Bollettino ProSpecieRara Notizie della regione

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Bollettino ProSpecieRara Notizie della regione
1| 2014
Bollettino ProSpecieRara
Notizie della regione
Braccia aperte alla diversità
Con il sostegno della fondazione Hauser, Weggis
Fondazione svizzera
per la diversità socioculturale e genetica dei
vegetali e degli animali
ProSpecieRara | Editoriale
Editoriale
FondazioneProSpecieRara
Fondazione svizzera per la diversità socioculturale e genetica dei vegetali e degli animali
www.prospecierara.ch
ProSpecieRara Deutsche Schweiz
Direzione, Unter Brüglingen 6, 4052 Basel
Tel. 061 545 99 11, Fax 061 545 99 12
[email protected]
ProSpecieRara Svizzera italiana
Via al Ticino, 6592 S. Antonino, Svizzera
Tel. 091 858 03 58, Fax 091 858 03 03
Responsabile: Sabine Lanfranchi
vocedelsud@ prospecierara.ch
ProSpecieRara Centro di San Pietro
Vicolo Sta. Lucia 2, 6854 S. Pietro, Svizzera
Tel./Fax 091 630 98 57
Coordinatrice: Manuela Ghezzi
masseria @prospecierara.ch
ProSpecieRara Suisse romande
c/o Conservatoire et Jardin botaniques de
Genève
Case postale 60, 1292 Chambésy, Svizzera
Tel. 022 418 52 25, Fax 022 418 51 01
Responsabile: Denise Gautier
Coordinatori: Claudia Steinacker, Didier Zurn
[email protected]
Grazie per il vostro sostegno!
Le quote di adesione annuali sono:
Donatore plus 120 CHF
Donatore coppia 90 CHF
Donatore 70 CHF
Donatore junior (fino ai 25 anni) 35 CHF
Donatore dall’estero 70 EUR
Padrinato per una pianta 250 CHF/anno
Padrinato per un animale
da 150 a 450 CHF/anno
PC 90-1480-3, ProSpecieRara, 4052 Basel
IBAN CH29 0900 0000 9000 1480 3
BIC POFICHBEXXX
Impressum
Testi: Sabine Lanfranchi, Manuela Ghezzi,
Manuela Bächtold, Philipp Holzherr, Martina Föhn,
Eva Gelinsky
Redazione: Sabine Lanfranchi, Manuela Ghezzi
Foto in copertina: 1. Ribes bianchi della varietà
‹Imperiale› (Foto Markus Zuber, 5024 Küttingen).
2. Un cuore di bue che fa onore al suo nome (Foto
Ian Rothwell). 3. Questa Capra Sempione con il
suo capretto serve da modella nella ricerca di ulteriori capi (Foto Bernhard Gröbl). 4. Gelso centennario presso la vecchia masseria di Sant’Evasio,
Pugerna (Foto Manuela Bächtold).
Composizione: Esther Schreier, Basel
Stampa: Binkert Buag AG, Laufenburg
Carta: Cocoon 120+90 g/m2, 100% riciclato
Tiratura: 2000 copie
2
Come contadina e produttrice in biologico partecipo ogni tanto a dei mercati.
È sempre un’esperienza interessante: il
contatto diretto con i consumatori permette di sentire cosa piace. I prodotti
però non devono solo andare bene al
gusto del palato, ma anche della borsa.
Mi capita di sentire che i prezzi sono alti.
Sì, è vero, sono alti, ma rispetto a cosa?
Ho consultato i risultati dell’indagine sul
budget delle economie domestiche nel
2011, pubblicata dall’Ufficio federale di
statistica nel maggio scorso. Ho saputo
che le spese consacrate ad alimenti e
bevande non alcolizzate rappresentano
il 6.8% del budget, appena di più dei
6.4% destinati alla cultura e alle attività ricreative. In particolare, le spese per
l’acquisto di verdure (72.42 CHF/mese)
sono praticamente identiche alle spese
occasionate dalla telefonia mobile!
È una scelta con conseguenze serie per
la nostra diversità agricola e il nostro
futuro. Sono allarmata dal fatto che la
parte devoluta all’alimentazione diminuisce di continuo. Dopo la seconda
guerra mondiale, rappresentava un terzo
delle spese di un nucleo familiare. Dieci
Un ricordo a Katia
Katia Boschi è tragicamente scomparsa
a fine luglio 2013.
Nel 2006 aveva iniziato a gestire con Robert l’Alp de Lagh in Val Cama. È stata
fra le poche donne che oggigiorno hanno scelto di dedicarsi ad una vita molto
diversa e non sempre evidente, quella
dell’alpigiana-casara. Katia ha abbracciato questa vita con passione e profonda
convinzione e con coraggio l’ha proseguita anche portando le sue bambine
in fascia sulla schiena mentre faceva il
formaggio. Tante sono state le persone
grandi e piccine che lei ha accolto all’alpe
con un grande sorriso ospitale e grande
è stato il suo impegno nel lavoro di salvaguardia delle capre grigie che venivano
estivate all’alpe.
anni fa, ammontava ad un decimo. Oggi siamo nei primi ranghi dei paesi che
spendono meno per cibarsi rispetto al
reddito.
In questo contesto, nel quale il consumatore si ciba secondo il prezzo, sì, gli
alimenti derivanti dalle nostre razze e
varietà possono sembrare costosi. Ma
sono soprattutto ricchi. Ricchi di sapori,
di patrimonio, di rispetto dell’ambiente, di prospettive economiche per i loro
produttori e di promesse di sovranità alimentare per il futuro.
Il 2014 sarà l’anno internazionale dell’agricoltura familiare, un’occasione per pesare bene gli argomenti!
Vi auguro ottime riflessioni e buona lettura
Sabine Lanfranchi
Responsabile nella Svizzera italiana
Statistica
completa:
http://www.bfs.admin.ch/
bfs/portal/it/index/news/medienmitteilungen.
html?pressID=8793
Collaboratrici ProSpecieRara nella
Svizzera italiana
Sabine Lanfranchi, responsabile di ProSpecieRara nella Svizzera italiana, risponde il lunedì alle
vostre richieste sul mondo animale e
vegetale dall’ufficio a S. Antonino.
Contatto: tel. 091 858 03 58,
e-mail: [email protected]
Manuela Ghezzi, responsabile del centro ProSpecieRara a S. Pietro di
Stabio.
Contatto: tel. 091 630 98 57,
e-mail: [email protected]
ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
Calendario 2014
delle manifestazioni nella Svizzera italiana
> Scambio dei semi
> Mercato delle piantine
1o
27 aprile 2014
Il mercato delle piantine per il Sopraceneri avrà luogo durante la festa primaverile della ConProBio.
Luogo: magazzino ConProBio, 6593 Cadenazzo (vicino al Punto Franco)
Orario: 10.00–16.00
Dettagli: a pagina 5
febbraio 2014
Le tradizioni vanno continuate: per la
quarta volta viene organizzato lo scambio di semi nella Svizzera italiana. Tutti
possono partecipare a condizione che
portino semi, marze, tuberi o altro materiale vegetale autoprodotti. Chi non ha
ancora semi può portare prodotti fatti in
casa (p.es. lieviti, marmellate, sott’aceti,
pesto, …) da scambiare.
Luogo: Azienda biologica La Colombera,
via al Ticino, 6592 S. Antonino
Orario: 14.00–16.30
Organizzatori: Azienda La Colombera,
Lortobio e ProSpecieRara
Informazioni: tel. 091 858 03 58,
[email protected]
> Mercato delle patate da semina
22 marzo 2014
La primavera inizia con il mercato delle
patate da semina. Ricco assortimento
di varietà. È l’occasione per scambiarsi
informazioni, procurarsi semenza e tornare a casa con nuove idee per l’orto.
Luogo: Centro ProSpecieRara, 6854
S. Pietro di Stabio
Orario: 14.00–17.00
Informazioni: tel. 091 630 98 57,
[email protected]
> Mercato delle piantine
26 aprile 2014
Semenze e piantine per ogni gusto! Il
mercato verrà arricchito dalla presenza
di produttori di prodotti locali, rari o bio.
Luogo: Centro ProSpecieRara, 6854
S. Pietro di Stabio
Orario: 9.00–12.00
Dettagli: a pagina 5
> Brunch al centro ProSpecieRara
22 giugno, 27 luglio, 17 agosto 2014
Lasciarsi deliziare la domenica mattina
da una ricca colazione nell’ambiente pittoresco della corte del centro ProSpecieRara. Un’occasione per ammirare l’orto
dimostrativo nei diversi colori dell’estate.
Luogo: Centro ProSpecieRara, 6854 S.
Pietro di Stabio
Informazioni: tel. 091 630 98 57,
[email protected]
> Festival del pomodoro
23 agosto 2014
Un programma per grandi e piccoli alla
scoperta della diversità del pomodoro. Laboratorio del gusto Slow Food.
Luogo: Teatro del Fiore / Burgarella Giardini, Via Mimosa 19, 6987 Caslano
Orario: 14.00–17.00, solo in caso di bel
tempo
Dettagli: a pagina 4
Iscrizione: necessaria per il laboratorio
del gusto, informazioni verranno pubblicate su www.prospecierara.ch
> Corso di autoproduzione
dei semi
20 (sera) e 23 agosto 2014
Come fare a riavere i propri semi dai semi iniziali? La stupenda ed antica pratica
di chiudere il ciclo delle piante per riprodurre la semenza dei propri ortaggi può
essere imparata. E riprodurre i propri semi significa contribuire a salvaguardare
la diversità. Il corso presenta le nozioni
di base teoriche e pratiche per accompagnare le proprie esperienze nell’orto.
Luogo: Centro ProSpecieRara, 6854
S. Pietro di Stabio
Informazioni e iscrizioni:
www.prospecierara.ch, tel. 091 630 98
57, [email protected]
> Diversità nel vigneto
6 settembre 2014
Visita guidata alla collezione di vitigni con l’esperto Stefano Haldemann.
Un’occasione per approfondire la diversità viticola e degustare l’uva direttamente nel vigneto.
