Il Debito Pubblico - salvatore capasso

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Il Debito Pubblico - salvatore capasso
Il Debito Pubblico
In questa lezione:
• Studiamo il vincolo di bilancio del governo.
• Esaminiamo i fattori che influenzano il debito pubblico nel lungo periodo.
• Studiamo la stabilità del debito pubblico.
327
Il vincolo di bilancio del governo
Il disavanzo di bilancio nell’anno t è:
disavanzo = rBt −1 + Gt − Tt
B = debito pubblico alla fine dell’anno t-1
t-1
r = tasso di interesse reale (costante)
r B = tassi di interesse reali corrisposti sui titoli pubblici in circolazione
t-1
G = spesa pubblica in beni e servizi nell’anno t
t
T = imposte al netto di trasferimenti
t
Due caratteristiche:
1.
2.
la spesa per interessi è misurata in termini reali – la misura corretta del
disavanzo è talvolta chiamata disavanzo corretto per l’inflazione;
la spesa pubblica (spesa in beni e servizi), G, non include i trasferimenti.
I
trasferimenti vengono sottratti dalle imposte T.
328
Il vincolo di bilancio del governo
Nell’ipotesi che il finanziamento monetario sia inesistente, il vincolo di bilancio del
governo afferma che la variazione del debito pubblico nel corso dell’anno t deve essere
uguale al disavanzo nell’anno t.
Bt − Bt −1 = rBt −1 + Gt − Tt
Nel termine di destra troviamo:
• interessi sul debito;
• disavanzo primario (o avanzo primario).
Riordinando i termini otteniamo:
Bt = (1 + r ) Bt −1 + Gt − Tt
Il debito alla fine dell’anno t è uguale a (1+r) per il debito alla fine dell’anno t-1, più il
disavanzo primario, che è uguale a G-T.
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Effetti di una riduzione delle imposte
Verifichiamo l’effetto sul debito e sulle imposte future di una riduzione delle imposte
oggi (l’anno 0)
Supponiamo che
• il bilancio sia in pareggio fino all’anno 0
• il debito sia nullo fino all’anno 0
A seguito della riduzione delle imposte di 1 nell’anno 0, il debito alla fine dell’anno 0 è
1, B =1
0
B0 = (1 + r ) B−1 + G0 − T0 = (1 + r )0 − 1 = 1
Se il debito è rimborsato per intero alla fine dell’anno 1, allora B =0
1
B1 = (1 + r )1 + G1 − T1 = 0
=>
T1 − G1 = 1 + r
330
Per rimborsare il debito nell’anno 1, il governo deve produrre, nell’anno 1, un avanzo
primario pari a (1+r).
Questo può avvenire tramite un aumento delle imposte o tramite una riduzione della
spesa.
Ipotesi rimborso dopo t anni.
Supponiamo che il governo decida di aspettare t anni prima di aumentare le imposte
per ripagare il debito.
Dall’anno 1 all’anno t, il disavanzo primario è pari a 0.
Nell’anno 1, il disavanzo primario è nullo. Il debito alla fine dell’anno 1 è:
B1 = (1 + r ) B0 + 0
Nell’anno 2, il debito diventa:
B2 = (1 + r ) B1 + 0 = (1 + r )(1 + r )
331
Il debito cresce a un tasso pari al tasso di interesse. Il debito alla fine dell’anno t-1 è:
Bt −1 = (1 + r )t −1
Nell’anno in cui il governo decide di rimborsare il debito, il vincolo di bilancio è dato da:
Bt = (1 + r ) Bt −1 + (Gt − Tt )
Sostituendo B con zero e B
t
t-1
con la sua precedente espressione, si ottiene:
Tt − Gt = (1 + r )t
E quindi….
Se la spesa pubblica resta invariata, una riduzione delle imposte oggi deve essere
compensata da un aumento delle imposte future.
Quanto più tempo il governo aspetta ad aumentare le imposte o quanto maggiore è il
tasso di interesse reale, tanto maggiore sarà l’aumento delle imposte future.
332
Il vincolo di bilancio del governo in termini del Pil
Il vincolo di bilancio del governo in termini del Pil può essere scritto come:
Bt
Y B
G −T
= (1 + r ) t −1 t −1 + t t
Yt
Yt Yt −1
Yt
Ricordando che:
Yt − Yt −1
Y
Y
Y
1
= g => t − 1 = g => t = 1 + g => t −1 =
Yt −1
Yt −1
Yt −1
Yt 1 + g
=>
Bt 1 + r Bt −1 Gt − Tt
=
+
Yt 1 + g Yt −1
Yt
333
Dato che:
1+ r
≈1+ r − g
1+ g
L’equazione precedente può essere riscritta come:
Bt
B
G −T
= (1 + r − g ) t −1 + t t
Yt
Yt −1
Yt
O, equivalentemente…
Bt Bt −1
B
G −T
−
= (r − g ) t −1 + t t
Yt Yt −1
Yt −1
Yt
E quindi….
La variazione del rapporto debito/Pil è uguale alla somma di due termini:
1. spesa per interessi, in termini reali, corretta per la crescita della produzione;
2. rapporto tra il disavanzo primario e il Pil.
334
Dinamica del rapporto debito/Pil
Caso (a).
Assumiamo che
- il disavanzo primario sia positivo
- il tasso di crescita del Pil sia maggiore del tasso di interesse reale (g > r => 1+r-g <
1)
La retta che rappresenta il rapporto debito/Pil ha inclinazione minore di 1 e intercetta
positiva.
Bt
B
G −T
= (1 + r − g ) t −1 + t t
Yt
Yt −1
Yt
Che cosa succede al rapporto debito/Pil nel lungo periodo?
