Bollettino ProSpecieRara Notizie della regione
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Bollettino ProSpecieRara Notizie della regione
1| 2014 Bollettino ProSpecieRara Notizie della regione Braccia aperte alla diversità Con il sostegno della fondazione Hauser, Weggis Fondazione svizzera per la diversità socioculturale e genetica dei vegetali e degli animali ProSpecieRara | Editoriale Editoriale FondazioneProSpecieRara Fondazione svizzera per la diversità socioculturale e genetica dei vegetali e degli animali www.prospecierara.ch ProSpecieRara Deutsche Schweiz Direzione, Unter Brüglingen 6, 4052 Basel Tel. 061 545 99 11, Fax 061 545 99 12 [email protected] ProSpecieRara Svizzera italiana Via al Ticino, 6592 S. Antonino, Svizzera Tel. 091 858 03 58, Fax 091 858 03 03 Responsabile: Sabine Lanfranchi vocedelsud@ prospecierara.ch ProSpecieRara Centro di San Pietro Vicolo Sta. Lucia 2, 6854 S. Pietro, Svizzera Tel./Fax 091 630 98 57 Coordinatrice: Manuela Ghezzi masseria @prospecierara.ch ProSpecieRara Suisse romande c/o Conservatoire et Jardin botaniques de Genève Case postale 60, 1292 Chambésy, Svizzera Tel. 022 418 52 25, Fax 022 418 51 01 Responsabile: Denise Gautier Coordinatori: Claudia Steinacker, Didier Zurn [email protected] Grazie per il vostro sostegno! Le quote di adesione annuali sono: Donatore plus 120 CHF Donatore coppia 90 CHF Donatore 70 CHF Donatore junior (fino ai 25 anni) 35 CHF Donatore dall’estero 70 EUR Padrinato per una pianta 250 CHF/anno Padrinato per un animale da 150 a 450 CHF/anno PC 90-1480-3, ProSpecieRara, 4052 Basel IBAN CH29 0900 0000 9000 1480 3 BIC POFICHBEXXX Impressum Testi: Sabine Lanfranchi, Manuela Ghezzi, Manuela Bächtold, Philipp Holzherr, Martina Föhn, Eva Gelinsky Redazione: Sabine Lanfranchi, Manuela Ghezzi Foto in copertina: 1. Ribes bianchi della varietà ‹Imperiale› (Foto Markus Zuber, 5024 Küttingen). 2. Un cuore di bue che fa onore al suo nome (Foto Ian Rothwell). 3. Questa Capra Sempione con il suo capretto serve da modella nella ricerca di ulteriori capi (Foto Bernhard Gröbl). 4. Gelso centennario presso la vecchia masseria di Sant’Evasio, Pugerna (Foto Manuela Bächtold). Composizione: Esther Schreier, Basel Stampa: Binkert Buag AG, Laufenburg Carta: Cocoon 120+90 g/m2, 100% riciclato Tiratura: 2000 copie 2 Come contadina e produttrice in biologico partecipo ogni tanto a dei mercati. È sempre un’esperienza interessante: il contatto diretto con i consumatori permette di sentire cosa piace. I prodotti però non devono solo andare bene al gusto del palato, ma anche della borsa. Mi capita di sentire che i prezzi sono alti. Sì, è vero, sono alti, ma rispetto a cosa? Ho consultato i risultati dell’indagine sul budget delle economie domestiche nel 2011, pubblicata dall’Ufficio federale di statistica nel maggio scorso. Ho saputo che le spese consacrate ad alimenti e bevande non alcolizzate rappresentano il 6.8% del budget, appena di più dei 6.4% destinati alla cultura e alle attività ricreative. In particolare, le spese per l’acquisto di verdure (72.42 CHF/mese) sono praticamente identiche alle spese occasionate dalla telefonia mobile! È una scelta con conseguenze serie per la nostra diversità agricola e il nostro futuro. Sono allarmata dal fatto che la parte devoluta all’alimentazione diminuisce di continuo. Dopo la seconda guerra mondiale, rappresentava un terzo delle spese di un nucleo familiare. Dieci Un ricordo a Katia Katia Boschi è tragicamente scomparsa a fine luglio 2013. Nel 2006 aveva iniziato a gestire con Robert l’Alp de Lagh in Val Cama. È stata fra le poche donne che oggigiorno hanno scelto di dedicarsi ad una vita molto diversa e non sempre evidente, quella dell’alpigiana-casara. Katia ha abbracciato questa vita con passione e profonda convinzione e con coraggio l’ha proseguita anche portando le sue bambine in fascia sulla schiena mentre faceva il formaggio. Tante sono state le persone grandi e piccine che lei ha accolto all’alpe con un grande sorriso ospitale e grande è stato il suo impegno nel lavoro di salvaguardia delle capre grigie che venivano estivate all’alpe. anni fa, ammontava ad un decimo. Oggi siamo nei primi ranghi dei paesi che spendono meno per cibarsi rispetto al reddito. In questo contesto, nel quale il consumatore si ciba secondo il prezzo, sì, gli alimenti derivanti dalle nostre razze e varietà possono sembrare costosi. Ma sono soprattutto ricchi. Ricchi di sapori, di patrimonio, di rispetto dell’ambiente, di prospettive economiche per i loro produttori e di promesse di sovranità alimentare per il futuro. Il 2014 sarà l’anno internazionale dell’agricoltura familiare, un’occasione per pesare bene gli argomenti! Vi auguro ottime riflessioni e buona lettura Sabine Lanfranchi Responsabile nella Svizzera italiana Statistica completa: http://www.bfs.admin.ch/ bfs/portal/it/index/news/medienmitteilungen. html?pressID=8793 Collaboratrici ProSpecieRara nella Svizzera italiana Sabine Lanfranchi, responsabile di ProSpecieRara nella Svizzera italiana, risponde il lunedì alle vostre richieste sul mondo animale e vegetale dall’ufficio a S. Antonino. Contatto: tel. 091 858 03 58, e-mail: [email protected] Manuela Ghezzi, responsabile del centro ProSpecieRara a S. Pietro di Stabio. Contatto: tel. 091 630 98 57, e-mail: [email protected] ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 Calendario 2014 delle manifestazioni nella Svizzera italiana > Scambio dei semi > Mercato delle piantine 1o 27 aprile 2014 Il mercato delle piantine per il Sopraceneri avrà luogo durante la festa primaverile della ConProBio. Luogo: magazzino ConProBio, 6593 Cadenazzo (vicino al Punto Franco) Orario: 10.00–16.00 Dettagli: a pagina 5 febbraio 2014 Le tradizioni vanno continuate: per la quarta volta viene organizzato lo scambio di semi nella Svizzera italiana. Tutti possono partecipare a condizione che portino semi, marze, tuberi o altro materiale vegetale autoprodotti. Chi non ha ancora semi può portare prodotti fatti in casa (p.es. lieviti, marmellate, sott’aceti, pesto, …) da scambiare. Luogo: Azienda biologica La Colombera, via al Ticino, 6592 S. Antonino Orario: 14.00–16.30 Organizzatori: Azienda La Colombera, Lortobio e ProSpecieRara Informazioni: tel. 091 858 03 58, [email protected] > Mercato delle patate da semina 22 marzo 2014 La primavera inizia con il mercato delle patate da semina. Ricco assortimento di varietà. È l’occasione per scambiarsi informazioni, procurarsi semenza e tornare a casa con nuove idee per l’orto. Luogo: Centro ProSpecieRara, 6854 S. Pietro di Stabio Orario: 14.00–17.00 Informazioni: tel. 091 630 98 57, [email protected] > Mercato delle piantine 26 aprile 2014 Semenze e piantine per ogni gusto! Il mercato verrà arricchito dalla presenza di produttori di prodotti locali, rari o bio. Luogo: Centro ProSpecieRara, 6854 S. Pietro di Stabio Orario: 9.00–12.00 Dettagli: a pagina 5 > Brunch al centro ProSpecieRara 22 giugno, 27 luglio, 17 agosto 2014 Lasciarsi deliziare la domenica mattina da una ricca colazione nell’ambiente pittoresco della corte del centro ProSpecieRara. Un’occasione per ammirare l’orto dimostrativo nei diversi colori dell’estate. Luogo: Centro ProSpecieRara, 6854 S. Pietro di Stabio Informazioni: tel. 091 630 98 57, [email protected] > Festival del pomodoro 23 agosto 2014 Un programma per grandi e piccoli alla scoperta della diversità del pomodoro. Laboratorio del gusto Slow Food. Luogo: Teatro del Fiore / Burgarella Giardini, Via Mimosa 19, 6987 Caslano Orario: 14.00–17.00, solo in caso di bel tempo Dettagli: a pagina 4 Iscrizione: necessaria per il laboratorio del gusto, informazioni verranno pubblicate su www.prospecierara.ch > Corso di autoproduzione dei semi 20 (sera) e 23 agosto 2014 Come fare a riavere i propri semi dai semi iniziali? La stupenda ed antica pratica di chiudere il ciclo delle piante per riprodurre la semenza dei propri ortaggi può essere imparata. E riprodurre i propri semi significa contribuire a salvaguardare la diversità. Il corso presenta le nozioni di base teoriche e pratiche per accompagnare le proprie esperienze nell’orto. Luogo: Centro ProSpecieRara, 6854 S. Pietro di Stabio Informazioni e iscrizioni: www.prospecierara.ch, tel. 091 630 98 57, [email protected] > Diversità nel vigneto 6 settembre 2014 Visita guidata alla collezione di vitigni con l’esperto Stefano Haldemann. Un’occasione per approfondire la diversità viticola e degustare l’uva direttamente nel vigneto. Luogo: 6645 Brione sopra Minusio Orario: 9.30 visita in italiano, 14.30 visita in tedesco Informazioni e iscrizioni: entro il 23. 8. 