinai: perfetto per la nostra gita. Questa giacchetta mi attira molto: ne voglio una anch’io.
Sidi Fredj è un centro turistico con porto dove si sta svolgendo il 2. Marinal, salone della
nautica da diporto. Sono curioso e mi chiedo se non ci sia qualche futura occasione di business.
Il marina è molto carino, la giornata è luminosa con un bel vento fresco da N-NW;
probabilmente lassù è mistral. In porto, motoscafi e barche a vela al loro ormeggio abituale. In
esposizione gommoni, fuoribordo, carrelli e accessori vari. Lo sviluppo della nautica da diporto
sembra agli inizi: ci sarebbe molto da fare, volendo, ma i livelli di reddito (apparente) sono
piuttosto modesti. Chiedo se è possibile noleggiare un Laser: nisba; e poi il bel vento fresco
sarebbe stato eccessivo per il mio stato di forma... Ce ne partiamo con un dossier della
federvela algerina e altro materiale cartaceo.
Mi chiedo se un giorno farò scalo qui venendo dal mare...
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Cap. 5
13/06 Se divertimo!
Giovedì 13/09
Alle 14 arriva dall'Italia Fr/. Abbiamo molte cose da fare nei pochi giorni della sua
permanenza.
Molto gentile, mi porta in regalo una bella pipa “da viaggio” e qualche pacchetto di
tabacco. E non ha trascurato neppure giornali e riviste.
“A Checco, mo che sei qua se divertimo!”
A casa egli mi fa notare che l’insieme è un po’ spoglio; non ci avevo fatto caso: ha
ragione. Provvediamo appendendo alle pareti qualche poster che peraltro avevo portato fin
dall’inizio: il grande lago e montagne innevate. Ce ne aggiunge anche uno della “squadra” dei
mondiali di calcio estratto da una delle riviste che ha comprato stamattina prima di partire. Ora
la casa è più casa.
Mi fa notare anche che potrei cambiare la lampadina bruciata del frigorifero: ha ragione,
potrei. Evidentemente, io minimalista, non ho curato molto il coté arredamento e comfort della
casa.
Dopo di che ci applichiamo alle incombenze stabilite in agenda: banche, clienti, notaio,
magazzino.
Andiamo a pranzo alla mia solita "Quatre saisons": spiedini, omelette con patate e la
solita piccantissima Harissa.
Venerdì 14/06
E’ come una dom.ital. per due.
Usciamo a fare due passi. Io, guida indiana, gli mostro il quartiere nel quale vivo.
La piazza di riferimento è Place Zaouchi Kaddhur giusto all'incrocio di rue Mohammed
Khmisty e rue Mouloud Ferraoun.
Sulla piazza si trova, da una parte, una chiesa cattolica trasformata in biblioteca,
dall'altra parte il monumento e il Café des Amis.
Da qui, in direzione opposta a quella della stazione ferroviaria abbiamo: un negozio di
mobili, un ferramenta, l'ufficio postale, il ristorante “de la poste” (non l'ho provato).
La strada principale mostra alcune vestigia della "Maison Blanche" d’antan, con alcuni
pavillon e villette d'epoca. Gli ampi marciapiede hanno un gran bisogno di manutenzione...
La linea ferroviaria con il passaggio a livello taglia in due il quartiere; il passaggio dei
numerosi treni provoca altrettanti arresti della circolazione stradale, qualche coda e molti
azzardati attraversamenti di pedoni sulle rotaie (o forse sono mancati suicidi?).
E poi, oltre la ferrovia, facciamo una capatina fino al mercato.
Andiamo a cena con amici, al mare, in un ristorante di Bateau Cassé. Sento e leggo
spesso di una misteriosa entità chiamata "le pouvoir" (“il potere”). Approfitto dei commensali
per chiedere lumi.
"Qu'est ce que c'est le pouvoir?"
"Belle question!.."
Segue una complicata discussione di cui non riesco a tenere il filo. Alla fine non resto
meno confuso di prima. Una cricca? Un modello culturale? Una entità metafisica?
Calciobalilla
Sabato 15/06
E' passata un'altra intensa giornata di lavoro.
Prima di rientrare ci fermiamo al bar sotto casa. Ci sono i soliti giocatori di carte, flaneur
assortiti e giocatori di calciobalilla. Chiediamo di inserirci per una partita: faccio la mia
meschina figura. Desisto. Fr/ si sceglie un altro compagno: l’improvvisata squadra italoalgerina trionfa.
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Rientrando a casa mi chiede dove sono le ragazze. Già, dove sono?
Domenica 16/06
Abbiamo appuntamento con alcuni clienti che incontriamo a casa. La riunione si prolunga.
Li invitiamo a mangiare un boccone con noi. Mi esibisco nei miei classici spaghetti al tonno
(con salsa di pomodoro, olive, capperi e pasta d’acciughe). Essi apprezzano.
Mi lascio scappare la battutina: “Se mi vedesse mia moglie direbbe: ma se a casa non
cucini mai!”
Gli amici cabili ridono: “… ma allora è proprio vero che tutto il mondo è paese!”…
Abbiamo anche un appuntamento con il notaio. Non stranamente viene rimandato a
domani. Nel pomeriggio ci occupiamo dei dettagli del prossimo arrivo dei container.
Fr/, attrezzato viaggiatore, s’è portato anche un mazzo di carte da gioco. Anche questa
sera, al lume della candela antizanzare ci facciamo delle lunghe partite a "3sette in due con
fiducia"; mi arride la fortuna del principiante.
Lunedì 17/06
Come temeva e aveva previsto, Fr/ deve rimandare la partenza: la sua agenda di questi
giorni ha subito qualche décalage provocato dallo standard locale. E così io godrò un altro
giorno della sua compagnia.
Questo comporta una modifica della prenotazione aerea. Non sarebbe un gran problema
se le connessioni telefoniche e informatiche delle carte di credito funzionassero regolarmente...
Ci rimangono ancora due inderogabili appuntamenti in banca e con il notaio.
Alla fine riusciamo anche a fare un giro alla fiera internazionale d’Algeri per farci un'idea
del mercato, della domanda e dell'offerta e anche per "andare a lumare le pupe, Charlie
Brown!"
Ecco, dov’erano!
Martedì 18/06
Alle 9:15 Fr/ riparte per l’Italia, via Marsiglia. Al check-in dell'aeroporto ci abbracciamo.
Torno al magazzino: i ragazzi stanno pitturando di un bel blu intenso (il nostro colore
“sociale”) armadietti e tavoli: "poca vernice e tirare bene le pennellate, mi raccomando, ché
sennò cola!"
Al pomeriggio interrompiamo i lavori e installiamo nel bel mezzo del salone un televisore.
Bo/ ha portato un'insalata di riso e fichi (in ghiaccio!) del suo giardino. L’Italia incontra la
Corea; malinconico risultato: “la squadra a la maison…”
Un rubinetto delle toilette perde: anche lui.
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Cap. 6
19/06 E se il bovino
Caro Fr/, buon giorno.
Ieri, 18/06, mi ha chiamato... (omissis)
Oggi è festa nazionale e le banche sono chiuse... (omissis)
Domani andrò alla banca per: ... (omissis)
Al magazzino i lavori... (omissis)
Riordinando i miei dossier trovo ... (omissis)
In agenda... (omissis)
Prima di uscire ti chiamo.
PS A Checco, 'sta casa aspietta a'ttè!
Sulla solita tangenziale, oggi, un vecchio contadino con keffiah, bastone e sigaretta,
porta al pascolo tre mucche e tre vitelli. Brucano sul bordo dello stradone. E se il bovino
dovesse sbarellare un po' verso la carreggiata, che incidentone succederebbe su una strada
così trafficata?
E che dire della qualità del latte e della carne che possono derivare da questa erbetta
secca agli idrocarburi e alla gomma?
Giovedì 20/06 Fax.
Buongiorno.
In banca consegnato... (omissis)
Una lettera spedita da... (omissis)
Chiedo il saldo per ... (omissis)
Scendo a parlare con l'impiegata dell'ufficio estero; sembra che... (omissis)
E come mai al terminale...? (omissis)
Perché le operazioni... siamo sicuri di...? Si! (omissis)
Non hanno un sistema di telebanking. Prossimamente.
Passiamo al nostro ufficio postale (Dergana) sperando di trovare il portalettere; siamo
fortunati e lo troviamo; sì, effettivamente della posta è arrivata ma non è stata consegnata per
difetto di indirizzo. Forniamo ragguagli e riferimenti (distributore di benzina, porte pitturate in
blu, ecc.); il postino sembra aver capito.
C'est réglé', e ce ne andiamo.
Al magazzino i lavori procedono; i ragazzi stanno grattando e pitturando le grate; M/ sta
sistemando la porta del seminterrato.
Qui fa il caldo che deve fare, ma mi pare di capire che si sta meglio che da voi, lassù, che
avete una botta di calore anticipato.
Questo è tutto per il momento.
Buon lavoro.
21/06 café des amis
E' il primo giorno d'estate. Alla radio, il meteo annuncia bel tempo, come sempre.
O Fr/, ho sostituito la lampadina del frigorifero. Finché non mi hai fatto notare che la
lampadina rotta poteva "anche" essere cambiata, la cosa mi era sembrata ineluttabile, facente
parte dell'ordine delle cose, perché qui, sono portato a credere, le cose capitano e rimangono.
Stento a credere che questo sia capitato a me, pignolone, oltre che minimalista.
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E' un'altra dom.it. Vado in piazza. Mi fermo al "café des amis". Stavolta non mi limito a
prendere il caffè al banco; mi siedo al tavolino all'aperto a leggere il giornale. Come mi è
capitato, in una precedente vita, solo in vacanza.
L'onda dei ricordi corre al Pireo in attesa di una nave, a Smirne, a Istanbul; ma non solo
sul Mediterraneo... In una vita precedente.
Mi chiedi come va? Bene, grazie. Ti passo alcune citazioni da Liberté di ieri. (Venerdì
niente giornali.)
R/stampa #5
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Attualità. Mancanza d'acqua: in materia di risorse idriche la situazione all'interno del paese è più
grave che nella capitale (ad Algeri l'acqua ai rubinetti arriva un giorno su tre, o per meglio dire
qualche ora in un giorno su tre, e non si sa mai a che ora arriva, e allora le famiglie sono
mobilitate - o paralizzate - dalla corvée dell'acqua)..., acqua al contagocce... malattie a
trasmissione idrica... allacciamenti abusivi... dighe al 10% della loro capacità... cattiva scelta
delle attrezzature idriche... ecc.
Cronaca. Scene da far-west a Tizi-Ouzou, nuove rivolte in Kabylie..
Quattro righe in cronaca. Militaire tué a Sidi bel Abbés (Militare ammazzato a Sidi bel Abbés).
Esteri. Marocco: un alto responsabile di AlQaîda arrestato "...alcuni responsabili americani
hanno dichiarato ad ABC che non avevano fretta che l'uomo fosse trasferito negli USA ritenendo
che le autorità marocchine dispongano di mezzi per farlo parlare più efficaci di quelli
autorizzati dalla legge americana". (sic)
Interno. Privatizzazioni, xx svela la sua strategia. Concertazione totale per il partenariato... ecc.
Cultura: alla sala Ibn Khaldoun un concerto di musica flamenca del Groupe mediterranée.
Sport: mondiali di calcio...
Annunci economici: allo Sheraton cercano personale qualificato per...
Sabato 22/06 Fax.
Notaio e altro
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Dal Notaio
Ik/ prende i dati anagrafici da inserire come convenuto...
Io: Firmiamo?
Lui: Il testo non è ancora pronto. Dovrà passare un'altra volta.
Io: Ma allora perché diavolazzo mi ha dato un appuntamento? non bastava una
telefonata per questo?
Lui: Ma...
Io: Questa andata e ritorno ci prende tre ore!
Lui:
Io:
PS. Ik/ è quell'assistente che ci sembrava tanto efficiente.
Da Kn/
Lui: Ha gli assegni per sdoganare?
Io: Ora provvediamo. (Apro la borsa e prendo il libretto assegni).
Lui: Nooo! Non assegni di CC ma assegni circolari (chèque de banque).
Io: Ma poi, perché stavolta, diversamente dalla prima spedizione, non pensa a tutto il
transitaire e ci vogliono assegni circolari?
Lui: eh
Io: mmh (In conclusione: non ho capito.
Lui: eheh
Io: Ma se ogni volta cambia qualcosa nella procedura non ne verremo più a capo.
Lui: eheheh
Io: Beh, vado in banca e provvedo.
Lui: Oggi la banca è chiusa!
Io: E allora domani...
Lui: Non dimentichi che ora gli assegni da fare sono diventati quattro perché...
Io: Grrr. Ma ieri al tf mi diceva di due assegni anziché quattro...
Lui: eheheheh
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Io: (tra me e me) Ho l'impressione che mi prendano in giro...
Io: (ancor più tra me e me) Ma non importa, lascia che lo credano...
Sonelgaz#7
Egli mi dice che devo attivarmi.
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Io: Ma se mi aveva detto che se ne sarebbe interessato lei personalmente...
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Egli: ...
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Io: ...
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Egli telefona a qualcuno.
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Egli dice che dovrò parlare con il Dir.Gen.
Burocratiche
Esso mi consegna i registri della ditta che devono essere vidimati. L'ufficio dove fare
questo è vicino alla Sonelgaz. Per vidimare i libri serviranno marche da bollo per 2000 DA.
Secondo me la faccenda doveva essere stata risolta da mesi. Ne avevi sentito parlare, tu?
Sonelgaz#8
Entro con H/ che conosce a memoria tutta la vicenda; chiediamo di conferire con il
Dir.Gen.; riteniamo di essere stati preannunciati. Ad essi (uscieri e segretarie varie) non
risulta. Insistiamo. Fuoco di sbarramento: il Dir.Gen. non riceve; sta con alcuni giornalisti.
Insisto per vedere la segretaria del Dir.Gen. e prendere appuntamento.
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Io:
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Essi: mh?
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Io: Grrr...
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Essi: ... (Varie telefonate interne.)
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Essi: Accomodatevi al 6. piano.
Saliamo.
Nella breve attesa abbiamo il tempo di leggere certi poster che informano degli ambiziosi
obiettivi della Sonelgaz: trasparenza, efficienza, qualità, ecc. Ci informano anche che essa è
stata classificata quinta tra le società fornitrici d'energia del mediterraneo. 'llappeppa!
Incontriamo il Dir.Gen., gentile, cordiale.
Gli spiego chi siamo e lo stato di fatto della nostra vicenda. Chiama qualcuno al telefono.
Dopo di che...
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Lui: Voi dovete fare le misure di "terra" e poi noi faremo l'allacciamento.
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Io: Misure di terra? (Fingo di non sapere di che si tratta).
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Lui: siiii...
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Io: Noi dobbiamo fare le misure di "terra"?
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Lui: mm…
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Io: Ci sono delle tabelle di riferimento o delle schede tecniche?
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Lui: Le potrete avere dal responsabile dell'ufficio competente.
Ce ne andiamo.
Semplice, no?
Scendiamo un paio di piani e il responsabile dell'ufficio competente non è in ufficio.
Lascio n. di Tf/nino e un appunto. Per combinazione, lo incontriamo in strada. Gli spiego l'esito
del colloquio con il Dir.Gen.
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Lui: Macché! Le misure di "terra" le dobbiamo fare noi della Son/!
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Io: Lo dicevo anch'io!
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Lui: Ci penso io a parlare con l'altro ufficio competente.
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Io: Ci sentiamo al tf.
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Lui: Richiamerò in giornata.
In giornata non mi ha chiamato. Domani lo richiamerò...
Da qualche parte, in alto c'è un pouvoir, famoso e fumoso e misterioso. E poi lo stesso
stile scende giù per li rami attraverso la rete delle contraddizioni, delle informazioni parziali,
delle procedure che stranamente cambiano e non si sa perché, degli sbandierati "pas problème
c'est réglé".
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Pas problème#3
A BeK incontro, tra gli altri, "monsieur pas problème" dal quale mi faccio dare il biglietto
dell'aereo sul quale mi avrebbe dovuto prenotare un passaggio per il 2 luglio ("c'est réglé!").
Controllo: non per il 2 luglio (Alitalia, completo) ma anticipato al 1. luglio (AirAlgerie). Allora
non era réglé manco per il diavolazzo!
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Per inciso: teneva il mio biglietto aereo in tasca e pensava di darlo a B/!
Perché?
!?
Tutto così... Nella rete del pouvoir: o lo fanno apposta o gli viene spontaneo. Tu che ne
pensi?
Al tribunale: per vidimare i registri c'era una fila da paura: riproveremo domani.
Telefono: Secondo H/ per avere il telefono al magazzino la faccenda potrebbe essere più
complicata che con la Sonelgaz.
Non ci posso credere.
Rientrando.
Rientrando a casa devo correre al cesso. Manca l'acqua. Senza acqua la cameriera non ha
potuto lavare, ecc. ecc. Però deve aver cucinato qualcosa di tremendo che ha lasciato un odore
dolciastro che si appiccica alle narici e alla pelle, e che si mescola con i miasmi della calura
estiva, untuosa e polverosa.
Apro la finestra per cambiare aria. La signora del piano di sotto sta cucinando a sua volta
un so che di nauseabondo che, per me, dovrebbe essere vietato con una fatwa; e l'effluvio
pestilenziale si insinua.
Fortunatamente l'acqua ritorna. Lavo e strofino, ma dopo due ore di brusca e striglia la
puzza resiste. Io un po' meno. Lavo anche la biancheria e le stoviglie. Acqua: rifaccio la scorta.
