a5 zoom su ricavi costi e max profitto - Offerta didattica
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a5 zoom su ricavi costi e max profitto - Offerta didattica
LA MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO PER L’IMPRESA IN CONCORRENZA PERFETTA [email protected] Nome docente. Prof. Anna Carbone Prezzi esogeni e profitto: P= R-C= PoQo-PiQi Dove O indica il bene e I gli input Se I prezzi sono dati dall’equilibrio di mercato, l’imprenditore per massimizzare il suo profitto (ovvero la differenza tra I ricavi di vendita ed I costi di produzione) deve scegliere I livelli di O e Iche consentano di raggiungere questo obiettivo L’analisi che segue si concentra sull’analisi della relazione tra Oe I La funzione del ricavo dell’impresa in concorrenza perfetta R Ricavo Pi=1,5; O=1>>R=1,5 Pi=1,5; O=2>>R=3 Pi=1,5; O=3>>R=4,5 Pi=1,5; O=10>>R=15 Pi=1,5; O=1000>>R=1500 O La funzione del costo dell’impresa in concorrenza perfetta C Costo? Pj=1,5; Qo=1>> C= ?? Pj=1,5; Qo=2 >> C= ?? Pj=1,5; Qo=3 >> C= ?? Pj=1,5; Qo=10 >> C= ?? Pj=1,5; Qo=1000 >> C= ?? Costo? Costo? Per trovare risposta dobbiamo studiare la relazione tra Qo e Qi Qo La funzione di produzione (ovvero la relazione tra QJ e Qi) Funzione di produzione ad un fattore variabile output Qo O2 O1 I1 I2 input Qi La produttività (ovvero il rapporto tra Qi e QJ : Qi /QJ ) Qo Da 0 fino ad IA il rapporto Qo /Qi cresce a tassi crescenti Da IA fino ad IB il rapporto Qo /Qi cresce a tassi decrescenti Dopo IB il rapporto Qo /Qi decresce Qi La produttività (ovvero il rapporto tra Qo e Qi : Qo /Qi) Qo OA/IA= produttività dell’input quando è usato al livello A OB/IB = produttività dell’input quando è usato al livello B Qi La produttività (ovvero il rapporto tra Qo e Qi) Qo Da quanto visto fin qui concludiamo che Utilizzare quantità dell’input maggiori Di IB comporterebbe un aumento di costi ed una riduzione dei ricavi in quanto si usa più Qi e si ottiene meno Qo. Ma siamo in grado di capire quale è l’andamento del costo di Produzione tra 0 e IB ? Qi Funzione di produzione: relazione tecnica input/output Grafico di servizio: serve a tarsferire I valori idi output che son in ordinata sull’asse delle ascisse Qo OB OA Oc Oc OD OD 45° OD O c OA C C CB Costo di produzione in fnzione dell’input OB Qo Costo di produzione in fnzione dell’output CB CA CA Cc CD Cc CD PJ=2 Pj e’ il prezzo del fattore produttivo (input); Qi e’ la sua quantita’ Qi OD O c OA OB C e’ il costo relativo all’uso dell’input per ottenere l’output Qo La funzione di costo (relazione tra Costo di produzione e quantità prodotta) C Qo La funzione di costo (relazione tra Costo di produzione e quantità prodotta) C Costo totale Costo variabile Costo fisso Qo La relazione tra funzione di Costo e di Ricavo C R Costo totale Ricavi P>0 La distanza verticale tra le due curve misura il Valore del Profitto P=0 P<0 Qo Come variano I profitti? C R Costo totale Ricavi La funzione del ricavo cresce ad un tasso costante legato a Po dR=Po=Ricavo marginale La funzione di costo cresce ad un tasso variabile Per questo si avvicina e si allontana Da R Nel tratto in cui R>C Prima C si allontana da R (DP>0 Poi C si avvicina ad R (DP<0) Qo Per quale livello di Qi è massimo il profitto? C R Costo totale Ricavi l’intervallo di produzione per il quale R>C e’ molto interessante per l’impresa, Ma non tutti I punti sono altrettanto convenienti OSSERVIAMO CHE DOVE SE : dR=Dc si verifica una condizione particolare Dove dR è la pendenza della fR: Ricavo marginale, ovvero misura l’incremento di ricavo che si ha con l’ultima unità venduta E dC è la pendenza della fC: Costo marginale, ovvero misura l’incremento di costo che si ha con l’ultima unità prodotta Qi Massimo profitto Il Max P si ha per quel livello di Qi per il quale si verifica che dR=dC Ovvero Rmg=Cmg Cioè, il ritmo di crescita di costi e ricavi è lo stesso. L’argomentazione logica è: se Rmg<Cmg allora il profitto si riduce producendo una unità in più. Viceversa seRmg>Cmg, il profitto sta crescendo e quindi, per definizione, non è massimizzato e conviene produrre una unità in più. Per quale livello di Qo è massimo il profitto? C R Costo totale Ricavi In corrispondenza di Q* la funzione C è parallela ad R ed il P è massimizzato Q* Qo REPLICHIAMO ORA L’ANALISI UTILIZZANDO LE GRANDEZZE MEDIE E MARGINALI Ciò consentirà di mettere meglio in evidenza alcuni livelli produttivi di importanza critica e consentirà anche di verificare le conseguenze di cambiamenti