Letture 1 (1) La “scala naturae” La natura passa gradatamente dagli

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Letture 1 (1) La “scala naturae” La natura passa gradatamente dagli
Letture 1
(1) La “scala naturae”
La natura passa gradatamente dagli esseri inanimati agli animali, in modo che, a causa della
continuità, la linea di demarcazione che separa gli uni dagli altri è sfumata, e non è possibile
determinare a quale dei due gruppi appartenga la forma intermedia. Così, dopo la classe degli
inanimati viene subito quella delle piante e , fra esse una specie differirà dell’altra perchè sembra
partecipare maggiormente dei caratteri della vita; l’intero mondo vegetale, se lo si paragona ai corpi
inorganici, appare in qualche modo dotato di vita, mentre paragonato agli animali appare inanimato.
(Aristotele Storia degli animali I, 588 b4)
(2) La grande catena dell'essere.
Tra il grado infimo, e supremo della perfezione corporea, o spirituale, v'ha un numero quasi infinito
di gradi intermedii. La serie di questi gradi compone la Catena universale. Ella unisce tutti gli Esseri,
lega tutti i mondi, abbraccia tutte le sfere. Un solo Essere è fuori di questa catena, ed è Colui che
l'ha fatta. [….] Ma se le nostre cognizioni riguardo alla catena degli esseri sono imperfettissime,
bastano però per somministrarci le più vantaggiose idee di questa magnifica progressione, e della
varietà, che regna nell'Universo.
Non ci ha salti nella natura; tutto è graduato. Se tra due esseri qualunque sieno esistesse un vuoto,
quale sarebbe la ragione del passaggio dall'uno all'altro? Non ci ha dunque alcun essere più alto, o
più basso del quale non esistano altri che vi si accostino con qualche carattere, o vi si scostino con
altri. Tra i caratteri, che distinguono gli Esseri, ne scopriamo altri più, altri meno generali; e quindi
le nostre divisioni in Classi, Generi e Specie. Queste divisioni non saprebbero ammettere un taglio.
V'ha sempre tra due classi, o due generi vicini, delle produzioni di mezzo, che sembrano non
appartenere più all'uno che all'altro, e legarli. Il polipo lega il vegetabile all'animale. Lo scoiattolo
volante unisce l'uccello al quadrupede. La Scimia è vicina al quadrupede, e all'uomo. [……]
La scala della natura si construisce dunque passando dal componente al composto, dal meno perfetto
al più perfetto.
(C. Bonnet, Contemplation de la nature [1764], trad. it. di L. Spallanzani, Contemplazione della
natura, Modena, appresso Giovanni Montanari, 1769, pp. 36-40)
(3) Carl von Linné (Linneo)
(Svezia, 1707-1778)
Era un pastore luterano ed un appassionato giardiniere e mostrò fin da piccolo un profondo amore
per le piante. Studiò medicina ed esercitò a lungo la professione di medico ma dedicò tutta la vita
alla raccolta e alla classificazione delle piante.
A lui si deve il metodo di classificazione tassonomica degli esseri viventi ancora in uso
(nomenclatura binomiale). Secondo la sua idea le specie, create in forma eterna e immutabile
secondo un progetto divino, erano spontaneamente disposte in un sistema naturale che si prestava
alla classificazione.
La fissità delle specie.
Noi contiamo tante specie quante diverse forme furono create in principio.
Vi sono tante specie quante forme diverse produsse in principio l'Ente infinito. Queste forme si sono
moltiplicate, secondo le leggi imposte della generazione, producendo sempre forme simili a loro.
Dunque vi sono tante specie quante forme o strutture diverse si presentano oggi. [...]
Che nuove specie si diano nei vegetali è negato dalla continuità della generazione, dalla propagazione,
dalle osservazioni quotidiane, dai cotiledoni. [...]
Vi sono tante varietà quante differenti piante vengono prodotte da semi della stessa specie.
Una varietà è una pianta mutata da una causa accidentale, come il clima, il terreno, il calore, i venti,
ecc., e quindi scompare mutandola di terreno. Le varietà riguardano, ad esempio, la grandezza, la
pienezza detto sviluppo, il colore, il sapore, il profumo. [...]
Le varietà possono essere escluse dalla botanica.
La specie e il genere sono opera della natura; la varietà più frequentemente della coltivazione; la
classe e l'ordine della natura e dell'arte.
Le specie sono rigidamente costanti, poiché la loro generazione è una vera e propria continuazione.
[….] Ogni genere è un'entità naturale, creato tale in principio, e che quindi non deve essere
menomato nella sua integrità né formato per mero accumulo a capriccio e secondo le teorie di
chiunque. [...]
Le varietà sono piante di una medesima specie modificate da una qualunque causa occasionale.
(C. von Linné, Philosophia botanica [1751], Vindobonae, typis Johannis Thomae Nob. de
Trattner, 1770, pp. 99-101, 239-40)