Luogo: 6645 Brione sopra Minusio
Orario: 9.30 visita in italiano, 14.30 visita in tedesco
Informazioni e iscrizioni: entro il 23. 8.
2014, [email protected]
> Måtzufåmm
20 settembre 2014
Festa Walser a Bosco Gurin con minestrone di verdure antiche e bancarelle.
Luogo: 6685 Bosco Gurin
Dettagli e orari: verranno pubblicati su
www.prospecierara.ch
Biscotti di Natale
29 novembre 2014
L’orticoltrice che cura l’orto didattico di
Brontallo si trasforma in inverno in pasticciera e invita alla preparazione di
biscotti tradizionali a base di farina di
segale di Peccia. La segale è cresciuta
nell’orto di Brontallo ed è stata trasformata in farina tostata (farina secca).
Dimostrazione della tostatura e macinatura della segale.
Luogo: locale sopra l’Osteria, 6692
Brontallo
Orario: 14.00
Costo: a seconda della produzione che
ognuno porterà a casa
Informazioni e iscrizioni: Natalie Scheibler, tel. 078 941 02 29,
e-mail: [email protected]
3
ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
I mercati sull’arco dell’anno
ProSpecieRara ripropone i tre mercati
abituali per permettervi di fare rifornimento di patate da semina e di piantine
rare per i vostri campi e orti. La novità è
che nascono sempre di più mercati gestiti da privati che vogliono diffondere
il pensiero delle varietà antiche. Sostenendo loro, sostenete anche noi!
Orario: ogni giorno
Maggiori info: tel. 079 785 45 11
Le persone interessate dalla Valtellina o dalla Val
Poschiavo hanno la possibilità di rivolgersi all’azienda biologica Raetia biodiversità Alpine di Patrizio
Mazzucchelli. Le piantine vengono cresciute nell’azienda di Teglio a 800m. L’assortimento è diverso
da quello proposto ai mercati di ProSpecieRara, ma
Il primo appuntamento dell’anno giunge puntuale
proviene tuttora dal programma di tutela della fon-
con l’arrivo della primavera. La corte del centro Pro-
dazione.
SpecieRara di S. Pietro si apre al pubblico per la
22 marzo 2014, Mercato delle patate
da semina
Luogo: Centro ProSpecieRara, 6854 S.
Pietro di Stabio
Orario: 14.00–17.00
Informazioni: tel. 091 630 98 57,
[email protected]
Vendita di piantine, Valtellina e Val Poschiavo
Punti di vendita: Gruppi di Acquisto Solidale di Morbegno, di Sondrio, di Tirano
e di Bormio. Mercati bio in Valtellina,
Provincia di Lecco, Valle Camonica e Val
Poschiavo.
Info: tel. +39 349 264 11 29, e-mail:
[email protected]
Per l’ultimo week-end di aprile saranno pronte 12
Chi non ha la possibilità di coltivare i pomodori
varietà di pomodori e 12 varietà di ortaggi, alcune
nell’orto avrà comunque l’opportunità di ammirarli
sconosciute per invogliarvi a coltivarle e scoprirle.
ed assaggiarli a piena maturazione! Cristina Furrer
Inoltre ci sarà un ricco assortimento di semenze
apre i battenti del Teatro del fiore a Caslano per
della ditta biologica Sativa.
festeggiare il pomodoro. Oltre a poter avere informa-
26 aprile 2014, Mercato delle piantine
Semenze e piantine per ogni gusto! Il
mercato verrà arricchito dalla presenza
di produttori di prodotti locali, rari o biologici.
Luogo: Centro ProSpecieRara, 6854 S.
Pietro di Stabio
Orario: 9.00–12.00
27 aprile 2014, Mercato delle piantine
Il mercato delle piantine per il Sopraceneri avrà luogo durante la festa primaverile della ConProBio.
Luogo: magazzino ConProBio, 6593 Cadenazzo (vicino al Punto Franco)
Orario: 10.00–16.00
zioni sul modo di coltivazione, sull’auto-produzione
vendita della patate da semina.
▲ Diversità da sogno: patate per ogni orticoltore
e ogni cuoco
▲ Sono quasi 200 le varietà di pomodori tutelate
da ProSpecieRara
▲ Mercati di piantine ProSpecieRara: appuntamenti abituali per fare la scorta di piantine
▲ Orticoltrici in erba
4
Da lunedì 28 aprile, ci sarà una vendita di piantine
(stesso assortimento dei mercati) a Caslano fino ad
esaurimento della scorte.
Dal 28 aprile 2014, Vendita di piantine
La vendita sarà organizzata da Cristina
Furrer.
Luogo: Teatro del Fiore/Burgarella Giardini, Via Mimosa 19, 6987 Caslano
dei semi, si potranno assaggiare numerose varietà.
In collaborazione con Slow Food Ticino verrà organizzato un laboratorio del gusto sul tema dei pomodori:
un viaggio guidato per conoscere le varietà a livello
della coltivazione e dei sensi.
23 agosto 2014, Festival del pomodoro
Un programma per grandi e piccoli alla
scoperta della diversità del pomodoro.
Laboratorio del gusto Slow Food.
Luogo: Teatro del Fiore / Burgarella Giardini, Via Mimosa 19, 6987 Caslano
Orario: 14.00–17.00, solo in caso di bel
tempo
Iscrizione: necessaria per il laboratorio
del gusto
Informazione ed iscrizione al laboratorio: Cristina Furrer, tel. 079 785 45 11,
e-mail: [email protected]
ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
Assortimento dei mercati delle piantine 2014
Pomodori
Ortaggi
GE-672 Cuore di bue rosso
I frutti sono rossi, carnosi e possono pesare
fino a 500 g. Sapore molto buono, pochi semi,
ideale per salse o in insalata.
GE-1310 Lattuga Coda di trota
Varietà già conosciuta nel 1861. Verde chiaro
con testa compatta e foglie allungate dal disegno rosso-marrone.
GE-823 Principe Nero
Pomodoro carnoso viola-nero, leggermente costoluto, di taglia media. Molto aromatico e un
po’ delicato.
GE-1721 Lattuga Trocadero
Varietà proveniente da Genova, ricevuta attraverso la ditta di semenze Hortua di Bologna.
Foglie belle crespe a giugno.
GE-893 Orange à gros fruits
Pomodoro carnoso di colore arancione intenso. Varietà piuttosto tardiva. Sapore eccezionale, poco acido. Per salse ed insalate.
GE-724 Coste Verdi arricciate di Ginevra
Coste provenienti da una famiglia di orticoltori
per tre generazioni. Questa varietà in commercio da noi dagli anni ’40 si distingue per le sue
foglie scure, molto ricce, che contrastano con
le coste larghe bianche carnose.
GE-151 Dentato
Pomodoro carnoso, poco acquoso, con numerose camere e pochi semi. Produttivo.
GE-1230 Rosa di Berna
Frutto carnoso, molto sugoso, di colore rosa.
Una delle varietà più saporite.
GE- 158 Rosso di Basilea
Pomodori piccoli di colore rosso e a forma di
pera. Buona produzione.
GE-316 Giallo di Thun
Pomodoro precoce giallo tondo. Varietà robusta e senza pretese, ideale in altitudine. Raccolto regolare per tutta la stagione.
GE-438 Green Zebra
Varietà selezionata negli anni ’60 negli Stati
Uniti. Frutto verde chiaro striato di verde scuro, a maturazione leggermente giallo. Molto
saporito, adatto per le insalate.
GE-1088 Aroma
Varietà antica della Germania, in commercio
da noi dal 1940 al 1976. Frutti tondo-appiattiti, mediamente grossi, rossi, lucenti e con un
buon sapore.
GE-852 Green Grapes
Pianta con foglie molto fini e germogli viola.
Grappoli con piccoli frutti di colore da giallo
a verde scuro anche a maturazione. Ottimo
sapore.
GE-780 Black Plum
Pomodoro a forma di prugna, di colore marrone-rosso scuro. Polpa scura, gusto molto saporito, leggermente dolce. Buona produzione.
GE-1367 Coste Feurio
Varietà molto decorativa con lunghi steli di un
rosso intenso e fogliame di colore verde-marrone. Si consuma come le coste verdi.
GE-1222 Cavolo Nero di Toscana
Varietà tradizionale della Toscana. Foglie di colore verde scuro che non formano delle teste.
GE-2120 Cavolo rapa Lanro
Varietà svizzera bianco-verde a crescita rapida
si presta alla coltivazione in campo aperto. I
cavoli hanno un peso di 200 a 300 g, anche
quelli più grandi non diventano legnosi.
Foto Rebekka Herzog
GE-1565 Auriga
Selezione russa, che esisteva in commercio.
Crescita rigogliosa, abbastanza robusta, frutti
arancioni di grandezza media aromatici. Abbastanza precoce.
GE-1447 Zucchina Costata Romanesco
Varietà italiana tradizionale con coste e strisce verdi chiaro. Ottima tenuta alla cottura.
Gusto dolce e profumo di noce.
GE-2588 Zucchina Tondo di Piacenza
Zucchina tradizionale italiana, tonda. Buccia
verde scuro, buon sapore. Anche i frutti grossi
(>400g) sono ancora teneri e hanno un buon
sapore. Ideale per essere farcite.
GE-962 Peperone Bogyiszloi Eros
Originario di Budapest. Frutti conici piuttosto
piccoli, carnosi, inizialmente bianco-gialli poi
arancione-rossi. Buona produttività, precoce,
da metà luglio. Gradevolmente piccanti. Consumo fresco, ripieni o sotto conserva.
GE-1064 Peperone Giallo rotondo di Capriglio
Frutti piuttosto piccoli e rotondi. Peperone
molto gustoso, fra le varietà gialle quella più
precoce.
▲ Una delle ultime arrivate dalla Russia, l’‹Auriga›
▲ Il ‹Black Plum›, un pomodoro dalle molteplici
caratteristiche, a forma di prugna, ma appar-
GE-1318 Cetriolo Long vert anglais
Varietà produttiva e robusta del tipo «nostrano». Frutti lunghi e scuri.
tenente ai pomodori ciliegina, dal color dal
rosso al marrone scuro
▲ È un’arte capire quando è matura la melan-
GE-966 Melanzana Applegreen
Frutti ovali, verde chiari. Produzione media. I
frutti hanno la polpa soda, non ossidano una
volta tagliati.
zana ‹Applegreen›
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Contadini selezionatori –
la semenza rimane nelle loro mani!