La maggior parte degli Algeresi riceve l'acqua "1 su 3", ovvero: alcune ore di 1 giorno ogni 3
giorni: una condizione di schiavitù.
NB Astenersi dal rileggere A. Camus, La peste. E poi quella era ad Orano... (cfr AP61 La
peste)
A part ça...
H/ suggerisce di studiare forniture (materiali, modelli, savoir faire (know-how)) per
pantofole (autunno) e sandali (primavera): molti calzolai, oltre che fare riparazioni, producono
alcune centinaia di paia (molti x alcune100 = un bel po')...
PS Confermo mio giudizio su monsieur "chiappe strette" ("fesses serrées").
Appunti
Stamattina la femme de ménage ha portato con sé la figlia più piccola perché la sua
vicina di casa non poteva tenerla mentre lei veniva a lavorare. Conversando poi aggiunge che
dopo la fine delle lezioni scolastiche, dal mese prossimo, porterà la figlia più grandicella alla
moschea. Al primo momento non capisco di cosa stia parlando. Sono disorientato. Per un
attimo rivedo come in un lampo alcune immagini di "Viaggio a Kandahar", il film di M.
Makhmalbaf: una scuola in moschea afgana dove si predica il kalashnikov nuova spada
dell'Islam. (cfr AP62 Viaggio a Kandahar) Poi capisco che sta parlando di qualcosa che
assomiglia alla colonia estiva organizzata dalla parrocchia. Le attività collaterali delle
organizzazioni religiose si assomigliano sotto tutte le latitudini.
Stupidi schematismi.
23/06 Fax
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Banca. Mi faccio dare l'estratto conto: accredito previsto ok.
Provvedo agli assegni circolari come stabilito: ok.
I moduli, in doppio esemplare con carta carbone, iniziano con l'ossequiosa formula "J'ai
l'honneur de vous demander..." (= Ho l'onore di domandarvi... di darmi i miei soldi.)
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Sdoganamento. Quando consegno gli assegni chiedo come, la prossima volta, potremo
accelerare tutta la procedura, a parte non importare più niente... Egli non sembra
cogliere la mia intenzione ironica.
Al magazzino i lavori procedono normalmente.
Passiamo alla PTT per presentare la domanda per il telefono.
E poi alla posta di BenZerga: facciamo una verifica con il postino; sembra che abbia
capito dove siamo.
PS Densa foschia, quasi nebbia sulla baia d'Algeri; e appena il sole riesce a perforare la
cappa allora è afa.
Sonelgaz#9
Bisogna martellarli tutti i giorni.
All'ingresso ci sono 4 addetti 4 alla sicurezza e una impiegata che tiene il registro dei
visitatori (e che ci tiene a parlare inglese).
Il surveillant de poste (preposto) che noi cerchiamo, è fuori; lascio traccia sul registro
d'ingresso.Raccogliamo alcune vaghe informazioni riguardo alle misure di "terra": sembra che
essi non abbiano gli strumenti per farle.
??!!!
Le stesse fonti ci fanno capire che dovremo trovare noi chi le faccia...
Tribunale.
Andiamo per bollare il numero delle pagine dei libri sociali. L'ufficio che cerchiamo è
dietro, in fondo a destra. Aspettiamo che passi una fila di imputati condotti dalla pula.
Entriamo.
Dentro, una bella coda: un groviglio di corpi ammassati contro il bancone, nella calura
estiva.
Non c'è uno straccio di cartello che indichi cosa si faccia ai vari sportelli. Dopo un po'
capisco che nella stessa stanza si effettua il deposito delle sentenze e la bollatura dei registri; e
forse altro ancora.
Entra, emergendo sopra la calca, un elegante avvocaticchio molto ossequiato da tutto il
personale. Dopo il cordiale scambio di saluti quello si accosta al bancone, scavalcando la fila (=
il mucchio).
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Io: ??
•
Lui: ... (in arabo).
•
Io: ??
•
Lui: E' solo questione di un momento...
•
Io: Siamo tutti qui solo per questioni di un momento.
•
Impiegata: ... (in arabo sembra volermi spiegare che egli ha fretta).
•
Io:
•
Lui:
•
L'impiegata:
•
Io: Je ne parle pas l'arabe, pour l'instant, mais je ne suis pas aveugle... (Non parlo
l'arabo, per il momento, ma non sono orbo...)
•
L'impiegata :
•
Io : ...et tout ce monde qui s'entasse aux guichets... (...e tutta questa gente che si
accalca agli sportelli...)
•
Un impiegato: mmh...
•
Io : J'n'ai pas fait mes cheveux blancs pour rien! (Non ho i capelli bianchi per niente!)
•
Ecc.
•
Normalement.
Quando riusciamo a conferire otteniamo solo una preziosa informazione: le pagine
devono prima essere numerate a nostra cura.
Torneremo.
Sonelgaz10
Ciò fatto torniamo alla Sonelgaz; il preposto non rientra prima del pomeriggio e nessuno
lo sta sostituendo. Poi ci affrettiamo al magazzino: i ragazzi devono andare a mangiare.
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E poi alla solita trattoria per i soliti spiedini con le solite mosche e con nuovi mosconi che
non avevo mai visto prima.
Normalement.
Comunque confido in salsa piccantissima (harissa) che ha grande effetto antisettico.
BeK.
Più tardi passo dai nostri amici di BeK per qualche commissione. Già che ci sono chiedo
un favore.
Io: Non è che per caso avete un timbro a numerazione progressiva?
Lui: Mmm?
Io: ...timbro a numeraz...
Lui: Siamo tenuti (sic!) a numerare a mano.
Io: Mmm?
Al magazzino: pitturazione finita, aiuola ripulita, vetri rimontati, ecc. (omissis)
PS
Voi che dite? Che a volte mi dilungo in dettagli apparentemente inutili? Cerco solo di dare
l'idea non solo dei disguidi ma della melassa in cui si svolge la quotidianità civile. Tutte cose
che forse sapete già. Quaggiù. E lassù. Però...
Dopo aver interpretato e capito (più o meno), mi chiedo: che fare? Lo scontro dei modelli
culturali mi sembra il meno produttivo. Lassù voi avreste fretta. Io invece.
Martedì 25/06 Fax.
Sonelgaz#11, una storia infinita.
Abbiamo appuntamento con il preposto; prima di uscire e durante il tragitto faccio inutili
tentativi telefonici per avere conferma dell'appuntamento: non si sa mai; ma tf Sonelgaz est
sempre occupato.
A DirGen incontriamo preposti e tecnici in vari uffici: sembrano tutti leggermente
allarmati. Per farla breve, risulta che:
•
Egli: Sonelgaz possiede due strumenti misura "terre".
•
Io: Ah, bene!
•
Egli: Che tutti e due sono en panne.
•
Io: Ma và!
•
Egli: Che si può aspettare che li riparino.
•
Io: Mm...
•
Egli: Oppure... Che ci si può rivolgere ad un tecnico privato.
•
Io: Ah...
•
Egli: Che loro ne conoscono alcuni.
•
Io: Ma và!
•
Egli: Che il tecnico privato deve essere pagato.
•
Io: Ma no?!
•
Noi: Ci accordiamo per un prossimo appuntamento e ce ne andiamo.
Siamo già in strada che il preposto ci richiama dalla finestra del suo ufficio. E ci fa cenno
di salire. Saliamo. Guarda caso chi c'è li sul pianerottolo?
Oh meraviglia: il tecnico privato.
In breve: somma pattuita 5.000; verrà oggi alle 17 con preposto; scommetto (*) che
sarà in lieve anticipo. Ce ne andiamo.
Quasi mi meraviglio che bene o male qualcosa si è mossa. H/ mi supisce una volta di più
quando mi confida che ieri prima di uscire aveva fatto sapere in giro che dopo aver scomodato
il Dir.Gen. per una cosetta come la nostra io mi ero visto costretto a scrivere al ministro
dell'energia. Qualcuno là dentro "a senti la menace" ("ha colto la minaccia").
Qu'est-ce que c'est le pouvoir? Ah, belle question! (Che cos'è il potere? Ah, bella
domanda!)
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Pas problème#4
Nel frattempo cerco di contattare il transitario e altri; o la linea è occupata oppure il
tf/nino non prende; da qualche giorno è peggio del solito.
Al magazzino stanno facendo le pulizie secondo la tecnica da me con insistenza suggerita
(segatura inumidita e non secchiate d'acqua): il lavoro riesce così bene che essi diventano
perfino troppo pignoli. Oh magia della trasmissione del sapere!
M/ deve sistemare il portone esterno: è una bella menata, lo immaginavo. Esso al
pomeriggio latita: non capisco; domani chiederò spiegazioni. "...Se non puoi venire, avvisami!"
Nota. I ragazzi dovrebbero staccare per la pausa pranzo a mezzogiorno; ma se io o H/
non siamo lì, essi continuano a lavorare (affamati); così il magazzino non rimane mai
sguarnito. Mi sembra esagerato, dico io. Ma H/ mi assicura che è meglio così e più
precisamente: che in giro si sappia che è così.
Dopo pranzo parlo con X/: suo fax sempre KO. Per operazioni dogana, mi dice che
bisogna fare altro assegno circolare di nnn DA (una bella cifra) intestato a: Mr. le receveur des
Douanes, Alger Exterieur. La procedura mi viene svelata un passetto alla volta: non mi
innervosisco molto.
Calendario (molto probabile):
- domani merc. 26 fare assegno circ. (in extremis giovedì)
- domani probabilmente visita di dogana
- giovedì 27 fine-settimana
- venerdì 28 festa
- sabato 29 mattina transitario effettua il pagamento
- sabato 29 container liberi x essere consegnati.
Mio aereo: lunedì 1. luglio; domani cercherò, senza calamitosi interventi di "pas
problème", di spostare partenza a giovedì.
Verso le 16:45
In leggero anticipo (scommessa vinta (*)), arriva BE, il tizio per la misura delle "terre",
accompagnato dal preposto: hanno lo strumento ma non carta e penna.
Valori rilevati: - Terra neutra 8.30 ohm - Terra di massa: 10.0 ohm.
Il preposto rilascia due righe timbrate e firmate con la prescrizione che le terre devono
essere "migliorate". Per la prestazione il tizio riceve come stabilito (forche caudine) 5.000 DA.
(Dieci minuti di lavoro).
Chiediamo ricevuta; pas problème, ma egli nicchia; alla fine cede e abbiamo la ricevuta,
timbrata e firmata.
•
Normalmente (mi mostra il capitolato di convenzione) da Sonelgaz prende per questa
verifica "terra" 900 DA ma in una giornata riesce a farne parecchie; fino a 16.
•
Gli faccio il conto in tasca 900 x 16 = 14.400 DA. Un boulot pas mal...
•
Egli fa 1/2 sorriso.
•
Per migliorare le terre e portarle dentro i limiti che fare?
•
E poi, dopo averle migliorate piantando altre due puntazze bisognerà fare altra verifica
e scucire altri 5000?
•
Beh, si!
•
Chiacchiere e trattative.
•
Risultato: lui può incaricarsi del lavoro (scavo, punte, ecc) e fare le misurazioni "sur
place" (ma và!) per un totale di 15.000. Ok.
•
Quando? Giovedì prossimo (che è come un sabato mattina).
•
E tu, o preposto, quando fai il branchement? La settimana prossima, forse già sabato.
Potenza della lirica dove ogni dramma è un falso!
Sabato 29/06 Appunti.
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Tf a Y/: gli annuncio che c'è un fax per lui; mi dice di aspettarlo. Viene a casa con un
fagottello di croissant per fare colazione. Gentile.
Giovedì, come previsto, sono stati effettuati i lavori per migliorare le "terre" elettriche. E
oggi siamo passati alla Sonelgaz; incontro il preposto e anche BE (roseo e disteso, si muove
come a casa sua); ora abbiamo il rapporto sulle "terre": OK (t/neutra 4.9 ohm, t/massa 10
ohm); paghiamo come d'accordo i 15.000. Il preposto si attiva con exploitation per
branchement in settimana.
Prevedendo di partire dopodomani faccio verifiche e passaggio consegne ad H/. I ragazzi
stanno spolverando gli scaffali. E' tutto pronto per ricevere le merci. Prima di andarmene faccio
un giro nel seminterrato e... gli scarichi (lavandini e cessi) stanno perdendo alla grande....
In breve: apri il chiusino, effettua un sondaggio, fa un'indagine, etc. M/ riparerà; insisto:
"se occorre sostituisci il tubo una volta per tutte!"
•
•
•
•
Passo all'aeroporto: prendo contatto con il capo-scalo Alitalia per informarmi.
Poi vado ad AirAlgérie per cambiare volo dal 1. al 4 pv: non ci sono posti liberi però...
Alle 17 telefono: passaggio aereo ok per giorno 4.
Passare in aeroporto domani per ritirare il nuovo sticker.
Dunque non partirò dopodomani.
'shallah
30/06 Fax.
•
Tf/nino: da qualche giorno non riesco a connettermi. Forse la bolletta non è stata
pagata? Ma io non ho ricevuto nessuna bolletta! Indagherò a GSM vicino posta centrale.
Intanto rimetto in funzione la mia pulce Omnitel: sono reperibile al: 0039 347...
•
Casa: ho fatto ripulire i filtri del condizionatore: ora funziona a mille (sottozero).
•
Aeroporto: prendo nuovo sticker: confermata partenza per il giorno 04/07/02. Algeri Roma, Roma - Malpensa.
•
Prego inviarmi dettagli (orari e prezzi) navetta per Brescia; grazie.
•
Transitario: sta tornando dalla dogana: ha avuto qualche difficoltà ora risolta; domani
pomeriggio container liberi, 'shallah.
Verso sera mi concedo un'uscita per pranzo-cena in un ristorante sul corso di DeB; scelta
rivelasi non felice: pavimento, tovaglie, pareti, sedie, etc. opalescenti per perfetto velo di
uniforme untume. Ma ormai ci sono; non voglio offendere il trattore... E poi, penso, in fondo
sono sopravvissuto a tante feste dell'Unità.
Ciao, è tardi. L'internet café sta chiudendo e mi stanno cacciando.
Alla radio la soc. Dam'Tours pubblicizza viaggi e soggiorni a Creta.
Il clima permane caldo afoso: fermento e putredine, mosche e occasionalmente un
odorino di topo morto. Alla radio mi informano che è stato installato un sistema per monitorare
l'aria ogni cinque secondi!
PS Ho ricevuto il fax con ritaglio dal Giornale di Brescia (su quattro colonne con foto): mi
rilanciate la notizia di un fattaccio di terrorismo successo non lontano da qui, al quartiere degli
Eucalyptus. (cfr AP63 Giornale di Brescia)
Mi chiedo come mai proprio questa notizia sia arrivata ad un giornale italiano di provincia
mentre tante altre simili, di uguale o maggiore gravità, non arrivino mai neppure sulla stampa
nazionale italiana. Si possono fare mille congetture, maliziose e non. "E' la stampa, bellezza! e
non puoi farci niente..."
E allora divago sugli Eucalyptus: qui ce n'è dappertutto in campagna e in collina. Hanno
addirittura sostituito una intera foresta di sughere distrutta da un incendio negli anni '60.
L'Eucalyptus "pompa" un sacco di acqua dal terreno. (cfr AP64 Eucaliptus)
Oroscopo
Lunedì 01 luglio 2002. Fax.
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Goooooooood morning, Algeria.
Oroscopo. Poissons: aujourd'hui mieux vaut réfléchir plutôt que agir (Pesci: oggi è meglio
riflettere piuttosto che agire). Già, con tutto quel che ho in agenda!
In ordine sparso, ecco qui.
Stamattina per tempo, in centro alla sede GSM per indagare e pagare la bolletta (e di
conseguenza sbloccare il tf/nino). Sede vicino alla grande poste. Maniglie untuose, lussuoso
pavimento in marmo bianco e costellazioni di chewing-gum.
Allo sportello l'impiegato mi stampa la fattura. La fattura va pagata alla posta. Andiamo
alla posta. Paghiamo. Maneggiando i soldi rifletto che non è vero che "pecunia non olet";
questa puzza di un afrore esagerato. Mi lavo accuratamente le mani; speriamo che basti.
Ritorniamo. Presentiamo quietanza. Timbro. Riattiveranno tra poco: da 30 minuti a poche
ore. Verso le 11 tf/nino OK; eccellente.
Comunque: chiedo come mai non hanno spedito la fattura all'indirizzo indicato. Vorrei
evitare che la prossima volta... ecc. Sembra che per misteriose ragioni non inviino le fatture
nella zona Algeri-est. (sic!) Chi mi può spiegare?
Alla sede di place des Martyres (non lontano, 1 km da lì).
Andiamo. Mi accompagna, come sempre, il mio fido chauffeur.
A proposito, non ti ho raccontato del glorioso ingresso, ieri, al Mercure, lussuoso hotel
internaz., non solo con lo chauffeur ma anche con body-guard in ciabatte e canotta... E
la portiera della Panda che di fronte all'impettito sorvegliante si apre solo da fuori.
A part ça.
Passiamo in un fresco androne dove stazionano gli scrivani per gli analfabeti. Più avanti
troviamo l'ufficio che ci è stato indicato. Svolgiamo una breve inchiesta, più o meno inutile.
L'impiegata suggerisce di rivolgersi al bureau "Sofiane".
•
Ma se veniamo giustappunto da là, obietto.
•
Lei conferma.
•
Forse non ho capito l'indirizzo.
•
Me lo faccio scrivere, sue proprie mani.
•
Avevo capito.
•
Va bene, ma a chi devo rivolgermi? Mi dica il nome della persona.
•
Me lo dice.
•
Non sono sicuro di aver capito.
•
"Sia così gentile da scrivermelo".
