tTI - Loppiano
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tTI - Loppiano
notizie dalla .tTI�-Nei primi giorni di ago sto, a seguito della gravIs sima ed imprevedibile cri si del Golfo Persico, tutto ad un tratto la situazione internazionale cominciò a dimostrarsi più preoccu pante che mai. La pace internazionale, che era stata rafforzata dagli awe nimenti dell'Est europeo, tor nava così a sembrare più un sogno lontano che non una meta raggiungibile dalle no stre generazioni. Riemergevano pressanti i molteplici motivi che ancora dividono il mondo in muri for se più angosciosi di quello ab battuto a Berlino: la miseria nel terzo mondo, l'egemonia economica di pochi paesi su tanti altri, la quasi ignoranza delle culture altrui. "Ed anche noi diceva di recente Chiara Lubich non siamo meno sensibili e meno preoccupati... anzi, lo siamo per un doppio motivo: per - - quello che può accadere e per ché tale circostanza viene a compromettere gravemente il nostro programma: lavorare per un mondo unito". E aggiungeva: "L'attuale grossa prova del Medio Orien te ci ha portato a considerare tutti gli altri punti caldi della terra e, anziché offuscarli, li ha messi in rilievo come tante fe- rite al nostro meraviglioso progetto". Più di venti sono infatti i fo colai di guerra ancora doloro samente accesi nel nostro pia neta: "dal Libano all'Armenia, dall'Afganistan alla Somalia, dallo Sri Lanka alla Cambo gia, al Mozambico, all'Etiopia, alla Colombia, al Perù, al Sal vador". Ma cosa fare? Cosa può e deve fare ognuno di noi, come singolo e come comunità, per arrestare questi momenti in volutivi della storia umana? Senz'altro c'è da rimboccarsi le maniche con rinnovata pas sione per tentare ogni cammi no in favore della pace, per ché essa - come scriveva Pao lo VI nel 1969 - "è il fine, cioè il coronamento dello sforzo, spesso laborioso e doloroso, mediante il quale noi uomini cerchiamo di organizzare la nostra società secondo un or dine che rispecchi giustizia e benessere". Per questo, perché "brilli lu minosa la stella della pace sul le tribolate popolazioni del Golfo Persico e sui popoli pro vati del Libano e della Palesti na" (come ha pregato di re cente Giovanni Paolo II), tutte le nostre iniziative e i nostri sforzi vogliono essere di ap poggio pieno all'azione svolta in questi mesi dalle Nazioni �� � ti Unite, perché esse - come eb be a scrivere Guglielmo Bosel li, direttore di "Città Nuova" "aprono prospettive molto im portanti per il domani, e fanno ritenere meno utopica la real tà di una futura gestione unita - ria del pianeta da parte dell'or ganismo internazionale". Ma la pace è anche - e so prattutto lo si awerte nei mo menti critici - dono di Dio. Una grazia che supera le no stre limitate forze e va chiesta con umiltà e con impegno. Pregare per la pace, dun que. Perché pregare è chiede re a Dio il suo misericordioso intervento, ed è anche il modo migliore di metterci nell'atteg giamento più vero e più co struttivo. Si prega per quello che si desidera, si prega vera mente per quello per cui si è disposti a dare la propria vita. Oltre ad un appello ad agi. re sul piano internazionale e nazionale, Chiara Lubich ha proposto a tutti noi in ogni parte del mondo di fare ogni giorno (alle 12, ora italiana) un "time-out", una pausa nelle nostre attività, per chiedere al Padre che si risolva la crisi del Golfo e cessino le guerre sulla terra. E questo invito lo rivolgiamo vivamente a tutti i nostri lettori ed amici. Josè-Maria Poirier 1 idee-forza intervista PER UNA CIVILTA' DELL' co E Giovedì 24 maggio. Dopo più di un mese di tournée nella Ger mania ovest il Genrosso arriva alla tappa più attesa: Berlino. Un giro per le strade e le piazze, qualche foto a ciò che resta del muro, l'emozione di trovare l'ambiente completamente tra sformato: niente frontiere, code, perquisizioni... Difficile riportare impressio ni, ricordi e sensazioni. Alcune siamo riusciti a coglierle al volo Andare avanti. E su tutti i fronti. Lavorare anzitutto a moltipli care sul nostro pianeta la presenza di uomini nuovi. Essere convinti