Associazione Umanitaria Semi di Pace
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Associazione Umanitaria Semi di Pace
(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: SPES –Associazione Promozione e Solidarietà Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio Sede regionale: Via dei Mille, 6 - 00185 Roma Tel. 06.44702178 Fax 06.45422576 Sito internet: www.volontariato.lazio.it Indirizzo e-mail: [email protected] 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: R12NZ02016 Regione Lazio 1 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: Il Filo d’Arianna 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A - Assistenza A 06 – Disabili A 14 – Esclusione Giovanile A 24 – Altro (Povertà ed Esclusione Sociale) 6) Descrizione del contesto territoriale e/o settoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili: PREMESSA Il presente progetto ha sede nell’Associazione Umanitaria “Semi di Pace” che svolge la propria attività soprattutto nel comune di Tarquinia, ma anche in quelli più vicini, allargando però il proprio orizzonte fino al livello regionale, nazionale e, in diversi casi, anche internazionale. Di seguito verrà descritto il contesto territoriale e settoriale nel cui ambito si muove il progetto, con particolare riferimento ai settori oggetto degli interventi previsti dal progetto costituiti dalla disabilità, dall’immigrazione e dalla prevenzione del disagio giovanile. ANALISI TERRITORIALE Il comune di Tarquinia, cittadina di 16.200 abitanti circa, si trova nella provincia di Viterbo e dista dal capoluogo 45 chilometri circa. Insieme ai comuni limitrofi, tra cui Tuscania e Canino, Tarquinia si caratterizza per indici di vecchiaia abbastanza bassi, anche se dovuti non al saldo naturale (nati\morti) ma al crescente tasso di immigrazione e a persone che vi hanno trasferito la residenza. Le fasce di età relative alla popolazione residente, infatti, risultano essere composte come mostrato nel grafico seguente: Distribuzione abitanti della città di Tarquinia per fasce d'età 11% 20% 5% 5% 5% 28% 26% 0-14 anni 15-20 anni 21-25 anni 30-45 anni 46-65 anni > 65 anni 26-29 anni Le famiglie unipersonali costituiscono circa un terzo del totale delle famiglie e ne rappresentano una quota consistente facendo registrare una percentuale pari al 28% di tutte le famiglie residenti (Fonte: Piano di Zona 2006-2007 del Distretto VT2) Le coppie con figli costituiscono il 41% di tutte le famiglie residenti, seguono le famiglie unipersonali (28%) e le coppie senza figli (23%). Abbastanza consistenti sono le famiglie monogenitoriali (8%) ed in particolare le madri sole con figli (ben il 6,4%). Anche la tipologia delle famiglie, come le dimensioni, è mutata nel periodo 1991-2001. Sono diminuite le coppie con i figli sia in percentuale (dal 48% al 41%), che in valore assoluto -333, mentre le coppie senza figli pur mantenendo una percentuale del 23% sono aumentate in valore assoluto + 375. Le famiglie monogenitoriali sono aumentate in assoluto (+391) ed in percentuale (dal 7% all’8%) (Fonte: http://demo.istat.it). ANALISI SETTORIALE L’immigrazione Il Distretto socio-sanitario VT2 conta la presenza di 652 extracomunitari (Fonte: Piano di zona 2006-2007 del Distretto VT2). I pesi insediativi sono strettamente legati alla capacità economica del territorio, infatti, man mano che dalla costa ci si sposta verso l’interno, diminuisce la loro presenza. La provenienza geografica degli extracomunitari è rappresentata nel grafico seguente: Provenienza Geografica Immigrati nel Distretto Socio-Sanitario VT2 11% 5% 46% 38% Africa del Nord Paesi Europei non UE Am erica Latina Asia In riferimento ai bambini, il dato aggiornato registra la presenza di n° 71 minori. La disabilità. Fornire il numero delle persone affette da disabilità in Italia è piuttosto difficile a causa di diversi motivi, intanto, perchè nessuna delle definizioni fornite fino ad oggi viene riconosciuta universalmente così che, spesso, termini come disabilità o invalidità sono utilizzati in modo improprio. Vanno, inoltre, considerate resistenze e pregiudizi culturali che, non di rado, spingono le persone interessate e i loro familiari a non entrare in contatto con i servizi di riferimento rendendo così difficoltosa la raccolta di dati e, la conseguente, fornitura di statistiche sul tema. Tuttavia, alcune indagini come quella sulla “Condizione di salute e il ricorso ai servizi sanitari” del 2004-2005 stimano in Italia un numero di diversamente abili pari a circa 2.800.000 persone (pari al 4,8% della popolazione) Una stima dell’Azienda Sanitaria Locale di Viterbo, inoltre, fa ammontare il rilevamento demografico di persone con disabilità fisiche e psichiche nella provincia a circa 2.300 unità. Non esiste, invece, un censimento delle persone con disabilità limitato al territorio di cui ci stiamo occupando. DEFINIZIONE DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA DEI BISOGNI SUL TERRITORIO L’offerta di servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche, attraverso la produzione diretta, o attraverso convenzioni con altri enti, è costituita da: • Segretariato Sociale: la presenza dell’assistente sociale, collegata in rete con i vari comuni del distretto permette che gli interventi siano espletati in raccordo con gli enti titolari delle funzioni sanitarie, educative e formative. L’assistente sociale del comune diventa quindi un punto di riferimento territoriale e di accesso per la popolazione, di osservatore e di attivatore in riferimento alla rete dei servizi ed al più ampio sistema delle opportunità. • Servizi a domicilio: l’attività a domicilio si iscrive precipuamente nell’area degli interventi di sostegno al nucleo familiare ed alla persona. Tale ambito prevede prestazioni professionali di carattere sociale, psicologico, educativo e di cura; attività di cura delle persone in stato di ridotta o totale non autosufficienza, permanente o temporanea, quale che ne sia la causa e delle loro abitazioni; attività di supporto educativo; organizzazione dei servizi di trasporto verso la scuola. • • • • Servizi semi-residenziali: si tratta di prestazioni che possono essere convenientemente organizzate avvalendosi di strutture di ospitalità diurna. Sono destinati a più gruppi o fasce particolari di popolazione (bambini, adolescenti, anziani, ecc.): Asili Nido, ludoteca, spazi ludico-ricreativi, Centro Socio-Riabilitativo Diurno per portatori di handicap “Luigi Capotorti” con un’utenza annuale prevista di 42 pazienti portatori di handicap psico-fisico-sensoriale. Attraverso il raccordo programmatico e l’integrazione funzionale con la ASL ed altri settori della Pubblica Amministrazione vengono organizzate presso i luoghi di aggregazione attività formative ed attività di reinserimento e di riabilitazione. Servizi residenziali: gli interventi di ospitalità in strutture residenziali si distinguono in relazione alle condizioni per le quali vengono attivate. Nel distretto è presente una Casa Famiglia per minori. Interventi per l’emergenza: si tratta di servizi di pronto intervento nei casi in cui sia necessario offrire risposte immediate, urgenti e flessibili per salvaguardare l’integrità e la dignità personale. Il servizio più diffuso è l’assistenza in denaro. Molto attive risultano le Associazioni di Volontariato, che organizzano diverse iniziative tendenti all’inserimento sociale, all’accoglienza ed anche all’aiuto agli stranieri meno abbienti, rivolte soprattutto a progetti di multiculturalità; la maggior parte di queste associazioni si sono specializzate in un campo specifico: ad esempio, l’Associazione AVAD “Il Buon Samaritano” si occupa principalmente di disabili e accoglienza periodica di bambini provenienti da varie parti del mondo; la Comunità “Mondo Nuovo” del recupero di tossicodipendenti. E poi ci sono le sezioni locali della CRI, ANDOS, AVIS, Scout, nonché i vari gruppi parrocchiali con le loro attività rivolte ai bambini e i gruppi sportivi che promuovo una crescita armoniosa dei giovani. L’Associazione Semi di pace è attiva dal 1980 nel territorio di Tarquinia e dei paesi limitrofi, offrendo diversi servizi ed attività di volontariato finalizzate al miglioramento della qualità della vita per le persone e i nuclei familiari che vivono quotidianamente varie forme di disagio: italiani e stranieri, senza distinzione di razze, culture e religioni. I valori che ispirano Semi di Pace sono la cura, il rispetto e la dignità riconosciuti ad ogni essere umano. In tutte le iniziative viene riservato ampio spazio alla crescita di ogni persona, poiché risulta centrale la cura dello sviluppo individuale sia esso fisico, relazionale, psicologico o morale. Alcune iniziative sono rivolte all’inserimento di minori stranieri nel contesto scolastico e sociale, altre alla prevenzione del disagio giovanile, al sostegno di bambini e ragazzi disabili, o ancora alla formazione scolastica e professionale. Settimanalmente presso i locali della sede centrale viene effettuata la distribuzione di viveri e vestiario (settore dei servizi sociali) a singoli e a nuclei familiari indigenti; in situazioni particolari tale servizio viene fornito a domicilio. Come già detto precedentemente, l’agire dell’Associazione, in ogni sua iniziativa, è finalizzato alla crescita della persona, poiché risulta centrale lo sviluppo di ciascun individuo nella sua dimensione fisica, relazionale, psicologica o morale. Sforzo costante è, perciò, offrire sostegno immediato ad ogni persona, soddisfacendo i bisogni primari, ma soprattutto aiutarla a modificare la propria condizione e ad imparare a organizzare e gestire la propria vita. L’Associazione persegue le sue finalità impegnandosi nello stesso tempo su diversi piani: il servizio sociale sul territorio locale; gli interventi di animazione giovanile con la Cittadella dei Giovani; i progetti internazionali del Settore Pellicano; il settore stampa, documentazione e promozione. Quest’ultimo in particolare provvede alla realizzazione e diffusione del periodico ALTAVISTA, nonché del materiale informativo (volantini, depliants, locandine, manifesti, ecc.), riguardante le attività dell’Associazione e ne documenta, attraverso video e fotografie, tutte le attività organizzate. Allo stesso settore, inoltre, sono affidate tutte le attività volte alla promozione delle tematiche e finalità associative sviluppate, innanzitutto sul territorio, ma anche in ambiti più vasti come possono essere quello regionale e nazionale, anche al fine della creazione di reti fra organismi del terzo settore presenti nelle diverse zone del Lazio e d’Italia. Interessante al fine della descrizione territoriale in cui opera l’associazione è la rilevazione dell’affluenza delle varie tipologie di utenze che ogni anno si rivolgono ad essa, che risulta alquanto rilevante per una cittadina di poco più di sedicimila abitanti. Nello specifico le attività del servizio sociale sono finalizzate a sostenere le necessità immediate dell’utenza che, in questi anni, ha spesso avuto come unico punto di riferimento sul territorio, appunto l’Associazione Semi di Pace. Nell’anno 2007 i servizi offerti alla comunità si sono articolati in: - servizio sportello immigrati: ha contato un’utenza pari a 42 uomini, 61 donne, 3 minori. Rispetto allo scorso anno si è riscontrata un’utenza minore dovuta essenzialmente all’autofinanziamento a cui l’Associazione ha dovuto far fronte nell’offerta dei servizi in quanto, per tutto l’anno 2007, non ha ricevuto contributi pubblici in riferimento a tali prestazioni. - servizio dispensa vestiario e generi alimentari: 137 nuclei familiari, ed in particolare 58 bambini e ragazzi, 184 donne, 180 uomini, per 3.500 interventi di cui 1.500 destinati a immigrati e circa 2.000 a cittadini non immigrati (Fonte: statistiche interne). La crescita di questo settore ha assunto un carattere esponenziale dovuto, probabilmente, per quanto riguarda gli stranieri, all’aumento della popolazione residente non ancora integrata nella società civile e con difficoltà economiche, oltre all’alto numero di ricongiungimenti familiari, mentre per i cittadini locali, la ragione va ricercata nella crisi economica che, per molti, porta alla difficoltà di arrivare a fine mese. - centro di ascolto attraverso il servizio di consultorio familiare: conta circa 20 utenze l’anno; - centro di aiuto alla vita rivolto principalmente a mamme e ragazze madri in difficoltà: conta circa 20 utenze l’anno. Per offrire ai ragazzi di Tarquinia e dei Comuni limitrofi uno spazio di aggregazione positivo, alternativo alla strada, dove trascorrere il tempo libero, effettuare sport, acquisire nuove conoscenze sul mercato del lavoro e nuove competenze in ambito scolastico ed educativo, l’Associazione ha inaugurato nel 2000 “La Cittadella dei Giovani”: c’è la convinzione che i valori positivi di cura dell’altro e attenzione alla persona vadano coltivati con impegno per rafforzare la compagine sociale e per migliorare la qualità della vita di chi ha meno difese e garanzie sociali. Da un lato le esigenze e le situazioni dei giovani vanno attentamente analizzate e comprese, dall’altro occorre, però, concretezza d’iniziativa e un’azione di pratica solidarietà. All’interno della Cittadella si svolgono, infatti, diverse attività ricreative, artistiche e formative rivolte ai bambini e ai giovani oltre che laboratori di giardinaggio, musica, falegnameria aperti a tutti. In questo contesto, opera il “Gruppo Sorriso” composto da ragazzi diversamente abili seguiti da volontari che hanno promosso un corso di autonomia, di artigianato e di socializzazione appositamente per loro. Gli utenti del Gruppo Sorriso sono attualmente 10 ragazzi ed adulti diversamente abili, di età compresa tra i 20 ed i 50 anni. Grazie ai servizi prestati presso la Cittadella dei Giovani nell’anno 2007 circa 8000 persone, in diverse occasioni, hanno potuto trovare spazi accoglienti per incontri di famiglia, di gruppo, di solidarietà e per feste. La cittadella è dotata di un parco giochi per bambini, adatto anche a bambini diversamente abili, e campi per praticare sport di squadra. È dotata di un palco dove vengono realizzati, soprattutto nel periodo estivo, spettacoli a favore di progetti e iniziative di solidarietà. Il settore Stampa, Documentazione e Promozione è legato alla promozione di tutte le iniziative e dei progetti attivati, realizzando e promuovendo a tal fine materiali vari, come volantini, manifesti, ecc. Una buona parte della attività di questo settore si dedica alla realizzazione e aggiornamento del sito www.semidipace.it e del periodico trimestrale ALTAVISTA, che è la voce dell’Associazione del quale vengono stampate circa 3.000 copie e, di queste, 1.200 circa sono le copie che vengono inviate ai vari contatti, alle istituzioni, agli adottanti in Italia e all’estero. Il resto viene distribuito nelle edicole, nelle scuole e in occasione di eventi organizzati dall’Associazione. Un altro importante filone di attività è quello dei progetti internazionali (Settore Pellicano) che si occupa della realizzazione e della promozione dei progetti da attuare in campo internazionale a sostegno di bambini, giovani, ragazze madri, disabili, famiglie, anziani. In questi 25 anni l’Associazione ha esteso la sua attività dal territorio locale ai Paesi più lontani, come Cuba, la Repubblica Dominicana e l’India, realizzando progetti di adozione a distanza per bambini, case di accoglienza per ragazze madri, interventi di emergenza in 30 Paesi del mondo, compresi da ultimo quelli asiatici devastati dall’alluvione. L’utenza registrata nei Progetti Internazionali è di circa 3.500 persone tra bambini, ragazze madri ed anziani aiutati da oltre 5.000 adottanti in Italia. 7) Obiettivi del progetto: Problema da risolvere L’analisi territoriale e settoriale, appena esposta nel precedente punto 6, mostra il sempre più forte rischio di esclusione sociale alla quale sono sottoposte le fasce più deboli della popolazione come la sempre più ampia fascia della popolazione locale che, a causa della crisi economica si trova a rischio povertà, i diversamente abili, i giovani - ed in particolare quelli che più da vicino vivono il rischio della devianza e del disagio minorile - gli immigrati. Cause La possibile emarginazione a cui si espongono le fasce più deboli della popolazione, come mostrato nel precedente punto 6, è dovuta a diverse cause fra loro interrelate: • I settori trainanti dell’economia locale (agricoltura e turismo), già da alcuni anni, stanno attraversando una fase critica. Le uniche industrie esistenti, ad eccezione di quelle legate alle centrali ENEL di Civitavecchia e Montalto di Castro, sono di piccola dimensione e legate alla trasformazione di prodotti agricoli. L’occupazione, pertanto, spesso assume un andamento estremamente discontinuo e legato alla stagionalità dei prodotti. • Negli ultimi anni, in particolare, dopo l’ingresso degli ultimi paesi dell’Est Europa all’interno della Comunità Europea, si è registrato un significativo incremento della popolazione immigrata residente, in particolare dalla Romania. Così, mentre i • • cittadini immigrati precedentemente, in particolare provenienti dall’area nordafricana con particolare riferimento a Marocco e Tunisia, in Italia già dagli anni ’80, sono sufficientemente integrati nella società civile locale anche dal punto di vista lavorativo, le nuove fasce immigrate oltre ad avere ancora diverse problematiche dal punto di vista reddituale, non sono ancora integrate dal punto di vista sociale. Sul territorio non sono presenti sufficienti punti di aggregazione giovanile capaci di essere una valida alternativa al “solito muretto” Scarsi risultano essere anche i momenti di aggregazione, condivisione e scambio rivolti ai disabili, specialmente giovani. Effetti Il problema appena sintetizzato, sulla base delle relative cause provoca una serie di effetti negativi sui targhet di riferimento e in particolare: • La crisi economica che, in questi anni, caratterizza i settori dell’agricoltura e del turismo, oltre alla mancanza di industrie provoca un’occupazione solo occasionale per lo più concentrata nei mesi estivi. La fascia di popolazione che si avvicina alla soglia della povertà, così, è sempre più ampia, anche tra chi, fino a qualche anno fa, era sicuramente lontano; • L’incremento del tasso di immigrazione residente proveniente dai paesi dell’Est Europa recentemente entrati nella Comunità Europea, e in particolare dalla Romania, ha provocato da un lato una ancora scarsa integrazione sociale degli immigrati, dall’altro un allargamento della fascia di persone che si trovano in difficoltà economiche; • L’insufficienza di punti di aggregazione giovanile sul territorio capaci di divenire punti di riferimento alternativi al classico muretto, che, spesso, non vedendo alternative a loro attraenti, entrano in una sorta di apatia che li espone al rischio della devianza e al disagio minorile; • Ancora più critica, a volte, si presenta l’integrazione sociale di persone diversamente abili, specialmente se giovani che sul territorio, ad eccezione di alcuni momenti sicuramente non sufficienti a coprire tutti i bisogni espressi, non riescono a trovare momenti di aggregazione, condivisione e scambio. Beneficiari Il progetto si propone di essere a supporto alle fasce della popolazione locale a rischio emarginazione e, in particolare: • Persone a rischio povertà: 60 minori, 200 donne e 200 uomini; • Immigrati che usufruiscono dello Sportello “InformaImmigrati”: 42 uomini, 61 donne, 3 minori; • Cittadini che usufruiscono della Cittadella dei Giovani: 8.000; • Donne in gravidanza: 10 • Persone in depressione e disagio psicologico: 35 • Minori immigrati: 30 • Giovani: 50 Obiettivi generali: L’azione dell’Associazione Umanitaria “Semi di Pace”, sede del presente progetto, è volta all’inclusione sociale delle fasce più deboli della popolazione come disabili, persone a rischio povertà, giovani a rischio devianza e disagio giovanile, attraverso la promozione di una corretta crescita individuale e un armonico sviluppo della persona nel suo insieme. In quest’ottica trovano posto anche le iniziative internazionali che stimolano la cittadinanza, ma anche contesti più ampi come quello regionale e, in alcuni casi nazionale, Nell’ambito del progetto “Il Filo d’Arianna” gli obiettivi generali perseguiti sono volti a: • Sostenere la fascia della popolazione che, più direttamente, si trova a rischio • • • povertà; favorire l’integrazione degli immigrati nelle comunità locali; offrire un’alternativa valida e costruttiva al rischio di devianza e di disagio giovanile; favorire l’integrazione sociale dei giovani diversamente abili all’interno della società civile. Obiettivi specifici: 1. migliorare l’efficienza del Settore Servizi Sociali attraverso l’incremento dell’offerta dei servizi garantita da una apertura più prolungata dello sportello per i Servizi sociali; 2. promuovere l’aggregazione e la socializzazione giovanile valorizzando e incrementando l’orario di apertura e le attività offerte dalla Cittadella dei Giovani anche attraverso la promozione delle sue iniziative e delle opportunità offerte fra i giovani del territorio; 3. contribuire alla attività ludico-ricreative-formative rivolte ai ragazzi diversamente abili, ai bambini stranieri e con difficoltà di apprendimento scolastico e integrazione sociale; 4. migliorare l’efficienza del settore stampa e documentazione attraverso il potenziamento e la regolarizzazione della Rassegna stampa, miglioramento dei contenuti e della diffusione della rivista ALTAVISTA. Indicatori: 1. Incremento di almeno il 25% annuo rispetto al dato 2007 dell’utenza soddisfatta dalle varie attività previste dallo Sportello Servizi Sociali (sportello immigrati: 127; servizio dispensa vestiario e generi alimentari: 506; centro ascolto: 14 utenze; centro di aiuto alla vita: 14 utenze l’anno); 2. incremento di almeno 25% rispetto al dato 2006 (circa 9.600 persone) dell’utenza che si rivolge alle varie attività previste dalla Cittadella dei Giovani; 3. incremento di almeno il 15% del numero dei punti di diffusione; verifica, aggiornamento ed estensione entro il 6° mese del progetto della mailing list della rivista; 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: 8.1 Piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi Il