2014, [email protected] > Måtzufåmm 20 settembre 2014 Festa Walser a Bosco Gurin con minestrone di verdure antiche e bancarelle. Luogo: 6685 Bosco Gurin Dettagli e orari: verranno pubblicati su www.prospecierara.ch Biscotti di Natale 29 novembre 2014 L’orticoltrice che cura l’orto didattico di Brontallo si trasforma in inverno in pasticciera e invita alla preparazione di biscotti tradizionali a base di farina di segale di Peccia. La segale è cresciuta nell’orto di Brontallo ed è stata trasformata in farina tostata (farina secca). Dimostrazione della tostatura e macinatura della segale. Luogo: locale sopra l’Osteria, 6692 Brontallo Orario: 14.00 Costo: a seconda della produzione che ognuno porterà a casa Informazioni e iscrizioni: Natalie Scheibler, tel. 078 941 02 29, e-mail: [email protected] 3 ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 I mercati sull’arco dell’anno ProSpecieRara ripropone i tre mercati abituali per permettervi di fare rifornimento di patate da semina e di piantine rare per i vostri campi e orti. La novità è che nascono sempre di più mercati gestiti da privati che vogliono diffondere il pensiero delle varietà antiche. Sostenendo loro, sostenete anche noi! Orario: ogni giorno Maggiori info: tel. 079 785 45 11 Le persone interessate dalla Valtellina o dalla Val Poschiavo hanno la possibilità di rivolgersi all’azienda biologica Raetia biodiversità Alpine di Patrizio Mazzucchelli. Le piantine vengono cresciute nell’azienda di Teglio a 800m. L’assortimento è diverso da quello proposto ai mercati di ProSpecieRara, ma Il primo appuntamento dell’anno giunge puntuale proviene tuttora dal programma di tutela della fon- con l’arrivo della primavera. La corte del centro Pro- dazione. SpecieRara di S. Pietro si apre al pubblico per la 22 marzo 2014, Mercato delle patate da semina Luogo: Centro ProSpecieRara, 6854 S. Pietro di Stabio Orario: 14.00–17.00 Informazioni: tel. 091 630 98 57, [email protected] Vendita di piantine, Valtellina e Val Poschiavo Punti di vendita: Gruppi di Acquisto Solidale di Morbegno, di Sondrio, di Tirano e di Bormio. Mercati bio in Valtellina, Provincia di Lecco, Valle Camonica e Val Poschiavo. Info: tel. +39 349 264 11 29, e-mail: [email protected] Per l’ultimo week-end di aprile saranno pronte 12 Chi non ha la possibilità di coltivare i pomodori varietà di pomodori e 12 varietà di ortaggi, alcune nell’orto avrà comunque l’opportunità di ammirarli sconosciute per invogliarvi a coltivarle e scoprirle. ed assaggiarli a piena maturazione! Cristina Furrer Inoltre ci sarà un ricco assortimento di semenze apre i battenti del Teatro del fiore a Caslano per della ditta biologica Sativa. festeggiare il pomodoro. Oltre a poter avere informa- 26 aprile 2014, Mercato delle piantine Semenze e piantine per ogni gusto! Il mercato verrà arricchito dalla presenza di produttori di prodotti locali, rari o biologici. Luogo: Centro ProSpecieRara, 6854 S. Pietro di Stabio Orario: 9.00–12.00 27 aprile 2014, Mercato delle piantine Il mercato delle piantine per il Sopraceneri avrà luogo durante la festa primaverile della ConProBio. Luogo: magazzino ConProBio, 6593 Cadenazzo (vicino al Punto Franco) Orario: 10.00–16.00 zioni sul modo di coltivazione, sull’auto-produzione vendita della patate da semina. ▲ Diversità da sogno: patate per ogni orticoltore e ogni cuoco ▲ Sono quasi 200 le varietà di pomodori tutelate da ProSpecieRara ▲ Mercati di piantine ProSpecieRara: appuntamenti abituali per fare la scorta di piantine ▲ Orticoltrici in erba 4 Da lunedì 28 aprile, ci sarà una vendita di piantine (stesso assortimento dei mercati) a Caslano fino ad esaurimento della scorte. Dal 28 aprile 2014, Vendita di piantine La vendita sarà organizzata da Cristina Furrer. Luogo: Teatro del Fiore/Burgarella Giardini, Via Mimosa 19, 6987 Caslano dei semi, si potranno assaggiare numerose varietà. In collaborazione con Slow Food Ticino verrà organizzato un laboratorio del gusto sul tema dei pomodori: un viaggio guidato per conoscere le varietà a livello della coltivazione e dei sensi. 23 agosto 2014, Festival del pomodoro Un programma per grandi e piccoli alla scoperta della diversità del pomodoro. Laboratorio del gusto Slow Food. Luogo: Teatro del Fiore / Burgarella Giardini, Via Mimosa 19, 6987 Caslano Orario: 14.00–17.00, solo in caso di bel tempo Iscrizione: necessaria per il laboratorio del gusto Informazione ed iscrizione al laboratorio: Cristina Furrer, tel. 079 785 45 11, e-mail: [email protected] ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 Assortimento dei mercati delle piantine 2014 Pomodori Ortaggi GE-672 Cuore di bue rosso I frutti sono rossi, carnosi e possono pesare fino a 500 g. Sapore molto buono, pochi semi, ideale per salse o in insalata. GE-1310 Lattuga Coda di trota Varietà già conosciuta nel 1861. Verde chiaro con testa compatta e foglie allungate dal disegno rosso-marrone. GE-823 Principe Nero Pomodoro carnoso viola-nero, leggermente costoluto, di taglia media. Molto aromatico e un po’ delicato. GE-1721 Lattuga Trocadero Varietà proveniente da Genova, ricevuta attraverso la ditta di semenze Hortua di Bologna. Foglie belle crespe a giugno. GE-893 Orange à gros fruits Pomodoro carnoso di colore arancione intenso. Varietà piuttosto tardiva. Sapore eccezionale, poco acido. Per salse ed insalate. GE-724 Coste Verdi arricciate di Ginevra Coste provenienti da una famiglia di orticoltori per tre generazioni. Questa varietà in commercio da noi dagli anni ’40 si distingue per le sue foglie scure, molto ricce, che contrastano con le coste larghe bianche carnose. GE-151 Dentato Pomodoro carnoso, poco acquoso, con numerose camere e pochi semi. Produttivo. GE-1230 Rosa di Berna Frutto carnoso, molto sugoso, di colore rosa. Una delle varietà più saporite. GE- 158 Rosso di Basilea Pomodori piccoli di colore rosso e a forma di pera. Buona produzione. GE-316 Giallo di Thun Pomodoro precoce giallo tondo. Varietà robusta e senza pretese, ideale in altitudine. Raccolto regolare per tutta la stagione. GE-438 Green Zebra Varietà selezionata negli anni ’60 negli Stati Uniti. Frutto verde chiaro striato di verde scuro, a maturazione leggermente giallo. Molto saporito, adatto per le insalate. GE-1088 Aroma Varietà antica della Germania, in commercio da noi dal 1940 al 1976. Frutti tondo-appiattiti, mediamente grossi, rossi, lucenti e con un buon sapore. GE-852 Green Grapes Pianta con foglie molto fini e germogli viola. Grappoli con piccoli frutti di colore da giallo a verde scuro anche a maturazione. Ottimo sapore. GE-780 Black Plum Pomodoro a forma di prugna, di colore marrone-rosso scuro. Polpa scura, gusto molto saporito, leggermente dolce. Buona produzione. GE-1367 Coste Feurio Varietà molto decorativa con lunghi steli di un rosso intenso e fogliame di colore verde-marrone. Si consuma come le coste verdi. GE-1222 Cavolo Nero di Toscana Varietà tradizionale della Toscana. Foglie di colore verde scuro che non formano delle teste. GE-2120 Cavolo rapa Lanro Varietà svizzera bianco-verde a crescita rapida si presta alla coltivazione in campo aperto. I cavoli hanno un peso di 200 a 300 g, anche quelli più grandi non diventano legnosi. Foto Rebekka Herzog GE-1565 Auriga Selezione russa, che esisteva in commercio. Crescita rigogliosa, abbastanza robusta, frutti arancioni di grandezza media aromatici. Abbastanza precoce. GE-1447 Zucchina Costata Romanesco Varietà italiana tradizionale con coste e strisce verdi chiaro. Ottima tenuta alla cottura. Gusto dolce e profumo di noce. GE-2588 Zucchina Tondo di Piacenza Zucchina tradizionale italiana, tonda. Buccia verde scuro, buon sapore. Anche i frutti grossi (>400g) sono ancora teneri e hanno un buon sapore. Ideale per essere farcite. GE-962 Peperone Bogyiszloi Eros Originario di Budapest. Frutti conici piuttosto piccoli, carnosi, inizialmente bianco-gialli poi arancione-rossi. Buona produttività, precoce, da metà luglio. Gradevolmente piccanti. Consumo fresco, ripieni o sotto conserva. GE-1064 Peperone Giallo rotondo di Capriglio Frutti piuttosto piccoli e rotondi. Peperone molto gustoso, fra le varietà gialle quella più precoce. ▲ Una delle ultime arrivate dalla Russia, l’‹Auriga› ▲ Il ‹Black Plum›, un pomodoro dalle molteplici caratteristiche, a forma di prugna, ma appar- GE-1318 Cetriolo Long vert anglais Varietà produttiva e robusta del tipo «nostrano». Frutti lunghi e scuri. tenente ai pomodori ciliegina, dal color dal rosso al marrone scuro ▲ È un’arte capire quando è matura la melan- GE-966 Melanzana Applegreen Frutti ovali, verde chiari. Produzione media. I frutti hanno la polpa soda, non ossidano una volta tagliati. zana ‹Applegreen› 5 ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 Contadini selezionatori – la semenza rimane nelle loro mani! Foto Carlo Ferretti Foto Paola Rizzi Foto 1+2 E. Sauli Come assicurare che la semenza contadina rimanga accessibile a tutti? Come unire i movimenti che lavorano a questo obiettivo? Con quali nuovi metodi di selezione lavora l’industria semenziera? ▲ L’ottavo forum «Let’s Liberate Diversity!» è stato ospite di ProSpecieRara a Basilea ▲ Il forum ha permesso intensi scambi d’informazioni sulla diversità agricola ▲ Un esempio della conservazione di cereali presso il castello di Wildegg ▲ Diversi cereali pronti per la trebbiatura prima di essere riposti nella banca dei semi 6 Queste e tante altre domande sono state affrontate dai 180 partecipanti di 30 nazioni diverse all’ultimo Forum «Let’s Liberate Diversity!»