•
Essa ritrae la mano con cenno di gentile deciso diniego. Non vuole più scrivere. Forse
timida? Forse consapevole che verba volant scripta manent?
Comincia a farsi tardi e mi girano le boites.
Lasceremo il seguito di questa gustosa indagine per un'altra volta. Comunque, rientrato a
casa, io tignosetto, cerco di tf a benedetta GSM; tramite info 19 ricevo vari numeri;
alternativamente: non-risponde, occupato, non-risponde. Sulla fattura della società dei telefoni
GSM compare l'indirizzo 'Ag. com. Sofia 16 n. ccp etc', ma non compare numero telefono:
curioso per una impresa telefonica! A part ça.
Nel corso della mattinata varie tf/ e contro-tf/ con transitario. E allora, i container escono
o no? Forse dopo le 14:00. In breve: no; domani, 'shallah. Aspetto sua chiamata.
PS Mi raccontano una gustosa storia che mi danno per vera.
Da qualche parte, credo verso Costantina, tempo fa venne costruito un ponte; per
qualche non banale errore il ponte non fu costruito a cavallo del fiume e dunque non serviva a
niente. Ma qualcuno poi deve aver pensato e detto 'pas problème'. Detto fatto il fiume venne
deviato così da dare un senso all'opra dello humano ingenio. Non posso crederci; forse la storia
potrebbe inscriversi nel genere "facciamoci del male comunque!"
"Le fleuve détourné" è diventato un modo di dire. E' anche un libro. (cfr AP65 Le fleuve
détourné)
A part ça.
PS Normalmente quando si tocca il fondo si risale; "nous, on creuse" (noi, scaviamo).
Buona per l'Algeria e non solo.
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Martedì 02/07 Fax.
Esamino il dettaglio delle spese di sdoganamento della prima spedizione: per ridurre
tempi e spese sembra che si possa intervenire solo due voci (dettagli a parte). Informazione da
verificare. Costo biglietto aereo: VR - Barcellona - Algeri A/R...
Mi tf il transitario: i container saranno consegnati alle 15:00.
Alle 16 circa arrivano effettivamente i 3 container della seconda spedizione. I camion,
corti come richiesto, arrivano tutti e tre insieme; parcheggiano lungo la strada e li facciamo
accostare nell'ordine che vogliamo noi. Aaah! Incomincia lo scarico a mano delle prime cose,
mentre sta arrivando il muletto; H/ con lunghe trattative ha concordato per 10.000 DA.
Il primo container ha un bello sbrego nella fiancata sx, che non comporta
danneggiamento della merce.
I doganieri hanno ispezionato a fondo: molti bancali e cartoni sono stati aperti e così le
operazioni di scarico sono un po' più laboriose del previsto. Tempo dello scarico 4 ore (dalle 16
alle 20).
Mentre stanno scaricando passa a trovarci il direttore della Banca; amabili chiacchiere:
faccio un figurone! Ci rivedremo. Prima di andarsene mi chiede se alloggio al Mercure. Perché
presumeva che stessi al Mercure? Forse lui agente polizia segreta? Forse io in para?
Quando H/ mi riaccompagna a casa è ormai buio. Sulla strada, i soliti due o tre posti di
blocco con pattuglioni strategicamente schierati.
Avvertenza: quando ci si avvicina al posto di blocco, di notte, accendere la luce interna
dell'auto, preparare i documenti e tenere le mani ben in vista sul volante.
Domani parto
Mercoledì 3/07
Domani parto: tf a "pas-problème" perché passi a prendermi alle 07:30.
Passo le consegne al fido H/. Timbro sociale! (Potenza dei simboli: "i timbri" cioé "i
sigilli"; "garde des seaux" "guardasigilli" ). Lista lavori M/. Ritirare delega registrata. Tribunale:
vidimazione. Sistemazione merci: pelli, suole, materiali imballaggio, ecc. Prossimo arrivo 3
container. Montaggio box. Memo per A/: dare una istruzione alla volta, sennò si confonde.
Guardiano di notte: salut!. Tabella riassuntiva suole, pelli, ecc. Tabella prezzi. Sollectare (per
quel che servirà) Sonelgaz: la settimana è passata... Lista tf.
Prima di rientrare, insensatamente, compro una djellabah, l'ampio abito a camicione che
mi sembra tanto confortevole, specialmente quando fa caldo. Un pezzo esotico da portare su, a
casa: so già che non lo userò mai.
Ma non volevo prendere una giacchetta da marinaio? (Inspiegabilmente non se ne
trovano più!)
Prima di coricarmi mi viene in mente di modificare la combinazione della borsa portadocumenti: trafficando con il meccanismo, inopinatamente, mi si blocca la serratura, chiusa:
dentro ho il passaporto, il biglietto aereo, i soldi e altre simili quisquilie.
Ho un momento di sconforto.
E' tardi. Tu lo sai com'è la sera della vigilia di una partenza, quando devi ancora
preparare i bagagli.
Ma a notte fonda (molto fonda) posso esultare: "ahh, fatto, finalmente!" Ora la nuova
combinazione è: 934: prendere nota.
Giovedì 04/07
Verso casa. Domani è il compleanno di mio figlio. Di nuovo Alitalia mi informa che
"Questo volo è "operato" con DC Super 80..." (Italiano: lingua misteriosa).
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Cap. 7
Ri-partenza
Dopo una lunga pausa è di nuovo tempo di partire. La sveglia è regolata sulle 5:30. Già
da qualche giorno non sono mentalmente più a casa pur non essendo ancora ad Algeri. Le
valige sono pronte. La lista delle cose da fare è molto nutrita. Questa volta starò via da casa
per due mesi filati.
Mio figlio ha da pochi giorni cominciato la scuola elementare.
Domenica 15/09
Poche ore dopo aver abbracciato un'ultima volta Lucia e Nicolò sono al magazzino di
Algeri per un sopralluogo. Le merci sono state sistemate sugli scaffali, il padrone di casa vuol
sapere quanto tempo terremo la casa, il contatore del gas è chiuso, ci sono alcune bollette da
pagare, bisogna passare in banca per verificare l'estratto conto, e anche comprare un prodotto
per "déboucher le lavabo".
Tornato a casa sfoglio il giornale. Siamo in campagna elettorale. da: Liberté.
Elezioni.
Tizi Ouzou. Comizi anti-voto a Ath Bou-Youcef e Boudjima. "Noi non saremo mai un
partito politico. Il nostro unico obiettivo è la piattaforma di El-Kseur, perché essa sola
pottrà sciogliere la crisi dell'Algérie" dixit Belaid Abrika.
• Tizi Ouzou. Due comizi contro il voto repressi dalla polizia.
• A quattro giorni dall'inizio della campagna elettorale. Un membro del FFS citato in
giudizio a El-Kseur. Uno dei membri del segretariato nazionale del partito è stato
ferito alla testa.
Inchiesta.
• La dogana chiude i catenacci davanti all'ampiezza della frode.
• Degli importatori si sono serviti delle agevolazioni del porto franco per distrarre le
merci destinate alla rivendita... così si danneggiano i professionisti seri...
Normalement #1
Venerdì 20/09.
Al magazzino si è presentato il sig. D/, usciere, per consegnare notifica, scritta in arabo,
che mi sono fatto riassumere; il padrone dell'immobile comunica che il contratto di affitto
arriva a termine. Ho notizia che egli sembra intenzionato a vendere l'immobile; se ci interessa
bisognerà fare indagini tecniche e legali accurate.
Dopo varie richieste, finalmente ho ricevuto le fatture transit. C'é voluto un po' per
averle. Ora vorrei esaminarle e tabularle per arrivare al listino prezzi.
In banca ho avuto la piacevole sorpresa di un "gaine de change sur transfert euro".
La riparazione della terrazza del magazzino è un po' più delicata del previsto: domani M/
inizierà, normalement...
Le pelli sono ordinatamente stockate su una trentina di bancali, suddivise per tipo; sugli
scaffali avrebbero occupato troppo spazio.
La collocazione e la quantità delle merci presentano un buon aspetto di varietà e
abbondanza... un po' in stile souk forse, ma non male. Siamo pronti.
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Il nuovo guardiano di notte ha un joli tatouage sul piede destro con il motto "Marche ou
crève!": era il motto della Legione Straniera e anche il titolo di un film degli anni '60, se non
ricordo male.
Oggi, venerdì, sono stato invitato a pranzo da B/ per un cous-cous maison, il mio primo:
splendido; temo di aver ecceduto.
Buon serata. Alla prossima.
PS. Clima torrido, caldo e afoso.
Sabato 21/09.
El Watan. Italie. La camorra vend des armes au GIA. Un arsenal important a transité par
le port italien de Naples.
Strano sogno
Domenica 22/09.
Ho fatto uno strano agitato sogno.
Sono andato a dormire tardi, ho lasciato la finestra aperta e forse il rombo della
tangenziale mi ha... Ho mal di pancia, guardo la sveglia; è troppo presto. Scivolo fuori dal
sogno e dal sonno. Ho freddo. Mi alzo. Splende la luna piena e il cielo è sereno. E' il crepuscolo
del mattino. Il vento scorre sui pini e sul pioppo gigante. Un vento con certe belle refole
fresche. Che vento è? come si chiama? e da dove? dall'Atlantico lontano? Sono battuto
dall'ansia. Perché diventa così importante, urgente e vitale sapere di questo vento? Plenilunio.
L'estate sta per finire. Se avessi una "copertura meteo", una visione d'insieme!..
Sono sotto un cielo africano; ma questa non è la luna, queste non sono le palme e questa
non è l'oasi che stavano sulle scatole di datteri della mia infanzia; è una luna africana
suburbana.
Rapidamente termina il crepuscolo. E' l'alba. La piena luce di un giorno qualsiasi. A Dar el
Beida, Algeri, Algeria, Africa.
La processione delle formiche sul lavandino di cucina mi indica il bricco: è ora di
preparare il caffé: al lavoro.
Uno di questi giorni devo andare in riva al mare e sedermi.
Al magazzino stiamo preparando il piano d’azione: lista dei clienti da contattare, indagini
di mercato, ipotesi di prezzi, ecc.
Incontro anche Bo/: adesso lavora con successo come caposquadra in una impresa di
imbianchini. Mi conferma che ai suoi ragazzi, quando devono verniciare i serramenti,
raccomanda spesso "poca vernice e tirare bene le pennellate chè sennò cola.." Potenza della
trasmissione del sapere!
Libertè.
Strana campagna!
•
Comizi svogliati, discorsi sfasati, forcing per la partecipazione. I temi affrontati dai
candidati e dai leader dei partiti sono così lontani dalla realtà che suscitano piuttosto
indifferenza. L'acqua, la viabilità, la casa, il lavoro non...
Nations Unies.
•
Paolo Lembo, coordinatore delle Nazioni Unite in Algeria: "C'è una grande volontà di
apertura" ... progetti in dirittura d'arrivo, tra i quali quello dell'informatizzazione delle
amministrazioni locali (esperienze pilota a Annaba e Orano)...
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Normalement #2
Lunedì 23/09.
Alle 08:00 M/ avrebbe dovuto iniziare i previsti lavori; pensi tu che egli si sia presentato?
Normalement...
Alle 12:20 è arrivato il capo dall'Italia: grand tourbillon di verifiche, visite e
appuntamenti. Alla sera usciamo a cena.
E' il primo giorno d’autunno.
Liberté.
Due veterani dell'Afghanistan
•
cadono a Constantina. Attivamente ricercati dai servizi di sicurezza ... Hanno messo
fine alla carriera sanguinaria di due pericolosi responsabili del GIA (l'"emiro" Selini
Moussa e Boudraa Mohamed)....
Elezioni.
•
Cabilia. La campagna per l'astensione dal voto accelera. La CADC non indietreggia
davanti a nessun ostacolo per chiamare al rifiuto sistematico delle elezioni
amministrative.
Martedì 24/09
Continua il grand tourbillon con il capo: incontri ad alto (e basso) livello, strategie ad
ampio respiro, consulenze internazionali, ipotesi tattiche e dettagliati memorandum.
Mercoledì 25/09
Personalmente sono a secco: quando il capo riparte, all'ultimo momento, mi faccio
prestare 200 dollari.
Verso sera telefono in Italia. Con una conversazione a bassissimo livello, riesco a vendere
un lavello e un mobile di cucina; Lucia avrà di che tirare avanti per una decina di giorni.
Al distributore Naftal un avviso ricorda che è tuttora in vigore la disposizione di pubblica
sicurezza che vieta di vendere benzina in taniche.
Kaouat Chergui
Giovedì 26/09.
Vicino al magazzino c’è una località dove spesso mi capita di andare per le più diverse
commissioni: far rammendare una giacca, fare delle fotocopie, mangiare spiedini e omelette,
acquistare alimentari.
Il posto si chiama Kaouat (café) Chergui.
E’ una congerie di botteghe, caffè, trattorie e un bel nodo di abitazioni; nelle ore di punta
le polverose fermate degli autobus sono affollatissime. Sul marciapiedi venditori ambulanti
offrono le merci più disparate. Trovo che l’insieme abbia una affascinante aria da far-west.
Ora le ruspe hanno cominciato grossi lavori di sistemazione: ne trarrà giovamento il
traffico, la pubblica sanità, il senso dell’ordine: e lo charme sarà finito.
Nei bei tempi andati qui c’era solo il caffè del signor Chergui e intorno era tutta
campagna e boschi… Mi assicurano che il posto era noto in tutto il mondo.
Liberté.
Stato delle riserve
•
monetarie di cambio. 21,1 milliardi di dollari a fine giugno 2002. Il tasso d'inflazione
rimane alto: 4,7%.
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Una gioielleria attaccata
•
in pieno centro. Algeri. Una gioelleria di via Didouche Mourad è stata oggetto di una
rapina, messa a segno da due giovani, età tra 18 e 19 anni, armati di un coltello e di
una scure...
In Europa #1
Venerdì 27/09
Mi capita spesso di usare l'espressione "in Europa..." piuttosto che in Italia. "In Europa
sono le ore..", "In Europa oggi è giorno festivo..", "In Europa...". Curioso!
In TV vedo un film (Soleil) con Sophia Loren ambientato ad Algeri, anni '40.
La storia di un ragazzino ebreo e della sua famiglia al tempo della Francia
collaborazionista di Vichy. La narrazione è piuttosto lacrimosa. Ed infatti mi commuovo un po'.
(cfr AP71 Soleil)
Sabato 28/09
Mi sveglio con un joli mal di schiena; olè!
Lassù, oggi, MeP si sposano. Preso dall’entusiasmo, spedisco, senza vergognarmi, un fax
esotico. (cfr AP72 Oggisposi)
Anche qui è tempo di matrimoni: spesso sento e vedo camioncini carichi di suonatori di
tromba, tamburi e altro che corrono sulla tangenziale suonando con entusiasmo verso i salon
des fêtes… Sarei curioso di …
All'ufficio postale di BeK cerco di ottenere informazioni dettagliate sui costi delle
telefonate locali e internazionali. Non è facile. Nessuno qui, né utenti né addetti ai lavori,
sembra sapere quanto e come spende per il telefono. Consulto varie fonti ufficiali e ufficiose e
alla fine, io tignosetto, ne vengo a capo.
Già che sono in giro per commissioni, a Rouiba, compro un cavo per la stampante e mi
informo sui dettagli tecnici e tariffari per attivare una connessione internet. Non è facile e così
non sono ancora pronto per attaccarmi ad “Algeria on line”.
Reticente
Penso che il mio mal di schiena potrebbe migliorare con un po' di ginnastica. Cerco di
informarmi alla palestra Garden Gym: la signora alla réception si dimostra reticente. Neanche
questo è facile: ritenterò.
Ho bisogno di informazioni in materia di edilizia e urbanistica. L'ufficio competente oggi è
chiuso: ritenterò.
A casa mi diverto a riordinare i dati delle tariffe telefoniche. Ora ho una bella tabella
appesa vicino alla scrivania.
Già che ci sono mi diverto anche a mettere insieme delle belle tabelle con i costi delle
operazioni doganali, annessi e connessi.
Alla fine il povero computer portatile ha bisogno di una bella "de-frammentazione harddisk". E io pure.
Lunedì 30/09
Les Archs.
Si parla molto, sui giornali (o almeno su alcuni giornali), del movimento degli archs, o
arouches, o mouvement citoyen. Da qualche tempo monopolizza l'attività politica della Cabilia,
gode di un forte credito non solo sul suo territorio e punta ad una forte autonomia. E questo
crea tensioni politico-sociali e difficoltà e imbarazzo al governo sebbene molti suoi esponenti
dichiarino "nous sommes tous des Amazighes".
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Ora trovo qualche interessante chiarimento su Liberté.
(cfr. AP73 Les Archs)
da Liberté:
Nuovo massacro
•
a Relizane. Sette persone sgozzate. Una incursione terrorista a Amni Moussa, nella
notte tra sabato e domenica, si è conclusa con l'assassinio di sette persone. La
regione di Relizane è già stata, a varie riprese, teatro di attentati...
Martedì 01/10
Fax.
Allego 8 tabelle. Qui di seguito avete la relativa presentazione.
1 - Fatture Transit: nota che per la 2a e 3° spedizione esse non... (omissis)
2 - FatTrak 1, 2, 3.aba: contengono gli "Altri costi" non presenti... A proposito dei tassi
di cambio avete la tabella CambEuDa.aba... (omissis)
3 - CambEuDA.aba: questi sono i soli dati in mio possesso, relativi alle... (omissis)
4 - Costi123.aba: la tabella riunisce... (omissis)
5 - Merci123.aba: la tabella è per le merci... (omissis)
6 - Bon de livraison Win... (omissis)
7 - ExWin1.aba: il bon de livraison trascritto a modo... con due interrogativi... (omissis)
8 - BdCBdj01.aba: ...e anche ai fini della... che sarebbero anche i nostri... (omissis)
Ciao. Gi.
