a7 monopolio monopsonio
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a7 monopolio monopsonio
MONOPOLIO Monopolio: mercato nel quale vi è un solo offerente (Monopsonio: mercato nel quale vi è un solo compratore) Monopolio e fallimento del mercato: in realtà ogni volta che in un mercato operano soggetti in grado di influenzare le condizioni alle quali avvengono gli scambi l’equilibrio che vi si stabilisce è inferiore a quello concorrenziale in termini di livello di efficienza economica generata dagli scambi MONOPOLIO La capacità di influenzare gli scambi viene detta grado di concorrenza o potere di mercato Il MONOPOLIO è solo il caso estremo di un insieme di situazioni di questo tipo: • • CONCORRENZA MONOPOLISTICA : molte piccole imprese ma il prodotto non è omogeneo e le sue diverse “varianti” incontrano i gusti di segmenti del mercato, consentendo alle imprese di diversificare i prezzi OLIGOPOLIO: poche grandi imprese dal cui comportamento dipende l’equilibrio di mercato. Questo comportamento è caratterizzato da concorrenza ma anche da accordi per “controllare il mercato” Potere di mercato: a chi piace? La riduzione di efficienza dovuta a presenza di riduzioni di concorrenzialità penalizza I partner degli scambi che subiscono le condizioni decise da altri (acquirenti, società nel suo insieme) Viceversa, ogni volta che un agente economico (impresa venditrice, impresa acquirente, compratore finale) può porsi in condizione di decidere le condizioni alle quali realizzare lo scambio, questo lo farà, realizzando così un beneficio (profitto, rendita, riduzione dei costi, ecc.) La concorrenza perfetta è rifuggita come la peggiore delle condizioni dalle imprese…. Quali fattori influenzano il numero di imprese presenti sul mercato ed il grado di concorrenza? Localizzazione/unicità delle risorse/controllo input o anche: barriere all’entata/uscita, ovvero riconvertibilità/mobilità delle risorse Normativa: brevetti, monopoli pubblici, concessioni/license Rendimenti di scala >>>economie di scala Economie di rete ed economie di scopo la domanda del monopolista Il monopolista non vende Sempre allo stesso prezzo Se vuole vendere di più Deve abbassare il prezzo E viceversa: A P1 può vendere Q1 e ricava R1=P1*Q1 A P2 può vendere Q2 e ricava R2=P2*Q2 A P3 può vendere Q3 e ricava R3=P3*Q3 D P1 P2 R2>R1>R3 P3 D Q1 Q2 Q3 Q La funzione di ricavo totale del monopolista P R=P*Q D Q R Q La funzione di ricavo marginale del monopolista La funzione del ricavo totale È positiva e cresce a tassi decrescenti fino al suo massimo Dopodichè resta positiva ma decresce Dunque: il Ricavo marginale è prima Positivo e decrescete e poi negativo E decrescente. P D Rmg Q R Q Il massimo profitto del monopolista e la sua scelta produttiva (Q) Condizione per P max : Q>> Cmg=Rmg Cmg Rmg Cmg CUT Rmg=Cmg Rmg Q* D Q Il massimo profitto del monopolista a quale prezzo Q* Può essere venduto? Ce lo dice la curva di Domanda: P*> Cmg Cmg Rmg Cmg P* CUT Rmg Q* D Q Il massimo profitto del monopolista il profitto vale: Cmg Rmg Cmg P* CUT Rmg Q* D Q Il mark-up del monopolista e la perdita di efficienza P*-Cmg= mark-up del monopolista Inoltre, si dimostra che La quantità è inferiore a quella offerta in Conc. P. Cmg Rmg Cmg P* CUT Cmg Rmg Q* D Q Il MONOPSONIO Mercato con un solo compratore: analisi del comportamento, dell’equilibrio e degli effetti sull’efficienza Definizione e rilevanza Si dice monopsonio un mercato nel quale esiste un solo compratore. Questa situazione puo’ verificarsi nella realta’ Inoltre, pur essendo un caso limite, proprio come il monopolio gia’ esaminato, offre utili elementi di giudizio estendibili a situazioni analoghe (anche se meno drastiche) di restrizione della concorrenza. In virtu’ della sua posizione di unico possibile acquirente di un bene il monopolista gode del potere di mercato che gli consente di trarre maggiore beneficio dalla transazione di quanto farebbe se avesse dei concorrenti Obiettivi e comportamento del monopsonista Il monopsonista, come le altre imprese, mira a massimizzare il suo profitto (o beneficio). Solitamente si tratta di una impresa che compra un input successivamente riutilizzato per ottenere un output poi venduto su di un mercato tendenzialmente concorrenziale. Cio’ vuol dire che l’acquisto dell’input rappresenta un costo sostenuto al fine di ottenere l’output il quale fruttera’ un certo ricavo in funzione della tecnologia di trasformazione e del prezzo di vendita. La quantita’ ottimale di imput da acquistare dipende da queste due grandezze. Le curve rilevanti nel monopsonio Cmg P Smg O Le intenzioni di acquisto del monopsonista dipendono dal valore che puo’ realizzare a partire dall’input: la sua f(D) coincide con il prodotto marginale (in valore) dell’iput (VPmg che ha pendenza negativa per effetto dei rendimenti marginali decrescenti). Lungo questa scheda la quantita’ e’ determinata dalla funzione del costo (spesa marginale) sostenuto per l’acquisto del bene (Smg). Questa quantita’ verra’ pagata P* che e’ il prezzo accettato dai produttori cosi’ come si evince dalla loro f(S). Smg(spesa marginale per l’acquisto del’input) si trova sopra S (che essendo la funzione di offerta dell’input in questo caso misura spesa media) ad indicare che quantita’ maggiori possono essere ottenute solo aumentando la disponibilita’ marginale a pagare. D (VPmg) Q La scelta del monopsonista e le sue conseguenze sui venditori e sulla collettivita’ Cmg P Cmg O Cmg A B P* D Q* Q la quantita’ acquistata sara’ Q*, infatti questa massimizza il profitto in quanto verifica l’uguaglianza tra ricavo marginale e costo marginale. Questa quantita’ verra’ pagata P* che indica il prezzo accettato dai venditori (si trova sulla S). Cmg-P*= misura il potere del monopsonista, il rettangolo A misura il trasferimento di surplus tra le due figure. Anche la quantita’ acquistata e’ minore di quella ottimale (in grigio) per la collettivita’, la perdita di benessere sociale e’ misurata dal triangolo B. Q Monopolio /Monopsonio e settore primario Entrambe le situazioni analizzate sono particolarmente rilevanti nella realta’ (le autorita’ antitrust esistono proprio per vigilare sul grado di concorrenza e sulla lealta’ dei comportamenti delle imprese) Il settore agricolo tende a comprare I suoi input (es: meccanici, chimici, sementi) da imprese appartenenti ad settori ben piu’ concentrate (oligopoli/monopoli) e spesso vende anche a settori piu’ concentrati. Dunque subisce le condizioni imposte dalle controparti per le transazioni sia sul mercato dei suooi fattori che su quello dei suoi prodotti. Questo lo indebolisce molto Storicamente, questa e’ una delle cause del declino relativo dei prezzi agricoli e dell’intervento pubblico a sostegno del settore (ve ne sono altre affrontate in altre lezioni)