Foto Carlo Ferretti
Foto Paola Rizzi
Foto 1+2 E. Sauli
Come assicurare che la semenza contadina rimanga accessibile a tutti? Come
unire i movimenti che lavorano a questo
obiettivo? Con quali nuovi metodi di selezione lavora l’industria semenziera?
▲ L’ottavo forum «Let’s Liberate Diversity!» è stato ospite di ProSpecieRara a Basilea
▲ Il forum ha permesso intensi scambi d’informazioni sulla diversità agricola
▲ Un esempio della conservazione di cereali
presso il castello di Wildegg
▲ Diversi cereali pronti per la trebbiatura prima
di essere riposti nella banca dei semi
6
Queste e tante altre domande sono state affrontate dai 180 partecipanti di 30
nazioni diverse all’ultimo Forum «Let’s
Liberate Diversity!»* (Liberiamo la diversità!) che è stato ospitato nella sede
centrale di ProSpecieRara a Basilea dal
20 al 22 settembre 2013.
Nel programma del forum c’erano discussioni plenarie, esposizioni e diversi
workshop attorno ai temi della legislazione europea sui semi, le nuove tecniche
di selezione, patenti e brevetti, la gestione delle risorse genetiche paesane, la
diversità di razze da reddito, … Fra questi c’è stato il workshop intitolato: «Frumento: diversità nei metodi di selezione
e legislazione» dove persone di paesi
differenti hanno raccontato le loro interessanti esperienze che vi riassumiamo.
Campi di cereali eterogenei al posto di
fungicidi
Martin Wolfe, ricercatore presso l’Organic Research Centre (Centro di Ricerca
biologica) in Gran Bretagna, spiega come
nella storia della selezione del frumento
si è partiti dall’enorme diversità di genotipi del frumento selvatico per sviluppare poche varietà geneticamente povere.
Queste sono state sviluppate per essere
coltivate con le tecniche razionali della
monocoltura e sono dipendenti da input
esterni non sostenibili (erbicidi, fungicidi, insetticidi, concimi chimici, …) che
tentano di uniformare le condizioni ambientali altrimenti differenti.
Un grande problema della monocoltura
di frumento è la ruggine gialla. Questa
malattia causata da un fungo ha vissuto
molti anni di coevoluzione ed ora il patogeno è molto resistente e si è adattato
ai diversi ambienti in cui viene coltivato
il frumento. Nel corso della sua ricerca
lo scienziato Wolfe ha potuto dimostrare
che il grado d’infezione della malattia diminuisce nettamente in una coltivazione
di frumento con una popolazione eterogenea (e non con una varietà singola).
Quindi con la diversità si ottiene una
maggiore stabilità del raccolto con minor
utilizzo di fungicidi. La difficoltà è però
rappresentata dalle disposizioni legislative in vigore oggi che rendono questo
tipo di semenza illegale (attualmente si
richiede di registrare le singole varietà
che rispettino la condizione di essere
omogenee e con una popolazione eterogenea questo non è possibile). Il ricercatore spiega la proposta per legalizzare la
situazione con la registrazione di quelle
che nomina «composite cross populations» (corrispondente a «popolazioni
da incroci composti») con cui dovrebbe
piuttosto essere descritta la storia della
selezione menzionando le linee dei genitori, i metodi d’incrocio, il numero di
generazioni. Una piccola rivoluzione legislativa a favore della diversità!
Agricoltori francesi protagonisti della
selezione dei propri semi
La seconda esperienza proviene da un
contadino e panettiere francese, JeanFrançois Berthellot, membro del «Réseau Semences Paysannes», che coltiva
da 30 anni i suoi cereali in modo biologico. Da una parte si accorge che il
gusto ed il colore del pane prodotto con
varietà antiche di cereali è diverso ed
interessante e dal 2000 inizia a moltiplicare queste varietà. Dall’altra nell’ambito di un’inchiesta del Sindacato agricolo
scopre che nella sua regione centinaia
di agricoltori praticano ancora la coltivazione di cereali partendo dai semi da
loro stessi prodotti. Queste persone si
sono quindi unite per iniziare un lavoro di selezione con le varietà rurali per
ottenere delle varietà paesane adatte al contesto attuale di ogni azienda.
Insieme hanno iniziato un percorso di
selezione partecipativa portata avanti
dagli stessi agricoltori e pensata per le
singole e differenti aziende. Se nei primi
ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
tempi da un centinaio di varietà locali
volevano individuare un paio di varietà
interessanti, con il procedere del lavoro
si sono accorti che le caratteristiche di
una popolazione eterogenea sono più
vantaggiose ed hanno modificato strada facendo il loro obiettivo. Quello che
stanno facendo non è più la selezione
effettuata da una singola entità (normalmente una stazione di ricerca) di una
varietà stabile, omogenea e che debba
essere pensata per tutte le aziende. Si
tratta piuttosto di un ritorno alla diversità nei campi cerealicoli e alla produzione dei semi in mano agli stessi contadini. Una dimostrazione che l’agricoltore
può essere anche selezionatore!
Selezione partecipativa fra contadini e
natura
Simile a quella francese è l’esperienza
di Giuseppe Li Rosi, della Rete Semi Rurali, che in Sicilia coltiva biologicamente
grano duro e tenero, olivi e fichi d’India.
Dopo un’interessante esperienza lavorativa presso la Stazione Consorziale
Sperimentale di Granicoltura di Caltagirone ha deciso di coltivare nella sua
azienda solo varietà locali di frumento.
Inizialmente il suo raccolto si è dimezzato, ma ha continuato il lavoro convinto dell’importanza di porre l’attenzione
sulla qualità piuttosto che sulla quantità, come invece avviene nell’agricoltura
«moderna». È stato l’inizio di un’esperienza partecipativa con la natura, dove
ha cercato di far rivivere la civiltà rurale
nel contesto ambientale locale, civiltà
rurale che come lui stesso dice, è stata
dimenticata o costretta in una riserva
quasi come quanto è successo agli Indiani d’America. Con il tempo si è accorto che il miglioramento genetico che
valorizzava la maturazione precoce portava nella sua regione ad un aumento
del rendimento. E a poco a poco si sta
riappropriando come contadino della
propria selezione e produzione di semi.
Ricerca biologica per cereali «svizzeri»
Anche in Svizzera avviene un grande lavoro di selezione di cereali adatti all’agricoltura biologica portato avanti da
una trentina d’anni dall’agronomo Peter
Kunz e dal suo team. L’ambizione di questa selezione è di considerare nel modo
migliore possibile tutti gli aspetti che
concernono i cereali, dalla coltivazione
con terreno, clima e agricoltori differenti,
alla trasformazione nel mulino e in panetteria, fino alla salute delle persone
che il pane lo consumeranno. Concretamente c’è per esempio la selezione
orientata all’adattamento della varietà
ai fattori ambientali del luogo in cui la si
coltiva oppure la partecipazione ai processi di selezione da parte di tutti gli
«utilizzatori» di cereali (ricercatore, agricoltore, panettiere, consumatore).
Per sviluppare una nuova varietà il lavoro
di selezione dura una quindicina d’anni
… che Peter Kunz paragona alla durata
del compito di allevare un figlio … la coevoluzione fra essere umano e piante coltivate nel susseguirsi delle generazioni.
*Dal 2005 i membri della rete «Let’s Liberate Diversity!» (LLD) organizzano un forum che rappresenta
una piattaforma di scambio di esperienze e informazioni per organizzazioni contadine e iniziative
sulle sementi a livello europeo. Nel 2012 è nata
la Coordinazione Europea di LLD, un’organizzazione
internazionale senza scopo di lucro, di cui ProSpecieRara è membro fondatore, che ha l’obiettivo di
▲▲▲ Frumento di Berzona, farro blu di Utrecht,
coordinare le azioni delle reti nazionali che promuo-
orzo di Braggio … sono solo 3 esempi
vono e sviluppano la salvaguardia della biodiversità
delle oltre 200 varietà di cereali conser-
nelle aziende agricole e negli orti. LLD vuole anche
vate da ProSpecieRara
rappresentare gli interessi comuni di fronte alla
Commissione europea e portare ad una svolta la
▲
La diversità dei pani rispecchia la diversità di cereali
legislazione europea sulle sementi. Questa è infatti
al momento in elaborazione ma la bozza attuale se
venisse applicata ostacolerebbe ulteriormente l’accesso alla semenza locale che diverse organizzazioni stanno conservando e promuovendo.
7
ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
«Diminuzione di varietà in commercio
= Aumento delle varietà presso ProSpecieRara?»
Quando delle varietà scompaiono dalle liste commerciali o vengono abbandonate dai selezionatori vengono
recuperate da ProSpecieRara. Purtroppo in realtà questa equazione
non è così semplice.
Abbandono di varietà
I piccoli selezionatori faticano a sopravvivere nel contesto delle multinazionali
sementiere con un giro d’affari miliardario e prodotti pensati per il mercato
internazionale. Ma proprio presso le piccole aziende si trovano spesso varietà
che da anni appartenevano alle colture
tradizionali svizzere. Nel caso ideale sono i selezionatori stessi che quando abbandonano la loro attività si rivolgono a
ProSpecieRara. Questo è successo con
lo svizzero Rudolf Roggli e con il selezionatore biologico olandese Jan Velema.
Negli ultimi anni abbiamo cominciato a
conservare quasi 30 loro varietà. Grazie
alla nostra rete ci è possibile accogliere
e curare diverse varietà «rimaste orfane». Nella maggior parte dei casi però
le varietà scompaiono silenziosamente
dalle liste e noi lo veniamo a sapere per
caso o troppo tardi.
