La ragazza mela
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La ragazza mela
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAPANNOLI SCUOLA PRIMARIA DI TERRICCIOLA Classe seconda a.s. 2011/2012 alunni n° 21 insegnante Giuntini Manuela Obiettivi Italiano Partecipare alle conversazioni con interventi pertinenti all’argomento trattato Partecipare a semplici discussioni esplicitando il proprio punto di vista Comprendere gli elementi essenziali delle storie ascoltate Comprendere un semplice testo informativo Comprendere un testo poetico In una fiaba individuare protagonista, antagonista, aiutante, oggetto magico, fatto centrale Comporre un testo descrittivo esplicitando le caratteristiche mediante i cinque sensi Ricomporre un storia suddivisa in sequenze e scrivere didascalie Produrre un testo poetico partendo da metafore Storia Riconoscere e rilevare i mutamenti prodotti dallo scorrere del tempo Riconoscere relazioni di ciclicità Usare in modo appropriato le parole del tempo e dello spazio Matematica Raccogliere dati, rappresentarli e ricavare informazioni Realizzare una raccolta di dati e organizzarli in grafici e tabelle Osservare, individuare e realizzare simmetrie Calcolare la metà e un quarto Eseguire classificazioni Scienze Osservare e descrivere elementi naturali Comprendere il significato di ciclo vitale Individuare criteri di classificazione Arte e immagine Realizzare in modo creativo ed originale composizioni sulla base di un progetto personale Abbiamo iniziato l’attività con una narrazione: ho letto la fiaba “ La ragazza mela “ dalla raccolta “Fiabe italiane “ di Italo Calvino. Ho preferito leggere io anziché far leggere gli alunni perché, nonostante l’acquisizione di una buona strumentalità da parte loro, la frammentazione della lettura avrebbe tolto alla storia il patos tipico delle novelle tradizionali ( sarebbe stata meno coinvolgente ). Tommaso e di seguito altri hanno obiettato che l’avevo già letta, ma dopo poche battute ha concordato che forse si trattava di una simile. ( Forse era già stata letta veramente perchè lo corso anno leggevo o raccontavo ai miei alunni molto frequentemente fiabe tradizionali. ) La lettura si è conclusa senza ulteriori interruzioni, quindi ho proposto la realizzazione di un disegno e insieme ne abbiamo individuato l’argomento; per tutti la rappresentazione grafica doveva rappresentare la protagonista, ma con tre variabili: La ragazza La mela La mela e la ragazza Ci siamo accordati per l’ultima soluzione e,dopo un’ultima precisazione riguardo all’organizzazione dello spazio ( libera purchè fossero presenti i due momenti – chiave della storia ), gli alunni hanno iniziato a lavorare. I bambini si sono liberamente espressi interpretando in modo personale il disegno. Le differenze maggiori sono emerse nella rappresentazione della mela: alcuni l’hanno collocata in un ambiente ( palazzo, camera, balcone, vassoio ) privilegiando questo rispetto alla mela stessa ( maggiore creatività o incapacità di astrarre? ); altri hanno privilegiato l’aspetto linguistico, disegnando una bella mela bianca e rossa ( l’idea di bellezza è stata evidenziata riproducendo sul frutto quelle “virgolette” che nelle immagini – tipo fanno immaginare una superficie liscia e lucida); altri ancora hanno puntualizzato l’aspetto logico, disegnando mele grandi come la ragazza che diversamente non avrebbero potuto contenerla. Per la ragazza, le differenze sono state soprattutto nel colore dei capelli, che non veniva precisato nella fiaba. Ho chiesto quindi a ciascun alunno di portare a scuola una mela. Tutti hanno contribuito portando frutti di vari colori che, una volta disposti sulla cattedra hanno creato un effetto cromatico