4 - direzione didattica 1° circolo bra

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4 - direzione didattica 1° circolo bra
DIREZIONE DIDATTICA DI BRA – 1° CIRCOLO
Progettazione annuale 2016/17 classi QUARTE
“Le cose che noi scegliamo di insegnare e il modo in cui noi scegliamo di valutare riflettono l’idea
che abbiamo di cosa è importante nella nostra società e nella vita umana” (Gardner)
SCIENZE
… L’osservazione dei fatti e lo spirito di ricerca dovrebbe caratterizzare anche un efficace
insegnamento delle scienze e dovrebbe essere attuato attraverso un coinvolgimento diretto degli
alunni incoraggiandoli, senza un ordine temporale rigido e senza forzare alcuna fase, a porre
domande sui fenomeni e le cose, a progettare esperimenti/esplorazioni seguendo ipotesi di lavoro e
a costruire i loro modelli interpretativi…
(Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola del primo ciclo di istruzione)
Profilo d’uscita (dal Piano dell’Offerta Formativa)
Alla fine della scuola primaria i ragazzi (…) saranno persone attente e curiose, capaci di pensare e
di riflettere, di porsi domande e di non accettare risposte chiuse e limitanti, sapranno interagire
con gli altri e con l’ambiente con un comportamento responsabile e leale.
Esplorare la realtà e darsi spiegazioni costruendosi modelli coerenti con il pensiero scientifico
intorno a fatti del mondo fisico, chimico e biologico. Usare parole, disegni, tabelle, grafici per
rappresentare idee relativamente a essere viventi, ambienti, materia, terra/universo.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe QUARTA della scuola primaria
Oggetti, materiali e trasformazioni
- Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti scientifici quali:
dimensioni spaziali, peso, forza, movimento, temperatura, calore, ecc.
- Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo elementare il
concetto di energia.
- Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti di misura: bilance di
vario tipo utilizzando anche di unità convenzionali.
- Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la durezza, il peso, l’elasticità,
la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare sperimentalmente semplici soluzioni in acqua
(acqua e zucchero, acqua e inchiostro, ecc).
- Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo semplici modelli
interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica le relazioni tra variabili individuate.
Osservare e sperimentare sul campo
- Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o con appropriati strumenti,
con i compagni e/o autonomamente, di una porzione di ambiente vicino o ricostruito;
individuare gli elementi che lo caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo.
- Conoscere la struttura del suolo; osservare le caratteristiche dell’acqua e il suo ruolo
nell’ambiente.
L’uomo i viventi e l’ambiente
- Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema complesso situato in un
ambiente; costruire modelli plausibili sul funzionamento di alcuni apparati e/o parti del
corpo.
- Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e motorio.
- Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti, ecc. che la vita di ogni
organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita.
- Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla base di osservazioni
personali.
- Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni ambientali, in particolare
quelle conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo.
- Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli anche
attraverso giochi col corpo
(Adattamento Obiettivi di apprendimento, Indicazioni Nazionali per il Curricolo del primo ciclo
di istruzione -2012)
Competenze che dovranno possedere gli alunni alla fine dell’anno
1. Davanti a un fatto che accade porre domande, riportare esperienze extrascolastiche, fare
previsioni e proporre attività per verificarle
2. Descrivere ciò che succede, si vede, si immagina a livello macro e a livello micro con
disegni, parole, numeri e rappresentazioni grafiche.
3. Confrontare i modelli elaborati attraverso disegni e testi con le idee e i modelli della
“scienza” attraverso le lettura di testi e la ricerca di informazioni con mezzi informatici.
4. Individuare somiglianze e differenze, proprietà e variabili e compiere operazioni di
misurazione di grandezze (peso/forza, lunghezze, capacità).
