25 ottobre 2012

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25 ottobre 2012
lavoro
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
25 ottobre 2012 - Anno LXXXVII - N.17 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
pagina 3
 Prossimo numero: 8 novembre 2012
Terziario
Pressioni e abusi
in progressiva
diffusione
pagina 7
Aquolina
Quando la giustizia
fa il suo corso
pagina 9
Frontalieri
Indennità
disoccupazione:
l’ennesimo
pasticcio
pagina 6
Dipendenti
delle cliniche
mobilitatevi!
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
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Sindacato  Attualità
25 ottobre 2012 il Lavoro
Istituti bancari
Le parti sociali si dotino di un piano a
salvaguardia dell’occupazione
MEINRADO ROBBIANI
I
l prospettato taglio di posti di lavoro
presso UBS (che rimane tale al di là delle
recriminazioni del CEO sulla fuga di notizie) come pure la notizia sulla cancellazione di
una porzione rilevante di posti di lavoro presso la sede ticinese della banca BNP Paribas
confermano la traiettoria di ridimensionamento
occupazionale sulla quale è collocato il settore
bancario.
Le ricadute della crisi finanziaria, la minore
redditività e le pressioni internazionali sul segreto bancario lasciano intravvedere, anche
per il futuro, un perdurante riassetto del settore, che, dal profilo occupazionale, produrrà
un ulteriore aggravamento della perdita già
registrata di un migliaio circa di posti di lavoro.
Sul settore finanziario ricade perciò in primo
luogo la responsabilità di mettere in atto una
strategia che punti a preservare e valorizzare la piazza ticinese pur nel mutato contesto
odierno. Gli stimoli in questa direzione, sfociati
tra l’altro nell’elaborazione di un documento
sulle possibili prospettive di sviluppo del settore finanziario in Ticino, devono potersi ora
tradurre in una più tangibile e volitiva mobilitazione attorno ad un progetto collettivo di salvaguardia del ruolo delle banche nell’economia cantonale. Si tratta in particolare di sapere
maggiormente diversificare i campi di attività,
oggi prevalentemente innestati sulla gestione
patrimoniale. In questo contesto, è compito
dell’Associazione bancaria ticinese di imprimere al settore rinnovati impulsi.
Il settore bancario deve parallelamente avvertire la responsabilità di tutelare l’occupazione e il patrimonio di professionalità che i
dipendenti gli assicurano. L’ampiezza delle
pressioni che gravano sull’occupazione devono indurre a mettere in atto un programma di
sostegno all’occupazione che sia coordinato
su scala cantonale. È indispensabile che la gestione degli eventuali processi di riduzione del
personale, laddove comportino licenziamenti,
non sia interamente lasciata ai singoli istituti
ma venga seguita ed accompagnata centralmente, allo scopo di potere essere più efficaci
nei provvedimenti che agevolano il ricollocamento. È cioè opportuno che le parti sociali
abbiano ad organizzare congiuntamente un
modello di sostegno alle persone toccate da
misure di ridimensionamento.
A titolo preventivo e in considerazione dei
mezzi finanziari tuttora disponibili merita pure
di essere discussa la possibilità di attuare una
riduzione del tempo di lavoro che apra spazi
occupazionali tali da evitare licenziamenti. Oppure, non dovrebbe essere un’eresia pensare
a qualche bonus in meno, riconvertendolo in
posti di lavoro e tutele occupazionali.
In questo periodo dove le banche seguono
una politica del personale restrittiva occorre
pure vegliare a non compromettere l’impegno
di formazione e di inserimento dei giovani. La
preparazione di nuove leve, dotate di un bagaglio solido di competenze e di una progressiva
esperienza lavorativa, sono un presupposto
irrinunciabile per il futuro del settore.
L’OCST sollecita perciò l’adozione di un piano, concordato tra le parti sociali, che sappia
guidare l’odierno processo di riassetto del settore bancario garantendo una tutela efficace
dell’occupazione.
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25 ottobre 2012 il Lavoro
Sindacato  Attualità
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Personale impiegatizio
Pressione e abusi in progressiva diffusione
MEINRADO ROBBIANI
Un settore decisivo dal profilo occupazionale e sociale
Per la Commissione tripartita in materia di libera circolazione si profila all’orizzonte la sfida
più acuta e impegnativa finora affrontata: porre
freno agli abusi salariali che vanno diffondendosi nel settore impiegatizio, evitandone il degrado.
Poiché sbocco tradizionale e preminente della
manodopera locale, le distorsioni che si producono nel settore impiegatizio hanno un impatto
più diretto e incisivo sulla popolazione. Vi si gioca perciò in ampia misura l’accettabilità della
libera circolazione come pure il tipo di rapporto
(di auspicata complementarietà oppure di deplorevole concorrenza) tra le componenti indigena e frontaliera della manodopera.
La regolazione del settore impiegatizio assume di conseguenza una rilevanza decisiva.
Sollecita perciò in modo pressante le aziende e
i corpi associativi imprenditoriali a farsi carico,
assumendone la relativa responsabilità, della
salvaguardia di livelli salariali in sintonia con il
costo della vita locale e di adeguati sbocchi
per i giovani al primo impiego e per le persone
disoccupate con formazione impiegatizia.
Una piaga in preoccupante crescita
Con la libera circolazione è stato soppresso
il filtro, che consentiva all’autorità di negare
l’autorizzazione a nuove entrate di manodopera estera nella misura in cui fosse disponibile
personale disoccupato o non fossero rispettati i salari usuali. Questa barriera, che aveva in
passato protetto abbondantemente il settore
impiegatizio impedendovi un afflusso significativo dall’estero, ha proiettato i suoi riverberi
anche sul periodo immediatamente successivo all’entrata in vigore della libera circolazione.
Da due o tre anni a questa parte gli argini, che
erano nel frattempo diventati solo virtuali, si
sono però rapidamente dissolti. Le assunzioni di manodopera frontaliera e soprattutto di
frontalieri a bassi salari sono andate aumentando in modo rilevante (non certo per responsabilità dei frontalieri).
I casi più lampanti sono riscontrabili nella corona più esterna del settore impiegatizio, dove
si annidano attività generalmente meno qualificate. Casi emblematici sono quelli dei call
center e della vendita telefonica, il cui sviluppo
è strettamente collegato alla libera circolazione. Si è infatti aperta la possibilità di reperire
manodopera oltre confine ed è parimenti stato
agevolato il trasferimento verso il Ticino di ditte provenienti dall’estero che si sono insediate
portando il personale già alle loro dipendenze.
In questi rami si riscontrano condizioni di lavoro deplorevoli. L’introduzione di salari minimi
obbligatori nei call center per il tramite di un
contratto normale di lavoro decretato dall’autorità ha sì portato un po’ di ordine ma talune
aziende hanno prontamente escogitato stratagemmi volti ad aggirare il contratto normale.
Le distorsioni si stanno però insinuando anche nel cuore del settore impiegatizio, dove
figurano attività maggiormente qualificate.
Una rilevante fetta delle più recenti entrate di
manodopera estera percepisce stipendi che
faticano ad orbitare attorno a 3.000 franchi
mensili. La piaga sta iniziando a lambire anche
i rami che godono di un consolidato prestigio
(società fiduciarie, immobiliari, studi legali..) e
soprattutto quelli di più recente sviluppo (emblematico è il caso del comparto informatico).
Un impatto salariale e occupazionale
L’insinuarsi di stipendi al di sotto dei livelli usuali esercita una ricaduta duplice. Tende
evidentemente a comprimere verso il basso
le retribuzioni e la loro evoluzione. I bassi stipendi diventano rapidamente un parametro di
riferimento in primo luogo laddove la presenza
di lavoratori esteri è più numerosa, ma successivamente anche verso le altre categorie.
È poi riscontrabile un riverbero indiretto
sull’occupazione. Nella misura in cui vengono
offerti posti di lavoro scarsamente rimunerati,
le persone senza impiego sono frenate dall’occuparli poiché il reddito conseguibile fatica a
coprire il costo della vita. Gli aspetti salariali
ed occupazionali tendono cioè ad intrecciarsi
e ad avanzare appaiati.
Rafforzare gli organismi di gestione e controllo sociale
Dal contagio dei bassi salari rimangono immuni alcune aree significative (in particolare il
settore pubblico e quello bancario) così come
le fasce di più elevata professionalità (funzioni
direttive o professionisti attivi in campi redditizi
quale il ramo finanziario). Negli altri comparti è al contrario già oggi rilevabile la presenza
di germi corrosivi che tendono a moltiplicarsi.
Occorre perciò modellare forme di gestione
collettiva del settore. È indispensabile rafforzare la cultura del dialogo e della responsabilità sociale, che sfoci nella creazione di spazi
di collaborazione tra le aziende, aggregate in
associazioni di categoria, e le organizzazioni
sindacali. Questo indirizzo è d’altronde favorevole alle aziende stesse che, qualora avanzino invece a ranghi sparsi, si espongono in
misura maggiore ai contraccolpi di un mercato
fortemente selettivo. Una strategia imprenditoriale comune rientra perciò nel loro stesso
interesse. Un analogo beneficio è tratto da una
adeguata collaborazione con la controparte
sindacale, che può contribuire a rafforzare il
peso e l’autorevolezza verso l’esterno dei diversi comparti.
Una indispensabile regolazione contrattuale
Il pilastro principale, sul quale innestare una
più efficace tutela delle condizioni lavorative e
una fruttuosa collaborazione tra le componenti
sociali del settore, è il contratto collettivo di lavoro. Consente di fissare le condizioni minime,
così da impedire gli abusi più penalizzanti, e
istituisce uno spazio di confronto e di coope-
razione tra le parti sociali. L’obiettivo contrattuale è oggi frenato – come sopra evidenziato
– da una frammentaria cultura del dialogo sociale e persino dall’assenza in taluni comparti
di forme associative che riuniscano le aziende
stesse.
È perciò indispensabile un intervento dall’esterno che faccia da catalizzatore delle aziende e da promotore del loro dialogo con la
parte sindacale. Le associazioni professionali
già costituite devono potere avvertire ed assumere la responsabilità di una regolazione
delle condizioni di lavoro per il tramite dello
strumento del contratto collettivo di lavoro. Laddove non esistano forme aggregative
delle aziende, dovrebbe essere la Camera di
commercio ad assumere un ruolo di regia, favorendo la costituzione di gruppi e associazioni padronali e guidandole nei rapporti con
la parte sindacale.
Un piano di diffusione dei contratti collettivi
L’evoluzione della libera circolazione pone
perciò le parti sociali di fronte ad una precisa
responsabilità. Incombe su di loro il compito di
discutere e adottare un piano di programmata
diffusione dei contratti collettivi di lavoro.
È pure interpellata la Commissione tripartita
che ha nel settore impiegatizio un fronte cruciale di impegno e di intervento. Nella misura
in cui l’obiettivo di diffusione dei contratti collettivi di lavoro si scontri a resistenze e intoppi
la commissione è chiamata ad adottare misure
di accompagnamento alternative (in particolare l’introduzione di salari minimi per il tramite di
contratti normali di lavoro).
Per la rilevanza del settore impiegatizio, la
prevenzione e la lotta contro gli abusi incitano
anche a verificare l’adeguatezza delle odierne
misure di accompagnamento, che l’OCST ha
già sollecitato a completare (presa di posizione «Quale impatto e quali misure per preservare gli equilibri del mercato del lavoro?»,
26.04.2012).
La palla è nel campo delle associazioni padronali
L’OCST sollecita la Camera di Commercio
e le associazioni di categoria ad un impegno
congiunto che punti a regolare le condizioni di
lavoro per il personale impiegatizio, fondando
nel contempo uno spazio di collaborazione tra
le parti sociali.
L’OCST, che ne è all’origine, chiede pure che
si prosegua nel controllo sistematico di ogni
nuova entrata di personale impiegatizio dall’estero. Questo intervento consente di disporre
di informazioni puntuali sulle condizioni di lavoro e sui motivi delle assunzioni.
L’OCST intende impegnarsi per fornire al settore impiegatizio un quadro regolativo al passo
con la nuova situazione del mercato del lavoro
e la libera circolazione. Intende con pari vigore
denunciare i casi nei quali le aziende utilizzano
la libera circolazione e l’accesso di manodopera frontaliera a fini speculativi.
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Sindacato  Attualità
25 ottobre 2012 il Lavoro
Preventivo 2012
La politica del Governo: la mano destra concede,
la sinistra toglie
LORENZO JELMINI
I
dipendenti pubblici sono particolarmente
arrabbiati. Non solo vengono nuovamente chiamati alla cassa per contribuire al
risanamento delle finanze cantonali, ma sono
pure vittime di un ricatto da parte del Governo. Difatti, le poche concessioni ottenute nelle
trattative con il Consiglio di Stato e che permettono di correggere precedenti decisioni
inique, vengono condizionate dall’accettazione dei tagli salariali.
Nel messaggio sul preventivo 2013 viene infatti confermata la volontà di eliminare l’applicazione della prassi di riduzione di due classi
di stipendio per i neoassunti senza esperienza
come pure quella relativa a una riduzione del 3
per cento sullo stipendio iniziale dei neoassunti con esperienza ma tutto questo a condizione
che venga accolta dal Parlamento la proposta
di un contributo straordinario di risanamento
pari al 2 per cento. Un ricatto inammissibile
anche perché questa decisione non è mai stata comunicata in questi termini nel corso delle
trattative!