* (Liberiamo la diversità!) che è stato ospitato nella sede centrale di ProSpecieRara a Basilea dal 20 al 22 settembre 2013. Nel programma del forum c’erano discussioni plenarie, esposizioni e diversi workshop attorno ai temi della legislazione europea sui semi, le nuove tecniche di selezione, patenti e brevetti, la gestione delle risorse genetiche paesane, la diversità di razze da reddito, … Fra questi c’è stato il workshop intitolato: «Frumento: diversità nei metodi di selezione e legislazione» dove persone di paesi differenti hanno raccontato le loro interessanti esperienze che vi riassumiamo. Campi di cereali eterogenei al posto di fungicidi Martin Wolfe, ricercatore presso l’Organic Research Centre (Centro di Ricerca biologica) in Gran Bretagna, spiega come nella storia della selezione del frumento si è partiti dall’enorme diversità di genotipi del frumento selvatico per sviluppare poche varietà geneticamente povere. Queste sono state sviluppate per essere coltivate con le tecniche razionali della monocoltura e sono dipendenti da input esterni non sostenibili (erbicidi, fungicidi, insetticidi, concimi chimici, …) che tentano di uniformare le condizioni ambientali altrimenti differenti. Un grande problema della monocoltura di frumento è la ruggine gialla. Questa malattia causata da un fungo ha vissuto molti anni di coevoluzione ed ora il patogeno è molto resistente e si è adattato ai diversi ambienti in cui viene coltivato il frumento. Nel corso della sua ricerca lo scienziato Wolfe ha potuto dimostrare che il grado d’infezione della malattia diminuisce nettamente in una coltivazione di frumento con una popolazione eterogenea (e non con una varietà singola). Quindi con la diversità si ottiene una maggiore stabilità del raccolto con minor utilizzo di fungicidi. La difficoltà è però rappresentata dalle disposizioni legislative in vigore oggi che rendono questo tipo di semenza illegale (attualmente si richiede di registrare le singole varietà che rispettino la condizione di essere omogenee e con una popolazione eterogenea questo non è possibile). Il ricercatore spiega la proposta per legalizzare la situazione con la registrazione di quelle che nomina «composite cross populations» (corrispondente a «popolazioni da incroci composti») con cui dovrebbe piuttosto essere descritta la storia della selezione menzionando le linee dei genitori, i metodi d’incrocio, il numero di generazioni. Una piccola rivoluzione legislativa a favore della diversità! Agricoltori francesi protagonisti della selezione dei propri semi La seconda esperienza proviene da un contadino e panettiere francese, JeanFrançois Berthellot, membro del «Réseau Semences Paysannes», che coltiva da 30 anni i suoi cereali in modo biologico. Da una parte si accorge che il gusto ed il colore del pane prodotto con varietà antiche di cereali è diverso ed interessante e dal 2000 inizia a moltiplicare queste varietà. Dall’altra nell’ambito di un’inchiesta del Sindacato agricolo scopre che nella sua regione centinaia di agricoltori praticano ancora la coltivazione di cereali partendo dai semi da loro stessi prodotti. Queste persone si sono quindi unite per iniziare un lavoro di selezione con le varietà rurali per ottenere delle varietà paesane adatte al contesto attuale di ogni azienda. Insieme hanno iniziato un percorso di selezione partecipativa portata avanti dagli stessi agricoltori e pensata per le singole e differenti aziende. Se nei primi ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 tempi da un centinaio di varietà locali volevano individuare un paio di varietà interessanti, con il procedere del lavoro si sono accorti che le caratteristiche di una popolazione eterogenea sono più vantaggiose ed hanno modificato strada facendo il loro obiettivo. Quello che stanno facendo non è più la selezione effettuata da una singola entità (normalmente una stazione di ricerca) di una varietà stabile, omogenea e che debba essere pensata per tutte le aziende. Si tratta piuttosto di un ritorno alla diversità nei campi cerealicoli e alla produzione dei semi in mano agli stessi contadini. Una dimostrazione che l’agricoltore può essere anche selezionatore! Selezione partecipativa fra contadini e natura Simile a quella francese è l’esperienza di Giuseppe Li Rosi, della Rete Semi Rurali, che in Sicilia coltiva biologicamente grano duro e tenero, olivi e fichi d’India. Dopo un’interessante esperienza lavorativa presso la Stazione Consorziale Sperimentale di Granicoltura di Caltagirone ha deciso di coltivare nella sua azienda solo varietà locali di frumento. Inizialmente il suo raccolto si è dimezzato, ma ha continuato il lavoro convinto dell’importanza di porre l’attenzione sulla qualità piuttosto che sulla quantità, come invece avviene nell’agricoltura «moderna». È stato l’inizio di un’esperienza partecipativa con la natura, dove ha cercato di far rivivere la civiltà rurale nel contesto ambientale locale, civiltà rurale che come lui stesso dice, è stata dimenticata o costretta in una riserva quasi come quanto è successo agli Indiani d’America. Con il tempo si è accorto che il miglioramento genetico che valorizzava la maturazione precoce portava nella sua regione ad un aumento del rendimento. E a poco a poco si sta riappropriando come contadino della propria selezione e produzione di semi. Ricerca biologica per cereali «svizzeri» Anche in Svizzera avviene un grande lavoro di selezione di cereali adatti all’agricoltura biologica portato avanti da una trentina d’anni dall’agronomo Peter Kunz e dal suo team. L’ambizione di questa selezione è di considerare nel modo migliore possibile tutti gli aspetti che concernono i cereali, dalla coltivazione con terreno, clima e agricoltori differenti, alla trasformazione nel mulino e in panetteria, fino alla salute delle persone che il pane lo consumeranno. Concretamente c’è per esempio la selezione orientata all’adattamento della varietà ai fattori ambientali del luogo in cui la si coltiva oppure la partecipazione ai processi di selezione da parte di tutti gli «utilizzatori» di cereali (ricercatore, agricoltore, panettiere, consumatore). Per sviluppare una nuova varietà il lavoro di selezione dura una quindicina d’anni … che Peter Kunz paragona alla durata del compito di allevare un figlio … la coevoluzione fra essere umano e piante coltivate nel susseguirsi delle generazioni. *Dal 2005 i membri della rete «Let’s Liberate Diversity!» (LLD) organizzano un forum che rappresenta una piattaforma di scambio di esperienze e informazioni per organizzazioni contadine e iniziative sulle sementi a livello europeo. Nel 2012 è nata la Coordinazione Europea di LLD, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro, di cui ProSpecieRara è membro fondatore, che ha l’obiettivo di ▲▲▲ Frumento di Berzona, farro blu di Utrecht, coordinare le azioni delle reti nazionali che promuo- orzo di Braggio … sono solo 3 esempi vono e sviluppano la salvaguardia della biodiversità delle oltre 200 varietà di cereali conser- nelle aziende agricole e negli orti. LLD vuole anche vate da ProSpecieRara rappresentare gli interessi comuni di fronte alla Commissione europea e portare ad una svolta la ▲ La diversità dei pani rispecchia la diversità di cereali legislazione europea sulle sementi. Questa è infatti al momento in elaborazione ma la bozza attuale se venisse applicata ostacolerebbe ulteriormente l’accesso alla semenza locale che diverse organizzazioni stanno conservando e promuovendo. 7 ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 «Diminuzione di varietà in commercio = Aumento delle varietà presso ProSpecieRara?» Quando delle varietà scompaiono dalle liste commerciali o vengono abbandonate dai selezionatori vengono recuperate da ProSpecieRara. Purtroppo in realtà questa equazione non è così semplice. Abbandono di varietà I piccoli selezionatori faticano a sopravvivere nel contesto delle multinazionali sementiere con un giro d’affari miliardario e prodotti pensati per il mercato internazionale. Ma proprio presso le piccole aziende si trovano spesso varietà che da anni appartenevano alle colture tradizionali svizzere. Nel caso ideale sono i selezionatori stessi che quando abbandonano la loro attività si rivolgono a ProSpecieRara. Questo è successo con lo svizzero Rudolf Roggli e con il selezionatore biologico olandese Jan Velema. Negli ultimi anni abbiamo cominciato a conservare quasi 30 loro varietà. Grazie alla nostra rete ci è possibile accogliere e curare diverse varietà «rimaste orfane». Nella maggior parte dei casi però le varietà scompaiono silenziosamente dalle liste e noi lo veniamo a sapere per caso o troppo tardi. ▲ Il cavolo rapa ‹Blaro› del selezionatore R. Roggli è oggi conservato da ProSpecieRara e riprodotto da Sativa ▲ Nella produzione di pomodori sono utilizzate perlopiù varietà «F1» ▲ Oggi è molto difficile avere semenza di mais non ibrida ▲ Lattughino verde, lattuga veneziana, … sono varietà recuperate che hanno il vantaggio di essere stabili 8 Le liste varietali ufficiali crescono però, non è così …? ProSpecieRara cerca di essere attiva e osserva la lista varietale europea. Chi dà un’occhiata a questa lista si stupisce in un primo momento riguardo agli appelli sulla perdita di biodiversità. Infatti attualmente sono elencate ben oltre 21’000 varietà di ortaggi e altrettante di colture dei campi. Guardando meglio si riconosce che la percentuale di varietà ibride è sempre più alta o che