Si scopre ora che lo spirito umano è il migliore
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Si scopre ora che lo spirito umano è il migliore
La vecchia teoria dell’organizzazione del lavoro consisteva nel concepire il pensiero organizzativo solo attraverso strutture e procedure. Si scopre ora che lo spirito umano è il migliore strumento di integrazione che permette di affrontare la complessità. Michel Crozier, Crozier, 2001 qua l it à dov e qua l it à cosa lusso superfluo rispetto delle specifiche e delle norme evoluzione del concetto (e dell’ambito di riferimento) della qualità 1950 qua l it à come operatività costo rispondenza all’uso ispezione costo 1960 /70 soddisfazione dei bisogni espliciti del cliente 1980 investimento soddisfazione dei bisogni latenti del cliente 1990 profitto stabile nel tempo prevenzione regolazione di processi trasformazione delle relazioni ideologia ilil servizio servizio èè un processo di interscambio finalizzato alla soluzione di problemi, alla soddisfazione dei bisogni e dei desideri di persone singole o collettive e imprese che si attua mediante il trasferimento reciproco di informazioni, conoscenza, abilità, lavoro, appartenenza, sicurezza o la disponibilità ad usare individualmente e temporaneamente beni/strumenti o il trasferimento di risorse g. negro naturali. la qualità nei servizi quantificabilità limitata eterogeneità contestualità affidabilità delle risorse umane presenza del disservizio qualità & servizi “La “La qualità qualità non non èè la la migliore migliore in in senso senso assoluto, assoluto, bensì bensì la la migliore migliore per per certe certe condizioni condizioni del del cliente” cliente” Feigenbaum “La “La qualità qualità èè una una funzione funzione di di conformità, conformità, disponibilità, disponibilità, servizio servizio al al cliente” cliente” Juran qualità & servizi Q= Prestazioni aziendali Bisogni del cliente ≥1 Al più basso costo possibile e ad un prezzo inferiore alla concorrenza Senza chiari requisiti sui quali esista un accordo comune, la qualità non ha significato. La qualità non è “eleganza” o “bontà” ma è conformità a requisiti. Lo standard è “zero difetti”. Fallo giusto la prima volta. Crosby, 1979 La qualità è idoneità all’utilizzo. L’idoneità si compone di due caratteristiche: • gli aspetti del prodotto o servizio che incontrano le necessità del cliente, che influisce sulle vendite • la mancanza dei difetti che influisce sui costi Juran, 1989 La qualità…sappiamo cos’è eppure non lo sappiamo. Questo è contraddittorio. Alcune cose sono meglio di altre, cioè hanno più qualità. Ma quando provi a dire in cosa consista la qualità, paff, le parole ti sfuggono. Ma se nessuno sa cos’è, a fini pratici non esiste nulla. E invece esiste eccome. Su cos’altro sono basati i voti? Perché mai la gente pagherebbe una fortuna per certe cose e ne getterebbe altre nella spazzatura? Ovviamente alcune sono meglio di altre…ma in che cosa consiste il meglio? Robert M. Pirsig, 1974 Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta mondo industriale mondo sanitario minimum minimum standard standard American AmericanCollege Collegeof ofSurgeon Surgeon 1919 1919 American AmericanSociety Society for forQuality QualityControl Control 1946 1946 e.w. e.w. deming deming primo primoviaggio viaggioin ingiappone giappone 1946 1946 minimum minimum standard standard American AmericanCollege Collegeof ofSurgeon Surgeon 1919 1919 44 medici medicieechirurghi chirurghiin instaff staff 44 medici medicilaureati laureati 44 lo lo staff staff adotta adotta regole regole ee politiche politiche approvate ’organizzazione approvatedall dall’organizzazione 44 cartella cartellaclinica