nell’equilibrio di mercato nelle condizioni di ottimo dell’impresa Le funzioni di ricavo e costo totale, medio e marginale C=costo totale di produzione R= ricavo totale di vendita CM=C/Qo il costo per produrre una unità di bene RM=R/Qo il ricavo di vendita di una unità di bene Cmg =dC/dQo l’incremento del costo di produzione dovuto ad una unità aggiuntiva (in più, marginale) Rmg=dR/dQo o DR/DQo= coef. Ang. Di R=Po L’incremento dei ricavi conseguente alla vendita di una unità in più (marginale) Derivazione della funzione di Costo Medio CM C CM=C/Qo Geometricamente è la pendenza della secant Si riduce fino a Qn E poi cresce Qn Qo Derivazione della funzione di Costo Medio CM C CM=C/Qo Geometricamente è la pendenza della secante Si riduce fino a Qn E poi cresce Qo Qn CM Q1 Q2 Q3 Qn Qm Qo Derivazione della funzione di Costo marginale Cmg C Cmg=dC/dQo Geometricamente è la pendenza della Tg Si riduce fino a Qs E poi cresce Qs Qn Qi Derivazione della funzione di Costo marginale Cmg C Cmg=dC/dQo Geometricamente è la pendenza della Tg Si riduce fino a Qs E poi cresce Qo Qn Cmg Q1 Q2 Qs Qn Q5 Qo in Qn : CM=Cmg le funzioni di CM, Cmg CM Cmg Cmg CM in Qn : CM=Cmg Per Q< Qn: Cmg<CM Per Q> Qn: Cmg>CM Qs Qn le funzioni di CMV e CMT e il Cmg CM Cmg Cmg CMT CMV Qs Qn La massimizzazione del profitto CM Cmg Rmg Cmg CMT CMV Rmg In corrispondenza di Q* Cmg=Rmg ed il P è massimizzato Qs Qn Q* Il valore del profitto CM Cmg Rmg Cmg CMT A P Rmg C B 0 CMV R=0PAQ* C=0BCQ* P=BPAC Qs Qn Q* cambiamenti di scenario CM Cmg Rmg Cmg CMT CMV P1 Rmg1 Rmg2 P2 Se P1>>P2; Q1*>>Q2* 0 Qs Qn Q2* Q1* cambiamenti di scenario CM Cmg Rmg Se P1>>P2>>P3 Q1*>>Q2*>>Q3* Cmg CMT CMV P1 Rmg1 Rmg2 P2 P3 Rmg3 La Cmg rappresenta la funzione di offerta Dell’impresa 0 Q3* Q2* Q1* Cosa succede man mano che il prezzo scende? fino a che livello può scendere il prezzo? Il punto di pareggio CM Cmg Rmg Cmg CMT CMV Rmg P Se il prezzo scende a P=minCMT R=C e P=0; si dice che P ha raggiunto il punto di pareggio 0 Q* Sotto il punto di pareggio CM Cmg Rmg R=0PCQ* C=0ABQ* C>R >>P<0 Conviene continuare a produrre? Cmg CMT CMV A P 0 B C Rmg Q* Sotto il punto di pareggio CM Cmg Rmg Conviene continuare a produrre? SI’, se si interrompe la produzione le perdite sono maggiori:BD >BC Cmg CMT CMV A P 0 B C Rmg D Q* Quanto sotto il punto di pareggio? CM Cmg Rmg Conviene continuare a produrre? NO, se si interrompe la produzione le perdite sono minori:BD <BC Cmg CMT CMV A P 0 B D C Q* Rmg Il punto di uscita CM Cmg Rmg Il punto mInimo della CMV rappresenta il punto di uscita: se il prezzo scende al di sotto all’impresa conviene cessare la produzione per minimizzare le perdite Cmg CMT CMV B P 0 D Rmg Q* LA FUNZIONE DI OFFERTA DELL’IMRESA CM Cmg Rmg Il tratto della Cmg sopra la Cm rappresenta la relazione P-Q per la singola impresa, ovvero la sua funzione di offerta. In questo caso di breve periodo (BP) Cmg CMT CMV B P 0 D Rmg Q* Le imprese in concorrenza perfetta nel lungo periodo Questa impresa fa profitti negativi, nel breve periodo non può far altro. Nel lungo periodo cesserà di produrre P P Cmg O Cmg Cmg CMT CMV D Q Q Le imprese in concorrenza perfetta nel lungo periodo La fuoriuscita dal mercato delle imprese che fanno profitti negativi, determina uno spostamento a sinistra della funzione di offerta: il prezzo cresce e con esso I profitti P O’ P Cmg O Cmg Cmg CMT CMV D Q Q Le imprese in concorrenza perfetta nel lungo periodo Questa impresa fa profitti positivi: altre imprese sono attirate nel mercato. Nel lungo periodo il numero delle imprese aumenta P P Cmg O Cmg Cmg CMT CMV D Q Q Le imprese in concorrenza perfetta nel lungo periodo Man mano che il numero delle imprese aumenta, il prezzo si riduce e con esso I profitti P P Cmg O O’ Cmg Cmg CMT CMV D Q Q Nel lungo periodo I profitti sono nulli In concorrenza perfetta l’assenza di barriere all’entrata ed all’uscita dal mercato ha per effetto di annullare tendenzialmente I profitti delle imprese Le imprese in perdita cessano la produzione e ciò spinge verso l’alto il prezzo, contribuendo a migliorare I tisultati delle imprese che restano nel mercato. Il processo si arresta quando non vi sono più imprese in perdita. Le imprese che realizzano profitti positivi generano effetti imitativi: nuove imprese entrano nel mercato, man mano che ciò accade l’offerta aumenta ed il prezzo di equilibrio si riduce, annullando I profitti delle imprese. Le nuove entrate cessano quando non vi è più convenienza (profitti nulli)