IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO

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IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO
Comunità del Parco: il ruolo centrale di Castrovillari
IL DIARIO anno XII n. 24 PAG.2
Il segretario generale dell'ente , Maurizio Ceccherini, delegato dal Commissario prefettizio al
Comune di Castrovillari, Massimo Mariani, ha
partecipato ad una riunione della Comunità del
Parco, al secondo piano di palazzo Gallo, propedeutica alla nuova composizione del Comitato
direttivo dell’assemblea, che a breve verrà delineato dopo che ciascuna amministrazione avrà
indicato i suoi possibili rappresentanti che poi
saranno scelti e votati.
Il dottor Ceccherini durante la seduta ha sostenuto fortemente il ruolo centrale di Castrovillari
nel Territorio del Pollino e come trait d’union di
diversi progetti avviati dall’Ente per legare , sempre più, vocazioni e capacità in una logica d’insieme a partire dalle espressività della Zona per
uno sviluppo partecipato e condiviso che hanno
visto e fanno di Castrovillari crocevia ,anche propulsivo, di tante iniziative e progetti oltre ad essere sede fisica, come lo è di fatto, della
Comunità del Parco Nazionale del Pollino.
Per queste motivazioni ed anche per le funzioni
ed azioni svolte dal Comune nella Comunità e
nell’Ente Parco il segretario generale Ceccherini
ha chiesto nella riunione a tutti , tralasciando la
vacatio politica del momento che vede interessata l’istituzione locale, un atto di responsabilità
e lealtà dovuti per riconoscere ancora alla città,
menzionata pure come capoluogo del Pollino,
Si è svolta Sabato 28 Giugno, a Roma, la prima
Assemblea del nuovo progetto di Gianfranco Fini
per la ricostruzione di una destra credibile in Italia. Circa mille persone – si legge nella nota hanno contribuito al dibattito aperto dall’ex leader di AN e di FLI. La Calabria è stata rappresentata da Tomas Angotti, Filomena Anastasio,
Carmine Apollaro, Francesco D’Amore, Antonio
Salerno e Francesco Sposato. Diverse le proposte e le idee lanciate dai partecipanti all’Assemblea. Innanzitutto, si è parlato di come dovrebbe
essere la nuova destra italiana, ma tanti, sono
stati gli spunti di riflessione sulle battaglia che la
destra dovrebbe portare avanti in Italia. La Calabria ha partecipato attivamente al dibattito, proponendo
l’abolizione
dell’immunità
Parlamentare per i gravi reati come quelli di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, relativamente al tema
della legalità; ha proposto di portare avanti la
battaglia di un patto internazionale tra i Paesi in
cui è presente la criminalità organizzata e l’esclusione della politica dalla sanità. Infine si legge ancora nella nota stampa , i calabresi, hanno
ribadito la volontà di puntare sul turismo, considerato il patrimonio artistico-culturale e ambientale del nostro Paese con un forte
investimento nei trasporti, visto che la Calabria è
stata isolata dal resto del Paese. Al termine della
giornata il Presidente Fini ha ribadito la volontà
di realizzare altre Assemblee in tutte le Regioni.
La Calabria non sarà da meno.
Il nuovo progetto di Gianfranco Fini
La Calabria c’è
Nicola Aronne (Forza Italia) denuncia ritardi
nei pagamenti degli scrutatori
Nicola Aronne esponenti cittadino di Forza Italia chiede al Commissario prefettizio Massimo Mariani
di motivare i ritardi pagamenti degli scrutatori che lo scorso 25 maggio hanno permesso il corretto
svolgimento delle elezioni europee. Si vuole tenere presente al Signor Commissario che già le persone
selezionate per svolgere tale funzione erano giovani, disoccupati, persone diversamente abili che avevano il bisogno di svolgere tali compiti per poter soddisfare alcuni fabbisogni, pertanto chiedo un intervento concreto che ponga fine a questo disagio e ritardo provvedendo ad emettere in tempi rapidi
i mandati di pagamento per queste persone che hanno reso un servizio allo Stato. Confido nella massima sensibilità del Commissario Mariani affinché disguidi come questo non avvengano più in futuro.
Presentata a Morano la mini guida
del Parco del Pollino
E’ stata resentata lunedì 30 giugno, nel suggestivo complesso
monastico di San Bernardino
da Siena, a Morano Calabro, la
mini guida al Parco Nazionale
del Pollino di Francesco Bevilacqua, edita da Rubettino.
All’incontro erano presenti il
sindaco di Morano, Nicolò De
Bartolo, il presidente del Parco,
Domenico Pappaterra, l’autore
e l’editore, rispettivamente Bevilacqua e Florindo Rubettino.
La mini guida – 90 pagine a colori – conduce per mano
chiunque alla scoperta del
Parco naturale più grande
d’Italia attraverso testi e foto.
Bevilacqua, avvocato calabrese, esperto escursionista e
ambientalista di lungo corso, è
un profondo conoscitore della
montagna e, tra le altre, del
massiccio del Pollino e dell’Orsomarso, i rilievi maggiori racchiusi nel perimetro del Parco
nazionale calabro-lucano. Attraverso la sua penna, ma
anche i suoi occhi e i suoi sensi,
la mini guida ripercorre in
forma cartacea spettacolari
percorsi ampiamente descritti
nella sezione “passeggiate nel
Parco”, che possono condurre i
visitatori, anche quelli “mancanti di una specifica espe-
rienza escursionistica”, in luoghi dai quali ammirare paesaggi unici e irripetibili. La
guida rappresenta così un
modo per entrare idealmente
nel territorio del Parco, ma
anche e soprattutto per spingersi oltre, andando a scoprirlo
personalmente.
La guida – scrive, tra l’altro, il
presidente del Parco, Pappaterra nella prefazione – produce anche l’effetto di far
«conoscere per proteggere e
valorizzare. Conoscere sempre
meglio, sempre più, per fruirne
con rispetto e delicatezza, capendo che nel momento in cui
ci accostiamo agli ambienti naturali del Pollino, ci avviciniamo a ecosistemi si, in
apparenza, possenti, ma altrettanto delicati».
quella presenza e funzione di chi si è sempre
spesa per l’unità del comprensorio ed il coinvolgimento attivo dell’Area, come quella del
Parco, che non può essere pensata a prescindere
da una guida sinergica che non comprenda proprio Castrovillari, la quale, tra l’altro, ha fatto
tanto per essere parte, geograficamente integrante e socialmente dinamica, di questo Territorio protetto. Senza contare, poi, che nel
passato ha svolto anche un importante ruolo
nella vicepresidenza della Comunità del Parco.
“Fatti remoti e recenti- ha spiegato Ceccheriniche testimoniano la passione di uomini e donne
di questa città all’esistente ed ai valori della natura, dell’ambiente, legati al patrimonio, alla cultura, al folklore, alle tradizioni, alle produzioni
tipiche che connotano l’idea di sviluppo che ha
Castrovillari, schierata a favore della crescita sostenibile delle azioni delle popolazioni, per uno
integrato e quanto più possibile corrispondente
alle reali esigenze dei suoi territori e quelli limitrofi, uniti “naturalmente” nel Parco del Pollino e
sostenuti da progetti regionali, nazionali ed europei lanciati e finalizzati alle priorità di questa
risorsa, vero volano di quel progresso, con tutti
gli annessi e connessi, che suscitano le diversità
ambientali quando si giocano ed entrano in rapporto con il desiderio di fare intrapresa delle comunità che vi risiedono.”
Elezioni regionali/Le associazioni
sollecitano un confronto
A distanza di qualche mese dalla giornata di
riflessione dedicata al tema “ Crisi e Futuro
della rappresentanza Politica a Castrovillari
e nel Territorio del Pollino“, è utile riprendere
il discorso per verificare cosa è rimasto di
quella esperienza, per ridiscuterne insieme,
fissare nuovi appuntamenti, ridefinirne le coordinate, anche in prospettiva delle prossime ed imminenti elezioni regionali alle
quali tutti abbiamo il dovere di prestare la
dovuta attenzione per arrivare all’importante appuntamento con le idee chiare e con
i giusti profili di eventuali candidati, dei vari
Partiti politici ,che potrebbero degnamente
e proficuamente rappresentare le istanze dei
cittadini di Castrovillari e dell’intero territorio. Solo partendo da un utile confronto di
idee e progetti è possibile mettere a fuoco le
reali esigenze delle nostre popolazioni, da
prospettare ai futuri Candidati tra cui scegliere quelli che meglio rispondano al Progetto politico che abbiamo maturato.
Infine un appello accorato a tutti i Coordinatori dei partiti cittadini affinchè siano coesi e
creino, questa volta, le condizioni giuste perché questa città e questo territorio siano rappresentati.
Infatti, soprattutto il modo con cui è stata
consumata la crisi amministrativa ed il conseguente scioglimento del Consiglio comunale, non determinano i giusti presupposti
per un sereno prosieguo del dibattito politico in riferimento alle scelte auspicate.
Ecco perché, come Associazioni, intendiamo
contribuire a decongestionare la delicata situazione e tentare di avviare un rinnovato
dialogo fra i soggetti interessati, nell’interesse supremo della Città e del Bene Comune. Infatti, è intendimento delle predette
Associazioni ritornare sull’argomento, allestendo un salotto televisivo e radiofonico a
cui sarà invitato il mondo politico ed associativo della Città.
Ass. Culturale “Kontatto Production“
Dott. Pasquale Pandolfi
Ass. Culturale "Città solidale "
Prof. Giovanni Donato
Dopo aver osservato il sensibile aumento
del consumo di acqua potabile, per il caldo
intenso di questi giorni, il responsabile del
Servizio Idrico Integrato del Comune di Castrovillari, il geometra Nicola Laudadio, d’accordo con la Struttura, ha deciso - dandone
comunicazione- l’interruzione dell’erogazione dell’acqua- per dare tempo ai serbatoi
di riempirsi il più possibile al fine di non
creare disagi- da mezzanotte alle ore 6 dei
prossimi lunedì, mercoledì e venerdì a partire dal 27 giugno a notte.
Le contrade che saranno interessate sono
Celimarro, Vulgaro, Varco D’Amendola, Cammarata, Familongo, Ciriaco Cammarata zona
industriale.
Scelte, come è stato più volte spiegato alla
cittadinanza, per prevenire e non creare problemi alle utenze,le quali necessitano anche
di un responsabile coinvolgimento civico.
Per questo motivo, come precedentemente
abbiamo informato, sono state coinvolte
tutte le Forze dell’Ordine al fine di far rispettare tale esigenza e regole.
Ogni trasgressione verrà punita a norma di
legge. Una iniziativa per scoraggiare usi impropri e non indispensabili dell’acqua potabile, ma soprattutto per salvaguardare la
regolarità del servizio, garantendo, innanzitutto, l’approvvigionamento domestico in
tutte le zone del territorio comunale.
Per questo il Comune confida nel buon
senso dei cittadini a salvaguardia di un bene
comune che non può essere sprecato.
Approdano a Civita, gli itinerari gramsciani
ideati e realizzati ogni anno, a luglio, dall’on.
Mario Brunetti attraverso l’Istituto Mezzogiorno Mediterraneo Fondazione Brunetti.
Venerdì 4 luglio, alle ore 16,30, nella palestra
comunale di Civita, si terrà il seminario interazione dal tema “A cento anni dalle guerre
balcaniche. La formazione degli stati Albania e Kossovo – La presenza degli arberesh“.
La diciottesima edizione degli itinerari punta
l’attenzione sulla regione jonica e il suo patrimonio culturale, che rappresenta una pos-
sibilità di crescita e sviluppo comune tra le
identità storico-linguistiche dei popoli delle
due sponde. Al seminario partecipano, oltre
Brunetti, il neo sindaco di Civita, Alessandro
Tocci, il presidente del Parco Nazionale del
Pollino, Domenico Pappaterra, l’architetto
Rocco Pangaro, responsabile del Centro
studi dell’Istituto Mezzogiorno Mediterraneo (MeMe), Mario Bova, già ambasciatore, il
senatore Guido Pollice, presidente di Green
Cross Italia e il vice presidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella.
Interruzione notturna dell’acqua
nelle contrade rurali
Itinerari gramsciani a Civita
Ecco come si spreca il denaro pubblico: fotostory
del campo di calcio mai nato in contrada Petrosa
IL DIARIO anno XII n. 24
Siamo andati a visitare il luogo in cui
i castrovillaresi hanno voluto mandare il loro messaggio benaugurale al
Santo padre in visita al carcere della
Petrosa, a Castrovillari scrivendo con
il gesso la frase “Francesco, Papa nostro, Castrovillari con il cuore”. Per fortuna, il Santo Padre, da quella
distanza sul’elicottero, non ha potuto
vedere cosa ci fosse intorno a quel
campo di calcio che, probabilmente
immaginava essere un piacevole angolo di relax e divertimento dove dilettarsi nello sport più amato, il calcio.
Il campo, costruito circa 4 anni fa, doveva sostituire, nelle intenzioni, il Valerio e consentire alle centinaia di
sportivi che animano il torneo ama-
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toriale delle Casermette, la fruizione
di un terreno di gioco dotato di impianto di illuminazione, spogliatoi,
panchine, e reti di recinzione. E invece è diventata una miniera dei "predoni" degli ultimi tempi. Così il nuovo
campetto comunale, non ancora ultimato, e' stato oggetto di atti di vandalismo e di furti. Hanno
praticamente portato via di tutto,
spogliando miseramente la struttura
e distruggendo il buono finora fatto.
In una sequenza di scatti che parlano
da soli, disegnando inciviltà e malcostume ogni descrizione e ogni commento appaiono superflui.Un tempo
erano i pirati a fare razzie, con un
certo non so che di romantico e av-
venturoso. Ora,costoro, come li vogliamo chiamare? Ai posteri l'ardua
sentenza, a noi, castrovillaresi, l'amarezza, ma non solo, anche se è lecita,
qualche domanda. Di chi sono le reponsabilità di questa incuria e spregio
del bene comune? Attendiamo, fiduciosi, che qualcuno ci risponda!
a cura di Angelo Filomia e Ines Ferrante
Il nuovo campetto di calcio ai piedi del Pollino
L’ingresso da via dei Moranesi. Spazzatura a destra e a sinistra
Cancello principale, erbacce e monnezza dappertutto...
