puzzolo e la discarica abusiva
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PUZZOLO E LA DISCARICA ABUSIVA Introduzione Ai fini dell’apparato operativo inserito nel libro, il racconto “Puzzolo e la discarica abusiva” è stato suddiviso in gruppi di capitoli in modo da individuare sequenze al loro interno coerenti anche rispetto alle proposte operative. sezione capitoli libro pagine Inizio del racconto Il prato bellissimo, Puzzoville 3-16 Da Ricciattolo a Puzzolo Ricciattolo, Puzzolo 17-35 Puzzolo apre gli occhi La bottiglietta di vetro, Picchio Verde, La partenza 36-57 Alla scoperta della città Squitter, Una colazione agitata, Prima Vera 58-78 Conclusione Il ritorno, La festa, L’incontro, Il prato bellissimo 79-96 Le attività legate al testo si articolano in tre sezioni principali, segnalate nel titolo delle schede operative del libro. 1. Giocare con le parole: in cui si sviluppano abilità legate all’ortografia, all’approfondimento lessicale, alla riflessione linguistica e all’analisi di frasi particolari. 2. Alla scoperta del racconto: con attività di comprensione del racconto o di strutture logiche in esso utilizzate, di analisi delle sequenze narrative e del contesto storicogeografico, di descrizione dei personaggi e di comprensione e sviluppo del messaggio trasmesso dal racconto. 3. Io scrittore: con suggerimenti per rielaborare e reinventare parti del racconto, per raccontare situazioni riferite a se stessi e per narrare o descrivere partendo dalla traccia del racconto stesso. Nell’ultimo capitolo, la sezione “Giocare con le parole” è stata eliminata per lasciare più spazio alla ricostruzione del racconto. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati I-1 OBIETTIVI DELLE PROPOSTE OPERATIVE Obiettivi delle proposte contenute nel volume riferimento al volume obiettivi Inizio del racconto, pp. 3-16 p. 98 GIOCARE CON LE PAROLE Ampliare il lessico, in particolare quello relativo alle professioni. Conoscere le similitudini. p. 99 ALLA SCOPERTA DEL RACCONTO Saper leggere con attenzione un testo. Analizzare una descrizione. Individuare quali azioni avvengono prima e quali dopo in un racconto. p. 100 IO SCRITTORE Utilizzare la propria fantasia per inventare nuove ambientazioni a partire da una traccia. Da Ricciattolo a Puzzolo, pp. 17-35 p. 101 GIOCARE CON LE PAROLE Ampliare il lessico di base, soprattutto quello riferito agli aggettivi. Saper desumere dal testo il significato di parole nuove. Saper scrivere parole in uno schema. p. 102 ALLA SCOPERTA DEL RACCONTO Desumere informazioni, anche implicite, da un testo. Avvicinarsi alla psicologia dei personaggi. Riconoscere gli elementi caratterizzanti di un personaggio rispetto agli altri. p. 103 IO SCRITTORE Raccontare una breve avventura a partire da un esempio e da una traccia data. Saper sviluppare una situazione mantenendo le caratteristiche del personaggio evidenziate nel racconto. C&C∗: Sapersi mettere nei panni degli altri. Puzzolo apre gli occhi, pp. 36-57 p. 104 GIOCARE CON LE PAROLE Conoscere il significato di alcuni modi di dire e saperli usare opportunamente. p. 105 ALLA SCOPERTA DEL RACCONTO p. 106 IO SCRITTORE Saper riordinare le sequenze di un racconto. Comprendere le relazioni causa effetto espresse nel racconto. Descrivere situazioni modificando il punto di vista rispetto a quello del racconto. A partire da uno spunto, saper inventare semplici situazioni. C&C: Comprendere punti di vista differenti dal proprio. segue ∗ C&C: Cittadinanza e Costituzione Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati I-2 OBIETTIVI DELLE PROPOSTE OPERATIVE riferimento al volume obiettivi Alla scoperta della città, pp. 58-78 p. 107 GIOCARE CON LE PAROLE Conoscere il significato di aggettivi legati al senso dell’olfatto. Comprendere semplici giochi di parole. p. 108 ALLA SCOPERTA DEL RACCONTO p. 109 IO SCRITTORE Individuare le caratteristiche di personaggi nel racconto e metterle a confronto. Comprendere il messaggio di un racconto. Immaginare le possibili conseguenze di un evento. C&C: Assumere atteggiamenti responsabili rispetto alle proprie azioni imparando a comprenderne le possibili conseguenze. Conclusione, pp. 79-96 pp. 110-111 ALLA SCOPERTA DEL RACCONTO Saper ricostruire l’intreccio di un racconto individuandone le sequenze principali anche aiutandosi con immagini. Avvio al riassunto. Comprendere il senso di una storia circolare. p. 112 IO SCRITTORE Scrivere un semplice racconto con struttura circolare seguendo una traccia. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati I-3 SPUNTI DI LAVORO Partendo dal presupposto che le attività seguenti sono perlopiù realizzabili se l’intera classe legge il libro contemporaneamente, precisiamo che il libro di narrativa può essere letto dagli alunni secondo una delle seguenti modalità, che presentano vantaggi differenti. a) L’insegnante concorda con i bambini quali pagine vanno lette entro il periodo stabilito (una settimana, il mercoledì seguente ecc.): questo permette un maggiore controllo del ritmo di lavoro. b) L’insegnante concorda con i bambini una data entro la quale tutti devono aver terminato di leggere il libro: questo consente agli alunni una maggiore autonomia; la verifica della comprensione, passo passo, può essere fatta attraverso le operative dedicate nel testo. A seconda del momento dell’anno scolastico in cui sarà proposta la lettura del libro e delle capacità raggiunte dalla classe, l’insegnante sceglierà la modalità di lavoro che ritiene migliore. A seguire, alcune attività che potrete sviluppare a partire dal testo, coinvolgendo la classe coralmente o a gruppi. In particolare, nell’attività a seguire, si insiste sulla descrizione di persone, che spesso viene avviata e sviluppata nel secondo biennio. Il testo ben si presta a questo genere di attività e numerosi sono gli spunti di lavoro che emergono dal racconto. 