Ricordiamo che dal contributo del 2 per
cento (3 per cento per i Consiglieri di Stato e
per salari uguali o superiori) sono esenti i primi 20’000.- franchi di stipendio, il contributo
viene applicato proporzionalmente al grado di
occupazione, non sarà applicato al personale
ausiliario e sarà restituito nella misura in cui il
consuntivo 2013 dovesse tornare in pareggio,
rimanendovi anche dopo la restituzione.
Opposizione da molti fronti
Su questi fatti in molti si sono espressi negativamente. I primi a reagire sono stati evidentemente i collaboratori colpiti da questa
decisione, l’ennesima negli ultimi anni, e le
organizzazioni che rappresentano i dipendenti. Ma hanno pure reagito negativamente gli
ambiti politici che vedono nella proposta del
Governo un esercizio alibi che nasconde l’incapacità del Consiglio di Stato di porre misure
alternative e più sensate per contenere il deficit delle casse dello Stato. Difatti, come da noi
già rilevato, il risparmio di 10 mio a fronte di un
deficit di 190 mio non giustifica minimamente
questa decisione se non per potersi presentare agli altri interlocutori potendo vantare una
presunta simmetria di sacrifici.
No ai tagli, ripristinare le trattative
Il nostro sindacato si oppone dunque alla
riduzione salariale del 2 per cento, una decisione che rileva come il Governo anziché
mettere in atto una gestione del personale
condivisa e attenta alle nuove esigenze del
servizio e dei collaboratori, utilizzi gli stipendi
dei suoi dipendenti come una riserva da cui
prelevare in caso di necessità. Una politica
che non porta a nulla perché se da una parte
non aiuta a migliorare i conti, dall’altra svilisce
l’attività dei dipendenti.
Assieme alle altre organizzazioni sindacali valuteremo nel breve come intervenire e
quali azioni di sensibilizzazione attuare per
contrastare l’assurda decisione. L’OCST
vuole tuttavia puntare soprattutto sul rilancio delle trattative che hanno portato a ottimi risultati e soprattutto hanno permesso di
ridurre sensibilmente il precariato nell’amministrazione.
I temi che vogliamo affrontare, e che devono
essere discussi, sono in particolare la rivalutazione delle funzioni e l’introduzione delle 40
ore settimanali, peraltro già previste in tutti i
Comuni Ticinesi.
Prestazioni sociali
Il CdS propone l’abolizione del «mese di carenza»
Il Consiglio di Stato, nella sua seduta del 27 settembre, ha licenziato un
messaggio che propone di abrogare il
mese di carenza per il diritto alle prestazioni relative alle indennità straordinarie di disoccupazione, gli assegni
familiari integrativi, gli assegni di prima infanzia e le prestazioni assistenziali. Abbiamo parlato con Gianni Guidicelli che nel maggio del 2010 aveva
presentato due iniziative parlamentari
in questo senso.
Che cos’è il «mese di carenza» che il Consiglio di Stato, rispondendo ad una sua inizativa parlamentare, propone di abolire?
Si tratta di una misura che avevo combattuto,
approvata nel 2006 di stretta misura, che prevede il diritto al pagamento delle prestazioni
sociali dal mese seguente a quando è stata
inoltrata la domanda.
Avevo combattuto questa modifica poiché
si posticipa il diritto agli assegni di prima in-
fanzia e a quelli integrativi e alle prestazioni
assistenziali, come misura di risparmio, a chi
effettivamente ne ha diritto ma soprattutto bisogno. Il diritto ad altre prestazioni sociali è
riconosciuto dal mese in cui la domanda viene inoltrata. Non c’è alcuna ragione logica che
giustifichi una diversa applicazione soprattutto
se consideriamo la natura e lo scopo di queste
prestazioni.
Perché è così importante questa proposta?
Il mancato versamento dell’assegno per un
mese non può che aumentare il disagio in cui
vivono le persone e le famiglie, siano esse tradizionali o purtroppo spesso monoparentali, che devono far capo a queste prestazioni.
Spesso situazioni di mancanza temporanea di
mezzi può anche essere all’origine di una situazione di indebitamento dal quale poi risulta
difficile uscire.
Proprio quindi nell’ottica di un sostegno mirato e giusto alle famiglie con figli che si trovano veramente in difficoltà è opportuno ripristinare quanto valeva prima del 2006.
Il Parlamento si è già espresso in proposito?
Non ancora, probabilmente il Gran Consiglio
ne discuterà nella seduta di fine novembre.
La Commissione della gestione aveva però
già sottoscritto un rapporto che accoglieva
le due iniziative nello scorso mese di aprile.
Si era però deciso di attendere il messaggio
governativo prima di sottoporre la trattanda al
Parlamento.
25 ottobre 2012 il Lavoro
Sindacato  Attualità
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L’OCST sostiene i docenti
Per un progetto di alto profilo sulla scuola
Strategie chiare, condivise e grande
capacità di mobilitazione sono presupposti indispensabili per attuare la soluzione estrema dello sciopero.
GIANLUCA D’ETTORRE E RENATO RICCIARDI
N
ella riunione straordinaria convocata il 22 ottobre a Lugano dal comitato del sindacato OCST Docenti
si è inteso definire una posizione comune in
merito alla riduzione del 2 per cento dei salari
dei dipendenti pubblici e dei docenti (in questo
momento al vaglio del Gran Consiglio) e alle
proposte di mobilitazione comunicate da alcune associazioni sindacali e magistrali.
Al termine di un’intensa discussione l’assemblea ha tracciato la via che l’OCST vuole percorrere per dare, da un lato, maggiore
consistenza al dialogo avviato nei tavoli tecnici
con il Decs sui temi decisivi per la scuola e,
dall’altro, combattere l’ennesima misura che
colpisce in particolare gli insegnanti (che va ad
aggiungersi all’ora in più di lavoro decisa otto
anni fa e alla penalizzazione dei salari ad inizio
carriera applicata dal 1997 ai soli docenti).
I problemi rimasti in sospeso nella trattativa
riguardano la rivalutazione dei salari in tutti gli
ordini di scuola, la riduzione dell’onere d’insegnamento da 50 anni, ma anche le condizioni
per la formazione continua (il nostro sindacato
sta insistendo, tra l’altro, per un effettivo riconoscimento dell’aggiornamento facoltativo in
tempo di scuola e delle spese sostenute per
la frequenza).
Un altro tema cui il sindacato tiene molto (di-
scusso in un incontro con la direzione del Decs
proprio nel pomeriggio di lunedì scorso) è la
reintroduzione dal prossimo anno della formazione in abilitazione parallela all’insegnamento
a tempo parziale. E’ noto a questo proposito
che non sarà facile comporre il quadro delle
ore di lezione disponibili per i docenti in abilitazione e per quelli già abilitati e pronti a entrare
nella scuola ticinese. L’obiettivo del Decs è di
presentare un messaggio al Gran Consiglio nei
prossimi mesi.
La relazione presidenziale durante la nostra
assemblea del 21 settembre alla presenza
dell’on. Bertoli ha pure trattato il delicato problema degli oneri della scuola, che con il passare del tempo si sono diversificati ed ampliati,
modificando in profondità le caratteristiche della professione insegnante. Molti cambiamenti intervenuti in questi anni hanno inciso sugli
aspetti qualitativi (e non soltanto delle condizioni contrattuali) nel lavoro del docente. Prendiamo quindi atto con favore della scelta della
direzione dipartimentale di voler affrontare questo tema congiuntamente alle organizzazioni
dei docenti. Ci dispiacciamo tuttavia di alcune
scelte operate dalla direzione del Decs prescindendo dal coinvolgimento dei docenti (si veda
per esempio la riduzione delle ore di inglese).
La decurtazione del 2 per cento dei salari
decisa dal Governo nel preventivo dello Stato
per il 2013 sarà invece avversata portando le
nostre ragioni alla Commissione parlamentare
della gestione. Durante la riunione straordinaria molti docenti si sono espressi sulle numerose prese di posizione adottate nei collegi
di sede contro questa misura di risparmio e
l’assemblea ha definito quale debba essere la
posizione dell’OCST Docenti sulle iniziative da
attuare dentro e fuori la scuola.
La prima decisione è di appoggiare e prendere parte attivamente al comitato di coordinamento delle iniziative nelle sedi proposto dal
Movimento della Scuola. Un’azione coordinata (come lo fu otto anni fa per il referendum
contro l’aumento dell’onere d’insegnamento) è
necessaria da subito per rendere efficace l’immediata attività d’informazione/sensibilizzazione sulla situazione dei docenti e di coinvolgimento delle componenti della scuola (allievi,
famiglie), della società e della politica.
Secondo l’OCST deve essere data in questo
momento priorità al lavoro di coordinamento
tra le associazioni della scuola (sindacali e magistrali) e alle iniziative di mobilitazione nelle
sedi scolastiche. Tutti i presenti hanno ritenuto che le future manifestazioni di protesta non
debbano arrecare danno agli allievi e alle famiglie.
In questo senso la giornata del 5 dicembre
dovrà essere il primo momento per intervenire
sul normale corso delle lezioni e opporsi al progressivo deteriorarsi del lavoro nella scuola.
La mobilitazione contro la misura di taglio
salariale non pare trovare sufficiente sostegno
in altri settori dell’amministrazione cantonale.
Non sembra che ci sia una significativa mobilitazione dei dipendenti pubblici per assicurare
un adeguato successo a uno sciopero per cui
era stato lanciato un preavviso con una dichiarazione prematura.
Strategie chiare, condivise e grande capacità
di mobilitazione sono presupposti indispensabili per attuare la soluzione estrema dello
sciopero.
Il 20 ottobre gli associati del Comitato Edilizia del
Luganese sono stati in gita a Chiuro (SO). Dopo le
visite alle «Cantine Balgera» e alla «Latteria Sociale» con una fantastica degustazione di bresaola
Ferraro, formaggi e vini, ottimo pranzo con i prodotti tipici del posto al ristorante «Baffo». È stata una
bella giornata di amicizia e condivisione.
Per l’OCST erano presenti: Mimmo De Pasquale,
Carlo Noghera, Giovanni Scolari e Francesco Ciccarelli.
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Sindacato  Attualità
25 ottobre 2012 il Lavoro
Cliniche private
Minuto per minuto le trattative per il nuovo contratto
Sono in corso le trattative per il rinnovo del contratto collettivo delle cliniche
private. Gli interessati potranno seguire
gli sviluppi minuto per minuto sul sito
internet http://sociosanitario.ocst.com
e sulla pagina Facebook dell’OCST. Il
primo incontro di trattativa si è svolto
lo scorso 17 ottobre. Ecco un resoconto di quanto successo.
RENATO RICCIARDI
I
l primo incontro che si è svolto presso la
Clinica Luganese ha permesso alle parti
di definire gli obiettivi di ciascuno in vista
del rinnovo del Contratto collettivo di lavoro.
La delegazione delle cliniche ha spiegato le
proposte di modifica del contratto, alcune delle quali anche peggiorative (salari, sistema re-
tributivo, gestione del tempo di lavoro), che si
giustificano, secondo le cliniche, in particolare
con la difficile situazione legata al finanziamento pubblico in vigore dall’inizio di quest’anno.
È stato spiegato come quest’ultimo ponga
obiettivamente in una condizione diversa le
cliniche rispetto agli ospedali.
Le parti hanno concordato di approfondire
questo tema e le richieste delle cliniche, sindacali
e del personale nel corso dei prossimi incontri.
 TRATTATIVA per il nuovo contratto collettivo
per il personale delle cliniche
Vogliamo:
 TRATTATIVA
il nuovo contratto
collettivo
il contratto
di lavoro
✔ migliorareper
delle cliniche
per ilepersonale
non peggiorarlo
✔ pari condizioni di lavoro
Vogliamo:
nel settore ospedaliero in Ticino
✔ migliorare il contratto di lavoro
un contratto
giusto che valorizzi il personale
e✔non
peggiorarlo
diminuto
lavoro
✔ pari condizioni
Segui la trattativa
per minuto
nel settore ospedaliero in Ticino
...sul sito http://sociosanitario.ocst.com
e sulla pagina
Facebook
OCST
giusto
che
valorizzi il personale
✔ un contratto
trovi informazioni in tempo reale
sulla trattativa con le cliniche private.
Dai il tuo contributo!
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sulla trattativa con le cliniche private.
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Sabato 13 ottobre, in una bella giornata d’autunno, una quarantina di persone ha partecipato alla gita organizzata dal Sindacato settore energetico. Accompagnati dal Presidente Sandro
Matasci e dai Segretari Sindacali dell’OCST-RTV Giancarlo Nicoli e Gianni Guidicelli, hanno intrapreso la trasferta in torpedone verso Morbegno in Valtellina, per visitare la Mostra del Bitto.
Durante il viaggio di andata, il Presidete Sandro Matasci ha tenuto l’annuale assemblea.
Nel suo rapporto presidenziale ha voluto evidenziare
le difficoltà che il mondo del lavoro incontra nei vari
settori professionali, ivi compreso quello energetico,
invitando l’OCST a vigilare per la salvaguardia dei
diritti dei lavoratori attraverso la stipulazione dei
Contratti collettivi di lavoro. Ha inoltre espresso un
pensiero di solidarietà e di augurio di pronta guarigione all’amico Gianfranco Capri di Giornico, segretario
della sezione sindacale del settore energetico.
Dopo l’interessante visita e gli immancabili acquisti
di salumi e formaggi, in particolare il rinomatissimo
Bitto, Lino Spini di Morbegno, che lavora presso l’azienda forestale dei Patriziati di Leventina, ci ha accompagnati al Ristorante Capretto a Talamona, per il
pranzo a base di specialità della Valtellina.
È stata una giornata allegra e ben organizzata, che ha
suscitato il gradimento di tutti i partecipanti, ragione per cui
ci siamo dati appuntamento per l’anno prossimo con un’altra
iniziativa.
