il periodico informativo di prospecierara edizione 2 /2016 spazio alla

Transcript

il periodico informativo di prospecierara edizione 2 /2016 spazio alla
rara
IL PERIODICO INFORMATIVO DI PROSPECIERARA
EDIZIONE 2 /2016 SPAZIO ALLA
MACCHIA
Pagina 5
L’ORTO SCOLASTICO – UN’AULA ESTERNA
PER CONOSCERE LA BIODIVERSITÀ
Pagina 10
CONSERVARE LE VARIETÀ :
SCIENZA O SAPERE
QUOTIDIANO ?
Pagina 12
CACCIA AL TESORO
NELLE ALPI
Pagina 16
Fondazione svizzera
per la diversità socioculturale e genetica dei
vegetali e degli animali
1
Foto: Anja Tschannen
Dell’elegante anatra della
Pomerania, l’unica razza di
anatra tradizionale svizzera,
esistono nel nostro paese
ancora solo poco più di
200 animali d’allevamento.
RAPPORTO ANNUALE
Scoprite cosa è successo presso ProSpecieRara
nell’ultimo anno d’esercizio. Da fine maggio
potete trovare il rapporto annuale dettagliato su:
www.prospecierara.ch /it /rapportiannuali
GRAZIE !
Il vostro sostegno ci aiuta a fare il nostro lavoro:
Sostenitore /sostenitrice Plus CHF 120.– /anno
Sostenitore /sostenitrice CHF 70.– /anno
Sostenitore-coppia CHF 90.– /anno
Sostenitore junior (fino a 25 anni) CHF 35.– /anno
Padrinato per un animale CHF 150.– fino CHF 450.– /anno
Padrinato per un albero CHF 250.– /anno
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Può effettuare la sua donazione con la carta di credito
o la carta Postfinance. È anche possibile istallare un ordine
permanente online.
Die Organisation ProSpecieRara
ist seit 1997 ZEWO-zertifiziert.
www.prospecierara.ch/it/donazioni
2
Editoriale
Gertrud Burger, membro della direzione
Sviluppare e affinare le competenze, risveglia­
re il piacere nell’accudire varietà e razze
rare – anche questo è compito della nostra fondazione.
Il settore della formazione e delle consulenze è stato
rafforzato, in modo da offrire corsi attrattivi non solo per
i novizi ma anche per i più navigati. Per essere sempre
aggiornati ci consultiamo regolarmente con i nostri alle­
vatori e salvasemi esperti. Ad esempio per discutere
su come possiamo preservare l’anatra della Pomerania
con la sua attraente macchia bianca sul petto che
però è difficile da mantenere. Lavoriamo regolarmente
anche con degli studenti, come è accaduto l’anno scorso
quando una studentessa della ZHAW (Scuola univer­
sitaria di scienze applicate di Zurigo) è andata a caccia
di varietà antiche di bacche in Bassa Engadina. Tutto ciò
affinché entusiasmo e competenza procedano di pari
passo e consentano la sopravvivenza delle nostre rare
­risorse genetiche !
3
Non è facile mantenere una bella macchia
tipica della razza (anatra a sinistra).
4
Focus
Spazio
alla macchia
Erwin Kump, responsabile progetti animali
Robusta, frugale ed economica:
l’anatra con la macchia bianca
sembra fatta apposta per l’autoapprov­
vigionamento. Queste virtù sono tuttavia
­legate a uno sviluppo lento dell’animale,
che per gli allevatori professionisti è
uno svantaggio e porta dunque l’anatra
di Pomerania verso l’estinzione.
Una macchia come accessorio alla moda
non è solo carina, ma è indispensabile
per l’identità della razza dell’anatra presentata in questa pubblicazione. Così come
per gli uomini eleganti il nodo alla cravatta
costituisce una vera sfida, lo è anche per
gli allevatori mantenere la macchia sul petto
dell’anatra di Pomerania.
Foto: Anja Tschannen
MIGRANTE MINACCIATA
L’anatra di Pomerania è diventata svizzera per
migrazione. Un tempo era tedesca e nelle
cronache del 18esimo secolo appariva come
svedese, quando la Pomerania ancora non
5
Le due tonalità di colore ufficiali
dell’anatra di Pomerania: nero e blu.
