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n°
2
ANNO VIII
OTTOBRE 2008
In caso di mancato recapito il
mittente si impegna al pagamento
dei resi che dovranno essere
spediti a VICENZA 36100 C.P.O.
NE/VI0048/2008
DAL 28/04/2008
Il giornale dello specialista del raccolto
La mietitrebbia a stelle e strisce
Nata dalle sinergie tecnologiche tra Agco e Laverda, la ML 800 ARS
si propone come la macchina top per il mercato europeo
IL TRAGUARDO:
CINQUEMILA
MACCHINE
PRODOTTE
pag. 3
SPACCINI,
PERFORMANCE
DA PRIMATO
pag. 4
CANALE ITALIA,
DODICI
PUNTATE
SULLE “ROSSE”
pag. 5
FRANCIA,
OLTRE TREMILA
AL SALONE
DI DAVID
pag. 6
MANUTENZIONI
INVERNALI
DELLA
MIETITREBBIA
pag. 12
Gruppo Industriale ARG
Il punto di Mario Scapin
Laverda in controtendenza
prevede un triennio di sviluppo
Mario Scapin
direttore generale
cambio sfavorevole. La minore domanda di materie prime sta ponendo un freno alla corsa al rialzo dei
prezzi che ha caratterizzato il 2008.
Contemporaneamente, si riduce la
criticità nella disponibilità di alcune
tipologie di componenti come purtroppo avvenuto nei mesi scorsi. A
questo si aggiunge, nel caso specifico di Laverda, il ritorno positivo
dell’accordo di joint-venture siglato
lo scorso anno tra il gruppo Argo e
il gruppo Agco. La forza distributiva del terzo gruppo mondiale del
settore dimostra la propria capacità accompagnando una crescita delle macchine prodotte con i
marchi Massey Ferguson, Fendt e
Challenger superiore all’incremento dei mercati.
Tutto ciò ci permette di guardare
avanti in modo positivo e di confermare a pieno titolo la nostra prospettiva di sviluppo. Le anticipazioni inerenti la previsione per l’esercizio 2008 si stanno confermando e
siamo ben confidenti di realizzare
una crescita del fatturato Laverda
nell’ordine del 20% rispetto allo
scorso anno.
Il 2009 rappresenterà sicuramente un consolidamento delle
posizioni acquisite sul mercato e
Il nuovo corso alla svolta delle
cinquemila
Simonetta Lambrocco
responsabile comunicazione
e pubbliche relazioni
Tante sono le mietitrebbie prodotte dal luglio 2000, quando partì
il rilancio dell’azienda di Breganze
Il 2008 promette di chiudersi con un + 20%
Il 2009 sarà l’anno del consolidamento
In occasione della presentazione
della nostra ammiraglia, la ML800
ARS, in campo durante lo scorso
mese di luglio, abbiamo cercato di
sintetizzare in uno slogan la nostra
strategia aziendale: “Laverda in
continua crescita verso traguardi
sempre più ambiziosi”.
Sono passate poche settimane da
quell’evento, ma i fatti che si sono
succeduti nell’ambito dell’economia mondiale lo fanno percepire
come un qualcosa di molto lontano nel tempo. La crisi finanziaria
ha assunto rilevanza planetaria e
la recessione caratterizza le principali economie mondiali. Nel nostro
specifico settore si aggiungono i
prezzi bassi dei prodotti agricoli ad
alimentare un senso di incertezza.
Nonostante ciò non sono cambiati i presupposti sui quali si basa la
crescita di Laverda e siamo convinti
di poter guardare con ottimismo
al futuro, pur mantenendo la giusta dose di prudenza nel rispetto
di quella filosofia aziendale che da
sempre contraddistingue il nuovo
corso della società. Le motivazioni
sostanziali che hanno generato la
crescita del mercato rimangono valide, giacché sia il mutamento delle
abitudini alimentari dei Paesi in crescita, sia il sempre maggior ricorso
alle energie rinnovabili ed ai combustibili di origine vegetale sono un
dato di fatto.
Il crescente consumo di carne e dei
derivati del latte in Paesi come la
Cina, solo per citare l’esempio più
rilevante, costituisce un fenomeno
duraturo che non viene scalfito dalla crisi economica del momento,
così come la momentanea diminuzione del prezzo del petrolio non
modifica le motivazioni strategiche
che inducono allo sviluppo di altre
fonti di energia.
D’altra parte, alcuni effetti della
crisi economica stanno producendo conseguenze indirettamente
positive per il sostegno della nostra
crescita. Il recupero del dollaro sull’euro permette il riaprirsi di mercati fino a ieri preclusi a causa del
L’ Italia di Simonetta Lambrocco
vi potranno essere gli spazi per
un’ulteriore crescita nella misura
in cui saremo capaci di cogliere
le opportunità che ci verranno
offerte. Opportunità che derivano
dalla sempre migliore reputazione
acquisita dal prodotto di Breganze in termini di affidabilità, bassi
costi di mantenimento in esercizio e ottimo rendimento. La previsione triennale ci lascia vedere
un cammino di ulteriore crescita,
tanto che possiamo guardare ad
un continuo processo di investimenti indirizzati allo sviluppo del
prodotto e al completamento della gamma, ma anche alla rivisitazione dei processi di produzione
per ottenere un incremento della
capacità produttiva ed un sempre
più elevato livello qualitativo delle
nostre macchine. Lo stabilimento
di Breganze è proiettato a diventare un centro di eccellenza per le
mietitrebbie e ogni giorno si osservano i segni tangibili di questo
miglioramento continuo.
In definitiva, credo fermamente
nel processo di crescita e di sviluppo di Laverda e ritengo che attraverso il contributo di tutti possano
essere raggiunti traguardi molto
ambiziosi.
Il giornale dello specialista
del raccolto
Anno VIII, n. 2, ottobre 2008
Periodico trimestrale
Registrazione Tribunale di Vicenza
n. 1017 del 5 marzo 2002
direzione editoriale
Mario Scapin
Angelo Benedetti
Simonetta Lambrocco
direttore responsabile
Claudio Strati
progetto grafico
Andrea Rosset
Piergiorgio Laverda
hanno collaborato:
Aneliya Kaneva
responsabile commerciale
Opticom Ltd Bulgaria
Flaviano Novello
gestione garanzie
Piergiorgio Laverda
curatore dell’Archivio Storico
“Pietro Laverda”
fotografie
Archivio Laverda spa
© by Laverda spa
36042 Breganze (VI) Italy
via F. Laverda, 15/17
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fax +39.0445.873355
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Un traguardo prestigioso è stato raggiunto
da Laverda che il 29 luglio 2009, una data
storica per il “nuovo corso” dell’azienda di
Breganze, ha festeggiato la mietitrebbia numero 5.000 uscita dai suoi stabilimenti dal luglio del 2000. La cinquemillesima macchina,
una M 304 SP, è stata esposta davanti al museo aziendale, dove tutti i dipendenti hanno
partecipato ai festeggiamenti richiedendo
una foto di gruppo con la protagonista della
giornata prima di brindare all’evento.
Il direttore generale Mario Scapin ha voluto ringraziare tutte le maestranze che hanno contribuito al raggiungimento di questo
importante risultato, perché “il successo è
frutto del forte coinvolgimento e della partecipazione attiva di tutti al progetto Laverda”
ha dichiarato.
Dopo l’eccellente chiusura del 2007 con oltre
810 macchine prodotte e collocate sul mercato, il 2008 promette complessivamente
un’ulteriore crescita del 20 per cento, per le
favorevoli condizioni della fase economica.
In particolare, il mercato italiano è in recupero grazie al buon andamento nel segmento
delle autolivellanti, mentre grandi soddisfazioni arrivano da Francia, Romania, Bulgaria,
Grecia e Serbia, come ha rilevato Scapin.