PS Per avere una serie storica del tasso di cambio Lira/DA e Euro/DA pensavo fosse
sufficiente andare in banca, rivolgermi all'ufficio cambi e porre una semplice domanda.
Mi accompagna il fido H/. Alla nostra banca vengo indirizzato in vari uffici e alla fine,
oibò, mi consigliano di rivolgermi alla Banque d'Algérie (banca centrale). Attraversiamo la
piazza della posta, passiamo davanti alla sede degli scout musulmani d’Algeria, facciamo un
pezzo di Bld Youcef Zirouad e ci siamo.
L'ingresso è blindato e lussuoso con scala di marmo. Al posto di guardia lo scanner a
raggi-X non funziona. Presentazioni, spiegazioni e telefonate interne: otteniamo il pass.
Saliamo. Gente che va, gente che viene. Altre presentazioni, spiegazioni e telefonate interne.
La ragazzotta sembra non capire la mia domanda, o forse la trova stravagante, o forse la
materia è top-secret. Dopo un po' getto la spugna.
Usciamo dall'ingresso blindato e lussuoso con la scala di marmo, ripassiamo davanti alla
sede degli scout musulmani d’Algeria e ci consoliamo con una Orangina al bar dei giardinetti di
square Sofia.
Appunti.
Mi capita tra le mani un appunto che mi ero segnato alla data 13/09/2002, prima di ripartire. Il capo mi consiglia di fare relazioni brevi. Ok, ricevuto.
Versione breve
Ricerche urbanistica: versione breve.
La zona dell'immobile magazzino è "classée NU agricole".
Versione lunga
Ricerche urbanistica: versione lunga.
Sabato 28/09.
Al comune di BeK: non è giorno di ricevimento per il pubblico; interpella il parente,
l'amico, il conoscente: nisba; a domani.
Domenica 29/09.
Al comune di BeK: "Ufficio Urbanistica". L'ambiente ha un aspetto catastrofico postatomico, e anche di più. In un armadio metallico con i ripiani sghimbesci, come se fosse
passato sotto i colpi di un'ira funesta, una congerie di "faldoni" con le "pratiche". In un angolo
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della stanza un tavolo rotto con il ripiano slittato per terra accoglie una congerie di carte e
materiali assortiti. Sulla scrivania della signora funzionario spicca un telefono con il cavo ritorto
e spelacchiato.
Mi presento. "Rappresento una società che... "
Chiedo quali sono i limiti e i regolamenti e i parametri del piano urbanistico nel territorio
del comune e in particolare nella zona che ci interessa.
Essa conosce la zona perché abita da quelle parti; essa parla quasi solo l'arabo. Mi aiuta
H/ in funzione di interprete.
Essa mi risponde con quella specie di formula magica o vago ritornello che ho già sentito
da varie fonti.
"R + 2", o "R + 3", e anche "R + 4". Si può costruire "R = Rez-de-chaussée plus 2
étages" ecc. (Pianterreno più 2 piani).
•
Chiedo che cosa questo significa in pratica; in particolare nel caso di sopraelevazione.
•
Non è la stessa cosa se l'edificio esistente è alto 3 metri o 5 metri fuori-terra…
•
E poi qual'è l'altezza del Rez-de-chaussée (pianterreno)?
•
E qual'è l'altezza del singolo piano? ecc.
•
Posso vedere il Piano Urbanistico e il Regolamento?
Come non avendo capito le mie domande essa risponde che il proprietario dell'immobile
deve presentare "Domande adressée au Service Tecnique d'Urbanisme APC (= Comune) de
BeK pour savoir quel est / sera [quale è / sarà !?] le règlement des ..."
•
•
•
•
•
•
Obietto che una legge o un regolamento è (non sarà) un documento pubblico che deve
essere liberamente consultabile, necessario per tutti i tecnici che lavorano nel settore
edile, oltre che per l'ufficio che si occupa di..., ecc.
Sembra che lì, in quell'ufficio, non ce l'abbiano...
Suggerisce di rivolgersi a Monsiur B/ alla "Subdivision de l'urbanisme, de la
construction et de l'habitat de la Daira de Dar el Beida" (da cui dipende l'APC di BeK).
Comunque mi dice che la zona è classificata "agricole".
Io: Ma se laggiù è tutto costruito...
Lei: ...
Andiamo a "Subdivision ecc.". Il giovane impiegato ha l'aria di uno che se ne intende, che
se ne frega e che teme di sentirsi fare delle domande imbarazzanti.
Esso srotola la mappa (fogli 3 e 4); chiede, cerca, individua e punta il dito sulla carta:
•
Lui: Zona "NU", come tutte quelle adiacenti.
•
Io: (fingendo di non sapere) NU: Nouvelle Urbanisation?...
•
Lui: NU, Non Urbanisé!!! Classé agricole...
•
Io: Mmh...
•
Io: Posso vedere il testo del Piano, che accompagna le mappe?
•
Lui: Desolato, non abbiamo il testo della legge...
•
Io: Siete voi che dovreste far applicare …?
•
Lui: mmh...
•
Io: ah...
•
Lui: E' meglio che vi rivolgiate alla "Direction générale de l'Urbanisme de la Wilaya
d'Alger".
Nel ventre molle della città. La " Direction générale ecc." ha sede in un gruppo di linde
baracchette prefabbricate dalle parti di Husseyn Dey.
All'ufficio preposto il funzionario srotola una carta al 20.000; la compulsiamo e poi
andiamo nell'ufficio adiacente per vedere la carta al 5.000 che occupa tutta un'intera parete;
alcuni fogli strapazzati pencolano verso di noi con aria malinconica: vorrei suggerire di mettere
almeno qualche puntina da disegno (piattola = punaise) o un pezzo di nastro adesivo; mi
trattengo.
Riconferma: la zona è proprio NU.
Chiedo di vedere il regolamento di attuazione del Piano.
Lo studiamo un po' ma non riesco a trovare il famoso "R + x".
Torniamo nel primo ufficio; il grosso fascicolo con le carte particolareggiate non dice
niente di più.
Il piano è esecutivo dal 1995.
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Il funzionario: la zona che ci interessa è al di fuori del perimetro della zona urbana di
Algeri; e che è stata individuata una zona delimitata dai nuovi confini P1 e P2.
Io: Vabbè, e in quella nuova zona che succederà? Che previsioni può azzardare?
Il funzionario: (tace)
Io: Che strumenti avete per controllare se il piano viene attuato come da regolamento?
Il funzionario: (sembra non capire la domanda)
•
•
•
•
•
Ce ne andiamo.
Qui, per ora, non hanno pensato ad una bella sanatoria (acte de régularisation) che
metta in regola tutti questi abusi edilizi.
Quando scopriranno quale gettito può dare una sanatoria, ci penseranno. E che po'po' di
lavoro per i geometri!
Mercoledì 2/10
Ogni tanto viene qualcuno per vedere / comprare ma noi non abbiamo ancora i prezzi.
Ti allego qualche BdC (= Bon de Commande) perché tu ti faccia un'idea.
Ti prego di esaminare la faccenda con cortese sollecitudine.
Per parte nostra la questione può ridursi (per il momento) a... (omissis)
E poi vedremo se il mercato ne vorrà o non ne vorrà... (omissis)
PS. Moscerini, sacchetti di rifiuti, cassonetti fumanti, qualche volta manca l'acqua,
qualche volta manca la corrente, un po' di tangenziale, una certa puzzetta di fritto anche a
quest'ora della notte, una dozzina di égorgés: standard.
PS. Che possono essere quelle creature che qualche volta circolano per casa, che
sembrano scarafaggi, che sono color marroncino e che sono grandi come una pantofola?
PS. Ad majora! Vi abbraccio tutti.
Come un sabato it
Giovedì 03/10
Mi sveglia alle otto, orario europeo, lo sferragliare del fax.
Prima di andare al magazzino faccio un po' di tf e fax assortiti per quesiti edilizi e
urbanistici.
Poi ho una seduta con il contabile. Risultato: una bella lista di cose da fare e soprattutto
da controllare.
E poi ancora urbanistica.
•
Per aiutarmi a capire qualcosa di regolamenti edilizi e urbanistici H/ mi porta il progetto
della sua casa che forse un giorno costruirà.
•
Si tratta di una costruzione "R + 2". Non trovo indicazioni relative al regolamento che
specifichi l'altezza di "R" e neppure dei piani superiori.
•
Misurando sulla carta trovo che l'altezza totale fuori terra, dal suolo al colmo della
copertura, è di m. 13.70.
•
Il progetto prevede la costruzione di due unità accostate: abitazione e garage. Il
rapporto terreno - edificato è di 3 a 1. E’ già un dato per esempio.
•
Resta comunque da sapere, relativamente alla zona del nostro magazzino cosa dice il
regolamento edilizio, come vengono date le concessioni edilizie, qual'è l'altezza dei piani
e quella di "R", le altezze massime fuori terra, i volumi tecnici ammessi, ecc.
•
Insomma non ho fatto dei grandi passi avanti.
A
o
o
o
o
o
o
casa: memo per una mezza giornata "mia".
Non aprire la borsa dell'ufficio.
Guardare un pezzo di film in TV.
Lavare un po' di biancheria.
Tagliare le unghie dei piedi.
Fare le spese.
Andare a dormire presto.
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Però a metà pomeriggio devo chiamare X/ per contattare il geometra; dopo le solite
difficoltà di mancanza di campo del tf/nino egli mi suggerisce di parlare con Y/: oh, com'è
difficile ottenere un n. di tf!
Qu'est-ce que c'est le pouvoir? Ah, belle question! (Che cos'è il potere? Ah, bella
domanda!) Mi inkazzo un pochino.
Come una domenica it.
Venerdì 04/10
•
Naturalmente mi sveglia il fax. In Italia è in atto la frenesia del "concludiamo la
settimana."
•
Sto facendo colazione e arriva Z/; si installa.
•
Seguono telefonate, fax, appunti, ecc.
•
•
•
•
•
Poi faccio un po' di bucato, una doccia, la barba e finalmente a mezzogiorno esco a
divertirmi.
Il Café des amis sta chiudendo per la preghiera del venerdì.
Alle tre telefono a Lo/ per aggiornamenti.
Poi riaccendo il computer ecc. ecc.
Alle 22 e 30 suona la sveglia che mi ricorda che è ora di andare a dormire.
PS. Le Point di questa settimana dedica la copertina a: "Dépression comment s'en sortir"
(Depressione: come uscirne); all'interno un servizio sul libro di uno scrittore newyorchese (A.
Solomon) che spiega come uscire dalla depressione... per entrare nella farmaco-dipendenza.
Baggianate! La depressione non esiste! parola di depresso.
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Cap. 8
Sabato 05/10
Campagna elettorale.
Giovedì prossimo ci saranno le elezioni amministrative. Un appuntamento che mi sembra
più sentito delle politiche del 30 maggio scorso. Un po' dappertutto fioriscono sedi temporanee
affittate dalle varie liste per presentarsi agli elettori. Molto numerosi sono i meeting preelettorali in sale cinematografiche e teatri e anche qualche strombazzante corteo di automobili
per le strade.
Alla radio, in questo momento va in onda una tavola rotonda con una giornalista e i
capolista del comune di Tlemcen, città al nord-ovest del paese, al confine con il Marocco.
La giornalista pone le stesse domande a tutti. Spesso sente il bisogno di suggerire
qualche parola ai candidati in difficoltà.
...
D. Qual'è il tasso di disoccupazione nella vostra città e che cosa intende fare il vostro...
R. Le statistiche non sono complete, non rendono conto dei semi-occupati ecc.: ma il
tasso di disoccupazione è elevato!
D. ...ma in rapporto alla media nazionale...
R. ...Elevato!
...
D. Alle ultime elezioni politiche si è avuto un tasso elevato di astensione particolarmente
accentuato nell'elettorato femminile. Lei, candidato donna, come pensa di ridurre, o
fronteggiare questo fenomeno?
R. ...
Alla domanda sul tasso di astensione tutti i candidati rispondono senza mai citare una
sola cifra: ne' sul totale, ne' per donne / uomini, ne' per classe d'età. A quanto sembra nessun
partito sembra avere al riguardo una particolare strategia.
...
D. Quali condizioni il vostro partito ha posto per la scelta dei candidati ?
R. Competenza, moralità...
D. Attualmente 400 sindaci sono sotto inchiesta. 1 su 4 sono "en justice". Questo
comporta sfiducia nell'elettorato.. come pensate di riconquistare...
M. Hacine? (non riesco a registrare a quale partito appartenga) mi sembra un po' meglio
della media dei partecipanti. Dà, tra l'altro, una lettura sociologica per me totalmente inedita:
fa riferimento ad una dinamica che mi sorprende.
R. Il sindaco è spesso sotto l'influenza, la pressione della "tribu", del clan che lo ha
eletto... ecc.
D. Lei ha l'impressione che questa volta sarà diversa?
R. ...Grandi speranze, ma poche motivazioni...
Ascolto con sincero imbarazzo questi candidati che spesso hanno difficoltà ad esprimersi,
non sono documentati, non presentano una sola cifra, un solo progetto specifico. Tlemcen città
di 200.000 abitanti.
Eppure mi sembra che nell'aria ci sia un reale fermento di rinnovamento.
Eppure anch'io nutro grandi speranze per questo paese che potrebbe essere meraviglioso.
Anch'io, insensatamente.
Lunedì 07/10 Appunti.
Sono di cattivo umore.
La marmellata è liquida come sciroppo; mi chiedo che percentuale di zucchero
contenga.
•
Il latte è ricostituito a partire dal latte in polvere.
•
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•
•
•
E così pure lo yogurt.
La tenuta delle confezioni di biscotti è scadente e quando li compro sono già umidi.
E poi nel sacchetto della spesa le uova sfuse stavano in fondo al sacchetto...
Conversavo con un ciarliero cliente, oggi.
Io: ...
Lui:...
Io: Tutto è ancora possibile qui, mi sembra. L'Italia, che non è il paese migliore del
mondo, ha fatto un...
•
Lui: Gli italiani, sanno ammettere i loro errori; non sono come i francesi con il loro
complesso di superiorità mal riposto. Gli algerini sono come gli italiani.
•
Io: (tra me) Nun t'allargà! (vorrei ribattere. Ma in fondo...)
•
•
•
Quelli che il bel tempo andato, oh yes!
Quando si tirava tardi sul lungomare di Bordj el Kiffan (ma lo chiamavano, in francese,
Fort de l’eau).
Quando nei ristorantini di El Marsa con le ragazze.
Quando qui era tutto verde.
Oh yes!
Appunti
Martedì 08 ottobre 2002.
Ascolto alla radio un candidato del Pnsd "...mettre en circulation un certain nombre de
million de dollars..." (mettere in circolazione un certo numero di milioni di dollari)
E' come quello che lassù, dalle mie parti, negli anni 50, comiziava "...stanzieremo un tot
(sic) per la scuola, un tot (sic) per le strade... ecc. " (sic)
Ma in fondo...
Comunque è già una buona cosa che i candidati possano apertamente parlare di "gestion
catastrophique des APC (le amministrazioni comunali)".
Oggi, al magazzino, il guardiano mi guarda e mi chiede quanti anni ho. Alla mia breve
esitazione (sto per dire 58), egli azzarda "...un po' più di 60..?".
Memo Decisamente questo stile di vita non mi giova. Più cura di se stessi: è più che mai
vietato ammalarsi!
Leggo abbastanza i giornali e ascolto alla radio i candidati alle prossime elezioni: il livello
del dibattito dei primi mi sembra più che discreto, quello dei secondi penoso.
Mi viene spontaneo: e gli intellettuali, e le élites engagées dove sono? Qualche volta ho
parlato della questione con vari interlocutori.
•
“Perché non entri in politica?”
•
“Non è ancora il momento...”
•
“E quando sarà il momento?...”
•
“Più avanti forse…”
•
“Forse è sempre il momento.”
•
…
•
"S'è fatto tardi."
Tutto normale
Mercoledì 09/10 Appunti.
Anche oggi è tutto normale al bar vicino al magazzino: i bicchieri lavati chissà come e le
mosche, la puzza di sudore (d'altra parte se l'acqua scarseggia...) e la telenovela. Finalmente
sono riuscito a convincere il barista a farmi il caffè un po' meno forte: ora è solo "catrame" e
non più "dinamite". Ma i croissant e le paste sono meravigliosi.
Anche oggi è tutto normale anche con il telefono: innumerevoli tentativi per stabilire un
collegamento e sul più bello la linea cade.
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Anche oggi è tutto normale sulla strada con le voragini nell'asfalto, la povera Panda che
rantola e gli scossoni che si riverberano nella colonna vertebrale.
Anche oggi il paesaggio è normale con i suoi sparsi rifiuti nella la sterminata squallida
periferia.
"C'est normal", ma oggi mi pesa.
Deve essere proprio un popolo gentile, questo: non ho mai visto nessuno litigare per
scorrettezze di guida che "lassù" provocherebbero tafferugli.
E la campagna dalla terra rossa è meravigliosa.
C'est la vie
Fax
Att.ne F/
Il permis de construire (omissis)
Y/ mi chiede i prezzi... (omissis)
Se chiede dilazione... (omissis)
Mi serve schema di documento... (omissis)
Ancora MS/: prezzo mousse impraticabile... (omissis)
Forse ok per crochet e occhielli... (omissis)
Att.ne A/ mi servono le coordinate DHL... (omissis)
Grazie.
