Aspetti genetici e necessità di conservazione delle
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Aspetti genetici e necessità di conservazione delle
Schema della presentazione •Genetica di conservazione •(Accenni ai) metodi dell’indagine genetica •Trota marmorata - progetti di conservazione (alcuni es.) - fenotipo ‘contro’ genotipo - riproduzione artificiale contro naturale •Temolo •Trota fario (adriatica) Genetica di Conservazione (Biodiversità) Utilizzo e applicazione dei principi e delle conoscenze della genetica alla conservazione della biodiversità 1. Quali sono le unità che devono (‘meritano di’) essere conservate? (specie, sottospecie, popolazioni, … ?) 2. In che modo i fattori genetici influenzano la vitalità e il rischio di estinzione delle popolazioni? (ad es., inincrocio, esoincrocio, …) 3. Quanta variazione genetica è disponibile (e necessaria) nelle specie (popolazioni, …) a rischio per l’adattamento a futuri cambiamenti ambientali? Perdita di diversità genetica La perdita di diversità (particolarmente nelle popolazioni piccole) riduce la capacità di evolvere in risposta ai cambiamenti ambientali. Ci sono 2 principali livelli di pericolo per la diversità genetica: 1. Estinzione di populazioni e specie 2. Estinzione di alleli (varianti genetiche entro specie o popolazione) La genetica di conservazione si occupa dei fattori genetici che hanno un effetto sul rischio di estinzione (locale o globale) e degli strumenti di gestione genetica necessari per minimizzare tale rischio. Un taxon — l’unità di base della tassonomia — è una semplice ipotesi, non un’evidenza o un ‘fatto’. (…) I tassonomi continuamente filtrano ampie serie di osservazioni attraverso la propria ampia base di conoscenze per decidere che un certo gruppo di individui o un determinato insieme di taxa precedentemente definiti costitiiscono un nuovo taxon. Inevitabilmente, un altro tassonomo, utilizzando la stessa base di conoscenze, può arrivare in modo altrettanto valido a conclusioni sostanzialmente differenti, è può essere quindi necessario un lungo periodo di tempo per valutare le ipotesi alternative e arrivare a un consenso (esso stesso soggetto a futuri cambiamenti e aggiustamenti). (Thiele, K. and Yeates, D. 2002. Nature 419:337) Esempio: Trota fario ‘Adriatica’ Salmo cenerinus Kottelat & Freyhof 2007 alias Salmo farioides Bianco & Delmastro 2011 alias Salmo (trutta) macrostigma Gandolfi et al. 1991 ESU e MU Evolutionary Significant Unit (ESU): Unità evolutivamente significativa “una popolazione o un insieme di popolazioni conspecifiche con una storia evolutiva di lungo termine distinta e sostanzialmente separata da quella di altre unità analoghe” Termini alternativi possibili: “sottospecie riconosciuta” o “filogruppo intraspecifico” Management Unit (MU): Unità gestionale Da un punto di vista ‘Demografico’: “qualunque popolazione autenticamente autonoma (senza migrazione) dalle altre” Da un punto di vista ‘Genetico’: “una popolazione identificabile sulla base di significative differenze genetiche” Background Trota fario L’ittiofauna d’acqua dolce dell’Adriatico Settentrionale fortemente impattata dall’introduzione di esotici Le introduzioni possono portare a introgressione genetica e quindi influenzare negativamente le specie native Trota marmorata Esiste una lunga tradizione di immissione, ma ogni specie ha una propria storia particolare Carpione del Garda Temolo Barbo padano (photographs: Fisheries Department of Bolzano, Italy; Project ABaTe) Il problema delle introduzioni La storia di introduzione delle diverse specie è differente sia in termini di durata che di intensità La pressione di semina non è sempre la stessa in termini spaziali – presenza di ‘stocking-hot-spots’ 2020 2010 2000 1990 1980 1970 1960 1950 1940 1930 1920 1910 1900 Barbo europeo Temolo Europeo Trota marmorata + ibridi Trota fario Contatto secondario (mediato dall’uomo) Possibili