clinicacompleta completaed edaccurata accurata 44 servizi servizidiagnostici diagnosticiminimi minimi L’applicazione di tutti i servizi necessari della moderna medicina scientifica ai bisogni della popolazione Lee e Jones, 1933 Il grado con cui l’assistenza è disponibile, accettabile, continua e documentata Blue Cross, 1950 Il grado di conformità dell’assistenza erogata ai criteri di buona qualità Donabedian, 1966 Assistenza efficace a migliorare lo stato di salute e di soddisfazione di una popolazione entro le risorse che la società e gli individui hanno scelto di spendere per quell’assistenza Institute of Medicine, Washington, 1974 Il grado con cui l’assistenza è conforme a criteri presenti con un minimo di spese non necessarie Williamson, 1974 La qualità dell’assistenza sanitaria è il livello di salute più elevato possibile ottenibile con i mezzi più desiderabili utilizzati allo scopo Donabedian, 1978 La frequenza con cui si compiono interventi sanitari di dimostrata efficacia (più utili che dannosi) e si evitano interventi più dannosi che utili Sackett, 1980 Capacità di un prodotto di rispondere completamente agli scopi per i quali è stato progettato e costruito al più basso costo possibile Vuori, 1984 La qualità dell’assistenza consiste nella sua capacità di migliorare lo stato di salute e di soddisfazione di una popolazione nei limiti concessi dalle tecnologie, dalle risorse disponibili e dalle caratteristiche dell’utenza Palmer, 1988 Disponibilità di un mix di servizi sanitari diagnostici e terapeutici tali da produrre con la maggiore probabilità, per il paziente, l’esito di un’assistenza sanitaria ottimale, compatibilmente con le conoscenze raggiunte dalla scienza medica e in rapporto con fattori biologici quali l’età del paziente, la malattia da cui è affetto, le diagnosi secondarie concomitanti, le risposte al regime terapeutico e altri fattori connessi; con il minimo dispendio di risorse per raggiungere questo risultato; con il minor rischio possibile di ulteriori danni o disabilità in conseguenza di tale terapia; e con la massima soddisfazione possibile del paziente riguardo al processo di assistenza, alla sua personale interazione con il sistema sanitario e ai risultati ottenuti (W.H.O., 1988) Per l’intelletto, il processo di definizione della Qualità è una specie di coazione: è un eccitante, anche se poi ti lascia con un cerchio alla testa, come fumare troppo o come una festa che si è trascinata fino all’alba. robert m. pirsig, lila appropriatezza nell’uso di tecnologie efficaci congruenza delle relazioni funzionali tra elementi costitutivi del sistema organizzativo scarto fra atteso ed osservato dall’utente nel ricevere la prestazione dall’operatore nel vissuto dell’organizzazione JCAHO, 1991 Efficacia teorica: il trattamento è di per sé utile? Appropriatezza: è adatto al paziente? Accessibilità: se è giusto, il paziente lo può ottenere? Efficacia pratica: è eseguito correttamente? Efficienza: è eseguito tenendo conto del rapporto costi-efficacia? Continuità: il trattamento non ha subito interruzioni, ha avuto un follow-up o uno scambio di informazioni adeguato? dimensione definizione scopo Efficacia Attesa (efficacy) massima capacità potenziale di migliorare la salute in condizioni ottimali Efficacia Pratica (effectiveness) Competenza Tecnica Accettabilità risultati ottenuti applicando ordinariamente l’intervento livello di applicazione delle “tecnologie” disponibili grado di apprezzamento da parte dell’utente Efficienza capacità di raggiungere i risultati attesi al minor costo capacità di assicurare cure appropriate a chi nea ha bisogno grado di utilità della prestazione rispetto al problema clinico ed alla “tecnologia” disponibile Adeguatezza Accessibilità Appropriatezza Fare solo ciò che è utile nel modomigliore da chi eroga le cure per chi le riceve col minor costo chi ne ha bisogno e solo a loro LE DIMENSIONI DELLA QUALITA’ EFF TEO APPR FRUIB ACC EFF PRAT EFFICIEN CONT - - ++ ++ ++ - ++ OPERATORI ++ +/- +/- - ++ - - DIRETTORI + + - ++ ++ ++ +/- ASSESSORI - ++ + + + ++ - UTENTI qualità efficacia formazione valori etici efficienza processo risorse standard ottimizzazione misurazione indicatori soddisfazione obiettivi PERCHE’ MIGLIORARE LA QUALITA’ DELL’ASSISTENZA? ETICA SICUREZZA ECONOMICITA’ NORMATIVA Raccomandazioni alla tonsillectomia 389 174 (45%) SI 219 NO 99 (46%) SI 116 NO 51 (44%) SI 65 NO Bakwin NEJM 232: 691, 1945 Perchè agire? Nel vostro ospedale aspettatevi che il 10% di tutti gli avvenimenti legati al paziente si traducano in eventi avversi Aspettatevi che il 25% siano “gravi” da John Øvretveit Probabilità relativa 1 su 10 Che causino sofferenza, disabilità o morte, allungamento della degenza, ed abbattano il morale Se ne possono prevenire il 50% A basso costo il 20% Più prevenzione potrebbe far risparmiare (Spendere $ 2 mil. per evitare un incidente d’auto all’anno è “costo-efficace”) Quanti pazienti moriranno domani negli ospedali a causa di errori commessi durante le cure? Penso che saranno almeno 100 e 100 dopodomani e ancora 100 il giorno dopo. E così fino a quando idee e volontà non saranno tradotte localmente nelle azioni che possano prevenire il pesante carico di errori medici e salvare così le vite dei nostri pazienti. Berwick N 2003 D.Lgs. 502/92 come modificato dal D.Lgs. 517/93 Art. 10 (Controllo di qualità) 1. Allo scopo di garantire la qualità dell’assistenza nei confronti della generalità dei cittadini, è adottato in via ordinaria il metodo della verifica e revisione della qualità e della quantità delle prestazioni, nonché del loro costo, al cui sviluppo devono risultare funzionali i modelli organizzativi ed i flussi informativi dei soggetti erogatori e gli istituti normativi regolanti il rapporto di lavoro del personale dipendente, nonché i rapporti tra soggetti erogatori, pubblici e privati, ed il Servizio sanitario nazionale. (...) 3. Con decreto del Ministero della sanità, (...), sono stabiliti i contenuti e le modalità di utilizzo degli indicatori di efficienza e di qualità. ( ... ). D.Lgs. 502/92 come modificato dal D.Lgs. 517/93 14 (Diritti dei cittadini) 1. Al fine di garantire il costante adeguamento delle strutture e delle prestazioni sanitarie alle esigenze dei cittadini utenti del Servizio sanitario nazionale il Ministro della sanità definisce (...) i contenuti e le modalità di utilizzo degli indicatori di qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie relativamente alla personalizzazione ed umanizzazione dell’assistenza, al diritto all’informazione, alle prestazioni alberghiere, nonché dell’andamento delle attività di prevenzione delle malattie. PIANO SANITARIO NAZIONALE 2006-2008 Occorrerà poi fare riferimento ai punti focali dell’azione del Servizio sanitario nazionale ed individuarne le priorità: 1) organizzare meglio e potenziare la promozione della salute e la prevenzione; 2) rimodellare le cure primarie; 3) favorire la promozione del governo clinico e della qualità nel Servizio sanitario nazionale; 4) potenziare i sistemi integrati di reti sia a livello nazionale o sovraregionale (malattie rare, trapianti etc) sia a livello interistituzionale (integrazione sociosanitaria) sia tra i diversi livelli di assistenza (prevenzione, cure primarie etc); 5) promuovere l’innovazione e la ricerca; 6) favorire il ruolo partecipato del cittadino e delle associazioni nella gestione del Servizio