Essenziale per il raggiungimento delle cinquemila unità prodotte è stato l’impulso
innovativo che ha caratterizzato la nuova Serie M Special Power, la quale, con l’esclusivo
sistema “Laverda” (GSAX, PFR, MCS Plus,
Commodore Cab) e il design moderno e accattivante, ha contribuito in modo decisivo a
catalizzare l’attenzione della clientela.
“Si prevede di superare di slancio le mille
unità a fine 2008 – ha aggiunto Roberto
Zuech, direttore della produzione, della
supply chain e dei sistemi informativi -. I
numeri prodotti sono stati possibili grazie
ad un aumento del 15% dell’organico e
alla sempre migliore organizzazione dei reparti produttivi”. Zuech ha anche ricordato
che il 2009 chiamerà ad un impegno ancora maggiore.
Una nota vivace è arrivata con la lettura
di una poesia d’occasione, scritta da un
appassionato dipendente nel febbraio del
1971 per celebrare la cinquemillesima M
120 allora prodotta in Laverda.
Conclusa la parte istituzionale, la festa è
continuata in allegria con musica, finger
food e buon vino di Breganze.
Simonetta Lambrocco
La 5000ma Mietitrebbia Laverda M120
Questa sera sono arrivata
la vostra 5000ma M120
tanto desiderata
tutti mi avete migliorata
Son fatta per grano riso –
semenzine
che son più che sopraffine
Le mie sorelle sono andate per il mondo sconfinato
perfino il riso del Giappone
hanno trebbiato
Il granturco dell’Olanda, i legumi di Caserta,
l’erba medica in Val Padana
non è una cosa strana
Tutti lo sanno
la mietitrebbia non fa danno,
solo produzione
orgoglio degli Operai,
di Laverda
e della Nazione
Però un anno fa,
è nata una mia sorella
Laverda anche quella
M150 l’han chiamata
ammiraglia
il pubblico l’ha nominata
guardatela,
da tutti può essere lodata
sia per produzione,
che per perfezione
Scusate questa lunga cantilena
questa sera
anche per me
grano duro e pan d’oro per cena
Tiziano Gardellin, 23 febbraio 1971
Spaccini, performance da primato
Nata negli Usa, cresciuta in Laverda
Ben quindici mietitrebbie nuove collocate nella campagna vendite appena conclusa
dalla concessionaria Laverda di Todi
È il messaggio forte per il lancio della ML 800 ARS, stile americano destinato
alle grandi estensioni d’Europa
Dopo alcuni anni di crisi, nella campagna vendite 2007/2008, appena conclusa, il mercato
delle macchine da raccolta è in ripresa. Otello
Spaccini, titolare della concessionaria Laverda
di Todi (Perugia), è davvero soddisfatto: «Abbiamo passato anni difficili, a causa del calo
del prezzo dei cereali. Ma questa campagna
è stata molto confortante: nella nostra zona
operativa abbiamo collocato ben otto mietitrebbie da piano e sette autolivellanti, con un
totale di quindici macchine nuove consegnate. Davvero un record».
Otello Spaccini sognava di creare un’attività
tutta sua fin da ragazzo. Terminati gli studi,
iniziò a lavorare come meccanico in un’officina di riparazioni macchine agricole ed autocarri, maturando una significativa esperienza
tecnica.
Molto determinato, con una spiccata capacità
commerciale, Spaccini decise così di mettersi
in proprio. «A circa un anno dall’avvio dell’attività dovetti interromperla, perché chiamato
al servizio militare. Ma quando tornai dalla
leva ripresi di gran lena il lavoro e circa un
altro anno dopo cominciai la costruzione di
un capannone artigianale e commerciale in
località Pantalla di Todi, lungo la superstrada
E 45 Orte – Ravenna. In pochissimo tempo il
mio sogno divenne realtà».
L’attività di Otello Spaccini decollò in modo
consistente in breve tempo.
L’ottima scelta logistica, la capacità e la professionalità imprenditoriale furono il volano
dello sviluppo.
«Già nel 1981 iniziò anche l’attività di commercializzazione di trattrici e attrezzature
usate – racconta l’imprenditore umbro – e
Le nuove esigenze del mercato richiedono macchine dalle prestazioni sempre più elevate e cantieri che
offrano la massima efficienza per
un’agricoltura sempre più produttiva.
Per questo Laverda, specialista della
mietitrebbia, oltre alle macchine con
tradizionale sistema di trebbiatura
dotato di battitore, controbattitore
e scuotipaglia, allarga la propria offerta e si propone ad un segmento
di mercato diverso con un nuovo
modello di mietitrebbia assiale, la
ML 800 ARS (Advanced Rotor System).
Questa macchina, prodotta negli
stabilimenti Agco di Hesston (US)
e nata per il mercato americano
dove si pratica un’agricoltura di tipo
estensivo, è uno dei frutti della joint
venture fra Laverda e Agco Corporation. Infatti la potente ML 800 ARS è
stata adattata alle esigenze del mercato europeo e italiano anche grazie
all’esperienza e al contributo di Laverda, che ben conosce le peculiarità
di questi mercati.
Per una macchina tanto potente non
potevamo non scegliere una campagna dal forte impatto che condensasse più messaggi su diversi livelli.
Ecco dunque la nuova pagina pubblicitaria dedicata al lancio di questo
condensato di tecnologia, potenza,
prestazioni e comfort.
Il visual utilizzato ritrae un giocato-
successivamente inserii anche le attrezzature
nuove, in particolare quelle per la preparazione del terreno a marchio Pegoraro. Con quelle macchine raggiungemmo quote di mercato superiori a ogni più rosea aspettativa».
L’azienda era in continua crescita. Acquisì altri marchi da commercializzare, i trattori Zetor e Goldoni, avviando la vendita di trattrici
nuove. E dopo qualche anno subentrarono
i marchi Pasquali, Mc Cormick e Valtra, che
sostituirono gli altri due.
Ma la svolta forse più importante arriva nel
2001.
«In quell’anno cruciale l’azienda intraprese
un’esperienza tutta nuova, avviando la commercializzazione delle macchine da raccolta
Laverda. Fin dalla prima campagna – spiega
Spaccini – la mia azienda dimostrò di saper
lavorare con dedizione, competenza e professionalità e ricevemmo il premio per aver
raggiunto il 46% di quota di mercato!».
Successi notevoli, che Otello Spaccini spiega
essere dovuti anche all’ottimo lavoro di team.
Ricorda infatti il ruolo fondamentale avuto,
nello sviluppo del business aziendale, dai suoi
stretti collaboratori, Gianni Fornetti e Giampietro Foschini, che da ben 25 anni sono
con lui. «Certo dobbiamo anche ringraziare
il team Laverda, che ha contribuito al nostro
successo e condivide con noi la gratificazione
professionale».
Ma quali sono i punti forza dell’azienda, secondo l’imprenditore umbro?
«Soprattutto l’assistenza propria e le officine
esterne collegate – risponde Spaccini -. Poi
un magazzino ricambi efficiente, la puntualità e la correttezza verso i clienti: nel periodo
del raccolto siamo a disposizione 24 ore su
24. E inoltre una grande, continua attenzione
all’evoluzione del settore. Ma non nascondo
che un motivo del nostro successo è dato anche dalla capacità di saper dialogare con gli
agricoltori e i contoterzisti per individuare le
problematiche che riguardano il loro lavoro:
io stesso conduco un’azienda agricola, pertanto conosciamo bene il comparto».
re di football americano, nell’atto
atletico della corsa, con un pallone
da calcio al posto della palla ovale.
Il giocatore rappresenta la ML 800
ARS, macchina nata in USA, ma sviluppata, specializzata e preparata
per i terreni italiani ed europei, come
sottintende il pallone da calcio. La
metafora è quella del giocatore nato
negli States, ma allenato e preparato
ai campi europei: l’immagine della
forza e della potenza del giocatoremacchina viene così completata con
il richiamo al contesto europeo. Lo
sfondo, il campo di grano, ci riporta
al tema dell’agricoltura.