raggiungimento degli obiettivi descritti nel precedente punto 7 avverrà attraverso i seguenti due piani di attuazione PIANO DI ATTUAZIONE N. 1: – Accoglienza, inserimento e formazione dei volontari in servizio civile nel contesto operativo dell’Associazione; PIANO DI ATTUAZIONE N. 2: – Attuazione, presso le diverse sedi (di attuazione) del progetto delle seguenti attività: Presso la sede accreditata di Tarquinia in via Alberata Dante Alighieri, 29: A. SPORTELLO SERVIZI SOCIALI • Distribuzione vestiario e generi alimentari; • Sportelli immigrati; • Centro d’Ascolto; • Centro aiuto alla Vita • Coordinazione delle attività associative Presso la sede accreditata di Tarquinia “Cittadella dei Giovani” – S.P. Lupo Cerrino: B. CITTADELLA DEI GIOVANI • Gruppo “Sorriso” • Laboratorio “P. Luigi Colnaghi” • Apertura a gruppi giovanili • Laboratori interculturali per bambini immigrati • Richieste della cittadinanza C. PROMOZIONE • Aggiornamento sito • Rassegna stampa • Documentazione e promozione delle tematiche associative. L’Associazione Semi di pace è attiva dal 1980 nel territorio di Tarquinia e dei paesi limitrofi, offrendo diversi servizi ed attività di volontariato finalizzate al miglioramento della qualità della vita per le persone e i nuclei familiari che vivono quotidianamente varie forme di disagio: italiani e stranieri, senza distinzione di razze, culture e religioni. I valori che ispirano Semi di Pace sono la cura, il rispetto e la dignità riconosciuti ad ogni essere umano. In tutte le iniziative viene riservato ampio spazio alla crescita di ogni persona, poiché risulta centrale la cura dello sviluppo individuale sia esso fisico, relazionale, psicologico o morale. Alcune iniziative sono rivolte all’inserimento di minori stranieri nel contesto scolastico e sociale, altre alla prevenzione del disagio giovanile, al sostegno di bambini e ragazzi disabili, o ancora alla formazione scolastica e professionale. Il coordinamento e la pianificazione delle attività saranno assicurati dall’Associazione “Semi di Pace” e lo svolgimento delle stesse ricopre l’arco dei 12 mesi di realizzazione del progetto, prevalentemente dal lunedì al venerdì, come meglio esplicitato dal diagramma sottostante. Alle attività previste dal progetto si aggiunge la formazione specifica dei volontari in servizio civile che si svolgerà nei primi 4 mesi di attuazione dello stesso. I volontari in servizio civile si andranno ad inserire, come meglio specificato alla voce 8.4, in un contesto già operativo, affiancando operatori esperti e qualificati per lo svolgimento sia di queste attività che di quelle cui le organizzazioni di cui sopra rispondono in collaborazione con le istituzioni nell’arco dell’intero anno di attuazione del progetto. Tale affiancamento, supportato anche da un idoneo percorso formativo specifico, meglio dettagliato alla voce 41 del presente formulario, porterà i volontari in servizio civile all’acquisizione di una propria autonomia operativa, fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di cui al precedente punto 7. La presenza degli operatori e dei volontari, già da tempo coinvolti, delle quattro sedi di attuazione garantisce anche la continuazione delle attività, e quindi la sostenibilità, negli anni seguenti a quello del presente progetto, mantenendo lo standard degli obiettivi raggiunti. I volontari in servizio civile, al termine del progetto, avranno l’opportunità di svolgere uno stage della durata di un mese (30 giorni) presso la Cooperativa Sociale “Il Melograno” dove svolgeranno attività di Assistenza Domiciliare di Base, Grafico Pubblicitario e Assistenza Tecnica Informatica. Attività/giorni Lun. Mar. Mer. Gio. Ven. Sab. Dom. SPORTELLO SERVIZI SOCIALI • Distribuzione vestiario e generi alimentari • Sportello immigrati • Centro ascolto Riceve per appuntamento • Centro aiuto alla vita Riceve per appuntamento • Coordinamento attività associative CITTADELLA DEI GIOVANI • Gruppo “Sorriso” • Laboratorio “P. Luigi Colnaghi” • Apertura a gruppi giovanili • Richieste della cittadinanza LABORATORI INTERCULTURALI Recupero scolastico Laboratrori ludici e ricreativi PROMOZIONE • Aggiornamento sito • Realizzazione giornale “Altavista” • Rassegna stampa • Documentazione e promozione attività associative Su richiesta Su richiesta 8.2 Complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione. PIANO DI ATTUAZIONE 1 – Inserimento e formazione dei volontari in servizio civile nel contesto operativo dell’Associazione L’arrivo dei volontari in servizio civile presso la sede di attuazione è preceduto da almeno due incontri tra il presidente dell’Associazione, le persone individuate come olp e formatori e tutti i volontari che collaborano allo svolgimento delle attività, al fine di facilitare l’ingresso e l’integrazione dei volontari in servizio civile nel contesto operativo. Inoltre, in seguito all’approvazione ed al finanziamento del progetto saranno tutti coinvolti nella fase di promozione e, successivamente, i referenti di ciascuna sede, nelle selezioni di quanti hanno scelto il presente progetto. Nei mesi 1-2-3 di attuazione del presente progetto si svolgerà la maggior parte della formazione specifica, secondo i moduli descritti al successivo punto 41 del presente formulario, al fine di inserire adeguatamente i volontari sia nei singoli contesti associativi che per metterli in grado di avvicinarsi con sicurezza e adeguata preparazione alle attività di promozione, sensibilizzazione e raccolta fondi, ma soprattutto al supporto che dovranno fornire ai potenziali donatori che supporteranno nello svolgimento delle varie fasi. PIANO DI ATTUAZIONE 2 – Attuazione, presso le diverse sedi di attuazione del progetto delle attività previste, di seguito dettagliate. ATTIVITA’ SVOLTE PRESSO LA SEDE SITUATA A TARQUINIA IN VIA ALBERATA “DANTE ALIGHIERI” A. SPORTELLO SERVIZI SOCIALI Lo sportello è aperto 16 ore settimanali con l’ausilio di n. 4 operatori volontari dell’associazione. Le attività svolte sono le seguenti: • Sportello per la distribuzione del vestiario e di generi alimentari, che prevede un servizio di distribuzione di vestiario e generi alimentari rivolto a immigrati e famiglie bisognose; il servizio si svolge presso la sede centrale ed è aperto al pubblico il lunedì e il giovedì dalle ore 16.00 alle ore 19.00. I volontari negli altri giorni, lavorano senza apertura al pubblico, se non in casi eccezionali, per la sistemazione del locale adibito a dispensa e la preparazione dei pacchi. L’attività dello sportello è ormai ben conosciuta dalla cittadinanza così da essere diventato un importante punto d’incontro tra chi necessità di un lavoro, solitamente di basso profilo (badanti, operai generici, braccianti agricoli) e chi invece è pronto ad offrirlo. • Servizio sportello immigrati: è un progetto in passato finanziato dalla legge 286/98 di cui, alla scadenza, l’Associazione Semi di Pace si è fatta carico. Gli operatori impegnati in questo servizio si occupano di fornire informazioni e consulenza in particolare di tipo burocratico amministrativo, ai cittadini stranieri. Si provvede anche ad aiutare gli utenti nella ricerca di un alloggio e di un lavoro e a fornire informazioni circa i servizi pubblici, sanitari, educativi e di prevenzione. Tali azioni risultano realizzate in collaborazione e a sostegno delle politiche rivolte agli immigrati dal Comune di Tarquinia, che, nello specifico, provvede a coadiuvare l’Associazione fino alla presa in carico delle situazioni più problematiche. Lo sportello ha un’apertura complessiva di 30 ore settimanali. • Centro di ascolto attraverso il servizio di consultorio familiare: la tipologia degli assistiti è formata da persone in situazione di depressione e quindi di disagio psicologico, dovuto a separazioni o incomprensioni coniugali, alla perdita di stabilità economica o del lavoro, alla scomparsa di persone care ecc; necessità di visite specialistiche gratuite poiché non sono in grado di sostenerne la spesa economica. • Centro di aiuto alla vita: rivolto principalmente a mamme e ragazze madri in difficoltà. Sono quelle mamme italiane e straniere che si rivolgono al CAV per avere un sostegno morale e materiale per affrontare con serenità la propria gravidanza. Per quei particolari casi in cui la gestante si trova in difficoltà economiche si prevede un’adozione prenatale a distanza denominata “Progetto Gemma”, che garantisce un sostegno economico alla mamma e al bambino per 18 mesi. ATTIVITA’ SVOLTE PRESSO LA “CITTADELLA DEI GIOVANI” B. LA CITTADELLA DEI GIOVANI E’ un’area sita in località “Vigna del Piano” a Tarquinia, aperta a tutti i giovani. Vuole rappresentare un luogo alternativo alla strada e al “muretto”, dove aggregarsi, trascorrere il tempo libero, fare sport, ma anche acquisire nuove conoscenze sul mercato del lavoro e nuove competenze in ambito scolastico ed educativo, per una corretta crescita individuale ed uno sviluppo integrale ed armonico della persona. Alla base della “Cittadella dei Giovani” c’è la convinzione che i valori positivi di cura dell’altro e attenzione alla persona, vadano coltivati con impegno per rafforzare la compagine sociale e per migliorare la qualità della vita di chi ha meno difesa e garanzie sociali. All’interno della “Cittadella” sono presenti diverse attività ricreative, artistiche e formative rivolte ai bambini e ai giovani, oltre che laboratori di giardinaggio, di musica, di falegnameria aperti a tutti. In questo contesto, è nato il “Gruppo Sorriso” composto da ragazzi diversamente abili seguiti da volontari che hanno promosso corsi di autonomia, di artigianato e di socializzazione appositamente per loro. Gli incontri si realizzano alla cittadella dei giovani con cadenza settimanale per la durata di 2 ore, il lunedì. I volontari più giovani seguono anche un gruppo di bambini inseriti nel “Laboratorio P. Luigi Colnaghi” una volta la settimana, giovedì, per 2 ore. All’interno di questo laboratorio ogni settimana viene affrontato, attraverso attività, giochi, canzoni, lavori, un tema riguardante l’esistenza. Al fine di una maggiore integrazione dei bambini immigrati l’associazione ha previsto la realizzazione di una serie di attività svolte in regime di partenariato con la Direzione Didattica Statale di Tarquinia, dove i bambini saranno coinvolti in: Recupero scolastico: N° 2 incontri settimanali nei locali della scuola elementare pubblica. Qui i bambini saranno aiutati a migliorare la loro conoscenza della lingua italiana, nei compiti, nella lettura di testi in italiano, quali favole e storie, per facilitare, attraverso i racconti, il loro linguaggio verbale. Saranno, altresì, coinvolti in attività manuali, nella visione di filmati e cartoni animati per educarli all’ascolto e alla relazione con gli altri. Laboratori ludici e ricreativi: N° 1 incontro settimanale presso i locali della Cittadella dei Giovani dove saranno coinvolti, in settimane alternate, sia nel laboratorio di musicogiocoterapia, che nei laboratori artistici e di socializzazione con altri bambini italiani, normodotati e disabili. Si realizzeranno dei percorsi ludico-ricreativi all’interno dei locali e degli spazi all’aperto presenti nella