PS. Estoy en el borde de un ataque de nervios. Hasta siempre, comandante!.
Giorno di elezioni.
Oggi si vota. Ecco il sommario di Liberté.
(cfr. AP81 Liberté 10/10 Sommario)
La para
Le pareti di casa pitturate a smalto che all'inizio mi erano parse "buone per l’igiene" ora
mi hanno un aspetto inquietante; questa puzzetta che sempre aleggia in casa non sarà per
caso dovuta ai solventi non ancora svaniti? Come e di che si è ammalata e poi è morta la sig.ra
che abitava qui prima di me?
La vecchia ferita della rissa di Tangeri si fa sentire. "Scorbuto a bordo, comandante!"
Vocabolario: "la para" nel senso gergale di "paranoia", in francese si dice "parano". Come
si dirà in arabo?
E' arrivata una bella perturbazione forse di origine atlantica. Ah, come vorrei avere una
copertura meteo!.. Il tempo è cambiato: "la prima pioggia d'ottobre rinfresca il bosco".
Ventaccio e rovesci temporaleschi. Tutto quel che fino a ieri era polvere oggi è fango.
Notizie in tv e radio.
Su TV5 (francese) viene presentato un estratto dal documentario "Catastrophe a Bab-ElOued"; il 10 novembre dell'anno scorso una collina era smottata sul quartiere di BeO facendo
quasi 1000 morti. E oggi grandi lavori in corso; ci sono passato, ci tornerò. E’ (era) uno dei
quartieri storici con passeggiata a mare.
"L'Italie est secouée par la crise du groupe Fiat"; si dibatte sulle 35 ore settimanali.
Notizie da un mondo remoto, benché sia solamente sull'altra sponda di questo mare.
Alla radio. A proposito delle elezioni qualcuno parla di dépassements, actes de violence,
"Alcuni rappresentanti del nostro partito sono stati cacciati via a colpi di manganello..."
Comunque i partecipanti al dibattito dopo-elezioni si esprimono molto meglio dei
candidati dei giorni scorsi: dov'erano allora?
Il sindaco, uscente e ora non candidato, di Ghardaia illustra un modo efficiente di
amministrare: consultazioni regolari dei cittadini, qualificazione del personale, progetti sensati
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e concreti, verifiche periodiche. Ghardaia è a 500km da qui, peccato: vorrei abbracciarlo, quel
sindaco.
In Europa #2
Ho parlato con Lucia: mi racconta di certi fattacci di cronaca: una bambina violata e
ammazzata dai compagni di scuola vicino a BS e una signora ammazzata da un ragazzo a
Vestone: tutto a pochi km da casa. E io ho lasciato la famiglia lassù, "in Europa".
Dopo le elezioni
Titoli di giornali dopo le elezioni.
La Presse.
•
La metà degli elettori non hanno votato. Scarsa affluenza in Cabilia e "vittoria" del
FLN. Anche senza l'astensione della Cabilia, che abbassa la percentuale nazionale, la
partecipazione ... si attesta intorno al 50%...
Le monde.
•
Il FLN vince a mani basse. L'esame trasversale dei risultati... si consolida la tendenza
elettorale emersa il 30 maggio nelle ammistrative... egemonia del FLN, arretramento
del RND, forte ascesa del MRN e caduta del suo rivale HMS.
La tribune.
•
Un elettore su due non ha votato. Violenze in Cabilia. Il FLN domina, il RND "ritorna",
il FFS sdoganato. El-Islah e il PT continuano la progressione; il MSP ancora indietro;
bancarotta per Ennahada.
13/10 Fax
Prezzi.
Ti mando un prospetto dei prezzi di mercato correnti secondo indicazioni raccolte da fonti
varie che... con spazio di manovra... (onissis)
MS/ non ha ancora ritirato i crochet per i quali abbiamo concordato un prezzo di... Verrà.
(omissis). Abbiamo trattato ancora della mousse. Abbiamo proposto un prezzo di ...; ha
controfferto... Siamo lontanissimi. Il suo, dice, è il prezzo secondo il quale abitualmente... La
nostra merce è migliore ecc. Secondo me quello sarebbe un prezzo di sputtanamento. Vedremo
come andrà a finire.
Cerniere. Al momento non abbiamo... (omissis)
Stamattina è venuto LM/.
E' molto contento di essere stato contattato per informarci dei prezzi e del mercato. Il
padre ha...; egli commercia nel settore. E' molto molto ciarliero, conosce i prezzi, il mercato
ecc. Non riesco a seguirlo tanto bene: parla poco francese e molto molto arabo. E' una miniera
di informazioni che raccogliamo e mettiamo da parte.
•
Lui:
•
Io:
•
Lui: Si tu as les mini-prix tu frappe le marché! (Con il mini-prezzo conquisti il mercato!)
•
Io: Merci au k! (Grazie al c!)
•
Lui:
•
Io: E a proposito di questa bella mousse che noi proponiamo a ...
•
Lui: Prezzo impraticabile: qui trattiamo quella importata da Alicante (Spagna) a ...
•
Io: Ma la nostra è migliore!
•
Lui: Si, ma il mercato non ne vuole; e poi non ne sa niente della qualità.
•
Io: Vuole il mini-prix, immagino.
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•
•
Lui: C’est ça!
PS Suo cugino BK/ lavora all'Hotel xx, Montparnasse, Paris, tf... Albergo ok,
trattamento ok, prezzi ok. E così se in qualsiasi momento avrai bisogno di una stanza a
Parigi, chiamalo; di' che ti manda LM/. (sic) Adesso lo sai.
Argomenti.
L'unico argomento di vendita sembra essere il prezzo. Nelle pelli, ad esempio, non ti
chiedono "hai della pelle del tal tipo, tale spessore, in quei colori, per fare il tal articolo". Ti
chiedono: e le pelli a che prezzo le vendi? E la mousse quanto la fai al metro? Senza chiederti
che materiale, che spessore, ecc.
Tf/nino Djezzy.
Ci serve un Tf/nino per H/. Il mio vecchio Nokia tiene poco la carica; ma per il momento
può andare. I costi che ho raccolto sono riassunti nella tabella TFjezCO0.aba. Fatti i conti, ne
viene fuori la comparazione che…
Lista macchine.
Ricevuto lista macchine. Primo commento H/: trop, trop cher! Potresti darmi una stima
dei costi di trasporto e dogana? Ricevuto che possiamo avere anche macchine d'occasione
rimesse a nuovo.
Contabile.
Ti allego gli appunti (1003cont.doc) dell'incontro avuto in data 10/ us con MH/.
Pioggia.
In caso di pioggia al magazzino entra un bel po' d'acqua dalla famosa crepa della terrazza
(e da altri punti). Il lavoro di riparazione è stato procrastinato come indicato... (omissis) Certo
è che se incomincia a piovere come può succedere in autunno sono cavoliamari.
Remember PA/
Quei mucchi di ritagli di pelle, per i quali si sarebbe dovuta pagare la tassa di
smaltimento, probabilmente qui avrebbero un mercato.
Grazie per l'attenzione.
Bouger
"Ceux qui font bouger l'Algérie"
Stampa italiana nisba, inglese un pochino e un po’ di più francese.
Qualche volta prendo "Le point". Sull'ultimo numero (1569) uno speciale di 16 pagine
dedicato all'Algeria. La copertina è dedicata a Salima Souakri, campionessa di judo. All'interno
tre dossier sono intitolati: “L’espoir malgré tout”, “Ceux qui font bouger le pays” e “Oran: la
ville sans tabou”.
Nelle pagine dedicate a "quelli che fanno muovere il paese" ci sono 28 schede biografiche
di editori, artigiani, sportivi, artisti … (cfr AP82 Ceux qui font bouger)
E c'è anche quello che ha fatto fortuna vendendo orologi Swatch,
Vorrei incontrarne più di uno.
Un ritratto dell’Algeria che conforta e dà speranza.
Di nuovo amianto
Stamattina alla radio sento di nuovo parlare di amianto. Sembra che qualcuno abbia
deciso di importarne a navi intere; non capisco per che farne. La prima volta che ne ho sentito
parlare è stata qualche settimana fa a proposito di un accordo con una soc. canadese.
Sembra che la soc. canadese abbia un metodo per utilizzarlo in modo non nocivo.
Quell'amianto che anche qui, per legge, è vietato per i noti effetti cancerogeni ecc. ma che...
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Monsieur O/.
Oggi alle 15:30 Monsieur O/ ci fa visita al magazzino. Esamina la merce, si informa dei
prezzi, ci scambiamo notizie e informazioni: come il solito, finora. Ma..
Ma, prima di andarsene, molto amabilmente, quasi a volerci compensare per il disturbo,
egli compra un piccolo lotto di calzascarpe. E’ la prima vendita! Che Allah lo benedica. Già mi
sento un vero commerciante. Ce n'est q'un début, continuons le ...
Body guard
H/ tende a proteggermi quasi come una guardia del corpo. E qualche volta mi soverchia
un po’, in modi per me incomprensibili.
Per esempio: devo comprare frutta o verdura, o della carta igienica, o una spazzola;
voglio andare a vedere il mare; chiedo di essere accompagnato da qualche parte dove possa
fare una corsetta ...
Spesso ottengo risultati con varianti del tipo: non in questa bottega (chissà perché?), un
curioso giro vizioso (chissà perché?), non è il momento, è sconsigliato, i terroristi, non è il
posto giusto, ecc.
Questo qualche volta mi snerva.
Corsetta
In agenda segno:
"Lun 14/10/2002 14:00 Prima corsetta."
Come facevo a casa, lassù, in un tempo remoto, nell'intervallo di pranzo.
Finalmente, per una volta, riesco a farmi portare sulla spiaggia; è una bella giornata, ci
sono pochi pescatori con la canna o con lo "sparviero" (rete da lancio), molti rifiuti e due
pattuglie di poliziotti. Alcuni ragazzi fanno acrobatiche capriole e audaci volteggi, forse ispirati
dai campionati di ginnastica che si stanno svolgendo in questi giorni al palasport di Rouiba.
Come noi nel '60 ai tempi delle olimpiadi di Roma rifacevamo le nostre olimpiadi sul lungolago.
E’ una calda giornata di sole. Indosso costume da bagno e scarpette. Vado.
La corsetta igienica richiede un certo coraggio estetico; rifiuti organici e inorganici, decine
e decine di pneumatici, migliaia di bottiglie di plastica, milioni di sportine. Comunque…
Ansimando ritorno. Secondo H/ correre fin laggiù oltre quel chiosco può essere pericoloso
(mariuoli o ... financo terroristi).
Eventualità statisticamente irrilevanti, e molto meno concrete del fattore RSU (rifiuti
solidi urbani), cerco di ribattere.
Il giorno dopo mi dice che è sconsigliato andare in costume da bagno, che è meglio metta
i pantaloncini; sulla spiaggia!
E' un po' paranoico o mi sta sottoponendo a qualche misteriosa prova? O semplicemente
io non capisco?
E così anche la corsetta che speravo rilassante diventa un'occasione di stress.
Quando H/ mi parla del rischio terrorismo cerco di spiegargli il mio punto di vista
statistico (e anche storico e politico e sociale): cerco di tranquillizzarlo, io a lui. Non so se
riesco a farmi capire.
PS. “Je pige pas” sta dicendo J.Travolta in non so quale film: quante cose non capisco io.
E l’ambasciatore
E l'ambasciatore UE ad Algeri, in tv, parla dei cantieri sui quali stanno lavorando
nell'ambito della cooperazione tra UE e Algeria, primo fra tutti il sistema bancario.
Gran bella cosa.
Ma se invece di cominciare dal sistema bancario cominciassero dal "fare le pulizie"? Non
necessariamente in senso morale ma puramente materiale: ci sarebbe lavoro per anni per
milioni di disoccupati, con qualche beneficio per la salute pubblica, per l'ambiente e per il
morale dei cittadini. O almeno per il mio.
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R/stampa #6
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da: La tribune.
• 15 persone assassinate a sud-ovest di Chlef. In un doppio attentato commesso nella notte
tra martedì e ieri. Tredici giovani taleb (seminaristi) della zaouia Hadj Abed sono stati uccisi
con armi da fuoco mentre due persone sono state sgozzate ad un falso posto di blocco.
da: Le quotidien d'Oran.
• Chlef. Quindici persone assassinate in un doppio attacco terrorista. Il gruppo terrorista del
GIA, alle dipendenze di Ould Leben, pseudonimo di Bechairi, getta nel lutto ancora una volta la
wilaya di Chlef.
• Tizi Ouzou. Sei GLD (???) disarmate e un falso posto di blocco. Quindici uomini armati di
Kalashnikoff, mitra e armi bianche hanno fatto incursione... hanno accerchiato gli abitanti ai
quali hanno intimato di consegnare le armi... Un bottino che il gruppo terr...
da: Dépêche de Kabylie.
• 15 persone assassinate a Chlef. Carneficina in silenzio... Reazioni: "Un pericolo
permanente... Il FLN denuncia queste azioni barbare... MDS: "la religione deve essere al
riparo dalla politica."... FFS: il diritto alla vita, un diritto fondamentale..."
• Ferhat al forum di EL-Youm. Per un referendum sull'autonomia della Cabilia. Congresso
mondiale Amazigh: le rivendicazioni della Cabilia devono essere soddisfatte.
da: La presse.
• Terrorismo. 15 persone assassinate a Chlef... incursione terrorista nella notte... ElHadjadj daira di Ouled ben-Ali: in una moschea sulle rive di un fiume si traduce in una
carneficina... Il Ministro per gli affari religiosi condanna...
• Cultura. Il punto sull'editoria italo-algerina. Settimana della cultura italiana: dibattito
sulla letteratura animato dall'editore italiano Andrea Ulivi delle Edizioni della Meridiana di
Firenze e dall'editore Hadjad Sofiane delle edizioni Barzakh di Algeri...
[Edizioni della Meridiana ha pubblicato, tra l'altro, "Esthétique de boucher" (estetica di macellaio) di M.
Magani; dopo le mie osservazioni sulla "Boucherie de l'avenir" (macelleria dell'avvenire) mi incuriosisce
assai].
Come una dom/it
Come una domenica italiana.
Ci sono vari orologi alla stazione ferroviaria di DeB: uno esterno, uno interno, uno sul
tabellone delle partenze e arrivi: elettronici e collegati in rete locale; tutti segnano la stessa
ora clamorosamente sbagliata. Uno solo, separato, dentro la biglietteria, segna l'ora giusta. Gli
impiegati della biglietteria, in mancanza di viaggiatori, si annoiano.
Sto aspettando il treno delle 13.25; un uomo attraversa i binari, si accosta ad un muro e
si libera la vescica. Niente toilette alla stazione di DeB. Ma forse è meglio così, mi dico, se
ripenso ai cessi che mi è capitato di vedere anche in certi buoni ristoranti.
Il muezzin chiama alla preghiera. Il treno arriva.
Dopo un mese di reclusione casa e lavoro ho deciso di rompere l'assedio. E' una splendida
giornata quasi estiva; sto andando in centro a fare una passeggiata.
Salgo a bordo. Seduto davanti a me un uomo con la figlioletta: parlottano appena tra
loro, affettuosamente. Sull'altro lato della vettura la moglie, l'altra bambina, la nonna, il figliolo
più grandicello: giocherellano tranquilli, guardano dal finestrino.
Dal finestrino si vede il consueto deprimente squallore. Cerco di ignorarlo e fantastico su
come potrebbe essere questa terra ricca e fertile se solamente si facesse della manutenzione
ordinaria (per incominciare non sarebbe affatto ordinaria, ma poi...).
Ma le "riforme di struttura", sotto vari nomi, sembrano sempre e dappertutto le più
importanti e più urgenti.
Torno alla famigliola. Dove vivono, come vivono? mi chiedo. Avranno mangiato il couscous festivo? Stanno andando a far visita ai parenti?
L'affettuoso papà porterà i bambini a prendere un'aranciata? Mi prende una botta di
nostalgia. Alla radio "The Russians love their children too", canta Sting.
Alla stazione di Husseyn Dey scendono.
Sulla destra, sfila la centrale elettrica, dall'altra parte ormai si vedono "i silos di Carlo". Il
treno si ferma alla stazione dell'Agha: scendo.
Il grande match.
Oggi è il giorno del grande match JSK (Jeunesse Sportive de Kabylie) - AlMasri (Port
Said, Egitto) per la semi-finale della coppa d'Africa (credo).
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Auto e pulmini di tifosi sbandierano, tambureggiano e inneggiano alla squadra del cuore.
"La tribune" titola "90 minutes, un but et... l'histoire"; la retorica del calcio non conosce
confini.
"La mondialisation, c'est pas un conte de fées" (la globalizzazione non è una favola).
In alto sulla collina.
In alto sulla collina svetta (o piuttosto: incombe) l'hotel El Aurassi, grande albergo
internazionale. Ci vado a piedi. Di lassù dev'essere un bel colpo d'occhio sulla baia. Sottostimo
la distanza da percorrere e la passeggiata si rivela una bella piccola prova di resistenza.
Allo snack bar: un tavolo di italiani, uno di libanesi, un gruppetto di catalani, un coreano
sciolto.
Prendo una omelette con cipolle e poi torta al limone. Prezzi europei.
Quando rientro a DeB il muezzin chiama alla preghiera della sera.
Domani è sabato; si riprende; come un lunedì italiano.
Mousse.
Ieri con un cliente parlavo di mousse x doublure: spugna sintetica per fodere. Tra le varie
qualità e caratteristiche tecniche anche la resilienza.
Nel mio file appunti tecnici trovo: "Schiuma per materassi: può essere 16-22 molle,
ordinaria, scarsa resilienza; 27-35 adatta per uso misto con spessore 10-12 cm.; 30-44 un po'
più dura, ottima resilienza già con spessore 9 cm".