che, perché sia realtà la Civiltà dell'amore, biso gna far irrompere nel mondo una corrente d'amore che lo invada; sen za di essa ogni cosa rimane a livello di sogno, è segnata già dalla fine. dai componenti del Genrosso nei pochi giorni trascorsi a Lop piano, in luglio, prima della loro partenza per il tour estivo. Per questo bisognerà formare sempre più noi, e quant'altra gente possibile, all'amore, un amore che sia forte più della morte, e soprattut to all'amore reciproco, che chiama il risorto in mezzo al popolo. Si trat SOA D Qualcuno si ricordava di un'altra visita a Berlino, anni fa: "Avevamo passato il muro a gruppetti e ci erava mo ritrovati furtivamente in una chie sa nella zona est della città. Poi, poco lontano da lì, davanti ad una delle frontiere fra l'ovest e l'est, segnalate dal filo spinato e dai campi minati, ispirati dai gabbiani che volavano li beri nel cielo superando ogni barrie ra, avevamo composto una delle canzoni più fortunate del Genrosso: 'Senza frontiere'. Ripensandoci ora, pare quasi una profezia... . " Una "profezia" che sembra pren dere corpo anche nei due straordina ta spesso di un capovolgimento totale di cuori, di mentalità e di situa zioni, ma che è necessario. Alla fine di questo millennio e all'approssimarsi del III, l'amore deve diventare sempre più costume nostro e di molti altri. L'amore, legge di Gesù per eccellenza, è la forza più potente, feconda, sicura che può le ri appuntamenti di quei giorni: lo spettacolo tenuto a Berlino ovest e la Messa cantata in St. Hedwig, storica cattedrale cattolica di Berlino est. Più di 15.000 sono stati i giovani che hanno partecipato, nel contesto gare ogni società. E guardare avanti non perdendo mai di vista il progetto che sembra del Katholikentag, con profonda ed entusiastica attenzione allo spettaco J Dio abbia sul mondo. Egli, creatore, è padre delle sue creature e noi, donne e uomini di tut ta la terra, siamo suoi figli, tutti membri dell'unica famiglia umana. La storia dell'umanità è una lenta e faticosa riscoperta di questa fratellan za universale. Dopo millenni di storia in cui si sono sperimentati i frutti della violen za e dell'odio, abbiamo tutto il diritto oggi di chiedere che l'umanità co minci a sperimentare quali potranno essere i frutti dell'amore. E non solo dell'amore fra i singoli, ma anche fra i RO "Ci è sembrato bello e sintomatico sottolineava a questo proposito poter gridare Dio Valeria Ciprì Amore, unità, pace, in un posto dove in altri tempi si era inneggiato ad ideologie razziste e violente, che inci tavano all'odio e alla guerra". Parafrasando il titolo di un prece dente spettacolo del complesso, ver rebbe da dire: è una storia che cam bia! Grande emozione poi per la possi bilità di cantare la Messa nella catte drale cattolica di Berlino est: "le can zoni suonavano come un canto di li berazione... e alla fine nessuno vole va uscire quasi a prolungare questo momento il più possibile". - lo nella WaldbOhne, imponente anfi teatro all'aperto fatto costruire da Hitler appositamente per tenere i suoi discorsi. �� popoli. Chiara Lubich • dall'intervento al Convegno: "Una cultura di pace per l'unità dei popoli", Ca stelgandolfo (Roma) 11-12 giugno 1988 2 3 notizie flash intervista Dopo Berlino altri due spettacoli: a Erfurt e a Lipsia. "A Erfurt ci ha raccontato Fran - cesco Barin - i biglietti venduti non erano molti. Abbiamo allora fatto di tutto per aiutare i nostri amici che or ganizzavano lo spettacolo: incontri, visite alle scuole e a vari gruppi del posto, e anche uno stand - completo di amplificazione, video, manifesti, fo to, dépliant - nella piazza principale. Abbiamo potuto così avvicinare cen tinaia di persone e allo spettacolo erano presenti in 1.2001". 