Divano sei posti, abbandonato o pensato per vedere
più comodamente le partite?
Cumulo di rifiuti all’ingresso del cancelletto laterale. Lastre di
amianto abbandonate al vento che trasporta le sue fibre
Ex reti di recinzione. Rubate reti e paletti di sostegno
Le panchine che avrebbero dovuto ospitare allenatori,
presidenti e qualche schiappa
Ingresso spogliatoi. Le porte c’erano, ora non ci sono più!!!
Interno spogliatoi e bagni squadra ospite!!!
Lavello corroso, nonostante vi sia ancora la copertura in nylon!!!
Le docce nello spogliatoio degli arbitri. Sì, qualche volta
sbagliano, ma un po’ di rispetto!!!
L’unico pezzo di recinzione rimasto!!!
Ancora amianto e rifiuti. Più cresce il degrado, più si è spinti a condividerlo!!!
Servizio fotografico di Francesco Propato
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Il successo di “Arte in Calabria”
Organizzato dal Centro Internazionale Scrittori
della Calabria e dalla Deputazione di Storia Patria per la Calabria, si è svolta Lunedì 31 Marzo
2014, presso la prestigiosa Libreria Culture di
Reggio Calabria, la presentazione del libro “Arte
in Calabria Storia Opere Percorsi” del prof. Mario
Vicino. L’evento, moderato dal Ch. mo prof. Giuseppe Caridi, ordinario di Storia moderna presso
l’Università di Messina, il quale ha avuto parole
di elogio per la ricerca storica e il valore delle
opere di Vicino, ha visto il saluto della dott.ssa
Loreley Rosita Borruto, presidente del Centro Internazionale Scrittori della Calabria. Hanno relazionato la prof.ssa Lia Domenica Baldissarro, già
direttore dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria e il prof. Gianfrancesco Solferino, storico
dell’arte, conservatore del Complesso monumentale di San Francesco d’Assisi e specialista
in scultura lignea. Quest’ultimo, in particolare,
si è soffermato sulle iconografie della Vergine
del Castello di Castrovillari, definita “la madonna
dagli occhi grandi”. La Baldissarro ha, invece,
evidenziato come l’autore ponga l’attenzione su
un nucleo pittorico ed architettonico il cui centro è Cosenza e il cosentino per poi puntare
verso altri centri capoluoghi della Calabria, at-
traverso l’analisi di opere che «connotano mirabilmente la nostra regione», ma la scelta di un
ordine alfabetico per le varie città calabresi e le
relative opere d’arte in esse conservate appare
non soltanto un voler venire incontro al lettore
quanto la necessità, l’intimo desiderio di «inquadrare e imbrigliare i suoi molti saperi che
sono fili orditi tra la mente e il cuore». Protagonista del libro è, per la Baldissarro, la devozione
della gente comune all’immagine della Vergine,
sebbene l’opera possa essere considerata anche
una «coltissima guida» e il preciso approfondimento storico-letterario su alcuni interessanti
artisti della nostra terra, arricchito da un’ampia
bibliografia generale e specificare e il continuo
riferimento all’interno del testo alle fonti anche
archivistiche. Ha concluso la serata il prof. Mario
Vicino, orgoglioso di un lavoro meritatamente
oggetto di numerosi premi e riconoscimenti,
presentato da illustri relatori in diversi, importanti eventi tra cui, solo per citarne qualcuno,
quello tenutosi il 31 ottobre scorso presso il
Si è tenuta giorno 22 Giugno, alle ore 20, in
piazza della Repubblica di Pizzo Calabro, l’ultima
fase del Concorso Internazionale “Un coro per
Mariele”, giunto alla sua IV edizione, per commemorare la dolce e infaticabile figura della fondatrice del “Piccolo coro dell’Antoniano” di Bologna,
direttrice dello “Zecchino D’oro”. Ancora una
volta il Coro di Voci Bianche del II Circolo didattico della Prof. Gisella Mainieri, magistralmente
diretto dalla maestra Agnese Bellini, ha colto un
esaltante secondo posto. Diversi maestri di musica e docenti di conservatorio hanno esaminato
le performance e i curricula dei cinque cori che
hanno prevalso sui numerosissimi partecipanti. I
ragazzi della Bellini hanno, inoltre, conseguito il
premio speciale “esecuzione di particolare interesse” per un’originale elaborazione del brano
“Amazing Grace”.
Il numeroso pubblico intervenuto in Piazza della
Repubblica è stato letteralmente rapito dalla
qualità dei cori, in particolare da quello castrovillarese. Certo gli amanti della musica, complice
anche uno scenario tra i più belli e più ricchi di
storia della nostra penisola, sono andati letteral-
mente in estasi ,nell’essere investiti da una così
sublime unità estetica. Serate del genere restano
indelebili negli animi sensibili, conciliando con
la vera arte anche gli amanti di altri gusti musicali.
La gara è stata promossa da “Acli Vibo donne” e
patrocinata dal Comune di Pizzo.
Un grazie alla Presidente di Giuria sorella di Mariele Ventre, per come continua una “missione”
così importante per la cultura e per l’infanzia.
Mario De Rosa
Liceo Artistico “A. Alfano” di Castrovillari, scuola
ove egli è stato studente per cui particolarmente cara, e recensito sulle più importanti riviste culturali e sui maggiori quotidiani
regionali. A tal proposito, un’erudita recensione
di “Arte in Calabria” è apparsa proprio sull’ultimo numero della Rivista Storica Calabrese,
compilata dal prof. Franco Liguori, Deputato di
Storia Patria.
Ines Ferrante
Trionfo per il coro di voci bianche del II circolo di Castrovillari
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Il Gran Galà per i venti anni del Centro Espressioni artistiche di Tilde Nocera
Un gran Galà di danza a Castrovillari, per Castrovillari e per il suo territorio. Nella bella e ristrutturata location dell’Hotel Ristorante “Salone
del Sole” , sabato 27 giugno ballerini professionisti ed artisti che nell’arco di questi venti anni
hanno fatto parte della vita artistica e culturale
dell’ Associazione “Centro Espressioni Artistiche
di Tilde Nocera hanno dato vita ad una fantastica serata che ha ripercorso il cammino dell’artista e promotrice culturale, Tilde Nocera
nell’arco dei venti anni della sua presenza.
Ospite d’eccezione è stato il ballerino professionista Stefano De Martino che si è esibito in coreografie create per l’occasione (la sua presenza
è stata un’esclusiva per il sud Italia, infatti questa
è stata l’unica tappa che ha effettuato in Calabria). E ancora una volta sono stati proprio gli allievi che si sono formati presso la sua Accademia
ad entusiasmare il pubblico presente con danze
e spettacoli, dal Contemporaneo al Classico,
passando per il Flamenco e fino ad arrivare al
Mimo con una performance della Maestra No-
cera dedicata al grande Maestro Roberto Murolo, con il quale, nel 1992, danzò nella tournée
"Ottantavoglia di cantare", con il nome d'arte di
Matilda Coreno. Ad accompagnarla in questo
suo omaggio, un altro grande artista castrovillarese , Sasà Calabrese.
La serata ha registrato l’esibizione del fratello
Daniele, uno dei quattro fratelli della Maestra
Nocera(gli altri tre sono Giuseppe, Paolo e Pasquale) tutti danzatori professionisti in compagnie straniere (Belgio, Stati Uniti, Francia) e di
Giuseppe Brancaccio direttamente dall’Accademia "Paolo Grassi" di Milano.
L’ospite d’eccezione della serata, il ballerino professionista Stefano De Martino, nella mattinata
successiva al "Galà" ha effettuato vari Stage di
Danza Moderna e Contemporanea aperti a tutti
cheha tessuto le lodi dell’ l’Associazione C.E.A.
rimarcando come «le Accademie con questa
professionalità , in Italia , si contano sulle dita di
una mano". Angelo De Vincenzi, con sua verve e
presenza scenica ormai largamente consolidata
ha condotto la magnifica serata.
Buon compleanno maestra Nocera, continua
sempre così Tilde!
Scoppia la polemica
a Morano sulla rinuncia
alla festa della Bandiera
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«Nonostante gli sforzi e l’impegno, con somma
amarezza dobbiamo prendere atto di non essere riusciti ad organizzare la Festa della Bandiera edizione 2014».
L’annuncio è di quelli dolorosi. Soprattutto se a
riferirlo è l’assessore alla Cultura del Comune di
Morano Calabro, Emilia Zicari. Proprio lei che da
anni costituisce un pilastro dell’evento, insieme
al presidente della Pro Loco Nicola Fuscaldo e a
tanti altri solerti collaboratori, oggi è «costretta,
obtorto collo a differire al 2015 una delle iniziative che più e meglio caratterizzano Morano».
E lo spiega la Zicari il motivo per cui «non si può
neanche immaginare di tentare operazioni riparatorie»: «La ricognizione attenta delle risorse disponibili – afferma – ha evidenziato una
situazione difficile, che non ci ha consentito di
programmare, con la dignità e la rilevanza necessarie, la Festa della Bandiera per l’anno in
corso. All’inizio del mese di maggio, prima dunque della competizione elettorale che ha decretato la vittoria di Nicolò De Bartolo, chi ci ha
preceduto ha ritenuto opportuno investire
8.321,35 euro in due piccoli eventi che, ci dispiace affermarlo, sono passati oggettivamente
inosservati. Si è preferito spendere una cifra importante per animare un pomeriggio e mezzo,
anziché destinare questi soldi alla Festa della
Bandiera, manifestazione che notoriamente valorizza il nostro patrimonio artistico e culturale.
Questa sosta forzata ci rattrista, ma nel contempo ci sprona ad andare avanti e a lavorare
ancora più alacremente per garantire lo svolgimento dell’evento nel 2015».
Stesso piglio per il presidente della Pro Loco Nicola Fuscaldo. A lui continuano a pervenire richieste di partecipazione e informazioni sulla
rassegna medievale. Rassegna che però salta al
2015. «Purtroppo – rileva Fuscaldo - per le ragioni che l’assessore Zicari ha esaurientemente
illustrato non siamo nelle condizioni finanziarie,
e a questo punto anche logistiche, di lavorare
alla manifestazione. Lo diciamo non senza tristezza, ma nella convinzione che la pausa obbligata servirà a ripartire più forti e motivati,
magari rivedendo e rimuovendo eventuali criticità e ampliandone per quanto possibile gli orizzonti».
La reazione di Verbicaro, capogruppo di
Progetto Morano
«La notizia che quest’anno non potrà tenersi la
festa della Bandiera - così denuncia il capogruppo di Progetto Morano, Enzo Verbicaro non è certo delle migliori, per un comune come
Morano, che fa del turismo uno dei suoi più importanti momenti di attrazione. Solo qualche
giorno addietro il turismo faceva parte, insieme
all’agricoltura, delle priorità della neo amministrazione. Ci uniamo all’amarezza che prova l’assessore Zicari, a cui facciamo gli auguri di un
buono e proficuo lavoro, nel dare questo davvero cattivo annuncio e ringraziamo tutti coloro
che avrebbero avuto intenzione di prodigarsi
anche quest’anno per l’organizzazione dell’evento».
«Dobbiamo rilevare però, che, nel caso in cui il
Sindaco opti per la rinuncia dell’indennità di carica - continia l’attacco del leader dell’opposizione moranese - sicuramente sarebbe più
semplice, con un’accurata politica volta all’approvazione del bilancio, trovare i fondi per alle-
stire l’evento. Basterebbe usare la stessa urgenza che è stata usata per la questione centrale
Mercure, ma evidentemente, in questo caso non
conviene. La politica è spirito di servizio, significa rivolgersi costantemente al bene della collettività. Ancora una volta si è scelto di non
affrontare i problemi ed imboccare la comoda
strada volta a scaricare sugli altri le proprie responsabilità. Facile puntare il dito sulle vecchie
scelte operate dalla precedente amministrazione, l’ennesima scusa per dirci che la colpa sta
sempre nell’ altro e mai in chi amministra, le parole dell’assessore Zicari non consolano i cittadini che contavano e contano sull’attuazione del
Programma amministrativo di “Insieme per Morano”, dove si rimarcava la necessità di tener in
vita a tutti i costi le tradizioni del Paese ed a
pochi giorni dalla sua elezione, arrivano le
prime disillusioni».
«Se non sono in grado di attuare quanto fa parte
della tradizione consolidata - conclude la nota
stampa di Progetto Morano - come pensano di
attuare il complesso programma amministrativo
tanto esaltato in campagna elettorale? Resta per
l’assessorato alla cultura la priorità di fare di più
e di trovare i Fondi per la Festa della Bandiera,
perché Morano, vive di turismo e non può e non
deve rinunciare ad eventi di questa importanza.
Amministrare Morano, come stiamo dicendo più
volte, richiede impegno, equilibrio e serietà .
Ogni attore in campo deve svolgere al meglio il
proprio ruolo. I soggetti che rappresentano gli
“organi” di promozione e valorizzazione turistica
dovrebbero, per compiere il loro ruolo, essere
dotati di terzietà politica, mirare in ogni momento storico politico a stimolare gli amministratori al fine di operare per la collettività e non
certo vestire una “casacca” politica che tenti di
giustificarne l’operato. Se è vero che i soldi non
si trovano dall’oggi al domani, indipendentemente da pregresse, attuali e successive amministrazioni comunali, un Ente che opera nel
settore del turismo e nel rilancio culturale di un
Paese non può farsi trovare impreparato riguardo questioni “logistiche e di programmazione” inerenti una rivisitazione Storica che non
è di certo alla sua prima edizione e non deve chinare la testa né gettare la spugna con tanta facilità senza lottare per reperire i Fondi».