G.N.
Nella foto di Renato Genelli di Nivo, i partecipanti all’uscita del
ristorante.
Sindacato  Attualità
25 ottobre 2012 il Lavoro
Aquolina
Aziende
Quando la giustizia fa il suo corso
Alice Allison
GIORGIO FONIO E NENAD JOVANOVIC
L
a notizia dell’arresto di Pina Campa,
non ci ha lasciati indifferenti. Una situazione di degrado che era nota ai
più nella città di Chiasso, ma che pochi hanno
avuto il coraggio di denunciare.
Qualcuno ha addirittura appaltato alla titolare del take away un ristorante in uno stabile comunale. I dipendenti del take away
l’Aquolina di Chiasso, che si sono rivolti al
nostro sindacato nel corso dell’estate per
denunciare delle gravi irregolarità dal profilo
contrattuale e salariale, trovano oggi conforto nell’importante lavoro svolto dalla magistratura.
La questione Aquolina era stata denunciata
pubblicamente dal segretariato del Mendrisiotto dopo che i lavoratori si erano presentati
chiedendo il nostro intervento a seguito del
mancato pagamento dei salari.
Durante i colloqui abbiamo constatato che i
lavoratori avevano firmato un contratto di lavoro con una retribuzione di 1’600.- Fr. per
un’occupazione pari al 50 per cento. Alla prova dei fatti venivano invece occupati a tempo
pieno, con un picco di ben 17 ore giornalieredistribuite nelle molteplici attività gestite dalla
titolare del take away.
Non possiamo che confermare il nostro alto
grado di preoccupazione davanti al proliferare
di piccole aziende nate nel basso Mendrisiotto, che purtroppo riescono ad aggirare facilmente le leggi vigenti e arricchirsi sulle spalle
dei lavoratori.
Il caso Aquolina non può che colpire per bassezza: i lavoratori truffati erano giovani, frontalieri e senza nessuna esperienza lavorativa
alle spalle. Troppo facile dunque per questi
imprenditori col pelo sullo stomaco, lucrare
sulle spalle di questi lavoratori precari e aggirarli davanti alla promessa di un buon impiego
in Svizzera.
Esprimiamo il nostro plauso al lavoro della
magistratura che, anche nel caso Aquolina, ha
dimostrato di avere a cuore gli interessi dei più
deboli, di quella fascia di persone che senza il
sostegno del sindacato non avrebbe neppure i
mezzi per potersi difendere.
CENA CANTONALE APPRENDISTI
Il Gruppo Giovani dell’OCST vi invita alla
Cena cantonale degli apprendisti
che si terrà
giovedì 22 novembre dalle 18.00
presso il Ristorante Swissminiatur di Melide
Per motivi organizzativi è necessario annunciarsi
entro il 16 novembre presso il vostro sindacalista di riferimento!
7
L’
azienda con sede a Grono, specializzata nella produzione di capsule compatibili con le macchine
del caffè ha recentemente installato dei nuovi
impianti per ottimizzare la produzione. Questo
dovrebbe comportare una leggera diminuzione del personale.
Il direttore aziendale Michele Orsi è disponibile ad un incontro con i sindacati per valutare
insieme la miglior soluzione per le maestranze.
La situazione sarà costantemente seguita in
attesa di nuovi sviluppi, sicuramente il sindacato non farà mancare il suo appoggio.
Arti grafiche
Timidi passi avanti
sul rinnovo del contratto
L
e trattative a livello nazionale per il
rinnovo del contratto nel settore delle
Arti grafiche sono proseguite con due
incontri, l’11 e il 17 ottobre che hanno, da un
lato, confermato l’interesse delle parti al raggiungimento di un’intesa, ma dall’altro segnato l’irrigidimento su determinati punti.
In positivo possiamo annoverare l’avvicinamento delle posizioni sulla formazione e la riqualifica professionale. Un accordo, anche se
al di fuori del CCL, sembra essere possibile.
Una commissione nella quale operano rappresentanti del lavoratori e dei datori di lavoro
sta pure lavorando per allestire un regolamento che meglio tuteli i diritti sindacali e, attraverso una Commissione paritetica di controllo, sorvegli la giusta applicazione del contratto
collettivo.
Hanno suscitato per contro notevoli discussioni le tematiche relative agli aumenti salariali, ai supplementi per lavoro straordinario e
notturno, e all’orario settimanale di lavoro.
Come ricorderete, la nostra proposta di aumento salariale è stata quantificata in fr. 200
mensili per tutti, nonché un salario orario minimo di fr. 22-. Alle argomentazioni di parte
padronale, secondo le quali la situazione economica attuale non permette aumenti e il valore aggiunto del prodotto non ha conosciuto
crescita, abbiamo contrapposto il fatto che i
salari nel nostro settore sono ormai fermi da
anni, anche se, come ognuno ha provato sulla
propria pelle, i costi per le economie domestiche sono aumentati a dismisura.
La nostra proposta ragionevole di un adeguamento ripartito nel tempo non è stata accettata, e la proposta padronale dell’innalzamento a 42 ore della settimana lavorativa non
ha trovato nessuna approvazione da parte
nostra.
Per fare il punto della situazione, il nostro
sindacato ha indetto una riunione il 24 ottobre
2012. La prossima tornata di trattativa, sulla
quale vi terremo debitamente informati, avrà
luogo il 15 novembre 2012.
8
Sindacato  Transfair
25 ottobre 2012 il Lavoro
Posta
Sicurezza e carichi di lavoro
NADIA GHISOLFI
Rete postale e vendita: sicurezza negli Uffici postali
Il Sindacato ha preso posizione presso la direzione di Rete postale e vendita in Ticino per
denunciare una carenza nella misure intraprese a garanzia della sicurezza dei collaboratori negli Uffici postali. Per non aggravare la
situazione non elenchiamo in questo articolo
le indicazioni puntuali segnalate. Tuttavia, a
seguito degli spiacevoli episodi avvenuti di
recente, il Sindacato ritiene che non sia stato
fatto abbastanza per incrementare la sicurezza. Oltre a questi problemi, il Sindacato
ha ravvisato anche uno stato di degrado di
alcuni Uffici (intonaco che si stacca dalle pareti, muri sporchi e/o macchiati) che, sebbene
di secondaria importanza rispetto alla sicurezza, costringono comunque il personale a
lavorare in un ambiente poco idoneo. Infine,
non si comprende come sia possibile che vi
siano ancora degli Uffici che non dispongano di aria condizionata, visto e considerato
le temperature elevate raggiunte nelle ultime
estati. Il problema non si pone di certo per i
mesi a venire, ma sarà nuovamente d’attualità
il prossimo anno; sarebbe quindi meglio chinarsi e risolvere la problematica sin da subito.
AutoPostale: apparecchi telefonici sulle
macchine della zona del Luganese
Il Sindacato ha chiesto delucidazioni in merito agli apparecchi telefonici installati sulle
macchine della zona del Luganese. A quanto
pare la maggior parte di questi non funziona e anziché sostituirli, si attende l’entrata
in vigore di un nuovo sistema nel 2013. Nel
frattempo ai conducenti è però richiesto l’utilizzo del proprio apparecchio privato, senza
tuttavia un rimborso/partecipazione ai costi
da parte di AutoPostale SA. Il Sindacato
comprende le esigenze del datore di lavoro ma auspica di trovare una soluzione che
possa andare incontro anche alle esigenze
dei collaboratori.
PostLogistics: applicazione AZB a Cadenazzo
Pur consapevoli che la nuova regolamentazione il sistema della contabilità del tempo
di lavoro (AZB) sarà messa in vigore definitivamente solo a conclusione del progetto
pilota AZB 2.0 nel 2013, entro l’autunno di
quest’anno vi sono alcune misure che avrebbero già dovuto essere implementate, in particolare quelle inerenti la riduzione dell’elevato carico di lavoro. A causa del crescente
volume dei pacchi, entro la fine di settembre
Regioni periferiche
avrebbero dovuto essere ridotti i giri di recapito con l’assunzione di ulteriori fattorine e
fattorini, con dei profili calcolati in base ad
un tempo di 470-490 minuti. Sulla base di
quanto precede, il Sindacato ha preso contatto con la direzione della base logistica
di Cadenazzo per sapere come sono state
introdotte queste misure, com’è stata fatta
l’informazione e le conseguenze dirette sul
personale attivo (saldo ore, giri di recapito,
nuove assunzioni). È importante capire esattamente quale procedura viene attualmente
utilizzata per allestire un turno di distribuzione, su quanti minuti si basa, se è già stato
fatto un bilancio retrospettivo intermedio e
come vengono bonificate/addebitate al dipendente le eventuali differenze delle ore
lavorate.
Vuoi segnalarci un problema?
Scrivi a [email protected]
o chiama lo 091 950 09 01.
ASSEMBLEE
Nuovi risparmi sulle spalle dei lavoratori?
Non ci stiamo!
„„
Assemblea Sezione Posta/Logistica
sabato 17 novembre, dalle 17.30.
Dettagli seguono.
NADIA GHISOLFI
L
a Posta, per voce del signor Landolf, capo della divisione AutoPostale, vorrebbe «regionalizzare i salari» andando di conseguenza ad abbassare
lo stipendio dei dipendenti che vivono nelle
regioni periferiche. Il Sindacato transfair della Svizzera italiana deplora queste idee che
vanno in completa controtendenza rispetto
alle scelte che dovrebbe attuare un datore di
lavoro sociale e responsabile.
La revisione andrebbe a toccare in particolar modo i dipendenti residenti nelle regioni
periferiche e quindi nella Svizzera italiana,
già duramente colpita in passato da ristrutturazioni e tagli. Ora si vuole penalizzare
ulteriormente queste regioni andando a colpire i dipendenti che vi lavorano attraverso
decurtazioni del salario. Quest’idea è inaccettabile; i lavoratori in Ticino svolgono le
stesse funzioni che nel resto della Svizzera,
perché dovrebbero guadagnare di meno?
Un collaboratore della Posta che svolge un
compito in Ticino vale meno del collaboratore che svolge lo stesso identico compito
a Zurigo? Per non parlare poi delle tariffe e
della quantità dei servizi. In Ticino si pagano
le stesse tariffe come nel resto della Svizzera per i servizi forniti dalla Posta. Si sa che
il servizio, inoltre, troppo spesso non è paragonabile rispetto al resto della Svizzera.
Non si può quindi condividere l’idea che i dipendenti vengano pagati di meno solo perché abitano in una zona periferica.
Queste speculazioni non sono accettabili e
non fanno altro che alimentare un clima di insoddisfazione e malcontento tra i dipendenti, le parti sociali e la Posta. Queste non sono
certo le premesse giuste per partire con le
trattative per un nuovo contratto collettivo di
lavoro.
„„
Assemblea Sezione Comunicazione,
Swisscom
mercoledì 14 novembre, dalle 18.30
presso il Ristorante Hotel Morobbia a Camorino. Segue cena.
25 ottobre 2012 il Lavoro
Sindacato  Frontalieri
9
Disoccupazione
La confusione si ripete:
stavolta tocca all’indennità
GIANCARLO BOSISIO*
A
lcuni frontalieri hanno comunque ricevuto l’indennità speciale; altri hanno ricevuto una comunicazione scritta che non riceveranno l’indennità speciale ma
l’ordinaria; altri non hanno ricevuto nessuna
comunicazione, ma hanno percepito un assegno ridotto ed altri ancora hanno saputo del
cambiamento solo per aver telefonato agli uffici INPS per lamentare il ritardo nel versamento
dell’indennità!
Non c’è che dire! Tutte le volte che si deve
applicare ai lavoratori frontalieri una legge italiana si creano confusione ed incertezza.
Un tempo è toccato alle questioni sanitarie
con l’utilizzo del modello E 111 poi risoltosi
sostituendolo con la tessera sanitaria europea,
ed ancora prima con l’assicurazione sanitaria
in Italia (Inam, bollettini semestrali, esonero totale!).
Il vertice della confusione, però, sono state
e sono tuttora le disposizioni fiscali (lo scudo,
il monitoraggio, il decreto «salva Italia», la dichiarazione dei redditi ecc…
Ora ci si mette l’INPS che ha deciso di ridurre l’indennità di disoccupazione ai frontalieri,
cancellando l’indennità prevista dalla legge
147/97 e sostituendola con quella ordinaria.
La conseguenza è che i frontalieri non beneficiano più della cosiddetta indennità speciale che prevede il 50 per cento del salario
lordo percepito in Svizzera ma un massimo di
900/1000 € mensili.
Le motivazioni dell’INPS
Lascia allibiti la motivazione addotta per una
simile decisione: sarebbe l’applicazione alla
Svizzera dei Regolamenti europei! In realtà
nessun regolamento europeo si può sostituire
alle leggi di un paese aderente all’UE. Il regolamento europeo indica unicamente come applicare anche ai cittadini degli altri paesi che
hanno sottoscritto Accordi con l’UE stessa, le
leggi che ogni paese UE si è dato.
Ad esempio: in Italia c’è la pensione di anzianità e quella di vecchiaia, ma la Svizzera non
è stata obbligata ad adottare una legge simile.
O ancora: in Svizzera l’indennità di maternità
dura 98 giorni. Vi risulta che l’Italia sia stata
obbligata ad adeguare la sua legge sulla ma-
ternità a quella svizzera?
Ecco perché riteniamo inaccettabile sia i motivi con cui è stata giustificata una simile decisione ma anche i metodi usati nei confronti dei
lavoratori disoccupati che, oltre ad aver perso
il lavoro, si sono ritrovati con indennità irrisorie
rispetto a quelle che si attendevano o hanno
subito ritardi inconcepibili.