6 giugno: spettacolo a Praga. Per la prima volta il Genrosso arri vava in Cecoslovacchia, trovando una nazione viva, piena di speranza, in fermento per il delicato momento delle elezioni che dovevano dare soli dità e nuovo assetto al paese. Dopo Praga altri tre spettacoli: due a Bratislava e uno a Presov, do ve un'emittente televisiva della Slo vacchia ha voluto anche effettuare molte riprese per realizzare delle vi deocassette da inserire poi nel mer d'ordine che non voleva allontanarsi dal teatrQ e ripeteva incantato: "È lo spettacolo più bello che abbia visto in vita mia l''; o una signora di Mosca che domandava: "Che c'è tra voi? Avete un qualcosa che mi ha comple tamente coinvolta e che ha dato si gnificato a tanti anni di lontananza dalla mia patria"; o il direttore di una scuola che commentava: "Non avrei mai creduto che il cristianesimo fosse così vitale a adatto alla mia vita". 15 giugno: il Genrosso ritorna a Loppiano portandoci la ricchezza della vita di questo periodo: "Con densare in poche righe una tournée di due mesi - ci dicevano - è molto difficile. La densità degli impegni - 23 spetta •. Grande gioia ha circondato Rena to, il più piccolo abitante della citta della, nato il 24 giugno e battezzato alcuni giorni dopo nella chiesa di S. Vito. È il primo figlio di Emerthe e Dieudonné, giovane coppia trasferi tasi a Loppiano dal Burundi da più di un anno quando, appena sposati, avevano deciso di impostare la nuo va famiglia approfondendo l'espe rienza già iniziata nel loro paese a contatto col Movimento dei focolari. coli, un workshop, 13 messe cantate, 8 incontri post-spettacolo, per oltre 50.000 persone incontrate - ci con sente solo di considerare che i frutti sono scaturiti non tanto dai grandi impegni quanto da quella vita co struita attimo per attimo, in un rap porto di unità sempre crescente". Verrebbe, infatti, da chiedersi: co cato nazionale. Spettacoli, tanta gente, ma soprat tutto tanti incontri personali e pro fondi, tanti volti di nuovi amici che scoprivano con sorpresa un modo di sa può una canzone di fronte ai biso gni de! mondo? Forse poco, ma la vi . ta che c'è dietro è inarrestabile. vivere diverso, ma fatto proprio per loro. Come un poliziotto del servizio Francesco Chatel A giugno, si è fermato una setti mana il regista della RAI Gianfran co Manganella, con la sua troupe, per realizzare un reportage sulla Mariapoli Renata. Era la prima tappa di un lungo viaggio che lo ha portato in altre 4 delle 13 cittadelle sparse nel mondo. Obiettivo: un documentario che mostri come la vita del Vangelo ab "Siamo soliti dire che lo spettacolo più che una pièce è un qualcosa che bia dato luogo, nell'incontro con le varie culture e situazioni sociali, a nasce dalla nostra vita: quindi è un diverse concretizzazioni, a tante pic momento importante quando si suona cole "città sul monte". sul palco ed è ugualmente importante l'impegno dell'amore scambievole . nella vita di ogni giorno"_ Francesco Barin di Rovigo, batterista • In luglio, l'incontro mensile di tutti i "cittadini" di Loppiano è stato "Bisogna stare molto attenti a non arricchito dalla testimonianza del strumentalizzare un messaggio l'arcivescovo Van Thuan del Viet artistico per fini propagandistici. Il nam, di passaggio a Loppiano. messaggio per noi è fondamentale, come lo è la forma, per raggiungere uno spazio di comunicazione e di Con tono commosso diceva di ri trovare qui, vivo, quell'ideale del espressione profonda". l'unità conosciuto nel 1974, che lo Ed Herkes dell'Olanda, mimo aveva sostenuto nei 10 anni di dura prigionia sofferta per coerenza alla fede. L'unità e l'amore alla croce so un mistero. Nello spettacolo più che no stati i punti di riferimento nei momenti più duri, lo stimolo a com un singolo tema colpisce il tutto, piere anche azioni eroiche per aiuta quello sforzo coinvolgente di dare re ed incoraggiare chi gli stava intor no, per salvaguardare la vita della "Come nasce una canzone è sempre .ognuno il meglio di sé nell'armonia del gruppo". Beni Enderle della Svizzera, tastierista 4 sua Chiesa così perseguitata. 