5. Proporre semplici esperimenti per capire meglio ciò che accade in un’esperienza complessa.
Materia, materiali e loro proprietà:
- trasformazioni (chimiche, fisiche e biologiche)
- costruzione di oggetti
- strumenti di misura
Animali, piante ambiente:
- esperienze con animali e vegetali
- ambiente come buon posto per vivere, relazioni tra animali e piante di un ambiente
- ombre e movimento apparente del Sole
Terra, struttura e trasformazioni:
- prime idee su come è fatta la terra dentro, sui cambiamenti e sulle trasformazioni
Corpo:
- movimento (tipologia e strutture del nostro movimento)
- crescita e cambiamenti
- alimentazione e salute
Cosa intendiamo fare noi insegnanti
- Temi e argomenti sui quali vogliamo lavorare e attività
Materia, materiali e loro proprietà
Esperienze con attività di manipolazione per dire cosa si vede, cosa si sente, come si fa a rompere,
cosa s’immagina ci sia dentro
Trovare modi per descrivere ruvidezze, consistenze, fragilità, flessibilità, …
Individuare i gesti adatti per mettere in evidenza le proprietà degli oggetti e fare “famiglie” di
proprietà.
Schiacciare, pestare, tritare, frantumare, polverizzare per osservare e riflettere su strutture interne.
Disegnare e descrivere quello che si è fatto, quello che si è ottenuto, i cambiamenti rispetto alla
situazione iniziale.
Miscugli e soluzioni: mettere insieme acqua e polveri, acqua e liquidi. Cercare modelli per spiegare
i diversi modi di sciogliere. Attrazioni e repulsioni tra liquidi per riconoscere famiglie di
comportamento e possibilità simili di strutture interne. Stratificazioni di liquidi, concentrazioni e
diluizioni: prime idee di concentrazione come proporzione (il doppio di zucchero, la metà
dell’acqua).
Trasformazioni: reversibili e irreversibili, trasformazioni legate a cambiamenti di temperatura
(scaldare, liquefare, cuocere…).
Interazione acqua, sostanze e materiali per evidenziare famiglie di comportamenti.
Trovare modi di mettere insieme, attaccare, incollare… per evidenziare le proprietà delle strutture
come diverse dalle proprietà degli elementi
La luce e gli oggetti
Luci e ombre. Fare ombra con il corpo, con oggetti, con sagome alla luce del sole.
Ombre nella giornata e il movimento apparente del Sole.
Forze e pesi
Attività e giochi di far forza con il proprio corpo, con oggetti e materiali diversi: (molle, elastici,
spugne…). Allungamenti e proporzionalità (lavori con il dinamometro).
Ricerca di unità di misura e costruzione di strumenti misuratori.
Animali, piante ambiente
Osservazioni di alberi e piante. Ricerca di piante nell’ambiente con osservazione/percezione delle
cortecce, dei tronchi, delle foglie, dei luoghi e delle condizioni ambientali per vivere. Analisi della
struttura esterna e al microscopio. Sviluppo e crescita di piantine: riconoscimento delle condizioni
per vivere.
Osservazioni episodiche di piccoli animali: osservare come sono fatti, come si muovono, come ci
vedono, di cosa hanno bisogno per sviluppare osservazioni sui comportamenti. Cercare notizie sui
libri, guardare immagini. Fare disegni dal vero, rappresentare le parti e i movimenti.
Eventuale osservazione continuativa di animali in laboratorio per riconoscere comportamenti,
necessità e osservare cicli vitali: nascite, cambiamenti, crescite e metamorfosi.
Corpo
Interpretare il funzionamento del corpo come equilibrio dinamico tra processi e funzioni diverse,
facendo attenzione alle contemporaneità, agli intrecci, alle relazioni tra le diverse attività
fisiologiche.
Riflessioni sui bisogni che emergono nelle varie situazioni (appena svegli, quando si ha fame, dopo
una paura, dopo una corsa... quando ci si annoia).
Corpo e movimento
Osservare il proprio corpo in “equilibrio” in diverse posizioni: le contrazioni muscolari, il fare
forza... Cosa significa “equilibrio”, perdere l'equilibrio, trovare l'equilibrio…
 Il corpo e il movimento. Osservazione del proprio corpo: in posizioni di “equilibrio”
differenti, contrazioni muscolari, far forza, movimenti possibili e impossibili.
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Osservazione di movimenti e comportamenti di animali vivi e confronto con il corpo umano
attraverso l’utilizzo di modelli.
Corpo fermo e in movimento: cosa succede al mio corpo come effetti degli sforzi (affanno,
stanchezza, fiatone, sete, mal di milza…)
Confronto con viventi diversi dall’uomo.
Spazi
Aula, laboratori, cortile, orto, palestra, territorio.
Il laboratorio resta lo spazio e la modalità di lavoro da preferire.
