IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO
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IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO
Comunità del Parco: il ruolo centrale di Castrovillari IL DIARIO anno XII n. 24 PAG.2 Il segretario generale dell'ente , Maurizio Ceccherini, delegato dal Commissario prefettizio al Comune di Castrovillari, Massimo Mariani, ha partecipato ad una riunione della Comunità del Parco, al secondo piano di palazzo Gallo, propedeutica alla nuova composizione del Comitato direttivo dell’assemblea, che a breve verrà delineato dopo che ciascuna amministrazione avrà indicato i suoi possibili rappresentanti che poi saranno scelti e votati. Il dottor Ceccherini durante la seduta ha sostenuto fortemente il ruolo centrale di Castrovillari nel Territorio del Pollino e come trait d’union di diversi progetti avviati dall’Ente per legare , sempre più, vocazioni e capacità in una logica d’insieme a partire dalle espressività della Zona per uno sviluppo partecipato e condiviso che hanno visto e fanno di Castrovillari crocevia ,anche propulsivo, di tante iniziative e progetti oltre ad essere sede fisica, come lo è di fatto, della Comunità del Parco Nazionale del Pollino. Per queste motivazioni ed anche per le funzioni ed azioni svolte dal Comune nella Comunità e nell’Ente Parco il segretario generale Ceccherini ha chiesto nella riunione a tutti , tralasciando la vacatio politica del momento che vede interessata l’istituzione locale, un atto di responsabilità e lealtà dovuti per riconoscere ancora alla città, menzionata pure come capoluogo del Pollino, Si è svolta Sabato 28 Giugno, a Roma, la prima Assemblea del nuovo progetto di Gianfranco Fini per la ricostruzione di una destra credibile in Italia. Circa mille persone – si legge nella nota hanno contribuito al dibattito aperto dall’ex leader di AN e di FLI. La Calabria è stata rappresentata da Tomas Angotti, Filomena Anastasio, Carmine Apollaro, Francesco D’Amore, Antonio Salerno e Francesco Sposato. Diverse le proposte e le idee lanciate dai partecipanti all’Assemblea. Innanzitutto, si è parlato di come dovrebbe essere la nuova destra italiana, ma tanti, sono stati gli spunti di riflessione sulle battaglia che la destra dovrebbe portare avanti in Italia. La Calabria ha partecipato attivamente al dibattito, proponendo l’abolizione dell’immunità Parlamentare per i gravi reati come quelli di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, relativamente al tema della legalità; ha proposto di portare avanti la battaglia di un patto internazionale tra i Paesi in cui è presente la criminalità organizzata e l’esclusione della politica dalla sanità. Infine si legge ancora nella nota stampa , i calabresi, hanno ribadito la volontà di puntare sul turismo, considerato il patrimonio artistico-culturale e ambientale del nostro Paese con un forte investimento nei trasporti, visto che la Calabria è stata isolata dal resto del Paese. Al termine della giornata il Presidente Fini ha ribadito la volontà di realizzare altre Assemblee in tutte le Regioni. La Calabria non sarà da meno. Il nuovo progetto di Gianfranco Fini La Calabria c’è Nicola Aronne (Forza Italia) denuncia ritardi nei pagamenti degli scrutatori Nicola Aronne esponenti cittadino di Forza Italia chiede al Commissario prefettizio Massimo Mariani di motivare i ritardi pagamenti degli scrutatori che lo scorso 25 maggio hanno permesso il corretto svolgimento delle elezioni europee. Si vuole tenere presente al Signor Commissario che già le persone selezionate per svolgere tale funzione erano giovani, disoccupati, persone diversamente abili che avevano il bisogno di svolgere tali compiti per poter soddisfare alcuni fabbisogni, pertanto chiedo un intervento concreto che ponga fine a questo disagio e ritardo provvedendo ad emettere in tempi rapidi i mandati di pagamento per queste persone che hanno reso un servizio allo Stato. Confido nella massima sensibilità del Commissario Mariani affinché disguidi come questo non avvengano più in futuro. Presentata a Morano la mini guida del Parco del Pollino E’ stata resentata lunedì 30 giugno, nel suggestivo complesso monastico di San Bernardino da Siena, a Morano Calabro, la mini guida al Parco Nazionale del Pollino di Francesco Bevilacqua, edita da Rubettino. All’incontro erano presenti il sindaco di Morano, Nicolò De Bartolo, il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, l’autore e l’editore, rispettivamente Bevilacqua e Florindo Rubettino. La mini guida – 90 pagine a colori – conduce per mano chiunque alla scoperta del Parco naturale più grande d’Italia attraverso testi e foto. Bevilacqua, avvocato calabrese, esperto escursionista e ambientalista di lungo corso, è un profondo conoscitore della montagna e, tra le altre, del massiccio del Pollino e dell’Orsomarso, i rilievi maggiori racchiusi nel perimetro del Parco nazionale calabro-lucano. Attraverso la sua penna, ma anche i suoi occhi e i suoi sensi, la mini guida ripercorre in forma cartacea spettacolari percorsi ampiamente descritti nella sezione “passeggiate nel Parco”, che possono condurre i visitatori, anche quelli “mancanti di una specifica espe- rienza escursionistica”, in luoghi dai quali ammirare paesaggi unici e irripetibili. La guida rappresenta così un modo per entrare idealmente nel territorio del Parco, ma anche e soprattutto per spingersi oltre, andando a scoprirlo personalmente. La guida – scrive, tra l’altro, il presidente del Parco, Pappaterra nella prefazione – produce anche l’effetto di far «conoscere per proteggere e valorizzare. Conoscere sempre meglio, sempre più, per fruirne con rispetto e delicatezza, capendo che nel momento in cui ci accostiamo agli ambienti naturali del Pollino, ci avviciniamo a ecosistemi si, in apparenza, possenti, ma altrettanto delicati». quella presenza e funzione di chi si è sempre spesa per l’unità del comprensorio ed il coinvolgimento attivo dell’Area, come quella del Parco, che non può essere pensata a prescindere da una guida sinergica che non comprenda proprio Castrovillari, la quale, tra l’altro, ha fatto tanto per essere parte, geograficamente integrante e socialmente dinamica, di questo Territorio protetto. Senza contare, poi, che nel passato ha svolto anche un importante ruolo nella vicepresidenza della Comunità del Parco. “Fatti remoti e recenti- ha spiegato Ceccheriniche testimoniano la passione di uomini e donne di questa città all’esistente ed ai valori della natura, dell’ambiente, legati al patrimonio, alla cultura, al folklore, alle tradizioni, alle produzioni tipiche che connotano l’idea di sviluppo che ha Castrovillari, schierata a favore della crescita sostenibile delle azioni delle popolazioni, per uno integrato e quanto più possibile corrispondente alle reali esigenze dei suoi territori e quelli limitrofi, uniti “naturalmente” nel Parco del Pollino e sostenuti da progetti regionali, nazionali ed europei lanciati e finalizzati alle priorità di questa risorsa, vero volano di quel progresso, con tutti gli annessi e connessi, che suscitano le diversità ambientali quando si giocano ed entrano in rapporto con il desiderio di fare intrapresa delle comunità che vi risiedono.” Elezioni regionali/Le associazioni sollecitano un confronto A distanza di qualche mese dalla giornata di riflessione dedicata al tema “ Crisi e Futuro della rappresentanza Politica a Castrovillari e nel Territorio del Pollino“, è utile riprendere il discorso per verificare cosa è rimasto di quella esperienza, per ridiscuterne insieme, fissare nuovi appuntamenti, ridefinirne le coordinate, anche in prospettiva delle prossime ed imminenti elezioni regionali alle quali tutti abbiamo il dovere di prestare la dovuta attenzione per arrivare all’importante appuntamento con le idee chiare e con i giusti profili di eventuali candidati, dei vari Partiti politici ,che potrebbero degnamente e proficuamente rappresentare le istanze dei cittadini di Castrovillari e dell’intero territorio. Solo partendo da un utile confronto di idee e progetti è possibile mettere a fuoco le reali esigenze delle nostre popolazioni, da prospettare ai futuri Candidati tra cui scegliere quelli che meglio rispondano al Progetto politico che abbiamo maturato. Infine un appello accorato a tutti i Coordinatori dei partiti cittadini affinchè siano coesi e creino, questa volta, le condizioni giuste perché questa città e questo territorio siano rappresentati. Infatti, soprattutto il modo con cui è stata consumata la crisi amministrativa ed il conseguente scioglimento del Consiglio comunale, non determinano i giusti presupposti per un sereno prosieguo del dibattito politico in riferimento alle scelte auspicate. Ecco perché, come Associazioni, intendiamo contribuire a decongestionare la delicata situazione e tentare di avviare un rinnovato dialogo fra i soggetti interessati, nell’interesse supremo della Città e del Bene Comune. Infatti, è intendimento delle predette Associazioni ritornare sull’argomento, allestendo un salotto televisivo e radiofonico a cui sarà invitato il mondo politico ed associativo della Città. Ass. Culturale “Kontatto Production“ Dott. Pasquale Pandolfi Ass. Culturale "Città solidale " Prof. Giovanni Donato Dopo aver osservato il sensibile aumento del consumo di acqua potabile, per il caldo intenso di questi giorni, il responsabile del Servizio Idrico Integrato del Comune di Castrovillari, il geometra Nicola Laudadio, d’accordo con la Struttura, ha deciso - dandone comunicazione- l’interruzione dell’erogazione dell’acqua- per dare tempo ai serbatoi di riempirsi il più possibile al fine di non creare disagi- da mezzanotte alle ore 6 dei prossimi lunedì, mercoledì e venerdì a partire dal 27 giugno a notte. Le contrade che saranno interessate sono Celimarro, Vulgaro, Varco D’Amendola, Cammarata, Familongo, Ciriaco Cammarata zona industriale. Scelte, come è stato più volte spiegato alla cittadinanza, per prevenire e non creare problemi alle utenze,le quali necessitano anche di un responsabile coinvolgimento civico. Per questo motivo, come precedentemente abbiamo informato, sono state coinvolte tutte le Forze dell’Ordine al fine di far rispettare tale esigenza e regole. Ogni trasgressione verrà punita a norma di legge. Una iniziativa per scoraggiare usi impropri e non indispensabili dell’acqua potabile, ma soprattutto per salvaguardare la regolarità del servizio, garantendo, innanzitutto, l’approvvigionamento domestico in tutte le zone del territorio comunale. Per questo il Comune confida nel buon senso dei cittadini a salvaguardia di un bene comune che non può essere sprecato. Approdano a Civita, gli itinerari gramsciani ideati e realizzati ogni anno, a luglio, dall’on. Mario Brunetti attraverso l’Istituto Mezzogiorno Mediterraneo Fondazione Brunetti. Venerdì 4 luglio, alle ore 16,30, nella palestra comunale di Civita, si terrà il seminario interazione dal tema “A cento anni dalle guerre balcaniche. La formazione degli stati Albania e Kossovo – La presenza degli arberesh“. La diciottesima edizione degli itinerari punta l’attenzione sulla regione jonica e il suo patrimonio culturale, che rappresenta una pos- sibilità di crescita e sviluppo comune tra le identità storico-linguistiche dei popoli delle due sponde. Al seminario partecipano, oltre Brunetti, il neo sindaco di Civita, Alessandro Tocci, il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, l’architetto Rocco Pangaro, responsabile del Centro studi dell’Istituto Mezzogiorno Mediterraneo (MeMe), Mario Bova, già ambasciatore, il senatore Guido Pollice, presidente di Green Cross Italia e il vice presidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella. Interruzione notturna dell’acqua nelle contrade rurali Itinerari gramsciani a Civita Ecco come si spreca il denaro pubblico: fotostory del campo di calcio mai nato in contrada Petrosa IL DIARIO anno XII n. 24 Siamo andati a visitare il luogo in cui i castrovillaresi hanno voluto mandare il loro messaggio benaugurale al Santo padre in visita al carcere della Petrosa, a Castrovillari scrivendo con il gesso la frase “Francesco, Papa nostro, Castrovillari con il cuore”. Per fortuna, il Santo Padre, da quella distanza sul’elicottero, non ha potuto vedere cosa ci fosse intorno a quel campo di calcio che, probabilmente immaginava essere un piacevole angolo di relax e divertimento dove dilettarsi nello sport più amato, il calcio. Il campo, costruito circa 4 anni fa, doveva sostituire, nelle intenzioni, il Valerio e consentire alle centinaia di sportivi che animano il torneo ama- PAG. 3 toriale delle Casermette, la fruizione di un terreno di gioco dotato di impianto di illuminazione, spogliatoi, panchine, e reti di recinzione. E invece è diventata una miniera dei "predoni" degli ultimi tempi. Così il nuovo campetto comunale, non ancora ultimato, e' stato oggetto di atti di vandalismo e di furti. Hanno praticamente portato via di tutto, spogliando miseramente la struttura e distruggendo il buono finora fatto. In una sequenza di scatti che parlano da soli, disegnando inciviltà e