5 notizie flash parola di vita Ottantadue religiose di diversi istituti e congregazioni, provenienti • • . UNO SOLO E' IL VOSTRO dai 5 continenti, hanno visitato Lop piano alla fine di luglio. Con quella giornata che hanno voluto trascorrere tra noi, conclude MAESTRO vano il loro incontro di approfondi mento della spiritualità del Movi mento presso il Centro di Castel gandolfo. Volevano conoscere da vi cino la vita concreta di una cittadella la cui legge è l'amore reciproco. E VOI SIETE TUTTI FRATELLI. Una quarantina di giovani cinesi di Pekino, Canton, Macao, Taiwan, provenienti dal Belgio - dove stan no specializzandosi nei loro studi sono venuti in visita in Mariapoli domenica 22 luglio. "Non fatevi chiamare 'rabbi', perché Più di 300 persone nel mese di lu glio hanno partecipato, in due turni, alle "Vacanze in Mariapoli". Tante uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli" (Mt 23,8). "Rabbi" è una parola aramaica, tutti fratelli". tutti fratelli". Gesù è il vero ed unico Maestro Come vivere la Parola di vita di non soltanto per la sua condizione questo mese? Essa contiene una divina e per le verità che Egli ci co preziosa lezione di umiltà e di carità. munica, ma anche per il modo con Innanzitutto e in generale ci met cui ce le comunica. Egli innanzitut te in guardia contro un certo modo to vuole essere un fratello e un servi di valutare e amministrare eventuali tore di tutti. incarichi e qualità che ci possono di Gesù è "la via, la verità e la vita" stinguere nella società. Ad esempio, (Gv 14,6); eppure quale distacco da pur essendo la cultura e gli eventuali tivo con cui venivano chiamati i dot se stesso, quale umiltà e semplicità doni intellettuali un valore impor tori della legge nella società giudaica nel suo insegnamento! tante, non dovrebbero mai diventa che vuoI dire "maestro". d'Europa. del tempo di Gesù. plici, che a volte possono sembrare banali, sefatte con amore e per amo re acquistano un significato stupen do" Claudia, 29 anni. "Non fatevi chiamare 'rabbi', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete È l'appella le famiglie e i giovani, provenienti dall'Italia ma anche da altre nazioni "La cosa che più mi ha colpito è l'aver colto che anche le cose più sem "Non fatevi chiamare 'rabbi', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete Con questa esortazione - lungi Nessuno potrà mai accusarlo di peccato (Gv 8,46); eppure quale· re un motivo o un'occasione per ri tenerci superiori agli altri e compro dal sottovalutare l'importanza e la comprensione e misericordia verso i mettere, così, la fraternità. Al con necessità di una autorità e di un ma lontani e i peccatori! trario, la carità dovrebbe spingerci a gistero nella sua Chiesa - Gesù vo Egli è il Figlio di Dio venuto a mettere gli eventuali talenti al servi leva mettere in guardia la comunità portarci i tesori del Regno; eppure zio di tutti, specialmente dei più pic dei suoi discepoli, in particolare co non si rivolge in primo luogo ai po coli e più bisognosi. loro che ne sarebbero stati dirigenti, tenti e sapienti di questo mondo, Un'altra occasione di vivere que sta Parola sono le conversazioni e gli e;)' "Questa esperienza si ripercuoterà moltissimo nella mia vita, una vita che prima di questo incontro era contro una certa mentalità, che Egli bensì ai piccoli, ai poveri, a coloro aveva notato nelle comunità giudai che sono meno Massimo. onorifici e le attenzioni di riguardo la richiama la nostra attenzione su da parte della gente ed erano tentati tutte quelle sfumature della carità, di autoritarismo; e tendenza, da par che in quei momenti l'interlocutore scialba e monotona" che: maestri che amavano i titoli scambi di idee che possiamo avere con qualsiasi persona. Questa Paro "Parto da Loppiano con la rivolu zione nell'animo. L'atteggiamento di apertura degli uni verso gli altri ha fatto cadere tutti i miei pseudo-valori e la tranquillità del quarantenne" te delle comunità, a considerarli su si aspetterebbe da noi: il saper ascol periori agli altri a motivo della loro tare con pazienza, l'offrire con di Una mentalità del genere avreb atteggiarci a maestri, ma il compor Renato. be compromesso la caratteristica tarci da fratelli che assieme a fratelli cercano la verità nella carità. Così fa funzione. più bella della comunità dei suoi di stacco il nostro punto di vista, il non "Ho imparato a fare tanti atti d'amore e ho conosciuto moltissimi amici che mi aiutavano. È