Cittadella dei Giovani. Verranno organizzati dei giochi a tema, durante i quali i bambini potranno dare libero sfogo alla loro creatività e ai loro pensieri. Per stimolare e sviluppare una percezione della musica e degli strumenti, i bambini saranno avvicinati ad essi sempre attraverso un percorso ludico-didattico che possa rappresentare una terapia per quei casi in cui è presente il disagio sociale e relazionale. Per quei bambini che non potranno raggiungere autonomamente la Cittadella, sarà disponibile il servizio di navetta utilizzando il mezzo dell’associazione La cittadella è anche dotata di attrezzature sportive e una sala prove musicali aperta a tutti i gruppi giovanili che ne facciano richiesta. Gli ambienti della cittadella vengono messi a disposizione di tutti coloro che ne facciano richiesta per feste, ricorrenze, ecc. per questo è spesso aperta 7 giorni su sette. Inoltre è previsto un servizio di trasporto con un mezzo associativo. C. PROMOZIONE Il settore Promozione è legato alla promozione di tutte le iniziative e dei progetti attivati attraverso la realizzazione e diffusione di depliant illustrativi dei progetti realizzati che vengono distribuiti ai concerti, sulle spiagge, nei parcheggi e nei luoghi di aggregazione. • Manutenzione, aggiornamento e miglioramento della struttura grafica del sito dell’Associazione (www.semidipace.it) • Realizzazione del periodico trimestrale ALTAVISTA, che è la voce dell’Associazione; stampato in circa 3.000 copie, viene distribuito nelle edicole ed inviato in tutta Italia alle Istituzioni, alle Associazioni e ai sostenitori dell’associazione. • Rassegna stampa; • realizzazione comunicati stampa da trasmettere alle principali testate giornalistiche locali e nazionali; • realizzazione articoli per il periodico, attraverso interviste e testimonianze; • utilizzazione dei sistemi informatici per la bozza dell’impaginazione; • reperimento fondi, attraverso contatti con gli sponsor, per la pubblicazione del periodico e per i progetti attivati, anche attraverso la distribuzione di salvadanai in diversi punti del territorio; • divulgazione dello stesso nelle edicole e in tutti i contatti attivati dall’associazione; • rassegna stampa; • utilizzazione dei sistemi informatici per l’archiviazione di tutta la documentazione (fotografie, articoli, video) riguardante le iniziative ed i progetti attivati; • tenere i contatti con i sostenitori dei progetti; • aggiornare l’archivio con i dati dei sostenitori; • aggiornamento / sollecito schede sostegno. Conclusione Le attività sopra descritte, rispondono agli obiettivi indicati al punto 7 del presente formulario; in particolare: • L’attività A. risponde all’obiettivo specifico 1; • l’attività B. risponde all’obiettivo specifico 2 e 3; • l’attività indicata alla lettera C. risponde all’obiettivo specifico 4. Lo svolgimento delle stesse presso tutte le diverse sedi di attuazione del presente progetto, di concerto tra gli operatori, i volontari ed i volontari del servizio civile, mira al raggiungimento degli indicatori di risultato individuati. 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell’ente. L’Associazione “Semi di Pace” può contare su un gruppo di 25 volontari, che collaborano a titolo gratuito nello svolgimento delle attività. Due collaboratori hanno una collaborazione coordinata a progetto, mentre una terza ha l’assunzione a tempo indeterminato. Tra i volontari figurano anche professionisti, quali: n.1 psicologa. n.1 avvocato. n.1 ingegnere. n.1 sacerdote. n.3 insegnanti. n.1 mediatrice interculturale. Rapporto Volontari - Operatori Retribuiti 3 25 Volontari Operatori Retribuiti 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto. L’inserimento dei volontari in servizio civile all’interno delle varie sedi accreditate permetterà una migliore articolazione delle attività previste, nonché un loro potenziamento, garantendo così il raggiungimento dei risultati attesi descritti al punto 7 del presente formulario. Dopo lo svolgimento della formazione specifica prevista, gli stessi, due per ogni sede, affiancheranno gli operatori, ed in alcuni casi anche le figure professionali, nello svolgimento delle attività, sia quelle descritte alla voce 8.2 che quella relativa all’attività ordinaria dell’Associazione stessa. Si tratta in tutti i casi di attività già programmate e regolarmente svolte dalle diverse Associazioni ed in cui i volontari in servizio civile dovranno inserirsi seguendo la metodologia dell’imparare facendo, che sta poi alla base dello spirito stesso del servizio civile. Nello svolgimento delle attività previste i volontari saranno chiamati ad utilizzare a pieno la dotazione informatica messa a loro disposizione in ogni momento, ed in modo particolare, a utilizzare la posta elettronica, word ed altre funzioni specifiche del pacchetto Office, per questo la formazione specifica fornirà loro idonee conoscenze informatiche per poterle poi applicare nello svolgimento del lavoro. Per meglio qualificare il loro ruolo, poi, a contatto con persone fragili, saranno dotati anche di conoscenza relative al primo soccorso (vedi formazione specifica). La fase di inserimento dei volontari nei diversi contesti di lavoro sarà mirata soprattutto a integrare i volontari nel gruppo di lavoro, facendoli partecipare ai momenti di pianificazione e progettazione delle attività, individuando anche le singole peculiarità, gestendo i turni di lavoro e gli specifici operatori di riferimento nelle diverse attività, il tutto in clima quanto più possibile di collaborazione e reciproca disponibilità. Saranno inoltre svolte, presso le singole sedi di attuazione, riunioni periodiche con tutto il personale coinvolto al fine di verificare l’andamento delle attività in relazione agli obiettivi prefissati. Al termine del progetto, i volontari in servizio civile che ne facciano richiesta, secondo una idonea turnazione, potranno svolgere uno stage della durata complessiva di un mese (30 giorni) presso la Cooperativa Sociale “Il Melograno”, con sede nel vicino comune di Canino svolgendo attività relative alle diverse aree sviluppate dalla cooperativa stessa, ovvero: Assistenza Domiciliare di Base, Grafico Pubblicitario e Assistenza Tecnica Informatica. In relazione alle attività descritte alla voce 8.2, il ruolo dei volontari in servizio civile sarà il seguente. A - SPORTELLO PER I SERVIZI SOCIALI I volontari supportano gli operatori dell’associazione nella distribuzione del vestiario e di generi alimentari; nell’accoglienza agli utenti del Centro di ascolto e nell’attività di informazione e orientamento ai cittadini stranieri. Nell’ambito del Centro Aiuto alla Vita i volontari supporteranno gli operatori dell’associazione nell’accoglienza e assistenza alle mamme in difficoltà. B - LA CITTADELLA DEI GIOVANI I volontari in Servizio Civile sono parte integrante anche di questa struttura. Nel pieno spirito della Cittadella, ovvero la promozione, sensibilizzazione e soprattutto integrazione con i ragazzi disagiati, immigrati, o con altre abilita vedranno il loro impegno ricalcato nelle attività di gruppo che prevedono un’ elevata collaborazione tra tutti i partecipanti. quali: • organizzazione di iniziative, laboratori e incontri con i ragazzi del Gruppo Sorriso; • cura del verde esistente alla Cittadella, attività di giardinaggio; • supporto nella cura degli animali; • gestione delle prenotazioni degli ambienti messi a disposizione; • partecipazione ai laboratori attivati; • servizio di trasporto. C - PROMOZIONE I volontari supporteranno gli operatori dell’associazione nella realizzazione e distribuzione della rivista Altavista; collaboreranno inoltre in tutte le attività di realizzazione e diffusione dei materiali di promozione, nella rassegna stampa e nell’aggiornamento del data base dei sostenitori; inoltre collaboreranno nella distribuzione dei salvadanai nei vari punti del territorio e nella realizzazione degli incontri volti alla creazione di una rete sul territorio. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 4 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 4 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 1400/12 h 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Disponibilità a un impegno nei giorni festivi laddove richiesto • Flessibilità oraria • Disponibilità a missioni, trasferte e trasferimenti per un periodo non superiore ai 30 giorni CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) Sede/i di attuazione del progetto ed Operatori Locali di Progetto: N. Sede di attuazione del progetto Comune Associazione Umanitaria Tarquinia 1 (Vt) “Semi di pace” Associazione Umanitaria Tarquinia 2 Semi di Pace – (Vt) Cittadella dei Giovani 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita C.F. Biagioni Erika Via Alberata Dante Alighieri, 29 72915 2 2 Loc. Vigna del Piano, snc 92105 22.07.1975 BGNRKE75L62D024X 14.02.1954 NGHRTI54B54H501D Inghes Rita 16 17 18 17) Altre figure impiegate nel Progetto: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per Cognome e sede nome Associazione 2 Umanitaria Tarquinia Via Alberata Dante 72915 1 (Vt) “Semi di Alighieri, 29 pace” Associazione 2 Umanitaria Loc. Vigna del Tarquinia 92105 2 Semi di Pace – (Vt) Piano, snc Cittadella dei Giovani 3 4 5 6 7 8 9 10 11 TUTOR Data di nascita RESP. LOCALI ENTE ACC. C.F. Cognome e nome Data di nascita C.F. Ferrari Marina 13/03 FRRMRN73C Venturi /1973 53C773L Massimil 30/01 VNTMSM71A30C7 iano /1971 73Z Ferrari Marina 13/03 FRRMRN73C Venturi /1973 53C773L Massimil 30/01 VNTMSM71A30C7 iano /1971 73Z 18) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: SPES - Associazione Promozione e Solidarietà si impegna nella promozione e diffusione del Servizio Civile Nazionale, anche in virtù della capillare presenza nella regione, nella quale è dislocata una rete di sportelli territoriali. L’attività di sensibilizzazione si realizzerà con incontri in alcuni plessi scolastici per promuovere il servizio civile fra gli studenti delle classi IV e V delle scuole medie superiori (a titolo di esempio, nel 2008, SPES ha incontrato gli studenti degli Istituti scolastici di scuola media superiore del XIII municipio di Roma) e attraverso momenti specifici all’interno di eventi (per esempio Insieme per la solidarietà - Giornata del Volontariato Giovani 2008). In occasione dell’uscita del bando e per tutto il periodo di validità dello stesso, verrà dato ampio spazio al servizio civile sul portale www.volontariato.lazio.it e sul sito www.spes.lazio.it con numerose pagine di approfondimento riguardanti i singoli progetti, che saranno presenti anche sui siti delle singole associazioni partner. Un’altra azione promozionale consisterà nella distribuzione di volantini a ragazzi compresi nella fascia di età 18-28 anni; a questa si affiancherà l’affissione di locandine promozionali in specifici spazi frequentati dai giovani, potenziali candidati, quali università, stazioni ferroviarie, stazioni di pullman e in particolari luoghi di aggregazione quali pub, bar, librerie, biblioteche. Per completare la strategia promozionale, saranno pubblicate, ancora, campagne pubblicitarie sui principali quotidiani locali e nazionali, nelle pagine locali, con esplicito riferimento ai progetti proposti dall’Ente. Di seguito si riporta a titolo esemplificativo la riproduzione di uno degli inserti pubblicati in occasione del Bando 2008: Tutte le azioni precedentemente descritte verranno potenziate dall’attività dell’ufficio stampa SPES che promuoverà i progetti di Servizio Civile Nazionale presso i principali quotidiani locali e nazionali, radio e web-radio, televisioni e siti informativi su internet, focalizzando l’attenzione sui media maggiormente apprezzati dal pubblico giovanile e identificando per ciascun progetto promosso i media maggiormente interessati alla pubblicazione. Ore dedicate all’attività di sensibilizzazione: Realizzazione eventi ed incontri: 4 ore Realizzazione apposite pagine su sito web: 5 ore Realizzazione locandine e volantini: 5 ore Realizzazione inserti pubblicitari: 2 ore Affissione locandine promozionali: 5 ore Volantinaggio: 7 ore Ufficio stampa: 8 ore Totale: 36 ore Un’importante opera di collegamento è comunque attribuita a tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione del progetto (associazioni, loro volontari, operatori, partner) che avranno il compito di diffondere gli obiettivi della proposta progettuale all’interno del proprio network sociale. 