sanitario nazionale; 7) attuare una politica per la qualificazione delle risorse umane. “NORME PER LA PROGRAMMAZIONE SOCIO-SANITARIA E IL RIASSETTO DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE” 3. La programmazione socio-sanitaria regionale è basata sui seguenti principi: a) tutela e promozione della salute come bene comune, diritto inalienabile di tutti i cittadini, a prescindere dalle condizioni sociali individuali e interesse della collettività ai sensi dell’articolo 32 della Costituzione; b) primato della prevenzione e ruolo strategico delle attività di promozione della salute; c) ruolo primario dei soggetti individuali e collettivi del territorio nell’identificazione dei bisogni di salute e delle azioni finalizzate al raggiungimento e mantenimento del benessere sociale; d) orientamento alla solidarietà, alla sobrietà, alla dignità, alla umanizzazione e alla sussidiarietà nella organizzazione e nel funzionamento dei servizi sociosanitari; e) partecipazione dei cittadini e degli operatori pubblici e privati del servizio socio-sanitario regionale, attraverso le loro rappresentanze, alla definizione delle linee programmatiche; f) omogeneità e uniformità delle prestazioni da assicurare ai cittadini, attraverso livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio regionale che siano garanzia di giustizia ed equità; g) appropriatezza delle prestazioni, qualità e continuità delle stesse, integrando gli interventi sociali e socio-sanitari. SCELTA DI PRIORITA’ DA DECISIONE ARBITRARIA… DA GIUDIZI IMPLICITI… …A PROCEDURA FORMALE …A STRUTTURAZIONE DEL GIUDIZIO CRITERI DI PRIORITA’ DI UN PROBLEMA DI SALUTE Incidenza -FREQUENZA -GRAVITA’ prevalenza morbosità mortalità disabilità -RISOLVIBILITA’ efficacia tecnologia risorse problema -TRASVERSALITA’ -COSTI soluzioni in cash sociali -ALLARME SOCIALE METODO DI HANLON Dimensione del problema Da 0 a 10 (A + Gravità Efficacia Da 0 a 10 Da 0.5 a 1.5 B) * C Fattibilità Da 0 a 5 * D SCELTA DEI PROBLEMI • riguardanti attività in cui i partecipanti sono coinvolti • specifici (non problemi troppo ampi o generici) • capaci di motivare i partecipanti • possibilità di ottenere il consenso su criteri e relativi livelli • elevato beneficio per i pazienti/utenti degli eventuali miglioramenti (efficacia nella pratica degli interventi male o poco applicati) • frequenti • realistici (ad es. sconsigliabili i problemi modificabili solo con aumento del personale o con acquisto di apparecchiature molto costose o dove vi sono resistenze insuperabili) • alto potenziate di risparmio (considerando risparmi anche l'evitare i costi in risorse umane e materiali dei problemi esistenti) • facilità di effettuazione dello studio • studi precedenti a cui ispirarsi FARE LA COSA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO, AL PAZIENTE GIUSTO CON IL MINOR COSTO POSSIBILE RISOLVE PROBLEMI ETICI AUMENTA LA SICUREZZA RISPETTA CRITERI DI ECONOMICITA’ E’ RISPETTOSA DELLA NORMATIVA COME APPROCCIARSI ALLA QUALITA’? FARE LA COSA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO, AL PAZIENTE GIUSTO CON IL MINOR COSTO POSSIBILE 1. QUALITA’ TECNICA 2. QUALITA’ ORGANIZZATIVA 3. QUALITA’ PERCEPITA GLI APPROCCI TEORICI I problemi della qualità sono causati da persone che agiscono in malafede Un sofisticato sistema ispettivo individua gli errori e isola i responsabili GLI APPROCCI TEORICI Processo formalizzato e sistematico volto a misurare il livello qualitativo delle cure mediche, identificare i problemi esistenti e verificare nel tempo che le azioni correttive siano state efficaci GLI APPROCCI TEORICI L’organizzazione deve cercare in ogni modo di dare alle persone le opportunità di migliorare agendo sull’intero