▲
Il cavolo rapa ‹Blaro› del selezionatore
R. Roggli è oggi conservato da ProSpecieRara e riprodotto da Sativa
▲
Nella produzione di pomodori sono utilizzate
perlopiù varietà «F1»
▲
Oggi è molto difficile avere semenza di mais
non ibrida
▲
Lattughino verde, lattuga veneziana, …
sono varietà recuperate che hanno il vantaggio di essere stabili
8
Le liste varietali ufficiali crescono però, non è così …?
ProSpecieRara cerca di essere attiva e
osserva la lista varietale europea. Chi
dà un’occhiata a questa lista si stupisce in un primo momento riguardo agli
appelli sulla perdita di biodiversità. Infatti attualmente sono elencate ben oltre
21’000 varietà di ortaggi e altrettante di
colture dei campi. Guardando meglio si
riconosce che la percentuale di varietà
ibride è sempre più alta o che per alcune specie si tratta addirittura quasi
unicamente di ibridi. Una varietà ibrida
(spesso contrassegnata con «F1») è un
incrocio mirato e controllato fra due varietà diverse. Le varietà ibride selezionate possono essere numerose, ma controllando si nota che le varietà «genitori»
da cui derivano sono poche. Inoltre le
varietà ibride appartengono alle singole
aziende a cui appartengono anche le linee varietali dei genitori da cui nascono
gli incroci. Se ProSpecieRara arrivasse
all’ultima semenza ancora disponibile di
una varietà ibrida non potrebbe mantenerne la varietà senza avere anche le
necessarie linee dei genitori e la grande
capacità tecnica per rigenerare gli incroci corrispondenti. Questo in opposizione
alle varietà con semenza fissa: qui se si
ha la semenza è possibile riprodurne i
semi per via naturale e conservarne la
varietà.
Dati cadaverici minacciano la biodiversità agricola
Altrettando inquietante è il fatto che
certe varietà si trovano ancora nelle liste ufficiali ma non sono più disponibili
presso il selezionatore. ProSpecieRara
ha spesso richiesto inutilmente i semi di
varietà antiche a semenza fissa.
È solo possibile stimare quanto sia grande questa cifra, certo è che questi dati
cadaverici fanno apparire i numeri menzionati sopra sotto un’altra luce.
Salvare il salvabile … e in futuro?
ProSpecieRara vuole conservare il
maggior numero possibile di varietà a
semenza fissa. Se nelle liste varietali
dovessero trovarsi ancora solo varietà
ibride per ProSpecieRara non ci sarebbe
più niente da salvare. La sopravvivenza
di una varietà dipenderebbe solo dalla
volontà dell’azienda selezionatrice. Per
alcune specie questo scenario è già realtà, come p.es. nel mais.
Per fortuna sta avvenendo una presa di
coscienza sul tema, soprattutto presso i
consumatori. Stanno nascendo diverse
iniziative regionali per la conservazione
delle varietà e la riproduzione dei semi
affinchè l’alimentazione futura arrivi da
una produzione regionale, dalle varietà
adatte localmente al prodotto finito.
Grazie di cuore per il suo sostegno in
questo!
Testo Philipp Holzherr, traduzione Manuela Ghezzi
ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
14 anni fa, il biologo Martin Frei ha iniziato assieme a ProSpecieRara a costruire il
progetto bacche così come la collezione
nazionale di bacche a Riehen/BS. Attualmente 400 varietà più o meno conosciute di specie di bacche tradizionali sono
state messe a dimora. Ma come sono
arrivate alla collezione queste numerose
varietà? ProSpecieRara ha intervistato
Martin Frei.
ProSpecieRara: Cosa rende particolare
la ricerca di varietà antiche?
Martin Frei: Soprattutto il fatto che le
bacche sono state coltivate relativamente tardi. Durante un lungo periodo,
le bacche venivano raccolte allo stato
selvatico. Una coltivazione professionale è iniziata in Svizzera solo all’inizio del
20imo s. Le indicazioni nella letteratura
si contraddicono: numerose descrizioni
della stessa varietà, oltre all’uso di sinonimi rendono l’identificazione delle varietà ancora più difficile.
Come si è ricercato per sapere quali
bacche erano nel passato significanti
per la Svizzera?
Inizialmente si è ricercato nei cataloghi
storici di piante. Le varietà che vengono
valutate più importanti sono quelle che
sono figurate per decenni nei cataloghi
oppure che sono state proposte dappertutto però solo per un breve periodo di
tempo.
ProSpecieRara come ha ricevuto le numerose piante di bacche che si possono vedere oggigiorno nella collezione di
Riehen?
All’inizio si è voluto salvaguardare la vasta collezione di uva spina del selezionatore di frutta e bacche Peter Hauenstein
di Rafz/ZH. La collezione era già diminuita di tanto quando ProSpecieRara ha iniziato nell’inverno 1998/1999 a fare una
moltiplicazione d’emergenza delle varietà rimanenti. Poco dopo il giornale Cooperazione ha pubblicato un articolo sulle varietà antiche assieme ad un appello.
Sono seguiti altri appelli in giornali e riviste. Il successo è stato considerevole:
centinaia di coltivatori hanno segnalato
piante e inviato del materiale di propagazione nella collezione appena creata. Nel
2000 è iniziato l’inventario nazionale di
piante da frutta e bacche della Confederazione. Numerosi proprietari di terreni in
Svizzera sono stati interpellati personalmente. Le risposte sono state valutate e
in parte esaminate sul posto. Le varietà
ritrovate sono state moltiplicate nella
collezione ProSpecieRara per ulteriori
chiarimenti. In questa circostanza sono
state ritrovate numerose e interessanti
varietà di bacche sconosciute.
Cosa succede con le nuove varietà che
entrano nella collezione?
Le varietà vengono moltiplicate, messe
a dimora, descritte e documentate. A
seconda della specie di bacche e dello
sviluppo della pianta, può durare dai 3
ai 5 anni o anche di più. Le varietà che
vengono determinate con sicurezza entrano nella collezione nazionale. Un gran
numero delle varietà raccolte non hanno
nome fino ad oggi, perché non è stato
possibile definire con certezza la loro appartenenza ad una varietà. È per questo
che numerose bacche hanno il nome della loro provenienza, come p.e. l’uva spina
‹di Wattwil›. Esiste anche la situazione
dove conosciamo nomi di bacche di cui
non si è riuscito a trovare un esemplare,
p.es. il ribes ‹Göggingers Birnenförmige›
o la fragola ‹König Albert von Sachsen›.
Si cercano ancora bacche?
Sì, perché presumiamo che ci siano ancora varietà interessanti in vecchi orti di
casa. Persiste la speranza che le varietà
scomparse si facciano vive in qualche
posto.
Intervista Eva Gelinsky, traduzione S. Lanfranchi
Foto 3+4: Markus Zuber, 5024 Küttigen
Sulle tracce di bacche sconosciute
▲ Martin Frei, il cuore della collezione di Riehen
BS
Ha una varietà di bacche antica nell’orto?
La invitiamo a contattarci se ha delle varietà di
▲ Una delle varietà di more salvaguardata in
tutto il suo splendore
fragole, di more o di lamponi di un’età superiore
▲ Bacche ricche di sapori e colori
ai 30 anni, oppure di uva spina o ribes di oltre 50
▲ La collezione nazionale delle bacche ospita
anni. Ci invii delle foto dei fiori, della frutta, della
400 varietà diverse.
pianta intera così come informazioni sulla storia
della pianta. Grazie!
Spedire le foto a: [email protected] oppure
ProSpecieRara, Unter Brüglingen 6, 4052 Basel
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ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
Foto 3+4 Sabina Tschumi
Foto Kostas Zissis
Foto Aris Pavlos
Il gelso:
un patrimonio socio-culturale da salvaguardare
▲ Frutti di gelso in vari stadi di maturazione a
Mendrisio
▲ Gelsi bianchi (età >150 anni), sul terreno della
vecchia masseria di Sant’Evasio, Arogno. Le
foglie venivano in passato colte dai contadini
per cibare i bachi da seta.
▲ Gelso centenario a Garaverio/Barbengo.
▲ Manuela Bächtold mentre sta raccogliendo le
caratteristiche di un gelso bianco a Broglio,
inserito nell’inventario ProSpecieRara.
10
Dalla fine del Medioevo fino agli inizi del
20imo s., il gelso ha avuto un significato importante quale pianta da foraggio
per il baco da seta (Gelso bianco), come pure a scopi medicinali (Gelso nero)
e di artigianato (legno).
Nel 2012 ProSpecieRara ha iniziato un
progetto d’inventario del gelso a livello svizzero, con lo scopo di ubicarne e
mantenerne le vecchie varietà come
pure il suo patrimonio socio-culturale.
orali), come delicatezza per l’alimentazione umana (more fresche, marmellate,
sciroppi) o come colorante. Spesso la
pianta serviva inoltre da sostegno per i
filari d’uva (vite maritata in Vallese). Si
trova il gelso bianco soprattutto nella
Svizzera nordoccidentale ed orientale,
dove veniva singolarmente usato per
la bachicoltura e la produzione di seta
(Basilea campagna, Zurigo, S. Gallo) o a
scopo ornamentale.
Riscontro importante
All’appello di censimento è seguita
un’abbondante risposta: 300 segnalazioni di gelsi per la Svizzera tedesca e romanda ed oltre 200 riguardanti il Ticino.
In seguito sono state fatte ricerche
sull’utilizzo, sul modo di coltivazione e
riproduzione del gelso e una selezione
delle segnalazioni maggiormente idonee
all’inventario: gelsi con un’età oltre gli
80 anni e che sono stati usati per la bachicoltura. Inoltre hanno interessato ulteriori possibili usi del gelso, ad esempio
per la medicina casalinga o come pianta
da foraggio per il bestiame minuto.
... e nella Svizzera italiana
Nel 2013, ProSpecieRara Svizzera italiana ha continuato l’inventario includendo
i gelsi segnalati nel Ticino e in Mesolcina. Si tratta di oltre 200 segnalazioni,
riguardanti 350 piante. La metà delle
piante segnalate nella nostra zona riguarda gelsi con età maggiore agli 80
anni e che venivano usati per la bachicoltura. Singolarmente, si tratta di gelsi
che hanno raggiunto età impressionanti,
dai 150 ai 200 anni (Sant’Evasio, Preonzo, Caneggio, Biasca…) Vi è una forte
concentrazione di gelsi nel Mendrisiotto,
Luganese e Malcantone. A causa della
vicinanza con l’Italia, da dove è stata introdotta la bachicoltura, come pure del
clima più mite, erano queste le zone dove si è concentrato l’allevamento dei bachi da seta come pure la lavorazione dei
bozzoli nelle filande. Fra l’inizio e la fine
del 19imo s., periodo della massima fioritura dell’industria della seta, si contavano in Ticino una trentina di filande.