«Le fedeli anatre
ricompensano il
proprio allevatore
deponendo fino a
150 gustose uova
all’anno.
Erwin Kump
6
»
apparteneva alla Germania. A quell’epoca si
dava un grande valore agli animali robusti:
essi dovevano prosperare senza mangime
da ingrasso e lampade a infrarossi, deporre
buone uova e crescere fino all’età adatta
per il consumo. Per via della sua frugalità,
e forse anche grazie al suo stravagante
­ornamento sul petto, gli allevatori svizzeri
di anatre nel 1920 si sono accorti di lei.
Purtroppo però il suo momento di gloria
è già finito da tempo, sia nella sua regione
di origine, che qui da noi. La concorrenza
delle razze da ingrasso a sviluppo veloce,
come per esempio le anatre di Rouen o
­Pechino, è diventata troppo forte. La sorte
dell’anatra di Pomerania è oggi fin troppo
­facile da prevedere: attualmente in Svizzera
esistono ancora solo circa 50 gruppi di
­riproduzione, con appena 70 maschi e
120 femmine. In più, nell’ultimo decennio,
questa razza è stata duramente colpita,
­anche se in modo indiretto, dall’influenza
aviaria, poiché la regolamentazione speciale
vigente colloca gli uccelli acquatici sotto
delle norme così restrittive, che molti alle­
vatori desistono. Tanto più che in Svizzera
l­’allevamento di quest’anatra è gestito
in larga misura da allevatori privati, che
non possono permettersi le infrastrutture
­richieste dalle misure speciali.
ALLEVAMENTO INSIDIOSO
Per le anatre di Pomerania esistono due
­tonalità ufficiali di colore: nero e blu (grigio).
La conservazione dei caratteri morfologici
­tipici è una sfida, poiché la graziosa macchia sul petto è difficile da mantenere. Essa
dovrebbe risultare armonica nella grandezza,
avere contorni ben delineati e non apparire
troppo in alto sulla gola. È necessario perciò avere buon occhio per la selezione degli
animali riproduttori. Visto che il colore della
macchia deriva in origine da animali com­
pletamente bianchi, nelle covate appaiono
ancora diversi discendenti tutti bianchi e,
poiché questi animali non corrispondono
agli standard della razza, vengono esclusi
dall’allevamento.
L’allevatrice Anja Tschannen con
uno dei suoi protetti.
LENTAMENTE, MA WOW!
L’allevatrice Anja Tschannen durante la
sua formazione di agronoma ha seguito le
anatre di Pomerania dall’uovo fino alla
­tavola. Ha esaminato centinaia di pulcini,
testato foraggi e analizzato i mercati di
­vendita. Lo scopo: fornire le migliori carte
possibili all’anatra di Pomerania per una
sua commercializzazione, affinché possa
­tenere il passo con le altre razze da ingrasso. Fortunatamente i risultati sono stati
buoni, in quanto essa presenta un buon
­indice di conversione alimentare e una qualità della carne superiore. Lo sviluppo lento,
inizialmente indicato come un difetto, è
in realtà un vantaggio per la carne: chi cresce lentamente, ha più sostanza ! I gastronomi più oculati riconoscono queste qualità
e cominciano ad interessarsi a questa
­razza, offrendole così una sua nicchia nel
mercato.
Il lavoro di Anja dimostra che la produ­
zione di prodotti sostenibili, che si contraddistinguono qualitativamente dalla massa,
Dalla schiusa i pulcini
vengono misurati
regolarmente e
i loro progressi sono
documentati.
7
A CASA
ALLEVARE LE ANATRE
offre nuove chances a razze minacciate. In
seguito, in collaborazione con ProSpecieRara,
Anja sta per mettere in piedi nella sua fattoria nelle vicinanze di Friborgo, una stazione
di cova per anatre della Pomerania e oche di
Diepholz. L’attuale strettoia nella disponibili­
tà di giovani animali dovrebbe dunque diminu­
ire. ProSpecieRara promuove progetti di conservazione e commercializzazione, che sono
fondamentali per la salvaguardia dell’anatra
di Pomerania. Solo così quest’anatra potrà
acquistare nuova fama e motivare nuovi
­allevatori.