Il disappunto dei Parlamentari
Anche la risposta del Governo italiano all’interrogazione di alcuni Parlamentari sul pasticcio della Disoccupazione Frontalieri non è piaciuta agli interpellanti (vedi comunicato a lato)
che hanno usato parole forti nel commentare
la posizione del Governo italiano: hanno sottolineato come «il Parlamento è al di sopra
dell’INPS e non viceversa» e che «il modo di
procedere dell’INPS risulta in netta violazione
di una legge pienamente vigente dello Stato
italiano, la legge 147/97 che non è stata abrogata da nessun accordo comunitario…».
Essi hanno peraltro ribadito, come abbiamo
già fatto anche noi su «il lavoro» che «la legge
147/97 è oggetto di modifiche migliorative in
sede parlamentare».
Come risaputo il fondo speciale della legge
147/97 è stato alimentato con i contributi dei
frontalieri ed ammonta a circa 300 milioni di
euro. Si tratta di denaro non originato dai contribuenti italiani, ma retrocesso dalla Svizzera
all’Italia fino al 2009.
Il fondo non viene più alimentato, ma la giacenza effettiva di 300 milioni di euro, è sufficiente per retribuire le indennità ai frontalieri
disoccupati per almeno 8-10 anni, come previsto dalla Legge 147, visto che ogni anno
vengono utilizzati solo 6 milioni di euro per
corrispondere le indennità di disoccupazione
dei frontalieri.
La vicenda non è ancora conclusa. Siamo
certi che l’incontro con i responsabile INPS
chiesto dai Parlamentari e la risposta alla lettera dell’OCST che ancora attendiamo chiarirà
finalmente la situazione e porterà a ripristinare
il diritto dei frontalieri licenziati a ricevere l’indennità prevista dalla legge 147/97.
*Responsabile Frontalieri OCST
Frontalieri,
Indennità Disoccupazione
Braga, Narducci, Codurelli, Marantelli (PD), Molteni
(Lega Nord): «Del tutto insoddisfacente la
risposta del Governo. Assumeremo altre e più
incisive iniziative in merito».
Roma, 16 ott. 2012 «La risposta del Governo alle nostre interrogazioni urgenti, per voce del Viceministro Martone,
è stata purtroppo del tutto insoddisfacente».
È questo il deciso commento dei deputati del
Partito Democratico e di Nicola Molteni della Lega
Nord, che in materia di trattamento speciale di
disoccupazione dei lavoratori frontalieri italiani
in Svizzera, avevano presentato nei giorni scorsi
specifiche interrogazioni insieme ai colleghi, per
il Pd, Narducci, Marantelli e Codurelli al ministro
del Lavoro.
Intervenendo sull’ordine dei lavori Narducci ha
invitato la Commissione lavoro a far valere le
proprie prerogative, poiché il Parlamento è al
di sopra dell’INPS, e non viceversa, e non può
rendersi complice di una espropriazione indebita
ai danni dei lavoratori e delle lavoratrici frontalieri.
«Evidentemente - osservano i parlamentari - al
Governo non è ancora sufficientemente chiaro
che il modo di procedere dell’INPS risulta in
netta violazione di una legge pienamente vigente
dello Stato italiano, la legge 147/97, in materia
di indennità di disoccupazione per i lavoratori
frontalieri, che non è stata abrogata da nessun
accordo comunitario e che, al contrario, è oggetto
di modifiche migliorative in sede parlamentare».
«Oggi abbiamo ribadito al rappresentante del
Governo che il fondo a gestione separata istituito
presso l’INPS, su cui giacciono circa 300 milioni
di euro, è costituito dalle trattenute salariali sul
lavoro dei frontalieri e che è la stessa legge 147 a
stabilire che quelle somme retrocesse dalla Svizzera sono vincolate al pagamento dell’indennità
in favore dei frontalieri fino al loro esaurimento.
Qualsiasi tentativo di destinare ad altre finalità
quelle risorse deve essere contrastato, perché
sarebbe una penalizzazione inaccettabile per gli
oltre sessantamila lavoratori frontalieri che hanno
contribuito alla crescita economica del Paese ed
in particolare delle zone di confine. Non se ne
capirebbe poi la logica dal momento che l’indennità di disoccupazione ordinaria andrebbe così a
gravare ulteriormente sulle trattenute applicate ai
lavoratori italiani».
«La colpevole sottovalutazione da parte del Governo di questa problematica – concludono perentori
i deputati - ci impone di assumere altre e più
incisive iniziative, a partire da una immediata
richiesta alla Direzione Generale dell’INPS di mantener fede ad impegni precisi assunti a riguardo.
Abbiamo peraltro già sollecitato anche l’altro
ramo del Parlamento a portare a compimento
l’approvazione del disegno di legge di modifica
della legge 147.
Un forte ed unanime pronunciamento del Senato
della legge Narducci ed altri, così come è stato
alla Camera, consentirebbe di risolvere in maniera
chiara e radicale il nodo dell’utilizzo del Fondo
speciale a favore dei lavoratori frontalieri».
10
Sindacato  Formazione
25 ottobre 2012 il Lavoro
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certificato cantonale: dal 19 novembre al 13 BB Tecnica della vendita: dal 7 novembre,
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PROGETTO MOSAICO
Corso di preparazione
Competenze sociali?
N
egli annunci di lavoro accade
sempre più spesso che vengano
richieste delle competenze sociali. Difatti, il mondo del lavoro cerca persone
che si presentino bene, che si esprimano
con scioltezza, che sappiano lavorare in
équipe e costruire dei solidi rapporti.
Le abilità sociali, cioè i comportamenti che
la persona manifesta nel contesto interpersonale, costituiscono la base e la pre-condizione per lo sviluppo di un’adeguata competenza. Per competenza sociale si intende
un insieme di abilità consolidate e utilizzate
spontaneamente, con continuità dalla persona per sostenere e gestire un’interazione
con una o più persone.
Ad esempio le competenze comunicative
includono quella sommatoria di singole abilità legate sia al momento in cui ascoltiamo
(come riceventi) sia in cui rispondiamo ad
un messaggio (come emittenti), la nostra
comunicazione viaggia sempre su due livelli: quello verbale e quello non verbale.
Nelle abilità di comunicazione non verbale
possiamo trovare ad esempio: il posizionarsi alla giusta distanza (non troppo lontani,
ma neppure troppo vicini), il rivolgersi con
un’adeguata gestualità che possibilmente
comunichi accoglienza, lo sguardo e la mimica facciale che esprimono ciò che sentia-
[email protected]
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mo a livello emozionale e pensiamo.
Vi sono poi le competenze legate alla gestione dei conflitti, che possiamo incontrare frequentemente nei contesti lavorativi.
Essere in grado di distinguere, nominare e
gestire le proprie e le altrui emozioni, implica già una buona capacità di ascolto di sé
e espressione verbale diretta delle stesse.
Saper poi accettare le differenze e riconoscere il valore degli altri, permette di valutare e di scegliere di comune accordo delle
concrete modalità di attuazione di soluzioni.
Possedere tali abilità però non basta, occorre anche saperle concretamente argomentare e valorizzare, ad esempio in sede
di un colloquio di lavoro oppure descrivendole in una lettera di presentazione.
Nel nostro servizio di accompagnamento aiutiamo la persona a sviluppare tale
capacità, a riconoscere in modo chiaro
quanto è in grado di fare e riuscire così ad
esprimerlo.
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cantonale di contabilità. I destinatari del corso
sono fiduciari, amministratori, segretarie/i, impiegati d’ufficio in generale, nonché piccoli e
medi imprenditori che avendo aperto una ditta
si trovano a dover
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verranno affrontati
i principi contabili della contabilità
delle PMI.
Per chi non avesse i requisiti è in
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16 ottobre.
Info
Info
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(consulenti del CFP-OCST)
tel. 091 9212600, [email protected] [email protected]
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25 ottobre 2012 il Lavoro
Sindacato  Formazione
11
Learning by doing
Un’esperienza indispensabile
FLAVIO POGGI*
L
earning by doing: un’espressione inglese che significa letteralmente imparare facendo, ma che si potrebbe
estendere anche a imparare dall’esperienza.
Nella mia professione di docente di informatica applico senz’altro questo principio ai miei
corsisti. Ogni partecipante ha infatti un suo
vissuto, una serie di esperienze e competenze
molto variegate. Due tra i metodi che mi piace
applicare dipendono dalle conoscenze pregresse dei partecipanti. Se mi trovo di fronte
a dei principianti assoluti, propongo generalmente una breve spiegazione teorica chiara e
semplice del concetto che intendo trasmettere, seguita da una parte pratica che permette
loro di provare immediatamente quanto spiegato, ma anche di farlo con degli esempi concreti, più vicini possibile al loro background
formativo e professionale. Cercando esempi
facilmente comprensibili, applicabili alla vita
quotidiana del corsista, il concetto diventa meno ostico, più digeribile, anche perché
l’utente probabilmente riesce già a vedere la
soluzione a un suo piccolo problema e questo
permette un apprendimento più efficace e diretto. Se devo seguire una noiosa lezione per
la quale non vedo alcuna applicazione pratica,
nessun vantaggio per me, molto probabilmente dopo pochi giorni non ricorderò più nulla.
Nel caso invece mi trovassi di fronte a un
pubblico più esperto, posso chiedere ai corsisti di trovare la soluzione al problema direttamente dopo la mia spiegazione teorica.
Questo permette loro di mettere in pratica i
concetti acquisiti, analizzare diversi metodi
perché hanno tutti gli elementi per farlo, e arrivare anche da soli alla soluzione più efficace
del problema. In questo caso la riflessione e
l’analisi effettuate dal partecipante permettono una migliore memorizzazione del concetto.
D’altro canto sono convinto che soprattutto in
azienda, generalmente nessuno ti dice come
svolgere un compito dalla A alla Z, ma dati
gli elementi cardine del problema e l’obiettivo
da raggiungere sta al collaboratore trovare la
giusta soluzione. Per questo mi piace pensare
che durante le mie lezioni non solo i partecipanti hanno la possibilità di apprendere come
funzionano un computer o un dato programma, ma anche di fare un piccolo esercizio pratico di problem solving, che si rivelerà sicuramente utile anche nella loro vita professionale.
Fuori dall’aula oserei dire che il ruolo si inverte. Mi occupo infatti di consulenza informatica
per i miei clienti, privati, istituti o aziende, che
mi sottopongono le loro richieste, mi indica-
no quali sono le loro necessità, i problemi, gli
eventuali limiti e ovviamente gli obiettivi del
loro progetto. Il mio compito è di trovare la
soluzione tenendo conto di tutti questi parametri. Sono però fondamentali l’intesa e la
collaborazione col cliente, affinché la soluzione proposta sia efficace ed efficiente, ma non
solo dal punto di vista informatico. Soprattutto in azienda è infatti fondamentale che la soluzione proposta si integri perfettamente con
la cultura aziendale, con le buone pratiche in
uso presso il cliente, che soddisfi le esigenze
del management, ma al contempo sia di facile
apprendimento e utilizzo da parte degli utenti,
che devono poi essere formati ad utilizzarla
(inutile dare loro una bella automobile se non
sanno come si guida). Se non rispetta queste
caratteristiche, anche la migliore soluzione informatica finirà presto «cassettizzata» perché
gli utenti non riusciranno ad appropriarsene
nel vero senso del termine, la percepiranno
sempre come un elemento estraneo, come un
bellissimo vestito tagliato e cucito su misura…
ma per qualcun altro!
Nel complesso, la consulenza e la formazione aziendale presentano notevoli vantaggi per l’organizzazione, legati in primo luogo
all’applicazione di una formula «Taylor made»,
cioè un progetto strutturato perfettamente su
misura per il cliente. Ciò implica in una prima
fase l’accurata analisi dei fabbisogni, basata
su necessità effettive e concrete della struttura e di chi vi opera. È importante osservare
il problema da più punti di vista, come detto
non solo da quello della struttura informatica,
ma anche dei collaboratori: è fondamentale
infatti riuscire a valorizzare il contributo dei
singoli, anche tramite la formazione specifica, mettendo in evidenza le competenze che
possono contribuire a raggiungere l’obiettivo
finale. Questo approccio permette l’ottimizzazione del tempo quale risorsa, sia dal punto di
vista di gestione e implementazione del progetto, sia da quello del ritorno d’investimento: investire in una consulenza/formazione
personalizzata permette di raggiungere una
maggiore efficacia ed efficienza professionale, di evitare errori, di prevenirli, di analizzare i possibili scenari, comprimendo i costi a
beneficio dell’intera struttura. Affidandosi a
un consulente specializzato che la segua nel
tempo, l’azienda usufruisce di uno sguardo
esterno attento all’evoluzione a lungo termine
del progetto iniziale, che la aiuti a prevenire
deviazioni, che sia a disposizione nelle fasi
critiche di implementazione, che la supporti in
caso di ulteriore ampliamento degli obiettivi,
che la affianchi quando è necessario fare degli
aggiornamenti, sempre facendo tesoro man
mano delle esperienze e delle competenze già
acquisite.
*Consulente informatico e docente
Sindacato  Iniziative
12
25 ottobre 2012 il Lavoro
TERZO TORNEO
INTERAZIENDALE DI CALCIO
gruppo-giovani
Sono aperte le iscrizioni!
sabato 10 novembre 2012
sabato 10 novembre 2012
presso la palestra dell’OSC
di Mendrisio
squadra, per trascorrere una giornata di
festa insieme al di fuori del consueto ambito lavorativo.