scenari di introgressione + Nessuna introgressione Introgressione limitata ‘Sciame ibrido’ Picture modified from Meraner et al., 2008. CompBiochPhysD Nulla è semplice metodi Lunghezza Peso Livrea • Marmorata X • Fario • Ibrido (M1, M2, M3) Scaglie • Determinazione delle classi di età Y • Struttura demografica delle popolazioni Foto Z [ \ • Analisi morfometrica • Analisi meristica Tessuto • Prelievo tessuto da pinna caudale (dopo anestesia) • Analisi genetica Campionamento (non invasivo) Estrazione del DNA DNA genomico DNA amplificato Elettroforesi capillare 158 Elettroferogramma 154 154 160 158 156 taglia allelica metodi [ Regione di controllo D-loop (mtDNA): Individuazione di polimorfismi specifici (SNPs) per le diverse linee evolutive (ad es. atlantica e marmorata). Linea atlantica Linea marmorata 400-bp 300-bp \ marcatori microsatellite (nDNA): Loci nucleari costituiti da sequenze ripetute di 2-4 basi che presentano differenze tra individui della stessa specie per il numero di ripetizioni Alcuni dei marcatori molecolari utilizzabili ... RFLP ASH ASO CAS ARMS GBA OLA SNP AFLP ASLP SAMPL AP-PCR RAPD ASAP CAPS DAF SCAR SPLAT SSCP DGGE TGGE (restriction fragment length polymorphism) (allele-specific hybridisation) (allele specific oligonucleotide) (coupled amplification and sequencing) (amplification refractory mutation system) (genetic bit analysis) (oligonucleotide ligation assay) (single nucleotide polymorphism) (amplified fragment length polymorphism) (amplified sequence length polymorphism) (selective amplification of polymorphic loci) (arbitrarily primed PCR) (random amplified polymorphic DNA) (arbitrary signatures from amplification) (cleaved amplified polymorphic sequence) (DNA amplification fingerprint) (sequence characterised amplified regions) (single polymorphic amplification test) (single strand conformation polymorphism) (denaturing gradient gel electrophoresis) (thermal gradient gel electrophoresis) STS REF REMAP (sequence- tagged- site) (restriction endonuclease fingerprinting) (retrotransposon-microsatellite amplifiedpolymorphism) IRAP (inter-retrotransposon amplified polymorphism) RBIP (retrotransposon-based insertion polymorphisms) S-SAP (sequence-specific amplification polymorphisms) STMS (sequence- tagged microsatellite site) SSLP (simple sequence length polymorphism) RAMPs (random amplified microsatellite polymorphisms) RAMPO (randomly amplified microsatellite polymorphisms) RAHM (randomly amplified hybridizing microsatellites) RAMS (randomly amplified microsatellites) MP-PCR (microsatellite-primed PCR) SPAR (single primer amplification reactions) ISSR (inter-simple sequence repeats) ISTR (inverse sequence-tagged repeats) VNTR (variable number tandem repeats) … … Il sistema di marcatori “Ideali” Elevato livello di polimorfismo Codominanza Designazione degli alleli non ambigua Distribuzione casuale nel genoma Selettivamente neutrale Analisi facile e rapida (possibilmente automatzzata) Elevata riproducibilità Possibilità di scambio di dati tra laboratori Sviluppo e analisi a costi contenuti Analisi non distruttive Non tutti I marcatori molecolari sono uguali. Nessuno è ideale. Alcuni sono meglio di altri per determinati scopi. Hierarchical level Clonality Parentage Populations Related species Deeper evolutionary history DNA fingerprinting Minisatellites Microsatellites *** *** * *** ** * - DNA sequencing mtDNA Nuclear genes *** *** * ** *** Ereditabilità dei caratteri genetici - Marcatori Mitocondriali - Marcatori Nucleari ♀ (ovvero trasmissione dei marcatori) Mitocondriali e Nucleari nDNA mtDNA nDNA mtDNA ♂ nDNA mtDNA Ereditabilità dei caratteri genetici - Marcatori Mitocondriali - Marcatori Nucleari ♀ Mitocondriali e Nucleari A ♂ A ♀ B ♂ (ovvero trasmissione dei marcatori) B A Individuo puro - linea A B Individuo puro - linea B Ereditabilità dei caratteri genetici - Marcatori Mitocondriali - Marcatori Nucleari ♀ Mitocondriali e Nucleari A ♂ B ♀ B ♂ (ovvero trasmissione dei marcatori) A A Individuo (puro?) linea A B Individuo (puro?) linea B Ereditabilità dei caratteri genetici - Marcatori Mitocondriali - Marcatori Nucleari ♀ Mitocondriali e Nucleari A ♂ B ♀ B ♂ (ovvero trasmissione dei marcatori) A A-B Individuo ibrido F1 AxB A-B Individuo ibrido F1 AxB Ereditabilità dei caratteri genetici - Marcatori Mitocondriali - Marcatori Nucleari ♀ Mitocondriali e Nucleari A ♂ A-B ♀ B ♂ (ovvero trasmissione dei marcatori) A-B A-B Individuo ibrido BC AxF1 A-B Individuo ibrido BC BxF1 Alcuni metodi di rappresentazione della diversità genetica Albero Network Figure da Lipinski et al. 2008, Domaschke et al. 2012 Alcuni metodi di rappresentazione della diversità genetica Analisi di assegnazione individuale Analisi fattoriale delle corrispondenze Figure da Lipinski et al. 2008, Domaschke et al. 2012 • I dati genetici vengono interpretati per confronto con dati di riferimento • Come è (o come era) geneticamente una linea ‘pura’? • Importanza di campioni di riferimento Tassonomia e distribuzione della Trota europea AT DA ME MA AD Salmo trutta complex Salmo marmoratus Salmo cenerinus Salmo cetti IUCN Redlist (Kottelat M. and J. Freyhof 2007) Zerunian 2002 Trota marmorata Salmo marmoratus* alias Salmo (trutta) marmoratus‡ * Kottelat & Freyhof 2007 ‡ Gandolfi et al. 1991 I Liste rosse internazionali 1996: DD = “Data Deficient” New data from slovenian populations 2006: LC = Least Concern Liste rosse nazionali Fauna italiana inclusa nella Direttiva Habitat Maggio 2013 ! Fattori di rischio … la massiccia e ripetuta immissione di Trote fario da allevamento ne mettono a rischio l’integrità genetica … alterazioni antropiche dei corsi d’acqua, le eccessive captazioni idriche e la forte pressione di pesca … la specie / la semispecie Salmo marmoratus o Salmo trutta marmoratus morfologia genetica zoogeografia l’areale di distribuzione Areale residuo: isolamento Attuale bacino del Po Bacino del Po durante l’ultimo Massimo Glaciale (21000 anni fa) Massima estensione dei ghiacci durante l’ultimo massimo Glaciale Reticolo idrografico modalità gestionali Misure di protezione: Zone di protezione speciale: bandite/no kill Periodi di protezione speciale: fase riproduttiva (mesi invernali) Limitazioni sul numero di catture Limitazioni sulle taglie delle catture Misure di ripristino: Ripopolamenti Campagna ittiogenica Esperienze di recupero della marmorata Esperienze di recupero della marmorata: Slovenia Bacino del Soca (Slovenia): Adapted from Fumagalli et al. 2002 Adapted from Fumagalli et al. 2002 - dal 1993, programma di recupero, riproduzione e ripopolamento di popolazioni geneticamente pure di trota marmorata. - mantenimento delle diversità locali, evitando incroci tra popolazioni (‘ceppi’) differenti. Esperienze di recupero della marmorata: Slovenia Fumagalli et al. 2002 - Diverse popolazioni pure di marmorata individuate (confermate) - Variabilità genetica straordinariamente elevata tra popolazioni separate da limitata distanza geografica - Livelli di variabilità genetica estremamente bassi entro popolazioni (‘ceppi’) Adapted from Fumagalli et al. 2002 Adapted from Fumagalli et al. 2002 CONCLUSIONE: Un’appropriata strategia di gestione e conservazione dovrebbe prevedere la reintroduzione di popolazioni pure ottenute dal mescolamento dei diversi ceppi, al fine di evitare la depressione da inincrocio e un’ulteriore perdita di diversità genetica Esperienze di recupero della marmorata: Slovenia - Creazione di nuove popolazioni di marmorata, in fiumi dove nessuna popolazione (salmonidi) fosse presente Adapted from Fumagalli et al. 2002 Adapted from Vincenzi et al. 2011 - Per aumentare la bassa variabilità genetica entro popolazione (> potenziale adattativo), le popolazioni sono state create mescolando (incrociando) individui da differenti popolazioni pure Esperienze di recupero della