Abbiamo inoltre notato un’abbondanza
di gelsi in Leventina (Faido), in alta Vallemaggia (Broglio) come pure in Mesolcina. Sono però giunte anche segnalazioni
di gelsi vecchi da Centovalli, Bellinzonese, Gambarogno e Valcolla. L’edilizia
crescente e la mancante cura dei pochi
gelsi centenari e oltre, confermano l’emergenza di questo inventario.
Durante le visite, abbiamo notato una
certa diversità nelle caratteristiche dei
luoghi in cui cresce il gelso. In gran parte, i gelsi sono stati trovati in pascoli,
nelle campagne o in giardini privati (in
L’inventario oltre Gottardo…
Nel 2012, sono stati visitati e descritti
67 gelsi nella Svizzera tedesca e francese. Sono state raccolte le caratteristiche
biologiche, quali grandezza della pianta,
circonferenza del tronco, caratteristiche
di foglie e frutti, ecc. A completare ciò, è
stata fatta una documentazione fotografica delle singole piante. Detti gelsi sono
stati inseriti nell’inventario di ProSpecieRara e la loro idoneità alla riproduzione
è stata valutata: l’inverno scorso sono
state tagliate marze di dieci gelsi, in seguito riprodotte da vivaisti specializzati. Durante le visite è stata notata una
concentrazione di gelsi neri nelle regioni
lacustri della Svizzera Romanda (Lago di
Bienne e di Neuchâtel) come pure in Vallese nelle zone viticole. Del gelso nero
venivano utilizzati in primo luogo i frutti,
per la medicina casalinga (sciroppi contro la tosse e infiammazioni delle cavità
ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
precedenza terreni contadini). Abbiamo
avvistato gelsi in luoghi molto esposti
al vento e al sole come pure perlopiù
ombreggiati, su suoli molto fertili o fortemente magri, in prossimità del lago e
quindi regolarmente con le radici in acqua (Isole Brissago) o situati nelle valli a
raggiungere gli 850m di altitudine (Valle
di Peccia).
Dolci ricordi
Durante le nostre visite abbiamo notato che i racconti sul gelso sono in gran
parte accompagnati da vivi ricordi legati
all’utilizzo dei gelsi e alla bachicoltura
praticata dai contadini ticinesi nel vicino passato. Ricordi che testimoniano
un tuttora forte e affettuoso legame a
questa pianta, che ha avuto in passato
un’importanza particolare per le famiglie contadine ticinesi, quale possibilità
di arrotondare i poveri guadagni tramite
l’allevamento del baco da seta. Svariate
pure le testimonianze di anziani che ricordano, da bambini, di aver passato ore
di svago arrampicandosi sui rami dei gelsi e gustando le more dal sapore dolce.
I prossimi passi
Nel gennaio 2014 verranno raccolte le
marze di una decina di gelsi centenari,
testimoni di tempi passati, con lo scopo
di riprodurli e mantenere vive le caratteristiche genetiche ed il patrimonio storico-culturale di questo speciale albero
ricco di ricordi. La riproduzione avverrà
in collaborazione con il Vivaio forestale
cantonale di Lattecaldo di Morbio Superiore con il metodo dell’innesto.
Gita nel passato
Per tuffarsi nel mondo affascinante
dell’allevamento del baco da seta e
della produzione di seta, si possono visitare i musei della nostra regione che
trattano del tema.
> Piccolo Museo, Sessa
Questo museo etnografico raccoglie testimonianze della civiltà contadina ticinese. Una sala è dedicata alla mostra
«Vita appesa ad un filo» (lana, canapa,
lino e seta).
Orario maggio-ottobre, sa–do ore 16.00
–19.00; Contatto: Zanetti Beppe, conservatore, tel. 091 608 19 39, Deambrosi Lindo, guida, tel. 079 686 86 01.
> Museo didattico della Seta, Como
Il Museo didattico della Seta raccoglie,
custodisce, espone le testimonianze
della tradizione produttiva tessile comasca quali macchine, oggetti, documenti,
campionari e strumenti di lavoro provenienti dalle lavorazioni tessili che qualificano Como città della seta.
www.museosetacomo.com
> Museo etnografico dell’Alta Brianza,
Parco Monte Barro/Lecco
La raccolta del museo comprende oggetti, testimonianze orali, immagini e
documenti scritti per far conoscere le
pratiche, i saperi e le relazioni sociali
della gente vissuta nel territorio della
Brianza storica, regione collinare della
provincia di Lecco, a ridosso del Lago
di Como e delle Prealpi. Fra svariate
raccolte sulla vita contadina (coltivazione del granoturco, viticoltura, fienagione, ...) il museo comprende una
ricca esposizione sulla bachicoltura.
www.meab.parcobarro.it
Cercasi: Ubicazione per una collezione
Quello che ha letto la interessa? Vorrebbe partecipare al progetto di salvaguardia del gelso in modo attivo?
Cerchiamo un terreno nel quale i gelsi del Ticino possano essere messi a
dimora. Scopo è una collezione di una
ventina, trentina di piante che dovranno essere curate, potate ed essere a
disposizione per prenderne delle marze
se dovessero ancora essere riprodotte.
Distanza di coltura minima di 3m fra
una pianta e l’altra, minimo 8 esemplari di gelso delle differenti varietà recuperate da ProSpecieRara.
Info: ProSpecieRara, via al Ticino,
6592 S. Antonino, tel. 091 858 03 58,
e-mail: [email protected]
▲ Se tagliato regolarmente, anche un gelso centenario rigetta ogni primavera un ricco fogliame. Gelso a Tegna
▲ Spesso il gelso presenta un’ampia diversità
nelle forme della foglia (Gelso bianco ad Iseo)
▲ Una festa di colori. Gelso bianco nella campagna di Breno
▲ Viale con gelsi a Coldrerio
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ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
Alla ricerca di rarità ornamentali
Per scovare varietà ornamentali antiche ci vogliono ricerche intense, tenacia, abilità linguistiche e una buona
dose di fortuna.
Quando ProSpecieRara ha deciso nel
2006 di occuparsi anche delle varietà
ornamentali in pericolo, gli esperti hanno ricercato dei vecchi cataloghi svizzeri. Sono anche stati passati al pettine
archivi come quello della Schweizer
Landschaftsarchitektur der Hochschule
a Rapperswil per scoprire quali varietà
erano coltivate nel passato in Svizzera.
Questi nominativi sono stati registrati
nella banca dati che conta nel frattempo
oltre 33 000 registrazioni.
Valutare e smistare
Per tutte le colture ProSpecieRara definisce un’età minima che le varietà devono avere per essere conservate. Mentre
le varietà di pere devono essere state
presenti in Svizzera prima del 1925, è
sufficiente che le piante ornamentali siano state in commercio oltre 30 anni fa,
perché queste sono molto soggette alla
moda e scompaiono di nuovo rapidamente. Oltre all’età, la rarità è anche un
criterio. Numerose varietà elencate nella banca dati sono tuttora in commercio,
però solo da pochissimi fioristi. Se uno
smettesse la sua attività oppure togliesse una varietà dal suo assortimento, la
varietà sarebbe allora in pericolo.
▲ Sinfonia in rosso maggiore: il garofano ‹Carmen› ritrovato in paesi lontani,
▲ il pisello odoroso ‹Henry Eckford›, seguito …
▲ dal geranio da balcone ‹Elsi›
▲ e si chiude in bellezza con ‹l'Alpenglühen›
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Ricerca in Svizzera e all’estero
Si devono dunque di nuovo studiare cataloghi, questo volta recenti, per scoprire dove si possono ancora ordinare le
varietà. Anche appelli fatti alla popolazione nei quali cerchiamo in modo mirato certe specie, hanno permesso di trovare quanto pensato scomparso. Questi
reperti vengono coltivati nelle nostre collezioni (p.es. a Berna all’Elfenau o alla
nostra sede a Basilea) e così salvati.
Malgrado ricerche intense, numerose
varietà rimangono introvabili.
Quando la ricerca rimane infruttuosa
in Svizzera, si cerca all’estero. Grazie
a cataloghi, elenchi in internet, reti di
collezionisti di piante, di programmi dettagliati di ricerche di piante ed esperti,
alcune selezioni svizzere hanno così potute essere reperite. Purtroppo questi
dati non sono sempre attualizzati e vengono spesso elencate varietà che non
sono più disponibili. Dopo la prima gioia
di avere trovato una rarità, segue la delusione di essere arrivati troppo tardi.
Voglia e frustrazione
Se una varietà è effettivamente ancora
reperibile, si devono sorpassare degli
ostacoli linguistici, giuridici e doganali. In Europa orientale esistono ancora
numerose varietà antiche. Una comunicazione in tedesco o inglese è raramente possibile, diventa molto complicato
ordinare qualcosa. Una volta superate
le barriere linguistiche, è generalmente
facile ordinare semenza, anche da oltremare. Così tornano da noi varietà dalla
Nuova Zelanda o dall’Australia.
L’ordinazione di arbusti è legata a maggiori difficoltà. All’interno dell’Europa
possono essere spediti a condizione
che la ditta abbia la certificazione necessaria. Le formalità doganali possono così dilungarsi tanto che le piante
arrivano da noi in brutto stato. Ordinare
arbusti da oltremare risulta quasi impossibile, perché le condizioni sono ancora
più severe e spesso le ditte non sono
interessate ad occuparsi delle certificazioni e dei formulari necessari.