Le squadre dovranno essere composte
da 5 giocatori, 4 di movimento e il portiere. Ogni squadra potrà iscrivere qualche
riserva.
Saranno ammesse al torneo le prime 10
squadre che si iscriveranno.
Di che cosa si tratta
Il torneo di calcio indoor dell’OCST è
aperto a tutte le aziende e si svolgerà in
una struttura del Mendrisiotto.
È un’iniziativa del Gruppo giovani
dell’OCST, che parteciperà con la propria
Iscrizioni
Per iscriversi è sufficiente compilare il
tagliando qui sotto e inviarlo al Segretariato regionale OCST, via Lanz 25 - 6850
Mendrisio.
Le iscrizioni chiuderanno
S
ono aperte le iscrizioni per il
Torneo interaziendale di calcio
dell’OCST che si terrà
Tagliando
Iscrizione al torneo
Nome della squadra
Nome e cognome del Capitano
Telefono
e-mail
La squadra (5 giocatori di movimento, portiere, riserve)
 partecipiamo al «Terzo torneo interAziendale di calcio dell’OCST»
 partecipiamo al pranzo in
Luogo e data
persone
Firma
Compilare e inviare a: Segretariato regionale OCST, Via Lanz 25, 6850 Mendrisio
il 30 ottobre 2012.
Quota di iscrizione
La quota di iscrizione è di Fr. 150.- a
squadra.
Le prime tre squadre classificate verranno premiate con le coppe del torneo.
I familiari e gli amici dei giocatori che volessero partecipare alla giornata potranno
usufruire a Fr. 10, del pranzo cui è necessario, per motivi organizzativi, iscriversi entro il 5 novembre 2012
Comunicheremo i dettagli del programma dopo la chiusura delle iscrizioni.
Attualità
25 ottobre 2012 il Lavoro
13
Alliance Sud
«La terra è la vita»
ODILO NOTI*
I
l premio Caritas per l’umanità è stato
conferito quest’anno al Guatemala. Alla
presenza del consigliere federale Alain
Berset, l’onorificenza è stata attribuita al contadino e leader sindacale José Maria Romero,
presidente di un’organizzazione contadina locale che si batte per il diritto alla terra.
José Maria Romero, 46 anni, è sposato da
20 anni con Claribel, con la quale ha cresciuto
sette bambini. José Maria Romero vive e lavora nei pressi della cittadina di Melchior de
Menos, nel nord-est del dipartimento di Petén.
La sua famiglia si è installata qui già durante
la dittatura militare, alla ricerca di un poco di
terra.
José Maria Romero è anche contadino. Ma
la terra non gli appartiene, l’ha semplicemente
presa in affitto. Egli ha tuttavia dovuto regolarmente lottare per conservare questa fonte
vitale, poiché l’amministrazione del distretto
voleva riprendergli la terra. Egli non avrebbe
allora più potuto assicurare la sussistenza della sua famiglia.
Accanto al suo lavoro nell’agricoltura, Ro-
mero s’impegna come insegnante e contabile.
Ha seguito la sua formazione presso i Francescani ad Antigua. Questo periodo della sua
vita è stato per lui fondamentale, afferma: «ho
appreso proprio là quanto sia importante impegnarsi insieme agli altri per una causa utile
ed importante».
È dunque grazie a José Maria Romero che
esiste a Petén l’organizzazione dei contadini
«Instancia Tierra Norte». Sotto la sua direzione, nel corso degli anni passati essa ha permesso ad oltre 2000 famiglie indigene di avere
accesso ad un pezzo di terra che possono tuttora coltivare, con la sicurezza di un contratto.
La distribuzione iniqua delle terre
L’impegno di José Maria Romero è esemplare e da pioniere, ma anche pericoloso. Infatti
i piccoli contadini che difendono i loro diritti
sono regolarmente attaccati, rapiti o perfino
assassinati.
Come hanno già denunciato i vescovi guatemaltechi verso la metà degli anni 80 in una
coraggiosa lettera pastorale, la distribuzione
delle terre costituisce in Guatemala un fondamentale problema sociale. Nel corso degli anni
passati, le famiglie indigene sono
state cacciate a migliaia dalle terre che possedevano tradizionalmente. Il governo, alleato dell’esercito, di migliaia di paramilitari
di estrema destra e di influenti
latifondisti, li ha espulsi affinché
le terre potessero essere sfruttate
Foto di Chiara Demarta
per la produzione del petrolio, per grandi monocolture e progetti turistici.
Caritas Svizzera sostiene l’organizzazione
dei contadini «Instancia» da lunghi anni. Lo fa
con il convincimento che l’accesso alla terra
per le comunità indigene è un diritto umano
che bisogna contribuire a far rispettare. Infatti
come afferma molto giustamente José Maria
Romero «la terra, è la vita».
*Caritas Svizzera per Alliance Sud
Articolo originale pubblicato su
Planète solidaire, 2/12
Traduzione Gian Marino Martinaglia
Info:
Alliance Sud, la Comunità di lavoro delle organizzazioni di cooperazione internazionale
Swissaid - Sacrificio Quaresimale - Pane per tutti -Helvetas - Caritas - Aces
CP 516 - Via Besso 28 - 6903 Lugano
Tel. 004191 9673840 Fax 004191 9660246
E-mail: [email protected]
www.alliancesud.ch
Carpentieri
Premiati i migliori
S
ono in undici ed hanno conseguito
il diploma di carpentiere, che attesta
la loro entrata ufficiale nel mondo del
lavoro da professionisti. La sezione ticinese e
moesana della Costruzione in legno svizzera
(ASCOLETI) rappresentata dal suo vice-presidente Bernard Aschwanden, ha premiato negli
scorsi giorni i suoi apprendisti.
Miglior media per Mariano Cominelli della ditta Stenz Christian di Lostallo.
Gli altri diplomati sono: Michel Abate, Joel
Althaus, Yanis Barbuti, Mattia Cattaneo, Matteo Cazzaniga, Christopher Grassi, Mathias
Hasler, Christian Noris, Alessandro Serventi e
Tito Toschini.
La cerimonia di consegna degli Attestati federali di capacità si è svolta presso il centro
professionale SSIC di Gordola alla presenza
di Paolo Colombo e Silvia Gada per la divisione cantonale della formazione professionale e
di Giorgio Petrini (SSIC Ticino), i
quali
prendendo
la parola hanno
esortato i giovani a perseguire la
via della formazione continua per
acquisire
quelle
conoscenze
che
permettono
alle
aziende di rispondere a un mercato
sempre più esiNella foto: i premiati con B. Aschwanden (vice presidente) e G. Cavasin (docente).
gente ed attento,
soprattutto
nella
scelta delle forme e dei materiali.
somma - che porterà ad altre soddisfazioni e
Un traguardo, è stato detto, che è da inten- traguardi lungo la propria carriera, questo se si
dere piuttosto come trampolino di lancio nella porrà attenzione al costante perfezionamento
professione, un primo importante scalino – in- professionale.
14
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lingue nazionali. Scadenza: 6 novembre.
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25 ottobre 2012 il Lavoro
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Pagina a cura di Slavko Bojanic
25 ottobre 2012 il Lavoro
15
Intervistë
E ardhmja e shqiptarëve në ndërtimtari
vetëm përmes arsimimit profesional
Intervistë me z. Mustafë Kryeziu,
inxhinjer i diplomuar i ndërtimtarisë nga
Peja, ish profesori i gjimnazit «11 Maji»
në Pejë, anëtar i OTIA (Organizata Tiçineze e Inxhinjerëve dhe Arkitektëve),
ATS (Shoqata Teknike e Zvicrës) dhe
REG (Regjistri i Inxhinjerëve dhe Arkitektëve Zviceranë) si anëtar i parë nga
Kosova i këtyre organizatave profesionale zvicerane.
INTERVISTOI: DIAMANT ABRASHI
N
jëra nga ikonat e ndërtimtarisë tiçineze dhe më gjërë, inxhinjeri i talentuar
nga Peja, Z. Mustafë Kryeziu, aktiv
në lëminë e ndërtimtarisë që më se dy dekada
flet për sfidat e ndërtimtarisëqë ishin dje, për
ato që janë sot dhe që do të jenë nesër:
Panorama e ndërtimtarisë tiçineze ka
ndryshuar dukshëm?
Një shembull: në vitet 80 mund të punoje si
pastrues edhe pa ndonjë njohuri specifike. Sot
pa një kualifikim adekuat as që mund ta fusësh
këmbën në kantiere. Dmth duhet një kualifikim
përkatës sidomos sa i përket profesionit të
muratorit dhe udhëheqësit të kantierit.
Shqiptarët kanë bërë përpjekje rikualifikimi?
Në vitin 1991 pata bërë një punë titanike
duke përkthyer një libër nga italishtja ne gjuhën
shqipe të ( SSIC ) që të filloja një kurs kualifikimi
një vjeçar që e pat organizuar në ato vite Sindikata, kurs që do të mbahej në gjuhën shqipe
dhe në fund mirrej titulli Murator i kualifikuar
me diplomë federale dhe udhëheqës kantieri,
por mungoi interesimi nga ana e bashkatdhetarëve tanë dhe në mungesë të numrit minimal
nuk u mbajt kursi i kualifikimit. Mbase mërgata
shqiptare po kalonte një periudhë thyerjesh të
mëdha dhe nuk kishte mundësi apo vullnet të
mendonte për rikualifikimin e saj. Sot ajo këtë
mund ta bëjë në mënyre tejet komode duke
frekuentuar, psh. Qendrën e Shkollimit Profesional në Gordola të Locarnos, në Via S.ta
Maria 27, 6596 Gordola: Tel: 091 735 23 40,
www.ssic-ti.ch/corsi.htm
Aty mund te ndjeken drejtimet e të gjitha profileve për murator dhe për udhëheqës kantieri. Poashtu edhe kurse per informatikë, kurse
sigurie dhe parandalimesh të fatkeqësive në
punë, kurse për shkollimin e atyre që dëshirojnë të hapin firmë ndërtimtarie apo të jenë
udhëheqës të firmave të ndërtimit. Poashtu
mund të merren patente eskavatorësh dhe
kranistësh dhe kursi i minuesve me dinamit.
Oferta shkollimi paska mjaft?
Po. Edhe në Trevano të Luganos ka disa
drejtime të shkollës profesionale, psh. SSST ku
mund të merret titulli i teknik i diplomuar i ndërtimit etj. Në SAM poashtu të Trevanos mund
të merret diploma e vizatuesit të inxhinjerisë
Thaci
Domethënë rruga e avansimit profesional
nuk qenka fushë me lule?
Duhet punë, punë dhe vetëm punë e angazhim permanent. Heqje dorë nga shumë
dëshira individuale e sakrifica të njëpasnjëshme. Mos harroni «puna e sjell fitimin e
jo fitimi punën» thonte një profesor i imi në Prishtinë.
E ardhmja e ndërtimtarisë nesër?
Po vjen koha, ashtu si në shumicën e profesioneve, për kualifikime të ngushta. Unë pos
diplomës së inxhinjerit në xhep ç’do vit më
duhet të ndjekë kurse përditësimi me qëllim që
të mbetem konkurrent dhe në hap me zhvillimet e fundit të ndërtimtarisë. Në kohëra të tepricave teknologjike si kjo e sotmja, një kualifikim i tillë dhe një angazhim i përditshëm është
si një rrufepritës për të ardhmen...
Dačić je rođen u Prizrenu,
dat ću mu dvojno državljanstvo
Hashim Thaci
(24SI) - Nakon razgovora
u
Bruxellesu
sa srpskim premijerom Ivicom Dačićem
o
nastavku
dijaloga uz posredovanje
EU, kosovski premijer
Hashim Thaci je sinoć
za prištinsku televiziju
Kohavision izjavio kako se rukovao s
Dačićem, javljaju mediji u Srbiji.
-K
civile dhe
vizatuesit
të
arkitekturës.
Ju erdhët
drejtpërdrejtë si
inxhinjer ndërtimi?
Jo, në fillim (tri vitet e para) kam punuar si
punëtor, murator, lidhës armature, asistent
teknik, drejtor firme dhe në fund tash si profesionist i pavarur. Tash bëj projekte, llogari
statike dhe i drejtoj punët në kantiere.
ako je uobičajeno europskim
protokolom, mi smo stisnuli ruke. To nije bio prvi put da
su se predstavnici Kosova i Srbije rukovali.
To se dogodilo 1998-1999. godine, to se dogodilo u Beču za razgovora o statusu, to se
dogodilo i danas - pojasnio je Thaci i potvrdio
kako je na opasku premijera
Dačića da mu pripada Kosovo koliko i njemu, rekao
da Dačić, budući je rođen
u Prizrenu, ima pravo na
dvojno državljanstvo i on
će mu «to sa zadovoljstvom
omogućiti».
Kosovo
pripada
građanima Kosova, i ni Srbija niti Kosovo nisu
vlasništvo Dačića ili Thacija, već pripadaju
građanima Kosova - rekao je kosovski premijer
i dodao kako će strukture Srbije na sjeveru Kosova biti rasformirane «i na tome ćemo mi, kao
i međunarodni posrednici, odlučno inzistirati».
RTS donosi Thacijevu izjavu kako je «sastanak s Catherine Ashton i Ivicom Dačićem
označio nastavak dijaloga i novo poglavlje u
normalizaciji odnosa, a normalizacija se odnosi na dvije suverene države».
Oduzimanje teško stečene slobode kretanja
Srbija neće dopustiti
ponovno uvođenje viza
(24SI) - «Vlada Republike Srbije neće
dopustiti da zbog malobrojnih lažnih azilanata trpe građani Srbije i učinit ćemo
sve što je što ovisi o nama kako bi zajedno s europskim partnerima riješili taj
problem u najkraćem mogućem roku»,
rekla je potpredsjednica srpske vlade za
europske integracije, Suzana Grubješić,
javlja agencija Tanjug.