per alcune specie si tratta addirittura quasi unicamente di ibridi. Una varietà ibrida (spesso contrassegnata con «F1») è un incrocio mirato e controllato fra due varietà diverse. Le varietà ibride selezionate possono essere numerose, ma controllando si nota che le varietà «genitori» da cui derivano sono poche. Inoltre le varietà ibride appartengono alle singole aziende a cui appartengono anche le linee varietali dei genitori da cui nascono gli incroci. Se ProSpecieRara arrivasse all’ultima semenza ancora disponibile di una varietà ibrida non potrebbe mantenerne la varietà senza avere anche le necessarie linee dei genitori e la grande capacità tecnica per rigenerare gli incroci corrispondenti. Questo in opposizione alle varietà con semenza fissa: qui se si ha la semenza è possibile riprodurne i semi per via naturale e conservarne la varietà. Dati cadaverici minacciano la biodiversità agricola Altrettando inquietante è il fatto che certe varietà si trovano ancora nelle liste ufficiali ma non sono più disponibili presso il selezionatore. ProSpecieRara ha spesso richiesto inutilmente i semi di varietà antiche a semenza fissa. È solo possibile stimare quanto sia grande questa cifra, certo è che questi dati cadaverici fanno apparire i numeri menzionati sopra sotto un’altra luce. Salvare il salvabile … e in futuro? ProSpecieRara vuole conservare il maggior numero possibile di varietà a semenza fissa. Se nelle liste varietali dovessero trovarsi ancora solo varietà ibride per ProSpecieRara non ci sarebbe più niente da salvare. La sopravvivenza di una varietà dipenderebbe solo dalla volontà dell’azienda selezionatrice. Per alcune specie questo scenario è già realtà, come p.es. nel mais. Per fortuna sta avvenendo una presa di coscienza sul tema, soprattutto presso i consumatori. Stanno nascendo diverse iniziative regionali per la conservazione delle varietà e la riproduzione dei semi affinchè l’alimentazione futura arrivi da una produzione regionale, dalle varietà adatte localmente al prodotto finito. Grazie di cuore per il suo sostegno in questo! Testo Philipp Holzherr, traduzione Manuela Ghezzi ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 14 anni fa, il biologo Martin Frei ha iniziato assieme a ProSpecieRara a costruire il progetto bacche così come la collezione nazionale di bacche a Riehen/BS. Attualmente 400 varietà più o meno conosciute di specie di bacche tradizionali sono state messe a dimora. Ma come sono arrivate alla collezione queste numerose varietà? ProSpecieRara ha intervistato Martin Frei. ProSpecieRara: Cosa rende particolare la ricerca di varietà antiche? Martin Frei: Soprattutto il fatto che le bacche sono state coltivate relativamente tardi. Durante un lungo periodo, le bacche venivano raccolte allo stato selvatico. Una coltivazione professionale è iniziata in Svizzera solo all’inizio del 20imo s. Le indicazioni nella letteratura si contraddicono: numerose descrizioni della stessa varietà, oltre all’uso di sinonimi rendono l’identificazione delle varietà ancora più difficile. Come si è ricercato per sapere quali bacche erano nel passato significanti per la Svizzera? Inizialmente si è ricercato nei cataloghi storici di piante. Le varietà che vengono valutate più importanti sono quelle che sono figurate per decenni nei cataloghi oppure che sono state proposte dappertutto però solo per un breve periodo di tempo. ProSpecieRara come ha ricevuto le numerose piante di bacche che si possono vedere oggigiorno nella collezione di Riehen? All’inizio si è voluto salvaguardare la vasta collezione di uva spina del selezionatore di frutta e bacche Peter Hauenstein di Rafz/ZH. La collezione era già diminuita di tanto quando ProSpecieRara ha iniziato nell’inverno 1998/1999 a fare una moltiplicazione d’emergenza delle varietà rimanenti. Poco dopo il giornale Cooperazione ha pubblicato un articolo sulle varietà antiche assieme ad un appello. Sono seguiti altri appelli in giornali e riviste. Il successo è stato considerevole: centinaia di coltivatori hanno segnalato piante e inviato del materiale di propagazione nella collezione appena creata. Nel 2000 è iniziato l’inventario nazionale di piante da frutta e bacche della Confederazione. Numerosi proprietari di terreni in Svizzera sono stati interpellati personalmente. Le risposte sono state valutate e in parte esaminate sul posto. Le varietà ritrovate sono state moltiplicate nella collezione ProSpecieRara per ulteriori chiarimenti. In questa circostanza sono state ritrovate numerose e interessanti varietà di bacche sconosciute. Cosa succede con le nuove varietà che entrano nella collezione? Le varietà vengono moltiplicate, messe a dimora, descritte e documentate. A seconda della specie di bacche e dello sviluppo della pianta, può durare dai 3 ai 5 anni o anche di più. Le varietà che vengono determinate con sicurezza entrano nella collezione nazionale. Un gran numero delle varietà raccolte non hanno nome fino ad oggi, perché non è stato possibile definire con certezza la loro appartenenza ad una varietà. È per questo che numerose bacche hanno il nome della loro provenienza, come p.e. l’uva spina ‹di Wattwil›. Esiste anche la situazione dove conosciamo nomi di bacche di cui non si è riuscito a trovare un esemplare, p.es. il ribes ‹Göggingers Birnenförmige› o la fragola ‹König Albert von Sachsen›. Si cercano ancora bacche? Sì, perché presumiamo che ci siano ancora varietà interessanti in vecchi orti di casa. Persiste la speranza che le varietà scomparse si facciano vive in qualche posto. Intervista Eva Gelinsky, traduzione S. Lanfranchi Foto 3+4: Markus Zuber, 5024 Küttigen Sulle tracce di bacche sconosciute ▲ Martin Frei, il cuore della collezione di Riehen BS Ha una varietà di bacche antica nell’orto? La invitiamo a contattarci se ha delle varietà di ▲ Una delle varietà di more salvaguardata in tutto il suo splendore fragole, di more o di lamponi di un’età superiore ▲ Bacche ricche di sapori e colori ai 30 anni, oppure di uva spina o ribes di oltre 50 ▲ La collezione nazionale delle bacche ospita anni. Ci invii delle foto dei fiori, della frutta, della 400 varietà diverse. pianta intera così come informazioni sulla storia della pianta. Grazie! Spedire le foto a: [email protected] oppure ProSpecieRara, Unter Brüglingen 6, 4052 Basel 9 ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 Foto 3+4 Sabina Tschumi Foto Kostas Zissis Foto Aris Pavlos Il gelso: un patrimonio socio-culturale da salvaguardare ▲ Frutti di gelso in vari stadi di maturazione a Mendrisio ▲ Gelsi bianchi (età >150 anni), sul terreno della vecchia masseria di Sant’Evasio, Arogno. Le foglie venivano in passato colte dai contadini per cibare i bachi da seta. ▲ Gelso centenario a Garaverio/Barbengo. ▲ Manuela Bächtold mentre sta raccogliendo le caratteristiche di un gelso bianco a Broglio, inserito nell’inventario ProSpecieRara. 10 Dalla fine del Medioevo fino agli inizi del 20imo s., il gelso ha avuto un significato importante quale pianta da foraggio per il baco da seta (Gelso bianco), come pure a scopi medicinali (Gelso nero) e di artigianato (legno). Nel 2012 ProSpecieRara ha iniziato un progetto d’inventario del gelso a livello svizzero, con lo scopo di ubicarne e mantenerne le vecchie varietà come pure il suo patrimonio socio-culturale. orali), come delicatezza per l’alimentazione umana (more fresche, marmellate, sciroppi) o come colorante. Spesso la pianta serviva inoltre da sostegno per i filari d’uva (vite maritata in Vallese). Si trova il gelso bianco soprattutto nella Svizzera nordoccidentale ed orientale, dove veniva singolarmente usato per la bachicoltura e la produzione di seta (Basilea campagna, Zurigo, S. Gallo) o a scopo ornamentale. Riscontro importante All’appello di censimento è seguita un’abbondante risposta: 300 segnalazioni di gelsi per la Svizzera tedesca e romanda ed oltre 200 riguardanti il Ticino. In seguito sono state fatte ricerche sull’utilizzo, sul modo di coltivazione e riproduzione del gelso e una selezione delle segnalazioni maggiormente idonee all’inventario: gelsi con un’età oltre gli 80 anni e che sono stati usati per la bachicoltura. Inoltre hanno interessato ulteriori possibili usi del gelso, ad esempio per la medicina casalinga o come pianta da foraggio per il bestiame minuto. ... e nella Svizzera italiana Nel 2013, ProSpecieRara Svizzera italiana ha continuato l’inventario includendo i gelsi segnalati nel Ticino e in Mesolcina. Si tratta di oltre 200 segnalazioni, riguardanti 350 piante. La metà delle piante segnalate nella nostra zona riguarda gelsi con età maggiore agli 80 anni e che venivano usati per la bachicoltura. Singolarmente, si tratta di gelsi che hanno raggiunto età impressionanti, dai 150 ai 200 anni (Sant’Evasio, Preonzo, Caneggio, Biasca…) Vi è una forte concentrazione di gelsi nel Mendrisiotto, Luganese e Malcantone. A causa della vicinanza con l’Italia, da dove è stata introdotta la bachicoltura, come pure del clima più mite, erano queste le zone dove si è concentrato l’allevamento dei bachi da seta come pure la lavorazione dei bozzoli nelle filande. Fra l’inizio e la fine del 19imo s., periodo della massima fioritura