malcostume ogni descrizione e ogni commento appaiono superflui.Un tempo erano i pirati a fare razzie, con un certo non so che di romantico e av- venturoso. Ora,costoro, come li vogliamo chiamare? Ai posteri l'ardua sentenza, a noi, castrovillaresi, l'amarezza, ma non solo, anche se è lecita, qualche domanda. Di chi sono le reponsabilità di questa incuria e spregio del bene comune? Attendiamo, fiduciosi, che qualcuno ci risponda! a cura di Angelo Filomia e Ines Ferrante Il nuovo campetto di calcio ai piedi del Pollino L’ingresso da via dei Moranesi. Spazzatura a destra e a sinistra Cancello principale, erbacce e monnezza dappertutto... Divano sei posti, abbandonato o pensato per vedere più comodamente le partite? Cumulo di rifiuti all’ingresso del cancelletto laterale. Lastre di amianto abbandonate al vento che trasporta le sue fibre Ex reti di recinzione. Rubate reti e paletti di sostegno Le panchine che avrebbero dovuto ospitare allenatori, presidenti e qualche schiappa Ingresso spogliatoi. Le porte c’erano, ora non ci sono più!!! Interno spogliatoi e bagni squadra ospite!!! Lavello corroso, nonostante vi sia ancora la copertura in nylon!!! Le docce nello spogliatoio degli arbitri. Sì, qualche volta sbagliano, ma un po’ di rispetto!!! L’unico pezzo di recinzione rimasto!!! Ancora amianto e rifiuti. Più cresce il degrado, più si è spinti a condividerlo!!! Servizio fotografico di Francesco Propato IL DIARIO anno XII n. 24 PAG. 4 Il successo di “Arte in Calabria” Organizzato dal Centro Internazionale Scrittori della Calabria e dalla Deputazione di Storia Patria per la Calabria, si è svolta Lunedì 31 Marzo 2014, presso la prestigiosa Libreria Culture di Reggio Calabria, la presentazione del libro “Arte in Calabria Storia Opere Percorsi” del prof. Mario Vicino. L’evento, moderato dal Ch. mo prof. Giuseppe Caridi, ordinario di Storia moderna presso l’Università di Messina, il quale ha avuto parole di elogio per la ricerca storica e il valore delle opere di Vicino, ha visto il saluto della dott.ssa Loreley Rosita Borruto, presidente del Centro Internazionale Scrittori della Calabria. Hanno relazionato la prof.ssa Lia Domenica Baldissarro, già direttore dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria e il prof. Gianfrancesco Solferino, storico dell’arte, conservatore del Complesso monumentale di San Francesco d’Assisi e specialista in scultura lignea. Quest’ultimo, in particolare, si è soffermato sulle iconografie della Vergine del Castello di Castrovillari, definita “la madonna dagli occhi grandi”. La Baldissarro ha, invece, evidenziato come l’autore ponga l’attenzione su un nucleo pittorico ed architettonico il cui centro è Cosenza e il cosentino per poi puntare verso altri centri capoluoghi della Calabria, at- traverso l’analisi di opere che «connotano mirabilmente la nostra regione», ma la scelta di un ordine alfabetico per le varie città calabresi e le relative opere d’arte in esse conservate appare non soltanto un voler venire incontro al lettore quanto la necessità, l’intimo desiderio di «inquadrare e imbrigliare i suoi molti saperi che sono fili orditi tra la mente e il cuore». Protagonista del libro è, per la Baldissarro, la devozione della gente comune all’immagine della Vergine, sebbene l’opera possa essere considerata anche una «coltissima guida» e il preciso approfondimento storico-letterario su alcuni interessanti artisti della nostra terra, arricchito da un’ampia bibliografia generale e specificare e il continuo riferimento all’interno del testo alle fonti anche archivistiche. Ha concluso la serata il prof. Mario Vicino, orgoglioso di un lavoro meritatamente oggetto di numerosi premi e riconoscimenti, presentato da illustri relatori in diversi, importanti eventi tra cui, solo per citarne qualcuno, quello tenutosi il 31 ottobre scorso presso il Si è tenuta giorno 22 Giugno, alle ore 20, in piazza della Repubblica di Pizzo Calabro, l’ultima fase del Concorso Internazionale “Un coro per Mariele”, giunto alla sua IV edizione, per commemorare la dolce e infaticabile figura della fondatrice del “Piccolo coro dell’Antoniano” di Bologna, direttrice dello “Zecchino D’oro”. Ancora una volta il Coro di Voci Bianche del II Circolo didattico della Prof. Gisella Mainieri, magistralmente diretto dalla maestra Agnese Bellini, ha colto un esaltante secondo posto. Diversi maestri di musica e docenti di conservatorio hanno esaminato le performance e i curricula dei cinque cori che hanno prevalso sui numerosissimi partecipanti. I ragazzi della Bellini hanno, inoltre, conseguito il premio speciale “esecuzione di particolare interesse” per un’originale elaborazione del brano “Amazing Grace”. Il numeroso pubblico intervenuto in Piazza della Repubblica è stato letteralmente rapito dalla qualità dei cori, in particolare da quello castrovillarese. Certo gli amanti della musica, complice anche uno scenario tra i più belli e più ricchi di storia della nostra penisola, sono andati letteral- mente in estasi ,nell’essere investiti da una così sublime unità estetica. Serate del genere restano indelebili negli animi sensibili, conciliando con la vera arte anche gli amanti di altri gusti musicali. La gara è stata promossa da “Acli Vibo donne” e patrocinata dal Comune di Pizzo. Un grazie alla Presidente di Giuria sorella di Mariele Ventre, per come continua una “missione” così importante per la cultura e per l’infanzia. Mario De Rosa Liceo Artistico “A. Alfano” di Castrovillari, scuola ove egli è stato studente per cui particolarmente cara, e recensito sulle più importanti riviste culturali e sui maggiori quotidiani regionali. A tal proposito, un’erudita recensione di “Arte in Calabria” è apparsa proprio sull’ultimo numero della Rivista Storica Calabrese, compilata dal prof. Franco Liguori, Deputato di Storia Patria. Ines Ferrante Trionfo per il coro di voci bianche del II circolo di Castrovillari IL DIARIO anno XII n. 24 PAG. 5 Il Gran Galà per i venti anni del Centro Espressioni artistiche di Tilde Nocera Un gran Galà di danza a Castrovillari, per Castrovillari e per il suo territorio. Nella bella e ristrutturata location dell’Hotel Ristorante “Salone del Sole” , sabato 27 giugno ballerini professionisti ed artisti che nell’arco di questi venti anni hanno fatto parte della vita artistica e culturale dell’ Associazione “Centro Espressioni Artistiche di Tilde Nocera hanno dato vita ad una fantastica serata che ha ripercorso il cammino dell’artista e promotrice culturale, Tilde Nocera nell’arco dei venti anni della sua presenza. Ospite d’eccezione è stato il ballerino professionista Stefano De Martino che si è esibito in coreografie create per l’occasione (la sua presenza è stata un’esclusiva per il sud Italia, infatti questa è stata l’unica tappa che ha effettuato in Calabria). E ancora una volta sono stati proprio gli allievi che si sono formati presso la sua Accademia ad entusiasmare il pubblico presente con danze e spettacoli, dal Contemporaneo al Classico, passando per il Flamenco e fino ad arrivare al Mimo con una performance della Maestra No- cera dedicata al grande Maestro Roberto Murolo, con il quale, nel 1992, danzò nella tournée "Ottantavoglia di cantare", con il nome d'arte di Matilda Coreno. Ad accompagnarla in questo suo omaggio, un altro grande artista castrovillarese , Sasà Calabrese. La serata ha registrato l’esibizione del fratello Daniele, uno dei quattro fratelli della Maestra Nocera(gli altri tre sono Giuseppe, Paolo e Pasquale) tutti danzatori professionisti in compagnie straniere (Belgio, Stati Uniti, Francia) e di Giuseppe Brancaccio direttamente dall’Accademia "Paolo Grassi" di Milano. L’ospite d’eccezione della serata, il ballerino professionista Stefano De Martino, nella mattinata successiva al "Galà" ha effettuato vari Stage di Danza Moderna e Contemporanea aperti a tutti cheha tessuto le lodi dell’ l’Associazione C.E.A. rimarcando come «le Accademie con questa professionalità , in Italia , si contano sulle dita di una mano". Angelo De Vincenzi, con sua verve e presenza scenica ormai largamente consolidata ha condotto la magnifica serata. Buon compleanno maestra Nocera, continua sempre così Tilde! Scoppia la polemica a Morano sulla rinuncia alla festa della Bandiera IL DIARIO anno XII n. 24 PAG. 6 «Nonostante gli sforzi e l’impegno, con somma amarezza dobbiamo prendere atto di non essere riusciti ad organizzare la Festa della Bandiera edizione 2014». L’annuncio è di quelli dolorosi. Soprattutto se a riferirlo è l’assessore alla Cultura del Comune di Morano Calabro, Emilia Zicari. Proprio lei che da anni costituisce un pilastro dell’evento, insieme al presidente della Pro Loco Nicola Fuscaldo e a tanti altri solerti collaboratori, oggi è «costretta, obtorto collo a differire al 2015 una delle iniziative che più e meglio caratterizzano Morano». E lo spiega la Zicari il motivo per cui «non si può neanche immaginare di tentare operazioni riparatorie»: «La ricognizione attenta delle risorse disponibili – afferma – ha evidenziato una situazione difficile, che non ci ha consentito di programmare, con la dignità e la rilevanza necessarie, la Festa della Bandiera per l’anno in corso. All’inizio del mese di maggio, prima dunque della competizione elettorale che ha decretato la vittoria di Nicolò De Bartolo, chi ci ha preceduto ha ritenuto opportuno investire 8.321,35 euro in due piccoli eventi che, ci dispiace affermarlo, sono passati oggettivamente inosservati. Si è preferito spendere una cifra importante per animare un pomeriggio e mezzo, anziché destinare questi soldi alla Festa della Bandiera, manifestazione che notoriamente valorizza il nostro patrimonio artistico e culturale. Questa sosta forzata ci rattrista, ma nel contempo ci sprona ad andare avanti e a lavorare ancora più alacremente per garantire lo svolgimento dell’evento nel 2015». Stesso piglio per il presidente della Pro Loco Nicola Fuscaldo. A lui continuano a pervenire richieste di partecipazione e informazioni sulla rassegna medievale. Rassegna che però salta al 2015. «Purtroppo – rileva Fuscaldo - per le ragioni che l’assessore Zicari ha esaurientemente illustrato non siamo nelle condizioni finanziarie, e a questo punto anche logistiche, di lavorare alla manifestazione. Lo diciamo non senza tristezza, ma nella convinzione che la pausa obbligata servirà a ripartire più forti e motivati, magari rivedendo e rimuovendo eventuali criticità e ampliandone per quanto possibile gli orizzonti». La reazione di Verbicaro, capogruppo di Progetto Morano «La notizia che quest’anno non potrà tenersi la festa della Bandiera - così denuncia il capogruppo di Progetto Morano, Enzo Verbicaro non è certo delle migliori, per un comune come Morano, che fa del turismo uno dei suoi più importanti momenti di attrazione. Solo qualche giorno addietro il turismo faceva parte, insieme all’agricoltura, delle priorità della neo amministrazione. Ci uniamo all’amarezza che prova l’assessore Zicari, a cui facciamo gli auguri di un buono e proficuo lavoro, nel dare questo davvero cattivo annuncio e ringraziamo tutti coloro che avrebbero avuto intenzione di prodigarsi anche quest’anno per l’organizzazione dell’evento». «Dobbiamo rilevare però, che, nel caso in cui il Sindaco opti per la rinuncia dell’indennità di carica - continia l’attacco del leader dell’opposizione moranese - sicuramente sarebbe più semplice, con un’accurata politica volta all’approvazione del bilancio, trovare i fondi per alle- stire l’evento. Basterebbe usare la stessa urgenza che è stata usata per la questione centrale Mercure, ma evidentemente, in questo caso non conviene. La politica è spirito di servizio, significa rivolgersi costantemente al bene della collettività. Ancora una volta si è scelto di non affrontare i problemi ed imboccare la comoda strada volta a scaricare sugli altri le proprie responsabilità. Facile puntare il dito sulle vecchie scelte operate dalla precedente amministrazione, l’ennesima scusa per dirci che la colpa sta sempre nell’ altro e mai in chi amministra, le parole dell’assessore Zicari non consolano i cittadini che contavano e contano sull’attuazione del Programma amministrativo di “Insieme per Morano”, dove si rimarcava la necessità di tener in vita a tutti i costi le tradizioni del Paese ed a pochi giorni dalla sua elezione, arrivano le prime disillusioni». «Se non sono in grado di attuare quanto fa parte della tradizione consolidata - conclude la nota stampa di Progetto Morano - come pensano di attuare il complesso programma amministrativo tanto esaltato in campagna elettorale? Resta per l’assessorato alla cultura la priorità di fare di più e di trovare i Fondi per la Festa della Bandiera, perché Morano, vive di turismo e non può e non deve rinunciare ad eventi di questa importanza. Amministrare Morano, come stiamo dicendo più volte, richiede impegno, equilibrio e serietà . Ogni attore in campo deve svolgere al meglio il proprio ruolo. I soggetti che rappresentano gli “organi” di promozione e valorizzazione turistica dovrebbero, per compiere il loro ruolo, essere dotati di terzietà politica, mirare