3 - direzione didattica 1° circolo bra

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3 - direzione didattica 1° circolo bra
DIREZIONE DIDATTICA DI BRA – 1° CIRCOLO
Progettazione annuale anno scolastico 2016/17
SCIENZE
CLASSI TERZE
… L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbe caratterizzare anche un efficace
insegnamento delle scienze e dovrebbe essere attuato attraverso un coinvolgimento diretto degli
alunni incoraggiandoli, senza un ordine temporale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre
domande sui fenomeni e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro e
a costruire i loro modelli interpretativi…
(Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione)
Profilo d’uscita (dal Piano dell’Offerta formativa)
Alla fine della scuola primaria i ragazzi (…) saranno persone attente e curiose, capaci di pensare e
di riflettere, di porsi domande e di non accettare risposte chiuse e limitanti, sapranno interagire con
gli altri e con l’ambiente con un comportamento responsabile e leale; inoltre saranno in grado di
esplorare la realtà e dare spiegazioni costruendosi modelli coerenti con il pensiero scientifico
intorno a fatti del mondo fisico, chimico e biologico e di usare parole, disegni, tabelle, grafici per
rappresentare idee relativamente a essere viventi, ambienti, materia, terra/universo.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza di scuola primaria
Esplorare e descrivere oggetti e materiali
– Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti semplici, analizzarne qualità e
proprietà, descriverli nella loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli, riconoscerne
funzioni e modi d’uso
– Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà
– Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni problematiche in esame, fare
misure e usare la matematica conosciuta per trattare i dati
– Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi, al cibo, alle forze, al
movimento, al calore, ecc.
Osservare e sperimentare sul campo
– Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali, realizzando allevamenti in classe
di piccoli animali, semine in terrari e orti ecc. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di
sviluppo di organismi animali e vegetali.
– Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle acque.
– Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad opera del sole, di agenti
atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione,
industrializzazione, ecc.).
– Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia, ecc.) e con la
periodicità dei fenomeni celesti (dì/notte, percorsi del sole, stagioni).
L’uomo, i viventi e l’ambiente
- Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente
- Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo (fame, sete, dolore,
movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli
elementari del suo funzionamento
- Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri
(dalle Indicazioni per il curricolo)
Competenze che dovranno possedere gli alunni alla fine dell’anno

Guardare, ascoltare, sentire, toccare, parlare per cercare di individuare proprietà che
cambiano o no, descrivere trasformazioni, confrontare proprietà e compiere operazioni di
misurazione (cfr. matematica)

Parlare di quello che si fa, si guarda e succede utilizzando parole adeguate (è come, è
come se, è come quando, di più, di meno, più..più , meno…meno, dipende), porsi e porre
domande dialogando con i compagni

Descrivere ciò che si vede, si fa, si sente o s'immagina (materiali, piante, animali, corpo,
terra) con disegni, parole, numeri e rappresentazioni grafiche

Davanti a un fatto che accade porre domande, riportare esperienze extrascolastiche, fare
previsioni e proporre attività per verificarle