La controreplica di De Bartolo:« Polemiche
strumentali, che fanno male alla nostra
gente»
«Sforiamo l’indecenza. Non avrei mai voluto replicare agli attacchi strumentali di chi non
avendo argomenti travisa i fatti per guadagnare
vetrine mediatiche».
Così il sindaco De Bartolo si indigna nei confronti del capogruppo della minoranza, Vincenzo Verbicaro, «cui va tutta la nostra
“ammirazione” - prosegue sarcasticamente il sindaco - per lo zelo con cui sta cercando di elaborare la pesante sconfitta».
«Non deve però dimenticare - ammonisce De
Bartolo - il consigliere di Progetto Morano, che la
campagna elettorale è finita da qualche tempo.
Ed è stato il popolo, sempre sovrano e attento
nelle sue valutazioni, a bocciare senza appello,
in maniera clamorosa, il suo programma e la sua
lista. Mi stupisco nel leggere le affermazioni inerenti alla Raccolta differenziata dei rifiuti: si tranquillizzino Verbicaro e compagni, tutte le
iniziative utili saranno avviate di concerto con
gli altri sindaci del territorio. D’altra parte se
l’odioso e immotivato aumento è stato congelato, come lui stesso evidenzia, una ragione ci
sarà. Non ha pensato il nostro amico che magari
il pur provvisorio risultato è il frutto di interventi
concordati? Ovviamente non basta, non c’è bisogno che ce ne ricordi Verbicaro. Se questo è il
modo di incalzarci per il bene della collettività,
gadget che aveva ricevuto, in tutta la sua lunga
attività professionale, dalle case farmaceutiche
e conservate, in modo da realizzare una specie
di museo dei gadget. Ne parlai al sindaco, ma,
per indisponibilità di un apposito locale, non se
ne fece nulla. L’altra sera mi ha chiamato e, con
voce rotta dall’emozione, mi ha chiesto di impegnarmi a che si potesse esaudire il suo ultimo desiderio e il giorno appresso mi inviò la seguente
lettera:
“Io sottoscritto, Peppino Battipede, nel pieno
delle mie facoltà mentali, dichiaro quanto segue:
Regalo uno studio odontoiatrico completo e
funzionante, con tutto il materiale di consumo
ed accessori vari, ad uno studente in odontoiatria, meritevole e privo di mezzi finanziari, da cercare tra i comuni di Saracena o dei comuni del
circondario del Parco Nazionale del Pollino calabrese. Incarico in tale compito, quale persona
degna della mia massima stima e fiducia il prof.
forse è il caso di rivedere la nostra idea di minoranza e opposizione. La collaborazione che immaginavamo non è questa! Le polemiche
lasciano il tempo che trovano e le rispediamo al
mittente. I fatti restano. E i fatti sono che, a un
mese dal nostro insediamento stiamo provando,
in una situazione finanziaria delicata, a organizzare l’estate moranese. La decisione di rinviare
all’anno prossimo la Festa della Bandiera è una
scelta ben ponderata; determinata dall’esiguità
dei fondi esistenti; risorse che non avrebbero
consentito di organizzare la manifestazione
come merita e come noi la intendiamo. Vogliamo rilanciarlo e portarlo a un livello superiore questo evento. Il livello che merita Morano:
non una semplice sfilata in costume a uso e consumo dei residenti. Ma qualcosa di più. Che
possa trasferire i suoi effetti sull’economia reale».
«Per quanto riguarda, poi, l’indennità di carica,
- chiarisce il sindaco - dispiace rilevare come il
confronto sia scaduto, si tratta di un istituto previsto dalla legge: il legislatore non è uno sprovveduto se l’ha studiata e inserita
nell’ordinamento dello Stato. Ma forse questo è
un concetto troppo alto e complesso, che
sfugge al consigliere Verbicaro. La libertà e l’indipendenza indispensabili per svolgere onestamente un servizio per la collettività, sentendosi
pienamente legittimati a farlo, svincolati da
qualsiasi soggezione, autonomi in tutto, nel
pensiero come nella sua applicazione empirica,
forse per qualcuno è cosa da poco. Per noi invece è un diritto fondamentale ed è per questo
che è ampiamente garantito. Ringraziando Dio
vivo del mio lavoro, e non è certo con l’indennità
di carica, istituto che nasce, e lo sottolineo ancora una volta, per consentire a tutti i cittadini,
benestanti e non, ricchi o poveri, di impegnarsi
in politica, a prescindere dalla loro situazione
reddituale, che onoro i miei impegni. Dovrei soffermarmi a lungo su questo punto, dettagliando
le spese sostenute nelle rappresentanze, spese
per le quali non chiederemo alcun rimborso. Ma
preferisco sorvolare».
«Mai, dico mai, - conclude il primo cittadino mi sarei aspettato uno scivolone di questo tipo
dal consigliere Verbicaro. Noi ci siamo presentati
al giudizio dei moranesi con un progetto politico-amministrativo ben preciso. E’ quel progetto intendiamo portare avanti. Voglio
suggerire al capogruppo della minoranza di badare ai suoi collaboratori. Di tenere unito, se gli
riesce, il suo Gruppo. I cittadini non sono stupidi
e capiscono sufficientemente le manovre di partito e gli interessi di bandiera… O forse Verbicaro crede che il popolo non si sia accorto della
debacle consumata nell’ultimo Consiglio comunale, quando il suo “eterogeneo gruppo” si è
drammaticamente frantumato sulla questione
della centrale del Mercure in nome di una fantasmagorica diversità di vedute? Impari a fare
politica rispettando gli impegni assunti. E, se lo
crede, frequenti le riunioni dei capigruppo. O
devo rammentare al consigliere Verbicaro che è
quella una della sede deputate al confronto e
non i media, pur importanti ma non certo istituzionali? Ci vuole altro per scoraggiarci. Si rassegni il disinvolto oppositore. E pensi di più
all’interesse superiore della comunità che alle
inutili beghe sulla stampa».
Angelo Filomia
«Regalo uno studio odontoiatrico ad uno studente meritevole»
Il dott. Giuseppe Battipede, nativo di Castrovillari e residente a Castiglione Olona, in provincia
di Varese, da sempre innamorato della sua terra,
anche se le vicende della vita l’hanno portato
lontano, ha mantenuto affettuosamente i legami
con parenti ed amici e si è sentito spiritualmente
presente, nella città che gli diede i natali e in
tutta l’amata zona del Pollino, tornando spesso e
volentieri per un periodo di vacanza. A differenza della maggior parte della gente che rimprovera alla terra natia di non averle dato
adeguate prospettive, Egli ha sempre pensato a
cosa potesse egli dare alla sua terra. Ed è di pochi
anni fa il suo accorato suggerimento, espresso in
una lettera a me inviata e da me pubblicata su
“Apollinea”in cui auspicava la creazione di un
museo del sale nella dismessa salina di Lungro,
che sarebbe stato foriero di richiamo turistico,
così come egli aveva visto realizzato a Salisburgo, in occasione di un suo soggiorno in Austria. Tre anni fa è venuto per una breve visita a
Saracena e l’ho visto profondamente emozionato, nel rivedere i luoghi ove, alla fine degli anni
Quaranta, ha svolto, per un certo periodo, le funzioni di medico condotto. In quella occasione, mi
ha detto che era sua intenzione fare dono, all’Amministrazione comunale della raccolta di
Pietro Napoletano di provvedere alla ricerca ed
assegnazione del sopraddetto studio, a persona
degna e meritevole.
L’unica condizione che pongo è quella di ritirare
tutto questo materiale, a proprie spese,presso la
mia abitazione e studio in Castiglione Olona”.
Chi, trovandosi nelle condizioni previste e fosse
interessato alla donazione, può contattare la Direzione del “Diario” o chiamare il n° 0981 34034.
Pietro Napoletano
Verbicaro: «Sui rifiuti si cominci a lavorare seriamente»
«Invece di fare inutili polemiche,si
inizino a risolvere i problemi dei
cittadini! L'Amministrazione Comunale si impegni per migliorare
la raccolta differenziata e a conferire in discarica meno rifiuti indifferenziati, che sono quelli che
costano di più,anziché prendersela con la Regione Calabria,la
stessa che ha foraggiato e sta tuttora foraggiando politicamente
qualche politico locale. Il decreto
dirigenziale n. 5823 del 14 Maggio
2014 che prevedeva l'aumento
delle tariffe sul conferimento dei
rifiuti indifferenziati, non è più valido poiché si è ottenuto il parziale
congelamento dell'aumento delle
tariffe sui rifiuti per i comuni per
circa venti milioni di euro. E'
strano che, mentre in campagna
elettorale venivano annunciati finanziamenti regionali provenienti
dalla Regione Calabria, un politico
così informato non era a conoscenza dell'aumento delle tariffe
regionali per lo smaltimento dei
rifiuti che risale al 14 Maggio. Tra
l'altro ,soltanto ad un mese dalle
elezioni,è cambiata radicalmente
la considerazione della precedente amministrazione comunale
che,per cinque anni è stata dichiarata fallimentare e ora ,invece,viene esaltata affermando di
" non essere premiati per il buon
lavoro compiuto nel tempo in
tema di rifiuti…" Siamo in attesa
che l'amministrazione comunale
porti in Consiglio Comunale, per
come dalla stessa annunciato, un
piano serio , concreto e fattibile
che riesca a non far gravare sui
cittadini l'aumento dei costi imposto dalla Regione che , è bene
precisarlo, è solo parzialmente rinviato».
Enzo Verbicaro, Progetto Mo-
Una Caretta caretta
deposita uova a Sibari
IL DIARIO anno XII n. 24
PAG.7
BREVI & CRONACA
Messo in sicurezza il tratto del lido Adria dove una tartaruga caretta caretta ha deciso di deporre le uova. Ora si
aspetta la schiusa. Sotto gli occhi di tanti curiosi è stata
recintata e messa in sicurezza a Sibari nel lido Adria l'area
scelta da una tartaruga caretta caretta per deporre le
uova. Ora bisognerà fare attenzione perchè nessuno disturbi la tartaruga e consentire cosi la schiusa. La presenza di queste tartarughe non è rara. Sia sullo jonio che
sul tirreno cosentino numerose schiuse sono avvenute
con successo.
Flash Mob a Mormanno
dell’Azione Cattolica dei Ragazzi
Sull'onda di grazia ricevuta dalla nostra terra con la visita
del Santo Padre e dietro l' invito del nostro Vescovo M.
Nunzio Galantino, di liberare lo spirito e le straordinarie
energie, talvolta imprigionate, nelle mentalità della nostra terra; un manipolo di temerari educatori ACR (Azione
Cattolica dei Ragazzi, diocesi di Cassano), hanno organizzato dal 24 al 28 giugno, nel seminario di Mormanno,
uno splendido campo-scuola per ragazzi delle elementari e medie. Partiti con il motto " Fino ai confini della
terra" hanno vissuto come le prime comunità cristiane,
condividendo e spezzando il pane. Molte le attività svolte
dai ragazzi, dalla caccia al tesoro alla veglia dello Spirito
Santo, dalla grigliata notturna al fantastico flash-mob.
Proprio quest' ultimo é stato il passaggio più apprezzato
dagli abitanti di Mormanno che per pochi minuti hanno
visto la loro piazza invasa da colori, musica e balli eseguiti
in maniera spettacolare da educatori e ragazzi alle prime
armi, uniti tutti da un solo scopo, essere testimoni gioiosi
di quella fede che non toglie nulla, ma che anzi regala
momenti indimenticabili a chi si fida e affida agli altri. Un
grazie particolare va a quei pochi adulti che hanno deciso di investire sui nostri giovani, educandoli alle relazioni buone, che ancora esistono in questa nostra
travagliata terra.
ACR Azione Cattolica dei Ragazzi
Diocesi di Cassano all’Jonio
Truffa via Internet: un giovane di Castrovillari denunciato a Jesi
E' stato denunciato per una truffa via Internet dai carabinieri di
staffolo un giovane di Castrovillari. Dopo complesse indagini di
polizia giudiziaria i militari guidati dal luogotenente Pasquale
Cerfolio, sono riusciti a identificare e denunciare D.S.G., italiano
di 36 anni, residente a Castrovillari (CS).
Circa due mesi fa un 50enne di San Paolo di Jesi aveva denunciato ai carabinieri della stazione di Staffolo di aver acquistato,
pagando mediante ricarica Postepay, un cannocchiale e un te-
Letture in erba
per grandi e bambini
Tagli abusivi di pioppi
nel parco del Pollino
Gli Agenti del C.F.S. di Campotenese e Papasidero , durante l’attività di controllo del territorio volte a reprimere
eventuali illeciti commessi nell’Area Protetta del Pollino,
rinvenivano un’area oggetto di taglio di piante di alto
fusto di Pioppo senza autorizzazione in località “San Nicola – Valle Palazzo” nel Comune di Orsomarso.
Il taglio era stato realizzato sulle sponde del Fiume Lao, in
zona sottoposta a vincolo idrogeologico, vincolo paesaggistico ambientale, nonché in zona 1 del Parco Nazionale del Pollino e nelle aree SIC denominato “Valle del
Fiume Lao” e ZPS denominata “Pollino – Orsomarso”.
Individuato il Responsabile attraverso fonti confidenziali
e dopo essere stato escusso a S.I.T., lo stesso veniva deferito all’A.G. competente, elevando a carico dello stesso
sanzione amministrativa per un importo di € 1346,67 per
aver reciso n. 13 piante di alto fusto di Pioppo, in violazione all’art. 9 delle P.M.P.F. della Regione Calabria.
Al via martedì 1° luglio, il ciclo estivo di Letture in erba.
Incontri e racconti con i piccoli NatiperLeggere insieme
alle mamme e ai papà, programmato e svolto dal coordinamento locale NpL.