Il filo conduttore del messaggio pubblicitario esplicita la “reason why”, il
motivo: Laverda, grazie all’alta specializzazione raggiunta nella produzione di mietitrebbie in tanti anni di
attività specifica, ha “reso europeo”
ciò che era nato per performance
americane.
L’headline, il titolo principale, recita
“Born in the USA”: un messaggio
chiaro, che rimanda al titolo di una famosa canzone di Bruce Springsteen. E
il sottotitolo specifica: “Nata in USA,
cresciuta in Laverda”.
Lo stile di comunicazione, come la
macchina, è non convenzionale e
l’impatto è davvero forte, dato che
le modalità espressive sono assolutamente originali per il nostro settore.
Simonetta Lambrocco
Umbria, un’agricoltura
fatta di nicchie felici
Su Canale Italia dodici puntate tutte
dedicate a Laverda
Nell’agricoltura umbra spiccano le nicchie di vino e olio, che offrono prodotti di alta qualità. Una particolarità è la coltura dei tartufi e i più rinomati
sono quelli neri di Norcia. L’allevamento più sviluppato è quello dei suini,
mentre esisteva un tempo, in montagna, anche la pastorizia che va scomparendo. Grazie ai boschi è radicato lo sfruttamento del legname. Grande
sviluppo ha conosciuto l’agriturismo, unito alla produzione biologica.
Nel contesto dell’economia agricola regionale le coltivazioni erbacee svolgono un ruolo di primaria importanza, occupando più di 300.000 ettari.
Le colture industriali (in particolare colza, girasole, barbabietola da zucchero, soia e tabacco) contribuiscono per il 13% circa al valore della produzione dell’agricoltura regionale, calcolata ai prezzi di base. In termini di superficie, occupano complessivi 34.731 ettari: girasole 21.372 ha, tabacco
8.618, barbabietola 4.581, colza 80, soia 80. Le colture foraggere nel loro
insieme (temporanee e permanenti) occupano una superficie complessiva
di circa 135.000 ettari costituendo il 3,5% del valore della produzione regionale.
Le “rosse” sbarcano in tv. Sulla rete nazionale Canale Italia è scattata il 4
ottobre scorso la serie di puntate dedicate all’azienda di Breganze.
Un ciclo di trasmissioni programmato per dodici appuntamenti, sempre di
sabato, alle 9, che ha l’obiettivo di incrementare la notorietà del marchio
e dell’azienda Laverda e di diffondere l’immagine di un’azienda moderna,
dinamica, con un trend di crescita costante.
Una troupe di Canale Italia ha girato, nello stabilimento di Breganze, le
puntate monografiche da mandare in onda all’interno della trasmissione
“Bianco Rosso e Verde”, un programma mirato ai temi dell’agroalimentare.
La rete televisiva Canale Italia, fondata nel 1976, è oggi una televisione nazionale che irradia direttamente in 14 regioni e in copertura integrata dal
canale satellitare n. 883 del bouquet digitale di Sky per le altre regioni.
Al sito dell’emittente, http://www.canaleitalia.it/Contenuti.asp?IDMC=138
si trovano le informazioni per sintonizzarsi sulla frequenza della propria
area.
I mercati
a cura di Simonetta Lambrocco
Francia, a Guise rendez-vous agricolo
L’uomo con l’occhio sul mondo
Tremila e trecento visitatori alla maxi esposizione David di ben cinquecento
macchine agricole: in primo piano le “rosse”
Intervista a Andrea Ugatti, responsabile vendite estero: “È il momento di concentrarci
ancor più sull’Europa”
Tremila e trecento visitatori hanno visitato il
secondo salone regionale a Guise, organizzato
dalla Società David, nei suoi locali, in giugno.
Il gran numero di partecipanti ha potuto visitare innanzi tutto un’esposizione di macchine
agricole davvero eccezionale, con ben 215
macchine nuove e 250 d’occasione.
Tra le macchine in primo piano spiccavano soprattutto tre mietitrebbie Laverda, molti trattori, macchinari e attrezzature di altro tipo e
di diversi marchi.
L’obiettivo dei dirigenti di David, Benoit e
Laurence David ed Eric e Christine Lambelin,
era semplice: realizzare un evento ancora
migliore di quanto fatto nel 2006, data del
primo salone regionale. Ci sono riusciti e,
malgrado il tempo costantemente incerto, in
particolare il venerdì con un’intera giornata
sotto la pioggia, gli agricoltori hanno risposto in modo davvero massiccio al loro invito.
E hanno potuto apprezzare l’eccellente organizzazione e la partecipazione di tutta la
squadra della David.
I visitatori, spesso accompagnati dalle famiglie, avevano diverse opportunità. Intanto
potevano approfittare di un ben organizza-
Laverda World periodicamente
presenta gli uomini e le donne di
Laverda, spiegandone il ruolo in
azienda. Questa volta è il turno
del nostro responsabile vendite
estero, Andrea Ugatti, attivo in
azienda da oltre due anni.
to mercatino di specialità gastronomiche e
di artigianato; poi c’era uno spazio dedicato in modo specifico alla prova di guida sui
trattori; chi voleva, infine, poteva perfino effettuare un volo panoramico a bordo di un
elicottero.
Per i bambini c’era la possibilità di divertirsi
sui castelli gonfiabili, con dei tour sui quad e,
al maneggio, cavalcando o facendo amicizia
con i pony.
“Tutto il team David desidera ringraziare i
fornitori che hanno contribuito al successo
di questo salone - dichiara Benoit David -, in
particolare i fornitori che hanno partecipato
fattivamente, come Laverda. L’appuntamento con il terzo salone è tra due anni”.
Andrea, puoi raccontarci qualcosa di te?
“Mi sono laureato nel giugno del
1995 in Economia e Commercio
all’Università di Bologna e nel dicembre dello stesso anno ho intrapreso uno stage di nove mesi
in commercio estero ed internazionalizzazione di impresa, promosso dall’Ice e dall’Assindustria
bolognese. Vivo a Ferrara, sono
sposato dal ‘97 e ho due figlie”.
Quando e dove è avvenuto il
tuo primo inserimento lavorativo?
Un secolo di storia aziendale di generazione in generazione
La storia della società David affonda le sue radici nel 1911, quasi un
secolo fa, quando Léon David inizia la sua attività a Iron, nell’Aisne.
Nove anni dopo, nel 1920, riceve il suo primo carico di legatrici. L’attività cresce e, nel 1930, è il figlio Raymond David a prendere in mano
l’azienda: si insedia in una nuova sede, sempre a Iron, e nel 1932
consegna il primo trattore.
Trent’anni dopo, nel 1960, ecco l’azienda a Guise, con la sede in piazza Louis Meurice: la clientela è cresciuta rapidamente, grazie soprattutto a un servizio post vendita molto affidabile.
I figli Francois e Alain entrano nell’azienda di famiglia giovanissimi nel
1968, dando impulso a una nuova fase di sviluppo che nel 1973 culmina nell’acquisizione dello stabilimento Colau a Aulnoye-Aymeries,
al Nord.
E’ Alain David a garantire lo sviluppo di questa società, di lunga tradizione e largamente apprezzata nell’ambiente agricolo per la serietà e
la competenza.
Intanto, nel 1984, la David lascia il centro del paese di Guise e trasloca in locali ultramoderni, per poter facilitare l’accesso agli agricoltori.
L’inaugurazione dei nuovi locali avviene nel febbraio 1985, insieme al
lancio di un nuovo tipo di negozio, definito “a servizio libero”.
Un altro centro “a servizio libero” nasce, nel maggio, anche ad
Aulnoye-Aymeries. E il primo dicembre dello stesso anno anche l’impresa Colau viene a far parte dell’azienda madre, assumendo il nome
di Società David.