in ogni momento storico politico a stimolare gli amministratori al fine di operare per la collettività e non certo vestire una “casacca” politica che tenti di giustificarne l’operato. Se è vero che i soldi non si trovano dall’oggi al domani, indipendentemente da pregresse, attuali e successive amministrazioni comunali, un Ente che opera nel settore del turismo e nel rilancio culturale di un Paese non può farsi trovare impreparato riguardo questioni “logistiche e di programmazione” inerenti una rivisitazione Storica che non è di certo alla sua prima edizione e non deve chinare la testa né gettare la spugna con tanta facilità senza lottare per reperire i Fondi». La controreplica di De Bartolo:« Polemiche strumentali, che fanno male alla nostra gente» «Sforiamo l’indecenza. Non avrei mai voluto replicare agli attacchi strumentali di chi non avendo argomenti travisa i fatti per guadagnare vetrine mediatiche». Così il sindaco De Bartolo si indigna nei confronti del capogruppo della minoranza, Vincenzo Verbicaro, «cui va tutta la nostra “ammirazione” - prosegue sarcasticamente il sindaco - per lo zelo con cui sta cercando di elaborare la pesante sconfitta». «Non deve però dimenticare - ammonisce De Bartolo - il consigliere di Progetto Morano, che la campagna elettorale è finita da qualche tempo. Ed è stato il popolo, sempre sovrano e attento nelle sue valutazioni, a bocciare senza appello, in maniera clamorosa, il suo programma e la sua lista. Mi stupisco nel leggere le affermazioni inerenti alla Raccolta differenziata dei rifiuti: si tranquillizzino Verbicaro e compagni, tutte le iniziative utili saranno avviate di concerto con gli altri sindaci del territorio. D’altra parte se l’odioso e immotivato aumento è stato congelato, come lui stesso evidenzia, una ragione ci sarà. Non ha pensato il nostro amico che magari il pur provvisorio risultato è il frutto di interventi concordati? Ovviamente non basta, non c’è bisogno che ce ne ricordi Verbicaro. Se questo è il modo di incalzarci per il bene della collettività, gadget che aveva ricevuto, in tutta la sua lunga attività professionale, dalle case farmaceutiche e conservate, in modo da realizzare una specie di museo dei gadget. Ne parlai al sindaco, ma, per indisponibilità di un apposito locale, non se ne fece nulla. L’altra sera mi ha chiamato e, con voce rotta dall’emozione, mi ha chiesto di impegnarmi a che si potesse esaudire il suo ultimo desiderio e il giorno appresso mi inviò la seguente lettera: “Io sottoscritto, Peppino Battipede, nel pieno delle mie facoltà mentali, dichiaro quanto segue: Regalo uno studio odontoiatrico completo e funzionante, con tutto il materiale di consumo ed accessori vari, ad uno studente in odontoiatria, meritevole e privo di mezzi finanziari, da cercare tra i comuni di Saracena o dei comuni del circondario del Parco Nazionale del Pollino calabrese. Incarico in tale compito, quale persona degna della mia massima stima e fiducia il prof. forse è il caso di rivedere la nostra idea di minoranza e opposizione. La collaborazione che immaginavamo non è questa! Le polemiche lasciano il tempo che trovano e le rispediamo al mittente. I fatti restano. E i fatti sono che, a un mese dal nostro insediamento stiamo provando, in una situazione finanziaria delicata, a organizzare l’estate moranese. La decisione di rinviare all’anno prossimo la Festa della Bandiera è una scelta ben ponderata; determinata dall’esiguità dei fondi esistenti; risorse che non avrebbero consentito di organizzare la manifestazione come merita e come noi la intendiamo. Vogliamo rilanciarlo e portarlo a un livello superiore questo evento. Il livello che merita Morano: non una semplice sfilata in costume a uso e consumo dei residenti. Ma qualcosa di più. Che possa trasferire i suoi effetti sull’economia reale». «Per quanto riguarda, poi, l’indennità di carica, - chiarisce il sindaco - dispiace rilevare come il confronto sia scaduto, si tratta di un istituto previsto dalla legge: il legislatore non è uno sprovveduto se l’ha studiata e inserita nell’ordinamento dello Stato. Ma forse questo è un concetto troppo alto e complesso, che sfugge al consigliere Verbicaro. La libertà e l’indipendenza indispensabili per svolgere onestamente un servizio per la collettività, sentendosi pienamente legittimati a farlo, svincolati da qualsiasi soggezione, autonomi in tutto, nel pensiero come nella sua applicazione empirica, forse per qualcuno è cosa da poco. Per noi invece è un diritto fondamentale ed è per questo che è ampiamente garantito. Ringraziando Dio vivo del mio lavoro, e non è certo con l’indennità di carica, istituto che nasce, e lo sottolineo ancora una volta, per consentire a tutti i cittadini, benestanti e non, ricchi o poveri, di impegnarsi in politica, a prescindere dalla loro situazione reddituale, che onoro i miei impegni. Dovrei soffermarmi a lungo su questo punto, dettagliando le spese sostenute nelle rappresentanze, spese per le quali non chiederemo alcun rimborso. Ma preferisco sorvolare». «Mai, dico mai, - conclude il primo cittadino mi sarei aspettato uno scivolone di questo tipo dal consigliere Verbicaro. Noi ci siamo presentati al giudizio dei moranesi con un progetto politico-amministrativo ben preciso. E’ quel progetto intendiamo portare avanti. Voglio suggerire al capogruppo della minoranza di badare ai suoi collaboratori. Di tenere unito, se gli riesce, il suo Gruppo. I cittadini non sono stupidi e capiscono sufficientemente le manovre di partito e gli interessi di bandiera… O forse Verbicaro crede che il popolo non si sia accorto della debacle consumata nell’ultimo Consiglio comunale, quando il suo “eterogeneo gruppo” si è drammaticamente frantumato sulla questione della centrale del Mercure in nome di una fantasmagorica diversità di vedute? Impari a fare politica rispettando gli impegni assunti. E, se lo crede, frequenti le riunioni dei capigruppo. O devo rammentare al consigliere Verbicaro che è quella una della sede deputate al confronto e non i media, pur importanti ma non certo istituzionali? Ci vuole altro per scoraggiarci. Si rassegni il disinvolto oppositore. E pensi di più all’interesse superiore della comunità che alle inutili beghe sulla stampa». Angelo Filomia «Regalo uno studio odontoiatrico ad uno studente meritevole» Il dott. Giuseppe Battipede, nativo di Castrovillari e residente a Castiglione Olona, in provincia di Varese, da sempre innamorato della sua terra, anche se le vicende della vita l’hanno portato lontano, ha mantenuto affettuosamente i legami con parenti ed amici e si è sentito spiritualmente presente, nella città che gli diede i natali e in tutta l’amata zona del Pollino, tornando spesso e volentieri per un periodo di vacanza. A differenza della maggior parte della gente che rimprovera alla terra natia di non averle dato adeguate prospettive, Egli ha sempre pensato a cosa potesse egli dare alla sua terra. Ed è di pochi anni fa il suo accorato suggerimento, espresso in una lettera a me inviata e da me pubblicata su “Apollinea”in cui auspicava la creazione di un museo del sale nella dismessa salina di Lungro, che sarebbe stato foriero di richiamo turistico, così come egli aveva visto realizzato a Salisburgo, in occasione di un suo soggiorno in Austria. Tre anni fa è venuto per una breve visita a Saracena e l’ho visto profondamente emozionato, nel rivedere i luoghi ove, alla fine degli anni Quaranta, ha svolto, per un certo periodo, le funzioni di medico condotto. In quella occasione, mi ha detto che era sua intenzione fare dono, all’Amministrazione comunale della raccolta di Pietro Napoletano di provvedere alla ricerca ed assegnazione del sopraddetto studio, a persona degna e meritevole. L’unica condizione che pongo è quella di ritirare tutto questo materiale, a proprie spese,presso la mia abitazione e studio in Castiglione Olona”. Chi, trovandosi nelle condizioni previste e fosse interessato alla donazione, può contattare la Direzione del “Diario” o chiamare il n° 0981 34034. Pietro Napoletano Verbicaro: «Sui rifiuti si cominci a lavorare seriamente» «Invece di fare inutili polemiche,si inizino a risolvere i problemi dei cittadini! L'Amministrazione Comunale si impegni per migliorare la raccolta differenziata e a conferire in discarica meno rifiuti indifferenziati, che sono quelli che costano di più,anziché prendersela con la Regione Calabria,la stessa che ha foraggiato e sta tuttora foraggiando politicamente qualche politico locale. Il decreto dirigenziale n. 5823 del 14 Maggio 2014 che prevedeva l'aumento delle tariffe sul conferimento dei rifiuti indifferenziati, non è più valido poiché si è ottenuto il parziale congelamento dell'aumento delle tariffe sui rifiuti per i comuni per circa venti milioni di euro. E' strano che, mentre in campagna elettorale venivano annunciati finanziamenti regionali provenienti dalla Regione Calabria, un politico così informato non era a conoscenza dell'aumento delle tariffe regionali per lo smaltimento dei rifiuti che risale al 14 Maggio. Tra l'altro ,soltanto ad un mese dalle elezioni,è cambiata radicalmente la considerazione della precedente amministrazione comunale che,per cinque anni è stata dichiarata fallimentare e ora ,invece,viene esaltata affermando di " non essere premiati per il buon lavoro compiuto nel tempo in tema di rifiuti…" Siamo in attesa che l'amministrazione comunale porti in Consiglio Comunale, per come dalla stessa annunciato, un piano serio , concreto e fattibile che riesca a non far gravare sui cittadini l'aumento dei costi imposto dalla Regione che , è bene precisarlo, è solo parzialmente rinviato». Enzo Verbicaro, Progetto Mo- Una Caretta caretta deposita uova a Sibari IL DIARIO anno XII n. 24 PAG.7 BREVI & CRONACA Messo in sicurezza il tratto del lido Adria dove una tartaruga caretta caretta ha deciso di deporre le uova. Ora si aspetta la schiusa. Sotto gli occhi di tanti curiosi è stata recintata e messa in sicurezza a Sibari nel lido Adria l'area scelta da una tartaruga caretta caretta per deporre le uova. Ora bisognerà fare attenzione perchè nessuno disturbi la tartaruga e consentire cosi la schiusa. La presenza di queste tartarughe non è rara. Sia sullo jonio che sul tirreno cosentino numerose schiuse sono avvenute con successo. Flash Mob a Mormanno dell’Azione Cattolica dei Ragazzi Sull'onda di grazia ricevuta dalla nostra terra con la visita del Santo Padre e dietro l' invito del nostro Vescovo M. Nunzio Galantino, di liberare lo spirito e le straordinarie energie, talvolta imprigionate, nelle mentalità della nostra terra; un manipolo di temerari educatori ACR (Azione Cattolica dei Ragazzi, diocesi di Cassano), hanno organizzato dal 24 al 28 giugno, nel seminario di Mormanno, uno splendido campo-scuola per ragazzi delle elementari e medie. Partiti con il motto " Fino ai confini della terra" hanno vissuto come le prime comunità cristiane, condividendo e spezzando il pane. Molte le attività svolte dai ragazzi, dalla caccia al tesoro alla veglia dello Spirito Santo, dalla grigliata notturna al fantastico flash-mob. Proprio quest' ultimo é stato il passaggio più apprezzato dagli abitanti di Mormanno che per pochi minuti hanno visto la loro piazza invasa da colori, musica e balli eseguiti in maniera spettacolare da educatori e ragazzi alle prime armi, uniti tutti da un solo scopo, essere testimoni gioiosi di quella fede che non toglie nulla, ma che anzi regala momenti indimenticabili a chi si fida e affida agli altri. Un grazie particolare va a quei pochi adulti che hanno deciso di investire sui nostri giovani, educandoli alle relazioni buone, che ancora esistono in questa nostra travagliata terra. ACR Azione Cattolica dei Ragazzi Diocesi di Cassano all’Jonio Truffa via Internet: un giovane di Castrovillari denunciato a Jesi E' stato denunciato per una truffa via Internet dai carabinieri di staffolo un giovane di Castrovillari. Dopo complesse indagini di polizia giudiziaria i militari guidati dal luogotenente Pasquale Cerfolio, sono riusciti a identificare e denunciare D.S.G., italiano di 36 anni, residente a Castrovillari (CS). Circa due mesi fa un 50enne di San Paolo di Jesi aveva denunciato ai carabinieri della stazione di Staffolo di aver acquistato, pagando mediante ricarica Postepay, un cannocchiale e un te- Letture in erba per grandi e bambini Tagli abusivi di pioppi nel parco del Pollino Gli Agenti del C.F.S. di Campotenese e Papasidero , durante l’attività di controllo del territorio volte a reprimere eventuali illeciti commessi nell’Area Protetta del Pollino, rinvenivano un’area oggetto di taglio di piante di alto fusto di Pioppo senza autorizzazione in località “San Nicola – Valle Palazzo” nel Comune di Orsomarso. Il taglio era stato realizzato sulle sponde del Fiume Lao, in zona sottoposta a vincolo idrogeologico, vincolo paesaggistico ambientale, nonché in zona 1 del Parco Nazionale del Pollino e nelle aree SIC denominato “Valle del Fiume Lao” e ZPS denominata “Pollino – Orsomarso”. Individuato il Responsabile attraverso fonti confidenziali e dopo essere stato escusso a S.I.T., lo