marmorata: Slovenia Dopo circa 15 anni … - 4 popolazioni: estinte a seguito di frane o eventi di piena - Popolazione di Gatsnik (creata nel 1998): Image from Vincenzi et al. 2011 “Dobbiamo aggiustarlo se non è rotto?” Dopo 2 generazioni presentava i tipici segni di maladattamento e depressione da esoincrocio: • Basso tasso di sopravvivenza annuo (0.39) per le trote nate in fiume (sopravvivenza maggiore di 0.55 per altre marmorate che vivono in zone limitrofe) • Bassa riproduzione della generazione F2 • insolite anomalie morfologiche (Fig. 1) • Moreover, preliminary results from a egg-to-fry experiment performed in the fish farm for the F1 generation of Gatsnik showed 80.4% di mortalità dalla fertilizzazione alla schiusa delle uova in F1 (35.6 % nelle altre popolazioni) Esperienze di recupero della marmorata: Alto Adige Fenotipo Distribuzione percentuale degli Aplogruppi Mitocondriali MARMORATA (nei diversi fenotipi) 11 siti - 282 individui Dati Meraner et.al. 2007 Esperienze di recupero della marmorata: Alto Adige Introgressione limitata ma sempre presente Refs. Meraner et al. 2010. Microsatellite DNA data point to extensive but incomplete hybridisation between native marble trout and introduced brown trout. Conservation Genetics 11: 985-998. Individui ibridi di prima e successiva generazione, insieme a entrambe le forme parentali pure Esperienze di recupero della marmorata: Italia Pujolar et al. 2011 campionamenti (~400 ind.) tra il 1995 e il 1997 Pro: Ampio areale campionato Contro: Bassa densità di campionamento Selezione fenotipica (analizzati geneticamente solo gli individui ‘puri’ da un punto di vista fenotipico) Figure from Pujolar et al. 2011 Esperienze di recupero della marmorata: Italia fario AT marmorata Figure from Pujolar et al. 2011 - Basso livello di introgressione (?????!!!!!!!!!!!! Selezionati fenotipicamente a priori!!!!!!!!!!!!!!!!) Figures from Pujolar et al. 2011 - Correlazione tra distanza genetica e distanza geografica (diversità entro marmorata) ipotesi trasloc azion I livello di indagine: antica separazione ( = diversità genetica) tra fario (atlantica) e marmorata e ipotesi trasloc azion IIIlivello livellodidiindagine: indagine: antica separazione ( = diversità Ulteriore diversificazione tra genetica) tra tra fario (atlantica) popolazioni loro isolate die marmorata marmorata e I p o t e s i I livello di indagine Popolazione 1 Progenitore comune Popolazione 2 Progenitore comune I p o t e s i III ll ii vv ee ll ll oo dd ii ii nn dd aa gg ii nn ee Popolazione 1 Progenitore comune Popolazione 2 campionamento N CODICE STAZIONE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 BRE CAM COL EGN GAI MAL RIF TER VAN VIP IAS CAL CA PRE CAC FeC LOR MAT PdV PES PoA SER VLA LAV MEZ APD LEB LER PiP NOV LET MdV DEN TAS CAV COM PRA VER ZAM Rov BBE CER MIL MUR OpA OSS RMO SAV VOL Bressanone Campodazzo Coldrano Egna Gais Malles Rifiano Terlano Vandoies Vipiteno IASMA (II) Cavalese Cavizzana Predazzo Cacciatora Fersina Corona S. Lorenzo Mattarello Ponte del Vo Pescara Ponte alto Serravalle Villa Lagarina Lavis Mezzocorona APDV Adige Leno Leno Rovereto Piazzo Prà Novella Trambileno Masi di Val Floriana Denno Tassullo Cavizzana Commezzadura Pracorno Vermigliana Zambana Rovereto (II) Brentino Belluno Ceraino Milani Murolongo Opera di presa Agroveronese Ossenigo Rio Molino Sava Volargne PROVINCIA BZ TN VR risultati: fenotipo + aplotipo Y struttura per età Z morfometria [ aplotipo X fenotipo 368 marmorate • 54 popolazioni campionate 539 ibridi • 1136 individui analizzati: 229 fario • 59 esclusi (poliploidi o dati mancanti) 876 Marmorata 201 Atlantico 1077 individui Aplotipo mtDNA MA AT marmorata Fenotipo ibrido fario 0 200 400 600 N campionamento Sito A Adige + Sarca + Piemonte Sito B + Lombardia + Slovenia _____________ Sito C Sito D 62 siti di campionamento 1371 inidividui analisi fenotipica Sito A M - esemplare di Trota marmorata