E’ il 1986 quando la quarta generazione fa il suo ingresso in azienda:
arrivano Benoît e Laurence David, ed Eric e Christine Lambelin. Sono
anni di grandi sviluppi: nel 1987 viene riacquistato il dipartimento
agricolo della società GBR a Saint Quentin et Ribemont, mentre nel
1988 si inaugura la struttura di Ribemont.
Alcuni anni dopo, nel 1993, avviene una importante ristrutturazione
sociale per far fronte ai rischi del mercato agricolo.
Nel 1999 la David apre una nuova filiale a Laon, in seguito all’ampliamento del settore che fa parte dei suoi progetti.
La quinta succursale apre i battenti a Bertry nel 2003. E l’anno dopo
la sede di Laon si trasferisce in un nuovo edificio, molto moderno.
Sempre nel 2004 ha luogo l’inaugurazione della nuova sede a Guise,
il paese che due anni dopo, nel 2006, ospita il primo salone agricolo
regionale.
“Ho iniziato lavorando per una
importante azienda di Bologna
produttrice di macchine per il gelato in Russia, dove ho vissuto per
sei mesi”.
E poi?
“Rientrato in Italia, mi sono confrontato con varie esperienze
professionali in settori diversi.
L’incontro con il settore della
meccanizzazione agricola risale al
2003, quando feci il mio ingresso
nel gruppo industriale Argo con
la funzione di export area manager per Landini e McCormick”.
cinquanta per cento suo tempo.
Laverda, dal 2000, ha dovuto ricostruire una rete di distribuzione
mondiale che oggi consta di 96
distributori operanti in 35 Paesi.
Da subito mi sono dedicato in
modo particolare al consolidamento e all’ampliamento della
rete Laverda in Europa Centrale
e nei Paesi Baltici. Devo confessare che mi sono preso anche delle
belle soddisfazioni”.
E oggi, come vedi i mercati?
“La congiuntura economica favorevole che ha caratterizzato il
comparto agricolo nel 2008 ha
permesso a Laverda di incrementare la propria presenza in particolare in Paesi quali Bulgaria,
Romania, Serbia e Grecia, dove
l’incremento dei volumi è stato
particolarmente accentuato. Per
il futuro le prospettive sono positive. Proprio pensando al futuro
e alla forte necessità di presidiare
i mercati a fianco dei nostri importatori e distributori, abbiamo
deciso di inserire in azienda un
nuovo area manager per l’estero. Con Davide Martini contiamo
di concentrarci ancora di più nei
mercati del Nord Europa, dell’Europa Centrale e dell’Est Europa,
dove Laverda può contare su una
rete commerciale in crescita”.
Passione, progetti di crescita,
presidio dei mercati, davvero
un bel programma: complimenti! Grazie Andrea.
Simonetta Lambrocco
Un settore, quello della meccanizzazione agricola, che ti
appassiona.
“In effetti è così, dopo tre anni in
cui mi sono occupato della vendita di trattrici agricole, dal settembre del 2006 ricopro il ruolo
di responsabile vendite estero di
Laverda. Un’esperienza estremamente stimolante in un’azienda
strutturata e ben organizzata che
facilita il compito di chi, come
me, è sul mercato per più del
Andrea Ugatti, a destra, con Davide Martini.
Martini, il braccio destro
per i mercati europei
Non ancora trentenne, residente a Schio, l’area manager Davide
Martini è arrivato in Laverda, nello staff del responsabile vendite
estero Andrea Ugatti, per migliorare la penetrazione dell’azienda
di Breganze nei mercati europei.
Martini ha frequentato il liceo classico e poi ha conseguito la
laurea in Economia e Commercio. Dal 2004 ha lavorato in Diesel
spa, prima come project manager e responsabile dei progetti
speciali, occupandosi di gestire progetti in ambito tecnologico e
logistico, poi operando nel business development, nelle analisi di
mercato e occupandosi dei progetti per lo sviluppo del brand.
Dopo un anno in Valex spa, con le stesse mansioni e con la gestione della rete commerciale Italia, Martini è approdato in Laverda come export area manager.
Membro dell’Associazione laureati in Economia e Commercio di
Verona, Davide Martini è un amante dei viaggi e un divoratore
di libri. Nel tempo libero fa parecchio sport, in particolare nuoto
e corsa, oltre ad allenarsi in palestra.
I prodotti
Bulgaria, Opticom presenta le macchine
Il nuovo gioiello italo-americano
Dimostrazione sul campo nella regione Pavlikeni per i trattori Landini e le mietitrebbie
Laverda: osservata speciale la 296 LCS
La nuova mietitrebbia Laverda ML 800
ARS Advanced Rotor System si propone al mercato con caratteristiche
d’avanguardia e dati tecnici da primato. Nata dall’unione e dalle sinergie
tecnologiche sviluppate da Laverda
e Agco, la macchina è concepita per
le grandi aziende agricole e i contoterzisti che pretendono affidabilità e
polivalenza, unite a un notevole incremento nella produttività.
La ML 800 ARS arriva così ad integrare la già vasta gamma di macchine
convenzionali Laverda (Serie M, Serie
LCS, Serie REV, Serie Autolivellanti):
una soluzione innovativa abbinata
come sempre alla qualità dell’organizzazione commerciale e di assistenza Laverda.
Nello scorso luglio Opticom ha organizzato una giornata di dimostrazione
delle macchine in lavoro che ha riscosso grande successo.
Infatti oltre 200 visitatori hanno partecipato e assistito all’evento, che ha
avuto luogo nella regione Pavlikeni
nella Bulgaria centrosettentrionale.
Sono stati invitati tutti i clienti della
Bulgaria settentrionale e sono stati
trasferiti nel luogo della dimostrazione i dealer locali di Laverda. Hanno
partecipato anche televisioni, giornali
e riviste di settore e giornalisti dei media internet specializzati.
La dimostrazione ha avuto inizio
con un breve discorso introduttivo
di Veselin Genev, seguito dal saluto
ufficiale del sindaco di Pavlikeni. L’ingegner Delchev ha presentato ogni
macchina in azione sul campo, specificandone le caratteristiche tecniche e
i vantaggi operativi.
Oltre ai molti trattori Landini, fra cui
il “veterano” Legend 145, uno dei
primi trattori venduti da Opticom nel
2000, alle attrezzature di diversi marchi come le seminatrici, gli erpici, gli
aratri e gli sprayer, l’attenzione si è
concentrata in particolare sulla mietitrebbia Laverda 296 LCS.
Tutte le macchine hanno dimostrato
grande efficienza ed efficacia operativa su un suolo duro e difficile.
Dopo la dimostrazione delle macchine in lavoro sul campo, tutti gli ospiti
hanno avuto l’opportunità di provare
personalmente macchine e attrezzature, di chiedere spiegazioni e di
scambiare opinioni con i tecnici dello
staff Opticom.
Un ottimo barbecue con bibite di ogni
tipo ha coronato la giornata e ad ogni
partecipante sono stati offerti materiali promozionali.
Aneliya Kaneva
Dotazioni fuori del comune
Chavdarov, giovane agricoltore bulgaro,
soddisfattissimo della sua nuova 225 REV
Ivan Chavdarov, 32 anni, è il titolare di
un’azienda agricola a carattere familiare che conduce insieme al padre ed
alla moglie nella cittadina di Boyadzik,
nella Bulgaria sud orientale, nella regione di Yambol.
Chavdarov coltiva un’area di 300 ettari dove raccoglie soprattutto grano,
orzo, colza (su 150 ha) e girasole (su
150 ha). L’azienda è gestita in immobili e magazzino di proprietà, edificati
su una superficie di 1.2 ettari.