processo di produzione anziché sulla correzione di singoli errori Obiettivo finale è la soddisfazione del cliente APPROCCIO PROFESSIONALE MANAGERIALE QUALITY ASSURANCE TOTAL QUALITY MANAGEMENT r. russo QUALITY ASSURANCE TOTAL QUALITY MANAGEMENT Migliorarela laqualità qualitàdel delprodotto prodottoin in Migliorare terminidi diquantità quantitàaggiunte aggiuntedi disalute saluteai ai termini clientieedi diperformance performanceoperativa operativa clienti Migliorarela laqualità qualitàdel delprodotto prodotto Migliorare attraversoun unimpegno impegnodiretto direttonel nel attraverso miglioramentodella dellaqualità qualità miglioramento dell’organizzazione dell’organizzazione r. russo QUALITY ASSESSMENT QUALITY ASSURANCE + QUALITY IMPROVEMENT r. russo TOTAL QUALITY MANAGEMENT CONTINUOUS QUALITY IMPROVEMENT … includendo: - una struttura organizzativa per identificare e migliorare i processi operativi (assistenziali e amministrativi) - un set di dati utili per studiare i processi operativi - l’empowerment degli operatori r. russo Act Plan C Do heck A ct Plan C D heck o rimedio prevenzione miglioramento identificare i temi selezionare il tema definire gli obiettivi osservare e documentare la situazione attuale analizzare la situazione attuale identificare le possibili cause determinare le cause reali determinare le contromisure di modifica A P ct C heck lan Do “addestramento” del personale verifica dell'applicazione delle contromisure eventuale correzione registrazione del lavoro e dei dati A P D ct lan C o heck controllare le cause controllare i risultati confrontare identificare se sono stati eliminati gli aspetti negativi verificare l’efficacia (correlazione risultato/intervento) identificare altri aspetti positivi valorizzare A C heck P ct D lan o valutazione negativa positiva standardizzare standardizzare FOCUS-PDCA Find Plan Organize Do Clarify Check Understand Act Select P lan A P ct lan C D heck A ct o A P A P ct C D heck ct lan lan C D heck o A P ct lan C D heck C o heck D o o La La VRQ VRQ è un processo attraverso il quale si misura e, quando necessario, si migliora la qualità delle prestazioni sanitarie. Q R aV ll e d o l 1. c i c il 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Identificazione dei problemi Selezione delle priorità Individuazione del metodo di valutazione Definizione del sistema di misurazione Individuazione delle carenze e delle soluzioni Programmazione degli interventi Attuazione degli interventi Valutazione dei risultati il l c i c ll e od costituzione del gruppo di lavoro Q R V a identificazione dei problemi selezione delle priorità individuare l’approccio valutativo definire l’atteso analisi dell’osservato individuazione delle carenze individuazione delle soluzioni scelta delle soluzioni attivazione degli interventi valutazione dei risultati Le ù importanti Le cose cose pi più importanti sono sono sempre sempre intangibili intangibili ee non non misurabili. misurabili. Se à notato. Se éé importante, importante, verr verrà notato. Se Se viene viene notato, notato, allora allora può può essere essere misurato. misurato. Se Se non non viene viene preso preso in in considerazione, considerazione, allora allora non non conta conta niente niente.. John Øvretveit Correzione dei problemi Prevenzione dei problemi Attenzione agli esiti Attenzione ai processi e agli esiti Enfasi sugli aspetti Enfasi sugli aspetti clinici clinici e non clinici r. russo Responsabilità di pochi Responsabilità di tutti Non produce cambiamento generalizzato E’ orientato alla diffusione di una cultura della qualità APPROCCIO STATICO APPROCCIO DINAMICO r. russo - QUALITA’ - VALUTAZIONE processo attraverso cui si attribuisce •un valore a qualcosa •su scale qualitative o quantitative •utilizzando tecniche e strumenti diversi e lo si confronta con •un valore di riferimento •esplicito (o implicito) al fine di esprimere un •giudizio di merito a erv s s o to so atte so e t t a o vat r e oss di cosa si dispone? che cosa si fa? che cosa si ottiene? asse oggetto elementi statici dell’ambiente struttura in cui l’assistenza viene fornita strumento Valutazione Quality di cosa si dispone? della Qualità Assessment Verifica e modalità di effettuazione processo Revisione della delle attività professionali che cosa Qualità esito Quality siAssurance fa? cambiamento dello stato Continuous attuale e futuro dell’oggetto Miglioramento Quality cosa si ottiene? del nostro intervento che può che Continuo della Improvement essere attribuito all’intervento Qualità stesso asse oggetto elementi statici dell’ambiente struttura in cui l’assistenza viene fornita strumento Valutazione della Qualità Verifica e modalità di effettuazione processo Revisione della delle attività professionali Quality Assessment Quality Assurance Qualità esito cambiamento dello stato Continuous attuale e futuro dell’oggetto Miglioramento Quality del nostro intervento che può Continuo della Improvement essere attribuito all’intervento Qualità stesso 1. Identificazione del problema: determinare la probabile esistenza di problemi nella cura del paziente 2. Selezione delle priorità: determinare l’ordine nel quale i problemi identificati saranno affrontati 3. Metodologia: selezionare un metodo appropriato per determinare le dimensioni di ogni problema 4. Criteri e standard: individuare specifici aspetti misurabili delle cure e i relativi livelli di evenienza accettabili 5. Individuazione delle carenze: misurare il risultato attuale e confrontarlo con lo standard 6. Azioni per risolvere le carenze: pianificare un programma per risolvere ogni carenza 7. Rivalutazione delle cure: valutare se le carenze sono state realmente corrette MODELLO DI PROGETTAZIONE INPUT valutazione 7. Analisi della nuova situazione (MANDATI, DOMANDE, BISOGNI) valutazione 1. Analisi della situazione 6. Valutazione dei risultati 2. Obiettivi Specifici (OS) 5. Attuazione programma Valutazione processo Eventuali correzioni valutazione 3. Piano di valutazione degli O.S. (indicatori) 4.Programma valutazione Tonelli, 2000 PROBLEMA Problema Evento o condizione che accade con frequenza o modalità insolite rispetto ad una situazione di riferimento Gli eventi osservati si scostano dagli attesi PER AVERE UN PROBLEMA DEVO AVERE I DATI (DEMING) PROBLEMA Scarto tra osservato atteso PROBLEMA Scarto tra atteso osservato SPIEGABILE CON IL CONTRIBUTO DI…. Causa A Causa B Causa C Cause non note PROBLEMA Scarto tra atteso osservato SPIEGABILE CON IL CONTRIBUTO DI…. Causa A Causa B Causa C Cause non note AGGREDIBILI CON SOLUZIONI PERTINENTI Tecnologie da rinnovare Modificazioni organizzative Formazione Ricerca PROBLEMA Scarto tra atteso osservato SPIEGABILE CON IL CONTRIBUTO DI…. Causa A Causa B Causa C Cause non note AGGREDIBILI CON SOLUZIONI PERTINENTI Tecnologie da rinnovare Modificazioni organizzative Formazione Ricerca FATTIBILI RISPETTO A RISORSE E VINCOLI INFEZIONI DELLE VIE URINARIE 20% Scarto=10 10% Errata Prescrizione 15% Errata gestione Sistemi a Circuito aperto 70% 15% Formazione Sistemi circuito chiuso Formazione medica infermieristica 100% 100% 100% 100% 70% 50% 100% (70%) + 70% (15%) + 50% (15%) 70% + 10,5% + 7,5% = 88% dello scarto= 8,8 = OBIETTIVO 11,2 SCELTA DEI PROBLEMI • riguardanti attività in cui i partecipanti sono coinvolti • specifici (non problemi troppo ampi o generici) • capaci di motivare i partecipanti • possibilità di ottenere