pura: testa molto sviluppata, marmoreggiatura evidente su tutto il corpo, assenza di pallini rossi. Sito B M1 - ibrido con caratteristiche prevalenti della marmorata: testa sviluppata rispetto al tronco, marmoreggiatura evidente, presenza di striature rossastre o di qualche pallino rosso. Sito C M2 - ibrido con caratteristiche intermedie: testa piccola o non molto sviluppata rispetto al tronco, marmoreggiatura ancora evidente sul dorso e sugli opercoli, tendenza a formare macchie sui fianchi, presenti pallini rossi. Sito D M3 - ibrido con caratteristiche prevalenti di Trota fario: testa piccola, marmoreggiatura ancora evidente sugli opercoli ma molto ridotta sulle altre parti del corpo, presenti numerose macchie nere e pallini rossi. F – esemplare di Trota fario pura. analisi genetica Sito A 1 Sito B Sito C Sito D 2 3 … Fenotipo FARIO IBRIDO MARMORATA 215 individui 497 individui 359 individui Distribuzione percentuale degli Aplogruppi Mitocondriali (nei diversi fenotipi) Dati progetto GAME Fario - BZ MA AT N = 41 Fario - TN N = 40 MA AT N = 145 MA AT N = 134 Fario - VR Ibrido - BZ Ibrido - TN Ibrido - VR N = 66 MA AT N = 48 MA AT N = 286 MA AT Marmorata - BZ Marmorata - TN MA AT N = 267 MA AT Marmorata - VR N = 44 MA AT analisi genetica Ipotesi più probabile: 2 gruppi Per ciascun individuo: livello di ‘purezza’ marmorata proporzione marmorata fario atlantica proporzione fario atlantica fario autoctona Trota marmorata I Come già osservato in Alto Adige in uno studio indipendente: Introgressione limitata ma sempre presente Individui ibridi di prima e successiva generazione, insieme a entrambe le forme parentali pure Slovenia Piemonte 0.4 Avisio Alto Adige Noce 0.6 Adige (TN+VR) 0.8 Lombardia Sarca 1 0.2 0 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 Solo individui >95% marmorata Solo individui >80% ‘Noce-Avisio-Fersina’ 2 cluster 4 cluster Solo individui >80% ‘Noce-Leno-Adige’ 3 cluster Conclusione generale Diverse unità gestionali (MU) in diversi bacini (e sottobacini!) fenotipo ‘contro’ genotipo (Ogni cellula di) ogni organismo vivente possiede un corredo genetico (genotipo) Glossary Il corredo genetico (genotipo) è espresso … Genotype: 1. The genetic constitution of an organism or cell; also refers to the specific set of alleles inherited at a locus. 2.The genetic identity of an individual that does not show as outward characteristics Phenotype: The observable physical and/or biochemical traits and characteristics of the expression of a gene. 2. The outward characteristics produced by an organism's genotype interacting with the environment G1 F1 F2 … a determinare un particolare fenotipo G1 G2 F1 F2 FENOTIPO GENOTIPO Pop età 3 3+ Fenotipo M purezza Marm 0.586 Pop età 18 4+ Fenotipo M purezza Marm 0.509 Pop età 25 4+? Fenotipo M purezza Marm 0.514 Pop età 49 5+ Fenotipo M purezza Marm 0.528 Pop età 19 4+ Fenotipo M3 purezza Marm 0.977 Pop età 28 3+ Fenotipo M2 purezza Marm 0.981 Pop età 27 4+ Fenotipo M2 purezza Marm 0.972 Pop età 38 4+ Fenotipo M2 purezza Marm 0.964 Pop età 9 2+ Fenotipo M2 purezza Marm 0.961 Pop età 15 3+ Fenotipo M2 purezza Marm 0.953 Pop età 32 3+ Fenotipo M2 purezza Marm 0.968 Selezione su base fenotipica ‘contro’ selezione su base genetica SELEZIONE BASATA SU FENOTIPO GENOTIPO FENOTIPO SELEZIONE BASATA SU FENOTIPO GENOTIPO GENOTIPO SELEZIONE SELEZIONE DIFFERENZA BASATA SU BASATA SU TRA FENOTIPO GENOTIPO METODI Doppio effetto negativo della selezione basata soltanto sul fenotipo Individui ibridi considerati come puri Effetto: Aumento del livello di ibridazione Individui puri considerati come ibridi Effetto: Perdita di diversità genetica della marmorata DIFFERENZA TRA METODI Meno ma meglio Incubatoio alimentato da un Rio nel quale risalgono naturalmente le trote in riproduzione Stock di riproduttori stabulati nell’impianto (provenienti dal Rio e da altre acque dell’Associazione) + Riproduttori in risalita