stesso veniva deferito all’A.G. competente, elevando a carico dello stesso sanzione amministrativa per un importo di € 1346,67 per aver reciso n. 13 piante di alto fusto di Pioppo, in violazione all’art. 9 delle P.M.P.F. della Regione Calabria. Al via martedì 1° luglio, il ciclo estivo di Letture in erba. Incontri e racconti con i piccoli NatiperLeggere insieme alle mamme e ai papà, programmato e svolto dal coordinamento locale NpL. Gli appuntamenti di lettura si svolgono presso la Casetta del parco giochi comunale tutti i martedì e giovedì a partire dalle ore 18 e sono suddivisi per fasce d’età: i martedì sono dedicati all’ascolto di storie e filastrocche accompagnate dal massaggio corporeo del bambino per armonizzare le stimolazioni emotive che questi riceverà dalla musicalità della voce e dai testi in rima, alle stimolazioni che ciascuno dei piccoli, soprattutto nei primi mesi, riceve dal massaggio corporeo e dal contatto fisico con l’adulto. Letture e massaggio vengono curati da Alessandra Stabile e Marida D’Andrea, insegnante (in formazione) di massaggio infantile AIMI (Associazione Italiana Massaggio Infantile). I giovedì sono dedicati, invece, all’ascolto narrato e dialogato di storie e racconti con i bambini dai 3 anni in su per elaborare insieme racconti ed emozioni e avvicinare le mamme e i papà alla pratica della lettura in famiglia. Gli incontri sono aperti agli aspiranti lettori volontari Nati per Leggere che vogliono seguire il corso di formazione di 12 ore che si svolgerà il prossimo 26 e 27 settembre e che sarà tenuto da Alessandra Stabile, bibliotecaria e referente locale NpL insieme ad Alfonso Cuccurullo, formatore NpL e attore (www.alfonsocuccurullo.com). In questi momenti di preparazione è possibile ritirare il modulo di adesione da consegnare a settembre cui seguiranno colloqui di selezione che saranno comunicati successivamente. Info e prenotazioni: 328 62 90 572; [email protected] www.facebook.com/NatiperLeggereCalabria. L’evento estivo partecipa ai “Flashbook Letture al ciel sereno”, un flashmob sulla letteratura per l’infanzia, organizzato dall’associazione MaMI di Milano, il blog Libri e Marmellata e la pagina facebook di Letteratura per l’infanzia. lemetro sul sito “Armiusate.it”, per la cifra di 600 euro, senza mai ricevere la merce. D.S.G. utilizzava una Postapay intestata a una persona inesistente per cui era certo di non essere rintracciabile. Grazie ai prelievi e ai movimenti della carta i militari sono risaliti al reale utilizzatore, che è stato quindi denunciato per truffa alla competente Autorità giudiziaria. Sono in corso accertamenti per stabilire se D.S.G. abbia truffato altre persone. L’arte di Pietro Castagnaro in mostra al Castello aragonese “Oltre la Realtà c’è la Verità. Intime Riflessioni”, dà il titolo alla prima personale del maestro Pietro Castagnaro a Castrovillari, nella Sala Museale del Castello aragonese dal 5 Luglio al 2 Agosto 2014. Pietro Castagnaro, pittore e scultore, dalla nativa Crosia è ormai castrovillarese d’adozione, docente di Arte e Immagine presso varie scuole tra cui la scuola secondaria di primo grado E. De Nicola. All’ inaugurazione prevista per Sabato 5 Luglio 2014 alle ore 19,00 interverrà il prof. Mario Vicino Docente emerito di Storia dell’Arte nei Licei, della Deputazione di Storia Patria per la Calabria, che ne ha curato anche una magistrale relazione critica. Già da tempo le associazioni culturali Sifeum e Mystica Calabria hanno rivolto l’invito al maestro Castagnaro ad esporre le sue opere, alcune già presenti in diverse collettive e note al pubblico e agli esperti per la qualità, i contenuti e l’abilità artistica. La opere giovanili di Castagnaro ancora studente, infatti, vennero apprezzate dallo Storico dell’Arte prof. Biagio Cappelli, presente ad una sua esposizione e dalla prof.ssa Clementina Troccoli, divenuta poi sua docente di Discipline Pittoriche presso l’Istituto Statale d’Arte di Castrovillari, allora diretto dal Cappelli. Oggi la sua produzione è matura, egli tra gli artisti maggiormente alla’avanguardia e provocatori del nostro territorio, esalta la tecnica scultorea con una tensione ed una concettualità estreme e, con impressionante sensibilità, come afferma il prof. Vicino «nelle sue creazioni, il Maestro – attraverso le “azioni”, cariche di valori simbolici e di valenze rituali – vuole svolgere un equivalente completo della vita, dalla nascita alla morte, dall’esistenza individuale al contratto sociale, dal supporto biologico all’organizzazione politica, dalla materia allo spirito, dal concreto al trascendente. Questo, tramite l’incessante ricerca del “vero assoluto”, invocando il principio di un pensiero che si fa astrazione nell’intelletto dell’uomo». Un artista dunque - sono sempre le parole dello storico dell’ arte Mario Vicino - che «ha aperto la via all’esplorazione di un mondo espressivo del tutto nuovo, che riconosce dignità artistica e spessore esistenziale a vari materiali – rivisitati con personale interpretazione -, valorizzandone le proprietà metaforiche e le peculiari qualità formali: colore, texture, tattilità, luminosità» IL DIARIO anno XII n. 24 PAG. 8 Angelo e Genesio Galtieri, pittori di Mormanno del Settecento Una conferenza su Angelo e Genesio Galtieri, due pittori di Mormanno vissuti nel Settecento, e un video sull’antico borgo montano del Pollino: il dott. Gianluigi Trombetti, autorevole storico calabrese e il prof. Franco Caruso hanno così trasmesso ai presenti, nel cine-teatro comunale di Mormanno, sabato 28 giugno 2014, la consapevolezza che esiste un patrimonio culturale infinito che la cittadina che diede i natali a illustri intellettuali e artisti, deve sempre più far suo. L’occasione l’ha fornita la campagna “Luoghi del cuore”, del FAI, il Fondo Ambiente Italiano, la cui delegazione del Pollino è guidata dalla prof.ssa Donatella Laudadio e di cui Trombetti e Caruso sono delegati insieme con il prof. Mimmo Sancineto e il giornalista Roberto Fittipaldi. La delegazione FAI Pollino ha candidato Mormanno quale luogo del cuore nella campagna avviata a metà maggio e che terminerà a fine novembre 2014 e alla quale si può partecipare votando per il borgo di Mormanno on line, tramite il sito del FAI www.fondoambiente.it, oppure attraverso cartoline o moduli rintracciabili a Mormanno, presso il Municipio o presso l’associazione di cittadini che promuove l’iniziativa, o presso il Punto FAI, a Castrovillari, che ha sede nella galleria “il coscile”, in corso Garibaldi. Nel video di Caruso, Mormanno è apparsa in tutto il suo fascino: il paesaggio, la struttura urbanistica, l’arte, la storia, la cultura; il suo ricco patrimonio racchiuso in un simbolo, il Faro, che dedicato ai caduti in guerra, con la sua luce era riferimento certo in tutta la valle del Mercure che il paese montano, 800 metri di altitudine, domina. Quella Mormanno, insomma, ferita dallo sciame sismico culminato nella forte scossa tellurica del 26 ottobre 2012, che anche attraverso l’iniziativa del FAI si vorrebbe preservare dallo spopolamento e dalla fine certa, destino apparentemente ineluttabile di molti centri storici interni del Parco del Pollino. La conferenza dello storico Trombetti, ha acceso il faro, invece, su due personaggi di Mormanno, Angelo Galtieri, notaio e pittore e Genesio, suo figlio, anch’egli pittore, autori di numerosi dipinti custoditi nelle chiese del territorio del Pollino e dell’intera provincia di Cosenza. «La loro opera è vasta - spiega lo storico Trombetti -, troviamo loro dipinti in una zona che va dal nord della Calabria, da Mormanno a Laino, al sud della Basilicata, Rotonda, Maratea, scendendo poi verso tutto il Tirreno, quindi Scalea, Maierà, Fuscaldo, Paola per risalire nell’interno, Corigliano, Castrovillari, Frascineto, Cassano all’Jonio, Saracena. Proprio perché sono importanti prosegue Trombetti - sono il tramite tra la grande pittura napoletana e la cultura locale, guardano molto maestri come Luca Giordano e Francesco Salimena e importano nella provincia di Cosenza questi modi di dipingere e queste fonti d’ispirazione. Per questo - conclude Trombetti - dobbiamo conoscerli meglio, rivalutarli, far sì che riacquistino il posto che gli spetta in una cultura per molti versi subalterna ma che ha dato degli esempi e dei prodotti assolutamente buoni e degni di valorizzazione. Questa serata voluta dal FAI tende proprio a questo, nell’ambito di Mormanno “luogo del cuore” che il FAI, delegazione del Pollino, ha assunto come compito per questo periodo». In libreria euro 15,00 N el campo del Diritto, Castrovillari vanta una tradizione da poter competere con le città più grandi della Calabria. Il Foro napoletano, illustre palestra di tutta l'Italia Meridionale, ha visto succedersi ininterrottamente i giuristi castrovillaresi, che ne sono una autentica illustrazione. Abbiamo un giureconsulto in Ser Marco Curchio nel secolo XIV. Nel secolo XVI si afferma la serie dei giuristi di Casa Calà, che tiene il campo nella Capitale del Regno per circa due secoli: tali sono Marcello, Cesare, Girolamo e Carlo, che occuparono le più alte cariche nella Gran Corte della Vicaria e nel Supremo Consiglio, e scrissero delle opere voluminose, che fecero testo per secoli. A Napoli si distinse pure Marcello Gugliotta, regio Commissario e dotto giureconsulto e dopo di lui Vitale Vitali, che fu Giudice della Vicaria e Presidente della R. Camera di Summaria nel 1747. Accanto a questi insigni rappresentanti del Foro napoletano sono da ricordare i canonisti ecclesiastici Carlo Pellegrini, Ettore De Guido e Tommaso Sanseverino. In Castrovillari poi si affermò in tutto il secolo XVIII Leonardo Perretti, che fu profondissimo nel diritto civile e canonico. Quando poi, in seguito all'occupazione francese, Castrovillari divenne Distretto, il suo Foro acquistò una grande rinomanza in tutta l'Italia Meridionale, per merito di giuristi insigni e di avvocati eloquenti, che l'illustrarono. Tutto il secolo XIX costituisce una magnifica affermazione castrovillarese nel campo della giurisprudenza. IL DIARIO anno XII n. 24 PAG. 9 Si intitola ‘Look da Regina’, la web produzione della giornalista, cantante e intrattenitrice Rossella Regina lanciata alla ribalta delle cronache nazionali dal talent show ‘Italia’s got talent’. Il format, ideato e prodotto dalla 35enne calabrese in pianta stabile a Bologna, pubblicato online in esclusiva per il Carlino.it. Quattro le puntate che compongono la serie pensata per una rilettura in chiave ironica dell’impomatato mondo dell’Alta Moda: tutti o quasi tutti, nell’ambiente dello spettacolo, si precipitano sempre nel condannare l’eccessiva magrezza quale risultato dell’emulazione dei modelli che la tv o la moda ci impongono. "Ma qualcuno ha mai visto, a parte rarissime e limitatissime eccezioni, qualche ‘panza’ vera e non gravida sullo schermo? – commenta ironicamente Rossella – In ‘Look da Regina’ la ‘panza’ c’è e come, la mia, e viene anche sapientemente occultata dagli elegantissimi abiti dello stilista Fabio Caserta, che ha deciso di affrontare quest’avventura insieme". Nel corso dei 4 appuntamenti web, infatti, Rossella è stata la protagonista di situazioni irresi- “Look da Regina” SUL WEB LA NUOVA PRODUZIONE DI ROSSELLA REGINA Format ideato e prodotto dalla show girl di Laino stibilmente comiche, mettendo a dura prova anche i fotografi Francesca Ruggeri, Lilly Tschantret e Luca Gamberini, impegnati con lo shooting delle varie mise, oltre che Lorenzo Dalle Donne, videomaker che ha curato tutti gli aspetti tecnici della produzione. "Un lavoro di squadra fantastico – commenta Rossella – e senza il quale non potremmo neanche parlare di ‘Look da Regina’ che si presenta anche quale simulazione per produzioni ben più importanti di cui in futuro potrebbe accorgersi, magari, anche il piccolo schermo". Tra una gag esilarante e pur sempre estemporanea ed un'immagine di vera Alta Moda sotto la vigile guida del Fashion Stylist Fabio Caserta, Rossella comincia una vera e propria trasformazione del suo look, a partire da quello che tutta Italia ha avuto modo di apprezzare, unitamente alle sue doti vocali, nel corso della fortunata partecipazione al talent show Mediaset 'Italia's got talent' e che le è valso l'appellattivo di 'parrucca rosa della TV'. Per seguire l'istrionica Regina della TV ed ora di PC e tablet, basta andare al sito: www. ilrestodelcarlino.it. Ron D’Aprano, magnate australiano con ricordi castrovillaresi Una tiepida mattina d’autunno australiano, seduto sul terrazzo del ristorante “La Porchetta”, un tipico ristorante italiano nel cuore della Little Italy di Melbourne. Rocco , il titolare era un personaggio ricco, famoso, eclettico, simpatico, amante della musica folk e proprio grazie a lui il gruppo folkloristico di Castrovillari aveva avuto l’opportunità di esibirsi nei teatri più belli e prestigiosi di Melbourne. Sul terrazzo sorseggiavo un eccellente aperitivo di papaya, fumando a tratti la mia immancabile sigaretta. Fui attratto da una limousine nera che si fermò davanti al ristorante, scese l’autista in livrea ed aprì la