D
odala je kako bi ponovno uvođenje
viza Srbiji za zemlje EU «predstavljalo oduzimanje teško stečene slobode
kretanja, kao jedne od najvažnijih ne samo europskih, već univerzalnih vrijednosti, i to Vlada
Srbije neće dopustiti jer bi to bilo pogubno za
europsku ideju u Srbiji».
Suzana Grubješić je Tanjugu izjavila kako je
ovog tjedna u Bukureštu razgovarala s makedonskim premijerom Nikolom Gruevskim o vizama, jer i Makedoniji prijete uvođenjem viza.
16
25 ottobre 2012 il Lavoro
Benvenuto
Un nuovo segretario per GenerazionePiù
I
l signor Marco Treichler sarà
il nuovo segretario cantonale
della nostra Associazione.
Lo ha comunicato ufficialmente il
Presidente dell’OCST Bruno Ongaro, ad una riunione della Direttiva
cantonale e dei Presidenti sezionali.
Di formazione assistente sociale,
fino a pochi mesi fa Direttore amministrativo di SCuDO Servizio cure a
domicilio del Luganese, e le relazio-
ni, tutt’ora in atto, con Enti a livello
nazionale (sempre nell’ambito sociale) sono il bagaglio di attitudini che
il nuovo segretario porta in seno a
GenerazionePiù.
La Direttiva cantonale e i Presidenti
sezionali, a nome anche del Comitato cantonale, esprimono il loro compiacimento al Consiglio esecutivo
dell’OCST per la validità della scelta
e la celerità dell’iter procedurale.
A nome di tutti i soci di GenerazionePiù esprimiamo al signor Marco
Treichler, che entrerà in carica il 1°
novembre 2012, il più caloroso benvenuto.
Verrà introdotto dal signor Gerolamo Cocchi, che mantiene l’attuale
funzione di segretario cantonale ad
interim fino a fine anno.
La Direttiva
Giorno dei Santi e dei Morti
Novembre, tempo di ricordi
MARIA LUISA DELCÒ*
S
iamo ormai verso la fine di ottobre, l’autunno è iniziato e si
avvicinano pure le giornate di
Ognissanti e dei Morti, momento molto
sentito dalla nostra gente.
Cosa può significare? Visite al cimitero, fiori, magari eccessivi, ma soprattutto riflessioni sul senso della vita di
ognuno di noi, a seconda del ruolo in
famiglia e nella società, sul mistero della morte, sulla sofferenza, sul ricordo di
chi ci ha lasciato, sulla solitudine.
E qui prendo a prestito una poesia di
Montale (1896-1981) «Non recidere,
forbice, quel volto»
Non recidere, forbice, quel volto,
solo nella memoria che si sfolla,
non far del grande suo viso in ascolto
la mia nebbia di sempre.
Un freddo cala …
Duro il colpo svetta.
E l’acacia ferita
da sé scrolla
il guscio di cicala
nella prima belletta di Novembre.
Il poeta, con un suo linguaggio fatto di simboli, ci dà le immagini delle
forbici-tempo e della potatura come
una perdita di ricordi.
Nel testo si fa riferimento al primo
freddo che, assieme alla nebbia, danno un’idea di solitudine e di tristezza.
Anche l’acacia che è stata potata, insieme al guscio della cicala che cade a
terra, rafforzano questo stato d’animo.
Diverse e cariche di speranza le parole del cardinal Martini, tratte dal libro
uscito subito dopo la sua morte «Parlate con il cuore» a cura di Armando
Torno (lettere dei lettori del Corriere
della sera e risposte del cardinale).
«Per quanto riguarda… la paura della
morte… non vi sono rimedi facili, non
basta imporre a se stessi di non pensarci. Io non conosco metodo migliore che quello di concentrarsi nel presente. Si può cosi attualizzare anche
il modo con cui Cristo ha sconfitto la
morte…(29).
Non è difficile nella nostra vita lo sperimentare momenti drammatici in occasione della morte di uno stretto parente
o di un nostro carissimo amico...(30).
Giotto, Madonna d’Ognissanti, Uffizi, Firenze
La paura della morte…, è una conseguenza intuitiva del fatto che siamo
uomini fragili e soggetti a questa legge universale. Essa riguarda tutti gli
uomini (per non parlare degli animali).
La sento anch’io.
Anche Gesù, nell’agonia del Getsemani, ha parlato di «tristezza mortale».
(35, op. cit. 2012)».
*vice presidente cantonale GenerazionePiù
17
25 ottobre 2012 il Lavoro
Sezione Locarnese
In gita all’eremo di Santa Caterina del Sasso
LUIGI MALINVERNO*
I
n una splendida giornata, dal clima particolarmente favorevole,
lo scorso 20 settembre, si è svolta l’ultima gita dell’anno organizzata
da GenerazionePiù sezione Locarno.
Meta: l’Eremo di Santa Caterina del
Sasso, nel comune di Leggiuno in
provincia di Varese. Una cinquantina
i partecipanti che hanno apprezzato la visita dell’Eremo, un monastero
abbarbicato su un costone roccioso
sulla sponda orientale del Lago Maggiore. Questo caratteristico e originale complesso monastico, risalente al
XIV secolo, è composto di tre edifici:
il convento meridionale, il conventino
e la chiesa. Dal 1914 è annoverato tra
i monumenti nazionali. Secondo la
tradizione, il monastero è stato fondato dal beato Alberto Besozzi di Arolo
che, scampato da un terribile naufragio, per un voto a Santa Caterina vis-
se in preghiera e digiuno, in una grotta
vicina all’eremo per il resto della vita. Il
suo corpo è conservato all’interno della Chiesa. Ora il monastero appartiene
alla Provincia di Varese che ne ha curato i lunghi restauri e che ha realizzato nel 2010 un comodo ascensore
scavato nella roccia, che permette di
raggiungere l’eremo più agevolmente. Apprezzate da tutti le interessanti
spiegazioni date dalla guida durante la
visita del complesso monastico.
Lasciato l’Eremo, la comitiva si è recata al Ristorante Vecchia Osteria di
Besozzo per gustare un prelibato pranzo. Nel pomeriggio ripresa del viaggio
e rientro, in serata, a Locarno.
Il successo di questa gita è stato sottolineato con particolare soddisfazione dai partecipanti che hanno potuto
trascorrere, rafforzando vincoli d’amicizia, una giornata alla scoperta di
nuove meravigliose bellezze naturali e
* presidente sezionale
artistiche.
Sezione Mendrisiotto
Alla scoperta dell’incantevole Valle d’Aosta
Nella foto il gruppo dei circa trenta associati della sezione di Mendrisio che lo scorso settembre si
è recato in Valle d’Aosta per una splendida gita di
quattro giorni all’insegna della cultura, della natura,
della gastronomia e del divertimento.
18
25 ottobre 2012 il Lavoro
Vita dell’Associazione
Sezione Tre Valli
Soggiorni e gite
D
urante il Comitato cantonale
del 2 maggio 2012 era stato
auspicato un coordinamento delle date dei soggiorni cantonali,
con quelle risultanti dai programmi
d’attività delle sezioni.
La direttiva cantonale ha perciò ritenuto opportuno di stabilire, come
principio, che i soggiorni e le gite di
una durata di 4 giorni e più, vengano
organizzate a livello cantonale (le eccezioni sono sempre possibili). Ciò ha
due aspetti positivi: garantire un adeguato numero di partecipanti e favorire la conoscenza tra i soci di differenti
sezioni.
Anche l’organizzazione operativa viene razionalizzata. Non verrà istituita la
commissione soggiorni. La responsabilità organizzativa è affidata al segretario cantonale Gerolamo Cocchi. Egli
usufruirà dei servizi viaggi della Dreams Travel e farà direttamente capo
alla persona di GenerazionePiù incaricata a condurre i singoli soggiorni. Il
programma annuale verrà sottoposto,
Corso computer
tempestivamente,
all’approvazione
dei Presidenti sezionali.
La direttiva cantonale ringrazia sentitamente tutte le persone che hanno
fatto parte delle precedenti «commissione soggiorni», per l’impegno
profuso.
Direttiva Cantonale
Condoglianze
L
a Direttiva e il Comitato cantonali, i Presidenti sezionali si
uniscono al dolore di Urbano
Bizzozero, Vice-presidente cantonale,
per la scomparsa del fratello Elio e, a
tre giorni di distanza, della cognata
Ebe.
A nome di tutti i soci di GenerazionePiù esprimiamo le più sincere condoglianze anche a tutti i suoi familiari.
GABRIELLA BOLLIGER
L
a sezione Tre Valli ha organizzato un corso di introduzione
all’uso del computer per principianti; seguito da undici iscritti, si è
concluso lo scorso 10 ottobre con piena soddisfazione di tutti.
Ringraziamo sentitamente la professoressa Marta Bonaglia Humbert per
averci avviati verso l’informatica con
grande maestria e tanta pazienza,
Inoltre il nostro grazie va pure al lodevole Consiglio comunale del Municipio
di Giornico che ci ha concesso gratuitamente l’uso della loro sala, per noi
molto comoda. Grazie a nome di tutti i
partecipanti.
Agenda
Bellinzona
¨¨ Mercoledì 7 novembre, Tombola
e Castagnata. Ritrovo ore 14.00, Ristorante San Giobbe di Giubiasco.
¨¨ Venerdì 16 novembre, Coro, ore
14.00 Vita Serena di Giubiasco.
Locarno
¨¨ Giovedì 8 novembre (non il primo
novembre festa di tutti i Santi) Pranzo del primo giovedì del mese, Ristorante Stella a Locarno (menù pesce).
Iscrizioni da subito allo 091 751 30 52.
¨¨ Martedì 13 novembre, ore 09.00,
Chiesa Nuova, Via Cittadella,Locarno,
S. Messa in suffragio dei nostri soci
defunti.
Lugano
¨¨ Giovedì 25 ottobre, maccheronata gratuita nonni-nipotini. Centro Presenza Cristiana, Pregassona. Ore 11
S. Messa, chiesa S. Massimiliano Kol-
be, pranzo con gli allievi della Scuola
dell’infanzia, tombola e merenda.
¨¨ Giovedi, 8 novembre, ore 14.15,
salone OCST- via Balestra 19, Lugano,
Conferenza «I sussidi di Cassa malati,
un concreto aiuto». Relatori: avv. Anna
Trisconi-Rossetti, capo ufficio prestazioni IAS e Michel Sora, ufficio sussidi
CM. Ore 16.00 merenda e due giri di
tombola. Conferenza aperta a tutti.
¨¨ Giovedi, 15 novembre, ore 14.15,
salone OCST, Lugano, Conferenza: «La
vita oltre la vita», relatore: don Sandro
Vitalini. Segue merenda e due giri di
tombola. Conferenza aperta a tutti.
Mendrisio
¨¨ Giovedì 8 novembre, ore 14.30,
Assemblea sezionale con Castagnata. Oratorio Ligornetto.
¨¨ Mercoledì 5 dicembre, Visita al
Mercatino di Natale di Einsiedeln
(tempo per spuntino, visite facoltative
abbazia, Diorama Betlemme, villaggio). Ore 18.00 trasferta ad Attinghausen per la cena (pollo al cestello).
Iscrizioni: tel. 091 640 51 11, entro
il 25.11. Costo: fr.70.- per persona,
compreso viaggio, cena e mance.
Tre Valli
¨¨ Martedì 30 ottobre, Assemblea
e Castagnata, ristorante-pizzeria Alla
Birreria, Faido. Ore 14.30 assemblea,
tombola e danze; castagnata con lardo; ore 17.30-18.00 rientro. Allieterà il
pomeriggio la Bandella Briosa. Contributo: soci fr. 10 (non soci fr. 25). Iscrizioni: tel. 091 873 01 20.
¨¨ Giovedì 15 novembre, Centro
Giovani - Bodio, Conferenza medica
sul tema «Aspetti pediatrici ed educativi per chi si occupa dei nipoti» relatore Dott. Giovanni Rossetti, spec. FMH
pediatria e medicina interna. Al termine, ore 16 circa, rinfresco offerto.
25 ottobre 2012 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Rogério Sampaio
19
Saúde
Bomba-relógio na Saúde
MAGDALENA BERTONE*
O
forte crescimento na área de saúde
é financiado por vários fatores. O
aumento da população e seu envelhecimento e as demandas crescentes
sobre a saúde e bem-estar aumentam a demanda por serviços de saúde e cuidados.
As mudanças nas estruturas familiares e do
aumento da taxa de emprego feminino pode
aumentar a procura de atendimento externo
e serviços de apoio. Os avanços médicos asseguram uma melhoria contínua, ao mesmo
tempo, para uma extensão nas opções de
tratamento. Esses fatores contribuem para os
custos crescentes da saúde.
As reformas na educação
Os profissionais de saúde não estavam sujeitos à Lei de Formação Profissional de 1978,
mass im, a competência dos cantões ou associações profissionais. Portanto não tem a graduação dentro das várias profissões. Desde
a promulgação da nova Lei de Educação em
2004, todos os profissionais de saúde foram
classificados em níveis de formação: ensino básico (ensino secundário), a educação
superior profissional e colégio técnico (nível
terciário). Após a escolaridade obrigatória,
percursos de formação permeáveis foram criados. Assim, a atractividade da profissão será
reforçada. Entrada em uma profissão de enfermagem correspondente já não é um beco
sem saída, mas uma jornada de aprendizagem
ao longo da vida, com modelos diferentes da
carreira.