dell’industria della seta, si contavano in Ticino una trentina di filande. Abbiamo inoltre notato un’abbondanza di gelsi in Leventina (Faido), in alta Vallemaggia (Broglio) come pure in Mesolcina. Sono però giunte anche segnalazioni di gelsi vecchi da Centovalli, Bellinzonese, Gambarogno e Valcolla. L’edilizia crescente e la mancante cura dei pochi gelsi centenari e oltre, confermano l’emergenza di questo inventario. Durante le visite, abbiamo notato una certa diversità nelle caratteristiche dei luoghi in cui cresce il gelso. In gran parte, i gelsi sono stati trovati in pascoli, nelle campagne o in giardini privati (in L’inventario oltre Gottardo… Nel 2012, sono stati visitati e descritti 67 gelsi nella Svizzera tedesca e francese. Sono state raccolte le caratteristiche biologiche, quali grandezza della pianta, circonferenza del tronco, caratteristiche di foglie e frutti, ecc. A completare ciò, è stata fatta una documentazione fotografica delle singole piante. Detti gelsi sono stati inseriti nell’inventario di ProSpecieRara e la loro idoneità alla riproduzione è stata valutata: l’inverno scorso sono state tagliate marze di dieci gelsi, in seguito riprodotte da vivaisti specializzati. Durante le visite è stata notata una concentrazione di gelsi neri nelle regioni lacustri della Svizzera Romanda (Lago di Bienne e di Neuchâtel) come pure in Vallese nelle zone viticole. Del gelso nero venivano utilizzati in primo luogo i frutti, per la medicina casalinga (sciroppi contro la tosse e infiammazioni delle cavità ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 precedenza terreni contadini). Abbiamo avvistato gelsi in luoghi molto esposti al vento e al sole come pure perlopiù ombreggiati, su suoli molto fertili o fortemente magri, in prossimità del lago e quindi regolarmente con le radici in acqua (Isole Brissago) o situati nelle valli a raggiungere gli 850m di altitudine (Valle di Peccia). Dolci ricordi Durante le nostre visite abbiamo notato che i racconti sul gelso sono in gran parte accompagnati da vivi ricordi legati all’utilizzo dei gelsi e alla bachicoltura praticata dai contadini ticinesi nel vicino passato. Ricordi che testimoniano un tuttora forte e affettuoso legame a questa pianta, che ha avuto in passato un’importanza particolare per le famiglie contadine ticinesi, quale possibilità di arrotondare i poveri guadagni tramite l’allevamento del baco da seta. Svariate pure le testimonianze di anziani che ricordano, da bambini, di aver passato ore di svago arrampicandosi sui rami dei gelsi e gustando le more dal sapore dolce. I prossimi passi Nel gennaio 2014 verranno raccolte le marze di una decina di gelsi centenari, testimoni di tempi passati, con lo scopo di riprodurli e mantenere vive le caratteristiche genetiche ed il patrimonio storico-culturale di questo speciale albero ricco di ricordi. La riproduzione avverrà in collaborazione con il Vivaio forestale cantonale di Lattecaldo di Morbio Superiore con il metodo dell’innesto. Gita nel passato Per tuffarsi nel mondo affascinante dell’allevamento del baco da seta e della produzione di seta, si possono visitare i musei della nostra regione che trattano del tema. > Piccolo Museo, Sessa Questo museo etnografico raccoglie testimonianze della civiltà contadina ticinese. Una sala è dedicata alla mostra «Vita appesa ad un filo» (lana, canapa, lino e seta). Orario maggio-ottobre, sa–do ore 16.00 –19.00; Contatto: Zanetti Beppe, conservatore, tel. 091 608 19 39, Deambrosi Lindo, guida, tel. 079 686 86 01. > Museo didattico della Seta, Como Il Museo didattico della Seta raccoglie, custodisce, espone le testimonianze della tradizione produttiva tessile comasca quali macchine, oggetti, documenti, campionari e strumenti di lavoro provenienti dalle lavorazioni tessili che qualificano Como città della seta. www.museosetacomo.com > Museo etnografico dell’Alta Brianza, Parco Monte Barro/Lecco La raccolta del museo comprende oggetti, testimonianze orali, immagini e documenti scritti per far conoscere le pratiche, i saperi e le relazioni sociali della gente vissuta nel territorio della Brianza storica, regione collinare della provincia di Lecco, a ridosso del Lago di Como e delle Prealpi. Fra svariate raccolte sulla vita contadina (coltivazione del granoturco, viticoltura, fienagione, ...) il museo comprende una ricca esposizione sulla bachicoltura. www.meab.parcobarro.it Cercasi: Ubicazione per una collezione Quello che ha letto la interessa? Vorrebbe partecipare al progetto di salvaguardia del gelso in modo attivo? Cerchiamo un terreno nel quale i gelsi del Ticino possano essere messi a dimora. Scopo è una collezione di una ventina, trentina di piante che dovranno essere curate, potate ed essere a disposizione per prenderne delle marze se dovessero ancora essere riprodotte. Distanza di coltura minima di 3m fra una pianta e l’altra, minimo 8 esemplari di gelso delle differenti varietà recuperate da ProSpecieRara. Info: ProSpecieRara, via al Ticino, 6592 S. Antonino, tel. 091 858 03 58, e-mail: [email protected] ▲ Se tagliato regolarmente, anche un gelso centenario rigetta ogni primavera un ricco fogliame. Gelso a Tegna ▲ Spesso il gelso presenta un’ampia diversità nelle forme della foglia (Gelso bianco ad Iseo) ▲ Una festa di colori. Gelso bianco nella campagna di Breno ▲ Viale con gelsi a Coldrerio 11 ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 Alla ricerca di rarità ornamentali Per scovare varietà ornamentali antiche ci vogliono ricerche intense, tenacia, abilità linguistiche e una buona dose di fortuna. Quando ProSpecieRara ha deciso nel 2006 di occuparsi anche delle varietà ornamentali in pericolo, gli esperti hanno ricercato dei vecchi cataloghi svizzeri. Sono anche stati passati al pettine archivi come quello della Schweizer Landschaftsarchitektur der Hochschule a Rapperswil per scoprire quali varietà erano coltivate nel passato in Svizzera. Questi nominativi sono stati registrati nella banca dati che conta nel frattempo oltre 33 000 registrazioni. Valutare e smistare Per tutte le colture ProSpecieRara definisce un’età minima che le varietà devono avere per essere conservate. Mentre le varietà di pere devono essere state presenti in Svizzera prima del 1925, è sufficiente che le piante ornamentali siano state in commercio oltre 30 anni fa, perché queste sono molto soggette alla moda e scompaiono di nuovo rapidamente. Oltre all’età, la rarità è anche un criterio. Numerose varietà elencate nella banca dati sono tuttora in commercio, però solo da pochissimi fioristi. Se uno smettesse la sua attività oppure togliesse una varietà dal suo assortimento, la varietà sarebbe allora in pericolo. ▲ Sinfonia in rosso maggiore: il garofano ‹Carmen› ritrovato in paesi lontani, ▲ il pisello odoroso ‹Henry Eckford›, seguito … ▲ dal geranio da balcone ‹Elsi› ▲ e si chiude in bellezza con ‹l'Alpenglühen› 12 Ricerca in Svizzera e all’estero Si devono dunque di nuovo studiare cataloghi, questo volta recenti, per scoprire dove si possono ancora ordinare le varietà. Anche appelli fatti alla popolazione nei quali cerchiamo in modo mirato certe specie, hanno permesso di trovare quanto pensato scomparso. Questi reperti vengono coltivati nelle nostre collezioni (p.es. a Berna all’Elfenau o alla nostra sede a Basilea) e così salvati. Malgrado ricerche intense, numerose varietà rimangono introvabili. Quando la ricerca rimane infruttuosa in Svizzera, si cerca all’estero. Grazie a cataloghi, elenchi in internet, reti di collezionisti di piante, di programmi dettagliati di ricerche di piante ed esperti, alcune selezioni svizzere hanno così potute essere reperite. Purtroppo questi dati non sono sempre attualizzati e vengono spesso elencate varietà che non sono più disponibili. Dopo la prima gioia di avere trovato una rarità, segue la delusione di essere arrivati troppo tardi. Voglia e frustrazione Se una varietà è effettivamente ancora reperibile, si devono sorpassare degli ostacoli linguistici, giuridici e doganali. In Europa orientale esistono ancora numerose varietà antiche. Una comunicazione in tedesco o inglese è raramente possibile, diventa molto complicato ordinare qualcosa. Una volta superate le barriere linguistiche, è generalmente facile ordinare semenza, anche da oltremare. Così tornano da noi varietà dalla Nuova Zelanda o dall’Australia. L’ordinazione di arbusti è legata a maggiori difficoltà. All’interno dell’Europa possono essere spediti a condizione che la ditta abbia la certificazione necessaria. Le formalità doganali possono così dilungarsi tanto che le piante arrivano da noi in brutto stato. Ordinare arbusti da oltremare risulta quasi impossibile, perché le condizioni sono ancora più severe e spesso le ditte non sono interessate ad occuparsi delle certificazioni e dei formulari necessari. È una grande frustrazione quando si sa che esistono ancora negli USA delle ortensie a palla, che queste non possono essere importate e che dunque non potranno essere salvaguardate da noi. Però possiamo anche rallegrarci di bei successi: abbiamo p.es. ritrovato in Inghilterra un geranio da balcone chiamato ‹Elsi› che veniva consigliato nel 1959 nei giornali di fioristi. Oggi questo geranio cresce presso una salvaseme e nell’orto didattico dell’Elfenau a Berna. ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 Il pesco della vigna a sud delle Alpi Queste sono solo alcune delle numerose e preziose testimonianze giunte durante il lavoro di ricerca sul pesco della vigna. Grazie ad un progetto Interreg è stato possibile nel 2011 affidare la ricerca storico-letteraria a Federica Baj che cominciando dal diffondere appelli nei giornali ha raccolto le segnalazioni fino ad addentrarsi negli archivi del nostro cantone. Ed alla fine di questa ricerca siamo sicuri di poter considerare il pesco della vigna come appartenente al nostro passato agri-storico-culturale, esso faceva parte del paesaggio rurale della nostra regione ed al tempo della vendemmia era diffuso nella dieta di molti Ticinesi. Diffusione e caratteristiche Con nostra piacevole sorpresa sono state tante le persone che hanno accolto gli appelli e ci hanno contattato per segnalare le loro testimonianze o la presenza di una pianta nel loro terreno. È invece stato più difficile trovare testimonianze nella letteratura, probabilmente non trattandosi di una varietà propria. In ogni caso non era diffuso solo da noi, ma anche nella Svizzera romanda, nell’Italia settentrionale e centrale, come pure in Francia. Spesso veniva coltivato lungo i filari di vite alla quale poteva addirittura dare sostegno (vite maritata). L’abbandono dei terreni, il declino dell’agricoltura e la razionalizzazione dell’agricoltura restante – soprattutto dei vigneti – hanno ridotto drasticamente gli alberi di pesco di vigna. Inoltre l’introduzione sul mercato dei peschi commerciali dall’Italia ha ulteriormente contribuito a sminuire il valore del nostro frutto. Come però le testimonianze ci raccon- tano, il pesco di vigna ha le sue qualità che, conosciute dai pochi che ancora lo coltivano e riscoperte da noi, cercheremo di ridiffondere. Il pesco di vigna è uno dei pochi alberi da frutto che veniva riprodotto da seme. In generale il frutto è piuttosto piccolo, ma molto profumato e con un aroma intenso spesso accompagnato da una punta di amarognolo. Le piante sono molto produttive ma i frutti non si conservano a lungo, per cui diventano ottimi ingredienti per marmellate o distillati (sembra venissero messi anche nel vino o addirittura in salamoia). La buccia è quasi sempre ricoperta da una fitta peluria. Le pesche di vigna possono essere duracine (in dialetto «düras») quando la polpa rimane attaccata al nocciolo oppure spiccagnole (in dialetto «lass») quando invece la polpa si stacca bene dal nocciolo. Ne esistono in diversi colori di buccia (verdognola, gialla, rosata) e polpa (gialla, bianca, rosa, viola). Per queste tipologie diverse il pesco della vigna viene considerato piuttosto una popolazione di piante che una varietà. E perché proprio pesco «della vigna»? Da una parte esso veniva coltivato lungo i filari di vite o ne sosteneva le piante senza creare troppa ombra visto il suo modesto vigore. Dall’altra perché la maturazione avviene contemporaneamente a quella dell’uva, quindi verso il mese di settembre. Futuro per il pesco di vigna Alcuni peschi della vigna ritrovati sono già stati riprodotti e messi a dimora in una piccola collezione mentre altri sono in riproduzione. L’obiettivo è quello di diffonderli nuovamente e, chissà, far tornare alcuni vigneti rosa nel tempo della fioritura del pesco … Anche per i sostenitori di ProSpecieRara è possibile, attraverso il «Catalogo delle varietà», richiedere i noccioli per seminare il proprio pesco della vigna. Questo è reso possibile grazie ai proprietari dei peschi che mettono a disposizione i noccioli dei loro frutti. Foto 2–4: Federica Baj «Sono pesche con un profumo molto forte.» «Nei miei ricordi conservo l’immagine di stupendi vigneti rosa per la fioritura dei peschi.» «I frutti sono molto adatti per fare le conserve.» «Parlo degli anni ’50 ed un gusto simile non l’ho più ritrovato.» ▲ Il «persighit da Legar» a maturazione ▲▲▲ Le pesche di vigna recuperate sono state descritte e fotografate 13 ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 Foto Annina Staub 2014, Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare ▲ L’agricoltura familiare è molto importante nei paesi del sud. Come qui in Bolivia, ma anche ben presente nel nostro paese ▲ Lo si constata con la famiglia Meister, allevatrice dei bovini grigi retici… ▲ stra realtà svizzera. Penso in particolare a tutte le aziende a conduzione familiare che collaborano con ProSpecieRara. In effetti, il successo di ProSpecieRara, il futuro di innumerevoli varietà e razze si basa su queste numerose famiglie che hanno deciso di prendersi la responsabilità di una specie in pericolo. Cosa è l’agricoltura familiare? La nozione di agricoltura familiare comprende tutte le attività agricole che riposano sulla famiglia. Le sue strutture e funzioni variano secondo fattori quali contesti nazionali e regionali, condizioni agro-ecologiche e caratteristiche territoriali; le politiche ambientali, l’accesso al mercato, alla terra e alle risorse naturali, alla tecnologia; le condizioni demografiche, economiche e socio-culturali. L’agricoltura familiare può dunque essere considerata come una categoria di produzione agricola, forestale, pastorale o di acquacoltura, gestita da una famiglia e che riposa interamente sulla manodopera familiare. La famiglia e l’azienda sono legate dalle attività economiche, ambientali, sociali e culturali. E nella Svizzera italiana I nostri contadini della Svizzera italiana sono già per tradizione aziende familiari. La topografia delle valli del Ticino e del Grigioni italiano hanno fatto sì che le nostre aziende sono ancora a misura d’uomo, ogni pezzo di terra e ogni animale sono ben presenti nella mente dei membri della famiglia contadina. Soprattutto nelle aziende che sostengono il lavoro di salvaguardia di ProSpecieRara, le attività diversificate vengono seguite da vicino, spesso ogni membro della famiglia ha dei compiti ben definiti. Una di queste attività è l’autoproduzione dei semi. C’è chi è responsabile di scegliere gli ortaggi dai quali si vorranno ricavare i semi sia per assicurarsi che l’orto e i campi saranno ben forniti anche nell’anno successivo, sia per preparare delle piantine destinate alla vendita o ancora per scambiare i semi con altre varietà interessanti. Un gesto semplice, un gesto antico che può avere ripercussioni gigantesche sull’alimentazione futura di ognuno di noi. L’allevamento è un’altra attività tipica delle aziende a conduzione familiare: di tutti i capretti grigi nati si scelgono quelli destinati all’ingrasso e quelli che hanno caratteristiche promettenti per diventare animali da riproduzione. Anche qui non si tratta di caso, ma ci vuole la conoscenza della linea e l’occhio esperto in grado di scegliere! Dichiaro dunque l’anno 2014 non solo dell’agricoltura familiare, ma anche degli orticoltori e contadini ProSpecieRara! Fonte: www.fao.org/family-farming-2014/home/fr/ L’importanza dell’agricoltura familiare > L’agricoltura familiare e la piccola agricoltura sono legate in modo indissociabili alla sicurezza alimentare mondiale. > L’agricoltura familiare preserva i prodotti alimentari tradizionali, contribuendo ad un’alimentazione sana ed equilibrata, alla conservazione della biodiversità agricola mondiale e all’utilizzo sostenibile delle risorse naturali. > L’agricoltura familiare può essere un mezzo per stimolare le economie locali, soprattutto se abbinata a specifiche politiche basate sulla protezione sociale e il benessere delle comunità. … così come la famiglia Bessler-Staub di Arogno, che si occupa della capra grigia ▲ Potrà seguire la famiglia Maag durante tutto il 2014 su www.ilmiocontadino.ch o www.lamiacontadina.ch 14 L’ONU ha dedicato l’anno 2014 all’agricoltura familiare (IYFF). Con questo intende sottolineare il ruolo determinante delle piccole aziende agricole. Lo scopo di questa proclamazione è di riposizionare a livello mondiale l’agricoltura familiare nel cuore della politica agricola, ambientale e sociale . ProSpecieRara e l’agricoltura familiare La tematica scelta dall’ONU può a prima vista sembrare rivolgersi unicamente ad aziende di paesi in via di sviluppo. Ci riguarda invece altrettanto nella no- Testo Sabine Lanfranchi ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 La sensibilizzazione per le capre vallesane è aumentata e le «divergenze» dal tipo di capra dal collo nero non vengono più eliminate, ma segnalate a ProSpecieRara. Inoltre l’allevamento ha anche avuto un’influenza sulle caratteristiche recessive. Più il gene dominante per il nero passa in secondo piano e più le varianti recessive (rossa, grigia o bianca) sono visibili. ProSpecieRara ha dunque allargato il registro genealogico in modo che da subito tutta la diversità genetica della capra vallesana venga registrata. La Sempione, una capra a duplice… nazionalità La capra Sempione proviene dai due versanti della montagna che divide – o unisce – la Svizzera (d)all’Italia ed è in pericolo d’estinzione in entrambi i paesi. Queste zone con un passato di cultura pastorizia si sono orientate verso altri settori economici, fra