portiera dell’auto da dove scese un signore alto, elegante, dai capelli brizzolati. Il signore venne diritto al mio tavolo e con grande stupore mi chiese se io fossi mister Paolo Salvaggio, feci cenno di si, la sorpresa fu grande, invece di porgermi la mano, mi abbracciò calorosamente. Non mi risultava di aver lontani pa- renti emigrati in Australia. Era mister Ron D’Aprano, uno degli uomini più importanti d’Australia, titolare della “F.lli D’Aprano BROS.PTY.LTD”, agente della Royal Insurance e banchiere della “Bank of New South Wales”. Emigrato in quella terra lontana il 1947, dopo un trascorso, a Castrovillari dal 1944 al 1946, come profugo di guerra. Era originario di Ventosa, una cittadina laziale, la sua famiglia aveva perduto tutto: la casa rasa al suolo dalle bombe, il bestiame….tutto. I profughi furono smistati nei vari centri della Calabria, Ron arrivò a Cosenza e ai cosentini chiese dove si poteva vivere una vita discreta, gli consigliarono Castrovillari, una bella e salubre cittadina, così riuscì a farsi includere nello scaglione che l’avrebbe portato, insieme al fratello, alle falde del Pollino. Il fratello Ottavio fu più fortunato, dopo pochi giorni trovò lavoro, come pecoraio a Frascineto, pane e formaggio non mancavano. La più grande preoccupazione per Ron era quella di trovare lavoro a Castrovillari. Un giorno al ritorno da una scampagnata, raccolse un fascio di “stramma”, lo ripulì, lo tagliò e ne fece una scopa, un amico castrovillarese la vide e la comprò. A quel momento cominciò a fiorire a Castrovillari l’artigianato ventosano di scope e borse di vimini, il fiume Cuscilu, come lo chiamava Ron, era ricco di materia prima. La vita dei giovani a Castrovillari si svolgeva tra scampagnate, ritrovi nei bar e bicchierate. Ron, aveva un amico prete, Padre Mauro, al quale piacevano le donne, infatti restò padre, ma di tre figli. A Castrovillari, in quegli anni, vi era sempre un via vai di politici e dopo un congresso di Pietro Ingrao si iscrisse al P.C.I. Conobbi, ricorda Ron, paesani che mi dettero forza, coraggio, amicizia, aprivano le loro porte impegnandosi a farmi sentire benvenuto e benvoluto. Nei castrovillaresi ho trovato compren- sione, cultura, affetto, ma soprattutto gente che quando ti è amica, lo è nel vero senso della parola. Ron parlava e si commuoveva, i suoi occhi si velarono di tristezza quando ricordava Maria e Pia, due giovani ragazze del Rione Civita, due amori sognati e mai consumati. Era ormai giunta l’ora di pranzo, Ron mi invitò a cena nella sua lussuosa villa, avrebbe mandato l’autista a prendermi, ringraziai e con garbo rifiutai l’invito poiché la sera avevo un impegno istituzionale al club italo-australiano dove si sarebbe esibito il nostro gruppo folkloristico e forse avrei continuato ad ascoltare altre storie di italiani che hanno fatto dell’Australia e delle Americhe la loro seconda patria. Grazie Mr. Rolando D’Aprano per non esserti mai dimenticato di Castrovillari e dei suoi cittadini, il libro con dedica che mi hai omaggiato “Le mie due patrie” arricchisce ed impreziosisce la mia biblioteca. Paolo Salvaggio Amianto, ENEL, silenzi e Sindacati Rinnovate le cariche al “Vittorio Veneto” Sono state rinnovate le cariche della Cooperativa Sociale che gestisce lo storico Istituto “Vittorio Veneto” di Castrovillari ed è stata riorganizzata la Dirigenza Scolastica. A tal proposito si è svolto un incontro a cui hanno partecipato il vescovo di Cassano all’Jonio, mons. Nunzio Galantino, la Madre Generale delle Suore di Carità di S. Maria di Torino, suor Myriam Sida, il segretario generale dell’Opera di don Minozzi, don Cesare Faiazza, la presidente della Cooperativa, Tiziana Antonica, il coordinatore didattico, prof. Giovanni Donato e tutto il consiglio di amministrazione. «Il vescovo – si legge in una nota – dopo aver preso atto del nuovo corso, ha ribadito il suo interesse e la vicinanza personale, sia come Pastore della Diocesi che come segretario generale della CEI, verso IL DIARIO anno XII n.24 l’Istituto “V. Veneto”, unica scuola paritaria cattolica della Diocesi e della provincia di Cosenza. Ha ribadito l’importanza della Scuola Cattolica, che sta molto a cuore al Santo Padre e ai vescovi italiani, rivendicando all’Istituto “V. Veneto” quasi un secolo di fedele ed onorato servizio alla Chiesa e alla città di Castrovillari, grazie all’eccellente, costante, proficua presenza delle Suore di Carità di S. Maria di Torino». Dopo avere auspicato un rilancio di questo Istituto, i presenti all’incontro hanno posto le basi per una rinnovata collaborazione fra i vari soggetti interessati e ribadito la volontà di conservare e difendere i valori che sono alla base della costituzione di questa Istituzione religiosa e culturale, simbolo dell’intera città e del territorio. PAG. 10 Ancora una volta ENEL esce allo scoperto -e in maniera assai negativa o addirittura sospetta- sul problema della tutela della salute delle popolazione della valle del Mercure e degli stessi addetti alla mega-centrale elettrica che lì si trova. Tornano a far parlare di sé le ingenti quantità di amianto presenti nella centrale dell’ENEL, già oggetto di interrogazioni al Parlamento, rimaste senza adeguate risposte. Ed è proprio per questo motivo che l’on.le Antonio Placido (SEL), unitamente alle Associazioni e Comitati che da oltre dieci anni lottano contro le scempio che Enel vorrebbe fare della Valle, del Parco Nazionale del Pollino e della gente che lì vive e lavora, ha presentato una domanda di accesso agli atti all’Azienda Sanitaria di Cosenza. Proprio per verificare i documenti relativi alla presenza ed alle modalità di trattamento e smaltimento dell’amianto presente in entrambi i due gruppi della vecchia e scalcagnata centrale del Mercure. E così, dopo l’accesso agli atti -concesso dall’Azienda Sanitaria- la successiva richiesta di copia di parti dei numerosi fascicoli costituenti l’incartamento, sono stati evasi solo per quello che riguarda la pertinenza dell’Azienda sanitaria stessa. L’ENEL ha infatti opposto un netto rifiuto. Toccherà ora all’Uffi- cio legale dell’ASP decidere sul prosieguo di questa oscura e torbida vicenda. Rimane il fatto che ENEL, con il suo inaccettabile comportamento, contrario alla trasparenza, e la sua volontà ostativa al chiarimento di questa delicatissima vicenda, si è posta, per l’ennesima volta, in contrasto con i diritti e gli interessi delle popolazioni. Lavoratori della centrale compresi. E, se dall’imbelle Ente Parco non c’è ormai da aspettarsi nulla di buono, viene invece da chiedersi che ruolo svolgano realmente i Sindacati confederali, oltre a quello, adempiuto con sollecitudine e impegno degni di miglior causa, di “correre in soccorso” sempre e comunque- dell’azienda elettrica. A differenza dei Sindacati di Base, da sempre schierati con le popolazioni del Mercure e contro il folle progetto dell’ENEL. Il problema dell’amianto è ben noto e dibattuto da anni, eppure CGIL, CISL e UIL, non hanno sin qui ritenuto di prenderlo neanche in considerazione, limitandosi a ignorarlo a oltranza. Certo, così non si “disturba il manovratore”, ma come la mettiamo con i diritti dei lavoratori? Forum “Stefano Gioia” delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani per la tutela della Legalità e del Territorio Caro Papa, ritorna in Calabria per San Francesco di Paola Amatissimo Papa Francesco, sono un giornalista che svolge la sua attività a Roma, ma sono principalmente un semplice e schietto figlio di Calabria, che ormai ha superato la verde età. Spero di non incorrere nella ...scomunica, se in questa lettera-messaggio sostituisco il linguaggio “difficile” - che si usa nel rivolgersi ai Pontefici – con quello “facile”, affidato al “Tu”, non privo della stima e del rispetto dovuti, con sentimento e riverenza, a Sua Santità. Invogliato dalla carezzevole Bontà e della generosa Modestia che in un amen Ti Hanno reso Pastore “popolare”, mi permetto di esprimerti, con trepidazione…fanciullesca, un desiderio di Fede, da esaudire per l’interiore felicità mia e dei calabresi sparsi in ogni angolo del globo: Ti chiedo, con sommesso fervore, di venire in Calabria, il 2 aprile 2014, in visita apostolica al Santuario di S. Francesco di Paola, per i solenni Festeggiamenti in onore di questo grande Santo (nato a Paola il 1416 e morto in Francia, a Tours, il 2 aprile 1507), visita a cui aggiungere qualche eventuale “tappa” in più, per conoscere meglio la nostra incantevole regione. S. Francesco di Paola (la Sua vita la ricordo a me, e non a Te…) si erge da incontrastato protagonista nella storia del suo tempo. Carismatico Faro di Verità eterna, è il Fondatore dell’Ordine dei Minimi, Ordine così chiamato per l’ispirata “sudditanza” spirituale del Paolano nei confronti di S. Francesco di Assisi, Fondatore dell’Ordine dei Minori. Entrambi i Santi, Maestri di Cristianesimo evangelico-missionario, Predicatori e Provocatori “scomodi” fruttuosi Seminatori di Fratellanza senza limiti e senza confini, si rivelarono Ribelli di avanguardia contro ogni forma di schiavitù, di tirannia, di sopruso, e incorruttibili Paladini dei poveri e degli emarginati, dei sofferenti e dei perseguitati. Di certo, è scolpito in Te che S. Francesco di Paola ha una fiumana di devoti – inserita nell’universalità del Suo culto – in Argentina, nella Tua adorata Buenos Aires, dove la Festa in onore del Santo si celebra, organizzata dall’Associazione Italo-Argentina, nella Basilica del quartiere Barracas, oltre che in Patagonia (Puerto Madry) e altrove. Cordialissimo Papa Francesco, Ti supplico: fa che il pellegrinaggio apostolico che Ti ha portato, il 4 Ottobre IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana Registrazione Tribunale di Castrovillari n. 1/2005 Iscrizione R.O.C. n. 13126 Edito da Associazione Culturale PromoIdea Pollino Sede operativa: Corso L. Saraceni, 97 - Castrovillari Stampa: AGM – Zona PIP - Castrovillari - tel. 0981.483001 Tiratura: 5.000 copie Distribuzione gratuita il sabato e la domenica a Castrovillari, Civita, Frascineto, Morano Calabro, San Basile, Saracena, Mormanno Direttore editoriale - Angelo Filomia 328.1046251 Direttore responsabile - Luigi Troccoli Pubblicità –388.8521221 La collaborazione alla testata è libera e gratuita. Il settimanale è aperto a tutti coloro che desiderino collaborare nel rispetto dell’art. 21 della Costituzione che così recita “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione”, non costituendo, pertanto, tale collaborazione gratuita alcun rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione autonoma.La Direzione si riserva di apportare modifiche agli articoli inviati che dovranno avere preferibilmente lunghezza non superiore a 35 righi standard ed inviati per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] Eventuale materiale non pubblicato non verrà restituito. E’ consentita la riproduzione anche parziale dei testi citandone la fonte. Scriveteci a: [email protected] scorso, in visita alla Basilica del Santo di Assisi, Ti porti anche in visita al Santuario del Santo di Paola, Tempio che palpita di Miracoli e di Grazie compiuti dall’umile Eremita paolano, profetico Taumaturgo dall’emblema “Charitas”, Patrono della Calabria! Consentimi di abbracciarTi con riconoscente emozione e con affetto, mentre Ti auguro una misericordiosa pioggia di Doni celesti per Te, per la Chiesa, per l’intera umanità. Franco Scillone Riflessione finale S. Francesco di Paola diceva: “A chi ama Dio, tutto è possibile”. E’ un motto-preghiera propiziatorio per ritenere possibile la Tua sospirata visita in Calabria, il 2 aprile 2014! Questa lettera inviava al Papa il nostro Scillone, quando ancora non era stata decisa la visita pastorale a Cassano, determinata dal brutale assassinio del piccolo Cocò Campolongo. In data 11 giugno 2014, in una successiva lettera, l’invito a ritornare in Calabria è stato rinnovato con queste parole: “Ho appreso che è imminente una Tua visita pastorale alla Diocesi di Cassano Jonio, il cui Vescovo è un Tuo grande amico personale e di “lavoro”, e sono oltremodo felice ed orgoglioso (il mio paese natio rientra in tale Diocesi) che Tu vada a conoscere (sia pure in parte molto limitata) l’affascinante e generosa Calabria. Frattanto, colgo l’occasione per rinnovarTi, con immensa umiltà e passione, la mia fervida richiesta che, almeno per il 2 aprile 2015, Tu possa recarTi di nuovo in Calabria (una Tua visita-bis, di certo non … guasterebbe), per salutare il suo Santo Patrono, sulla scia degli Itinerari Francescani che già Ti hanno portato alla Basilica di S. Francesco di Assisi, Santo che è Poverello proprio come S. Francesco di Paola. Ti abbraccio con affetto”. Franco Scillone Andrea Croccia, comunista adamantino così come lo ricordava Giacinto Luzzi IL DIARIO anno XII n. 24 PAG. 11 Nel corso di una lunga e appassionata intervista rilasciata dal compianto Giacinto Luzzi, a Giuseppe Rizzo, brillante operatore culturale dell’alto Ionio cosentino, emerge il suo rapporto personale con uno dei grandi personaggi comunisti del dopoguerra, Andrea Croccia. In attesa dell’ormai