particolare. Utilizzando i post-iit ho chiesto ai bambini di rispondere a questa domanda “A che cosa assomigliano tutte queste mele insieme? “ Purtroppo l’immediata osservazione a voce alto di Tommaso ha condizionato le osservazioni degli altri alunni ( Utilizzo i post –it quando, essendo insegnante praticamente unica e non avendo compresenze, voglio raccogliere le osservazioni di tutti ). Lorenzo : Mi sembrano i colori dell’autunno Asia: A me colpisce che sembrano un gruppo di foglie in autunno. Giuseppe G.: Le mele mi ricordano i colori delle foglie dell’autunno. Gianmarco: Quelle mele sono uguali ai colori delle foglie in autunno. Teresa: Le mele tutte insieme mi sembrano le foglie dell’autunno Elisa B. A colpo d’occhio vedo una famiglia di mele diverse e sembriamo tutti noi. Ionut : Mi sembrano delle foglie che sono per terra Elisa F: Sembrano le foglie dell’autunno. Omar: Io a colpo d’occhio vedo un albero dell’autunno con tante belle foglie colorate in modi strani. Eleonora: le mele mi sembrano le foglie dell’autunno. Chiara: tante mele colorate di giallo, rossiccio, verde come le foglie in autunno, mele di autunno. Alice: A vedere quell’insieme di mele io penso ai colori dell’autunno e a una forma. Edoardo: A colpo d’occhio mi viene l’acquolina in bocca e poi mi sembra una famiglia di meline. Rebecca : Io penso che sono tante foglie insieme, che sembrano un insieme di colori. Aurora : Io ho pensato che mi piace le mele e mi garbano tutte le mele che hanno portato i bimbi. Francesco: A colpo d’occhio penso che siano bellissime come l’autunno. Giuseppe: Le mele sono fatte di tutti i colori e anche c’hanno un sapore buono. Gabriele: A me questo insieme di mele mi fa ricordare due cose: le foglie dell’autunno e che sono buonissime. Tommaso: A colpo d’occhio io penso a un mucchio di foglie in autunno. Alessio: A colpo d’occhio le mele mi sembrano belle e colorate. Andrea Viola: A me mi sembrano le foglie d’autunno. Matteo: Mi colpisce che quelle mele sono dei colori delle foglie dell’autunno. Ed ora descriviamo… Collettivamente abbiamo poi descritto i frutti utilizzando tutti gli organi di senso Successivamente ogni alunno individualmente ha assaggiato la sua mela e ha registrato alcuni dati in tabella Poiché avevamo utilizzato i termini dividere a metà e in quattro parti, ho riproposto questi concetti matematici… …Ho consolidato il concetto del dividere in parti uguali per realizzare “ Carte inventa fiabe”. Parallelamente alle attività qui registrate, infatti, ho letto e/o raccontato altre fiabe che contenessero l’elemento “ mela “. Tra queste : “Melina” fiaba tradizionale trentina, “Lla bella Bargaglina dalle tre mele che cantano “, “ La ragazza che non si voleva sposare “ ecc. Abbiamo individuato gli elementi costanti ( protagonista, antagonista, aiutante, oggetto magico ) ed abbiamo realizzato le “ Carte inventafiabe “ partendo da un foglio formato A4, dividendolo a metà, dividendo ancora fino ad ottenere in un foglio 8 carte. ( Ho suddiviso poi gli alunni in quattro gruppi, ciascuno dei quali ha realizzato varie carte per ciascuno degli ingredienti, connotandoli con colori diversi; quindi, pescando dai vari mazzi, ogni gruppo ha inventato una fiaba. ) Osservare per classificare Utilizzando mele di varia dimensione e colore, ho riproposto i diagrammi di Eulero Venn Non solo fiabe… Ho pensato di proporre anche altre tipologie testuali, come ad esempio la leggenda di Guglielmo Tell, illustrata con un unico disegno; Il mito “ Il pomo della discordia “, illustrato in sequenze… … un facile testo informativo da cui gli alunni collettivamente hanno ricavato informazioni e risposto poi individualmente a domande e infine un testo poetico. Tutti poeti… Ho