La resilienza in senso proprio è la capacità di un materiale di resistere ad urti senza
spezzarsi; nel caso specifico è la capacità della schiuma sintetica di riprendere la sua forma e il
suo volume iniziale dopo essere stato schiacciato dal ecc.
Divago sul mio povero materasso di schiuma così poco resiliente che il profondo
avvallamento al centro richiama il letto della madre di Psyco.
Ora è tardi. Vado a letto.
Sabato 19 ottobre 2002
Torna DJ/ per contrattare le pelli che abbiamo già selezionato per lui. Speriamo.
Luna e altro#1
Oggi è luna piena. Alla prossima luna nuova inizierà il Ramadan.
Alla radio la soc. Dam'Tours pubblicizza viaggi e soggiorni alla Mecca.
Mio figlio legge l'Odissea; o per meglio dire, la mamma gli legge l'Odissea.
R/stampa #7
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da: Le monde
Un po' arringa e un po' requisitoria. Interventi dei presidenti dei gruppi parlamentari sulla
proposta di legge finanziaria per il 2003.
da: El watan.
APC Cabilia. Canditati eletti insediati clandestinamente
Skikda. Sette persone sgozzate e molte altre rapite.
Amianto all'istituto tecnico El Birouni.
Carne sul marciapiedi.
(cfr AP83 El Watan 21/10)
Martedì 22/10
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Attendo con cortese sollecitudine...
Riguardo ai cataloghi di… così che io possa…
Le vendite procedono a giorni alterni.
Oggi: nisba; domani: speriamo.
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•
PS Con il telefono che funziona un po' si e un po' no non si può lavorare; incazzature e
menate pazzesche. Finalmente ieri ho comprato un amplificatore d'antenna, una
antenna montata sul tetto e un alimentatore per il telefonino: ora ok: 'shallah.
Luna e altro#2
E’ notte. Alla radio sulla CH3 "Conseils et vous" (storie di sofferenze, divorzi, abbandoni,
conflitti madri figlie, tremende storie di donne violate). Sulla CH1 (in lingua araba) una bella
botta di musica chaabi.
Luna piena in terra d'Africa, con le palme in silhouette: come sulle scatole dei datteri
della mia infanzia? E’ notte fonda, chiudo la finestra.
Pag. 61
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Cap. 9
All'italiana
Mercoledì 23/10
Tentativi di connessione internet.
Il computer portatile è stato revisionato prima di partire. "Tutto ok.", mi aveva assicurato
il mio amico P/.
Alla prova dei fatti, l'audio del multimediale non funziona (pazienza), la tastiera
addizionale richiede di pestare su tasti anziché premerli (non è grave), il modem interno è fuori
servizio, la presa del modem esterno è inutilizzabile perché i pirolini scivolano all'interno e
impediscono la connessione: niente modem, niente internet, niente e-mail, niente foto
cataloghi dalla sede; naturalmente tutto si ripara ma: come, dove e quando? Per i miei gusti
avrei già abbastanza guai, seccature e perdite di tempo.
"Normalement" ormai avevo già comprato la tessera di accesso a Internet con AloLine:
ora sulla scrivania fa una inutile bella mostra di sé.
Per buttarla sul tragico mi dico che è come essere in prima linea con le cartucce bagnate.
Ma poi passa.
Tornando dal magazzino H/ mi ha accompagnato ad un chiosco di frutta e verdura dove
non ero mai stato prima; tra l'altro un notevole assortimento di datteri: mi limito a comprarne
quattro diversi tipi. A casa, dopo averli sciacquati per liberarli dalla polvere e amorevolmente
asciugati, me li gusto con aria da intenditore: la fin du monde! (Non so come si chiamano, ma
preferisco quelli meno grossi con la buccia lievemente rugosa).
Giovedì 24/10
Alle 08:40 ho una chilometrica telefonata dalla sede con il capo e con i tecnici: equivoci e
chiarimenti assortiti; e mi incazzo un po'. Ma poi passa.
In casa si è spezzata un'altra maniglia: un'altra. Fortunatamente stavo dalla parte buona
per poter uscire. Non avevo mai spezzato maniglie in tutta la mia vita, fino ad ora. Comunque:
ricordarsi di "non" chiudere le porte, per evitare rischi. Oppure cambiare tutte le maniglie. O
sono troppo forte io o esse sono di qualità molto scadente.
Mi servirebbe un altro acchiappamosche. Il primo che mi ero portato è ormai in cattivo
stato a causa delle giornaliere cacce a zanzare e moscerini, da ascrivere al capitolo "ricaduta
della gestione dei Rifiuti Solidi Urbani".
Da parecchie settimane non è più passato il furgone per l'irrorazione degli insetticidi
(forse anche umanicidi); di nuovo: "ricaduta della gestione dei rifiuti solidi urbani".
R/stampa #8
•
da Liberté.
Import - export. "La bilancia commerciale dell'Algeria ha realizzato, durante i primi nove mesi
del 2002, una eccedenza di 5.39 miliardi di dollari... Le esportazioni hanno raggiunto 13.722
miliardi di dollari in diminuzione del 13.11% mentre le importazioni sono aumentate del 10%. Gli
idrocarburi rimangono la voce principale delle esportazioni con 13.233 miliardi di dollar, ossia il
96.44% del totale." (sic !!!)
Gérard Depardieu prepara un film su Sant'Agostino? Dopo Tébessa, egli andrà a Souk-Ahras.
L'attore francese Gérard Depardieu, andrà a Souk-Ahras il 23 novembre prossimo. La notizia,
confermata dall’Associazione degli amici di Sant'Agostino, originario di quella città dell'est
dell'Algeria, rientra nel quadro di una tournée artistica e culturale che egli inizierà il mese
prossimo e che lo porterà in tutte le città dove è vissuto quel padre della chiesa latina. L'iniziativa
sembra essere incoraggiata dal papa Giovanni Paolo II in persona che...
Cronaca. Due pezzi su un caso di strage terroristica: come si manifesta, con quali effetti e con
quali responsabilità. Vorrei sottolineare tutto in rosso; metto in appendice.
(cfr AP901 Retour à Aïn Kechra)
Pag. 62
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Cena
Pasta con tonno: apro la sedicesima scatoletta di tonno; non me ne stufo mai, per
fortuna. Memo: rifare la scorta.
Ecco la mia ricetta:
• Metto l'acqua a bollire.
• Faccio venti flessioni.
• Predispongo tonno, capperi e concentrato di pomodoro.
• Ancora qualche flessione.
• Ops, dimenticavo un po' di pasta d'acciughe.
• L'acqua bolle.
• Butto il sale e la pasta nella pentola.
• Spiaccico mezza dozzina di zanzare.
• Faccio una serie di addominali.
• Sposto qua e là gli zampironi.
• Chiudo una finestra e ne apro un'altra.
• Scolo la pasta.
• Mangio un trancio di melone.
• Sposto gli zampironi.
• Mi siedo a tavola: questa sera pasta al tonno. Mah va?
• Incomincia "Radio Serkadji" a sostegno dei carcerati (non so come si chiama
con precisione; Serkadji è un rinomato carcere).
Forse sto andando "fuori di melone"? o forse è "solamente" una questione di ormoni?
Forse è meglio non pensarci. Forse.
Oggi vado al mare
Venerdì 25/10
E' una splendida giornata festiva. Oggi vado al mare.
Al parcheggio dei taxi della stazione di DeB parlo con un taxista. Mi suggerisce qualche
posto che già conosco e che non mi è molto piaciuto. No, questa volta voglio andare ad una
spiaggia pulita, grande, magari fuori mano.
Decidiamo per Aïn Taya.
Passiamo per strade di campagna, la solita bella campagna: l'autista mi parla
diffusamente di frutteti, in particolare dei giardini di agrumi che qui una volta erano molto
numerosi ed ora stanno tornando.
Siamo ormai all'esterno della baia di Algeri, verso levante, vicino al mare.
Arriviamo ad Aïn Taya che è l'ora della preghiera del venerdì. I fedeli si affollano anche
fuori della moschea. L'imam ha già iniziato il sermone.
Mi accordo con il taxista che venga a riprendermi verso le cinque. Intanto lui va alla
preghiera e poi andrà a mangiare.
In due minuti sono sulla spiaggia.
Finalmente mare e spiaggia a perdita d'occhio, per chilometri. E nessuno intorno. Mi
rimbocco i pantaloni, mi tolgo la camicia e le scarpe; zainetto in spalla inizio una lunga
passeggiata sulla battigia.
Caldo sole che mi abbronza un poco ed un leggero venticello.
Poche casette estive al limite della duna. Alcuni ragazzotti si stanno attrezzando per
pescare con la canna; hanno portato anche qualche fagottello per il pic-nic.
La sabbia e la risacca mi massaggiano i piedi; cammino leggero e mi riempio i polmoni di
aria di mare.
Vorrei non finisse mai.
Mi metto in costume da bagno ed entro in acqua per una nuotatina igienica: breve, non
ho un gran fiato, non sono più in forma come una volta; ma va bene lo stesso.
Mi stendo sulla sabbia tiepida. Mi viene fame. Non ho portato fagottelli, ahimé.
Più tardi, in un baretto del paese, faccio uno spuntino in attesa dell'autista.
Quando arriviamo a DeB i lampioni delle strade sono già accesi.
Pag. 63
Algeri mon amour - v. 1.5 (c) 2003-2013 Giovanni Zane - [email protected]
Sabato 26/10
Ricomincia la settimana. Con H/ faccio un giro in centro dalle parti di "piazza Cavour" per
contattare alcuni possibili clienti: semina, semina che poi qualcosa si raccoglierà.
Naturalmente non si chiama "piazza Cavour"; la chiamo così per comodità: non riesco
mai a ricordare il nome giusto.
Alla radio
Le buone notizie. Ad Ain Benian volontariato per ripulire la città.
Le buone (?) notizie. "Per il prossimo mese di Ramadan, "si tout se passe bien",
potremmo dare un po' più d'acqua (cioè un giorno su due) alla metà (sic!) dei quartieri
d'Algeri..." dice un responsabile delle risorse idriche.
R/stampa #9
da La tribune:
Incursion terroriste. Incursione terrorista dalle parti di Boukadir. 21 persone massacrate a
ovest di Chlef. Un bambino di 2 mesi e il giovane Hocine che compiva la preghiera di el-icha sono
stati assassinati dai barbari. Una settimana dopo l'ultimo attentato che ha fatto 13 morti...
Politique. Colloquio di Algeri: la definizione del terrorismo rimane lo scoglio. Il colloquio sul
terrorismo organizzato dall'Algeria e che inizia oggi... sarà un'occasione di più per scienziati ed
esperti nazionali ed internazionali...
Le Parti des Travailleurs. Il PT, Partito dei lavoratori si allea con il FNL. Il partito della signora
Hanoune... l'elevato tasso di astensione... confermano che la crisi è sempre presente...
Italie-Algérie. Per sviluppare ulteriormente la partnership economica tra i due paesi,
l'associazione di amicizia e cooperazione italo-algerina in visita ad Algeri... Presieduta dall'ex
ministro degli esteri Gianni DeMichelis e dall'ex vice-ministro Serri... Gianni chi? Toh, chi non
muore si rivede.
Danger pour les terres agricoles. 63.344 m3 di acque di scarico immesse negli oued (fiumi a
carattere torrentizio) di Ain Defla (al giorno)... Secondo le ultime statistiche, l'oued Cheliff
riceve... stimate a più di 20.000 m3 al giorno...
Pétrole il prezzo precipita al livello più basso degli ultimi due mesi... verso le ore 16.00 GMT il
barile di brent del mare del nord, per consegna in dicembre,... a 25.78 dollari USA dopo aver
aperto a 26.51 e chiuso a 26.46...
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da Liberté:
Chlef capitale de l'horreur. Alla vigilia del Colloquio internationale sul terrorismo, le orde
terroriste hanno firmato di nuovo...Ventuno persone, componenti di tre famiglie, sono state
assassinate...
A Tenès attentato con una bomba...
L'ANP L'esercito lancia una vasta operazione di rastrellamento a Bejaia. Le incursioni dei
sanguinari estremisti islamici registrate dopo il 10 ottobre... i responsabili militari che hanno
lanciato una vasta operazione... L'esercito e i Patrioti...
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da La nouvelle république:
Balance commerciale: gli idrocarburi rimangono la posta principale delle esportazioni con
13.233 milliardi di dollari (ossia il 96.44% del totale)... Monocoltura, remember?
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27/10
La mattinata inizia con un disgustoso equivoco con il DHL che doveva consegnarci due
pacchi e invece ha sbagliato destinatario: mi incazzo e la metto giù dura. Quasi quasi mi viene
mal di testa.
Alle 15:00 ho appuntamento con "i combriccola": sono quattro clienti come i quattro
moschettieri che ci tempestano di domande, prezzi, misure, offerte e controfferte: mi viene
mal di testa. Ma ce la caviamo.
Lunedì 28/10
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Fax.
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M&Z/ sono tornati ieri e torneranno oggi pomeriggio. Sono molto interessati a…
Urge offerta e informazioni… Per il momento… Attendo...
Secondo K/, mercante al dettaglio… (omissis)
LH/ sono interessati a… e anche… Ho detto che… Comunque ieri hanno…
Oggi torna R/ per ritirare… Vedremo.
Ecco qui i dati anagra per… E le referenze…
Mi serve anche una indicazione di tempi e costi via nave e via aerea…
PS. per il momento, basta così.
PS. Faccio un salto al cybercafé.
PS. Ouffe! (Uffa!)
Pot-pourri
Islam e islamisme:
• La confusione dei generi. André Gluksmann e Reda Malek...
Kabylie:
• Il potere allontana la soluzione. La situazione s'è complicata...
Le général Massu
• è morto. Era il comandante...
Mégatombola Swatch.
• La superba BMW...
(cfr AP903 Liberté 28 ottobre)
Radio
L'aire du temps. Pubblicità radiofonica. "...tapis Tapis-d'or, le tapis de touts les décors."
Martedì 29/10
Lavoro in casa tutto il giorno. Verso sera esco a fare due passi. Mi fermo in un'agenzia di
viaggi. E mi informo dei prezzi di passaggi aerei A/R verso sud. Così, almeno per sognare.
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Alger - Djanet: 8455. DA.
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Alger - Tamanrasset: 6665.
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Alger - Ghardaia: 5904.
E poi passo al cyber-café a scaricare le e-mail.
"Ras le bol"
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(A caratteri di scatola) Kabylie: Annoncée pour demain la marche "Ras le bol" (= "La
misura è colma!"). (L'expression)
UNA STUDENTE MARTIRE...
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Per darti un'idea di cos'è (stato) il terrorismo. Dettagli raccapriccianti. (El Watan)
(cfr. AP904 Nour ElHouda).
Una domanda si pone per un paese tuttora tenuto in scacco (anche se non come allora)
dal terrorismo: agli ordini di chi?
Alcuni parlano di quella che noi conosciamo come "la strategia della tensione", con
annessi e connessi.
Frittelle
Mercoledì 30/10
In magazzino mentre mi applico all'inventario delle fustelle, H/ mi porta delle specie di
frittelle dolcissime tipiche del periodo di Ramadan: in questo periodo chioschi, garage e
ripostigli che si affacciano sulla strada si trasformano in improvvisate rivendite di questo
"dolcissimo": in genere io amo i dolci ma questa bomba calorica è troppo anche per me.
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Più tardi C/ mi chiama dalla sede: mi invierà campioni di forme, puntali, sottopiede, ecc.
a mezzo X/ che ripartirà mercoledì prossimo.
Vado in centro
Giovedì 31/10
E' il solito "come un sabato italiano". Vado in centro, alla "librairie du tiers monde",
place Emir Abdelkader. Faccio scorta di titoli assortiti. Poi, non entro nella "più vecchia
panetteria d'Algeri"; questa volta vado nella pizzeria di fronte: il proprietario ha fatto
esperienza in Italia e poi è tornato a casa per avviare la sua attività.
Prendo un taxi.
Dopo mesi che sono qui, finalmente, salgo al Riadh El Feth. E' il Parco della Vittoria, con
il Makkam El Chahid, il santuario dei martiri, l'onnipresente punto di riferimento nel
panorama della città.
(Chissà come si chiama il "Parco della vittoria" nella versione araba di Monopoli?)
L'insieme è monumentale, non c'è che dire, ma non ha l'aria opprimente che spesso
hanno posti di questo genere.
Di lassù lo sguardo spazia su Algeri "la blanche", l'isola di Barberousse, l'ammiragliato, la
gare maritime, il porto, i silos dei cereali, lo scalo dei container, le navi alla fonda, fino
all'estremità orientale della baia verso el Marsa...
Poi, se ti affacci a guardare verso il basso, vedi il grande albergo, la bella Biblioteca
Nazionale e il glorioso Jardin d'essais assediati da un deprimente insieme urbano: un
compendio dell'Algeria che lotta con se stessa.
Alla "Librarie generale avenir" trovo una guida dell'Algeria, ("Algérie, le guide, ed
Anep, 600 DA)". E' tanto che ne cercavo una. Fino ad ora non ne avevo trovate in nessuna
lingua. Questa forse è l'unica, è uscita da poco: la interpreto come un segno dei tempi e del
desiderio di apertura di cui tanti parlano.
La cassiera mi dà anche una copia omaggio de "L'intelligent - Jeune Afrique, horsserie n.4 juillet 2002, Algérie 1962-2002, 40 ans, l'age de la raison". è un numero speciale
pubblicato in occasione dei 40 anni d'indipendenza. L'omaggio è offerto dall'Anep, le edizioni
pubbliche.