Gli appuntamenti di lettura si svolgono presso la Casetta
del parco giochi comunale tutti i martedì e giovedì a partire dalle ore 18 e sono suddivisi per fasce d’età: i martedì
sono dedicati all’ascolto di storie e filastrocche accompagnate dal massaggio corporeo del bambino per armonizzare le stimolazioni emotive che questi riceverà
dalla musicalità della voce e dai testi in rima, alle stimolazioni che ciascuno dei piccoli, soprattutto nei primi
mesi, riceve dal massaggio corporeo e dal contatto fisico
con l’adulto. Letture e massaggio vengono curati da
Alessandra Stabile e Marida D’Andrea, insegnante (in formazione) di massaggio infantile AIMI (Associazione Italiana Massaggio Infantile). I giovedì sono dedicati, invece,
all’ascolto narrato e dialogato di storie e racconti con i
bambini dai 3 anni in su per elaborare insieme racconti
ed emozioni e avvicinare le mamme e i papà alla pratica
della lettura in famiglia.
Gli incontri sono aperti agli aspiranti lettori volontari Nati
per Leggere che vogliono seguire il corso di formazione
di 12 ore che si svolgerà il prossimo 26 e 27 settembre e
che sarà tenuto da Alessandra Stabile, bibliotecaria e referente locale NpL insieme ad Alfonso Cuccurullo, formatore NpL e attore (www.alfonsocuccurullo.com).
In questi momenti di preparazione è possibile ritirare il
modulo di adesione da consegnare a settembre cui seguiranno colloqui di selezione che saranno comunicati
successivamente. Info e prenotazioni: 328 62 90 572;
[email protected] www.facebook.com/NatiperLeggereCalabria.
L’evento estivo partecipa ai “Flashbook Letture al ciel sereno”, un flashmob sulla letteratura per l’infanzia, organizzato dall’associazione MaMI di Milano, il blog Libri e
Marmellata e la pagina facebook di Letteratura per l’infanzia.
lemetro sul sito “Armiusate.it”, per la cifra di 600 euro, senza mai
ricevere la merce. D.S.G. utilizzava una Postapay intestata a una
persona inesistente per cui era certo di non essere rintracciabile. Grazie ai prelievi e ai movimenti della carta i militari sono
risaliti al reale utilizzatore, che è stato quindi denunciato per
truffa alla competente Autorità giudiziaria. Sono in corso accertamenti per stabilire se D.S.G. abbia truffato altre persone.
L’arte di Pietro Castagnaro
in mostra al Castello aragonese
“Oltre la Realtà c’è la Verità. Intime Riflessioni”, dà il titolo alla
prima personale del maestro Pietro Castagnaro a Castrovillari,
nella Sala Museale del Castello aragonese dal 5 Luglio al 2 Agosto 2014. Pietro Castagnaro, pittore e scultore, dalla nativa Crosia è ormai castrovillarese d’adozione, docente di Arte e
Immagine presso varie scuole tra cui la scuola secondaria di
primo grado E. De Nicola. All’ inaugurazione prevista per Sabato 5 Luglio 2014 alle ore 19,00 interverrà il prof. Mario Vicino
Docente emerito di Storia dell’Arte nei Licei, della Deputazione
di Storia Patria per la Calabria, che ne ha curato anche una magistrale relazione critica. Già da tempo le associazioni culturali
Sifeum e Mystica Calabria hanno rivolto l’invito al maestro Castagnaro ad esporre le sue opere, alcune già presenti in diverse
collettive e note al pubblico e agli esperti per la qualità, i contenuti e l’abilità artistica. La opere giovanili di Castagnaro ancora studente, infatti, vennero apprezzate dallo Storico dell’Arte
prof. Biagio Cappelli, presente ad una sua esposizione e dalla
prof.ssa Clementina Troccoli, divenuta poi sua docente di Discipline Pittoriche presso l’Istituto Statale d’Arte di Castrovillari,
allora diretto dal Cappelli. Oggi la sua produzione è matura, egli
tra gli artisti maggiormente alla’avanguardia e provocatori del
nostro territorio, esalta la tecnica scultorea con una tensione
ed una concettualità estreme e, con impressionante sensibilità,
come afferma il prof. Vicino «nelle sue creazioni, il Maestro – attraverso le “azioni”, cariche di valori simbolici e di valenze rituali
– vuole svolgere un equivalente completo della vita, dalla nascita alla morte, dall’esistenza individuale al contratto sociale,
dal supporto biologico all’organizzazione politica, dalla materia allo spirito, dal concreto al trascendente. Questo, tramite l’incessante ricerca del “vero assoluto”, invocando il principio di un
pensiero che si fa astrazione nell’intelletto dell’uomo». Un artista dunque - sono sempre le parole dello storico dell’ arte Mario
Vicino - che «ha aperto la via all’esplorazione di un mondo
espressivo del tutto nuovo, che riconosce dignità artistica e
spessore esistenziale a vari materiali – rivisitati con personale
interpretazione -, valorizzandone le proprietà metaforiche e le
peculiari qualità formali: colore, texture, tattilità, luminosità»
IL DIARIO anno XII n. 24
PAG. 8
Angelo e Genesio Galtieri, pittori di Mormanno del Settecento
Una conferenza su Angelo e Genesio Galtieri, due pittori di Mormanno vissuti nel Settecento, e un video sull’antico borgo montano del Pollino: il dott. Gianluigi
Trombetti, autorevole storico calabrese e il prof. Franco
Caruso hanno così trasmesso ai presenti, nel cine-teatro comunale di Mormanno, sabato 28 giugno 2014, la
consapevolezza che esiste un patrimonio culturale infinito che la cittadina che diede i natali a illustri intellettuali e artisti, deve sempre più far suo. L’occasione
l’ha fornita la campagna “Luoghi del cuore”, del FAI, il
Fondo Ambiente Italiano, la cui delegazione del Pollino è guidata dalla prof.ssa Donatella Laudadio e di cui
Trombetti e Caruso sono delegati insieme con il prof.
Mimmo Sancineto e il giornalista Roberto Fittipaldi. La
delegazione FAI Pollino ha candidato Mormanno quale
luogo del cuore nella campagna avviata a metà maggio e che terminerà a fine novembre 2014 e alla quale
si può partecipare votando per il borgo di Mormanno
on line, tramite il sito del FAI www.fondoambiente.it,
oppure attraverso cartoline o moduli rintracciabili a
Mormanno, presso il Municipio o presso l’associazione
di cittadini che promuove l’iniziativa, o presso il Punto
FAI, a Castrovillari, che ha sede nella galleria “il coscile”,
in corso Garibaldi.
Nel video di Caruso, Mormanno è apparsa in tutto il
suo fascino: il paesaggio, la struttura urbanistica, l’arte,
la storia, la cultura; il suo ricco patrimonio racchiuso in
un simbolo, il Faro, che dedicato ai caduti in guerra, con
la sua luce era riferimento certo in tutta la valle del Mercure che il paese montano, 800 metri di altitudine, domina. Quella Mormanno, insomma, ferita dallo sciame
sismico culminato nella forte scossa tellurica del 26 ottobre 2012, che anche attraverso l’iniziativa del FAI si
vorrebbe preservare dallo spopolamento e dalla fine
certa, destino apparentemente ineluttabile di molti
centri storici interni del Parco del Pollino.
La conferenza dello storico Trombetti, ha acceso il faro,
invece, su due personaggi di Mormanno, Angelo Galtieri, notaio e pittore e Genesio, suo figlio, anch’egli pittore, autori di numerosi dipinti custoditi nelle chiese
del territorio del Pollino e dell’intera provincia di Cosenza.
«La loro opera è vasta - spiega lo storico Trombetti -,
troviamo loro dipinti in una zona che va dal nord della
Calabria, da Mormanno a Laino, al sud della Basilicata,
Rotonda, Maratea, scendendo poi verso tutto il Tirreno,
quindi Scalea, Maierà, Fuscaldo, Paola per risalire nell’interno, Corigliano, Castrovillari, Frascineto, Cassano
all’Jonio, Saracena. Proprio perché sono importanti prosegue Trombetti - sono il tramite tra la grande pittura napoletana e la cultura locale, guardano molto
maestri come Luca Giordano e Francesco Salimena e
importano nella provincia di Cosenza questi modi di
dipingere e queste fonti d’ispirazione. Per questo - conclude Trombetti - dobbiamo conoscerli meglio, rivalutarli, far sì che riacquistino il posto che gli spetta in una
cultura per molti versi subalterna ma che ha dato degli
esempi e dei prodotti assolutamente buoni e degni di
valorizzazione. Questa serata voluta dal FAI tende proprio a questo, nell’ambito di Mormanno “luogo del
cuore” che il FAI, delegazione del Pollino, ha assunto
come compito per questo periodo».
In libreria euro 15,00
N
el campo del Diritto, Castrovillari vanta una tradizione da poter
competere con le città più grandi della Calabria. Il Foro napoletano, illustre palestra di tutta l'Italia Meridionale, ha visto succedersi ininterrottamente i giuristi castrovillaresi, che ne sono una
autentica illustrazione. Abbiamo un giureconsulto in Ser Marco
Curchio nel secolo XIV. Nel secolo XVI si afferma la serie dei
giuristi di Casa Calà, che tiene il campo nella Capitale del Regno
per circa due secoli: tali sono Marcello, Cesare, Girolamo e Carlo,
che occuparono le più alte cariche nella Gran Corte della Vicaria
e nel Supremo Consiglio, e scrissero delle opere voluminose,
che fecero testo per secoli. A Napoli si distinse pure Marcello
Gugliotta, regio Commissario e dotto giureconsulto e dopo di
lui Vitale Vitali, che fu Giudice della Vicaria e Presidente della R. Camera di Summaria
nel 1747. Accanto a questi insigni rappresentanti del Foro napoletano sono da ricordare i canonisti ecclesiastici Carlo Pellegrini, Ettore De Guido e Tommaso Sanseverino. In Castrovillari poi si affermò in tutto il secolo XVIII Leonardo Perretti, che fu
profondissimo nel diritto civile e canonico.
Quando poi, in seguito all'occupazione francese, Castrovillari divenne Distretto, il
suo Foro acquistò una grande rinomanza in tutta l'Italia Meridionale, per merito di
giuristi insigni e di avvocati eloquenti, che l'illustrarono. Tutto il secolo XIX costituisce una magnifica affermazione castrovillarese nel campo della giurisprudenza.
IL DIARIO anno XII n. 24 PAG. 9
Si intitola ‘Look da Regina’, la web produzione
della giornalista, cantante e intrattenitrice Rossella Regina lanciata alla ribalta delle cronache
nazionali dal talent show ‘Italia’s got talent’. Il format, ideato e prodotto dalla 35enne calabrese
in pianta stabile a Bologna, pubblicato online in
esclusiva per il Carlino.it.
Quattro le puntate che compongono la serie
pensata per una rilettura in chiave ironica dell’impomatato mondo dell’Alta Moda: tutti o
quasi tutti, nell’ambiente dello spettacolo, si
precipitano sempre nel condannare l’eccessiva
magrezza quale risultato dell’emulazione dei
modelli che la tv o la moda ci impongono. "Ma
qualcuno ha mai visto, a parte rarissime e limitatissime eccezioni, qualche ‘panza’ vera e non
gravida sullo schermo? – commenta ironicamente Rossella – In ‘Look da Regina’ la ‘panza’ c’è
e come, la mia, e viene anche sapientemente occultata dagli elegantissimi abiti dello stilista
Fabio Caserta, che ha deciso di affrontare quest’avventura insieme".
Nel corso dei 4 appuntamenti web, infatti, Rossella è stata la protagonista di situazioni irresi-
“Look da Regina”
SUL WEB LA NUOVA PRODUZIONE DI ROSSELLA REGINA
Format ideato e prodotto dalla show girl di Laino
stibilmente comiche, mettendo a dura prova
anche i fotografi Francesca Ruggeri, Lilly Tschantret e Luca Gamberini, impegnati con lo shooting delle varie mise, oltre che Lorenzo Dalle
Donne, videomaker che ha curato tutti gli
aspetti tecnici della produzione.
"Un lavoro di squadra fantastico – commenta
Rossella – e senza il quale non potremmo neanche parlare di ‘Look da Regina’ che si presenta anche quale simulazione per produzioni
ben più importanti di cui in futuro potrebbe accorgersi, magari, anche il piccolo schermo".
Tra una gag esilarante e pur sempre estemporanea ed un'immagine di vera Alta Moda sotto
la vigile guida del Fashion Stylist Fabio Caserta,
Rossella comincia una vera e propria trasformazione del suo look, a partire da quello che
tutta Italia ha avuto modo di apprezzare, unitamente alle sue doti vocali, nel corso della fortunata partecipazione al talent show Mediaset
'Italia's got talent' e che le è valso l'appellattivo
di 'parrucca rosa della TV'. Per seguire l'istrionica Regina della TV ed ora di PC e tablet, basta
andare al sito: www. ilrestodelcarlino.it.
Ron D’Aprano, magnate australiano con ricordi castrovillaresi
Una tiepida mattina d’autunno australiano, seduto sul terrazzo del ristorante “La Porchetta”, un
tipico ristorante italiano nel cuore della Little
Italy di Melbourne. Rocco , il titolare era un personaggio ricco, famoso, eclettico, simpatico,
amante della musica folk e proprio grazie a lui
il gruppo folkloristico di Castrovillari aveva
avuto l’opportunità di esibirsi nei teatri più belli
e prestigiosi di Melbourne. Sul terrazzo sorseggiavo un eccellente aperitivo di papaya, fumando a tratti la mia immancabile sigaretta.
Fui attratto da una limousine nera che si fermò
davanti al ristorante, scese l’autista in livrea ed
aprì la portiera dell’auto da dove scese un signore alto, elegante, dai capelli brizzolati.
Il signore venne diritto al mio tavolo e con
grande stupore mi chiese se io fossi mister Paolo
Salvaggio, feci cenno di si, la sorpresa fu grande,
invece di porgermi la mano, mi abbracciò calorosamente. Non mi risultava di aver lontani pa-
renti emigrati in Australia. Era mister Ron
D’Aprano, uno degli uomini più importanti d’Australia,
titolare
della “F.lli
D’Aprano
BROS.PTY.LTD”, agente della Royal Insurance e
banchiere della “Bank of New South Wales”.