1) Quel personaggio è proprio un bel... tipo! Il racconto delinea con cura e attenzione alcuni personaggi chiave: • • • • • • • Puzzolo: il piccolo eroe “solitario”, coraggioso e audace Mamma Riccio: affettuosa e apprensiva Papà Scoiattolo: forte e deciso Prima Vera: fanciulla sensibile e fiduciosa un Puzzovillano: cattivo e intollerante Picchio Verde: il piccolo saggio che rappresenta la “presa di coscienza” … Queste figure sono descritte nel racconto con precisione, non solo nel loro aspetto fisico, ma anche nel carattere e nel comportamento. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati II - 1 SPUNTI DI LAVORO Procedete nella loro analisi prima attraverso un lavoro di classe su uno dei personaggi, poi con un’attività individuale o di coppia. Potete servirvi anche della scheda n. 1 e della proposta all’espansione dell’attività di p. 102 (vedi file Espansione delle attività V – 1). Scheda 1 – PER CONOSCERE UN PERSONAGGIO Fate quindi notare come a ciascun personaggio corrisponda una ben precisa “tipologia”. Spiegate che il “personaggio tipo” è una specie di maschera: come un uomo con una benda sull’occhio e in mano una spada ci fa subito pensare a un pirata, una ragazza con una coroncina a una principessa, così bastano alcune caratteristiche per farci immaginare quale ruolo avrà nella storia un personaggio e come si comporterà. Fate a tale proposito dei semplici esempi che potete verificare anche attraverso le letture del vostro libro di testo: • la protagonista delle fiabe è bella, buona e gentile, viene maltrattata da un personaggio cattivo, viene aiutata da una fata o da qualche animaletto… • L’antagonista (il cattivo) è brutto, prepotente, astuto, viene spesso preso in trappola… Allo stesso modo potete analizzare le caratteristiche dei personaggi del racconto “Puzzolo e la discarica abusiva”. • Puzzolo sembra bruttino, si sente solo, estraneo agli esseri con cui vive, cerca di accontentare chi ha accanto, affronta con coraggio il nuovo mondo… Non assomiglia un po’ a Cenerentola, tutto sommato? • Mamma Riccio è, invece, premurosa e affettuosa, ama tantissimo la sua famiglia e soprattutto il suo cucciolo, fino a rischiare la vita… Anche Geppetto in Pinocchio ha queste caratteristiche. Dopo aver identificato le caratteristiche delle diverse tipologie di personaggi, procedete in senso contrario: inventate dei nuovi protagonisti che conservino le stesse caratteristiche dei personaggi-tipo analizzati. Per esempio, il personaggio di Puzzolo po’ diventare una bambina che entra in una nuova classe di compagni dispettosi... Naturalmente, potete usare questi nuovi personaggi per inventare storie e avventure tutte vostre. L’attività amplia e sviluppa l’analisi dei personaggi dei racconti e la loro descrizione. Inoltre permette di riflettere sulle difficoltà di esprimere la propria reale personalità al di là degli stereotipi imposti dalla società. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati II - 2 SPUNTI DI LAVORO 2) Caccia al tesoro dei cinque sensi Imparare a decrivere qualcosa usando tutte le informazioni che ci arrivano dai nostri sensi è importante non tanto per fare dei testi descrittivi inutilmente dettagliati, ma per comprendere come, di volta in volta, un particolare possa arrichire la descrizione rendendola più immediata e realistica. Quindi è indispensabile osservare attentamente ogni aspetto per scegliere quelli che renderanno più intenso il testo. Questo è naturalmente un obiettivo a lungo termine: per ora accontentiamoci di avviarci lungo il cammino con un gioco che ha lo scopo di risvegliare l’attenzione dei cinque sensi. La caccia al tesoro si può svolgere a tappe, anche in giorni e momenti diversi: di volta in volta gli alunni dovranno indovinare un oggetto misterioso usando gli stimoli che percepiscono e usando un solo senso per volta. Ecco alcuni esempi di come allestire le diverse “tappe”. Tatto: prendete uno scatolone, fate due fori abbastanza grandi per far passare le braccia dei bambini. Disponete lo scatolone sulla cattedra o su un banco, in modo che di fronte al bambino ci siano i due fori e dall’altra parte, davanti a voi, ci sia l’apertura. Senza farvi vedere, mettete un oggetto nello scatolone (fate attenzione che l’oggetto non rischi di ferire se toccato alla “cieca”). A turno un bambino metterà le mani dentro lo scatolone e toccherà l’oggetto, descrivendo le sensazioni a voce alta. Solo dopo averlo descritto accuratamente potrà indovinare l’oggetto misterioso anche con l’aiuto dei compagni. Olfatto: di volta in volta un bambino viene bendato. Mettete sotto il suo naso una sostanza (non tossica!) con odore deciso, chiedete di descriverlo, senza dire a quale sostanza assomiglia, cercando tra gli aggettivi che conoscono quelli più adatti. I compagni potranno fare delle domande: è pungente? È gradevole o sgradevole?… Una volta completata la descrizione date un elenco di sostanze tra le quali il bambino dovrà individuare quello che ha annusato: marmellata, aceto, acqua di rose, sapone, formaggio, arancia… Vista: in questo caso mostrate alla classe l’oggetto misterioso che dovrà essere descritto al compagno di turno, dando solo le caratteristiche legate alla vista: forma, colore, grandezza… Il bambino disegnerà alla lavagna l’oggetto da indovinare seguendo le indicazioni o cercherà di indovinarlo in base alla descrizione. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati III -1 SPUNTI DI LAVORO Udito: registrate, o prendete da Internet, alcuni rumori e fateli ascoltare. Se avete sviluppato un percorso di Musica, chiedete alla classe di classificare il suono (acuto, basso, lungo, breve…). Il bambino di turno dovrà indovinare quale oggetto o animale produce quel suono. Se vi è possibile realizzarla, proponete la registrazione di una sequenza di azioni, per esempio una persona che entra in casa, la preparazione del caffè ecc., e chiedete di indovinare sia i singoli suoni sia l’azione compiuta: è un’attività che sviluppa notevolmente le capacità di attenzione e di ascolto. Gusto: questa parte è più difficile da sviluppare, in quanto è bene non rischiare di sviluppare reazioni allergiche in qualche bambino. Potreste quindi utilizzare il cibo della mensa che viene mangiato dall’intera classe (un pezzo di banana, uno spicchio di mela ecc.). Altrimenti, di volta in volta un bambino descriverà alla classe il sapore di un cibo che ha assaggiato in altri contesti e i compagni dovranno indovinare di che cosa si tratta. Collegandovi a questa alternativa, se avete in classe bambini con origini regionali e nazionali diverse, potete chiedere di descrivere il sapore di un piatto tipico e quindi cercare informazioni su di esso. Se in classe avete bambini con difficoltà legate ai sensi (non vedenti o un non udenti, per esempio) la caccia al tesoro sarà l’occasione per dimostrare le loro differenti abilità, in quanto questi bambini saranno probabilmente più capaci di altri nel cogliere caratteristiche con altri sensi. Il gioco favorisce l’attenzione e le capacità di descrizione, amplia le capacità lessicali e aiuta a comprendere la complessità della realtà che ci circonda. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati III -2 ESPANSIONI ALLE ATTIVITÀ proposte nel volume di narrativa Inizio del racconto, pp. 3-16 p. 98 Giocare con le parole Proponete di fare il gioco dei mimi sul tema dei mestieri. Dividete la classe in due squadre. A turno, una squadra sceglie il mestiere che il compagno (o la coppia di compagni) della squadra avversaria dovrà mimare. Il gioco, quindi, consiste non solo nel mimare il lavoro in maniera chiara, ma anche trovare mestieri non immediati da indovinare. L’insegnante agisce come moderatore, controllando che vengano scelte attività plausibili e che i compagni che devono mimare sappiano esattamente di che mestiere si tratta. Proponete di fare il gioco degli indovinelli usando i paragoni: uno o più alunni, che faranno gli investigatori, si allontanano dalla classe, mentre gli altri scelgono un oggetto, un animale o una persona che tutti conoscono bene. Al loro rientro, a turno ogni bambino dovrà dare un indizio, sotto forma di paragone: “è alto come la nostra scuola…” è verde come la copertina del registro…”.Gli investigatori dovranno indovinare di che cosa si tratta nel minor numero di indizi possibili. Hanno tre possibilità. Dopo tre errori, si svela l’elemento misterioso e si ricomincia il gioco. p. 99 Alla scoperta del racconto Proponete agli alunni di costruire altre “false” descrizioni dei personaggi del racconto o anche dei compagni. In seguito, i ragazzi si sfideranno, a coppie o con un gioco di classe, a indovinare gli “errori” nascosti. Da Ricciattolo a Puzzolo, pp. 17-35 p. 101 Giocare con le parole Proponete di usare le parole inserite nel cruciverba per descrivere Mamma Riccio e Papà Scoiattolo. p. 102 Alla scoperta del racconto Ragionate con gli alunni sul fatto che ogni personaggio deve comportarsi in maniera coerente al proprio carattere e che quindi i pensieri fatti da Mamma Riccio e da Papà Scoiattolo rispettano il loro modo di essere. Collegatevi se volete all’attività proposta in questa guida nel file Costruire i personaggi sulla “tipologia” dei personaggi. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati IV - 1 ESPANSIONE DELLE ATTIVITÀ Proponete quindi agli alunni di costruire una tabella come quella seguente in cui raccogliere frasi che potrebbero e non potrebbero dire i diversi personaggi del racconto. La tabella può essere via via aggiornata mentre si legge il racconto. personaggio Mamma Riccio Puzzovillano ... potrebbe dire… Ti salverò, cucciolo mio. Mi strapiace questo puzzo! NON potrebbe dire… Arrangiati, Ricciattolo, sei grande! Che delizioso profumino di fiori… Potete naturalmente fare un’attività simile rispetto a personaggi reali, analizzando così i diversi registri linguistici che si usano nella vita quotidiana. Questo vi fornirà anche un aggancio ad argomenti legati all’educazione alla cittadinanza rispetto al modo di rivolgersi a persone con ruoli ed età differenti. p. 103 Io scrittore Se la classe vi sembra pronta e ne avete l’occasione, riprendete l’ultima attività di questa pagina e riproponetela immaginando di invitare a casa, al posto di un puzzovillano, una persona con caratteristiche diverse dalle nostre: un bambino Rom invita un bambino che non lo è o viceversa, un bambino italiano invita un bambino che vive in Cina ecc. Tenete ben presente che un bambino che vive in Cina non è assimilabile a un bambino che vive in Italia e che ha genitori cinesi, infatti il primo potrebbe non conoscere affatto la lingua e la cultura del suo Paese d’origine, mangiare solo cibi italiani ecc. Probabilmente, però, possiamo chiedere aiuto ai suoi genitori per trovare informazioni utili, coinvolgendo così anche le famiglie come elementi attivi del lavoro di classe. Scheda 2 – NELLA SCUOLA DI PUZZOVILLE Puzzolo apre gli occhi, pp. 36-57 p. 104 Giocare con le parole Se la classe ha un patrimonio culturale sufficiente, divertitevi a giocare con i proverbi, cercando proverbi simili, o che trasmettono lo stesso concetto, in dialetti e lingue differenti. Oppure fate a gara a trovare proverbi che abbiano significato opposto, tipo: chi non risica non rosica – chi troppo vuole nulla stringe. p. 106 Io scrittore La tematica del “diverso punto di vista” è sviluppata anche nel file: panni...., nella sezione Dentro il racconto. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati Mettiti nei miei IV - 2 ESPANSIONE DELLE ATTIVITÀ Alla scoperta della città, pp. 58-78 p. 107 Giocare con le parole Invitate gli alunni a cercare delle parole che ne contengano altre, aiutandosi anche con un vocabolario. In seguito potete far distinguere le parole composte (come cassapanca) dai “falsi composti” (per esempio testa-mento) ), avviando così un lavoro di grammatica. Scheda 3 – PAROLE… DOPPIE Scheda 4 – ALTERATI E PRIMITIVI p. 108 Alla scoperta del racconto Invitate gli alunni a riflettere su quali sono le differenze basilari tra Squitter e i Puzzovillani, facendo in modo che si rendano conto che “brutto e sporco” non è sinonimo di cattivo. Scheda 5 – UN VERO AMICO p. 109 Io scrittore Se l’intera classe o anche solo alcuni alunni, stimolati dall’attività, desiderano raccontare un loro “piccolo disastro”, lasciate loro lo spazio per farlo, in un primo momento a voce e quindi per iscritto, distinguendo tra la causa e l’effetto. Conclusione, pp. 79-96 p. 110-111 Alla scoperta del racconto Chiedete di riscrivere il riassunto completo sul quaderno, illustrandolo con disegni, diversi da quelli nell’esercizio, che identifichino le varie sequenze. Fate evidenziare l’inizio e la fine, il prato bellissimo, con lo stesso colore (potete far fare una cornice, collegare con una freccia, colorare con un evidenziatore ecc.) Scheda 6 – MACCHINE “BESTIALI” Scheda 7 – UN GIRO PER NEGOZI Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati IV - 3 DENTRO IL RACCONTO La tematica centrale del racconto “Puzzolo e la discarica abusiva” è, al di là di quella più evidente del rispetto della natura, quella della responsabilità delle proprie azioni: che un atto sia voluto o non pensato ha comunque delle conseguenze, a volte anche gravi. Spesso i ragazzi (specchio anche della società in cui vivono) non si rendono conto che il proprio comportamento ha delle ricadute su quanto avviene intorno a sé; è frequente sentire i bambini rispondere con espressioni quali “ma io non volevo… non pensavo…” o addirittura negare responsabilità evidenti. Altro argomento importante, soprattutto per chi ancora sta cercando di costruire una propria identità, è quello del senso di appartenenza a un gruppo e il “sentirsi differenti”. Le attività proposte in questa guida vi permetteranno di sviluppare queste tematiche in maniera giocosa, ma non superficiale. 1) Il processo Sviluppate la tematica proposta dal testo sull’educazione ambientale in maniera un po’ originale, attraverso un… “finto processo”. Per prima cosa mettete in evidenza come l’intervento umano possa avere conseguenze sull’ambiente sia negative (basti pensare alla discarica abusiva del racconto, o anche a un incendio provocato dalla disattenzione di un gruppo di campeggiatori ecc.) sia positive (la tutela di un’area interessante da un punto di vista naturalistico…). A partire da queste considerazioni avviate una breve discussione su quanto narrato nel racconto fissando l’attenzione sulle cause che portano alla rovina del prato bellissimo. Chiedete agli alunni secondo loro di chi è la responsabilità della nascita di Puzzoville: di Primula, dell’intera città o dei puzzovillani? Probabilmente riceverete opinioni differenti. Organizzate quindi un “finto processo” (a imitazione della struttura dei processi dei film americani, probabilmente più noti agli alunni della procedura italiana, che ben si presta a uno scambio dialettico d’idee tra i bambini): scegliete alcuni alunni per impersonare i personaggi del racconto coinvolti nella vicenda della discarica: il sindaco di Puzzoville, il sindaco della città, Primula, Prima Vera, Puzzolo, Picchio Verde… Scegliete tra questi il vostro “imputato”. Un gruppo di alunni, invece, si occuperà dell’accusa e un altro della difesa. Se la vostra classe non è molto numerosa, e a questo punto ogni alunno ha già un suo ruolo nel processo, potete coinvolgere un’altra classe per fare la giuria. Altrimenti organizzate una giuria all’interno della vostra classe. L’insegnante terrà per sé il ruolo di giudice, cioè di moderatore. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati V-1 DENTRO IL RACCONTO Date quindi un breve intervallo di tempo (un quarto d’ora, mezz’ora al massimo) agli alunni per preparare la propria parte. Il gruppo della difesa dovrà concordare le linee difensive (cioè cercare dei motivi validi per scagionare l’imputato, anche accusando altri personaggi della storia) mentre, di contro, l’accusa dovrà trovare le prove per far condannare l’accusato. Aiutate con suggerimenti gli alunni in queste attività. Nel frattempo i testimoni dovranno “ripassare” il proprio ruolo rileggendo nel racconto le avventure in cui sono coinvolti per rispondere correttamente quando verranno interrogati dagli avvocati. La giuria, se interna alla classe, potrà preparare la disposizione dell’aula per rendere più verosimile il processo. Date infine inizio al processo: lo scopo è quello di far comprendere agli alunni che la conservazione dell’ambiente è responsabilità di tutti, grandi e piccoli. L’attività permette di esercitare le capacità di argomentazione degli alunni e l’approfondimento della comprensione del racconto. Inoltre sviluppa obiettivi di Cittadinanza e Costituzione legati alla presa di responsabilità dei bambini. La scheda 8 evidenzia alcune relazioni causa-effetto riferite al racconto: potrete proporla a chiusura del lavoro o mentre state avviando l’attività del processo. Scheda 8 – CAUSA… EFFETTO! Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati V-2 DENTRO IL RACCONTO 2) Quanta immondizia! Un’attività utile a far rendere conto gli alunni di quanta immondizia si produce in una giornata è quella di… misurarla. Fare questa operazione è molto semplice: per prima cosa è bene, se già non lo si fa in classe, avviare la raccolta differenziata dei rifiuti, dividendo la carta, la plastica, l’umido ecc. A fine giornata, gli alunni dovranno misurare la quantità di spazzatura prodotta (affidate l’incarico, a turno, a un bambino per ciascun tipo di rifiuti) per esempio: • la carta può essere pesata abbastanza facilmente, procurandosi una bilancia da cucina ed eventualmente pesandola “a rate”, se il totale è maggiore del peso massimo misurabile con la bilancia; • anche l’umido può essere facilmente pesato, basta aver cura di raccoglierlo in un contenitore di plastica non troppo pesante, che sia stato precedentemente tarato (molte bilance hanno la funzione automatica per calcolare il peso netto). • le lattine, i bicchieri e le bottigliette di plastica si possono contare; • la spazzatura indifferenziata può essere elencata, in modo da rendere meglio evidente ciò che si è consumato. Potete proporre agli alunni di costruire una bilancia di classe (come quella descritta nel laboratorio della scheda 9) per effettuare le misurazioni, usando, naturalmente, materiali di recupero: un appendiabiti di metallo, come quelli delle lavanderie, e dei sacchetti di plastica. Scheda 9 – COSTRUISCI UNA BILANCIA I dati andranno poi riportati in una tabella, giorno per giorno, per alcune settimane (anche per un mese se la classe è interessata). rifiuti lunedì martedì … carta 300 g 400 g … umido 85 g 130 g … plastica 6 contenitori 2 contenitori … indifferenziata 2 matite corte 1 righello rotto 1 gomma 1 penna scarica … 1 copertina strappata 3 elastici Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati VI - 1 DENTRO IL RACCONTO Lo scopo dell’attività non è solo quella di misurare l’immondizia prodotta a scuola, ma anche quella di ridurla il più possibile attraverso l’analisi dei materiali usati e le attività per il recupero dei materiali (vedi anche la proposta di riutilizzo di materiali di scarto fatta nel laboratorio della scheda 10, collegata al capitolo Mettiti nei mei panni… nella sezione Dentro il racconto). L’attività, oltre a sensibilizzare al problema dell’eccessiva produzione di immondizia, permette di lavorare sulla misura e su concetti di statistica. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati VI - 2 DENTRO IL RACCONTO 3) Un lavoro di gruppo Sviluppate la tematica dell’appartenenza a un gruppo a partire dal racconto di Puzzolo. Chiedete agli alunni di spiegare perché il personaggio di Ricciattolo-Puzzolo è diverso sia dai puzzovillani sia dagli altri animaletti del bosco e fate esprimere il loro parere in merito al fatto che questa “diversità” sia un pregio o un difetto del cucciolo. Dividete quindi la classe in due gruppi: uno dovrà elencare tutte le caratteristiche che possiede un individuo che fa parte del gruppo-classe, l’altro dovrà indicare quali caratteristiche possono rendere una persona “estranea” rispetto al gruppo-classe. Fate riportare tutti gli elementi in schemi come quelli sotto (che sono solo degli esempi generici: se per esempio nella vostra classe avete un alunno particolarmente aggressivo, potrebbe essere positivo farlo sentire incluso e non escluso dal gruppo-classe). conosce e cerca di rispettare le regole della classe può giocare nel cortile della scuola all’intervallo chi fa parte del GRUPPO-CLASSE può indossare il cappello della scuola conosce la canzone che si canta prima di cominciare a lavorare non prende in giro i compagni non conosce le regole della classe non ha ancora frequentato la classe seconda NON fa parte del GRUPPO-CLASSE chi non è mai nella nostra aula Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati picchia e fa i dispetti ai compagni non ci permette di lavorare VII - 1 DENTRO IL RACCONTO Confrontate in classe gli schemi e trovate eventuali punti in comune o discutete su elementi che non trovano l’accordo della classe. Probabilmente tra gli elementi che rendono un individuo partecipe di un gruppo c’è anche quello di conoscerne e rispettarne le regole; se questo non fosse emerso, portate gli alunni a fare questa riflessione. Preparate quindi un biglietto per invitare un bambino, per esempio un nuovo compagno, a far parte del gruppo-classe. Il biglietto dovrà riportare, oltre all’invito a partecipare alla vita di classe, anche una breve presentazione del “gruppo” e le principali regole che vanno rispettate. Fate in modo che l’impatto del biglietto sia gradevole e accogliente, non solo con parole ma anche con disegni o foto che facciano capire al nuovo venuto che la sua presenza è bene accetta. Potrete usare il biglietto se nel corso dell’anno o negli anni futuri vi capiterà di ospitare, anche per brevi periodi, altri alunni o insegnanti supplenti. Potete continuare l’attività sull’appartenenza al gruppo con il gioco proposto nel file Le cattive compagnie (nella sezione Dentro il racconto). L’attività avvia alla comprensione dei concetti di comunità e di società che fanno parte degli obiettivi di Cittadinanza e Costituzione. Trovate altre proposte per sviluppre la tematica della differenza, dell’uguaglianza e dell’integrazione nella guida al libro Uno Mostro, Due Mostro, della collana PiccoLetti (Dentro il racconto: siamo tutti… mostri!) Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati VII - 2 DENTRO IL RACCONTO 4) Le cattive compagnie A conclusione del lavoro sull’appartenenza al gruppo, sviluppato nel file Un lavoro di gruppo (nella sezione Dentro il racconto), avviate una riflessione sulle “cattive compagnie” e sul mantenere la propria identità e la capacità di pensare con la propria testa anche quando si vuol far parte di un gruppo. Non pensate che questi siano riflessioni troppo difficili per bambini del primo biennio della scuola primaria: è proprio ora che si sta formando la loro personalità ed è importante che fin da subito imparino a esprimere un personale giudizio su ciò che fanno gli altri, senza accettarlo supinamente. Vi viene in aiuto anche il racconto, sia con la figura del piccolo Puzzolo, che si rifiuta di seguire alcuni comportamenti dei puzzovillani fino a ribellarsi e a “uscire” dal gruppo, sia il personaggio di Prima Vera, che con il suo esempio riesce a far cambiare anche gli altri abitanti della città. Pinocchio è un altro racconto dove viene ribadita l’importanza di non adeguarsi ai comportamenti delle cattive compagnie. Proponete ai vostri alunni di fare un gioco in palestra, che oltre a essere divertente può essere utile per rafforzare la capacità di credere in se stessi. Osservate attentamente durante il gioco l’atteggiamento dei singoli bambini, sia quando sono in gruppo, sia quando giocano come singoli individui, per coglierne spunti che permettano di interpretarne il carattere e la personalità. Il gioco prevede due tipi di giocatori: le “cattive compagnie” e le “persone libere”. Spiegate che nella realtà le “cattive compagnie” sono coloro che non solo fanno delle azioni sbagliate, per esempio non rispettano le regole della classe, ma vogliono fare in modo che anche gli altri si comportino in maniera sbagliata. Per uscire dal gruppo bisogna volerlo, ci si deve allontanare dal gruppo, magari con l’aiuto di chi invece rispetta le regole. Il gioco simula la situazione: fate in modo che sia chiaro che i bambini che impersoneranno le “cattive compagnie”, non sono veramente dei “cattivi compagni”, ma che fingono per gioco. Si gioca in palestra o in un cortile abbastanza ampio e senza ostacoli che possano creare pericoli. Il campo di gioco non deve essere eccessivamente grande, in modo che sia relativamente facile catturare una “persona libera”. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati VIII - 1 DENTRO IL RACCONTO ① Un gruppo di quattro bambini impersonerà la “cattiva compagnia”: essi devono correre tenendosi sempre per mano in modo da formare una catena aperta. ② Quando trovano una “persona libera”, l’alunno a una delle estremità della catena lo deve toccare: a quel punto la “persona libera” si deve immobilizzare, mentre gli altri lo circondano chiudendo la catena e dando vita a un girotondo. ③ Il bambino catturato diventa parte della “cattiva compagnia”, e quando il girotondo si apre egli deve correre per mano con i compagni, disponendosi a una delle estremità della catena. Le “persone libere”camminano o corrono per il campo di gioco, cercando di non farsi prendere dalla “cattiva compagnia”. I bambini catturati possono farsi liberare se durante il gioco dichiarano a voce alta che vogliono uscire dalla “cattiva compagnia”: in questo caso, durante il girotondo, una “persona libera” deve riuscire a toccarlo sulla testa e, dicendo a voce alta il nome del bambino da liberare, annuncia “Io ti libero!”; questi può così uscire dalla compagnia. Il girotondo allora si apre per formare nuovamente la catena aperta e il gioco riprende. Se la catena diventa più lunga di 6 bambini, 4 di essi si staccano così da formare due catene. A questo punto nel campo di gioco scorrazzeranno due “cattive compagnie”. L’attività è importante per rafforzare negli alunni l’idea che è possibile slegarsi da gruppi dei quali non condividano le regole e i princìpi. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati VIII - 2 DENTRO IL RACCONTO 5) Mettiti nei miei panni... Proponete agli alunni di fare un percorso per imparare a vedere le cose da punti di vista differenti. La prima tappa consiste nel disegnare o fotografare qualcosa (per esempio un modellino di casa fatta con le costruzioni) da punti di vista differenti: chi lo disegnerà osservandolo dall’alto, chi dal basso, chi dalla facciata principale… Confrontate quindi i disegni, eventualmente esponendoli su un cartellone, stimolando alcune osservazioni rispetto a ciò che si vede o non si vede a seconda del punto di vista: se avete realizzato il cartellone, potete arricchirlo aggiungendo queste annotazioni sotto cascun gruppo di immagini. Potete infine agganciarvi al programma di Geografia e alla “vista dall’alto” nelle carte geografiche. Seconda tappa del percorso è quella di rileggere la descrizione fatta da Puzzolo della città alla fine del capitolo del libro La partenza e prendendo spunto da questa descrivere ambienti differenti scegliendo un punto di vista diverso. Formate dei piccoli gruppi di 2-3 alunni, affidate a ciascuno uno “spazio” che sia loro abbastanza noto (un prato, un bosco, un lago, una pozzanghera, una casa…) e chiedete di immaginare di diventare molto grandi o molto piccoli. Aiutateli in un primo momento con alcune domande, tipo: se sei molto piccolo che cosa ti sembrerà un filo d’erba o una ranocchia? Se tu fossi un gigante, cosa ti sembrerebbe un albero? E un lago? A p. 106 del libro trovate una proposta operativa utile ad avviare questo lavoro. Lasciate quindi discutere gli alunni fra di loro, aiutandoli se vi chiedono suggerimenti o se vi sembrano in difficoltà. Quando vi sembreranno pronti, suggerite loro di disegnare l’ambiente come l’hanno immaginato dal loro particolare punto di vista. Per aiutarli a mettere in moto le loro capacità immaginative su questo tema potete leggere loro brani tratti da Gulliver o da Alice nel Paese delle meraviglie, o persino l’incontro di Ulisse con Polifemo tratto dall’Odissea, anche in una versione ridotta per ragazzi. Terza tappa