Nel maggio del 2008 l’imprenditore
agricolo bulgaro ha acquistato una
nuova mietitrebbia Laverda 225 REV
con barra di taglio da 5,40 metri, grazie al contributo dei programmi euro-
pei a supporto dei giovani agricoltori
in Bulgaria.
Oggi, a campagna conclusa, il bilancio di Chavdarov è estremamente
positivo: “La macchina ha sempre lavorato bene - spiega il trentaduenne
agricoltore - e con ottime prestazioni,
con un prodotto di eccellente qualità
e consumi davvero contenuti e non
ha presentato problematiche di alcun
genere. La stagione 2008 con Laverda
è stata una esperienza molto soddisfacente”.
ML 800 ARS dispone del più grande
rotore del settore, con un diametro di
800 millimetri per una lunghezza di
3.560 mm, alimentato da un canale di
larghezza da 1.420 millimetri con pale
ad elica. Il maxi rotore del mercato
presenta tutte le credenziali per una
trebbiatura ad alto rendimento, offre
un’ampia area di trebbiatura e una
grande superficie per separare la granella delicatamente. Il controbattitore,
suddiviso in nove sezioni, presenta un
design esclusivo e un’articolazione
parallela brevettata: viene regolato
direttamente dalla cabina, tramite la
Managing Console GTA II.
La piattaforma di taglio da 7,6 o 9,1
metri offre un’alimentazione uniforme con un’ottima velocità di raccolta, fattore essenziale per riempire il
potente rotore e garantire la massima
produttività (aumento del rendimento
di oltre il 73% per il colza).
La garanzia di un flusso costante al
rotore assicura alte performance per
una resa senza precedenti. La capacità
di scarico più veloce del mercato assicura il primato di 160 litri al secondo.
Si riduce dunque il tempo impiegato
nello scarico che può così essere dedicato alla trebbiatura, aumentando la
produttività.
Anche il serbatoio generale da 12.500
litri è il più grande del mercato: tanta
capienza permette di continuare a lavorare, con intervalli maggiori fra uno
scarico e l’altro.
Da sottolineare che bastano appena
77 secondi per svuotare completa-
mente il serbatoio. Un’unica coclea a
lungo raggio (7,4 metri di estensione
dal centro macchina e un’altezza di
scarico di 4,34 metri) semplifica le operazioni di scarico nei carri e nei grandi
rimorchi, con l’ulteriore vantaggio di
una maggior affidabilità (coclea unica
significa meno parti in movimento e
minor usura).
Infine, record anche per la cabina: è
la più ampia in circolazione, perché
anche migliori condizioni di lavoro migliorano la produttività.
A bordo comfort e tecnologie
3,44 metri cubi di vivibilità in cabina
rappresentano un vero primato di comodità, esaltato dalla visibilità totale
e da un’eccellente illuminazione. I rivestimenti sono fonoassorbenti, i vetri
azzurrati, secondo il sistema CAN Bus
- ISO Bus.
Il display a colori touch screen da 10,5
pollici offre la possibilità di monitorare
e regolare le funzioni della mietitrebbia
da un unico schermo, con un layout
semplice e intuitivo, facile da leggere
sia di giorno che di notte. La SD card
ha una memoria di grande capacità e
non necessita di uno specifico lettore.
La funzione Auto-Guide mette a disposizione un’ulteriore automazione: utilizzando un sistema di guida
tramite GPS, Auto-Guide assume il
controllo dello sterzo consentendo di
incrementare la produttività (maggiori
ettari/ora), ridurre i consumi di carburante, migliorare la precisione (niente
sovrapposizioni o mancati passaggi)
indipendentemente
dall’abilità dell’operatore. Contribuendo a ridurre la fatica di chi conduce la
macchina, consente infine un incremento delle ore-lavoro e dell’utilizzo
dei macchinari.
Molto country il calendario
di Laverda per il 2009
Tradizione vuole che novembre sia il mese in cui Laverda propone al pubblico il calendario per l’anno che verrà.
Come sarà il calendario Laverda 2009?
Dopo gli anni dedicati alle immagini pure e semplici delle macchine in lavoro in paesaggi di grande bellezza, alle immagini
storiche o ad uno stile high-tech più innovativo e originale, o
come per il 2008, a una grafica di tendenza pop-art, per il prossimo anno Laverda si propone con una veste country-vintage,
in linea con la tendenza più trendy del momento. Vedere per
credere, ecco qui un piccolo assaggio.
Informazioni e prenotazioni su www.laverdaworld.com, oppure telefonando al numero +39 0445 385 310.
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La rete Italia incontra la ML 800 ARS
In Romagna il meeting per capire i trend di Laverda e toccare con mano la nuova nata
A stagione commerciale inoltrata,
Laverda ha riunito la rete italiana
per condividere i risultati conseguiti
nel 2007 e per fare una panoramica sullo sviluppo aziendale con la
proiezione dei risultati attesi per il
2008.
Grazie alla joint venture di Laverda
con Agco Corporation, lo sviluppo
del prodotto ha un rinnovato impulso e le sinergie messe in campo stanno già portando nuovi frutti. Uno di
questi è la ML 800 ARS (Advanced
Rotor System).
L’incontro, che aveva per tema la
crescita costante di Laverda e la
proiezione verso nuovi traguardi, si
è svolto il 17 luglio scorso all’Azienda Agrituristica Venatoria Massari, a
Conselice di Ravenna, e ha offerto
l’occasione per il lancio dell’attesa
novità di casa Laverda, la ML 800
ARS (Advanced Rotor System), la
nuova macchina assiale.
Una mietitrebbia nata per le aziende
che pensano in grande, che vogliono espandere le proprie potenzialità
e che si pongono grandi obiettivi.
Una macchina dalle grandi prestazioni, progettata per grandi estensioni e grandi performance.
Dopo un caffè di benvenuto che ha
accolto tutti i concessionari italiani
nel giardino dell’azienda Massari,
i lavori hanno avuto inizio con un
discorso di apertura del direttore
generale di Laverda, Mario Scapin,
il quale ha riassunto le motivazioni
del titolo dell’incontro, “Laverda in
crescita costante verso nuovi traguardi”.
“Ad un 2007 che si è chiuso con
99 milioni di euro di fatturato, oltre
810 macchine vendute e la crescita
del 18% rispetto all’anno precedente - ha detto Scapin - sta seguendo
un 2008 ricco di soddisfazioni”.
La prima metà del 2008 ha visto infatti per Laverda una ulteriore crescita del 20%, grazie alle condizioni
di mercato ancora favorevoli per gli
alti prezzi dei cereali.
“Se da un lato il mercato Italia ha
dimostrato un buon recupero, grazie alla ripresa delle vendite nel
segmento delle mietitrebbie autolivellanti - ha continuato il direttore
generale - le performance di Laverda sono d’altro canto state buone
anche in altri Paesi europei, quali
Francia, Romania, Bulgaria, Serbia
e Grecia”.
Scapin ha poi ricordato lo sforzo
realizzato nello stabilimento di Breganze per consentire l’aumento di
produzione che dovrà crescere ulteriormente, per arrivare alle oltre
mille unità previste per fine 2008.
Anche in termini di risorse umane
l’incremento è stato rilevante, con
un + 15% di nuovi assunti soprattutto nei reparti produttivi. Unica
nota dolente, il continuo aumento
del costo delle materie prime.
Scapin ha terminato il suo intervento ricordando l’importanza dell’accordo siglato con Agco, che ha
contribuito all’incremento dei volumi prodotti grazie alla propria rete
distributiva e che ha consentito lo
sviluppo di importanti sinergie, tali
da permettere a Laverda di affacciarsi sul mercato in modo più aggressivo, completando la propria
offerta di macchine tradizionali con
una macchina di concezione diversa, la ML 800 ARS. “Oggi sono davvero orgoglioso di presentarvela”
ha concluso.