imminente volume del prof. Pietro Armentano, che ne ricostruisce la vita e le opere, pubblichiamo uno stralcio di questo appassionate ricordo (8.3.2006 – rivista nel dic. 2008) a cura di Giuseppe Rizzo Dottore Luzzi, quando hai conosciuto Andrea Croccia, per la prima volta? L’ho conosciuto nell’ultimo periodo del fascismo e della guerra, all’inizio degli anni Quaranta. Nella città dei Bruzi c’erano, e conobbi, Fausto Gullo, leader comunista e Pietro Mancini, indiscusso dirigente del Partito Socialista. Tra le tante mie fortune ho avuto quella di incontrare un altro grande personaggio della Calabria, di rinomanza nazionale: Luigi Nicoletti sacerdote e docente al Telesio, che mi ha insegnato a tradurre e capire il latino. Finiti gli studi liceali, mi ritrovai sulla sponda opposta, catturato dal fascino e dalla grande capacità politica di Fausto Gullo. E’ vero che Andrea Croccia era una figura carismatica, affascinava i giovani e aveva la capacità di persuadere ? Senz’altro; Croccia era un maestro inconsapevole. Lui ci raccontava le sue lotte e tutto quello che poteva sapere della dottrina comunista. Era stato confinato ad Alessandria del Carretto, perché era un militante antifascista deciso, grande invalido di guerra (1915-18), gli mancavano le gambe, era mutilato di guerra, camminava con due bastoni, ma si muoveva con straordinaria sicurezza: marciava come un demonio, a piedi, sulla moto e supe’u ciucc. Portava sempre il basco, aveva una bella barba lunga ed emanava un fascino ieratico. Insomma, Croccia era come un apostolo laico .... Era un apostolo, un sacerdote del comunismo; lui ci credeva. Ci credeva e lavorava per recuperare e per reclutare masse all’idea comunista, anche con una ipotesi rivoluzionaria. Il comunismo lo praticava attivamente. All’avvento del fascismo fu anarchico e più volte incarcerato. E nella galera ha incontrato personaggi politici che lo formarono e lo avviarono alla militanza nel P.C.I. A quella scuola non poteva che nascere predicatore e formatore di cultura conflittuale con la società di sfruttati e sfruttatori. Ci preparavamo per gli eventi; studiando la rivoluzione russa, Marx, Lenin e Gramsci. Eravamo giovani di 18-19 anni, ed era facile sognare di trasformare il mondo, intanto con la parola e poi chissà… Si, a Oriolo c’era un bel gruppo di studenti, tutti di famiglia piccolo-borghese, con qualche figlio di contadini. Si trattava, insomma, di una formazione politica molto preparata e studiosa. Croccia ha persuaso anche il giovane Luzzi, il quale aveva costituito una sezione di Giustizia e Libertà ? Chi aveva portato il Partito d’azione, nell’Alto Jonio? Il Partito d’azione l’ho portato io, perché quando ero a Cosenza ho conosciuto e frequentato un confinato antifascista, Nino Wodiska, triestino confinato nella nostra provincia, fondatore e animatore nazionale del movimento. La guerra, dopo settembre, all’epoca di Badoglio, non era ancora finita. A Canna era stato confinato un certo Poli, anche lui del Partito d’azione, che in una memorabile giornata, a Oriolo, ha visto tutto un popolo scendere in piazza ed entrare al Comune. Dopo avere dichiarato decaduto l’ultimo podestà fascista, si insediò il commissario della nuova democrazia,(naturalmente, attraverso il decreto del Prefetto di Cosenza, che era Pietro Mancini. Veniamo ai confinati antifascisti. Oltre ai due fratelli Pervanje, ce n’erano altri, nei nostri paesi dell’Alto Jonio? Non li conoscevo tutti; probabilmente ce n’era qualcun altro. Io sono stato assorbito dall’impegno universitario, a Bologna. Lì non ho disdegnato una militanza marginale nel Partito Comunista e una bellissima esperienza con un gruppo di anarchici che ci incontravamo nel retrobottega di una cantina di quella città. Di quell’epoca non ho più memoria. Ti ricordi di qualche “ribelle” o “dissidente” di inizio secolo ? Dei primi antifascisti, Carlo Iorio era il più rinomato; era di Oriolo. Dopo la laurea, visse qui, poi fece il medico, prima ad Albidona e poi a Civita, dove rimase per sempre. Non ho avuto la fortuna di conoscerlo. Di lui si raccontano molte leggende. Fu certamente un medico preparato e generoso. Sarebbe bello e utile per i nostri figli se si raccogliesse tutta la storia di questo medico che non si piegava ai ricchi e non amava il denaro. Consentimi invece di tornare un indietro nella storia di Oriolo, per capire quanto è stato importante il periodo che comprende il primo novecento e si esaurisce con l’avvento del fascismo. Ce la vuoi raccontare? Dobbiamo tornare ai primi anni del secolo trascorso. A Oriolo si viveva un clima di grande vivacità politica. In Italia era nato il Partito Socialista e tra i fondatori figuravano due intellettuali oriolesi: Francescantonio Colotta e Pietro Toscano. Erano due avvocati e discendevano da famiglie borghesi. Colotta era figlio di un medico e fratello di un altro medico. Erano tutti e due militanti socialisti decisi, (anche allora!) a rinnovare la classe politica e dare forza e protagonismo alla classe operaia. Di Colotta è conservato un libricino, uscito a stampa, che è un discorso lucido, con una scrittura estremamente moderna e un italiano corretto e scorrevole. Un discorso ricco di notizie di economia e di cultura, da uomo di pensiero e deciso nell’azione. Peccato che non ce l’ho, l’ho dato a mio nipote. L’aveva scritto e pronunziato nel 1907 in occasione del suo inserimento alla carica di sindaco. E’ morto nel 1928. Bisognerebbe leggerlo; era molto polemico, Colotta era un indomabile ribelle. Toscani fu assessore alla provincia di Cosenza.... Come ti spieghi quella partenza di Andrea Croccia, dalla sua Calabria, a Celle Ligure ? E’ vero o no, che nelle politiche del 1948 egli era stato eletto alla Camera e poi fu persuaso a cedere il seggio alla giovane Elsa Molè, prediletta di Palmiro Togliatti? Croccia era un compagno scomodo o non in linea ? E’ vero che fosse più anarchico che comunista ? Andrea Croccia è stato anarchico; un vero anarchico. Durante il fascismo lottava con questa posizione e venne arrestato, diverse volte, come anarchico. E’ stato arrestato anche quando era a Genova. Poi dopo la guerra, quando ci fu la scissione del Fronte popolare, tra comunisti e socialisti, Croccia aderì al Partito comunista. Era grande amico di Fausto Gullo; lo ammirava come un grande avvocato, come intellettuale, come politico e come comunista, e perché anche Gullo era stato arrestato come antifascista. Per il fatto della Molè, bisogna sapere che allora, i rapporti nel partito erano molto rigidi e precisi. Croccia, quando l’hanno candidato, non pensava di essere eletto. Prima delle elezioni del ’48, a Roma si erano stabiliti impegni precisi. Secondo gli accordi, la Molè doveva essere eletta al Senato, ma anche suo padre doveva essere il sindaco di Roma, quindi lei era stata candidata a Roma. E’ vero che Andrea doveva dimettersi per dare il posto alla Molè. Quindi, secondo te, non corrisponde a verità che Croccia la prese a malincuore... No, no; non la prese a malincuore; egli stesso ne ha dato una lettura politica e, diverse volte, l’ha raccontato pure a me. E’ stata una vicenda normalissima. Prima di tutto, si doveva lavorare per il partito, perché c’era da costruire il partito comunista. Si doveva andare avanti, prima, durante e dopo il fascismo. Che ricordi ti restano di Croccia ? Era senz’altro politicamente impegnato e legatissimo al partito, era anche un sindacalista delle ferrovie e della Federterra, ma era preparato. Sappiamo che leggeva dei buoni libri. Qualcuno l’ho avuto pure io, me l’ha regalato una sua allieva di Frascineto, compresa la storia del cristianesimo di Ambrogio Donini. E’ vero che era anche burbero con i compagni ? No; Andrea era un “falso” burbero; ci teneva a essere preciso, quindi anche tra i compagni agiva con un certo rigore, specie quando si doveva tenere qualche manifestazione di partito, o un comizio politico. Una volta, era sicuramente negli anni Cinquanta, abbiamo parlato nella piazza di Frascineto, e venne pure una personalità del partito. Croccia incominciava sempre da solo; poi la gente accorreva per curiosità e interesse, perché parlava liberamente, in maniera facile ma sentita. Il suo modo di parlare era anche simpatico. In quel comizio se la perse forte con uno del luogo, qualcuno si preoccupò che potesse succedere qualcosa, perché diverse volte, quando i comizi erano infuocati, intervenivano i carabinieri. Ma a Frascineto ce la cavammo bene. E’ pure vero che Andrea Croccia leggeva molto; tu pensi che lasciò una biblioteca di duemila libri. Ora, quei libri si trovano nella Casa del popolo, di Frascineto. Casa del popolo, da lui voluta e fondata. Croccia è morto, all’età di 85 anni, nel 1984. Di tanto in tanto, quando tornava nell’Alto Jonio voleva stare con i giovani e continuava a parlare di comunismo. Aveva tanta speranza nei giovani, però, non sappiamo come avrebbe accettato il nuovo corso del PCI, la svolta di Berlinguer, il compromesso storico, la Bolognina di Occhetto, fino ad arrivare a Renzi. Gli hacker attaccano il sito della Biblioteca di Castrovillari Gli hacker hanno attaccato il sito della Biblioteca di Castrovillari. Basta cliccare sull’indirizzo web http://www.bibliotecadicastrovillari.it/ e sulla home page sarà possibile visualizzare il messaggio “Mr X Saputra_AttackeRx”. Gli attacchi degli hacker consistono nel violare la sicurezza di un sito sostituendo i contenuti principali mostrati nella pagina con quelli decisi dai pirati informatici, che ne assumono così il controllo. Oltre a cambiare i contenuti del sito, l’hacker potrebbe aggiungere altre pagine, in genere per scopi di phishing (raggirare gli utenti inducendoli a condividere dati personali e delle carte di credito), oppure, in alternativa, potrebbe inserire del codice dannoso (malware). “Hackerare” significa, dunque, “bucare” il database ed arrivare facilmente ai dati di accesso dell’amministratore. Sono tanti i siti istituzionali, a livello nazionale, colpiti da questo fenomeno. “Anonymous”, ad esempio, è una delle firme più adottate da unioni di hacktivists, i quali intraprendono proteste e altre azioni sotto questo appellativo fittizio. (Fonte ww.telecastrovillari.it) IL DIARIO anno XII n. 24 PAG. 12 Si è conclusa la trasferta americana di Rosario Mastrota NEW YORK – Si è conclusa lo scorso 22 giugno la trasferta americana della Compagnia Ragli, diretta dal regista castrovillarese Rosario Mastrota. Lo spettacolo "L'Italia s'è desta" è la storia di un’Italia malandata che si risveglia dal torpore grazie al calcio, trait d'union che unisce Nord, Centro e Sud. La storia (provocatoria) di un’Italia alle prese con un risveglio politico-sociale dovuto a un fenomeno ben preciso: il rapimento della nazionale di calcio. Lo scenario che fa da sfondo alla storia è la ‘ndrangheta, che non è un pretesto narrativo, ma un “fulcro drammaturgico importante” su cui riflettere, insieme al problema dell’emarginazione dei deboli e a quello di un apparato mediatico poco fedele alla realtà, tutti elementi che, nella vita vera, rendono ancora oggi lontano un effettivo risveglio dell’Italia. Interpretato da Dalila Cozzolino, selezionato all'interno del festival INSCENANY! 2014, è stato replicato l'11 giugno presso il teatro/auditorium della Casa Italiana Zerilli-Marimò sulla 12° strada a Manhattan e il 21 giugno presso il Bernie Wohl Center sulla Columbus Avenue sempre a Manhattan. Le rappresentazioni, avvenute in italiano con i sopratitoli in inglese, hanno portato alla Compagnia Ragli gli apprezzamenti della stampa americana con una bella intervista al regista e all'attrice sul giornale La voce di New York e una bellissima recensione sul prestigioso giornale TDF a firma della giornalista americana Eliza Bent. Riconoscimenti ed apprezzamenti sono venuti, oltre che dal pubblico commosso e divertito per la piece, anche dal drammaturgo italiano Mario Fratti (autore, tra gli altri, di Nine, il musical ispirato al capolavoro di Federico Fellini 8½ , incentrato sulle vicende del regista Guido Contini e del suo rapporto con le donne della sua vita, la moglie Luisa, l'amante Carla, la sua musa Claudia e la defunta madre, replicato a Broadway, dove raggiunse 283 rappresentazioni, vincendo due Tony Awards. Il cast includeva Antonio Banderas come Guido e recentemente riadattato al cinema dal regista Rob Marshall nel 2009 con (tra gli altri) Daniel Day-Lewis, Penelope Cruz, Nicole Kidman e Sofia Loren) che ha voluto incontrare gli artisti nella sua casa di New York per una chiacchierata sulla scrittura per il teatro. Il festival INSCENANY! 