- il rapporto debito/Pil converge nel tempo al suo valore di stato stazionario
- in equilibrio il governo è debitore
Qualunque sia il valore del debito ereditato dal passato e pur in presenza di disavanzi
primari, il rapporto debito/Pil converge sempre al suo stato stazionario.
335
Dinamica del rapporto debito/Pil: caso (a)
(a) Se g>r, il rapporto debito/Pil converge al valore di equilibrio di disavanzi primari.
Nota l’ipotesi è che il governo registra avanzi costanti ( (G-T)/Y=cost )
336
Dinamica del rapporto debito/Pil: caso (b)
Assumiamo che
- il disavanzo primario sia positivo
- il tasso di crescita del Pil sia minore del tasso di interesse reale (g < r => 1+r-g > 1)
La retta che rappresenta il rapporto debito/Pil ha inclinazione maggiore di 1 e intercetta
positiva.
Bt
B
G −T
= (1 + r − g ) t −1 + t t
Yt
Yt −1
Yt
Che cosa succede al rapporto debito/Pil nel lungo periodo?
- il rapporto debito/Pil NON converge nel tempo al suo valore di stato stazionario
- in equilibrio il governo è creditore
In presenza di un debito positivo ereditato dal passato e di disavanzi primari, il rapporto
debito/Pil cresce allontanandosi gradualmente dal valore di equilibrio.
337
Dinamica del rapporto debito/Pil: caso (b)
(b) Se g<r in presenza di un debito (positivo) ereditato dal passo di disavanzi primari, il
rapporto debito/Pil cresce allontanandosi gradualmente dall’equilibrio.
338
Dinamica del rapporto debito/Pil: caso (c)
Assumiamo che
- il disavanzo primario sia negativo
- il tasso di crescita del Pil sia minore del tasso di interesse reale (g < r => 1+r-g > 1)
La retta che rappresenta il rapporto debito/Pil ha inclinazione maggiore di 1 e intercetta
negativa.
Bt
B
G −T
= (1 + r − g ) t −1 + t t
Yt
Yt −1
Yt
Che cosa succede al rapporto debito/Pil nel lungo periodo?
- Il rapporto debito/Pil tende a esplodere
- In equilibrio il governo è debitore
In presenza di avanzi di bilancio adeguati, nonostante un tasso di interesse maggiore
del tasso di crescita del Pil e di un debito iniziale positivo, il debito pubblico in rapporto
al Pil si riduce nel tempo.
339
Dinamica del rapporto debito/Pil: caso (c)
(c) Se il governo genera avanzi di bilancio adeguati, anche se g<r e il debito iniziale è
positivo, il rapporto debito/Pil si riduce nel tempo.
340
Dinamica del rapporto debito/Pil: caso (d)
Assumiamo che
- il disavanzo primario sia positivo
- il tasso di crescita del Pil sia maggiore del tasso di interesse reale
La retta che rappresenta il rapporto debito/Pil ha inclinazione maggiore di 1 e intercetta
negativa.
Che cosa succede al rapporto debito/Pil nel lungo periodo?
- Il rapporto debito/Pil converge verso l’equilibrio
- In equilibrio il governo è creditore
In presenza di avanzi primari e di un tasso di crescita che eccede il tasso di interesse,
qualunque sia il valore iniziale del debito in rapporto al Pil, si converge verso l’equilibrio.
341
Dinamica del rapporto debito/Pil: caso (d)
(d) Se g>r e il governo genera avanzi di bilancio, il rapporto debito/Pil converge sempre al valore di
equilibrio.
342
I pericoli di un debito pubblico molto elevato
Maggiore è il livello del debito pubblico, maggiore è l’avanzo primario necessario per
“sostenere” quel debito, cioè per evitare che esso continui a crescere.
Ma ampi avanzi primari richiedono imposte elevate, le quali introducono distorsioni
nell’economia. Un circolo vizioso che può rendere difficile la condotta della politica
monetaria.
Per evitare un aumento del rapporto debito/Pil, il governo taglia la spesa e aumenta le
imposte - provvedimenti impopolari, che generano ancor più incertezza politica e quindi
fanno crescere i tassi di interesse.
Una soluzione: finanziamento monetario del disavanzo. Ma questo comporta un
aumento dell’inflazione.
Alternativamente, in che modo e a quale ritmo dovrebbe avvenire il rientro? Attraverso
molti anni, forse anche molti decenni, di avanzi primari.
La prospettiva di molti decenni di austerità fiscale non è certo incoraggiante.
Quando il livello del debito è molto elevato, il ripudio del debito è la soluzione più
attraente.
343
Riassumendo..
Un rapporto debito/Pil particolarmente elevato:
1.
2.
3.
deprime il capitale;
richiede imposte elevate e quindi elevate distorsioni;
aumenta il rischio di crisi finanziarie.
Come ridurre un elevato debito pubblico?
1.
2.
3.
Generando avanzi primari sufficientemente ampi;
ricorrendo al finanziamento monetario della banca centrale;
ripudiando il debito pubblico, interamente o anche solo parzialmente.
Questi tre modi di finanziamento del debito pubblico possono essere visti come tre
diverse forme di tassazione, che si distinguono perché gravano su gruppi economici
distinti.
Il debito pubblico e le manovre di politica economica volte a ridurlo sono spesso il
risultato di una lotta politica tra diversi gruppi di interesse e tra i loro rappresentanti
politici.
È possibile stabilire un legame tra grado di stabilità politica, conflitto redistributivo ed
evoluzione dei disavanzi e del debito.
344