DARE UNA MANO
ALL’ANATRA DI POMERANIA
Sebbene non siano animali complicati,
anche le anatre hanno i loro bisogni:
• Tenete almeno una coppia, le a
­ natre
stanno meglio in gruppo.
• Fornite agli animali abbastanza spa­
zio, ma teneteli in un recinto, così
proteggerete anche il vostro orto.
• Essendo uccelli acquatici necessi­
tano di una vasca accessibile e
­pulita. È importante cambiare rego­
larmente l’acqua.
• Una stalla senza correnti d’aria e
con della paglia protegge dal freddo
e dai predatori. Per tenere gli ani­
mali al sicuro, la notte è meglio che
stiano al chiuso.
• Lo ZUN fornisce le nozioni tecniche
di base: www.zun-schweiz.ch
(in tedesco e francese)
• Il libro «Come allevare anatre felici»
di Liz Wright, pubblicato presso
Il Castello nel 2015, è una guida
­interessante per saperne di più
sulle razze e l’allevamento di questi
uccelli acquatici.
8
Chi accoglie le anatre della Pomerania
­riceve anche ricompense: sono garantiti fino
a 150 gustose uova all’anno, ogni tanto
un’anatra all’arrosto e momenti sereni con i
loro fedeli animali domestici, che liberano
anche il giardino dalle lumache.
Purtroppo solo 50 allevatori si adoperano per la conservazione di questa razza
in Svizzera. Per aiutare queste persone nel
2000 ProSpecieRara ha fondato l’Asso­
ciazione degli allevatori dei volatili minac­
ciati (ZUN), che oggi coordina, in modo
­indipendente e su scala nazionale, il lavoro di
allevamento. L’anno scorso ProSpecieRara
ha creato il sito www.animaux-rares.ch (in
tedesco e francese), che facilita la com­
pravendita dell’anatra di Pomerania e di
tutte le altre razze ProSpecieRara. Alleva­
tori, ZUN e ProSpecieRara lavorano insieme
per conservare l’anatra con la macchia.
Ogni amico delle anatre può aiutare a modo
suo: sostenga finanziariamente il nostro
­lavoro o ancora meglio diventi Lei stesso un
allevatore. La casella a sinistra illustra i
punti fondamentali da rispettare per l’allevamento.
Anatre della Pomerania a passeggio con la famiglia:
se per le oche è normale che ci siano dei papà
attenti e protettivi, per il maschio dell’anatra non è
ovvio occuparsi della propria famiglia.
DATI DI RIFERIMENTO PER
L’ANATRA DI POMERANIA
•
•
•
•
Numero di uova: ca. 150 uova /anno
Peso di un uovo: > 70 g
Peso: maschio ca. 3 kg, femmina 2.3 – 2.7 kg
Età di macellazione: 3 – 4 mesi
9
Formazione
L’orto scolastico – un’aula esterna
per conoscere la biodiversità
Manuela Ghezzi, responsabile centro ProSpecieRara di San Pietro
Per accompagnare i docenti nella realizzazione di un orto scolastico
­ProSpecieRara e l’associazione «Orto a Scuola» hanno pubblicato
il dossier didattico «Lo Scrigno dell’Orto». Uno scrigno ricco di appro­
fondimenti, consigli di coltivazione, proposte di attività e di semi che toccano temi
come l’orticoltura e la biodiversità.
TRASMETTERE IL
SAPERE PER CONSERVARE
LA DIVERSITÀ
Fra i compiti di ProSpecieRara vi è anche
quello di trasmettere il sapere necessario
alla conservazione e valorizzazione della
­diversità delle piante coltivate e degli animali
da reddito. Per questo negli ultimi anni è
cresciuta l’offerta di corsi, visite guidate e
momenti di scambio d’informazioni, come
per esempio il corso sull’autoproduzione di
semenza o le tavole rotonde durante lo
scambio dei semi. Se quest’offerta riguarda
soprattutto gli adulti, ProSpecieRara vede
l’importanza di far scoprire e sperimentare
la diversità anche ai bambini.