proposto un breve adattamento de “Ode alla mela “ di Neruda Ode alla mela Te, mela, voglio celebrare riempiendomi la bocca col tuo nome, mangiandoti. Sei sempre nuova… piena e pura guancia arrossata dell’aurora! Quanto difficili sono paragonati a te i frutti della terra… Pablo Neruda ( adattamento ) Dopo la lettura, gli alunni hanno così commentato… Asia: Il poeta vuole descrivere la mela Elisa F. : Vuol sentire quanto è dolce. Tommaso: Vuol festeggiare la mela Asia: Si celebra un matrimonio Tommaso: Si celebra la messa Rebecca : Si può celebrare sia un matrimonio che una festa. Elisa F. : Un compleanno. Asia: Si celebra una cosa che avviene solo una volta . Alessio: No! Perché la messa non è una cosa che si celebra solo una volta all’anno. Matteo: Si celebra una avvenimento importante Tommaso: E’ quasi come una promessa, il poeta promette alla mela di farla diventare famosa con queste parole, perché queste parole sono uscite dalla sua bocca. Chiara : Dice “sei sempre nuova “ perché quando la mangi ne magi sempre una diversa, non mangi sempre la stessa. Tommaso: Il poeta dice pura perché contiene tante vitamine Asia: La vitamina C. Rebecca: Perchè contiene la polpa. Omar: Contiene il succo Tommaso: IL poeta dice “ guancia arrossata dell’aurora “ perché la mela è tonda come una guancia e rossa come il cielo all’aurora. Perché le mele non solo possono essere rosse, ma possono essere anche rosso tenue tenue. Alice: Gli altri frutti non hanno la stessa forma della mela, per esempio la pera. Asia: La pera è allungata. Matteo, Elisa La pesca. Rebecca : Eh ma la pesca ha quasi la stessa forma della mela! Alessio: Ma la pesca è più piccola. Tommaso: ..e più bassa e larga. Edoardo: Il limone. Tommaso: Il limone è a forma di noce. Rebecca: La mora Elisa F.: La mora può essere rossa o nera. Alessio: Le arance Tommaso: L’uva, è come un frutto di bosco triangolare, a testa in giù e più grande. Alessio: Sotto il cartello “Terricciola” c’è scritto “ Città del vino”. Giuseppe: Giulio – L’ananas. Chiara: La banana ha la forma come una luna, una mezzaluna. Tommaso: Ha forma di bumerag. Tommaso: La mela era importante perché, nella Bibbia, se si mangiava si diventava a conoscenza di tutto. Tommaso : Se la mela non era ancora famosa, e noi si mandava i nostri disegni in televisione, si faceva la pubblicità Quindi individualmente hanno illustrato le metafore contenute nella poesia. Ecco un esempio Ho proposto agli alunni di inventare nuove metafore ( sempre con l’utilizzo dei post-it ) LA MELA E’… Lorenzo: Sei come il sole che cresce e il tuo colore è inaspettato. Asia: La mela è rossa come una ciliegia, gialla come il sole e verde come l’erba. Giuseppe B.: La mela è rotonda come il mondo. Gianmarco : La mela è tonda. E’ rossa, verde e gialla. E’ come una ciliegia, solo è più piccola. Teresa: La mela è rotonda e lucida; le mele sono di vari colori. Elisa B.: La mela sembra il sole luccicante, rotondo e rosso. Ianut: La mela è come una palla piccola, come una foglia rossa o verde o gialla. Elisa F.: Lamela è come una ciliegia, come un’albicocca. La mela è come il limone. Omar: La mela mi sembra una palla da gioco e anche un sole. Eleonora : Una mela è dolce e buona e si può mangiare tutto il giorno. Chiara: Per me la mela è un seme quando si pianta un fiore. Alice: Per me la mela è come…una cosa importante, perché mi Fa diventare grande, sia rosse che verdi. Edoardo: La mela è come un arancio. Rebecca : Per me la mela è come un biscotto, solo che la mela è naturale ,in senso che viene dalla natura e perché contiene la vitamina C che fa molto bene. Aurora: Lamela è buona; dentro è buona perché è gialla; il giallo a me piace, il giallo e il rotondo. Francesco : La mela mi