19) Eventuali autonomi criteri e modalità di selezione dei volontari: Criteri autonomi di selezione come da Mod. S/REC/SEL – Sistema di Reclutamento e Selezione accreditato dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile 20) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): Si 21) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dei risultati del progetto: Si fa rinvio al sistema di monitoraggio presentato nel Mod. S/VAL/MON – Sistema di Valutazione e Monitoraggio accreditato dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile 22) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): Si 23) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Nessuno 24) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Formazione specifica € 720,00 Bilancio competenze € 800,00 Pubblicizzazione progetto € 500,00 Spese trasferta € 300,00 Stampa giornale e materiali di promozione € 3.000,00 Manutenzione struttura € 1.000,00 TOTALE € 6.320,00 L’impegno di spesa dell’Ente è superiore al 25% dell’assegno medio dei volontari calcolato su base annua. 25) Eventuali copromotori e partners del progetto con la specifica del ruolo concreto rivestito dagli stessi all’interno del progetto: Comune di Tarquinia, partner con ruolo molto rilevante che collabora con l’Associazione Semi di Pace nel “Settore Servizi Sociali”, con particolare riferimento allo Sportello Infrma-Immigrati, attraverso la presa in carico degli utenti dell’associazione (cfr. accordo siglato in data 28/10/2008 e qui allegato). Società Cooperativa Sociale “Il Melograno”: collabora con il progetto “Il Filo d’Arianna” permettendo ai volontari in Servizio Civile Nazionale di effettuare uno stage della durata di 30 giorni, presso la propria sede. Direzione Didattica Statale di Tarquinia: partner con ruolo molto rilevante nel progetto “Il Filo d’Arianna” fornendo i locali utilizzati per i laboratori interculturali rivolti ai bambini immigrati. L’Ente Upter Sport, Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council interverrà quale partner del progetto rispetto ai moduli della formazione specifica relativi alle nozioni di primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare e defibrillazione precoce (BLSD). 26) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Tutte le attrezzature utili e necessarie alla svolgimento del percorso riservato ad ognuno, saranno messe a disposizione dei ragazzi. Quindi si parla di: - Computer, fotocopiatrice, fotoriproduttore - Ambienti adibiti a centro di ascolto con materiale cartaceo e informativo necessario - Attrezzature e altro utile al mantenimento della Cittadella e dei suoi ospiti - animali da cortile - frutteto - serra - piante ornamentali - 1 pulmino adibito a trasporto disabili - 1 tenso struttura di 100 mq. per le attività all’esterno della cittadella dei - Giovani Sala prove musicale allestita CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 27) Eventuali crediti formativi riconosciuti: Università degli Studi Roma Tre (Università avente sede nella Regione di attuazione del progetto): riconoscimento di crediti formativi universitari ai propri studenti impegnati in progetti di servizio civile presentati da SPES, come da accordo allegato (Prot. 30847del 14 settembre 2005 a firma del Responsabile Area Affari Generali – Ufficio Didattica) 28) Eventuali tirocini riconosciuti : La Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma riconosce i progetti di Servizio Civile Nazionale presentati da SPES validi ai fini di tirocini che fanno maturare crediti formativi come da convenzione allegata sottoscritta in data 28 ottobre 2008 L’Università degli Studi “Roma Tre” riconosce crediti formativi universitari (CFU) per le attività realizzate nel corso del Servizio Civile Nazionale valide ai fini di tirocini formativi come indicato nella delibera del Senato Accademico datata 22/09/2004 ancora valida e riconosciuta come applicabile ai progetti dell’ente SPES come da nota allegata. 29) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Il quotidiano contatto con gli utenti dello sportello servizi sociali permetterà ai volontari di acquisire e/o accrescere le capacità relazionali, l’attitudine a lavorare in gruppo e a fronteggiare situazioni di disagio e di particolare impatto emotivo; acquisiranno inoltre profonde conoscenze circa le problematiche connesse all’immigrazione e alla convivenza fra culture e nazionalità diverse, esperienza sicuramente spendibile nel settore del sociale, della mediazione culturale e delle scienze politiche. Le competenze acquisite nell’ambito delle attività svolte nella Cittadella dei Giovani permetteranno ai volontari in servizio civile di acquisire competenze nel lavoro con i minori, nell’organizzazione e gestione di attività ludiche e ricreative. Presso il settore Stampa e documentazione i giovani acquisiranno un ricco bagaglio di conoscenze pratiche nell’ambito delle tecniche e delle strategie comunicative, valide per la costruzione dei profili professionali nell’ambito della comunicazione, dal pubblicista al grafico, all’impaginatore. Le competenze acquisite saranno riconosciute e certificate dal Movimento per la Vita Italiano, ai fini del curriculum vitae. Cooperativa “Il Melograno”: riconosce e certifica le competenze acquisite dai volontari durante l’espletamento dell’anno di servizio civile, così come sopra menzionate, valide ai fini del curriculum vitae, come da accordo allegato, sottoscritti in data 24 ottobre 2008. IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio, ente accreditato presso la Regione Lazio, riconosce e certifica le competenze acquisite dai volontari durante l’espletamento dell’anno di servizio civile, così come sopra menzionate, valide ai fini del curriculum vitae, come da accordo allegato, sottoscritti in data 28 ottobre 2008. L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisite attraverso il modulo formativo di “Esecutore BLSD”, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC, come da accordo allegato, sottoscritto il 23/10/2008. Il valore legale del certificato di “Esecutore BLSD” è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche. La società Fusilla s.r.l valorizza l’esperienza di servizio civile attraverso il rilascio di attestato di frequenza al modulo informatico, valido ai fini curriculari come da accordo sottoscritto il 24/10/2008 e qui accluso. Formazione generale dei volontari 30) Sede di realizzazione: Sede centrale dell’Ente accreditato Spes: Via dei Mille, 6 – Roma Via del Pigneto, 12 – Roma Casa del volontariato provinciale: Via Garbini, 29 Viterbo 31) Modalità di attuazione: La formazione generale sarà effettuata in proprio da Spes, presso la propria sede, con formatori propri e formatori esperti. 32) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: Si 33) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Gli incontri saranno organizzati in moduli (cfr. la scansione di seguito riportata), e verranno progettati e realizzati secondo la logica non tanto di un “corso” volto a trasmettere soltanto nozioni teoriche, ma piuttosto di un vero e proprio “percorso” formativo nel quale i giovani in servizio civile saranno chiamati a mettersi in gioco in prima persona ed a collocare l’esperienza che stanno affrontando nel quadro più complessivo della loro esperienza di vita, in modo tale che essa possa rappresentare una effettiva occasione di crescita personale. La formazione generale si svolgerà entro i primi cinque mesi di servizio, in modo da garantire ai giovani volontari un inizio preparato e consapevole, con aule formate da non più di 25 unità (come previsto dalle Linee Guida). Ciascun incontro e ciascun modulo prevedono il ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive, in modo tale che i formandi possano realmente divenire i primi protagonisti del processo di apprendimento. Quando i volontari avranno cominciato a prestare il proprio servizio, sarà possibile fare riferimento alla loro esperienza, che diventerà una delle fonti di apprendimento. Infine, per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate: - è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che –a seconda degli obiettivi di ciascun modulo formativo- potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione; - il lavoro in piccoli gruppi per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative; - infine si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi presentati dai formatori o dai partecipanti. - il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento, in quanto luogo di “sospensione” della pratica e di confronto, elaborazione e assunzione di consapevolezza rispetto alle competenze e capacità (tecniche e relazionali) acquisite attraverso l’esperienza vissuta dai volontari nell’ambito dello svolgimento del progetto di servizio civile. Per concludere, l’attenzione approfondita che verrà prestata ai singoli partecipanti ed al loro percorso di apprendimento sarà garantita dalla possibilità di effettuare colloqui periodici con i formatori. Saranno inoltre promosse occasioni di scambio e condivisione con i volontari dell’associazione, presso le quali i giovani sono impegnati, in relazione ad alcuni contenuti emersi nel percorso formativo e con particolare riferimento al quelli sul rapporto tra volontariato, associazionismo e Servizio civile e al lavoro per progetti. In ogni caso è previsto l’utilizzo della lezione frontale per non meno del 50% del monte ore complessivo, con particolare riguardo ai moduli relativi alla difesa della Patria, alla difesa non armata e non violenta ed ai vincoli normativi del servizio civile nazionale. Per il tempo restante si prevede invece di ricorrere sia a dinamiche non formali (per un monte ore complessivo relativo a ciascun modulo non inferiore al 20%). In particolare, le dinamiche non formali saranno importanti nel primo, nel decimo e nell’ultimo modulo. 