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Il colore più bello
SPUNTI DI LAVORO
Giocare con le parole
Espansione delle attività proposte
nel volume di narrativa
Pag. 91
• Nel racconto, a pagina 41, i bambini possono individuare gli argomenti che i protagonisti utilizzano a favore o contro il giallo e il blu:
Il giallo è meglio. (...) È il colore più allegro di tutti.
Il blu è molto elegante.
Il blu è troppo serio.
I colori, infatti, possono essere descritti da aggettivi e anche da paragoni.
Sulla scheda 12 potete chiedere agli alunni di arricchire il loro lessico relativo ai colori, creando così un repertorio da utilizzare anche in altre occasioni in cui dovranno
fare delle descrizioni.
Scheda 12 • W i colori!
Ulteriori spunti
Scoprire i significati
• Nel racconto compaiono molti termini specifici del mondo teatrale, come copione, quinte, sipario...
Chiedete ai bambini di rintracciare nel testo i vocaboli elencati sulla scheda 13 e
poi di collegare ogni termine alla sua definizione.
Se alcune parole risultano sconosciute, sollecitate gli alunni, dove possibile, a
utilizzare il contesto in cui è usato il termine per intuirne il significato.
Scheda 13 • Le parole del teatro
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ALLA SCOPERTA DEL RACCONTO
Espansione delle attività proposte
nel volume di narrativa
Pag. 92
• Proponete ai bambini di approfondire la parte in cui viene descritto il litigio fra
i quattro protagonisti. Alcune frasi, come quelle suggerite qui sotto, possono
essere spunto per una riflessione personale e poi per una conversazione con l’intera classe, nella quale ogni alunno può raccontare la sua esperienza e spiegare
se si identifica con i personaggi o se non ha l’abitudine di litigare in modo così
prepotente.
Si mettono a gridare tutti insieme e poco dopo scoppia il litigio. È un litigio serio,
con accuse e perfino insulti. Tornano a galla tante cose antipatiche e momenti
brutti, che sarebbe stato meglio dimenticare ma evidentemente erano ancora lì,
ben ficcati nella memoria di ciascuno.
E volano parole che fanno male e sicuramente poi ci si pentirà di averle dette...
Ora però queste parole vogliono proprio lanciarsi fuori dalla bocca e andare a sbattere contro l’amico che improvvisamente è diventato un nemico. (pagg. 42-43)
Ulteriori spunti
La storia di Barbablù
• I protagonisti del racconto scelgono la fiaba di Barbablù perché “le storie sanguinose... piacciono a tutti!”. Di seguito riportiamo un riassunto tratto da Wikipedia – L’enciclopedia libera nel caso l’insegnante volesse soddisfare le curiosità
dei bambini sulla trama.
Barbabù è una fiaba trascritta da Charles Perrault nel XVII secolo.
Una ragazza accetta di sposare un ricco gentiluomo, più vecchio di lei e con una
particolarità fisica: ha la barba blu. La questione si fa ancora più inquietante dal
momento che egli è già stato sposato più volte e che tutte le sue mogli sono
misteriosamente scomparse.
Qualche tempo dopo le nozze, Barbablù deve partire per affari e consegna alla
sua giovane sposa un cofanetto di chiavi che aprono tutte le porte del castello.
Ma le dice di fare attenzione: c’è un posto in cui la ragazza non deve recarsi per
nessun motivo.
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Dopo diversi giorni dalla partenza del marito, spinta dalla curiosità, la ragazza entra nella stanza proibita e fa una macabra scoperta: lì si trovano, senza vita, i corpi
delle precedenti mogli, ancora imbrattati di sangue. Dall’emozione, lascia cadere
la chiave che si sporca di sangue: cerca di pulirla, ma è fatata, e la macchia non
va via.
Il giorno del ritorno Barbablù per prima cosa si fa riconsegnare il mazzo di chiavi:
la chiavetta macchiata testimonia la disobbedienza della moglie, che lo fa infuriare. Senza alcuna pietà si prepara a uccidere per l’ennesima volta. Tutto ciò che
concede alle lacrime della giovane sposa è di potersi raccogliere in preghiera per
qualche minuto. La ragazza, allora, si inginocchia tremante di fronte alla finestra:
sapeva infatti che i suoi fratelli, entrambi uomini d’arme, sarebbero dovuti arrivare in giornata, e se li avesse visti avrebbe potuto far loro segno di affrettarsi.
Ma nulla sembra apparire all’orizzonte, e Barbablù, spazientito, sta quasi per far
calare la lama sulla povera fanciulla quando i suoi fratelli irrompono nella stanza e
uccidono il malvagio Barbablù a fil di spada.
La moglie rimane erede di tutte le immense ricchezze di Barbablù, che usa un
po’ per aiutare coloro dai quali è stata aiutata e un po’ per vivere serenamente il
resto della sua vita.
IO SCRITTORE
Ulteriori spunti
Un’occasione per fare teatro
• All’inizio del racconto sono citati diversi titoli di fiabe tradizionali. Chiedete ai
bambini di ricordare altri titoli e di trascriverli su un foglio. Questi verranno poi letti
a voce alta in modo che ognuno completi il suo elenco con le idee dei compagni.
Insieme si sceglierà poi il titolo di una fiaba a tutti nota e con il contributo di
ognuno si scriverà il copione per metterla in scena. Invitate i bambini, quindi, a
inventare i dialoghi tra i personaggi.
Una volta scritti i dialoghi e alcune brevi descrizioni di raccordo, si affiderà a ciascun alunno un ruolo (siccome i personaggi non saranno tanti quanti i bambini, si
potrà affidare lo stesso ruolo a turno a più bambini) chiedendo loro di imparare a
memoria la propria parte.
Quando tutto sarà pronto, si potrà andare in scena!
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dentro il racconto
Io e i litigi
• Gli spunti emersi dalle riflessioni sul litigio possono essere utilizzati per un testo
scritto dal titolo “Io e i litigi”.
I bambini potranno essere guidati attraverso alcune domande:
– Ti capita spesso di litigare? Con chi?
– Come ti comporti quando sei arrabbiato/a?
– Racconta un litigio particolare e spiega come si è risolto.
– Sei capace, in seguito a un litigio, di chiedere scusa?
– Ti capita, come ai protagonisti del racconto, che i motivi del litigio rimangano
“ficcati nella memoria”?
E per chi non litiga mai:
– Come ti comporti quando non sei d’accordo con un amico o un’amica?
– Se qualcuno vuole litigare con te, che cosa fai o che cosa dici?
Scegliere insieme
• Un altro spunto di riflessione fornito da questo racconto può riguardare la condivisione delle scelte: quando si collabora per uno scopo comune, come i quattro
amici per realizzare lo spettacolo, è spesso necessario prendere insieme delle
decisioni: chiedete ai bambini se hanno un metodo efficace (per esempio, votare
oppure eleggere un capo a cui affidare le decisioni) e di raccontare alcuni episodi
significativi.
Chiedete loro anche come avrebbero superato la scelta dei colori se fossero stati
al posto dei protagonisti.
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