Business Plan gli errori
Transcript
Business Plan gli errori
Business Plan: gli errori da evitare di Luigi Pavan – Best Control – www.best-control.it Il business plan o piano industriale rappresenta il piano di sviluppo di un'attività nuova o già esistente ed è formulato per programmare la gestione aziendale, per dimostrare il motivo per cui si chiede un finanziamento, per ricercare nuovi soci o cedere l'azienda. Anche in Italia, come da tempo all'estero, il rinnovo degli affidamenti bancari esistenti comporta la presentazione del business plan per gli esercizi successivi. Ecco qualche suggerimento per redigere un business plan (in Italia si usa spesso anche il termine “piano industriale”): • Qualunque business plan deve contenere descrizione e dati relativi al business, statistiche di mercato e il piano di marketing; • Per presentare un piano che crei interesse non dimenticate il potere che suscitano le fotografie dei prodotti, dell'azienda e del progetto che state realizzando; • Inserite nel testo delle fotografie, dei grafici e delle tabelle che possano sintetizzare gli argomenti trattati e la validità del progetto; • Includete, in ciascuna copia che distribuite, una dichiarazione di riservatezza che dovrà essere sottoscritta da colui che riceve il piano; • Esiste un contenuto minimo per un business plan che possa essere considerato tale: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Indice Sintesi dell'azienda Figure dirigenziali chiave Know how Investimenti Piano di marketing Statistiche di mercato Esame della concorrenza Piano economico e finanziario Gli errori tipici di chi presenta un business plan derivano sostanzialmente dal fatto che l’impresa conosce il proprio business e quindi non esplicita argomenti che ritiene superflui ma che, viceversa, sono importanti per chi di quel business conosce poco o niente. Ecco gli errori più importanti che si riscontrano spesso nei business plan e che esprimono anche una carenza di comunicazione finanziaria: BUSINESS PLAN DI ALCUNE PAGINE Questo è l’errore più comune; presentarsi presso un ente finanziario per richiedere un finanziamento importante (spesso di decine di milioni di euro se non di centinaia) con una sintesi del progetto di un paio di pagine senza alcun conto economico e stato patrimoniale. La lettura dell’ente finanziario è di “gentilezza” nei confronti del cliente, ma l’immediata percezione del finanziatore è molto negativa e spesso non recuperabile. SOLO UN CONTO ECONOMICO Presentarsi con un conto economico previsionale è il tipico errore di chi ha una preparazione solo di tipo contabile e non strategica. Capire la struttura finanziaria presente e futura dell’azienda è quindi impossibile, ma soprattutto è incomprensibile come i risultati di fatturato possano essere attendibili. NESSUNA STIMA DEL MERCATO La stima del mercato è molto importante per capire quale futuro potrà avere l’azienda ed è normalmente mancante in moltissimi business plan. I dati del mercato sono spesso recuperabili senza alcun costo presso le associazioni di categoria oppure sul web così come le stime dell’evoluzione futura. Non conoscere il proprio mercato è una grave lacuna. NESSUN ESAME DELLA CONCORRENZA Quanto vale la propria concorrenza è un sistema semplice da determinare ma spesso sottovalutato. Spesso le aziende si muovono in ambito locale, ad esempio le lavanderie industriali dove il costo della logistica è elevato, non seguono clienti oltre i 100 kilometri dalla propria sede. Per sapere quanto vale la concorrenza nel raggio citato è sufficiente osservare i bilanci dei concorrenti conosciuti in quella zona. METODO DI VENDITA INESISTENTE Se volete sviluppare le vendite, e il vostro business plan sicuramente conterrà questa possibilità, dovrete anche dimostrare come farete ad acquisire un maggior numero di clienti. MANCANO LE FIGURE CHIAVE DIRIGENZIALI L’azienda non è un ente astratto, è un insieme di persone con un comune obiettivo. Sono quindi le persone che fanno la differenza tra un’azienda e il concorrente. Esplicitate chi sono le figure dirigenziali chiave nell’azienda e inserite un loro breve curriculum. Se non vi sono persone con un know how adeguato difficilmente un ente finanziario avrà fiducia nel vostro business plan. ANALISI SWOT MANCANTE Questa analisi serve a dimostrare i vostri punti di forza e anche i vostri punti di debolezza. L’analisi SWOT, conosciuta anche come matrice SWOT, è uno strumento di pianificazione strategica usato per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities), e le minacce (Threats) di un progetto o un’impresa. Non vi è nulla di male nel fare presente la criticità del piano, serve a fare chiarezza e soprattutto a rendere esplicito all’interlocutore che avete ben chiaro il problema e che state lavorando per risolverlo. DETTAGLIO DELLE OPERAZIONI CONTEMPLATE NEL PIANO Un piano economico e finanziario risulta spesso incomprensibile se non è spiegato attraverso una breve presentazione dei fatti salienti in esso contemplati. Normalmente sono le operazioni finanziarie e quelle di natura straordinaria (fusioni, acquisizioni, aumenti di capitale, ecc.) che devono essere esplicitate. MARGINI DEI PRODOTTI Esiste un semplice metodo per capire il futuro di un’attività imprenditoriale e del suo mercato: l’andamento dei margini di contribuzione dei prodotti. Margini ridotti o in discesa denotano prezzi calanti dovuti a concorrenza agguerrita o mercato in chiusura. Questa analisi vale per ogni pianificazione nell’azienda ma ancor di più per chi volesse finanziare o acquisire la vostra attività. Se non desiderate entrare nel dettaglio per motivi di riservatezza indicate almeno il margine medio sui vostri prodotti esplicitando come è stato calcolato. CONTO ECONOMICO E STATO PATRIMONIALE MANCANTI Il conto economico stimato riguarda normalmente i 5 esercizi successivi con una anno consuntivo di riferimento. Deve essere analitico voce per voce e non con cifre aggregate (le spese generali ad esempio devono essere singolarmente specificate) che fanno intravedere una scarsa programmazione del business. Lo stato patrimoniale alla fine di ciascun periodo è estremamente importante perché permette di conoscere la struttura finanziaria. Chi prepara i business plan in modo professionale normalmente calcola il rating bancario alla fine di ciascun periodo per prevedere come l’ente finanziario o l’interlocutore in generale si comporterà analizzando i bilanci previsionali sottoposti. Nelle start-up è bene inserire anche il budget di cassa mensile del primo esercizio per far comprendere come gestirete le entrate e le uscite per far decollare la vostra attività.