È una grande frustrazione quando si
sa che esistono ancora negli USA delle
ortensie a palla, che queste non possono essere importate e che dunque
non potranno essere salvaguardate da
noi. Però possiamo anche rallegrarci di
bei successi: abbiamo p.es. ritrovato in
Inghilterra un geranio da balcone chiamato ‹Elsi› che veniva consigliato nel
1959 nei giornali di fioristi. Oggi questo
geranio cresce presso una salvaseme e
nell’orto didattico dell’Elfenau a Berna.
ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
Il pesco della vigna a sud delle Alpi
Queste sono solo alcune delle numerose e preziose testimonianze giunte durante il lavoro di ricerca sul pesco della
vigna. Grazie ad un progetto Interreg è
stato possibile nel 2011 affidare la ricerca storico-letteraria a Federica Baj
che cominciando dal diffondere appelli
nei giornali ha raccolto le segnalazioni fino ad addentrarsi negli archivi del
nostro cantone. Ed alla fine di questa
ricerca siamo sicuri di poter considerare
il pesco della vigna come appartenente
al nostro passato agri-storico-culturale,
esso faceva parte del paesaggio rurale
della nostra regione ed al tempo della
vendemmia era diffuso nella dieta di
molti Ticinesi.
Diffusione e caratteristiche
Con nostra piacevole sorpresa sono state tante le persone che hanno accolto gli
appelli e ci hanno contattato per segnalare le loro testimonianze o la presenza
di una pianta nel loro terreno. È invece
stato più difficile trovare testimonianze
nella letteratura, probabilmente non trattandosi di una varietà propria. In ogni
caso non era diffuso solo da noi, ma
anche nella Svizzera romanda, nell’Italia
settentrionale e centrale, come pure in
Francia. Spesso veniva coltivato lungo i
filari di vite alla quale poteva addirittura
dare sostegno (vite maritata). L’abbandono dei terreni, il declino dell’agricoltura e la razionalizzazione dell’agricoltura
restante – soprattutto dei vigneti – hanno ridotto drasticamente gli alberi di
pesco di vigna. Inoltre l’introduzione sul
mercato dei peschi commerciali dall’Italia ha ulteriormente contribuito a sminuire il valore del nostro frutto.
Come però le testimonianze ci raccon-
tano, il pesco di vigna ha le sue qualità
che, conosciute dai pochi che ancora lo
coltivano e riscoperte da noi, cercheremo di ridiffondere. Il pesco di vigna è
uno dei pochi alberi da frutto che veniva
riprodotto da seme. In generale il frutto
è piuttosto piccolo, ma molto profumato
e con un aroma intenso spesso accompagnato da una punta di amarognolo. Le
piante sono molto produttive ma i frutti
non si conservano a lungo, per cui diventano ottimi ingredienti per marmellate o
distillati (sembra venissero messi anche
nel vino o addirittura in salamoia). La
buccia è quasi sempre ricoperta da una
fitta peluria. Le pesche di vigna possono essere duracine (in dialetto «düras»)
quando la polpa rimane attaccata al
nocciolo oppure spiccagnole (in dialetto
«lass») quando invece la polpa si stacca
bene dal nocciolo. Ne esistono in diversi
colori di buccia (verdognola, gialla, rosata) e polpa (gialla, bianca, rosa, viola).
Per queste tipologie diverse il pesco della vigna viene considerato piuttosto una
popolazione di piante che una varietà.
E perché proprio pesco «della vigna»?
Da una parte esso veniva coltivato lungo i filari di vite o ne sosteneva le piante
senza creare troppa ombra visto il suo
modesto vigore. Dall’altra perché la maturazione avviene contemporaneamente
a quella dell’uva, quindi verso il mese di
settembre.
Futuro per il pesco di vigna
Alcuni peschi della vigna ritrovati sono
già stati riprodotti e messi a dimora in
una piccola collezione mentre altri sono in riproduzione. L’obiettivo è quello
di diffonderli nuovamente e, chissà, far
tornare alcuni vigneti rosa nel tempo
della fioritura del pesco … Anche per
i sostenitori di ProSpecieRara è possibile, attraverso il «Catalogo delle varietà», richiedere i noccioli per seminare il
proprio pesco della vigna. Questo è reso
possibile grazie ai proprietari dei peschi
che mettono a disposizione i noccioli dei
loro frutti.
Foto 2–4: Federica Baj
«Sono pesche con un profumo molto
forte.» «Nei miei ricordi conservo l’immagine di stupendi vigneti rosa per la
fioritura dei peschi.» «I frutti sono molto
adatti per fare le conserve.» «Parlo degli anni ’50 ed un gusto simile non l’ho
più ritrovato.»
▲
Il «persighit da Legar» a maturazione
▲▲▲ Le pesche di vigna recuperate sono state
descritte e fotografate
13
ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
Foto Annina Staub
2014, Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare
▲ L’agricoltura familiare è molto importante nei
paesi del sud. Come qui in Bolivia, ma anche
ben presente nel nostro paese
▲ Lo si constata con la famiglia Meister, allevatrice dei bovini grigi retici…
▲
stra realtà svizzera. Penso in particolare
a tutte le aziende a conduzione familiare
che collaborano con ProSpecieRara. In
effetti, il successo di ProSpecieRara, il
futuro di innumerevoli varietà e razze si
basa su queste numerose famiglie che
hanno deciso di prendersi la responsabilità di una specie in pericolo.
Cosa è l’agricoltura familiare?
La nozione di agricoltura familiare comprende tutte le attività agricole che riposano sulla famiglia. Le sue strutture
e funzioni variano secondo fattori quali
contesti nazionali e regionali, condizioni
agro-ecologiche e caratteristiche territoriali; le politiche ambientali, l’accesso al
mercato, alla terra e alle risorse naturali,
alla tecnologia; le condizioni demografiche, economiche e socio-culturali. L’agricoltura familiare può dunque essere
considerata come una categoria di produzione agricola, forestale, pastorale o
di acquacoltura, gestita da una famiglia
e che riposa interamente sulla manodopera familiare. La famiglia e l’azienda
sono legate dalle attività economiche,
ambientali, sociali e culturali.
E nella Svizzera italiana
I nostri contadini della Svizzera italiana
sono già per tradizione aziende familiari. La topografia delle valli del Ticino e
del Grigioni italiano hanno fatto sì che
le nostre aziende sono ancora a misura
d’uomo, ogni pezzo di terra e ogni animale sono ben presenti nella mente dei
membri della famiglia contadina.
Soprattutto nelle aziende che sostengono il lavoro di salvaguardia di ProSpecieRara, le attività diversificate vengono
seguite da vicino, spesso ogni membro
della famiglia ha dei compiti ben definiti.
Una di queste attività è l’autoproduzione dei semi. C’è chi è responsabile di
scegliere gli ortaggi dai quali si vorranno
ricavare i semi sia per assicurarsi che
l’orto e i campi saranno ben forniti anche nell’anno successivo, sia per preparare delle piantine destinate alla vendita
o ancora per scambiare i semi con altre
varietà interessanti. Un gesto semplice,
un gesto antico che può avere ripercussioni gigantesche sull’alimentazione futura di ognuno di noi.
L’allevamento è un’altra attività tipica
delle aziende a conduzione familiare: di
tutti i capretti grigi nati si scelgono quelli
destinati all’ingrasso e quelli che hanno
caratteristiche promettenti per diventare
animali da riproduzione. Anche qui non
si tratta di caso, ma ci vuole la conoscenza della linea e l’occhio esperto in
grado di scegliere!
Dichiaro dunque l’anno 2014 non solo dell’agricoltura familiare, ma anche
degli orticoltori e contadini ProSpecieRara! Fonte: www.fao.org/family-farming-2014/home/fr/
L’importanza dell’agricoltura familiare
> L’agricoltura familiare e la piccola agricoltura sono legate in modo indissociabili alla sicurezza alimentare mondiale.
> L’agricoltura familiare preserva i prodotti alimentari tradizionali, contribuendo ad un’alimentazione sana ed equilibrata, alla conservazione della biodiversità agricola mondiale e all’utilizzo
sostenibile delle risorse naturali.
> L’agricoltura familiare può essere un
mezzo per stimolare le economie locali,
soprattutto se abbinata a specifiche politiche basate sulla protezione sociale e
il benessere delle comunità.
… così come la famiglia Bessler-Staub di Arogno, che si occupa della capra grigia
▲ Potrà seguire la famiglia Maag durante tutto il
2014 su www.ilmiocontadino.ch o www.lamiacontadina.ch
14
L’ONU ha dedicato l’anno 2014 all’agricoltura familiare (IYFF). Con questo
intende sottolineare il ruolo determinante delle piccole aziende agricole. Lo
scopo di questa proclamazione è di riposizionare a livello mondiale l’agricoltura
familiare nel cuore della politica agricola, ambientale e sociale .
ProSpecieRara e l’agricoltura familiare
La tematica scelta dall’ONU può a prima vista sembrare rivolgersi unicamente
ad aziende di paesi in via di sviluppo.
Ci riguarda invece altrettanto nella no-
Testo Sabine Lanfranchi
ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
La sensibilizzazione per le capre vallesane è aumentata e le «divergenze» dal
tipo di capra dal collo nero non vengono
più eliminate, ma segnalate a ProSpecieRara. Inoltre l’allevamento ha anche
avuto un’influenza sulle caratteristiche
recessive. Più il gene dominante per il
nero passa in secondo piano e più le
varianti recessive (rossa, grigia o bianca)
sono visibili. ProSpecieRara ha dunque
allargato il registro genealogico in modo
che da subito tutta la diversità genetica
della capra vallesana venga registrata.
La Sempione, una capra a duplice…
nazionalità
La capra Sempione proviene dai due
versanti della montagna che divide – o
unisce – la Svizzera (d)all’Italia ed è in
pericolo d’estinzione in entrambi i paesi.
Queste zone con un passato di cultura
pastorizia si sono orientate verso altri
settori economici, fra cui il turismo. Questo sviluppo ha conseguenze gravi sulla
biodiversità della regione.
In Italia la capra Sempione veniva indicata come razza estinta fino a 20 anni
fa, poi vari studi sul territorio hanno testimoniato la sua presenza nella zona
dell’alto Piemonte dove si è conservata
nei sistemi pastorali tradizionali.