è la proposta di… costruirsi un costume da puzzovillano: un modo divertente per riutilizzare materiale di riciclo e contemporaneamente di cercare di immedesimarsi in un personaggio, anche negativo! Trovate alcuni suggerimenti nel Laboratorio della scheda 10. Sempre usando materiale di recupero o comunque materiale “povero” e facilmente reperibile (carta crespa, nastri colorati ecc.) potete costruire i costumi anche di altri personaggi del racconto seguendo la vostra fantasia. Scheda 10 – NEI PANNI DI UN PUZZOVILLANO Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati IX - 1 DENTRO IL RACCONTO Quarta tappa del viaggio è giocare tutti insieme a “Se fosse…”: una coppia di alunni esce dalla classe, gli altri dovranno scegliere un personaggio ben conosciuto da tutti, per esempio un altro compagno. La coppia di compagni rientrata in aula dovrà indovinare di chi si tratta ponendo delle domande che comincino sempre con “Se fosse…”. Per esempio “Se fosse un personaggio dei fumetti, chi sarebbe?” “ Se fosse un colore, un animale…” Un modo per vedere i compagni sotto un altro punto di vista. Vietato offendere, però! L’attività stimola la capacità di osservare in maniera più attenta le cose e di accogliere punti di vista differenti, ridimensionando anche l’autoreferenzialità degli alunni. Uno Mostro, Due Mostro © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati IX - 2 1 PER CONOSCERE UN PERSONAGGIO Analizza un personaggio del racconto 1. Come si chiama (ed eventuali soprannomi) ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………….…………………………………………………….. 2. Qual è il suo ruolo nel racconto (protagonista, antagonista, aiutante del…). ………………………………………………………………………………………………… incolla un disegno del personaggio come lo immagini tu o copiato dal libro 3. Descrivi il suo aspetto fisico (viso, corpo, abbigliamento). ……………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………. 4. Descrivi il suo carattere. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………. 5. Racconta un comportamento del personaggio che ti fa capire meglio il suo carattere. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati 2 NELLA SCUOLA DI PUZZOVILLE 1. Immagina di essere nella “scuola dell’Odio” a Puzzoville. Che cosa ci sarà scritto sulla lavagna? Completa con la tua fantasia. Lunedì: lezione di …………………………………………………………………………………………….… Per compito: fare ……………………………………………………………………………….……………………………… Portare …………………………………………………………………………..…………………..…... ………………………………………………………………………………………………………………………….…… per la festa di ………………………………..…………………………………………..… ………………………………………………………………………………………………………………………...….… 2. Ora andiamo alla “scuola dell’Amore”. Come la immagini? • Come sono gli insegnanti? …………………………………………………………..…………………..…………. ………………………………………………………………………………………………………………………………………... • Che cosa si studia? …………………………………………………………..…………………………..………….……. ………………………………………………………………………………………………………………………………………... • Che cosa si mangia a pranzo? …………………………………………………………..……………..….……… ……………………………………………………………………………………………………………………………….……….. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati PAROLE… DOPPIE 3 1. Ognuna delle parole nei riquadri colorati ha due significati. Colora i riquadri dei significati con lo stesso colore di quello della parola corrispondente. MARSUPIO lunga fila di persone, di automobili ecc. borsa speciale in cui si mettono i bambini piccoli per trasportarli carta geografica che rappresenta territori non molto grandi elemento di cui è coperto il corpo degli uccelli CODA essere vivente come gli alberi e i fiori parte finale del corpo di alcuni animali sacca del corpo di alcuni animali, per esempio dei canguri, dove vengono custoditi i cuccioli oggetto che si usa per scrivere PIANTA Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati PENNA ALTERATI E PRIMITIVI 4 1. Cerchia solo i nomi alterati, scrivi da quale nome primitivo derivano e spiega quale informazione in più ci danno. Segui l’esempio. topolino topo piccolo animaletto ………………………………………………………………………………………..………… cassonetto ……………………………………………………………………………………………..…… sacchetto ………………………………………………………………………………………..………..… bottiglietta tombino ………………………………………………………………………………..………………… ……………………………………………………………………………………………...……….. pezzettino …………………………………………………………………………………………………… cartaccia ………………………………………………………………………………………………….… 2. Descrivi i personaggi usando solo aggettivi alterati come indicato. • Usa solo diminutivi Puzzolo è …………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………….………………………….. • Usa solo peggiorativi Un puzzovillano è …………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………….………………………….. • Usa solo vezzeggiativi Prima Vera è …………………………………………………………………………………….………………. ………………………………………………………………………………………………….………………………….. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati UN VERO AMICO 5 1. Racconta in quali modi Squitter aiuta il povero Puzzolo, completa le frasi. • Squitter salva puzzolo dall’uomo ………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… • Squitter nasconde Puzzolo in ……………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… • Il topolino aiuta Puzzolo a sfuggire dal camion della spazzatura …………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… • Squitter spiega a Puzzolo dove trovare …………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2. Prendendo esempio dalla storia di Squitter, descrivi una tua amica o amico speciale, raccontando anche di quando il suo aiuto ti è stato davvero prezioso. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati 6 MACCHINE “BESTIALI” 1. Inventa tu a quale animale possono assomigliare i seguenti oggetti. Puoi seguire i suggerimenti dati dai disegni o inventarne a tuo piacere. L’automobile assomiglia a …………………….