Colpo di pistola contro una casa: l`ombra della droga

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Colpo di pistola contro una casa: l`ombra della droga
-MSGR - 05 LATINA - 38 - 20/09/15-N:
38
Latina
Domenica 20 Settembre 2015
www.ilmessaggero.it
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Colpo di pistola
contro una casa:
l’ombra della droga
Defibrillatore
donato
ai volontari:
la cerimonia
FORMIA
Minturno, nell’abitazione vive un piccolo imprenditore
con precedenti legati agli stupefacenti: indagano i carabinieri
IL MISTERO
Un colpo di pistola nella notte a
Minturno contro l’abitazione di
un uomo con precedenti per droga. Un episodio misterioso, sul
quale stanno indagando i carabinieri della stazione minturnese e
i colleghi della Compagnia di
Formia, avvenuto verso le 3 della
scorsa notte in località Pizzo Balordo, una zona periferica, isolata, di Minturno.
Il colpo di arma da fuoco è partito da un’auto bianca, un’utilitaria che ha girato a lungo attorno
all’abitazione di un uomo di 55
anni di Minturno, un piccolo imprenditore che gestisce un’attività commerciale e ha precedenti
per droga. Prima dell’esplosione, la moglie dell’uomo, insospettita da quell’auto bianca che
continuava a percorrere avanti e
indietro il tratto di strada antistante l’edificio che ospita solo
PARTICOLARE
SCONCERTANTE:
DI RECENTE L’UOMO
ERA STATO VITTIMA
DI UN BRUTALE
PESTAGGIO NOTTURNO
l’appartamento nel quale vive
con il marito, si è affacciata più
volte alla finestra, svegliata di soprassalto dal rumore dell’auto.
L’AUTO BIANCA
Poi, improvviso, un colpo di pistola sparato in aria dall’auto misteriosa che subito dopo è sparita a gran velocità nell’oscurità
della notte. Impossibile individuare gli occupanti della vettura, dileguatisi con il favore delle
tenebre. E’ stato un vicino di casa, allarmato per lo sparo che ha
squarciato la quiete notturna, ad
avvertire per primo i carabinieri,
che subito sono piombati in località Pizzo Balordo istituendo, però senza esito, posti di blocco
nell’intera zona fin oltre il Garigliano, alla ricerca della misteriosa auto bianca. Nonostante le
minuziose ricerche, eseguite sia
all’interno dell’abitazione del
55enne minturnese che nel terreno circostante, non sono state
trovate tracce di bossoli, per cui
gli inquirenti non trascurano
l’ipotesi che l’occupante, o gli occupanti, dell’auto possa aver utilizzato una scacciacani per minacciare il destinatario del rumoroso avvertimento.
Le indagini proseguono. Un minaccioso avvertimento per fatti
legati al mercato degli stupefacenti, nel quale sarebbe invi-
schiato lo stesso destinatario, o
una ritorsione per altre vicende
tutte da scoprire. Ieri è stato
ascoltato a lungo il 55enne minturnese, che però ha negato di
aver ricevuto telefonate o altri
messaggi minatori.
IL PESTAGGIO
Recentemente, però, l’uomo è
stato al centro di un altro episodio inquietante, sul quale stanno
svolgendo indagini gli agenti del
commissariato di polizia di Formia. E’ stato vittima di un duro
pestaggio subìto di notte in un
agguato in strada da parte di uomini incappucciati, che lo hanno
costretto a ricorrere alle cure dei
sanitari dell’ospedale Dono Svizzero di Formia per numerose
contusioni ed escoriazioni in varie parti del corpo. Non è escluso
che possano esserci collegamenti tra i due episodi, il pestaggio di
qualche giorno fa e il colpo di pistola della scorsa notte. Naturalmente gli investigatori stanno
eseguendo attente verifiche sulla possibile connessione tra le
due vicende nelle quali è stato
coinvolto l’operatore minturnese. Le circostanze indurrebbero,
comunque, a dare credibilità all’ipotesi di un collegamento tra i
due episodi.
Sandro Gionti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LE INDAGINI I carabinieri stanno indagando sulla minaccia di piombo
Ponza, denunciato un uomo
Pesca illegale di tonno rosso
I militari della Guardia costiera
di Ponza hanno denunciato per
detenzione di novellame di
tonno rosso un diportista
isolano intento a esercitare
pesca sportiva. Hanno atteso che
il natante rientrasse in porto e
hanno fatto scattare i controlli.
Al termine dell’ispezione sono
stati rinvenuti, celati in apposite
buste di colore nero, quaranta
esemplari di tonno rosso, la cui
pesca è consentita solo in
determinati periodi dell’anno. Il
prodotto è stato sequestrato e il
pescatore ponzese deferito,
come già detto, all’autorità
giudiziaria. Durante
l’operazione sono stati rinvenuti
anche esemplari di circa 700
grammi e di appena 30
centimetri di lunghezza. Nei
prossimi giorni la Guardia
costiera proseguirà i controlli a
tutela delle specie ittiche e dei
pescatori che operano nel
rispetto delle norme e
dell’ambiente marino.