il consenso su criteri e relativi livelli • elevato beneficio per i pazienti/utenti degli eventuali miglioramenti (efficacia nella pratica degli interventi male o poco applicati) • frequenti • realistici (ad es. sconsigliabili i problemi modificabili solo con aumento del personale o con acquisto di apparecchiature molto costose o dove vi sono resistenze insuperabili) • alto potenziate di risparmio (considerando risparmi anche l'evitare i costi in risorse umane e materiali dei problemi esistenti) • facilità di effettuazione dello studio • studi precedenti a cui ispirarsi Dove sono? Cosa voglio ottenere? OSSERV /ATTESO Quali elementi osservabili descrivono il mio atteso? CRITERIO Come posso misurare questi elementi? A che livello mi dichiaro soddisfatto? STRUMENTO/ INDICATORE STANDARD CRITERIO Regola che viene assunta come norma di giudizio Zanichelli Elemento riferito alla struttura, al processo o agli esiti dell’assistenza sanitaria che corrisponde a un giudizio di buona qualità Donabedian, 1989, “Norma, fondamento per giudicare, distinguere, valutare” Galileo Galilei κρινειν = distinguere, giudicare Argomento, tema, aspetto da prendere in considerazione per valutare e decidere. P. Morosini – F. Perraro, 1999 COMPRENSIBILI, CHIARI RILEVANTI, RAGIONEVOLI OSSERVABILI MISURABILI OTTENIBILI VALIDITA’ DEI CRITERI Pertinenza corretta formulazione in rapporto agli obiettivi generali e specifici della valutazione Completezza possibilità di essere applicati in tutti i casi per cui sono previsti Accuratezza capacità di individuare carenze di qualità e di escludere elementi con qualità adeguata Credibilità integrazione di informazioni l’esperienza degli operatori Accettabilità da parte degli operatori che li utilizzano Oggettività le differenze di interpretazione devono essere il più possibile limitate oggettive con INDICATORE Indice rappresentativo dell’andamento di un particolare settore, unità di misura del criterio Zanichelli statistici COMPLETEZZA ACCURATEZZA RIPRODUCIBILITÀ VALIDITÀ operativi tempestività tempestività facilità facilitàdidicalcolo calcolo requisiti requisiti riguarda tutti gli oggetti da osservare assenza di errori sistematici minima variabilità tra e intra osservatori coesistenza di accuratezza e riproducibilità economicità economicità facilità facilitàdidirilevazione rilevazione concettuali PERTINENZA SPECIFICITÀ SENSIBILITÀ ESSENZIALITÀ OPERATIVITÀ requisiti requisiti capacità di misurare realmente il fenomeno che si intende misurare capacità di misurare solo il fenomeno che interessa capacità di evidenziare le differenze di intensità di un fenomeno capacità di cogliere i tratti essenziali di un fenomeno valori diversi dovrebbero comportare scelte diverse PRESCRITTIVI O NORMATIVI = COMPARATIVI O EMPIRICI = Termini assoluti Presenza/assenza Confronto % STANDARD Valore di riferimento Zanichelli Percentuale di azioni o di esiti che si ritengono debbano soddisfare l’indicatore OPERATIVO STANDARD GOLD (benchmarking) ……………… confronti temporali …………….. confronti geografici ……………… norme/ leggi - QUANTIFICABILI - CHIARI ED ESPLICITI - COERENTI CON SCOPI E MOTIVAZIONI DEI SERVIZI - REALIZZABILI - CONTROLLABILI CON PROCEDURE DEFINITE Verso la qualità, A. Gardini, Centro Scientifico Editore Curare la qualità, A. Bonaldi, F. Focarile, A. Torregiani. Guerini Associati La qualità totale, A.Galgano. Il sole 24 ore Libri I sette strumenti della qualità totale, A.Galgano. Il sole 24 ore Libri Kaizen, M. Imai Il sole 24 ore Libri Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, R. Pirsig. Adelphi Lila, R. Pirsig. Adelphi Enciclopedia della gestione della qualita' in sanita' P. Morosini, F. Perraro Centro Scientifico Editore