Si comincia presto … per diventare un buon orticoltore
della biodiversità. Lo Scrigno dell’Orto è pensato per
far conoscere il concetto di biodiversità anche ai bambini.
10
LO SCRIGNO DELL’ORTO
Negli ultimi anni i temi legati alla sosteni­
bilità stanno sempre più entrando a far
­parte dei programmi d’insegnamento scolastici. E sempre più maestri si sono rivolti
a ProSpecieRara per ricevere consigli su
­varietà rare da far conoscere ai loro allievi
o da coltivare negli orti scolastici. Così l’esigenza del mondo scolastico e la volontà
di trasmettere conoscenze di ProSpecieRara
hanno portato alla nascita del progetto
di realizzazione di un dossier didattico. ProSpecieRara ha trovato nell’associazione
«Orto a Scuola» la possibilità per una valida
collaborazione che ha dato i suoi frutti nella
pubblicazione del materiale didattico «Lo
Scrigno dell’Orto».
Quante varietà di mele mi offrono gli
scaffali del supermercato e quante ne esistono in Svizzera ? In quale forma gli allievi
tengono il diario dei lavori nell’orto ? Quali
ortaggi si possono raccogliere in quale stagione dell’anno ? Quali varietà di pomodori
si adattano per fare la salsa ? Cos’è una
­varietà ? Come faccio a produrre i semi di
fagiolo ? Sono solo alcune delle domande
che potranno nascere facendo l’orto e a
cui dare risposta con l’aiuto delle schede
­didattiche proposte nello Scrigno. In fondo
fare l’orto è un pretesto per affrontare e
­approfondire una moltitudine di aspetti:
il ciclo vegetale delle piante, la stagionalità,
la produzione di semi, la collaborazione in
gruppo, la manualità, …
ALTRI PROGETTI SCOLASTICI
DI PROSPECIERARA
In Svizzera francese ProSpecieRara ha sviluppato tre anni fa un dossier didattico
«Carrés gourmands de la diversité» che contiene delle idee e delle proposte per un
«orto nel quadrato» che, con un po’ di astuzia, permette di coltivare tante piante in
uno spazio ristretto. Naturalmente vengono
consigliate varietà ProSpecieRara in modo
che i bambini possano scoprire la biodiversità. (Il dossier in francese è disponibile
sul sito: www.prospecierara.ch /fr /shop /
article /dossier-pedagogique)
Nella Svizzera tedesca invece è in corso
un progetto pilota con i maestri di giardi­
naggio della scuola Steiner. Questi hanno
seguito un nostro corso sulla produzione
dei semi e si occupano adesso con i loro
­allievi di coltivare e moltiplicare i semi di
­varietà ProSpecieRara. Inoltre, essendo
­poche le scuole pubbliche con un orto scolastico, ProSpecieRara è impegnata nel
­progetto «Gartenkind» (www.gartenkind.ch)
dove i bambini curano un orto nel loro
­tempo libero e dove si cerca di inserire
­l’aspetto della riproduzione dei semi.
O
LO SCRIGNO DELL’ORT
Dossier didattico per realizzare e
­curare un orto a scuola. Lo Scrigno
dell’Orto è composto da:
• un libro con consigli pratici sulla
­realizzazione di un orto, approfondi­
menti tematici per il docente e
­proposte di attività con gli allievi,
• un set di 10 bustine di semi di va­
rietà rare scelte in funzione dell’uso
in un orto scolastico accompagnate
da relative schede varietali con
­descrizioni e consigli di coltivazione.
Costo:
• libro (144 pagine A4 a colori) 30.– CHF
• set di semi 35.– CHF
• dossier completo (libro+semi) 60.– CHF
(escluse spese di spedizione)
Ordinazioni:
091 630 98 57, [email protected]
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Semenza
Conservare le varietà :
scienza o sapere quotidiano ?
Philipp Holzherr, responsabile piante per l’orto,
per i campi e ornamentali
«Moltiplicare i semi» non corrisponde a «conservare le varietà».