Strumenti e materiali che vogliamo utilizzare
Oggetti, strumenti e materiali di uso comune, lenti, stereomicroscopio, macchina fotografica.
Dove prendiamo esempi e idee per costruire unità di lavoro
 Da esperienze di formazione del Circolo
 dall’esperienza professionale personale dell’insegnante
 dal confronto con i colleghi negli incontri collegiali
 dalle proposte dei bambini
 dalle trascrizioni di interventi di Paolo Mazzoli e Paolo Guidoni nel Circolo
 dai testi – “Capire si può”, “ Il senso di far scienze” e “I modi di fare scienze”
 da materiali multimediali costruiti in progetti di innovazione scientifica
Come intendiamo lavorare per raggiungere gli obiettivi fissati/competenze attese e come
faremo lavorare i bambini.
Costruire contesti di laboratorio in cui i bambini possano fare esperienze diverse e significative,
aiutare i bambini ad osservare, a fare confronti, a parlare, a disegnare e a scrivere.
Prevediamo di impostare attività che favoriscano la partecipazione in prima persona del bambino
coinvolto in esperienze di “fare”, di osservazione, di discussione in cerchio, di rappresentazioni
grafiche che rappresentino effettivamente il fenomeno accaduto. Nelle discussioni daremo spazio
alle idee di tutti i bambini sollecitandoli ad ascoltare le idee degli altri per accorgersi della
costruzione di idee comuni a partire dal proprio filo intrecciato con i fili degli altri.
Le discussioni saranno utili per decidere la continuazione del lavoro, aprendo nuove prospettive o
raccogliendo le idee con schematizzazioni comuni.
Sceglieremo esperienze complesse “emblematiche” spesso in collegamento con altre discipline
(matematica, tecnologia) cercando di costruire strutture di pensiero trasversali, elaborare modelli
condivisi e costruire reti di significato aiutando i bambini a costruire strategie di pensiero,
dall’esperienza all’astrazione (es: da un organismo vivo ai viventi, da un oggetto che cade alla
gravità, dalla candela che brucia alle trasformazioni chimiche, dalla cioccolata che fonde ai
passaggi di stato, …)
Come osserveremo, verificheremo e valuteremo le competenze dei bambini.
L’alternanza di lavoro collettivo, individuale e a piccolo gruppo faciliterà la raccolta diversificata
dei dati
attraverso appunti e note sul campo, dopo e durante le attività. Le osservazioni
riguarderanno i prodotti dei bambini e i percorsi attraverso i quali i singoli bambini e il gruppo
costruiranno competenze.
La riflessione sui dati raccolti sarà utilizzata per valutare i bambini e la nostra azione didattica,
costruire nuovi itinerari, percorsi diversi o paralleli.
Cominceremo anche ad aiutare i bambini a riflettere su cosa hanno imparato e sulle modalità di
lavoro per riuscire ad imparare in un gruppo.
Perché intendiamo lavorare in questo modo e abbiamo fatto queste scelte.
Vogliamo lavorare in questo modo perché:
- vogliamo tradurre in azioni didattiche quotidiane le linee guida del Piano dell’Offerta Formativa
- ogni bambino possa raggiungere, alla fine del percorso della scuola primaria, le competenze
espresse nel profilo d’uscita
- abbiamo la consapevolezza che questi temi rappresentano fili lunghi intorno ai quali lavorare dalla
prima alla quinta
Abbiamo fatto queste scelte perché:
- vogliamo costruire una pista di lavoro comune che rappresenti una mediazione tra le diverse
esperienze professionali delle insegnanti e possa essere contestualizzata nei diversi gruppi classe
- pensiamo sia importante partire dalle esperienze, e dalle conoscenze dei bambini ed utilizzare la
discussione come una modalità per costruire conoscenze condivise attraverso il confronto delle
diverse esperienze, delle diverse idee su…per costruire competenze di fare previsioni, verificarle e
confrontarle per costruire modelli via, via sempre più efficaci.
- vogliamo porre attenzione all’importanza della lingua e utilizzare il linguaggio verbale (metafore,
analogie…), la scrittura, le rappresentazioni grafiche per capire, esprimere, raccontare e definire “le
cose” che si stanno guardando all’interno di fatti e fenomeni.