COMENIUS: RAGAZZI E DOCENTI DI TRE NAZIONI A GIOIA-foto

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COMENIUS: RAGAZZI E DOCENTI DI TRE NAZIONI A GIOIA-foto
COMENIUS: RAGAZZI E DOCENTI DI TRE NAZIONI A GIOIA-foto
Scritto da Dalila Bellacicco
Domenica 21 Aprile 2013 08:22
Dal 15 al 20 aprile Gioia e dintorni hanno ospitato docenti e studenti di tre nazioni
europee in
“Eat (Inter) National”.
Protagonista di questo progetto Comenius “multilaterale” ancora una volta l’IISS “R.
Canudo”
diretto dal professor
Rocco Fazio
, che in ospitalità e accoglienza è un
istituto “a cinque stelle”
.
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Il 16 aprile tutti nell’auditorium ad accogliere con un festoso “Welcome Show” gli ospiti,
ovvero trentadue studenti
provenienti dal Regno Unito
, dalla
Francia
e dalla
Repubblica Ceca
accompagnati dai loro professori
, a onor del vero alcuni così giovani da “confondersi” con i ragazzi:
Sarka Sejfi, Oleg Sejfi, Pavel Pokorny, Yannick Legentil, Karen Lambert, Keith Bachelor
.
Fattori comuni di tanta pluralità interculturale, la scelta di dialogare in inglese e la curios
ità di scoprire sapori, profumi, colori e arte di una
Puglia - per l’occasione - ambasciatrice di italianità.
Condivisione totale anche sulle tecnologie, a conferma i video preparati dagli studenti
del liceo gioiese
per raccontare le loro
esperienze attraverso un book fotografico
, alla scoperta delle bellezze paesaggistiche della Puglia e della dieta mediterranea
, mostrando persino la lavorazione della focaccia, gustata in altra sede.
Quindi tanta buona musica “fatta a scuola”, che di talenti ne ha davvero tanti, per
l’occasione:
Gaetano Zeverino al flauto, Gian
ni Ferrante
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e
Piernicola Favale
alla chitarra,
Dodo Lillo
e Giuseppe Lillo
alla batteria,
Giovanni Panzarea
alla tastiera e
Paolo Mastromarino
al basso.
Promossi “maestri” di accoglienza gli studenti “ospitanti” e le loro famiglie, anch’esse
coinvolte e sconvolte dalla presenza di ragazzi spesso timidi, comunque in difficoltà
nell’ambientarsi e nel farsi comprendere, alle prese
con cibi “alieni” e forse con un po’ di nostalgia di casa.
Elena ospita la francese Jennifer, è alla terza esperienza e ricorda se stessa a Londra o
in contesti simili.
“E’ naturale sentirsi in imbarazzo, in qualche modo invadi uno spazio non tuo e
condividi per alcuni giorni una quotidianità che non ti appartiene
,
adattandoti ad abitudini, cibi, ritmi diversi, senza possedere a pieno lo strumento
linguistico
per comprendere e farti comprendere, soprattutto se sei in famiglie che l’inglese lo
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conoscono come noi, per studio e non come lingua madre.
L’importante è sentirsi accolti
, questo aiuta molto, e cercare di comprendersi anche ricorrendo a strategie diverse.”
Un vissuto condiviso anche da Cristina con Radca, Vittoriana con Terka, Francesco con
Thomas
e nel caso di Rocco con
Anha
.
“Per rompere il ghiaccio - continua Elena
- occorre cercare quel che ci accomuna, scoprire quali film abbiamo visto entrambe,
quale musica ascoltiamo, cosa ci appassiona. Ad esempio io e Jennifer abbiamo
scoperto di aver visto di recente gli stessi film con Sophie Marceau e di aver molti gusti
in comune.”
A detta degli studenti che in questi anni hanno vissuto l’esperienza del Comenius, conos
cere altre realtà anche e soprattutto da “stranieri” aiuta a conquistare sicurezza e fiducia
in se stessi
,
affina la capacità di adattarsi e l’attenzione all’altro, aumenta quel patrimonio di
conoscenze e competenze culturali che, in fin dei conti, è il vero “visto” sul passaporto
che si utilizzerà in altri viaggi. Orizzonti ed “aperture” e una duttilità mentale che si
conquistano con maggior fatica restando tra i banchi, dove comunque si deve
“produrre” in vista degli scrutini.
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“Non sempre i docenti comprendono quanto sia importante per noi ragazzi questo
confronto . A volte è mortificante dover chiedere e sentirsi rifiutare lo spostamento di un
compito o di un’interrogazione. Ques
ti incontri - dichiarano alcuni studenti interpellati in merito - potranno non essere
“didattici” nel senso classico del termine, ma c
omunque formano e
completano la didattica
.Teniam
o al rendimento scolastico, il prossimo anno molti di noi avranno gli esami di Stato e
dovremo districarci tra tante situazioni… una maggior comprension
e da parte dei docenti non coinvolti nel progetto sarebbe
davvero necessaria!
”
Il testimone a breve passerà ai “più piccoli”, già invitati ad assistere agli appuntamenti in
auditorium e coinvolti nelle attività di accoglienza e nei simpatici “fuori programma” che
hanno visto impegnati alcuni docenti tra cui
Tina Tafuri
, travolta dalla ventata di internazionalità portata dal Comenius.
Dopo il saluto nell’auditorium, studenti e docenti guidati dalla coordinatrice del Progetto,
Piera De Giorgi, e da una delegazione del liceo gioiese, hanno visitato il centro storico
ed ammirato le “Porte dell’imperatore”
, incappando
- è proprio il caso di dire - in una di quelle situazioni “tutte italiane”
viste nei video che ironizzano sui comportamenti non sempre corre
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tti
delle
bandierine
tricolori:
un
ingorgo
accanto
iaprile,
visitatori
letteralmente
bloccati
tra
alla
due
fontanella
auto
via
Barba
ha
,“intrappolato”
una
arrivo
edi
l’altra
in
attesa
di
riempire
delle
taniche
di
acqua
da
portar
Le
manovre
alquanto
impegnative,
date
lecomunale,
dimensioni
dislargo
una
delle
due
autovetture,
hanno
strappato
un
applauso
ai
ragazzi
che
finalmente
hanno
potuto
guadagnare
l’uscita
dallo
ein
riprendere
ilvia.
percorso.
Tra
le
visite
“d’obbligo”
quella
al
Palazzo
accanto
almozzarelle
sindaco
Povia
foto
diin
gruppo
rito,
al
museo
dell’arte
contadina
del
dottor
Vito
Santoiemma
Castello
archeologico
,ed
uno
dei
caseifici
locali
per
scoprire
nascono
le
gioiesi,
a
Bari
ed
.Ieri,
contatto
sabato,
eAlberobello
tanti
20
ricordi
insieme
da
portare
ad
abbraccio
nella
propria
ecome
saluti
nazione.
finali,
la
promessa
diSergio
tenersi
in con
Scatti
fotografici
a
cura
di
Vittoriana
Tiersen.
presso
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