­L’esperienza ci insegna che il primo è facilmente realizzabile, mentre
mantenere una varietà risulta più difficile, soprattutto per l’elevato numero di
piante necessarie.
Un orticoltore può, senza problemi, raccogliere semi da singole piante e seminarli
l’anno seguente. Spesso sarà premiato con
piante altrettanto belle a quelle dell’anno
precedente. Tuttavia, se vuole conservare
una varietà a lungo termine, con solo poche
piante che forniscono semi finirebbe presto
in un vicolo cieco.
PREVENIRE LA CONSANGUINEITÀ,
PRESERVARE IL POOL GENETICO
Per alcune specie – in particolare per le
­cosiddette piante allogame, come per esempio diverse specie di cavoli – si necessitano ad ogni riproduzione dozzine di piante
che fioriscono contemporaneamente. Solo
in questo modo si ha la garanzia che i geni
vengano sufficientemente scambiati tra
le piante e non insorgano problemi di consanguineità. Un segno di consanguineità
è ad esempio quando si sviluppano solo
­pochi semi o piante deboli con un basso
rendimento.
Le specie autogame – come insalate
o pomodori – possono moltiplicarsi anche a
partire da una singola pianta. Esse infatti
si autoimpollinano all’interno del fiore. In
­teoria queste specie possono essere ripro12
dotte mediante un singolo individuo. Tuttavia anche qui la prudenza è d’obbligo.
Nei discendenti delle piante autogame possono infatti sorgere dei cambiamenti, ad
esempio se un insetto trasporta sul fiore
del polline estraneo o se compare una
­mutazione. Per questo è ugualmente consigliato di coltivare più individui, affinché si
possano selezionare le piante più tipiche e
più sane e raccogliere solo le loro semenze.
ANTICHI ARTIGIANATI – NUOVE
CONOSCENZE
Tali conoscenze sono il presupposto fondamentale per i salvasemi che moltiplicano
i semi per ProSpecieRara. Le ottengono
«Riprodurre i semi
e conservare una
varietà sono due paia
di scarpe diverse.
Philipp Holzherr
»
Dalla semina alla raccolta dei semi trascorrono due
stagioni per la carota, poiché fiorisce il secondo anno.
Alla fine della prima stagione le carote più tipiche
vengono selezionate e conservate tutto l’inverno nella
sabbia. Essendo una pianta allogama impollinata
dagli insetti può fiorire allo stesso tempo solo una sola
varietà nel raggio di 150 metri.
NOZIONI TECNICHE SULLA
CONSERVAZIONE DELLE VARIETÀ
Requisiti importanti per la conservazione
nel tempo di una varietà:
• Conoscenze botaniche di base:
quali piante si ibridizzano tra loro ?
• Rispetto del numero minimo
di individui per la moltiplicazione
• Selezione: mantenimento dei caratteri
tipici per la varietà
• Raccolta delle semenze sane
Suggerimento: per risparmiare spazio
non è necessario moltiplicare ogni va­
rietà ogni anno. Tuttavia, durante l’anno
di riproduzione, la varietà deve avere
a disposizione delle condizioni ottimali.
Visto che la moltiplicazione con molti
­individui corrisponde alla produzione di
molte semenze, le scorte bastano per
­alcuni anni.
13
La bietola da costa appartiene alle specie difficili da moltiplicare.
È biennale e deve quindi essere depositata in cantina l’inverno
e ripiantata in primavera. Essendo una pianta allogama, per evitare
la consanguineità, devono fiorire ca. 60 piante in contemporanea.
Inoltre si ibridizza con la barbabietola, in quanto ambedue appartengono alla specie Beta vulgaris. Visto che è impollinata dal vento,
si deve mantenere una distanza di almeno 300 metri tra le varietà.
f­requentando corsi e incontri specifici. Lo
scambio di opinioni con i salvasemi è
­appassionante e importante anche per noi
esperti, perché ci permette di fare nostri
nuovi bagagli di esperienza sulla conser­
vazione a regola d’arte di varietà antiche.
Discutere con loro e con altre organizzazioni
che si occupano di conservazione ci ha
­permesso di capire che, per diverse specie,
il numero minimo di individui utilizzato finora
per la moltiplicazione deve essere aumen­
tato. Per esempio, per poter conservare a
lungo termine una varietà di carota, servono
almeno 60 piante ad ogni riproduzione.