La parola è passata poi a Giampietro Castellacci, responsabile vendite
Italia, per un quadro dettagliato dell’andamento delle vendite nelle aree
del Nord, del Centro e del Sud.
“Grazie al contributo del Centro e
del Sud possiamo dirci soddisfatti
per questa campagna 2008 che non
è ancora del tutto chiusa” ha dichiarato Castellacci.
“Nel complesso abbiamo consolidato una quota di mercato del 24%
anche se non senza difficoltà, in
particolare per la perdita di penetrazione dell’area Nord nelle ultime
tre stagioni. Guardando all’andamento generale di Laverda nel resto
del mondo, come abbiamo appena
sentito dall’ing. Scapin, crediamo
ci siano i presupposti per fare bene
anche in ogni area dell’Italia” ha
concluso Castellacci, spronando
i suoi ad un approccio sempre più
Nella foto, i relatori che
hanno preso la parola
durante il meeting
professionale al mercato, grazie anche alla nuova ML 800 ARS che
consentirà a Laverda di essere interessante anche per quella clientela che rivolge la sua attenzione a una tipologia di prodotto non
convenzionale.
Ha preso successivamente la parola la responsabile comunicazione
e pubbliche relazioni Simonetta Lambrocco che ha posto in luce
la necessità di operare sempre un forte presidio sul territorio utilizzando gli strumenti di identificazione e comunicazione messi a
disposizione della rete da Laverda. “Nella società di oggi, la comunicazione ha assunto un ruolo determinante a tutti i livelli per
il successo. Ecco perché, in ogni occasione in cui ciò è possibile, è
bene comunicare e diffondere i valori della marca con coerenza e
convinzione”.
Angelo Benedetti, direttore marketing e vendite, ha effettuato
un’analisi generale ricordando che l’agricoltura riveste un ruolo
fondamentale per l’alimentazione dell’umanità.
“Allo scopo servono aree coltivabili sempre più ampie lavorate in
modo più efficace per garantire maggiori rese nel rispetto della
qualità dei prodotti - ha sottolineato Benedetti -. Nel contesto ecco
inserirsi a pieno titolo la meccanizzazione che ha, oggi più che mai,
un ruolo altrettanto importante e le stesse responsabilità degli agricoltori nel soddisfare i bisogni primari dell’umanità in termini di alimentazione ed energia nel rispetto dell’ambiente che ci circonda.”
Infatti ci si aspetta, come ha chiarito Benedetti, che i ricavi in agricoltura mantengano il trend positivo a livello mondiale e che nei
nuovi stati membri dell’Europa il settore possa ancora crescere; che
la superficie coltivabile diventi ancora più importante grazie al nuovo approccio del set aside; e, infine, che le aziende agricole vedano
nell’accorpamento dei terreni l’opportunità di crescita in termini di
superficie per far sì che la meccanizzazione diventi meno onerosa
e più efficiente.
“Per questo, Laverda - ha concluso Benedetti - presenta al mercato
la ML 800 ARS, macchina nata per soddisfare al meglio proprio
queste esigenze di massima efficienza produttiva”.
E finalmente è arrivato il momento della presentazione della macchina, illustrata nei minimi dettagli dal product manager, Luciano
Parise, che ha accompagnato per mano alla scoperta dei benefici
e dei vantaggi offerti da questa nuova mietritrebbia un pubblico
molto attento e interessato.
Dopo pranzo ha avuto luogo la dimostrazione della macchina in
lavoro ed è stato possibile a tutti vedere in diretta le grandi prestazioni della nuova nata e salire a bordo durante il lavoro.
All’Eima International di Bologna Laverda presenta
le ultime novità
Dal 12 al 16 novembre 2008 Laverda parteciperà all’importante vetrina internazionale Eima International, il salone con cadenza biennale che si tiene alla Fiera di Bologna. All’interno del proprio stand, Laverda esporrà le sue mietitrebbie di punta e l’ultima importante
novità: la ML 800 ARS (Advanced Rotor System).
La nuova macchina assiale, presentata alla stampa e alla rete di vendita italiana in anteprima assoluta lo scorso luglio, sarà la vera
“regina” dello stand.
Non perdete l’occasione di vederla di persona. Vi aspettiamo!
Laverda sarà al padiglione 16, stand A 23.
... e lancia nel web interattività e informazioni
su www.laverdaworld.com
Tutto rinnovato il sito Internet www.laverdaworld.com, che viene lanciato in concomitanza con Eima International 2008.
Immediato e di semplice navigazione, laverdaworld.com offre tutte le informazioni di interesse riguardanti l’azienda, i suoi valori, la
sua mission, le novità e i prodotti. Il tutto con uno stile grafico accattivante e autorevole, nel pieno rispetto della corporate identity.
Il nuovo sito di Laverda diventa così un mezzo evoluto, un vero strumento di lavoro quotidiano e un sistema concreto per creare un
filo conduttore tra azienda, dealer e cliente finale. Per questo propone funzionalità grazie alle quali il flusso di informazioni sarà bidirezionale tra azienda e cliente, ma anche tra cliente e azienda. Nuove sezioni si aprono in modo specifico agli utenti che potranno
per esempio avere informazioni e suggerimenti sulla manutenzione ordinaria, vedere le previsioni del tempo, o essere aggiornati sulle
news Laverda più fresche.
Un sito interattivo, perché Laverda vuole essere sempre più vicina al cliente, con ogni mezzo. Lasciatevi tentare, cadete nella rete…
www.laverdaworld.com
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I servizi
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Quando la rossa è in garage
Assistenza in tempo reale nel web
Autunno e inverno, mesi ideali per fare il check up alla macchina ed effettuare
gli interventi di manutenzione programmati
Nel portale laverdaworld.com concessionari e ricambisti trovano i bollettini tecnici
aggiornati “in diretta”
La mietitrebbia è un investimento estremamente importante, per il
contoterzista e per l’agricoltore. Per averla sempre pronta ed efficiente, capace di dare il massimo nel momento del raccolto, va sottoposta
periodicamente a manutenzione specialistica di qualità.
Quando la stagione della raccolta finisce, è il momento giusto, tra
autunno e inverno, per fare il check up della macchina. Si evitano,
così, innanzitutto, i rischi di fermo macchina durante la prossima campagna. Si risparmiano eventuali costi dovuti alla non corretta manutenzione. Si mette la mietitrebbia nella condizione di dare sempre le
prestazioni ottimali, e si valorizza l’investimento.
Chi ha in casa una “rossa”, insomma, non aspetti altro tempo. Contattando il proprio concessionario di zona può pianificare gli interventi
di manutenzione durante la fase autunnale e invernale. Tutti gli interventi manutentivi, che vengono eseguiti da tecnici esperti, sono effettuati secondo linee guida ed elenchi di controllo specifico per ciascun
tipo di macchina.
Inoltre gli appuntamenti per la manutenzione permettono ai clienti di
consultarsi con i tecnici del concessionario e gli esperti di Laverda, per
qualsiasi esigenza possano avere, non ultima la necessità di kit che si
possono applicare su macchine di non recente produzione.
Va ricordato che gli staff tecnici dei concessionari sono formati in
modo specifico, attraverso corsi effettuati in azienda, e pertanto sono
sempre aggiornati sulle ultime soluzioni, proposte e iniziative che Laverda mette in atto per supportare la sua clientela.
A fianco di quelli dei concessionari, comunque, Laverda mette a disposizione anche i suoi tecnici altamente specializzati.
Importante è infine utilizzare sempre materiali originali Laverda.
L’azienda di Breganze, con i suoi prodotti testati da anni di esperienza
sul campo, è sempre pronta ad affiancare il cliente con l’efficiente
servizio Ricambi.