Emigrato in quella terra lontana il 1947, dopo un
trascorso, a Castrovillari dal 1944 al 1946, come
profugo di guerra. Era originario di Ventosa, una
cittadina laziale, la sua famiglia aveva perduto
tutto: la casa rasa al suolo dalle bombe, il bestiame….tutto. I profughi furono smistati nei
vari centri della Calabria, Ron arrivò a Cosenza e
ai cosentini chiese dove si poteva vivere una vita
discreta, gli consigliarono Castrovillari, una bella
e salubre cittadina, così riuscì a farsi includere
nello scaglione che l’avrebbe portato, insieme
al fratello, alle falde del Pollino. Il fratello Ottavio fu più fortunato, dopo pochi giorni trovò lavoro, come pecoraio a Frascineto, pane e
formaggio non mancavano.
La più grande preoccupazione per Ron era
quella di trovare lavoro a Castrovillari. Un giorno
al ritorno da una scampagnata, raccolse un fascio di “stramma”, lo ripulì, lo tagliò e ne fece una
scopa, un amico castrovillarese la vide e la comprò. A quel momento cominciò a fiorire a Castrovillari l’artigianato ventosano di scope e
borse di vimini, il fiume Cuscilu, come lo chiamava Ron, era ricco di materia prima.
La vita dei giovani a Castrovillari si svolgeva tra
scampagnate, ritrovi nei bar e bicchierate.
Ron, aveva un amico prete, Padre Mauro, al
quale piacevano le donne, infatti restò padre,
ma di tre figli. A Castrovillari, in quegli anni, vi
era sempre un via vai di politici e dopo un congresso di Pietro Ingrao si iscrisse al P.C.I.
Conobbi, ricorda Ron, paesani che mi dettero
forza, coraggio, amicizia, aprivano le loro porte
impegnandosi a farmi sentire benvenuto e benvoluto. Nei castrovillaresi ho trovato compren-
sione, cultura, affetto, ma soprattutto gente che
quando ti è amica, lo è nel vero senso della parola. Ron parlava e si commuoveva, i suoi occhi
si velarono di tristezza quando ricordava Maria
e Pia, due giovani ragazze del Rione Civita, due
amori sognati e mai consumati. Era ormai giunta
l’ora di pranzo, Ron mi invitò a cena nella sua lussuosa villa, avrebbe mandato l’autista a prendermi, ringraziai e con garbo rifiutai l’invito
poiché la sera avevo un impegno istituzionale
al club italo-australiano dove si sarebbe esibito
il nostro gruppo folkloristico e forse avrei continuato ad ascoltare altre storie di italiani che
hanno fatto dell’Australia e delle Americhe la
loro seconda patria. Grazie Mr. Rolando
D’Aprano per non esserti mai dimenticato di Castrovillari e dei suoi cittadini, il libro con dedica
che mi hai omaggiato “Le mie due patrie” arricchisce ed impreziosisce la mia biblioteca.
Paolo Salvaggio
Amianto, ENEL, silenzi e Sindacati
Rinnovate le cariche
al “Vittorio Veneto”
Sono state rinnovate le cariche della Cooperativa Sociale che gestisce lo storico
Istituto “Vittorio Veneto” di Castrovillari ed
è stata riorganizzata la Dirigenza Scolastica. A tal proposito si è svolto un incontro a cui hanno partecipato il vescovo di
Cassano all’Jonio, mons. Nunzio Galantino, la Madre Generale delle Suore di Carità di S. Maria di Torino, suor Myriam Sida,
il segretario generale dell’Opera di don
Minozzi, don Cesare Faiazza, la presidente
della Cooperativa, Tiziana Antonica, il coordinatore didattico, prof. Giovanni Donato e tutto il consiglio di
amministrazione.
«Il vescovo – si legge in una nota – dopo
aver preso atto del nuovo corso, ha ribadito il suo interesse e la vicinanza personale, sia come Pastore della Diocesi che
come segretario generale della CEI, verso
IL DIARIO anno XII n.24
l’Istituto “V. Veneto”, unica scuola paritaria
cattolica della Diocesi e della provincia di
Cosenza. Ha ribadito l’importanza della
Scuola Cattolica, che sta molto a cuore al
Santo Padre e ai vescovi italiani, rivendicando all’Istituto “V. Veneto” quasi un secolo di fedele ed onorato servizio alla
Chiesa e alla città di Castrovillari, grazie all’eccellente, costante, proficua presenza
delle Suore di Carità di S. Maria di Torino».
Dopo avere auspicato un rilancio di questo Istituto, i presenti all’incontro hanno
posto le basi per una rinnovata collaborazione fra i vari soggetti interessati e ribadito la volontà di conservare e
difendere i valori che sono alla base della
costituzione di questa Istituzione religiosa e culturale, simbolo dell’intera città
e del territorio.
PAG. 10
Ancora una volta ENEL esce allo scoperto -e in maniera assai negativa o addirittura sospetta- sul problema della tutela della salute delle popolazione
della valle del Mercure e degli stessi addetti alla
mega-centrale elettrica che lì si trova. Tornano a far
parlare di sé le ingenti quantità di amianto presenti
nella centrale dell’ENEL, già oggetto di interrogazioni
al Parlamento, rimaste senza adeguate risposte. Ed è
proprio per questo motivo che l’on.le Antonio Placido (SEL), unitamente alle Associazioni e Comitati
che da oltre dieci anni lottano contro le scempio che
Enel vorrebbe fare della Valle, del Parco Nazionale del
Pollino e della gente che lì vive e lavora, ha presentato una domanda di accesso agli atti all’Azienda Sanitaria di Cosenza. Proprio per verificare i documenti
relativi alla presenza ed alle modalità di trattamento
e smaltimento dell’amianto presente in entrambi i
due gruppi della vecchia e scalcagnata centrale del
Mercure. E così, dopo l’accesso agli atti -concesso dall’Azienda Sanitaria- la successiva richiesta di copia di
parti dei numerosi fascicoli costituenti l’incartamento, sono stati evasi solo per quello che riguarda
la pertinenza dell’Azienda sanitaria stessa. L’ENEL ha
infatti opposto un netto rifiuto. Toccherà ora all’Uffi-
cio legale dell’ASP decidere sul prosieguo di questa
oscura e torbida vicenda. Rimane il fatto che ENEL,
con il suo inaccettabile comportamento, contrario
alla trasparenza, e la sua volontà ostativa al chiarimento di questa delicatissima vicenda, si è posta, per
l’ennesima volta, in contrasto con i diritti e gli interessi delle popolazioni. Lavoratori della centrale compresi. E, se dall’imbelle Ente Parco non c’è ormai da
aspettarsi nulla di buono, viene invece da chiedersi
che ruolo svolgano realmente i Sindacati confederali,
oltre a quello, adempiuto con sollecitudine e impegno degni di miglior causa, di “correre in soccorso” sempre e comunque- dell’azienda elettrica. A
differenza dei Sindacati di Base, da sempre schierati
con le popolazioni del Mercure e contro il folle progetto dell’ENEL. Il problema dell’amianto è ben noto
e dibattuto da anni, eppure CGIL, CISL e UIL, non
hanno sin qui ritenuto di prenderlo neanche in considerazione, limitandosi a ignorarlo a oltranza. Certo,
così non si “disturba il manovratore”, ma come la mettiamo con i diritti dei lavoratori?
Forum “Stefano Gioia”
delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani
per la tutela della Legalità e del Territorio
Caro Papa, ritorna in Calabria per San Francesco di Paola
Amatissimo Papa Francesco,
sono un giornalista che svolge la sua
attività a Roma, ma sono principalmente un semplice e schietto figlio di
Calabria, che ormai ha superato la
verde età. Spero di non incorrere nella
...scomunica, se in questa lettera-messaggio sostituisco il linguaggio “difficile” - che si usa nel rivolgersi ai
Pontefici – con quello “facile”, affidato
al “Tu”, non privo della stima e del rispetto dovuti, con sentimento e riverenza, a Sua Santità.
Invogliato dalla carezzevole Bontà e
della generosa Modestia che in un
amen Ti Hanno reso Pastore “popolare”, mi permetto di esprimerti, con
trepidazione…fanciullesca, un desiderio di Fede, da esaudire per l’interiore felicità mia e dei calabresi sparsi
in ogni angolo del globo: Ti chiedo,
con sommesso fervore, di venire in
Calabria, il 2 aprile 2014, in visita apostolica al Santuario di S. Francesco di
Paola, per i solenni Festeggiamenti in
onore di questo grande Santo (nato a
Paola il 1416 e morto in Francia, a
Tours, il 2 aprile 1507), visita a cui aggiungere qualche eventuale “tappa”
in più, per conoscere meglio la nostra
incantevole regione.
S. Francesco di Paola (la Sua vita la ricordo a me, e non a Te…) si erge da
incontrastato protagonista nella storia del suo tempo. Carismatico Faro di
Verità eterna, è il Fondatore dell’Ordine dei Minimi, Ordine così chiamato per l’ispirata “sudditanza”
spirituale del Paolano nei confronti di
S. Francesco di Assisi, Fondatore
dell’Ordine dei Minori.
Entrambi i Santi, Maestri di Cristianesimo evangelico-missionario, Predicatori e Provocatori
“scomodi”
fruttuosi Seminatori di Fratellanza
senza limiti e senza confini, si rivelarono Ribelli di avanguardia contro
ogni forma di schiavitù, di tirannia, di
sopruso, e incorruttibili Paladini dei
poveri e degli emarginati, dei sofferenti e dei perseguitati.
Di certo, è scolpito in Te che S. Francesco di Paola ha una fiumana di devoti – inserita nell’universalità del
Suo culto – in Argentina, nella Tua
adorata Buenos Aires, dove la Festa in
onore del Santo si celebra, organizzata dall’Associazione Italo-Argentina,
nella Basilica del quartiere Barracas,
oltre che in Patagonia (Puerto Madry)
e altrove.
Cordialissimo Papa Francesco, Ti supplico: fa che il pellegrinaggio apostolico che Ti ha portato, il 4 Ottobre
IL DIARIO di CASTROVILLARI e del POLLINO
Periodico associato all’Unione Stampa Periodica Italiana
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scorso, in visita alla Basilica del Santo
di Assisi, Ti porti anche in visita al Santuario del Santo di Paola, Tempio che
palpita di Miracoli e di Grazie compiuti dall’umile Eremita paolano, profetico Taumaturgo dall’emblema
“Charitas”, Patrono della Calabria!
Consentimi di abbracciarTi con riconoscente emozione e con affetto,
mentre Ti auguro una misericordiosa
pioggia di Doni celesti per Te, per la
Chiesa, per l’intera umanità.
Franco Scillone
Riflessione finale
S. Francesco di Paola diceva: “A chi
ama Dio, tutto è possibile”. E’ un
motto-preghiera propiziatorio per ritenere possibile la Tua sospirata visita
in Calabria, il 2 aprile 2014!
Questa lettera inviava al Papa il nostro
Scillone, quando ancora non era stata
decisa la visita pastorale a Cassano, determinata dal brutale assassinio del
piccolo Cocò Campolongo. In data 11
giugno 2014, in una successiva lettera,
l’invito a ritornare in Calabria è stato
rinnovato con queste parole: “Ho appreso che è imminente una Tua visita
pastorale alla Diocesi di Cassano Jonio,
il cui Vescovo è un Tuo grande amico
personale e di “lavoro”, e sono oltremodo felice ed orgoglioso (il mio paese
natio rientra in tale Diocesi) che Tu
vada a conoscere (sia pure in parte
molto limitata) l’affascinante e generosa Calabria. Frattanto, colgo l’occasione per rinnovarTi, con immensa
umiltà e passione, la mia fervida richiesta che, almeno per il 2 aprile 2015,
Tu possa recarTi di nuovo in Calabria
(una Tua visita-bis, di certo non … guasterebbe), per salutare il suo Santo Patrono, sulla scia degli Itinerari
Francescani che già Ti hanno portato
alla Basilica di S. Francesco di Assisi,
Santo che è Poverello proprio come S.
Francesco di Paola.
Ti abbraccio con affetto”.
Franco Scillone
Andrea Croccia, comunista adamantino
così come lo ricordava Giacinto Luzzi
IL DIARIO anno XII n. 24
PAG. 11
Nel corso di una lunga e appassionata
intervista rilasciata dal compianto
Giacinto Luzzi, a Giuseppe Rizzo,
brillante operatore culturale dell’alto
Ionio cosentino, emerge il suo
rapporto personale con uno dei
grandi personaggi comunisti del
dopoguerra, Andrea Croccia. In attesa
dell’ormai imminente volume del
prof. Pietro Armentano, che ne
ricostruisce la vita e le opere,
pubblichiamo uno stralcio di questo
appassionate ricordo
(8.3.2006 – rivista nel dic. 2008)
a cura di Giuseppe Rizzo
Dottore
Luzzi,
quando
hai
conosciuto Andrea Croccia, per la
prima volta?
L’ho conosciuto nell’ultimo periodo
del fascismo e della guerra, all’inizio
degli anni Quaranta. Nella città dei
Bruzi c’erano, e conobbi, Fausto Gullo,
leader comunista e Pietro Mancini,
indiscusso dirigente del Partito
Socialista. Tra le tante mie fortune ho
avuto quella di incontrare un altro
grande personaggio della Calabria, di
rinomanza nazionale: Luigi Nicoletti
sacerdote e docente al Telesio, che mi
ha insegnato a tradurre e capire il
latino. Finiti gli studi liceali, mi ritrovai
sulla sponda opposta, catturato dal
fascino e dalla grande capacità
politica di Fausto Gullo.
E’ vero che Andrea Croccia era una
figura carismatica, affascinava i
giovani e aveva la capacità di
persuadere ?