cui il turismo. Questo sviluppo ha conseguenze gravi sulla biodiversità della regione. In Italia la capra Sempione veniva indicata come razza estinta fino a 20 anni fa, poi vari studi sul territorio hanno testimoniato la sua presenza nella zona dell’alto Piemonte dove si è conservata nei sistemi pastorali tradizionali. I primi sforzi di ProSpecieRara hanno recuperato 36 animali in Svizzera e nella Germania meridionale, riuniti nel registro genealogico comune. La situazione è seria sul lato italiano: per mancanza di finanziamenti mirati e progetti di recupero e promozione dell’allevamento di questa storica raz- za, dall’ultimo censimento effettuato da R.A.R.E. nel 2007 emerse che il numero di capre Sempione rimanenti era di circa 100 capi. Purtroppo l’attenzione per un suo recupero da parte delle istituzioni italiane è praticamente inesistente. La capra Sempione è stata riconosciuta dai programmi di salvaguardia dell’UE come razza autoctona della Provincia del Verbano Cusio Ossola, è stata descritta per la prima volta dal mondo scientifico nel 1983 ed inserita nell’Atlante delle razze ovi-caprine: «Difesa delle risorse genetiche delle popolazioni ovine e caprine italiane» (C.N.R.). Nel 2001, con la realizzazione di un progetto Interreg a livello regionale tra l’Italia e la Svizzera, si è fatto un primo tentativo di riportare questa razza ad un livello numerico che ne scongiurasse l’estinzione. La difficoltà riscontrata sia in Svizzera e in Italia è la mancanza di becchi. Per unire le forze ProSpecieRara collabora oggi con l’associazione R.A.R.E. In un primo incontro, avvenuto nel settembre 2013, si sono valutati i passi da intraprendere. I colleghi italiani riavviano i loro contatti con gli allevatori nel paesino di Trasquera per riprendere il discorso lasciato nel 2007. Trasquera si trova a sud del Sempione, nella punta nord del Piemonte, e dovrebbero tuttora esserci il maggior numero reperibile di capre Sempione. Per via del modo d’allevamento tradizionale, sugli alpeggi le capre vengono montate da un becco qualsiasi. Si spera di poter svegliare l’interesse degli allevatori italiani e poterli coinvolgere attivamente nel recupero di questo patrimonio caprino autoctono. Foto Roland Fercher Nel 2006 ProSpecieRara ha lanciato l’ambizioso progetto di salvaguardia della capra dal collo rosso. Il sostegno è stato grande e la scomparsa di questa capra ha potuto essere evitata. È stata una sorpresa per tutti i coinvolti vedere spuntare altre capre vallesane con un disegno ancora diverso. Adesso ProSpecieRara ricerca gli ultimi capi bianchi o grigi della capra vallesana. Foto Daniel Siegentaler La capra Sempione ▲ Si dovrà pazientare ancora un po’ per vedere lo sviluppo di questo giovane animale. Intanto Per chi non ha la stalla ProSpecieRara ha lanciato una simpatica serie in legno di sette razze svizzere di capre. Sono prodotte in Svizzera, con legno FSC e pitturate secondo il disegno di ogni razza. Un bel modo di avvicinare bambini alla diversità del mondo animale! Informazioni e ordinazioni: www.prospecierara.ch/it/novita promette bene ▲ E se il fieno fosse più delicato dall’altra parte della separazione in legno? ▲ Corna a forma di manubrio in mostra ▲ Manca ancora la Capra Sempione nella collezione di capre di legno 15 ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 I salvasemi: custodi del cibo quotidiano Durante gli ultimi anni è cresciuta la rete dei salvasemi della Svizzera italiana. Sicuramente le giornata di scambio dei semi o di corsi di produzione di semi hanno sensibilizzato a diventare salvasemi. Abbiamo voluto sapere da alcuni di loro perché sono diventati custodi dei semi, quali difficoltà incontrano e quale è il momento che preferiscono durante il ciclo dal seme al seme. Foto Manuela Bächtold Ilaria Jermini di Oggio «Mi piace pensare di essere un minuscolo ingranaggio di madre natura. A volte mi sento un po’ sola in questo grande universo e se allora siamo in tanti a pensarla così .... Mi affascina veder germogliare un qualchecosa dal mio semino, a volte un diverso da quello che mi ero immaginata ma in fondo va bene anche così.» Cinzia Pradell, biologa, si occupa da diversi anni di diversi orti scolastici nel Locarnese «Sono salvaseme perché è bello scoprire con i bambini che non tutto il raccolto va mangiato, ma una parte dev’essere tenuta da parte per poterne avere anche in futuro. È un’esperienza concreta di lungimiranza, previdenza e saggezza antica in un mondo attuale basato sul consumismo e del ‹tutto e subito›. Il momento più bello è la spannocchiatura: è come aprire un regalo e vedere cosa c’è dentro, per es. se la pannocchia è tutta rossa o tutta gialla. A volte è quasi tutta rossa con alcuni chicchi gialli: per i bambini è come loro quando per es. hanno gli occhi come la mamma e i capelli come il papà.» ▲ Giovane salvaseme pronta per lo scambio ▲ Una bella affluenza al banco dei semi ProSpecieRara ▲ L’attività di salvaseme sembra divertente oltre ad essere di prima importanza ▲ Sembrano tempi passati, invece si tratta della giornata di pulizia dei semi a S. Pietro nel 2013 16 Lortobio,orto biologico collettivo,Gudo «Siamo diventati produttori di semi da quando abbiamo iniziato a coltivare un orto e ci siamo accorti che per farlo ci vogliono i semi. Negli ultimi trent’anni è stata una sfida epocale per la nostra società salvare un valore inestimabile che si stava perdendo. Forse siamo riusciti a riallacciare il filo che mantiene la continuità genetica, biologica, culturale, sociale, con il nostro passato. Ma non è un atto finito, è un movimento continuo, ciclico, da ripetere sul filo di tutte le stagioni e che ricomincia ogni primavera. Per questo siamo produttori di semi.» Klaus Lessmann, curatore dell’orto didattico ProSpecieRara, Bosco Gurin «Sono diventato salvaseme perché ritengo utile e necessario mantenere le specie antiche, inoltre perché mi piace l’attività. Le difficoltà incontrate sono legate alla meteo (p. es. grandine) e all’altitudine (estate breve). Il momento che più mi tocca in tutto il ciclo è quando le piantine cominciano a sbocciare dal terreno, perché si vede sbocciare la vita.» Manuela Bächtold, Contra «Mi piace l’idea della «rete» di salvasemi, lo scambio di sapere, la collaborazione. All’inizio avevo certi pensieri, dubbi, riguardo la responsabilità … ’so abbastanza?›, ‹e se qualcosa va male?›, ... parlando con collaboratori di ProSpecieRara ho preso fiducia. Nel frattempo ho già più esperienza ... nel ciclo, ‹da seme a seme›, il passaggio più difficile per me è decidere quando è il momento adatto per cogliere la semenza dalla pianta: ‹Aspetto ancora un po’ o meglio già adesso?› Ci sono due momenti che più mi affascinano: il momento in cui noti i primi ‹segni di crescita› del seme che hai piantato e colto l’anno prima dalla pianta madre. Un germe, piccolo, apparentemente fievole, che spunta dalla terra. Poi vi è il periodo della pianta adulta, ... che vitalità! Mi colpisce ogni volta, cosa nasce da un seme. La ‹voglia› di vivere, di riprodurre della natura mi affascina, mi riempie di gratitudine ma anche di profondo rispetto.» Testo Sabine Lanfranchi Appuntamenti da non perdere: Scambio dei semi Corso di autoproduzione dei semi Informazioni a pagina 3 ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 Partecipare alla salvaguardia iniziando con il set di prova Ca. 500 salvasemi, fra orticoltori hobbisti e professionisti, agricoltori e vivaisti, riproducono i semi di varietà rare e costituiscono una preziosa rete di volontari per salvaguardare la diversità. Ciascun salvaseme si prende cura di un paio di varietà, di cui ha ricevuto la semenza da ProSpecieRara. Dopo la raccolta dei semi ne spedisce una parte alla biblioteca dei semi di ProSpecieRara a Basilea. Con l’obiettivo di assicurare al meglio la diversità si cerca di avere per ogni varietà almeno tre luoghi diversi in cui essa venga riprodotta. Diventare salvasemi non è difficile come potrebbe sembrare in un primo momento. In fondo sono necessari un orto, un po’ di passione e la voglia di contribuire volontariamente alla salvaguardia della diversità. Per iniziare consigliamo di ordinare il nostro set di prova gratuito con il quale è possibile fare le prime esperienze. Per questo set scegliamo delle specie semplici da riprodurre: sono piante che producono i semi nell’anno stesso in cui si seminano e che si autoimpollinano per cui non c’è il pericolo di incroci fra varietà diverse. Inoltre si tratta di varietà delle quali abbiamo semenza a sufficienza per cui non dovete avere il timore di possedere gli ultimi semi che andrebbero persi se la moltiplicazione non vi riesce (appunto perché la produzione dei semi è una pratica che vuole essere imparata). Con i semi ricevete anche delle istruzioni che contengono informazioni sul momento di semina, sulla cura delle piante, il numero minimo di piante necessario per la riproduzione dei semi, così come una scheda per le segnalazioni in cui potrete comunicarci le vostre osservazioni. Per approfondire ulteriormente il tema vi proponiamo di partecipare sia allo scambio dei semi, che è allo stesso tempo anche uno scambio di informazioni ed esperienze, che