A002408 FONDAZIONE INSIEME onlus

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FONDAZIONE INSIEME
Da il corriere della sera del 2/4/2016, <<DOVE TROVARE
L’AMORE. GLI IMPIEGATI DI CUPIDO>>, di Carlo Baroni, giornalista.
Per la lettura completa del pezzo si rinvia al quotidiano
citato.
Solo 10 per cento è single, più della metà è laureato. Che cosa resta (dopo i social) dei nuovi
ambasciatori del matrimonio.
Ecco, chi pensa al vedovo triste e alla bruttina
stagionata ha sbagliato ingresso.
In quello delle agenzie matrimoniali ci entra gente che non
diresti.
L’identikit tracciato dall’Acma (Associazione delle agenzie e
dei consulenti matrimoniali italiani) parla di clienti di fascia
economica medio-alta, più della metà laureati e tra gli uomini il
50% è un imprenditore e solo il 2% fa l’operaio.
Statistiche non dissimili per le donne.
Emerge il desiderio di riprovarci. Il 65% è separato o
divorziato e solo un 10% è composto da celibi o nubili. L’età
varia, ma gli under 30 sono in aumento.
Nel nostro Paese sono un migliaio le agenzie autorizzate.
Iscriversi costa, mediamente, mille euro per sei mesi. Ma ci
sono proposte per tutte le tasche.
Fanno un mestiere con una missione (quasi) impossibile: fare
innamorare gli altri.
Mettono insieme cuori e caratteri come si fa con i colori dei
vestiti.
Ma la concorrenza del web li costringe a nuove strategie. O
a raffinare quelle classiche.
L’agenzia classica garantisce percorsi più sicuri, il
problema è che ci devi mettere la faccia.
Varcare la soglia e parlare con uno sconosciuto.
Raccontargli i tuoi gusti e le tue esigenze. Insomma, ci vuole
coraggio. Quasi più che dichiararsi.
Di sicuro le agenzie matrimoniali stanno cambiando faccia. E
per capirlo inutile chiedere a sociologi o psicologi. Molto
meglio un paio di attori.
Di quelli che basta una battuta ad illuminarti sulle svolte
della società.
Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, per esempio. Compagni anche
nella vita. E da una vita.
Sono loro gli «Impiegati dell’amore», la pièce teatrale che
hanno portato in giro per l’Italia.
La storia di Silvia e Michele, i dipendenti di un’agenzia
matrimoniale alla quale bussano in pochi.
Diciamo proprio nessuno.
«Uccisa» dai social network. Certo per conoscersi le opzioni
non mancano.
«Il nostro cupido è stato il teatro. Lo consigliamo
vivamente, lì si broccola bene».
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Le alternative alle agenzie si trovano anche sotto casa.
«Vanno alla grandissima i supermarket. L’importante è
piazzarsi nel reparto dove ci sono gli scaffali con le porzioni
per single.
Basta allungare la mano per prendere una confezione e capire
di essere fatti della stessa pasta (non so se si è capita la
battuta)».
Tra quelli che ci vogliono riprovare c’è anche gente che alla
prima scelta ha dovuto rinunciare per cause di forza maggiore.
«I vedovi vanno via come il pane» constata Di Biase.
Le agenzie ti costringono alla domanda delle domande:
L’amore può nascere a tavolino? «L’amore è il risultato di
una fatica, di una conquista. Difficile possa sorgere per magia,
per incanto» risponde romantica De Biase.
E neanche con gli algoritmi di un computer.
Nessuno è ancora riuscito a intercettare i sogni.
«Mai accontentarsi -sospira De Biase- e lottare fino allo
stremo per rintracciare l’altra metà della mela. L’anima gemella
esiste».
«Io invece -replica caustico Nuzzo- ho dovuto accontentarmi
...».
Non succede a Silvia e Michele, i loro alter ego impiegati
nell’agenzia matrimoniale.
Costretti a cercarsi (più lei di lui) dopo aver scoperto il
vuoto delle loro esistenze.
Prima appagato dall’amore che trasferivano sulle coppie che
facevano nascere.
Insomma persino la crisi economica può diventare il serbatoio
per insegnare alle persone a volersi bene.
Cominciando da chi divide con te la scrivania, la lei o il
lui che non ti sei mai filato.
L’«invisibile» che si manifesta d’improvviso e ti scombussola
la vita.
La scheda
• Secondo i dati forniti dall'Acma (Associazione delle agenzie e dei consulenti matrimoniali italiani)
le agenzie che operano in Italia sono un migliaio.
In media i clienti appartengono a una fascia economica medio-alta, l’età varia ma gli under 30
sono in aumento.
• Corrado Nuzzo e Maria Di Biase hanno creato una pièce teatrale dal titolo «Impiegati
dell'amore».
• Una agenzia matrimoniale giapponese di Kyoto ha organizzato «Solo wedding», matrimoni per
single