I primi sforzi di ProSpecieRara hanno recuperato 36 animali in Svizzera e nella
Germania meridionale, riuniti nel registro genealogico comune.
La situazione è seria sul lato italiano:
per mancanza di finanziamenti mirati e progetti di recupero e promozione
dell’allevamento di questa storica raz-
za, dall’ultimo censimento effettuato da
R.A.R.E. nel 2007 emerse che il numero
di capre Sempione rimanenti era di circa
100 capi. Purtroppo l’attenzione per un
suo recupero da parte delle istituzioni
italiane è praticamente inesistente. La
capra Sempione è stata riconosciuta dai
programmi di salvaguardia dell’UE come razza autoctona della Provincia del
Verbano Cusio Ossola, è stata descritta
per la prima volta dal mondo scientifico
nel 1983 ed inserita nell’Atlante delle
razze ovi-caprine: «Difesa delle risorse
genetiche delle popolazioni ovine e caprine italiane» (C.N.R.). Nel 2001, con
la realizzazione di un progetto Interreg a
livello regionale tra l’Italia e la Svizzera,
si è fatto un primo tentativo di riportare
questa razza ad un livello numerico che
ne scongiurasse l’estinzione.
La difficoltà riscontrata sia in Svizzera e
in Italia è la mancanza di becchi. Per unire le forze ProSpecieRara collabora oggi
con l’associazione R.A.R.E. In un primo
incontro, avvenuto nel settembre 2013,
si sono valutati i passi da intraprendere.
I colleghi italiani riavviano i loro contatti
con gli allevatori nel paesino di Trasquera per riprendere il discorso lasciato nel
2007. Trasquera si trova a sud del Sempione, nella punta nord del Piemonte, e
dovrebbero tuttora esserci il maggior numero reperibile di capre Sempione. Per
via del modo d’allevamento tradizionale,
sugli alpeggi le capre vengono montate
da un becco qualsiasi. Si spera di poter svegliare l’interesse degli allevatori
italiani e poterli coinvolgere attivamente
nel recupero di questo patrimonio caprino autoctono.
Foto Roland Fercher
Nel 2006 ProSpecieRara ha lanciato
l’ambizioso progetto di salvaguardia
della capra dal collo rosso. Il sostegno
è stato grande e la scomparsa di questa capra ha potuto essere evitata. È
stata una sorpresa per tutti i coinvolti
vedere spuntare altre capre vallesane
con un disegno ancora diverso. Adesso
ProSpecieRara ricerca gli ultimi capi
bianchi o grigi della capra vallesana.
Foto Daniel Siegentaler
La capra Sempione
▲ Si dovrà pazientare ancora un po’ per vedere
lo sviluppo di questo giovane animale. Intanto
Per chi non ha la stalla
ProSpecieRara ha lanciato una simpatica serie in legno di sette razze svizzere
di capre. Sono prodotte in Svizzera, con
legno FSC e pitturate secondo il disegno di ogni razza. Un bel modo di avvicinare bambini alla diversità del mondo animale! Informazioni e ordinazioni:
www.prospecierara.ch/it/novita
promette bene
▲ E se il fieno fosse più delicato dall’altra parte
della separazione in legno?
▲ Corna a forma di manubrio in mostra
▲ Manca ancora la Capra Sempione nella collezione di capre di legno
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ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
I salvasemi: custodi del cibo quotidiano
Durante gli ultimi anni è cresciuta la rete dei salvasemi della Svizzera italiana.
Sicuramente le giornata di scambio dei
semi o di corsi di produzione di semi
hanno sensibilizzato a diventare salvasemi. Abbiamo voluto sapere da alcuni
di loro perché sono diventati custodi
dei semi, quali difficoltà incontrano e
quale è il momento che preferiscono
durante il ciclo dal seme al seme.
Foto Manuela Bächtold
Ilaria Jermini di Oggio «Mi piace pensare di essere un minuscolo ingranaggio
di madre natura. A volte mi sento un
po’ sola in questo grande universo e se
allora siamo in tanti a pensarla così ....
Mi affascina veder germogliare un qualchecosa dal mio semino, a volte un diverso da quello che mi ero immaginata
ma in fondo va bene anche così.»
Cinzia Pradell, biologa, si occupa da diversi anni di diversi orti scolastici nel
Locarnese «Sono salvaseme perché è
bello scoprire con i bambini che non tutto il raccolto va mangiato, ma una parte
dev’essere tenuta da parte per poterne
avere anche in futuro. È un’esperienza
concreta di lungimiranza, previdenza e
saggezza antica in un mondo attuale
basato sul consumismo e del ‹tutto e
subito›. Il momento più bello è la spannocchiatura: è come aprire un regalo e
vedere cosa c’è dentro, per es. se la
pannocchia è tutta rossa o tutta gialla.
A volte è quasi tutta rossa con alcuni
chicchi gialli: per i bambini è come loro
quando per es. hanno gli occhi come la
mamma e i capelli come il papà.»
▲ Giovane salvaseme pronta per lo scambio
▲ Una bella affluenza al banco dei semi ProSpecieRara
▲ L’attività di salvaseme sembra divertente oltre
ad essere di prima importanza
▲ Sembrano tempi passati, invece si tratta della
giornata di pulizia dei semi a S. Pietro nel
2013
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Lortobio,orto biologico collettivo,Gudo
«Siamo diventati produttori di semi da
quando abbiamo iniziato a coltivare un
orto e ci siamo accorti che per farlo ci
vogliono i semi. Negli ultimi trent’anni
è stata una sfida epocale per la nostra
società salvare un valore inestimabile
che si stava perdendo. Forse siamo riusciti a riallacciare il filo che mantiene la
continuità genetica, biologica, culturale,
sociale, con il nostro passato. Ma non è
un atto finito, è un movimento continuo,
ciclico, da ripetere sul filo di tutte le stagioni e che ricomincia ogni primavera.
Per questo siamo produttori di semi.»
Klaus Lessmann, curatore dell’orto
didattico ProSpecieRara, Bosco Gurin
«Sono diventato salvaseme perché ritengo utile e necessario mantenere le
specie antiche, inoltre perché mi piace
l’attività. Le difficoltà incontrate sono
legate alla meteo (p. es. grandine) e
all’altitudine (estate breve). Il momento
che più mi tocca in tutto il ciclo è quando le piantine cominciano a sbocciare
dal terreno, perché si vede sbocciare la
vita.»
Manuela Bächtold, Contra «Mi piace l’idea della «rete» di salvasemi, lo scambio di sapere, la collaborazione. All’inizio avevo certi pensieri, dubbi, riguardo
la responsabilità … ’so abbastanza?›,
‹e se qualcosa va male?›, ... parlando
con collaboratori di ProSpecieRara ho
preso fiducia. Nel frattempo ho già più
esperienza ... nel ciclo, ‹da seme a seme›, il passaggio più difficile per me è
decidere quando è il momento adatto
per cogliere la semenza dalla pianta:
‹Aspetto ancora un po’ o meglio già
adesso?› Ci sono due momenti che più
mi affascinano: il momento in cui noti
i primi ‹segni di crescita› del seme che
hai piantato e colto l’anno prima dalla
pianta madre. Un germe, piccolo, apparentemente fievole, che spunta dalla terra. Poi vi è il periodo della pianta
adulta, ... che vitalità! Mi colpisce ogni
volta, cosa nasce da un seme. La ‹voglia› di vivere, di riprodurre della natura
mi affascina, mi riempie di gratitudine
ma anche di profondo rispetto.»
Testo Sabine Lanfranchi
Appuntamenti da non perdere:
Scambio dei semi
Corso di autoproduzione dei semi
Informazioni a pagina 3
ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
Partecipare alla salvaguardia iniziando
con il set di prova
Ca. 500 salvasemi, fra orticoltori hobbisti e professionisti, agricoltori e vivaisti,
riproducono i semi di varietà rare e costituiscono una preziosa rete di volontari
per salvaguardare la diversità. Ciascun
salvaseme si prende cura di un paio di
varietà, di cui ha ricevuto la semenza da
ProSpecieRara. Dopo la raccolta dei semi ne spedisce una parte alla biblioteca dei semi di ProSpecieRara a Basilea.
Con l’obiettivo di assicurare al meglio
la diversità si cerca di avere per ogni
varietà almeno tre luoghi diversi in cui
essa venga riprodotta.
Diventare salvasemi non è difficile come potrebbe sembrare in un primo momento. In fondo sono necessari un orto,
un po’ di passione e la voglia di contribuire volontariamente alla salvaguardia
della diversità.
Per iniziare consigliamo di ordinare il nostro set di prova gratuito con il quale è
possibile fare le prime esperienze. Per
questo set scegliamo delle specie semplici da riprodurre: sono piante che producono i semi nell’anno stesso in cui si
seminano e che si autoimpollinano per
cui non c’è il pericolo di incroci fra varietà diverse. Inoltre si tratta di varietà delle quali abbiamo semenza a sufficienza
per cui non dovete avere il timore di possedere gli ultimi semi che andrebbero
persi se la moltiplicazione non vi riesce
(appunto perché la produzione dei semi
è una pratica che vuole essere imparata). Con i semi ricevete anche delle
istruzioni che contengono informazioni
sul momento di semina, sulla cura delle
piante, il numero minimo di piante necessario per la riproduzione dei semi,
così come una scheda per le segnalazioni in cui potrete comunicarci le vostre
osservazioni.
Per approfondire ulteriormente il tema
vi proponiamo di partecipare sia allo
scambio dei semi, che è allo stesso
tempo anche uno scambio di informazioni ed esperienze, che al corso di
autoproduzione di semenza (dettagli a
pagina 3).
Il set di prova di quest’anno è composto
con i semi delle seguenti varietà:
GE-272 Pomodoro prugna
Varietà del tipo «San Marzano» che produce numerosi frutti di grandezza medio-piccola e di forma irregolare. Saporiti. Sensibile ai terreni con acqua
stagnante e alla peronospora, ma resistente alla siccità. A fine stagione è
possibile appendere l’intera pianta in
cantina per finire la maturazione dei
frutti e conservarli.