Senz’altro; Croccia era un maestro
inconsapevole. Lui ci raccontava le
sue lotte e tutto quello che poteva
sapere della dottrina comunista. Era
stato confinato ad Alessandria del
Carretto, perché era un militante
antifascista deciso, grande invalido di
guerra (1915-18), gli mancavano le
gambe, era mutilato di guerra,
camminava con due bastoni, ma si
muoveva con straordinaria sicurezza:
marciava come un demonio, a piedi,
sulla moto e supe’u ciucc. Portava
sempre il basco, aveva una bella
barba lunga ed emanava un fascino
ieratico.
Insomma, Croccia era come un
apostolo laico ....
Era un apostolo, un sacerdote del
comunismo; lui ci credeva. Ci credeva
e lavorava per recuperare e per
reclutare masse all’idea comunista,
anche con una ipotesi rivoluzionaria.
Il
comunismo
lo
praticava
attivamente. All’avvento del fascismo
fu anarchico e più volte incarcerato. E
nella galera ha incontrato personaggi
politici che lo formarono e lo
avviarono alla militanza nel P.C.I.
A quella scuola non poteva che
nascere predicatore e formatore di
cultura conflittuale con la società di
sfruttati e sfruttatori. Ci preparavamo
per gli eventi; studiando la
rivoluzione russa, Marx, Lenin e
Gramsci. Eravamo giovani di 18-19
anni, ed era facile sognare di
trasformare il mondo, intanto con la
parola e poi chissà… Si, a Oriolo c’era
un bel gruppo di studenti, tutti di
famiglia piccolo-borghese, con
qualche figlio di contadini. Si trattava,
insomma, di una formazione politica
molto preparata e studiosa.
Croccia ha persuaso anche il
giovane Luzzi, il quale aveva
costituito una sezione di Giustizia e
Libertà ? Chi aveva portato il Partito
d’azione, nell’Alto Jonio?
Il Partito d’azione l’ho portato io,
perché quando ero a Cosenza ho
conosciuto e frequentato un
confinato antifascista, Nino Wodiska,
triestino confinato nella nostra
provincia, fondatore e animatore
nazionale del movimento. La guerra,
dopo settembre, all’epoca di
Badoglio, non era ancora finita. A
Canna era stato confinato un certo
Poli, anche lui del Partito d’azione,
che in una memorabile giornata, a
Oriolo, ha visto tutto un popolo
scendere in piazza ed entrare al
Comune. Dopo avere dichiarato
decaduto l’ultimo podestà fascista, si
insediò il commissario della nuova
democrazia,(naturalmente, attraverso
il decreto del Prefetto di Cosenza, che
era Pietro Mancini.
Veniamo ai confinati antifascisti.
Oltre ai due fratelli Pervanje, ce
n’erano altri, nei nostri paesi
dell’Alto Jonio?
Non li conoscevo tutti; probabilmente
ce n’era qualcun altro. Io sono stato
assorbito dall’impegno universitario,
a Bologna. Lì non ho disdegnato una
militanza marginale nel Partito
Comunista e una bellissima
esperienza con un gruppo di
anarchici che ci incontravamo nel
retrobottega di una cantina di quella
città. Di quell’epoca non ho più
memoria.
Ti ricordi di qualche “ribelle” o
“dissidente” di inizio secolo ?
Dei primi antifascisti, Carlo Iorio era il
più rinomato; era di Oriolo. Dopo la
laurea, visse qui, poi fece il medico,
prima ad Albidona e poi a Civita, dove
rimase per sempre. Non ho avuto la
fortuna di conoscerlo. Di lui si
raccontano molte leggende. Fu
certamente un medico preparato e
generoso. Sarebbe bello e utile per i
nostri figli se si raccogliesse tutta la
storia di questo medico che non si
piegava ai ricchi e non amava il
denaro. Consentimi invece di tornare
un indietro nella storia di Oriolo, per
capire quanto è stato importante il
periodo che comprende il primo
novecento e si esaurisce con
l’avvento del fascismo.
Ce la vuoi raccontare?
Dobbiamo tornare ai primi anni del
secolo trascorso. A Oriolo si viveva un
clima di grande vivacità politica. In
Italia era nato il Partito Socialista e tra
i
fondatori
figuravano
due
intellettuali oriolesi: Francescantonio
Colotta e Pietro Toscano. Erano due
avvocati e discendevano da famiglie
borghesi. Colotta era figlio di un
medico e fratello di un altro medico.
Erano tutti e due militanti socialisti
decisi, (anche allora!) a rinnovare la
classe politica e dare forza e
protagonismo alla classe operaia. Di
Colotta è conservato un libricino,
uscito a stampa, che è un discorso
lucido,
con
una
scrittura
estremamente moderna e un italiano
corretto e scorrevole. Un discorso
ricco di notizie di economia e di
cultura, da uomo di pensiero e deciso
nell’azione. Peccato che non ce l’ho,
l’ho dato a mio nipote. L’aveva scritto
e pronunziato nel 1907 in occasione
del suo inserimento alla carica di
sindaco. E’ morto nel 1928.
Bisognerebbe leggerlo; era molto
polemico, Colotta era un indomabile
ribelle. Toscani fu assessore alla
provincia di Cosenza....
Come ti spieghi quella partenza di
Andrea Croccia, dalla sua Calabria,
a Celle Ligure ? E’ vero o no, che nelle
politiche del 1948 egli era stato
eletto alla Camera e poi fu persuaso
a cedere il seggio alla giovane Elsa
Molè, prediletta di Palmiro Togliatti?
Croccia era un compagno scomodo
o non in linea ? E’ vero che fosse più
anarchico che comunista ?
Andrea Croccia è stato anarchico; un
vero anarchico. Durante il fascismo
lottava con questa posizione e venne
arrestato, diverse volte, come
anarchico. E’ stato arrestato anche
quando era a Genova. Poi dopo la
guerra, quando ci fu la scissione del
Fronte popolare, tra comunisti e
socialisti, Croccia aderì al Partito
comunista. Era grande amico di
Fausto Gullo; lo ammirava come un
grande avvocato, come intellettuale,
come politico e come comunista, e
perché anche Gullo era stato
arrestato come antifascista.
Per il fatto della Molè, bisogna sapere
che allora, i rapporti nel partito erano
molto rigidi e precisi. Croccia, quando
l’hanno candidato, non pensava di
essere eletto. Prima delle elezioni del
’48, a Roma si erano stabiliti impegni
precisi. Secondo gli accordi, la Molè
doveva essere eletta al Senato, ma
anche suo padre doveva essere il
sindaco di Roma, quindi lei era stata
candidata a Roma. E’ vero che Andrea
doveva dimettersi per dare il posto
alla Molè.
Quindi, secondo te, non corrisponde
a verità che Croccia la prese a
malincuore...
No, no; non la prese a malincuore; egli
stesso ne ha dato una lettura politica
e, diverse volte, l’ha raccontato pure a
me.
E’ stata
una
vicenda
normalissima. Prima di tutto, si
doveva lavorare per il partito, perché
c’era da costruire il partito comunista.
Si doveva andare avanti, prima,
durante e dopo il fascismo.
Che ricordi ti restano di Croccia ?
Era
senz’altro
politicamente
impegnato e legatissimo al partito,
era anche un sindacalista delle
ferrovie e della Federterra, ma era
preparato. Sappiamo che leggeva dei
buoni libri. Qualcuno l’ho avuto pure
io, me l’ha regalato una sua allieva di
Frascineto, compresa la storia del
cristianesimo di Ambrogio Donini.
E’ vero che era anche burbero con i
compagni ?
No; Andrea era un “falso” burbero; ci
teneva a essere preciso, quindi anche
tra i compagni agiva con un certo
rigore, specie quando si doveva
tenere qualche manifestazione di
partito, o un comizio politico. Una
volta, era sicuramente negli anni
Cinquanta, abbiamo parlato nella
piazza di Frascineto, e venne pure una
personalità del partito. Croccia
incominciava sempre da solo; poi la
gente accorreva per curiosità e
interesse, perché parlava liberamente,
in maniera facile ma sentita. Il suo
modo di parlare era anche simpatico.
In quel comizio se la perse forte con
uno del luogo, qualcuno si preoccupò
che potesse succedere qualcosa,
perché diverse volte, quando i comizi
erano infuocati, intervenivano i
carabinieri. Ma a Frascineto ce la
cavammo bene.
E’ pure vero che Andrea Croccia
leggeva molto; tu pensi che lasciò
una biblioteca di duemila libri. Ora,
quei libri si trovano nella Casa del
popolo, di Frascineto. Casa del
popolo, da lui voluta e fondata.
Croccia è morto, all’età di 85 anni, nel
1984. Di tanto in tanto, quando
tornava nell’Alto Jonio voleva stare con
i giovani e continuava a parlare di
comunismo. Aveva tanta speranza nei
giovani, però, non sappiamo come
avrebbe accettato il nuovo corso del
PCI, la svolta di Berlinguer, il
compromesso storico, la Bolognina di
Occhetto, fino ad arrivare a Renzi.
Gli hacker attaccano
il sito della Biblioteca
di Castrovillari
Gli hacker hanno attaccato il sito della Biblioteca di Castrovillari. Basta
cliccare sull’indirizzo web http://www.bibliotecadicastrovillari.it/ e sulla
home page sarà possibile visualizzare il messaggio “Mr X Saputra_AttackeRx”. Gli attacchi degli hacker consistono nel violare la sicurezza di un
sito sostituendo i contenuti principali mostrati nella pagina con quelli
decisi dai pirati informatici, che ne assumono così il controllo. Oltre a
cambiare i contenuti del sito, l’hacker potrebbe aggiungere altre pagine,
in genere per scopi di phishing (raggirare gli utenti inducendoli a condividere dati personali e delle carte di credito), oppure, in alternativa, potrebbe inserire del codice dannoso (malware).
“Hackerare” significa, dunque, “bucare” il database ed arrivare facilmente
ai dati di accesso dell’amministratore. Sono tanti i siti istituzionali, a livello nazionale, colpiti da questo fenomeno. “Anonymous”, ad esempio,
è una delle firme più adottate da unioni di hacktivists, i quali intraprendono proteste e altre azioni sotto questo appellativo fittizio.
(Fonte ww.telecastrovillari.it)
IL DIARIO anno XII n. 24 PAG. 12
Si è conclusa la trasferta americana di Rosario Mastrota
NEW YORK – Si è conclusa lo scorso 22 giugno
la trasferta americana della Compagnia Ragli, diretta dal regista castrovillarese Rosario Mastrota.
Lo spettacolo "L'Italia s'è desta" è la storia di
un’Italia malandata che si risveglia dal torpore
grazie al calcio, trait d'union che unisce Nord,
Centro e Sud. La storia (provocatoria) di un’Italia
alle prese con un risveglio politico-sociale dovuto a un fenomeno ben preciso: il rapimento
della nazionale di calcio. Lo scenario che fa da
sfondo alla storia è la ‘ndrangheta, che non è un
pretesto narrativo, ma un “fulcro drammaturgico importante” su cui riflettere, insieme al problema dell’emarginazione dei deboli e a quello
di un apparato mediatico poco fedele alla realtà,
tutti elementi che, nella vita vera, rendono ancora oggi lontano un effettivo risveglio dell’Italia. Interpretato da Dalila Cozzolino, selezionato
all'interno del festival INSCENANY! 2014, è stato
replicato l'11 giugno presso il teatro/auditorium
della Casa Italiana Zerilli-Marimò sulla 12° strada
a Manhattan e il 21 giugno presso il Bernie Wohl
Center sulla Columbus Avenue sempre a Manhattan. Le rappresentazioni, avvenute in italiano
con i sopratitoli in inglese, hanno portato alla
Compagnia Ragli gli apprezzamenti della
stampa americana con una bella intervista al regista e all'attrice sul giornale La voce di New
York e una bellissima recensione sul prestigioso
giornale TDF a firma della giornalista americana
Eliza Bent. Riconoscimenti ed apprezzamenti
sono venuti, oltre che dal pubblico commosso e
divertito per la piece, anche dal drammaturgo
italiano Mario Fratti (autore, tra gli altri, di Nine,
il musical ispirato al capolavoro di Federico Fellini 8½ , incentrato sulle vicende del regista
Guido Contini e del suo rapporto con le donne
della sua vita, la moglie Luisa, l'amante Carla, la
sua musa Claudia e la defunta madre, replicato
a Broadway, dove raggiunse 283 rappresentazioni, vincendo due Tony Awards. Il cast includeva Antonio Banderas come Guido e
recentemente riadattato al cinema dal regista
Rob Marshall nel 2009 con (tra gli altri) Daniel
Day-Lewis, Penelope Cruz, Nicole Kidman e
Sofia Loren) che ha voluto incontrare gli artisti
nella sua casa di New York per una chiacchierata
sulla scrittura per il teatro. Il festival INSCENANY!
2014, organizzato da Kairos Italy Theater e diretto da Laura Caparrotti e Donatella Codonesu,
ha visto avvicendarsi, in tutti i distretti della metropoli americana (Manhattan, Bronx, Brooklyn,
Queens, Staten Island), diversi artisti italiani: Iaia
Forte, interprete del testo Hanno tutti ragione
di Paolo Sorrentino, regista del film premio
Oscar La grande Bellezza, Mauro Santopietro
con il suo R.a.e.P. e alcune interessanti letture
sceniche, Storia d'amore e di calcio del drammaturgo Michele Santeramo e Santos di Roberto Saviano.
"E' stato emozionante replicare lo spettacolo a
New York, c'era un po' di paura prima di andare
in scena, legata alla preoccupazione di una non
facile comprensione del testo, dato che si tratta
di un monologo ma ricevere, alla fine delle repliche, i complimenti sinceri del pubblico americano divertito e commosso, degli addetti ai
lavori e degli altri artisti presenti ci ha inorgoglito particolarmente. Durante lo spettacolo è
stato bellissimo seguire le reazioni divertite
degli spettatori e percepire le emozioni corali
durante i momenti più intensi. Raccontare una
piccola storia italiana in una New York così piena
di stravaganze era un po' una scommessa, vinta,
dato che alla fine la storia di Carletta è riuscita
ad emozionare tutti quanti. Si tratta di una storia che, nella drammaticità dell’evento, lascia trapelare la voglia di riscatto attraverso la voce
innocente che si innalza sopra la sorda paura.
