Voto a gtugno e sc1ss1one Nasce la "Cosa" di D` Alema

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Voto a gtugno e sc1ss1one Nasce la "Cosa" di D` Alema
Data
Pagina
Foglio
29-01-2017
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Il Lìder Massimo si butta in pista e annuncia "Consenso":
se Matteo li minaccia con le urne subito, lui e la minoranza se ne vanno
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Voto a gtugno e sc1ss1one
Nasce la "Cosa" di D'Alema
FABRIZIO D'ESPOSl'i!'O
S
ono mille, laddove un
tempo c'era la vecchia
federazione romana
del Pci, all'inizio della
Tiburtina. Molti hanno dor­
mito nei pullman provenienti
dal Sud.
Il carisma ormai canuto di
Massimo D' Alema ripaga la
stanchezza e l'attesa con un
annuncio storico.
Sono le 14 e 10 e fa impres­
sione vedere l'ex premier po­
stcomunista, epigono di una
generazione togliattiana e
berlingueriana allo stesso
tempo, alzare ancora di più lo
sguardo e scandire solenne­
men te: "Se ci troveremo di
fronte alla sordità del gruppo
dirigente, se prevarràl'ideadi
precipitare verso le elezioni,
se ci sarà il tentativo di nor­
malizzare il partito, deve es­
sere chiaro che una scelta di
questo tipo renderebbe cia­
scuno di noi libero".Un boato
scuote la platea. Ovazione. In
tanti si levano in piedi per
continuare ad applaudire. La
scissione, per l'antica Ditta
del Pd, non è più tabù.
D'Alema riprende e com­
pletalafrasedellasvolta: "Ag­
giungo che alcuni di noi, che
ritengono di avere responsa­
bilità e obblighi nei confronti
della sinistra italiana, e della
sua storia, non sarebbero
neanche liberi di decidere. A-
vrebbero il dovere di agire".
Seconda standing ovation.
Nelle prime file ci sono anco­
ra il costituzionalista Ales­
sandro Pace, presidente del
comitato dei "professori" per
il No al referendum istituzio­
nale, e il governatore toscano
Enrico Rossi.
CENTRO CONGRESSI di via dei
Frentani.I comitati dalemiani
perilNo,conacapoGuidoCal­
vi, si ritrovano dopo la vittoria
del 4 dicembre. Ma non è aria
di celebrazione passatista. I
comitati si convertono in un
nuovo movimento chiamato
"Consenso", da leggere sia
d'un fiato, sia no, staccando
con e senso. Tutto esaurito, in
platea e in galleria. Centinaia
le persone in piedi.Per lastrut­
tura si aggirano bersaniani, ex
vendoliani, ex diessini in sen­
so largo. In ordine sparso: Go­
tor, D' Attorre, Scotto, Fra­
toianni, Cento, Cesare Salvi,
Folena, Mineo, Zoggia, Leva,
Agostini, Paolucci, Laforgia,
Livia Turco, Franca Chiaro­
monte.Assente Michele Emi­
liano, potenziale leader di
quest'area, che però ha man­
dato un messaggio.
Come usava un tempo,ci so­
no le delegazioni di Cgil e Arei,
più l'avvocato anti-Italicum,
Felice Besostri. Al tavolo della
presidenza, oltre a Calvi, c'è
Piero Latino, peso massimo
dei dalemiani romani. D'Aie­
ma è in platea, accanto al pro-
fessore Pace. Sono mille e ar­
rivano soprattutto dal sud.
"Consenso" è una sorta di "Co­
sa 3" che mette insieme quelli
che stanno ancora nel Pd e
quelli che invece non �ogliono
più sentirne parlare. E la sini­
stra che rigetta il renzismo,
che simboleggiala rottura del­
lanotaconnessione sentimen­
tale tra il Pd e la sua gente.
Prima di D'Alema,sul podio
degli oratori salgono Arturo
Scotto,capogruppo di Sinistra
Italiana alla Camera, Roberto
Zaccaria nei panni di profes­
sore del No, Roberto Speran­
za,giovane leader della mino­
ranza bersaniana. Quest'ulti­
mo è più prudente di D'Alema
ma la sua analisi coincide con
quella del Lider Massimo: se
Renzi va al voto a giugno, al­
lorailPd "non esiste più", ci sa­
rà solo "il partito dell'Avven­
tura e dei servi".
D'Alema comincia a parlare
che è l'una passata.Un'analisi
spietata del renzismo.Le "fur­
bate" sull'Europa, il presunto
riformismo su scuola, lavoro e
Pubblica amministrazione, il
neoliberalismo dal lato
dell'offerta, cioè dei padroni e
delle imprese. Tutto nel qua­
dro di una crisi internazionale
che oggi fa più paura con l'A­
merica dei muri di Trump.Per
evitare lo strappo, le condizio­
ni sono queste: cambio di lea­
dership nel Pd, elezioni nel
2018, legge elettorale senza
nominati, congresso del parti­
to. Altrimenti si va via: "Noi
non avremo un tesseramento
nazionale, non vogliamo ge­
nerare equivoci. Su questo sa­
remo tormentati da un sistema
informativo legato all'establi­
shment (qui il riferimento è al
gruppo di De Benedetti, ndr).I
singoli comitati devono racco­
gliere adesioni, ma prima di
tutto fondi per essere in grado
di lavorare e soprattutto pron­
ti a ogni evenienza".Tipo un'e­
venienza anticipata a giugno.
IL SARCASMO è dispensato a
piene mani. D'Alema è in una
forma notevole.Un esempio è
"l'antipolitica a bassa intensi­
tà" inseguita daRenzi durante
lacampagnareferendaria: "Se
il maggior partito politico dice
'meno politici' e fa una cam­
pagna su questo, è come se il
Mulino Bianco proponesse
'meno biscotti'. La gente non
ci crede, dice che è una para­
culata, nel migliore dei casi".
Risate. Il bis su Zanda, capo­
gruppo demal Senato,e su tut­
ti quelli che hanno detto che la
Consulta ha salvato l'impian­
to dell'Italicum: "Direbbe il
Poeta: 'Non so se il riso o la pie­
tà prevale'. Che cosa gli devi
dire a uno così.In questi casi è
meglio se arriva uno con il ca­
mice bianco che gli dice 'stia
tranquillo, venga con me, non
si agiti'. Noi abbiamo la re­
sponsabilità di correre in soc­
corso di un gruppo dirigente
che ha smarrito la ragione". Il
dado dalemiano è tratto.
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I.A CAMPAGNA
DEI.SÌ
Se il maggior partito
dice 'meno politici'
è come se il Mulino
Bianco dicesse 'meno
biscotti'. La gente, nel
migliore dei casi, pensa
che è una paraculata
E L'ITALICUM
"SALVATO"
Cosa gli devi dire a
uno così: in questi casi
è meglio se arriva uno
con il camice bianco
che gli dice 'stia
tranquillo, venga
con me, non si agiti'
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