Due significative donazioni
per il Comune di Formia. Il Comitato GianolAmare ha donato ieri un defibrillatore ai volontari della Protezione civile
Ver Sud Pontin, per rafforzarne le capacità di pronto intervento sanitario in caso di
emergenze. La cerimonia si è
tenuta presso la sala Ribaud alla presenza del sindaco Sandro Bartolomeo, degli assessori Maria Rita Manzo, Giovanni
D’Angiò e Giovanni Costa, della delegata alla Legalità Patrizia Menanno e dell’associazione di volontari presieduta da
Antonio Tomao. Iil sindaco
Bartolomeo ha sottolineato il
lavoro proficuo delle associazioni presenti sul territorio,
sollecitandole a collaborare
con rinnovato attivismo. Il presidente dell’associazione GianolAmare, Filippo De Meo, ha
illustrato le attività di promozione culturale e ambientale e
soprattutto umanitarie.
E in un’altra cerimonia presso
la Torre di Mola le associazioni femminili della Fidapa e dell’International Inner Wheel
Formia-Gaeta-Minturno hanno donato all’archivio storico
comunale “Franco Miele”
quattro teche di cristallo che
consentiranno la conservazione e la fruizione di registri e
documenti antichi. E’ stata
presentata anche una mostra
di documenti, alcuni dei quali
relativi a vicende formiane
che hanno interessato le donne.
Andrea Gionti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Palazzo della Bonifica, i primi passi del progetto
TERRACINA
Eccoli i primi contenuti dell’ambizioso quanto auspicabile progetto
del Palazzo della Bonifica. Dovrà
diventare museo archeologico e
della bonificazione pontina, biblioteca comunale e infine archivio storico. Proprio ieri, con tre distinte delibere, sono stati individuati i primi soggetti che lo inizieranno ad allestire. A partire dall’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano di Roma, situato
nella prestigiosa sede del Vittoriano a Piazza Venezia, a cui andranno 13.500 euro per proposte di allestimento museale, individuazione materiali archivistici, e ricerca
iconografica.
La richiesta al Comune di Terracina è arrivata nei primi giorni di lu-
glio e l’offerta è stata ritenuta congrua dal dipartimento che si occupa anche di manutenzione dei beni pubblici. Le attività verranno
seguite dal personale scientifico
dell’Istituto che verrà coordinato
dal vicedirettore del Museo centrale del risorgimento. Per continuare con l’acquisto di alcuni libri
e quadri da Franco Vitelli, visto il
cognome forse erede della famiglia da cui prese nome il Palazzo
che ospitò il Papa nel periodo della prima opera di bonifica. Il comune di Terracina ha acquistato
quattro quadri e tre volumi dalla
collezione privata. In particolare
il volume I Fioretti di San Francesco con illustrazioni realizzate da
Duilio Cambellotti, l’Atlante delle
pianure pontine edito nel 1823 con
all’interno numerose planimetrie
e rilievi topografici delle paludi, e
infine un rarissimo volume in lingua latina De Historie Terracinensi, di Dominico Antonio Contatore
edito a Roma nel 1706 in buono
stato di conservazione. Il tutto per
11.500 euro. Infine allo studio AF
di Roma andranno 34.200 euro
per individuare, selezionare, descrivere e digitalizzare i documenti del fondo Paludi Pontine conservati presso l’Archivio di Stato di
Roma, cartografia del fondo dise-
TERRACINA Palazzo
della Bonifica (Foto NANDO GINNETTI)
TRE DELIBERE
PER AVVIARE
L’ALLESTIMENTO
MUSEALE, INDIVIDUARE
MATERIALI ARCHIVISTICI
E RICERCA ICONOGRAFICA
gni e mappe sempre conservato
nello stesso archivio, documenti e
cartografie del fondo Consorzio
della Bonificazione Pontina che
sono all’Archivio di Latina, documenti catastali del fondo catasto
Gregoriano, documenti grafici
che si trovano all’Accademia San
Luca e raffigurazioni iconografiche su Terracina, beni di opere e
memorie riguardanti Terracina e
il suo territorio. I fondi sono stati
presi sulla somma a disposizione
dell’amministrazione che ammonta a 571mila euro e che fa parte del
1.807mila euro del contributo della regione Lazio concesso a novembre del 2002, circa 13 anni fa.
Il progetto esecutivo del Museo è
arrivato nel 2012, ovvero dieci anni più tardi. Una storia infinita.
Fabio Coccia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FARMACIA
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Questura 0773/6591
Carabinieri 112
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Forestale 1515
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Stradale Latina 0773/26081
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-TRX IL:19/09/15
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