L’assistenza di Laverda ora sbarca anche nel web. Oltre al sistema di
gestione delle garanzie tramite Warranty system, il servizio assistenza
tecnica, con l’aiuto del reparto sistemi informativi, ha attivato all’interno del portale aziendale www.laverdaworld.com la possibilità di
accedere ad alcuni nuovi servizi.
Ogni concessionario infatti, attraverso l’area riservata, può consultare,
salvare e stampare i Bollettini tecnici e ricambi, e compilare e inviare in
tempo reale il modulo controllo pre-consegna.
I Bollettini tecnici assistenza (Bat) riservati ai concessionari vendita
macchine sono utilizzati per tenerli sempre informati sulle migliorie del
prodotto e sulle nuove applicazioni.
I Bollettini ricambi (Br) sono realizzati specificamente per i concessionari della ricambistica e sono gli strumenti informativi per conoscere la
disponibilità di nuovi codici, sostituzioni e kit.
Nel portale web un efficiente motore di ricerca permette inoltre di
evidenziare solo i bollettini riguardanti l’argomento, il particolare o il
modello di macchina che interessa, nell’archivio di tutti i documenti
emessi da Laverda.
Anche il modulo di controllo pre-consegna (Pdi), relativo ai controlli
da eseguire prima della consegna della macchina al cliente finale, è
disponibile sul portale Laverda. Tutte le informazioni inserite vengono
comunicate automaticamente ai servizi assistenza tecnica e qualità Laverda, attraverso messaggi di posta elettronica.
I filtri, parti vitali della macchina
I filtri sono di estrema importanza per la macchina: rappresentano la
garanzia di un funzionamento continuativo e ottimale. Infatti hanno
un ruolo strategico e devono essere altamente affidabili, in quanto si
tratta di componenti molto sollecitati, che devono assicurare la pulizia
degli impianti idraulici e idrostatici, e del gasolio.
In una parola, sono le parti vitali da tenere in gran forma per non avere
sorprese durante l’impegnativa stagione della raccolta: nelle condizioni di lavoro più gravose (in alcuni Paesi le mietitrebbie lavorano anche
24 ore al giorno) la qualità della filtrazione è la chiave per il successo
del raccolto e la longevità dei circuiti.
Dal di fuori i filtri sono tutti uguali. È l’interno che fa la differenza: i
filtri utilizzati sugli impianti delle mietitrebbie Laverda e forniti dal suo
servizio Ricambi sono stati testati e garantiti per tutte le condizioni di
utilizzo nel mondo.
Laverda propone dei kit di manutenzione per diversi tipi di motore
(Sisu 7.4, Sisu 8.4, Iveco) che comprendono: filtro gasolio primario,
filtro gasolio su serbatoio carburante, filtro idrostatico, filtro idraulico,
filtro interno aria motore, filtro esterno aria motore, filtro disidratatore
per impianto di climatizzazione, filtro esterno cabina.
Il nuovo portale internet permette al concessionario di avere sempre
a disposizione, in tempo reale, un archivio con i bollettini aggiornati,
perché vengono pubblicati on line immediatamente, appena realizzati.
Ovviamente la comodità del web permette agli operatori interessati di poter accedere a queste informazioni da qualsiasi postazione,
anche quando si trovano fuori sede: basterà avere un pc con la connessione internet.
Flaviano Novello
Laverda sposa i vini di Breganze
Due nuovi Dvd nella videoteca Laverda
Due vini per rinsaldare ancor di più il legame tra Laverda ed il territorio che
la ospita. Un’idea lanciata da Simonetta Lambrocco e raccolta dal Presidente
della Cantina Beato Bartolomeo di Breganze Piergiorgio Laverda. Da questa
storica realtà vinicola, che raccoglie oltre l’80% della produzione di vini DOC
Breganze, sono così uscite due bottiglie vestite con il marchio Laverda. La scelta è caduta su due vini di classe con un carattere internazionale, il Pinot Nero e
lo Chardonnay, che hanno però trovato in questo territorio una loro originale
espressione. Proprio come Laverda.
Si arricchisce la videoteca Laverda. A breve saranno disponibili per tutti gli
interessati due nuovi dvd. Il primo è dedicato alle mietitrebbie autolivellanti,
prodotto per il quale Laverda vanta un’esperienza e un know-how da primato. La Al Quattro e la Al Rev dominano gli splendidi paesaggi toscani, rendendo semplice e agevole anche il lavoro più difficile, su pendenze pari al 40%
in senso trasversale e, in senso longitudinale, del 30% in salita e del 10% in
discesa, in totale sicurezza.
Il secondo ritrae invece la ML 800 ARS (Advanced Rotor System), la nuova
macchina assiale Laverda, frutto della joint venture fra l’azienda breganzese e
Agco, macchina dalle grandi prestazioni e dal grande comfort.
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L’ album
Le “rosse” regine del riso
Dalla M 75R mezzo secolo di mietitrebbiatura nelle risaie del mondo
Settembre 1961: tra i filari di salici e i fossati della campagna vercellese avanza lenta e rumorosa una macchina rosso fiamma.
La scritta dice M 75R, e a fianco il marchio
Laverda disegnato in giallo e verde.
È una scena che si ripete, con altre protagoniste, dal 1956, da quando cioè sono
arrivate in zona le prime mietitrebbie M 60
R, piccole e sgraziate con i loro cingoli da
carrarmato e una guida adatta solo a muscoli forti; le seguono subito dopo le grandi
M 90R, potenti e produttive, dotate finalmente di un serbatoio al posto del vecchio
insaccatore.
La M 75, presentata nel 1960, sorella intermedia ma tecnicamente la più evoluta, è
compatta ma potente, agile ma robustissima, forte ma delicata nel trattare i chicchi;
prodotta in oltre 1300 esemplari, valicherà
anche i confini nazionali per raggiungere addirittura il paese del riso per antonomasia: il
Giappone, destinazione mitica in quegli anni
così distanti dalla globalizzazione di oggi.
Per Pietro Laverda jr, protagonista e ispiratore delle scelte tecniche aziendali, la raccolta
del riso era evidentemente una sfida da vincere, in un rapporto stretto tra il progettista
e l’agricoltore. Da subito, costruita la prima
M 60, ne fu allestita una versione a riso, e,
via via, tutti i modelli Laverda ebbero sempre
la loro versione a riso, adattandosi di anno
in anno all’evoluzione di questa coltura in
cui l’Italia eccelle per quantità e qualità.
Vercelli, Novara, Pavia, Ferrara, ma anche la
bassa veronese, furono il teatro di una continua sfida tecnologica tra i vari produttori
europei. Da Breganze ci si rivolse poi, con
successo, ad altre nazioni risicole: Spagna,
Cuba, Venezuela, Guinea, Iraq, Equador,
Giappone.
Fu la M 120, vera rivoluzione copernicana nel mondo delle mietitrebbie italiane,
a recitare il ruolo di protagonista in questa
espansione internazionale. Le centinaia di
macchine messe in campo nelle risaie cubane furono un banco di prova durissimo ma
estremamente utile per il miglioramento del
prodotto e per la crescita tecnica dell’azienda. Perché il riso resta sempre una brutta
bestia, consuma gli organi trebbianti come
nessun altro prodotto e cresce in mezzo ad
un fango spesso infido che sollecita motori
e trasmissioni. È un prodotto che va trattato
con forza, per separare dalla paglia anche le
varietà più tenaci, ma anche con delicatezza per garantire l’integrità del chicco e con
essa il valore commerciale, soprattutto per le
varietà pregiate che caratterizzano la risicoltura italiana.
La presenza Laverda nelle risaie del Nord Ita-
lia raggiunse negli anni ’70 cifre ragguardevoli, risultando leader assoluta del mercato
e riferimento tecnico anche per l’agguerrita
concorrenza estera. In provincia di Vercelli,
dove si produce il 35% del riso italiano, nel
1970 lavoravano quasi 300 macchine Laverda, più del doppio della concorrenza italiana
e straniera. Non a caso lo slogan aziendale
in quegli anni era: “Vedendole in lavoro non
si può che pensare: sono nate per il riso”.