stata un'esperienza unica. Cercherò di dif fonderla in famiglia e in giro" Anche i futuri responsabili della vero maestro, Gesù. Egli, infatti, ha Chiesa avrebbero dovuto ricordarsi detto: "Dove sono due o tre, riuniti sempre che, prima di essere tali, so nel mio nome, io sono in mezzo a Manuel, lO anni. no fratelli e, prima di essere maestri, loro" (Mt 18,20). scepoli, quale Egli la voleva. Alla ba cendo, creeremo le condizioni per se di tutto deve esserci la fraternità. ché si manifesti sempre più fra noi il sono dei discepoli dell'unico e vero a cura di Nada Caldirola 6 maestro, che è il Cristo. Chiara Lubich 7 iniziative ALCUNI CENTRI DEL MOVIMENTO DEI FOCOLARI IN ITALIA LA PACE E' ANCONA Via Fazioli, IO ·11. (071)201401 - F.F. Via Tagliamento 19. tf (071) 32285 - F.M. aVERE AREZZO Via Malpighi 54, tI. (0575) 380220 - F.F. ASCOLI PICENO Via B. Croce 79 se. B int. 12, tI. (0736) 342058 - F.F. Via B.Croce 44, tI. (0736) 342060 - F.M. BARI Via Bottalico 44, tI. (080) 221982 - F.F. Via Melo 15/3, tf. (080) 212493 - F.M. STORIA PRESEN E (PAOLO VI) BOLOGNA Via Baracca 2, tf. (051) 388551 - F.F. Via San Donato 156, tf. (051) 503493 - F.M. BRESCIA Via Diaz 9, tf. (030) 291011 - F.F. Via L. Gambara 3, tf. (030) 290005 - F.M. CAGLIARI Via dei Visconti, 52 - II. (070)496894 - F.F. Via Cavallino Guantino, SNC tI. (070) 505999 - F.M. CATANIA Via Ciccaglione 9, tf. (095) 436235 - F.F. Via Mineo Il. tf. (095) 441292 - F.M. FIRENZE Via. V. Emanuele, 213 - (055)499684 - F.F. Via Cino da Pistoia 13, tf. (055) 588560 - F.M. Centro Internazionale Studenti "G. La Pira" Via de' Pescioni 3. tf. (055) 219749 FOGGIA Viale Michelangelo 159 - V p.int. 9, tI. (0881) 661182 - F.F. Via Molfetta 42. tf. (0881) 87339 - F.M. GENOVA Corso Armellini, 10/4, tI. (010) 877935 - F.F. Via al Capo di S. Chiara 16/a, tf.(010) 383431 - F.M. GROTTAFERRATA (ROMA) Via Ouattrucci 156, tI. (06) 9410326 MARINO (ROMA) C.so Vittoria Colonna 78 - Pal. A int. Il tf. (06) 9385417 - F.F. MILANO Via Faruffini 16, tf. (02) 4984375 - F . F . Via Pastorelli 19. t f . (02) 8358267 - F.M. MONTEVARCHI (AR) Via 24 maggio 36, tf. (055) 981351 - FF Via Fonte Moschetla 54, tf. (055) 900860 - F.M. NAPOLI Via B. Caracciolo 34, tf. (081) 5491571 - F.F. Salita S. Antorio ai Monti 13/16 tf (081) 342078 F.M. PADOVA Via Palladio 26, tf. (049) 618477 - F.F. Via Ss. Trinita l, tI. (049)600382 - F.M. PALERMO Via Joung 12, tI.(091) 546793 - F.F. Via Sammartino 22, tI. (091)331730 - F.M. PARMA Via Balestra 4, ti. (0521) 74535 - F.F. Via Stalingrado 8, tI. (0521) 240950 - F.M. PERUGIA Via Sacchetti 23, tI. (075}'34087 - F.F. Via Tilli 70/23, tI. (075) 72925 - F.M. PESCARA Via S Eufemia Maiella 8, tI. (085) 381280 - F.F. Via Milite Ignoto 24/9. ti. (085) 31787 - F.M. REGGIO CALABRIA Via Palamolla 49, tf. (0965) 27587 - F.F. È di questi giorni l'avvio di una nuova iniziativa dei Giovani per un Mon do Unito - espressione giovanile del Movimento dei Focolari - per "una soluzione di pace e giustizia dei conflitti nel Medio Oriente: Golfo Persico, Libano e Palestina". Dalle più diverse nazioni, coinvolgendo tanti altri attorno a loro, migliaia di giovani faranno arrivare al Segretario dell'ONU, al Presidente del Parla 'mento Europeo e ad altre autorità politiche decine di migliaia di cartoline come questa, a dire l'adesione, l'impegno personale in favore della pace. Quest'azione tempestiva vuole sensibilizzare l'opinione pubblica a soste gno di chi lavora per la pace a livelli decisionali. Chi desiderasse maggiori indicazioni, può rivolgersi agli indirizzi riportati a fianco. Direzione, Amministrazione, Redazione in LOPPIANO - ti. (055) 8335094-8335169 - 50064 INCISA VALDARNO (FI) direllore responsabile Guglielmo Boselli - Aut. Trib. Firenze n. 2622 del 9.12.1977 - C.C.p. n. 21038500 intestato a Loppiano - Incisa Valdarno - Recezione della Mariapoli - ti. (055) 8335169 - Stampa Baldesi - Firenze 8 Via Annunziata 13. tf. (0965) 97167 - F.M ROMA Via Marcello Il 26/4 - Il piano, tf. (06) 6390582 - F.F. Via V. Mazzola F 20 - Sc.A. - tf. 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