lungo il Rio captive vs. wild spawners ry e tch a h Stabulazione r ir ve Marcatura individuale Prelievo del tessuto Analisi genetica CA CA3_ CA3_140 CA3_1402 CA3_1403 CA3_1404 CA3_1406 CA3_1407 CA3_1408 CA3_1419 CA3_1410 CA3_1411 CA3_1412 CA3_1413 CA3_1414 CA3_1415 CA3_1417 CA3_1428 CA3_1421 CA3_1422 CA3_1423 CA3_1424 CA3_1425 CA3_1426 CA3_1427 CA3_1438 CA3_1430 CA3_1431 CA3_1432 CA3_1434 CA3_1435 CA3_1436 CA3_1437 CA3_1438 CA3_1449 CA3_1440 CA3_1442 CA3_1443 CA3_1444 3_1445 14 6 47 q value CA CA3_1 CA3_1448 4 CA3_1 50 4 CA3_1 52 4 CA3_1 53 4 CA3_1 54 CA3_1455 4 CA3_1 58 4 CA3_1 60 CA3_1463 4 CA3_1 64 4 CA3_1 67 CA3_1468 4 CA3_1 69 4 CA3_1 70 4 CA3_1 71 4 CA3_1 72 CA3_1474 4 CA3_1 75 4 CA3_1 76 CA3_1478 4 CA3_1 79 4 CA3_1 80 CA3_1482 4 CA3_1 85 4 CA3_1 86 4 CA3_1 87 4 CA3_1 88 CA3_1490 4 CA3_1 91 4 CA3_1 92 CA3_1494 3_ 49 14 5 97 CA CA3_1 CA3_1448 4 CA3_1 50 4 CA3_1 52 CA3_1453 4 CA3_1 54 4 CA3_1 55 CA3_1458 4 CA3_1 60 4 CA3_1 63 CA3_1464 4 CA3_1 67 4 CA3_1 68 CA3_1469 4 CA3_1 70 4 CA3_1 71 CA3_1472 4 CA3_1 74 4 CA3_1 75 CA3_1476 4 CA3_1 78 4 CA3_1 79 CA3_1480 4 CA3_1 82 4 CA3_1 85 CA3_1486 4 CA3_1 87 4 CA3_1 88 CA3_1490 4 CA3_1 91 4 CA3_1 92 CA3_1494 4 3_ 9 14 5 97 spawners from the hatchery q 1.0 value fario marble 0.8 SSRs 0.6 0.4 0.0 0.6 0.4 1st level 1 0.8 2nd level CA CA3_ CA3_140 CA3_1402 CA3_1403 CA3_1404 CA3_1406 CA3_1407 CA3_1408 CA3_1419 CA3_1410 CA3_1411 CA3_1412 CA3_1413 CA3_1414 CA3_1415 CA3_1417 CA3_1428 CA3_1421 CA3_1422 CA3_1423 CA3_1424 CA3_1425 CA3_1426 CA3_1427 CA3_1438 CA3_1430 CA3_1431 CA3_1432 CA3_1434 CA3_1435 CA3_1436 CA3_1437 CA3_1438 CA3_1449 CA3_1440 CA3_1442 CA3_1443 CA3_1444 3_1445 14 6 47 captive vs. wild spawners ry e tch a h r ir ve spawners from the river q 1.0 value (Structure) Analysis 0.2 q value 0.2 0.2 0 0 fario marble 0.8 0.6 0.4 0.2 0.0 individual individual Slovenia Lombardia Slovenia Lombardia Noce+Avisio+Fersina Leno+Adige Noce+Avisio+Fersina Leno+Adige 1 0.8 0.6 0.4 individual individual Livelli di introgressione in progenie simulate a partire da dati genetici osservati in stock di riproduttori Selezione sui fenotipi va e l l a Simulazione sugli effetti della selezione su base fenotipica e su base genetica Dati progetto GAME 72 individui, da allevamento e selvatici, con fenotipo marmorata Î F1 Î F2 Î F3 Î F4 Î nto e m F5 Per ogni generazione, 10,000 individui simulati, di cui 100 estratti a caso usati come ‘riproduttori per la generazione successiva e if um Selezione sui genotipi Î F1 Î F2 Î F3 Î F4 Î 21 individui, da allevamento e selvatici, con genotipo marmorata > 95% F5 Simulazione sugli effetti della selezione su base fenotipica e su base genetica Livelli di introgressione in progenie simulate a partire da dati genetici osservati in stock di riproduttori Dati progetto GAME Generazione P P Allevamento + Selvatico Ma Generazione F5 F5 Allevamento + Selvatico FA 1.00 1.00 0.90 0.90 0.80 0.80 0.70 0.70 0.60 0.60 0.50 0.50 0.40 0.40 0.30 0.20 29% 0.30 0.20 0.10 0.10 0.00 0.00 P Selezionati 1.00 FA Ma 1.00 0.80 0.80 0.70 0.70 0.60 0.60 0.50 0.50 0.40 0.40 0.30 0.20 100% 0.30 0.20 0.10 0.10 0.00 0.00 FA 20% F5 Selezionati 0.90 0.90 Ma 100% Ma FA Simulazione sugli effetti della selezione su base fenotipica e su base genetica Conclusioni Indicazioni gestionali: 1 – utilizzare una selezione su base genetica in parchi riproduttori 2 – il rinsanguamento (ciclo aperto) diminuisce l’effetto di domesticazione e/o inincrocio, ma può alterare il livello di purezza di uno stock Temolo Temolo Thymallus thymallus III Stato di conservazione del Temolo Adriatico (Thymallus thymallus) A. Meraner A. Gandolfi (Ufficio Caccia e Pesca, Provincia di Bolzano) Progetto ABaTe: stato di conservazione del Temolo Adriatico - Stato di autoctonia delle popolazioni Adriatiche - Struttura di popolazione - Ibridazione / Introgressione genetica con ceppi alloctoni - Popolazioni / individui residui di Temolo Adriatico? - Se