2014, organizzato da Kairos Italy Theater e diretto da Laura Caparrotti e Donatella Codonesu, ha visto avvicendarsi, in tutti i distretti della metropoli americana (Manhattan, Bronx, Brooklyn, Queens, Staten Island), diversi artisti italiani: Iaia Forte, interprete del testo Hanno tutti ragione di Paolo Sorrentino, regista del film premio Oscar La grande Bellezza, Mauro Santopietro con il suo R.a.e.P. e alcune interessanti letture sceniche, Storia d'amore e di calcio del drammaturgo Michele Santeramo e Santos di Roberto Saviano. "E' stato emozionante replicare lo spettacolo a New York, c'era un po' di paura prima di andare in scena, legata alla preoccupazione di una non facile comprensione del testo, dato che si tratta di un monologo ma ricevere, alla fine delle repliche, i complimenti sinceri del pubblico americano divertito e commosso, degli addetti ai lavori e degli altri artisti presenti ci ha inorgoglito particolarmente. Durante lo spettacolo è stato bellissimo seguire le reazioni divertite degli spettatori e percepire le emozioni corali durante i momenti più intensi. Raccontare una piccola storia italiana in una New York così piena di stravaganze era un po' una scommessa, vinta, dato che alla fine la storia di Carletta è riuscita ad emozionare tutti quanti. Si tratta di una storia che, nella drammaticità dell’evento, lascia trapelare la voglia di riscatto attraverso la voce innocente che si innalza sopra la sorda paura. Carla la strana, la scema del paese, è l’immagine reale di quanti si oppongono, pur rimanendo nell’ombra, al silenzio, facendo del coraggio l’unica arma possibile contro la violenza di una realtà greve e troppo presente. E New York ha molto apprezzato ciò." ci racconta Rosario Mastrota. Il festival INSCENANY! 2014 è stato realizzato con il supporto della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri italiano. La Compagnia Ragli è stata supportata dall'associazione antimafia di Roma daSud, dalla casa editrice di Mortara (PV) Loquendo Editrice e dall'azienda calabrese Lavori e servizi srl. Corso internazionale di Sono-Elastografia Radiologi a convegno Rosario Mastrota con il noto drammaturgo italiano Mario Fratti Dal 25 al 27 giugno si è tenuto presso l’ospedale di Castrovillari il 4° Incontro Internazionale di Sono-Elastografia, sotto la direzione del primario radiologo del nostro ospedale, dott. Leonardo Perretti. Il corso, patrocinato da vari enti, tra cui l’Università di Pavia, era il quarto della serie, ma in realtà il primo che si sia svolto in Europa, strutturato con esercitazione pratiche. Al corso, che è stato tenuto da relatori internazionali che nell'ambiente scientifico sono considerati i "Top", hanno partecipato medici provenienti da tutto il mondo: basti pensare che tra i partecipanti vi erano due medici di Manila, uno di San Paulo del Brasile, una di Tirana, nonché medici provenienti da tutta Italia. L'elasto-sonografia è una tecnica ecografica nata da pochi anni, che misura la "durezza" del tessuto esaminato, come se lo stesso si toccasse con le dita. Questa tecnologia viene utilizzata in molti ambiti, sopratutto nelle patologie della tiroide, della mammella, del fegato. Anche nel reparto di Radiologia dell’ospedale di Castrovillari la sono-elastografia viene effettuata dal dr. Leonardo Perretti, che da anni si occupa di Ecografia e da sempre tra i fautori delle nuove tecnologie. Durante il Corso - proprio per la sua caratteristica di essere impostato anche sulle esercitazioni pratiche - sono state utilizzate e confrontate tutte le macchine presenti attualmente sul mercato. Inaugurata a Castrovillari la nuova sede di Energy Progress IL DIARIO anno XII n. 24 PAG. 13 Un azienda dinamica che guarda al futuro rimanendo attaccata alle proprie radici Energy Progress è una società nasce nel 2008 dall’iniziativa di alcuni giovani professionisti con esperienza nel settore energetico, con lo scopo di promuovere l’utilizzo di fonti energetiche non inquinanti. L’azienda opera sul territorio calabrese e lucano nel settore della vendita del gas naturale e, parallelamente, in quello delle energie alternative e risparmio energetico. Energy progress si è caratterizzata, nel corso degli anni, nell’offrire soluzioni personalizzate ai propri clienti, infatti, su ogni Comune in cui è presente dispone di più operatori locali che curano i rapporti con gli utenti. Il vero punto di forza su cui hanno puntato i giovani imprenditori locali è dunque, proprio la presenza sul territorio. Quando un cliente ha bisogno di comunicare con l’azienda, può fare riferimento all'operatore locale oppure può contattare gli uffici, dove a rispondere non è un call center, ma uno dei collaboratori che, in prima persona, provvederà prontamente a rispondere al cliente proponendogli la soluzione più adatta. «Ciò che principalmente ci interessa - affermano i titolari dell’azienda - è instaurare rapporti duraturi con i nostri utenti, basati sulla fiducia. Per questo motivo investiamo tempo e risorse per assicurare risposte affidabili ai nostri clienti, che recandosi allo sportello o contattando il nostro numero verde troveranno sempre un operatore disponibile». In quest’ottica, per rispondere al meglio alle esigenze della clientela, Energy Progress si è dotata di nuovi uffici più grandi e funzionali, in Corso Garibaldi, nel centro storico di Castrovillari, inaugurati sabato 28 giugno, in concomitanza con il suo quinto compleanno. Anche la nuova location è una scelta strategica proprio per voler mettere in evidenza il proprio attaccamento al territorio di riferimento, guardando al futuro ma nello stesso tempo rimanendo attaccati alle proprie radici. Complimenti ragazzi da tutta la redazione del Diario di Castrovillari. Musica e teatro per un tributo a Giuseppe Verdi IL DIARIO anno XII n. 24 PAG. 14 Come consuetudine anche quest'anno, gli alunni del Corso di Strumento Musicale dell'Istituto Comprensivo n° 3 di Castrovillari, si sono detti “ARRIVEDERCI” con un concerto finale, tenutosi il 10 Giugno al Teatro Sybaris. “Tributo a Verdi “ è stato il titolo e il motivo ispiratore del progetto. Mercoledì 11 giugno 2014, nel piccolo teatro della scuola primaria e secondaria di 1° grado di San Basile, è stato messo in scena lo spettacolo conclusivo del progetto: “Un viaggio verso la libertà”. Coordinato dall’insegnante di Arte e immagine Grazia Pappalardo, con la collaborazione delle docenti Chiara Bellizzi , Domenica Cirigliano, Elena Filice , GisellaMecchia, ha visto impegnati i ventisei ragazzi delle tre classi della scuola secondaria di 1° grado. Nato per dare la possibilità ai ragazzi di poter essere se stessi, esprimendo il proprio mondo interiore utilizzando oltre al linguaggio verbale, le immagini, la musica, la corporeità, il progetto ha avuto come filo conduttore la libertà. I testi dello spettacolo scritti dai ragazzi, sono il risultato dei momenti dedicati alla scrittura creativa; tali incontri sono stati preceduti da laboratori di D.M.T.-E.R. (danza movimento terapia espressivo relazionale) L'occasione si è presentata favorevole alla possibilità di esprimere la propria sensibilità e ad evidenziare le abilità, raggiunte dagli alunni al termine di un percorso scolastico, unitamente allo sviluppo di quel senso critico, estetico e musicale che, insieme, costituiscono le finalità educative del Corso di Strumento Musicale . Il gruppo orchestrale, di oltre sessanta alunni guidati dai docenti Rosanna D'Atri, Piero Agostino Gallina, Luciana Martire, Caterina Romagnoli e Valentina Occhiuzzi, ha eseguito, in perfetta armonia di voci e suoni, brani musicali tratti dalle opere maggiori di G. Verdi: Nabucco: “Va pensiero”; Rigoletto: “La donna è mobile”; una fantasia di arie tratte da La Traviata: Croce e delizia, Di Provenza il mare il suol, Coro delle zingarelle, Libiam ne lieti calici. Hanno collaborato, alla riuscita globale dell'evento, i docenti di musica: prof. Enrico Maritato, Prof.ssa Nunzia Bloise, Prof. Antonio Scorza. Ad introduzione del programma è stato eseguito L' Inno Augurale, scritto e musicato dal prof.Domenico Martire. Il contributo storico e le voci narranti, in apoggio alle parti musicali e recitative, sono stati curati dalla prof.ssa Annarita Gazzaneo e hanno delineato, ed illustrato a grandi linee, quanto proposto. All'interno dello spettacolo, e in piena aderenza al tema di cui sopra, si è assistito alla drammatizzazione, in lingua francese, del Rigoletto, tratta dal dramma storico di Victor Hugo Le roi s'amuse, a cui G. Verdi si è ispirato per la realizzazione della sua opera lirica. Il testo è stato adattato e curato dalla prof.ssa Angela Bonadies, docente di lingua francese presso lo stesso istituto. La performance, che ha riguardato alcuni duetti più rappresentativi dell'opera, ha coinvolto, ricoprendo il ruolo dei protagonisti, i seguenti alunni: De Padova Mario (2 C ); Impoco Gianluca ( 3A ); De Luca Bianca (2A ); Landi Giuseppe (2A); Vigna Carmine (2A ); Celay Alessia (2B ). L'esperienza di inserire il teatro, all'interno di uno spettacolo prettamente musicale, si è rivelata un successo, per i giovani artisti in erba. “L'idea di fare teatro - sottolinea l'inse- Un viaggio verso la libertà gnante Bonadies - nasce da un bisogno concreto dei ragazzi: uscire, dal chiuso delle classi, per farsi partecipi di esperienze nuove, vive, stimolanti che li portano a crescere e a confrontarsi. Come il gioco aiuta a scoprire, e a conoscere, altri aspetti della propria personalità, cosi le attività teatrali sviluppano la relazione con sé e gli altri, costruiscono e rafforzano l'identità della persona, accrescono l'autostima. È stato incredibile verificare come, questo programma di lavoro, si sia rivelato un potente e prezioso strumento formativo, che ha coinvolto anche i più introversi. Le diverse fasi, che conducono alla messinscena teatrale, ove emergono la necessità della trasposizione dei dati, dal contesto grafico - verbale al contesto fisico-spaziale, sono stimolo all'analisi del testo per penetrare e scandagliare il sostrato storico - culturale, ideologico – filosofico, estetico artistico di un'opera, implicano l'assunzione di una posizione attiva e fattiva dinanzi al materiale proposto. Leggere, interpretare il testo, memorizzare e recitare diventano momenti “forti “ che , se curati, possono sviluppare passione e talenti. Se il teatro è tutto questo” Conclude la docente di lingua francese: “Vale la pena attenzionarlo, come potenziale strategia interdisciplinare, ed impegnarsi, affinchè faccia parte integrante del progetto educativo di ogni Istituto. spazi, l’autostima, la stima reciproca, l’integrazione, cercando di portare a galla gli interessi degli alunni, i loro temi caldi, la loro personalità, lasciando emergere gradualmente ricordi, emozioni, vissuto. Il risultato è stato uno spettacolo suddiviso in otto scene, interpretate dai ragazzi con una partecipazione tale da suscitare un'intensa emozione in tutti i presenti. Dopo lo spettacolo, nell’atrio della scuola, alunni, genitori e docenti hanno condiviso un momento di grande aggregazione scatenati in tarantelle e quadriglie accompagnate dalla musica del fisarmonicista, ed ex alunno, Leone Gagliardi. Ci dispiace per coloro che, presi da molteplici impegni, non hanno potuto assistere allo spettacolo, ma “C’ERA CU C’ERA” …E chi non c’era, ha perso l’opportunità di vivere un momento irripetibile. Grazie ragazzi per aver condiviso con noi questo viaggio e i vostri sogni. Grazia Pappalardo Presentato al Coscile il libro di Mons. Renzo Giornate Oncologiche del Pollino “Ritorno dall’inferno” durante i quali, con la preziosa consulenza della maestra e coreografa Tilde Nocera, si è puntato alla scoperta delle Mons. Luigi Renzo, vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, scrittore, pubblicista e ricercatore sugli aspetti religiosi, storici, culturali e di costume della Calabria, sua terra di origine ha pubblicato RITORNO DALL'INFERNO viaggio nella memoria di un internato militare italiano, edito da Ferrari Editore di Settimio Ferrari. In questo libro l'Autore ripercorre la sua vita di bambino, di adolescente e poi di adulto attraverso quella del padre, protagonista, insieme a tanti italiani, dell'esperienza più atroce che un essere umano possa mai vivere e sopportare: quella della guerra e dell'internamento nei campi di concentramento, dai quali molti suoi amici non sono mai più tornati. Francesco ce l'ha fatta e, attraverso il suo figliolo, che ne ha raccolto le memorie, ha lasciato una testimonianza struggente di quel periodo atroce durante il quale un uomo dedito solo alla famiglia e al lavoro si è trovato improvvisamente a “scrivere da vittima” una tra le più atroci pagine della storia dell'Italia. Quest'ultima fatica letteraria di mons. Renzo è nato dun- possibilità comunicative del corpo e della voce con l’obiettivo di potenziare la capacità di espressione orale. In que dall'idea di salvare la memoria storica della sua famiglia e del padre “documentandone” sacrifici e privazioni, ma anche le gioie derivate da una vita semplice fondata sul lavoro. Il coraggio, il senso del dovere, la capacità di superare le difficoltà, lo spirito di sacrificio, l'amore per la famiglia hanno sicuramente avuto come elemento catalizzatore una fede incrollabile, una forza insostituibile, una eredità preziosa che ha lasciato ai suoi figli, l'unica che può rendere possibile il superamento di certe esperienze estreme. Mons. Renzo è figlio di questa famiglia, di questo padre, di questi valori dei quali è depositario e responsabile diffusore. Il libro è stato presentato dal prof. Leonardo