……… …………………….…………………….…………………….……………… Il trapano assomiglia a …………………….………. …………………….………………………………………..……….……… La gru assomiglia a …………………….………….... …………………….…………………….…………………….……………… 2. Scegli uno dei paragoni qui sopra e racconta una storia, anche divertente, con protagonista l’animale disegnato. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati UN GIRO PER NEGOZI 7 1. Scrivi nell’insegna di ogni negozio il nome giusto. 2. Per ciascun negozio completa sul quaderno una scheda come quella qui sotto. • Negozio: Panetteria • Negoziante: Panettiere • Prodotti in vendita: Pane, pasta fresca, pizze e focacce… Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati CAUSA… EFFETTO! 8 1. Colora i riquadri: di ROSSO se contengono una causa, di VERDE se contengono l’effetto. Il prato bellissimo non c’è più gli abitanti della città lo hanno trasformato in una discarica. La zona è sporca e puzzolente qui “spuntano” i puzzovillani. La gente butta la spazzatura nel prato hanno visto gli altri buttarci la propria immondizia. C’è molta strada da fare per arrivare alla discarica Primavera butta i rifiuti nel prato. Scrivi nella freccia: perciò, se collega la causa al suo effetto; perché, se collega l’effetto alla sua causa. 2. Completa scrivendo una causa adatta. EFFETTO il prato è di nuovo pulito e bellissimo CAUSA …………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati 9 COSTRUISCI UNA BILANCIA OCCORRENTE un appendiabiti di metallo, come quelli usati dalle lavanderie, o di plastica o legno con i gancini alle estremità • degli oggetti tutti dello stesso peso: per esempio delle biglie, dei mattoncini da costruzione, delle matite lunghe uguali… • un bastone o una corda ben tesa a cui agganciare l’appendiabiti due sacchetti di plastica o due reticelle uguali forbici con punte arrotondate, nastro adesivo • • Fissate i sacchetti alle due estremità dell’appendiabiti con del nastro adesivo. • Appendete l’appendiabiti al bastone o alla corda e verificate che la bilancia sia in equilibrio: cioè non deve pendere né da un lato, né dall’altro. Se così non fosse, con molta pazienza spostate un po’ i sacchetti e usate un po’ di nastro adesivo finché l’astina non rimane orizzontale. • Staccate la bilancia e appoggiatela a terra, quindi mettete in un sacchetto l’oggetto da pesare (attenzione che non sia così pesante da strappare il sacchetto!). • Nell’altro sacchetto (che chiameremo “di confronto”) mettete alcuni pesi: per esempio quattro biglie. • Appendete la bilancia e verificate: è in equilibrio? Se sì, vuol dire che l’oggetto pesa tanto quanto quattro biglie. segue Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati 9 COSTRUISCI UNA BILANCIA • Se la bilancia è inclinata e il sacchetto con l’oggetto è più in basso, vuol dire che esso pesa più di quattro biglie: aggiungete biglie nel sacchetto “di confronto” finché la bilancia non resta orizzontale e verificate: quante biglie pesa l’oggetto? • Se la bilancia è inclinata ed è più in basso il sacchetto “di confronto”, dovete togliere delle biglie fino a ristabilire l’equilibrio. Quante biglie pesa l’oggetto? È possibile che il vostro oggetto non pesi quanto un “numero esatto” di biglie: per esempio, cinque biglie sono troppe e la bilancia si inclina verso il sacchetto “di confronto”; quattro biglie, però, sono poche, e la bilancia si inclina verso il sacchetto con l’oggetto. In questo caso potete: • dare un peso approssimato (cioè non esatto, ma vicino alla realtà): L’oggetto pesa tra le quattro e le cinque biglie. • aggiungere nel sacchetto “di confronto” degli oggetti più leggeri delle biglie, per esempio dei tappi di sughero, fino a portare in equilibrio la bilancia: L’oggetto pesa quattro biglie e tre tappi di sughero. Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati 10 NEI PANNI DI UN PUZZOVILLANO OCCORRENTE materiale di riciclo: sacchetti di plastica (puliti), bottigliette di plastica, carta da riciclare, nastrini… colla vinilica, cartoncini colorati forbici con punte arrotondate, una pinzatrice un pezzetto d’elastico Preparate il cappello secondo le istruzioni qui sotto. • Piegate il cartoncino in modo da formare un ampio cono, abbastanza grande da servirvi da cappello. Pinzatelo con la pinzatrice. • Fissate con dei punti di pinzatrice l’estremo di un elastico all’interno del cappello. Mettete in testa il cappello, fate passare l’elastico sotto il mento, senza tirare troppo, e segnate con la matita il punto dove fissare l’altro estremo. Quindi togliete il cappello e fissate l’elastico anche al secondo estremo. • “Decorate” il cappello con cartacce di caramelle, trucioli ricavati temperando la matita (fate così: mettete un po’ di colla vinilica sul cappello, temperateci sopra una matita facendo cadere sulla colla i trucioli e la tempera, pigiate leggermente e lasciate asciugare), tappi a corona usati ecc. segue Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati 10 NEI PANNI DI UN PUZZOVILLANO Per completare il costume basterà legare alcune bottigliette o bicchieri di plastica (usati ma puliti!) a dei nastri o pezzetti di corda. • potete forare facilmente i bicchieri piegandoli fino a formare delle fessure in cui far scorrere il filo. • le bottigliette potete legarle per il collo oppure chiedere a un adulto di forarle usando un chiodo caldo e facendo poi passare la corda nel foro. • Potete appendere alle corde anche dei fogli di giornale, piatti di carta e altri oggetti che diano l’idea di immondizia. Legate le corde con appesa la “spazzatura” ai polsi e ai gomiti (senza stringere). Indossate anche il cappello: ora siete dei perfetti puzzovillani… o quasi! Puzzolo e la discarica abusiva © Copyright 2010 RCS Libri, Fabbri Editori - Tutti i diritti riservati