Foto Gärtnerei Hirtenweg, Riehen BS
La maggior parte delle 1500 varietà
ProSpecieRara di ortaggi, cereali e ornamentali non si trovano in commercio. Per conservarle esse vengono coltivate e moltiplicate negli orti di tutta
la Svizzera.
GE-3 Fagiolo rampicante ‹Bussola›
Varietà locale originaria della Val di Blenio. Fiori bianchi leggermente rosati. Si
consumano i semi maturi.
ZP-1790 Tagete ‹Legione d’onore›
Il tagete è arrivato in Europa con gli Spagnoli dall’America latina. Questa varietà
è stata messa in commercio per la prima volta nel 1894 e apparteneva all’assortimento di Sementi Wyss nel 1912.
Petali semplici di colore marrone-rosso
con bordo giallo-oro.
L’ordinazione gratuita del set di prova
deve avvenire entro il 10 marzo 2014
presso il seguente indirizzo: ProSpecieRara, Via al Ticino, S. Antonino,
tel. 091 858 03 58,
e-mail [email protected]
▲ Il pomodoro prugna
▲ I baccelli non ancora maturi del fagiolo
‹Bussola›
▲ Fagioli ‹Bussola›, uno dei primi fagioli recuperati da ProSpecieRara
▲ Lo splendore del tagete ‹Legione d’onore›
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ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
Ordinare semenza
attraverso la rete di ProSpecieRara
I sostenitori di ProSpecieRara e le persone attive nel lavoro di salvaguardia
possono coltivare le piante rare ordinandole gratuitamente presso i salvasemi. Ecco come funziona.
Foto Markus Zuber, 5024 Küttigen
Sostenitori ProSpecieRara
Dopo 10 anni durante i quali l'assortimento del nostro «Catalogo delle varietà» è in costante aumento, ci permettiamo di adattare le quote di sostenitori.
Grazie per sostenere il nostro lavoro
anche in futuro.
Le quote annue di sostenitore sono:
Donatore coppia
90 CHF
Donatore plus
120 CHF
Donatore
70 CHF
Sostenitore junior (<25anni)
35 CHF
Sostenitore dall’estero
70 €
Con il contributo di coppia due adulti
della stessa economia domestica beneficiano di prezzi preferenziali per i nostri
corsi.
▲ II cavolo ‹Filderkraut› di cui è possibile ordinare semenza attraverso il «Catalogo delle varietà»
▲ Semenza riprodotta da distributori privati
▲ Gli stoloni della fragola ‹Hansa› sono disponibili per le ordinazioni dei sostenitori nel 2014
▲ Ognuno può arricchire il proprio orto di piante
rare
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Il «Catalogo delle varietà» online
Nel «Catalogo delle varietà» disponibile sul sito www.prospecierara.ch sono
elencate le varietà rare con le loro descrizioni. Per le varietà di cui è disponibile la semenza i sostenitori possono
accedere agli indirizzi delle persone
(distributori privati) a cui rivolgersi per
ordinare i semi gratuitamente (non per
tutte le varietà sono ogni anno disponibili i semi). Per consultare il «Catalogo
delle varietà» è necessario registrarsi
attivando un proprio conto sul sito.
Ordinazione di semenza gratuita
I sostenitori e gli attivi di ProSpecieRara
possono ordinare semenza gratuita solo presso i distributori privati. I distributori privati sono persone che volontariamente svolgono il lavoro di salvaseme e
mettono a disposizione di altre persone
la semenza da loro moltiplicata. Si possono ordinare al massimo 3 porzioni
per varietà e 5 varietà diverse per distributore privato (fino ad esaurimento
della semenza).
Attenzione: la semenza ordinata presso i nostri partner professionisti (Sativa, Hirtenweg, ... vedi pag. 19) viene
venduta, poichè moltiplicata professionalmente da aziende che devono sostenere dei costi per sopravvivere.
Ordinazione di patate
I sostenitori e gli attivi di ProSpecieRara possono inoltre usufruire del servizio
esclusivo di ordinazione di patate da
semina (servizio non possibile verso
l’estero). Le varietà disponibili sono
anch’esse elencate nel «Catalogo delle
varietà». Le patate sono più impegnative nella conservazione e per questo
vengono inviate con una fattura (20
CHF per 25 tuberi, incl. spedizione). Le
ordinazioni vanno inoltrate entro il 21
febbraio 2014.
Ordinazione di bacche
L’ordinazione di bacche per sostenitori e attivi di ProSpecieRara avviene da
quest’anno attraverso i distributori privati che spediscono, fino ad esaurimento del materiale di propagazione (talee,
rizomi, stoloni) da cui allevare le piantine. Una breve spiegazione su come
fare viene allegata all’invio. Può essere
richiesto un contributo per la spedizione
fino a 15 CHF. Le varietà disponibili e
gli indirizzi dei distributori si trovano nel
«Catalogo delle varietà».
Ordinazione di noccioli
di peschi di vigna
Per la prima volta i sostenitori e gli attivi
di ProSpecieRara possono ordinare noccioli di peschi della vigna nella Svizzera
italiana da cui allevare delle piante. La
disponibilità è limitata e gli indirizzi a cui
rivolgersi sono presenti nel «Catalogo
delle varietà». Vengono spediti 3–5 noccioli e può essere richiesto un contributo per l’invio fino al massimo di 15 CHF
per la spedizione e la stratificazione di
conservazione fino alla spedizione.
ProSpecieRara | Notizie della regione 1|2014
Dove posso acquistare o degustare
prodotti ProSpecieRara?
Le rarità stanno pian pianino ritornando
sul mercato! È quindi possibile trovare
semi o prodotti ProSpecieRara presso
aziende o negozi oppure gustarsi una
specialità rara nel piatto di un ristorante.
Bacche rare
Semi e piantine
Prodotti commestibili e altro
Mercati ProSpecieRara
Dettagli alle pagine 3, 4 e 5.
Sativa
L’azienda di semenza biologica propone i semi di oltre 150 varietà ProSpecieRara (sito e catalogo disponibili in
francese e tedesco). Sativa Rheinau
AG, Rheinau, tel. 052 304 91 60,
[email protected],
www.sativa-rheinau.ch
Coop Semenza e piantine di varietà
ProSpecieRara sono in vendita presso
i grandi negozi Coop o le filiali Coop
Edile&Hobby.
Azienda La Colombera, S. Antonino
Proposta di semenze ProSpecieRara
della ditta Sativa. (Apertura: lu–sa 9–
12, ma–ve 14.30–18.15, sa 14.30–17)
Mercato virtuale di ProSpecieRara
Piattaforma internet per prodotti ProSpecieRara con indirizzi dei produttori
di tutta la Svizzera:
www.prospecierara.ch/mercato
Azienda agraria cantonale di Mezzana,
grappa con le uve della collezione nazionale di conservazione
Azienda La Colombera, S. Antonino,
yogurt e gelato di farina bona con mais
di Mergoscia
Azienda Pura Vita, fam. Lanfranchi,
Verdabbio, grappa e liquori con 25 varietà di uve antiche biologiche
Bassetti Paolo, Cadenazzo, polenta di
mais rosso
Garbani Ilario, Cavigliano, farina bòna
di mais di Mergoscia
Haldemann Stefano, Minusio, vini con
le uve della collezione nazionale di conservazione
Holthuysen Christoph, Brissago, ortaggi e piantine
Infopoint, Brontallo, polenta di mais di
Mergoscia, farina tostata di segale di
Peccia, falso zafferano
Linea Bio Verde, Cattori e figlio, Cadenazzo, ortaggi e piantine
Terra Matta, Sagno, birra e conserve
di ortaggi
Vivaio Marco Regazzi
Ricca diversità di alberi da frutta. Vendita di piante nei momenti adatti alla
piantagione (novembre e marzo). Vivaio
di piante da frutta, Marco Regazzi, Riazzino, tel. 079 337 31 44, fax 091 796
37 22, [email protected]
Piantine e piante di varietà antiche
Associazione vivaio
Nuova collaborazione a partire dal
2014 per quanto riguarda le piante
ornamentali antiche. Associazione vivaio, Carpinel, 6874 Castel S. Pietro,
tel. 077 409 34 07, [email protected],
www.vivaio.ch
Gärtnerei am Hirtenweg, Riehen BS,
www.hirtenweg.ch
Dietwyler, Gärtnerei im Hasel, Rüfenach, tel. e fax 056 284 15 70
Neubauer Biogärnerei & Naturgärten,
Erlen, www.neubauer.ch
Foto Nic Nussbaum
Foto Markus Zuber, 5024 Küttigen
Foto Francesco Bonavia, S. Pietro
Alberi da frutta
Reller Biolandbau und Beerenpflanzen,
Berneck, tel. e fax 071 744 43 09,
[email protected]
Glauser’s Bio-Baumschule, Noflen,
www.biobaumschule.ch
Ristoranti
▲ Piantine di pomodori al primo trapianto
Eco-hotel Cristallina, Coglio, tel. 091
753 11 41, www.hotel-cristallina.ch
Ristorante Montalbano, San Pietro di
Stabio, tel. 091 647 12 06,
www.montalbano.ch
Ristorante Hotel La Romantica, Le Prese, tel. 081 844 03 83,
www.laromantica.ch
▲ Il fiore dell’Astro della Cina ‹Leuchtfeuer›
(Callistephus chinensis)
▲ Bancarella di prodotti con verdure e frutti
ProSpecieRara trasformati
▲ Sorbetto di … peperoni ProSpecieRara!?!
Coraggiosa creazione del ristorante Montalbano
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Mercato delle piantine
ProSpecieRara
Per arricchire il vostro orto di diversità!
Sabato 26 aprile 2014, ore 9.00 – 12.00
presso il Centro ProSpecieRara a San Pietro di Stabio
Per ogni gusto la propria scelta fra 12 varietà di pomodori e 12 varietà di altri ortaggi.
Il mercato è arricchito dalla presenza di bancarelle con altri prodotti locali, rari o biologici.
Per ulteriori mercati consultate questo bollettino a pagina 4 oppure il nostro sito www.prospecierara.ch
Fondazione svizzera
per la diversità socioculturale e genetica dei
vegetali e degli animali