si, dove? Workshop finale ABaTe, Fondazione E. Mach, San Michele All’Adige, 24.04.2013 1,50 kg/ha Semine Temolo 2,00 1,00 0,50 Quantità di pressione di semine dipende da: 20 08 20 06 20 04 20 02 20 00 19 98 19 96 19 94 19 92 19 90 19 88 19 86 19 84 19 82 19 80 19 78 19 76 0,00 year Ind/ha - periodo 150 100 50 0 20 08 20 06 20 04 20 02 20 00 19 98 19 96 19 94 19 92 19 90 19 88 19 86 19 84 19 82 19 80 19 78 19 76 - zona year - provenienza bacini: Danubio Atlantico Scandinavia (modified from: Meraner and Gandolfi, 2012) Declino demografico del Temolo anche nel Bacino Nord-Adriatico Semine con pesci d’oltralpi (provenienza: Atlantica, Danubiana Scandinava) Studi e dati genetici antecedenti indicano la quasi totale perdita delle popolazioni Adriatiche (IUCN): ‘……..genetic variability suggests…that the.. Adriatic populations are distinct, ….because of extensive stocking …..it might be too late to investigate the original morphology, … genetics and distribution…’ Filogeografia - Diverse linee evolutive - Danubiani: ‘Northern Alps’ ‘Southern Alps’ ‘Sava’ - Atlantici: ‘Rhine’ ‘Scandinavian’ - Adriatico (from: Meraner and Gandolfi, 2012) Metodica campionamento (N>1000): - pesca elettrica (da riva) (da barca) - pesca a mosca - pesci di ceppi commerciali laboratorio: - sequenziamento mtDNA CR (N=644) - 15x SSR (microsatellite) (N=683) Siti di campionamento (N=30): - Adriatici (N=20): Po Basin (Sesia e Adda) Brenta, Livenza e Tagliamento Adige Basin (N=14) - Siti di riferimento: Danube (N=7) Atlantic (N=3) Situazione di conservazione del Temolo nel Bacino Adriatico Southern Alps, Danubian Multipli pattern genetici rintracciati: Sava, Danubian Adriatic 1+2 - Adriatico (indigeno) Northern Alps, Danubian - Danubiano ‘Northern Alpine’ (esotico) ‘Southern Alpine’ (esotico?) ‘Sava’ (esotico) - Atlantico ‘Rhine’ (esotico) ‘Scandinavia’ (esotico) Rhine 1 Come è la situazione del Temolo Adriatico? Rhine 2 Scandinavia (hatchery) (from: Meraner et al., in prep.) Situazione di conservazione del Temolo nel Bacino Adriatico Fiume Adige (Ovest) Fiume Adige (Est) Po Brenta Friuli Popolazioni di riferimento (from: Meraner et al., in prep.) Gruppo Adriatico 1 Gruppo Adriatico 2 Q=0.69 Q=0.82 Q=0.93 Q=0.93, 0.95 Q=0.90 Q=0.83 Q=0.86 Gruppo Adriatico 1 Gruppo Southern Alpine, Danubian ABC Approximate Bayesian Computation SP E CQU A I T AR OVEST ADIGE Metodo statistico per validare scenari alternativi ADIGE DRAVA EST ADIGE (basato su software: DIYabc; Cornuet et al., 2010) * *selected models: popolazioni Est-Adige da Drava (~100-150 generations ago); median = 115 g Ovest-Adige con flusso genico da Est (~ 10%) * Conclusioni - Tracce genetiche multiple di semine nelle popolazioni Adriatiche - Alta frequenza del cluster Adriatico (‘Temolo Adriatico’) in fiumi Sesia, Adda, Adige, Isarco Basso, Livenza - Split Ovest / Est in Adige - Popolazioni del Est probabilmente di origine Drava, NON introdotte recentemente, ma prob. da semine storiche, medioevali (periodo di regno di Massimiliano I; 1486-1519) (Weiss et al., 2001) - Due entità genetiche di conservazione nel Bacino del fiume Adige Implicazioni gestionali - Revisione dei piani di gestione - Proibizione di semina di Temoli alloctoni (in parte già in atto; dal 2012 in Provincia di Bolzano) - Divieto di traslocazione, vista la forte sottostruttura nel Macrobacino Adriatico - Se semine vengono ritenute indispensabili, usare metodi di ‘supportive breeding’, ‘cocooning’ o ‘artificial nests’ partendo da materiale selvatico locale - Promuovere la riqualificazione fluviale Temolo Bacino della Drava (Danubio) - Southern Alps Ref. Meraner A, Unfer G, Gandolfi A, (2013). Good news for conservation: mitochondrial and microsatellite DNA data detect limited genetic signatures of inter-basin fish transfer in Southern Alpine Danubian Thymallus thymallus (Salmonidae). In press • Elevato impatto genetico dei pesci di allevamento riportato da studi