Per molti coltivatori è una vera sfida. Oltre
allo spazio necessario ci sono altre esigenze, come ad esempio impedire l’ibridazione
con altre varietà. Trucchi e stratagemmi
­raccolti negli anni vengono riproposti nei corsi e negli incontri, affinché «conservare le
varietà», che inizialmente può sembrare una
scienza complicata, entri di nuovo a far parte del saper fare quotidiano.
14
PER SAPERNE DI
PIÙ : ACQUISIRE LE
BASI DELL’AUTO­
PRODUZIONE DI SEMI
Imparare l’antica pratica di riprodurre i
propri semi è possibile, partecipando ad
un corso proposto da ProSpecieRara e
­impartito in collaborazione con un colla­
boratore della ditta di semenza SativaRheinau. Il corso si suddivide in una serata
ed una giornata e presenta nozioni teoriche
e pratiche sull’arte di recuperare i semi
seguendo il ciclo vegetativo delle piante.
17 e 20 agosto 2016
Centro ProSpecieRara, 6854 San Pietro /TI
Informazioni e iscrizioni:
091 630 98 57
[email protected]
Attualità
SCOPERTA DELL’ORTO
NOTTURNO
I NOSTRI MERCATI
DELLE PIANTINE
Diversi produttori biologici
propongono una grande
­diversità di piantine di or­
taggi rari da coltivare nel
vostro orto e poi gustare
nella vostra cucina !
Animazione e racconti serali
sul tema dell’orto per bam­
bini e adulti organizzati da
Orto a Scuola e ProSpecie­
Rara nell’ambito della
­Giornata della biodiversità
promossa dall’Alleanza
­Territorio e Biodiversità.
21 maggio 2016, ore 20
Centro ProSpecieRara
6854 San Pietro /TI
Informazioni e iscrizioni:
091 630 98 57
oppure 079 808 64 63
A San Pietro
30 aprile 2016, ore 9 – 12
Centro ProSpecieRara
6854 San Pietro /TI
A Cadenazzo
(nell’ambito della festa
­primaverile ConProBio)
1 maggio 2016, ore 10 – 16
Magazzino ConProBio
6593 Cadenazzo /TI
CORSO DI ALLEVA­
MENTO DEI VOLATILI
E DISTRIBUZIONE
DI PULCINI RARI
BRUNCH ESTIVI
Lasciatevi deliziare la
dome­
nica mattina da una ric
ca
colazione a buffet nell’a
m­
biente pittoresco della
cor te
del centro ProSpecieR
ara.
Un’occasione per scopri
re
l’or to dimostrativo nei
colori
dell’estate e avvicinars
i
al lavoro di salvaguardi
a di
ProSpecieRara.
24 luglio e 14 agosto
2016
ore 10.30
Centro ProSpecieRara
6854 San Pietro /TI
Informazioni e iscrizione
:
091 630 98 57
masseria@prospecierara
.ch
5 giugno 2016, ore 10 – ca. 15
Centro ProSpecieRara
6854 San Pietro /TI
Informazioni e iscrizione:
091 858 03 58
[email protected]
15
© iStock.com/sorendls
Chi ha ordinato i pulcini,
­potrà ritirarli dopo il corso
sull’allevamento delle varie
razze di volatili rari. Possi­
bilità di seguire il corso sen­
za aver ordinato pulcini.
Bacche
Caccia al tesoro
nelle Alpi
Claudio Niggli, responsabile progetti bacche
Patrimonio culturale svizzero ? La maggior parte pensa agli edifici
storici o ai costumi tradizionali. Tuttavia anche le piante commesti­
bili antiche e regionali sono un retaggio culturale e sono dunque
degne di essere protette. Possiamo però preservare solo quello che conosciamo;
per questo gli occhi allenati di un esperto risultano indispensabili nella ricerca
di gioelli tra le bacche nell’arco alpino.
UNA VALLE PROMETTENTE
I geologi conoscono bene le condizioni del
terreno che aumentano le probabilità di
­successo di trovare ricchezze nel sottosuolo.