Se non interpreto male, "Jeune Afrique" (fondata nel 1960 a Tunisi, trasferitasi a Roma
nel '62 e oggi edita a Parigi), è una testata che si propone (si proponeva?) di promuovere la
presa di coscienza e il dibattito politico tra intellettuali e politici del nord-Africa. Ben di più ce
ne vorrebbero di élites engagées. (cfr AP905 L'intelligent - Jeune Afrique)
Questa rivista è un omaggio delle edizioni pubbliche e l'editoriale è firmato dal presidente
della repubblica: però nel complesso non mi sembra una pubblicazione regimista. Ma in fondo
che ne ho capito io dell'Algeria?
Compro anche qualche cartolina.
Tra le altre una di El-Harrach: mostra "l'ancienne maison carrée" ordinata, pulita, con
giardinetti e alberi verdi in uno stato irriconoscibile rispetto a come si presenta oggi: è il posto
in cui qualche mese fa ho visto svolazzare milioni di sacchetti dei rifiuti in "stormi d'uccelli neri
com'esuli pensieri..."
Vanno forte, anche qui, le vecchie cartoline e le relative riproduzioni ingrandite: il
passato con lo charme del bianco e nero. Ordinati boulevard, giardinetti ben tenuti, intonaci
smaglianti ("rien comme la propreté..."), acque pulite. Un fascino equivoco come può essere
la citazione del bel tempo andato, quello coloniale, in un paese che si è così duramente
decolonizzato.
Di queste cartoline ne trovi in tutte le librerie e anche dagli ambulanti sui marciapiedi:
vanno forte, forse anche troppo.
Al caffè più vicino prendo una omelette e un caffè; sfoglio voracemente il numero
speciale di Jeune Afrique: quasi cento pagine sulla storia di questo paese. Mi appassiono.
Al ritorno, scendendo da Riadh el Feth, la radio del taxi mi avvolge con la voce
incandescente di Cheba Djenet al ritmo di un passionale raï robotico: "...mata-jabdouliche
(non bisogna parlare di me) ...mekesh (non ce n'é) ...iymouh (egli è partito) ..c'est normal..."
(cheba / chaba: la giovane, cheb: il giovane)
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(cfr AP906 Matajabdouliche.mp3)
C'est normal
"C'est normal" è un'espressione molto usata, anche mescolata dentro la lingua araba.
Altrettanto è usata la parola "normalement" che significa "sì, se non ci sono complicazioni".
Non solo in Italia è molto difficile pensare ad un “paese normale”.
Dopo il lungo periodo post-estivo, mentre rientro in casa mi coglie qualche gocciolone. Ed
ora tuoni fulmini e saette e un inequivocabile tac tac contro le persiane: è la mia prima
grandine africana.
R/stampa #10
Otto persone
• assassinate. Sidi Akacha funestata dai terroristi. 120 persone in totale sono state ammazzate
dai terroristi a Chlef in questi quattro mesi. (El Watan apre con un titolone)
Bouteflika
• si offre un bagno di folla. Visita del presidente a Bab El Oued. (Il 10 novembre dell'anno
scorso una collina era smottata sul quartiere di BeO facendo quasi 1000 morti).
Bab El Oued
• non si aspetta niente da Bouteflika. Un anno dopo, il Presidente sui luoghi del dramma. (Foto:
due agenti di polizia trattengono un uomo che leva la mano con espressione incazzosa).
(Libertè)
Ancora un massacro a Chlef.
• Una famiglia decimata. Otto persone sono state selvaggiamente assassinate in un attacco
notturno. (Particolari raccapriccianti; la lettura di quei pezzi mi fa veramente star male.)
(Libertè)
1 novembre
E' il primo novembre: lassù è il giorno di ognissanti.
Qui è la festa nazionale. Alla radio, alla tv e nelle piazze l'inno nazionale è ripetuto
all'infinito. Il primo novembre 1954, il FLN (Fronte di Liberazione Nazionale), creato da pochi
giorni a seguito di un lungo travaglio, apre le operazioni: scatta la rivolta armata
contemporaneamente in cinque punti del territorio. Ci vollero otto anni di guerra per arrivare
alla fine delle ostilità sancita dagli accordi di Evian. E un milione di morti.
Storico-politico
Un saggio storico-politico e un bilancio dalla colonizzazione francese alla politica di
riconciliazione odierna. Il sempre attuale "che fare?" Come giustamente si usa dire: "chi non
conosce il proprio passato non ha futuro". Non solo una bella parola d'ordine. (Libertè) (cfr.
AP907 Storia e politica)
Piove. Rimango in casa a scrivere.
Alla radio Frank Sinatra canta "...much more than this... I did it my way...".
Già, "a modo mio."
02 novembre
Commemorazione dei defunti. Lassù oggi si va per cimiteri. Fiori, lumini, terra umida e
piedi freddi. Ed è subito sera.
Distribuzione di armi
Libertè del 31 ott.: "Selon différentes sources" è annunciata per oggi una marcia pacifica
degli abitanti di Boukadir per domandare la distribuzione di armi (per l'autodifesa); i cittadini
pensano di doversi difendere da soli perché evidentemente nessuno lo fa per loro.
Mi sembra di capire che sia l'esercito incaricato della lotta al terrorismo. Dunque è intesa
come una guerra? E altre forze “in grado di” non esistono?
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Quando leggo di intere vallate o paesi o fattorie isolate, preda dei terroristi non trovo mai
accenni ad una solidarietà fattuale, a quella che da noi, forse con un po' di retorica, si chiama
"la risposta unitaria di massa", "la forte risposta di massa" o simili.
Notre Dame d'Afrique
Nel primo pomeriggio, andiamo a far visita ad un cliente dalle parti di Notre Dame
d'Afrique, un po' più ad ovest di Bab-el-oued. Il suo atelier è installato in una intricata
successione di stanze di un vecchio edificio sulla ripida collina prominente in faccia al mare.
Le finestrelle inquadrano una vista mozzafiato: mosso da una fresca brezza il mare blu
cobalto sul quale si affacciano le case dell'antico quartiere spagnolo; intorno fichi d'india, agavi
e olivi. Autentico mediterraneo.
Più che una fabbrica di scarpe ci vedrei un hotel della serie "itinerari romantici".
Poco lontano, in posizione panoramicamente più aperta, la chiesa di Nostra signora
d'Africa. La vista spazia sul vasto mare e sulla grande città che da qui sembra lontana. La
chiesa, consacrata nel 1872, in un indefinibile stile gotichello-franco-moresco, è brutta.
Alle 17:00 al magazzino, passa SH/: chiede notizie di macchine per montare i mocassini.
Domenica 03/11
Trattative in corso. KL/ che credevo di aver perso definitivamente è tornato a farsi vivo; è
interessato alle suole Gold; il mio modo di ri-fargli i conti era stato più astuto del suo: mai dire
mai. Le strategie del commercio sono tortuose e infinite.
Memo. W/ mi chiede se posso procurargli una batteria per la sua videocamera: ref.
batteria: BN-V20 U. Forse alla GBC; forse R/ sa.
Lunedì 04/11
Mi chiedono l'ultimo prezzo di quella piccola partita di elastomero che abbiamo a
magazzino ... (omissis)
In centro ho effettuato le commissioni di cui ti parlavo e poi in un'agenzia di viaggi di rue
Didouche Mourad, ho raccolto informazioni sui viaggi "au grand sud" (Tamanrasset, Hoggar,
ecc.). Mi piacerebbe radunare uno scelto gruppo di amici e... (cfr AP908 Grand Sud). Già
quarant'anni fa prendevo appunti per quel viaggio. Sarebbe ora?
Intanto, uscito dall'agenzia, entro nel ristorante di fronte: bistecca con patatine e un
bicchiere di vino; la prima, le prime, il primo dopo un tempo immemorabile.
Luna nuova: sta per cominciare il ramadan. Apro l'ultimo pacchetto di tabacco: è quasi
tempo di tornare a casa. Lassù al mio paese oggi è la festa del patrono: scuole e uffici sono
chiusi.
Racket du terrorisme.
Sono molto impressionato da questo pezzo che trovo su Liberté, rubrica Contrechamp:
"Argent sale, système blanc (Soldi sporchi, sistema pulito) alcune piste da seguire. A
cominciare dalla più sporca delle ricchezze: il denaro del racket del terrorismo. Normalmente è
stato reinvestito nelle acque minerali e nell'informatica".
(cfr AP909 Argent sale)
Martedì 05/11
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Alle 09:00 è mancata la corrente elettrica. Alle 14:00 non è ancora tornata.
Trattative in corso: il mercante di "piazza Cavour" aspetta un'offerta a proposito di ...
Abbiamo una media quantità di cuffie usa e getta che avevo portato "perché non si
mai": ora devo...
Elastomero: qui trovo indicata la quantità 532: verificare se...
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Alle 14:00 le batterie del computer sono scariche.
Ciao.
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Lo strano caso del filo staccato
Alle 18 la corrente non è tornata; scendo di nuovo al contatore, verifico con pila e
occhiali; un filo sotto l'interruttore differenziale è staccato: un sabotaggio? un avvertimento? e
di chi poi?
Come si dice "para-noia"?
Turquie.
Cet islamisme che fa paura. Euforia in Turchia, imbarazzo in Europa. La vittoria del
partito islamista turco alle elezioni politiche... Turchia: l'esercito veglia! (Liberté)
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Mercoledì 06/11
B&M/: consegno e illustro la fattura pro-forma... (omissis)
R/ forme, lacci e cerniere... (omissis)
Forma puntale e sottopiede... (omissis)
Il business avanza tra visite, chiarimenti, trattative, proforma, fax e telefonate.
E’ l'anno 1423 del calendario lunare arabo. Con l'avvistamento del primo spicchio della
luna nuova inizia il mese di Ramadan (mese della purificazione).
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Giovedì 07/11
Viene KL/ è interessato a materiale per produrre cinture da...
E anche ritagli pelle (min 30x30cm) quantità container...
Sono in giro per commissioni: piove. Compro il mio primo ombrello in terra d'Africa.
A Rouiba, in un negozio di computer, incontro il mio primo connazionale da quando sono
qui. Ha messo su una fabbrica di ... Sta cercando qualche pezzo per riparare i computer delle
sue presse a controllo numerico. Conferma che per i soliti "manque de courent" senza
preavviso, ha gia distrutto due computer. E allora le presse restano là aperte. Egli rimane qui
per turni di un mese e poi torna casa per dieci giorni. Alla quarta settimana, egli confessa,
sclera.
Venerdì 08/11
Piove e tira vento e mi viene mal di testa. E’ come una domenica ecc.
Faccio un giretto in centro. Quando riaprono i negozi dopo la pausa per la preghiera del
venerdì, mi compro un corso di lingua araba in musicassetta. Hai visto mai…
Intanto mi sarebbe più utile un berretto di lana.
Calcio:
finale di andata della coppa delle coppe CAF Confédération Africaine de Football, tra la
"Gioventù sportiva di Kabylia" (Algeria) e "Il tuono di Yaoundé" (Cameroun).
09 nov
Saha ftourek
Alle tre del pomeriggio (mese di Ramadan, penitenza e digiuno) la signora delle
fotocopie, salutandomi, mi augura “saha ftourek” (buon appetito). E’ una piccola curiosità che
avevo già notato.
Il mese di Ramadan è qualcosa di più complesso del semplice digiuno come, ritengo,
dovrebbe essere la quaresima della liturgia cattolica, ma ha curiosi effetti secondari quali il
generalizzato rialzo dei prezzi dei generi alimentari (il digiuno non comporta affatto una
riduzione dei consumi) e una diffusa fissazione sul cibo. Buon appetito.
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Rubriche di cucina
In questi giorni di digiuno, alla radio, le rubriche di cucina sembrano più vivaci e
partecipate del solito. Gli ascoltatori e i conduttori si interrogano su questioni quali:
“Cosa vorresti mangiare stasera?”
“Cosa mangerai domani?”
“Tuo marito ti aiuta in cucina?”
“Mio marito cucina meglio di me.”
“Chi fa le spese in famiglia?”
“Tu come prepari la chorba?” (La chorba è il piatto tradizionale del ramadan.)
Chorba maigre.
•
Pour 2 portions. Préparation: 15 mn - Cuisson: 35 mn.
•
1 carotte, 2 pommes de terre à chair ferme, 1/4 d'oignon, 1 tomate pelée, 1/2 cuillerée à café de
coriandre fraîche ou surgelée, 1/4 cuillerée à café de paprika doux, 1/2 verre de pâtes, langues
d'oiseau ou vermicelles, 1 cuillerée à café d'huile d'arachide, sel.
•
Coupez la carotte et les pommes de terre épluchées en petits tronçons. Dans une cocotte, versez
l'huile, ajoutez l'oignon haché, la tomate, les légumes, la coriandre, le paprika. Salez. Mouillez
avec un verre d'eau.
•
Laissez mijoter sur feu doux 20 mn en remuant. Ajoutez 1/2 litre d'eau, couvrez. Portez à
ébullition 5 mn. Jetez les pâtes dans le bouillon. Mélangez. Laissez cuire 10 mn environ en
remuant.
•
Cette soupe se transforme en plat complet en y ajoutant 500 g d'épaule d'agneau coupés en
petits dés et du poivre.
Eccetera.
Il mese di Ramadan è una faccenda complessa anche dal punto di vista degli orari che
scandiscono la giornata. E così l’inizio e la fine del digiuno variano ogni giorno secondo certe
procedure rituali. All’imbrunire, un incaricato, alla moschea, scruta due fili di lana, uno bianco
e uno nero: quando le tenebre saranno tali da non consentire di distinguere il bianco dal nero,
decreta la fine dell'astinenza.
A metà pomeriggio mi arriva un SMS: la società dei telefonini mi informa che alle 17:53
arriva “el iftar” (la rottura del digiuno). Saha ftourek. Buon appetito!
Da stamattina sto tentando di spedire un fax. Ottengo sempre lo stesso messaggio:
"Ligne en dérangement". Anche le linee telefoniche partecipano al Ramadan.
Sclerare
Oggi ho sentito me stesso dire ad alta voce: "Adesso scendo a divertirmi un po': vado a
comprare una scatola di piattole (puntine da disegno)". Come si dice sclerare in francese? e in
arabo?
Non ho letto i giornali degli ultimi giorni. Faccio un rapido recupero. E mi chiedo se un
regime non amato, non potendo appoggiarsi al consenso dei suoi cittadini, ha bisogno di un
sistema di corruzione diffuso e ramificato che corrompa tutta la società?
Cosa ne sapevo di questo paese prima di venire qui? Cosa ne so ora prima di tornare a
casa?
PS In occasione del ramadan nelle botteghe di alimentari sono più evidenti certi bei
sacchi di semola che si vende sfusa. Ne prendo mezzo chilo. Faccio un tentativo di "gnocchi
alla romana": ne vengono dei grumi informi... ma molto gustosi.
Sabato 10/11
X/ arriva dall’Italia; mi porta i campioni dei materiali, il CD-rom con il catalogo che
aspettavo e un berretto di lana.
Oggi ho confermato la prenotazione dell’aereo per venerdì prossimo. Già da qualche
giorno, pur non essendo ancora a casa, non sono mentalmente più ad Algeri. E’ quasi tempo di
fare le valige. Intanto faccio i conti dei lavori effettuati, dei contatti aperti e delle prospettive
del business.
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Per la cena, torno alla pizzeria all’angolo. Fa una buona pizza, date le circostanze. E’ stato
in Canada per alcuni anni. Tornato a casa ha avviato la sua attività. Qualche giorno fa avevo
chiesto pizza con capperi e alici: non ce l’aveva. Stasera ce l’ha.
Cena da scapolo, leggendo il giornale.
Dall’inizio del ramadan, Chawaki Amari su El Watan, ha avviato la rubrica Chorba: ogni
giorno scrive una voce del suo personale dizionario.
Somnolence
Oggi, Chorba n.4 è dedicata alla voce "Sonnolenza": si chiude con una battuta folgorante.
(cfr AP910 Chorba#4)
11/11
Prima di uscire faccio una serie di inutili telefonate a IK/. Poi, con H/, usciamo per alcune
commissioni a Maison Carrée e a Kouba.
Per finire facciamo una deviazione "en tourisme".
La Biblioteca Nazionale
è un bell'esempio di architettura contemporanea. Ci aggiriamo fuori e dentro, per una
pura e semplice curiosità. Siamo pervasi da un senso di serenità ed equilibrio.
L’edificio è grande e magnifico, i materiali preziosi, la manutenzione impeccabile; le
forme e le proporzioni ti fanno sentire a tuo agio; capisci subito dove ti trovi e come è fatto
tutto il complesso.
Nelle sale di lettura molti studenti e ricercatori. Ci aggiriamo un poco nelle sale, ci
accostiamo alle vetrate che guardano verso il mare, consultiamo il catalogo informatico. Vorrei
fermarmi di più. Ci tornerò.
PA/, un amico, ha collaborato alla fornitura e messa in opera dei marmi della facciata.
Sapendo che sarei venuto ad Algeri mi aveva raccomandato di controllarli. "Ho controllato,
PA/: sono in ordine".
Jardin d’essai
A pochissima distanza dalla Biblioteca il Jardin d’essai.
E’ un giardino botanico creato nel 1832 per scopi scientifici e didattici tra la collina e il
mare in una zona paludosa bonificata. Ora, l’assedio della strada costiera di scorrimento è
appena percettibile.