34) Contenuti della formazione: Il sistema formativo messo a punto prevede una progettazione ad hoc dei diversi moduli formativi, in modo tale da declinare quanto previsto dalle Linee Guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale approvate il 04 aprile 2006 dal Direttore Generale dell’UNSC in funzione delle caratteristiche specifiche del presente progetto e dei volontari che vi prenderanno parte. La formazione generale si svolgerà entro i primi 5 mesi di servizio e avrà inizio in concomitanza con l’avvio del progetto. Sarà articolata secondo 11 moduli, per la durata totale di 42 ore. Di seguito si propone la progressione dei moduli, che segue criteri di opportunità ed adeguatezza per la migliore realizzazione del progetto e solo alcuni elementi di dettaglio che si aggiungono, non sostituendoli, ai contenuti previsti dalle Linee Guida. 1. L’identità del gruppo in formazione. Questo primo modulo costituisce un fondamentale momento di accoglienza e conoscenza dei volontari avviati (4 ore) 2. La solidarietà e le forme di cittadinanza 3. Presentazione dell’Ente (Spes) Questi due moduli saranno realizzati all’inizio del percorso formativo (fatto salvo il modulo propedeutico sopra proposto) valutando necessaria l’esatta contestualizzazione dello svolgimento del progetto. Risulta, dunque, opportuno presentare in stretta successione sia l’Ente presso il quale, e a cura del quale, si realizza il progetto sia i temi sottesi al mondo della solidarietà organizzata e delle forme di cittadinanza attiva, che questa assume. Una particolare attenzione sarà dunque data alla introduzione delle forme di cittadinanza, propedeutica alla più dettagliata e successiva trattazione delle realtà associative, così come previste dal sistema legislativo italiano: volontariato, associazionismo, cooperazione sociale (6 ore) 4. Il sistema Servizio civile: la normativa vigente e la Carta d’impegno etico 5. Diritti e doveri del volontario in servizio civile Con questi due moduli vengono recuperate e ulteriormente dettagliate le informazioni già fornite all’atto di avvio dei volontari relativamente ai vincoli normativi del servizio civile (8 ore) 6. Dall’obiezione di coscienza al servizio civile nazionale: evoluzione storica, affinità e differenze tra le due realtà 7. Il dovere di difesa della Patria 8. La difesa civile non armata e non violenta 9. La protezione civile Questi quattro moduli formativi seguono la medesima progressione proposta dalle linee Guida; sono qui articolati in un unico blocco per la stretta interconnessione dei contenuti, ma saranno, naturalmente, realizzati in diverse giornate formative. Per quanto riguarda il tema della protezione civile, questo vedrà, accanto alla presentazione del Sistema di protezione civile nazionale, anche la trattazione del ruolo ricoperto dal volontariato impegnato in questo ambito (16 ore) 10. Servizio Civile Nazionale, associazionismo e volontariato Il modulo sarà finalizzato ad una disamina attenta ed approfondita che tracci affinità e differenze tra le forme di impegno sociale ed organizzato reso possibile dai “corpi sociali intermedi”, all’interno dei quali si svolge il servizio civile prestato nei progetti di Spes, ed il Servizio Civile stesso. La collocazione di questo modulo al quasi termine dell’iter formativo generale è funzionale a sviluppare una partecipazione attiva sui temi sollevati, da parte dei volontari stessi, a questo punto, già inseriti nelle strutture e nelle attività progettuali (4 ore) 11. Il lavoro per progetti Con quest’ultimo modulo formativo si forniranno nozioni relative al lavoro per progetti, utile a consegnare ai volontari strumenti volti ad una loro prima positiva autonomizzazione relativamente alla programmazione ed organizzazione delle attività in cui sono inseriti (4 ore) 35) Durata: E’ previsto un totale di 42 ore. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 36) Sede di realizzazione: Sede dell’Associazione, via Alberata Dante Alighieri, 29 Tarquinia Casa del Volontariato di Viterbo: Via Igino Garbini, 29G Spes – Via del Pigneto, 12 – Roma Spes – Via dei Mille, 6 – Roma 37) Modalità di attuazione: a) In proprio presso l’ente con formatori dell’ente c) Affidata ad altri soggetti terzi 38) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Rita Inghes, nata a Roma il 14/02/1954 Giulia Romana Lodolini nata a Roma il 25/10/1971 Giorgio Gibertini, nato a Bollate il 2/10/1972 Giuseppa Ciofo, nata a Piansano (VT) il 24/12/1951 Simona Angelotti, nata a Tarquinia il 21/01/1979 Nicolina Axinte, nata a Cindesti (Romania) il 01/12/1965 Modulo di Informatica Francesco Carrà, nato a Roma il 25/12/1954 Gabriella Urbani, nata a Roma l’11/08/1964 Elementi di comunicazione sociale e strumenti di promozione Luca Testuzza, nato a Roma il 12.07.1978 Claudia Farallo, nata a Roma il 26.04.1984 Nozioni di primo soccorso e corso BLSD Cristian Vender, nato a Roma il 19.12.1973 Lorella Calafato, nata a Roma il 04.04.1963 Antonello Nicoletti, nato a Roma il 10.02.1972 39) Competenze specifiche del/i formatore/i: Rita Inghes • Laurea in psicometodologia conseguita presso l’Università Lateranense di Roma; • Diploma di abilitazione Magistrale conseguito presso l’Istituto “G.Carducci”di Roma. Giulia Romana Lodolini • Nel 2001, Laurea in Psicologia presso l’Università “La Sapienza” di Roma; • Nel 1995, Laurea in Psicologia dell’Educazione presso l’Università Pontificia Salesiana; • Nel 1997, superamento dell’Esame di Stato di abilitazione all’esercizio della professione di psicologo e conseguente iscrizione all’Albo degli Psicologi del Lazio; • Dal 1998 collabora in qualità di Psicologa e di Psicoterapeuta con l’Associazione Umanitaria “Semi di Pace” con le seguenti attività: realizzazione di progetti CEE, Nazionali, Regionali, ecc, relativi al Terzo Settore, referente del progetto “Cittadella dei Giovani”; supervisore del gruppo all’autonomia dei disabili; attività di prevenzione e lotta all’abuso di droghe ed alcool; contatti con le scuole; referente dello sportello di ascolto; referente del Consultorio Familiare. Giorgio Gibertini • Laurea in Lettere Moderne; • Dal 2004 responsabile del Movimento per la Vita Italiano; • Dal 1995 giornalista pubblicista. Giuseppa Ciofo • 1974: diploma di Assistente Sociale ed Educatore degli adulti presso la scuola diretta a fini speciali CEPAS (Centro Educazione Professionale per Assistenti Sociali) dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” • 2001: laurea specialistica in Servizio Sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Trieste • Di essere iscritta all’Albo professionale degli Assistenti Sociali della Regione Lazio sez. A con numero d’iscrizione 80 • Di lavorare come assistente sociale dipendente di Enti Pubblici dal 1 febbraio 1975 e specificamente nella ASL Viterbo dal giugno 1980, a seguito della riforma sanitaria Simona Angelotti • 2001: Laurea in Scienze dell’Educazione, nello specifico come Educatore Professionale, con la valutazione di 110/110 e lode, conseguita alla LUMSA • Dal 2006: operatrice nel settore dell’assistenza didattica post-scolastica per il Centro Regionale Sant’Alessio per i ciechi di Roma e per il pluri-handicap Nicolina Axinte • 2005: corso per mediatore interculturale organizzato dall’ARCI di Civitavecchia e finanziato dalla Provincia di Roma, della durata di 300 ore, comprensivo di 50 ore di stage presso il consultorio di Ladispoli; • 2005: corso di formazione per animatori socioculturali e di servizi ludico – educativi organizzato dall’ARCI di Civitavecchia finanziato dalla Provincia di Roma; • ha partecipato a vari incontri e seminari di aggiornamento e formazione sui temi dell’immigrazione tra i quali: “Trattenimenti nei centri di permanenza temporanea e di accoglienza, stranieri e carcere: le norme in vigore, le espulsioni, misure e strumenti per l’integrazione sociale. Asilo politico e sistema sanitario (Meeting internazionale antirazzista, Cecina, 16-23 luglio 2005); “Sviluppo, Diritti e Immigrazione” (Giornata Mondiale del Rifugiato, Roma, 17 giugno 2005); “La Provincia: culture che si incontrano” (Roma Terra d’Asilo, Roma, 9 dicembre 2004); • da febbraio 2005: collabora alla gestione dello sportello informativo per immigrati presso l’ARCI di Civitavecchia. Formatori Modulo di Informatica (a cura d Fusilla s.r.l.) Francesco Carrà • • • • • 2006: Analista e sviluppo per diversi progetti (Banca Dati Associazioni di Protezione Civile del Lazio, Sviluppo portale web per conto di ConfProfessioni, analisi e sviluppo sistema gestionale per il Fondo Interprofessionale Fondoprofessioni); 2006: Docente di informatica di base per conto dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio CESV-Spes; 2004-2005: Docente di Office, HTML, Javascript, per conto dell’Associazione “Performare” in due corsi di 60 ore finanziati dalla Regione Lazio; 2001-2002: Progetto “Libra” nel quadro del programma Integra della CE, con docenze di HTML, CSS, Vbscript, Javascript ed ASP, per un totale di 120 ore su incarico A.L.FOR. Esperienza come conduttore del modulo formativo informatico per conto della Società Fusilla s.r.l. (ente che certifica le competenze come da voce 29 e 46 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007. Gabriella Urbani • 1990: Laurea in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; • Maggio-Luglio 2006: Docente di alfabetizzazione informatica nell’ambito del Programma Speciale “Informatizzazione 2005-2006” dei Centri di Servizio per il Volontariato CESV-SPES; • Ottobre 2004-Maggio 2005: Docente di Web Marketing nel Corso di Formazione Professionale “Progettista sistemi e processi aziendali”; progetto co-finanziato dall’Unione Europea, approvato dalla Regione Lazio; • Gennaio-Giugno 2003: Docente di metodologie didattiche di corsi pilota di autoformazione (“Matera e dintorni”, “Metodi di studio”, “La scuola creativa”), metodologia riconosciuta ambito UE; • Luglio 2002: Progettazione, stesura testi ed ideazione interfaccia grafica e di navigazione del corso interattivo di e-learning “Obiettivo: comunicare”; • Settembre 2001-Giugno 2002: Corso “Formazione per Formatori” e “Metodi di Gestione dell’aula” per personale MAFRAU Srl. • Esperienza come conduttore del modulo formativo informatico per conto della Società Fusilla s.r.l. (ente che certifica le competenze come da voce 29 e 46 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007. Formatori “Elementi di comunicazione sociale e strumenti di promozione” Luca Testuzza • Laureando in Scienze della Comunicazione indirizzo comunicazione istituzionale • Responsabile progettazione e realizzazione di materiali promozionali del Settore Comunicazione SPES. • Realizzazione progetti di grafica web • Attività di tutoraggio per le organizzazioni di volontariato riguardo alla realizzazione di materiale promozionale Claudia Farallo • Laurea in Scienze della Comunicazione • Curatrice dell’Ufficio Stampa SPES. • Redattrice del trimestrale dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio “Reti Solidali”. • Formatrice sulle tecniche e la pratica dell’ufficio stampa in percorsi di formazione dedicati alle organizzazioni di volontariato Formatori Nozioni di primo soccorso e corso BLSD (a cura di UPTER - Sport) Cristian Vender • Laurea infiermeristica I livello presso l’Università di Tor Vergata • Attestato di superamento corso di Advanced Life Support presso I.R.C. – E.R.C • • • • Università Cattolica del Sacro Cuore Coordinamento e direzione dei corsi di BLSD – I.R.C. presso l’UPTER SPORT Diploma di istruttore di base IRC Attestato di competenza Advanced esecutore ACLS Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di primo soccorso e corso BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council (ente partner del progetto come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007 Lorella Calafato • Diploma di maturità professionale per Analista Contabile conseguito presso l’Ist. Prof. per il Commercio “Pietro della Valle”; • Attestato per il Corso del Primo Soccorso ed Educazione Sanitaria rilasciato dalla Croce Rossa Italiana –Volontario del Soccorso; • Diploma di Infermiere Professionale rilasciato dalla Scuola per infermieri Professionali di Frascati; • Corso di Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia; • Corso di Defibrillazione Precoce Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia • Corso di Pediatric Basic Life Support Esecutore rilasciato dal S.E.S. 118 di Roma e provincia; • Master di Primo Livello in “Infermieristica clinica nel paziente critico” (biennale) rilasciato dall’Università degli Studi di Roma Tor Vergata con votazione finale 110/110. • Attestato di partecipazione al Corso di Rianimazione cardiopolmonare di Base e defibrillazione precoce secondo le linee guida dell’Italian Resuscitation Council svoltosi presso Upter-Sport. • Corso di Basic Life Support - Defibrillation Istruttore certificato Italian Resuscitation Council • Esperienza come conduttore del modulo formativo relativo alle nozioni di primo soccorso e corso BLSD per conto dell’Ente Upter Sport Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council (ente partner del progetto come da voce 25 della scheda) all’interno dei progetti di servizio civile dell’ente Spes approvati nel 2007 Antonello Nicoletti • Diploma di Infermiere Professionale conseguito presso l’Azienda U.S.L. Roma C scuola per infermieri presidio ospedaliero S. Eugenio; • Iscritto all’albo: Infermiere Professionale del Collegio Provinciale di Roma dal 28/07/1997 con N° di Posizione 21364; • Qualifica di Istruttore BLS-D secondo le linee guida ILCOR, Roma 23-24-25 marzo 2006 – Iscrizione IRC n° 1624 del 02/02/2007; • Corso di Formazione “BLSD rivolto a Medici e Infermieri”; • Corso di formazione “Qualità e Accreditamento all’eccellenza nei servizi di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza della regione Lazio”; • Attestato “BLS-D”; Attestato “P-BLS”; Attestato “Gestione del Traumatizzato nel territorio”; “P.C.A.E. Infarto.net” secondo le linee guida internazionali e normative vigenti A.R.E.S. 118; • Esperienza pluriennale come Infermiere Professionale. 40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: I primi incontri saranno dedicati innanzi tutto alla presentazione degli ambiti di impiego in cui i volontari presteranno servizio oltre che alla presentazione dell’associazione stessa e dei relativi responsabili o comunque delle persone che fungeranno da punto di riferimento per i volontari. Già in questi primi incontri i vari argomenti saranno affrontati facendo ricorso a tecniche di animazione e metodologie attive che prevedono il coinvolgimento in prima persona dei formandi, considerati come primi protagonisti del processo di apprendimento. Per quanto riguarda le tecniche specifiche che verranno adottate: • è previsto il ricorso a contributi di tipo teorico, ossia lezioni, che – a seconda degli obiettivi specifici di ciascun modulo formativo - potranno assumere la forma di lezioni frontali, lezioni attive, lezioni per l’elaborazione; • il lavoro in piccoli gruppi, per favorire lo sviluppo delle principali competenze relazionali e comunicative; • si farà naturalmente ricorso alle tecniche formative classiche quali esercitazioni, giochi di ruolo, analisi di casi, simulazioni presentati dai formatori o dai partecipanti; • il gruppo di formazione sarà inoltre considerato come elemento del setting e strumento di apprendimento, in quanto luogo di “sospensione” della pratica e di confronto, elaborazione e assunzione di consapevolezza rispetto alle competenze e capacità (tecniche e relazionali) acquisite attraverso l’esperienza vissuta dai volontari nell’ambito dello svolgimento del progetto di servizio civile. La formazione specifica utilizzerà inoltre la modalità del learning on the job, ovvero della riflessione e dell’approfondimento, con l’aiuto dei formatori e degli OLP, su tematiche specifiche che emergono direttamente dal coinvolgimento dei volontari di servizio civile nelle attività di realizzazione del progetto e verranno somministrati test di apprendimento in modo tale da poter confrontare le conoscenze iniziali e quelle finali dei partecipanti alla formazione. Per quanto riguarda il modulo informatico, la formazione si articolerà in 6 ore di aula e 10 ore nell’uso di un LMS (Learning Management System) con tecnologia open source (Docebo). Docebo è una piattaforma che consente ad ogni singolo utente di fruire il modulo informatico citato in modalità e-learning. Le ore in aula si svolgeranno all’inizio e alla fine della formazione svolta dal singolo volontario e saranno così articolate: - all’inizio, presentazione del modulo e della piattaforma LMS (3 ore) alla fine, scambio e socializzazione delle eventuali principali difficoltà, test di verifica e consegna dell’attestato (3 ore). Il termine del modulo informatico sarà calcolato entro i primi 5 mesi di servizio dedicati alla formazione, lasciando così a ciascun volontario un periodo adeguato al completamento dei learning object. Sia le ore in aula che quelle svolte in modalità elearning sono da considerarsi all’interno delle ore previste per la formazione specifica, rientrando, quindi, nelle ore di servizio previste dal progetto. Saranno messe a disposizione presso le sedi di realizzazione del progetto e/o della formazione postazioni attrezzate idonee allo svolgimento del modulo sia on-line che off-line. La piattaforma adotta lo standard Scorm 1.2 per il tracciamento della fruizione di ciascun singolo learning object da parte dell’utente. Ciascun utente autorizzato a seguire il corso avrà accesso alla piattaforma attraverso user-id e password, che consente alla piattaforma di: 1. riconoscere l’utente ogni volta che accede; 2. registrare i dati di monitoraggio - o metadati. Attraverso l’LMS sarà possibile erogare contenuti “altri” rispetto al corso come file word, pdf, filmati audio e video, animazioni. La piattaforma è inoltre dotata di sistemi di comunicazione sincrona (chat) o asincrona (forum, mail) che danno facoltà all’utente di dialogare sia con il tutor che con gli altri utenti su tematiche relative: ai contenuti dei singoli learning object; alla modalità di utilizzo della piattaforma. Questi sistemi di comunicazione sono integrabili, attivati, utilizzati in base a: 1. gli obiettivi didattici del corso; 2. le tematiche o problematiche che via via si presentano 3. esigenze di socializzazione tra gli utenti. L’LMS consente infatti di creare tra gruppi di utenti, tutti gli utenti, gli utenti ed il tutor (in modalità uno a uno, uno a molti, molti a molti), una comunità virtuale di apprendimento all’interno della quale si possono porre domande, ricevere suggerimenti, raccontare esperienze e conoscenze acquisite. In questo il tutor avrà un ruolo fondamentale: faciliterà l’utilizzo degli strumenti di comunicazione; stimolerà gli utenti a partecipare; proporrà temi di discussione, che potranno essere proposti anche dagli utenti stessi. I vantaggi dell’utilizzo di un tale sistema integrato di formazione sono così riassunti: 1. l’LMS offre la possibilità agli utenti di seguire percorsi didattici personalizzati, ovvero scelti sulla base delle personali modalità di apprendimento e “tempi di studio”. 2. favorisce una condivisione dell’esperienza formativa al di là dei contenuti. 3. è flessibile in quanto permette, laddove non sia possibile avere una connessione internet, di fruire del corso off line (anche su Cd-rom) ed inviare i dati di monitoraggio in un secondo momento. Infine, il modulo formativo sulle nozioni di primo soccorso e BLSD sarà sviluppato attraverso contribuiti teorici e la realizzazione di esercitazioni e applicazioni pratiche su manichini. 41) Contenuti della formazione: La formazione specifica prevede una preparazione di base sulle seguenti tematiche: 1° Modulo: L’ingresso in servizio (3 ore) • L’ingresso in Servizio civile dal punto di vista dei giovani volontari e dal punto di vista dell’associazione; • le aspettative dei giovani • le aspettative dell’associazione • la realtà incontrata • analisi del progetto di impiego specifico dei giovani in servizio civile A cura di Inghes Rita e Giulia Romana Lodolini 2° Modulo: nozioni di segretariato sociale (12 ore) • Aspetti giuridici dei servizi socio assistenziali • L.189/02. Norme in materia di immigrazione e di asilo. • L.104/92. Legge-quadro per l’assistenza e l’integrazione sociale e i diritti delle persone disabili • L.149/01. Norme sulla disciplina dell’adozione e dell’affidamento • L.194/78. Norme sull’interruzione della gravidanza • Dichiarazione universale dei Diritti Umani • IL Piano di Zona sui Servizi Sociali • Il ruolo del mediatore culturale A cura di Giuseppa Ciofo e Nicolina Axinte 3° Modulo: competenze relazionali e socioeducative (14 ore) • Educazione all’ascolto • Educazione alle relazioni interpersonali • Educazione all’autostima e all’autoefficacia • Identità e linguaggi A cura di Giulia Romana Lodolini e Simona Angelotti 4° Modulo: tecniche di comunicazione, grafica e attività di promozione (15 ore) • Principali tecniche di impaginazione e grafica, in particolare sui programmi Photoshop, Corel Draw e Quark Xpress • Materiale illustrativo, immagine coordinata, grafica per le riviste giornalistiche • Comunicazione visiva: fotografia, grafica, impaginazione, campagne, eventi • La definizione di dati e criteri per la costruzione dei nuovi indirizzari • Elementi principali per l’organizzazione dell’incontro promozionale A cura di Gibertini Giorgio 5° Modulo informatico (16 ore) Le funzioni del pacchetto Office utili alle attività progettuali suddivise nei seguenti learning object (10 ore): EXCEL: Avviare Excel, Il foglio elettronico, Celle e intervalli, Le formule; POWER POINT: Avviare Power Point, Azioni e animazioni, Modifica delle diapositive, Gli oggetti. Le ore in aula si svolgeranno all’inizio e alla fine della formazione svolta dal singolo volontario e saranno così articolate: - all’inizio, presentazione del modulo e della piattaforma LMS (3 ore) - alla fine, scambio e socializzazione delle eventuali principali difficoltà, test di verifica e consegna dell’attestato (3 ore). A cura della Società Fusilla – Condotto da Francesco Carrà e Gabriella Urbani 6° Modulo: Elementi di comunicazione sociale e strumenti di promozione (ore 6) • Come si scrive un comunicato stampa: tecniche di scrittura. • Come si gestisce un archivio di contatti e come individuare i media da contattare. • Come si valutano i risultati (tramite lo strumento della rassegna stampa). • Come si costruisce un’immagine coordinata di un’associazione: comprendere le esigenze comunicative di un’organizzazione di volontariato e trasformarle in concreti progetti visivi. • Apprendimento dell’utilizzo di schemi e format specifici della comunicazione visuale con i programmi Word e Publisher. Condotto da Claudia Farallo e Luca Testuzza 7° Esecutore BLSD (8 ore) • Nozioni di Primo soccorso • Rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce A cura dell’Ente UPTER Sport – Condotto da Cristian Vender, Antonello Nicoletti, Lorella Calafato. 