La trasformazione delle colture con il notevole ampliamento delle superfici consentì in seguito l’uso di macchine sempre più
grandi e così nelle risaie entrarono le potenti
M 150R e persino la gigante M 182R a sei
scuotipaglia. E’ la storia di un rapporto sinergico tra l’agricoltura italiana ed il più importante costruttore di macchine da raccolto,
una vicenda tecnica e commerciale che ha
avuto inizio mezzo secolo fa, sollevando generazioni di agricoltori da fatiche improbe, e
che continua oggi con successo.
Piergiorgio Laverda
CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA
M 75R
Barra di taglio da m. 2,25 o 2,45
Battitore a denti a 9 spranghe, 750 mm di
larghezza
3 scuotipaglia da 2500 mm
Motore Fiat Diesel da 47 Cv
Cambio a due velocità con differenziale incorporato
Velocità da 0,91 a 9,53 Km/h
Trasmissione con variatore continuo a comando
idraulico
Cingolatura anteriore con pattini da 410 mm
Freni a disco indipendenti
Sollevamento barra e aspo a comando idraulico
Selezionatore con vagli oscillanti e seconda
ventilazione
Versioni: con insaccatore a tre bocche, combinata
con serbatoio e insaccatore, solo serbatoio da 1225
litri con coclea di scarico
A richiesta pressapaglia posteriore portato
Prezzo (listini 1961) Lire 4.200.000
Prodotta dal 1960 al 1965 in 1376 esemplari
Nella pagina precedente: una M 75 al lavoro nelle risaie vercellesi.
È un modello combinato con serbatoio e piattaforma di insaccaggio.
In alto: la M 182R e un potente terzetto di M 150R in campo.
A fianco: la M 75R nella versione con solo insaccatore.
Sotto: un gruppo di M 120R nelle campagne cubane
alla fine degli anni ‘60.
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La storia, le storie
Benvenuti nel regno dei risotti
Nella Bassa Veronese, con “capitale” Isola della Scala, la più grande festa italiana destinata
al riso presenta oltre ottanta ricette diverse
Lo scoop risiero più atteso l’ha fatto Paolo Brazzarola, sindaco di Erbè, vincendo la
prima edizione del concorso “Il risotto del
sindaco”. Il suo risotto “all’anara” è stato preferito ai pur gustosi risotti preparati
dagli altri cinque sindaci in gara: all’isolana
cucinato da Giovanni Miozzi di Isola della
Scala, alle delizie del Tione con kiwi e gamberi di fiume preparato da Mario Faccioli di
Villafranca, “alle nose” firmato da Oliviero
Olivieri di Nogara, con cappuccio e verza di
Luca Sordo di Castagnaro, e “del marangon” con chiodini, tartufo e maiale, messo
in pentola da Paolo Marconcini di Cerea.
La giuria, valutando bontà, cottura, rispetto
della ricetta e originalità, propendeva, per
una manciata di punti, per Giovanni Miozzi, con aiuto cuoco l’assessore Luca Brutti,
ma il primo cittadino di Isola della Scala,
che giocava in casa, ha deciso di farsi da
parte lasciando la vittoria al collega di Erbè,
aiutato da Federica Leardini, cuoca già vincitrice del premio popolare del Risotto d’oro
dell’Igp.
La kermesse dei sindaci (nel parterre a osservare divertito anche il primo cittadino di
Verona, Flavio Tosi) è stata solo una delle
performance, a fini benefici visto che il ricavato delle vendite dei risotti è andato alla
Croce Verde, che l’ente fieristico di Isola della Scala ha approntato nell’ambito della Fiera del Riso, tra settembre e ottobre, evento
che fa di Isola e della Bassa Veronese la vera
capitale della fantasia del riso italiano.
La Fiera del Riso, con 345.000 risotti cucinati e oltre 500 mila visitatori, 130 cuochi
all’opera e mille cittadini di Isola coinvolti, è
stata un successo. La 42. Fiera, visitata anche dal presidente della Camera Gianfranco
Fini e dai sottosegretari Giorgetti e Brancher, si è confermata un evento gastronomico di prima grandezza, legato in particolare al riso Nano Vialone Veronese Igp. Ma
il Risitaly, alla seconda edizione nell’ambito
della Fiera, ha anche aperto il confronto ad
altre regioni produttrici di riso e con diverse
culture della tavola. I visitatori hanno potuto
infatti togliersi ogni voglia di risotto, sbizzar-
rendosi tra un’ottantina di ricette proposte.
Ma la kermesse della Fiera, durata tre settimane, ha registrato uno scoppiettante programma fatto di numerosi momenti d’interesse. Dalla presentazione del “progetto
Chicco Verde”, per la realizzazione di opere
strutturali funzionali al sistema produttivo,
al XXI Palio del Risotto di Isola, che ha visto
trionfare al Palarisitaly la contrada Doltra
Vo’ sulle rivali Tarmassia, Isola Centro, Caselle e Pellegrina, alle iniziative per i bambini (mercatino di scambio, baby area, lezioni
dello chef ai “Piccoli risottari”, laboratorio
artistico col riso); per finire col confronto tra
i protagonisti dell’agroalimentare italiano,
condotto da Bruno Vespa, un talk show che
ha visto confrontarsi, sullo stuzzicante tema
“Pasta vs riso”, Giovanni Rana, Mario Preve presidente di Riso Gallo e di Assorisieri,
Riccardo Felicetti dell’omonimo pastificio,
Roberto Magnaghi direttore generale dell’
Ente Nazionale Risi, Fabio Bortolazzi presidente della Camera di Commercio, Alberto Bauli presidente della Banca Popolare di
Verona, Gabriele Ferron e Riccardo Roncaia
produttori di riso, l’uno veronese, l’altro
mantovano.
Per la cronaca, l’altra sfida attesa, quella del
“Risotto d’oro delle Pro loco veronesi”, è
andata a Nogara grazie al cuoco non pro-
fessionista Ivano Baschirotto con un piatto
al basilico e Monte Veronese, superando
l’altro risotto al Monte Veronese, con porcini, preparato dal cuoco Alberto Busti della
Pro Loco di S. Rocco di Piegara (Roverè), che
si è rifatto col premio della giuria popolare,
200 gustatori tra cui l’assessore regionale
Valdegamberi.
Insomma un vero tripudio di idee ed eventi
per promuovere il prodotto principe dell’agricoltura locale e la gastronomia del territorio. Ma alla Fiera di Isola non si fermano
qui: a ruota ecco altre due grandi feste, una
destinata al bollito, l’altra alla zucca. Da leccarsi i baffi.
La ricetta di Melotti
Ecco il risotto all’isolana della Melotti, primaria azienda risiera e agrituristica di Isola della
Scala, da anni affezionata cliente Laverda, dotata di fattoria didattica e che gestisce una
tradizionale risotteria in piazza.
Gli ingredienti per 4 persone: 400 gr.di riso Vialone Nano Veronese; 0,8 litri di ottimo brodo; 80 gr. di vitello magro; 80 gr. di lombata di maiale; 60 gr. di burro;
60 gr. di formaggio grana; pepe, sale, cannella e rosmarino quanto basta.
La preparazione: tagliare la carne a dadini, condire con sale e pepe macinato fresco, lasciar
riposare per un’ora; fondere il burro, mettere un rametto di rosmarino, rosolare bene la
carne. Cuocere a fuoco lento fino a completa cottura della carne indi togliere il rosmarino.
Far bollire il brodo, aggiungere il riso, cuocere per 17-18 minuti a fuoco lento: il riso dovrà
assorbire tutto il brodo. Condire quindi il riso con il condimento fatto in precedenza. Completare il risotto all’isolana con il formaggio profumato alla cannella.
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