E’ grandissimo. Ha l’aria trascurata ed è affascinante. La manutenzione non è
impeccabile. Pur nella stagione autunnale il clima è tropicale. E' qui che nel 1902 è stata
battezzata la "clémentine", l'ibrido tra il mandarino e il melangolo. (cfr AP911 Clémentine)
Ci sono migliaia di specie vegetali esotiche. Penso ai ficus di MT/, lassù: lei è giustamente
orgogliosa dei suoi ficus elastica che arrivano al soffitto del soggiorno. Questi qui sono alti e
larghi come palazzi. Non ho una macchina fotografica. Ci tornerò?
Calcio
In tv, c’è una partita. “Oh! quelle combinaison Del-Pierò Di-Vaiò! ...quelle superbe frappe
de Thuram!” Calcio, il mio artificioso desiderio di normalità.
Martedì 12/11 Fax.
Buonasera. Buongiorno.
Riferimento tua telefonata odierna: circa i campioni di... confermo che... (omissis)
Ordinaria diplomazia
Ore 10:30. Ho un piccolo problema di ordinaria diplomazia. Chiedo ad H/ di tf per mio
conto a W/: mi serve una copia del documento di.. per aprire un.. Se lo chiedo è perché non ce
l'ho, c'est normal. Quello sostiene che io ce l'ho.
Non è la prima volta che andiamo su quell'argomento: ecco perché ho voluto interporre
H/. Quello ribadisce che me lo ha già dato.
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Dopo questa prima tf/ faccio un nuovo inutile controllo, per maggiore inutile sicurezza:
nisba, come già sapevo.
Preparo qualche appunto e apro i file che mi servono sul computer: ho anche altri
argomenti da discutere. Ora tocca a me.
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Prendo il telefono. Lo chiamo. Solito fuochino di sbarramento.
Gli chiedo copia del...
Obietta che ce l'ho.
Gli dico che non.
Mi dice che me lo ha dato.
Gli ri-dico che non.
Mi dice che è un documento scritto in arabo e che io non conosco l'arabo.
Gli dico che non conosco l'arabo, ma che l'unico documento in arabo in mio possesso è
tutt'altra cosa. Trattasi di cartella gialla che egli mi aveva dato dicendo che era copia
del contratto d'affitto.
Gli spiego che, pur non conoscendo l'arabo (a proposito: come si dice vaffanculo in
arabo?), capisco che non trattasi di cont.d/loc. Le uniche parole in caratteri latini che ivi
compaiono sono i nomi di XY e il mio: dunque non est cont.d/loc. (come egli mi aveva
detto. Un piège (trappola)? (sost.m.) Une boutade (battutina)? (sost.f.): trattasi
evidentemente di atto di procura di XY in mio favore per disbrigo ecc.
Sembra arrendersi, ma subito recupera: mi chiede quando mi serve.
Gli rispondo per oggi o domani al più tardi.
Non è possibile, non c'è tempo.
Cioè?
Bisogna autenticare.
E allora sia per domani.
Per oggi non è possibile, bisogna autenticare; è per questo che ha chiesto per quando
mi serve.
Per domani c'è tempo.
Commento: ma perché diavolazzo vuole tenere per sé l'originale?
Le pouvoir? Belle question!
Passiamo ad altro argomento.
Io: A proposito delle ultime fatture xxx: a cosa è dovuta la differenza di xx DA?
Lui: Eh?
Io: Nella mise au point che abbiamo avuto dernièrement lei ha contato una differenza di
xx DA; voglio sapere a che cosa è dovuta.
Lui: Si riferisce alla prima fattura: avevamo pagato ca xx DA in più e li abbiamo
conguagliati.
Io: Ho capito: ben fatto.
Lui: Eh?
Io: Ben fatto.
(E io che avevo pensato che tardassero a darmi quelle fatture perché le stavano
medicando... Ho altro da chiedergli: ma lascio per domani.)
(Finale.)
Io: Ma passiamo alle cose serie (piccola ironia per sdrammatizzare): la batteria del
vostro camcorder (ingl. camera + recorder).
Lui: Batteria?
Io: Si, la batteria di quello che io chiamo camcorder e che in francese si chiama in un
altro modo che ora mi sfugge.
Lui: Eh?
Io: La batteria di cui mi ha dato il numero di catalogo recentemente.
Lui: Eh?
Io: Io lo chiamo camcorder, lei come lo chiama?
Lui: Camescope.
Io: Allora avevi capito!
Ecc. ecc.
Ciao. A domani.
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Dizionario. Il mondo è bello perché è vario = il faut de tout pour faire un monde.
In tv: Route du rhum ...Soldinì abandonne parce que des fissures dans la coque...
Fax inutile
Martedì 12/11.
Altra tf/nata con W/. (omissis)
Come sua abitudine, continua ad interrompermi.
•
L'altra sua irritante interlocuzione è "Avez-vous saisi?" Ha afferrato?
•
Ad un certo punto mi scappa: "C'est le mois sacré de Ramadan! Soyez gentil, laissez
moi terminer!" ("E' il mese santo di ramadan! Sia gentile, e mi lasci finire!")
•
E lui subito: "Est-ce que vous faites le Ramadan?" ("Lei fa il ramadan?" (il digiuno)).
•
"Ah, diavolazzo! Questa non è una battuta!"
•
"Non è la prima volta che me lo chiede..."
•
"Forse, penso io, ti stai chiedendo se per caso l'Islam non stia facendo breccia nel mio
cuore..."
Ma io conosco abbastanza bene la "mia" religione; e mi basta e avanza.
Barberousse
E poi so un po' anche di relativismo storico, per sapere che Barberousse (noto anche
come Kair ad-din il pirata Barbarossa) può essere un eroico precursore dell'identità algerina o
un greco rinnegato; o che quella che per gli spagnoli fu la "reconquista", per gli arabi fu la
"perdita" della Spagna.
"L'intervention des frères Barberousse... L'intervento dei fratelli Barbarossa nel XVI secolo
stava per cambiare il destino della città poiché è da quel momento che i due fratelli si imposero
nella caccia agli spagnoli e fecero di Algeri la loro capitale" (da: Alger pratique, 1998
ed.Nounou)
"Barbarossa (Kair ad-din) (Mitilene ca. 1469 – Costantinopoli 1546), famoso pirata ed
ammiraglio della flotta ottomana… Allorché l’autorità turca riuscì ad affermarsi stabilmente
nell’Africa del nord, Algeri acquistò una grande importanza diventando la capitale del maggiore
e più temuto degli stati barbareschi. Kair ad-din Barbarossa, valendosi dei materiali della
fortezza spagnola del Peñon che egli aveva presa e in gran parte distrutta, fece costruire il
molo che ancor oggi porta il suo nome." (Algeri, Enciclopedia Treccani, 1949)
"...la bella moschea fatta costruire nel sec. XVII da Ali Bicenin, cioè dal rinnegato italiano
Piccinini, poi trasformata in chiesa.." (Algeri, ex Encicl. Treccani, 1949)
E conosco qualcosina per poter affermare che in nome della religione, la mia, la tua, la
sua, sono (stati) commessi i più nefandi misfatti.
Quelle religioni, che per la loro intrinseca convinzione di essere nel giusto, tendono
inevitabilmente ad essere totalizzanti.
Imagine there's no heaven,
it's easy if you try,
no hell below us,
above us only sky.
Imagine all the people,
living for today. yu-huh.
Immagina che non ci sia paradiso.
E' facile se ci provi:
niente inferno sotto di noi,
solo cielo sopra noi.
Immagina che tutti,
vivano per il presente. yu-huh.
Imagine there's no countries,
it isn't hard to do,
nothing to kill or die for,
and no religion too.
Immagina che non ci siano Stati.
Non è difficile:
niente per cui ammazzare o morire,
e niente religioni.
..."
..."
(Imagine, J. Lennon)
(Imagine, J.Lennon)
Domanda curiosa: come mai "Imagine" è (stata) cantata anche in qualche meeting di
Comunione e Liberazione?
E poi, giusto per concludere, a proposito della “mia” religione: Cristo era un poverocristo
e questa era la sua forza.
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Tutto è silenzio
Alle 15:00 passano a trovarmi HL/ e soci: puntuali come promesso mi portano...
(omissis) Trattiamo i soliti affari. Essi non hanno il solito mordente; non trattengono qualche
sbadiglio e sembrano sul punto di assopirsi. Evidentemente osservano il ramadan. E hanno un
drastico calo di zuccheri. Non è appetito, è fame. Tutte le trattative in corso vanno a rilento.
E ieri mi è capitato anche di vedere, per la prima volta qui, degli automobilisti irritati e
litigiosi.
Naturalmente bar e ristoranti sono chiusi.
All’imbrunire la gente si affretta verso casa.
Alle 17:55 anch’io sono a casa. Le finestre sono aperte; il clima è mite.
Tutto è silenzio intorno: è arrivato il momento di rompere il digiuno (el iftar).
Tutti a tavola.
Ricevo una telefonata da mio figlio, allarmato: c'è stato un terremoto lassù.
Giovedì 14/11
Al magazzino termino l'inventario delle fustelle. Ho un appuntamento con HB/:
interlocutorio. Ramadan: il business langue.
E’ tempo di chiudere i conti, riordinare le carte e passare le consegne. Domani parto.
Verso l’imbrunire arriva lo scirocco.
Vorremmo abbracciarci
In mattinata preparo i bagagli.
Poi H/ mi accompagna all’aeroporto.
Passiamo i soliti posti di blocco.
Vorremmo abbracciarci.
Ci salutiamo in modo quasi formale.
Mi lascio alle spalle il check-in e il controllo passaporti.
La tempesta di sabbia
si fa più scura. A mezzogiorno l'aereo decolla attraverso l’ultima finestra meteo aperta:
due ore dopo, l'aeroporto viene chiuso per mancanza di visibilità. Voliamo sopra le nuvole che
stanno portando in Italia la pioggia rossa.
Una bella brutta
A Roma Fiumicino, in transito, assisto ad una bella brutta-lite: facce livide e incarognite
per un affare di posti prenotati e precedenze.
Le vetrine delle grandi firme della moda, orgoglio italiano, sono piene di tette e culi.
Esco all’aperto. La mia sahariana si rivela inadatta al clima italiano. Anch'io.
Sbarco a Verona. Abbraccio Nicolò e Lucia. Il mio bagaglio è smarrito. Sono a casa.
(Fine.)
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Indice generale
Intro.............................................................................................................1
Prologo..........................................................................................................2
Venerdì 26/04.............................................................................................2
Cap. 1...........................................................................................................3
Algeri, mercoledì 1/05..................................................................................3
Trasporto delle salme................................................................................4
Pas problème............................................................................................5
Aspirina...................................................................................................6
Lunedì 29/04............................................................................................6
R/stampa #1 ..............................................................................................7
Sabato 04/05..............................................................................................7
Domenica 5/05 Fax......................................................................................7
Questione di soldi. ...................................................................................8
Questione di intendersi. ............................................................................8
Varie.......................................................................................................8
Venerdì 10/05.............................................................................................9
R/stampa #2.............................................................................................10
Solo uova............................................................................................10
R/stampa #3.............................................................................................11
11 note.....................................................................................................12
Memo. ..................................................................................................14
Acqua ...................................................................................................14
Cap. 2.........................................................................................................15
J'aime la vitesse........................................................................................15
Minestrone................................................................................................15
L'amato cane.............................................................................................16
R/stampa #4.............................................................................................16
Comandante Che G....................................................................................16
Domenica algerina.....................................................................................17
Les 4 Saisons............................................................................................18
18/05 Un lunedì algerino.............................................................................18
Ancora Les 4 saisons..................................................................................19
Domenica 19/05........................................................................................19
Lunedì 20/05.............................................................................................20
Cap. 3.........................................................................................................21
Intermezzo................................................................................................21
Barcellona, 28/05.......................................................................................21
Cap. 4.........................................................................................................23
Martedì 28/05............................................................................................23
Martedì 4/06 Fax.......................................................................................23
Una domenica algerina.............................................................................23
Martedì 4/06.............................................................................................24
Una mostra di fotografie.............................................................................25
Une balle perdue?......................................................................................25
Silvio est a Alger!.......................................................................................25
Piccole notizie pratiche...............................................................................26
Sonelgaz#5...............................................................................................26
Mercoledì 5/06...........................................................................................27
L’Emir Abdelkader. .................................................................................28
La bella campagna.....................................................................................28
Domenica 09/06 Fax..................................................................................29
dettagli..................................................................................................29
10/06 Pas problème#2...............................................................................30
R/stampa cinica.........................................................................................30
12/06 Sidi Fredj........................................................................................31
Cap. 5.........................................................................................................32
13/06 Se divertimo!...................................................................................32
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Calciobalilla............................................................................................32
Domenica 16/06........................................................................................33
Cap. 6.........................................................................................................34
19/06 E se il bovino..................................................................................34
21/06 café des amis...................................................................................34
R/stampa #5.............................................................................................35
Notaio e altro............................................................................................35
Sonelgaz#7...............................................................................................36
Sonelgaz#8...............................................................................................36
Pas problème#3 ........................................................................................37
23/06 Fax.................................................................................................37
Sonelgaz#9 ...........................................................................................38
Tribunale. ..............................................................................................38
Sonelgaz10 ...........................................................................................38
Sonelgaz#11, una storia infinita................................................................39
Pas problème#4 .....................................................................................40
Verso le 16:45 .......................................................................................40
Sabato 29/06 Appunti.................................................................................40
'shallah.....................................................................................................41
Oroscopo..................................................................................................41
Martedì 02/07 Fax......................................................................................43
Domani parto............................................................................................43
Cap. 7.........................................................................................................45
Ri-partenza...............................................................................................45
Normalement #1.......................................................................................45
Sabato 21/09............................................................................................46
Strano sogno.............................................................................................46
Strana campagna! ...............................................................................46
Nations Unies. ....................................................................................46
Normalement #2.......................................................................................47
Due veterani dell'Afghanistan ................................................................47
Elezioni. .............................................................................................47
Mercoledì 25/09.........................................................................................47
Kaouat Chergui..........................................................................................47
Stato delle riserve ...............................................................................47
Una gioielleria attaccata........................................................................48
In Europa #1.............................................................................................48
Sabato 28/09............................................................................................48
Reticente.............................................................................................48
Lunedì 30/09.............................................................................................48
Les Archs. ..........................................................................................48
Nuovo massacro...................................................................................49
Martedì 01/10............................................................................................49
Fax. ......................................................................................................49
Appunti. ................................................................................................49
Versione breve .......................................................................................49
Versione lunga........................................................................................49
Come un sabato it......................................................................................51
Come una domenica it................................................................................52
Cap. 8.........................................................................................................53
Sabato 05/10............................................................................................53
Lunedì 07/10 Appunti.................................................................................53
Appunti.....................................................................................................54
Tutto normale............................................................................................54
Mercoledì 09/10 Appunti.............................................................................54
C'est la vie................................................................................................55
Fax ......................................................................................................55
Giorno di elezioni. ..................................................................................55
La para..................................................................................................55
Notizie in tv e radio. ...............................................................................55
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In Europa #2..........................................................................................56
Dopo le elezioni.........................................................................................56
La Presse. ...........................................................................................56
Le monde. ..........................................................................................56
La tribune. ..........................................................................................56
13/10 Fax.................................................................................................56
Prezzi. ..................................................................................................56
Stamattina è venuto LM/. ........................................................................56
Argomenti. ............................................................................................57
Bouger.....................................................................................................57
Di nuovo amianto.......................................................................................57
Monsieur O/. ............................................................................................58
Body guard.............................................................................................58
Corsetta.................................................................................................58
E l’ambasciatore........................................................................................58
R/stampa #6.............................................................................................59
Come una dom/it.......................................................................................59
Il grande match. ....................................................................................59
In alto sulla collina. ................................................................................60
Mousse. ................................................................................................60
Luna e altro#1...........................................................................................60
R/stampa #7.............................................................................................60
Martedì 22/10............................................................................................60
Luna e altro#2...........................................................................................61
Cap. 9.........................................................................................................62
All'italiana.................................................................................................62
R/stampa #8.............................................................................................62
Cena........................................................................................................63
Oggi vado al mare......................................................................................63
Sabato 26/10............................................................................................64
Alla radio...............................................................................................64
R/stampa #9.............................................................................................64
27/10.......................................................................................................64
Fax. ......................................................................................................65
Pot-pourri ..............................................................................................65
Martedì 29/10............................................................................................65
"Ras le bol"..........................................................................................65
UNA STUDENTE MARTIRE... .................................................................65
Frittelle.....................................................................................................65
Vado in centro...........................................................................................66
C'est normal...........................................................................................67
R/stampa #10...........................................................................................67
1 novembre...............................................................................................67
Storico-politico.....................................................................................67
02 novembre.............................................................................................67
Distribuzione di armi ...............................................................................67
Notre Dame d'Afrique..............................................................................68
Racket du terrorisme...............................................................................68
Martedì 05/11............................................................................................68
Lo strano caso del filo staccato .................................................................69
Turquie. ................................................................................................69
Calcio: ..................................................................................................69
09 nov......................................................................................................69
Saha ftourek...........................................................................................69
Rubriche di cucina...................................................................................70
Chorba maigre. ......................................................................................70
Sclerare.................................................................................................70
Sabato 10/11............................................................................................70
Somnolence............................................................................................71
11/11.......................................................................................................71
Pag. 77
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La Biblioteca Nazionale ...........................................................................71
Jardin d’essai..........................................................................................71
Calcio....................................................................................................71
Ordinaria diplomazia..................................................................................71
Fax inutile.................................................................................................73
Barberousse.........................................................................................73
Tutto è silenzio..........................................................................................74
Vorremmo abbracciarci...............................................................................74
La tempesta di sabbia .............................................................................74
Una bella brutta......................................................................................74
Pag. 78
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