42) Durata: 74 ore Altri elementi della formazione 43) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: Si fa rinvio al sistema di monitoraggio presentato nel Mod. S/VAL/MON – Sistema di Valutazione e Monitoraggio e al Mod. S/FORM – Sistema di Formazione accreditati dalla Regione Lazio – Ufficio Servizio Civile. CARATTERISTICHE PROGETTO IN RELAZIONE ALLA GRIGLIA DI VALUTAZIONE RELATIVA AI 20 PUNTI AGGIUNTIVI 44) Valorizzazione dell’esperienza di volontariato: L’Associazione Semi di Pace opera a Tarquinia e territori limitrofi dal 1980, offrendo servizi finalizzati al miglioramento della qualità della vita di chi vive quotidianamente situazioni di disagio, senza distinzione di sesso, razza, cultura e religione. L’Associazione è iscritta al Registro Regionale del Volontariato, come prevede la Legge Regionale sul Volontariato n° 29/93, nella Sezione Servizi Sociali; per l’espletamento delle attività, di cui al punto 8.2 del progetto, si avvale di 25 volontari che collaborano a titolo gratuito, tra cui anche diverse professionalità, come i medici, gli psicologi, l’avvocato e il sacerdote. 45) Valorizzazione del percorso formativo: Metacompetenze - Empowerment – Formazione Per la valorizzazione del percorso formativo Spes ha stabilito principalmente accordi con i seguenti enti terzi volti rispettivamente al: Riconoscimento del percorso formativo L’Ente IAL Istituto per la Formazione Professionale di Roma e Lazio, rilascerà un attestato di riconoscimento del percorso formativo. Rilascio di attestato L’Ente Upter Sport (Centro di Formazione IRC – Italian Resuscitation Council) riconoscerà e certificherà le competenze acquisibili, rilasciando ai volontari in servizio civile l’attestato professionale IRC (ai sensi dell’art. 1, c. 2 bis della Legge 3 aprile 2001, n. 120, e successive modifiche) di “Esecutore BLSD”, il cui valore legale è riconosciuto e disciplinato dall’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n. 120 e successive modifiche (cfr. formazione specifica alla Voce 41 del progetto). Sviluppo di strategie di empowerment Nell’ottica di strategie di empowerment, l’Ente IAL, Istituto per la Formazione professionale di Roma e Lazio, fornirà assieme al bilancio delle competenze (v. voce 46), che consente una comparazione tra competenze attese e competenze possedute all’inizio del percorso, proprie del bilancio stesso, anche una verifica di quelle acquisite al termine dell’anno di servizio civile. Il bilancio, consegnato individualmente a tutti i giovani che abbiano completato il periodo di servizio, costituirà un utile strumento a sostegno della pianificazione del futuro professionale e di vita messo a disposizione del singolo volontario. Sviluppo di competenze trasversali La Società Fusilla srl, attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica e professionale, fornirà ai volontari impiegati nel progetto competenze di tipo informatico. La partecipazione al modulo formativo informatico sarà certificata con attestato, valido ai fini curriculari. Il modulo sarà inoltre realizzato attraverso l’uso di metodologie formative innovative quali l’e-learning, così come illustrato alle voci 40 e 41 della presente Scheda progettuale. Si evidenzia, inoltre, come l’attestato di “Esecutore BLSD” possa essere compreso all’interno del percorso di sviluppo di competenze trasversali risultando tale qualifica spendibile in diversi contesti sociali e di lavoro. In riferimento allo sviluppo di meta competenze, si rileva come la stretta interconnessione fra percorso formativo, impegno attivo dei volontari di servizio civile nelle attività del progetto e Bilancio delle Competenze consente ai volontari di servizio civile di maturare meta competenze che essi potranno applicare non solo all’interno della stessa esperienza di servizio civile, ma anche nel lavoro e in ogni altro contesto in cui si troveranno ad impegnarsi. Il coinvolgimento nelle attività costantemente monitorato dall’OLP e da volontari esperti; la riflessione all’interno del percorso formativo su quanto viene dai volontari sperimentato e vissuto nel corso della realizzazione del progetto; l’analisi delle competenze maturate e dei propri punti di forza e debolezza all’interno del Bilancio di competenze; la partecipazione attiva all’interno di un progetto caratterizzato da una elevata complessità del contesto di riferimento; la forte valenza relazionale dell’impegno nelle attività del progetto; la costante necessità di organizzare e modulare gli interventi in funzione di esigenze nuove e mutevoli; tutti questi elementi concorrono a far maturare nei volontari una capacità di lettura dei contesti complessi, una consapevolezza delle dinamiche relazionali e delle proprie modalità di gestirle, una conoscenza delle proprie modalità di azione e reazione nelle situazioni, un’ottica progettuale nell’affrontare il futuro, una capacità di modulare le proprie conoscenze e competenze in modo consapevole e costruttivo all’interno di situazioni lavorative e di vita anche molto diverse fra loro. 46) Eventuali collegamenti con il mondo del lavoro: Bilancio delle competenze Attuatore: IAL – Istituto per la formazione professionale di Roma e Lazio. L’Istituto in questione svolge l’attività di bilancio di competenze in quanto accreditato presso la Regione Lazio per lo svolgimento di attività di Orientamento. L’accreditamento è stato riconosciuto allo IAL con DGR n. 1510 del 21/11/2002 con codice di accreditamento 0071IL-6. Descrizione All’interno del presente progetto è stato previsto un percorso di bilancio delle competenze, finalizzato alla definizione di un profilo individuale che consenta, coerentemente con il contesto e con le risorse individuate, di inserire, nel limite del possibile, il singolo volontario in strutture idonee rispetto alle caratteristiche personali (attitudinali, motivazionali, ecc..). A questo scopo verranno realizzati interventi strutturati di gruppo che aiutino il singolo beneficiario a definire con precisione le proprie capacità, competenze e aspirazioni professionali. Nell’ottica dell’adozione di strategie di empowerment, al termine del periodo di servizio civile, si procederà ad una valutazione e certificazione delle competenze acquisite e derivate dallo svolgimento dell’intero percorso, superando, con ciò, gli obiettivi classici del solo bilancio delle competenze, il cui intento è la comparazione delle competenze attese con quelle possedute all’inizio, e non anche alla fine, di un’attività lavorativa. Per lo sviluppo di questa azione conclusiva si stabiliranno collegamenti con le attività di monitoraggio e valutazione tanto del progetto quanto della formazione, con particolare riferimento a quella specifica. Per la verifica delle competenze acquisite dai volontari in ambito non formativo sarà cura dell’Operatore Locale di Progetto elaborare un documento di sintesi (di cui verrà fornita traccia all’inizio di progetto) che riporti le attività in cui il volontario è stato coinvolto e, per ogni tipologia di attività, le competenze acquisite. Obiettivi dell’azione di bilancio delle competenze L’obiettivo generale di quest’azione è quello di produrre un documento di sintesi che consenta agli OLP di orientare i volontari in servizio civile in attività che valorizzino ed accrescano le loro capacità ed attitudini personali. Per raggiungere l’obiettivo generale saranno perseguiti i seguenti obiettivi operativi: ¾ Condividere con i destinatari gli obiettivi del percorso di bilancio; ¾ Identificare competenze e potenzialità che il destinatario può investire nella elaborazione/realizzazione di un progetto professionale e di vita; ¾ Identificare fabbisogni formativi individuali sia manifesti che latenti; Certificare, in chiusura di progetto, le competenze acquisite sia nell’ambito della formazione che in quello delle attività realizzate Struttura dell’intervento Ognuna delle azioni di bilancio si svolgerà nell’arco di mezza giornata e verrà rivolta a piccoli gruppi (6 persone circa) secondo la seguente articolazione: ¾ Fase Preliminare ¾ Fase Investigativa ¾ Fase Conclusiva Nel dettaglio ogni fase sarà così realizzata. Fase preliminare con: Esposizione degli obiettivi e delle attività della valutazione delle competenze e sua funzione nell’ambito del progetto nel suo insieme; ¾ Attivazione e motivazione dei destinatari Fase investigativa con Questionario in plenaria al fine di: ¾ Identificare i bisogni individuali; ¾ Ricostruire l’itinerario scolastico, professionale e personale; ¾ Individuare i contenuti delle attività e delle competenze utilizzate nella vita e valutazione del grado di possesso; ¾ Individuare competenze specifiche da utilizzare nel corso del progetto; ¾ Individuare gli interessi, i valori, le aspirazioni e i principali fattori di motivazione; Individuare informazioni sull’ambiente socio-professionale ed economico, per poter prefigurare percorsi realistici di sviluppo personale e professionale. Fase conclusiva con ¾ analisi individuale degli elementi raccolti e l’individuazione delle possibilità di evoluzione professionale nel settore individuato dal progetto; Certificazione delle competenze acquisite durante le attività di progetto, elaborata verificando con il volontario gli esiti delle valutazioni effettuate durante lo svolgimento del progetto e contenute nel dossier individuale Prodotti di bilancio: Per la fase preliminare: Contratto di bilancio Per la fase investigativa: Portfolio delle competenze Per la fase conclusiva: Progetto di sviluppo personale e attestato di acquisizione di competenze Accordi per il riconoscimento delle competenze Fusilla srl, società attivamente impegnata nel campo della progettazione e realizzazione di nuovi strumenti tecnologici di comunicazione e nella formazione informatica professionale, valorizza l’esperienza realizzata dai volontari impegnati nel progetto, rilasciando attestato di frequenza al modulo informatico. La Società Cooperativa Sociale “Il Melograno” dichiara di essere disponibile ad offrire la possibilità ai volontari in Servizio Civile Nazionale nel progetto “Il Filo d’Arianna”, di effettuare uno stage della durata di 30 giorni presso la propria struttura attraverso lo svolgimento delle seguenti mansioni: Assistenza Domiciliare di Base, Grafico Pubblicitario, Tecnico Informatico come da accordo sottoscritto in data 24 ottobre 2008. Viterbo, 30 ottobre 2008 Il Progettista Il Responsabile legale dell’ente/ Responsabile del Servizio civile nazionale