sembra come un sole al tramonto o come le guance di un bimbo agitato. Giuseppe R. : A me la mela mi piace tanto e mi piace rossa e verde e la mela ci ha il gambo. Gabriele: A me le mele mi sembrano le foglie che cadono dall’albero come in una stagione di autunno. Tommaso: La mela è come un cerchio rosso per fare l’ula op, come un papavero visto dall’alto Alessio: La mela secondo me è come il sole al tramonto, con un solo raggio marrone. La mela è come una dea con il lungo mantello rosso, giallo e verde. Andrea: E’ come il sole, bella gialla e rossa. Matteo: A me la mela sembra il tramonto di sera. A questo punto i bambini hanno confrontato le loro metafore “ raggruppandole “ e disegnandole…………… Quindi reinterpretando le nuove metafore abbiamo composto collettivamente la nostra ODE ALLA MELA Mela, sole che sorgi Mela, ciliegia sole erba, Mela, rotonda come il mondo Mela, lucida e brillante come le stelle. Mela, rosso rubino dentro uno scrigno verde. Mela, rosso tramonto Mela, palla d’autunno Mela, giallo limone dolce albicocca, rotondo pallone da gustare. Mela seme, mela nutriente, Mela arancia, Mela biscotto. Mela, polpa saporita Mela, guancia arrossata di un bambino agitato. Mela, ula-hop rosso papavero. Mela , sole col raggio marrone Mela, dea della frutta dal mantello striato Sbocci allegria nel mondo. Gli alunni di classe II “20 marzo…. Non ci siamo dimenticati della primavera Rebecca vive in campagna e, oltre a numerosi animali, nella sua fattoria crescono vari alberi da frutto, tra cui alcuni meli della varietà “annurca”. Ce ne ha parlato e i genitori e i nonni si sono dimostrati disponibili ad accoglierci per una osservazione diretta. L’attesa per l’uscita ( la prima tra l’altro per gli alunni, vista la particolare situazione organizzativa della nostra scuola ) è stata vissuta con particolare emozione; ogni giorno Rebecca e la sua mamma ci informavano sullo stato della fioritura e la curiosità cresceva. Dopo un primo tentativo andato a vuoto a causa di un violento acquazzone, finalmente è arrivato il gran giorno… Dal fiore al…..frutto ( forse) Rielaborazione creativa proposta da Francesco Osservazione in classe Abbiamo messo i rami fioriti in un vaso con acqua e dopo alcuni giorni, grazie anche al “ clima “ della nostra classe, sono “ nate alcune meline “… …Dopo circa una settimana, abbiamo notato che le mele stavano “ seccando” I bambini hanno formulato due ipotesi: 1. l’acqua era diventata marcia e aveva fatto morire le piccole mele ( ipotesi prevalente ) 2. le mele non avevano più cibo. Abbiamo versato nel contenitore dell’acqua anche del terriccio… …dopo pochi giorni “ mele “ e rami sono seccati. Francesco, particolarmente interessato, ha seminato alcuni semi di mela, con l’aiuto del nonno. Ecco il risultato Conclusioni “il lavoro della mela “ come lo chiamano i bambini è stato accolto con entusiasmo stimolando gli alunni dal punto di vista creativo e sollecitandoli nelle osservazioni . A questo proposito devo rilevare la mia grande difficoltà nella registrazione delle stesse; essendo praticamente sempre sola nella classe, credo anche di aver “ perduto” osservazioni interessanti proprio perchè spontanee, che non avrebbe avuto senso cercare di far ripetere. Il lavoro avrebbe dovuto continuare verificando le due ipotesi formulate con la “lettura “ di due opere d’arte: “ Melo in fiore “ di P, Mondrian e di Van Gogh, con un’osservazione più scientifica della mela ( frutto reale ) con un parallelismo tra il falso frutto della mela e quello della fragola ( produzione tipica delle nostre zone ) Ci ripromettiamo di continuare il lavoro il prossimo anno e intanto stiamo organizzando una nuova uscita per osservare i cambiamenti dei meli di Rebecca