Alario, dal suo editore Settimio Ferrari, da Isabella Laudadio della casa editrice il Coscile e dall'autore Mons. Luigi Renzo. L'evento, coordinato da Mimmo Sancineto, si è svolto presso la Galleria d'Arte-Editrice il Coscile, che tra i suoi obiettivi ha quello di collaborare con le altre Case Editrici, calabresi in particolare, allo scopo di animare il dibattito culturale ed il confronto costante. questa fase sono stati usati esercizi miranti a stimolare la conoscenza reciproca, il rispetto dei propri e altrui Sabato 28 giugno 2014 si e' svolto presso il Protoconvento di Castrovillari il Convegno Giornate Oncologiche del Pollino. Alla manifestazione sono intervenuti oltre all'organizzatore, il dr. Ivano Schito, Responsabile dell'U.O di Oncologia Medica di Castrovillari-ASP Cosenza, il dr. Michele Aieta, Direttore dell'Oncologia del Crob di Rionero in Vulture (Pz), il dr. Massimo Assogna dell'Istituto di Chirurgia Oncologica di Tor Vergata, il dr Giancarlo Dipinto dell' U. O. Medica di Castrovillari - ASP Cosenza, l'anestesista dr Franco Ida e il dr Walter Caruso direttore dell'Anatomia Patologica di Castrovillari - ASP di Cosenza, i dr Serafino Conforti e Salvatore Turano oncologi Mariano Santo di Cosenza, il dr Marco Rossi ematologo Università di Catanzaro. All'incontro si e' discusso di cellule tumorali circolanti dei vari presidi terapeutici, come gli anticorpi monoclonali bevacizumab, cetuximab e panitumumab di altri farmaci come l'aflibercept, regorafenib e cediranib, ma anche di terapie di supporto come l'Ipertermia, supporto psicologico e terapia del dolore. All'incontro hanno partecipato e contribuito le psicologhe e la nutrizionita, volontarie dell'U.O. di Oncologia di Castrovillari, le dottoresse Stefania Graziadio e Giada Alessandro e la nutrizionista dr. ssa Benedetta Alberti. Durante la manifestazione il Direttore Scientifico del Corso, dr. Ivano Schito, ha proposto la formazione di un Colon Tumor Board, che operera' nei prossimi giorni tra Roma, Castrovillari e Rionero. A far parte del Board Scientifico e' stata chiamata a farne parte anche un'altra stimata professionista dell'Ospedale di Castrovillari, in qualità di Esperto in Statistica, la dr.ssa A.Santagata. La proposta e' stata particolarmente recepita e apprezzata dai presenti. A margine della manifestazione vada un ringraziamento alla sig.ra Teresa Ferrato per aver apportato la propria esperienza personale, alla scrittrice Sara De Bartolo e all'attore Pippo Infante, per aver messo a disposizione dei partecipanti le loro opere letterarie e teatrali. Torneo Nazionale di calcio giovanile “Parco del Pollino IL DIARIO anno XII n. 24 Ancora calcio e tanto divertimento per i ragazzi dell’A.S.D. Real Castrovillari che, a stagione ormai conclusa, sono scesi in campo per dar vita alla seconda edizione del Torneo Nazionale di calcio giovanile “Parco del Pollino – Trofeo Città di Castrovillari”, riservato alle categorie dei Pulcini, degli Esordienti, degli Allievi e dei Giovanissimi. L’evento, svoltosi dall’11 al 14 giugno, ha visto scendere per primi sul terreno del “Mimmo Rende” la categoria dei Pulcini. Sei le società partecipanti che, suddivise in due gironi da tre, si sono sfidate per raggiungere il gradino del podio più alto: F.C. Marca Cosenza, Geos Sporting Club Trebisacce, Peppe Zaccaro Frascineto, A.S.D. Real Castrovillari, Sportime San Marco, Victory Football Academy. Il titolo “Trofeo Città di Castrovillari – Categoria Pulcini” è andato all’F.C. Marca di mister Carbone. Sfortunati, invece, gli Esordienti delle otto società partecipanti: F.C. Marca Cosenza, Geos Sporting Club Trebisacce, Forza Ragazzi Schiavonea, Piano Lago Mangone, A.S.D. Real Castrovillari, Sportime San Marco, A.S.D. Popilbianco, Elisir Mirto. A causa del forte maltempo abbattutosi sul capoluogo del Pollino, infatti, le gare non si PAG. 15 sono potute disputare così come da programma. Le condizioni del terreno di gioco, reso impraticabile dall’incessante pioggia, hanno costretto gli organizzatori, d’intesa con i responsabili delle altre squadre, a sospendere il torneo. Non è rimasto che premiare tutte le associazioni partecipanti con coppe e trofei. Giorno 13 giugno, è toccato alla categoria Allievi. Real Cosenza, Pro-Cosenza e Real Castrovillari, hanno dato vita ad avvincente e combattutissimo triangolare che ha premiato i ragazzi della Pro-Cosenza. Nella giornata conclusiva, sul manto Ferdinando Veltri, di Frascineto è il nuovo campione italiano XII° CAMPIONATO ITALIANO DI TIRO A PALLA 3° CAMPIONATO CALABRO-LUCANO DELLA MONTAGNA Vince Angelo Prospato Un incontenibile Angelo Prospato (Autotrasporti Convertino) vince il 3° Campionato Interregionale Calabro-Lucano della Montagna davanti a Piero Zizzi e Nicola Mileo . La competizione ciclistica si è tenuta il 22 giugno su un percorso che ha attraversato i comuni di Castrovillari, San Basile, Morano Calabro e Rotonda. Un evento sportivo organizzato organizzato dall’asd ciclistica Castrovillari su un percoso di 63 chilometri suddivisa in due tratti: il primo di 37 Km a velocità controllata e adatta ai cicloturisti, il secondo, di 26 Km - da Morano Calabro (610 slm) al Colle del Dragone (1595 slm) – di carattere agonistico. La manifestazione è stata inserita nel calendario della Federazione Ciclistica Italiana – Settore Amatoriale quale unica valida per il conferimento del titolo di Campione Interregionale Calabro-Lucano della Montagna 2014 per la categoria maschile e femminile. Seconda piazza per il Oltre a vari premi è stata attribuita la maglia di Campione Interregionale Calabro- Lucano della Montagna ai vincitori delle varie categorie. L'A.S.D. Ciclistica Castrovillari nella persona di Antonio Limonti ha voluto ringraziare “tutto il direttivo della Asd Ciclistica Castrovillari, tutti i soci, e tutti quelli che hanno contribuito alla riuscita della 3°scalata del Pollino. Un grazie particolare al Direttore di corsa Francesco Giordano per la sua disponibilità e professionalità dimostrata. Ancora grazie all'amministrazione Comunale di San Basile e di Morano Calabro, un grazie alle associazioni di protezione civile di San Basile Presieduta da Pietro Fossa e Roberto Berardi Presidente del Gruppo Speleo del Pollino”. erboso del “Mimmo Rende”, si sono sfidate l’F.C. Crotone, l’A.S. Bari e la Real Castrovillari, per la categoria Giovanissimi. Nel primo scontro diretto con l’A.S. Bari, i padroni di casa, con tre reti a zero, hanno messo un’ipoteca sul titolo. I pugliesi sono usciti sconfitti anche dalla seconda gara, contro l’F.C. Crotone che, con 4 reti a zero, è volata direttamente in finale. Lo scontro decisivo è stato, dunque, tra Real Castrovillari ed F.C. Crotone. Un combattutissimo match che, dopo il vantaggio iniziale del Crotone, sembrava volesse concludersi con un meritatissimo pareggio, grazie alla rete di Pugliese. Nel finale, però, i giovanissimi di mister Schifino sono stati beffati da un gol di Diletto sugli sviluppi del corner. A conclusione del torneo gli organizzatori hanno premiato tutti i partecipanti alla competizione calcistica. Un riconoscimento particolare anche al calciatore professionista dell’ F.C. Crotone, Andrea Tripicchio, cresciuto nella Real Castrovillari, al talentuoso Ernesto Nardone, classe 2000 (fino allo scorso anno allenato da mister La Polla), ed all’amministrazione comunale di Civita rappresentata dal sindaco Alessandro Tocci. Infine, il premio di miglior portiere è andato al giovane Messina dell’ A.S. Bari e quello di miglior calciatore a Diletto dell’ F.C. Crotone. FARA IN SABINE (RI) – Nello splendido contesto della campagna laziale, il 27-28-29 giugno si è svolto il XII° Campionato Italiano di Tiro a Palla ad anima liscia, organizzato dalla FIDASC, Federazione Italiana disciplina armi sportive da caccia, presso il campo di tiro di Torre Baccelli di Fara in Sabina. La manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 150 atleti, donne e uomini, provenienti da tutte le regioni italiane. Per la Calabria hanno partecipato 30 atleti provenienti dalle 5 provincie, che hanno dato battaglia alle altre compagini regionali in una gara molto combattuta e serrata. Nella categoria Seniores 3a qualifica bersaglio fisso, si è aggiudicato il titolo di Campione Italiano per l’anno 2014, l’atleta cosentino proveniente da Frascineto, Ferdinando Veltri chiudendo la gara con 133/160. Lo stesso atleta ha chiuso la manifesta- zione con il ì 17esimo posto assoluto della classifica combinata (bersaglio fisso + bersaglio mobile).Complimenti. Sono 121 gli iscritti alla “IV Salita Morano Campotenese” Comunicato stampa Morano Calabro - Sono 121 i piloti iscritti alla cronoscalata Morano-Campotenese, uno spettacolo sportivo ormai giunto alla quarta edizione. I migliori piloti del panorama automobilistico montano si sfideranno in una delle prove più affascinanti del Trofeo Italiano Velocità Montagna sud, serie cadetta Aci Csai. Nel magnifico scenario del monte Pollino, nel cuore della Calabria, sarà una sfida tra le più affascinanti. Tra i piloti che ambiscono al successo finale, l’esperto reggino di Pellaro Carmelo Scaramozzino, su Lola Dome della Jonia corse, gareggerà nel gruppo E2/M riservato alle monoposto. Tra le biposto di gruppo E2/B occhi puntati sui siciliani Domenico Cubeda (Osella Pa 2000 Cubeda Corse) e Giovanni Cassibba, veterano su Clw con motore Mugen da 3000 cc della Gc Motorsport. Su Radical Sr4 correranno il catanzarese Natale Stabile e il cosentino Franz Caruso (Cosenza Corse), mentre il reggino Antonino Iaria si affiderà a una Osella Pa 20 S della scuderia Vesuvio. Altra Osella (21 EVO) per il catanzarese Sandro Greco, conterraneo di Francesco Ferragina che salirà a bordo di una Elia Avrio da 1300 cc. Fanno rumore le assenze di due dei piloti più acclamati in terra calabrese, il cosentino Domenico Scola (che non potrà difendere il primato in Tivm sud tra le E2B) e il castrovillarese (padrone di casa, dunque) Rosario Iaquinta, entrambi impegnati nella massima serie tricolore alla Trento-Bondone. Nel gruppo CN, in classe 3000 l’Osella Pa 20 S del cosentino Silvio Reda, mentre a sfidarsi tra le 2000 saranno il bruzio Dario Gentile su Gisa motorizzata Honda, il siciliano Giuseppe Corona su Osella Pa 21 S, per il quale sarà l’occasione di guadagna punti importanti in categoria e continuare il proficuo apprendistato dopo il podio di gruppo ottenuto ad Ascoli nella gara del Tricolore della scorsa domenica. Sandro Greco su vettura con variante Evo. Tra le Gt spiccano le magnifiche Ferrari del bruzio Ivan Fava e di Pietro Chiarelli. In gruppo E1 il quarto classificato provvisorio in Tivm Salvatore Macrì, driver e preparatore messinese, vorrà spingere al massimo la sua Alfa 147 Gta, al pari del catanzarese Gianluca Rodino su Peugeot 106 della New Generation, e di piloti come Vitantonio Micoli e Angelo Cardone su Renault 5 GT Turbo ed Antonio Cardone su Opel Astra OPC della Apulia Corse. In classe 1600 tra i protagonisti della vigilia l’ingegnere calabrese Giuseppe Aragona su Peugeot 106, autentico riferimento per la categoria sulla vettura che cura in proprio unitamente a papà Franco. In Gruppo A sotto i riflettori il cosentino Roberto Spadafora su Citroen Saxo della Sila Racing, e i catanzaresi Ennio Donato su Ford Escort e Luca Miceli (lametino) su Fiat 600. Gruppo N di fuoco con il reggino Antonio Lipari su 600 della Kronoracing, e i luzzesi Davide D’Acri su Citroen Saxo e l’esperto Eugenio Molinaro su Honda Civic 2000, che nella stessa classe tra gli accreditati avversari troverà anche il potentino Giancarlo D’Andrea con la Peugeot 206 RC. Su Saxo correrà anche il cosentino Mirko Paletta. Tra le Racing Start occhi puntati sul poliziotto salernitano Giovanni Loffredo su Opel corsa OPC turbo, al pari di Roberto Chivaroli e Giovanni Angelini (entrambi a bordo Renault Clio aspirate), protagonisti della massima serie tricolore, come il cosentino Francesco Iantorno su Citroen Saxo, poi Andrea Arnone su Fiat Panda 100 e il giovane Mattia Caruso su Honda Civic. In E3 correranno Luigi Scarpelli e Oscar Marano su Renault 5Gtt, mentre Martino Sisto gareggerà su Renault Clio. Tra le intramontabili, agili e scattanti Minicar, sfida aperta tra il lametino Angelo Mercuri, i catanzarese Domenico Procopio e Antonio Ferragina, tutti su Fiat 500, come l’abile pugliese Vincenzo Pezzolla. Il tracciato, tecnico e veloce, si snoda sulla strada provinciale 241, da località “Terrarossa” con arrivo a pochi metri dalla galleria “Le teste”. La gara è organizzata dalla Morano Motorsport. Le verifiche tecniche e sportive si svolgeranno venerdì 4 luglio dalle ore 14.30 alle ore 19.30 presso il suggestivo chiostro di San Bernardino. Sabato 5 luglio, a partire dalle 9,30, si disputeranno le prove che consentiranno ai piloti di prendere confidenza col tracciato. Domenica 6, sempre alle 9,30, semaforo verde per la 4. Morano-Campotenese. La premiazione è prevista davanti nella piazza antistante il municipio di Morano Calabro. Info, foto, curiosità e tempi sul portale www.salitamoranocampotenese.it e sulla pagina facebook @salitamoranocampotenese.