Costruire modelli di semplici oggetti riflettendo sull’adeguatezza materiale/lavoro da
realizzare (cfr tecnologia)
Cosa intendiamo fare noi insegnanti
- Temi e argomenti sui quali vogliamo lavorare e attività
Materia, materiali e loro proprietà
Esperienze con attività di manipolazione per dire cosa si vede, cosa si sente, come si fa a rompere,
cosa s’immagina ci sia dentro.
Trovare modi per descrivere ruvidezze, consistenze, fragilità, flessibilità, …
Individuare i gesti adatti per mettere in evidenza le proprietà degli oggetti e fare “famiglie” di
proprietà.
Schiacciare, pestare, tritare, frantumare, polverizzare per osservare e riflettere su strutture interne.
Disegnare e descrivere quello che si è fatto, quello che si è ottenuto, i cambiamenti rispetto alla
situazione iniziale.
Miscugli e soluzioni: mettere insieme acqua e polveri, acqua e liquidi. Cercare modelli per spiegare
i diversi modi di sciogliere.
Attrazioni e repulsioni tra liquidi per riconoscere famiglie di comportamento e possibilità simili di
strutture interne.
Stratificazioni di liquidi, concentrazioni e diluizioni: prime idee di concentrazione come
proporzione (il doppio di zucchero, la metà dell’acqua).
Trasformazioni: reversibili e irreversibili, trasformazioni legate a cambiamenti di temperatura
(scaldare, liquefare, cuocere…).
Elaborazione di modelli di cosa può succedere a livello invisibile.
Esperienze con attività di manipolazione e osservazione per modificare la superficie, per fare gocce,
schizzi, bolle per osservare l’aria nell’acqua e l’acqua nell’aria.
Travasi da recipienti di forme differenti e capacità uguali e viceversa per sviluppare le prime idee di
conservazione, trasformazione, cambiamento.
Interazione acqua, sostanze e materiali per evidenziare famiglie di comportamenti (prime
classificazioni).
Trovare modi di mettere insieme, attaccare, incollare… per evidenziare le proprietà delle strutture
come diverse dalle proprietà degli elementi.
Animali, piante, ambiente
Osservazioni di alberi e piante. Ricerca di piante nell’ambiente con osservazione/percezione delle
cortecce, dei tronchi, delle foglie, dei luoghi e delle condizioni ambientali per vivere.
Osservazioni episodiche di piccoli animali: osservare come sono fatti, come si muovono, come ci
vedono, di cosa hanno bisogno per svilupparsi, come si comportano. Cercare notizie sui libri,
guardare immagini. Fare disegni dal vero, rappresentare le parti e i movimenti.
Eventuale osservazione continua di animali in laboratorio per riconoscere comportamenti, necessità
e osservare cicli vitali: nascite, cambiamenti, crescite e metamorfosi.
Provare a farsi domande: cosa farebbero se fossero liberi. Osservazioni, spiegazioni, disegni e
descrizioni di cosa succede mentre il tempo passa.
Ombre e luce: relazione tra luce/sole e ombre, prime osservazioni del cielo.
Terra, struttura e trasformazioni
Prime modellizzazioni a partire dalle esperienze di struttura della materia
Corpo
Interpretare il funzionamento del corpo come equilibrio dinamico tra processi e funzioni diverse,
facendo attenzione alle contemporaneità, agli intrecci, alle relazioni tra le diverse attività
fisiologiche.
Riflessioni sui bisogni che emergono nelle varie situazioni (appena svegli, quando si ha fame, dopo
una paura, dopo una corsa... quando ci si annoia).
-Trasformazioni nel corpo, trasformazioni dell’uomo e della specie (cfr. animali e ambiente)
-Il corpo dall’esterno: sagome del corpo, impronte di mani e piedi (lavori su simmetrie). Rilevazioni
di crescita: prime indagini su come, dove, quando si cresce.
Osservare il proprio corpo in “equilibrio” in diverse posizioni: le contrazioni muscolari, il fare
forza... Cosa significa “equilibrio”, perdere l'equilibrio, trovare l'equilibrio …
Spazi
Aula, laboratori, cortile, palestra, territorio. Il laboratorio resta lo spazio e la modalità di lavoro da
preferire.
Strumenti e materiali che vogliamo utilizzare
Oggetti , strumenti e materiali di uso comune, lenti, stereomicroscopio, macchina fotografica
Dove prendiamo esempi e idee per costruire unità di lavoro
da esperienze di formazione del Circolo
dall’esperienza professionale personale dell’insegnante
dal confronto con i colleghi negli incontri collegiali
dalle proposte dei bambini
dalle trascrizioni di interventi di Paolo Mazzoli e Paolo Guidoni nel Circolo
dai testi – Capire si può
dai testi “ Il senso e i modi di far scienze”
da materiali multimediali costruiti in progetti di innovazione scientifica
Come intendiamo lavorare per raggiungere gli obiettivi fissati/competenze attese e come
faremo lavorare i bambini .
Costruire contesti di laboratorio in cui i bambini possano fare esperienze diverse e significative,
aiutare i bambini ad osservare, a fare confronti, a parlare, a disegnare e a scrivere.
Prevediamo di impostare attività che favoriscano la partecipazione in prima persona del bambino
coinvolto in esperienze di “fare” , di osservazione, di discussione in cerchio, di rappresentazioni
grafiche che rappresentino effettivamente il fenomeno accaduto. Nelle discussioni daremo spazio
alle idee di tutti i bambini sollecitandoli ad ascoltare le idee degli altri per accorgersi della
costruzione di idee comuni a partire dal proprio filo intrecciato con i fili degli altri.
Le discussioni saranno utili per decidere la continuazione del lavoro, aprendo nuove prospettive o
raccogliendo le idee con schematizzazioni comuni.
Come osserveremo, verificheremo e valuteremo le competenze dei bambini.
L’alternanza di lavoro collettivo, individuale e a piccolo gruppo faciliterà la raccolta diversificata
dei dati attraverso appunti e note sul campo, dopo e durante le attività. Le osservazioni
riguarderanno i prodotti dei bambini e i percorsi attraverso i quali i singoli bambini e il gruppo
costruiranno competenze.
La riflessione sui dati raccolti sarà utilizzata per valutare i bambini e la nostra azione didattica,
costruire nuovi itinerari, percorsi diversi o paralleli.
Inviteremo i bambini a riflettere su cosa hanno imparato e sulle modalità di lavoro per riuscire ad
apprendere in gruppo.
Perché intendiamo lavorare in questo modo e abbiamo fatto queste scelte.
Vogliamo lavorare in questo modo perché:
- vogliamo tradurre in azioni didattiche quotidiane le linee guida del Piano dell’Offerta Formativa
- ogni bambino possa raggiungere, alla fine del percorso della scuola primaria, le competenze
espresse nel profilo d’uscita
- vogliamo provare a mettere in pratica le modalità di far scienze apprese durante le esperienze di
formazione/ricerca nel Circolo
- abbiamo la consapevolezza che questi temi rappresentano fili lunghi intorno ai quali lavorare dalla
prima alla quinta
Abbiamo fatto queste scelte perché:
- vogliamo costruire un’ipotesi di lavoro comune che rappresenti una mediazione tra le diverse
esperienze professionali delle insegnanti e possa essere contestualizzata nei diversi gruppi classe
- pensiamo sia importante partire dalle esperienze, e dalle conoscenze dei bambini e utilizzare la
discussione come una modalità per costruire conoscenze condivise attraverso il confronto delle
diverse esperienze, delle diverse idee su … per costruire competenze di fare previsioni , verificarle
e confrontarle per costruire modelli via, via sempre più efficaci.
 vogliamo porre attenzione all’importanza alla lingua e utilizzare il linguaggio verbale
(metafore, analogie,..), la scrittura, il disegno per esprimere , raccontare, capire e definire le
cose che si stanno guardando.
Bra, 28 ottobre 2016
Le insegnanti delle classi terze