precedenti • Limitate – ma individuabili – tracce genetiche di traslocazione da altri bacini • ‘Risposta rapida’ dei pattern genetici ai cambiamenti nelle pratiche gestionali (1998) Proporzione di alloctoni (mtDNA): ~60% (Uiblein et al. 2001 – Weiss et al. 2002), ~40% (Duftner et al. 2005), ~7% oggi. Dalla genetica alla gestione ittica ‘Salmonidi di fiume’ NE E G A C TI ico t a i r d / A o e p o r Eu Temolo NE O TI S GE revisione delle direttive gestionali Linee evolutive differenti Rigida proibizione di semina di stock esotici Introgressione limitata / popolazioni native definizione di Unità Gestionali Selezione su base genetica dei riproduttori destinati alle attività di ripopolamento Trota fario ‘Adriatica’ II Salmo cenerinus* alias Salmo farioides† alias Salmo (trutta) macrostigma‡ Linea atlantica Linea marmorata 400-bp 300-bp * Kottelat & Freyhof 2007 † Bianco & Delmastro 2011 ‡ Gandolfi et al. 1991 Trota fario ‘Adriatica’ II Salmo trutta complex Salmo marmoratus Salmo cenerinus Salmo cetti IUCN Redlist (Kottelat M. and J. Freyhof 2007) Zerunian 2002 Trota fario ‘Adriatica’ II Fenotipo FARIO 20 siti - 416 individui Dati Meraner et.al. 2007 Trota fario ‘Adriatica’ II Fario autoctona Solo stazioni ‘non gestite’ e isolate (tratti alti nei bacini di Sarca, Adige e Brenta) Ref. Meraner A, Gratton P, Baraldi F, Gandolfi A (2013). Nothing but a trace left? Autochthony and conservation status of Northern Adriatic Salmo trutta inferred from PCR multiplexing, mtDNA (data and figuresand from: Meraner et al., 2012) control region sequencing microsatellite analysis. Hydrobiologia, in press. (online early view available) Trota fario ‘Adriatica’ II Fenotipo FARIO 26 siti - 516 individui MA 2 AT 8 MA 11 AT 17 AT 20 AT 18 AT 5 AT 19 MA 16 AT 20 MA 1 AT 17 MA 1 MA 4 AT 13 AT 19 AT 16 AT 19 MA 8 AT 19 AT 17 MA 1 AD 7 MA 1 AT 12 AT 15 AT 17 MA 3 AT 20 AT 9 AT 19 MA 3 AT 14 AT 20 MA 3 AT 17 AT 16 AT 16 AT 20 Trota fario ‘Adriatica’ II Ref. Ref. Ref. AD AT MA Traccia genetica a livello del mtDNA Ref. Meraner A, Gratton P, Baraldi F, Gandolfi A (2012). Nothing but a trace left? Autochthony and conservation status of Northern Adriatic Salmo trutta inferred from PCR multiplexing, mtDNA control region sequencing and microsatellite analysis. Hydrobiologia, in press. (online early view available) De facto estinzione genomica a livello di (data and figures from: Meraner et al., 2012) ncDNA II Su 2285 individui analizzati in Trentino Alto Adige: MA AT Fario - BZ Ibrido - TN Marmorata - VR MA AT Prevalenza assoluta di individui appartenenti agli aplogruppi MA e AT MA AT Significativa presenza di individui appartenenti all’aplogruppo DA nel versante Est dell’Alto Adige AD 7 MA 1 Ridottissima presenza di individui appartenenti all’aplogruppo AD in un sito del Trentino (un’analisi a livello nucleare ha evidenziato però una similarità TOTALE di questi campioni a individui di origine Atlantica) AT 12 Quindi Possiamo ragionevolmente escludere la presenza di una fario di origine autoctona in questa regione Dalla genetica alla gestione ittica ‘Salmonidi di fiume’ NE E G A C TI ata r o m r a a m t o r T io e r a f a Trot fario locale di origine esotica (nessuna evidenza di fario native) introgressione diffusa nella marmorata, ma (sotto)popolazioni native sono ancora presenti NE O TI S GE Revisione delle direttive gestionali Riconoscimento dello status esotico della fario conservazione della marmorata Interruzione delle semine di fario Incremento della pressione di pesca diretta alla fario Limitazioni sulla pesca della marmorata Uso della genetica per selezionare i riproduttori di marmorata utilizzati a fini di ripopolamento Grazie per l’attenzione I dati qui presentati sono stati raccolti dalla letteratura scientifica o nell’ambito dei seguenti progetti di ricerca: FarioPAT funded by the Autonomous Province of Trento, 'Marie Curie Action - COFUND PostDoc 2009 Incoming‘