al corso di autoproduzione di semenza (dettagli a pagina 3). Il set di prova di quest’anno è composto con i semi delle seguenti varietà: GE-272 Pomodoro prugna Varietà del tipo «San Marzano» che produce numerosi frutti di grandezza medio-piccola e di forma irregolare. Saporiti. Sensibile ai terreni con acqua stagnante e alla peronospora, ma resistente alla siccità. A fine stagione è possibile appendere l’intera pianta in cantina per finire la maturazione dei frutti e conservarli. Foto Gärtnerei Hirtenweg, Riehen BS La maggior parte delle 1500 varietà ProSpecieRara di ortaggi, cereali e ornamentali non si trovano in commercio. Per conservarle esse vengono coltivate e moltiplicate negli orti di tutta la Svizzera. GE-3 Fagiolo rampicante ‹Bussola› Varietà locale originaria della Val di Blenio. Fiori bianchi leggermente rosati. Si consumano i semi maturi. ZP-1790 Tagete ‹Legione d’onore› Il tagete è arrivato in Europa con gli Spagnoli dall’America latina. Questa varietà è stata messa in commercio per la prima volta nel 1894 e apparteneva all’assortimento di Sementi Wyss nel 1912. Petali semplici di colore marrone-rosso con bordo giallo-oro. L’ordinazione gratuita del set di prova deve avvenire entro il 10 marzo 2014 presso il seguente indirizzo: ProSpecieRara, Via al Ticino, S. Antonino, tel. 091 858 03 58, e-mail [email protected] ▲ Il pomodoro prugna ▲ I baccelli non ancora maturi del fagiolo ‹Bussola› ▲ Fagioli ‹Bussola›, uno dei primi fagioli recuperati da ProSpecieRara ▲ Lo splendore del tagete ‹Legione d’onore› 17 ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 Ordinare semenza attraverso la rete di ProSpecieRara I sostenitori di ProSpecieRara e le persone attive nel lavoro di salvaguardia possono coltivare le piante rare ordinandole gratuitamente presso i salvasemi. Ecco come funziona. Foto Markus Zuber, 5024 Küttigen Sostenitori ProSpecieRara Dopo 10 anni durante i quali l'assortimento del nostro «Catalogo delle varietà» è in costante aumento, ci permettiamo di adattare le quote di sostenitori. Grazie per sostenere il nostro lavoro anche in futuro. Le quote annue di sostenitore sono: Donatore coppia 90 CHF Donatore plus 120 CHF Donatore 70 CHF Sostenitore junior (<25anni) 35 CHF Sostenitore dall’estero 70 € Con il contributo di coppia due adulti della stessa economia domestica beneficiano di prezzi preferenziali per i nostri corsi. ▲ II cavolo ‹Filderkraut› di cui è possibile ordinare semenza attraverso il «Catalogo delle varietà» ▲ Semenza riprodotta da distributori privati ▲ Gli stoloni della fragola ‹Hansa› sono disponibili per le ordinazioni dei sostenitori nel 2014 ▲ Ognuno può arricchire il proprio orto di piante rare 18 Il «Catalogo delle varietà» online Nel «Catalogo delle varietà» disponibile sul sito www.prospecierara.ch sono elencate le varietà rare con le loro descrizioni. Per le varietà di cui è disponibile la semenza i sostenitori possono accedere agli indirizzi delle persone (distributori privati) a cui rivolgersi per ordinare i semi gratuitamente (non per tutte le varietà sono ogni anno disponibili i semi). Per consultare il «Catalogo delle varietà» è necessario registrarsi attivando un proprio conto sul sito. Ordinazione di semenza gratuita I sostenitori e gli attivi di ProSpecieRara possono ordinare semenza gratuita solo presso i distributori privati. I distributori privati sono persone che volontariamente svolgono il lavoro di salvaseme e mettono a disposizione di altre persone la semenza da loro moltiplicata. Si possono ordinare al massimo 3 porzioni per varietà e 5 varietà diverse per distributore privato (fino ad esaurimento della semenza). Attenzione: la semenza ordinata presso i nostri partner professionisti (Sativa, Hirtenweg, ... vedi pag. 19) viene venduta, poichè moltiplicata professionalmente da aziende che devono sostenere dei costi per sopravvivere. Ordinazione di patate I sostenitori e gli attivi di ProSpecieRara possono inoltre usufruire del servizio esclusivo di ordinazione di patate da semina (servizio non possibile verso l’estero). Le varietà disponibili sono anch’esse elencate nel «Catalogo delle varietà». Le patate sono più impegnative nella conservazione e per questo vengono inviate con una fattura (20 CHF per 25 tuberi, incl. spedizione). Le ordinazioni vanno inoltrate entro il 21 febbraio 2014. Ordinazione di bacche L’ordinazione di bacche per sostenitori e attivi di ProSpecieRara avviene da quest’anno attraverso i distributori privati che spediscono, fino ad esaurimento del materiale di propagazione (talee, rizomi, stoloni) da cui allevare le piantine. Una breve spiegazione su come fare viene allegata all’invio. Può essere richiesto un contributo per la spedizione fino a 15 CHF. Le varietà disponibili e gli indirizzi dei distributori si trovano nel «Catalogo delle varietà». Ordinazione di noccioli di peschi di vigna Per la prima volta i sostenitori e gli attivi di ProSpecieRara possono ordinare noccioli di peschi della vigna nella Svizzera italiana da cui allevare delle piante. La disponibilità è limitata e gli indirizzi a cui rivolgersi sono presenti nel «Catalogo delle varietà». Vengono spediti 3–5 noccioli e può essere richiesto un contributo per l’invio fino al massimo di 15 CHF per la spedizione e la stratificazione di conservazione fino alla spedizione. ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014 Dove posso acquistare o degustare prodotti ProSpecieRara? Le rarità stanno pian pianino ritornando sul mercato! È quindi possibile trovare semi o prodotti ProSpecieRara presso aziende o negozi oppure gustarsi una specialità rara nel piatto di un ristorante. Bacche rare Semi e piantine Prodotti commestibili e altro Mercati ProSpecieRara Dettagli alle pagine 3, 4 e 5. Sativa L’azienda di semenza biologica propone i semi di oltre 150 varietà ProSpecieRara (sito e catalogo disponibili in francese e tedesco). Sativa Rheinau AG, Rheinau, tel. 052 304 91 60, [email protected], www.sativa-rheinau.ch Coop Semenza e piantine di varietà ProSpecieRara sono in vendita presso i grandi negozi Coop o le filiali Coop Edile&Hobby. Azienda La Colombera, S. Antonino Proposta di semenze ProSpecieRara della ditta Sativa. (Apertura: lu–sa 9– 12, ma–ve 14.30–18.15, sa 14.30–17) Mercato virtuale di ProSpecieRara Piattaforma internet per prodotti ProSpecieRara con indirizzi dei produttori di tutta la Svizzera: www.prospecierara.ch/mercato Azienda agraria cantonale di Mezzana, grappa con le uve della collezione nazionale di conservazione Azienda La Colombera, S. Antonino, yogurt e gelato di farina bona con mais di Mergoscia Azienda Pura Vita, fam. Lanfranchi, Verdabbio, grappa e liquori con 25 varietà di uve antiche biologiche Bassetti Paolo, Cadenazzo, polenta di mais rosso Garbani Ilario, Cavigliano, farina bòna di mais di Mergoscia Haldemann Stefano, Minusio, vini con le uve della collezione nazionale di conservazione Holthuysen Christoph, Brissago, ortaggi e piantine Infopoint, Brontallo, polenta di mais di Mergoscia, farina tostata di segale di Peccia, falso zafferano Linea Bio Verde, Cattori e figlio, Cadenazzo, ortaggi e piantine Terra Matta, Sagno, birra e conserve di ortaggi Vivaio Marco Regazzi Ricca diversità di alberi da frutta. Vendita di piante nei momenti adatti alla piantagione (novembre e marzo). Vivaio di piante da frutta, Marco Regazzi, Riazzino, tel. 079 337 31 44, fax 091 796 37 22, [email protected] Piantine e piante di varietà antiche Associazione vivaio Nuova collaborazione a partire dal 2014 per quanto riguarda le piante ornamentali antiche. Associazione vivaio, Carpinel, 6874 Castel S. Pietro, tel. 077 409 34 07, [email protected], www.vivaio.ch Gärtnerei am Hirtenweg, Riehen BS, www.hirtenweg.ch Dietwyler, Gärtnerei im Hasel, Rüfenach, tel. e fax 056 284 15 70 Neubauer Biogärnerei & Naturgärten, Erlen, www.neubauer.ch Foto Nic Nussbaum Foto Markus Zuber, 5024 Küttigen Foto Francesco Bonavia, S. Pietro Alberi da frutta Reller Biolandbau und Beerenpflanzen, Berneck, tel. e fax 071 744 43 09, [email protected] Glauser’s Bio-Baumschule, Noflen, www.biobaumschule.ch Ristoranti ▲ Piantine di pomodori al primo trapianto Eco-hotel Cristallina, Coglio, tel. 091 753 11 41, www.hotel-cristallina.ch Ristorante Montalbano, San Pietro di Stabio, tel. 091 647 12 06, www.montalbano.ch Ristorante Hotel La Romantica, Le Prese, tel. 081 844 03 83, www.laromantica.ch ▲ Il fiore dell’Astro della Cina ‹Leuchtfeuer› (Callistephus chinensis) ▲ Bancarella di prodotti con verdure e frutti ProSpecieRara trasformati ▲ Sorbetto di … peperoni ProSpecieRara!?! Coraggiosa creazione del ristorante Montalbano 19 Mercato delle piantine ProSpecieRara Per arricchire il vostro orto di diversità! Sabato 26 aprile 2014, ore 9.00 – 12.00 presso il Centro ProSpecieRara a San Pietro di Stabio Per ogni gusto la propria scelta fra 12 varietà di pomodori e 12 varietà di altri ortaggi. Il mercato è arricchito dalla presenza di bancarelle con altri prodotti locali, rari o biologici. Per ulteriori mercati consultate questo bollettino a pagina 4 oppure il nostro sito www.prospecierara.ch Fondazione svizzera per la diversità socioculturale e genetica dei vegetali e degli animali