Aguda escassez de pessoal
Apesar das reformas na educação, o sistema
de saúde na Suíça enfrenta uma escassez de
especialistas. Aproximadamente 5.000 pessoas por ano são insuficientmente formadas.
Essa deficiência é uma pedra
angular da nossa saúde e coloca está em risco.A Suíça não é
o único, porém: A escassez de
profissionais de saúde é um problema global. Portanto, o recrutamento de pessoal qualificado
no exterior não é uma solução. A
Assembléia da Saúde Mundial em
maio de 2010, adoptou um código de ética para o recrutamento
de profissionais de saúde, que a
Suíça rectificou. Então eles têm
que fazer mais uso disso, treinar
e manter o número necessário de
pessoal de saúde suíços. A falta
de pessoal necessário deve ser
resolvido aqui na Suíça e não à
custa dos países mais pobres. Só
então o direito à saúde em nosso país e em todo o mundo são
cumpridos.
Melhorar as condições de trabalho
Serviço de saúde precisa de mais profissionais qualificados
Todo esforço deve ser feito para
assegurar que o pessoal formado permanece nos cuidados de
período de tempo relativamente curto é devido
saúde. Neste setor,o esforço psíquico e fisico principalmente às referidas condições de traé estremamente grandes. Os funcionários que balho penosas. Syna apela aos dirigentes para
acompanham doente críticos e as pessoas assegurar o financiamento da educação e forque morrem são expostos a altas pressões mação profissional em todos os níveis e propsicológicas. O trabalho pesado durante o porcionar suficientes contribuições financeiras
banho e vestir pacientes é para a equipe uma estão disponíveis para aumentar o número de
grande tensão física. Além de horas irregulares funcionários para pagar bons salários e para
de trabalho, como à noite e trabalho nocturno permitir a recuperação suficiente na forma de
pode-se adicionar pressão com problemas de férias. Syna envolvido nas negociações coletitempo e flexibilidade.
vas de concordância para melhores condições
A vida profissional no sector da saúde leva o de trabalho para a equipe para garantir que os
pessoal dos possíveis 40 anos de actividade cuidados de saúde na Suíça no nível atual seja
em enfermagem, em média, 13,5 anos e para mantida.
o pessoal de apoio de cerca de 10 anos. Este
*Responsável do setor de serviços
Cursos de alemão e Computador
para os sócios
Para iniciantes e avançados
Data: De acordo com o n° de inscritos
Localização: SYNA Albulastrasse 55, 8048 Zurich
Número máximo de participantes: 12 pessoas por turma
Inscrição: SYNA Secretaria Regional da Zurich / Schaffhausen
Organização: Secretaria Regional SYNA ZH / Sch
Coordenador: Rogério Sampaio
Custo: Não Sócios, Deve tornar-se sócio
Deutschkurs und Computerkurs
für Mitglider
Für Anfänger sowie Fortgeschrittene
Datum: Je nach Teilnehmerzahl
Ort: Syna Albulastrasse 55, 8048 Zürich
Maximale Teilnehmerzahl: Pro Klasse 12 Personen
Anmeldungen: Syna Regionalsekretariat ZH/Schaffhausen
Organisiert durch: Syna Regionalsek. ZH/Sch
Koordinator: Rogério Sampaio
Kosten: Für Mitglieder.
Für nicht Mitglieder-Muss Mitglieder werden
20
Sindacato Interprofessionale
- Pagina a cura di Coni Soler
25 ottobre 2012 il Lavoro
Salud
Bomba-reloj de Salud
MAGDALENA BERTONE*
E
l fuerte crecimiento en la asistencia
sanitaria está financiada por varios
factores. El aumento de la población
y su envejecimiento y las demandas crecientes sobre la salud y el bienestar aumentan la
demanda de los servicios y cuidados sanitarios.
Los cambios en las estructuras familiares y el
aumento de la tasa de empleo femenino puede aumentar la demanda de servicios externos
y servicios de apoyo. Los avances médicos
aseguran una mejora continua, así como una
ampliación de las opciones de tratamiento.
Estos factores contribuyen a los costos crecientes de la atención sanitaria.
Las reformas de la educación
Los trabajadores de salud no estaban sujetos a la Ley de Formación Profesional de 1978,
pero si en, la competencia de los cantones o
asociaciones profesionales. Por tanto no hay
graduación en las diversas profesiones. Desde
la promulgación de la nueva Ley de Educación
en 2004, todos los profesionales de la salud se
clasificaron en los siguientes niveles de formación: educación básica (educación secundaria), la educación superior profesional y Colegio técnico profesional (terciario). Después de
la educación obligatoria, fueron creados los
cursos de formación permeables. Por lo tanto,
las actividades de la profesión serán reforzadas. El ingreso en la profesión correspondiente de enfermería ya no es un callejón sin salida
, sino un camino de aprendizaje permanente,
con diferentes modelos de carrera.
La escasez de personal
A pesar de las reformas en la educación, el
sistema de salud en Suiza se enfrenta a una
escasez de especialistas. Aproximadamente
5.000 personas al año son insuficientemente
formadas. Esta deficiencia es una piedra angular de nuestra salud y está en riesgo. En
Suiza no es lo único, sin embargo: La escasez
de personal sanitario es un problema global.
Por lo tanto, la contratación de personal cualificado en el extranjero no es una solución.
La Asamblea Mundial de la Salud en mayo de
2010 adoptó un código de ética para la contratación de profesionales de la salud, que
Suiza ha ratificado. Luego tienen que hacer un
mayor uso de la misma, formar y mantener el
número necesario de personal sanitario suizo.
La falta de personal necesario debe ser resuelto aquí en Suiza y no a costa de los países
pobres. Sólo entonces el derecho a la salud en
nuestro país y en todo el mundo será cumplido
Mejorar las condiciones de trabajo
Todos los esfuerzos deben hacerse para
asegurar que el personal capacitado se mantenga en la asistencia sanitaria. En este sector,
el esfuerzo mental y físico es extremadamente
grande. Los funcionarios que acompañan a los
enfermos críticos y personas que mueren son
expuestos a altas presiones psicológicas. El
trabajo pesado de bañar y vestir a los pacientes , para el equipo es un gran esfuerzo físico.
Además de las horas de trabajo irregulares, y
trabajo nocturno, se puede añadir la presión
con problemas de tiempo y flexibilidad.
Una vida profesional en el sector de la salud
lleva al personal en los últimos 40 años en la
enfermería, a una media de 13,5 años y para el
personal de apoyo alrededor de 10 años. Este
período de tiempo relativamente corto se debe
principalmente a tales condiciones difíciles de
trabajo. Syna hace un llamamiento a los líderes
para garantizar la financiación de la educación
y la formación a todos los niveles y brindar
asistencia financiera suficiente disponibles
para aumentar el número de empleados, que
paguen buenos salarios y permitir la recuperación suficiente en forma de vacaciones. Syna
se mantiene involucrado en el convenio colectivo para mejorar las condiciones de trabajo
del personal para asegurar que la asistencia
sanitaria en Suiza en el nivel actual.
*responsable del sector de servicios
Inserzioni
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Localización: SYNA Albulastrasse 55, 8048 Zurich
Número máximo de participantes: 12 personas por turno
Inscripción: SYNA Secretaria Regional de Zurich / Schaffhausen
Organización: Secretaria Regional SYNA ZH / Sch
Coordinador: Rogério Sampaio
Precio: No Sócios: Deben abonarse como socio
25 ottobre 2012 il Lavoro
21
Sindacato Interprofessionale - Pagina a cura di Sabine Hunger
Sistema sanitario
Una bomba a scoppio ritardato
MAGDALENA BERTONE*
L
a forte crescita dei costi della salute è
alimentata da numerosi fattori. La crescita demografica, l’invecchiamento
della popolazione, le sollecitazioni sulla salute,
il desiderio di star bene, aumentano la domanda di prestazioni sanitarie e di cura.
Inoltre il cambiamento delle strutture famigliari, l’aumento costante di donne al lavoro
provocano la crescita delle prestazioni di cura
e di assistenza esterne. Il progresso della medicina contribuisce al miglioramento della salute
ma simultaneamente aumenta le possibilità di
trattamento. Tutti questi fattori contribuiscono
all’aumento costante dei costi della salute.
Riforme della formazione
Le professioni della salute non fanno riferimento alla Legge sulla formazione professionale del 1978, ma dipendono dai cantoni e
dalle federazioni professionali. Di conseguenza, i livelli delle differenti professioni non sono
definiti.
Dall’entrata in vigore nel 2004 della nuova
legge sulla formazione, alcune professioni della salute sono state classificate secondo dei
livelli di formazione: formazione professionale
di base (Livello secondario II), formazione professionale superiore e Alte scuole specializzate (livello terziario). Sono state create delle
vie permeabili, passerelle tra una formazione e
l’altra, di formazioni complementari. In questo
modo l’attrattività di queste professioni viene
rinforzata. La carriera nelle professioni sanitarie non è più bloccata, ma è un cammino continuo di formazione orientata verso differenti
modelli.
Mancanza grave di personale
Nonostante le riforme della formazione, il sistema sanitario svizzero è confrontato con una
carenza di personale qualificato. Ogni anno
mancano all’appello 5000 persone formate.
Questa carenza minaccia uno dei pilastri del
sistema sanitario svizzero. Ma la Svizzera non
è la sola a soffrire di questo fenomeno: la carenza di personale è un problema mondiale.
Ecco perché è difficile e pressoché illegittimo
reclutare personale qualificato all’estero.
Il forum mondiale della sanità ha adottato nel
maggio del 2010 un codice etico per il reclutamento del personale sanitario sottoscritto anche dalla Svizzera. La Svizzera deve cioè rinforzare la formazione sanitaria ed impegnarsi
a coprire la necessità di personale del suo paese. L’eliminazione della carenza di personale
è una questione svizzera e non deve essere risolta a spese dei paesi poveri. Per mantenere il
diritto alla sanità nel nostro Paese e nel mondo
dobbiamo agire in questo modo.
Migliorare le condizioni di lavoro
Bisogna tentarle tutte per mantenere in attività il personale sanitario. Le sollecitazioni psichiche e fisiche sono forti in questo settore. I
malati gravi e terminali mobilitano fortemente
le capacità psichiche del personale. Il sollevamento dei pazienti per la doccia o per vestirli è
molto impegnativo per il fisico.
Agli orari irregolari, al lavoro serale e notturno, si aggiungono la pressione, l’emozione e
la flessibilità.
La vita professionale nell’ambito sanitario,
che potrebbe in teoria raggiungere i quarant’anni, è di 13,5 anni in media per il personale qualificato e di 10 anni per il personale
ausiliario. Un periodo di attività così breve si
spiega con delle condizioni di lavoro difficili.
Syna chiede alle autorità e agli attori della sanità di garantire la formazione ed il perfezionamento professionale di tutte le categorie e di
mettere a disposizione sufficienti mezzi finanziari per aumentare il numero di persone im-
piegate nel settore, di pagare dei salari buoni e
di garantire un riposo sufficiente con l’aumento delle vacanze.
Nelle negoziazioni dei contratti di lavoro,
Syna si impegna per il miglioramento costante
delle condizioni di lavoro.
*Capo settore dei servizi
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22
Attualità
25 ottobre 2012 il Lavoro
Cultura
Giovanni Pascoli a cento anni dalla scomparsa
ANTONIO SANNA
L’
attività scolastica è ormai ripresa
dappertutto. Immagino i docenti
alla ricerca di brani e poesie dei
migliori autori, riferiti al momento stagionale od
a ricorrenze. Fra costoro non mancherà certamente Giovanni Pascoli del quale è ricorso
quest’anno il centenario della morte, avvenuta
il 6 aprile 1912. Vogliamo intanto cominciare
noi a ricordare la figura del grande poeta delle
Myricae?
Pascoli nasce quattro minuti prima che terminasse il 1855 a San Mauro di Romagna, la
fiera terra che in una della prime e belle poesie
definirà «solatia, dolce paese cui regnarono i
Guidi e Malatesta». A 10 anni Giovanni con i
suoi fratelli aspettò invano il ritorno del padre
dalla fiera di Cesena. Una fucilata assassina lo
aveva ucciso sulla strada. «Portava una bambola in dono» abbiamo studiato nella poesia
«X agosto» e nel «sonò alto un nitrito» della
«cavallina storna» che, migliore degli uomini
lo portò a casa, da sola, abbiamo mandato
a memoria la sua visione, chiusa negli occhi,
dell’uccisore rimasto impunito.
La tragedia lasciò nell’anima del piccolo Giovanni un segno incolmabile, tanto che ebbe
della vita un sentimento doloroso sentendola
come un immenso mistero. Dopo una serie
di sciagure familiari e difficoltà economiche, il
poeta termina gli studi medi e nel 1872 entra
nell’università di Bologna.
Qui, in un trepido esame sofferto sotto gli
occhi di Carducci, che ricorda nelle «memorie
di un vecchio scolaro», vince un sussidio. Ma
attratto dalle agitazioni politiche e da sogni di
socialismo umanitario, nelle quali il suo dolore
vedeva come una liberazione dalle ingiustizie,
lascia gli studi universitari. Al tentato regicidio
di Passanante, deve scontare anche quattro mesi di carcere. Uscito riprende gli studi
(«non ti vergogni» gli aveva detto Carducci)
e nel 1882 si laurea con lode ed inizia la sua
carriera di insegnante prima a Matera poi a
Massa quindi a Livorno. Chiamato all’università di Bologna a coprire la cattedra di greco
e latino, dove non si presentò mai, è trasferito a Messina. Nel 1903 lascia l’isola «sacra di
poeti e della poesia» , che influenzerà molto il
suo animo, per Pisa, ma la sua fama è ormai
tale che è invitato con insistenza a Bologna per
sostituire Carducci costretto a lasciare l’insegnamento a causa di salute. Qui, dal 1906 fino
alla sua scomparsa, tiene lezioni di letteratura
italiana che non gli impediscono di infiammarsi
in scritti di romantico patriottismo.