Carla la strana, la scema del paese, è l’immagine
reale di quanti si oppongono, pur rimanendo
nell’ombra, al silenzio, facendo del coraggio
l’unica arma possibile contro la violenza di una
realtà greve e troppo presente. E New York ha
molto apprezzato ciò." ci racconta Rosario Mastrota.
Il festival INSCENANY! 2014 è stato realizzato
con il supporto della Direzione Generale per gli
Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri italiano. La Compagnia
Ragli è stata supportata dall'associazione antimafia di Roma daSud, dalla casa editrice di Mortara (PV) Loquendo Editrice e dall'azienda
calabrese Lavori e servizi srl.
Corso internazionale
di Sono-Elastografia
Radiologi a convegno
Rosario Mastrota con il noto drammaturgo italiano Mario Fratti
Dal 25 al 27 giugno si è tenuto presso l’ospedale di Castrovillari il 4° Incontro Internazionale
di Sono-Elastografia, sotto la direzione del primario radiologo del nostro ospedale, dott.
Leonardo Perretti. Il corso, patrocinato da vari enti, tra cui l’Università di Pavia, era il quarto
della serie, ma in realtà il primo che si sia svolto in Europa, strutturato con esercitazione pratiche. Al corso, che è stato tenuto da relatori internazionali che nell'ambiente scientifico sono
considerati i "Top", hanno partecipato medici provenienti da tutto il mondo: basti pensare
che tra i partecipanti vi erano due medici di Manila, uno di San Paulo del Brasile, una di Tirana, nonché medici provenienti da tutta Italia. L'elasto-sonografia è una tecnica ecografica
nata da pochi anni, che misura la "durezza" del tessuto esaminato, come se lo stesso si toccasse con le dita. Questa tecnologia viene utilizzata in molti ambiti, sopratutto nelle patologie della tiroide, della mammella, del fegato. Anche nel reparto di Radiologia dell’ospedale
di Castrovillari la sono-elastografia viene effettuata dal dr. Leonardo Perretti, che da anni si
occupa di Ecografia e da sempre tra i fautori delle nuove tecnologie. Durante il Corso - proprio per la sua caratteristica di essere impostato anche sulle esercitazioni pratiche - sono
state utilizzate e confrontate tutte le macchine presenti attualmente sul mercato.
Inaugurata a Castrovillari la nuova sede di Energy Progress
IL DIARIO anno XII n. 24
PAG. 13
Un azienda dinamica che guarda al futuro rimanendo attaccata alle proprie radici
Energy Progress è una società nasce nel 2008 dall’iniziativa di alcuni giovani professionisti con esperienza nel
settore energetico, con lo scopo di promuovere l’utilizzo di fonti energetiche non inquinanti. L’azienda opera
sul territorio calabrese e lucano nel settore della vendita del gas naturale e, parallelamente, in quello delle energie alternative e risparmio energetico. Energy progress si è caratterizzata, nel corso degli anni, nell’offrire soluzioni personalizzate ai propri clienti, infatti, su ogni Comune in cui è presente dispone di più operatori locali
che curano i rapporti con gli utenti. Il vero punto di forza su cui hanno puntato i giovani imprenditori locali è
dunque, proprio la presenza sul territorio. Quando un cliente ha bisogno di comunicare con l’azienda, può fare
riferimento all'operatore locale oppure può contattare gli uffici, dove a rispondere non è un call center, ma uno
dei collaboratori che, in prima persona, provvederà prontamente a rispondere al cliente proponendogli la soluzione più adatta. «Ciò che principalmente ci interessa - affermano i titolari dell’azienda - è instaurare rapporti duraturi con i nostri utenti, basati sulla fiducia. Per questo motivo investiamo tempo e risorse per assicurare
risposte affidabili ai nostri clienti, che recandosi allo sportello o contattando il nostro numero verde troveranno
sempre un operatore disponibile».
In quest’ottica, per rispondere al meglio alle esigenze della clientela, Energy Progress si è dotata di nuovi uffici
più grandi e funzionali, in Corso Garibaldi, nel centro storico di Castrovillari, inaugurati sabato 28 giugno, in concomitanza con il suo quinto compleanno. Anche la nuova location è una scelta strategica proprio per voler
mettere in evidenza il proprio attaccamento al territorio di riferimento, guardando al futuro ma nello stesso
tempo rimanendo attaccati alle proprie radici. Complimenti ragazzi da tutta la redazione del Diario di Castrovillari.
Musica e teatro per un tributo a Giuseppe Verdi
IL DIARIO anno XII n. 24 PAG. 14
Come consuetudine anche quest'anno, gli alunni del Corso di Strumento
Musicale
dell'Istituto
Comprensivo n° 3 di Castrovillari, si
sono detti “ARRIVEDERCI” con un concerto finale, tenutosi il 10 Giugno al
Teatro Sybaris. “Tributo a Verdi “ è stato
il titolo e il motivo ispiratore del progetto.
Mercoledì 11 giugno 2014, nel piccolo
teatro della scuola primaria e secondaria di 1° grado di San Basile, è stato
messo in scena lo spettacolo conclusivo del progetto: “Un viaggio verso la
libertà”. Coordinato dall’insegnante di
Arte e immagine Grazia Pappalardo,
con la collaborazione delle docenti
Chiara Bellizzi , Domenica Cirigliano,
Elena Filice , GisellaMecchia, ha visto
impegnati i ventisei ragazzi delle tre
classi della scuola secondaria di 1°
grado.
Nato per dare la possibilità ai ragazzi
di poter essere se stessi, esprimendo
il proprio mondo interiore utilizzando
oltre al linguaggio verbale, le immagini, la musica, la corporeità, il progetto ha avuto come filo conduttore
la libertà. I testi dello spettacolo scritti
dai ragazzi, sono il risultato dei momenti dedicati alla scrittura creativa;
tali incontri sono stati preceduti da laboratori di D.M.T.-E.R. (danza movimento terapia espressivo relazionale)
L'occasione si è presentata favorevole
alla possibilità di esprimere la propria
sensibilità e ad evidenziare le abilità,
raggiunte dagli alunni al termine di un
percorso scolastico, unitamente allo
sviluppo di quel senso critico, estetico
e musicale che, insieme, costituiscono
le finalità educative del Corso di Strumento Musicale .
Il gruppo orchestrale, di oltre sessanta
alunni guidati dai docenti Rosanna
D'Atri, Piero Agostino Gallina, Luciana
Martire, Caterina Romagnoli e Valentina Occhiuzzi, ha eseguito, in perfetta
armonia di voci e suoni, brani musicali
tratti dalle opere maggiori di G. Verdi:
Nabucco: “Va pensiero”; Rigoletto: “La
donna è mobile”; una fantasia di arie
tratte da La Traviata: Croce e delizia, Di
Provenza il mare il suol, Coro delle zingarelle, Libiam ne lieti calici.
Hanno collaborato, alla riuscita globale
dell'evento, i docenti di musica: prof.
Enrico Maritato, Prof.ssa Nunzia Bloise,
Prof. Antonio Scorza. Ad introduzione
del programma è stato eseguito L' Inno
Augurale, scritto e musicato dal
prof.Domenico Martire. Il contributo
storico e le voci narranti, in apoggio
alle parti musicali e recitative, sono
stati curati dalla prof.ssa Annarita Gazzaneo e hanno delineato, ed illustrato
a grandi linee, quanto proposto. All'interno dello spettacolo, e in piena aderenza al tema di cui sopra, si è assistito
alla drammatizzazione, in lingua francese, del Rigoletto, tratta dal dramma
storico di Victor Hugo Le roi s'amuse, a
cui G. Verdi si è ispirato per la realizzazione della sua opera lirica. Il testo è
stato adattato e curato dalla prof.ssa
Angela Bonadies, docente di lingua
francese presso lo stesso istituto. La
performance, che ha riguardato alcuni
duetti più rappresentativi dell'opera,
ha coinvolto, ricoprendo il ruolo dei
protagonisti, i seguenti alunni: De Padova Mario (2 C ); Impoco Gianluca (
3A ); De Luca Bianca (2A ); Landi Giuseppe (2A); Vigna Carmine (2A ); Celay
Alessia (2B ).
L'esperienza di inserire il teatro, all'interno di uno spettacolo prettamente
musicale, si è rivelata un successo, per
i giovani artisti in erba.
“L'idea di fare teatro - sottolinea l'inse-
Un viaggio verso la libertà
gnante Bonadies - nasce da un bisogno concreto dei ragazzi: uscire, dal
chiuso delle classi, per farsi partecipi di
esperienze nuove, vive, stimolanti che
li portano a crescere e a confrontarsi.
Come il gioco aiuta a scoprire, e a conoscere, altri aspetti della propria personalità, cosi le attività teatrali
sviluppano la relazione con sé e gli
altri, costruiscono e rafforzano l'identità della persona, accrescono l'autostima.
È stato incredibile verificare come,
questo programma di lavoro, si sia rivelato un potente e prezioso strumento formativo, che ha coinvolto
anche i più introversi.
Le diverse fasi, che conducono alla
messinscena teatrale, ove emergono la
necessità della trasposizione dei dati,
dal contesto grafico - verbale al contesto fisico-spaziale, sono stimolo all'analisi del testo per penetrare e
scandagliare il sostrato storico - culturale, ideologico – filosofico, estetico artistico di un'opera, implicano l'assunzione di una posizione attiva e fattiva dinanzi al materiale proposto.
Leggere, interpretare il testo, memorizzare e recitare diventano momenti
“forti “ che , se curati, possono sviluppare passione e talenti. Se il teatro è
tutto questo” Conclude la docente di
lingua francese: “Vale la pena attenzionarlo, come potenziale strategia interdisciplinare, ed impegnarsi, affinchè
faccia parte integrante del progetto
educativo di ogni Istituto.
spazi, l’autostima, la stima reciproca,
l’integrazione, cercando di portare a
galla gli interessi degli alunni, i loro
temi caldi, la loro personalità, lasciando emergere gradualmente ricordi, emozioni, vissuto. Il risultato
è stato uno spettacolo suddiviso in
otto scene, interpretate dai ragazzi
con una partecipazione tale da suscitare un'intensa emozione in tutti i presenti. Dopo lo spettacolo, nell’atrio
della scuola, alunni, genitori e docenti
hanno condiviso un momento di
grande aggregazione scatenati in tarantelle e quadriglie accompagnate
dalla musica del fisarmonicista, ed ex
alunno, Leone Gagliardi. Ci dispiace
per coloro che, presi da molteplici impegni, non hanno potuto assistere allo
spettacolo, ma “C’ERA CU C’ERA” …E
chi non c’era, ha perso l’opportunità di
vivere un momento irripetibile. Grazie
ragazzi per aver condiviso con noi
questo viaggio e i vostri sogni.
Grazia Pappalardo
Presentato al Coscile il libro di Mons. Renzo Giornate Oncologiche del Pollino
“Ritorno dall’inferno”
durante i quali, con la preziosa consulenza della maestra e coreografa Tilde
Nocera, si è puntato alla scoperta delle
Mons. Luigi Renzo, vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, scrittore, pubblicista e ricercatore sugli
aspetti religiosi, storici, culturali e di costume della Calabria, sua terra di origine ha pubblicato RITORNO DALL'INFERNO viaggio nella memoria di
un internato militare italiano, edito
da Ferrari Editore di Settimio Ferrari.
In questo libro l'Autore ripercorre la
sua vita di bambino, di adolescente
e poi di adulto attraverso quella del
padre, protagonista, insieme a tanti
italiani, dell'esperienza più atroce
che un essere umano possa mai vivere e sopportare: quella della
guerra e dell'internamento nei
campi di concentramento, dai quali
molti suoi amici non sono mai più
tornati.
Francesco ce l'ha fatta e, attraverso
il suo figliolo, che ne ha raccolto le memorie, ha lasciato
una testimonianza struggente di quel periodo atroce
durante il quale un uomo dedito solo alla famiglia e al
lavoro si è trovato improvvisamente a “scrivere da vittima” una tra le più atroci pagine della storia dell'Italia.
Quest'ultima fatica letteraria di mons. Renzo è nato dun-
possibilità comunicative del corpo e
della voce con l’obiettivo di potenziare
la capacità di espressione orale. In
que dall'idea di salvare la memoria storica della sua famiglia e del padre “documentandone” sacrifici e privazioni, ma anche le gioie derivate da una vita semplice
fondata sul lavoro.
Il coraggio, il senso del dovere, la capacità di
superare le difficoltà, lo spirito di sacrificio,
l'amore per la famiglia hanno sicuramente
avuto come elemento catalizzatore una fede
incrollabile, una forza insostituibile, una eredità preziosa che ha lasciato ai suoi figli,
l'unica che può rendere possibile il superamento di certe esperienze estreme.
Mons. Renzo è figlio di questa famiglia, di
questo padre, di questi valori dei quali è depositario e responsabile diffusore. Il libro è
stato presentato dal prof. Leonardo Alario,
dal suo editore Settimio Ferrari, da Isabella
Laudadio della casa editrice il Coscile e dall'autore Mons. Luigi Renzo. L'evento, coordinato da Mimmo Sancineto, si è svolto presso la Galleria
d'Arte-Editrice il Coscile, che tra i suoi obiettivi ha quello
di collaborare con le altre Case Editrici, calabresi in particolare, allo scopo di animare il dibattito culturale ed il
confronto costante.
questa fase sono stati usati esercizi miranti a stimolare la conoscenza reciproca, il rispetto dei propri e altrui
Sabato 28 giugno 2014 si e' svolto presso il Protoconvento di Castrovillari il
Convegno Giornate Oncologiche del Pollino. Alla manifestazione sono intervenuti oltre all'organizzatore, il dr. Ivano Schito, Responsabile dell'U.O di Oncologia Medica di Castrovillari-ASP Cosenza, il dr. Michele Aieta, Direttore
dell'Oncologia del Crob di Rionero in Vulture (Pz), il dr. Massimo Assogna dell'Istituto di Chirurgia Oncologica di Tor Vergata, il dr Giancarlo Dipinto dell' U.