Per la ricerca di varietà di bacche ancora
sconosciute funziona in modo simile. Le
­valli alpine interne, come la Bassa Engadina,
sono dei possibili hotspots, perché, dato
il loro isolamento, gli abitanti hanno sviluppato, con selezioni mirate su più gene­
razioni, forme di colture autonome sconosciute agli specialisti. La Bassa Engadina
fungeva inoltre, data la sua vicinanza con
l’Austria e l’Italia, da bacino di raccolta
di varietà antiche estere, che spesso non
hanno trovato un’ulteriore diffusione nel
­paese. Un potenziale paradiso per cercatori
di bacche !
CHI NON SEMINA …
Tanto romantica può sembrare una «caccia
al tesoro» a 1500 metri sopra il livello del
mare, quanto grande è la preparazione
­nascosta dietro tale impresa. Janine Dümel,
della Scuola universitaria di scienze appli­
cate di Zurigo (ZHAW), nel 2015 per il suo
lavoro di Bachelor ha cercato per mesi ce16
spugli di bacche in Bassa Engadina e ha
­fatto visita a una dozzina di orti privati
in diversi comuni. La ricercatrice in scienze
ambientali ha interrogato i proprietari degli
orti e ha documentato in modo sistematico
tutte le bacche trovate. Le foto dei fiori e
dei frutti, così come i dati delle descrizioni
dei singoli arbusti, sono infine stati esaminati dall’esperto di bacche di ProSpecieRara
Martin Frei, che, grazie alla sua esperienza
decennale, ha anche determinato le diverse
varietà.
COLPO DI SCENA
PER IL RIBES
Di tutte le specie di bacche, la più rappresentata numericamente era il ribes, per il
quale è stata osservata anche la più grande
diversità di forme. Sono anche state fatte
delle nuove scoperte: circa 20 cespugli non
hanno potuto essere assegnati a varietà
già conosciute. Si tratta prevalentemente
di varietà e forme selvatiche del ribes dei
­sassi Ribes petraeum, specie endemica
dell’arco alpino. Queste forme sono particolarmente ben adattate alle condizioni presenti ad altitudini elevate.
In questo orto a Sur En (presso Ardez)
Janine Dümel ha ritrovato dei vecchi
cespugli di ribes, le varietà devono ora
essere identificate.
COLTIVAZIONE ED IMPIEGO
DELLE RARITÀ
Le varietà di ribes finora sconosciute saranno
ulteriormente documentate in loco da Chloé
Berli, un’altra studentessa della ZHAW, e
nel contempo saranno propagate per talea
e piantate nella collezione di bacche di
­ProSpecieRara a Riehen (BS). In futuro queste varietà potranno trovare un impiego
­nelle colture montane di bacche o essere
usate per la selezione di nuove varietà. Il
potenziale per un uso nell’ambito turistico
è altresì immaginabile. Visto l’impegno
­generalmente elevato della popolazione
­della Bassa Engadina quando si tratta del
mantenimento e dell’uso dei retaggi cul­
turali negli orti, il presupposto più importate
per dei progetti successivi è già presente.
Questo ci motiva a continuare la caccia al
tesoro.
I fiori di ribes sono molto importanti
per determinare la varietà.
Foto: Janine Dümel
17
La parola a
In breve
Senza diversità,
LA DIVERSITÀ PUÒ
­CREARE CONFUSIONE
nessuna sicurezza
alimentare
Daniel Bärtschi,
direttore di Bio Suisse
Uno dei principi fondamentali
dell’agricoltura biologica è la
conservazione di un’elevata diversità di specie;
in parole moderne, della biodiversità. Questo
valeva già prima che ci fossero dei contributi
statali per promuoverla. Una diversità molte­
plice è necessaria alla vita e quando si viaggia
in altre nazioni, questo concetto diventa più
chiaro. Ad esempio, nei mercati in Bolivia o in
Perù, le diverse varietà di patate sono mischiate in un tripudio di forme e di colori: gialle,
­rosse, blu, grandi e piccole. Ma già prima della
raccolta le varietà vengono coltivate una di
­fianco all’altra. Si tratta di una compensazione
del rischio, poiché se una varietà non prospera, ce ne sarà un’altra che invece si sviluppa
bene.