A Castelvecchio di Barga, nel giardino di
quella casa di campagna a lui tanto cara e dove
scrisse le opere più belle, Pascoli e la sorella
Mariù riposano nella tomba di famiglia. Nella
«bicocca» come lui amava definire la costruzione comperata con la vendita delle 13 medaglie d’oro vinte al premio per composizione
poetica latina di Amsterdam, tra i tanti ricordi
personali un calendario è aperto sulla data del-
A comunidade católica de língua portuguesa convida para a
Santa Missa 09 de novembro às 19:30
na Paróquia de Pambio Noranco, (missa e aperitivo)
In memoria
Ricordo di Beat Weber
B
eat Weber ha ricoperto per anni (dal
1962 al 1988) la responsabilita di
Presidente centrale della allora Cassa Malati Cristiano Sociale con professionalità,
intraprendenza, umanità e con chiari riferimenti alla dottrina sociale cristiana e ai principi della solidarietà e della sussidiarietà.
Nella sua funzione ha permesso uno sviluppo significativo della Cassa, sempre nel
rispetto delle realtà di base, cantonali e locali.
Ha collaborato con il movimento sindacale
Cristiano Sociale in tutta la Svizzera, promuovendo così un servizio primario nell’interesse
dei lavoratori e delle loro famiglie. Anche per
l’Organizzazione Cristiano Sociale Ticinese ha
sempre mostrato grande attenzione e rispetto,
in particolare per il ruolo di pioniere assunto
in prima linea dal nostro sindacato in questo
ambito e per il lavoro svolto dall’OCST dalla
nascita delle prime sezioni della Cassa Malati
Cristiano Sociale, al loro sviluppo capillare e
alla gestione positiva dell’assicurazione malattia nel Cantone per lunghi anni.
Ci uniamo al dolore della famiglia per la
scomparsa del loro caro Beat Weber e porgiamo a tutti i familiari e parenti le nostre più
sentite condoglianze.
la sua dipartita.
Fu
Pascoli poeta della
campagna,
della vita faticosa e semplice del contadino non solo
in una visione
esteriore, ma
anche
delle
cose che la
popolano: gli
strumenti,
le
abitudini, gli uccelli, gli alberi, le erbe. Ma fu
altresì poeta capace di rappresentare i silenzi
astrali, il grande mistero dell’universo che ci
avvolge con le sue improvvise luci come leggiamo ne «il ciocco», uno dei suoi più bei poemi spesso trascurati dalla scuola.
Perché è nella scuola che si incontra il poeta dei «canti di Castelvecchio», poi lo si dimentica. Chi è più ritornato su «le ciaramelle»,
«orfano», «Valentino» e tante altre mandate a
memoria nelle elementari? Eppure quest’uomo, amante delle cose semplici, romagnolo
di nascita e toscano d’adozione, poeta dell’io
che decade, ha scritto cose preziose dandoci
la misura della piccolezza umana.
Alla sua morte D’Annunzio, che aveva grande
devozione per l’uomo di Barga, mandava dalla Francia questo telegramma: Dal Petrarca in
poi non avemmo poeta più grande di lui.
ACLI
Nuove nomine
L
o scorso 6 ottobre si è tenuto il XII
Congresso Cantonale, Antonio Cartolano è stato eletto nuovo Presidente Cantonale. Succede a Francesco Plutino
(Franco), che ha ricoperto questo incarico per
quattro anni. Il neo eletto Presidente ha sottolineato come l’attuale via delle ACLI in Ticino
sia stata tracciata in modo lungimirante già diversi anni fa, si sia sviluppata nel corso della
presidenza Plutino, ed abbia ottenuto risultati
pregevoli. Pur nel rispetto della tradizione, lo
sguardo è sempre stato rivolto al futuro, nella
valorizzazione delle persone che fanno parte
del Movimento. La nuova Presidenza assicura
continuità operativa su una strada già tracciata
e largamente condivisa.
Le ACLI della Svizzera hanno un nuovo presidente nazionale, Francesco Plutino, eletto nel
corso del Congresso nazionale delle ACLI che
si è tenuto il 20 e 21 ottobre a Emmenbrücke.
Il motto del congresso «Rigenerare comunità
per costruire il futuro. Artefici di democrazia
partecipativa e buona economia» è il tema su
cui verterà l’attività futura delle ACLI. Auguri di
un proficuo lavoro ai neo eletti.
Giornale Aperto
25 ottobre 2012 il Lavoro
23
Le domande dei Lettori
Pensionata, l’INPS mi chiede i redditi 2010, che fare?
Egregio direttore
ho ricevuto una comunicazione dell’INPS
nella quale mi si comunica che non ho ancora provveduto a presentare i redditi del 2010.
Come devo comportarmi?
Mariella P.
Gentile signora,
i toni di quest’ultima comunicazione dell’INPS
sono tra l’altro intimidatori. Si chiede ai pensionati che non hanno ancora inoltrato i redditi del
2010 di farlo entro i termini indicati. Omettere
tale dichiarazione comporta da una parte una
sospensione definitiva di tutte le prestazioni
collegate al reddito (ho lasciato in grassetto la
parola che l’INPS ha utilizzato minacciosamente
nella comunicazione ) e dall’altro un ricalcolo di
pensione fatto d’ufficio con l’inevitabile costituzione di un indebito a favore dell’INPS che sarà
recuperato con trattenuta sulla pensione.
Un esempio semplice: la pensione di reversibilità viene versata al netto delle trattenute di
quote non cumulabili con i redditi. Le riduzioni
per questo tipo di pensioni possono essere del
25,40 o al massimo del 50% a dipendenza se
si superano determinati limiti di reddito stabiliti
dalla Legge 335. Quando invece il reddito è al di
sotto di una certa soglia la pensione viene erogata interamente. Se la persona che beneficia
di questa prestazione previdenziale omette di
dichiarare il suo reddito (da dichiarare sono rendite pensionistiche AVS e LPP, redditi da lavoro
sia dipendente che indipendente, redditi da capitale, da immobili, assistenziali) l’INPS d’ufficio
ricalcolerà retroattivamente la pensione di reversibilità con una trattenuta massima del 50%, e
comunicherà che per il periodo da gennaio 2010
a dicembre 2012 sono state versate somme che
non spettavano. Chi riceve una prestazione di
reversibilità ogni anno è tenuto a presentare la
dichiarazione dei suoi redditi. È necessario ribadire che il pensionato è tenuto a collaborare con
l’Ente previdenziale offrendo tutti i dati necessari
per la determinazione della prestazione pensionistica. Ricordiamo che la trasmissione dei redditi per le persone che sono all’estero viene fatta
direttamente dai patronati che hanno un accesso diretto alla banca dati dell’INPS.
Una raccomandazione a coloro che, da tempo,
non ricevono più comunicazioni dall’INPS (non
hanno per esempio ricevuto il CUD , il mod OBISM che l’INPS manda regolarmente ogni anno
ai pensionati). Per loro è quanto mai necessario
far aggiornare all’INPS l’indirizzo di residenza per
non cadere inconsapevolmente in queste «sanzioni». I patronati sono a disposizione anche per
questo aggiornamento.
Andrea Fontana
Patronato ACLI Svizzera
VITA NOSTRA
„„Felicitazioni
• ad Andrea Crudo, socio sezione Piastrellisti, segr.
Luganese, e alla moglie Elisa, per la nascita della primogenita Sofia Martina, alla quale facciamo un augurio
immenso per un futuro felice e radioso.
• a Sasho Kovacev e a Vesna, socia settore Ospedali,
per la nascita di Dimitri, con tanti auguri di ogni bene.
• a Tommaso e a Fabiana Teperino, socia segr. Luganese, per la nascita di Gaia Rita Teperino-Zufferey, alla
quale auguriamo un futuro ricco di tante cose belle.
• a Nenad Pejic, socio settore edile, e a Slavica, per la
nascita di Martina, con l’augurio che la vita le conceda
ogni bene.
• ad Aldo Varrone, socio settore Edile, e a Lorenza, per
la nascita dei gemelli Thiago e Tomas, con l’augurio di
un futuro sereno e ricco di tante cose belle.
• a Valerio Del Fante, socio del Luganese, e alla moglie
Martina Coviello, per la nascita della primogenita Matilde, con l’augurio di un futuro ricco di ogni bene.
• a Giovanna e Abramo Civatti di Riva San Vitale, soci
segr. Mendrisio, per la nascita del primogenito Gabriele
al quale auguriamo tante cose belle.
„„Auguri
• a Giovanni Piffaretti, fedele socio, e per ben 15 anni
apprezzata guida dell’AAPI Mendrisio, che il 26 ottobre
ha festeggiato brillantemente il traguardo dei 91 anni.
„„Condoglianze
• al figlio Enrico Robbiani, socio Dipendenti dello Stato,
alla nuora Sandra, ai nipoti Andrea, Paolo e Marco, al
fratello Elios con la moglie Noemi, ai parenti tutti, per la
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti
e Giorgio Donini
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
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scomparsa del loro caro Giuseppe Robbiani.
• alla moglie Paola, socia, ai figli Eugenio, Eleonora ed
Emanuele, alla mamma Elena, ai suoceri Carmela e
Osvaldo, al fratello Giuseppe, alle sorelle Maria e Franca,
ai nipoti e parenti tutti, per la prematura scomparsa del
loro caro Giovanni De Santis.
• ai familiari tutti per la scomparsa di Clara Pisano-Scandolara di Bisuschio, socia segr. Mendrisio per molti anni.
• alla sorella Rosita con Carlo Bertelli, al fratello Luciano
con Sonia, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Maria Luisa Ferrari, socia GenerazionePiù,
segretariato del Luganese.
• alla moglie Silvia, al figlio Davide, ai genitori, alle sorelle, al fratello, ai cognati Elena e Fabio Brasi, socio
GenerazionePiù, ai parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro Flavio Rigiani.
• al marito Diego, alla mamma Elvira, socia Case Anziani, al papà Vincenzo, ai familiari e parenti tutti, per
la prematura scomparsa della loro cara Rosy GattulliCorbella.
•alla moglie Alida, al figlio Rossano, ai parenti tutti, per la
scomparsa del loro caro Luciano Pegorari, socio Tre Valli.
• alle figlie Carmela e Venere, socia segr. Mendrisio, e
famigliari tutti, per la morte della cara mamma Vincenza
Lizio di Mendrisio, socia GenerazionePiù.
• al marito Giuliano, socio GenerazionePiù, ai figli Mark e
Alessandro, alle sorelle, ai parenti tutti, per la scomparsa
della loro cara Milica Vanzulli, socia settore Ospedali.
• alla sorella Jolanda, al nipote Marco, a Vincenza, ai
parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Luigi Berna-
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sconi di Pregassona, socio GenerazionePiù.
• alla cognata Elena Perret, al nipote Willy, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro Augusto Milani, socio
GenerazionePiù.
• alla moglie Giuseppina, ai figli Giuseppe e Carmen, al
fratello Michele e familiari tutti, per la perdita del loro
caro congiunto e nostro fedele associato Donato Camarca di Balerna.
• ai familiari e parenti tutti per la prematura scomparsa
del loro caro Michele Perruolo, socio settore Edile, segretariato del Luganese.
• alla moglie Rina Bontà, socia GenerazionePiù Tre Valli,
ai parenti tutti per la perdita del caro Laino.
• alla moglie Sabina Nessi, ai parenti tutti, per la perdita
del caro Vittorino, socio GenerazionePiù, Tre Valli.
• alla moglie Sandra, al figlio Roberto, alle figlie Gloria
e Manuela, al fratello don Sandro, ai parenti tutti, per la
scomparsa del loro caro Italo Vitalini.
• alla moglie Ester, socia segr. Mendrisio, ai fratelli Valentino, Riccardo e familiari tutti, per la morte del loro
caro Marco Cimetti.
• a Fausto Soldini, a Nadine Rossi-Bertoni, ai parenti, per
la scomparsa del loro caro Claudio Olgiati, socio Anziani.
„„In memoria
• a quindici anni dalla scomparsa (17 ottobre 1997) ricordiamo con affetto Rodolfo Bianchi, valido dipendente
del segretariato del Luganese.
• a sette anni dalla scomparsa (16 ottobre 2005) ricordiamo con rimpianto Ezio Fontana, apprezzato segretario regionale di Mendrisio.
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Consiglio esecutivo
- Presidente: Bruno Ongaro
- Presidente onorario: Romano Rossi
- Vicepresidente: Flavio Ugazzi
- Membri: Davide Adamoli, Luigi
Mattia Bernasconi, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Renato Ricciardi, Paolo Locatelli
Segretari regionali
Lugano
Giovanni Scolari
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Marco Pellegrini
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
O
T
I
V
IN
Me tnica
Mendrisio
Etnica
17 novembre 2012
17:00 - 24:00
mendrisio
C entro M anifestazioni
ENTRA
TA
LIBERA
M erCato C operto
programma
17:00
17:30
19:00
20:00
24:00
NO alco
l!
Apertura della manifestazione
Inizio spettacoli etnici
Breve saluto delle autorità comunali
Cena self service con le specialità culinarie
preparate dalle comunità
Continuazione spettacoli
Chiusura