O. Medica di Castrovillari - ASP Cosenza, l'anestesista dr Franco Ida e il dr Walter Caruso direttore dell'Anatomia Patologica di Castrovillari - ASP di Cosenza,
i dr Serafino Conforti e Salvatore Turano oncologi Mariano Santo di Cosenza, il
dr Marco Rossi ematologo Università di Catanzaro. All'incontro si e' discusso di
cellule tumorali circolanti dei vari presidi terapeutici, come gli anticorpi monoclonali bevacizumab, cetuximab e panitumumab di altri farmaci come l'aflibercept, regorafenib e cediranib, ma anche di terapie di supporto come
l'Ipertermia, supporto psicologico e terapia del dolore. All'incontro hanno partecipato e contribuito le psicologhe e la nutrizionita, volontarie dell'U.O. di Oncologia di Castrovillari, le dottoresse Stefania Graziadio e Giada Alessandro e la
nutrizionista dr. ssa Benedetta Alberti.
Durante la manifestazione il Direttore Scientifico del Corso, dr. Ivano Schito, ha
proposto la formazione di un Colon Tumor Board, che operera' nei prossimi
giorni tra Roma, Castrovillari e Rionero.
A far parte del Board Scientifico e' stata chiamata a farne parte anche un'altra
stimata professionista dell'Ospedale di Castrovillari, in qualità di Esperto in Statistica, la dr.ssa A.Santagata. La proposta e' stata particolarmente recepita e apprezzata dai presenti. A margine della manifestazione vada un ringraziamento
alla sig.ra Teresa Ferrato per aver apportato la propria esperienza personale,
alla scrittrice Sara De Bartolo e all'attore Pippo Infante, per aver messo a disposizione dei partecipanti le loro opere letterarie e teatrali.
Torneo Nazionale di calcio giovanile “Parco del Pollino
IL DIARIO anno XII n. 24
Ancora calcio e tanto divertimento
per i ragazzi dell’A.S.D. Real Castrovillari che, a stagione ormai conclusa,
sono scesi in campo per dar vita alla
seconda edizione del Torneo Nazionale di calcio giovanile “Parco del Pollino – Trofeo Città di Castrovillari”,
riservato alle categorie dei Pulcini,
degli Esordienti, degli Allievi e dei Giovanissimi. L’evento, svoltosi dall’11 al
14 giugno, ha visto scendere per primi
sul terreno del “Mimmo Rende” la categoria dei Pulcini. Sei le società partecipanti che, suddivise in due gironi
da tre, si sono sfidate per raggiungere
il gradino del podio più alto: F.C. Marca
Cosenza, Geos Sporting Club Trebisacce, Peppe Zaccaro Frascineto,
A.S.D. Real Castrovillari, Sportime San
Marco, Victory Football Academy. Il titolo “Trofeo Città di Castrovillari – Categoria Pulcini” è andato all’F.C. Marca
di mister Carbone.
Sfortunati, invece, gli Esordienti delle
otto società partecipanti: F.C. Marca
Cosenza, Geos Sporting Club Trebisacce, Forza Ragazzi Schiavonea,
Piano Lago Mangone, A.S.D. Real Castrovillari, Sportime San Marco, A.S.D.
Popilbianco, Elisir Mirto. A causa del
forte maltempo abbattutosi sul capoluogo del Pollino, infatti, le gare non si
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sono potute disputare così come da
programma. Le condizioni del terreno
di gioco, reso impraticabile dall’incessante pioggia, hanno costretto gli organizzatori, d’intesa con i responsabili
delle altre squadre, a sospendere il
torneo. Non è rimasto che premiare
tutte le associazioni partecipanti con
coppe e trofei.
Giorno 13 giugno, è toccato alla categoria Allievi. Real Cosenza, Pro-Cosenza e Real Castrovillari, hanno dato
vita ad avvincente e combattutissimo
triangolare che ha premiato i ragazzi
della Pro-Cosenza.
Nella giornata conclusiva, sul manto
Ferdinando Veltri, di Frascineto
è il nuovo campione italiano
XII° CAMPIONATO ITALIANO DI TIRO A PALLA
3° CAMPIONATO CALABRO-LUCANO DELLA MONTAGNA
Vince Angelo Prospato
Un incontenibile Angelo Prospato (Autotrasporti Convertino) vince il 3° Campionato
Interregionale Calabro-Lucano della Montagna davanti a Piero Zizzi e Nicola Mileo .
La competizione ciclistica si è tenuta il 22 giugno su un percorso che ha attraversato
i comuni di Castrovillari, San Basile, Morano Calabro e Rotonda. Un evento sportivo
organizzato organizzato dall’asd ciclistica Castrovillari su un percoso di 63 chilometri suddivisa in due tratti: il primo di 37 Km a velocità controllata e adatta ai cicloturisti, il secondo, di 26 Km - da Morano Calabro (610 slm) al Colle del Dragone (1595
slm) – di carattere agonistico. La manifestazione è stata inserita nel calendario della
Federazione Ciclistica Italiana – Settore Amatoriale quale unica valida per il conferimento del titolo di Campione Interregionale Calabro-Lucano della Montagna 2014
per la categoria maschile e femminile. Seconda piazza per il Oltre a vari premi è stata
attribuita la maglia di Campione Interregionale Calabro- Lucano della Montagna ai
vincitori delle varie categorie. L'A.S.D. Ciclistica Castrovillari nella persona di Antonio
Limonti ha voluto ringraziare “tutto il direttivo della Asd Ciclistica Castrovillari, tutti
i soci, e tutti quelli che hanno contribuito alla riuscita della 3°scalata del Pollino. Un
grazie particolare al Direttore di corsa Francesco Giordano per la sua disponibilità e
professionalità dimostrata. Ancora grazie all'amministrazione Comunale di San Basile
e di Morano Calabro, un grazie alle associazioni di protezione civile di San Basile Presieduta da Pietro Fossa e Roberto Berardi Presidente del Gruppo Speleo del Pollino”.
erboso del “Mimmo Rende”, si sono
sfidate l’F.C. Crotone, l’A.S. Bari e la Real
Castrovillari, per la categoria Giovanissimi. Nel primo scontro diretto con
l’A.S. Bari, i padroni di casa, con tre reti
a zero, hanno messo un’ipoteca sul titolo. I pugliesi sono usciti sconfitti
anche dalla seconda gara, contro l’F.C.
Crotone che, con 4 reti a zero, è volata
direttamente in finale. Lo scontro decisivo è stato, dunque, tra Real Castrovillari ed F.C. Crotone. Un
combattutissimo match che, dopo il
vantaggio iniziale del Crotone, sembrava volesse concludersi con un meritatissimo pareggio, grazie alla rete di
Pugliese. Nel finale, però, i giovanissimi di mister Schifino sono stati beffati da un gol di Diletto sugli sviluppi
del corner.
A conclusione del torneo gli organizzatori hanno premiato tutti i partecipanti alla competizione calcistica.
Un riconoscimento particolare anche
al calciatore professionista dell’ F.C.
Crotone, Andrea Tripicchio, cresciuto
nella Real Castrovillari, al talentuoso
Ernesto Nardone, classe 2000 (fino allo
scorso anno allenato da mister La
Polla), ed all’amministrazione comunale di Civita rappresentata dal sindaco Alessandro Tocci. Infine, il
premio di miglior portiere è andato al
giovane Messina dell’ A.S. Bari e quello
di miglior calciatore a Diletto dell’ F.C.
Crotone.
FARA IN SABINE (RI) – Nello splendido contesto della
campagna laziale, il 27-28-29 giugno si è svolto il XII°
Campionato Italiano di Tiro a Palla ad anima liscia, organizzato dalla FIDASC, Federazione Italiana disciplina armi sportive da caccia, presso il campo di tiro
di Torre Baccelli di Fara in Sabina. La manifestazione
ha visto la partecipazione di oltre 150 atleti, donne e
uomini, provenienti da tutte le regioni italiane. Per la
Calabria hanno partecipato 30 atleti provenienti
dalle 5 provincie, che hanno dato battaglia alle altre
compagini regionali in una gara molto combattuta e
serrata. Nella categoria Seniores 3a qualifica bersaglio fisso, si è aggiudicato il titolo di Campione Italiano per l’anno 2014, l’atleta cosentino proveniente
da Frascineto, Ferdinando Veltri chiudendo la gara
con 133/160. Lo stesso atleta ha chiuso la manifesta-
zione con il ì 17esimo posto assoluto della classifica
combinata (bersaglio fisso + bersaglio mobile).Complimenti.
Sono 121 gli iscritti alla “IV Salita Morano Campotenese”
Comunicato stampa
Morano Calabro - Sono 121 i piloti iscritti alla
cronoscalata Morano-Campotenese, uno spettacolo sportivo ormai giunto alla quarta edizione. I migliori piloti del panorama
automobilistico montano si sfideranno in una
delle prove più affascinanti del Trofeo Italiano
Velocità Montagna sud, serie cadetta Aci Csai.
Nel magnifico scenario del monte Pollino, nel
cuore della Calabria, sarà una sfida tra le più affascinanti. Tra i piloti che ambiscono al successo
finale, l’esperto reggino di Pellaro Carmelo Scaramozzino, su Lola Dome della Jonia corse, gareggerà nel gruppo E2/M riservato alle
monoposto.
Tra le biposto di gruppo E2/B occhi puntati sui
siciliani Domenico Cubeda (Osella Pa 2000 Cubeda Corse) e Giovanni Cassibba, veterano su
Clw con motore Mugen da 3000 cc della Gc Motorsport. Su Radical Sr4 correranno il catanzarese Natale Stabile e il cosentino Franz Caruso
(Cosenza Corse), mentre il reggino Antonino
Iaria si affiderà a una Osella Pa 20 S della scuderia Vesuvio. Altra Osella (21 EVO) per il catanzarese Sandro Greco, conterraneo di Francesco
Ferragina che salirà a bordo di una Elia Avrio da
1300 cc. Fanno rumore le assenze di due dei piloti più acclamati in terra calabrese, il cosentino
Domenico Scola (che non potrà difendere il primato in Tivm sud tra le E2B) e il castrovillarese
(padrone di casa, dunque) Rosario Iaquinta, entrambi impegnati nella massima serie tricolore
alla Trento-Bondone.
Nel gruppo CN, in classe 3000 l’Osella Pa 20 S del
cosentino Silvio Reda, mentre a sfidarsi tra le
2000 saranno il bruzio Dario Gentile su Gisa motorizzata Honda, il siciliano Giuseppe Corona su
Osella Pa 21 S, per il quale sarà l’occasione di
guadagna punti importanti in categoria e continuare il proficuo apprendistato dopo il podio
di gruppo ottenuto ad Ascoli nella gara del Tricolore della scorsa domenica. Sandro Greco su
vettura con variante Evo.
Tra le Gt spiccano le magnifiche Ferrari del bruzio Ivan Fava e di Pietro Chiarelli.
In gruppo E1 il quarto classificato provvisorio in
Tivm Salvatore Macrì, driver e preparatore messinese, vorrà spingere al massimo la sua Alfa 147
Gta, al pari del catanzarese Gianluca Rodino su
Peugeot 106 della New Generation, e di piloti
come Vitantonio Micoli e Angelo Cardone su Renault 5 GT Turbo ed Antonio Cardone su Opel
Astra OPC della Apulia Corse. In classe 1600 tra
i protagonisti della vigilia l’ingegnere calabrese
Giuseppe Aragona su Peugeot 106, autentico riferimento per la categoria sulla vettura che cura
in proprio unitamente a papà Franco.
In Gruppo A sotto i riflettori il cosentino Roberto
Spadafora su Citroen Saxo della Sila Racing, e i
catanzaresi Ennio Donato su Ford Escort e Luca
Miceli (lametino) su Fiat 600.
Gruppo N di fuoco con il reggino Antonio Lipari
su 600 della Kronoracing, e i luzzesi Davide
D’Acri su Citroen Saxo e l’esperto Eugenio Molinaro su Honda Civic 2000, che nella stessa classe
tra gli accreditati avversari troverà anche il potentino Giancarlo D’Andrea con la Peugeot 206
RC. Su Saxo correrà anche il cosentino Mirko Paletta.
Tra le Racing Start occhi puntati sul poliziotto
salernitano Giovanni Loffredo su Opel corsa
OPC turbo, al pari di Roberto Chivaroli e Giovanni Angelini (entrambi a bordo Renault Clio
aspirate), protagonisti della massima serie tricolore, come il cosentino Francesco Iantorno su
Citroen Saxo, poi Andrea Arnone su Fiat Panda
100 e il giovane Mattia Caruso su Honda Civic.
In E3 correranno Luigi Scarpelli e Oscar Marano
su Renault 5Gtt, mentre Martino Sisto gareggerà su Renault Clio.
Tra le intramontabili, agili e scattanti Minicar,
sfida aperta tra il lametino Angelo Mercuri, i catanzarese Domenico Procopio e Antonio Ferragina, tutti su Fiat 500, come l’abile pugliese
Vincenzo Pezzolla.
Il tracciato, tecnico e veloce, si snoda sulla strada
provinciale 241, da località “Terrarossa” con arrivo a pochi metri dalla galleria “Le teste”. La gara
è organizzata dalla Morano Motorsport. Le verifiche tecniche e sportive si svolgeranno venerdì
4 luglio dalle ore 14.30 alle ore 19.30 presso il
suggestivo chiostro di San Bernardino. Sabato 5
luglio, a partire dalle 9,30, si disputeranno le
prove che consentiranno ai piloti di prendere
confidenza col tracciato. Domenica 6, sempre
alle 9,30, semaforo verde per la 4. Morano-Campotenese. La premiazione è prevista davanti
nella piazza antistante il municipio di Morano
Calabro. Info, foto, curiosità e tempi sul portale
www.salitamoranocampotenese.it e sulla pagina facebook @salitamoranocampotenese.