La nostra agricoltura, finalizzata a un alto
rendimento, conduce invece verso una diminuzione della biodiversità e un alto rischio per
la sicurezza alimentare. Purtroppo si è poco
­coscienti di questo: sempre meno varietà sono
offerte, la selezione ecologica è poco pro­
mossa e molte valide risorse genetiche vanno
perse. La conservazione del maggior numero
possibile di varietà vegetali e razze animali
non è solo una meta ambiziosa, ma è importante per la sopravvivenza dell’uomo. Per
­questo l’agricoltura biologica investe nella creazione di nuove varietà e nella tutela di quelle
antiche – a vantaggio di tutti.
18
In seguito agli acquisti di piantine
­fatte ai nostri mercati primaverili nel
2015, alcuni di voi avranno avuto
­delle sorprese poco felici: invece di
­veder crescere nell’orto il pomodoro
’Orange à gros fruits’, sulle piante
è maturato un pomodorino rosso, tipo
cherry. ProSpecieRara ha cercato di
­risalire alla fonte di questo errore, ma
senza un chiaro esito. Un motivo in
più per tutti i protagonisti di seguire
con più vigilanza la raccolta e la distri­
buzione dei semi, così come la semina.
ProSpecieRara si scusa per l’errore
che si è verificato suo malgrado.
VALORIZZAZIONE DI
SO
­PROSPECIERARA PRES .
PI
E
A
M
LE AZIENDE GEM
I marchi Bio Suisse e PI Suisse puntano
su ProSpecieRara nel loro catalogo
delle direttive. Dal 2015 le aziende
Bio Suisse devono attuare misure a fa­
vore della biodiversità. Tra le altre
cose possono far valere come misura
la coltivazione e l’allevamento di va­
rietà e razze ProSpecieRara.
IMPRESSUM
Il periodico «rara» viene pubblicato quattro volte all’anno in lingua tedesca, francese e tre
volte in italiano.
Editore: Fondazione ProSpecieRara, Basilea, Svizzera
Redazione: Sabine Lanfranchi
Testi: Gertrud Burger, Erwin Kump, Manuela Ghezzi, Philipp Holzherr, Sabine Lanfranchi, Claudio Niggli
Traduzione: Sofia Mangili, Sabine Lanfranchi
Foto: ProSpecieRara
Creazione: Reaktor AG, Kommunikationsagentur ASW, Aarau
Stampa: SuterKeller Druck AG, Oberentfelden
Carta: Cocoon 100 % Recycling 90 g /m2
Tiratura: 1130 copie in italiano, 25 000 copie in tedesco, 5600 copie in francese
Femminile e maschile: per facilitare la lettura, evitiamo l’uso di forme maschili e femminili contemporaneamente.
Usiamo la forma femminile o quella maschile, ovviamente sono sempre intesi entrambi i sessi.
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[email protected], Telefono 061 545 99 11 / 091 858 03 58 per la Svizzera italiana
FONDAZIONE PROSPECIERARA
Fondazione svizzera per la diversità socio-culturale e genetica dei vegetali e degli animali.
ProSpecieRara Svizzera italiana
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6592 S. Antonino
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c/o Conservatoire et Jardin botaniques de Genève
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1292 Chambésy
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Téléphone +41 22 418 52 25
Fax +41 22 418 51 01
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Fatti, non parole n. 138
Ci occupiamo anche di
genealogia. Alla riscoperta
delle varietà antiche.
Alcune delle antiche varietà di verdura stanno vivendo oggi una rinascita alla
quale abbiamo dato anche noi un importante contributo. Insieme a ProSpecieRara ci
impegniamo già dal 1999 per tutelare costantemente la varietà delle specie animali e vegetali.
Per questo nei nostri supermercati sono circa 120 gli articoli contrassegnati con il label
di qualità Pro Specie Rara, che si distinguono inoltre per l’ottimo gusto.
Tutti i dettagli dell’impegno Coop per uno sviluppo
sostenibile su fatti-non-parole.ch